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«L’islam in Italia? Tutto bene» : Un Dvd (idilliaco) per le scuole
20 novembre 2006
Sarà diffuso in Lombardia. Tra i protagonisti giovani legati all’Ucoii «L’islam in Italia? Tutto bene» Un Dvd (idilliaco) per le scuole La tesi: tensioni? Colpa dei mass media. Il velo? Un atto di fede È un’immagine del tutto idilliaca dell’islam e dei musulmani quella che si proporrà agli studenti delle scuole medie superiori di Milano e Lombardia, racchiusa in un Dvd che sarà presentato nei prossimi giorni. Dove i problemi che insorgono con la popolazione italiana non sarebbero affatto reali ma frutto della manipolazione e criminalizzazione attuata dai mass media. Accreditando la categoria dell’homo islamicus che, al di là di una specificità che fa riferimento alla moschea per tutti e al velo per le donne, non dovrebbe assolutamente preoccuparci. «Conosciamo l’islam — Giovani, musulmani, italiani» è il titolo del Dvd realizzato in mille esemplari dall’Università Cattolica di Milano, l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, il Centro servizi amministrativi di Milano e il Centro documentazione mondialità di Milano. Il filmato di 26 minuti ha come principali protagonisti alcuni esponenti dell’Associazione Giovani Musulmani d’Italia, collegata all’Ucoii (Unione delle comunità e organizzazioni islamiche in Italia), a sua volta espressione ideologica dei Fratelli Musulmani nel nostro Paese. Si comincia con Sarah Orabi, 19 anni, nata in Italia, che ha recentemente legittimato la lapidazione di un’adultera da parte di Al Qaeda in Iraq nel corso di una puntata di Porta a Porta su Raiuno: «Sono una studentessa normale, magari alcune differenze le riscontro quando cominciamo a parlare di questioni personali, di vita privata. Credo che sia normale che ognuno abbia un modo di vita diverso». Ma fino a che punto? Nel filmato non si fa cenno alla questione cruciale dell’integrazione che comporta la condivisione di regole, valori e un’identità collettiva. Dalle aule del liceo linguistico Virgilio ci si sposta nell’abitazione, sempre a Milano, di Abdallah Kabakebbji e Sumaya Albarq, figli di dirigenti dell’Ucoii. «Per una musulmana che vive in un Paese non a maggioranza islamica si pongono dei problemi visivi», dice lei mentre dà da mangiare a due splendide figliolette, «si vede subito che è una donna musulmana praticante perché porta il velo. Portare il velo non dovrebbe essere semplicemente una questione tradizionale, deve essere un atto di fede, di amore nei confronti di Dio, colei che ama Dio e vuole compiacergli, sceglie di portarlo». La tesi secondo cui la regola sarebbe che la donna musulmana indossa il velo, mentre chi non lo indossa trasgredirebbe a un precetto religioso, è sostenuta anche da uno degli esperti italiani interpellati nel filmato, il sociologo Stefano Allievi: «Il velo è sicuramente un’affermazione identitaria forte. Va anche detto che molte donne e ragazze musulmane decidono di non portarlo per adeguarsi al costume del Paese in cui vivono: in questo caso ciò significa non solo non subirlo come scelta, ma farlo diventare parte della propria cultura, l’idea che non è più necessario, che l’islam si testimonia in una maniera diversa». Perfino Hend Aabid, laureanda inMedicina, si sente in difetto: «Tutti mi chiedono come mai non porto il velo. In effetti non ci sarebbe nessun problema, però è una scelta mia». Peccato che nessuno, tra i consulenti scientifici capeggiati da Paolo Branca, menzioni il fatto che solo fino a quarant’anni fa nell’insieme dei Paesi musulmani la maggioranza delle donne non indossava il velo, che la battaglia contro il velo ha costituito il simbolo della loro emancipazione e che la recente diffusione del velo ha coinciso con la crescita del potere degli integralisti e degli estremisti islamici. Ed è Sumaya a sollevare la tesi della responsabilità primaria dei mass media nella demonizzazione dell’islam: «I musulmani con gli italiani hanno un rapporto quasi sempre molto buono. Poi tutta la paura che ne deriva, anche i pregiudizi, nascono principalmente dal mondo mediatico che propone semplicemente una faccia dell’islam terrorista». Lo storico Franco Cardini si spinge ancor oltre, sostenendo che la vera minaccia non è il terrorismo islamico ma chi lo denuncia: «Certamente ci possono essere fenomeni di disaffezione, fenomeni di fanatizzazione sempre marginali, alludo alla bassa forza reclutata dai gruppi fondamentalisti o addirittura terroristi,ma sono fenomeni tipici delle società multiculturali al loro avvio e che si possono tenere tranquillamente a bada. Quello che purtroppo è difficile tenere a bada è la propaganda intensiva di chi finge di rilevare il pericolo del cosiddetto scontro di culture e di civiltà, mentre in realtà lavora per rendere effettivo e reale questo scontro ». In conclusione, il messaggio trasmesso ai nostri studenti tramite questo Dvd è che il problema non è nella realtà ma nella percezione dell’islam e del vissuto dei musulmani. Una mistificazione che rischia di diventare controproducente. Perché suona come una sonora presa in giro. Possibile che siano destituiti da ogni fondamento i fatti e le paure che concernono il terrorismo islamico globalizzato, i sermoni dell’odio nelle moschee che incitano alla distruzione di Israele e inneggiano ai kamikaze, la discriminazione nei confronti di ebrei e cristiani, la violenza contro le donne, la lapidazione delle adultere, le pene corporali per i trasgressori della morale islamica, la condanna a morte degli omosessuali e dei convertiti, la poligamia e i matrimoni combinati, il rifiuto dei valori e dell’identità occidentale? Di tutto ciò non vi è traccia nel Dvd. Le autorità scolastiche competenti hanno deciso di essere rassicuranti: con l’islam e i musulmani non ci sono problemi, basta sostenerlo e crederci. Magdi Allam http://www.corriere.it/Primo_Piano/C.../20/islam.html
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Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14069
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Il solito Magdi Allam che esagera...che vuoi che sia che in Italia oramai vi è un'egemonia dei fratelli musulmani, noti liberali e progressisti islamici?
