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Old 20-02-2007, 11:15   #1
Redazione di Hardware Upg
www.hwupgrade.it
 
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/storage/20207.html

Molto interessanti i dati raccolti da Google nel corso di uno studio condotto sui dischi rigidi utilizzati sui propri server, che hanno riservato non poche sorprese

Click sul link per visualizzare la notizia.
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Old 20-02-2007, 11:23   #2
Dox
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L'Avatar di Dox
 
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Messaggi: 600
Se però avessero reso disponibili anche i dati su i vari brand anche solo mascherandoli in brand1 brand2 ecc... sarebbe stato un pochettino più utile... cmq non c'è che dire,molto molto interessante, grazie Google
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Old 20-02-2007, 11:24   #3
zOe999
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Iscritto dal: Dec 2006
Messaggi: 28
beh allora il miop disco fisso non si romperà mai... è sempre acceso^^
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Old 20-02-2007, 11:29   #4
Zannawhite
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L'Avatar di Zannawhite
 
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Città: Guelph, Ontario
Messaggi: 6565
Non posso dire altro che

Alla faccia di tutte le fisime che ci stanno rincorrendo su ventole sempre più mastodontiche davanti ai nostri HDD, che se superano i 40°C il commento generale è

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Old 20-02-2007, 11:30   #5
Arthens
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Iscritto dal: Sep 2004
Città: Edinburgh
Messaggi: 402
Interessantissima questa analisi
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Old 20-02-2007, 11:33   #6
Octane
Senior Member
 
L'Avatar di Octane
 
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Treviso
Messaggi: 911
Un test su un campione di 100 mila unita' e' davvero un caso unico!
Chissa' che i risultati possano essere d'aiuto alle case produttrici di dischi (in primis) e possano anche costituire una base per rivedere i parametri della tecnlogia SMART per avere questa volta un valore MTTF (stima del tempo al prossimo guasto) che abbia un senso.
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Old 20-02-2007, 11:40   #7
hibone
Senior Member
 
L'Avatar di hibone
 
Iscritto dal: Jan 2006
Città: Vergate Sul Membro (MI)
Messaggi: 16540
sarebbe interessante capire se la questione della temperatura sia legata ai buchi presenti sull'hd...
se non altro hanno confermato quello che già si sapeva almeno come voce popolare... se un disco si rompe in un settore... è meglio cambiarlo subito...
ps.. sono contento di aver pagato la tecnologia smart...
avevo soldi che mi impicciavano in tasca..
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Old 20-02-2007, 11:41   #8
Dexther
Senior Member
 
L'Avatar di Dexther
 
Iscritto dal: Oct 2004
Città: Roma
Messaggi: 26286
azz, questa si che è una news interessantissima

certo che se pubblicassero i loro dati relativi alle marche...................
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Old 20-02-2007, 11:43   #9
MenageZero
Senior Member
 
L'Avatar di MenageZero
 
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 2717
veramente sorprendente ....

oltre ai dati + clamorosi emersi, sorprendente anche che google non usi scsi/sas... avevo sempre pensato che, oltre a maggiori prestazioni per la maggiore vel. di rotazione, vista la fascia di mercato pro a cui le unità con tali interfacce sono rivolte, ed i prezzi, i dischi scsi/sas fossero costruti in modo da fronire anche affidabilità sensibilmente maggiore... se ad un colosso dell'it come google,il quale ha un core-business in cui proprio gli hdd sono cosa fondamentale, scsi/sas proprio non interessa, forse ci sono d afare serie rivalutazioni anche su questo tipo di prodotti ...

poi, con "scandisk" (fa molto win 9x ), si intende il controllo del disco di win ?
c'è anche un modo win-indipendente, significativo, ma semplice e rapido, per verificare l'insorgere dei problemi ? inoltre, ci sono altri test affidabili e magari ancor più dcisivi alla portata di tutti ?
(so che eventualmente anche altri os hanno tools analoghi, ma intendevo senza stare a installare un os solo per testare un disco...)
per esempio, le utilities di diagnostica e test, di cui non si parla, che tutti i produttori di hdd forniscono, sono vagamente affidabili o si basano sui dati SMART per la loro diagnosi dopo che hanno "testato" il disco ?
__________________
"La teoria è quando si sa tutto ma non funziona niente. La pratica è quando funziona tutto ma non si sa il perché. In ogni caso si finisce sempre con il coniugare la teoria con la pratica: non funziona niente e non si sa il perché." - Albert Einstein
fonte: http://it.wikiquote.org/wiki/Albert_Einstein
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Old 20-02-2007, 11:47   #10
alexsky8
Senior Member
 
