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#1 |
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La cometa dell'anno ISON si sta avvicinando
Hubble fotografa super-cometa Ison
![]() l telescopio spaziale Hubble ha catturato una foto spettacolare della cometa dell'anno, Ison: se sopravviverà all'incontro ravvicinato con il Sole sarà una delle comete più brillanti mai osservate a occhio nudo. Proveniente dalla Nube di Oort, la culla delle comete che si trova ai confini del Sistema Solare, Ison sta sfrecciando verso il Sole, al quale si sta avvicinando progressivamente fino a quando, il 28 novembre, raggiungerà la distanza minima di 1,2 milioni di chilometri. A sorvegliare l'incontro della cometa con il Sole sarà il telescopio spaziale Soho, di Esa e Nasa. Astronomi e appassionati del cielo di tutto il mondo sono già in attesa di vedere che cosa accadrà nell'incontro ravvicinato del Sole, rischioso per l'integrità della cometa. Sarà allora che il calore scioglierà il ghiaccio che avvolge il nucleo roccioso della cometa, formando una coda sempre più spettacolare. Nel frattempo il satellite europeo Mars Express, in orbita intorno a Marte, si prepara a catturare foto spettacolari e dati inediti su Ison. La cometa raggiungerà infatti la distanza minima da Marte il primo ottobre, pari a 10,5 milioni di chilometri e sarà sei volte più vicina al pianeta rosso di quanto non lo sarà alla Terra nel passaggio atteso il 26 dicembre. Hubble fotografa super-cometa Ison - - ANSA.it Nell'ottobre 2012 ISON si trovava fra l'orbita di Giove e l'orbita di Saturno. La cometa arriverà al perielio il 28 novembre 2013 ad una distanza di 0,012 UA dalla superficie solare. La sua orbita è iperbolica e molto inclinata rispetto al piano dell'eclittica, elementi che fanno ritenere altamente probabile che la cometa provenga dalla nube di Oort. Altri calcoli effettuati mostrano che la cometa passerà a circa 0,07 UA da Marte il 1º ottobre 2013 ed il 26 dicembre 2013 passerà a circa 0,4 UA, circa 60 milioni di km, dalla Terra. Cioè 160 volte la distanza Terra-Luna. Per confronto, la luminosissima cometa Hale-Bopp, passò a 197 milioni di km dalla Terra. ![]() File:Comet-ison.jpg - Wikipedia |
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#2 |
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La cometa è stata ripresa dalla sonda MRO durante il passaggio ravvicinato a 6,5 milioni di km dal pianeta rosso.
![]() Le prime immagini di ISON in avvicinamento hanno cominciato a circolare già da diversi mesi. A rendere del tutto speciale e fuori dell'ordinario quelle che presentiamo oggi non è certo il numero di pixels, la risoluzione o i colori sgargianti, ma il fatto che queste fotografie siano state scattate qualche giorno fa dall'orbita di Marte, durante il passaggio ravvicinato della cometa al pianeta. La sonda MRO (Mars Reconnaissance Orbiter) ha colto l'occasione, puntando verso il cielo la camera ad alta risoluzione HIRISE, di solito impiegata per scopi molto diversi, e tra una misura e l'altra ha realizzato queste che sono le prime (e forse uniche) immagini in circolazione della cometa ripresa da un punto di vista molto, molto particolare. Nel suo viaggio verso il Sole, ISON si trova attualmente a 241 milioni di km dalla nostra stella e il 1 Ottobre ha compiuto un passaggio ravvicinato di Marte, passando a una distanza di appena 6,5 milioni di Km dal pianeta. Circa 6 volte meno della minima distanza dalla Terra che raggiungerà nel suo lungo percorso. Il giorno precedente a questo passaggio ravvicinato, la camera HIRISE che normalmente viene utilizzata per realizzare immagini ad altissima risoluzione del suolo di Marte, è stata puntata sulla cometa. Il risultato sono 4 porzioni di cielo di 256 pixels x 256 pixels in cui ISON appare come un punto sfocato al centro, in movimento rispetto alle stelle fisse. Le immagini presentano un notevole valore scientifico, permettendo agli astronomi di affermare che allo stato attuale, la cometa è meno luminosa di quanto si pensasse, essendo per ora al minimo dell'intervallo di luminosità possibile prevista. Con