NEssuno... Mi aspetto il partito islamico delle virtù..così ci sciroppiamo sia il papa (che tuttavia non minaccia) che i teocratici islamici fondamentalisti. Allegria... in molti rimpiangeranno le rampogne di Benedetto XVI, quando vedranno con chi avranno a che fare a breve..
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vercelli
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Lo storico Franco Cardini si spinge ancor oltre, sostenendo che la vera minaccia non è il terrorismo islamico ma chi lo denuncia:
«Certamente ci possono essere fenomeni di disaffezione, fenomeni di fanatizzazione sempre marginali, alludo alla bassa forza reclutata dai gruppi fondamentalisti o addirittura terroristi,ma sono fenomeni tipici delle società multiculturali al loro avvio e che si possono tenere tranquillamente a bada. Quello che purtroppo è difficile tenere a bada è la propaganda intensiva di chi finge di rilevare il pericolo del cosiddetto scontro di culture e di civiltà, mentre in realtà lavora per rendere effettivo e reale questo scontro Parole sacrosante. ![]() E Magdi Allam sta diventando insopportabile per quanto continua ad urlare contro l'Islam, divorato dall'ansia di essere accettato dalla parte peggiore della società occidentale.
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960). |
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Iscritto dal: Sep 2006
Città: La Capitale
Messaggi: 776
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Quoto...per certi versi mi ricorda un pò michael jackson, quando cambiò colore sperando di essere accettato come bianco...è triste vedere che c'è gente che rinnega le proprie origini e vuole a tutti i costi modellarsi per piacere agli altri...
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EeePC 900 HD Ciao ~ZeRO sTrEsS~ http://img252.imageshack.us/my.php?i...67large8cq.jpg |
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Iscritto dal: May 2000
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Nulla da aggiungere
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Iscritto dal: Dec 2002
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Bannato
Iscritto dal: Sep 2001
Messaggi: 3918
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Non ne posso più di gente coi paraocchi che ha l'odio "di moda" indotto dalla politica attraverso i mass media.Pensare un pò di più con la propria testa non farebbe male. |
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Senior Member
Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vercelli
Messaggi: 1874
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Mi sembra che le sue parole si rivolgano principalmente a compiacere i tristemente noti alfieri della cristianità occidentale, quelli che pronunciano con orrore la parola "meticciato", e temono per la purezza (etnico-tradizional-religiosa) delle future generazioni.
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"Personalmente non ho nulla contro chi crede in un Dio, non importa quale. Sono contrario a chi pretende che il suo Dio sia l’autorità che gli permette di imporre delle restrizioni allo sviluppo e alla gioia dell’umanità" (Alexander S. Neill, «Summerhill», 1960). |
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Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
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UN piccolo esempio: "Allah è il nostro obiettivo. Il Profeta è il nostro capo. Il Corano è la nostra legge. Il Jihad è la nostra via. Morire nella via di Allāh è la nostra suprema speranza" Se un Ruini dicesse le stesse cose, ci sarebbero un 500risposte dei partigiani della laicità (a senso unico, cioè solo contro i cattolici, ignorando il pericolo degli islamisti radicali). Non capirò mai questo doppiopesismo..
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We are the flame and darkness fears us ! Ultima modifica di zerothehero : 21-11-2006 alle 21:20. |
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Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: milano
Messaggi: 14069
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Yusuf al-Karadawi, il Locke dell'Islam
Yusuf al-Karadawi (fratelli musulmani).
