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Kernel Ubuntu - moduli vs. static... e poi initrd ?
Salve a tutti. Provenendo da Debian, dove ho provato diverse architetture hardware, quindi dove era consigliabile ritagliare e ricompilare il kernel per svariati driver specifici, sono approdato da poco a Ubuntu.
[jfyi, non compilo a la debian-way, ma con make varie e copie a mano... controllo meglio cosa succede] Sto cercando di capire se e quanto convenga riconfigurare e personalizzare il kernel (al momento la 8.04.1 gira con 2.6.24-19... ma mi era saltato anche il grillo del vanilla 2.6.26....). Addirittura sto provando a ritagliare la versione -virtual dentro vmware Esercizio accademico... Ok, dopo aver letto l'interessante guida negli HOWTO adiacenti, sono qui a chiedere alcuni approfondimenti. In particolare: - se e quanto sia consigliabile caricare tutto staticamente, oltre ai device essenziali di root, ecc.. (per capirci, avere un lsmod completamente vuoto, almeno dopo il boot) Oppure dove e con che criterio arrivare con gli static, rispetto ai moduli... - nel caso di un kernel ben ritagliato sul hardware, soprattutto se ho tutto il base integrato staticamente, conviene disabilitare e non creare affatto l'initrd ? Grazie in anticipo per qualsiasi suggerimento o esperienza... ..._ |
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