la scala dell'immagine, di circa 13 Km per pixel, la cometa ha una dimensione minore del singolo pixel e l'immagine risulta poco scenografica rispetto a quelle già scattate (per esempio dal telescopio Spitzer oppure dal telescopio Hubble) o rispetto a quelle che possiamo aspettarci nei prossimi mesi. Ma HIRISE è stata costruita e calibrata per dare il proprio meglio guardando il suolo e non lo sfondo buio del cielo, e questo in parte spiega la resa limitata e permette di apprezzare meglio il lavoro necessario per produrre i ritratti mozzafiato a cui tutti siamo abituati. Quelle di oggi, potrebbero essere solo i primi tentativi di una serie di ritratti "marziani" della cometa molto più spettacolari. La stessa HiRISE ha infatti scattato nelle due giornate successive al 29, mentre la cometa si avvicinava ulteriormente a Marte, altre immagini che una volta trattate (e illuminazione permettendo) potrebbero risultare ben più ravvicinate e significative delle precedenti. E poi, come ben sappiamo, dal pianeta rosso non c'è solo MRO a guardare verso il cielo. Sia Opportunity che Curiosity, i due rover NASA che stanno esplorando il pianeta, hanno approfittato dell'occasione irripetibile per tentare di realizzare un ritratto della cometa direttamente dalla superficie di Marte. E data l'atmosfera molto tenue, non si esclude che le immagini realizzate (e per ora diffuse in formato RAW nei websites delle due missioni) possano risultare sorprendenti. Tutto questo è solo un antipasto al banchetto che si prepara per chi ama le comete. ISON, al suo primo passaggio nel sistema solare interno, passerà ad appena 1.16 milioni di chilometri dal Sole il 28 Novembre 2013 e nel suo percorso, verrà ripresa da numerose missioni spaziali normalmente intente ad osservare altri corpi planetari. Ma che nel prossimo mese svolgeranno di buon grado anche questo secondo lavoro, sperando (come tutti noi) che ISON sia brillante quanto ci aspettiamo. Fonte: MEDIA INAF Marte vede la ISON |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2004
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'sta HiRISE è una cosa bestiale!
![]() Le hanno "sviluppate" 'ste foto cometarie di Curiosity? Sono venute?
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La scienza è provvisoria -- Jumpjack -- |
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#4 |
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ISON, per ora si marcia
![]() Eccola lì, ancora tutta intera mentre prosegue la sua corsa verso il Sole. La cometa ISON è apparsa così nell'immagine ripresa dal telescopio spaziale Hubble il 9 ottobre, e resa pubblica oggi dal sito della NASA appena tornato in attività dopo la fine dello shutdown (e a proposito dello shutdown, qui la nostra intervista a Francesco Tombesi, ricercatore italiano che lavora alla NASA, che ci ha raccontato come lo ha vissuto). Il nucleo solido della cometa non si vede in dettaglio, perché troppo piccolo per la risoluzione consentita dal telescopio. Ma è chiaro che è tutto intero. Se, come prevedevano alcuni astronomi, si fosse frantumato a causa del calore solare, l'immagine rivelerebbe la presenza di molti frammenti. Inoltre, la chioma che circonda il nucleo appare simmetrica e liscia, altra indicazione che ISON sta resistendo meglio de previsto al calore crescente a cui è esposta. Persino il getto di polvere che si vedeva in immagini precedenti riprese da Hubble non è più visibile. L'immagine è ottenuta dalla combinazione di due scatti con filtri diversi. Infatti la chioma appare di colore ciano (una sfumatura di azzurro) mentre la coda vira verso il rosso a causa della polvere che viene soffiata via dal nucleo. Nel momento in cui è stata ripresa da Hubble, la cometa si trovava all'interno dell'orbita di Marte, a 284 milioni di chilometri dalla Terra. Raggiungerà il punto più vicino al Sole il 28 novembre, e la minima distanza dalla Terra il 26 dicembre. Fonte: MEDIA INAF ISON, per ora si marcia |
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#5 |
Senior Member
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spettacolo!
