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Old 26-11-2004, 03:28   #1
jumpermax
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sinistra e magistratura: processo ai no global

Strali contro lo stato che nega la libertà di espressione manifestazioni di piazza contro una decisione di un magistrato, solidarietà agli inquisiti attacchi alla magistratura che costruisce processi senza prove concrete... la solita destra che non rispetta l'autonomia della magistratura? Guaimai stavolta è la sinistra che si muove e si indigna.... io personalmente...
Guelfi e Ghibellini.

Quote:
http://www.unita.it/index.asp?SEZION...TOPIC_ID=39327
Cosenza, processo ai no global. L'opposizione: «È in ballo la civiltà giuridica del Paese»
di red.

Il reato d’opinione è un residuo dell’era fascista e deve essere abolito. E l’occasione potrà essere il processo che si aprirà il 2 dicembre nel capoluogo calabrese contro 13 attivisti no global che dovranno rispondere di gravi reati. «È in ballo la civiltà giuridica del Paese», ha commentato il segretario di Rifondazione comunista, Fausto Bertinotti. Il processo di Cosenza è «inquietante e pericoloso», paradigmatico di una «deriva repressiva» in atto da tempo, per cui si «vuole criminalizzare il dissenso, minando le basi dello Stato di diritto», risponde l’«Osservatorio parlamentare per il diritto al dissenso».

Molti esponenti di Prc, Verdi, Ds e Margherita (Fausto Bertinotti per il Prc, Gianclaudio Bressa per la Margherita, Pietro Folena per i Ds e Paolo Cento per i Verdi, il capogruppo del Prc al Senato Gigi Malabarba, il Ds Antonio Iovene e il verde Francesco Martone) hanno manifestato la piena solidarietà agli imputati e lanciato un grido di allarme per la «strategia repressiva» che il governo di centrodestra sta lentamente ma progressivamente tentando di instaurare nel paese. Accanto ai politici c'erano anche il segretario della Fiom-Cgil Gianni Rinaldini, il presidente dell'Arci Paolo Beni, Michele De Palmas dei “Giovani comunisti”. A fare il quadro del “castello accusatorio” è stato l'esponente del Prc e difensore degli imputati, Giuliano Pisapia, che ha sottolineato come in sostanza non vi sia traccia di «reati specifici» ma solo di «reati politici: di fatto qui si vuole colpire l'antagonismo allo stato attuale delle cose» cioè «chi turba il governo e la sua azione». Per Pisapia sarebbe «grave e pericoloso se l'impianto accusatorio fosse ritenuto valido dalla corte d'assise».

Infatti tutti i reati ascritti agli imputati sono un «retaggio delle leggi fasciste». Di qui la convinzione che l'occasione del processo di Cosenza possa costituire «la spinta per l'abolizione dei reati di opinione» rispolverati «contrastare i movimenti» che si sono schierati contro il governo Berlusconi. Bertinotti si è detto convinto che «alla conquista della assoluzione è legata il grado di civiltà giuridica del nostro paese. Questo processo - ha aggiunto - mette in luce tutti i fenomeni repressivi che hanno preso corpo» dal 2001 in poi. Il governo di centrodestra in questi anni ha portato avanti una «politica di sopraffazione» ed ora, in una parola intende perseguire «reati di opposizione». Ed allora «noi ci sentiamo tutti coinvolti in questo reato perché è una delle ragioni fondanti della democrazia». «Il processo di Cosenza - ha spiegato Bertinotti - nasce da un’operazione che non ha alcuna giustificazione giuridica e mette in luce meccanismi repressivi che, a cominciare da Genova, hanno preso corpo nel Paese. Questa può essere l’occasione per abolire finalmente il reato d’opinione, residuo dell’era fascista». Cosenza, ha proseguito il segretario di Rifondazione, «parla anche dell’insubordinazione civile del Mezzogiorno (si pensi a Scanzano, a Melfi, ad Acerra) ed evidenzia la nascita di un nuovo reato, il reato di opposizione e siamo tutti coinvolti in questo reato: un’azione è considerata delittuosa perché contrasta il Governo, si vuole negare la forma elementare di critica che è alla base dela democrazia».


A chiamare in causa direttamente il ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu è stato il Verde Paolo Cento secondo il quale il processo di Cosenza è soltanto la punta dell'iceberg della campagna repressiva dal momento che «ben 7mila processi sono stati aperti dal ciclo di lotte che si sono susseguite dal ‘95 fino ai nostri giorni». Quindi nel ribadire che Verdi hanno già più volte sottolineato la «necessità di una soluzione politico-giudiziaria» per questi processi, Cento ha criticato Pisanu quale «ispiratore ed esecutore della politica di “tolleranza zero” contro le manifestazioni». Un Pisanu che secondo l’esponente Verde alterna sapientemente la carota ed il bastone». L'importante quindi è di accendere i riflettori sul processo di Cosenza per non correre il rischio che passi «inosservata».

A dirsi convinto che a Cosenza si “combatte” una «battaglia per lo stato di diritto» è stato il diessino Folena, secondo il quale si tratta di un «caso limite sfacciato di una strategia che sta facendo tornare indietro il paese mettendolo a rischio di avere nuovamente processi di polizia con lo stravolgimento di norme e di diritti». «In nome della sicurezza, un bene sicuramente da tutelare - ha scandito Folena - si rischia di calpestare lo stato di diritto. Per questo occorre sostenere una grande battaglia liberale». Una posizione che è stata sposata anche dal Gianclaudio Bressa (Margherita) secondo il quale «è giusto che il parlamento alzi la voce con forza per difendere il diritto al dissenso».

