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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link all'Articolo: http://www.businessmagazine.it/artic...ano_index.html
Nel corso dei prossimi anni sempre più scenari d'utilizzo, anche in ambito professionale, faranno massiccio utilizzo di cloud computing: centralizzare i dati rendendoli accessibili ovunque, spostando ove possibile anche il peso delle elaborazioni fuori dalla struttura aziendale Click sul link per visualizzare l'articolo. |
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#2 |
Member
Iscritto dal: May 2001
Città: Torino centro
Messaggi: 123
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back to the future
Bel paradosso quello informatico. Siamo partiti da sistemi centralizzati con terminali stupidi, passati nell'era del personal computer e ora torniamo alle origini: server centralizzati (cloud) e terminali stupidi.
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2000
Messaggi: 17963
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a me sta cosa ricorda tanto il tempo dei mainframe e dei terminali con monitor a fosfori verdi.
una volta era già tutto basato sul cloud computing se ben ci pensate. un'applicazione che io vedrei di buon occhio invece è in ottica domestica: 1 unità centrale n interfacce che gestiscono solo l 'i/o, quindi ne piazzo una in salotto(tv) come media center, una nello studio, un tablet portatile così lo uso nel letto. in un sol colpo risolverei i problemi di rumore e ingombro dei pc, metto il main sotto scala e non ci penso più. le interfacce sarebbero economiche, in quanto video escluso, basterebbe una scheda di rete wifi o ethernet, 2 3 usb un soc tipo tegra ed un os tipo chrome os o android
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#4 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2001
Città: Saronno (VA)
Messaggi: 21861
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SI..
l'idea è pure buona ma resta il problema che un sistema di questo tipo necessita una connettvità con una banda enorme.. mi pare un ostacolo tutt'altro che facile da abbattere visto quanto pesa sul risultato finale nell'esperienza di utilizzo.. |
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#5 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: BARI
Messaggi: 1983
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il cloud computing è un disastro totale in quanto sposta il centro di lavoro al di fuori dei luoghi di produzione creando di fatto una dipendenza insolubile dai servizi esterni....
non venitemi a dire che gli studi di architettura hanno bisogno di cloud per i render perchè è totalmente falso! ho lavorato negli anni 90 per diversi studi facendo render che duravano piu' di 12 ore e tutto è filato liscio figuriamoci oggi che i render piu' impegnativi non durano piu' di 1 ora su macchine dual core, il 90% dei render avviene in meno di 5 minuti... consideriamo la stesura dei documenti...attraverso google docs o altro... a parte che questi strumenti sono inadatti a documenti di una certa complessità ma poi perchè i miei dati dovrebbero tutti girare on net? e quando questi dati sono su un server a migliaia di km di distanza chi mi garantisce che a leggerli sia solamente io? ma stiamo scherzando? il cloud è quanto di peggio possa esserci per l'evoluzione del pc e spero che nessuno lo adotti in alcun modo in quanto non è sicuro e porta ad una dipendenza che oggi è tranquillamente ed efficentemente internalizzata... ossia meglio gestirsi il prodotto del proprio lavoro nel proprio studio invece che mandare in giro per il mondo il sudore delle nostre fatiche... google e microsoft stavolta non l'avranno vinta mi spiace... ![]() ps: condanno il modo in cui le testate giornalistiche come hwupgrade e tomshw ciclicamente propongono articoli sul cloud completamente acritici chi vi paga per scrivere queste corbellerie? voi sapete benissimo che il cloud rende schiavi gli utenti... |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: BARI
Messaggi: 1983
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un'ulteriore appunto i vecchi mainframe erano internalizzati ossia risiedevano nelle aziende e non a pezzo di mondo...
oggi invece le industrie del software ci chiedono di lavorare su pc che non si sa neppure dove siano ubicati...fidando sull'infallibilità di una nuvola.... ![]() qui la follia supera tutto... |
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2009
Messaggi: 928
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no cloud.
io mi tengo i miei dati importanti dove posso controllarli e non mi affido a soluzioni cloud. |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2007
Messaggi: 9047
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@homero mi spiace per te ma tutto il mondo it si sta spostando in massa verso cloud e virtualizzazione..e menomale aggiungo io.