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#6 |
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Iscritto dal: Feb 2009
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![]() Due pallidi code sono visibili tra la chioma verde di ISON e la stella luminosa al centro. La foto è stata scattata il 6 Novembre 2013. Forse è l'inizio della nascita di una coda ionica. Credit: Damian Peach Praticamente tutti gli astronomi e astronomi amatoriali del mondo stanno lucidando i loro telescopi giorno e notte in attesa dell'arrivo della ISON! Da molto tempo l'arrivo di una cometa non era così tanto anticipato e discusso. Ecco le più recenti immagini della sua coda, e quella che sembra essere una nuova coda ionica che sta nascendo! Attualmente la coda è grande circa mezzo grado, o più o meno il diametro della luna piena. ![]() Possibile coda ionica della Cometa ISON. Credit: Justin Ng Le code ioniche sono composte di gas come il monossido di carbonio e anidride carbonica e vengono rilasciati in una sottile coda creata dal vento solare ed elettrificata dalle particelle, fino a diventare fluorescente sotto la luce ultravioletta del Sole. Essendo fatta di ioni (cioè particelle cariche), la coda interagisce molto con le particelle cariche del vento solare. I cambiamenti nell'intensità e direzione del campo magnetico associato al vento solare possono piegare le code ioniche nei modi più strani. Alcune interazioni o pieghe molto forti possono anche strappare la coda ionica di una cometa, ma, come le lucertole, la cometa se ne fa crescere rapidamente una nuova. ![]() Mappa del cielo con la posizione della cometa ISON il 5 Novembre 2013. Credit: Stellarium Ma la coda ionica non è l'unica novità della cometa ISON! La sua chioma interna, cioè dove si trova la parte più luminosa che circonda il "falso nucleo", sta diventando più compatta e sta aumentando lentamente in luminosità. Negli ultimi due giorni ha già raggiunto un magnitudo 8.5, ed è visibile anche con solo binocoli (tipo 10x50). Secondo altri, ha già raggiunto magnitudo 8, ma una cosa è certa, la visibilità sta migliorando rapidamente e nei prossimi giorni è previsto un aumento di ancora mezzo magnitudo. Ma non è ancora tutto, perché un astronomo di nome Emmanuel Jehin, membro del progetto TRAPPIST (TRAnsiting Planets and PlanetesImals in Small Telescopes), che normalmente da la caccia agli esopianeti e lo studio di comete ed asteroidi, ha segnalato un rapido aumento nella produzione di gas della cometa ISON. L'aumento si aggira intorno ad un fattore di 2 rispetto al 3 novembre. E' forse possibile che quest'aumento sia legato alla produzione della nuova coda ionica? Jehin ed i suoi colleghi hanno anche registrato due getti attivi che provengono dal nucleo della cometa! Per quanto riguarda la polvere, la produzione sembra essere rimasta uguale. ![]() Vari osservatori hanno scattato foto a varie lunghezze d'onda della cometa ISON. Credit: ISONCampaign.org Rispetto all'immagine sopra, si aggiunge anche una 9° osservazione, fatta a raggi-X dal Chandra X-Ray Observatory, della NASA! Presto arriveranno ulteriori dettagli anche riguardo a questa nuova osservazione e cosa ci dice sul comportamento della cometa. Per adesso, le previsioni dicono che il picco sarà intorno a -3/-5 di magnitudo, il 28 Novembre. Dato che la ISON è una cometa fatta di materiale freschissimo proveniente dalla distante Nube di Oort, non sappiamo molto riguardo alla sua struttura e non si sa se sopravviverà o meno all'incontro con il Sole. La cometa è attualmente a 0.8 Unità Astronomiche dal Sole. Altre simili comete (la C/1999 S4 LINEAR nel 2000 e la C/2010 X1 Elenin nel 2011) sono finite in frammenti e si sono vaporizzate prima ancora di arrivare al Sole. Ma altre, che tutti davano per spacciate, come la C/2011 W3 Lovejoy, sono riuscite a sopravvivere anche ad un incontro estremamente ravvicinato con il Sole. Resteremmo a vedere, in attesa di altre novità. Comet ISON Observing Campaign C/2012 S1 ( ISON ) comet tail comet tail comet tail comet tail Comet ISON Heats Up, Grows New Tail Link2Universe » Cometa ISON Si Riscalda e Cresce una Nuova Coda!
