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Intel Panther Lake: i processori per i notebook del 2026
Intel Panther Lake: i processori per i notebook del 2026
Panther Lake è il nome in codice della prossima generazione di processori Intel Core Ultra, che vedremo al debutto da inizio 2026 nei notebook e nei sistemi desktop più compatti. Nuovi core, nuove GPU e soprattutto una struttura a tile che vede per la prima volta l'utilizzo della tecnologia produttiva Intel 18A: tanta potenza in più, ma senza perdere in efficienza
Intel Xeon 6+: è tempo di Clearwater Forest
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Intel ha annunciato la prossima generazione di processori Xeon dotati di E-Core, quelli per la massima efficienza energetica e densità di elaborazione. Grazie al processo produttivo Intel 18A, i core passano a un massimo di 288 per ogni socket, con aumento della potenza di calcolo e dell'efficienza complessiva.
4K a 160Hz o Full HD a 320Hz? Titan Army P2712V, a un prezzo molto basso
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Titan Army P2712V è un monitor da 27 pollici che unisce due anime in un unico prodotto: da un lato la qualità visiva del 4K UHD a 160 Hz, dall'altro la velocità estrema del Full HD a 320 Hz. Con pannello Fast IPS, HDR400, Adaptive-Sync, illuminazione RGB e regolazioni ergonomiche, punta a soddisfare sia i giocatori competitivi che i content creator
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Old 23-06-2004, 20:22   #21
Leron
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Originariamente inviato da SSLazio83
si possono montare su qualunque pc?anke fisso? compatibile con i gioki?
non è architettura x86, non si può montare sui pc

è compatibile con molti giochi, ma non con quelli fatti solo per windows
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Old 24-06-2004, 13:31   #22
andreasperelli
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Re: iBook nuovo... e adesso?

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Originariamente inviato da estebanmarquez
Beh gente, scrivo dal mio nuovo iBook 12'', e sono davvero sconvolto da quanto sia semplice e intuitivo tutto. Vengo da una decina d'anni di win, in lungo e in largo, e usare questo giocattolo senza impostare praticamente nulla è una favola.
Ho infilato un mouse usb e posso anche usare il tasto destro!

CUT

Grazie a tutti, ciao
estebanmarquez
Sono un utente di win XP vi assicuro che non voglio trolleggiare ma solo fare una semplice domanda

a parte l'interfaccia sicuramente più bella e user friendly, mi spiegate perché dite che è tutto più intuitivo di win XP. Cioè anche se win XP se voglio collegare un mouse o qualsiasi altra periferica non ho problemi... la attacco e carico i drive, punto.

Sul mio PC di casa ho cambiato motherboard e processore SENZA reinstallare il sistema operativo e va tutto alla grande. Non mi sono MAI preso un worm o un virus sul PC di casa pur avendo l'ADSL grazie ad un banale firewall ed antivirus.

Quindi a parte la stupenda interfaccia... dov'è il vantaggio?
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Old 24-06-2004, 13:37   #23
Leron
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Re: Re: iBook nuovo... e adesso?

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Originariamente inviato da andreasperelli
Sono un utente di win XP vi assicuro che non voglio trolleggiare ma solo fare una semplice domanda

a parte l'interfaccia sicuramente più bella e user friendly, mi spiegate perché dite che è tutto più intuitivo di win XP. Cioè anche se win XP se voglio collegare un mouse o qualsiasi altra periferica non ho problemi... la attacco e carico i drive, punto.

Sul mio PC di casa ho cambiato motherboard e processore SENZA reinstallare il sistema operativo e va tutto alla grande. Non mi sono MAI preso un worm o un virus sul PC di casa pur avendo l'ADSL grazie ad un banale firewall ed antivirus.

