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Old 11-04-2004, 02:05   #101
Adric
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Originariamente inviato da misterx
ho ascoltato un pezzo di Pastorius, è confrontabile secondo voi con Stanley Clarke ?
Come epoca (sono praticamente coetanei) e importanza da bassisti si, ma sono molto diversi. Clarke più percussivo, Pastorius più lirico e personale. Il primo più turnista, regolare e di scuola jazzistica, il secondo più improvvisatore ed estroso, ma anche più discontinuo. Stanley Clarke è anche importante come produttore per altri artisti e come compositore di colonne sonore. Entrambi protagonisti non da leader in due supergruppi straordinari degli anni 70 come Return to Forever e Weather Report.
Comunque entrambi si sono spenti artisticamente nella seconda metà degli anni 80. Scientology per Clarke, droga e alcool per Pastorius fino al suo tragico e mortale pestaggio
Rimasi deluso a un concerto romano del 1989 di Clarke con l'amico George Duke (delusione per me doppia perche' adoro il Duke degli anni 70 e dei primi anni 80). Pastorius mi sarebbe piaciuto tanto vederlo (del resto il mio avatar attuale in un certo senso ha a che fare con Pastorius).
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Old 11-04-2004, 08:47   #102
misterx
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Originariamente inviato da Adric
Come epoca (sono praticamente coetanei) e importanza da bassisti si, ma sono molto diversi. Clarke più percussivo, Pastorius più lirico e personale. Il primo più turnista, regolare e di scuola jazzistica, il secondo più improvvisatore ed estroso, ma anche più discontinuo. Stanley Clarke è anche importante come produttore per altri artisti e come compositore di colonne sonore. Entrambi protagonisti non da leader in due supergruppi straordinari degli anni 70 come Return to Forever e Weather Report.
Comunque entrambi si sono spenti artisticamente nella seconda metà degli anni 80. Scientology per Clarke, droga e alcool per Pastorius fino al suo tragico e mortale pestaggio
Rimasi deluso a un concerto romano del 1989 di Clarke con l'amico George Duke (delusione per me doppia perche' adoro il Duke degli anni 70 e dei primi anni 80). Pastorius mi sarebbe piaciuto tanto vederlo (del resto il mio avatar attuale in un certo senso ha a che fare con Pastorius).


bellissima spiegazione

passami la battuta ma mi ricordavo di un "pirla", di parte, quella di Pastorius, che alla medesima domanda alla quale tu hai risposto mi disse: "non confondiamo il cacao con la m....."

ora capisco quanto era ignorante

io li ho ascoltati entrambi e momentaneamente ciò che ricavo è una gran tecnica, che roba ragazzi.....

Ma sono sicuro che insistendo avvertirò pure io la melodia e l'improvvisazione che avvertono tutti quelli più maturi di me per questo genere musicale

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Old 12-07-2004, 22:16   #103
Adric
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The Miles Davis Story

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Old 19-07-2004, 14:10   #104
SSLazio83
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mi consiglieresti qualche lettura estiva sulla storia del jazz?Vorrei un libro che parta dalle origini fino ai giorni nostri
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Old 22-07-2004, 04:14   #105
Adric
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http://www.cinzia.altervista.org/jazz2.htm

Ma di libri sul jazz in italiano, specie fuori produzione, ce ne sono molti altri non compresi in quella lista. A tal proposito per una bibliografia sul jazz in italiano consiglio l'economico volumetto:
Mi ricordo il jazz. Guida bibliografica per «Sfogliare» la musica afroamericana (Marcos y Marcos)

Comunque oltre ai due libri che ho citato nel mio post in prima pagina di questa discussione (Polillo facile da trovare, ma il Berendt purtroppo no) sono molto carini:
Il jazz dagli anni 20 agli anni 50
il jazz dagli anni 60 a oggi
due volumi della Fabbri Editori, illustrati ed adatti per un introduzione al jazz. L'ottimo libro del Polillo (a differenza del Berendt) non è molto adatto come prima lettura sul jazz e puo' risultare un po' ostico.