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Bach (Polonaise)-Bach (Badinerie)-Bach (Bourrèe)-Bach BWV 147-Il tè nel deserto-Pachelbel Canon in D major fantastic version Ultima modifica di frankytop : 08-11-2013 alle 15:04. |
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#7 |
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Alla fine di questo mese la cometa ISON, proveniente dai più remoti confini del sistema solare, compirà il suo primo incontro ravvicinato con il Sole, che potrebbe distruggerla oppure trasformarla in una spettacolare "cometa del secolo". E' la prima volta che si assiste al passaggio di una cometa che sembra provenire direttamente dalla Nube di Oort, una nube sferica formata dai residui della formazione del sistema solare
![]() E' il momento della verità per la cometa C/2012 S1 (ISON), una palla di ghiaccio che sfreccia verso il sistema solare interno e che questo mese raggiungerà il punto di massimo avvicinamento al Sole. Se ISON si infiammerà come una “grande cometa” oppure andrà in pezzi è ancora un interrogativo aperto, ma in entrambi i casi offrirà un'opportunità senza precedenti per capire gli ingredienti e la storia del sistema solare . La cometa ISON è stata scoperta nel settembre 2012 da due astronomi russi utilizzando le osservazioni dei telescopi dell'International Scientific Optical Network (ISON, da cui il nome della cometa). Composta principalmente da acqua e ghiaccio di anidride carbonica, si è fatta lentamente strada verso il Sole partendo dalla Nube di Oort, la nube di comete approssimativamente sferica che si ritiene si estenda per un anno luce dal Sole, ossia per un terzo circa del cammino verso la stella più vicina. La cometa “si sta muovendo dal luogo in assoluto più freddo del sistema solare a quello in assoluto più caldo", dice Matthew Knight, astronomo del Lowell Observatory di Flagstaff, in Arizona. ISON, una cometa radente, farà il suo passaggio ravvicinato al Sole il 28 novembre, volando vicino alla superficie della nostra stella. “Non abbiamo mai avuto una cometa che sembra provenire direttamente dalla Nube di Oort, e il suo primo passaggio nel sistema solare interno in quattro miliardi di anni avverrà entro tre raggi solari della superficie del Sole", spiega Michael Kelley, astronomo della University of Maryland, che ha partecipato a diverse campagne di osservazione della cometa con i telescopi delle Hawaii, in Arizona e alle Isole Canarie. ![]() Questa immagine ripresa dal telescopio spazziale Hubble inizia già a rivelare i segreti della struttura della cometa ISON. (Cortesia NASA/ESA/J.-Y. Li (Planetary Science Institute)/Hubble Comet ISON Imaging Science Team) Questa eccezionale opportunità ha galvanizzato gli astronomi. Decine di telescopi collocati a terra e nello spazio, su missili sonda e su palloni stratosferici sono puntati su ISON mentre si avvicina alla resa dei conti con il Sole, monitorandola nel visibile, nell'infrarosso, nello spettro radio, dei raggi X e dei raggi gamma. Anche i satelliti e i rover che studiano Marte e Mercurio, e tutti quelli che orbitano attorno al Sole, sono stati arruolati nell'impresa. Il progetto è stato organizzato dalla NASA Comet ISON Observing Campaign, che coordina il calendario di tutte le osservazioni di ISON previste. Le fotografie riprese il 9 ottobre dal telescopio spaziale Hubble e altre misurazioni suggeriscono che la cometa sia ancora intatta e che si stia illuminando. La notizia ha rincuorato quanti sperano che possa offrire un bello spettacolo anche a occhio nudo dopo il suo massimo avvicinamento al Sole, cioè al perielio. "Si sta illuminando, ma non così rapidamente come avremmo sperato", spiega Knight. Attualmente l'oggetto è circa dieci volte più debole di quanto sia possibile vedere a occhio nudo, e al limite della visibilità con un normale binocolo. Quanto diverrà brillante dipende in gran parte da quanto resisterà all'incontro con il Sole senza frantumarsi sotto l'azione dell'intenso calore solare e delle forze di marea. Se sopravvive, ISON potrebbe diventare molto più luminosa di quanto è ora, considerato che la traiettoria di ritorno la porterà in una regione del cielo molto favorevole alla sua osservazione. “Le prossime settimane saranno molto interessanti", spiega Carey Lisse del Johns Hopkins University Applied Physics Laboratory. ![]() L'incontro ravvicinato della cometa con il Sole dal punto di vista della sonda SOHO. Secondo i dati ora disponibili, la cometa entrerà nel campo di osservazione della sonda il 27 novembre (in basso a destra) e ne uscirà il 30 novembre (in alto a destra). Credit: SOHO/NASA/ESA Parte