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Assassinato Eugene Mallove pioniere della Fusione Fredda
Assassinato Eugene Mallove pioniere della Fusione Fredda
![]() Eugene F. Mallove, 56 anni, scienziato conosciuto in tutto il mondo per la sua attività di informazione sulle fonti energetiche non convenzionali, in particolare della Fusione Fredda, è stato trovato assassinato la notte dello scorso venerdì 14 maggio dalla polizia di Salem Turnpike. Il suo corpo bastonato a morte è stato trovato sulla soglia della casa dei suoi genitori. La polizia ritiene che possa trattarsi di una presunta rapina anche se, da una prima indagine, dall’abitazione non risulta asportato niente. L’automobile con cui era arrivato in visita all’anziana madre è stata trovata in un parcheggio a Preston, evidentemente qualcuno c’è l’aveva portata. Nel 1995 Mallove aveva promosso la New Energy Foundation, un’organizzazione senza scopo di lucro dedicata alla diffusione di informazioni sulla Free Energy. Si era laureato in Scienze al Massachusetts Institute of Technology specializzandosi, sempre all’MIT, in ingegneria aeronautica e astronautica. Nel 1975 aveva ottenuto un dottorato in scienze ambientali all’università di Harvard. Era stato docente di giornalismo scientifico all’MIT e alla Boston University, e caporedattore scientifico all’ufficio informazioni dell’MIT. Eugene Mallove aveva visitato l’Italia molto spesso nel corso di convegni e conferenze dedicate alla Fusione Fredda. Nel nostro paese aveva molti amici e seguiva sempre con interesse le attività di ricerca di numerosi scienziati. Prolifico autore di articoli e libri aveva anche ricevuto la nomination per il Premio Pulitzer per il suo libro "Fire and Ice: Searching for the Truth Behind the Cold Fusion Furor" (Fuoco e Ghiaccio: Cercando la Verità Dietro il Furore della Fusione Fredda). Dal 1995 pubblicava il bimestrale Infinite Energy, una pubblicazione estremamente curata che cercava di scendere nei dettagli di quelle ricerche che la scienza ufficiale fa finta di non vedere. L’energia e la passione che Eugene metteva nelle sue attività di promozione e informazione sulle energie non convenzionali potrebbero essere all’origine della sua tragica fine. Vogliamo ricordare Gene con una frase che diceva spesso: “Non c’è praticamente nessuna area dell’attività umana che non sarà interamente influenzata dalla comparsa di tecnologie basate sulle nuove energie - in particolare nel campo della guerra o della pace, della salute e dell’ambiente.” Dr. Eugene F. Mallove Fusione Fredda che Scotta (I parte) Dall’Iraq continuano ad arrivare una valanga di notizie che vengono ignorate dagli organi di stampa sullo stillicidio di docenti, professori e scienziati irakeni che vengono uccisi in apparenti tentativi di sequestro e rapina. Fino ad ora sono alcune centinaia, una vera guerra nell’ombra all’intellighenzia di quel paese per privarlo dei suoi maggiori esponenti della cultura e della scienza. Da noi in occidente non è che le cose vadano molto meglio. Vi ricordate la dozzina di scienziati britannici assassinati misteriosamente alcuni anni fa? O il “suicidio” del fisico che aveva denunciato alla BBC l’inesistenza delle armi di distruzione di massa in Iraq? Anche in queste ore la notizia del barbaro assassinio di Eugen Mallove, avvenuto nel Connecticut, ha rapidamente fatto il giro degli Stati Uniti e del mondo. Durante il programma radiofonico di Art Bell, l’ospite Richard Hoagland è rimasto letteralmente scioccato e ha voluto chiamare la polizia di Norwich convinto che si trattasse di una falsa notizia. Dopo la tragica conferma Hoagland ha ricordato il lavoro di Mallove sulla Fusione Fredda sottolineando come questo crimine sia avvenuto alla vigilia di grandi annunci. Da oltre quindici anni l’attività di Mallove era dedicata esclusivamente