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#1 |
Bannato
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Debiti, scandali e stipendi d'oro a Taranto, così "fallisce" una città
Ciao a tutti! quest'oggi vi vorrei porrei all'attenzione l'attuale situazione economia della mia città...
Taranto sta fallendo, si proprio così... il comune di Taranto non ha più neanche i soldi per pagare i servizi quotidiani per i cittadini... vi riporto l'articolo apparso su Repubblica.it: "Un buco di 500 milioni: si fermeranno gli autobus e si spegneranno le luci nelle strade Non ci sono più soldi per raccogliere l'immondizia e per seppellire i morti Debiti, scandali e stipendi d'oro Taranto, così "fallisce" una città Se entro l'anno non arriveranno dal governo 60 milioni sarà la bancarotta dal nostro inviato ATTILIO BOLZONI TARANTO - I primi a fermarsi saranno i camion della spazzatura. E poi gli autobus. Tutti a piedi, per strade sporche e buie. In cassa non ci sono più nemmeno i soldi per pagare le bollette, in ogni pubblica via si spegneranno le luci. E per la festa dei morti non si seppelliranno più i morti: i servizi cimiteriali verranno ufficialmente sospesi il primo novembre. Il Comune di Taranto non ha più niente. Neanche un solo miserabile euro. Quella che segue è la ricostruzione dei fatti che hanno sprofondato una città del Sud in un gorgo di debiti, il più grande dissesto finanziario di un ente locale dal fallimento della Napoli dei vicerè degli Anni Ottanta. Un buco di quasi 500 milioni, un sindaco rovesciato dagli scandali, stipendi d'oro che hanno arricchito un clan di burocrati, un prefetto nominato a governare quella Puglia diventata famosa per Giancarlo Cito, intruglio tra un guappo e un picchiatore nero che si era impadronito di un pezzo d'Italia. E sono stati proprio gli eredi naturali del "feroce telepredicatore" finito in carcere per mafia a divorarsela, a mangiarsela fino all'ultima briciola. Così Taranto ha dichiarato la sua bancarotta amministrativa e la sua bancarotta politica. "La situazione di cassa è paurosa, fatti i conti ho un'autonomia per soli 10 giorni e poi non posso più garantire i servizi essenziali", annuncia Tommaso Blonda, il prefetto incaricato di salvare questa città di 200 mila abitanti che respira i fumi della più grande acciaieria d'Europa e si sta preparando alla sopravvivenza civile. Il prefetto ha portato con sé 5 sub commissari e 6 alti funzionari che ha piazzato nelle ripartizioni chiave del Comune, quelle dove tiranneggiavano dirigenti da 100 mila euro in su. Ma aver messo a posto le carte - e averle spedite in procura - non basterà più ormai per sottrarsi al tracollo. "Solo un atto straordinario dello Stato può mettere in salvo Taranto", spiega il prefetto. A Palazzo Chigi ha chiesto 60 milioni di euro sino alla fine dell'anno. Se non arriveranno, Taranto è spacciata. Su come questa capitale di Magna Grecia sia finita così in basso, non è un gran mistero per chi ci sta o c'è nato. "È una città che appena 15 anni fa, quando doveva scegliere il proprio sindaco fra un onesto magistrato e un pregiudicato, ha preferito il pregiudicato e si è incamminata verso l'isolamento", risponde Giancarlo De Cataldo, un tarantino che vive a Roma, giudice di Corte di Assise, saggista, autore anche di quel "Romanzo criminale" che magnificamente narra le gesta della banda della Magliana. E sospira De Cataldo: "La città migliore è quella che non ha potere". Dopo Cito e le scorribande ricattatorie dagli schermi della sua Antenna 6 o la caccia grossa agli emigrati sui marciapiedi, il destino di Taranto era come segnato. Mantenuta nel dopoguerra dall'arsenale dell'Ammiragliato, ingrassata poi dalle commesse dei cantieri navali, tramontato il sogno industriale degli anni '60 e '70, è andata sempre disperatamente in cerca di padroni. Trovandoli di volta in volta. In quel tribuno prima, in quell'allegra compagnia di giro che poi ha vinto le amministrative del 2000 prosciugando le finanze comunali. "Io ho perso contro il 65% dei voti dell'altro candidato a primo cittadino: subito dopo, noi dell'opposizione, siamo stati costretti a portare 20 chili di carte alla magistratura", ricorda Ludovico Vico, oggi parlamentare eletto nell'Unione e rivale dell'ultimo sindaco, Rossana Di Bello. È cominciato con lei - una che da Fi è passata a capeggiare una lista civica - l'inizio della fine del Comune di Taranto. Eventi e poi eventi e ancora eventi. Tutti di cartapesta. E costosissimi. E appalti e appalti e ancora appalti. Tutti a trattativa privata. E assunzioni a go go. E incarichi, consulenze, contratti a ore per aspiranti clienti da sistemare a ogni tornata elettorale. Direttamente in Comune. O nelle "partecipate", l'Amat (servizio trasporti) e l'Amiu (nettezza urbana). Assunzioni dopo assunzioni, nell'ultima primavera sono diventati più di 3mila