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View Full Version : Da W10 a Linux: chi e perchè?


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mark1000
06-09-2015, 19:20
non sono un esperto di legislazione in materia informatica, ma resto dell'idea che se un azienda vende un prodotto in Italia è tenuta a rispettare le leggi italiane, indipendentemente da dove immagazzina o da dove spedisce la merce (nel caso di specie i dati).

questo per dire che se la microsoft fa un uso dei miei dati illegale per la legge italiana io potrò sicuramente denunciarla, indipendentemente da dove hanno stoccato i dati (dettaglio francamente quasi irrilevante).

discorso similare all'oscuramento di siti stranieri da parte della legislazione italiana: questi potrebbero obiettare che i loro server risiedono in un paese straniero ed opporsi all'oscuramento, cosa che ovviamente non possono fare.

forse si, ma sei tenuto a leggere l'eula e a rifiutare se non ti va bene

raffilele
06-09-2015, 19:24
forse si, ma sei tenuto a leggere l'eula e a rifiutare se non ti va bene

l'eula è relativa, poichè la legge del paese di vendita è sempre e comunque "superiore".
la microsoft può farti sottoscrivere quello che vuole, anche che con i miei dati ci scrive un romanzo, ma se la legge italiana stabilisce che non può divulgare i miei dati in determinati modi e circostanze allora io in tribunale avrò sempre e comunque ragione.

si potrebbe fare l'esempio della Apple e la garanzia. la apple ha sempre proposto la garanzia che utilizza in america, ma la comunità europea e l'italia di fatto l'hanno obbligata ad utilizzare la garanzia valida nel nostro paese poichè superiore alle regole stabilite dall'azienda.

mark1000
06-09-2015, 19:35
l'eula è relativa, poichè la legge del paese di vendita è sempre e comunque "superiore".
la microsoft può farti sottoscrivere quello che vuole, anche che con i miei dati ci scrive un romanzo, ma se la legge italiana stabilisce che non può divulgare i miei dati in determinati modi e circostanze allora io in tribunale avrò sempre e comunque ragione.

si potrebbe fare l'esempio della Apple e la garanzia. la apple ha sempre proposto la garanzia che utilizza in america, ma la comunità europea e l'italia di fatto l'hanno obbligata ad utilizzare la garanzia valida nel nostro paese poichè superiore alle regole stabilite dall'azienda.

vero, ma sai quanti decenni passano se facessi causa a microsoft? :D
meglio pararsi il :ciapet: da soli ;)

WarDuck
06-09-2015, 20:17
Dov'è che IBM detta legge?
Nella ricerca informatica PURA, roba che gli utenti abituati alla nuova versione, nuovo software, nuovo OS, nuovo telefono, non concepiscono minimamente.

Nessuna azienda informatica al mondo ha il know-how che possiede IBM (inteso come ricerca, laboratori, brevetti, etc.), solo che loro, a mio parere, non hanno il senso degli affari, non sono bravi a dimostrare alla massa il loro valore.

Gli altri lo sanno (infatti praticamente tutti cercano collaborazioni con IBM) e la temono.

Sulla questione della ricerca sono d'accordo, ma anche Microsoft o Google non scherzano su quel piano (potrei aggiungere Intel che probabilmente ha si fondi R&S infiniti :D).

Si potrebbe obiettare sul fatto che non sempre la ricerca poi ha effettivamente un riscontro nei prodotti più conosciuti al grande pubblico, ma questo è normale... MS non ha solo Windows e Office ma anche tante altre cose su cui sta investendo parecchio (penso al cloud, tant'è che, un certo Leaslie Lamport (https://en.wikipedia.org/wiki/Leslie_Lamport) lavora in MS :sofico: ).

Poi ovviamente Windows ed Office sono più orientati ai consumer... tornando all'esempio che facevi, Cortana nasce per fare l'assistente personale non per risolvere i problemi del millennio :D.

PS: comunque vedendo come si sono evolute le cose, possiamo affermare che Bill Gates avesse ragione sul software... possiamo estendere la cosa anche sui servizi web in generale.

RAEL70
06-09-2015, 20:21
non sono un esperto di legislazione in materia informatica, ma resto dell'idea che se un azienda vende un prodotto in Italia è tenuta a rispettare le leggi italiane, indipendentemente da dove immagazzina o da dove spedisce la merce (nel caso di specie i dati).

questo per dire che se la microsoft fa un uso dei miei dati illegale per la legge italiana io potrò sicuramente denunciarla, indipendentemente da dove hanno stoccato i dati (dettaglio francamente quasi irrilevante).

discorso similare all'oscuramento di siti stranieri da parte della legislazione italiana: questi potrebbero obiettare che i loro server risiedono in un paese straniero ed opporsi all'oscuramento, cosa che ovviamente non possono fare.
Neanche io sono un avvocato ma intanto bisogna stabilire:

A) l'upgrade gratuito a W10 è stata, di fatto, una vendita o no?

B) questi dati, non esattamente individuati, vengono spediti all'estero (non rimangono di certo nel pc) ma non sappiamo dove, non sappiamo quando, non sappiamo perché, non sappiamo cosa ma, soprattutto, non sappiamo come vengono gestiti.

I siti che risiedono in server esteri non vengono oscurati (nel senso di essere cancellati, non sono più residenti sul server) ma il loro indirizzo viene cancellati dai server DNS più usati, c'è una differenza abissale.

raffilele
06-09-2015, 20:38
Neanche io sono un avvocato ma intanto bisogna stabilire:

A) l'upgrade gratuito a W10 è stata, di fatto, una vendita o no?

B) questi dati, non esattamente individuati, vengono spediti all'estero (non rimangono di certo nel pc) ma non sappiamo dove, non sappiamo quando, non sappiamo perché, non sappiamo cosa ma, soprattutto, non sappiamo come vengono gestiti.

I siti che risiedono in server esteri non vengono oscurati (nel senso di essere cancellati, non sono più residenti sul server) ma il loro indirizzo viene cancellati dai server DNS più usati, c'è una differenza abissale.

il fatto che sia gratuito non cambia il fatto che microsoft mi propone un bene in italia e io lo compro. il costo non cambia la natura del rapporto

un sito mette in download tutti gli album di ramazzotti --> attività illegale secondo la legislazione italiana -> il giudice stabilisce che è illegale -> deve impedire che si reiteri ma non può chiudere i server poichè non residenti sul suolo italiano -> ne ordina l'oscuramento sanzionando di fatto un comportamento illegale di un azinda che risiede fisicamente in un altro paese.

le modalità cambiano poichè sono fattispecie pratiche diverse, ma il concetto di fondo è esattamente lo stesso. il sunto è che se la legge mi tutela non conta dove la microsoft immagazzina i dati, è comunque responsabile in italia di come utilizza questi dati.

tanto per fare un ulteriore esempio. nel mio lavoro archiviamo una marea di dati sensibili dei nostri clienti, che lo stato mi impone di conservare in maniera cartacea per almeno 10 anni. ora io posso archiviare questi dati dove voglio, per assurdo potrei fittarmi un appartamento in polonia e metterli tutti li dentro, ma ciò non toglie che se commetto un irregolarità e vengo denunciato dal mio cliente sono comunque responsabile delle mie azioni e non vengo mica sollevato solo perchè le carte con i "dati" sono in un appartamento in polonia.

in sintesi: la responsabilità è in capo al soggetto che eroga il servizio, o che vende un bene, indipendentemente da come questo si organizzi internamente.


questo discorso ovviamente non preclude che io cliente ritenga la politica aziendale della microsoft deplorevole, indipendentemente dalle tutele che ho in italia (che però ci sono)

RAEL70
06-09-2015, 20:45
Poi ovviamente Windows ed Office sono più orientati ai consumer... tornando all'esempio che facevi, Cortana nasce per fare l'assistente personale non per risolvere i problemi del millennio :D.



Proprio così WarDuck, esattamente così: da una parte l'implementazione di una AI embrionale è la scusa per spacciarla per nuova feature e per raccogliere dati dell'utente, dall'altra invece, con almeno più di un decennio di ricerche di vantaggio, un progetto con implicazioni mediche ergo sociali di altissimo impatto, questione di stile e di DNA.

Per precisare, Watson non è stato studiato per applicazioni sanitarie ma è un progetto a 360°, utilizzabile in tantissimi settori della vita umana; è la realizzazione umana più vicina al fantascientifico HAL 9000 immaginato da Kubrick.

IBM Watson (https://youtu.be/_Xcmh1LQB9I) è lo Stato dell'Arte dell'Elaborazione Cognitiva allo stato attuale.

Watson e la cura medica I (https://youtu.be/iJ-QidZz77U) e Watson e la cura medica II (https://youtu.be/wyXy0jRTVMA), sono esempi di quello cui dovrebbe tendere la ricerca sull'AI piuttosto che a profilare per scopi pubblicitari o altro.

Ma qui siamo OT.

battilei
06-09-2015, 20:53
Dubito fortemente... in ogni caso è meglio sentire il parere di un esperto in legge che conosca anche questi temi IT.

In generale dobbiamo supporre che i dati che non siano in cloud e che quindi sono conservati in locale, non vadano da nessuna parte senza il consenso dell'utente.
tempo fa, tra commercialisti ed avvocati ci hanno fatto una testa così, adesso voglio proprio sentirli :D

qui c'è il contratto con la Microsoft:

Riguarda Bing, Cortana, MSN, Office, OneDrive, Outlook.com, Skype, Windows, Xbox e altri servizi Microsoft indicati nella presente informativa.
....
Infine, Microsoft accede, divulga e conserva dati personali, inclusi i contenuti privati (quali contenuti e-mail, altre comunicazioni private o file in cartelle private) quando in buona fede ritiene che sia necessario per:
rispettare la legge in vigore o per rispondere a un procedimento legale valido, incluso da forze dell'ordine e agenzie governative;
proteggere i clienti Microsoft, ad esempio per prevenire posta indesiderata o tentativi di frode agli utenti da parte dei servizi oppure per aiutare a prevenire la perdita di vite o gravi infortuni alle persone;
applicare e mantenere la sicurezza dei servizi Microsoft, inclusa la prevenzione o il blocco di un attacco sui sistemi o sulle reti Microsoft; oppure
proteggere diritti o proprietà di Microsoft, come far rispettare i termini che disciplinano l'utilizzo dei servizi; tuttavia, qualora Microsoft riceva informazioni che indicano l'utilizzo da parte di terzi dei suoi servizi per far circolare proprietà Microsoft intellettuali o fisiche rubate, Microsoft non analizzerà i contenuti privati dei clienti autonomamente, ma potrebbe fare riferimento alle autorità giudiziarie.
http://www.microsoft.com/it-it/privacystatement/default.aspx


e qui è la legge italiana
http://www.garanteprivacy.it/web/guest/home/docweb/-/docweb-display/docweb/1311248

facilissimo da capire ad es. per la diffusione:
Art. 13. Informativa
1. L'interessato o la persona presso la quale sono raccolti i dati personali sono previamente informati oralmente o per iscritto circa:
a) le finalità e le modalità del trattamento cui sono destinati i dati;
b) la natura obbligatoria o facoltativa del conferimento dei dati;
c) le conseguenze di un eventuale rifiuto di rispondere;
d) i soggetti o le categorie di soggetti ai quali i dati personali possono essere comunicati o che possono venirne a conoscenza in qualità di responsabili o incaricati, e l'ambito di diffusione dei dati medesimi;


Non sono avvocato, ma per me non ci sono dubbi...: ad es. se un cliente mi chiede di cancellare i suoi dati, io come responsabile del trattamento dati non posso garantirlo perchè non so neanche su quali server americani siano andati a finire...

Oh beninteso che è in buona compagnia di google e gmail, secondo me non si possono usare per uso aziendale.

WarDuck
06-09-2015, 20:53
Proprio così WarDuck, esattamente così: da una parte l'implementazione di una AI embrionale è la scusa per spacciarla per nuova feature e per raccogliere dati dell'utente, dall'altra invece, con almeno più di un decennio di ricerche di vantaggio, un progetto con implicazioni mediche ergo sociali di altissimo impatto, questione di stile e di DNA.

Per precisare, Watson non è stato studiato per applicazioni sanitarie ma è un progetto a 360°, utilizzabile in tantissimi settori della vita umana; è la realizzazione umana più vicina al fantascientifico HAL 9000 immaginato da Kubrick.

IBM Watson (https://youtu.be/_Xcmh1LQB9I) è lo Stato dell'Arte dell'Elaborazione Cognitiva allo stato attuale.

Watson e la cura medica I (https://youtu.be/iJ-QidZz77U) e Watson e la cura medica II (https://youtu.be/wyXy0jRTVMA), sono esempi di quello cui dovrebbe tendere la ricerca sull'AI piuttosto che a profilare per scopi pubblicitari o altro.

Ma qui siamo OT.

Ma scusami cosa c'entra questo? L'uno non esclude l'altro e sarebbe abbastanza sciocco credere che non servano entrambe.

Se poi vogliamo dare addosso a Microsoft per "sport"...

Per altro sarebbe abbastanza ingenuo credere che IBM Watson faccia tutto quello che faccia senza avere proprio i dati ad alimentarlo...

RAEL70
06-09-2015, 20:56
tanto per fare un ulteriore esempio. nel mio lavoro archiviamo una marea di dati sensibili dei nostri clienti, che lo stato mi impone di conservare in maniera cartacea per almeno 10 anni. ora io posso archiviare questi dati dove voglio, per assurdo potrei fittarmi un appartamento in polonia e metterli tutti li dentro, ma ciò non toglie che se commetto un irregolarità e vengo denunciato dal mio cliente sono comunque responsabile delle mie azioni e non vengo mica sollevato solo perchè le carte con i "dati" sono in un appartamento in polonia.

in sintesi: la responsabilità è in capo al soggetto che eroga il servizio, o che vende un bene, indipendentemente da come questo si organizzi internamente.

questo discorso ovviamente non preclude che io cliente ritenga la politica aziendale della microsoft deplorevole, indipendentemente dalle tutele che ho in italia (che però ci sono)
Caro raffilele, intanto benvenuto nel thread :cincin:, io concordo perfettamente con te ma in altri thread ci sono stati utenti che hanno detto che l'accettazione di una EULA vale più di una Legge...:rolleyes:

La problematica che tu poni è la stessa che ha generato i miei dubbi e che mi ha portato a disinstallare W10 dopo solo tre settimane; profilare un utente è discutibile, non sempre è una attività legalmente accettata ma, nella società moderna, viene accettata passivamente dagli utenti e le aziende ringraziano.

Profilare l'utente è un discorso, profilare i dati che esso tratta quotidianamente è un altra cosa: immaginiamo medici, avvocati, notai, giudici, pubblici ministeri, forze dell'ordine e altro ancora.

No, non lo si può accettare, non si può accettare nemmeno il beneficio del dubbio "... anche senza il consenso dell'utente laddove sia necessario": si ha davvero bisogno di una piattaforma così concepita?

E' per questo che, parlando di Linux, ho voluto introdurre il mondo dell'Open Source, perché se qualcuno deve guadagnare con i miei dati che almeno mi venga data la possibilità di sapere:

A) quali dati vengono usati?

B) in che modo?

C) è assicurato il segreto statistico?

D) quanto dura il periodo di vita di questi dati prima di aver assicurato l'oblio degli stessi?

MS non risponde ancora a nessuna di queste domande...

battilei
06-09-2015, 21:02
MS non risponde ancora a nessuna di queste domande...
beh, veramente risponde eccome... l'ho riportato 2 post sopra:
Microsoft accede, divulga e conserva dati personali, inclusi i contenuti privati
solo che non è una bella risposta :D

RAEL70
06-09-2015, 21:15
Ma scusami cosa c'entra questo? L'uno non esclude l'altro e sarebbe abbastanza sciocco credere che non servano entrambe.

Se poi vogliamo dare addosso a Microsoft per "sport"...

Per altro sarebbe abbastanza ingenuo credere che IBM Watson faccia tutto quello che faccia senza avere proprio i dati ad alimentarlo...
Forse non sono stato sufficientemente chiaro.

Watson ingloba già quello che fa Cortana, non c'è bisogno di un motoscafo per solcare gli oceani quando hai già disponibile una portaerei.

Microsoft, allo stato attuale, concepisce la AI come strumento che, da un lato, fornisce informazioni il più possibili attinenti alla sfera personale dell'utente, dall'altra profila lo stesso per scopi pubblicitari (concediamo il beneficio del dubbio).

IBM ha creato Watson per riuscire ad arrivare ad un sistema con capacità cognitive simil-umane: non un sistema che analizza i dati e ti dice che al 75%, domani, ci sarà traffico nella strada che abitualmente percorri per andare al lavoro, no; un sistema che riesce a fornirti una risposta, nel linguaggio naturale umano (riuscendo a comprendere lo stesso), interlacciando milioni di dati contemporaneamente, eterogenei gli uni con gli altri, per riuscire a fare ciò che fa l'essere umano: intepretare.

Mi spiego.

Se io dico ad un computer "Ho freddo", lo stesso controlla la temperatura ambientale e mi risponde "La temperatura è di 27°, è altamente improbabile che tu possa percepire freddo".

Se io pongo la stessa affermazione/domanda a Watson, lui controlla la temperatura ma siccome la stessa non dovrebbe far percepire sensazioni di freddo ad un essere umano, interpreta l'affermazione come un possibile, probabile, stato di influenza o raffreddore (in base a tutti i dati clinici su tantissime malattie resi disponibili) e potrebbe rispondermi "Ti consiglio di metterti a letto e misurarti la temperatura, possibile stato influenzale".

Questa è l'Elaborazione Cognitiva.

RAEL70
06-09-2015, 21:18
beh, veramente risponde eccome... l'ho riportato 2 post sopra:
Microsoft accede, divulga e conserva dati personali, inclusi i contenuti privati
solo che non è una bella risposta :D
Intendo dire che MS non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali sulla nuova versione dell'EULA.:)

WarDuck
06-09-2015, 21:53
Forse non sono stato sufficientemente chiaro.

Watson ingloba già quello che fa Cortana, non c'è bisogno di un motoscafo per solcare gli oceani quando hai già disponibile una portaerei.


Quindi? IBM non è Microsoft, Microsoft non è IBM, non condividono la tecnologia, mi pare evidente, ognuno fa i suoi prodotti.

Ma non sono comparabili.


Microsoft, allo stato attuale, concepisce la AI come strumento che, da un lato, fornisce informazioni il più possibili attinenti alla sfera personale dell'utente, dall'altra profila lo stesso per scopi pubblicitari (concediamo il beneficio del dubbio).

Ti correggo, Microsoft ha inserito Cortana in Windows.

Come concepisce la AI probabilmente è espresso meglio qui: http://research.microsoft.com/en-us/research-areas/machine-learning-ai.aspx


IBM ha creato Watson per riuscire ad arrivare ad un sistema con capacità cognitive simil-umane: non un sistema che analizza i dati e ti dice che al 75%, domani, ci sarà traffico nella strada che abitualmente percorri per andare al lavoro, no; un sistema che riesce a fornirti una risposta, nel linguaggio naturale umano (riuscendo a comprendere lo stesso), interlacciando milioni di dati contemporaneamente, eterogenei gli uni con gli altri, per riuscire a fare ciò che fa l'essere umano: intepretare.

Se io dico ad un computer "Ho freddo", lo stesso controlla la temperatura ambientale e mi risponde "La temperatura è di 27°, è altamente improbabile che tu possa percepire freddo".

Se io pongo la stessa affermazione/domanda a Watson, lui controlla la temperatura ma siccome la stessa non dovrebbe far percepire sensazioni di freddo ad un essere umano, interpreta l'affermazione come un possibile, probabile, stato di influenza o raffreddore (in base a tutti i dati clinici su tantissime malattie resi disponibili) e potrebbe rispondermi "Ti consiglio di metterti a letto e misurarti la temperatura, possibile stato influenzale".

Questa è l'Elaborazione Cognitiva.

E' tutto perfettamente chiaro, la mia domanda è: perché compari pere con mele?

Cortana non c'entra niente con Watson e non pretende di essere paragonato o alternativo a Watson.

RAEL70
07-09-2015, 05:01
Come concepisce la AI probabilmente è espresso meglio qui: http://research.microsoft.com/en-us/research-areas/machine-learning-ai.aspx

Grazie WarDuck, leggerò e vedrò di saperne di più.

P.S. IBM invece fa questo (https://www.research.ibm.com/).


Cortana non c'entra niente con Watson e non pretende di essere paragonato o alternativo a Watson.
Lo so che Cortana non c'entra nulla con Watson; la mia era semplicemente una constatazione/provocazione sul fatto che la gente conosce solo l'aspetto consumer di un progetto AI e si fa una idea distorta di cosa realmente servano le ricerche sull'Intelligenza Artificiale.

Non è suggerendo il percorso più giusto o il ristorante più adatto alle proprie tasche o ricordando gli appuntamenti di domani che l'AI sarà di grande aiuto per l'Umanità, tutto qua.:)

RAEL70
07-09-2015, 05:03
Approfitto per ringraziare anche RAEL70 per la segnalazione del documentario che guarderò sicuramente (anche se Moore non mi è particolarmente simpatico :p )
Di nulla, figurati, anche se il Moore a cui ti riferisci tu non c'entra nulla con il Moore che ha girato "Revolution OS".:)

El Tazar
07-09-2015, 05:14
In USA alcune associazioni di medici ed avvocati hanno consigliato, per il momento, di non aggiornare a 10 proprio per il fatto che non è chiaro cosa esattamente venga trasmesso a MS (o chi per essa).
L'argomento è di quelli importanti perché sono due categorie che trattano dati sensibili.
Sono in attesa di parole chiare da parte di MS che per ora non sono arrivate.


Fonte?

RAEL70
07-09-2015, 05:24
... e qui mi sembra doveroso un omaggio ad HAL9000

https://www.youtube.com/watch?v=Y5kkfKLSMkg

"La mia mente svanisce. Non c'è alcun dubbio. Lo sento. Lo sento. Lo sento.
Ho paura."
:asd:
Conosco ogni millesimo di secondo di quel Capolavoro, caro Pulsar.

Watson non è ancora a livello di HAL 9000 ma sicuramente siamo sulla buona strada.

Tutto è Open Source:

A) l'SO, usa SUSE Linux;

B) il Framework, utilizza Apache UIMA (UIMA sta per Unstructured Information Management Applications ossia Gestore di Applicazioni ad informazioni destrutturate) che è una versione particolare di Apache;

C) è stato realizzato usando vari linguaggi (da C++ a Java) alcuni dei quali erano stati ormai buttati nel dimenticatoio come Prolog;

Il tutto gestito dal software IBM DeepQA (tradotto significa profondità nel rapporto Domanda/Risposta).

Qui (https://www.research.ibm.com/deepqa/team.shtml) c'è il Team di progettazione e sviluppo di Watson (c'è anche un italiano :)).

Siamo proprio ai vertici assoluti di ciò che l'Open Source può dare anche se qui, penso, ci saranno vincoli relativi ai brevetti e ai segreti industriali.

Dario771
07-09-2015, 06:26
Fonte?

Mah.. Ms da anni (soprattutto negli Usa) con il suo sistema HealtVault è leader nella conservazione dei dati medici.. quindi non è che bisognava aspettare Win10 per aver paura di trasmettere informazioni riservate ad MS.. Cmq se Cortana potesse interfacciarsi con i dati di HealtVault potrebbe diventare anche il tuo assistente Medico..
In ogni caso tra Archivi Cloud, pseudo social network, etc.. pretendere la privacy è utopistico.. questo diritto l'abbiamo perso con l'esplosione di internet, connessioni 24h.. smatphone.. etc.. oggi sentir discutere di privacy e come sentir 2 conigli che discutono su quello strano essere bipede che ogni tanto porta da mangiare.. che vorrà da noi?

Vuoi la privacy? non connetterti.. usa un telefono senza connessione, et voilà.. Penso che la privacy più che dal SO dipenda da quanto noi e quanto di noi sia in rete connesso..

El Tazar
07-09-2015, 06:30
Mah.. Ms da anni (soprattutto negli Usa) con il suo sistema HealtVault è leader nella conservazione dei dati medici.. quindi non è che bisognava aspettare Win10 per aver paura di trasmettere informazioni riservate ad MS.. Cmq se Cortana potesse interfacciarsi con i dati di HealtVault potrebbe diventare anche il tuo assistente Medico..
In ogni caso tra Archivi Cloud, pseudo social network, etc.. pretendere la privacy è utopistico.. questo diritto l'abbiamo perso con l'esplosione di internet, connessioni 24h.. smatphone.. etc.. oggi sentir discutere di privacy e come sentir 2 conigli che discutono su quello strano essere bipede che ogni tanto porta da mangiare.. che vorrà da noi?

Per quello chiedevo...perchè mi sembrava strano. Oltretutto mi sembrava di aver letto qualcosa anche riguardo alla regione lombardia che gestisce i dati con Azure

RAEL70
07-09-2015, 07:25
In ogni caso tra Archivi Cloud, pseudo social network, etc.. pretendere la privacy è utopistico.. questo diritto l'abbiamo perso con l'esplosione di internet, connessioni 24h.. smatphone.. etc.. oggi sentir discutere di privacy e come sentir 2 conigli che discutono su quello strano essere bipede che ogni tanto porta da mangiare.. che vorrà da noi?

Vuoi la privacy? non connetterti.. usa un telefono senza connessione, et voilà.. Penso che la privacy più che dal SO dipenda da quanto noi e quanto di noi sia in rete connesso..
Ricordo sempre che esiste un thread ad hoc sulla questione Privacy di W10 :).

Personalmente, caro Dario, non sono d'accordo con il tuo approccio.

Il diritto alla riservatezza è inalienabile, inutile discuterlo, e anche la legislazione deve aggiornarsi ai tempi che viviamo.

Privacy non vuol dire "non esistono dati, riferibili alla mia persona, che transitano nella Rete" bensì capire quale sia il modo più giusto per trattare questi dati in modo da garantire la riservatezza degli stessi (riservatezza non vuol dire anonimato).

Quindi affermare che nel mondo attuale non ha senso parlare di Privacy beh, è un paradosso, e lo è anche perché mai come in questo momento tutti parlano di riservatezza, privacy, diritto all'oblio e segreto statistico; sono temi che interessano tutti trasversalmente perché ciò che è importante non è il dato in se (nudo e crudo) ma la correlazione dei dati che porta a delle informazioni e sono queste che generano profitto ed interesse per aziende e governi...

Ad ogni modo non voglio che il thread prenda una deriva differente (ripeto, esiste già un thread sulla Privacy e W10) da quella principale.

Semmai, può essere interessante discutere sul fatto che un SO proprietario possa generare tutti questi dubbi rispetto ad uno Open Source.

Non so se vi rendete veramente conto di quello che sta accadendo: non è da sminuire il fatto che le persone, seppur timidamente, stanno iniziando a domandarsi cos'è questa "privacy", perché è così importante, etc.

Al contrario, se la massa inizia a prendere coscienza di determinati concetti allora forse qualche campanello d'allarme può scattare nelle aziende e magari qualche comportamento può essere modificato.

Apprezzo maggiormente un utonto che inizia a porsi determinate domande (anche se usa FB, Whatsapp, Twitter, etc.) piuttosto che un power-user che passivamente accetta tutto perché è convinto che nulla può cambiare...

zappy
07-09-2015, 08:46
non sono un esperto di legislazione in materia informatica, ma resto dell'idea che se un azienda vende un prodotto in Italia è tenuta a rispettare le leggi italiane, indipendentemente da dove immagazzina o da dove spedisce la merce (nel caso di specie i dati).

questo per dire che se la microsoft fa un uso dei miei dati illegale per la legge italiana io potrò sicuramente denunciarla, indipendentemente da dove hanno stoccato i dati (dettaglio francamente quasi irrilevante).

discorso similare all'oscuramento di siti stranieri da parte della legislazione italiana: questi potrebbero obiettare che i loro server risiedono in un paese straniero ed opporsi all'oscuramento, cosa che ovviamente non possono fare.
se verrà approvato il famigerato TTIP, tu non fai causa a nessuno, e loro possono applicare le loro norme dove e come gli pare, anche se contrastano con la legislazione locale, e nè tu nè lo Stato possono fare nulla (anzi ti fanno pagare i danni per mancato business se cerchi di impedirgli di fare il cazzo che vogliono)
http://stop-ttip-italia.net/cose-il-ttip/

battilei
07-09-2015, 08:47
@pulsar68, Cari signori, c'è poco da fare gli spiritosi perchè a noi piccoli sfigati ci spaccano un culo così con migliaia di euro di sanzioni se ci dimentichiamo di scrivere il nome del responsabile del trattamento delle immagini sul cartello delle telecamere. Succede anche questo in italia :rolleyes:

La Microsoft cosa vi aspettate che commenti ? "Accesso e diffusioni di comunicazioni private e file in cartelle private" ?
Deve commentare perchè accede alle foto della fidanzata che gioca con il vostro joystick ? :D

Non dirà un bel nulla, il contratto è quello.

Idem il garante della privacy italiano. Non dirà nulla, in pieno stile italiano, forte con i deboli e debole con i forti. E la responsabilità è solo dell'utente che accetta l'EULA.

zappy
07-09-2015, 08:53
l'eula è relativa, poichè la legge del paese di vendita è sempre e comunque "superiore".
la microsoft può farti sottoscrivere quello che vuole, anche che con i miei dati ci scrive un romanzo, ma se la legge italiana stabilisce che non può divulgare i miei dati in determinati modi e circostanze allora io in tribunale avrò sempre e comunque ragione...
Presto, se non ci si incazza per benino, sarà esattamente l'opposto.
Il TTIP (trattato transatlantico per il commercio) prevede che la norma sia quella del paese sede del produttore, anche se contrasta con la nostra. Anzi, il produttore può far causa allo Stato, presso un collegio arbitrale speciale nominato in parte dal produttore stesso ed inappellabile, se lo Stato cerca in qualche modo di ostacolare per vie legali la distribizione dle prodotto/servizio.
In pratica, si perde qualunque podestà legislativa e qualunque garanzia per il consumatore.
http://stop-ttip-italia.net/cose-il-ttip/

RAEL70
07-09-2015, 10:16
Vorrei ritornare, se è possibile, in tema affrontando un argomento che abbiamo più volte discusso senza però analizzarlo in maniera approfondita:
la soluzione Open Source è sempre da preferire a quella Closed Source?

La risposta sembrerebbe, quasi, scontata, a seconda di quale "filosofia" si vuole sposare ma vorrei, insieme a voi, cercare di vedere se realmente Open e Closed si escludono a vicenda.

Open e Closed sono due facce di una stessa medaglia: sviluppare Software.

Aldilà degli aspetti economici ed etici, cosa realmente è importante nella scelta di un software Open rispetto ad uno Closed?

Pensiamo ad un software che gestisce dati ed informazioni sensibili: è utile che il sorgente sia aperto a tutti (anche a malintenzionati) oppure meglio scegliere la soluzione chiusa?

Dario771
07-09-2015, 11:51
Ricordo sempre che esiste un thread ad hoc sulla questione Privacy di W10 :).

Personalmente, caro Dario, non sono d'accordo con il tuo approccio.

Il diritto alla riservatezza è inalienabile, inutile discuterlo, e anche la legislazione deve aggiornarsi ai tempi che viviamo.

Privacy non vuol dire "non esistono dati, riferibili alla mia persona, che transitano nella Rete" bensì capire quale sia il modo più giusto per trattare questi dati in modo da garantire la riservatezza degli stessi (riservatezza non vuol dire anonimato).

Quindi affermare che nel mondo attuale non ha senso parlare di Privacy beh, è un paradosso, e lo è anche perché mai come in questo momento tutti parlano di riservatezza, privacy, diritto all'oblio e segreto statistico; sono temi che interessano tutti trasversalmente perché ciò che è importante non è il dato in se (nudo e crudo) ma la correlazione dei dati che porta a delle informazioni e sono queste che generano profitto ed interesse per aziende e governi...

Ad ogni modo non voglio che il thread prenda una deriva differente (ripeto, esiste già un thread sulla Privacy e W10) da quella principale.

Semmai, può essere interessante discutere sul fatto che un SO proprietario possa generare tutti questi dubbi rispetto ad uno Open Source.

Non so se vi rendete veramente conto di quello che sta accadendo: non è da sminuire il fatto che le persone, seppur timidamente, stanno iniziando a domandarsi cos'è questa "privacy", perché è così importante, etc.

Al contrario, se la massa inizia a prendere coscienza di determinati concetti allora forse qualche campanello d'allarme può scattare nelle aziende e magari qualche comportamento può essere modificato.

Apprezzo maggiormente un utonto che inizia a porsi determinate domande (anche se usa FB, Whatsapp, Twitter, etc.) piuttosto che un power-user che passivamente accetta tutto perché è convinto che nulla può cambiare...
Vedi Rael, come tutte le cose.. il problema ce lo si pone quando è troppo tardi.. prima dell'esplosione di internet la parola Privacy era solo un termine inglese che veniva tradotto su x giù "So Caxxi miei.."..
Quando dico che non ha senso voglio dire che ormai la società (con il ns silenzio\assenso) è totalmente o quasi basata (sia a livello economico che sociale) sulla condivisione indiscriminata (Si intendo proprio dire questo) dei propri dati.. che volente o nolente ha trascinato tutti.. pensare di guadagnare miliardi semplicemente "commerciando" informazioni è sintomo di una società malata e decadente..

DukeIT
07-09-2015, 11:56
Pensiamo ad un software che gestisce dati ed informazioni sensibili: è utile che il sorgente sia aperto a tutti (anche a malintenzionati) oppure meglio scegliere la soluzione chiusa?
La discussione è intrigante, suona un po' come: "sono più sicuro se i miei dati li affido ad una sola persona od a tante?", ma anche come "sono più sicuro se affido il controllo della mia privacy ad una persona sola od a tante (me compreso)?". A seconda della domanda, cambia la risposta.

bluv
07-09-2015, 11:58
Per alcuni, la soluzione potrebbe trovarsi nel mezzo :)
Unire l' "affidabilità" (se così si può chiamare) del closed source (es. os Windows) e l'utilizzo di ottimi programmi di stampo free/open (es. vlc ...)

Almeno io ho adottato questa soluzione! :O. Non essendo un programmatore o ferrato abbastanza per agire da terminale - nel caso si verifichi una problematica - faccio una ricerca su internet e trovo (spero) abbastanza documentazione per risolvere in tutta semplicità

Per mia scelta o per ben nota e diffusa Windows-dipendenza (Windows = PC), mi sono ritrovato in questo mix che offre un ampio ventaglio di possibilità (più di quelle offerte dall'adozione di una o dell'altra alternativa) Il tutto sempre IMHO :p

Preferisco il software open (libero, gratuito e possibilmente portable) laddove sia la migliore soluzione di scelta in confronto al closed ... tra i vari pro e contro, ovviamente!
Diciamo che quasi tutti i programmi di cui faccio uso (generico), li trovo tutti in questo ambito

RAEL70
07-09-2015, 12:04
pensare di guadagnare miliardi semplicemente "commerciando" informazioni è sintomo di una società malata e decadente..
Sono d'accordissimo con te, assolutamente d'accordo, ciò nonostante si combatte ugualmente e si cerca di dare l'esempio.:)

ishtar1900
07-09-2015, 12:09
Pensiamo ad un software che gestisce dati ed informazioni sensibili: è utile che il sorgente sia aperto a tutti (anche a malintenzionati) oppure meglio scegliere la soluzione chiusa?


Partendo dal presupposto di essere in presenza di 2 software che svolgono la stessa funzione, uno open e uno closed, se il software che gestisce i miei dati è open, per definizione il sorgente è visionabile da chiunque, anche come tu dici da eventuali malintenzionati, i quali possono sfruttare, se esistono, eventuali falle per i loro scopi.
Direi che nella soluzione open tutto sta nella capacità di chi sviluppa il software e/o di chi successivamente segnala/corregge tali falle.
Nel caso di software proprietario si evidenziano 2 possibili problematiche, il primo che comunque, analizzando tale software con competenza, il sopracitato malintenzionato scopra ugualmente delle falle e le sfrutti a suo vantaggio, secondo, ipotizzando che il software sia "inattaccabile" si pone l'antico dilemma : " Quis custodiet ipsos custodes? ", visto che il vero "custode" dei tuoi dati coincide con colui che ha creato il software.
In linea teorica la sicurezza che i tuoi dati non siano a rischio di divulgazione non esiste, personalmente preferisco un sorgente visionabile da chiunque per ovvi motivi, non ultimo l'aspetto principale della questione, quella del famoso "custode" .