Sconsiglio l'acquisto di libri sui '100 migliori dischi jazz' et similia, redatti in base a criteri quasi sempre discutibili e comunque sul gusto dell'autore del libro.
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Old 22-07-2004, 09:34   #106
eriol
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io sto facendo patetici tentativi per comprendere e apprezzare il jazz....
nulla.
mi sento quasi colpevole....
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Old 22-07-2004, 12:40   #107
SSLazio83
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Originariamente inviato da Adric
http://www.cinzia.altervista.org/jazz2.htm

Ma di libri sul jazz in italiano, specie fuori produzione, ce ne sono molti altri non compresi in quella lista. A tal proposito per una bibliografia sul jazz in italiano consiglio l'economico volumetto:
Mi ricordo il jazz. Guida bibliografica per «Sfogliare» la musica afroamericana (Marcos y Marcos)

Comunque oltre ai due libri che ho citato nel mio post in prima pagina di questa discussione (Polillo facile da trovare, ma il Berendt purtroppo no) sono molto carini:
Il jazz dagli anni 20 agli anni 50
il jazz dagli anni 60 a oggi
due volumi della Fabbri Editori, illustrati ed adatti per un introduzione al jazz. L'ottimo libro del Polillo (a differenza del Berendt) non è molto adatto come prima lettura sul jazz e puo' risultare un po' ostico.

Sconsiglio l'acquisto di libri sui '100 migliori dischi jazz' et similia, redatti in base a criteri quasi sempre discutibili e comunque sul gusto dell'autore del libro.
ma questo polillo parla de jazz dalle origini afro o solo italiane?
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Old 22-07-2004, 12:43   #108
Arësius
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Originariamente inviato da eriol
io sto facendo patetici tentativi per comprendere e apprezzare il jazz....
nulla.
mi sento quasi colpevole....
secondo me è più facile se parti dalla fusion, soprattutto chitarristica.

cmq devi far caso a cose diverse rispetto alla musica rock o di astrazione smaccatamente tonale.
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Old 22-07-2004, 13:15   #109
Adric
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Originariamente inviato da SSLazio83
ma questo polillo parla de jazz dalle origini afro o solo italiane?
il suo libro è strutturato in due parti: la prima di 300 pagine è suddivisa in 13 capitoli sulla storia del jazz, con molta enfasi sulle origini e il contesto del jazz (culturale, sociale, economico ecc); la seconda di 450 pagine sono 35 capitoli, ciascuno sui trentacinque musicisti jazz più importanti (l'ultimo dei quali è Ornette Coleman; quindi non ci sono capitoli specifici su Corea, Jarrett, Hancock, Shorter e Pastorius)
Di Europa e dell'Italia se ne parla assai poco in quel libro; e per lo piu' con riferimento al free jazz e agli anni 70.
Il libro risale al 1982; Polillo poi morì. Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afroamericana - è considerata la migliore storia del jazz scritta da un italiano. Anche se ci mancano gli ultimi 20 anni di jazz (anni peraltro in cui non è successo molto, soprattutto più decessi di grandi musicisti che dischi memorabili ) è un libro essenziale.
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Old 22-07-2004, 13:25   #110
Everyman
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Ragazzi, ho ascoltato quello che molti esperti del Jazz (io non lo sono ) ritengono, in generale, il miglior album jazz della storia:

Miles Davis - Kind of Blue



Semplicemente meraviglioso


Senza spaziare nei vari generi, mi consigliate lo stesso tipo di musica, magari con un po' piu' di piano???


Ho ascoltato anche Ellington, eccezionale pure lui , ma al momento preferirei ascoltare di piu' il jazz solo con gli strumenti e non con la voce


Che mi consigliate quindi???

Ciaoooooooooooooooooooooooooo

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Old 22-07-2004, 13:33   #111
Everyman
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Up

Teniamo in vita questo interessantissimo Topic
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Old 22-07-2004, 13:34   #112
BadMirror
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Originariamente inviato da Arësius


cmq devi far caso a cose diverse rispetto alla musica rock o di astrazione smaccatamente tonale.