quelli che prendono una busta da paga dal Comune. E intanto i conti sono andati in rosso. Il disavanzo era di oltre 83 milioni di euro nel 2004, è lievitato a quasi 138 milioni nel 2005. I debiti fuori bilancio sfiorano i 150 milioni. Gli oneri latenti sono di quasi 160 milioni di euro. Il commissario straordinario stima con precisione il "buco" fra i 446 e i 447 milioni. Con un trucco le voci passive le hanno trasformate in attive, i debiti in crediti, nelle entrate sono finite le voci "uscite" delle partecipate e voci incerte come quelle dei tributi ancora non riscossi. Una contabilità taroccata dal primo all'ultimo numero. Il sindaco Di Bello si è dimesso subito dopo una condanna a 16 mesi per l'appalto dell'inceneritore, in 33 sono sotto inchiesta per falso in bilancio. "Il Comune è stata una fabbrica di distribuzione indiscriminata di ricchezza, c'è stato un saccheggio", spiega Roberto Nistri, insegnante di storia e filosofia al liceo classico Archita per tanti anni, scrittore anche lui. E aggiunge Gino d'Isabella, uno dei segretari della Cgil: "L'ultima giunta ha costruito il suo potere su sabbie mobili che poi hanno risucchiato la città". Hanno mandato in rovina Taranto. "Stiamo solo cercando di farla migliore e ci riusciremo". È stato uno degli ultimi solenni giuramenti della Di Bello alla "Voce del Popolo", battagliero quindicinale che ha seguito ogni passo della vicenda amministrativa. Poi è sparita. È una sacca Taranto. Di veleni, di soperchierie. Uno uno Stato nello Stato come ai tempi di Cito. Adesso hanno chiuso le mense scolastiche, cancellati i buoni libro, ridotto le auto dei vigili urbani. E a fine mese i dipendenti comunali non avranno più lo stipendio. Da qualche settimana, fuori dal Municipio, ogni mattina arriva puntuale Giovanna, una ragazzina che distribuisce piccola pubblicità. Sta in piedi davanti al portone, ha in mano un pacco di foglietti colorati e tutti uguali. Vanno a ruba. Promettono: "Un prestito eccezionale dedicato solo a te, tassi e condizioni riservati ai dipendenti pubblici di Taranto". (14 ottobre 2006)" da Repubblica.it |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Messaggi: 4190
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"Solo un atto straordinario dello Stato può mettere in salvo Taranto"
Cioè dovremmo metterci noi i nostri soldi per sanare la gestione scellerata di un'altra città? ![]() |
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#3 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2006
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![]() il governo deve essere cmq garante della vita dei cittadini... anche qui paghiamo le tasse allo stato, anche qui paghiamo le tasse comunali... ciò che ha combinato l'amministrazione comunale non deve ricadere sui cittadini... ![]() purtroppo solo un'intervento di Roma può salvare dal crack finanziario la città di Taranto... |
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#4 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
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#5 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
Messaggi: 4190
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Non mi risulta che a Roma abbiano mai votato un pregiudicato come sindaco. |
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#6 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2004
Città: verona
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aspe' ... chi e' che diceva che io farneticavo dicendo che al sud c'è miseria rispetto al nord ? ![]() ![]() Bene ora vediamo da che parte dell'italia si andranno a rpendere i soldini ... dai dai aspetto coloro che mi ridevano dietro ... ![]() |
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#7 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
Messaggi: 1487
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mi sa che stanno anche troppo bene, su 200000 persone ci sono 3000 persone nella raccolta rifiuti e la città ne è sommersa, altro che dare soldi.. ![]() |
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#8 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 95
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![]() fin'ora il servizio della spazzatura ha funzionato egregiamente... |
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#9 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 95
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![]() io personalmente non ho mai votato il pregiudicato... ![]() ![]() |
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
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#11 |
Member
Iscritto dal: Jun 2004
Città: Cogliate (Mi)
Messaggi: 168
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Salviamo Taranto. D'accordo è giusto che i cittadini normali non abbiano danno da una gestione scellerata della città.