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2007
Messaggi: 9047
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#10 | ||
Senior Member
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 12109
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Quote:
![]() ![]() ![]() ![]() hahaha si come no io lo faccio di professione e per render fotorealistici, con una risoluzione intorno ai 2500 x 1400 pixel, quindi a malapena utilizzabili su un A4 il mio i7 950 impiega 8-9 ore... quindi lol evitiamo di sparare queste ca.... madornali. nelle tue tempistiche rientrano 2 cubi colorati da bambini delle medie, nulla che abbia a che fare con render PROFESSIONALI per studi di architettura Quote:
si il problema è la larghezza di banda e le tempistiche per spedire la scena e le texture alla farm.... insomma 300-400 Mb e passa di progetto non sono proprio il massimo della vita da spedire nelle animazioni ha sicuramente senso perchè i tempi di animazioni in alta qualita richiedono tempi spropositati, su scene singole dipende molto dalla complessita..... Ultima modifica di AceGranger : 18-06-2010 alle 11:53. |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: BARI
Messaggi: 1983
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x AceGranger:
mi fa piacere che ridi della tua incapacità....meglio prenderla con allegria invece di imparare ad utilizzare un render engine... ti faccio un esempio lampante che forse ti aprirà un po' gli occhi: regola n° 1 stimare il tempo di render appena ricevuto l'assieme dai progettisti tramite scena di test...non si da' mai in pasto un assieme di autocad o 3dmax nudo e crudo. regola n°2 semplificazione della scena...è inutile calcolare 16 ray bounce per una finestra che magari si trova a 20 metri dall'osservatore e che inciderà di una frazione di gradi il colore di 4 pixel... regola n°3 non ricalcolare in continuo sempre la stessa scena, ma suddividila in layer, in genere si suddivide gli sfondi e i commerciali come vegetazione, impianti di scena come automobili e manichini dal progetto vero e proprio... in questo modo eviti di ricalcore sempre le stesse cose.... utilizza diversi livelli di aliasing....è inutile utilizzare il massimo aliasing possibile su tutta la scena quando poi l'influenza di questo sull'immagine finale si riduce ad un manipolo di pixel che di fatto non è percettibile... regola n° 4 sostituisci i particolari con le texture... questo è qualcosa che il visualizer decide con i progettisti... se un palazzo ha 100 finestre tutte modellate per bene è inutile renderizzarle cosi' come vengono dal file autocad ma si utilizzano oggetti sostitutivi a seconda delle inquadrature....sono tral'altro presenti script da 10 anni che fanno questo.... regola n°5 questa regola è la piu' importante: il render per quanto calcolato con dovizia è sempre una rappresentazione della realtà e non una simulazione scientifica.... ossia non illudiamoci che con 3d max o lightwave o luxology modo o vray o maxwell non otteniamo una simulazione scientifica della realtà....ma una approssimazione piu' o meno attendibile, pertanto va utilizzato come un pennello nelle mani di un pittore e non come uno strumento di calcolo scientifico...in altre parole renderizzare con tutti i parametri al massimo non ci aiuta ad ottenere una scena migliore... infatti quando si devono fare studi sulla luce in genere per l'illuminazione di capannoni industriali dove avere una buona visibilità e non avere zone in ombra è un obbligo e le luci e gli impianti vanno calcolati prima...gli ingegneri utilizzano software specifici parametrici e non certo i vari render fosse maxwell o vray che millantano di essere i piu' precisi in questo campo... pertanto prima di ridere impara a fare il tuo lavoro.... |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2006
Città: Cartigliano [Vicenza]
Messaggi: 1508
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@ homero