Quote:
http://www.giornaledicalabria.it/ind...tra_primopiano
No global: sabato manifestazione a Cosenza



COSENZA. “Cosenza non è un covo di terroristi, come i provvedimenti della magistratura vorrebbero far credere. Cosenza invece è un luogo civile e democratico, nonostante tutti i suoi problemi”. È quanto sostengono in una nota i componenti del comitato “Liberi Tutti” che hanno organizzato per sabato pomeriggio a Cosenza una manifestazione di solidarietà per i 13 no-global accusati a vario titolo di cospirazione, associazione sovversiva, associazione per delinquere. “Chi non ricorda - è scritto in una nota del Comitato “Liberi Tutti” che organizza la manifestazione - la colorata manifestazione nazionale che due anni or sono portò per le strade di Cosenza quasi 100.000 persone? In quell’occasione la città diede prova di incommensurabile solidarietà e partecipazione, rivelandosi agli occhi dei media nazionali come città aperta, accogliente e democratica. Nei nostri ricordi è ancora impressa l’immagine di una città viva, colorata e generosa. Come dimenticare il caldo applauso con il quale i cittadini di Cosenza accolsero il corteo? O la generosità delle signore che agli angoli delle strade offrivano dolci e bevande ai manifestanti? O i saluti e i cori dei degenti dell’Ospedale dell’Annunziata? Comunque la pensiate, vi chiediamo di essere all’altezza delle tradizioni di magnanimità, di tolleranza e di ospitalità della città”. “I 13 imputati del processo ‘No Global’ - prosegue la nota - sono donne e uomini, espressioni di una realtà politica e culturale che rifiuta la rassegnazione, che non accetta la precarietà, che porta avanti battaglie a favore dei precari, dei disoccupati, degli sfrattati, degli immigrati. In questi anni non è mai venuta meno agli imputati la solidarietà attiva, oltre che dei “compagni di strada” del movimento, del mondo dell’associazionismo, dei sindacati, dei partiti politici più vicini alle istanze del movimento, dell’Università della Calabria, della Chiesa e di molte amministrazioni comunali calabresi, in primis quella del Comune di Cosenza”. “Due anni fa - conclude la nota - fummo tutti in grado di giudicare l’assurdità di un castello accusatorio che, senza presentare alcuna prova concreta, pretendeva in definitiva di leggere come una sequela di attività criminose la limpida vicenda d’impegno politico, sociale, sindacale e culturale che gli imputati conducevano alla luce del sole e nel pieno rispetto dei principi costituzionali”. Alla manifestazione di sabato hanno già aderito numerose associazioni ed organizzazioni sindacali, comuni e partiti politici.
Quote:
http://www.liberazione.it/notizia.asp?id=3429
PROCESSO AI NO GLOBAL: CENTROSINISTRA, NO A REATO OPPOSIZIONE
Roma - Al processo che si aprira' il 2 dicembre a Cosenza contro i 13 'no global', capitanati dal leader del movimento dei disobbedienti, Francesco Caruso, accusati di cospirazione, associazione sovversiva, associazione a delinquere e turbativa degli organi istituzionali, per le manifestazioni in occasione dei 'controvertici' di Napoli e Genova del 2001, e' in gioco gioco "il grado di civilta' giuridica del nostro paese". E' questa la piena convinzione dell''Osservatorio parlamentare per il diritto al dissenso' che si schiera a fianco degli imputati. Incontrando la stampa Fausto Bertinotti per il Prc, Gianclaudio Bressa per la Margherita, Pietro Folena per i Ds e Paolo Cento per i Verdi hanno manifestato la piena solidarieta' agli imputati e lanciato un grido di allarme per la "strategia repressiva" che il governo di centrodestra sta lentamente ma progressivamente tentando di instaurare nel paese. Accanto ai politici, nella sala stampa di Montecitorio, c'erano anche il segretario della Fiom-Cgil Gianni Rinaldini, il presidente dell'Arci Paolo Beni, Michele De Palmas dei 'Giovani comunisti' e lo stesso Caruso. A fare il quadro del 'castello accusatorio' e' stato l'esponente del Prc e difensore degli imputati, Giuliano Pisapia, che ha sottolineato come in sostanza non vi sia traccia di "reati specifici" ma solo di "reati politici: di fatto qui si vuole colpire l'antagonismo allo stato attuale delle cose" cioe' "chi turba il governo e la sua azione". Per Pisapia sarebbe "grave e pericoloso se l'impianto accusatorio fosse ritenuto valido dalla corte d'assise". Infatti tutti i reati ascritti agli imputati sono un "retaggio delle leggi fasciste". Di qui la convinzione che l'occasione del processo di Cosenza possa costituire "la spinta per l'abolizione dei reati di opinione" rispolverati "contrastare i movimenti" che si sono schierati contro il governo Berlusconi. Bertinotti si e' detto convinto che "alla conquista della assoluzione e' legata il grado di civilta' giuridica del nostro paese. Questo processo - ha aggiunto - mette in luce tutti i fenomeni repressivi che hanno preso corpo" dal 2001 in poi. Il governo di centrodestra in questi anni ha portato avanti una "politica di sopraffazione" ed ora, in una parola intende perseguire "reati di opposizione". Ed allora "noi ci sentiamo tutti coinvolti in questo reato perche' e' una delle ragioni fondanti della democrazia".

A chiamare in causa direttamente il ministro degli Interni, Giuseppe Pisanu e' stato il Verde Paolo Cento secondo il quale il processo di Cosenza e' soltanto la punta dell'iceberg della campagna repressiva dal momento che "ben 7mila processi sono stati aperti dal ciclo di lotte che si sono susseguite dal '95 fino ai nostri giorni". Quindi nel ribadire che Verdi hanno gia' piu' volte sottolineato la "necessita' di una soluzione politico-giudiziaria" per questi processi, Cento ha criticato Pisanu quale "ispiratore ed esecutore della politica di 'tolleranza zero' contro le manifestazioni". Un Pisanu che secondo l'esponente Verde alterna sapientemente la carota ed il bastone". L'importante quindi e' di accendere i riflettori sul processo di Cosenza per non correre il rischio che passi "inosservata". A dirsi convinto che a Cosenza si 'combatte' una "battaglia per lo stato di diritto" e' stato il diessino Folena, secondo il quale si tratta di un "caso limite sfacciato di una strategia che sta facendo tornare indietro il paese mettendolo a rischio di avere nuovamente processi di polizia con lo stravolgimento di norme e di diritti". "In nome della sicurezza, un bene sicuramente da tutelare - ha scandito Folena - si rischia di calpestare lo stato di diritto. Per questo occorre sostenere una grande battaglia liberale". Una posizione che e' stata sposata anche dal diellino Bressa secondo il quale "e' giusto che il parlamento alzi la voce con forza per difendere il diritto al dissenso".
Agi (giovedì 25 novembre)
Gli articoli postati mi riservo di commentarli con calma... vi invito a notare che l'unità in tutto il discorso riesce persino ad omettere i reati di cui sono imputati parlando di reato d'opinione... e concludo con questa chicca... giusto per ribadire il concetto meglio soli che male accompagnati....