dell'imprevedibilità di ISON è dovuta al fatto che è la prima del suo genere. "E' una combinazione unica: un oggetto che proviene dalla Nube di Oort, e che finora non ha mai sperimentato un simile calore, sta per entrare in un ambiente estremo in cui la variazione di temperatura e di attrazione gravitazionale rende difficile prevedere che cosa succederà", dice Knight. Che ISON diventi la “cometa del secolo”, come alcuni hanno previsto, o no, sarà comunque quasi certamente utile alla scienza. La Nube di Oort è formata dai residui del sistema solare. "Avere a disposizione questi corpi, significa sapere come costruire i pianeti", dice Lisse. Alcuni scienziati sospettano che quando ISON sarà vicina al Sole, il suo strato superiore si sarà sciolto, rivelando una finestra sul nucleo della cometa. L'incontro con il Sole potrebbe anche servire da sonda dell'atmosfera solare, offrendo l'opportunità di testare la forza del suo campo magnetico e del vento solare. “E' un aspetto unico anche se dovesse deludere dal punto di vista della spettacolarità”, dice Knight: “Credo che per la scienza sarà davvero interessante.” La cometa ISON in corsa verso il Sole - Le Scienze |
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#8 |
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Iscritto dal: Feb 2009
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Come preannunciato la Cometa Ison è entrata ufficialmente nella costelazione della Bilancia, rimanendo visibile in cielo attorno alle 5:45, sino al sorgere del sole, anche se rimane difficile visualizzarla stante la presenza della Luna piena. Per chi volesse osservarla la direzione per visualizzarla e SE.
Nel contempo aumenta la sua luminosità (magnitudo visiva +3.84) viaggiando a circa 73.282 km/s ad una distanza di 0.331201AU dal Sole e 0.863278AU dalla Terra. ![]() Brutte notizie giungono dagli uffici del Max Planck Institute for Solar System Research e l'Astronomical Institute della Ludwig-Maximilian University, ove gli astrofisici sostengono che la cometa Ison potrebbe esplodere prima di raggiungere il Sole. Essi sostengono, infatti, che le immagini mostrano già le cosi dette "ali" provenienti dalla cometa, che starebbero ad indicare una disgregazione del nucleo. A detta degli studiosi le ali suggeriscono la presenza di 2 o più sotto-nuclei con i singoli ambienti in espansione nella chioma cometaria generale e possono indicare una scissione nel nucleo delle cometa. Questo potrebbe essere il segnale di una frammentazione anche se l'aspetto simmetrico delle ali va contro la teoria della frammentazione, in quanto la rottura del nucleo della cometa è solitamente un evento asimmetrico. Inoltre potrebbe essere che le ali potrebbero essere un'emissione di polveri a causa dei getti nel nucleo di Ison. Getti che erano già stati avvistati o strutture ioniche della coda causate dall'incorrere della cometa in alcuni venti solari molto forti. Se la cometa si fosse frammentata, dovremmo vedere segnali nei prossimi giorni tra cui un aumento della luminosità, seguita da una drammatica diminuzione della lucentezza. ![]() Dati in diretta Live: Distance & Speed - LIVE Information - Comet ISON 2013 Simulazione dinamica in 3D: Comet ISON Model Cometa Ison live: potrebbe esplodere prima di raggiungere il Sole « 3B Meteo |
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#9 |
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Iscritto dal: Feb 2009
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Mancano ormai pochi giorni al perielio (la minima distanza dal Sole) della cometa Ison, che sarà giovedì prossimo, il 28 novembre, quando avremo le idee chiare sul futuro dell’astro che potrebbe diventare il più straordinario dell’ultimo millennio. Intanto, però, Ison sta già dando spettacolo sui cieli italiani: stamattina alle 05.33 una nostra lettrice, Anna Stella Vadicamo, l’ha fotografata da Palizzi Marina, nel basso reggino jonico. Ecco la straordinaria immagine:
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Bach (Polonaise)-Bach (Badinerie)-Bach (Bourrèe)-Bach BWV 147-Il tè nel deserto-Pachelbel Canon in D major fantastic version Ultima modifica di frankytop : 25-11-2013 alle 12:51. |
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#10 |
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Iscritto dal: Feb 2009
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La cometa ISON sta per raggiungere il perielio, in punto più vicino al Sole (avverrà il 28 Novembre alle 18:24:57 UTC), e se passerà indenne il suo incontro con la nostra Stella dovrebbe tornare visibile nei nostri cieli a partire dal 3 Dicembre.
