Malawi:arrestato vicepresidente per alto tradimento

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MALAWI 29/4/2006 9.43
ARRESTATO VICEPRESIDENTE CON ACCUSA DI “TRADIMENTO”

[PIME]Con l’accusa di un complotto per rovesciare l’attuale governo, è stato arrestato il vicepresidente Cassim Chilumpa: lo ha riferito stamani la polizia nella città di Blantyre, affermando che è stato fermato ieri sera e subito trasferito nella capitale Lilongwe. Il provvedimento rischia di aggravare la crisi politica di uno dei paesi più poveri dell’Africa, dove da tempo i rapporti tra il presidente Binga Wa Mutharika e il suo vice si erano fatti tesi. Nei mesi scorsi il capo di Stato aveva cercato di rimuovere il numero due, ma era stato bloccato dall’Alta Corte. Entrambi hanno militato nel Fronte unito democratico (Udf), che ha sostenuto la candidatura di Wa Mutharika, il quale però all’inizio dell’anno ha abbandonato il partito, accusando i suoi dirigenti di ostacolare la campagna anti-corruzione. Il vicepresidente, che è anche uno dei massimi dirigenti dell’Udf, era diventato di fatto il principale candidato alle presidenziali del 2009. Intanto la situazione economica del paese resta grave: di recente il Malawi è stato escluso dall’annuncio di cancellazione del debito estero – deciso già al vertice del G 8 del luglio scorso a Gleneagles, in Scozia, e attuato con ampio ritardo – che pesa per 2,5 miliardi di dollari sulle casse statali; per pagarne gli interessi, il governo è costretto a spendere tre quarti del bilancio.

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MALAWI - La polizia ha arrestato a Blantyre Rashid Nembo, un altro uomo d’affari sospettato di complotto per assassinare il presidente Bingu Wa Mutharika; per il coinvolgimento nella presunta congiura, il primo a finire in manette era stato venerdì scorso il vicepresidente Cassim Chilupa insieme ad un altro influente ‘businessman’, Yusuf Matumul, anch’egli vicino all’ex capo di stato Bakili Muluzi.[PIME]

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MALAWI 3/5/2006 12.11
ALTRI OPPOSITORI ARRESTATI PER PRESUNTO COMPLOTTO

Compariranno oggi di fronte a un tribunale di Lilongwe per essere formalmente incriminati i quattro esponenti di primo piano del principale partito d’opposizione del malawi (Fronte democratico unito, Udf) arrestati ieri. Lo riferiscono oggi i media locali, precisando che nei confronti dei 4 pesa l’accusa di essere coinvolti in un presunto complotto per assassinare il presidente del Malawi Bingu Wa Mutharika. Tra i 4 esponenti dell’Udf arrestati ieri figurano 2 ex-funzionari di primo piano della presidenza della Repubblica, un ex-ambasciatore e un alto responsabile del partito. Ieri intanto si è aperto il processo nei confronti del vice-presidente del Malawi, Cassim Chilumpha arrestato venerdì con l’accusa di aver organizzato il complotto che avrebbe dovuto portare alla morte del capo di Stato. Il tribunale in cui ieri è comparso Chilumpha ha respinto la richiesta di libertà su cauzione e ha trasferito il processo di fronte all’Alta Corte del paese, vista l’imputazione di “tradimento”. Gli avvocati del vice-presidente hanno anche chiesto la scarcerazione del loro assistito che, proprio a causa della carica ricoperta, gode dell’immunità parlamentare. La vicenda giudiziaria rischia di aggravare la crisi politica di uno dei paesi più poveri dell’Africa, dove da tempo i rapporti tra il presidente Mutharika e il suo vice si erano fatti tesi. Nei mesi scorsi il capo di Stato aveva cercato di rimuovere il numero due, ma era stato bloccato dall’Alta Corte.