RAEL70
07-09-2015, 12:09
La discussione è intrigante, suona un po' come: "sono più sicuro se i miei dati li affido ad una sola persona od a tante?", ma anche come "sono più sicuro se affido il controllo della mia privacy ad una persona sola od a tante (me compreso)?". A seconda della domanda, cambia la risposta.
Faccio un esempio: c'è la necessità di sviluppare un software per la gestione clienti di una fantomatica banca.

Il software dovrebbe essere Open o Closed?
Open permetterebbe una maggiore ed evidente trasparenza ma quest'ultima potrebbe essere sfruttata da malintenzionati; Closed ci metterebbe al riparo di malintenzionati ma nessuno saprebbe, realmente, come funzioni quel software, cosa trasmetta, a chi e perché.

Allora, cosa scegliere?

RAEL70
07-09-2015, 12:16
Nel caso di software proprietario si evidenziano 2 possibili problematiche, il primo che comunque, analizzando tale software con competenza, il sopracitato malintenzionato scopra ugualmente delle falle e le sfrutti a suo vantaggio, secondo, ipotizzando che il software sia "inattaccabile" si pone l'antico dilemma : " Quis custodiet ipsos custodes? ", visto che il vero "custode" dei tuoi dati coincide con colui che ha creato il software.
In linea teorica la sicurezza che i tuoi dati non siano a rischio di divulgazione non esiste, personalmente preferisco un sorgente visionabile da chiunque per ovvi motivi, non ultimo l'aspetto principale della questione, quella del famoso "custode" .
Who watches the watchmen?

Complimenti Ishtar, sei arrivato dove volevo arrivare.:cincin:

Aldilà di Open e Closed (anch'io sceglierei il primo), è il Responsabile del trattamento dei dati che ha una responsabilità enorme e questo incarico è sempre svolto da una persona...una sola...ricattabile...corrompibile...

DukeIT
07-09-2015, 12:34
Faccio un esempio: c'è la necessità di sviluppare un software per la gestione clienti di una fantomatica banca.

Il software dovrebbe essere Open o Closed?
Open permetterebbe una maggiore ed evidente trasparenza ma quest'ultima potrebbe essere sfruttata da malintenzionati; Closed ci metterebbe al riparo di malintenzionati ma nessuno saprebbe, realmente, come funzioni quel software, cosa trasmetta, a chi e perché.

Allora, cosa scegliere?
La risposta è ancora quella che ti avevo dato in precedenza.
Se mi sentirei più tranquillo affidando la mia privacy a sw open, diversamente, quando si tratta di dati di importanza particolare per i quali non è concesso alcun errore, dati ricercati attivamente per attività criminali, allora serve sw closed, ma servono anche molte altre garanzie e controlli.
In questo caso è riduttivo parlare genericamente di sw closed senza specificare la presenza di garanzie e controlli legali stringenti, diventa di primaria importanza chi è il soggetto a controllare il sw e quali sono le tutele.

El Tazar
07-09-2015, 13:03
Qui c'è la spiegazione di come 10 violerebbe le leggi federali statunitensi sulla protezione della privacy (HIPAA)

http://www.averyjenkins.com/?p=1767%3Fshared%3Demail&msg=fail

E' una opinione di quel medico ma che nulla ha a che vedere "associazioni di medici e avvocati"...o non l'ho trovato scritto io?

RAEL70
07-09-2015, 13:58
La risposta è ancora quella che ti avevo dato in precedenza.
Se mi sentirei più tranquillo affidando la mia privacy a sw open, diversamente, quando si tratta di dati di importanza particolare per i quali non è concesso alcun errore, dati ricercati attivamente per attività criminali, allora serve sw closed, ma servono anche molte altre garanzie e controlli.
In questo caso è riduttivo parlare genericamente di sw closed senza specificare la presenza di garanzie e controlli legali stringenti, diventa di primaria importanza chi è il soggetto a controllare il sw e quali sono le tutele.
Concordo con te. :)

Se per Linux ci sono tanti controllori, con Windows il loro numero cala drasticamente (per usare un eufemismo) e bisogna affidarsi al controllore (Oste, com'è il vino?) con tutte le diffidenze del caso.

D'altra parte è lo stesso discorso di cui si parlava prima: affidare la custodia dei dati ad una sola persona rafforza il segreto (solo uno è a conoscenza) ma lo stesso ha un potere immenso (egli può fare qualsiasi cosa, non viene controllato, etc.); affidare la custodia dei dati a più persone diminuisce il segreto (più soggetti ne sono a conoscenza) ma altresì diminuisce la forza di ogni singolo soggetto (tutti controllano tutti, è come se si sia implementata una sorta di ridondanza).

In sintesi quindi non esiste, a priori, una soluzione ottimale (Open o Closed che sia) ma esiste la soluzione che comporta meno rischi a seconda del problema da risolvere.

bobafetthotmail
07-09-2015, 14:01
Secondo me la soluzione migliore è quella di "coniugare" i due ambienti usandoli alternativamente a seconda delle esigenze piuttosto che abbandonare in toto uno per l' altro ,così da mantenere i vantaggi di entrambe le piattaforme...:)Come ho già detto nei post iniziali, se il PC supporta il VT-d o lo IOMMU (intel o AMD rispettivamente), puoi fare ul VGA/PCI passthrough ad una VM per dargli il diretto controllo sull'hardware, e tenere tutto come VM dentro ad un hypervisor.
Ho anche già detto che purtroppo non è così facile farlo...

In realtà negli ultimi tempi anche MS ha rilasciato alcuni prodotti open, penso a .NET. su linux non ci sono già 3-4 framework diversi e già multipiatta tipo ruby, python, java... Non mi pare che ci sia sta forte spinta sul .net.

Non è detto che un giorno MS non rilascerà alcuni di quei prodotti open source.La vita è adesso, non "un giorno".

era possibile per fini accademici visionare il codice dei kernel più vecchi.Poco rilevante. Il concetto di open source è avere il controllo su quello che uso ORA, non sapere che in passato i sorgenti erano quelli (forse, se sono stati onesti e li hanno pubblicati veramente senza togliere la robaccia)

Negli ultimi anni ha (per larga parte) aperto i suoi formati Office, tant'è che ora sono standard ISO.Ma finchè esisteranno gli office da 2010 in giù continueranno ad essere uno "standard" di cartone per via del modo non standard con cui sono implementati.

Avere due standard è un controsenso ed è controproducente per chiunque. No, se entrambi gli standard sono aperti no.

Se dichiarano il falso gli si potrebbe fare causa e tutti verrebbero a sapere che Microsoft ha dichiarato il falso. Non credo gli convenga.
C'è un pochino più spazio di manovra tra "onestà" e "Grande Fratello" di così eh.
Le grosse compagnie vivono sul fare i furbetti contando che il grosso dell'utenza non li possa portare in tribunale. Da sempre.

Questo sarebbe da approfondire.l'OS manda dati quando ritiene più opportuno, dove ritiene più opportuno. L'utente ha cliccato su OK senza elggere quindi va tutto bene.

In generale dobbiamo supporre che i dati che non siano in cloud e che quindi sono conservati in locale, non vadano da nessuna parte senza il consenso dell'utente. Sì certo, dobbiamo supporre che facciano tutto bene e che diano tanto latte a tanti gattini.
Non è realistico, ci vuole un controllo sul loro operato, non possono coprire tutto col segreto commerciale.
Non si tratta di sorgenti dei loro programmi, che ci mancherebbe, ma di gestione trasparente dei dati, visto che le possibilità di illegalità e di abuso sono reali. E vale per tutti, non solo per MS.

Ah giusto, anche per assicurarsi che siano tenuti VERAMENTE al sicuro eh. No perchè rubar dati è un businness anche per i criminali. http://www.tomsitpro.com/articles/anthem-data-breach,1-2441.html

E' tutto perfettamente chiaro, la mia domanda è: perché compari pere con mele?
Cortana non c'entra niente con Watson e non pretende di essere paragonato o alternativo a Watson. Perchè sono la stessa cosa a vari livelli di sviluppo.
Sui server di Cortana ci girano algoritmi meno avanzati quindi le funzionalità offerte sono inferirori. Cortana e Watson comprendono relativamente bene il linguaggio, ma Watson ha algoritmi più avanzati per gestire la reazione a quello che gli dici.

Però vuoi mettere fare da segretaria alla gente, quanti dati puoi caricare?

Se io dico ad un computer "Ho freddo", lo stesso controlla la temperatura ambientale e mi risponde "La temperatura è di 27°, è altamente improbabile che tu possa percepire freddo".Senza offesa, ma è un esempio semplice, questo probabilmente lo farà anche Cortana tra qualche anno.

Watson lo mettono al lavoro su qualcosa di più complesso come la psicologia umana. Cioè consolare i cuori afflitti, e mettere in mezzo una strada gli strizzacervelli.
E' una opinione di quel medico ma che nulla ha a che vedere "associazioni di medici e avvocati"...o non l'ho trovato scritto io? Contano di corromperli dandogli accesso ai sistemi di tracciamento e rompimento di balle all'utente. :D
http://blogs.msdn.com/b/healthblog/archive/2015/07/27/bring-clinical-workflow-to-life-with-microsoft-and-windows-10.aspx

Che ovviamente se non ha Win10 o applicazioni a pagamento MS non vanno... :rolleyes:

RAEL70
07-09-2015, 14:09
Senza offesa, ma è un esempio semplice, questo probabilmente lo farà anche Cortana tra qualche anno.
Certo Bobafett, ho fatto un esempio volontariamente banale e per quanto banale e semplice sia, come tu scrivi, Cortana ci arriverà tra qualche anno, Watson è in grado adesso di risponderti che hai probabilmente il raffreddore, di controllarti la temperatura, nel caso essa sia superiore a 37° prenderti degli antistaminici e, nel frattempo, chiamerà il dottore al telefono. Ora.

Watson lo mettono al lavoro su qualcosa di più complesso come la psicologia umana. Cioè consolare i cuori afflitti, e mettere in mezzo una strada gli strizzacervelli.
Compito impossibile, dovrebbero mettere Watson nelle condizioni di elaborare cognitivamente la possibilità di mentire a se stesso...

DukeIT
07-09-2015, 14:20
In sintesi quindi non esiste, a priori, una soluzione ottimale (Open o Closed che sia) ma esiste la soluzione che comporta meno rischi a seconda del problema da risolvere.
Il problema è cosa si vuole proteggere.
Al di fuori di casi specifici particolari, ove singoli dati di singole persone sono di primaria importanza (dati medici, bancari, personali di persone di paticolare rilevanza), che possono essere agevolmente ricercati per motivi spesso illegali tra le larghe maglie del sw open (ma richiedono impegno specifico), il sw open è preferibile, perchè difficilmente qualcuno perderebbe tempo e denaro per sapere quali sono le mie letture preferite, mentre, con sw closed appositamente studiato (qualcuno ha detto W10, Google et similia?), anche quei dati potrebbero essere acquisiti ed usati con relativa facilità.
E' la natura dei due progetti a creare differenze in apparenza inconciliabili: difficilmente il sw open può essere concepito per attività di controllo di singoli o di massa, per contro può essere agevolmente bucato. Dunque ben venga il sw open per la tutela della mia privacy, meglio Linux di W10, ma per dati di rilevanza, meglio sw chiuso unito ad altre tutele, senza le quali, però, diverrebbe ancora più pericoloso (sarebbe chiuso solo a me, ma non saprei mai chi poi avrebbe accesso).

RAEL70
07-09-2015, 14:23
Il problema è cosa si vuole proteggere.
Al di fuori di casi specifici particolari, ove singoli dati di singole persone sono di primaria importanza (dati medici, bancari, personali di persone di paticolare rilevanza), che possono essere agevolmente ricercati per motivi spesso illegali tra le larghe maglie del sw open (ma richiedono impegno specifico), il sw open è preferibile, perchè difficilmente qualcuno perderebbe tempo e denaro per sapere quali sono le mie letture preferite, mentre, con sw closed appositamente studiato (qualcuno ha detto W10, Google et similia?), anche quei dati potrebbero essere acquisiti ed usati con relativa facilità.
E' la natura dei due progetti a creare differenze in apparenza inconciliabili: difficilmente il sw open può essere concepito per attività di controllo di singoli o di massa, per contro può essere agevolmente bucato. Dunque ben venga il sw open per la tutela della mia privacy, meglio Linux di W10, ma per dati di rilevanza, meglio sw chiuso unito ad altre tutele, senza le quali, però, diverrebbe ancora più pericoloso (sarebbe chiuso solo a me, ma non saprei mai chi poi avrebbe accesso).
:mano:

Dario771
07-09-2015, 15:15
Who watches the watchmen?

Complimenti Ishtar, sei arrivato dove volevo arrivare.:cincin:

Aldilà di Open e Closed (anch'io sceglierei il primo), è il Responsabile del trattamento dei dati che ha una responsabilità enorme e questo incarico è sempre svolto da una persona...una sola...ricattabile...corrompibile...

Se fosse così andrebbe ancora bene.. nel caso specifico le cose sono più complesse e riguaedano poco il tipo di sistema software.. mi spiego: la fantomatica banca potrebbe avere anche circa 60.000 dipendenti.. chi mi assicura che siano tutti ligi all'obbligo di riservatezza? Secondo te prima dell'avvento informatico con bancomat, banca on line etc.. erano concepibili truffe che comportavano clonazioni e furti di identità? Il prezzo del progresso è questo, fondamentalmente ci viene chiesto di dare fiducia a qualcuno di cui spesso non conosciamo il nome ed il volto, e dare fiducia oggi significa veramente dare gran parte della propria vita ad un estraneo.. ecco perchè a volte mi fanno ridere i discorsi sulla privacy relativi ad MS e Google, quando magari il cetriolo ce lo stanno infilando dalla stradina sotto casa..

RAEL70
07-09-2015, 15:52
Secondo te prima dell'avvento informatico con bancomat, banca on line etc.. erano concepibili truffe che comportavano clonazioni e furti di identità? Il prezzo del progresso è questo, fondamentalmente ci viene chiesto di dare fiducia a qualcuno di cui spesso non conosciamo il nome ed il volto, e dare fiducia oggi significa veramente dare gran parte della propria vita ad un estraneo.. ecco perchè a volte mi fanno ridere i discorsi sulla privacy relativi ad MS e Google, quando magari il cetriolo ce lo stanno infilando dalla stradina sotto casa..
Andiamo con ordine.

Ogni qual volta un sistema non si ritiene più valido, la Sicurezza Informatica (in termini generali, diciamo così, accademici) alza l'asticella e studia sistemi di protezione ancor più difficili da superare.

Si è passati dalla semplice password ai pin, dai certificati all'SSL, dalla crittografia ai token; il ivello di sicurezza è sempre, gradualmente, aumentato ma, puntualmente, prima o poi, ogni sistema mostra i suoi limiti (e la cosa è scientificamente accettabile) e viene bucato.

Adesso siamo ormai alle porte (anzi le stesse si sono già aperte) di una nuova frontiera della Sicurezza: i dati biometrici.

Questi dati non rappresentano uno scudo per proteggere le nostre informazioni o, in generale, la nostra riservatezza (come un pin, un certificato o un token): questi dati siamo noi, questi dati sono la nostra persona fisica.

Farsi rubare una password o un pin o un certificato può rivelarsi un evento sgradevolissimo per chi lo subisce ma rubare i dati biometrici equivale a perdere la propria identità.

I dati biometrici (dalle impronte digitali alla scansione della retina, dall'impronta vocale alla scansione della firma, dalla forma dell'orecchio alla conformazione scheletrica) non ci separano più dall'applicazione che stiamo usando, siamo noi stessi che diventiamo parte integrante del software stesso.

I dati clinici (p.e. analisi) rappresentano lo stato psicofisico di un individuo e per quanto siano dati estremamente sensibili (possono contribuire a definire in maniera precisa lo stato di salute del soggetto) esiste ancora un certo grado di separazione tra i dati e il soggetto a cui essi appartengono (anche quando gli stessi dati siano legati al soggetto tramite, per esempio, il codice fiscale).

Nei dati biometrici, questi e l'individuo sono sullo stesso livello: dal singolo dato (che quasi sempre garantisce l'unicità) risalgo al singolo individuo, una specie di prova del DNA.

Se ci rubano la voce, le impronte, la retina, stanno rubando il nostro corpo e per quanto la possibilità, per esempio nel DNA, che due profili coincidano sia di 1 su 100 miliardi circa (quindi un grado di affidabilità altissimo), l'integrità di questi dati è fortemente a rischio al punto tale da portare, come si è già verificato negli USA, a incredibili colpi di scena giudiziari.

Mi fermo qua per non rendere complesso, più del necessario, il discorso.

Dario771
07-09-2015, 16:57
Andiamo con ordine.

Ogni qual volta un sistema non si ritiene più valido, la Sicurezza Informatica (in termini generali, diciamo così, accademici) alza l'asticella e studia sistemi di protezione ancor più difficili da superare.

Si è passati dalla semplice password ai pin, dai certificati all'SSL, dalla crittografia ai token; il ivello di sicurezza è sempre, gradualmente, aumentato ma, puntualmente, prima o poi, ogni sistema mostra i suoi limiti (e la cosa è scientificamente accettabile) e viene bucato.

Adesso siamo ormai alle porte (anzi le stesse si sono già aperte) di una nuova frontiera della Sicurezza: i dati biometrici.

Questi dati non rappresentano uno scudo per proteggere le nostre informazioni o, in generale, la nostra riservatezza (come un pin, un certificato o un token): questi dati siamo noi, questi dati sono la nostra persona fisica.

Farsi rubare una password o un pin o un certificato può rivelarsi un evento sgradevolissimo per chi lo subisce ma rubare i dati biometrici equivale a perdere la propria identità.

I dati biometrici (dalle impronte digitali alla scansione della retina, dall'impronta vocale alla scansione della firma, dalla forma dell'orecchio alla conformazione scheletrica) non ci separano più dall'applicazione che stiamo usando, siamo noi stessi che diventiamo parte integrante del software stesso.

I dati clinici (p.e. analisi) rappresentano lo stato psicofisico di un individuo e per quanto siano dati estremamente sensibili (possono contribuire a definire in maniera precisa lo stato di salute del soggetto) esiste ancora un certo grado di separazione tra i dati e il soggetto a cui essi appartengono (anche quando gli stessi dati siano legati al soggetto tramite, per esempio, il codice fiscale).

Nei dati biometrici, questi e l'individuo sono sullo stesso livello: dal singolo dato (che quasi sempre garantisce l'unicità) risalgo al singolo individuo, una specie di prova del DNA.

Se ci rubano la voce, le impronte, la retina, stanno rubando il nostro corpo e per quanto la possibilità, per esempio nel DNA, che due profili coincidano sia di 1 su 100 miliardi circa (quindi un grado di affidabilità altissimo), l'integrità di questi dati è fortemente a rischio al punto tale da portare, come si è già verificato negli USA, a incredibili colpi di scena giudiziari.

Mi fermo qua per non rendere complesso, più del necessario, il discorso.

Vedi Rael, quello che voglio dire è che la mancanza di privacy, con tutto ciò che ne consegue, è insito nel sistema che abbiamo\hanno creato.. quando la moneta sarà completamente elettronica sai che ridere.. oggi non avere identità.. non lasciare traccia.. è praticamente impossibile, a meno che tu non viva in qualche angolo sperduto dell'amazzonia (e pure lì ultimamente..), bon è il mondo che ci siamo scelti, ecco perchè a volte giudico nel miglior dei casi una bestiale ignoranza gridare allo scandalo per questo e quello quando è l'intero edificio che è marcio..

DukeIT
07-09-2015, 17:33
ecco perchè a volte mi fanno ridere i discorsi sulla privacy relativi ad MS e Google, quando magari il cetriolo ce lo stanno infilando dalla stradina sotto casa..
Continuando a minimizzare, non dando il giusto peso e distinzione ad azioni diverse, per quanto sbagliate, svanisce ogni possibilità di discutere. Tutto è uguale, tutto è sbagliato, non dare la precedenza è uguale a rubare e rubare è uguale ad uccidere, fine dei giochi.
Così mi è difficile capire come dalla possibilità di crimini informatici di dipendenti disonesti, si arrivi ad accettare tranquillamente la violazione della privacy. Se è violazione è sbagliata per definizione, quindi non accettabile.

RAEL70
07-09-2015, 17:38
bon è il mondo che ci siamo scelti, ecco perchè a volte giudico nel miglior dei casi una bestiale ignoranza gridare allo scandalo per questo e quello quando è l'intero edificio che è marcio..
Continui a pensarla esattamente come me ma non si può andare alla deriva, guardare lo sfascio e non agire.

Forse tu non hai figli ma ti assicuro che chi è padre vede le cose in maniera differente; per me non esiste dire "Non c'è alcuna possibilità, è tutto finito", è un lusso che non mi posso permettere.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, sotto i bombardamenti, mi raccontava mio nonno, la gente si sposava e sognava un futuro: che futuro poteva esserci se il presente era pieno di morte, di sangue, di violenza, di deportazione, di paura, di povertà e desolazione?

Che senso aveva sposarsi e che senso avevano i bambini che nascevano a casa con le bombe che cadevano centinaia di metri poco lontano, venendo alla luce, magari, nello stesso momento in cui il padre moriva in uno sperduto campo di battaglia?

Non possiamo permetterci di farci prendere dallo sconforto, non possiamo accettare passivamente tutto questo oscurantismo (da Medio Evo), non possiamo darci per vinti prima ancora di combattere...

Quali armi abbiamo?
In primis la Cultura, l'arma più potente che esiste al Mondo. Chi vuole rimanere ignorante (leggasi non vuole conoscere) correrà a sotterarsi la testa, chi conosce comprende e si fa una idea e le idee sono un virus terribile per chi sogna una Umanità senza cervello: le idee si diffondono anche sotto le più oscure dittature.

Farsi una idea vuol dire pensare, pensare vuol dire valutare, assumere un senso critico, vuole dire capacità di distinguere: la Cultura illumina la Vita di una persona, la libera dalla paura del buio (oscurantismo) e la rende consapevole delle proprie capacità.

Dopo la Cultura abbiamo gli Ideali: spesso sono praticamente impossibili da raggiungere ma, come la Stella Polare, indicano la retta via, la direzione più giusta.

Una persona senza ideali non è un essere umano, è solo un corpo che soddisfa i suoi bisogni psicofisici (dal mangiare al dormire, dall'accoppiarsi al socializzare) ma non costruisce nulla, niente per cui valga la pena essere ricordato da qualcuno.

Dopo la Cultura e gli Ideali esiste la Volontà e l'abnegazione: andare avanti anche quando tutto sembra andarci contro.

Nessuno può cambiare il Mondo, tutti potenzialmente possono farlo ma devono conoscere ed essere mossi da ideali così forti da non abbattersi: la Storia dell'Umanità è piena zeppa di periodi temporali ove era impensabile anche solo avere la libertà di pensiero eppure l'Umanità è andata avanti ugualmente.

E' il mondo che abbiamo creato ma nessuno l'ha mai voluto: nel mio piccolo cerco di disegnare un piccolo insignificante puntino bianco in una lavagna nera.

Flying Tiger
07-09-2015, 17:43
Vedi Rael, quello che voglio dire è che la mancanza di privacy, con tutto ciò che ne consegue, è insito nel sistema che abbiamo\hanno creato.. quando la moneta sarà completamente elettronica sai che ridere.. oggi non avere identità.. non lasciare traccia.. è praticamente impossibile, a meno che tu non viva in qualche angolo sperduto dell'amazzonia (e pure lì ultimamente..), bon è il mondo che ci siamo scelti, ecco perchè a volte giudico nel miglior dei casi una bestiale ignoranza gridare allo scandalo per questo e quello quando è l'intero edificio che è marcio..

Eh già , non sai quanto hai ragione , condivido in toto la tua analisi perchè è la semplice e pura verità, per quanto possa sembrare cinica e spietata..

E la cosa comica (o tragica dipende dai punti di vista...) è che anche il mondo open source con Ubuntu , che volenti o nolenti è in assoluto una delle distribuzioni più diffuse al mondo per varie ragioni tra cui il discorso user friendly piuttosto di quello di avere la Canonical alle spalle , ha abbracciato per così dire questa filosofia tanto che migrare da Win 10 o altri sistemi operativi antecedenti di MS a una distro Ubuntu con l' obiettivo di non essere tracciati significa , pur con tutte le differenze del caso, passare dalla padella alla brace....

Con rispetto parlando RAEL70 i tuoi interventi sono molto interessanti e sicuramente dicono delle verità innegabili ,ma a mio avviso sono anche molto filosofici e teorici ,la realtà purtroppo è ben diversa e la loro applicazione a livello pratico è un discorso ben differente...

:)

RAEL70
07-09-2015, 18:38
E la cosa comica (o tragica dipende dai punti di vista...) è che anche il mondo open source con Ubuntu , che volenti o nolenti è in assoluto una delle distribuzioni più diffuse al mondo per varie ragioni tra cui il discorso user friendly piuttosto di quello di avere la Canonical alle spalle , ha abbracciato per così dire questa filosofia tanto che migrare da Win 10 o altri sistemi operativi antecedenti di MS a una distro Ubuntu con l' obiettivo di non essere tracciati significa , pur con tutte le differenze del caso, passare dalla padella alla brace....
Caro Tiger, mi spiace ma non sono d'accordo con la tua analisi.:)

Sintetizzare l'importanza e il valore dell'Open Source con la vicenda Canonical è pretestuoso e lo è ancor di più perché è stato proprio il movimento GNU nonché lo stesso movimento Linux che hanno aspramente (direi ferocemente) criticato la visione e le intenzioni dell'azienda inglese.

E' evidente quindi che Canonical non ha rispettato i fondamenti dell'Open Source e del Software Libero e come tale non può essere presa ad esempio di cosa sia l'Open Source.

Società che, in più periodi, hanno abbracciato l'Open Source sono state:

- IBM;
- Sun;
- Apache Foundation;
- Red Hat;
- Oracle;
- Novell;
sono le prime che mi vengono in mente.

Alcuni di questi nomi rappresentano la Storia dell'Informatica e degli Elaboratori, altro che Canonical. :rolleyes:


Con rispetto parlando RAEL70 i tuoi interventi sono molto interessanti e sicuramente dicono delle verità innegabili ,ma a mio avviso sono anche molto filosofici e teorici ,la realtà purtroppo è ben diversa e la loro applicazione a livello pratico è un discorso ben differente...

:)
Peccato che consideri i miei post in questo modo: rileggendomi parlo sempre di cose concrete, cose accadute, realtà lavorative vissute ma tant'è, forse sono io che utilizzo un linguaggio che porta le persone a considerare le mie solo parole e nient'altro:

Ne prendo atto.:)

mark1000
07-09-2015, 19:12
Caro Tiger, mi spiace ma non sono d'accordo con la tua analisi.:)

Sintetizzare l'importanza e il valore dell'Open Source con la vicenda Canonical è pretestuoso e lo è ancor di più perché è stato proprio il movimento GNU nonché lo stesso movimento Linux che hanno aspramente (direi ferocemente) criticato la visione e le intenzioni dell'azienda inglese.

E' evidente quindi che Canonical non ha rispettato i fondamenti dell'Open Source e del Software Libero e come tale non può essere presa ad esempio di cosa sia l'Open Source.

Società che, in più periodi, hanno abbracciato l'Open Source sono state:

- IBM;
- Sun;
- Apache Foundation;
- Red Hat;
- Oracle;
- Novell;
sono le prime che mi vengono in mente.

Alcuni di questi nomi rappresentano la Storia dell'Informatica e degli Elaboratori, altro che Canonical. :rolleyes:


Peccato che consideri i miei post in questo modo: rileggendomi parlo sempre di cose concrete, cose accadute, realtà lavorative vissute ma tant'è, forse sono io che utilizzo un linguaggio che porta le persone a considerare le mie solo parole e nient'altro:

Ne prendo atto.:)

non arrenderti di fronte alle parole del primo sfigato (arreso senza combattere non voglio offenderti tigrotto):D che ti dice quello che pensa LUI
cè bisogno di gente come te che sa parlare facendosi capire da tutti e spiegando benissimo tutte le cose ;)
tanto microsoft ha cominciato la strada (senza ritorno se non cambia)del fallimento e chiusura del baraccone

NiubboXp
07-09-2015, 19:20
Vedi Rael, quello che voglio dire è che la mancanza di privacy, con tutto ciò che ne consegue, è insito nel sistema che abbiamo\hanno creato.. quando la moneta sarà completamente elettronica sai che ridere.. oggi non avere identità.. non lasciare traccia.. è praticamente impossibile, a meno che tu non viva in qualche angolo sperduto dell'amazzonia (e pure lì ultimamente..), bon è il mondo che ci siamo scelti, ecco perchè a volte giudico nel miglior dei casi una bestiale ignoranza gridare allo scandalo per questo e quello quando è l'intero edificio che è marcio..

IO non ho scelto proprio nulla, e neanche TU, è qualcun ALTRO che ha presco questa decisione e sottomettercisi senza far nulla è la sconfitta dell'essere umano

NiubboXp
07-09-2015, 19:37
Eh già , non sai quanto hai ragione , condivido in toto la tua analisi perchè è la semplice e pura verità, per quanto possa sembrare cinica e spietata..

E la cosa comica (o tragica dipende dai punti di vista...) è che anche il mondo open source con Ubuntu , che volenti o nolenti è in assoluto una delle distribuzioni più diffuse al mondo per varie ragioni tra cui il discorso user friendly piuttosto di quello di avere la Canonical alle spalle , ha abbracciato per così dire questa filosofia tanto che migrare da Win 10 o altri sistemi operativi antecedenti di MS a una distro Ubuntu con l' obiettivo di non essere tracciati significa , pur con tutte le differenze del caso, passare dalla padella alla brace....

Con rispetto parlando RAEL70 i tuoi interventi sono molto interessanti e sicuramente dicono delle verità innegabili ,ma a mio avviso sono anche molto filosofici e teorici ,la realtà purtroppo è ben diversa e la loro applicazione a livello pratico è un discorso ben differente...

:)


cos'è la realtà nella società?
la realtà nella società è quella cosa che viene accettata dal maggior numero di persone

800 anni fa la realtà era che il sole girava intorno alla terra, oggi è il contrario
200 anni fa la realtà era che se volevi parlare con uno in america dovevi farti delle settimane in nave, ora bastano 30 secondi con uno smartphone
20 anni fa la realtà era che se qualcuno voleva le informazioni su ogni tua abitudine, gusto o preferenza politica doveva chiedertelo, ora basta farti installare un app con i mille permessi ed il gioco è fatto


quindi se la maggior parte delle persone nel mondo la pensa come te la realtà sarà quella da te descritta, se le persone invece decideranno di fare un po' di fatica per se e per i propri figli, allora decretando la morte economica di certi progetti, boicottandoli, sarà diversa, perchè le società vivono di utili e se non ne fanno, o cambiano strategie (magari tornando a vendermi un prodotto, invece che farsi i fatti miei) o chiudono

se pensi che tu non puoi cambiare il mondo, hai ragione, ma se tu cambi te stesso e modelli le tue abitudini per come ti piacerebbe che il mondo fosse, in un contesto sociale scontroso come quello attuale, e fai conoscere questa realtà ad altri, allora cambiando te stesso, riuscirai a cambiare il mondo... e se proprio non ci riuscirai, beh almeno sarai un essere umano degno di questo nome, e non un ameba che si prostra ai voleri del potente di turno


ps: io così ho fatto, smartphone con android AOSP (android open source project) SENZA app invasive, quello che mi serve passa dal browser, linux sul pc come sistema principale, ed informazione di quanto accade alle persone che conosco, risultato? oltre me gia un paio di persone hanno deciso di mettere linux, ed un altro sta pensando a modificare lo smartphone, e sono sicuro che quando gli altri vedranno che questi con linux faranno tutto quello che facevano con windows, senza chissà quale sforzo, si convinceranno anche loro, e magari ne parleranno con qualcun altro, che ne parlerà con qualcun'altro che farà altrettanto...

io non sono un fanboy di linux (l'ho messo 10 giorni fa) non amo portare nessuna bandiera differente da quella con la mia faccia come stemma, linux, windows, android e chi piu ne ha piu ne metta, non mi interessa, io ho le mie idee e quello che uso e che mi circonda deve essere in armonia con esse, e non viceversa

Dario771
07-09-2015, 20:12
IO non ho scelto proprio nulla, e neanche TU, è qualcun ALTRO che ha presco questa decisione e sottomettercisi senza far nulla è la sconfitta dell'essere umano

Mi dispiace, ma non la penso così.. siamo noi che abbiamo permesso tutto ciò.. abbagliati da luccicanti prospettive.. se penso alle origini dell'informatica individuale.. mi ricordo che quando smanettavo con lo ZX81 si sognava di computer che avrebbero risolto in gran parte i problemi dell'umanità.. e oggi cosa mi ritrovo? Che si lavora di più e si guadagna di meno.. con il bonus che vengo pure spiato ed etichettato.. allora mi chiedo: Dov'è il progresso? Cosa ci impedisce di lavorare meno dedicandoci a cose più costruttive?

Per inciso ho anche io dei figli e sono anni che rifletto sulla questione.. e penso che ci siano solo 2 modi in cui può finire la storia: 1) Evento esterno (collasso economico\sociale- Catastrofe naturale) 2) Chi ha creato lo stato di cose decida di cambiare il sistema con cui fotterci..

A voi la scelta.

PS: siamo veramente off topic..

Ritornando al discorso Open Source, io a livello aziendale sceglierei sempre software closed.. per uso personale invece va benissimo l'open.

bluv
07-09-2015, 20:17
...Ritornando al discorso Open Source, io a livello aziendale sceglierei sempre software closed.. per uso personale invece va benissimo l'open.

Concordo! Anche se utilizzo un mix di entrambi come scrissi qualche post addietro (tralasciando l'aspetto privacy messo in risalto dagli altri utenti)
Di fatti una volta che si va su Internet viene totalmente a mancare la propria riservatezza (sia con l'open che con il closed) :O

RAEL70
07-09-2015, 20:24
non arrenderti di fronte alle parole del primo sfigato (arreso senza combattere non voglio offenderti tigrotto):D che ti dice quello che pensa LUI
cè bisogno di gente come te che sa parlare facendosi capire da tutti e spiegando benissimo tutte le cose ;)
tanto microsoft ha cominciato la strada (senza ritorno se non cambia)del fallimento e chiusura del baraccone
Caro Mark, grazie per le belle parole ma, onestamente, non merito tanto, dico davvero, io non mi sento diverso da nessuno. :vicini:

E' opinione comune che la Filosofia apre le menti.

Si certo, ma l'Informatica non è da meno: la Scienza degli Algoritmi aiuta ad esplorare te stesso, la rigidità strutturale della tua mente, aiuta a comprendere come tu stesso imposti un ragionamento.

Ti aiuta a capire che un problema complesso, irrisolvibile, che ti può sovrastare psicologicamente (vedasi la situazione attuale della società), in realtà, è un insieme di n problemi semplici: devi partire dal tutto per arrivare al singolo (Top Down Analysis), devi osservare il fenomeno in generale e, gradualmente, scomporlo in sottinsiemi sempre più semplici ed elementari e scoprire così che la soluzione non era unica ma era l'insieme di n soluzioni semplici ad effetto domino (la prima ti permette di arrivare alla seconda e così via).

L'Informatica ti aiuta anche a conoscere il percorso inverso (Bottom Up Analysis), a partire da dei piccoli, a volte insignificanti particolari, e procedendo per associazione e correlazione, inizi a capire lo schema più generale, più globale.

Queste metodologie le ho sempre applicate nell'Open Source e mi sono state molto utili, nel lavoro ma anche e soprattutto nella Vita.

L'Open Source mi ha insegnato che la conoscenza va condivisa senza secondi fini perché se oggi tu hai appreso da me, un giorno accadrà sicuramente l'inverso.