Per vedere le immagini del suo passaggio attorno al Sole: clicca qui oppure clicca qui SAREBBE GIA' FREMMENTATA ? Tuttavia giungono notizie poco incoraggianti visto che il suo nucleo a detta di alcuni potrebbe essersi già disintegrato, per altri potrebbe disintegrarsi poco dopo il punto critico fissato nel perielio. A conferma le notizie che giungono dalla Spagna, ove i ricercatori del telescopio millimetrico IRAM hanno riportato nella giornata di ieri una diminuzione di emissioni molecolari della Cometa ISON: la diminuzione, registrata tra il 21 e il 25 novembre, potrebbe indicare che l’attività del nucleo sta scemando o che, addirittura, non esiste più. Secondo Battams, della NASA : Stiamo leggendo report online in cui si dice che le emissioni molecolari della cometa sono diminuite drasticamente, nel frattempo la produzione di polvere sembra essere immensa. Ciò può indicare che il nucleo si è completamente frammentato, rilasciando un enorme quantità di polvere, facendo scemare l’emissione. La frammentazione del nucleo è sempre stato uno dei fattori di rischio associati a questa cometa, perciò, se è questo quello che è successo, non è poi una sorpresa. Comunque, questi report sono nuovi, e sebbene indubbiamente validi, dobbiamo continuare ad osservare la cometa per essere certi di cosa stia accadendo. Ricordate: la Cometa ISON è una cometa radente, che proviene dalla Nube di Oort, e l’ultima volta che abbiamo visto qualcosa del genere è stato MAI! Inoltre, una cometa radente a tre giorni da perielio non è mai stata studiata così tanto nel dettaglio. Cometa ISON passerà indenne il Sole? segui il suo passaggio in diretta « 3B Meteo |
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#11 | |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
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Quote:
![]() https://plus.google.com/events/c8t7i...oq89giloiqe8rc Comet ISON | NASA |
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2001
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ma si vede un live da qualche parte? ci sono solo tante discussioni ma nessun aggiornamento
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|Mercatino:Acquistato da: Fiser, Awake999, ittogami17, Pippop, e altri.. | Venduto a: Tyler, Ammagamma, teknorob, Mister D e tanti altri.. dal 2004 ad oggi| |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2010
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https://www.youtube.com/watch?v=q03I1B_yrPg
Live della nasa ![]() Sembra non ce l'abbia fatta ![]()
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Trattato positivamente con un bel po di gente. Steam: krcc PCars: krcc |
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#14 |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
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Pare che la cometa o almeno una parte sia sopravvissuta.
Comet Ison, or some part of it, may have survived its encounter with the Sun, say scientists. The giant ball of ice and dust was initially declared dead when it failed to re-emerge from behind the star with the expected brightness. All that could be seen was a dull smudge in space telescope images - its nucleus and tail assumed destroyed. But recent pictures have indicated a brightening of what may be a small fragment of the comet. Astronomers admit to being surprised and delighted, but now caution that anything could happen in the coming hours and days. This remnant of Ison could continue to brighten, or it could simply fizzle out altogether. BBC News - Hope still for 'dead' Comet Ison ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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#15 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2005
Messaggi: 4038
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Nell'articolo del link parlano anche di una missione che punta l'anno prossimo a piazzare una sonda su un'altra cometa,mi sembra veramente interessante!Oltre ad analizzarla nel dettaglio si avrà una nostra sonda che verrà portata a spasso chissà dove e a chissà che velocità!
Ison viene chiamata "la cometa del secolo" ma mi pare esagerato,visto che da quello di cui siamo stati testimoni negli ultimi anni è un fenomeno relativamente frequente, basti pensare a quella di Halley,Hale-Bopp,Hyakutake,...Perciò magari tra qualche anno chissà cos'altro vedremo! |
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#16 |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
Messaggi: 84
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Beh sono già atterrati su un asteroide che più o meno è la stessa cosa a parte la traiettoria orbitale: http://it.wikipedia.org/wiki/Sonda_Hayabusa
Di comete poi ce ne sono continuamente ogni anno, solo che ci vuole un telescopio per vederle. |
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#17 |
Member
Iscritto dal: Feb 2009
Città: Biellese
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Here is an animation from SOHO's higher-resolution camera, showing the comet fading out as it approaches perihelion; apparently some of it survived, but it's not obvious at the moment (23:30 UT on November 28) if there is an intact nucleus. Karl Battams, going out on a limb at 02:46 on November 29, thinks it might.