tutte regole giuste ma ogni caso specifico ha la sue regole. Qualche anno fa ho collaborato con una azienda che produceva mobili in legno. Il problema di questa azienda è che spendeva ogni anno circa 50-70.000€ per realizzare le foto della nuova collezione. I costi comprendevano la relizzazione dei prototipi (che rimanevano spesso invenduti), l'allestimento dello studio, il fotografo e i costi degli scatti. I render in questo caso hanno giocato un ruolo molto importante: in primis poter realizzare uno studio con un costo molto minore (ovvero la licenza dei programmi ammortizzata nel tempo) usando i modelli 3d che venivano già realizzati per mandare in produzione il pezzo; un altro grande vantaggio è stato quello di perosnalizzare le finiture in quanto la scena veniva realizzata sulla stanza dove effettivamente si andava a posizionare i manufatti (colore, lucidatura, etc...) Il 3d ha aperto una duplice strada: abbattere i costi dei cataloghi e fornire un servizio di personalizzazione al cliente. Con tutte le conseguenze del caso, per la brochure la realizzazione di render fotorealistici che impiegano qualche decina di ore è essenziale in quanto bisogna dare delle suggestioni a chi le sta guardando. Non si tratta di ricreare la realtà perfetta, del resto anche le gli scatti del fotografo venivano ritoccati, ma di fare un immagine ad hoc per le esigenze. Per quanto riguarda i clienti il servizio di personalizzazione ha si dei costi iniziali in più, ma ti permette di risparmiare materiale e lavoro in caso di clienti esigenti che ti chiedono "voglio il mobile nero, anzi no... bianco, anzi meglio..." Tornando alla news le renderfarm sono utili nei casi critici ovvero quando anche mettendo in parallelo tutte le tue macchine a disposizione non ce la fai ad avere un risultato decente da mostrare al cliente e pur di non perdere la commessa spendi quel qualcosa in più per portarla a casa...
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Ho concluso affari in modo positivo con: azz |
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#14 |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2008
Messaggi: 36475
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purtroppo anche dividendo e ottimizzando certi rendering vanno avanti ore lo stesso
io ne ho fatti alcuni non particolarmente complessi ma che hanno tenuto impegnato il mio i7 860 a 3.8ghz un paio di ore dipende da cosa renderizzi, altri rendering che ho processato invece, seppur più ricchi come scena li ho fatti in meno tempo a causa di riflessi e luci
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Ryzen 5950x PBO2 - Asus B550m TUF- G.Skill 32GB 3200Mhz - ZOTAC 3080 12GB OC - 990 PRO 1TB - 970 EVO 1TB - 860 EVO 250GB
Asus ROG Ally Z1 Extreme |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 12109
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Quote:
i clienti per cui hai lavorato tu saranno stati abituati a quel tipo di materiale medio basso, i miei no. Ci sono tranquillamente molti studi di architettura o renderisti professionisti che si occupano di fare le brochures di mobilifici dove i render devono essere INDISTINGUIBILI dalle foto delle medesime cucine fatte in studio, o immagini da rivista, dove non puoi certo presentare una patacca da paint. prova a farti un giro su Treddi o Evermotion e vedere i render di produzione per questi scopi e poi vediamo se durano 2 ore su un dual core ![]() ah e giusto per gradire es. philips distribuisce i file IES per le luci fotometriche da usare nei programmi di modellazione per il calcolo preciso dell'illuminazione. fosse come dici tu, realta come Rebusfarm non esisterebbero, invece sono vive e vegete e hanno sempre lavoro.... evidentemente il mercato richiede anche qualita e non solo schifezze da 2 ore su sun dual core o "render" da 5 minuti, sara che non siamo piu negli anni 90' ![]() comunque molto meglio cosi, piu "renderisti" da 5 minuti ci saranno e piu lavoro avranno quelli come me, visto che fino ad oggi, un buon 20-30% del mio lavoro è consistito nel RIFARE render di altri ![]() Ultima modifica di AceGranger : 18-06-2010 alle 15:03. |
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#16 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2003
Città: Legnano (MI)
Messaggi: 4901
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innanzitutto tutti questi parallelelismi con il mondo dei mainframe non ce li vedo.