Questo è un argomento interessante.
C'è chi dice, secondo me non a torto, che in fondo parlare di "modi" (in ambito chitarristico soprattutto) non è lecito, dal momento che siamo cmq sempre in regime tonale, in parole molto povere non cambia il modo ma l'accordo. Forse così si capisce poco, diciamo che dal momento in cui svariati secoli fa si è passati al regime tonale non si può più parlare di modi e non basta dire che cambiano un paio di note che risultano "stonate", dissonanti, per dire che si improvvisa in maniera modale. non si è infatti in regime modale, quindi inutile parlarne. Se c'è un Solm (ad es.) già sai che sei nella tonalità. I primi jazzisti suonavano al di là di stabilire sulla carta i modi e tutto ciò è stato recepito invece erroneamente (accademicamente) da i musicisti odierni.

Tutto ciò parlando in generale, di parte del jazz moderno.
Oh, non sono parole mie, sono cose che ho sentito in giro a volte e il discorso probabilmente fatto da chi di dovere si riempirebbe molto di più delle mie 4 parole in croce malmesse. Però il senso di fondo credo si possa capire.
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Old 22-07-2004, 13:34   #113
SSLazio83
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Originariamente inviato da Adric

Di Europa e dell'Italia se ne parla assai poco in quel libro; e per lo piu' con riferimento al free jazz e agli anni 70.
Il libro risale al 1982; Polillo poi morì. Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afroamericana - è considerata la migliore storia del jazz scritta da un italiano. Anche se ci mancano gli ultimi 20 anni di jazz (anni peraltro in cui non è successo molto, soprattutto più decessi di grandi musicisti che dischi memorabili ) è un libro essenziale.
ma parte dalle origini o si ferma ad analizzare solo anni60/70? a me interesserebbe + l inizio del jazz
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Old 22-07-2004, 13:37   #114
Arësius
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Originariamente inviato da BadMirror
Questo è un argomento interessante.
C'è chi dice, secondo me non a torto, che in fondo parlare di "modi" (in ambito chitarristico soprattutto) non è lecito, dal momento che siamo cmq sempre in regime tonale, in parole molto povere non cambia il modo ma l'accordo. Forse così si capisce poco, diciamo che dal momento in cui svariati secoli fa si è passati al regime tonale non si può più parlare di modi e non basta dire che cambiano un paio di note che risultano "stonate", dissonanti, per dire che si improvvisa in maniera modale. non si è infatti in regime modale, quindi inutile parlarne. Se c'è un Solm (ad es.) già sai che sei nella tonalità. I primi jazzisti suonavano al di là di stabilire sulla carta i modi e tutto ciò è stato recepito invece erroneamente (accademicamente) da i musicisti odierni.

Tutto ciò parlando in generale, di parte del jazz moderno.
Oh, non sono parole mie, sono cose che ho sentito in giro a volte e il discorso probabilmente fatto da chi di dovere si riempirebbe molto di più delle mie 4 parole in croce malmesse. Però il senso di fondo credo si possa capire.

l'argomento è lungo, complesso e PERVERSO

a monte di tutto, però, sicuramente una delle virtù e delle peculiarità del jazz è che si possa fare un uso più generoso di cadenze, armonizzazioni particolari, cromatismi e "dissonanze".

anche se nel rock contemporaneo si trovano molti esempi, secondo è me il nostro orecchio occidentale è molto più assuefatto alle armonie classiche e smaccatamente tonali. quindi anche le poche note fuori contesto e i "modi non modi", di fatto suonano come una novità per un novizio ed è l'origine della diffidenza.
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Old 22-07-2004, 13:47   #115
BadMirror
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Originariamente inviato da Arësius
l'argomento è lungo, complesso e PERVERSO

a monte di tutto, però, sicuramente una delle virtù e delle peculiarità del jazz è che si possa fare un uso più generoso di cadenze, armonizzazioni particolari, cromatismi e "dissonanze".

