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Old 07-05-2010, 17:34   #1
Ja]{|e
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Internet per tutti, utopia allo stato puro

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Wi-fi per tutti in Europa "Usiamo le frequenze tv"
Riservare al web le frequenze liberate dal digitale terrestre: è la proposta della Commissione europea per la diffusione della banda larga senza fili e il superamento del digital divide.

INTERNET
nelle frequenze che furono della televisione analogica e della radio. Dopo il passaggio al digitale terrestre, questo potrebbe essere lo scenario proposto dall'Unione Europea agli Stati membri. Le frequenze liberate nella banda tra i 790-862 MHz potrebbero ospitare servizi di comunicazione elettronica. A regime, una mossa che faciliterebbe di molto la diffusione della connettività senza fili, e la presenza della rete nella vita dei cittadini. Un modo per garantire almeno un po' quel "diritto fondamentale" a internet già riconosciuto dall'Europa.

Il punto di partenza. Non è ancora deciso ufficialmente che le frequenze liberate dal digitale terrestre debbano ospitare il web, ma oggi la Commissione europea ha adottato una decisione con cui definisce le norme tecniche che gli tutti Stati membri sono tenuti a rispettare per l'assegnazione delle frequenze in quella banda. Un primo passo verso la definizione di una zona specifica dell'etere da destinare alla connettività wireless, un'idea che Bruxelles sta valutando di presentare nel prossimo programma strategico per le radiocomunicazioni. E che potrebbe aiutare quelle zone dell'Unione dove l'adsl non arriva fisicamente a connettersi con la rete e contribuire a colmare le ampie zone del "digital divide", il "baratro elettronico" che separa le aree dotate di connettività da quelle al momento isolate.

I piani dell'Ue. L'attenzione posta sulla banda degli 800 Mhz non significa automaticamente nell'immediato la "prenotazione" di quello spazio per i servizi telematici, ma nelle intenzioni della Commisione Ue, le frequenze liberate dal passaggio delle radiocomunicazioni sul dtt andranno espressamente assegnate alla banda larga senza fili. In questo senso, l'Ue ha chiesto a quegli Stati che già hanno provveduto alla nuova assegnazione delle frequenze di utilizzare protocolli di trasmissione comuni per tutta l'area interessata. Lo scopo è standardizzare a livello continentale le trasmissioni in quello spettro per arrivare a una sincronia delle reti wi-fi in tutta Europa. Evitando in questo modo possibili interferenze e mettendo le basi per un servizio disponibile con modalità di gestione simili in tutto il continente.

A doppio filo, senza fili. La domanda di connettività mobile è in crescita costante. La diffusione della banda larga, fissa o mobile che sia, è tra le priorità dell'Europa, una necessità e non solo una comodità per milioni di cittadini. Gli Stati membri investono sulla connettività, ma in questo scenario di ampliamento l'Italia è tristemente ferma al palo. Unico segnale, gli incentivi governativi riservati a chi ha meno di 30 anni, che il presidente dell'Agcom Corrado Calabrò ha recentemente definito insufficienti 1.

Per quanto riguarda i vantaggi che verrebbero dall'assegnazione delle frequenze al web, la Commissione
stima che se le frequenze liberate fossero l'80%, basterebbe una quota del 20% per assicurare le forniture di servizi a banda larga. Inoltre, l'infrastruttura necessaria per assicurare la copertura della banda larga mobile utilizzando le frequenze a 800 mhz costerà all'incirca il 70% in meno rispetto alle frequenze utilizzate attualmente per la tecnologia mobile 3G-Umts. "I minori costi derivanti dal dispiegamento di queste reti spingeranno gli operatori ad investire di più, con l'effetto di aumentare la copertura geografica dei servizi a banda larga senza fili", nota l'esecutivo Ue in un comunicato in cui la Commissione auspica "che gli stati membri agiscano in fretta, perché una gestione coordinata dello spettro potrebbe dare all'economia dell'Ue un impulso economico pari a 44 miliardi di euro e contribuire al raggiungimento dell'obiettivo di fornire la banda a larga ad alta velocità a tutti entro la fine del 2013".