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MALAWI 6/5/2006 14.41
COMPLOTTO CONTRO PRESIDENTE, SALE IL NUMERO DEI FERMATI

È salito a 14 il numero delle persone arrestate, dopo un’operazione lanciata nelle ultime 48 ore dalla polizia del Malawi in 3 differenti città del paese, con l’accusa di essere coinvolte in un complotto per assassinare il presidente Bingu wa Mutharika. Lo riferisce la stampa nazionale, precisando che gli arresti sono stati compiuti a Lilongwe, Blantyre e Zomba. Secondo il principale quotidiano del paese, il Nation, tra i fermati figurano il presidente del partito democratico del Malawi (Mdp), Kamlepo Kalua, e altri esponenti di spicco dell’opposizione legati soprattutto al principale partito della minoranza, il Fronte democratico unito (Udf). Nel confermare la notizia di nuovi arresti, il ministero della Giustizia non ha voluto fornire ulteriori dettagli né precisare il numero dei fermati, dal momento che le indagini stanno proseguendo. La vicenda del presunto complotto per uccidere il presidente Mutharika è emersa dopo l’arresto la scorsa settimana del vice-presidente del Malawi, Cassim Chilumpha, accusato di essere l’organizzatore della congiura. Chilumpha nei giorni scorsi è comparso di fronte a un tribunale della capitale che ha respinto la richiesta di libertà su cauzione e ha trasferito il processo di fronte all’Alta Corte del paese, vista l’imputazione di “tradimento”. La vicenda giudiziaria rischia di aggravare la crisi politica di uno dei paesi più poveri dell’Africa, dove da tempo i rapporti tra il presidente Mutharika e il suo vice si erano fatti tesi. Nei mesi scorsi il capo di Stato aveva cercato di rimuovere il numero due, ma era stato bloccato dall’Alta Corte.

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MALAWI 8/5/2006 17.07
COMPLOTTO CONTRO PRESIDENTE, RILASCIATI DIECI OPPOSITORI

Sono stati rilasciati 10 dei 13 esponenti politici arrestati la scorsa settimana in Malawi perché accusati di essere collegati a un complotto per assassinare il presidente Bingu wa Mutharika. Lo riferisce oggi la stampa locale, precisando che i 10, tutti esponenti di partiti e movimenti dell’opposizione, sono tornati in libertà dal “momento che le indagini non hanno permesso di trovare prove sufficienti a giustificare ulteriormente il loro fermo”, come recita il comunicato diffuso dalla polizia e riportato oggi dal principale quotidiano locale ‘The Nation’. Tra i 10 politici rilasciati figura il presidente del Partito democratico del Malawi (Mdp), Kamlepo Kalua, e anche altri esponenti di spicco dell’opposizione legati soprattutto al principale partito della minoranza, il Fronte democratico unito (Udf). La vicenda del presunto complotto per uccidere il presidente Mutharika è emersa dopo l’arresto la scorsa settimana del vice-presidente del Malawi, Cassim Chilumpha, accusato di essere l’organizzatore della congiura. Chilumpha, che si trova ancora in carcere insieme a due suoi stretti collaboratori, nei giorni scorsi è comparso di fronte a un tribunale della capitale che ha respinto la richiesta di libertà su cauzione e ha trasferito il processo di fronte all’Alta Corte del paese, vista l’imputazione di “tradimento”. La vicenda giudiziaria rischia di aggravare la crisi politica di uno dei paesi più poveri dell’Africa, dove da tempo i rapporti tra il presidente Mutharika e il suo vice si erano fatti tesi. Nei mesi scorsi il capo di Stato aveva cercato di rimuovere il numero due, ma era stato bloccato dall’Alta Corte.

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MALAWI 11/5/2006 17.25
CRITICHE PER ARRESTO GIORNALISTI, AVEVANO ACCUSATO PROCURATORE GENERALE

Il procuratore generale del Malawi, Ralph Kasambara, ha ordinato l’arresto e il successivo rilascio su cauzione di tre giornalisti del quotidiano ‘The Chronicle’, con l’accusa di avere diffamato con un articolo un potere dello Stato. I tre – il proprietario del giornale, Robert Jamieson, il direttore, Dickson Kashoti, e il reporter Arnold Mlelemba – avevano accusato lo stesso procuratore Kasambara di aver riciclato e venduto, grazie all’aiuto di un giornalista suo amico, un computer portatile rubato a un cronista free-lance collaboratore dell’agenzia di stampa ‘Reuters’. L’episodio ha provocato le proteste di ampi strati della società civile del Malawi, che negli ultimi tempi denuncia l’erosione di molti spazi di libertà. L’arresto è stato “un vero abuso d’autorità” ha detto il docente di scienze politiche Boniface Dulani; “l’intero settore dei media è sotto choc per questi eventi” ha aggiunto Denis Mzembe, direttore del ‘Weekly Courier’. Il presidente del ‘National media Institute of Southern Africa’ (Namisa), Charles Simango, ha “condannato con forza” l’arresto dei tre colleghi. I giornalisti sono stati rilasciati dietro il pagamento di una cauzione; la loro libertà di movimento è limitata e ogni due settimane devono recarsi a firmare in una caserma di polizia.