Prima di tutto però un paio di condizioni 1) Riduzione del 50% dell'organico del comune e delle aziende connesse, se a Vicenza funzionano gli stessi servizi di Taranto con la metà del personale anche questa ultima DEVE adeguarsi. 2) Si intentino cause danni contri i passati amministratori e con chi ci ha mangiato sopra. Prima di aprire i cordoni della borsa i colpevoli DEVONO pagare. Dopo, e solo dopo, questo si possono aprire i cordoni della borsa.
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"Non importa quanto numerose sono le anse di un fiume, al termine del giusto scorrere ogni acqua arriva al suo mare" "Se cerchi una mano disposta ad aiutarti la trovi alla fine del tuo braccio" (Anonimo) |
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#12 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2006
Messaggi: 95
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![]() purtroppo c'è stata una gestione scellerata della città ma adesso non devono pagare le colpe i cittadini... |
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#13 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
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ma se fino a febbraio eravate milionari tutti quanti... da repubblica: L'ente, già sull'orlo della bancarotta, ha dovuto far lievitare del 600 per cento il budget per le ore lavorate Salari d'oro al Comune di Taranto 30 milioni in più per lavori extra Il segreto dei super stipendi dei dipendenti: lavori a obiettivo Poi hanno iniziato a indagare la guardia di finanza e la procura di ANTONELLO CAPORALE Il sindaco di Taranto Rossana Di Bello SIETE stanchi del vostro stipendio di fame? Volete finalmente far fruttare il diploma di ragioniere e divenire milionari? Se amate le città di mare, ci sono interessanti posizioni lavorative presso il comune di Taranto. Al municipio volano infatti buste paga da favola. Dal 2001 al 2005 i dipendenti si sono divisi quasi trenta milioni di euro, soldi fuori dalla tariffa base dei loro compensi. Salario "accessorio" e straordinario. Non tutti sono stati baciati dalla fortuna: dei millecento dipendenti i più premiati, i meglio retribuiti sono stati gli impiegati dell'ufficio di ragioneria. Bravissimi ed iperattivi, sempre pronti, sicuri, documentati ed efficienti. Hanno lavorato tanto che il comune, pur avendo debiti per 148 milioni di euro, ha deciso di aumentare del 600 per cento il budget preventivato per retribuire le ore di ufficio in più. Essendo veramente straordinari, le luci accese anche di notte, un panino per pranzo, i sabati e le domeniche immolate alla città, l'amministrazione ha voluto mostrare riconoscenza raddoppiando anche la voce del cosiddetto "salario accessorio", elemento eventuale ed integrativo della busta paga. La voce regina del salario accessorio è il "progetto obiettivo". Io ti do un obiettivo, e se lo raggiungi pago. I ragionieri tarantini si sono messi al lavoro e ciascuno si è dato un obiettivo. In effetti, per fare presto e fare bene, si sono organizzati sempre in gruppo: ora cinque, ora dieci colleghi. Un esempio? Bisognava, era il 2002, sistemare tutte le fatture inoltrate dai fornitori dell'ente pubblico. Raccoglierle e numerarle. In dieci si sono dati l'obiettivo. Hanno prima titolato il progetto ("Raccolta e numerazione progressiva di tutte le fatture" - Prot. 1813 14/03/02), e si son detti: tu numeri da uno a cento, tu da centouno a duecento e così via. Raggiunto l'obiettivo, sono passati alla cassa: 26.500 euro. Nemmeno tremila euro ciascuno, una miseria. I comunali di Taranto hanno sempre tenuto alla produzione, e in questo quadriennio il loro lavoro è stato ritmato unicamente da un obiettivo. Era come un incubo: ogni giorno che si entrava in municipio, dove per inciso non si può nemmeno timbrare il cartellino perché purtroppo i marcatempo non funzionano, l'uno chiedeva all'altro: tu in questa settimana che obiettivo hai? E l'altro: devo provvedere agli adempimenti per far aderire il comune al condono edilizio deciso dal governo Berlusconi. E infatti nel 2004 uno delle decine dei progetti obiettivo era appunto "Adesione al condono previsto dalla legge". In quattro si son messi al lavoro e in un battibaleno hanno certificato l'adesione. L'amministrazione, ringraziando, ha staccato anche a loro un assegno suppletivo di ventunomila euro. A Taranto si dice: Ci sparte ave 'a megghia parte (chi divide ha la parte migliore). E i dipendenti hanno sempre avuto questa impostazione comunitaria, l'esigenza di utilizzare le menti in modo collettivo. E infatti collettivamente hanno realizzato un progetto ambiziosissimo: inquadrare la città in aree omogenee e redigere i piani di zona di assistenza sociale, offrire uno strumento per aiutare i deboli. A progetto ultimato, hanno fatto due conti e sei impiegati hanno chiesto e ottenuto un premio di 377mila euro. Al dirigente-coordinatore solo novantanovemila euro. Purtroppo la tranquillità dei dipendenti è stata messa a repentaglio dalle malelingue con il moto perpetuo del pettegolezzo. Anche il consiglio comunale è dovuto intervenire con una commissione d'inchiesta; la Guardia di Finanza s'è fatta curiosa e ha iniziato a spulciare le carte. I fascicoli sono poi stati trasferiti alla magistratura. Adesso in municipio manca la fiducia. I progetti rallentano, gli obiettivi si allontanano, la città invece di lavorare mormora: unge l'asse ca 'a rota gire (ungi l'asse che la ruota gira). (24 febbraio 2006) |