Quindi a parte la stupenda interfaccia... dov'è il vantaggio?
il vantaggio è che è basato su freebsd (UNIX) pesantemente modificato, ha un cuore che è una roccia (altro che win) , è stracomodo da usare, è estremamente funzionale

è proprio un altro pianeta, ma bisogna provarlo per rendersene conto
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Old 24-06-2004, 14:03   #24
andreasperelli
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Re: Re: Re: iBook nuovo... e adesso?

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Originariamente inviato da Leron
il vantaggio è che è basato su freebsd (UNIX) pesantemente modificato, ha un cuore che è una roccia (altro che win) , è stracomodo da usare, è estremamente funzionale

è proprio un altro pianeta, ma bisogna provarlo per rendersene conto
beh il mio XP è strasolido... ti assicuro!

quello vorrei sapere è PERCHE' "è stracomodo da usare, è estremamente funzionale"... cioè capirlo nel dettaglio, tipo "il mac non ha problemi di file di registro... il mac autoripara i file di sistema..." tanto per fare un esempio.
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Old 24-06-2004, 14:08   #25
Leron
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Re: Re: Re: Re: iBook nuovo... e adesso?

Quote:
Originariamente inviato da andreasperelli
beh il mio XP è strasolido... ti assicuro!

quello vorrei sapere è PERCHE' "è stracomodo da usare, è estremamente funzionale"... cioè capirlo nel dettaglio, tipo "il mac non ha problemi di file di registro... il mac autoripara i file di sistema..." tanto per fare un esempio.
te lo ho detto: UNIX & stability

tutti credono di avere un sistema solido finchè non provano un mac

in pratica: con OSX non fai casini, ma nn si può spiegare, bisogna provarlo

(o meglio, ci vorrebbero anni per spiegare tutte le caratteristiche che li differenziano, XP non è proprio paragonabile, neanche l'architettura è la stessa)
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Old 24-06-2004, 14:15   #26
Leron
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cmq riporto un articolo:

Mac OS X

Mac OS X è il sistema operativo di Macintosh per il nuovo millenio.

Si tratta certamente della più radicale riscrittura del sistema operativo dal System 1 del 1984, al punto di mantenere del programma originale solamente il look & feel, la famosa interfaccia amichevole Mac

Mac OS X è costruito attorno a vari strati di componenti, secondo i dettami più moderni dei sistemi operativi. L'interfaccia con l'utente prende il nome di Aqua, mentre le interfacce del sistema con i programmi sono ben tre: Classic, per i programmi che giravano sotto Mac OS 8 e 9, Carbon, per i programmi aggiornati per Mac OS X e Cocoa, per i programmi scritti appositamente per X. Sotto il cofano, il motore del sistema è Darwin, un sistema operativo Open Source basato su Mach 3, un sapore di Unix, e tre nuclei di routine per la grafica e il multimedia: il noto QuickTime, OpenGL e Quartz, il nuovo Display Postscript di Mac.

aqua

Anche per quanto riguarda l'interfaccia, a dire il vero, ci sono state non poche modifiche. Il nuovo look si chiama aqua e rivede non solo l'estetica a cui siamo abituati, ma abbatte anche alcune delle convenzioni di base della vecchia interfaccia, come, ad esempio, il disco rigido sulla scrivania.



(fai click su Aqua per vedere il desktop di Mac OS X)
darwin

Alla base di tutto c'è il microkernel: il kernel di un sistema operativo ne costituisce lo scheletro; è quella parte che si occupa di far girare gli altri moduli del sistema e le applicazioni, assegna ad ognuna di esse la porzione di memoria di cui necessitano e si preoccupa che nessuna applicazione possa sconfinare sulla memoria altrui. Il Kernel gestisce fra le applicazioni la disponibilità del microprocessore, e si occupa di mettere a disposizione i dispositivi di input/output, cioè, per esempio, registra i dati sul disco. Il nucleo del nuovo sistema operativo prende il nome di Darwin,

Il microkernel attuale di NextStep è Unix, o meglio Mach 3, una sua versione alleggerita e semplificata che di Unix contiene l'essenziale, per avere un sistema veloce e compatto. Ciò nonostante NextStep, così come Rhapsody, potrebbe funzionare anche con un kernel differente.