L'Open Source spesso mi ha fatto uscire fuori dagli schemi, utilizzando soluzioni non proprio ortodosse ma che mi sodisfacevano molto di più di quelle scritte nelle guide, nei manuali, nei tutorial (a volte non capivo letteralmente cosa ci fosse scritto).

L'Open Source mi ha insegnato il valore degli errori perché ad ogni malfunzionamento impari sempre più come funziona un programma (tipico del PHP per esempio) e come è stato concepito.

L'Open Source mi ha insegnato che io sono al centro e il software dipende da me e non il contrario.

Sono tutte parole, lo so, ma corrispondono ad insegnamenti applicati a vita vissuta.

RAEL70
07-09-2015, 20:29
Luca, c'è anche per MS il "fix" (https://www.google.it/search?q=linux&source=lnms&tbm=isch&sa=X&ved=0CAgQ_AUoAmoVChMI9szWpc3lxwIVxbYaCh3_zgcQ&biw=1953&bih=1229#imgrc=-atgSQ31nwgKHM%3A) :D
:rotfl:

RAEL70
07-09-2015, 20:47
Ritornando al discorso Open Source, io a livello aziendale sceglierei sempre software closed.. per uso personale invece va benissimo l'open.
Dario, dipende sempre da cosa intendi per "aziendale".

Un software proprietario per gestire 20-30 utenti?
Si può fare, se economicamente è conveniente perchè no?

Un software proprietatio per gestire 200-300 utenti?
Direi si vuol dire legarsi mani e piedi al produttore e tanti saluti; se un domani si volesse cambiare i costi sarebbero altissimi. Meglio valutare fin da subito una soluzione Open Source se disponibile, se praticabile, se accettata.

Dario771
07-09-2015, 21:08
Dario, dipende sempre da cosa intendi per "aziendale".

Un software proprietario per gestire 20-30 utenti?
Si può fare, se economicamente è conveniente perchè no?

Un software proprietatio per gestire 200-300 utenti?
Direi si vuol dire legarsi mani e piedi al produttore e tanti saluti; se un domani si volesse cambiare i costi sarebbero altissimi. Meglio valutare fin da subito una soluzione Open Source se disponibile, se praticabile, se accettata.

Non hai tutti i torti.. solo che le grande aziende x motivi molto prosaici (leggi danè) preferiscono fare "gare d'appalto" presso i grandi fornitori.. dove lavoro il 90% degli applicativi gira sotto eclipse, office 2010 con licenza.. e negli anni ho visto tante software house andare e venire..

RAEL70
07-09-2015, 21:13
dove lavoro il 90% degli applicativi gira sotto eclipse, office 2010 con licenza.. e negli anni ho visto tante software house andare e venire..
Per mia personale curiosità, cosa c'entra Eclipse con Office?:what:

NiubboXp
07-09-2015, 21:47
Mi dispiace, ma non la penso così.. siamo noi che abbiamo permesso tutto ciò.. abbagliati da luccicanti prospettive.. se penso alle origini dell'informatica individuale.. mi ricordo che quando smanettavo con lo ZX81 si sognava di computer che avrebbero risolto in gran parte i problemi dell'umanità.. e oggi cosa mi ritrovo? Che si lavora di più e si guadagna di meno.. con il bonus che vengo pure spiato ed etichettato.. allora mi chiedo: Dov'è il progresso? Cosa ci impedisce di lavorare meno dedicandoci a cose più costruttive?

Per inciso ho anche io dei figli e sono anni che rifletto sulla questione.. e penso che ci siano solo 2 modi in cui può finire la storia: 1) Evento esterno (collasso economico\sociale- Catastrofe naturale) 2) Chi ha creato lo stato di cose decida di cambiare il sistema con cui fotterci..

A voi la scelta.

PS: siamo veramente off topic..

Ritornando al discorso Open Source, io a livello aziendale sceglierei sempre software closed.. per uso personale invece va benissimo l'open.

forse non ho evidenziato bene i soggetti del mio discorso

ci riprovo

ne IO ne TU ne le PERSONE NORMALI abbiamo voluto ne contribuito a questo sistema, poichè noi vogliamo semplicemente avere una tecnologia che sia al nostro servizio, e ciò sarebbe possibile se il sistema operativo facesse quello che deve fare, ovvero far girare i programmi, e non inviare dati senza il consenso delle persone

chi è che ha permesso tutto cio? tu? sei tu che in microsoft ha deciso questa politica? se la risposta è si allora hai ragione tu, sei tu il responsabile, e lo sarai se appoggerai questo modello di business, e sia chiaro, questo vale anche per altre società informatiche non solo ms

ora TU hai una scelta che fai per te ed i tuoi figli, quella di non avallare un sistema di questo tipo, e se ne TU ne IO e ne altri miliardi di SINGOLI INDIVIDUI senza attendere che le cose accadano, decidano con LA PROPRIA TESTA, allora questo modello di business morirà e tutto cambierà, poichè anche i potenti devono sottostare alle leggi di mercato

nessuno è stato abbagliato da porcherie sulla privacy o backdoor su codice proprietario, la tecnologia per un utente deve riguardare solo l'utilizzo della tecnologia stessa, non il funzionamento, quindi tu vuoi essere connesso con il mondo, anche se non conosci la programmazione dei sistemi che ti permettono di farlo, vuoi usare il navigatore, lo smartphone, la realtà virtuale, senza essere un ingegnere, ma questo devi volerlo senza dover rinunciare ai tuoi diritti

i computer possono risolvere i problemi dell'umanità, la tecnologia è stupenda, il problema sono le persone che ci stanno dietro, che hanno come unico obbiettivo quello di far soldi con le tue informazioni

per fortuna ci sono le alternative, usiamole e sopratutto facciamo informazione



ho lasciato poi nel quote anche il discorso dell'offtopic, perchè a mio parere siamo piu in topic con questo argomento che con altre cose, il mio motivo di passaggio a sistemi open è legato proprio a questo, nessun altro motivo di natura tecnica
ho visto il documentario suggeritomi revolution os (o qualcosa di simile) è molto bello e assurdamente rivoluzionario il concetto di GNU e quello che stallman ha fatto, e lui stesso lo dice, che la cosa piu importante è l'etica

ps: grazie anche a chi mi ha consigliato il film "thank you for smoking" l'ho visto ed è molto bello, perchè molto vero, ne consiglio anche io la visione

Dario771
08-09-2015, 06:32
Per mia personale curiosità, cosa c'entra Eclipse con Office?:what:

Nulla, intendevo che gli applicativi proprietari girano sotto Eclipse, Office viene usato per scrivere e creare report.

RAEL70
08-09-2015, 06:45
Nulla, intendevo che gli applicativi proprietari girano sotto Eclipse, Office viene usato per scrivere e creare report.
Ok, avevo ipotizzato che ci fosse una relazione ma non riuscivo a capire quale :D.

RAEL70
08-09-2015, 07:06
nessuno è stato abbagliato da porcherie sulla privacy o backdoor su codice proprietario, la tecnologia per un utente deve riguardare solo l'utilizzo della tecnologia stessa, non il funzionamento, quindi tu vuoi essere connesso con il mondo, anche se non conosci la programmazione dei sistemi che ti permettono di farlo, vuoi usare il navigatore, lo smartphone, la realtà virtuale, senza essere un ingegnere, ma questo devi volerlo senza dover rinunciare ai tuoi diritti

i computer possono risolvere i problemi dell'umanità, la tecnologia è stupenda, il problema sono le persone che ci stanno dietro, che hanno come unico obbiettivo quello di far soldi con le tue informazioni

per fortuna ci sono le alternative, usiamole e sopratutto facciamo informazione


Si Niubbo, è proprio così, bisogna fare informazione e far conoscere e la conoscenza genera Cultura e la Cultura fa nascere le idee.

Tornando in tema, più leggo il thread su W10 e la Privacy, più cerco di comprendere i motivi per cui un utente voglia (o debba) installare il nuovo prodotto Microsoft.

Da un punto di vista squisitamente tecnico non c'è un motivo valido, pregnante, insindacabile per cui l'adottare W10 sia imprescindibile: quello che si fa con Seven lo si fa anche con Windows 8/8.1, che si tratti di giocare o lavorare, nulla cambia.

Se poi penso a quanti sforzi stanno facendo alcuni utenti per "purgare" W10 e renderlo meno "spione", sforzi sicuramente apprezzabili da un punto di vista tecnico ma, concretamente, paradossali nel loro essere:

A) mi costringo ad usare un SO di cui, praticamente, non ho bisogno, le cui impostazioni di default della Privacy sono decisamente discutibili (e ne sono cosciente);

B) metto in atto tutti quei meccanismi per proteggere, per quanto sia possibile, la mia riservatezza pur sapendo, dentro di me, che questi sforzi potrebbero risultare vani;

C) volontariamente customizzo, di fatto, un SO eliminando praticamente del tutto alcune funzionalità spacciate dal marketing di MS come rivoluzionarie (Cortana, Edge, etc.);

D) con cosa mi ritrovo? Con una copia "castrata" di W10 che sa molto, moltissimo, quasi tutto di Windows 8/8.1 (che anch'esso, se vogliamo essere coerenti, dovrebbe essere castrato).

Non era meglio lasciare installato quest'ultimo?:rolleyes:

Qui mi riallaccio al discorso dell' "aggiornite" di Dario; finora, a chiunque abbia chiesto i motivi di questa fretta a passare a W10, la maggior parte, a mio parere si è :mc:: tutta una serie di "è più moderno e quindi è più sicuro", "ha più funzioni", "ha le DX12 e quindi i giochi gireranno meglio", "Edge è meglio di Explorer", "Cortana è comoda e molto utile", "Ha il tasto START!!!" e via dicendo...

Sarà, ma per me queste motivazioni, ad una analisi oggettiva di W10, sembrano sciogliersi come neve al sole.

Lungi da me consigliare Linux (credetemi non lo faccio mai) bensì cerco di capire quali siano i meccanismi psicologici che scattano negli utenti per scatenare questa corsa all'aggiornamento, all'upgrade, al "nuovo"...nuovo?

Secondo me è un meccanismo irrefrenabile, una pulsione non controllabile, un pensiero nel cervello che dice "Non posso non aggiornare, non posso rimanere indietro rispetto agli altri", un "istinto" (aggiornite:D) che, oggettivamente, non è motivato da questioni tecniche.

Da qui al discorso di usare la propria testa il passo è breve: quanto risentiamo del condizionamento mediatico quando un nuovo SO viene lanciato?

NiubboXp
08-09-2015, 07:29
secondo me molti hanno oramai la smania di dover passare al modello nuovo, di qualunque cosa, perchè viene associato "nuovo è meglio", sopratutto vivendo in una società molto modaiola in cui le ultime cose sono in

fateci caso, maggiormente chi ha un iphone non ha una custodia, perchè copre la mela, mentre solitamente chi ha telefoni android ha una custodia (non c'è niente da coprire)

"bisogna" mostrare quello che si ha anche solo a se stessi, perchè in questa società siamo definiti da quello che abbiamo, o quantomeno questo è il sentimento diffuso che volenti o nolenti c'è. e quindi 10 è meglio di 8 anche se non lo è

c'è poi la possibilità della strategia nell'aver fatto un win 8 togliendogli una cosa (lo start) per poi rimetterla nel 10, sapendo che la gente lo voleva e spronando molti così al passaggio

credo inoltre che molte persone dicano appunto "ma si non ho nulla da nascondere" perchè le persone sono maggiormente buone, non sono tutti stupratori, assassini e terroristi, e allora credono che se non si abbia nulla da nascondere si possa anche dare un qualcosa, che per loro è solo sulla carta, perchè una cosa molto potente è proprio che per ora nulla succede all'apparenza, il giorno dopo sui giornali non va in titolone "tizio visita hwupgrade, e caio tradisce su badoo la ragazza" e allora passa tutto in sordina, la gente si abitua, gli anni passano e intanto continuano a fare altre modifiche, la raccolta dati diviene una normalità e le stesse persone che non avevano nulla da nascondere perchè serie ed oneste, diventano amministratori delegati di società, politici, presidenti, e allora decidendo di voler cambiare in meglio un paese con qualche legge, arriva un omino piccolo e scuro che gli dice, "se non fai così, sveliamo al mondo intero che 20 anni fa tradivi la tua ragazza ed attuale moglie su badoo, che per la tesi di laurea hai copiato dallo scritto X e che una volta hai fatto una ricerca su i capezzoli, e poi tanto che ci siamo ci inventiamo pure qualcosa, tanto se 9 cose su 10 sono vere, per estensione anche la decima lo sarà"
ed ecco una delle tante persone che non aveva nulla da nascondere rovinerà un paese o quantomeno non lo migliorerà, per un paio di cavolate fatte 20 anni prima

e questo è solamente un esempio, me ne vengono anche di peggiori

RAEL70
08-09-2015, 08:20
secondo me molti hanno oramai la smania di dover passare al modello nuovo, di qualunque cosa, perchè viene associato "nuovo è meglio", sopratutto vivendo in una società molto modaiola in cui le ultime cose sono in.

fateci caso, maggiormente chi ha un iphone non ha una custodia, perchè copre la mela, mentre solitamente chi ha telefoni android ha una custodia (non c'è niente da coprire)

"bisogna" mostrare quello che si ha anche solo a se stessi, perchè in questa società siamo definiti da quello che abbiamo, o quantomeno questo è il sentimento diffuso che volenti o nolenti c'è. e quindi 10 è meglio di 8 anche se non lo è

c'è poi la possibilità della strategia nell'aver fatto un win 8 togliendogli una cosa (lo start) per poi rimetterla nel 10, sapendo che la gente lo voleva e spronando molti così al passaggio

Secondo me, anche se minima, esiste una differenza tra nuovo hardware e nuovo software: spesso (non sempre ovviamente) il primo giustifica la novità, accade parecchie volte che il dispositivo X che usa un nuovo hardware, in effetti, riesce a fornire prestazioni decisamente migliori.

Questo fatto non avviene sempre (a volte gli ultimi modelli hanno le stesse prestazioni di quelli usciti due anni prima) ma, generalmente, una certa differenza sussiste, spesso però non è giustificata dalla differenza di prezzo tra il modello precedente e quello attuale.

Nel Software e in particolar modo nel campo degli OS, a parità di hardware, non sempre il nuovo è meglio del vecchio e, ad ogni modo, più si va avanti nel Tempo e più le differenze prestazionali (tra vecchia e nuova versione) si vanno assottigliando.

La differenza tra Windows 3.1 e Windows 95 non è uguale a quella tra Vista e Seven e quest'ultima non è uguale a quella tra Windows 8/8.1 e W10: la differenza va sempre a diminuire.

Secondo me di questo la MS è cosciente, non è infatti casuale il fatto che abbia detto che W10 sarà l'ultima versione di Windows così come lo conosciamo; anche loro stanno comprendendo che più si va avanti e più l'SO, in ambito prettamente consumer, sta perdendo d'importanza a favore del Software Applicativo ergo di $tore.

ishtar1900
08-09-2015, 09:41
@Rael
Non aggiornare a win10 mi sa che non risolva il problema, sia win 7 che win 8 hanno ricevuto 3 aggiornamenti ( di cui 1 obbligatorio e 2 facoltativi) che attivano la telemetria diagnostica ( credo si chiami così ). Non so se sia possibile disattivare il tutto o disinstallare successivamente l'aggiornamento, ma di default almeno il primo aggiornamento un utente sprovveduto se lo ritrova installato, poi se è affetto da "aggiornite" si scarica anche i 2 rimanenti.
Volenti o nolenti questa è la "nuova" politica microsoft, non sta a me giudicare, almeno fintanto che l'installazione e l'uso di tale os è una libera scelta dell'utente.

Dario771
08-09-2015, 09:43
Secondo me, anche se minima, esiste una differenza tra nuovo hardware e nuovo software: spesso (non sempre ovviamente) il primo giustifica la novità, accade parecchie volte che il dispositivo X che usa un nuovo hardware, in effetti, riesce a fornire prestazioni decisamente migliori.

Questo fatto non avviene sempre (a volte gli ultimi modelli hanno le stesse prestazioni di quelli usciti due anni prima) ma, generalmente, una certa differenza sussiste, spesso però non è giustificata dalla differenza di prezzo tra il modello precedente e quello attuale.

Nel Software e in particolar modo nel campo degli OS, a parità di hardware, non sempre il nuovo è meglio del vecchio e, ad ogni modo, più si va avanti nel Tempo e più le differenze prestazionali (tra vecchia e nuova versione) si vanno assottigliando.

La differenza tra Windows 3.1 e Windows 95 non è uguale a quella tra Vista e Seven e quest'ultima non è uguale a quella tra Windows 8/8.1 e W10: la differenza va sempre a diminuire.

Secondo me di questo la MS è cosciente, non è infatti casuale il fatto che abbia detto che W10 sarà l'ultima versione di Windows così come lo conosciamo; anche loro stanno comprendendo che più si va avanti e più l'SO, in ambito prettamente consumer, sta perdendo d'importanza a favore del Software Applicativo ergo di $tore.

Non posso non quotarti :D

E' proprio questa l'aggiornite: l'ansia di avere l'ultimo modello, l'ultimo S.O, l'ultima versione dell'auto x etc..

E' un altro dei virus insiti nel "Sistema".. altrimenti come ci si diventa milionari? :cool: Generazioni intere di Paraculi come hanno fatto a fare soldi?

Se ci fermiamo ad un discorso puramente tecnico, ritengo che è dalla fine degli anni 90 che non abbiamo nulla di veramente innovativo, un continuo perfezionarsi di cose già esistenti, e ciò non vale solo per gli SO ma, con le dovute differenze, per tutti i settori ad alto tasso tecnologico..

Dario771
08-09-2015, 09:45
@Rael
Non aggiornare a win10 mi sa che non risolva il problema, sia win 7 che win 8 hanno ricevuto 3 aggiornamenti ( di cui 1 obbligatorio e 2 facoltativi) che attivano la telemetria diagnostica ( credo si chiami così ). Non so se sia possibile disattivare il tutto o disinstallare successivamente l'aggiornamento, ma di default almeno il primo aggiornamento un utente sprovveduto se lo ritrova installato, poi se è affetto da "aggiornite" si scarica anche i 2 rimanenti.
Volenti o nolenti questa è la "nuova" politica microsoft, non sta a me giudicare, almeno fintanto che l'installazione e l'uso di tale os è libera scelta dell'utente.

E' proprio qui la questione che stiamo discutendo..: Siamo sicuri che sia una libera scelta? Oppure possiamo permetterci di far finta che MS non esista? Oggi possiamo utilizzare al 100% Linux nelle nostre varie attività personali\lavorative? Se la risposta è negativa, NON abbiamo alcuna scelta..

RAEL70
08-09-2015, 10:18
@Rael
Non aggiornare a win10 mi sa che non risolva il problema, sia win 7 che win 8 hanno ricevuto 3 aggiornamenti ( di cui 1 obbligatorio e 2 facoltativi) che attivano la telemetria diagnostica ( credo si chiami così ). Non so se sia possibile disattivare il tutto o disinstallare successivamente l'aggiornamento, ma di default almeno il primo aggiornamento un utente sprovveduto se lo ritrova installato, poi se è affetto da "aggiornite" si scarica anche i 2 rimanenti.
Volenti o nolenti questa è la "nuova" politica microsoft, non sta a me giudicare, almeno fintanto che l'installazione e l'uso di tale os è una libera scelta dell'utente.
Si Ishtar, ho letto nel thread e sono a conoscenza di quei 3 KB anche in Seven.

Beh, la strategia è lampante: se voglio implementare la Telemetria nei miei sistemi, non posso lasciare fuori Seven che è, di fatto, attualmente, l'SO più diffuso al mondo.

Anch'io, come te, non giudico gli utenti ma la scelta, l'azione, la motivazione che sta alla base dell'adozione di W10.

In ambito lavorativo non vedo la necessità (nemmeno in ambiti verticali) di adottare W10, in ambito game la stessa cosa (eventualmente ne riparliamo nel corso del 2016...), in ambito domestico, aldilà della voglia di novità, non c'è nessun motivo per abbandonare Seven (e ancor più Windows 8/8.1 che sono, al 95%, uguali a W10) pur essendo stato "telemetrizzato".

La politica di MS è chiarissima, un po' meno razionali mi appaiono i comportamenti delle persone, tutto qua.

RAEL70
08-09-2015, 10:24
Se ci fermiamo ad un discorso puramente tecnico, ritengo che è dalla fine degli anni 90 che non abbiamo nulla di veramente innovativo, un continuo perfezionarsi di cose già esistenti, e ciò non vale solo per gli SO ma, con le dovute differenze, per tutti i settori ad alto tasso tecnologico..
Giusta osservazione Dario.:)

Escludendo il campo Mobile (di cui questo thread non si occupa), cosa possiamo fare oggi in campo Desktop che non potevamo fare 15 anni fa?

Possiamo fare le stesse cose, semplicemente ad una velocità immensamente superiore. Punto.

Giochiamo, digitiamo, parliamo, visualizziamo, ritocchiamo, stampiamo, creiamo, programmiamo, archiviamo, proteggiamo, comunichiamo, cancelliamo, salviamo, modifichiamo, cracckiamo: tutto come prima più di prima.

RAEL70
08-09-2015, 10:48
E' proprio qui la questione che stiamo discutendo..: Siamo sicuri che sia una libera scelta? Oppure possiamo permetterci di far finta che MS non esista? Oggi possiamo utilizzare al 100% Linux nelle nostre varie attività personali\lavorative? Se la risposta è negativa, NON abbiamo alcuna scelta..
Dario, ritengo che Linux non debba essere considerato l'alter-ego di Windows ma una semplice alternativa.

Linux, allo stato attuale, riesce a sostituire, al 100%, Windows?
Questa domanda è assolutamente scorretta, nella forma e nella sostanza.:)

Linux può sicuramente sostituire Windows in tantissimi ambiti ma, per l'utente comune, esiste un concetto "simbiotico": Sistema Operativo=parco Software Applicativo disponibile.


Per l'utente comune Windows uguale giochi, Windows uguale Office, Windows uguale "programmi che abitualmente uso": Windows uguale Software.

Sotto questo punto di vista, Linux non è ancora in grado di sostituire, in toto, Windows e tale differenza si fa ancora più evidente quando moltissimi professionisti sono legati, volenti o dolenti, agli applicativi, alle Suite o, in generale, al software di un particolare produttore il quale, quasi sempre, non applica il concetto di "multipiattaforma" o "multiversione".

Dire quindi che Linux può sostituire Windows è errato.

Linux è presente nella stragrande maggioranza degli hosting, Linux è presente nella stragrande maggioranza dei Server, Linux è presente nei grandi mainframe, Linux è presente in tantissimi dispositivi di uso comune (dagli smartphone ai navigatori gps ai bancomat) eppure, in ambito consumer, non riesce a sfondare, questo perché, alla fin fine, ciò che è importante per un utente è l'applicativo in se e non l'ambiente entro il quale esso lavora.

ishtar1900
08-09-2015, 10:50
E' proprio qui la questione che stiamo discutendo..: Siamo sicuri che sia una libera scelta? Oppure possiamo permetterci di far finta che MS non esista? Oggi possiamo utilizzare al 100% Linux nelle nostre varie attività personali\lavorative? Se la risposta è negativa, NON abbiamo alcuna scelta..

Mettiamola così, per una serie di ragioni che tutti conoscono Microsoft ha raggiunto una posizione dominante nel settore, tale che molti ritengono ( molti a torto, alcuni a ragione) di non poter fare a meno del suo sistema operativo ( in senso ampliato ai software).
Microsoft è un'azienda privata, non una onlus, e l'obiettivo primario è fare utili, in un'economia di mercato non è un reato e l'etica non è un optional obbligatorio. Come raggiunga tale scopo non è sindacabile, sempre che rimanga nell'ambito legale.
Quindi il punto è : Ciò che fa Microsoft è illegale?
A mio avviso no, almeno in base alle informazioni in mio possesso.
Possiamo discutere del come e del perchè siamo arrivati a questo punto, e a mio modesto avviso una larga parte della responsabilità è da attribuire agli utenti che per troppi anni hanno ignorato volutamente ogni monito che arrivava da chi gia anni fa prevedeva l'evolversi della questione, ma non possiamo pretendere di dettare legge in "casa" Microsoft.
Come risolvere la questione?
Semplice, mirare al "portafoglio", rinunciando in toto ai loro "servizi".
E' una soluzione possibile?
Per un buon 80% di utenti "domestici" credo di si, magari rinunciando a qualcosa in attesa dell'evolversi degli eventi, gia perdere quella fetta di clienti sarebbe piu che sufficiente per far si che "ai piani alti" di microsoft venga presa in seria condiderazione l'ipotesi di rivedere le politiche attuali.

Ps
trovo curioso ritrovarmi a "difendere" microsoft.............

mark1000
08-09-2015, 11:11
bene allora in seven e 8.1 la telemetria è disistallabile e disattivabile ma non tutti sono capaci se non seguono forum appositi o blog, cè anche un firewall molto comodo che fà vedere qualsiasi cosa accede alla rete e è possibile bloccarlo o vedere cosè, cè anche la versione free che ha qualcosa in meno della versione commerciale ma allo scopo privacy e programmi indesiderati va più che bene, si chiama Glasswire chi vuole può provarlo

WarDuck
08-09-2015, 13:43
RAEL la domanda chiave è perché gli utenti Windows non passano (definitivamente) a GNU/Linux, se questo è considerato migliore?

La questione si divide abbastanza ovviamente in due "casi":

Non conoscono Linux
Qui c'è poco da fare: non sanno di avere una alternativa e/o semplicemente si trovano abbastanza bene con Windows da non essere spinti a cercarla. La soluzione a questa cosa potrebbe essere il passa-parola, o comunque fornire agli utenti occasioni per conoscere il SO.
Nella mia università ad esempio da un paio di anni organizziamo incontri con scolaresche per parlargli proprio di Linux.

NOTA bene: non per costringerli ad usarlo, ma per farlo conoscere.

Conoscono Linux (e l'hanno provato)
Qui le cose sono diverse, potrebbe non essergli piaciuto, potrebbe essergli piaciuto ma hanno trovato problemi di natura hardware, potrebbe essergli piaciuto e hanno trovato problemi di natura software, come l'assenza di applicativi adatti piuttosto che glitch e bug vari (assolutamente NON raro).

Il numero di combinazioni di librerie/kernel e programmi in userspace è praticamente infinito nel mondo GNU/Linux, questo significa che in particolari distribuzioni possono esserci glitch dovuti ad un certo componente che in altre non ci sono.

Questo aumenta la probabilità di incompatibilità e i possibili problemi che possono derivarne.

Il punto è che questo è insito se vogliamo nella natura rolling di tutto l'ecosistema GNU/Linux, anche se appunto si può mitigare la cosa usando distribuzioni più "stabili" come Debian/CentOS.

Ma queste stesse potrebbero essere ostiche per l'utente finale.

Inoltre come già detto la realizzazione di un particolare software per una distribuzione qualsiasi non è una cosa banale come può esserlo su sistemi "singoli" come Windows o MacOS.

Bisogna mettersi anche nei panni degli sviluppatori. Ubuntu che è forse la distro più diffusa ha un ciclo di rilascio troppo frequente, e il rischio di rottura di quei programmi nativi non è bassa.

Qua poi bisognerebbe fare due distinzioni: se il software è open e la community è interessata può farsi carico di adattare ai cambiamentiì, viceversa se il software è in qualche modo "closed" le cose si complicano.

Qualcuno potrebbe dire che questa cosa privilegia appunto l'open source come modello di sviluppo dei programmi user-space su Linux.

Ma questo non rischia di escludere molti vendor "closed", sia essi piccoli sviluppatori o grandi compagnie? Perché molti programmi per Mac (che è un SO unix-like) non vengono portati su GNU/Linux?

RAEL70
08-09-2015, 16:46
RAEL la domanda chiave è perché gli utenti Windows non passano (definitivamente) a GNU/Linux, se questo è considerato migliore?
Caro WarDuck, non voglio fare il pignolo:D ma anche questa domanda, a mio parere, è errata.

Io non ho mai scritto (rileggiti pure tutti i miei post) che Linux è migliore di Windows; ho sempre utilizzato il concetto di "alternativa", di "altro universo", di "Open Source", di "Sicurezza", di "Riservatezza", di "Community", di "condivisione" e mai ho fatto una comparazione dicendo che Tux è meglio delle finestre.:D

Ho sempre scritto che non esiste il miglior SO ma esiste quello più adatto alle proprie esigenze ergo il concetto di "migliore" è fuori luogo.

La questione si divide abbastanza ovviamente in due "casi":

Non conoscono Linux
Qui c'è poco da fare: non sanno di avere una alternativa e/o semplicemente si trovano abbastanza bene con Windows da non essere spinti a cercarla. La soluzione a questa cosa potrebbe essere il passa-parola, o comunque fornire agli utenti occasioni per conoscere il SO.
Nella mia università ad esempio da un paio di anni organizziamo incontri con scolaresche per parlargli proprio di Linux.

NOTA bene: non per costringerli ad usarlo, ma per farlo conoscere.

Conoscono Linux (e l'hanno provato)
Qui le cose sono diverse, potrebbe non essergli piaciuto, potrebbe essergli piaciuto ma hanno trovato problemi di natura hardware, potrebbe essergli piaciuto e hanno trovato problemi di natura software, come l'assenza di applicativi adatti piuttosto che glitch e bug vari (assolutamente NON raro).

Il numero di combinazioni di librerie/kernel e programmi in userspace è praticamente infinito nel mondo GNU/Linux, questo significa che in particolari distribuzioni possono esserci glitch dovuti ad un certo componente che in altre non ci sono.

Questo aumenta la probabilità di incompatibilità e i possibili problemi che possono derivarne.

Il punto è che questo è insito se vogliamo nella natura rolling di tutto l'ecosistema GNU/Linux, anche se appunto si può mitigare la cosa usando distribuzioni più "stabili" come Debian/CentOS.

Ma queste stesse potrebbero essere ostiche per l'utente finale.
Intanto ti faccio i complimenti per l'attività di divulgazione a favore di Linux :cincin:, sono pochi quelli che svolgono questo tipo di servizi e la comunità Open Source non può che essertene grata.

Non conoscere Linux si anche se, detto tra noi, è forse più esatto dire che non l'hanno mai usato.

Quando non si è provata alcuna alternativa è facile dire di trovarsi bene con quel che si ha a disposizione e questo vale per ogni settore.

Conoscere Linux ed esserne rimasi delusi si (per svariati motivi) ma probabilmente perché si cerca una alternativa che sia, il più aderente a Windows stesso e questo, per me, è un paradosso: una alternativa, che deve essere il più possibile uguale alla scelta principale, che alternativa è?

Ha senso scegliere tra A e B, ha poco senso, per me, scegliere tra A e A' o, in alternativa, che senso ha scegliere tra essere uccisi o suicidarsi?

In sostanza quindi, la maggior parte di questi utenti s'illudono (o sperano) che Linux non sia altro che "Windows B" o "Windows Like" e questo è un approccio che io ritengo deleterio.

Al contrario, io spererei di trovare Linux completamente differente, anche a costo d'inziare da zero nell'abituarmi ad usarlo: questa è una alternativa, altrimenti tra l'originale (Windows) e una copia sbiadita (il Linux "Windows Like" che tutti si auspicano) preferirei sempre l'originale.

Possiamo ragionare quante volte vogliamo: è rigidità mentale, è un condizionamento mediatico in primis e tecnico in secondo luogo.

Se ce voglia di nuovo, un vero "nuovo", un nuovo che ti costringe a ripartire da zero o quasi nell'apprendimento del SO, un nuovo che ti fa conoscere nuove politiche di uso del Software, un nuovo che ti fa scoprire che non esiste una sola versione per tutti (leggasi debba essere accettata da tutti) ma ognuno può cercarsi quella più adatta alle proprie necessità (lavorative e/o domestiche), allora si che il virus dell'"aggiornite" ha un senso, è pienamente giustificato.

La verità, al contrario, è che la gente vuole il "nuovo" che, perennemente, "puzzi di vecchio", "puzzi di conosciuto", qualcosa che è, contemporaneamente, nuovo ma rassicurante (e nulla di veramente nuovo lo è mai...), qualcosa che "si, hanno cambiato qualche menu, hanno tolto il tasto Start...ma si, è sempre Windows comunque!": rigidità mentale.

Non ho la pretesa, e me ne guardo bene dal farlo, di applicare tale ragionamento a tutti quelli che non vogliono provare Linux o, pur avendolo fatto, non se la sono sentiti di lasciare il vecchio per il nuovo; ho il massimo rispetto per ogni singolo utente e la sua scelta.

Il mio è un discorso legato al condizionamento, al fatto che tutti, più o meno, siamo consci che il Software proprietario copre ogni nostra esigenza, da quella più ludica a quella più professionale e non sentiamo il bisogno, ecco il vero motivo che sta alla base di tutto il thread, di provare altro.

Da qui ad ampliare l'analisi alla società moderna attuale il passo è brevissimo e già, in questo thread, più volte si è sconfinati in altri discorsi che, seppur apparentemente in palese OT, sostanzialmente sono legati all'argomento principale.

Preferiamo sempre che qualcuno scelga per noi, non ci va di prenderci la responsabilità di cercare la distro più adatta, non ci va di sbatterci per risolvere eventuali problemi, non ci va di darci da fare: preferiamo l'All Inclusive di Microsoft.

Flying Tiger
08-09-2015, 17:44
Edit reply doppio...

Flying Tiger
08-09-2015, 18:26
non arrenderti di fronte alle parole del primo sfigato (arreso senza combattere non voglio offenderti tigrotto):D che ti dice quello che pensa LUI
cè bisogno di gente come te che sa parlare facendosi capire da tutti e spiegando benissimo tutte le cose ;)
tanto microsoft ha cominciato la strada (senza ritorno se non cambia)del fallimento e chiusura del baraccone

Prima di tutto ti invito a usare un linguaggio consono a una discussione civile tra utenti come è questa che si caratterizza proprio per un confronto costruttivo e sopratutto pacifico senza guerre di religione e posizioni assolutistiche , in secondo luogo sfigato lo vai a dire a qualcun' altro perchè fino a prova contraria mi piacerebbe davvero sapere in quale veste e con quali credenziali ti permetti di giudicare le persone che la pensano diversamente , quindi stai al tuo posto visto che tra l' altro sei stato sospeso recentemente proprio per questo modo "open source" di rapportarti con altri utenti , eppure dovresti sapere che la tua libertà finisce dove inzia quella degli altri....

Detto questo personalmente rispetto la tua posizione pur non condividendola affatto , come già detto le guerre di religione non portano da nessuna parte se non accentuare l' isolamento in cui , volenti o nolenti , sono collocati i sostenitori integralisti di questo ambiente , per quanto riguarda il presunto fallimento della MS , guarda ti dico solo scendi dalla nuvoletta in cui ti sei collocato e ritorna con i piedi per terra , poi ne riparliamo...

RAEL la domanda chiave è perché gli utenti Windows non passano (definitivamente) a GNU/Linux, se questo è considerato migliore?

La questione si divide abbastanza ovviamente in due "casi"....

Guarda personalmente ne aggiungerei altri:

- L' utente medio , pur avendo anche provato qualche distribuzione , continua a ritenere Linux e il suo ambiente un' affare per "quelli che se ne intendono" , perchè al di la delle belle parole questo è quello che pensa l' utente comune che si pone di fronte all' ambiente Linux già in soggezione ritenendosi a priori incapace di utilizzarlo rispetto a Windows , fermo restando che questo discorso è da sempre alimentanto dalla situazione stessa del mondo Linux che ha creato molta della sua per così dire fama proprio sull' aspetto non è per tutti.

- Gli stessi utenti diciamo storici del pinguino guardano con poca simpatia per, non dire che proprio la osteggiano , una diffusione su larga scala dell' ambiente Linux perchè temono che con il proliferare degli utenti possano entrare nel discorso aspetti commerciali e quant' altro che snaturerebbero la filosofia open source e tutto quello che ruota intorno a questo mondo ,è fuori discussione del resto che se questo ambiente avesse dei numeri importanti sicuramente qualcuno penserebbe a come fare per ricavare dei guadagni con tutto ciò che ne consegue ,ma ora mi chiedo come si può pretendere che un' ambiente si diffonda se coloro che dovrebbero contribruire in primis a questa operazione lavorano in senso opposto?? mi pare obiettivamente difficile per non dire impossibile che questo accada , e non voglio considerare le guerre intestine tra i vari team di sviluppo che ha portato a divisioni , fork su fork e quant' altro facendo per altro venire meno il presunto ambiente idilliaco che qualcuno continua a sostenere....