alla diffusione di studi e ricerche sulla Free Energy. La sua professionalità, non tanto come giornalista che si occupava di scienza ma soprattutto come scienziato che si occupava di informazione, gli consentiva di capire esattamente la potenzialità di alcune tematiche, di individuarne le applicazioni nella società e di identificare facilmente i detrattori e le false informazioni diffuse dalla cosiddetta “scienza ufficiale”. Ricostruendo la storia della Fusione Fredda fin dal primo esperimento di Martin Fleischmann e Stanley Pons, avvenuto all’università di Salt Lake City nel 1989, non possiamo dimenticare che: - Nel 1991 l’allora Presidente degli USA George Bush, per dare un taglio alle polemiche nate in seguito all’esperimento, incaricò l’MIT di replicare le prove e di compilare un rapporto. - Il rapporto finale che arrivò sulla scrivania del Presidente, compilato e firmato del rettore dell’MIT John Deutch, concludeva “provando” che la reazione nucleare era soltanto una “frode”, screditando i molti scienziati che si erano interessati alle ricerche e sottolineando che “non fu ottenuta assolutamente nessuna reazione”. Ovvero la più grande frode scientifica degli ultimi secoli. Eugene Mallove - Ma ci fu un problema, il nostro Eugene Mallove, con il suo formidabile fiuto di vecchio volpone dell’MIT, riuscì ad ottenere una copia degli appunti di laboratorio originali degli esperimenti eseguiti. I dati dimostravano la frode ma quella contro l’intera umanità. Veniva confermato che: 1- La reazione era ottenuta da un comune componente della normale acqua, molto abbondante e facile da estrarre. 2- La reazione produceva elio in forma gassosa e calore in eccesso. 3- Nessuna radiazione, ovvero, nessun combustibile o scarto tossico e radioattivo per l’ambiente e gli esseri viventi. Una caratteristica che rendeva istantaneamente obsoleti e inutili le centrali nucleari e tutte le ricerche sulla condotte sulla fissione e sulla fusione calda. Gli esperimenti condotti dall’MIT dimostravano che la Fusione Fredda era in grado di eliminare il fabbisogno sociale degli idrocarburi per la produzione di energia. Ma il professor Deutch dichiarò al Presidente Bush che si trattava soltanto di una semplice frode! Nel maggio 1995 grande SORPRESA, il neo Presidente Clinton nominò il professor John Deutch Direttore della Central Intelligence Agency, la CIA! Ma nel 1996 la comunità dell’intelligence statunitense si rese conto che erano in atto pesanti fughe d’informazioni sensibili, di elevato livello di sicurezza. Una commissione guidata da un ispettore generale con pieni poteri iniziò le sue indagini. Venne scoperta una realtà tremenda, in seguito ammessa da Deutch, il direttore si portava a casa un’enormità di materiali sensibili che analizzava con i suoi personal computer connessi con la rete della Citibank di cui era uno dei dirigenti. Nonostante le indagini dimostrarono che con quei computer furono scambi messaggi email con la Russia ed Israele ed effettuati accessi a numerosi siti pornografici, a John Deutch non venne tolto il nulla-osta di sicurezza industriale del Pentagono. Fu costretto a dimettersi da direttore della CIA il 15 dicembre 1996 e ritornò professore all’MIT e consulente delle industrie di armamenti Raytheon Corp., SAIC e altre. Il suo comportamento ai vertici del Governo statunitense diede origine ad un’azione giudiziaria che avrebbe potuto portare all’incriminazione per alto tradimento. Niente paura! Il giorno prima di rimettere il suo mandato il buon Clinton concesse a Deutch e ad altre 99 persone il Perdono Presidenziale. Tutto finito. Tutto Pulito. Si ricomincia. Fusione Fredda che Scotta (II parte) Come abbiamo visto, Eugene Mallove aveva scoperto che i dati sperimentali dimostravano che quanto dichiarato al Presidente George Bush dal rettore dell’MIT John Deutch fosse