Il formato dei file di NextStep è Unix; in Mac OS ogni file è composto da due porzioni (non visibili dall'utente, ma disponibili al programma): un data fork e un resource fork. Il data fork contiene i dati, il resource fork le risorse, cioè il tipo e il creatore del file, l'icona, il codice del programma, i menu, le icone, i suoni e altro.

In Unix il resource fork non esiste. Ognuna di queste parti consiste in un file indipendente. L'utente però non viene confuso, come nel DOS (e in Windows) da una molteplicità di documenti collegati: in realtà ne vede uno solo, che per il sistema è una directory (in Mac OS sarebbe una cartella). Questa directory contiene i differenti file con tutte le componenti dell'applicazione. Non c'è comunque pericolo che l'utente dia una sbirciata a queste componenti, perché la cartella è protetta, e ha l'apparenza di una applicazione, che viene lanciata da un doppio click.

Sopra il kernel, e strettamente sotto la sua direzione, girano le altre componenti del sistema operativo e i programmi. Gli uni e gli altri sono collezioni di oggetti, cioè parti di codice indipendenti, che comunicano tra loro spedendosi e ricevendo messaggi. Nessun oggetto ha la possibilità di entrare nel contenuto dell'altro, e ogni oggetto funziona indipendentemente dal modo con cui gli altri oggetti sono stati costruiti. In questo modo ogni oggetto può essere modificato o sostituito dallo sviluppatore senza preoccuparsi che il resto del sistema o dell'applicazione smetta di funzionare, o che insorgano conflitti o incompatibilità fra le applicazioni. In questo modo creare e aggiornare un programma diventa molto più semplice e alla portata di sviluppatori più piccoli delle organizzate software house attuali. Per l'utente questo significa più programmi e più fantasia.


in pratica

Una delle componenti del sistema operativo è il Windows Manager, che si occupa di stabilire quale fra le applicazioni aperte sia al momento quella che riceve l'attenzione dell'utente: in pratica a quale applicazione appartiene la finestra attiva. Windows Manager si preoccupa di far giungere al programma in primo piano i click del mouse e le parole che vengono battute sulla tastiera, e fornisce al programma lo spazio su cui disegnare all'interno della finestra, senza che possa avere accesso ad un'altra finestra. Ogni applicazione gira in uno spazio ad essa dedicato dal sistema e non ha la possibilità di creare confusione nello spazio dedicate alle altre, trascinandole in una eventuale crash di sistema.

Pre-emptive multitasking significa che il tempo del microprocessore è suddiviso dal sistema fra le varie applicazioni (o meglio, fra i vari processi attivi); nessun programma può pretendere tutta per se l'attenzione del processore, né può evitare di restituirne l'attenzione nel caso il programma finisca in una situazione di errore.

Mac OS System 9 è dotato di Collaborative Multitasking, che significa che richiedere l'attenzione del microprocessore e restituirlo al sistema è a discrezione del programma stesso, e che il fatto che il computer funzioni in multitasking dipende dalla correttezza con cui è stata scritta ognuna delle applicazioni che gira (e dal fatto che nessuna si blocchi).

La conseguenza pratica più immediata di questa differenza è che OS X è un sistema assolutamente stabile: niente bombe, niente blocchi, niente riavvii.