Quote:
http://www.cosenzasupporters.it/
OSENZA, SABATO 27 NOVEMBRE

MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LE 13 PERSONE INQUISITE NEL PROCESSO NO-GLOBAL
I Cosenza Supporters insieme agli altri gruppi della Curva saranno presenti sabato 27 novembre 2004 alla manifestazione nazionale organizzata per sostenere le 13 persone che figurano ancora come imputati nel cosidetto processo no-global.
Gli Ultrà Cosenza organizzeranno uno spezzone composto da ultrà, come si fece alla manifestazione del 2002, e sfileranno per le vie cittadine attestando la loro solidarietà a questi ragazzi, capri espiatori di un sistema che vuole colpire TUTTI coloro che nelle forme più varie esercitano il loro dissenso, compresi gli Ultrà, tipico ed attuale bersaglio di questa repressione.
NESSUNO MAI POTRA' IMPRIGIONARE LE NOSTRE IDEE!!
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Old 26-11-2004, 03:46   #2
jumpermax
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diamine... più cerco in rete più trovo delle perle su questa vicenda...

Quote:
http://ww2.carta.org/notizieinmovime.../art_1493.html
Appello sul prossimo processo di Cosenza
21 ottobre 2004
Appello sul processo di Cosenza.
"Il due dicembre a Cosenza comincera´ il processo in corte d´Assise per tredici compagni e compagne del movimento noglobal. L´accusa e´ di aver costituito, col tramite di un'associazione sovversiva, una "cupola" capace di tele-guidare il movimento nei controvertici di Napoli e Genova 2001 "al fine di attentare all'ordine costituzionale e sovvertire l'ordine economico dello stato". Con queste ed altre gravissime contestazioni (cospirazione, propaganda sovversiva, associazione a delinquere ecc) entra quindi nel vivo una vicenda processuale che ebbe l'attenzione di tutta l'Italia pochi giorni dopo il Social Forum di Firenze del 2002 con l'arresto cautelare di 18 attivisti meridionali.
L'enorme solidarietà popolare (che portò a manifestare nelle strade di Cosenza oltre 100.000 persone), mise immediatamente in evidenza il carattere pretestuoso, tragicomico e incongruente del teorema accusatorio: si leggeva uno straordinario fenomeno politico come il prodotto di un' organizzazione verticista e criminale, mirando così a ribaltare il quadro delle responsabilità sui fatti di Napoli e di Genova 2001.
Quel teorema accusatorio costringe ancora oggi tre attivisti all'obbligo di firma e soprattutto si è concretizzato nella richiesta di rinvio a giudizio per 13 persone con accuse che prevedono pene molto pesanti. La costituzione di parte civile del Governo italiano che chiede 5 milioni di euro per "Danni d´immagine(!)" conferma il permanere di una forte pressione politica sul processo. Per queste forze infatti il procedimento di Cosenza, come quello analogo che si conduce a Genova con pesanti accuse per altri 26 manifestanti contro il G8, sintetizza non solo il proprio intendimento vendicativo, ma la possibilità di sperimentare e affinare gli strumenti repressivi per adattarli alla nuova emergenza delle lotte sociali.
In quest´ultimo anno in effetti il meridione italiano e´ stato scosso da grandi proteste popolari in nome del diritto alla salute, al reddito e alla salvaguardia ambientale. Alcuni tra i temi piu´scottanti su cui si e´ schierato il movimento dei movimenti tendono a diffondersi "motu proprio" secondo i processi orizzontali e reticolari tipici dei grandi movimenti di massa. E´ evidente che al tempo della guerra permanente i governi della barbarie non possono permetterlo...! Percio´ con i processi sul Global Forum di Napoli e il G8 di Genova si apre una battaglia politica la cui posta in palio non e´ soltanto la sorte personale di decine di compagni e compagne e neppure la fondamentale affermazione della verita´ su quelle giornate, ma la possibilita´ stessa di continuare a ostacolare la nuova barbarie della guerra e della devastazione sociale e ambientale.
L'unica "vittoria" possibile, in simili processi, non potra´ pertanto limitarsi al piano giudiziario, ma dovra` essere la presa di coscienza in tutto il paese che nel 2001 ci fu una calcolata e drammatica sospensione dello stato di diritto: si estesero a uno straordinario fenomeno politico quei dispositivi di violazione dei diritti della persona che sempre piu´ vengono sperimentati sui soggetti deboli della societa´ a partire dai migranti. Percio´ facciamo appello ai movimenti, ai lavoratori, alle forze politiche e sindacali sinceramente democratiche, per combattere con l´informazione e la mobilitazione l´affermarsi di questa moderna inquisizione. Affinché Cosenza diventi nuovamente una "citta´ aperta", pronta a raccogliere, come nel 2002, una mobilitazione generale dei movimenti che in questi anni hanno manifestato le ragioni dell'umanità contro il neoliberismo con una manifestazione nazionale a Cosenza il 27 novembre e un'assemblea dei movimenti contro la repressione, la distruzione dei diritti e della garanzie il 28.