Con una manovra sullo spettro radio imposta dall'Europa, la situazione italiana potrebbe arrivare a una svolta. E il nostro Paese, che langue alle ultime posizioni nella classifica continentale sulla diffusione della banda larga, potrebbe rapidamente adeguarsi alla media europea.
Ma ve lo immaginate?
Ja]{|e è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-05-2010, 17:37   #2
tulifaiv
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Fibra ottica in tutte le case
Ecco il piano della nuova rete


Fastweb, Vodafone e Wind annunciano un network di prossima generazione alternativo a quello di Telecom. 2,5 miliardi in 5 anni per coprire le prime 15 città italiane con connettività a 100 megabit. Test a Roma da luglio

di ALESSANDRO LONGO

MILANO - I tre principali operatori alternativi a Telecom provano a portare l'Italia verso il futuro delle telecomunicazioni. Gli amministratori delegati di Fastweb, Wind e Vodafone hanno annunciato oggi il piano per creare una nuova rete in fibra ottica per portare nelle case degli italiani accessi internet a 100 Megabit e oltre, molto più veloci di quelli disponibili ora. La realizzeranno insieme, in modalità congiunta, con una società ad hoc. Copriranno le 15 maggiori città italiane entro cinque anni (circa 10 milioni di utenti), investendo 2,5 miliardi di euro. L'obiettivo a tendere è però ancora più ambizioso: raggiungere tutte le città con oltre 20 mila abitanti, pari al 50 per cento della popolazione italiana e a circa 500 comuni, con un investimento totale di 8,5 miliardi di euro da fare in 5-10 anni.

La prima fase è un progetto pilota che partirà entro luglio, nel quartiere Fleming di Roma, dove i tre operatori copriranno con fibra ottica 7.400 unità abitative. Gli amministratori delegati delle aziende promotrici ribadiscono che il progetto è aperto all'ingresso di Telecom Italia e di qualsiasi altro soggetto pubblico o privato. Chiedono al governo di creare una "società della fibra" chiamando al tavolo tutti gli operatori e le istituzioni. "Ma non chiediamo finanziamenti pubblici oltre al normale coinvolgimento della cassa depositi e prestiti", ha precisato Paolo Bertoluzzo, amministratore delegato di Vodafone. Il messaggio tra le righe è chiaro: gli operatori non si aspettano che lo Stato contribuisca economicamente al progetto, ma auspicano un ruolo istituzionale di guida, teso a far collaborare alla nuova rete tutti i soggetti.

Paolo Romani, vice ministro con delega alle Comunicazioni, si è detto soddisfatto che i tre operatori non chiedano il sostegno economico dello Stato, confermando implicitamente che il governo, a differenza di quanto sta avvenendo in molti dei principali Paesi evoluti (tra cui la vicina Francia), non ha in mente di finanziare una nuova rete.

Un punto sul quale anche gli amministratori delegati dei tre operatori hanno voluto dire la loro: è importante "partire subito, basta discutere", ha detto Luigi Gubitosi, di Wind. "Le nazioni rilevanti stanno già costruendo una nuova rete", gli ha fatto eco Carsten Schloter, di Fastweb. Insomma, l'Italia sta perdendo tempo sulla strada del futuro, anche per l'inerzia del governo.

Il progetto deve superare una grossa incognita: non potrà essere sostenibile, economicamente, se tutti i soggetti non faranno sistema collaborando a una sola rete. "Il mercato italiano è in grado di ripagare una sola rete di nuova generazione e la dimensione finanziaria dell'iniziativa richiede necessariamente la concreta disponibilità a un progetto di condivisione degli investimenti", si legge nella nota di presentazione del progetto. La conferma è nelle dichiarazioni del presidente di Agcom (Autorità garante delle comunicazioni) Corrado Calabro e di Romani, nei giorni scorsi: entrambi hanno ricordato che senza il supporto di Telecom Italia quest'iniziativa è troppo debole per reggersi. Franco Bernabé, amministratore delegato dell'ex monopolista, a riguardo però è stato netto: sì a una collaborazione, ma no a fare insieme una nuova rete. L'idea quindi è che Telecom condividerà alcune infrastrutture (come già fa con Fastweb), ma non si affiancherà ai tre nel progetto di una rete comune. "Non cambieremo i nostri programmi di investimento sulla rete", ha detto Bernabé.