Ma anche indipendentemente dalle situazioni di errore, l'utente non è mai rallentato dalle operazioni del computer, come la stampa, il collegamento in rete, la copia di un file, un filmato QuickTime che gira sullo sfondo.


condizioni

Windows Manager fa parte di un'altra componente che si occupa di disegnare le immagini sullo schermo, basato su PDF. Notoriamente PostScript è un linguaggio di descrizione della pagina molto utilizzato dalle stampanti e divenuto uno standard nel cosiddetto mercato del desktop publishing. Programmi come Illustrator, FreeHand, PageMaker, XPress utilizzano questo standard. Macintosh non usa PostScript per scrivere sullo schermo, bensì un insieme di routine grafiche che prendono il nome di QuickDraw. Neppure Windows usa una forma di PostScript a schermo. Perciò i programmatori che creano programmi di grafica di tipo PostScript devono scrivere un doppio codice per visualizzare le immagini su schermo e in stampa. Con DPS ciò non è più necessario perché il linguaggio è il medesimo: ciò renderà il nuovo Macintosh la piattaforma di scelta per la grafica, come già è stato in passato.

Rispetto al PostScript delle stampanti, il DPS ha una serie di comandi per comprendere l'input dell'utente. DPS non è veloce come QuickDraw e non ha tutte le capacità di GX; al momento gli ingenieri di Apple e NeXT stanno lavorando fianco a fianco con Adobe (la software house proprietaria di PostScript) per inserire in Rhapsody le tecnologie di ColorSync e QuickDraw GX (le nuove routine di descrizione della pagina di Mac OS) sempre che risulti possibile.

Altri moduli del sistema operativo non presenti oggi in NextStep, ma che lo saranno in Rhapsody, sono QuickTime Media Layer, OpenDoc, Java Runtime, Speech Manager e forse AppleScript e Apple Guide, tutte tecnologie già presenti nell'attuale versione di Mac OS.



Java Runtime è analogamente un modulo a oggetti in grado di contenere applicazioni tipicamente studiate per il World Wide Web. Le applicazioni Java (dette Applet) possono girare anche all'interno di oggetti OpenDoc.
multiprocessing

NextStep è un sistema portatile, cioè non è stato scritto per nessuna piattaforma o microprocessore in particolare. Il primo processore su cui NextStep girava è stato un Motorola 68040, ma oggi ne sono state scritte versioni per PowerPC, Intel, e workstation Sun.

Mac OS X gira solo su piattaforma Apple basata su PowerPC, ma sarebbe facilmente in grado di farlo su ogni altro computer.
Cocoa

Cocoa permette di disegnare gli elementi visivi dell'applicazione così come si fa in HyperCard o in Visual Basic. A ognuno di questi oggetti, creato automaticamente, si può assegnare del codice in un linguaggio chiamato Objective C, che è una forma di C semplificato e elegante, simile a Java e a SmallTalk, a differenza di C++ che del C rappresenta una versione complicata. Anche

Tramite OpenStep non solo si possono creare programmi per NextStep ma anche, richiamando le opportune API, per Windows e Solaris. Ciò dovrebbe essere sufficiente per fare del nuovo Macintosh la piattaforma di sviluppo di scelta, così come QuickTime Media Layer dovrebbe essere il motivo per farne la piattaforma di sviluppo per il multimediale.
la compatibilità

Come bonus, un ambiente protetto all'interno della memoria fa girare le applicazioni scritte a tutt'oggi per Mac OS System 9. Non è un emulatore perché le applicazioni si rivolgono direttamente al processore PowerPC, e perciò non sono rallentate in alcun modo. Ogni applicazione che si blocchi in questo ambiente Mac virtuale può portare al blocco del modulo ma non del sistema e delle applicazioni che girano al di fuori di esso.

Da ultimo, una rassicurazione per tutti gli utenti Macintosh impensieriti dal dover cambiare il proprio modo di lavorare: Mac OS X è dotato ancora di un Finder come quello a cui siamo abituati dal 1984. Solo un bel po' più moderno.
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Old 24-06-2004, 14:19   #27
Leron
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un minimo di storia


Il sistema operativo è la personalità più profonda di un computer.

Sono sistemi operativi Macintosh (Mac OS), MS DOS, Windows, OS/2, UNIX, Linux, BeBox, Amiga...