anche se nel rock contemporaneo si trovano molti esempi, secondo è me il nostro orecchio occidentale è molto più assuefatto alle armonie classiche e smaccatamente tonali. quindi anche le poche note fuori contesto e i "modi non modi", di fatto suonano come una novità per un novizio ed è l'origine della diffidenza.
Si si, su questo concordo

Nonostante alcuni tipi di rock siano nati con presupposti molto complicati chiaramente il genere più semplice è quello che ha trovato il consenso delle masse. In effetti se ci pensiamo la persona media ha bisogno che una melodia si risolva sempre e che non resti mai in bilico, in tensione per tutta la canzone, oltre al fatto che essa deve essere finita e ripetitiva in modo da essere recepita maggiormente. Insomma la classica domanda "ma come fa quella canzone" per riconoscerla, domanda che puoi fare relativamente al pezzo rock, meno ad alcuni pezzi jazz, fusion etc... che certo non si definiscono orecchiabili. Già meglio se si presuppone un tema (mi viene in mente Take Five ad es. o Summertime) da ricordare, ma impossibile se si prende un pezzo senza appigli o addirittura freejazz.
E' chiaro che se già la "tonalità" è complicata nel jazz figuriamoci quando si inseriscono modi etc...., il fatto è che il dibattito è ancora largamente in corso. Siamo sempre e cmq in un regime tonale? Hai detto bene, il discorso è perverso.

p.s. e indirettamente hai ragione su un altro punto, noi parliamo con la mentalità occidentale, altrove il discorso è estremamente diverso.
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Old 22-07-2004, 13:55   #116
Adric
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Old 22-07-2004, 13:59   #117
Everyman
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qualcuno puo' rispondere alla mia domanda fatta poco sopra?



Io sono un neofita
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Old 22-07-2004, 14:00   #118
giovane acero
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passami la battuta ma mi ricordavo di un "pirla", di parte, quella di Pastorius, che alla medesima domanda alla quale tu hai risposto mi disse: "non confondiamo il cacao con la m....."

ora capisco quanto era ignorante

io li ho ascoltati entrambi e momentaneamente ciò che ricavo è una gran tecnica, che roba ragazzi.....

Ma sono sicuro che insistendo avvertirò pure io la melodia e l'improvvisazione che avvertono tutti quelli più maturi di me per questo genere musicale

Francamente, resta da vedere il perchè quel tipo ha detto quella frase, purtroppo anch'io sono malato di Pastorite e guarda ammetto pure di essere di parte e assolutamente ignorante in materia di musica... non mi faccio problemi ad ammetterlo. Nel mondo del basso elettrico c'è Pastorius poi vengono gli altri... vuoi sentire roba da Gran Tecnica? Ascoltati Victor Wooten, Billy Sheehan, Stu Hamm... etc,etc... Pastorius come già dissi in un altro 3d è semplicemente un altro pianeta*.




* con tutto il rispetto per i bassisti citati
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Apri le mie labbra, aprile dolcemente. Aiuta il mio cuore. Cometa cuci la bocca ai profeti.
Cometa chiudi la bocca e vattene via. Lascia che sia io a trovare la libertà.
Il mio gruppo: rock/blues italiano! http://www.myspace.com/pericolopubblico Gioia&Amore!
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Old 22-07-2004, 14:12   #119
Adric
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Senza spaziare nei vari generi, mi consigliate lo stesso tipo di musica, magari con un po' piu' di piano???
Dave Brubeck, Bud Powell, Wynton Kelly, Horace Silver; ci sono foto delle copertine e titoli nelle pagine precedenti di questa stessa discussione.
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Old 22-07-2004, 14:12   #120
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parte dalle origini; anzi si sofferma molto sul jazz tradizionale e non è adatto per gli appassionati di fusion
bene allora...quello ke cercavo..il prezzo?
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