All'epoca era l'unico modo per ammortizzare il costo di bestioni enormi e dalla potenza computazionale ridicola ripartendone l'uso su più realtà possibili. Ma non esisteva "la rete" come esiste adesso. Figurati se uno poteva andare a vedersi il documento tal dei tali a casa o sull'internet café. O su qualsiasi altro terminale, visto che ogni maifnrame era una rete isolata dagli altri (o se aveva qualche collegamento non era certo sfruttabile arbitrariamente come adesso è internet). Ora quando si parla di cloud principalmente si pensa a portabilità, mobilità e sicurezza, non è certo un fattore di costi che ti porta a pensare al cloud. Quote:
secondo: qua ci si dimentica che il cloud è una tendenza INTERNAZIONALE. Siamo su un forum italiano, uno stato vecchio che nel 21esimo secolo basa la sua economia sull'industria manifatturiera e su attività imprenditoriali ridotte. Mi ricordo a memoria che il 50% delle imprese italiane sono sotto i quindici dipendenti, forse i numeri sono meno drammatici forse invece di più, ma è innegabile che all'estero le grandi realtà industriali e le multinazionali sono più diffuse. A costoro, aziende con molte sedi e numerosissime filiali, una ripartizione territoriale frammentaria e diffusa, alcune anche una presenza sul territorio in mobilità, il cloud dà immensi vantaggi, mentre gli svantaggi legati alla riservatezza dei documenti sono superabili in quanto l'azienda stessa può implementare il cloud internamente. Io lavoro in una grande grande grande azienda e qui il cloud sta diventando una realtà, principalmente per le applicazioni che si stanno tutte spostando su web in wan (alcune app sono su servers in lan, con una gestione secondo me migliorabile), e spero presto anche per i dati in quanto, è inutile parlare sempre di backup agli utenti: non si sanno gestire i loro dati (e a loro parziale discolpa, l'amministrazione non sa gestire le esigenze di strumenti informatici per mettere l'utenza in condizione di poter fare backup). Sicuramente tecnici specializzati sapranno meglio definire e gestire ridondanza e backup su server farms che un povero cristo che ha preso l'ecdl ieri e che lavora su un client senza nessuna garanzia di ridondanza. Ultima modifica di avvelenato : 18-06-2010 alle 14:53. |
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#17 |
Senior Member
Iscritto dal: Nov 2007
Messaggi: 9047
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@avelenato è anche una questione di costi, pensa a una startup che ha delle esigenze di servizio particolari potrebbe affittare un sistema cloud invece che investire una cifra importante (soprattutto in quel caso) per mettere su un sistema proprio.
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2005
Città: Perth
Messaggi: 498
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OT:
se uno se la gioca sul fotorealismo posso capire, per il resto la vedo difficile su come un render abbia a durare anche solo 30 minuti con le macchine odierne c'è render e render, c'è quello deve rispondere a certi requisiti e quello che devi rispondere ad altri, non vedo il problema. personalmente ho visto render dalla gibson (quella delle chitarre) impiegare roba come 30 ore su mini-cluster da 60 e più processori e non so quante altre diavolerie; ma dubito che ad esempio ci sia chi tolleri più di 20-30 min di render in pro-E anche se si tratta di progettare una mezza astronave^^ niente di personale, ma dire che chi fa i render in 10 min non sappia fare il proprio lavoro non vedo come porti in avanti la discussione sul cloud computing tornando alla notizia, io credo che ci stiano vendendo la solita minestrina ![]() l'idea di cloud computing via internet è possibile oggi e ok, ben venga, magari per qualche anno la moda regge e si monetizza bene per le inutilerie consumer. in ambito aziendale i piccoli cluster centralizzati, terminali, il "mini cloud" non se n'è mai andato e non ci pensa nemmeno a scomparire. il cloud computing quello che va a braccetto con internet ha spazio di manovra certo per svilupparsi anche a livello aziendale, ma temo sia MOOOOLTO meno di quello che intendono farci credere. un'azienda, ammesso e non concesso che ne abbia stretto bisgono, se lo mette in house un DMS/ERP per questioni di sicurezza et voilà, ecco il cloud computing.
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Canon 6D, Sigma Art 35 f/1.4, Canon 200 f/2.8, Canon 85 f/1.8 L'hardware, da solo, NON FUNZIONA. |
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#19 | |
Senior Member
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Londra (Torino)
Messaggi: 3692
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Il Cloud e' ottimo.
Basta saperlo usare bene. Ad esempio limitarlo ad alcune macchine di una server farm, per poter beneficiare della potenza di calcolo, senza dover per forza incorrere nei problemi di configurazione dei cluster.
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Se pensi che il tuo codice sia troppo complesso da capire senza commenti, e' segno che molto probabilmente il tuo codice e' semplicemente mal scritto. E se pensi di avere bisogno di un nuovo commento, significa che ti manca almeno un test. |
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