Iscritto dal: Apr 2005
Messaggi: 3028
è ora di passare ai dischi solidi , forza Google almeno i prezzi possono scendere
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Old 20-02-2007, 11:47   #11
noel82
Senior Member
 
L'Avatar di noel82
 
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Rovigo
Messaggi: 2368
molto interessante come news...altrettanto sarebbe conoscere almeno indicativamente i brand utilizzati
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Old 20-02-2007, 11:55   #12
Sig. Stroboscopico
Senior Member
 
L'Avatar di Sig. Stroboscopico
 
Iscritto dal: Feb 2002
Messaggi: 2463
L'ho sempre pensato... i progettisti degli HD devono aver tenuto conto delle temperature di esercizio medio.
Sarebbe folle non farlo.
Quindi raffreddare troppo può essere dannoso... raffreddare troppo poco lo stesso.
Sarebbe il caso di pensare a case con termostati che fanno partire le ventole solo per necessità effettiva.

Col costo dei case di fascia media, coi produttori che ne sfornano a decine di migliaia nei pre-assemblati, sarebbe il caso di cominciare a valutare soluzioni del genere.

Ciao!
Sig. Stroboscopico è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-02-2007, 11:56   #13
Octane
Senior Member
 
L'Avatar di Octane
 
Iscritto dal: Mar 2002
Città: Treviso
Messaggi: 911
Quote:
Originariamente inviato da MenageZero Guarda i messaggi
veramente sorprendente ....

oltre ai dati + clamorosi emersi, sorprendente anche che google non usi scsi/sas... avevo sempre pensato che, oltre a maggiori prestazioni per la maggiore vel. di rotazione, vista la fascia di mercato pro a cui le unità con tali interfacce sono rivolte, ed i prezzi, i dischi scsi/sas fossero costruti in modo da fronire anche affidabilità sensibilmente maggiore... se ad un colosso dell'it come google,il quale ha un core-business in cui proprio gli hdd sono cosa fondamentale, scsi/sas proprio non interessa, forse ci sono d afare serie rivalutazioni anche su questo tipo di prodotti ...

poi, con "scandisk" (fa molto win 9x ), si intende il controllo del disco di win ?
c'è anche un modo win-indipendente, significativo, ma semplice e rapido, per verificare l'insorgere dei problemi ? inoltre, ci sono altri test affidabili e magari ancor più dcisivi alla portata di tutti ?
(so che eventualmente anche altri os hanno tools analoghi, ma intendevo senza stare a installare un os solo per testare un disco...)
per esempio, le utilities di diagnostica e test, di cui non si parla, che tutti i produttori di hdd forniscono, sono vagamente affidabili o si basano sui dati SMART per la loro diagnosi dopo che hanno "testato" il disco ?
devo ancora leggere tutto il documento, ma mi pare di capire che abbiano incluso nel campione solo dischi p-ATA e s-ATA a 7200 e 5400 giri. Sebbene siano veramente tanti non si puo' escludere che ce ne siano altri, magari appunto SCSI o SAS.
Penso inoltre che abbiano utilizzato un tool come "scandisk" (non penso proprio sia quello di win9x o dos ) per poter analizzare a rotazione tutti i dischi senza dover fare l'unmount del volume..
Il documento resta comunque una delle analisi statistiche piu' interessanti per il mercato dell'informatica da un po' di tempo a questa parte!
Octane è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-02-2007, 11:56   #14
Marco71
Senior Member
 
Iscritto dal: Nov 2003
Città: Provincia di Lucca
Messaggi: 3455
Bisogna fare delle precisazioni...