- Ammesso e non concesso che un utente medio decida comunque di interessarsi a Linux e premesso che come si sente sempre dire ognuno deve cercare la distribuzione con cui ha più feeling perchè questo s.o. è fatto per essere su misura dell' utente e non generalista come Windows e compagnia bella , questo dovrebbe provare qualcosa come 300 distribuzioni e poi appunto scegliere quella più confacente , una semplice e pura utopia perchè davvero una cosa del genere non sta ne il cielo ne in terra , fermo restando naturalmente la diversità di ambienti e quant`' altro.

- L' utente medio qualora dovesse passare all' ambiente Linux deve non solo imparare a usare questo sistema operativo districandosi tra terminale , repository e quant' altro ma deve anche "convertirsi" alla filosofia dell' open source e a tutto quello che comporta essere un' adepto del "libero pensiero" ,incluso naturalmente considerarsi degli eletti che hanno capito tutto dei sistemi operativi (e non solo...) e altrettanto ovviamente considerare coloro che usano Windows dei pecoroni decerebrati che prendono per oro colato tutto quello che mamma MS proprina a loro non mancando di catechizzare il malcapitato di turno dimenticandosi forse che quest' ultimo magari usa windows perchè con questo sistema operativo si trova bene e soddisfa tutte le esigenze di cui ha bisogno e niente più di questo.

E poi c'è ancora qualcuno che si stupisce perchè l' ambiente del pinguino nell' utenza consumer è una nicchia....

:)

mark1000
08-09-2015, 19:27
Prima di tutto ti invito a usare un linguaggio consono a una discussione civile tra utenti come è questa che si caratterizza proprio per un confronto costruttivo e sopratutto pacifico senza guerre di religione e posizioni assolutistiche , in secondo luogo sfigato lo vai a dire a qualcun' altro perchè fino a prova contraria mi piacerebbe davvero sapere in quale veste e con quali credenziali ti permetti di giudicare le persone che la pensano diversamente , quindi stai al tuo posto visto che tra l' altro sei stato sospeso recentemente proprio per questo modo "open source" di rapportarti con altri utenti , eppure dovresti sapere che la tua libertà finisce dove inzia quella degli altri....

:)

allora, ti ho scritto che NON era mia intenzione offenderti ma evidentemente leggi solo quello che ti torna comodo:read:
te come ti permetti di dire a Real70 questo : Con rispetto parlando RAEL70 i tuoi interventi sono molto interessanti e sicuramente dicono delle verità innegabili ,ma a mio avviso sono anche molto filosofici e teorici ,la realtà purtroppo è ben diversa e la loro applicazione a livello pratico è un discorso ben differente...che tradotto in parole povere i tuoi interventi sono interessanti dicono delle verità ma è tutta filosofia
come dire sono cavolate e uno come Rael70 a parer mio NON le merita affatto essendo uno che davvero sa quello che dice cosa che qui ci provano in tanti ma...meglio stendere un velo pietoso;)

RAEL70
08-09-2015, 21:23
Perché tutti questi preconcetti Tiger, perché?:confused:

Ti ho dato l'idea di rappresentare l'identikit dell'utente medio Linux che tu hai raffigurato in modo così preciso?

Io ho usato Windows fin dal 1992 e dopo 23 anni continuo ad usarlo ogni giorno, al lavoro come a casa.

Io non posso però dire di usare solo Windows; Linux fa parte della mia vita dal 2000, anno in cui acquistai Suse Linux 6.0 per 130.000 lire con 2-3 CD e 6 volumi, uno più grande dell'altro, uno più inutile dell'altro.

Da 15 anni Windows e Linux sono il mio mondo mentre, per esempio, ignoro l'universo OS X (non si può conoscere tutto e ritengo giusto che sia così).

Windows, ma ancor prima Basic, DOS, Pascal e Clipper sono stati i pilastri della mia formazione e parecchi di questi compilatori (Visual Basic, Borland Delphi, Visual Objects) li ho usati in Windows, dopo averli usati, per anni, nei corrispetivi testuali in DOS.

Come vedi quindi debbo parecchio, tanto, davvero tanto a Windows anzi è praticamente certo che se non avessi usato Windows probabilmente non avrei sentito il bisogno di conoscere Linux.

In seguito, lo studiare il VHDL all'Università fu come una folgore: tutto mi appariva chiaro, limpido, quasi inevitabile; avevo compreso veramente cosa era l'hardware e come l'Informatica non era (e non poteva essere) solo rappresentata da DOS e i suoi comandi e da Windows, le sue icone e i suoi menu.

No, c'era di più, c'era molto di più, avevo conosciuto, appena appena, un pianeta e mi stavo perdendo una intera galassia…

Creare, letteralmente creare, in VHDL era una sensazione che non ho mai più provato successivamente e più mi emozionava farlo e più le iconcine, i menu e le finestrelle di Windows 95 mi sembravano passatempi per ragazzini.

Programmavo in VHDL usando Unix (successivamente lo utilizzai anche in Windows) e da lì la voglia di iniziare a conoscere questo nuovo SO mi portò, inevitabilmente a Linux.

Windows era sempre e comunque presente, vuoi per casa, vuoi per gli amici, i parenti, i conoscenti, insomma era lì, sempre a portata di mano, sempre disponibile.

Windows era la quotidianità (quante arrabbiature con il '95, quanti crash di sistema), Linux era l'hobby personale (quante e quante volte avrò messo KO Suse dovendo reinstallare tutto da capo e ad ogni installazione andavo sempre più capendoci qualcosa...), la mia oasi felice.

Mi fermo qua perché non mi va di raccontare la mia storia ma ho voluto solo fare qualche accenno per farti comprendere la mia prospettiva: i giochi, Office e quant'altro sono, per me, cose assolutamente trascurabili, cose che lasciano il tempo che trovano, strumenti che si utilizzano (per svago o lavoro) e basta; l'Informatica che ti apre la mente non è quella.

Se vuoi provare Linux fallo perché sei spinto da una motivazione, perché senti il bisogno di provare qualcos'altro, in caso contrario non diventare vittima dei tuoi pregiudizi, nella Vita questo non aiuta...

Dario771
08-09-2015, 21:52
Perché tutti questi preconcetti Tiger, perché?:confused:

Ti ho dato l'idea di rappresentare l'identikit dell'utente medio Linux che tu hai raffigurato in modo così preciso?

Io ho usato Windows fin dal 1992 e dopo 23 anni continuo ad usarlo ogni giorno, al lavoro come a casa.

Io non posso però dire di usare solo Windows; Linux fa parte della mia vita dal 2000, anno in cui acquistai Suse Linux 6.0 per 130.000 lire con 2-3 CD e 6 volumi, uno più grande dell'altro, uno più inutile dell'altro.

Da 15 anni Windows e Linux sono il mio mondo mentre, per esempio, ignoro l'universo OS X (non si può conoscere tutto e ritengo giusto che sia così).

Windows, ma ancor prima Basic, DOS, Pascal e Clipper sono stati i pilastri della mia formazione e parecchi di questi compilatori (Visual Basic, Borland Delphi, Visual Objects) li ho usati in Windows, dopo averli usati, per anni, nei corrispetivi testuali in DOS.

Come vedi quindi debbo parecchio, tanto, davvero tanto a Windows anzi è praticamente certo che se non avessi usato Windows probabilmente non avrei sentito il bisogno di conoscere Linux.

In seguito, lo studiare il VHDL all'Università fu come una folgore: tutto mi appariva chiaro, limpido, quasi inevitabile; avevo compreso veramente cosa era l'hardware e come l'Informatica non era (e non poteva essere) solo rappresentata da DOS e i suoi comandi e da Windows, le sue icone e i suoi menu.

No, c'era di più, c'era molto di più, avevo conosciuto, appena appena, un pianeta e mi stavo perdendo una intera galassia…

Creare, letteralmente creare, in VHDL era una sensazione che non ho mai più provato successivamente e più mi emozionava farlo e più le iconcine, i menu e le finestrelle di Windows 95 mi sembravano passatempi per ragazzini.

Programmavo in VHDL usando Unix (successivamente lo utilizzai anche in Windows) e da lì la voglia di iniziare a conoscere questo nuovo SO mi portò, inevitabilmente a Linux.

Windows era sempre e comunque presente, vuoi per casa, vuoi per gli amici, i parenti, i conoscenti, insomma era lì, sempre a portata di mano, sempre disponibile.

Windows era la quotidianità (quante arrabbiature con il '95, quanti crash di sistema), Linux era l'hobby personale (quante e quante volte avrò messo KO Suse dovendo reinstallare tutto da capo e ad ogni installazione andavo sempre più capendoci qualcosa...), la mia oasi felice.

Mi fermo qua perché non mi va di raccontare la mia storia ma ho voluto solo fare qualche accenno per farti comprendere la mia prospettiva: i giochi, Office e quant'altro sono, per me, cose assolutamente trascurabili, cose che lasciano il tempo che trovano, strumenti che si utilizzano (per svago o lavoro) e basta; l'Informatica che ti apre la mente non è quella.

Se vuoi provare Linux fallo perché sei spinto da una motivazione, perché senti il bisogno di provare qualcos'altro, in caso contrario non diventare vittima dei tuoi pregiudizi, nella Vita questo non aiuta...
Scusami Rael, io penso che Tiger semplicemente vuole rimanere in Topic.. il quale in origine, se ricordo bene, chiedeva se qualcuno con il cambio win7/8 a win 10 avesse optato per passare a Linux e perchè..
Io ho ribadito che finchè Linux non sarà una alternativa completa e con ciò intendo proprio il suo significato etimologico, non ci sarà una vera libertà di scelta.. mi spiego: posso scegliere diverse automobili, con caratteristiche diverse, esse mi porteranno sempre dal punto A al punto B, in questo caso io posso scegliere ciò che più mi aggrada, ma se devo scegliere tra un auto ed una bicicletta, capisci che se mi serve un auto dovrò giocoforza farmi andare bene l'unica disponibile..
Per quanto riguarda qualcuno che prima ribadiva di sapere quello che dice.. beh penso che TUTTI abbiamo questa presunzione..
Ognuno ha il suo background, ti ripeto io da piccolo ero affascinato da un informatica stile I.A... nei primi anni 80 c'erano aspettative enormi sui progressi che ci sarebbero dovuti essere.. e che alla fine si sono rivelati molto effimeri..

P.S: spinto dal thread sto installando Debian 8.2 sul mio net..

WarDuck
08-09-2015, 22:07
Ho sempre scritto che non esiste il miglior SO ma esiste quello più adatto alle proprie esigenze ergo il concetto di "migliore" è fuori luogo.

Concordo, diciamo che ognuno plasma il suo concetto di "migliore" intorno alle proprie esigenze.


Intanto ti faccio i complimenti per l'attività di divulgazione a favore di Linux :cincin:, sono pochi quelli che svolgono questo tipo di servizi e la comunità Open Source non può che essertene grata.

Grazie, contrariamente a quello che la gente pensa, io uso prevalentemente GNU/Linux, e lo valuto con sguardo critico... come tutte le cose ha dei pro e dei contro. Per l'utilizzo che ne faccio io tutto sommato sono più i pro che i contro (Arch è una grande distribuzione, anche se ancora non sono riuscito a risolvere un problema con CUPS, un giorno di questi dovrò perderci tempo).


Non conoscere Linux si anche se, detto tra noi, è forse più esatto dire che non l'hanno mai usato.

Quando non si è provata alcuna alternativa è facile dire di trovarsi bene con quel che si ha a disposizione e questo vale per ogni settore.

Per conoscere intendo "almeno per sentito dire", e poi si ovviamente come dici te provarlo è fondamentale.
Ma capisco che non tutti hanno la curiosità che spinge ogni appassionato a provare cose "nuove" (diverse dal solito).


Conoscere Linux ed esserne rimasi delusi si (per svariati motivi) ma probabilmente perché si cerca una alternativa che sia, il più aderente a Windows stesso e questo, per me, è un paradosso: una alternativa, che deve essere il più possibile uguale alla scelta principale, che alternativa è?

Ha senso scegliere tra A e B, ha poco senso, per me, scegliere tra A e A' o, in alternativa, che senso ha scegliere tra essere uccisi o suicidarsi?

In sostanza quindi, la maggior parte di questi utenti s'illudono (o sperano) che Linux non sia altro che "Windows B" o "Windows Like" e questo è un approccio che io ritengo deleterio.

Concordo con te. GNU/Linux e Windows sono profondamente diversi. Ma è tuttavia comprensibile che gli utenti di Windows cerchino alcune cose che sono "scontate" lì.
Sicuramente adesso è molto più fruibile rispetto al passato... fino a non molto tempo fa mostrava delle carenze (era immaturo) in ambito consumer.
Dare per scontate delle funzionalità non è necessariamente volerlo uguale. Certo poi l'utente medio che cerca IE o Office potrebbe rimanere deluso (magari con frasi ad uscita del tipo "eh ma i documenti word si vedono male").

Chiaramente ad un utente poco smaliziato non interessano i dettagli tecnici o le motivazioni. Ma se è curioso magari si.


Al contrario, io spererei di trovare Linux completamente differente, anche a costo d'inziare da zero nell'abituarmi ad usarlo: questa è una alternativa, altrimenti tra l'originale (Windows) e una copia sbiadita (il Linux "Windows Like" che tutti si auspicano) preferirei sempre l'originale.

Possiamo ragionare quante volte vogliamo: è rigidità mentale, è un condizionamento mediatico in primis e tecnico in secondo luogo.

Se ce voglia di nuovo, un vero "nuovo", un nuovo che ti costringe a ripartire da zero o quasi nell'apprendimento del SO, un nuovo che ti fa conoscere nuove politiche di uso del Software, un nuovo che ti fa scoprire che non esiste una sola versione per tutti (leggasi debba essere accettata da tutti) ma ognuno può cercarsi quella più adatta alle proprie necessità (lavorative e/o domestiche), allora si che il virus dell'"aggiornite" ha un senso, è pienamente giustificato.

La verità, al contrario, è che la gente vuole il "nuovo" che, perennemente, "puzzi di vecchio", "puzzi di conosciuto", qualcosa che è, contemporaneamente, nuovo ma rassicurante (e nulla di veramente nuovo lo è mai...), qualcosa che "si, hanno cambiato qualche menu, hanno tolto il tasto Start...ma si, è sempre Windows comunque!": rigidità mentale.

Non ho la pretesa, e me ne guardo bene dal farlo, di applicare tale ragionamento a tutti quelli che non vogliono provare Linux o, pur avendolo fatto, non se la sono sentiti di lasciare il vecchio per il nuovo; ho il massimo rispetto per ogni singolo utente e la sua scelta.

Il mio è un discorso legato al condizionamento, al fatto che tutti, più o meno, siamo consci che il Software proprietario copre ogni nostra esigenza, da quella più ludica a quella più professionale e non sentiamo il bisogno, ecco il vero motivo che sta alla base di tutto il thread, di provare altro.

Da qui ad ampliare l'analisi alla società moderna attuale il passo è brevissimo e già, in questo thread, più volte si è sconfinati in altri discorsi che, seppur apparentemente in palese OT, sostanzialmente sono legati all'argomento principale.

Preferiamo sempre che qualcuno scelga per noi, non ci va di prenderci la responsabilità di cercare la distro più adatta, non ci va di sbatterci per risolvere eventuali problemi, non ci va di darci da fare: preferiamo l'All Inclusive di Microsoft.

Alla fine abitudine e routine sono quelle che ci ammazzeranno tutti :D.

In fondo sono d'accordo con te. Probabilmente il vero motore è proprio la voglia di cambiamento di ciascuno di noi (che spesso il sistema in cui siamo immersi smorza un po' o fa sparire del tutto).

Questo significa anche investire tempo, che mai come in altre epoche è sempre più denaro.

Il paradosso di una società che va sempre più veloce ma per raggiungere non si sa bene cosa... io preferisco la tranquillità (anche se dai miei interventi la cosa potrebbe non trasparire, perché sono troppo appassionato alla materia da lasciare che qualcuno dica inesattezze o peggio si fidi ciecamente dei giornalisti :asd: ).

RAEL70
09-09-2015, 07:26
Scusami Rael, io penso che Tiger semplicemente vuole rimanere in Topic.. il quale in origine, se ricordo bene, chiedeva se qualcuno con il cambio win7/8 a win 10 avesse optato per passare a Linux e perchè..
Dario, l'argomento centrale del thread è quello però Tiger ha scritto una lista di caratteristiche dell'utente medio di Linux che, a mio parere, non rispecchiano esattamente la realtà e che sono frutto anche di preconcetti.

Secondo Tiger l'utente medio di Linux è colui che:

A) ha la puzza sotto il naso, sminuisce gli utenti di Windows e li considera esseri inferiori;

B) osteggia Linux stesso e spera nella non diffusione dell'OS perché, se ciò avvenisse, Linux perderebbe la sua verginità e diventerebbe un prodotto commerciale;

C) fomenta guerre e rivalità tra team di differenti distro;

D) considera gli utenti di Linux degli "eletti" e quelli di Windows degli "schiavi", vittime del Capitalismo, del Consumismo e veri responsabili della situazione in cui si trova la società attuale;

E) ama redarguire l'utente Windows, cercando con ogni mezzo di portarlo sulla "retta via".

Questi sono i concetti che, secondo la mia interpretazione, egli ha evidenziato e non posso non essere in disaccordo.

Innanzitutto, come spesso avviene quando ci si lascia sopraffare dai preconcetti/pregiudizi, si fa di tutta l'erba un fascio: "per me questo è l'identikit tipico dell'utente Linux ergo tutti quelli che mi parlano di questo SO condividono questo profilo."

Ma quando mai!!!
Questo identikit che fa apparire l'utente Linux come una persona senza rispetto per gli altri, indisponente, arrogante è l'esatto opposto di quello che avviene, solitamente, nella realtà.

Nell'ambiente Linux ho conosciuto tante persone disponibili e simpatiche così come, nell'ambiente Windows, ho avuto il dispiacere di conoscere dei veri pezzi di ***** ma lungi da me pensare che quel tipo di persone rappresentino la totalità degli utenti di Microsoft (tra cui, se non si fosse capito, ci sono anche io).

Quello che Tiger esprime in una maniera distorta è invece il concetto di "diversità" tipico delle community GNU/Open Source.

Sostanzialmente, e questo vale praticamente in tutti i settori, ognuno tira l'acqua sempre al suo mulino e difficilmente l'erba del vicino è più verde.

Se vogliamo usare, necessariamente, i "luoghi comuni" allora è opportuno dire che l'utente Linux è una persona che ha sentito il bisogno di conoscere altro rispetto all'utente Windows che è soddisfatto di ciò che l'ecosistema Microsoft gli fornisce (ulteriore luogo comune).

Tra due soggetti, uno che è rimasto sempre al suo paese e un altro che ha viaggiato e ha conosciuto popoli, tradizioni, usanze, culture differenti, è normale che il secondo ha acquisito una apertura mentale che il primo non possiede (non per incapacità ma per disinteresse).

Uno può conoscere Windows, un altro può conoscere Windows e Linux, un altro ancora può conoscere Windows, Linux e OS X, un altro ancora può conoscere i 3 maggiori SO più Mach e via dicendo: più si conoscono nuove realtà, più si acquisisce una apertura mentale più ampia e questo è un fenomeno naturale, non c'è nulla di strano.

Pertanto la "puzza sotto il naso" che ha l'utente Linux (ennesimo luogo comune) non è dovuta a supponenza o a snobbismo ma, quasi sempre, (eccezion fatta per casi soggettivi), al fatto che si conoscono delle realtà differenti che l'utente medio di Windows non ritiene necessarie (ha tutto quello che desidera, perché cercare altro?) e pertanto determinate problematiche vengono viste e vissute da una prospettiva differente.


Io ho ribadito che finchè Linux non sarà una alternativa completa e con ciò intendo proprio il suo significato etimologico, non ci sarà una vera libertà di scelta.. mi spiego: posso scegliere diverse automobili, con caratteristiche diverse, esse mi porteranno sempre dal punto A al punto B, in questo caso io posso scegliere ciò che più mi aggrada, ma se devo scegliere tra un auto ed una bicicletta, capisci che se mi serve un auto dovrò giocoforza farmi andare bene l'unica disponibile..
Dario, forse ne sei inconsapevole ma per "alternativa" tu intendi un SO che ti faccia fare le stesse cose di Windows, allo stesso modo, avendo a che fare con le stesse problematiche: come ho scritto in precedenza questa non è una alternativa.

Rimanendo nel settore auto: supponiamo che tu abbia una station-wagon, ti ci trovi benissimo ma sei anche disposto a cambiarla purché tu riesca a trovare un auto con le stesse caratteristiche e funzionalità.

Bene, è inutile guardare i coupé, i SUV, i crossover, i fuoristrada, le utilitarie e quant'altro: nessuna ti andrà bene semplicemente perché tu vuoi una alternativa che, altro non è, che una nuova station-wagon.




P.S: spinto dal thread sto installando Debian 8.2 sul mio net..
:cincin:

RAEL70
09-09-2015, 07:33
In fondo sono d'accordo con te. Probabilmente il vero motore è proprio la voglia di cambiamento di ciascuno di noi (che spesso il sistema in cui siamo immersi smorza un po' o fa sparire del tutto).

Questo significa anche investire tempo, che mai come in altre epoche è sempre più denaro.

Il paradosso di una società che va sempre più veloce ma per raggiungere non si sa bene cosa... io preferisco la tranquillità (anche se dai miei interventi la cosa potrebbe non trasparire, perché sono troppo appassionato alla materia da lasciare che qualcuno dica inesattezze o peggio si fidi ciecamente dei giornalisti :asd: ).
WarDuck, anch'io amo la serenità, anche a me piacerebbe non avere mai problemi ma purtroppo la Vita non è così ahimè...

Basterebbe un pizzico di curiosità per conoscere tante cose, anche solo per il gusto di scoprirle.:)

blad
09-09-2015, 08:19
Guarda personalmente ne aggiungerei altri:

- L' utente medio , pur avendo anche provato qualche distribuzione , continua a ritenere Linux e il suo ambiente un' affare per "quelli che se ne intendono" , perchè al di la delle belle parole questo è quello che pensa l' utente comune che si pone di fronte all' ambiente Linux già in soggezione ritenendosi a priori incapace di utilizzarlo rispetto a Windows , fermo restando che questo discorso è da sempre alimentanto dalla situazione stessa del mondo Linux che ha creato molta della sua per così dire fama proprio sull' aspetto non è per tutti.

- Gli stessi utenti diciamo storici del pinguino guardano con poca simpatia per, non dire che proprio la osteggiano , una diffusione su larga scala dell' ambiente Linux perchè temono che con il proliferare degli utenti possano entrare nel discorso aspetti commerciali e quant' altro che snaturerebbero la filosofia open source e tutto quello che ruota intorno a questo mondo ,è fuori discussione del resto che se questo ambiente avesse dei numeri importanti sicuramente qualcuno penserebbe a come fare per ricavare dei guadagni con tutto ciò che ne consegue ,ma ora mi chiedo come si può pretendere che un' ambiente si diffonda se coloro che dovrebbero contribruire in primis a questa operazione lavorano in senso opposto?? mi pare obiettivamente difficile per non dire impossibile che questo accada , e non voglio considerare le guerre intestine tra i vari team di sviluppo che ha portato a divisioni , fork su fork e quant' altro facendo per altro venire meno il presunto ambiente idilliaco che qualcuno continua a sostenere....

- Ammesso e non concesso che un utente medio decida comunque di interessarsi a Linux e premesso che come si sente sempre dire ognuno deve cercare la distribuzione con cui ha più feeling perchè questo s.o. è fatto per essere su misura dell' utente e non generalista come Windows e compagnia bella , questo dovrebbe provare qualcosa come 300 distribuzioni e poi appunto scegliere quella più confacente , una semplice e pura utopia perchè davvero una cosa del genere non sta ne il cielo ne in terra , fermo restando naturalmente la diversità di ambienti e quant`' altro.

- L' utente medio qualora dovesse passare all' ambiente Linux deve non solo imparare a usare questo sistema operativo districandosi tra terminale , repository e quant' altro ma deve anche "convertirsi" alla filosofia dell' open source e a tutto quello che comporta essere un' adepto del "libero pensiero" ,incluso naturalmente considerarsi degli eletti che hanno capito tutto dei sistemi operativi (e non solo...) e altrettanto ovviamente considerare coloro che usano Windows dei pecoroni decerebrati che prendono per oro colato tutto quello che mamma MS proprina a loro non mancando di catechizzare il malcapitato di turno dimenticandosi forse che quest' ultimo magari usa windows perchè con questo sistema operativo si trova bene e soddisfa tutte le esigenze di cui ha bisogno e niente più di questo.

E poi c'è ancora qualcuno che si stupisce perchè l' ambiente del pinguino nell' utenza consumer è una nicchia....

:)

io ho iniziato ad usare Linux solo perchè è gratisss!!!
sistema operativo gratis con un sacco di programmi gratis waow :D
mi son detto vale la pena saperne di più e una delle prime cose che ho imparato è che non si deve usare la parola gratis ma libero uso...:mbe: ...e vabbè chi se ne frega :stordita:
In seguito mi sono informato anche sulla filosofia che sta dietro ma tutto sommato, pur condividendo, interessa più ai sviluppatori che all'utente finale.
Voglio dire che l'utente Linux è vario e variegato almeno quanto il numero delle distro in circolazione :)

Flying Tiger
09-09-2015, 09:28
allora, ti ho scritto che NON era mia intenzione offenderti ma evidentemente leggi solo quello che ti torna comodo:read:
te come ti permetti di dire a Real70 questo.....meglio stendere un velo pietoso;)

Ma infatti non ho detto che mi hai offeso e per altro non lo sono affatto , ti ho solo consigliato di esporre i tuoi punti di vista in un modo consono a una discussione civile e costruttiva qual'è questa proprio per contribuire a mantenerla tale , poi certi termini sono come dire sconvenienti a prescindere ed è sempre meglio evitare di usarli , fermo restando che dare dello sfigato a qualcuno che non è allineato al proprio pensiero non mi sembra davvero una esternazione pratica della filosofia oper source ma direi proprio il contrario, è un fare molto closed....

Per il resto , fermo restando che non mi pare che REAL70 abbia bisogno di un' avvocato difensore , io ho semplicemente esposto le mie considerazioni come lui espone le sue , non necessariamente devono coincidere ne tantomeno devono essere allineate a un pensiero che deve andare bene per tutti a prescindere , ognuno di noi giustamente ha le proprie opinioni che derivano da tanti fattori come il nostro vissuto , esperienze e quant' altro e un fare intelligente e aderente alla filosofia open source è proprio il confronto piuttosto che lo scontro , fermo restando il principio che nessuno si deve sentire in dovere di dire che le sue sono giuste e le altre sbagliate...

Perché tutti questi preconcetti Tiger, perché?:confused:

Ti ho dato l'idea di rappresentare l'identikit dell'utente medio Linux che tu hai raffigurato in modo così preciso?.......

Guarda, a mio avviso parti da una base secondo cui tutti gli utenti Linux hanno il tuo stesso pensiero e trovo che non sia corretto , analogamente a tutti gli altri ambienti anche quello di Linux è caratterizzato da una varietà di utenti molto ampia che spazia da chi come te ha una certa visione dell' argomento fino a coloro che io definisco gli integralisti , e secondo me il ragionamento deve essere fatta prendendo come riferimento quello che c'è in mezzo tra le due cose , quella che potrei definire l' utenza comune di Linux tanto quanto l' utente medio di Windows.

Come sai sono una persona molto pratica e poco avvezza a ragionamenti filosofici perchè a mio avviso una qualsiasi cosa ha una ragione di essere se nella vita di tutti i giorni apporta dei cambiamenti associati a dei vantaggii perchè ovviamente se devo cambiare qualcosa per avere dei svantaggi o peggio ancora più problemi di quelli che purtroppo volenti o nolenti la vita reale ci mette davanti mi muovo in altra maniera posticipando questo "upgrade" a quando si presenteranno le condizioni cui sopra e ,proprio per questo mio essere pratico, ti cito un' episodio che secondo me indica abbastanza bene quella che è la situazione reale ,e non idealizzata , del mondo del pinguino.

Qualche tempo fa sono stato invitato da quell' amico che fa parte di un club Linux citato qualche reply fa ad un incontro aperto al pubblico per divulgare questo ambiente con il fine di farlo conscere a più gente possibile, una iniziativa senza dubbio lodevole che per altro ha anche raccolto un numero di partecipanti insperato.

Ebbene, il relatore ha incominciato a esporre alcuni cenni storici di questo ambiente per poi incominciare a parlare della filosofia open source che sta alla base della nascita e dello sviluppo di questo ambiente, un discorso che è continuato per un bel momento fino a quando un signore di mezza età ha alzato la mano chiedendo di parlare:

"scusi non voglio interrompere la sua esposizione , ma io sono venuto qui non per ascoltare un trattato filosofico ma per conoscere Linux e come si utilizza e , sopratutto , per vedere nella pratica se una sua ipotetica adozione può risultare vantaggiosa rispetto al classico Windows che uso abitualmente"

Nella sala è calato un silenzio di tomba fino a quando il relatore ,tra l' altro visibilmente scocciato per questa interruzione , non ha risposto che "non e corretto pensare di usare Linux senza prima averne capito la filosofia" .

Al che il signore di mezza età ha risposto "senta facciamola breve , o lei oppure un suo assistente mi fa vedere come funziona Linux che poi sarebbe anche lo scopo primario di questo incontro oppure me ne vado perchè se volevo assistere a un trattato filosofico andavo da qualche altra parte, certo non venivo qui , io sono interessato al sistema operativo non se è eticamente giusto usarlo manco fossimo in una riunione di massoni..."

Il relatore "a ma allora lei non ha capito , le due cose sono direttamente collegate ,non si può pensare di usare Linux senza conoscere le ragioni che hanno portato allo sviluppo di una piattaforma oper source...." al che il signore si è alzato ,ha ringraziato e se n'è andato e per la cronaca io e altri l' abbiamo seguito...

Il succo del discorso è che avrebbero fatto molto meglio a incentrare la serata sul sistema operativo e poco sulla filosofia che lo ha generato , perchè l' utente comune ha bisogno di toccare con mano concretamente una cosa per rendersi conto se può andare bene per il suo utilizzo , non ragiona mai sull' astratto e sulle teorie filosofiche ma pendosi una semplice domanda ,e cioè se usare Linux piuttosto che Windows è vantaggioso oppure no , che per altro sarebbe anche lo scopo primario di questo thread che mi pare però sia stato accantonato per quello filosofico , proprio come nell' incontro di cui sopra...

:)

mark1000
09-09-2015, 09:33
Ma infatti non ho detto che mi hai offeso e per altro non lo sono affatto , ti ho solo consigliato di esporre i tuoi punti di vista in un modo consono a una discussione civile e costruttiva qual'è questa proprio per contribuire a mantenerla tale , poi certi termini sono come dire sconvenienti a prescindere ed è sempre meglio evitare di usarli , fermo restando che dare dello sfigato a qualcuno che non è allineato al proprio pensiero non mi sembra davvero una esternazione pratica della filosofia oper source ma direi proprio il contrario, è un fare molto closed....

Per il resto , fermo restando che non mi pare che REAL70 abbia bisogno di un' avvocato difensore , io ho semplicemente esposto le mie considerazioni come lui espone le sue , non necessariamente devono coincidere ne tantomeno devono essere allineate a un pensiero che deve andare bene per tutti a prescindere , ognuno di noi giustamente ha le proprie opinioni che derivano da tanti fattori come il nostro vissuto , esperienze e quant' altro e un fare intelligente e aderente alla filosofia open source è proprio il confronto piuttosto che lo scontro , fermo restando il principio che nessuno si deve sentire in dovere di dire che le sue sono giuste e le altre sbagliate...



Guarda, a mio avviso parti da una base secondo cui tutti gli utenti Linux hanno il tuo stesso pensiero e trovo che non sia corretto , analogamente a tutti gli altri ambienti anche quello di Linux è caratterizzato da una varietà di utenti molto ampia che spazia da chi come te ha una certa visione dell' argomento fino a coloro che io definisco gli integralisti , e secondo me il ragionamento deve essere fatta prendendo come riferimento quello che c'è in mezzo tra le due cose , quella che potrei definire l' utenza comune di Linux tanto quanto l' utente medio di Windows.

Come sai sono una persona molto pratica e poco avvezza a ragionamenti filosofici perchè a mio avviso una qualsiasi cosa ha una ragione di essere se nella vita di tutti i giorni apporta dei cambiamenti associati a dei vantaggii perchè ovviamente se devo cambiare qualcosa per avere dei svantaggi o peggio ancora più problemi di quelli che purtroppo volenti o nolenti la vita reale ci mette davanti mi muovo in altra maniera posticipando questo "upgrade" a quando si presenteranno le condizioni cui sopra e ,proprio per questo mio essere pratico, ti cito un' episodio che secondo me indica abbastanza bene quella che è la situazione reale ,e non idealizzata , del mondo del pinguino.

Qualche tempo fa sono stato invitato da quell' amico che fa parte di un club Linux citato qualche reply fa ad un incontro aperto al pubblico per divulgare questo ambiente con il fine di farlo conscere a più gente possibile, una iniziativa senza dubbio lodevole che per altro ha anche raccolto un numero di partecipanti insperato.

Ebbene, il relatore ha incominciato a esporre alcuni cenni storici di questo ambiente per poi incominciare a parlare della filosofia open source che sta alla base della nascita e dello sviluppo di questo ambiente, un discorso che è continuato per un bel momento fino a quando un signore di mezza età ha alzato la mano chiedendo di parlare:

"scusi non voglio interrompere la sua esposizione , ma io sono venuto qui non per ascoltare un trattato filosofico ma per conoscere Linux e come si utilizza e , sopratutto , per vedere nella pratica se una sua ipotetica adozione può risultare vantaggiosa rispetto al classico Windows che uso abitualmente"

Nella sala è calato un silenzio di tomba fino a quando il relatore ,tra l' altro visibilmente scocciato per questa interruzione , non ha risposto che "non e corretto pensare di usare Linux senza prima averne capito la filosofia" .

Al che il signore di mezza età ha risposto "senta facciamola breve , o lei oppure un suo assistente mi fa vedere come funziona Linux che poi sarebbe anche lo scopo primario di questo incontro oppure me ne vado perchè se volevo assistere a un trattato filosofico andavo da qualche altra parte, certo non venivo qui , io sono interessato al sistema operativo non se è eticamente giusto usarlo manco fossimo in una riunione di massoni..."

Il relatore "a ma allora lei non ha capito , le due cose sono direttamente collegate ,non si può pensare di usare Linux senza conoscere le ragioni che hanno portato allo sviluppo di una piattaforma oper source...." al che il signore si è alzato ,ha ringraziato e se n'è andato e per la cronaca io e altri l' abbiamo seguito...

Il succo del discorso è che avrebbero fatto molto meglio a incentrare la serata sul sistema operativo e poco sulla filosofia che lo ha generato , perchè l' utente comune ha bisogno di toccare con mano concretamente una cosa per rendersi conto se può andare bene per il suo utilizzo , non ragiona mai sull' astratto e sulle teorie filosofiche ma pendosi una semplice domanda ,e cioè se usare Linux piuttosto che Windows è vantaggioso oppure no , che per altro sarebbe anche lo scopo primario di questo thread che mi pare però sia stato accantonato per quello filosofico , proprio come nell' incontro di cui sopra...