Vette inesplorate del processo di piazza direi...
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Old 26-11-2004, 03:56   #3
jumpermax
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Quote:
http://www.repubblica.it/online/poli...so/caruso.html
ROMA - Nessuna risposta ai giudici solo una dichiarazione messa a verbale nella quale Francesco Caruso contesta radicalmente l'ordinanza di arresto che riguarda lui e altri 19 suoi compagni del movimento No global finiti in carcere venerdì scorso. E così sul verbale dell'interrogatorio è rimasta solo la frase: "Questa ordinanza di custodia cautelare è degna dell'inquisizione più che di un tribunale della Repubblica. E' frutto di una pregiudiziale nei miei confronti e di tutto il movimento" che Caruso ha dettato subito prima di avvalersi della facoltà di non rispondere alle domande del gip del tribunale di Cosenza. "Non intendo rispondere - ha detto il leader dei Disobbedienti - a chi antepone il pregiudizio politico ai diritti costituzionali garantiti".
Anzi, pur da dietro le sbarre vuole continuare la sua lotta. Secondo Paolo Cento Caruso sta preparando un "messaggio al movimento" in cui invita i suoi compagni a proseguire nelle mobilitazioni "di sempre" sulle tematiche tipiche del movimento dei movimenti e li invita ad essere vicini alle lotte degli operai della Fiat e, in particolare per quanto riguarda il Mezzogiorno a "mobilitarsi per Termini Imerese".

E mentre i suoi legali preparano il ricorso al tribunale del riesame per far annullare il provvedimento di custodia cautelare proseguono le manifestazioni per la liberazione degli arrestati. Domani sarà il Social forum di Torino a chiamare in piazza il movimento mentre venerdì e sabato prossimo la protesta assumerà carattere nazionale con una due giorni che probabilmente si svolgerà a Cosenza, città dalla quale sono partiti gli ordini di arresto. Venerdì si terrà un'assemblea nazionale del movimento e per sabato è prevista invece una manifestazione nazionale.

(18 novembre 2002)
ma come e il rispetto per l'autorità del magistrato? Adesso il pregiudizio politico è causa di discriminazione? E chi lo dice alla Bocassini? Una miniera questo processo... e sono solo a pagina 3 di google.... ce ne sono altre 900 circa Ho trovato come passarmi le vacanze di Natale..
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Old 26-11-2004, 09:08   #4
cerbert
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Jumper, io vorrei ricordare un punto.
Tutte le accuse sono fondate su un reato "associazione eversiva" che è retaggio molto lontano e che si configura come: "l'aver costituito una associazione tra persone con la finalità di sovvertire l'ordine economico e sociale dello stato".

Si noti che la formulazione di questo reato non prevede:
1) che si siano messi IN PRATICA atti eversivi (infatti si parla di "avere come obiettivo).
2) che tali "atti eversivi" siano stati di tipo violento e/o distruttivo.

Infatti le prove a sostegno del processo sono intercettazioni telefoniche, interpretazioni di intercettazioni, volantini. Non sono state prodotte, che so, foto di Caruso in mezzo ad un gruppo di devastatori o molotov reperite in casa di Caruso o movimenti di denaro strani tra gruppi di eversione violenta e Caruso.

Qua non si tratta di discutere se sia stato costruito un "castello di prove" per attribuire a forza un certo reato ad una certa persona. Si tratta di contestare la validità stessa del reato che è sufficientemente generico da mettere sotto processo per puri "reati di opinione".

Questo è abbastanza preoccupante.
__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 26-11-2004, 09:16   #5
cerbert
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Ah, e per dirla tutta:
1) la battuta che fai è vecchia, in quanto almeno un anno fa, quando si aggredivano i giudici che avevano messo sotto processo Canterini e squadra (ti ricorderai, spero, di lui: reo confesso di aver tentato di "incastrare" i ragazzi della Diaz), mi ero chiesto se era appropriato che la destra usasse dei toni da sessantottini contro i giudici (vero è che molti destrorsi furiosi ERANO ex-sessantottini... ma questo è un altro discorso).
2) qui viene criticato l'operato di un singolo giudice, oltre che un'ipotesi di reato che arriva dritta dal ventennio, come concezione. Non viene proposta la riforma della giustizia nè si insinua che la magistratura sia composta da malati di mente... direi che il livello contenutistico e formale è ben più alto.
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 26-11-2004, 11:03   #6
jumpermax
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Originariamente inviato da cerbert
Jumper, io vorrei ricordare un punto.
Tutte le accuse sono fondate su un reato "associazione eversiva" che è retaggio molto lontano e che si configura come: "l'aver costituito una associazione tra persone con la finalità di sovvertire l'ordine economico e sociale dello stato".

Si noti che la formulazione di questo reato non prevede:
1) che si siano messi IN PRATICA atti eversivi (infatti si parla di "avere come obiettivo).
2) che tali "atti eversivi" siano stati di tipo violento e/o distruttivo.

Infatti le prove a sostegno del processo sono intercettazioni telefoniche, interpretazioni di intercettazioni, volantini. Non sono state prodotte, che so, foto di Caruso in mezzo ad un gruppo di devastatori o molotov reperite in casa di Caruso o movimenti di denaro strani tra gruppi di eversione violenta e Caruso.

Qua non si tratta di discutere se sia stato costruito un "castello di prove" per attribuire a forza un certo reato ad una certa persona. Si tratta di contestare la validità stessa del reato che è sufficientemente generico da mettere sotto processo per puri "reati di opinione".

Questo è abbastanza preoccupante.
Questo è preoccupante... mentre la vicenda Andreotti e la vicenda Jannuzzi sono normali questioni giudiziarie. Eppure anche li abbiamo gli stessi ingredienti... come mai in un caso anche solo parlarne sul forum costituisce un ignobile attacco alla magistratura mentre qua il problema nemmeno si pone? Come il colore politico dei magistrati che da anni cercano di fottere Berlusconi ed Andreotti non è rilevante mentre questi a colpo sicuro sono servi del regime? Come mai non vi scandalizza mettere in galera un senatore della repubblica di 74 anni per 3 articoli usciti 10 anni fa sul caso tortora di cui solo 1 scritto di suo pugno e gli si negano gli arresti domiciliari per il rischio di reiterazione del reato? (e questa non è censura noooo ti mettiamo in galera perché non vogliamo che tu scriva )
Come mai diventa lecito non riconoscere l'autorità di un magistrato?