...il documento non dice assolutamente che il modello per la predizione di guasti basato sulle specifiche S.M.A.R.T è inutile, dice che (a pagina 12) la predizione basata solo sui dati provenienti dai parametri S.M.A.R.T non è sufficiente ad assicurare una "elevata" accuratezza.
La scansione a cui ci riferisce in questa frase "We find, for example, that after their first scan
error, drives are 39 times more likely to fail within 60
days than drives with no such errors." non è quella che si ha impartendo il comando scandisk ma è la analisi in background condotta internamente dalle varie unità hard disk (con modalità molto variabili a seconda del particolare tipo di firmware e del modello di hard disk).
S.M.A.R.T non è come inutile, semplicemente vanno interpretati con cognizione di causa i dati che esso produce.
La maggior parte degli utenti utilizza programmi di restituzione a schermo del valore dei parametri S.M.A.R.T che non mantengono internamente (ad una struttura dati da essi creata) una storia statistica della evoluzione dei vari parametri (l'unico programma che propone una analisi storico-statistica di questo tipo è DriveSitter).
Ciò è molto importante nelle unità A.T.A (parallele e non) che non hanno algoritmi di P.F.A (analisi predittiva dei guasti) come quelli definiti ed utilizzati nelle unità S.C.S.I/S.A.S.
S.M.A.R.T è derivato infatti dal sistema P.F.A ideato da I.B.M e che poi condusse ad opera del T13.org alla ratifica del suddetto S.M.A.R.T.
Altra cosa che spesso quando si parla di S.M.A.R.T non viene tenuta in considerazione o totalmente ignorata è che esso definisce due tipi di scansioni offline una a durata limitata e con spanning pseudo casuale della verifica di lettura dei settori, la seconda a "lunga durata" e che copre tutti gli L.B.A (ed i settori).
Altra cosa da dire è che S.M.A.R.T è basato su moltissimi studi teorici (e non) che sono reperibili in rete Internet; il problema della sua mancanza di accuratezza può sicuramente essere anche da imputare a come ed in che modo esso viene implementato nelle varie unità dai vari costruttori.
Seagate ad esempio oltre ai parametri definiti dallo standard mantiene il controllo e la analisi di altri parametri il cui significato è purtroppo di tipo "proprietario" e che quindi sfugge alla interpretazione da parte dei normali programmi di reporting dei dati S.M.A.R.T.
La suite smartmontools disponibile su sourceforge, permette ad esempio tramite un demone di effettuare la scansione di tipo long della intera superficie alla scadenza di un prefissato numero di ore.
Una sorta di subset dei background scan messi in opera alla ricerca di repairable errors da parte ad esempio dei pregiati Cheetah di Seagate.
Grazie.

Marco71.
Marco71 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-02-2007, 11:59   #15
WarDuck
Senior Member
 
L'Avatar di WarDuck
 
Iscritto dal: May 2001
Messaggi: 12814
Tant'è che il mio Hitachi secondo lo SMART stava benissimo :| Poi lanciando il tool di diagnostica suo in realtà era tutt'altro che così...

Vi dico solo che l'hd era per l'appunto raffreddato...

Ad ogni modo nn so voi ma io da consumatore VOGLIO sapere quale marca è più affidabile rispetto ad un'altra, in modo tale da costringere anche gli altri produttori a tenere in considerazione questo dato, purtroppo ultimamente sottovalutato.

Cmq presumo che tra queste ci siano Seagate e Western Digital...
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Old 20-02-2007, 12:01   #16
Criceto
Bannato
 
L'Avatar di Criceto
 
Iscritto dal: Jun 2004
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Originariamente inviato da MenageZero Guarda i messaggi
oltre ai dati + clamorosi emersi, sorprendente anche che google non usi scsi/sas... avevo sempre pensato che, oltre a maggiori prestazioni per la maggiore vel. di rotazione, vista la fascia di mercato pro a cui le unità con tali interfacce sono rivolte, ed i prezzi, i dischi scsi/sas fossero costruti in modo da fronire anche affidabilità sensibilmente maggiore... se ad un colosso dell'it come google,il quale ha un core-business in cui proprio gli hdd sono cosa fondamentale, scsi/sas proprio non interessa, forse ci sono d afare serie rivalutazioni anche su questo tipo di prodotti ...
L'approccio di Google ai server è famoso: infatti da sempre ha prediletto estesi cluster di computer economici a costosi server di fascia alta. Dal punto di vista di costo/prestazioni la convenienza è palese. Per contro avere tanti computer, invece di pochi, li espone ad un maggiore tasso di rotture a parità di prestazioni, anche (evidentemente) per l'utilizzo di hardware meno sofisticato.

Ma è noto che Google abbia algoritmi proprietari molto sofisticati per la gestione degli errori (la perdita di un HD, infatti, non è un evenienza accidentale per loro, ma un fatto statistico) e quindi riescono ad ovviare al problema, inoltre con i loro algoritmi di clustering allo stato dell'arte riescono comuque ad ottenere le prestazioni necessarie (pazzesche!!) anche con hardware non al top.


Insomma alla fine quello che è importante è il software. Con le prestazioni di un processore che oggi possiamo avere in un cellulare la NASA ha portato l'uomo sulla Luna. Le prestazioni che abbiamo oggi sul desktop, superiori a quelle di un Cray degli anni '80 da 10 miloni di $$, spesso non sono sufficienti a far girare in modo decente un word processor o un OS come Vista...