Telecom dunque continuerà a correre da sola, con un piano di rete di nuova generazione già annunciato. Una sperimentazione è in corso a Milano, dove però la fibra ottica non arriva dentro gli appartamenti, ma si ferma alla base del palazzo (la velocità è quindi di 50 Megabit). L'obiettivo è coprire entro il 2011 tutto il capoluogo lombardo, il 70 per cento di Roma, il 58 per cento di Torino, il 50 per cento di Napoli e il 30 per cento di altre 16 città. Bisognerà vedere se la collaborazione limitata dello Stato e di Telecom sarà sufficiente a garantire un futuro alla nuova rete pensata dai tre operatori.
In soldoni: Wind, Vodafone e Fastweb vogliono investire per una super-rete in fibra ottica. Telecom e Governo non vogliono partecipare...
tulifaiv è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-05-2010, 17:44   #3
speeed999
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In soldoni: Wind, Vodafone e Fastweb vogliono investire per una super-rete in fibra ottica. Telecom e Governo non vogliono partecipare...
Sarebbe un ottima alternativa, ma siamo in italia
speeed999 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 07-05-2010, 17:57   #4
ConteZero
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Sempre che, per allora, non abbiano chiuso del tutto internet.
__________________
A casa ho almeno sette PC, in firma non ci stanno
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Old 07-05-2010, 19:57   #5
cocis
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Messaggi: 460
quando in italia si navigherà con la fibra ottica, gli altri paesi d'europa viaggeranno con qualcos'altro
__________________
D
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Old 07-05-2010, 21:36   #6
August@1
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secondo mè invece sarà la scusa per portare la TV su internet e occupare la banda libera
Cmq. state sicuri che il piano della politica per mettere le mani su internet
è pronto e collaudato, basta aspettare un pacco di nuove leggi fancazziste.
(e in questo modestamente, noi italiani siamo il meglio )
August@1 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 08-05-2010, 09:31   #7
Scalor
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houston abbiamo un problema !...

a me piacerebbero tanto quelle innovazioni, ma per adesso desidererei avere una linea adsl DECENTE in casa visto che pago una 7 mega che nei fine settimana va come il 56k e quando piove salta !

poi possiamo pure discutere se mettere anche il wifi nel cesso per alzare la tavoletta clikkando col mouse dal portatile !
Scalor è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 08-05-2010, 09:38   #8
Ja]{|e
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Originariamente inviato da August@1 Guarda i messaggi
secondo mè invece sarà la scusa per portare la TV su internet e occupare la banda libera
Cmq. state sicuri che il piano della politica per mettere le mani su internet
è pronto e collaudato, basta aspettare un pacco di nuove leggi fancazziste.
(e in questo modestamente, noi italiani siamo il meglio )
Volemose male http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=2070280 (toh, l'avevo aperto io, manco me lo ricordavo )

http://www.bitcity.it/news/11217/med...v-sul-web.html
http://tvdigitaldivide.wordpress.com...-web-con-cube/
Ja]{|e è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 08-05-2010, 09:39   #9
Crazy rider89
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Originariamente inviato da Scalor Guarda i messaggi
houston abbiamo un problema !...

a me piacerebbero tanto quelle innovazioni, ma per adesso desidererei avere una linea adsl DECENTE in casa visto che pago una 7 mega che nei fine settimana va come il 56k e quando piove salta !

poi possiamo pure discutere se mettere anche il wifi nel cesso per alzare la tavoletta clikkando col mouse dal portatile !
ci pensa scajola!




ops...
Crazy rider89 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 08-05-2010, 10:31   #10
August@1
Bannato
 
Iscritto dal: Apr 2010
Messaggi: 8
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Originariamente inviato da Ja]{|e Guarda i messaggi
Quoto !
ed in effetti non si capiva il perchè di tutta questa volontà di portare
la banda larga su internet..
In pratica saturare la banda con lo stream in HQ e centinaia di canali,
e con il resto del web che viaggia a 56k,
e la piena ratifica delle leggi sull' editoria per tutti quelli che pubblicano qualcosa in rete.
E anzi sarà pure peggio, xchè su internet c'è un reale controllo degli utenti
tramite il loro IP e cookies..
August@1 è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
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