E' proprio come pensavo... i giudici sono autorevoli solo fintanto che perseguitano Berlusconi. E le leggi sono fasciste solo quando colpiscono quelli di sinistra. La libertà d'opinione è vincolata all'esprimere l'opinione giusta....
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Old 26-11-2004, 11:20   #7
cerbert
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Boh, a questo punto prendila un po' come vuoi.

Però lascia che ti dica che se intendi fare un calderone micidiale mettendo sullo stesso piano questi reati:
1) reati di corruzione.
2) reati di (presunta) associazione a delinquere di stampo mafioso*.
3) reati di (presunta) associazione a scopo eversivo**.
4) reati di opinione

e questi atteggiamenti:
1) chi afferma "il giudice ha torto e ci batteremo perchè questa sentenza di carattere persecutorio non passi".
2) chi afferma "il giudice ha torto e ci batteremo perchè questa sentenza di carattere persecutorio non passi, invieremo ispezioni a spron battuto, cercheremo di modificare i reati in esame e di introdurre normative che ostacolino il processo e, se ci è consentito, abbiamo anche l'impressione che non solo questo giudice ma tutti i giudici abbiano tare mentali.

Io me ne tiro bellamente fuori perchè non vedo proprio le basi per una discussione vista la disparità di piano dei diversi elementi. L'unico caso che, a quanto dici, parrebbe assimilabile è forse quello di Jannuzzi che, però, non conosco approfonditamente e posso tranquillamente assumere si tratti di un brutto caso.

______________________________________
* in questo tipo di reato viene ESPLICITAMENTE inteso che i reati commessi nell'ambito di tale associazione siano violenti o, comunque, di tipo perseguito dal Codice Penale.
** in questo tipo di reato NON viene ESPLICITAMENTE inteso nulla di cui sopra.
__________________
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...

Ultima modifica di cerbert : 26-11-2004 alle 11:23.
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Old 26-11-2004, 11:44   #8
jumpermax
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Originariamente inviato da cerbert
Boh, a questo punto prendila un po' come vuoi.

Però lascia che ti dica che se intendi fare un calderone micidiale mettendo sullo stesso piano questi reati:
1) reati di corruzione.
2) reati di (presunta) associazione a delinquere di stampo mafioso*.
3) reati di (presunta) associazione a scopo eversivo**.
4) reati di opinione

e questi atteggiamenti:
1) chi afferma "il giudice ha torto e ci batteremo perchè questa sentenza di carattere persecutorio non passi".
2) chi afferma "il giudice ha torto e ci batteremo perchè questa sentenza di carattere persecutorio non passi, invieremo ispezioni a spron battuto, cercheremo di modificare i reati in esame e di introdurre normative che ostacolino il processo e, se ci è consentito, abbiamo anche l'impressione che non solo questo giudice ma tutti i giudici abbiano tare mentali.

Io me ne tiro bellamente fuori perchè non vedo proprio le basi per una discussione vista la disparità di piano dei diversi elementi. L'unico caso che, a quanto dici, parrebbe assimilabile è forse quello di Jannuzzi che, però, non conosco approfonditamente e posso tranquillamente assumere si tratti di un brutto caso.

______________________________________
* in questo tipo di reato viene ESPLICITAMENTE inteso che i reati commessi nell'ambito di tale associazione siano violenti o, comunque, di tipo perseguito dal Codice Penale.
** in questo tipo di reato NON viene ESPLICITAMENTE inteso nulla di cui sopra.
No il calderone lo stai facendo tu. Il discorso è semplice. Si è sempre detto che bisogna rispettare la figura del magistrato e le sentenze che vengono emesse o SBAGLIO? Si è sempre detto che l'opinione politica di un magistrato non dovrebbe mettere in dubbio la sua imparzialità o SBAGLIO? E come mai diventa lecito fare manifestazioni di piazza contro un processo? Anzi addirittura la manifestazioni di piazza dimostrerebbero che i magistrati sono in errore? Non è questo un esercitare un'indebita pressione sui giudici? Come mai applicare una legge dello stato improvvisamente diventa una repressione della libertà d'opinione? E quando vi facevo notare che Jannuzzi stava pagando la sua decennale attività di denuncia contro gli scandali giudiziari dove eravate? Tutti a sostenermi con esempi più o meno assurdi di diffamazioni che niente avevano a vedere col caso in questione.
Quando abbiamo avuto la condanna di Andreotti a 24 anni di carcere per un omicido dove esisteva solo il mandante e non gli esecutori materiali dove eravate? Quando vi si faceva notare che c'erano solo le parole di un testimone incastrato per giunta con una falsa accusa di traffico di droga dove stavate voi? Qualche parolina sui giudici che hanno scritto quella sentenza e sui magistrati che han portato avanti quel processo la vogliamo dire? Vogliamo dare un occhiatina a quale corrente appartengono? No. Silenzio.
La magistratura va difesa solo quando è amica nostra.
Guelfi e Ghibellini.
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Old 26-11-2004, 12:03   #9
cerbert
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No il calderone lo stai facendo tu. Il discorso è semplice. Si è sempre detto che bisogna rispettare la figura del magistrato e le sentenze che vengono emesse o SBAGLIO? Si è sempre detto che l'opinione politica di un magistrato non dovrebbe mettere in dubbio la sua imparzialità o SBAGLIO? E come mai diventa lecito fare manifestazioni di piazza contro un processo? Anzi addirittura la manifestazioni di piazza dimostrerebbero che i magistrati sono in errore? Non è questo un esercitare un'indebita pressione sui giudici? Come mai applicare una legge dello stato improvvisamente diventa una repressione della libertà d'opinione? E quando vi facevo notare che Jannuzzi stava pagando la sua decennale attività di denuncia contro gli scandali giudiziari dove eravate? Tutti a sostenermi con esempi più o meno assurdi di diffamazioni che niente avevano a vedere col caso in questione.
Quando abbiamo avuto la condanna di Andreotti a 24 anni di carcere per un omicido dove esisteva solo il mandante e non gli esecutori materiali dove eravate? Quando vi si faceva notare che c'erano solo le parole di un testimone incastrato per giunta con una falsa accusa di traffico di droga dove stavate voi? Qualche parolina sui giudici che hanno scritto quella sentenza e sui magistrati che han portato avanti quel processo la vogliamo dire? Vogliamo dare un occhiatina a quale corrente appartengono? No. Silenzio.
La magistratura va difesa solo quando è amica nostra.
Guelfi e Ghibellini.
Ti ripeto il punto, poi lascio perdere perchè ti vedo in "berserk" mode.