:)

ok lasciamo perdere, sono partito dal presupposto che dato che ci "vediamo" qui in diversi trhead ( te a tanti altri) che fossimo come dire "amici" virtuali e tra amici si scherza e ci si chiama con diversi modi, tranquillo non si ripeterà

bobafetthotmail
09-09-2015, 09:41
Watson è in grado adesso di risponderti che hai probabilmente il raffreddore, di controllarti la temperatura, nel caso essa sia superiore a 37° prenderti degli antistaminici e, nel frattempo, chiamerà il dottore al telefono. Ora.Ho detto esempio semplice perchè si basa su interpretazione di una sequenza di dati semplici:

-umano dice "ho freddo"
-temperatura rilevata non giustifica l'affermazione
-eventuale check per controllare che l'umano non stia scherzando
-scansione database sintomi medici per vedere se è l'umano che ha dei problemi.
-se trova relazione, avvia procedura medica ivi definita.

Senza offesa ma posso scrivere uno script che fa lo stesso in poche ore (o giorni). Al momento Watson non è orribilmente più efficace di un cosiddetto "sistema esperto", ma non è a quello che puntano, solo che devono partire dalle cose relativamente facili per calibrare gli algoritmi a cui poi daranno in pasto dinamiche più complesse.

Ho parlato di gestire le emozioni umane perchè riuscire a rapportarsi correttamente sul piano umano, come amico/confidente e consolare una persona richiede di saper gestire MOLTI più dati di così.

Compito impossibile, dovrebbero mettere Watson nelle condizioni di elaborare cognitivamente la possibilità di mentire a se stesso...Basta aggiungere algoritmi che emulino la parte emotiva, così c'è la dualità ragione-emozione e la possibilità/necessità di mentire a sè stessi.
Al momento Watson è diciamo una "parte razionale" e basta.
Ma visto che lo si crea da zero, non vedo la necessità di tarpargli le ali con una parte emotiva antidiluviana come c'è negli umani.

Comunque, io dicevo di comprendere e agire sulle emozioni umane di pazienti umani, non diventare umano esso stesso.

E' la natura dei due progetti a creare differenze in apparenza inconciliabili: difficilmente il sw open può essere concepito per attività di controllo di singoli o di massa, per contro può essere agevolmente bucatoMi spieghi come mai craccare un sw open dovrebbe essere più faclie?

prima dell'avvento informatico con bancomat, banca on line etc.. erano concepibili truffe che comportavano clonazioni e furti di identità?Sei giovane.... firme false sugli assegni/documenti, documenti falsi... Timbri falsi...

Continuando a minimizzare, non dando il giusto peso e distinzione ad azioni diverse, per quanto sbagliate, svanisce ogni possibilità di discutere. Tutto è uguale, tutto è sbagliato, non dare la precedenza è uguale a rubare e rubare è uguale ad uccidere, fine dei giochi.Già. fare di tutta l'erba un fascio porta a conclusioni farlocche.

Mi dispiace, ma non la penso così.. siamo noi che abbiamo permesso tutto ciò.. abbagliati da luccicanti prospettive..Io non ho permesso proprio una mazza.
Ognuno ha fatto le sue scelte, ma non mi puoi dare la responsabilità di scelte non mie, e non dovresti prendertela neanche tu.

La massa è composta da persone senza testa, amen. LORO hanno permesso tutto ciò, senza capire nulla.

RAEL la domanda chiave è perché gli utenti Windows non passano (definitivamente) a GNU/Linux, se questo è considerato migliore?Perchè sei solo tu che dici che Linux è considerato migliore, e cerchi di fare di tutto per dimostrare cose che boh..

Linux offre alcuni aspetti che per vari qui sono FONDAMENTALI, ma migliore di windows.... ha il potenziale di diventarlo sì, ma non raccontiamo balle.
Compatibilità, conoscenza, ecosistema... non sono paragonabili.

Bisogna mettersi anche nei panni degli sviluppatori. Ubuntu che è forse la distro più diffusa ha un ciclo di rilascio troppo frequente, e il rischio di rottura di quei programmi nativi non è bassa.Ogni 5 anni è troppo frequente? Cosa?

Qua poi bisognerebbe fare due distinzioni: se il software è open e la community è interessata può farsi carico di adattare ai cambiamentiì, viceversa se il software è in qualche modo "closed" le cose si complicano.I software closed fanno come hanno sempre fatto, si tirano dietro tutto e usano il meno possibile l'OS, interfacciandosi col kernel direttamente.
Vedere Skype o TeamViewer, o il client di Steam.
Per i driver puoi fare poco purtroppo.

Perché molti programmi per Mac (che è un SO unix-like) non vengono portati su GNU/Linux? perchè Mac usa il suo backend grafico e il suo backend audio e i suoi backend per le reti?
Quindi una applicazione andrebbe di fatto riscritta per girare su Linux?

L'unica cosa che hanno in comune è a livello interfaccia da terminale (in parte) e CUPS che lo fa Apple quindi è uguale su Mac come su Linux/BSD/eccetera.

e non voglio considerare le guerre intestine tra i vari team di sviluppo che ha portato a divisioni , fork su fork e quant' altro facendo per altro venire meno il presunto ambiente idilliaco che qualcuno continua a sostenere....Ritenere che un software possa in qualche modo cambiare le dinamiche umane è... molto ingenuo eh.

Con l'open queste dinamiche non fermano di botto lo sviluppo del software. Ma restano.

L'ambiente è milgiore che nel closed, dove le dinamiche di cui sopra restano ma in aggiunta dove per ogni minima cosa devi firmare NDA, pagare licenze per cavolate e stare attento che non ti rubino nulla mentre cerchi di copiarli per fargli le scarpe.

Qualche tempo fa sono stato invitato da quell' amico che fa parte di un club Linux citato qualche reply fa ad un incontro aperto al pubblico per divulgare questo ambiente con il fine di farlo conscere a più gente possibile, una iniziativa senza dubbio lodevole che per altro ha anche raccolto un numero di partecipanti insperato.Concordo. La piaga grossa è l'approccio troppo ideologico, con un approccio onesto e pratico si raggiunge molta più gente.

Gli stessi utenti diciamo storici del pinguino guardano con poca simpatia per, non dire che proprio la osteggiano , una diffusione su larga scala dell' ambiente Linux perchè temono che con il proliferare degli utenti possano entrare nel discorso aspetti commerciali e quant' altro che snaturerebbero la filosofia open sourceChe è la ragione per cui Linux è meglio di altri.
Se Linux diventa uguale a Windows da questo punto di vista, non ha veramente alcun senso sceglierlo perchè diventerebbe come ChromeOS.

Che è linux ma non è particolarmente meglio di Windows.

ma ora mi chiedo come si può pretendere che un' ambiente si diffonda se coloro che dovrebbero contribruire in primis a questa operazione lavorano in senso opposto??Non lavorano in senso opposto, stanno espandendo dove c'è possibilità di espandere senza snaturare. Linux è in primis un progetto ideologico, se non possono espandere l'ideologia che lo supporta non ha senso espanderlo.

questo dovrebbe provare qualcosa come 300 distribuzioni e poi appunto scegliere quella più confacente Provi le maggiori che sono 5-8.... è eccessivo provarle tutte tutte.

ma deve anche "convertirsi" alla filosofia dell' open source e a tutto quello che comporta essere un' adepto del "libero pensiero" ,incluso naturalmente considerarsi degli eletti che hanno capito tutto dei sistemi operativi (e non solo...) e altrettanto ovviamente considerare coloro che usano Windows dei pecoroni decerebratiBeh, districarsi dai fanboy lo devi fare un pò dappertutto. Anche se vuoi usare apple senza prenderti badilate in faccia devi schivare i fanboy della mela e gli hater.

P.S: spinto dal thread sto installando Debian 8.2 sul mio net.. Er ameglio Mint. Debian va un pò addomesticato per avere codec, flash, firmware wifi, eccetera. Non che sia orribilmente complesso, ma con Mint è già fatto.

RAEL70
09-09-2015, 10:18
Guarda, a mio avviso parti da una base secondo cui tutti gli utenti Linux hanno il tuo stesso pensiero e trovo che non sia corretto , analogamente a tutti gli altri ambienti anche quello di Linux è caratterizzato da una varietà di utenti molto ampia che spazia da chi come te ha una certa visione dell' argomento fino a coloro che io definisco gli integralisti , e secondo me il ragionamento deve essere fatta prendendo come riferimento quello che c'è in mezzo tra le due cose , quella che potrei definire l' utenza comune di Linux tanto quanto l' utente medio di Windows.
Io esprimo il mio pensiero e tu stai interloquendo con me e non con la comunità mondiale Linux.

Gli integralisti ci sono in ogni ambiente: religioso, politico, economico, sportivo, artistico, informatico, etc.

Io non sono un rappresentante del mondo Linux ma, come ho scritto innumerevoli volte, uso Windows e Linux, il mio avatar è emblematico e io cerco di prendere quanto di buono mi offrono le due piattaforme.:)

Non sono un integralista, sono un sognatore e Linux stimola la mia fantasia più di quanto lo faccia Windows e le differenze terminano qua.


Il succo del discorso è che avrebbero fatto molto meglio a incentrare la serata sul sistema operativo e poco sulla filosofia che lo ha generato, perché l'utente comune ha bisogno di toccare con mano concretamente una cosa per rendersi conto se può andare bene per il suo utilizzo, non ragiona mai sull' astratto e sulle teorie filosofiche ma ponendosi una semplice domanda e cioè se usare Linux piuttosto che Windows è vantaggioso oppure no, che per altro sarebbe anche lo scopo primario di questo thread che mi pare però sia stato accantonato per quello filosofico, proprio come nell' incontro di cui sopra...
:)
Il Relatore ha agito saggiamente, al suo posto mi sarei comportato allo stesso modo.:)

Linux non è Windows e se quest'ultimo è spinto da una sola filosofia (make money), per GNU e il movimento del Software Libero e per Linux e il movimento Open Source, non è così: ci sono motivazioni leggermente differenti.

Tu e il tuo amico non vi siete recati ad un "Corso di Linux" dove, fin dal primo incontro/lezione, il docente inizia a parlarvi delle partizioni, del file system e della fase d'installazione, no, decisamente no.:rolleyes:

Voi siete andati ad una presentazione di Linux dove non bisogna spiegare le funzionalità usando il modello "How To Do" bensì bisogna procedere seguendo una strada che è, accademicamente, lineare: concetti che hanno determinato la nascita del Software Libero e dell'Open Source, cenni storici sull'evoluzione da Unix a Linux, diatriba con il Software Proprietario e le sue argomentazioni, pro e contro di Linux, cenni generali alle Major distro e poi, se rimane tempo, si può andare un po' più nel particolare.

Praticamente mai una presentazione di Linux effettua una comparazione con Windows e le sue funzionalità perché non avrebbe senso: è una alternativa, non un prodotto clone (ritorno all'esempio che ho fatto a Dario: se cerchi una sostituta di una station-wagon prenditi una nuova station-wagon e non cercare altro) e se si cerca una alternativa a Windows scegli Windows.

Linux nasce da un atto di protesta nei confronti del Software Proprietario e pertanto, in ogni presentazione, troverai sempre cenni a questo evento; non ha senso identificare i motivi che hanno portato alla nascita di Windows perché sono troppo facili, evidenti e scontati: fare soldi.

Solo mediante la frequentazione di un corso di Linux, lezione dopo lezione, si può comprendere se tale SO è funzionale rispetto ai propri bisogni oppure no.

RAEL70
09-09-2015, 10:31
Ho detto esempio semplice perchè si basa su interpretazione di una sequenza di dati semplici:

-umano dice "ho freddo"
-temperatura rilevata non giustifica l'affermazione
-eventuale check per controllare che l'umano non stia scherzando
-scansione database sintomi medici per vedere se è l'umano che ha dei problemi.
-se trova relazione, avvia procedura medica ivi definita.

Senza offesa ma posso scrivere uno script che fa lo stesso in poche ore (o giorni). Al momento Watson non è orribilmente più efficace di un cosiddetto "sistema esperto", ma non è a quello che puntano, solo che devono partire dalle cose relativamente facili per calibrare gli algoritmi a cui poi daranno in pasto dinamiche più complesse.
Anch'io ho usato un esempio semplice e, ovviamente, non facendo parte del team di sviluppo ignoro quali siano i limiti di Watson ma, certamente, non è stato sviluppato con l'intento di fare la Segretaria virtuale di un generico utente.

Basta aggiungere algoritmi che emulino la parte emotiva, così c'è la dualità ragione-emozione e la possibilità/necessità di mentire a sè stessi.
Al momento Watson è diciamo una "parte razionale" e basta.
Ma visto che lo si crea da zero, non vedo la necessità di tarpargli le ali con una parte emotiva antidiluviana come c'è negli umani.
La fai facile eh?
Programmare l'irrazionalità è la cosa più difficile al mondo: quale algoritmo potrebbe prevederla...e in che modo?:what:

Affascinante orizzonte Bobafett, decisamente affascinante...:)

Mi spieghi come mai craccare un sw open dovrebbe essere più faclie?

Se io conosco il codice ho più possibilità di manipolarlo rispetto ad uno che non conosco e di cui non posso entrarne in possesso e visionarlo. Il mio pensiero è diretto soprattutto all'ambiente LAMP/WAMP.

Flying Tiger
09-09-2015, 11:04
Io esprimo il mio pensiero e tu stai interloquendo con me e non con la comunità mondiale Linux.....

Va bene sono daccordo ma questo mi pare che sia un thread che ha come scopo primario la discussione come da titolo " Da W10 a Linux , chi e perchè?" in cui ognuno di noi esprime i propri pensieri e non è da intendere come il tuo thread (tra virgolette..) quanto invece appunto intavolare una discussione che per essere costruttiva per forza di cose non deve essere limitata al singolo ma abbracciare più utenti possibile, altrimenti diventa un monologo della serie io contro il resto del mondo...

Il Relatore ha agito saggiamente, al suo posto mi sarei comportato allo stesso modo.:)

Linux non è Windows e se quest'ultimo è spinto da una sola filosofia (make money)....

Per il primo punto non sono daccordo , il frequentare un corso di Linux è un passo successivo e lo fai solo se in quello precedente hai tratto delle motivazioni valide , che a mio avviso non sono il solo sorbirsi ore di concetti filosofici ma che comprende anche illustrare cosa è concretamente Linux e cosa ci posso fare o non fare.

Nessuno ha detto che deve essere un discorso Windows vs Linux , non avrebbe del resto nessun senso già solo perchè il pensare di iniziare un incontro del genere partendo dall' elencare i difetti del primo magari anche denigrandolo sarebbe un inizio chiaramente sbagliato , ma di grazie oltre alla parte ideologica mi vuoi far vedere quella pratica? o pensi che uno si iscriva a un corso di Linux solo per sostenere la prima senza conoscere , almeno a grandi linee , la seconda? mi vuoi far vedere , per citare solo le operazioni basilari , una distribuzione da cui partire e come fare per navigare o mandare una mail? o pensi che forti della parte filosofica bisogna partire da Debian , Arch o distribuzioni simili anche per un neofita?

La teoria è bella ma perchè diventi un fatto bisogna fare in modo che possa venire applicata concretamente , questo è lo scopo che la genera , altrimenti rimane pura e semplice teoria...

Per il secondo punto invece è lo stesso ,non sono affatto daccordo , e per la verità mi stupisce anche un pò che una mente aperta come la tua si limiti al mero discorso economico , perche windows è diventato quello che è diventato anche per altri motivi tra cui quello importantissimo della semplicità dell' interazione uomo/sistema che prevede una serie di operazioni "basiche" come ad esempio una banale installazione di un programma "clicca sull' exe fatto finito" alla portata di chiunque,un' aspetto questo che per il mondo Linux solo fino a qualche tempo fa era semplicemente impensabile , a meno che non vuoi farmi credere che andare sui repository, terminale e quant' altro sia la stessa cosa.

Lo stesso ambiente che , chissà come mai , ha proliferato forse anche oltre le aspettative con distribuzioni come Ubuntu e la recente Mint che fondamentalmente abbracciano la stessa filosofia , cioè rendere fruibile con semplicità questo ambiente a chiunque , naturalmente con sdegno di coloro che hanno visto in questo una distorsione della filosofia originaria del mondo Linux che a dirla tutta per questo discorso mi sono sembrati molto più "closed" che "open"....

:)

bobafetthotmail
09-09-2015, 11:27
La fai facile eh?
Programmare l'irrazionalità è la cosa più difficile al mondo: quale algoritmo potrebbe prevederla...e in che modo?:what: Irrazionale =! imprevedibile.

Anzi. le porzioni irrazionali della mente umana sono le più prevedibili, perchè basate su dinamiche semplici che condividiamo con gli animali inferiori (sono tra l'altro fisicamente ed evoluzionisticamente porzioni antiche del cervello). Vedere tutti gli studi di fattibilità e di sicurezza degli stadi/concerti/eccetera, o le pubblicità della cocacola.

Manzoni chiamava la folla "eterno fanciullo" se non erro.

le porzioni irrazionali sono semplici associazioni binarie. a=b

colore preferito = bello

Prevedere le dinamiche irrazionali è semplicemente riuscire a vedere queste associazioni. Ciò che i Big Data permettono di fare.

Se io conosco il codice ho più possibilità di manipolarlo rispetto ad uno che non conosco e di cui non posso entrarne in possesso e visionarlo. Questo si basa sull'ignoranza di come vengono scoperte le vulnerabilità (senza offesa eh). Si disassemblano i binari (programmi già compilati) tramite strumenti vari.

Stesso problema di quelli che dicono che linux è più sicuro perchè c'è "tanta gente che guarda il sorgente".

No. Il sorgente permette a chiunque di sistemare la vulnerabilità quindi in genere vengono risolte in fretta. E questo è una delle ragioni per cui è più sicuro o permette di esserlo.

Ma cercare vulnerabilità guardando il sorgente non è particolarmente più rapido.

RAEL70
09-09-2015, 11:35
Va bene sono d'accordo ma questo mi pare che sia un thread che ha come scopo primario la discussione come da titolo " Da W10 a Linux , chi e perché ?" in cui ognuno di noi esprime i propri pensieri e non è da intendere come il tuo thread (tra virgolette..) quanto invece appunto intavolare una discussione che per essere costruttiva per forza di cose non deve essere limitata al singolo ma abbracciare più utenti possibile, altrimenti diventa un monologo della serie io contro il resto del mondo...
Certamente e infatti il thread, fino ad ora, credo stia proseguendo secondo le intenzioni iniziali. :)

E' ugualmente ovvio però che il thread non ha per titolo "Quale distro Linux usare al posto di W10?" poiché il mio intento (l'ho scritto più volte) non è quello di fare una panoramica delle principali distribuzioni (concordo con Bobafett, basta conoscerne una decina escludendo le "verticali";) ) bensì di parlare, confrontarsi, sulla possibilità (prima teorica, poi pratica) di adottare Linux (in sostituzione o affiancandosi a Windows) in questo momento storico, in occasione dell'uscita di W10.

Da qui a parlare del movimento GNU (Software Libero), di Torvalds (Linux e Open Source), degli Open Data, delle standardizzazioni, dei DE, dell'etica informatica e di altri argomenti correlati il passo è brevissimo direi istintivo.

Non posso parlarti del VHDL se prima non ti parlo di cosa sia un Linguaggio di Descrizione Hardware così come non posso parlarti di Programmazione se non ti dico cosa sono gli algoritmi e non posso parlarti dei database se non parlo di concetti riguardanti la ridondanza, l'integrità etc.

Forse sbaglio, forse ho un approccio troppo accademico ma non riesco mai a parlare di un argomento se prima non ti spiego le basi su cui esso poggia altrimenti è come imparare un argomento a memoria senza capirne il significato.

Linux va prima capito e poi conosciuto e non si può adottare lo stesso approccio usato in Windows.

All'Università iniziai ad usare il codice (Pascal) dopo 2 mesi di Scienza degli Algoritmi e, secondo il tuo approccio, avrei dovuto mandare tutto e tutti a quel paese perché scrivere in pseudolinguaggio non è la stessa cosa che adottare la sintassi, grammatica e semantica di un compilatore :muro:.

Per fare quello che tu ti auspichi non c'è bisogno di una presentazione in pompa magna: scaricati una qualsiasi distro (lo hai già fatto), installala (sperando di non avere problemi hardware) e usala. Punto.

Non c'è bisogno di alcun intermediario, non c'è bisogno di alcun relatore: ci sono decenni di lavoro e di sforzi da parte di tutti i team di sviluppo per rendere le distro il più possibili "Windows Like", questo è innegabile.

Sei un utente Windows?
Bene, allora scarica, installa, usa e poi decidi. Punto.

Tutto il resto viene di conseguenza ma non partire mai, ripeto mai, dal presupposto che "adopererò Linux solo se esso sarà uguale a Windows" perché sbagli prospettiva e, di fatto, rimarrai con Windows (e la decisione sarebbe giustificata).


La teoria è bella ma perché diventi un fatto bisogna fare in modo che possa venire applicata concretamente , questo è lo scopo che la genera , altrimenti rimane pura e semplice teoria...
Certamente e chi ha mai affermato il contrario?:)

Solo che tu cerchi risposte che puoi trovare nel Forum dedicato alle distribuzioni Linux e gli altri OS (http://www.hwupgrade.it/forum/forumdisplay.php?f=34) mentre qui il discorso è più teorico, non ideologico, ma teorico: cosa differenzia le distro tra di loro, pro e contro dei vari DE, software particolari, etc.

A scanso di equivoci, non ho nulla contro di te e il tuo pensiero :), solo che, forse, stai sforzandoti di trovare un motivo per adottare Linux e fatichi a trovarlo, magari perché, molto semplicemente, Windows soddisfa tutte le tue necessità.

RAEL70
09-09-2015, 11:49
Questo si basa sull'ignoranza di come vengono scoperte le vulnerabilità (senza offesa eh). Si disassemblano i binari (programmi già compilati) tramite strumenti vari.
Stiamo sempre parlando di SO, giusto? Disassembli il kernel di Windows?

Stesso problema di quelli che dicono che linux è più sicuro perchè c'è "tanta gente che guarda il sorgente". No. Il sorgente permette a chiunque di sistemare la vulnerabilità quindi in genere vengono risolte in fretta. E questo è una delle ragioni per cui è più sicuro o permette di esserlo.
D'accordissimo.

Ma cercare vulnerabilità guardando il sorgente non è particolarmente più rapido.
Questo è direttamente proporzionale alla complessità del codice.

L'attività di debugging è esemplare a tal fine: spesso è più facile riscrivere un programma che non individuare l'errore (ovviamente quando esso è di tipo logico).

bobafetthotmail
09-09-2015, 12:42
Stiamo sempre parlando di SO, giusto? Disassembli il kernel di Windows?OS e programmi e tutto (non io ma chi è pagato per trovare buchi, ne conosco).
Secondo te come le scoprono le vulnerabilità di OS, programmi e firmware closed che sono la maggioranza del mercato consumer? Ce l'hanno mica il sorgente.

Disassemblare è solo uno dei metodi, ma in generale lavori coi programmi già compilati, non col sorgente.

Questo è direttamente proporzionale alla complessità del codice.
Qualsiasi software decente è ampiamente oltre il limite.

In entrambi i casi (closed o open) si usano tool e programmini che fanno il lavoro sporco. Poi la bravura sta nel leggere i risultati, e nel focalizzarsi qui invece che là.

WarDuck
09-09-2015, 13:46
Purtroppo non basta la natura open source per garantire la sicurezza della code-base:

http://arstechnica.com/security/2015/09/mozilla-data-stolen-from-hacked-bug-database-was-used-to-attack-firefox/

Per altro:

Mozilla added that the attacker accessed 185 non-public Firefox bugs, of which 53 involved “severe vulnerabilities.” Ten of the vulnerabilities were unpatched at the time, while the remainder had been fixed in the most recent version of Firefox at the time.

La sicurezza è una cosa molto delicata, l'unica cosa che deve fare l'utente è prestare attenzione ed usare software più aggiornato possibile.

D'altro canto bisogna tenere presente non solo le falle del codice, ma anche e soprattutto quelle "umane".

Flying Tiger
09-09-2015, 14:28
.....solo che, forse, stai sforzandoti di trovare un motivo per adottare Linux e fatichi a trovarlo, magari perché, molto semplicemente, Windows soddisfa tutte le tue necessità.

Io non ho mai detto che voglio adottare Linux come non ho mai detto che voglio rimanere ancorato per così dire a Windows , la questione a mio avviso non si pone nei termini di adotto uno e mando a quel paese l' altro o viceversa quanto di allargare le proprie conoscenze informatiche affiancando un sistema operativo diciamo "nuovo" a uno conosciuto per capire le differenze, l' usabilità , ecc... , che proprio perchè nuovo non può e non deve essere una brutta copia del secondo perchè se così fosse tutta l' operazione ovviamente sarebbe priva di senso.

Per altro il mio discorso è a livello come si dice "terra terra" mentre tu citi unversità ,compilatori e quant' altro che sono innegabilmente appartenenti a un livello molto diverso e sopratutto superiore anche solo come approccio iniziale e non è, forse , adatto a tutti coloro che leggono questo thread e che magari sono potenzialmente interessati quanto meno a informarsi sul mondo del pinguino , quello che comunemente viene definito il pubblico.

Detto questo , il mio intento non è trovare una ragione per passare a Linux , quanto invece riiuscire a capire perchè per fare questo passaggio occorra necessariamente sapere la filosofia dell' open source , i suoi fondamenti , i principi per così dire che la regolamentano (che ci sono anche qui altrimenti vorrebbe dire anarchia..) e la sua condivisione che pone la questione come un passo obbligato e che francamente poco capisco , nel senso per analogia è come se per utilizzare Windows occorresse sapere i fondamenti del capitalismo ,le strategie commerciali , la psicologia della massa e quant' altro , mentre a mio modo di vedere un sistema operativo non è un partito politico , non è una religione, non è uno stile di vita , non è il risultato di uno studio accamedico ma un mezzo che mi permette di fare determinate cose sia per diletto che per lavoro , dialogando con questo tramite una interfaccia gradevole che richiede una interazione semplice , il famoso esempio del programma installabile con due click sull' exe.

Quando invece , pur con tutta la filosofia che ci sta dietro , un sistema operativo come diceva un utente qualche pagina fa richiede per installare una stampante l' andare a leggersi chilometri di documentazione con tra l' altro neanche la sicurezza di riuscire a installarla mi pongo diverse domande , oltre al tempo necessario per fare tutto questo , incominciano da quella probabilmente principale , e cioè ai fini pratici serve sapere e condividere la filosofia che ci sta dietro se poi non riesco a usare la stampante di cui magari ho un impellente bisogno perchè devo stampare dei documenti importanti? considerare Linux , non come un clone di Windows ma come un sistema operativo a se stante, come possibile alternativa al secondo è corretto se poi non mi permette di fare le stesse cose ,non dico meglio , che faccio con Windows? o forse è più giusto considerarlo come un sistema operativo non alternativo ma da affiancare a Windows specie se si utilizzano software che non sono disponiibili su Linux ?e potrei andare avanti ancora per molto...

Ecco è questo che vorrei riuscire a capire..

:)

RAEL70
09-09-2015, 15:35
Secondo te come le scoprono le vulnerabilità di OS, programmi e firmware closed che sono la maggioranza del mercato consumer? Ce l'hanno mica il sorgente.

Disassemblare è solo uno dei metodi, ma in generale lavori coi programmi già compilati, non col sorgente.
Certo che non hanno il sorgente ed è proprio qui che volevo arrivare.

Tra l'avere un sorgente e poterlo leggere e studiare e il non averlo, il primo caso mi permette di migliorarlo, nel secondo debbo iniziare a fare determinate operazioni che, con l'attività di debugging vere e proprie hanno poco a che fare.



Qualsiasi software decente è ampiamente oltre il limite.

In entrambi i casi (closed o open) si usano tool e programmini che fanno il lavoro sporco. Poi la bravura sta nel leggere i risultati, e nel focalizzarsi qui invece che là.
Ovvio, tra pentesting, test strutturali e quant'altro, non è che si può implementare il debugging come lo si faceva all'Università: esistono programi specifici per poterlo fare, un essere umano non sarebbe più in grado di svolgere questo compito.

mark1000
09-09-2015, 15:53
mi sa Rael70 che per far conoscere Linux tu debba fare come una specie di "manuale" di informazioni perchè da quello che viene detto qui (qualche post indietro) sarà un pò difficile che uno provi una distro qualsiasi, specie se (come scritto da qualcuno ) per istallare una stampante deve leggere circa 10.000 pagine e girare su 1000 siti web
allora le stampanti da quello che ho visto con le mie (multifunzione 2 epson e 1 Hp ) ha fatto tutto da solo, è bastato accenderle...ora con le ultime in 3D non so ma credo non ci siano problemi nemmeno per quelle

ishtar1900
09-09-2015, 16:20
.......Nella sala è calato un silenzio di tomba fino a quando il relatore ,tra l' altro visibilmente scocciato per questa interruzione , non ha risposto che "non e corretto pensare di usare Linux senza prima averne capito la filosofia" .

Questo monito sarebbe da scolpire nella pietra.......e poi dargliela in testa finchè non si rompe :D .
Ma io dico, ci si puo approcciare ad una platea in questo modo, non pretendo che il sedicente guro debba essere anche un esperto di comunicazione, ma con una tale indisponente presunzione meritava che se ne andassero tutti.
Non è poi cosi difficile avvicinare utenti, gia di per se interessati visto che si sono presi la briga di recarsi all'incontro.
Dopo un breve riassunto del come e del perchè si è sviluppato questo "movimento", non devi far altro che dimostrare come funziona una distro, cosa si puo fare, ecc. Un notebook, un proiettore e da il via allo "spettacolo", non ci vuole un genio del marketing, diversamente è meglio che stai a casa a cazzeggiare sulle community e a discutere se systemd è la morte di linux....
Ammetto di avere probabilmente un approccio " eretico" alla questione, ma, ormai molti anni orsono, prima ho iniziato ad usare una distro linux, poi incuriosito ho voluto approfondire la mia conoscenza sulle origini e sulle "filosofia" del movimento.

Leggo ora il post di Rael

Un metodo didattico non lo usi in un incontro di un'ora, se va bene. Un incontro conoscitivo deve essere per forza sintetico e deve includere una dimostrazione pratica

RAEL70
09-09-2015, 16:28
Caro Tiger, apprezzo molto la tua buona volontà e la tua disponibilità.

Mi sforzerò dunque per venire incontro alle tue domande anche se, molte di queste, hanno già trovato risposta nelle pagine precedenti (ovviamente confido nell'aiuto e partecipazione di tutti) :).

Detto questo , il mio intento non è trovare una ragione per passare a Linux , quanto invece riiuscire a capire perchè per fare questo passaggio occorra necessariamente sapere la filosofia dell' open source , i suoi fondamenti , i principi per così dire che la regolamentano (che ci sono anche qui altrimenti vorrebbe dire anarchia..) e la sua condivisione che pone la questione come un passo obbligato e che francamente poco capisco
Partiamo da qui, sei d'accordo?

Hai sentito mai parlare di "metodo didattico"?
Sicuramente si, in generale a scuola ma anche in altri ambiti.

Bene, quando si vuole far conoscere un argomento bisogna fare un minimo di introduzione, non fosse altro per capire da dove si è partiti e dove si è arrivati attualmente.

Dovessi spiegare ad un ragazzino di I media come si è arrivati a W10, dovrei, per forza, fare un accenno al DOS, ai floppy, ai 640 Kb, alle prime interfacce grafiche, al primissimo Windows 3.0, per poi accellerare l'escursus fino ad arrivare ai giorni nostri.

Anche Linux non sfugge da questa logica o metodo didattico; oggi Linux non è più quello che era nei primissimi anni novanta e, per essere ancor più precisi, la dicitura "Linux" è imperfetta in quanto è più preciso, accademicamente parlando, usare il termine GNU-Linux.

Cos'è GNU e perché è in strettissima relazione con il termine "Linux"?

[PARENTESI ON]
GNU (Gnu Is Not Unix, ti faccio notare che GNU è una definizione ricorsiva...e questo ha un preciso significato, un pò come se dicessi che DOS non significa Disk Operating System bensì DOS Operating System): la ricorsione sta a significare che non si può definire cosa sia GNU se non citando GNU stesso!

Sostanzialmente Richard Stallmann ha usato questo acronimo per far comprendere che GNU non può essere definito usando concetti già conosciuti e usati (io definisco un oggetto mediante le sue proprietà ergo utilizzando termini che già sono stati coniati), quindi per definire GNU bisogna usare il concetto di GNU: qualcosa di assolutamente innovativo.
[PARENTESI OFF]
Non ti perdere, ritorniamo a cosa è GNU e perché è legato a Linux.

GNU è un movimento ideologico, niente di più, niente di meno, solo che essendo nato dalle idee di Stallmann (uno degli informatici viventi più competenti al mondo), esso (cioè GNU) applica la sua filosofia all'universo informatico.

L'idea principale di GNU è che il Software deve essere libero ossia deve assicurare all'utente le 4, ormai famose, libertà fondamentali:

A) Libertà di eseguire il programma per qualsiasi scopo;

B) Libertà di studiare il programma e modificarlo, implicando quindi la possibilità di accedere al codice sorgente e visionarlo;

C) Libertà di distribuire copie del software in modo da risolvere i medesimi problemi che affliggono altre persone;

D) Libertà di migliorare il programma (sempre perché si ha libero accesso al codice sorgente) e di distribuire gli aggiornamenti in modo tale che tutti ne traggano beneficio.

Qualunque software assicuri queste 4 libertà all'utente può fregiarsi del titolo di "GNU Software" o "Software Libero".

...e Linux che c'entra, ti starai chiedendo?:confused:

Linux è un SO creato, a fine 1991, da un Ingegnere Informatico finlandese di nome Linus Torvalds (ad oggi uno dei guru informatici più competenti che esistano) quando era ancora uno studente universitario.

Torvalds voleva che il suo Linux (è chiaro da dove proviene il nome?:D) fosse liberamente usabile e distribuibile da chiunque e quindi, venuto a conoscenza della filosofia GNU, adottò tale pensiero e Linux divenne un simbolo del movimento GNU.

Da quel momento fino ad oggi, molte distro hanno adottato GNU come modalità d'uso (e quindi ne condividono il pensiero, l'etica) come per esempio Free BSD e pertanto quando si parla delle distro Linux si adotta la terminologia generica distro GNU-Linux.

Se guardi le 4 libertà potrai facilmente intravedere il concetto di "codice sorgente" che ti farà ricordare certamente quello di "Open Source".

Quindi Software Libero e Open Source sono la stessa cosa?
No.
Per certi versi, l'Open Source è un sottoinsieme di GNU in quanto esso stabilisce che il codice è disponibile pubblicamente, lo si può modificare, gli aggiornamenti possono essere distribuiti liberamente ma non parla di libertà di esecuzione ergo Open Source non è sinonimo di gratuito al contrario di Freeware (che non è un software libero ma è gratuito).

Linux adotta entrambe le tre modalità: libero, open source e commerciale (si, commerciale come vedremo in seguito!).

Fatta questa prefazione ci si può domandare perché è così importante citare questi aspetti storici ed ideologici, alla fine stiamo parlando di sistemi operativi e programmi, nulla di così trascendentale.

No, non è una mera questione teorico/ideologica, non è nemmeno una questione di religione/fede ma è molto di più.

Le 4 libertà fondamentali hanno un preciso scopo di esistenza: tendere alla e/o assicurare la condivisione del sapere.

Da qui partono fondamentali implicazioni sociali:

A) condividere la conoscenza vuol dire evitare, il più possibile, l'accentramento di potere, culturale e tecnologico, su un ristretto gruppo di persone;

B) condividere la conoscenza vuol dire stimolare ed incentivare la cooperazione tra le persone (ed è per questo che in ambito Linux il concetto di “Community” è sacro);

Per adesso mi fermo qua perché sono stanco ma continuerò nel prossimo post (prima lasciamelo preparare…).

RAEL70
09-09-2015, 16:52
@ Mark: sto facendo un notevole sforzo nel sintetizzare, riordinare e digitare quelle che ritengo essere le informazioni più importanti.
Sicuramente tralascio tante cose ma va bene così, l'importante è stuzzicare, fare venire la voglia e poi il passo seguente deve essere fatto dall'utente.