![]() Comet ISON live blog | The Planetary Society A me pare che sbuchi dal Sole un po' dimagrita, evidentemente la sauna ha avuto un effetto dimagrante. Comunque è da verificare nei prossimi giorni.
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Bach (Polonaise)-Bach (Badinerie)-Bach (Bourrèe)-Bach BWV 147-Il tè nel deserto-Pachelbel Canon in D major fantastic version Ultima modifica di frankytop : 29-11-2013 alle 11:13. |
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#18 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2004
Messaggi: 2898
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Impedire alla gente di esprimersi liberamente minacciando "sistematiche querele" dal mio punto di vista è semplicemente una EVIDENTE MANIFESTAZIONE DI PAURA e l'idea che qualcuno abbia paura del fatto che io possa esprimere un idea mi da semplicemente più forza e convinzione nell'esprimerla |
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#19 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2013
Città: Nel cuore dell'8 Mile di Detroit
Messaggi: 3747
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cmq la cometa l'e' mmorta
![]() è passata troppo vicina al sole ![]() per stavolta ci è andata bene ![]() |
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#20 |
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Città: Biellese
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Persa Ison, spazio ora alle Comete Lovejoy e Linear
Dopo aver perso la speranza di poter ancora osservare la Cometa Ison nei nostri cieli, il mese di Dicembre ci regalerà tuttavia spettacoli ancora suggestivi ed incantevoli. L’attenzione si sta infatti spostando su altre due comete Lovejoy e Linear.
LOVEJOY - La prima ha fatto la sua apparizione già sul finire di novembre, quando è stata visibile anche a occhio nùdo, raggiunto la quinta magnitudine. A inizio dicembre la osserveremo al massimo della sua brillantezza, forse addirittura di quarta magnitudine. Pur essendo infatti attesa al perielio il 22 ( passerà a circa 120 milioni di chilometri dal Sole) nel corso del mese si allontanerà man mano dalla Terra calando probabilmente in modo leggero di luminosità. Per le prime due decadi del mese sarà osservabile sia dopo il tramonto che prima dell’alba, anche se al mattino risulterà decisamente più alta in cielo. Nell’ultima parte di dicembre la troveremo più bassa, praticamente inosservabile alla sera ma ancora discretamente alta al mattino. Partendo dal Boote, attraverserà la Corona Boreale per finire in Ercole. Al momento si trova vicino alla costellazione del Cancro. LINEAR- La seconda ha avuto un improvviso aumento di luminosità a ottobre, che l’ha innalzata fino all’ottava magnitudine, un valore molto superiore a quello che le stime indicavano per febbraio, mese del suo passaggio al perielio e della sua presunta maggior luminosità. Dopo l’outburst la Linear, nel corso di novembre, è ritornata nell’anonimato. A dicembre ma anche successivamente sarà però interessante continuare a seguirla, soprattutto perché potrebbe essere interessata da altri outburst. Per tutto il mese, al termine della notte astronomica, avrà guadagnato una discreta altezza in cielo, muovendosi dal Boote fino alla porzione meridionale dell’Ercole, passando nei pressi della testa del Serpente. CIO' CHE RESTA DI ISON- Non dimentichiamo poi che secondo le ultime stime intorno al 12 di gennaio 2014 la Terra attraverserà una scia di piccolissimi detriti lasciati dalla Cometa ISON sulla sua orbita mentre si avvicinava al Sole. Non sarà, pare, una pioggia di meteore. I detriti misurano qualche millesimo di millimetro, e scenderanno al suolo come una rada e finissime nevicata. Solo qualche sporadico frammento un po’ più grande potrà ardere nel cielo. GEMINIDI - Bisogna infine non dimenticare le stelle cadenti d'inverno, le Geminidi, comparabili per quantità e brillantezza alle Perseidi di agosto. Tuttavia le circostanze con cui potremo osservarle quest'anno non sono favorevoli dato che la maggior frequenza dovrebbe verificarsi nelle ore diurne del 13 dicembre. Secondo le ultime stime dovrebbero produrre frequenze orarie abbastanza sostenute: nei tre giorni intorno al massimo sarà possibile osservarne più di una ventina all'ora e nella fase del massimo un numero superiore al centinaio. ![]() Cometa Lovejoy Persa Ison spazio ora alle Comete Lovejoy e Linear ed alle Geminidi « 3B Meteo |
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