NON HO intenzione di portare avanti una discussione che mette sullo stesso piano quattro diversi ordini di reati (amministrativi, violenti o penali, eversivi, di opinione) e le reazioni alla apertura di un processo per la sanzione di tali reati.

NON HO intenzione di mettere sullo stesso piano chi contesta, per lo più dalle piazze, un singolo giudice e una singola sentenza e chi contesta la magistratura tutta, come istituzione, e fa dire a DEI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI frasi che ipotizzano "tare mentali" nei magistrati e la supposta necessità di "epurare" in blocco le toghe.
La sinistra per quanto ne so, anche di fronte a sentenze come la sentenza sul caso Calabresi, basata su indizi ANCORA PIU' OPINABILI di quelli portati contro Andreotti, si è limitata a contestare la sentenza. NON la magistratura italiana. Mi pare una differenza non da poco.

Infine NON MI PRESTO al ridicolo di assimilare la contestazione e la richiesta di emendamento di norme di legge che ipotizzano un reato "in assenza di violenza tentata o pianificata e danno allo stato" e la FATTIVA E ATTIVA azione legislativa indirizzata a osteggiare e interrompere processi in corso per REATI AMMINISTRATIVI.

Per cui, buona discussione.
__________________
Eroi da non dimenticare: Nicola Calipari (04/03/2005) e Vittorio Arrigoni (14/04/2011) e Bradley Manning.
Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 26-11-2004, 12:19   #10
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Ti ripeto il punto, poi lascio perdere perchè ti vedo in "berserk" mode.

NON HO intenzione di portare avanti una discussione che mette sullo stesso piano quattro diversi ordini di reati (amministrativi, violenti o penali, eversivi, di opinione) e le reazioni alla apertura di un processo per la sanzione di tali reati.
questione totalmente secondaria, visto e considerato che molti di quei reati non sono nemmeno stati commessi
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NON HO intenzione di mettere sullo stesso piano chi contesta, per lo più dalle piazze, un singolo giudice e una singola sentenza e chi contesta la magistratura tutta, come istituzione, e fa dire a DEI RAPPRESENTANTI ISTITUZIONALI frasi che ipotizzano "tare mentali" nei magistrati e la supposta necessità di "epurare" in blocco le toghe.
No? A parte che le contestazioni sono state fatte a procure ben precise e non a tutti i magistrati, Milano, Palermo e Perugia. Qua non è questione di epurare o meno. E' questione che la magistratura da un pezzo ha perso il controllo ma la cosa a quanto pare non crea problemi fintanto che attacca a senso unico. Quando il vento cambia occupate piazze e procure. 2 pesi e 2 misure?
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La sinistra per quanto ne so, anche di fronte a sentenze come la sentenza sul caso Calabresi, basata su indizi ANCORA PIU' OPINABILI di quelli portati contro Andreotti, si è limitata a contestare la sentenza. NON la magistratura italiana. Mi pare una differenza non da poco.
Limitata a contestare? Sono anni che si martella su questo argomento a sinistra che si fanno pressioni che si attacca con ogni mezzo. Quando vedrò Fo fare uno spettacolo su come i magistrati han raccolto le prove contro Andreotti sull'omicidio Pecorelli allora ne potremo riparlare.
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Infine NON MI PRESTO al ridicolo di assimilare la contestazione e la richiesta di emendamento di norme di legge che ipotizzano un reato "in assenza di violenza tentata o pianificata e danno allo stato" e la FATTIVA E ATTIVA azione legislativa indirizzata a osteggiare e interrompere processi in corso per REATI AMMINISTRATIVI.

Per cui, buona discussione.
Reati amministrativi? Qui siamo al ridicolo si Evidentemente le perquisizioni alle sedi di forza italia ad una settimana dal voto le intimidazioni a mezzo stampa dei candidati da parte dei magistrati e l'accanimento giudiziario di questi anni ce li siamo sognati.
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Old 26-11-2004, 12:28   #11
cerbert
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Bon, guarda, te lo sintetizzo.
"Quando sentirò un politico di sinistra dire che la magistratura è composta da pazzi che andrebbero tutti mandati a casa. Allora mi scandalizzerò".

E, lascia che te lo dica, stai cambiando discorso in continuazione.
Sei partito dalla sinistra che contesta la procura di Cosenza, sei passato dai processi Andreotti e Jannuzzi e sei finito alle perquisizioni alle sedi di Forza Italia.

Se dovessi seguirti su questo bello svicolare, mi impunterei sui casi Valpreda, Sofri, le perquisizioni alle botteghe CTM prima di Genova, gli arresti e i rilasci in giornata di No-Global, il sequestro del materiale IndyMedia su Genova (mai restituito), e, forte di questo, cercherei in tutti i modi di dimostrarti che, no, non è vero, in realtà la magistratura (TUTTA) ce l'ha sempre avuta con noi perchè è in mano a voi destrorsi borghesi (trovami un magistrato operaio ).

Ma, come detto, l'unica cosa che mi interessava dire è che non capisco come tu riesca ad accomunare chi critica singoli giudici e singole sentenze e chi, da un seggio ministeriale, ipotizza una congiura estesa da parte di un gruppo di pazzi da mandare a casa.