E' un pò come se vorrei farti conoscere un particolare genere musicale: ti parlo della sua storia, di come si è evoluto, di quali sono stati gli artisti più rappresentantivi e poi ti faccio ascoltare qualche disco, al resto ci devi pensare tu.:D

@Ishtar: sono d'accordissimo con te, un incontro dal vivo necessita sempre di meno parole e più immagini, il pubblico è più attento e si ha maggiori possibilità di raggiungere l'obiettivo.

In questa sede, che non è un incontro live:D, sto cercando di sintetizzare al massimo determinati concetti, per me, imprescindibili per chi si vuole avvicinare a Linux; come ha giustamente detto Luca, si può tranquillamente ignorarli (ma poi determinate cose non saranno facilmente comprensibili...) e passare direttamente alla fase pratica.

WarDuck
09-09-2015, 17:05
mi sa Rael70 che per far conoscere Linux tu debba fare come una specie di "manuale" di informazioni perchè da quello che viene detto qui (qualche post indietro) sarà un pò difficile che uno provi una distro qualsiasi, specie se (come scritto da qualcuno ) per istallare una stampante deve leggere circa 10.000 pagine e girare su 1000 siti web
allora le stampanti da quello che ho visto con le mie (multifunzione 2 epson e 1 Hp ) ha fatto tutto da solo, è bastato accenderle...ora con le ultime in 3D non so ma credo non ci siano problemi nemmeno per quelle

Le chiacchere sono una cosa, i fatti un'altra.

E i fatti sono che nel mondo esistono talmente tante configurazioni hardware diverse che è statisticamente probabile che qualcuna dia problemi.

Questo a prescindere dal SO, sia esso Windows che GNU/Linux (aggiungiamoci in questo altro le altrettante distribuzioni e dunque kernel che girano).

GNU/Linux non è tecnicamente esente da difetti solo perché la sua filosofia è in larga parte condivisibile.

Perché come detto, la filosofia è una cosa, la tecnica un'altra.

mark1000
09-09-2015, 17:25
Le chiacchere sono una cosa, i fatti un'altra.

E i fatti sono che nel mondo esistono talmente tante configurazioni hardware diverse che è statisticamente probabile che qualcuna dia problemi.

Questo a prescindere dal SO, sia esso Windows che GNU/Linux (aggiungiamoci in questo altro le altrettante distribuzioni e dunque kernel che girano).

GNU/Linux non è tecnicamente esente da difetti solo perché la sua filosofia è in larga parte condivisibile.

Perché come detto, la filosofia è una cosa, la tecnica un'altra.

è vero ci sono tante configurazioni diverse, ma penso che più che altro manchi la volontà perchè se gli utenti che vedo qui stare giorni (basta leggere il thread di 10 uno ha detto che sono 4 giorni e non ha ancora finito )
in 4 giorni sai che istalli tutte e 300 e passa distro di linux?
solo che ormai alle prime difficoltà tanti si arrendono invece di tirar fuori un pò di amor proprio e prenderla come una sfida e dire tra di te ma caxxo sono proprio un testa di caxx che non riesco a fare questa cosa che fanno in tantissimi? anni fà la prima volta che provai mandrake 10 mi sembra "piallai" windows e le altre partizioni, reistallai e via fino a che ci riuscii, se ci sono riuscito io da autodidatta ci riescono tutti perchè non mi ritengo superiore a nessuno anche se scrivo "male" forse dò l'impressione di essere arrogante (come Renzi) ma non lo sono mi incavolo quando vedo che uno trova mille difficoltà per non usarlo, non sono un ipocrita e odio gli ipocriti, stò sulle scatole a tanti perchè dico in faccia quel che penso ma è il mio modo di essere e ormai non credo di poter cambiare..quindi PROVATE che ci riuscirete NON accettate compromessi con la privacy e altre cose
scusate la lungaggine
se a uno piace windows per motivi suoi non cè da vergognarsi a usarlo anche ti spia e usa quel che vuole o vende i tuoi dati, sei consapevole, ma dillo chiaro, uso windows e basta non mi frega di linux è un pò come le donne a chi piace mora a chi bionda ;)

mark1000
09-09-2015, 17:34
è vero ci sono tante configurazioni diverse, ma penso che più che altro manchi la volontà perchè se gli utenti che vedo qui stare giorni (basta leggere il thread di 10 uno ha detto che sono 4 giorni e non ha ancora finito )
in 4 giorni sai che istalli tutte e 300 e passa distro di linux?
solo che ormai alle prime difficoltà tanti si arrendono invece di tirar fuori un pò di amor proprio e prenderla come una sfida e dire tra di te ma caxxo sono proprio un testa di caxx che non riesco a fare questa cosa che fanno in tantissimi? anni fà la prima volta che provai mandrake 10 mi sembra "piallai" windows e le altre partizioni, reistallai e via fino a che ci riuscii, se ci sono riuscito io da autodidatta ci riescono tutti perchè non mi ritengo superiore a nessuno anche se scrivo "male" forse dò l'impressione di essere arrogante (come Renzi) ma non lo sono mi incavolo quando vedo che uno trova mille difficoltà per non usarlo, non sono un ipocrita e odio gli ipocriti, stò sulle scatole a tanti perchè dico in faccia quel che penso ma è il mio modo di essere e ormai non credo di poter cambiare..quindi PROVATE che ci riuscirete NON accettate compromessi con la privacy e altre cose
scusate la lungaggine
se a uno piace windows per motivi suoi non cè da vergognarsi a usarlo anche ti spia e usa quel che vuole o vende i tuoi dati, sei consapevole, ma dillo chiaro, uso windows e basta non mi frega di linux è un pò come le donne a chi piace mora a chi bionda ;)

ah Warduk NON è rivolto a te personalmente ipocrita ecc..che ho scritto, agli utenti in generale che sono così :)

bobafetthotmail
09-09-2015, 17:46
@RAEL70: I discorsi sono belli ma l'obiettivo è far passare i concetti, che sono cose tutto sommato semplici. Bisogna comunque che tieni conto che a molti se non gli dai l'oggetto in mano non catturi l'attenzione. Non so se mi spiego...

Valgono le strategie standard di divulgazione. Se alla platea fa cascare le braccia la teoria... la riduci drasticamente, visto che qualcuno farà domande dopo e DOPO l'interesse ci sarà (o sarà irrilevante perchè anche quello che gli hai fatto vedere non gli interessa quindi anche l'ideologia è irrilevante).

Purtroppo non basta la natura open source per garantire la sicurezza della code-base:Io ho solo detto che essere open permette a chi può sistemare i bug di agire subito, senza aspettare i comodi di terzi. Essere open non significa che è automaticamente più sicuro, ma che se la community è abbastanza vasta (cioè comprende aziende che hanno forte interesse a mantenere il tutto sicuro)... è più sicuro.

Una delle ragioni principali dell'esistenza degli antivirus su Windows è che MS ci ha messo spesse volte dei mesi a sistemare vulnerabilità che erano pubbliche. Delle volte anni.

Quando invece , pur con tutta la filosofia che ci sta dietro , un sistema operativo come diceva un utente qualche pagina fa richiede per installare una stampante l' andare a leggersi chilometri di documentazione con tra l' altro neanche la sicurezza di riuscire a installarlaCome ho già detto, quello non è il modo standard di installare cose su linux. Il modo standard è semplicemente connetterlo e va. "just works".

Il supporto hardware scarso è responsabile di questi problemi, il sistema operartivo in sè non richiede di essere smanettoni, è che semplicemente è ancora troppo poco diffuso perchè chi produce hardware lo supporti in modo abastanza uniforme.

cioè ai fini pratici serve sapere e condividere la filosofia che ci sta dietro se poi non riesco a usare la stampante di cui magari ho un impellente bisogno perchè devo stampare dei documenti importanti?Sì. Perchè se comprendi la filosofia che ci sta dietro e la condividi almeno in parte, forse ti viene voglia di aiutarlo a crescere nonostante il fatto che all'incirca solo 1/3 dell'hardware giri su linux.

Perchè per ora Linux è questo. Un bel progetto, con dei begli ideali, e un possibile grande futuro. Notare come parlo di progetto e non di OS/applicazioni. Se volevi solo roba gratis piratavi, fare tutto gratis non è l'obiettivo di linux.
L'obiettivo di base è fondamentalmente il comunismo. Dai quello che puoi (donazioni, assistenza, tempo a sistemare roba tu se puoi), e ricevi quello di cui hai bisogno (compatibilmente con l'offerta di ciò che c'è).
Una comunità digitale.
E nota bene che sono le grandi aziende che vogliono che sia così. Perchè possono prendere un OS per i loro dispositivi vari senza doverselo sviluppare da sole.

L'ideologia dovrebbe servire a convincerti a diventare un pioniere, che per definizione è più difficile che semplicemente comprare una cosa che funziona e basta (o almeno da meno rogne, Windows dà rogne, ma molto meno, almeno agli utenti standard). Nel caso delle stampanti, questo si traduce nel sostituirla con una supportata, magari in futuro quando sarà da cambiare per altre ragioni.

E i fatti sono che nel mondo esistono talmente tante configurazioni hardware diverse che è statisticamente probabile che qualcuna dia problemi.Vero ma irrilevante. Qui non è una questione di incompatibilità tra configurazioni hardware, che se i produttori hanno seguito i crismi non accade come potrebbe invece accadere su windows dove dei driver si pestano i piedi, ma di scarso supporto.

Questo spiega il perchè certi utenti hanno avuto rogne immani e altri gli è andato tutto al primo colpo senza manco installare nulla. Alcuni hanno avuto culo che il loro dispositivo è fatto da produttori che si degnano di supportare Linux, altri no.

WarDuck
09-09-2015, 18:08
è vero ci sono tante configurazioni diverse, ma penso che più che altro manchi la volontà perchè se gli utenti che vedo qui stare giorni (basta leggere il thread di 10 uno ha detto che sono 4 giorni e non ha ancora finito )
in 4 giorni sai che istalli tutte e 300 e passa distro di linux?
solo che ormai alle prime difficoltà tanti si arrendono invece di tirar fuori un pò di amor proprio e prenderla come una sfida e dire tra di te ma caxxo sono proprio un testa di caxx che non riesco a fare questa cosa che fanno in tantissimi?


La volontà di perdere tempo su una cosa quando ne puoi fare un'altra dipende esclusivamente da cosa è più piacevole o utile fare, e poi si ovviamente dalla stessa voglia di farla.

Fa ridere perché in un'altra conversazione si parlava del fatto che gli aggiornamenti (di Windows) potessero creare problemi... qualcuno disse che chi lavora non può perdere tempo con questi problemi...

Ecco, lo stesso ragionamento si dovrebbe applicare anche in quel caso.


anni fà la prima volta che provai mandrake 10 mi sembra "piallai" windows e le altre partizioni, reistallai e via fino a che ci riuscii, se ci sono riuscito io da autodidatta ci riescono tutti perchè non mi ritengo superiore a nessuno anche se scrivo "male" forse dò l'impressione di essere arrogante (come Renzi) ma non lo sono mi incavolo quando vedo che uno trova mille difficoltà per non usarlo, non sono un ipocrita e odio gli ipocriti, stò sulle scatole a tanti perchè dico in faccia quel che penso ma è il mio modo di essere e ormai non credo di poter cambiare..quindi PROVATE che ci riuscirete NON accettate compromessi con la privacy e altre cose
scusate la lungaggine
se a uno piace windows per motivi suoi non cè da vergognarsi a usarlo anche ti spia e usa quel che vuole o vende i tuoi dati, sei consapevole, ma dillo chiaro, uso windows e basta non mi frega di linux è un pò come le donne a chi piace mora a chi bionda ;)

Mah... il mondo non è bianco o nero. Io uso entrambi i SO e mi trovo bene con entrambi, e con entrambi faccio quello che devo fare, per studio e lavoro.

WarDuck
09-09-2015, 18:22
Io ho solo detto che essere open permette a chi può sistemare i bug di agire subito, senza aspettare i comodi di terzi. Essere open non significa che è automaticamente più sicuro, ma che se la community è abbastanza vasta (cioè comprende aziende che hanno forte interesse a mantenere il tutto sicuro)... è più sicuro.

Una delle ragioni principali dell'esistenza degli antivirus su Windows è che MS ci ha messo spesse volte dei mesi a sistemare vulnerabilità che erano pubbliche. Delle volte anni.


Non diciamo sciocchezze. Il problema di Windows con la sicurezza era principalmente dovuto al fatto che aveva una architettura povera in tal senso e di default era molto permissivo (vedi utente Administrator).

L'esistenza degli antivirus non è dovuta alla presenza di falle, ma al fatto che possano esistere eseguibili maligni.

Un eseguibile dovrebbe sempre essere lanciato con il consenso dell'utente (e questo è il primo problema: gli utenti lo fanno senza leggere).

Poi ci può essere una falla per cui viene eseguito del codice arbitrario SENZA il consenso dell'utente.

La sicurezza di un sistema dipende esclusivamente dal contesto in cui quell'eseguibile gira.

E' chiaro che eseguibili che girano in un contesto di root possono causare più danni.


Vero ma irrilevante. Qui non è una questione di incompatibilità tra configurazioni hardware, che se i produttori hanno seguito i crismi non accade come potrebbe invece accadere su windows dove dei driver si pestano i piedi, ma di scarso supporto.


Anche su Linux i drivers si possono pestare in piedi.

In particolare tutti i drivers kernel mode possono accedere alle strutture del kernel, e pertanto tutti i drivers possono potenzialmente combinare casini.

Dopodiché l'hardware pilotato da un driver, sia che esso su Linux che su Windows, quello è.

C'è una parte bassa dei drivers, ovvero quella che si occupa fondamentalmente di comunicare con la periferica, che è molto più simile di quanto si pensi tra i vari SO, proprio perché l'hardware è quello.

La parte alta dei drivers dipende ovviamente da come il SO implementa determinati meccanismi (gestione delle interruzioni, gestione della sincronizzazione e via discorrendo).

Le problematiche dello sviluppo di drivers sono bene o male le stesse sia su Linux che su Windows.


Questo spiega il perchè certi utenti hanno avuto rogne immani e altri gli è andato tutto al primo colpo senza manco installare nulla. Alcuni hanno avuto culo che il loro dispositivo è fatto da produttori che si degnano di supportare Linux, altri no.

Le incompatibilità ad oggi sono rare. Ma il problema grosso è che molte distro Linux fanno le schizzinose con i firmware dei produttori, e gli stessi fanno gli schizzinosi con Linux.

Ti ho fatto l'esempio della mia stampante laser HP Pro 1606dn che fino a qualche tempo fa funzionava, dopodiché ha smesso di farlo (penso sia dovuto ad un particolare aggiornamento di CUPS).

Come detto quelle poche volte che ho provato a sistemare la cosa non ho cavato un ragno dal buco (c'ho perso mezza mattinata ed era abbastanza per risolvere un problema che non si sarebbe dovuto presentare).

Perché spesso purtroppo le procedure non funzionano come dovrebbero. Gli script che dovrebbero risolvere i problemi sono fatti male (poco curati) e la documentazione è carente.

Il mondo Linux non è tutto rose e fiori proprio perché purtroppo in alcuni contesti ci sono talmente tante combinazioni di software che una procedura perde di valore, e basta poco per non essere più valida.

Questo clima di "documentazione volatile" è veramente deprimente, secondo me. Fortunatamente almeno su Arch viene tenuta aggiornata perché sono costretti a farlo data la natura "rolling" della distro.

Tant'è che spesso anche chi usa altre distro ricorre alla wiki di Arch.

RAEL70
09-09-2015, 19:08
Per certi versi quindi se GNU (Stallmann) rappresenta la mente, Linux (Torvalds) rappresenta il braccio: GNU-Linux è quindi un binomio (quasi) inscindibile.

Bene, vi ho annoiato oltre ogni misura, credo che i cenni storico-ideologici possano bastare.

Prima di passare a qualcosa di più “pratico” (tra virgolette perché non essendo una presentazione dal vivo non posso usare slide, screencast o quant'altro) è opportuno fare alcune considerazioni.

Bisogna ricordarsi che Linux, concretamente, approda nel mercato informatico nel 1996 (è in quell'anno che esce il logo ufficiale del Pinguino “Tux” che sta per Torvalds Unix) anche se la versione 1.0 del kernel risale al 1994.

In sostanza quindi Linux esordisce nel mercato degli SO nel 1996, praticamente l'anno dopo il rilascio di Windows 95 da parte di Microsoft, ne consegue che lo “stato de facto” è il seguente:

A) in quel momento MS ha almeno 10 anni di know-how (escludendo DOS e considerando solo Windows) negli SO grafici rispetto a Linux che è all'esordio ed è testuale;

B) Windows ha alle spalle una grande società come Microsoft capace d'investimenti da decine di milioni di dollari (dell'epoca) mentre Linux può contare solo sull'appoggio e la stima degli ambienti universitari, degli informatici professionisti e di piccolissime e sparpagliate comunità disperse per il globo, pubblicità mediatica a tutto spiano contro il passaparola: Davide contro Golia;

C) Windows è il frutto di un grande e complesso progetto imprenditoriale, Linux è il frutto della volontà ed abnegazione di qualche sparuto gruppo di programmatori, senza specifica retribuzione (ossia si mantengono con altri lavori), motivati solamente da ideologie e soddisfazioni personali (curriculum, esperienza professionale, possibilità di lavoro, etc,);

D) Windows è già in grado di offrire un parco software notevole, Linux non può controbattere su questo campo, offre solo editor per programmare e poco altro.

Questo è il punto di partenza del 1996.

Prendiamo la Macchina del Tempo e arriviamo ai giorni nostri.

Sono passati 19 anni dall'esordio ufficiale di “Tux”.

Microsoft ha evoluto Windows al punto tale (con W10) da cambiare la definizione di esso stesso: da Sistema Operativo a Servizio Operativo.

“Tux” è cresciuto, è maturato ed è pronto per il grande palcoscenico:

A) GUI “Windows Like”;
B) funzionalità “Windows Like”;
C) facilità di configurazione dei principali parametri del Sistema;
D) localizzazioni comprendenti praticamente ogni tipo di linguaggio usato nel mondo;
E) parco software esteso ed eterogeneo;
F) driver genericamente disponibili per buona parte dell'hardware;
G) allettanti prospettive nel settore Game;
H) tante community (e quindi distribuzioni) attive sparse per il mondo;
I) specifiche distribuzioni “verticali” dedicate a settori strategici come la Sicurezza Informatica, la Riservatezza, le indagini forensi, etc;

L) ma soprattutto è diventato leader incontrastato nel Web Hosting, nei Server aziendali, in quelli dipartimentali, nei Mainframe, nei dispositivi verticali (bancomat, gps, chioschi, etc.), nel campo della ricerca scientifica, negli SO Mobile (Android è, di fatto, un fork di Linux).

E' leader in tutto tranne che nell'ambito consumer dove, con un risicato 2% di utilizzatori al mondo, cerca di farsi conoscere sempre e comunque all'interno di una nicchia di appassionati non riuscendo o potendo contare su determinate esposizioni mediatiche e possibilità economiche (cose su cui, per esempio, può contare OS X).

Da un punto di vista squisitamente tecnico, l'evoluzione che ha subito Linux è sicuramente superiore a quella che ha avuto Windows anche se, oggettivamente, quest'ultimo continua a dettare legge e a imporre determinate linee commerciali e strategiche.

Perchè si dovrebbe adottare Linux (abbandonando Windows o, molto più semplicemente, affiancandolo)?

I motivi possono essere molteplici, cercherò d'indicare quelli più intuitivi:

A) Windows è a pagamento, Linux no e in un mondo dove, anno dopo anno, è sempre meno il denaro disponibile con cui poter vivere e fare andare avanti le famiglie, non è un male poter economizzare laddove possibile; se non ci sono necessità che v'impongono l'uso di una licenza Windows, Linux può tranquillamente assolvere ai normali compiti elaborativi senza farvi spendere un centesimo;

B) Windows non è di vostra proprietà, voi pagate una licenza per usarlo, Linux è vostro perché non appartiene a nessuno dato che il kernel adotta la licenza GNU-GPL (ricordo che la Free Software Foundation è proprietaria della licenza GPL e non dei software che adottano la stessa);

C) Windows è un software proprietario ossia nessuno, realmente nessuno, conosce il kernel (eccetto gli sviluppatori di MS) in tutte le sue parti; il codice sorgente di Linux è pubblicamente disponibile ed è vivisezionato in tutte le sue componenti da migliaia di sviluppatori indipendenti gli uni dagli altri. Appare evidente che la trasparenza è dalla parte di Linux che non in Windows; un motivo in più per affidargli i propri dati e le proprie abitudini d'uso;

E) Linux non è nato da esigenze aziendali, imprenditoriali; esso è stato creato soprattutto per ambiti universitari, di ricerca, di hackeraggio (nel senso positivo del termine), di sperimentazione e, ancor oggi, non ha perso questo DNA e non perde occasione per mostrarlo; una difficoltà in più da superare per alcuni, una garanzia in più per altri.

Per adesso mi fermo qua, buona cena a tutti.

RAEL70
09-09-2015, 19:54
@RAEL

forse mi sono spiegato male, non intendevo ignorarli, (anche perchè sono importanti) ma avevo ipotizzato 2 alternative:
- ridurre al minimo la fase 'teorica', quindi solo un'infarinatura
- introdurla successivamente alla prova pratica, quando l'interesse della platea era
già stuzzicato e quindi la stessa era probabilmente meglio disposta ad ascoltare :)

piccole 'strategie' di marketing :)
Si Luca, come dicevo anche a Ishtar, sono d'accordo sulla strategia.:)

RAEL70
09-09-2015, 19:55
GNU/Linux non è tecnicamente esente da difetti solo perché la sua filosofia è in larga parte condivisibile.

Perché come detto, la filosofia è una cosa, la tecnica un'altra.
Assolutamente vero, assolutamente giusto.:)

RAEL70
09-09-2015, 19:59
è vero ci sono tante configurazioni diverse, ma penso che più che altro manchi la volontà perchè se gli utenti che vedo qui stare giorni (basta leggere il thread di 10 uno ha detto che sono 4 giorni e non ha ancora finito )
in 4 giorni sai che istalli tutte e 300 e passa distro di linux?
solo che ormai alle prime difficoltà tanti si arrendono invece di tirar fuori un pò di amor proprio e prenderla come una sfida e dire tra di te ma caxxo sono proprio un testa di caxx che non riesco a fare questa cosa che fanno in tantissimi? anni fà la prima volta che provai mandrake 10 mi sembra "piallai" windows e le altre partizioni, reistallai e via fino a che ci riuscii, se ci sono riuscito io da autodidatta ci riescono tutti perchè non mi ritengo superiore a nessuno anche se scrivo "male" forse dò l'impressione di essere arrogante (come Renzi) ma non lo sono mi incavolo quando vedo che uno trova mille difficoltà per non usarlo, non sono un ipocrita e odio gli ipocriti, stò sulle scatole a tanti perchè dico in faccia quel che penso ma è il mio modo di essere e ormai non credo di poter cambiare..quindi PROVATE che ci riuscirete NON accettate compromessi con la privacy e altre cose
scusate la lungaggine
se a uno piace windows per motivi suoi non cè da vergognarsi a usarlo anche ti spia e usa quel che vuole o vende i tuoi dati, sei consapevole, ma dillo chiaro, uso windows e basta non mi frega di linux è un pò come le donne a chi piace mora a chi bionda ;)
Caro Mark, c'è tanta ma davvero tanta verità in quello che scrivi :mano:.

Anch'io leggo quotidianamente di gente che perde giornate intere per installare W10, purgarlo, fargli digerire determinati driver e rimango interdetto: avrebbero dedicato lo stesso tempo a simili problematiche in Linux?

Ah, dimenticavo, non dai per nulla l'idea di essere arrogante, sei semplicemente fiorentino, come fai a non essere schietto?:D :cincin:

RAEL70
09-09-2015, 20:07
@RAEL70: I discorsi sono belli ma l'obiettivo è far passare i concetti, che sono cose tutto sommato semplici. Bisogna comunque che tieni conto che a molti se non gli dai l'oggetto in mano non catturi l'attenzione. Non so se mi spiego...
Ti spieghi benissimo ma qui posso solo usare le parole: per slides, screencast, video, tutorial, manuali, guide e quant'altro ci sono 300 community a disposizione, migliaia di forum e YouTube ad iosa, non so se mi spiego...:D

Sì. Perchè se comprendi la filosofia che ci sta dietro e la condividi almeno in parte, forse ti viene voglia di aiutarlo a crescere nonostante il fatto che all'incirca solo 1/3 dell'hardware giri su linux.
Cerco di spiegarlo da 34 pagine, forse tu riuscirai nell'intento.

Perchè per ora Linux è questo. Un bel progetto, con dei begli ideali, e un possibile grande futuro. Notare come parlo di progetto e non di OS/applicazioni. Se volevi solo roba gratis piratavi, fare tutto gratis non è l'obiettivo di linux.
L'obiettivo di base è fondamentalmente il comunismo. Dai quello che puoi (donazioni, assistenza, tempo a sistemare roba tu se puoi), e ricevi quello di cui hai bisogno (compatibilmente con l'offerta di ciò che c'è).
Una comunità digitale.
E nota bene che sono le grandi aziende che vogliono che sia così. Perchè possono prendere un OS per i loro dispositivi vari senza doverselo sviluppare da sole.
Standing Ovation. :vicini:

L'ideologia dovrebbe servire a convincerti a diventare un pioniere, che per definizione è più difficile che semplicemente comprare una cosa che funziona e basta (o almeno da meno rogne, Windows dà rogne, ma molto meno, almeno agli utenti standard).
Esatto. Usare Linux vuol dire avere (o farsi venire) l'animo del pioniere: se vuoi rimanere nella civiltà usa Windows, se vuoi vivere il brivido dell'Avventura allora usa Linux e diventa esploratore.

RAEL70
09-09-2015, 20:11
Dopodiché l'hardware pilotato da un driver, sia che esso su Linux che su Windows, quello è.

C'è una parte bassa dei drivers, ovvero quella che si occupa fondamentalmente di comunicare con la periferica, che è molto più simile di quanto si pensi tra i vari SO, proprio perché l'hardware è quello.

La parte alta dei drivers dipende ovviamente da come il SO implementa determinati meccanismi (gestione delle interruzioni, gestione della sincronizzazione e via discorrendo).
Che ricordi mi hai fatto rivivere!
Hai fatto una piccolissima lezione di "Architetture dei Sistemi di Elaborazione".:)

ma_quando_mai
09-09-2015, 20:12
Se posso, vorrei dare un mio parere in merito.
Ci sono troppe cose che non tornano, ovviamente a sfavore del software "libero", primo fra questi il fatto che l'hardware non è realmente compatibile a livello nativo, quindi ne consegue che, chi sa dove mettere mano, cerca tuttalpiù di far lavorare le suddette al meglio che si può. Non essendoci alcun supporto dai costruttori, il meglio che si può ottenere è un insieme di funzioni che possono far dire che la periferica X funziona anche su linux, molto limitata ma funziona. Ci accontentiamo ? Ci accontentiamo di aver speso un capitale per sentirci fieri di poter usare una periferica X sapendo che può fare molto di più ? Senza contare il problemino dei brevetti e quali modalità prevedono per essere veramente quello che dicono sulla carta.
Cioè... il mondo "libero" è bello a parole ma....

RAEL70
09-09-2015, 20:16
Se posso, vorrei dare un mio parere in merito.
Ci sono troppe cose che non tornano, ovviamente a sfavore del software "libero", primo fra questi il fatto che l'hardware non è realmente compatibile a livello nativo, quindi ne consegue che, chi sa dove mettere mano, cerca tuttalpiù di far lavorare le suddette al meglio che si può. Non essendoci alcun supporto dai costruttori, il meglio che si può ottenere è un insieme di funzioni che possono far dire che la periferica X funziona anche su linux, molto limitata ma funziona. Ci accontentiamo ? Ci accontentiamo di aver speso un capitale per sentirci fieri di poter usare una periferica X sapendo che può fare molto di più ? Senza contare il problemino dei brevetti e quali modalità prevedono per essere veramente quello che dicono sulla carta.
Cioè... il mondo "libero" è bello a parole ma....

Il prossimo passo, inevitabile per me, è l'Hardware Open Source e le stampanti 3D saranno gli incubi dei produttori per i prossimi anni. Torvalds ci ha già pensato (https://youtu.be/HSgUPqygAww) e, secondo me, anche Stallmann.

Se cadrà anche quest'ultima frontiera, i driver non saranno più un problema "proprietario".

ma_quando_mai
09-09-2015, 20:30
Il prossimo passo, inevitabile per me, è l'Hardware Open Source e le stampanti 3D saranno gli incubi dei produttori per i prossimi anni. Torvalds ci ha già pensato e, secondo me, anche Stallmann.

Se cadrà anche quest'ultima frontiera, i driver non saranno più un problema "proprietario".

Chissà perchè c'è sempre il condizionale... SE. Ma forse puoi anche avere ragione, nulla vieta - per i costruttori - di rendere liberi i loro hardware, anzi, lo faranno a breve perchè c'è una "fame" di profitti imposta dalle banche. Il problema però è il perchè potrebbero fare il salto della quaglia, cioè, perchè proprio in tempi non lontani.

Ti posso dire una mia previsione ? Succederà questo:

1) l'hardware non sarà più legato a nessun monopolista
2) il software, inteso come OS e programmi, sarà tutto uniformato: nessun limite, anche minimo tra versioni di OS
3) sarà tutto firmato e controllato da remoto, quindi non esisteranno più programmi offline che dir si voglia, sarà tutto controllato dai rispettivi autori.

Tutto molto "democratico" e giusto ma ha un difetto: non sarà concesso nulla che non rientri nei canoni designati. Ti ricorda qualcosa ?

bobafetthotmail
09-09-2015, 20:53
L'esistenza degli antivirus non è dovuta alla presenza di falle, ma al fatto che possano esistere eseguibili maligni.Te lo spiego semplice semplice.

Ci sono 2 vettori di attacco principali, qualsiasi OS:

1.fregare la macchina
Cioè sfrutti vulnerabilità varie per entrare e per acquisire i permessi che ti servono a prescindere dall'utente. In genere una combinazione di browser (un pò tutti) e plugin del browser (flash in primis), ma anche altri file infettati (più raro). O qualcosa di custom per macchine particolari (tipo i server).


2.fregare l'utente
Cioè convincere l'utente ad avviare il tuo eseguibile come admin. Lo chiamano anche social egineering.

Un antivirus in un PC dove l'utente ha le password da admin (a prescindere dal tipo di account in uso) può realisticamente fermare la maggioranza degli attacchi di tipo 1, ma ha scarse probabilità di fermare attacchi di tipo 2.
Perchè? Perchè se convinci abbastanza bene l'utente che deve eseguire il tuo malware, e l'antivirus si mette in mezzo, cosa succederà mai? :rolleyes:

Che l'utente disattiva l'AV. E installa il malware. :muro:

Caso comune in presenza di crack, warez, e keygen.

Nel caso 1, un antivirus in genere aggiorna le definizioni dei virus nel giro di giorni da quando una falla da qualche parte viene scoperta, quindi se becca robaccia la inchioda.

Sempre nel caso 1, se arrivano le patch e vengono applicate, il malware che le sfruttava si attacca al tram e anche senza AV non può più ottenere i permessi che gli servono. Ed ecco giustificati gli aggiornamenti di sicurezza che altrimenti non si spiegano.

Va fatto notare che in genere una volta che il malware gira come admin, la macchina è compromessa e l'antivirus viene aggirato, quindi fare la scansione DOPO... non serve più.

In particolare tutti i drivers kernel mode possono accedere alle strutture del kernel, e pertanto tutti i drivers possono potenzialmente combinare casini.Al contrario di windows dove il modo standard di fare driver è rilasciarli come vogliono, su Linux i driver open vengono testati per evitare che facciano cavolate prima di entrare nel kernel in pianta stabile. Non accettano cose a caso. Vari driver open non li hanno accettati perchè mancavano dei requisiti di "tenere le mani a posto", per così dire.

Se un driver fa cose che non dovrebbe fare, Torvalds procede ad insultare brutalmente gli sviluppatori, la loro famiglia e anche la azienda per cui lavorano. (no vabbè si scherza, ma in genere Torvalds reagisce maluccio).

Per spostarci dall'altra parte, MS non dà la certificazione WHQL (credo sia quello l'acronimo) a cani e porci nè distribuisce i driver di cani e porci da WinUpdate, ma solo i WHQL.
Ma sappiamo bene come per molte periferiche i driver siano solo dal produttore e non certificati.

Le incompatibilità ad oggi sono rare. Ma il problema grosso è che molte distro Linux fanno le schizzinose con i firmware dei produttori, e gli stessi fanno gli schizzinosi con Linux.Le due cose non sono in genere correlate comunque.
Dubito che Intel si faccia particolari problemi che Debian tenga i firmware nel repo non-free che non è abilitato di standard quando installi.

Ti ho fatto l'esempio della mia stampante laser HP Pro 1606dn che fino a qualche tempo fa funzionava, dopodiché ha smesso di farlo (penso sia dovuto ad un particolare aggiornamento di CUPS).Intanto come ho detto CUPS è di Apple quindi non dare colpe a linux :D .
Poi, le uniche persone che hanno avuto qualche problema con quella stampante che trovo da google sono nel 2011 e 2012.
Sembra che giri anche con un driver generico come detto qui, quindi mi sembra strano che ti dia così tante rogne. http://zgp.org/~dmarti/tips/hp-laserjet-professional-p1606dn-linux/

"Tell the Linux box that the printer is a Generic PCL Printer attached via JetDirect, give it the IP address, and whatever you do, don't let the printer config tools go surfing the web for warez—you don't need them."

Dopotutto mi sembra che il driver/protocollo di comunicazione (jet direct) sia comune a moltissime stampanti hp.

Questo clima di "documentazione volatile" è veramente deprimente, secondo me. Bah, resta meglio "documentazione volatile" che "andare a caso brancolando nel buio smadonnando" come è la prassi su Windows quando qualcosa non va a livello hardware.

Tant'è che spesso anche chi usa altre distro ricorre alla wiki di Arch.Tanto per dire che alla fine tutte le distro sono molto simili. :D

Non essendoci alcun supporto dai costruttori, il meglio che si può ottenere è un insieme di funzioni che possono far dire che la periferica X funziona anche su linux, molto limitata ma funziona. Ci accontentiamo ?Wat? Intel sviluppa i suoi driver, AMD pure, per molti produttori di ethernet e wifi pure, HP sviluppa i suoi protocolli/driver e la sua utility con interfaccia grafica per le stampanti...
NVIDIA non supporta una cippa open ma si smazza parecchio per avere sempre i driver closed che vanno, anche i legacy.

Ci sono produttori che supportano e quelli che non supportano, ma dove supportano le performance sono buone o in aumento rapido (GPU AMD, 2 anni fa il driver open faceva cagarissimo)

battilei
09-09-2015, 21:05
...
fino a quando un signore di mezza età ha alzato la mano chiedendo di parlare:

"scusi non voglio interrompere la sua esposizione , ma io sono venuto qui non per ascoltare un trattato filosofico ma per conoscere Linux e come si utilizza e , sopratutto , per vedere nella pratica se una sua ipotetica adozione può risultare vantaggiosa rispetto al classico Windows che uso abitualmente"

AH AH AH :D
Eeeeeeeh traduzione:

"Scusi, io sono venuto qui per vedere se posso usare Linux in ditta, e se mi insegna gratuitamente come fare.
Perchè adesso ho Windows craccato, ma il ragazzo che me lo installava, mi dice che dovrei pagare. Io col caxxo che voglio pagare qualcosa, quindi cerco qualcosa a scrocco."
:D


...
Al che il signore di mezza età ha risposto "senta facciamola breve , o lei oppure un suo assistente mi fa vedere come funziona Linux che poi sarebbe anche lo scopo primario di questo incontro oppure me ne vado perchè se volevo assistere a un trattato filosofico andavo da qualche altra parte, certo non venivo qui , io sono interessato al sistema operativo non se è eticamente giusto usarlo manco fossimo in una riunione di massoni..."

traduzione:

"senta facciamola breve: se la Guardia di Finanza mi becca con Windows craccato, oltre a farmi un culo così per il nero, mi fa anche la multa per il computer. Quindi o mi spiega come fare ad arrangiarmi, ma sempre a scrocco, perchè a pagamento si è già proposto l'altro ragazzo che mi seguiva, oppure sto sprecando tempo."