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MALAWI – Il vicepresidente Cassim Chilumpha, accusato di tradimento e cospirazione contro il governo, è stato rilasciato su cauzione e sottoposto agli arresti domiciliari. Così anche i due magnati Yusu Matumula e Rashid Nembo, entrambi alleati dell’ex-presidente Bakili Muluzi. I tre, insieme ad altri 10 esponenti del Fronte democratico unito (Udf) rilasciati l’8 maggio, erano stati arrestati lo scorso 28 aprile con l’accusa di aver cospirato per assassinare il presidente Bingu wa Mutharika.

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MALAWI – Un rimpasto di governo deciso dal presidente Bingu Wa Mutharika ha portato nell’esecutivo tre esponenti dell’opposizione – uno di loro con l’incarico di ministro dell’Interno – ma ha escluso il vicepresidente Cassim Chilumpa, incriminato per ‘tradimento’ dalla magistratura; la mossa è considerata un tentativo di rilancio del dialogo con l’opposizione dopo mesi di crisi politica che hanno peggiorato la situazione di uno dei paesi più poveri dell’Africa.

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MALAWI 1/8/2006 13.53
CORRUZIONE, LIBERATO EX-PRESIDENTE PER IMPOSSIBILITÀ A PROCEDERE

Sono caduti dopo appena cinque giorni i 42 capi d’imputazione per furto, corruzione e abuso di fiducia contro l’ex-presidente Bakili Muluzi per la presunta sottrazione di milioni di euro di fondi destinati ad aiuti, dopo che l’attuale presidente Bingu wa Mutharika ha sospeso il capo dell’Agenzia nazionale anticorruzione (Acb), Gustave Kaliwo. Per legge infatti gli unici a poter condurre l’accusa in un caso di corruzione sono il direttore o il vice-direttore dell’Acb, ma il primo è stato sospeso e il secondo non è mai stato nominato. “Non ho avuto altra scelta che ordinare la rinuncia all’intero processo” ha detto il procuratore pubblico Ishmael Wadi, pur riservandosi il diritto di agire contro Muluzi in futuro. L’ex-presidente - il primo democraticamente eletto, al potere dal 1994 al 2004 - pendevano due atti d’accusa: uno relativo al presunto trasferimento sul suo conto di 7,8 milioni di euro di fondi per lo sviluppo stanziati da Taiwan, Marocco, Libia e Rwanda; il secondo per la presunta sottrazione di 39.000 euro attraverso l’ambasciata della Tanzania. Secondo il Fronte democratico unito (Udf), il partito presieduto da Muluzi, il suo arresto sarebbe stata una continuazione della “persecuzione politica” intrapresa dall’amministrazione del suo successore: altri funzionari dell’ex-governo di Muluzi sono stati infatti indagati o sono sotto processo per frode o corruzione.

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MALAWI –Il presidente della Repubblica Bingu wa Mutharika ha chiesto le dimissioni del procuratore capo Ishmael Wadi dopo che quest’ultimo ha ritirato tutti e 42 i capi d’accusa per corruzione e altri reati contro l’ex-presidente Bakili Muluzi. Wadi aveva preso questa decisione dopo che, successivamente all’arresto del capo dell’ufficio anti-corruzione Gustave Kaliwo e alla sospensione dell’ufficio stesso, venivano a mancare le cariche autorizzate dalla Costituzione a perseguire l’ex-presidente. Mutharika non ha spiegato le ragioni della sua richiesta ma ha dato 24 ore al procuratore per presentare le dimissioni.(MISNA)