Queste sigle corrispondono per l'utente ad altrettanti e definitivamente diversi modi di lavorare, di comunicare con il computer, di realizzare con esso i propri lavori, assai più dell'hardware che si utilizza.
Il sistema operativo costituisce l'insieme delle routine che il computer mette a disposizione dell'utente e dei programmi, e costituisce l'aspetto grafico (che può essere praticamente nullo, come nel caso del MS DOS) e le capacità del computer, per esempio di processare immagini e suono, o di collegarsi ad altri computer.
In pratica il sistema operativo costituisce quello che noi vediamo guardando lo schermo e il nostro modo di lavorare con il PC
MS DOS

Nel 1981 IBM calava nel nascente mercato del Personal Computer l'asso di un proprio computer, che chiamò proprio PC.
Non era costruito in casa, ma sorprendentemente frutto dell'assemblaggio di terze parti, come il microprocessore 8088 di Intel.
Il sistema operativo venne affidato a una piccola ditta di Seattle, la Microsoft di Paul Allen e Bill Gates, che aveva lavorato ad un BASIC molto diffuso.
Era un sistema operativo di vecchio stampo, sul modello degli esistenti CP/M di Gary Kildall e DOS 3.3 di Apple //, basato sui comandi in linea battuti da una tastiera. Era un sistema operativo povero, ma il migliore comunque fra quelli sul mercato.

IBM compì un errore di proporzioni allora inimmaginabili lasciando a Microsoft i diritti di distribuzione autonoma di quel sistema operativo, con il nome di MS DOS, per poter risparmiare un pugno di dollari sull'acquisto.
Su quel singolo errore si basa la fortuna attuale di Bill Gates, l'uomo più ricco del mondo.
Il PC IBM si dimostrò infatti una macchina decisamente facile da imitare, e tanto il processore Intel che il sistema operativo MS DOS si trovavano sul libero mercato.

Nacquero i cloni, che stanno alla base dell'attuale market share delle macchine basate su Intel/Microsoft, attualmente definite Windows compatibili o più familiarmente Wintel.
Macintosh

L'unica casa a non uniformarsi (oltre a Atari e in parte Commodore, oggi entrambe scomparse) fu proprio Apple.
Apple II non fu mai messo in grado di competere realmente con il PC IBM, forse soprattutto per la mancata crescita del suo (economico) processore.

Ma Apple aveva altro per le mani: nel 1984 fra squilli di fanfara usciva Macintosh, un computer estremamente innovativo, dotato di interfaccia grafica, monitor color carta con la nitida definizione di 72 punti per pollice, un dispositivo di puntamento a mouse e il più potente microprocessore sul mercato, il Motorola 68000 a 32 bit.

Nel 1986 Macintosh aveva già di serie una scheda sonora, una porta SCSI e una porta per il collegamento con gli altri Mac.

Un computer estremamente facile da usare, produttivo, efficiente.
Apple considera Mac così sorprendente da poter mantenere da solo una quota significativa del mercato.
Macintosh è un sistema proprietario. Significa che nessuno poteva (e può) produrne, se non Apple.
Ogni altra ditta poteva invece produrre un DOS compatibile.

Questo spiega il successo di MS DOS anche negli anni in cui il sistema era palesemente e soprendentemente inferiore a Macintosh, OS/2, Amiga.
OS/2 e Windows

IBM non era cieca alla inferiorità del DOS, e alla fine degli anni 80 si diede da fare per aggiornare il sistema e gettare le basi per una piattaforma hardware standard più affidabile dei cloni.

Creò in comunità con Microsoft la prima versione del nuovo sistema operativo, dalla più moderna interfaccia grafica, che prese perciò il nome di OS/2, con lo scopo di rimpiazzare PC DOS (ormai per tutti MS DOS).