Through his (Allah) infinite wisdom he has given the weak a weapon the strong do not have and and that is their ability to turn their bodies into bombs as Palestinians do Sheikh Al-Qaradawi http://news.bbc.co.uk/1/hi/uk/3874893.stm Un altro laico liberale democratico . ![]() Lo avranno frainteso. In realtà i fratelli musulmani non vogliono uno stato islamico, ma una democrazia occidentale...è la parte peggiore dell'occidente, che non capisce un cazzo. Non ci si lamenti, quando avremo i nostri bei partiti islamisti tipo hezbollah.
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We are the flame and darkness fears us ! Ultima modifica di zerothehero : 21-11-2006 alle 21:27. |
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Iscritto dal: Jul 2005
Città: Chieti
Messaggi: 103
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Pensa che è vicedirettore del Corriere, e non mi sembra proprio un posto da emarginato. Ha fatto la scuola italiana, ha una cultura che la gran parte degli italiani si sognano e un posto molto molto influente. Ma la cosa più importante è che forse è l'unico giornalista italiano a conoscere profondamente il mondo islamico; e soprattutto conoscendo altrettanto profondamente la nostra cultura. Insomma, è italiano, come noi ha a cuore i principi fondamentali della nostra società (libertà, laicità dello stato, democrazia etc.), ma diversamente da noi non ha un approccio ingenuo e una immagine stereotipata dell'islam. |
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Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vercelli
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Finchè i musulmani rimangono una minoranza, mi preoccupano di più i cattolici. Peraltro non mi sembra che nessun imam si sia ancora permesso di rivolgersi al parlamento per suggerire un indirizzo politico compatibile con la propria fede religiosa, cosa che Ruini ha fatto e continua a fare. Gli islamici radicali sono troppo pochi per essere un pericolo. Non incassano soldi dallo stato e non godono di alcun serio credito politico. Gli estremisti cattolici, al contrario, sono molti di più, molto più influenti e molto più pericolosi.
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Iscritto dal: Sep 2002
Città: Vercelli
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A me ricorda tanto quei meridionali emigrati al nord che cercano di parlare in dialetto bergamasco e sono più leghisti di Bossi in persona. Ridicoli.
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Iscritto dal: Sep 2002
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#15 | |
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Iscritto dal: May 2000
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Bisogna aspettare che si raggiunga la "massa critica" per preoccuparsi ? Bisogna aspettare di avere pretese dai musulmani simili a quelle dei cattolici per fare qualcosa ? Bisogna aspettare che il loro potere e la loro influenza cresca prima di affrontarli ? Bisogna aspettare di avere due problemi invece che uno prima di pensarci ? Tenendo ovviamente conto che a parità di numero l'aggressività culturale degli islamici (soprattutto di associazioni assolutamente non moderate come l'UCOI-fratelli musulmani) è molto superiore a quella, seppur fastidiosa ed invadente, della chiesa cattolica.
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Iscritto dal: May 2000
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Anche mussolini ed Hitler sono stati votati...in tempi recenti pure hamas e Almadejab sono stati votati.... Una società sana deve dotarsi di strumenti atti ad eliminare certe storture. Non è che se tutta l'Italia vota Totò Riina come presidente deve poter essere eletto...
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#17 | |
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Se tutta l'Italia votasse Riina, sì, dovrebbe essere eletto. Oppure modifichiamo la legge elettorale in modo che chi ha subito condanne per reati particolarmente gravi non possa essere candidato alle elezioni. E cominciamo a buttare fuori dall'attuale parlamento tutti coloro che si trovano in queste condizioni.
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La democrazia non è così, mi spiace... Che quella italiana sia "storta" ci può stare ma la democrazia non può accettare storture del genere. La democrazia deve guardarsi e dotarsi di tutti gli strumenti necessari ad evitare degenerazioni di quel tipo, compreso l'aumento del potere politico delle religioni. Soprattutto di associazioni religiose come l'UCOI-Fratelli musulmani che, ripetiamolo, NON E' PER NULLA MODERATA ma anzi è una delle più intransigenti. Nessuno vuole vietare l'islam in Italia ma dare potere a queste persone significa prenderci a martellate sui testicoli da soli quindi ben vengano giornalisti come Allam che denunciano il pronismo della società italiana attuale. E ben vengano denunce, mobilitazioni della società (senza distinzione politica) etc per fermare la loro ascesa e consegnare l'autorevolezza ad associazioni islamiche più moderate. L'UCOI non può avere diritto di cittadinanza in una democrazia, come invece stà accadendo.
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Ma se la mia vicina di casa volesse, mi spieghi in base a quale principio democratico si potrebbe impedirglielo? Una cosa tipo: chi si dichiara appartenente ad una confessione religiosa non può candidarsi alle elezioni? A me sta bene. Prova a spiegarlo ai cattolici.
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