E, davvero, non lo capisco.
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Old 26-11-2004, 13:07   #12
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Bon, guarda, te lo sintetizzo.
"Quando sentirò un politico di sinistra dire che la magistratura è composta da pazzi che andrebbero tutti mandati a casa. Allora mi scandalizzerò".

E, lascia che te lo dica, stai cambiando discorso in continuazione.
Sei partito dalla sinistra che contesta la procura di Cosenza, sei passato dai processi Andreotti e Jannuzzi e sei finito alle perquisizioni alle sedi di Forza Italia.

Se dovessi seguirti su questo bello svicolare, mi impunterei sui casi Valpreda, Sofri, le perquisizioni alle botteghe CTM prima di Genova, gli arresti e i rilasci in giornata di No-Global, il sequestro del materiale IndyMedia su Genova (mai restituito), e, forte di questo, cercherei in tutti i modi di dimostrarti che, no, non è vero, in realtà la magistratura (TUTTA) ce l'ha sempre avuta con noi perchè è in mano a voi destrorsi borghesi (trovami un magistrato operaio ).

Ma, come detto, l'unica cosa che mi interessava dire è che non capisco come tu riesca ad accomunare chi critica singoli giudici e singole sentenze e chi, da un seggio ministeriale, ipotizza una congiura estesa da parte di un gruppo di pazzi da mandare a casa.

E, davvero, non lo capisco.
E' una questione di numeri. Quante procure avete in mano? Quanti magistrati democratici? Quanti lottano per la causa? A sinistra e sufficiente prendersela con quei 3 o 4 non allineati e seppellirli sotto una campagna di diffamazione continua. Dipinti praticamente come lacchè del regime. Prendo atto comunque che attaccare un singolo magistrato dal tuo punto di vista è lecito. Se vuoi i nomi di quei magistrati politicizzati inizio a farli anch'io Caselli Boccassini in primis. Evidentemente è lecito fare manifestazioni di piazza contro di loro e rifiutarsi di rispondere alle loro domande...
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Old 26-11-2004, 13:10   #13
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La sinistra per quanto ne so, anche di fronte a sentenze come la sentenza sul caso Calabresi, basata su indizi ANCORA PIU' OPINABILI di quelli portati contro Andreotti, si è limitata a contestare la sentenza. NON la magistratura italiana. Mi pare una differenza non da poco.
Vai a rileggerti quel che scriveva negli anni '70-'80 la sinistra antagonista, altro che contestare le sentenze, si mettevano all'indice i giudici.. liste di proscrizione, foto sui giornali.. poi qualcuno che prendeva sul serio ciò che scrivevano passava a vie di fatto e abbiamo avuto i gambizzati, i rapiti, gli uccisi.

La sinistra che non contestava la magistratura era quella che tu oggi chiami "neoliberista", la sinistra antagonista a cui oggi mi sembra vadano le tue simpatie in quegli anni aveva idee molto precise sulla magistratura, basta andare a rileggerle, verba volant (e ne volavano tante) scripta manent.
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Old 26-11-2004, 13:17   #14
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E' una questione di numeri. Quante procure avete in mano? Quanti magistrati democratici? Quanti lottano per la causa? A sinistra e sufficiente prendersela con quei 3 o 4 non allineati e seppellirli sotto una campagna di diffamazione continua. Dipinti praticamente come lacchè del regime. Prendo atto comunque che attaccare un singolo magistrato dal tuo punto di vista è lecito. Se vuoi i nomi di quei magistrati politicizzati inizio a farli anch'io Caselli Boccassini in primis. Evidentemente è lecito fare manifestazioni di piazza contro di loro e rifiutarsi di rispondere alle loro domande...
Va bene... in realtà li attacchiamo di meno perchè sono tutti nostri.
Genova, Milano, Torino, Cosenza, Napoli, Catania, Firenze, Roma, Padova... solo andando a memoria (e non ne ho tanta) questi sono i capoluoghi dove mi sovvengono processi aperti contro la sinistra "di piazza".

Attaccare un singolo magistrato o una singola sentenza affermando che sono sbagliate è lecito e non mi pare di aver mai sostenuto il contrario. In realtà non mi pare di aver mai sentito NESSUNO sostenere che il magistrato è infallibile.

La legge italiana, infatti, permette di tutelarsi contro il fatto che il magistrato è, dopo tutto, solo un uomo. UNO di questi diritti, sancito PER LEGGE, è quello di rifiutarsi di rispondere alle loro domande, mi stupisce che tu non ne sia informato, altri sono quelli di intraprendere un'azione politica presso gli ORGANI DI GARANZIA di cui lo stato italiano dispone. Uno dei quali, certo da allertare in casi gravissimi, è il Ministro della Giustizia che può disporre accertamenti su magistrati "indegni".
ORA vorrei che si mettesse agli atti che nei confronti dei due "Magistrati Che Sbagliano" da te nominati sono state disposte queste azioni e NON hanno accertato "fellonie" tali da sospenderli dalla carica (anzi, non hanno accertato praticamente niente).

Mi permetterai di dire, da garantista, CHE FINCHE' NON SI DIMOSTRA che il magistrato è fellone, tramite gli opportuni strumenti, la decisione del magistrato SI CRITICA MA SI RISPETTA (nel senso che non si mette in atto un piano di evasione o si fa finta che non abbia detto niente).

Curioso, lascia che te lo dica, che un "No-global" come me queste cose le abbia affermate più volte mentre persone di destra, comunemente percepita area rispettosa di leggi, autorità e istituzioni, abbia fatto affermazioni sulla Magistratura che non si sentivano dai tempi della prima occupazione del Leoncavallo.
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 26-11-2004, 13:20   #15
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Vai a rileggerti quel che scriveva negli anni '70-'80 la sinistra antagonista, altro che contestare le sentenze, si mettevano all'indice i giudici.. liste di proscrizione, foto sui giornali.. poi qualcuno che prendeva sul serio ciò che scrivevano passava a vie di fatto e abbiamo avuto i gambizzati, i rapiti, gli uccisi.