Così si capisce di più ? :sofico:

mark1000
09-09-2015, 21:29
Caro Mark, c'è tanta ma davvero tanta verità in quello che scrivi :mano:.

Anch'io leggo quotidianamente di gente che perde giornate intere per installare W10, purgarlo, fargli digerire determinati driver e rimango interdetto: avrebbero dedicato lo stesso tempo a simili problematiche in Linux?

Ah, dimenticavo, non dai per nulla l'idea di essere arrogante, sei semplicemente fiorentino, come fai a non essere schietto?:D :cincin:

no no, veramente sono pisano (nativo) ;) (più schietto dei fiorentini )

battilei
09-09-2015, 21:32
L'obiettivo di base è fondamentalmente il comunismo. Dai quello che puoi (donazioni, assistenza, tempo a sistemare roba tu se puoi), e ricevi quello di cui hai bisogno (compatibilmente con l'offerta di ciò che c'è).
Una comunità digitale.

scusate ma questa non si può leggere :D
"Comunismo" e "Comunità" sono cose diverse, poi magari qualche linux user sarà anche nostalgico delle ideologie del secolo scorso ma non c'entra :D

homoinformatico
09-09-2015, 22:08
torno un attimo in topic:

ho provato linux mint con l'interfaccia mate (credo). Ha il menù start come dovrebbe essere quello di windows 10.
Per il resto sono sorpreso della facilità d'uso riscontrata (e per il fatto che lo pianti dentro un box usb dopo averlo installato e parte tranquillamente anche su altri pc).
Interessante anche il modo di installazione dei software, che mi pare piuttosto semplificato e funzionale.
Per il resto, difficilmente passerò a linux nel breve, però sono favorevolmente colpito.

WarDuck
09-09-2015, 23:24
Te lo spiego semplice semplice.

Ci sono 2 vettori di attacco principali, qualsiasi OS:

[..]

Nel caso 1, un antivirus in genere aggiorna le definizioni dei virus nel giro di giorni da quando una falla da qualche parte viene scoperta, quindi se becca robaccia la inchioda.

Sempre nel caso 1, se arrivano le patch e vengono applicate, il malware che le sfruttava si attacca al tram e anche senza AV non può più ottenere i permessi che gli servono. Ed ecco giustificati gli aggiornamenti di sicurezza che altrimenti non si spiegano.

Ho tagliato un po' perché so come funziona.

L'AV ha diverse componenti chiaramente, chi analizza le firme dei programmi in real-time e chi analizza il traffico, oltre a tutta la parte comportamentale per cui durante l'esecuzione si analizza il suo comportamento (apertura di socket ad esempio, o registrazione di hook particolari nel SO...).

L'AV non tappa le falle, altrimenti non servirebbero le patch. Chiaramente può mitigarne alcune, ma non è nato per tappare falle. Ma per riconoscere delle firme negli eseguibili.

Tanto per la cronaca, gli AV esistono da ben prima che esiste Internet (ma anche prima di Windows, c'erano AV per DOS) e da ben prima che il problema "falle" fosse così diffuso e sfruttato.

Poi ci sono falle che un AV non potrà mai beccare, vedi BadUSB.

La convinzione che un AV non serva su Linux si basa sul fatto che ora non ce ne sono molti, ma non bisogna abbassare la guardia perché il fatto che GNU/Linux venga usato sui server comunque lo rende oggetto di attacchi.

Per dire, nella nostra università i nostri server pubblici sono costantemente attaccati da scanner SSH che provano a bucare.

I virus/malware sono solo uno dei tanti strumenti che possono essere usati. E' un errore credere che GNU/Linux sia sicuro solo perché di questi ce ne sono pochi all'attivo.

Comunque molte falle nei sistemi più recenti vengono mitigate da protezioni hardware e del SO (NX/DEP, ALSR, Stack canary...).

Personalmente non userei più sistemi a 32 bit, perché l'implementazione di ALSR in questi non è efficace.


Al contrario di windows dove il modo standard di fare driver è rilasciarli come vogliono, su Linux i driver open vengono testati per evitare che facciano cavolate prima di entrare nel kernel in pianta stabile. Non accettano cose a caso. Vari driver open non li hanno accettati perchè mancavano dei requisiti di "tenere le mani a posto", per così dire.

Se un driver fa cose che non dovrebbe fare, Torvalds procede ad insultare brutalmente gli sviluppatori, la loro famiglia e anche la azienda per cui lavorano. (no vabbè si scherza, ma in genere Torvalds reagisce maluccio).


Nì, la parte iniziale di accettazione è verificata con dei tools automatici. Per cui dipende che driver è e l'importanza che questo ricopre.
Come ti ho detto il driver Intel Wifi che è nel kernel mal supportava la 7260 e crashava continuamente.

Testare il software è complesso proprio perché è materialmente impossibile testare tutti gli input possibili per il programma, per cui per quanti test puoi fare, ad un certo punto si va a campione, tanto su Linux quanto su Windows.


Per spostarci dall'altra parte, MS non dà la certificazione WHQL (credo sia quello l'acronimo) a cani e porci nè distribuisce i driver di cani e porci da WinUpdate, ma solo i WHQL.
Ma sappiamo bene come per molte periferiche i driver siano solo dal produttore e non certificati.

Ripeto: i problemi di drivers sono una cosa che può colpire indifferentemente l'una o l'altra piattaforma, ma dal momento che per molti sottosistemi le cose sono rimaste tali e quali nel corso del tempo, molti drivers sono ormai maturi abbastanza.

Linux evolve più rapidamente di Windows, e questo come tutte le cose è un pro ma anche un contro.



Le due cose non sono in genere correlate comunque.
Dubito che Intel si faccia particolari problemi che Debian tenga i firmware nel repo non-free che non è abilitato di standard quando installi.

Non è abilitato di standard perché Debian adotta una politica un po' troppo filosofica sulla questione.
Un utente che non sa tutte queste cose purtroppo si potrebbe ritrovare con un sistema non pienamente funzionante.
Questo vale anche con le GPU, ad esempio su un PC muletto che fa da server qua a casa ho dovuto esplicitamente installare il firmware di una Radeon con chip R200.

Perché Debian non lo include di default? (Domanda retorica, so perché non lo fa). Sono queste scelte che non sento di condividere pienamente, pur apprezzando il resto chiaramente.


Intanto come ho detto CUPS è di Apple quindi non dare colpe a linux :D .
Poi, le uniche persone che hanno avuto qualche problema con quella stampante che trovo da google sono nel 2011 e 2012.
Sembra che giri anche con un driver generico come detto qui, quindi mi sembra strano che ti dia così tante rogne. http://zgp.org/~dmarti/tips/hp-laserjet-professional-p1606dn-linux/

"Tell the Linux box that the printer is a Generic PCL Printer attached via JetDirect, give it the IP address, and whatever you do, don't let the printer config tools go surfing the web for warez—you don't need them."

Dopotutto mi sembra che il driver/protocollo di comunicazione (jet direct) sia comune a moltissime stampanti hp.

CUPS (purtroppo) è quello che fornisce la casa.
Da quello che ricordo il problema è dovuto al firmware (ppd) per la stampante che fornisce CUPS. Appena ho un po' di tempo ci riproverò, questo è il mese sbagliato :D.


Bah, resta meglio "documentazione volatile" che "andare a caso brancolando nel buio smadonnando" come è la prassi su Windows quando qualcosa non va a livello hardware.

Veramente è la stessa identica cosa, anzi peggio perché in GNU/Linux spesso capita di trovare informazioni "sbagliate" o incomplete perché obsolete.
Questo purtroppo è un dato di fatto oggettivo.

Non sto dicendo che sia un problema insormontabile per chi è competente (e a volte lo è comunque), ma lo è sicuramente per un neofita che si avvicina a Linux.


Tanto per dire che alla fine tutte le distro sono molto simili. :D

Simili ma non uguali, questo significa che potrebbero cambiare comandi, path e via discorrendo...

Anzi che adesso sembra si stia convergendo (a forza) a systemd.

Per un utente smaliziato non è un grosso problema, ma mettiti nei panni di un utente alle prime armi.

raffilele
10-09-2015, 00:12
più volte ho provato ad interfacciarmi con linux e cercare di capirne di più, ma ogni volta mi imbatto sempre nello stesso problema che mi convince a rinunciare: la componente office.

purtroppo io faccio un uso abbastanza frequente del pacchetto office, sia di word che di exel, in paticolare mi capita spesso di creare elenchi filtrati, tabelle e robe varie. ma sopratutto per il mio lavoro io creo queste cose per convididerle con svariati collaboratori.

ad oggi mi piacerebbe lavorare con linux sul mio vecchio portatile, ma non so come risolvere questo punto fondamentale. tutte le volte che ho provato ad usare libreoffice ho riscontrato diversi problemi: scarsa funzionalità quando si passa a tabelle più complesse, mancanza di una piena compatibilità. mi ricordo ancora di un periodo in cui venivo chiamato continuamente dai miei collaboratori perchè i file di libreoffice non si aprivano bene nel pacchetto office sui loro PC, imponendomi alla fine di tornare ad usare il pacchetto made in MS.

ad oggi come è evoluta questa situazione?

blad
10-09-2015, 05:29
ad oggi mi piacerebbe lavorare con linux sul mio vecchio portatile, ma non so come risolvere questo punto fondamentale. tutte le volte che ho provato ad usare libreoffice ho riscontrato diversi problemi: scarsa funzionalità quando si passa a tabelle più complesse, mancanza di una piena compatibilità. mi ricordo ancora di un periodo in cui venivo chiamato continuamente dai miei collaboratori perchè i file di libreoffice non si aprivano bene nel pacchetto office sui loro PC, imponendomi alla fine di tornare ad usare il pacchetto made in MS.

ad oggi come è evoluta questa situazione?

io ho installato MS office 2010 tramite PlayOnLinux (un'estensione di wine che ne semplifica l'uso) vengono installate le note applicazioni office tranne access (mi sembra di aver letto da qualche parte che con le versioni 2007 o 2003 dovrebbe installare anche access). Funziona bene ma io ci faccio cose elementari, cioè uso dei file già pronti che mi invia la ditta con cui lavoro e non faccio altro che inserire dei dati. Per cose più complesse non saprei dirti

zappy
10-09-2015, 09:23
più volte ho provato ad interfacciarmi con linux e cercare di capirne di più, ma ogni volta mi imbatto sempre nello stesso problema che mi convince a rinunciare: la componente office....

ad oggi come è evoluta questa situazione?
a parte Base, che da Access importa proprio solo i dati (le tabelle), mi pare che il resto della suite sia discreta.

zappy
10-09-2015, 09:26
torno un attimo in topic:

ho provato linux mint con l'interfaccia mate (credo). Ha il menù start come dovrebbe essere quello di windows 10...
mah, il miglior start mai realizzato imho è quello di win7, di cui purtroppo non esistono repliche nel mondo linux.

NiubboXp
10-09-2015, 09:28
@war duck

e come consigli di proteggere un sistema linux da attacchi vari? (diretti e malware) questa è l'unica cosa che mi lascia ancora perplesso, sono troppo abituato a windows :p

zappy
10-09-2015, 09:29
Il prossimo passo, inevitabile per me, è l'Hardware Open Source e le stampanti 3D saranno gli incubi dei produttori per i prossimi anni. ...
la vedo difficile.
produrre sw è "facile": ci vogliono risorse immateriali ed è facilmente duplicabile e trasferibile.
produrre hw è un altro paio di maniche, non lo fai nello sgabuzzino di casa nel weekend. Non roba integrata che si possa riprodurre in serie a basso costo.

zappy
10-09-2015, 09:30
@war duck

e come consigli di proteggere un sistema linux da attacchi vari? (diretti e malware) questa è l'unica cosa che mi lascia ancora perplesso, sono troppo abituato a windows :p
l'unica protezione di linux è il buon senso dell'utente, in genere maggiore che non x l'utente di win.
ovvero, non installare roba a cazzo. :)

zappy
10-09-2015, 09:31
...Wat? Intel sviluppa i suoi driver, AMD pure, per molti produttori di ethernet e wifi pure, HP sviluppa i suoi protocolli/driver e la sua utility con interfaccia grafica per le stampanti...
NVIDIA non supporta una cippa open ma si smazza parecchio per avere sempre i driver closed che vanno, anche i legacy.

Ci sono produttori che supportano e quelli che non supportano, ma dove supportano le performance sono buone o in aumento rapido (GPU AMD, 2 anni fa il driver open faceva cagarissimo)
quindi oggi x la grafica meglio amd di nvidia?

montabbano_sono
10-09-2015, 09:42
Purtroppo non ho avuto più tempo di seguire questo interessante thread, ma mi è venuto in mente che, quando mi approcciai per la prima volta a linux, trovai molto utile questo manuale gratuito:
https://archive.org/details/AppuntiDiInformaticaLibera

Io lo lessi per le spiegazioni dell'architettura Linux abbastanza in dettaglio e per le indicazioni relative all'amministrazione del sistema, ma spazia in molti argomenti interessanti. Non lo guardavo da anni e temo sia fermo al 2013, fondamentale comunque per avere le nozioni tecniche per la gestione di un sistema Linux. Io non sapevo nulla di linux e grazie ad esso (e tanta pazienza e curiosità :D ) riuscii col tempo ad addomesticare una distribuzione Linux.

Una lettura interessante è un saggio di Eric Reimond, "La cattedrale ed il bazar", dove vengono esposti due modelli di sviluppo software, a cattedrale (più diffuso in realtà commerciali) e quello a bazar (tipico del mondo Linux): mi fu presentato come uno dei manifesti del software libero. Si trova liberamente in internet.

Scusate l'OT e spero di essere stato utile per qualche utente nuovo al mondo Linux che si trovato spaesato e spaventato dai differenti approcci dei due mondi "a finestre" e "del pinguino" :D

Buon proseguimento e non litigate mi raccomando :D

.338 lapua magnum
10-09-2015, 09:53
.......La convinzione che un AV non serva su Linux si basa sul fatto che ora non ce ne sono molti, ma non bisogna abbassare la guardia perché il fatto che GNU/Linux venga usato sui server comunque lo rende oggetto di attacchi.
Vero, ma per la maggiore sono penetrazione, privilege escalation e ddos.
Per dire, nella nostra università i nostri server pubblici sono costantemente attaccati da scanner SSH che provano a bucare.
Appunto.
Niente denial of service? Strano :D
l'unica protezione di linux è il buon senso dell'utente, in genere maggiore che non x l'utente di win.
ovvero, non installare roba a cazzo. :)
Oh quotone
Le "cure" dei software a pagamento.
Installate tranquilli, non vi stanno rattando, sono "falsi positivi" :rolleyes:
Botnet e ransomware per tutti :asd:

WarDuck
10-09-2015, 10:10
Vero, ma per la maggiore sono penetrazione, privilege escalation e ddos.


Hai detto niente :asd:

Se hai un centro di calcolo che si gira i pollici e non aggiorna il risultato è essere bucati.

E' capitato con un sito fatto in Wordpress e non aggiornato.

(A proposito dell'importanza degli aggiornamenti che spesso vengono criminalizzati ad minchiam, "perché ci possono essere problemi" :asd:)


Oh quotone
Le "cure" dei software a pagamento.
Installate tranquilli, non vi stanno rattando, sono "falsi positivi" :rolleyes:
Botnet e ransomware per tutti :asd:
Eh?

Uno dei vantaggi maggiori degli ambienti GNU/Linux se vogliamo è quello che il software si trova nei repository e bene o male è controllato.

Questa cosa si può applicare a qualsiasi sistema in cui il software venga bene o male distribuito attraverso un repository o uno store, anche se ovviamente ci sono stati casi (vedi Android) in cui determinati software malevoli sono stati comunque distribuiti ed installati.

Comunque la cosa significativa che vorrei sottolineare è che tipicamente un server non ha 24/24h un utente che lo usa in maniera "interattiva".

Questo cambia radicalmente le cose, direi. Ed è uno dei motivi per cui in ambito server probabilmente un AV (real-time) tradizionale ha poco senso di esistere (anche se in realtà molti file server/mail server dispongono di uno scanner).

Windows ha una lunga tradizione di tool AV che Linux non ha.

In generale un AV non ti salva dal volere (sbagliato) di un utente. In generale c'è sempre l'utente che disattiva l'AV per installare l'ultimo software o giochillo craccato.

E potrei fare esempi su esempi...

.338 lapua magnum
10-09-2015, 10:16
Intendevo sotto win, no GNU/linux, ci mancherebbe :sofico:
Sono io che non mi sono spiegato bene, anche perché credevo fosse sottinteso :D
Windows ha una lunga tradizione di tool AV che Linux non ha.

In generale un AV non ti salva dal volere (sbagliato) di un utente. In generale c'è sempre l'utente che disattiva l'AV per installare l'ultimo software o giochillo craccato.

E potrei fare esempi su esempi...
Questo intendevo indicare sarcasticamente nel post precedente.
Il "problema" che si trova tra la tastiera e la sedia.
Hai detto niente :asd:

Se hai un centro di calcolo che si gira i pollici e non aggiorna il risultato è essere bucati.

E' capitato con un sito fatto in Wordpress e non aggiornato.

(A proposito dell'importanza degli aggiornamenti che spesso vengono criminalizzati ad minchiam, "perché ci possono essere problemi" :asd:)
Wpscan non perdona :asd:

mark1000
10-09-2015, 10:23
@war duck

e come consigli di proteggere un sistema linux da attacchi vari? (diretti e malware) questa è l'unica cosa che mi lascia ancora perplesso, sono troppo abituato a windows :p

non ti attacca nessuno stai tranquillo da quella parte lì e non far confronti con windows che è odiato da tutti gli haker, x quello lo attaccano

WarDuck
10-09-2015, 12:15
non ti attacca nessuno stai tranquillo da quella parte lì e non far confronti con windows che è odiato da tutti gli haker, x quello lo attaccano

Non è che agli hacker sta antipatico Windows e allora lo attaccano :asd:

Lo attaccano perché è il più diffuso, e maggiore è l'utenza e maggiore è l'interesse del crimine informatico per furti di identità, carte di credito e via discorrendo...

Così come GNU/Linux è attaccato per motivi analoghi in ambito server...

mark1000
10-09-2015, 12:28
Non è che agli hacker sta antipatico Windows e allora lo attaccano :asd:

Lo attaccano perché è il più diffuso, e maggiore è l'utenza e maggiore è l'interesse del crimine informatico per furti di identità, carte di credito e via discorrendo...

Così come GNU/Linux è attaccato per motivi analoghi in ambito server...

l'importante è che non sia attaccato ;)

zappy
10-09-2015, 13:18
...Le "cure" dei software a pagamento.
oggi come oggi non mi fiderei. 10-15 anni fa era diverso, anche per quanto riguarda le alternative

RAEL70
10-09-2015, 13:44
Oggi non ho potuto intervenire ma credevo che Tiger si facesse vivo e invece nulla.

Beh, se le cose stanno così allora è inutile che continui a scrivere su Linux; tutti qui lo conoscete, molti lo usano quotidianamente, perché parlare di cose che si conoscono?

.338 lapua magnum
10-09-2015, 14:13
Oggi non ho potuto intervenire ma credevo che Tiger si facesse vivo e invece nulla.

Beh, se le cose stanno così allora è inutile che continui a scrivere su Linux; tutti qui lo conoscete, molti lo usano quotidianamente, perché parlare di cose che si conoscono?
perché il th non è destinato solo a tiger, tanti utenti leggono soltanto e non commentano, siamo a 14891 visite al momento in cui scrivo e non sono tutte nostre.
anche io sono un novizio ed apprezzo molto i vostri post, ho gnu/linux in vm, ma ho deciso che passerò al dual boot, microsoft ha deciso di massacrarmi 7 con gli agg di sicurezza, si sarà offesa che non ho agg a 10 :sofico: (e quant'era insistente).

oggi come oggi non mi fiderei. 10-15 anni fa era diverso, anche per quanto riguarda le alternative
esatto, troppi "automatismi" di facile uso, gli script kiddie ringraziano.

bobafetthotmail
10-09-2015, 14:27
scusate ma questa non si può leggere :D
"Comunismo" e "Comunità" sono cose diverse, poi magari qualche linux user sarà anche nostalgico delle ideologie del secolo scorso ma non c'entra :DIl "comunismo" come concepito da Marx (quindi parliamo di favole, beninteso, era un sognatore, non un sociologo) erano comunità dove appunto vigeva quello che ho detto.
Dai quello che puoi e ricevi quello che ti serve.
Secondo dati sociologici raccolti da terzi, e confermabile da chiunque abbia mai lavorato in un gruppo di persone, è un tipo di struttura sociale che regge decentemente finchè si resta sul piccolo e tutti conoscono tutti.

Sempre secondo il sognatore barbuto, a questa condizione ci si sarebbe arrivati quando i mezzi di produzione sarebbero stati presi in mano dai lavoratori, in un'epoca in cui il capitalismo aveva iniziato a rompere le scatole veramente di brutto.

Ora, senza entrare troppo nel merito di queste favole, non posso che far notare come in parte qualcosa del genere stia effettivamente avvenendo.

Linux, wikipedia, wikileaks, bitcoin, crowdfunding, sono tutte situazioni dove il prodotto e/o il mezzo di produzione e/o il capitale è in mano ad una comunità di utilizzatori-produttori (assimilabile un pò ai "proletari" del pensiero di Marx) e non ad una singola entità produttrice con potere assoluto.

A parte nel caso dei bitcoin che in quanto moneta sono IL capitalismo per quanto aggiungano il più possibile i valori sopracitati, abbiamo una situazione di chi ha offre quello che può e riceve quello di cui ha bisogno (compatibilmente con quello che c'è)

Quindi consiglio di riconsiderare.


Se parliamo di "comunismo" come corrente politica, è sempre stata una copertura per la solita struttura oligarchica feudale che non è particolarmente diversa da quello che era nel medioevo, o anche nei tempi antichi, o da sempre.
è la struttura diciamo "naturale" della società animale, lo standard.

Attenzione a non confondere comunismo con socialismo che è una roba diversa, che non mi metto a discutere qui.

ad oggi mi piacerebbe lavorare con linux sul mio vecchio portatile, ma non so come risolvere questo punto fondamentale. tutte le volte che ho provato ad usare libreoffice ho riscontrato diversi problemi: scarsa funzionalità quando si passa a tabelle più complesse, mancanza di una piena compatibilità.Se usano Office 2010 o precedenti, probabilmente nulla visto che il formato che usano non è standard.

Come detto da blad, va installato MS Office dentro Linux.

L'AV non tappa le falle, altrimenti non servirebbero le patch. Chiaramente può mitigarne alcune, ma non è nato per tappare falle. Ma per riconoscere delle firme negli eseguibili.Parziale. Riconoscere le firme degli eseguibili permette ad un AV di rilevare maware che penetra prima che venga eseguito.

Perchè il malware è un eseguibile. è un programma.

Questa è una difesa attiva, una guardia che controlla che i ladri non entrino per una porta aperta.

Non è infallibile, ma rende il sistema più sicuro che tenere le porte aperte senza guardia.

Poi ci sono falle che un AV non potrà mai beccare, vedi BadUSB.BadUSB non mi pare che fosse una falla di entrata ma una di arrivo, cioè una cosa che un malware può fare quando la macchina è già compromessa.
Keylogger hardware, sicurezza hardware dello storage usb, controllo remoto di tastiera e mouse.
Bello eh, ma è un secondo o un terzo stadio, non un trojan che buca l'OS.

Quindi ok, non becca questo, ma può beccare benissimo il trojan che cerca di installare roba nelle USB.

La convinzione che un AV non serva su Linux si basa sul fatto che ora non ce ne sono molti, ma non bisogna abbassare la guardia perché il fatto che GNU/Linux venga usato sui server comunque lo rende oggetto di attacchi.Attacchi che puntano ai programmi http/s server quindi Apache/Nginx/altro e server applet java come Tomcat e altri, e il solito ssh (terminale remoto per controllarlo).

Servizi che ovviamente su un desktop non troviamo (a parte ssh, che trovo una scelta discutibile in un desktop), su un desktop gira tutt'altra roba quindi anche il malware d'attacco è diverso.

Quindi non confrontiamo pere con mele solo perchè sono "linux" allora sono tutti uguali quanto fa comodo. Lo stesso vale anche per i server windows comunque. Se l'admin non è un co**one galattico che ci ha messo flash e lo usa per girare sui siti porno con un browser, il grosso dei malware che attaccano un desktop windows non ha modo di attaccarlo.

Su linux un AV non serve visto che la frequenza e rapidità degli aggiornamenti è una difesa sufficiente, considerando che linux desktop non ha un market share orribilmente vasto.
Inoltre il metodo principe del fregare l'utente per infettare la macchina tende a fallire clamorosamente per via del fatto che quelli su Linux sono meno polli dell'utente standard Windows. Quindi c'è anche poco appeal per farne.

Come ti ho detto il driver Intel Wifi che è nel kernel mal supportava la 7260 e crashava continuamente.Hai parlato di driver che pestano i piedi ad altri. Se il driver in sè fa cagare ma non danneggia nessun altro sottosistema, va bene perchè niente è peggio.
Se si tratta di wifi Intel, si parla di firmware. L'ultimo firmware è fatto per i kernel dal 4.1 in poi (rivedere il link postato prima), e tu dici che dal 4.1.6 non dà più problemi.
Cosa vorrà mai dire? :rolleyes:
Che il problema non stava nel driver ma nel firmware.

Non è abilitato di standard perché Debian adotta una politica un po' troppo filosofica sulla questione.Quello che contava era che ai produttori frega poco delle distro che fanno le schizzinose, visto che lavorano a livello kernel, poi le distro prendono il kernel e ci vanno quello che vogliono.

Non sto dicendo che sia un problema insormontabile per chi è competente (e a volte lo è comunque), ma lo è sicuramente per un neofita che si avvicina a Linux.Il problema primario è che la roba dovrebbe essere supportata, se non lo è devi essere un power user comunque per saltarci fuori (assumendo sia possibile).

Simili ma non uguali, questo significa che potrebbero cambiare comandi, path e via discorrendo...
Anzi che adesso sembra si stia convergendo (a forza) a systemd.
Per un utente smaliziato non è un grosso problema, ma mettiti nei panni di un utente alle prime armi.Un utente alle prime armi si attacca e chiede aiuto sui forum.
Far andare cose non supportate o risolvere problemi di compatibilità hardware o lo fa un power user o lo fa un power user.
Cioè, lo faccio per lavoro su windows (tra le altre cose) eh.

Il lato positivo è che grazie al terminale l'assistenza remota è MOLTO più facile che con Windows, copia-incolla questo, copia-incolla quello. Se trovi un esperto che ti assiste.


Beh, se le cose stanno così allora è inutile che continui a scrivere su Linux; tutti qui lo conoscete, molti lo usano quotidianamente, perché parlare di cose che si conoscono? Io quello che ho detto è cambiare approccio, fare qualcosa di più pratico, stringato e semplice ma che spinge l'utente a farsi e farti domande.

Poi gli dici lo stesso materiale che tu avresti postato in un post unico come risposte alle sue domande.

Lo so che è inefficiente per te, ma questo serve per avviare a calci il suo cervello e tenere alta l'attenzione in lui.

Con una lezione frontale standard partono i brutti ricordi della scuola e anche un gruppo di pro diventa ben presto una classe di ragazzini che si tirano palline.

Nel nome dell'interdisciplinarietà, cito Socrate come esempio.

Flying Tiger
10-09-2015, 17:12
Oggi non ho potuto intervenire ma credevo che Tiger si facesse vivo e invece nulla.

Beh, se le cose stanno così allora è inutile che continui a scrivere su Linux; tutti qui lo conoscete, molti lo usano quotidianamente, perché parlare di cose che si conoscono?

Ma no figurati sono solo stato fuori per lavoro e con lo smartphone ho sempre letto il thread ma mi viene difficile rispondere per ovvii motivi , continua assolutamente la tua esposizione che trovo sia molto interessante e per altro credo che possa senz' altro interessare anche altri utenti...

Per il resto è oramai da giorni che al di fuori dell' ambito ludico con i simulatori e quello professionale con il software dedicato per tutto il resto , quindi navigazione , ecc.. utilizzo Mint e devo dire che mi sto trovando bene , chiaramente occorre come in tutte le cose "nuove" il necessario addestramento per così dire che si ottiene appunto solo usando concretamente il nuovo toccandolo con mano.

A questo proposito ovviamente parlando da neofita devo dire che un conto è usare una distro ogni tanto in live , un' altro è utilizzarla diciamo correntemente , il risultato in termini di ritorno sul discorso "cosa vuol dire utilizzare LInux" è sicuramente diverso perchè compare quell' effetto feeling che per forza di cose usandolo qualche volta non appare.

Tra l' altro devo dire anche che Mint sotto questo punto di vista è un' ottima distribuzione , sopratutto con la Cinnamon , perchè ha un qualcosa di familiare con l' ambiente abituale di Windows a livello di intrerfaccia e secondo me aiuta molto nel discorso passaggio al nuovo pur mantenendo la sua precisa identità , nello specifico chi magari pensa che Mint sia una copia tra virgolette di windows in ambiente linux parte già con il piede sbagliato...

:)

WarDuck
10-09-2015, 17:48
BadUSB non mi pare che fosse una falla di entrata ma una di arrivo, cioè una cosa che un malware può fare quando la macchina è già compromessa.
Keylogger hardware, sicurezza hardware dello storage usb, controllo remoto di tastiera e mouse.
Bello eh, ma è un secondo o un terzo stadio, non un trojan che buca l'OS.

Quindi ok, non becca questo, ma può beccare benissimo il trojan che cerca di installare roba nelle USB.


BadUSB è semplicemente l'utilizzo malevolo dello standard USB che consente di riprogrammare la tabella che descrive le proprietà dell'hardware per cui una chiavetta USB può apparire al SO come una tastiera (ad esempio) e dunque attaccare una USB compromessa può comportare l'esecuzione di codice arbitrario.

È una cosa a più basso livello. Non ricordo se qui o nell'altro thread di privacy ho postato un video di Mittnick che al Cebit 2015 fa vedere proprio questo attacco, su un sistema aggiornato e con antivirus.

E ha confermato proprio che non c'è antivirus che tenga, proprio perché agli occhi di un PC collegare una tastiera e digitare non è qualcosa di "malevolo".


Attacchi che puntano ai programmi http/s server quindi Apache/Nginx/altro e server applet java come Tomcat e altri, e il solito ssh (terminale remoto per controllarlo).

Servizi che ovviamente su un desktop non troviamo (a parte ssh, che trovo una scelta discutibile in un desktop), su un desktop gira tutt'altra roba quindi anche il malware d'attacco è diverso.

Quindi non confrontiamo pere con mele solo perchè sono "linux" allora sono tutti uguali quanto fa comodo. Lo stesso vale anche per i server windows comunque. Se l'admin non è un co**one galattico che ci ha messo flash e lo usa per girare sui siti porno con un browser, il grosso dei malware che attaccano un desktop windows non ha modo di attaccarlo.

Sicuro che non li trovi su desktop? Molte delle distribuzioni viene dotato di alcuni di questi servizi di default.

Inoltre molti pacchetti si portano appresso dipendenze improbabili, vedi KDE che fino a qualche tempo fa si portava un DB relazionale come MySQL (ora MariaDB).

Certo molte delle configurazioni di default di questi servizi sono fatte bene e configurano il servizio/demone per non essere in listening su tutte le interfacce.

Però tanto per dirne una, la configurazione di default di Debian per SSH prevede l'accesso come root.

Cosa che adesso stanno pensando di cambiare proprio perché è poco sicuro.

Comunque bisogna ammettere che la maggior parte dei SO ormai sono piuttosto sicuri, e le varie minacce vengono più dai vari browser e da falle di determinati plugin/programmi (penso a Flash piuttosto che Adobe Reader o Java).


Su linux un AV non serve visto che la frequenza e rapidità degli aggiornamenti è una difesa sufficiente, considerando che linux desktop non ha un market share orribilmente vasto.
Inoltre il metodo principe del fregare l'utente per infettare la macchina tende a fallire clamorosamente per via del fatto che quelli su Linux sono meno polli dell'utente standard Windows. Quindi c'è anche poco appeal per farne.

La cosa che salva GNU/Linux è che la maggior parte del software si trova nei repository.

Questo implica due cose: a) l'utente non è costretto a girovagare per siti web per andare a caccia di software, b) la maggior parte del software è free (non richiede crack dalla dubbia provenienza) ed è pulito (niente adware o cose simili).

Il fatto che mediamente l'utente GNU/Linux sia meno "pollo" come hai detto te, cozza un pochino con tutti i buoni propositi di farlo conoscere alla massa, IMHO.

Questa aria di presunta superiorità è proprio una di quelle cose che non sopporto. Anche perché è una falsità, soprattutto alla luce della diffusione di Android... vogliamo veramente valutare quanti sono i "polli"?

Se un utente casca in un tranello, ci casca per colpa sua, non per colpa del SO.

Il phishing ad esempio è una di quelle cose che non dipende dal sistema ma di fatto colpisce l'utente.

È può capitare su qualsiasi SO (vedi Android).


Hai parlato di driver che pestano i piedi ad altri.

Veramente sei te che ne hai parlato, io ho parlato genericamente di "incompatibilità", che è un'altra cosa ma comunque...


Che il problema non stava nel driver ma nel firmware.

Ribadisco: ad un utente comune queste cose non importano un fico secco.

Inoltre se non funziona e non c'è un firmware valido agli utenti, sia essi novizi o pro, non cambia nulla, se non il fatto che la periferica continua a non funzionare correttamente.

Quando parlo di GNU/Linux parlo di tutto l'ecosistema. Non mi interessa dare colpe a qualcuno, ma parlare di fatti concreti.

PS: il firmware "buono" per la 7260, come dici te, è arrivato in netto ritardo rispetto al prodotto sul mercato, non credo ci sia bisogno di convincere nessuno che questo È un problema.

PS2: su Windows la scheda non ha mai dato problemi.


Un utente alle prime armi si attacca e chiede aiuto sui forum.

Molto ottimista, forse dovremmo rivedere il concetto di "utente alle prime armi".

Per me uno alle prime armi è uno che non sa che cos'è un forum, e che in prima battuta chiede ad amici/parenti di dargli una mano.

Se non c'è nessuno che può dargli una mano tipicamente si rivolge ad un negozio.

Forse alla fine si rivolge a Google... in ogni caso bisogna tenere presente che se A funziona e per far funzionare le cose su B devo perdere più di tot tempo, la gente si stufa e usa A.

RAEL70
10-09-2015, 18:15
Dopo aver conosciuto brevi cenni della storia di Linux, qualunque utente arriva alla fatidica domanda: con così tante distribuzioni, qual'è la migliore che posso usare?

Questa è la classica domanda che viene posta da chi non conosce il settore:

A) qual'è il miglior monitor?

B) qual'è la migliore stampante?

C) qual'è la migliore scheda video?

D) qual'è il miglior case?

...e via di questo passo.

Se c'è la parola “migliore”, quasi sempre, siamo di fronte ad un novizio; la realtà delle cose è che non esiste un prodotto migliore in assoluto ma esiste quello più adatto alle proprie necessità (che, proprio per questa sua caratteristica, siamo portati a definirlo “il migliore”).

Questo concetto vale per ogni cosa e dunque anche per Linux.

Attualmente il SO creato da Torvalds ha circa 280 distribuzioni attive, come mai questo numero così spropositato? Esistono 280 versioni di Linux?

Andiamo con ordine.

Il numero spropositato di distribuzioni è intrinseco a ciò che è GNU e a ciò che è Linux; ognuno di noi, avendo a disposizione il kernel (ricordo che è pubblico, liberamente distribuibile e modificabile) può costruirsi la sua “distro” personale.

Si, avete letto bene, possedendo le capacità, la pazienza e il tempo libero sufficiente, ognuno potrebbe crearsi la sua distro, creare una community e dare inizio al processo di evoluzione dei suoi sforzi.

Altresì, molto più semplicemente,ogni persona è libera di scegliere la distro che più gli piace, che più ne condivide l'etica, che più soddisfa i suoi bisogni.