E qui ebbe la seconda sorpresa: MS DOS si rivelò una creatura autonoma, ormai svincolata dal suo creatore.
Gli utenti non compravano OS/2 e i produttori di hardware non si aggiornavano al nuovo hardware (al nuovo bus) ma continuavano a caricare MS DOS.

Il merito di Bill Gates fu di rendersi conto molto presto dell'inerzia del mercato e dell'utente DOS.
L'illuminazione fu: il mercato non vuole alta tecnologia, e l'utente medio, che usa il computer come se fosse una lavapiatti, vuol continuare a usare i soli due comandi che ha imparato.
Gates trovò il coraggio di sciogliere la sacra alleanza con IBM e continuò a sviluppare il suo DOS, limitandosi ad aggiungere una specie di programma grafico di utilità per la gestione dei file, la prima versione di Windows.
Windows vs Mac

L'utente Windows / DOS è un utente particolare.
Usa un sistema operativo non facile da utilizzare e al limite dell'impossibile da configurare, ma al tempo stesso di solito sa poco o nulla di computer.
Usa un solo programma o poco più, di cui impara i "tasti da schiacciare".
Ritiene che copiare un file, compiere un back up, aggiornare un programma siano compiti da tecnico specializzato.

Ho sentito un eminente clinico sentenziare che si trova molto bene ad usare un famoso programma di scrittura, e che anzi era in attesa che "venissero ad installargli la nuova versione" !!!
Una frase del genere è l'equivalente di dire che la Parker è una ottima penna, e che si è in attesa del servizio di assistenza tecnica per cambiarne la cartuccia d'inchiostro!

Il motivo principale della diffusione del DOS è stata la compatibilià: per produrre un DOS una azienda non deve scriversi sistema operativo e programmi, né deve progettare un microprocessore, ma semplicemente acquistarli già pronti.

Fra i motivi per cui la gente continua ad usare Win/DOS sono anche da sottolineare la complicità dei venditori (quelli PC sono assai più numerosi), dei tecnici (che spesso guadagnano dall'assistenza di vecchi PC più denaro del valore stesso - spesso nullo - della macchina) e dei programmatori di software verticale - cioè i gestionali su misura (che continuano a programmare nel vecchio DOS perché altro non sanno fare).

Moltissimi uffici lavorano in modo decisamente poco efficiente utilizzando programmi di vecchia concezione, macchine di scarso valore e pagando fior di quattrini l'assistenza, ma il personale e - naturalmente - i consulenti sono assolutamente contrari a un cambiamento.

Macintosh è sopravvissuto fino ad oggi grazie alla manifesta superiorità, che gli ha permesso di inventare vere fette di mercato per il quale è (era) necessario: il desktop publishing innanzi tutto.
Tanto che si diceva che chi compra un computer per il proprio lavoro sceglie Mac, chi lo compra per il lavoro degli altri sceglie DOS.
Linux

C'è una terza scelta fra un sistema proprietario come Mac OS e un sistema non troppo efficiente come Windows? Inaspettatamente la risposta è arrivata dal mondo OpenSource: hackers che hanno creato dalle fondamenta un sistema operativo compatibile con Unix ed estremamente efficiente e robusto: Linux.

Linux è un tale successo che molte aziende hardware hanno cominciato a fornirlo come opzione al posto di Windows; il rovescio della medaglia è che Linux è un sistema ancora in costruzione, e per ora il suo utilizza comporta la necessità di conoscere gli oscuri comandi in linea di Unix. Fra le aziende che si stanno occupando oggi della crescita di Linux si contano oggi IBM, Corel, Sun oltre ad aziende pioniere come Red Hat e Caldera.

Non che lo stesso Gates non abbia cercato di correre ai ripari.
Da diversi anni ha creato un vero sistema operativo grafico a 32 bit, Windows NT, che dietro la stessa confusa interfaccia di Windows nasconde un sistema potente e moderno, dotato per esempio di vero multitasking, cioèdella capacitàdel sistema di compiere piùoperazioni simultaneamente (funzione che in questi tempi di computer in rete si sta manifestando essere vitale).
Windows 98 vs Mac OS

In che lingua si coniuga il futuro (prossimo) del personal computer?