La sinistra che non contestava la magistratura era quella che tu oggi chiami "neoliberista", la sinistra antagonista a cui oggi mi sembra vadano le tue simpatie in quegli anni aveva idee molto precise sulla magistratura, basta andare a rileggerle, verba volant (e ne volavano tante) scripta manent.
SaMu, hai capito di quale periodo storico stiamo parlando o intendi anche chiedermi di andare a leggere cosa pensava la sinistra dei magistrati negli anni '30-'40 (niente liste di proscrizione, lì, si passava direttamente ad un cecchino da una finestra).


A volte, davvero, mi sembra che parliate ad un interlocutore invisibile... perchè quello che scrivete azzecca con quello che dico come i cavoli con il The.
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Old 26-11-2004, 13:24   #16
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A volte, davvero, mi sembra che parliate ad un interlocutore invisibile... perchè quello che scrivete azzecca con quello che dico come i cavoli con il The.
A MERENDA!!!
I CAVOLI NON C'ENTRANO A MERENDA.

lo sanno tutti.
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Old 26-11-2004, 13:29   #17
cerbert
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A MERENDA!!!
I CAVOLI NON C'ENTRANO A MERENDA.

lo sanno tutti.
Odio le banalità.
E poi non vorrai dirmi che mangi cavoli a colazione... o che mangeresti cavoli intingendoli nel The.
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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Old 26-11-2004, 13:35   #18
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Va bene... in realtà li attacchiamo di meno perchè sono tutti nostri.
Genova, Milano, Torino, Cosenza, Napoli, Catania, Firenze, Roma, Padova... solo andando a memoria (e non ne ho tanta) questi sono i capoluoghi dove mi sovvengono processi aperti contro la sinistra "di piazza".

Attaccare un singolo magistrato o una singola sentenza affermando che sono sbagliate è lecito e non mi pare di aver mai sostenuto il contrario. In realtà non mi pare di aver mai sentito NESSUNO sostenere che il magistrato è infallibile.
Leggi forse dei commenti del genere in quello che ho postato? Si parla di fascismo, di tentativo di tappare la bocca all'opposizione e di magistrati che agiscono per conto del governo... ma sei incredibile... questo sarebbe dire che "il magistrato ha sbagliato?"
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La legge italiana, infatti, permette di tutelarsi contro il fatto che il magistrato è, dopo tutto, solo un uomo. UNO di questi diritti, sancito PER LEGGE, è quello di rifiutarsi di rispondere alle loro domande, mi stupisce che tu non ne sia informato, altri sono quelli di intraprendere un'azione politica presso gli ORGANI DI GARANZIA di cui lo stato italiano dispone. Uno dei quali, certo da allertare in casi gravissimi, è il Ministro della Giustizia che può disporre accertamenti su magistrati "indegni".
ORA vorrei che si mettesse agli atti che nei confronti dei due "Magistrati Che Sbagliano" da te nominati sono state disposte queste azioni e NON hanno accertato "fellonie" tali da sospenderli dalla carica (anzi, non hanno accertato praticamente niente).
Si come no certo... e noi gli occhi per vedere non li abbiamo. Torniamo al discorso di prima quando dan ragione a noi agiscono per grazia divina.
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Mi permetterai di dire, da garantista, CHE FINCHE' NON SI DIMOSTRA che il magistrato è fellone, tramite gli opportuni strumenti, la decisione del magistrato SI CRITICA MA SI RISPETTA (nel senso che non si mette in atto un piano di evasione o si fa finta che non abbia detto niente).
E quindi una manifestazione di piazza contro il magistrato, l'accusa di essere un lacchè del regime e via dicendo sono critiche RISPETTOSE... ok questione di punti di vista.
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Curioso, lascia che te lo dica, che un "No-global" come me queste cose le abbia affermate più volte mentre persone di destra, comunemente percepita area rispettosa di leggi, autorità e istituzioni, abbia fatto affermazioni sulla Magistratura che non si sentivano dai tempi della prima occupazione del Leoncavallo.
Curioso che tu riesca ad interpretare quello che ho postato come critica rispettosa ad un magistrato...
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Old 26-11-2004, 13:36   #19
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SaMu, hai capito di quale periodo storico stiamo parlando o intendi anche chiedermi di andare a leggere cosa pensava la sinistra dei magistrati negli anni '30-'40 (niente liste di proscrizione, lì, si passava direttamente ad un cecchino da una finestra).


A volte, davvero, mi sembra che parliate ad un interlocutore invisibile... perchè quello che scrivete azzecca con quello che dico come i cavoli con il The.
Non ho capito, stavate parlando delle posizioni sulla magistratura della sinistra e della destra negli anni 30-40?
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Old 26-11-2004, 13:41   #20
cerbert
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Si come no certo... e noi gli occhi per vedere non li abbiamo. Torniamo al discorso di prima quando dan ragione a noi agiscono per grazia divina.
Guarda, rispondo solo a questo, poi mi sono ampiamente rotto.
Il MINISTRO DELLA GIUSTIZIA del CENTRODESTRA ha disposto accertamenti nei confronti dei MAGISTRATI che si suppone agiscano a favore del CENTROSINISTRA.
Questi accertamenti non hanno cavato un ragno dal buco.

Non vi piacciono i risultati? Prendetevela con il vostro ministro che è stato meno bravo a costruire prove contro i magistrati di quanto si suppone i magistrati siano stati bravi a costruirle contro il premier e il centrodestra.

Dopo di che ritengo sia inutile discutere quando si mettono sullo stesso piano le critiche di piazza e le minacce istituzionali di rimozione, sospensione, trasferimento.

Fine.
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Sono certo che anche i francesi si indignarono per il fatto che i tedeschi, piuttosto che veder dissolvere la loro nazione, preferirono il nazismo. Chi non impara la storia...
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