completamente falso. E come quest’ultimo bugiardone, nominato da Bill Clinton direttore della CIA, avesse perso l’importante incarico a causa di una grave fuga di notizie riservate. I suoi computer di casa erano stati trovati zeppi di documenti interni della CIA, con tracce di scambi di messaggi con Israele, con la Russia oltre che un’infinità di accessi a siti porno. Segaiolo oltre che bugiardo il nostro campione della scienza. Va ricordato che durante il suo incarico Deutch (nato in Belgio nel 1938) ebbe un duro scontro con il New York Times a proposito delle rivelazioni sull’organizzazione da parte delle CIA del traffico di cocaina e crack nell’area di Los Angeles negli anni ’80. Rientrato al MIT come professore Deutch ha mantenuto gli incarichi di consulente di grandi multinazionali tra le quali Raytheon (armamenti), Perkin-Elmer, Schlumberger (farmaceutici), SAIC e Citibank. La stessa Citibank ora sotto inchiesta per gigantesche attività internazionali di riciclaggio di denaro sporco e per aver speculato sui pacchetti azionari della American Airlines e United Airlines ben una settimana prima del tragico 11 settembre 2001. Che combinazione, proprio mentre il professor Deutch sedeva nel consiglio di amministrazione del gigante bancario. Niente paura, il 14 ottobre 2003 la Commissione del Congresso USA sugli Attacchi Terroristici del 11 settembre invita proprio John Deutch a fornire i suoi preziosi suggerimenti di grande esperto per una efficace riorganizzazione dell’intero apparato d’intelligence statunitense. Staremo a vedere i risultati. Intanto oltre che il fronte irakeno si sta scaldando anche quello della Fusione Fredda e le ultime settimane sono state dense di avvenimenti. Nel "The 2004 Cold Fusion Report", un rapporto di 54 pagine al Dipartimento dell’Energia USA costato quattro anni di lavoro e l’analisi di oltre 3.000 documenti di ricerca ai due incaricati Steven Krivit e Nadine Winocur, viene dimostrato in modo inequivocabile che: Oltre 150 scienziati di tutto il mondo, compresi 60 fisici, sostengono, dati alla mano come la FF sia una reazione nucleare a bassa temperatura verificabile, riproducibile e priva di radiazioni nocive o di scorie nucleari. Il rapporto al DOE, secondo Kenneth Chang del New York Times: “Porta i seguaci della FF agli apici della vendetta, dopo anni di ridicoli rifiuti.” Il numero di aprile di Physics Today racconta come il Dipartimento per l’Energia USA abbia deciso di rivedere le ricerche sulla fusione fredda degli ultimi quindici anni. James Corey, dirigente dell’unità tecnologica dei Sandia National Laboratories del governo degli Stati Uniti, sostiene “E’ in arrivo in ritardo una rivoluzione della scienza, e la reputazione degli scienziati della FF e di quelli che l’hanno ingiuriata sarà capovolta.” Sharon Begley, esperto di scienze del Wall Street Journal sottolinea come la Fusione Fredda può essere considerata una “scienza patologica” non per mancanza di evidenze, ma perché gli scienziati che avrebbero dovuto analizzarla non erano disposti nemmeno a considerarla o a discuterla. E’ facile che questa “scienza patologica” sia potuta evolversi in paranoica e nel tentativo di arginare l’ondata incontrollabile del progresso pulito uno dei primi a cui farla pagare sia stato proprio quell’Eugene Mallove che con la sua attività aveva mantenuta accesa la fiaccola della speranza. |
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#2 |
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Il ritorno di Mareloddo
![]() Però questo è crossposting ![]()
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#3 | |
Bannato
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ripeto: rispetta il lutto altrui! voglio vedere se vengo a ridere al funerale di un tuo parente che mi dici! |
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