Windows ha accorciato le distanze con Mac OS 9, ma la differenza in termine di efficienza e produttività rimane forte, specie sul fronte della configurabilità.

Far funzionare un Windows che non ne vuol sapere può diventare un incubo, aggiungere una periferica è ancora un'operazione per niente scontata, e infine un utente Windows non si stupisce che un programma Windows non funzioni sulla propria macchina.

D'altra parte Macintosh ha di nuovo iniziato a dettare le regole, sia con i propri computer colorati che, soprattutto, con un sistema operativo nuovo fiammante, che ha preso il nome di Mac OS X.
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Old 24-06-2004, 14:21   #28
Dottor Brè
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L'usabilità è già una spiegazione sufficente, magari te le posso argomentare in questo modo, per avere un quadro più pulito:

-l'ergonomia dell'interfaccia
-L'intuitività dei procedimenti
-installare e disinstallarla occupa davvero pochissimo tempo, senza incasinare registri.
-Non ha bisogno di antivirus
-Non occorre deframmentare
-Rarissime occasioni di stallo
-splendita integrazione con le suite di spalla al SO


tutto ciò si traduce in una semplicità d'uso, senza continui affanni di aggiornamenti sw (sia di sistema, che di fw e antiv).
Si vive e lavora più tranquillamente, in un'ottima più free. Accendi la macchina e ti immergi immediatamente.

Ovviamente, anche un coscente PC user può realizzare un matrimonio felice con i SO di Micro$, ma sicuramente non senza perdite di tempo dovute alle motivazioni di cui sopra.
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Old 24-06-2004, 14:48   #29
andreasperelli
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Grazie ragazzi, ora la situazione mi è più chiara

resto sempre più convinto che gli unici motivi per comprarsi un PC siano : prezzo e giochi. Il problema è che sono due punti importantissimi! almeno per me....
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Old 24-06-2004, 15:11   #30
Dottor Brè
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Su questo sono d'accordo con te Andrea.
Però tieni conto che per giocare c'è pure la Play2 (se becchi l'offertona te la porti a casa con 170 euro)
Per il prezzo invece, qualche risparmio qui e la, dopo un pò il gruzzoletto viene fuori.

Ma poi, specialmente per i portatili, il divario prezzo tra Mac e PC è veramente irrisorio, anzi, quasi a favore dei Mac (parlo dei bellissimi Ibook12" e 14") il più piccolo (comodissimo, leggerissimo, con chassis in policarbonato e con un'autonomia invidiabile di 5 ore e passa) con "1000 EUROS" è tuo

facci un pensierino
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Old 24-06-2004, 15:19   #31
andreasperelli
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Originariamente inviato da Dottor Brè
Su questo sono d'accordo con te Andrea.
Però tieni conto che per giocare c'è pure la Play2 (se becchi l'offertona te la porti a casa con 170 euro)
Per il prezzo invece, qualche risparmio qui e la, dopo un pò il gruzzoletto viene fuori.

Ma poi, specialmente per i portatili, il divario prezzo tra Mac e PC è veramente irrisorio, anzi, quasi a favore dei Mac (parlo dei bellissimi Ibook12" e 14") il più piccolo (comodissimo, leggerissimo, con chassis in policarbonato e con un'autonomia invidiabile di 5 ore e passa) con "1000 EUROS" è tuo

facci un pensierino
beh sul prezzo ha ragione tu... del resto poi non è che io ci spenda poco per il mio PC, anzi!

il problema è che con la PS2 ci ho giocato ed è veramente un'abbisso indietro rispetto al PC!

anche se spesso ho avuto la tentazione di farmi laptop MAC + PS2... bah!
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