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
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e quindi con i 60 milioni si pagherebbero gli stipendi a sti quà? ma perfavore che si grattino ![]() |
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#15 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2003
Città: spero ancora per poco in italia
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metà? ma scherzi ne avranno come minimo il quadruplo di personale in eccedenza, qui a pordenone pensa mi è successo che alla motorizzazione si tenga aperto solo 2 gg alla settimana perchè non si assume più nessuno! e laggiù si grattano |
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2003
Città: Trento, Pisa... ultimamente il mio studio...
Messaggi: 4387
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Io sinceramente vedo una sola soluzione possibile: il commissariamento.
L'intera giunta comunale e l'intero apparato burocratico vanno liquidati rapidamente e l'intera amministrazione ricomposta da persone nominate d'ufficio dal governo - tutti rigorosamente estranei alla politica tarantina degli ultimi 15 anni. Vanno garantiti pieni poteri operativi e piena collaborazione da parte di carabinieri, polizia e - soprattutto - guardia di finanza. E possibilmente, nei posti "chiave", ci andrebbero messi dei Bolzanini... Ma anche a questo prezzo Taranto va salvata ![]()
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"Expedit esse deos, et, ut expedit, esse putemus" (Ovidio) Il mio "TESSORO": SuperMicro 733TQ, SuperMicro X8DAI I5520, 2x Xeon Quad E5620 Westmere, 12x Kingston 4GB DDR3 1333MHz, 4x WD 1Tb 32MB 7.2krpm ![]() |
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#17 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2006
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#18 |
Junior Member
Iscritto dal: Mar 2006
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L'articolo tratto da repubblica non rende del tutto bene l'idea di ciò che accade e che ancora sta accadendo nella città di Taranto.
Ciò che ha davvero ha trascinato la città in questo baratro non nasce con Giancarlo Cito, il pregiudicato, come lo chiama l'articolo. Il suo regno del terrore è stata come una brutta malattia per i tarantini, per fortuna passeggera, da cui ci siamo immunizzati. E' stato davvero un'epoca buia e non troverete nemmeno un tarantino con un pò di sale in zucca che non ammetterà che si è trattato di un errore grossolano. Ciò che è venuto dopo è stato ancora peggio. I tarantini si sono fatti abbindolare dalle promesse, tutte in perfetto stile Forza Italia, della signora Di Bello. I tarantini hanno visto la sua giunta costruire parchi, giostrine per i bimbi e fontane e distratti da tutto ciò non si accorgevano che che venivano creati al comune posti di lavoro ad hoc per parenti e affini (i famosi stipendi d'oro), che per uffici e scuole il comune prendeva in fitto (spendendo fior di milioni) locali dai soliti due o tre privati (con tutti quelli che ha già). In tutto questo schifo la tv privata locale ripeteva che tutto andava bene e ci magnificava le imprese della super-sindaco che ora inaugurava il mercato del pesce galleggiante (quanta fantasia, è già mezzo affondato), ora inaugurava un nuovo plesso scolastico in un palazzo di un qualche suo conoscente e così via. Così sono spariti i nostri soldi... Come abbiamo fatto ad essere tanto ciechi (mi ci metto in mezzo anche io senza averla mai votata). La mia città è stata saccheggiata da un manipolo di banditi senza coscienza. Cos'altro dire, spero solo che almeno possiamo imparare qualcosa da quest'altra brutta esperienza e fare in modo che non accada più. |
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#19 |
Bannato
Iscritto dal: Jan 2003
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...cinquanta anni di aiuti al mezzogiorno per poi ritrivarsi ancora con queste situazioni...solo una domanda...ma i soldi per tutti questi stipendi d'oro arrivavano dalla stessa città o dallo stato?...
...ciao... |
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#20 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2001
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