Ultima modifica di Criceto : 20-02-2007 alle 12:24. Motivo: Aggiunta considerazione
Criceto è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-02-2007, 12:04   #17
cacchione
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Messaggi: 1245
quindi dal momento che compaiono dei settori danneggiati (bad cluster) il rischio si fa altissimo (39 volte superiore), no? strano perchè ce n'è di gente con bad cluster che si tiene l' hard disk così com'è. il toshiba del mio portatile ne aveva un bel pò (in effetti dopo un pò è collassato )
sinceramente non mi sarei mai aspettato che sia una temperatura più alta che un utilizzo più frequente sia fattori che influenzino positivamente.
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Old 20-02-2007, 12:10   #18
Zannawhite
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Originariamente inviato da cacchione Guarda i messaggi
...sinceramente non mi sarei mai aspettato che sia una temperatura più alta che un utilizzo più frequente sia fattori che influenzino positivamente.
Quindi a questo punto, parlando da ignorante in materia specifica di HDD, posso pensare che il raffreddare un HDD comporta uno stress termico che a lungo andare viene a sfavore delle testine e del loro ciclo vita.
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Old 20-02-2007, 12:12   #19
MiKeLezZ
Senior Member
 
L'Avatar di MiKeLezZ
 
Iscritto dal: Jul 2003
Messaggi: 26788
I risultati non sono in controtendenza con ciò che la fisica ci suggerisce, evidentemente essendo gli HD in ultima analisi delle periferiche metalliche ad alta precisione, risentono maggiormente non tanto delle condizioni ambientali statiche quanto delle variazioni delle stesse, che a lungo andare creano nano-fratture sulla superficie o micro-spostamenti delle meccaniche che portano poi a vari errori.
Per questo sono stati premiati anche gli HD usati in modo continuativo, in realtà viene premiato il fatto che lavorino in una situazione quanto più stabile possibile.

C'è da fare attenzione però, perchè emerge un quadro simile a uno che si può trovare in natura, in pratica quelli più usati e che durano di più, lo sono perchè i modelli "meno forti" sono comunque deceduti nel breve periodo.
Inoltre potrebbe esserci anche una certa "carburazione", dove un eccessivo utilizzo nei primi mesi di vita possa danneggiarli.

Un qualcosa di simile lo ritroviamo anche nel caso della temperatura, troppo bassa sembra quindi deleteria, sopratutto nel breve periodo, suggerendoci che l'HD necessiti di un tempo di assestamento (allo stesso modo delle lampade a risparmio energetico che necessitano di alcuni minuti per scaldarsi e illuminarsi a pieno).
Alte temperature sono più deleterie con HD di vecchia data, il che è in linea con l'ipotesi del deterioramento dei materiali stessi di cui l'HD è fatto.

Certamente il discorso temperatura non può concludersi con un "la ventolina quindi è inutile", evidentemente la ventolina è ancora più utile se vista in questa prospettiva, sopratutto lato desktop, in quanto, essendo l'uso di questi PC molto discontinuativo (accendi/spegni) l'uso della ventolina riduce le escursioni di temperatura.

Purtroppo i parametri Smart sono molto meno utili per fare conclusioni. Le uniche sono che gli stessi parametri sono strumento predittivo inefficace (il che è alla base del PDF) e che, evidentemente, HD che mostrano già all'inizio problemi, solo peggioreranno la loro situazione.

Il quadro purtroppo è incompleto dato che mancano le statistiche per modello e per fabbricante, statistiche che come è scritto nel testo, sono particolarmente rappresentative (e di cui Google probabilmente terrà conto nella scelta dei loro prossimi HD e che non vuole divulgare non tanto per correttezza, quanto per dare egoisticamente utilità pratica a questo studio).

Ultima modifica di MiKeLezZ : 20-02-2007 alle 12:15.
MiKeLezZ è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 20-02-2007, 12:26   #20
Hiei3600
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L'Avatar di Hiei3600
 
Iscritto dal: May 2006
Città: Sicilia(Da Qualche Parte)
Messaggi: 2417
Quote:
Originariamente inviato da Zannawhite Guarda i messaggi
Quindi a questo punto, parlando da ignorante in materia specifica di HDD, posso pensare che il raffreddare un HDD comporta uno stress termico che a lungo andare viene a sfavore delle testine e del loro ciclo vita.
E' quello che ho sempre pensato anch'io:Una temperatura stabile è meglio di una forzata(Che tende non sempre ad essere stabile,specialmente nel caso della ventola).Inoltre,spegnere/accendere spesso l'HD comporta un cambio frequente di temperature e quindi di stress meccanici.

P.S.
Qualcuno mi da un mano in questo post:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1411417
__________________
Hiei3600 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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