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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/cpu/ts...xp_119073.html
Produrrà chip per l'industria e l'automotive la fabbrica di TSMC, Bosch, Infineon e NXP che sarà realizzata in Germania, a Dresda. La produzione dovrebbe prendere il via a fine 2027, per una previsione mensile di 40.000 wafer al mese. Click sul link per visualizzare la notizia. |
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#2 | |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2002
Messaggi: 5771
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Quote:
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2008
Messaggi: 6366
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da noi invece la fabbrica dei cubetti quantistici di parmigiano reggiano
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 1999
Città: Unimoria 3
Messaggi: 2369
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Si dimostra ancora una volta come la classe dirigente italiana sia fatta di zappatori.
Sono decenni che Irlanda, Germania e Paesi Bassi mettono sul piatto politiche economiche e industriali lungimiranti e attente ai movimenti di mercato. E noi? Ponte sullo stretto e tassa alle banche... Non siamo capaci di mettere da parte il mero scambio politico per sopravvivenza e pianificare il nostro futuro ![]() |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2010
Messaggi: 1527
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Ancora una volta in Germania.
Intel, Tesla, TSMC (e pare anche BYD e SAIC siano interessate). Noi una domanda mai, tranne poi quando qua chiudono gridare al gombloddo galattico. Se ti occupi solo di settori consolidati e non di settori innovativi, è chiaro che prima o poi il consolidato può diventare superato ed a quel punto tanti saluti. Nel frattempo dovresti aver fatto il ricambio ossia avere la fabbrica di lampadine quando quella di candele chiuderà. |
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#6 | |
Member
Iscritto dal: Mar 2013
Messaggi: 92
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Quote:
Non commento poi il fatto che queste multinazionali estere arrivino solo grazie a finanziamenti europei, quindi pagati da tutti noi, per aprire centri solo nei soliti paesi prima menzionati. |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 1999
Città: Unimoria 3
Messaggi: 2369
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Quote:
Da un lato hai ragione: è un risultato naturale del fatto che la EU sia in realtà fondamentalmente un accordo economico (EEU), e quindi prevale chi ha più leva. Dall'altro una Ungheria o una Lituania (due nomi a caso ma vanno bene tutte le economie della seconda espansione) non hanno né le possibilità economiche, né i prerequisiti tecnici (logistica, personale specializzato, distretti industriali, indotto, fornitori) di quelle più grandi (Germania in primis, poi Francia; Irlanda e Paesi Bassi giocano sulle tassazioni facilitate attraendo fondamentalmente aziende di servizi piuttosto che di prodotti) Esempio: la Germania a Dresda fece arrivare AMD nel 1996, sono 27 anni che sviluppano un hub del silicio in zona, mica 2gg, quindi hanno il knowhow, I servizi specialistici, la forza lavoro adatta, il mercato, insomma tutto è già lì. Noi avremmo Catania ma... Quant'è che non ci facciamo investimenti seri? |
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#8 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2007
Città: Sicilia
Messaggi: 6190
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Quote:
Ovviamente cio' e dovuto in buona parte alla bassa scolarizzazione in merito, sia da parte degli italiani che della classe politica, ad esempio le stron@@te totalmente inutili e prive di senso che hanno fatto sulla "carne sintetica", segno inequivocabile dell'avversione che si ha qua per scienza e tecnologia. Non e' assolutamente qualcosa che fa statistica, ma quando conosco qualcuno e mi chiedono che lavoro faccio, e rispondo ingegnere, senza specificare di cosa (elettronico), la quasi totalita' della gente e' convinta che sia ingegnere edile, mica elettronico, informatico, meccanico o quel che e', segno anche questo, secondo me, del fatto che la tecnologia per la maggior parte degli italiani si ferma all'edilizia, e a come aggiungere un piano alla villetta. Questo comporta dal lato politico anche l'ottusita' delle opportunita', non agevolando lo sviluppo tecnologico manco un po', e ostacolando aziende che vogliono investire bei soldoni in Italia, con una burocrazia inutilmente complicata, una tassazione esagerata e la voglia del politico di accettare lavori solo se portano vantaggi per lui. Per fare un esempio pratico, anche se poco ha a che fare con la tecnologia, e' l'impossibiita' dell'apertura di un negozio Ikea a Palermo, nonostante ci provino da anni: oltre alle millemila lungaggini burocratiche, c'e' sempre la lotta di dove aprire il centro, perche' ovviamente vogliono mangiarci sopra e propongono sempre terreni di proprieta' diretta o indiretta, a prezzi esagerati. Ma non si tratta solo di voler fare interessi personali, e' che proprio i nostri politici non sanno proprio come fare ad attirare questi colossi, perche' non capiscono cosa fare. In questi casi vale sempre il rasoio di Hanlon: "Mai attribuire a malafede quel che si può adeguatamente spiegare con la stupidità"; i nostri politici sono semplicemente troppo stupidi in materia per poter capire le potenzialita' di un investimento del genere nel nostro paese, del vantaggio strategico del paese e del guadagno economico, sia diretto, con i dipendenti dell'azienda, sia dell'indotto, con tutte le attivita' che crescerebbero attorno; di conseguenza vedono eventuali finanziamenti richiesti ad esempio da Intel come una fregatura, invece di un investimento. E siccome chi prende le decisioni in queste aziende stupidi non sono, vanno semplicemente dove conviene di piu'.
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Non abbiamo ereditato il mondo dai nostri padri L'abbiamo preso in prestito dai nostri figli |
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