Tutto questo in Windows è assente: si può scegliere tra 32 e 64 bit, tra Home, Professional ed Enterprise, ma la scelta termina qua; pochissime versioni (che hanno molto in comune tra loro) per miliardi di persone.

Linux invece può offrire ai suoi utenti una varietà sterminata di distribuzioni, ognuna delle quali è specializzata, orientata ad un certo settore: si va da quelle generaliste definite “Desktop Oriented” che vanno bene “per tutte le stagioni” a quelle orientate alla gestione dei Server, da quelle utilizzate in ambito Scientifico a quelle Multimediali, da quelle inerenti la Sicurezza a quelle usate per gestire i NAS e così via.

All'interno del mondo variegato delle distribuzioni Linux, abbiamo un gruppo particolare, le cosiddette “Top Distro” ossia quel ristrettissimo insieme di team di sviluppo che diedero origine a Distribuzioni che, a loro volta, furono fondamentali per la diffusione e l'evoluzione di Linux stesso.

Il gruppo è composto da (in rigoroso ordine cronologico): Slackware, Debian e Red Hat.

Questi sono i pilastri della galassia Linux, rappresentano i riferimenti assoluti per ogni team di sviluppo, sia che esso adotti la filosofia Libera, Open Source o Commerciale; il rispetto verso queste tre distribuzioni è decisamente alto, il lavoro dei team di queste distro conta tantissimo in ambito Linux.

In effetti ci sarebbe il un quarto “membro” che è rappresentato da BSD (Berkeley Software Distribution), la quale nasce circa quindici anni prima del magnifico trio. BSD è un termine che ritrovate spesso quando leggete di Linux poiché è una delle primissime versioni modificate di Unix (molto tempo prima che arrivasse Torvalds).

Per farla breve, Linux ha due grandi famiglie, quella “tradizionale” composta dalla “Trinità” (Slackware, Debian e Red Hat) e quella “alternativa” composta da BSD (ed eredi).

Per adesso dedichiamoci alla famiglia “tradizionale”.

Le 3 Top Distro hanno perseguito, nel tempo, una filosofia differente tra loro.

“Slackware” è la più “pura e cruda”, l'incarnazione moderna più attinente al concetto di Unix. E' stata l'ultima delle Top ad implementare una interfaccia grafica, non è certamente consigliata ai novizi e non si è mai vergognata di usare l'interfaccia testuale.

Ha generato tante distro ma la “figlia” più famosa è certamente SUSE Linux (da cui deriva la conosciuta ed apprezzata Open SUSE).

“Debian” rappresenta il papà di Linux poiché da lui derivano la maggioranza delle distro attuali.

E' il riferimento in ambito sviluppo e praticamente tutti i team fanno sempre uso dei suoi repository e del suo know-how.

Ha generato il fior fiore delle distro attuali, basti pensare ad Ubuntu e a tutti i suoi derivati…

“Red Hat” rappresenta il lato più Enterprise di Linux. Realizzato dalla medesima società (la più grande ed economicamente forte in Linux), ha nella famosa RHEL (Red Hat Enterprise Linux) un vero e proprio punto di riferimento mondiale per l'ambito server; tutte le più grandi aziende del pianeta hanno almeno un server dove risiede RHEL. Se c'è una distro il cui modello di business può essere comparato a Windows (ma non è affatto uguale) questa è proprio RHEL.

Ha fatto figli?
Centinaia, tra i quali i più famosi sono Fedora, Mandrake ergo Mandriva ergo Mageia e l'eclettico CentOS.

Ultimamente sta collaborando con IBM per portare Linux ai clienti di Big Blue; molti si auspicano che da questa partnership possa uscire una vera allenza per diffondere Linux in ambito consumer. Chi vivrà saprà…

Qualcuno si chiederà come mai Red Hat (che è, a tutti gli effetti, una società a scopo di lucro, quotata a Wall Street) non ha subito gli stessi feroci attacchi da parte della community di Linux come quelli riservati a Canonical.

Red Hat, rispetto a Canonical, è la storia di Linux, ha sempre mantenuto vivo e alto il rispetto e l'amore per il Software Libero e l'Open Source.

Spessissimo ha acquistato applicativi e/o software house per acquisire il codice proprietario, trasformare la licenza in GNU/GPL e rilasciarlo disponibile agli sviluppatori: questi gesti rimangono scolpiti nella memoria delle community e creano rispetto e stima.
E' l'azienda più grande di tutte (più di 1 miliardo di $ di fatturato) e lo è diventata con l'Open Source e GNU.

Se qualcuno è convinto che solo il Software Proprietario generi profitti vada nella sede di Red Hat e prenda lezioni.

Canonical invece prese Ubuntu e lo volle trasformare in un progetto a scopo di lucro; le community reagirono in malo modo...

Inoltre Red Hat non si è mai comportata da Golia che vuole spazzare via i Davide presenti in Linux (ossia le piccole distro); se non ricordo male è l'unica Distro che può vantare un programma di Certificazione Professionale internazionalmente valido e di assoluto prestigio.

Per adesso ci fermiamo, la prossima volta parlerò delle distro più adatte ai novizi.

El Tazar
10-09-2015, 18:48
.

bobafetthotmail
10-09-2015, 20:04
e dunque attaccare una USB compromessa può comportare l'esecuzione di codice arbitrario.Sì ma non come admin, quindi ci vuole altro malware o un complice che scarica i dati per trovare le password e poi usarle.

Comunque, questo si poteva fare anche con un dispositivo Android specialmente preparato e connesso via USB.

Il fatto che mediamente l'utente GNU/Linux sia meno "pollo" come hai detto te, cozza un pochino con tutti i buoni propositi di farlo conoscere alla massa, IMHO.Ti devi essere perso le varie parti dove ho detto e ripetuto che nessuna distro maggiore a parte Ubuntu punti ad una diffusione di massa e al rimpiazzare windows.

Vogliono diffondersi ma espandendo la community. Non hanno alcun ritorno monetario dall'avere un pubblico vasto, quello che vogliono è avere più persone che donano e che sviluppano.

Se un utente casca in un tranello, ci casca per colpa sua, non per colpa del SO.Il SO linux fa da filtro in entrata e blocca l'entrata degli utenti polli. :D
Linux desktop richiede conoscenze e comprensione di dinamiche che l'utente medio Windows non possiede.

Veramente sei te che ne hai parlato, io ho parlato genericamente di "incompatibilità", che è un'altra cosa ma comunque...No, quel branch di discussione è partito da questo post http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=42844611&postcount=668
dove hai detto
"E i fatti sono che nel mondo esistono talmente tante configurazioni hardware diverse che è statisticamente probabile che qualcuna dia problemi."

Se parliamo di hardware diversi singoli è un conto se parliamo di configurazioni stai parlando di incompatibilità tra driver di periferiche diverse.

Ribadisco: ad un utente comune queste cose non importano un fico secco.Non vedo come questo sia rilevante.

Inoltre se non funziona e non c'è un firmware valido agli utenti, sia essi novizi o pro, non cambia nulla, se non il fatto che la periferica continua a non funzionare correttamente.No, cambia tutto perchè se è colpa del firmware allora è il produttore che non fa la sua parte e non puoi assolutamente rompere le balle a nessun altro che al produttore.

Perchè il firmware chi lo fa? Il produttore.

Quindi se non va di chi è colpa? Del produttore.

Se dai colpe all'ecosistema linux chi ci fa la figura della capra? Tu.

Quando parlo di GNU/Linux parlo di tutto l'ecosistema. Non mi interessa dare colpe a qualcuno, ma parlare di fatti concreti.No, tu ti attacchi alle cazzate per ripetere ad nauseam che linux non è per i neofiti, cosa che abbiamo già detto e ripetuto tutti in tutte le salse, e francamente mi sto stufando di farti da spalla.

PS: il firmware "buono" per la 7260, come dici te, è arrivato in netto ritardo rispetto al prodotto sul mercato, non credo ci sia bisogno di convincere nessuno che questo È un problema.No, c'è bisogno di convincere Intel che è un problema, visto che i firmware dei suoi wifi li fa lei e solo lei può farli.

PS2: su Windows la scheda non ha mai dato problemi.Devo ripeterlo? PARLANE-AD-INTEL.

Per me uno alle prime armi è uno che non sa che cos'è un forum, e che in prima battuta chiede ad amici/parenti di dargli una mano.Come ho detto, un "utente alle prime armi" di linux è in genere un power user di Windows, o comunque un utilizzatore più avanzato del normale.

Perchè questo tuo fantomatico tizio che non sa cosa è un forum nell'anno del signore 2015 farebbe fatica a trovare un dannato disco di installazione di linux, figurati installare un OS qualsiasi e avere qualsivoglia problema dopo...

Ma porcaccia miseriaccia zozza... :muro:

in ogni caso bisogna tenere presente che se A funziona e per far funzionare le cose su B devo perdere più di tot tempo, la gente si stufa e usa A.Ed è per questo che linux punta tanto sulla faccenda ideologica, e sul potenziale di crescita in futuro, che altri OS non hanno.

Comunque, detto tra noi, da uno che usa Arch Linux, una distro che non ha neanche un installer automatico ma richiede all'utente di fare TUTTO a mano da terminale, che è fatta da sviluppatori PER sviluppatori, il cui forum è moderato col pugno di ferro, mi aspettavo meno piagnistei sul "linux è troppo difficile per i niubbi", mi aspettavo qualcuno che avesse capito che l'ideologia è il motore dietro l'adozione di linux da parte dei power user.

Non è che magari se passi ad una distro un pò meno hardcore ti addolcisci un pochino?

WarDuck
10-09-2015, 20:37
Perchè il firmware chi lo fa? Il produttore.

Quindi se non va di chi è colpa? Del produttore.

Se dai colpe all'ecosistema linux chi ci fa la figura della capra? Tu.

...

Devo ripeterlo? PARLANE-AD-INTEL.

...

No, c'è bisogno di convincere Intel che è un problema, visto che i firmware dei suoi wifi li fa lei e solo lei può farli.


Quindi siamo arrivati alla conclusione che i firmware della scheda di rete dipendono dal sistema operativo?

Un po' strano...


No, tu ti attacchi alle cazzate per ripetere ad nauseam che linux non è per i neofiti, cosa che abbiamo già detto e ripetuto tutti in tutte le salse, e francamente mi sto stufando di farti da spalla.

Credevo fosse nel tema della discussione visto il titolo "da W10 a Linux: perché?"

Bisogna rendersi conto che la filosofia è una cosa e la pratica altra.

GNU/Linux ha una grande filosofia alle spalle, ma ha ancora dei difettucci nell'utilizzo lato desktop.

Negare questo sarebbe un po' di parte, francamente.

Dato che a me non interessa schierarmi da una parte o da un'altra, valuto semplicemente i fatti.


Comunque, detto tra noi, da uno che usa Arch Linux, una distro che non ha neanche un installer automatico ma richiede all'utente di fare TUTTO a mano da terminale, che è fatta da sviluppatori PER sviluppatori, il cui forum è moderato col pugno di ferro, mi aspettavo meno piagnistei sul "linux è troppo difficile per i niubbi", mi aspettavo qualcuno che avesse capito che l'ideologia è il motore dietro l'adozione di linux da parte.

Non è che magari se passi ad una distro un pò meno hardcore ti addolcisci un pochino?

Mi sa che invece non hai capito una beneamata mazza e continui a cercare di provocarmi tanto perché non la penso come te pur essendo un utilizzatore di Linux :asd:

Arch è la migliore distro per me e continuo ad usarla... io non faccio alcun piagnisteo, mi limito a sottolineare quelle che sono state le mie esperienze.

È abbastanza fastidioso vedere come se ti faccio notare alcuni problemi concreti che uno ha avuto subito spunti a dire "non è possibile" o "non è colpa di...".

Si è possibile: i problemi ci sono su Linux e su Windows perché sono creati da essere umani non da robot. La maggior parte di questi sono aggirabili, una minima parte no (o non finché qualcuno non si sveglia).

E che cazzo lo dico io. Il sistema lo devo usare, non contemplare o adorare come un Dio.

bobafetthotmail
10-09-2015, 21:33
Quindi siamo arrivati alla conclusione che i firmware della scheda di rete dipendono dal sistema operativo?Sì purtroppo :cry: .
L'ignoranza di questo "dettaglio" spiegherebbe le tue reazioni finora, dai che magari abbiamo trovato il nodo.

I "firmware" su Linux sono dei contenitori dove i produttori infilano parti del driver che non possono proprio mettere opensource.

Sono uno step intermedio tra i blob closed completi come i driver NVIDIA e i driver completamente open.
Sono una specie di "mezzo driver closed source", che si interfaccia con l'hardware da una parte e con un "mezzo driver" open dall'altra.

Sono molto più comodi da gestire che un driver closed visto che tutta la parte di interfaccia con il kernel è un driver open quindi una volta che va la community gestisce la manutenzione per il futuro, ma purtroppo condividono delle caratteristiche negative con i driver closed (principalmente che o si dà una mossa il produttore a fare un firmware fatto bene o non c'è nulla da fare per far andare la dannata scheda).

Quindi no, la stessa scheda di rete non sempre ha lo stesso "firmware" su Win e su Linux, magari su Win non ha proprio un "firmware".

GNU/Linux ha una grande filosofia alle spalle, ma ha ancora dei difettucci nell'utilizzo lato desktop.
Negare questo sarebbe un po' di parte, francamente.Non lo sta negando nessuno. Ma avere uno che ogni 30 secondi si appiglia a tutto per ripetere la stessa identica cosa che abbiamo già detto tutti diventa molto fastidioso.

Seriamente, hai tirato fuori che uno che non sa usare un forum nel 2015 non saprebbe come gestire un problema su Linux.... Potresti sospendere un pochino?

È abbastanza fastidioso vedere come se ti faccio notare alcuni problemi concreti che uno ha avuto subito spunti a dire "non è possibile" o "non è colpa di...".Se i problemi concreti sono dovuti allo scarso supporto cioè al produttore che non scrive un driver/firmware/documentazione, non è bello dare la colpa ad altri che al vero responsabile. Cioè al produttore.

Per altre cose ti ho risposto come posso visto che non hai dato esempi concreti di problemi (per la stampante ho già detto).

WarDuck
10-09-2015, 21:44
Circa i firmware intendo dire, come mai i drivers Intel su Windows non causavano problemi e quelli sotto GNU/Linux si?

Comunque tranquillo che me ne esco... qualsiasi critica oggettiva al mondo GNU/Linux è resa impossibile dal momento che si fa sempre da scarica-barile verso altro... il problema dello scarso supporto è un problema del mondo Linux non è qualcosa di "esterno".

Se non riesci a capire che i problemi di quel mondo dipendono da tutti quelli che lo compongono è dura, buon proseguimento...

bobafetthotmail
10-09-2015, 22:11
Circa i firmware intendo dire, come mai i drivers Intel su Windows non causavano problemi e quelli sotto GNU/Linux si?Dovresti chiedere a Intel, posso solo dirti che i driver su linux in genere arrivano sempre con un discreto ritardo rispetto a quelli su windows.
Per il wifi è comune purtroppo.

Cioè per dire, non c'è ancora UNO e dire UN driver per chiavette/schede wifi ac nel kernel, sono tutti da compilare a mano e sperare che vadano, quando ci sono.

E il wifi ac non l'hanno inventato ieri eh?

Se non riesci a capire che i problemi di quel mondo dipendono da tutti quelli che lo compongono è dura, buon proseguimento...La ragione per cui è così è proprio l'ideologia fondante del progetto, quindi non è un bug, ma una feature. E non cambierà, perchè è la ragione per cui Linux è stato fondato e per cui continua ad esistere.

Il progetto Linux vuole i driver open, i firmware così come sono, sono forzature accettate a malapena e osteggiate da molti.
Questo è chiedere molto ai produttori di hardware. Molti non ci stanno o cercano di svicolare in vario modo come Intel di cui sopra.
Ed ecco che si hanno problemi di hardware non supportato.

Lo stesso vale per i software, se fossero open tutta la parte di gestione librerie e mica librerie la farebbero i manutentori di ogni distro, non gli sviluppatori.
Qui non è che ci siano sti forti problemi per un software closed, è più che non c'è mercato o non va a nessuno di ricompilare MS Office che poi dopo fuggono tutti da Windows... ma vabbè.

Non so cosa tu abbia mai creduto che Linux fosse finora... perchè questi "problemi" sono dovuti a scelte ideologiche ben precise fatte a monte.
Tanto tempo fa, dai fondatori, in una galassia lontana lontana.

RAEL70
11-09-2015, 06:30
A questo proposito ovviamente parlando da neofita devo dire che un conto è usare una distro ogni tanto in live , un' altro è utilizzarla diciamo correntemente , il risultato in termini di ritorno sul discorso "cosa vuol dire utilizzare Linux" è sicuramente diverso perchè compare quell' effetto feeling che per forza di cose usandolo qualche volta non appare.

Tra l' altro devo dire anche che Mint sotto questo punto di vista è un' ottima distribuzione , sopratutto con la Cinnamon , perchè ha un qualcosa di familiare con l' ambiente abituale di Windows a livello di intrerfaccia e secondo me aiuta molto nel discorso passaggio al nuovo pur mantenendo la sua precisa identità , nello specifico chi magari pensa che Mint sia una copia tra virgolette di windows in ambiente linux parte già con il piede sbagliato...

:)
Caro Tiger, mi fa piacere leggere le tue parole, è proprio questo l'atteggiamento giusto da adottare.:)

A tal proposito, quando si dice alla gente "Per provare Linux non c'è bisogno d'installarlo, usa il Live CD e sei a posto", beh, non sono mai stato d'accordo.

Se bisogna provarlo devi installarlo (va benissimo anche usando una VM), solo così ti rendi conto di determinate dinamiche e modalità di funzionamento.

RAEL70
11-09-2015, 06:43
Amici, questo thread è basato unicamente sul rispetto delle altrui opinioni.

Entrambi siete persone preparate, entrambi osservate le situazioni da prospettive differenti, entrambi dite cose interessanti e spesso condivisibili.

Tutti noi (nessuno escluso) costituiamo un valore per questo thread, non commettiamo lo sbaglio di tramutarci, magari inconsapevolmente, in fonte di zizzania.

Siamo tutti importanti perché siamo "portatori di esperienze", sia in ambito lavorativo che in quello domestico.

Ho creato questo thread per far capire, per stuzzicare, per motivare e non per ribattere, punto su punto, su questioni che, ai novizi, lasciano del tutto indifferenti.

Diamoci un taglio e continuiamo insieme nell'esplorazione di Linux dove, sono certo, i vostri interessanti contributi non cesseranno di mancare. :mano:

Dario771
11-09-2015, 06:56
Io invece la Mint non riesco proprio a digerirla.. devono essere i troppi anni passati con xubuntu.. l'ho installata qualche giorno fa.. tolta dopo mezza giornata.. non riesco a non vederla come la brutta copia di ubuntu..
Invece ho installato su due net per la prima volta Debian e ieri sera OpenSuse (non avevo mai provato l'altra linea di discendenza..) che dire.. con Debian mi sento ovviamente a mio agio.. e capisco quanto ubuntu abbia preso da essa.. con OpenSuse dopo un attimo di perplessità devo dire che non è male, peccato che abbia una disponibilità limitata di pacchetti "installabili con un click"..

Non riesco a starvi dietro.. quindi scrivo un paio di considerazioni:

1) Linux non è per neofiti più di quanto non lo era Windows 95/98 etc.. dire ciò vuol dire semplicemente che la cultura media informatica è scesa di parecchio in questi anni.. c'è da riflettere.. farei utilizzare x qualche mese MsDOs e Win95 a parecchi ragazzi.. dopo al confronto ArchLinux gli sembrerebbe un alto concentrato di I.A...
2) Io non ho mai detto che voglio Linux = Windows.. onestamente l'interfaccia grafica mi interessa poco (nel senso che bene o male sono quasi tutte funzionali ed efficienti), a me interessa che Linux possa far girare gli Stessi applicati o loro perfetti sostituti che mi servono.. poi che giri con Gnome, Cinnamon etc.. poco mi frega..

Per quanto riguarda il discorso filosofico di Gnu\Linux.. seguo la Piramide dei bisogni Maslow: prima mangio e bevo.. poi filosofeggio..

RAEL70
11-09-2015, 08:07
Non riesco a starvi dietro.. quindi scrivo un paio di considerazioni:

1) Linux non è per neofiti più di quanto non lo era Windows 95/98 etc.. dire ciò vuol dire semplicemente che la cultura media informatica è scesa di parecchio in questi anni.. c'è da riflettere.. farei utilizzare x qualche mese MsDOs e Win95 a parecchi ragazzi.. dopo al confronto ArchLinux gli sembrerebbe un alto concentrato di I.A...
2) Io non ho mai detto che voglio Linux = Windows.. onestamente l'interfaccia grafica mi interessa poco (nel senso che bene o male sono quasi tutte funzionali ed efficienti), a me interessa che Linux possa far girare gli Stessi applicati o loro perfetti sostituti che mi servono.. poi che giri con Gnome, Cinnamon etc.. poco mi frega..

Per quanto riguarda il discorso filosofico di Gnu\Linux.. seguo la Piramide dei bisogni Maslow: prima mangio e bevo.. poi filosofeggio..

Caro Dario, ti rispondo volentieri :):

1) Teoricamente hai ragione. Tutti gli sforzi che facevamo noi per addomesticare DOS, Windows 3.0 e seguiti, non sono minimamente immaginabili dai ragazzi di oggi. Eppur vero però che i Sistemi Operativi si sono notevolmente evoluti e quindi è inutile guardare al passato anche se determinate problematiche continuano ad esistere e, forse, ce le terremo ancora per un bel po di tempo;

2) Se vuoi che Linux ti faccia girare gli stessi applicativi che usi in Windows è come se vorresti che la XBox ti faccia girare i giochi della PS. E' sempre lo stesso concetto, Linux non è Windows e per quanto siano stati fatti passi da gigante nel rendere le due architetture il più possibile vicine (Samba, Wine, etc.), esse sono notevolmente differenti, inutile incaponirsi. Se vuoi qualcosa di simile a Windows devi scegliere Windows, se vuoi qualcosa di differenti scegli OS X o Linux.

bobafetthotmail
11-09-2015, 08:41
Ho creato questo thread per far capire, per stuzzicare, per motivare e non per ribattere, punto su punto, su questioni che, ai novizi, lasciano del tutto indifferenti.Come ho avuto modo di dire anche prima, un "novizio" su linux spesso è un utente avanzato su Windows, o un Power User.

Quindi non è detto che siano questioni che lasciano un novizio indifferente.

Tutti noi (nessuno escluso) costituiamo un valore per questo thread, non commettiamo lo sbaglio di tramutarci, magari inconsapevolmente, in fonte di zizzania.Le critiche vanno bene, ma devono essere costruttive. Cioè devono servire a qualcosa, identificare il vero problema e dare idee per risolverlo compatibilmente con quello che è il progetto di partenza.

Limitarsi a ripetere e ripetere e ripetere gli stessi difetti in modo sterile e fare anche giochini sporchi più o meno in buona fede, è inutile e alla lunga fastidioso.

Se qualcuno non lo capisce, bisogna dirglielo in modo che capisca.

Una comunità non è nè sarà mai un luogo idilliaco, gli scontri tra caratteri forti ci saranno sempre.

L'amore non è bello se non è litigarello lol.

a me interessa che Linux possa far girare gli Stessi applicati o loro perfetti sostituti che mi servono.. Come già detto, linux è una comunità che si basa sul supporto d dei membri.
Uno dei suoi punti di forza che lo rendono unico rispetto alla concorrenza e al contempo una delle sue più grosse debolezze è proprio che linux è quello che chi lo usa si smazza per farlo diventare.
Non solo nel senso di smanettare nel proprio PC o scegliere una distro (cioè un sistema pre-configurato da terzi), ma anche sugli sviluppi futuri.

Quindi ti lancio una provocazione: tu cosa stai facendo perchè questo (che sarebbe bello per tutti) accada? :p

Bada bene che non sto parlando necessariamente di soldi, ci sono millemila modi di contribuire al progetto o ai progetti che ti interessano sena tirare fuori il portafoglio.

Per quanto riguarda il discorso filosofico di Gnu\Linux.. seguo la Piramide dei bisogni Maslow: prima mangio e bevo.. poi filosofeggio..Conoscere e comprendere anche in modo approssimativo gli ideali di fondo di un progetto permette di portare acqua al tuo mulino in modo (più) efficace.

Cioè, se ti destreggi bene con la filosofia, dopo mangi e bevi meglio. Come ampiamente dimostrato da politici, commerciali e altro.

Comunque, secondo la piramide citata, https://it.wikipedia.org/wiki/File:Piramide_maslow.png
Un PC con su un OS di cui puoi fidarti rientra nella categoria "sicurezza" (di proprietà). Che è lo step successivo alle necessità puramente fisiologiche, e molto vicino quindi ai bisogni primari, specialmente in quest'era digitale dove il PC/smartphone diventa sempre più una estensione della persona.

blad
11-09-2015, 09:56
Cioè, se ti destreggi bene con la filosofia, dopo mangi e bevi meglio. Come ampiamente dimostrato da politici, commerciali e altro.

già..deve essere per questo che ho un certo instintivo rifiuto per chi fa filosofia :D non per la filosofia.
Ma l'universo GNU/Linux ha dimostrato di essere altra cosa, passano gli anni ma restano sempre fedeli al loro principio, lo trovo eroico de sti tempi e direi che andrebbero in qualche modo premiati. Ovviamente le critiche costruttive ci stanno sempre.

Riguardo le distro "padri" o "madri" che dir si voglia, il loro voler essere "fondamentaliste" rifutando tutto ciò che non rientra nella loro filosofia la trovo una scelta giusta, la vedo come l'acqua pura appena sgorgata dalla sorgente. Poi sta ad altri accettarla cosi come è o adulterarla con le bollicine, coloranti, zuccheri e tutte le altre cose che fanno male alla salute :)
Ma la fonte deve restare pura.

Leggendovi mi sto rendendo conto che forse è inutile contare in un maggiore impegno da parte dei produttori hardware, meglio confidare in un maggiore sviluppo dell'open hardware..la vedo dura, però chissà. Immagino che la principale differenza rispetto al sviluppo software è che servono molti più soldini

RAEL70
11-09-2015, 11:02
Come ho avuto modo di dire anche prima, un "novizio" su linux spesso è un utente avanzato su Windows, o un Power User.

Quindi non è detto che siano questioni che lasciano un novizio indifferente.
va bene Bobafett però mettiamoci d'accordo :D: prima mi dici di essere meno accademico, più diretto, sintetico e sbrigativo altrimenti i novizi scappano o si tirano le palline di carta, adesso dici che i novizi dovrebbero interessarsi ai driver e all'architettura di un SO; c'è qualcosa che mi sfugge?:what:

Le critiche vanno bene, ma devono essere costruttive. Cioè devono servire a qualcosa, identificare il vero problema e dare idee per risolverlo compatibilmente con quello che è il progetto di partenza.

Limitarsi a ripetere e ripetere e ripetere gli stessi difetti in modo sterile e fare anche giochini sporchi più o meno in buona fede, è inutile e alla lunga fastidioso.

Se qualcuno non lo capisce, bisogna dirglielo in modo che capisca.

Una comunità non è nè sarà mai un luogo idilliaco, gli scontri tra caratteri forti ci saranno sempre.

L'amore non è bello se non è litigarello lol.
Infatti non ho detto che non ci debbano essere scambi di opinioni che, a volte, possono portare a conflitti o ad arroccarsi sulle rispettive posizioni, però sono convinto che tu e WarDuck date il meglio quando evitate certi "screzi".:)

Flying Tiger
11-09-2015, 11:07
Caro Tiger, mi fa piacere leggere le tue parole, è proprio questo l'atteggiamento giusto da adottare.:)

A tal proposito, quando si dice alla gente "Per provare Linux non c'è bisogno d'installarlo, usa il Live CD e sei a posto", beh, non sono mai stato d'accordo.

Se bisogna provarlo devi installarlo (va benissimo anche usando una VM), solo così ti rendi conto di determinate dinamiche e modalità di funzionamento.

Grazie ma è anche il frutto dei tuoi interventi , che trovo molto equilibrati senza inutili estremismi ,e di quelli di altri utenti che cercano di descrivere il mondo Linux in un linguaggio comprensibile appunto ai neofiti , e questo credo che sia l' aspetto più importante , anche parlando da commerciale , cioè fare arrivare il messaggio che si vuole inviare a più persone possibili al netto delle conoscenze tecniche e informatiche dei singoli , per essere più chiaro il messaggio deve essere recepito non solo dall' universitario o comunque a coloro con una formazione diciamo avanzata ma anche dalla "signora Maria" , cioè l' utenza comune.

Per questo , pur non volendo entrare nel discorso Warduck e bobafett , trovo che discorsi eccessivamente tecnici e dedicati chiaramente agli addetti ai lavori che hanno una conoscenza dell' ambiente in questione avanzata non siano del tutto indicati per questo ambito quanto invece per altri appunto equivalenti.

Per il discorso installazione piuttosto che live , personalmente credo che la situazione più vatanggiosa , per così dire , sia quella di sfruttare la possibilità di provare una distro in live proprio per fare vedere a grandi linee cosa è un' ambiente operativo Linux , come muoversi , ecc... , quella che io chiamo una infarinatura generale dell' argomento che per essere approfondito necessita appunto di una installazione anche perchè utilizzare correntemente una distro esclusivamente in live , l' ho proprio sperimentato di persona , è praticamente improponibile.

Ci sono per altro anche ulteriori fattori che secondo me all' inizio non depongono a favore di una installazione , partendo dal fatto che se uno ha solo un sistema è costretto a fare una doppia installazione con Grub e non tutti , me compreso , sono favorevoli a questa condizione "sine qua non" , fermo restando che il discorso della macchina virtuale a mio parere riguarda solo una utenza già smaliziata perchè quella comune forse non sa neanche cosa sia , figuriamoci usarla al netto delle possibili problematiche che ci possono essere, in soldoni penso che il discorso debba essere fruibile per tutti e la possibilità , invero molto apprezzata, di poter "pacioccare" su una distro in live magari proprio provandone diverse per vedere quella che più ci confà rappresenta indubbiamente un' ottimo veicolo per questo scopo...

Detto questo attendo con impazienza il seguito dei tuoi interventi dedicato alle distro "per novizi" che mi interessa molto e che leggerò , come si dice , tutto di un fiato :)

:)

Dario771
11-09-2015, 12:15
Come ho avuto modo di dire anche prima, un "novizio" su linux spesso è un utente avanzato su Windows, o un Power User.

Quindi non è detto che siano questioni che lasciano un novizio indifferente.

Le critiche vanno bene, ma devono essere costruttive. Cioè devono servire a qualcosa, identificare il vero problema e dare idee per risolverlo compatibilmente con quello che è il progetto di partenza.

Limitarsi a ripetere e ripetere e ripetere gli stessi difetti in modo sterile e fare anche giochini sporchi più o meno in buona fede, è inutile e alla lunga fastidioso.

Se qualcuno non lo capisce, bisogna dirglielo in modo che capisca.

Una comunità non è nè sarà mai un luogo idilliaco, gli scontri tra caratteri forti ci saranno sempre.

L'amore non è bello se non è litigarello lol.

Come già detto, linux è una comunità che si basa sul supporto d dei membri.
Uno dei suoi punti di forza che lo rendono unico rispetto alla concorrenza e al contempo una delle sue più grosse debolezze è proprio che linux è quello che chi lo usa si smazza per farlo diventare.
Non solo nel senso di smanettare nel proprio PC o scegliere una distro (cioè un sistema pre-configurato da terzi), ma anche sugli sviluppi futuri.

Quindi ti lancio una provocazione: tu cosa stai facendo perchè questo (che sarebbe bello per tutti) accada? :p

Bada bene che non sto parlando necessariamente di soldi, ci sono millemila modi di contribuire al progetto o ai progetti che ti interessano sena tirare fuori il portafoglio.

Conoscere e comprendere anche in modo approssimativo gli ideali di fondo di un progetto permette di portare acqua al tuo mulino in modo (più) efficace.

Cioè, se ti destreggi bene con la filosofia, dopo mangi e bevi meglio. Come ampiamente dimostrato da politici, commerciali e altro.

Comunque, secondo la piramide citata, https://it.wikipedia.org/wiki/File:Piramide_maslow.png
Un PC con su un OS di cui puoi fidarti rientra nella categoria "sicurezza" (di proprietà). Che è lo step successivo alle necessità puramente fisiologiche, e molto vicino quindi ai bisogni primari, specialmente in quest'era digitale dove il PC/smartphone diventa sempre più una estensione della persona.

Insomma.. penso che in quella piramide per sicurezza della proprietà si intenda altro.. nello specifico avere la certezza che se un bene (qualunque ne sia la provenienza..) è mio, tendo a difenderlo con tutte le forze ed ho bisogno che la legge mi tuteli. Cmq alla fine la piramide di Maslow è un pò come il cubo di rubik.. lo trovi in tutte le salse (dopo anni vari di corsi in management etc..).

Io cosa faccio per Linux? Nulla, assolutamente nulla.. al massimo ne parlo bene e cerco di farlo installare a chi conosco anche solo per provarlo.. non sono un programmatore (sono rimasto fermo al turbo pascal\prolog\ fortran 77 e basic... imparati da ragazzo ed all'università).. piuttosto lo utilizzo e potrei dare dei feedback.. ma chi vuoi che se ne freghi dei miei feed..
Per quanto riguarda la filosofia, ricorda che per noi umani il "Concetto" viene dopo l'istinto.. siamo fondamentalmente animali pratici.. una cosa prima la facciamo.. poi ci pensiamo sopra e ci domandiamo perchè l'abbiamo fatta.. nel caso specifico poi pensi davvero che sia necessario capire la "filosofia Gnu\Linux" prima di utilizzarlo? Forse che i comunisti fecero proseliti tra la massa operaia parlando di filosofia? O che la chiesa cattolica trasformò tutti in cristiani grazie ai propri dogmi? Io penso che la molla iniziale in molti fu unicamente la CONVENIENZA.. soluzione ai propri problemi quotidiani.. ma non ci far caso sono un pò cinico..

RAEL70
11-09-2015, 12:47
Detto questo attendo con impazienza il seguito dei tuoi interventi dedicato alle distro "per novizi" che mi interessa molto e che leggerò , come si dice , tutto di un fiato :)
:)
Ti ringrazio Tiger ma sicuramente comprenderai che su un Forum non posso usare screencast, slides e tutto quel materiale "pratico" che sarebbe necessario.

Sono costretto ad usare la scrittura e sappiamo bene che il linguaggio scritto ha delle forme e dei ritmi differenti da quello parlato.

Come tu stesso hai verificato, una cosa è parlare di Linux, una cosa è installarlo e usarlo: 1 ora di utilizzo vale più di 100 post scritti.

E' per questo motivo che ho dato più spazio alla teoria che non alla pratica: qui non è la sede adatta per poter allenarsi, sperimentare e smanettare.

Possiamo solo discutere, commentare e confrontare le nostre opinioni.

Ad ogni modo farò questa piccola rassegna delle distro; a tal proposito volevo indicarti una alternativa all'installazione o all'uso Live delle distro.

Se già conosci software come VirtualBox o VMPlayer, puoi scaricare, di volta in volta, la ISO della distro che t'interessa, installarla e usarla come VM; questo ti porta ad un duplice vantaggio:
A) conosci la fase d'installazione (non sono tutte uguali...);

B) usi la distro senza installare Grub.

Pensaci, potresti averne bisogno a breve...:D

ishtar1900
11-09-2015, 12:48
E' comunque importante sottolineare la presenza di carenze a livello driver di alcune periferiche, questo sempre per dare la miglior informazione possibile ad un ipotetico futuro utilizzatore di una distro. Se ne è al corrente la sua sarà una scelta piu consapevole. E mi riferisco anche alla performance della periferica, pretendere che una scheda video amd abbia la stessa resa che ha su windows è, al momento, illusorio:
http://www.phoronix.com/scan.php?page=article&%20item=amd_windows_wins&num=1
(questo alla data in cui è stato pubblicato il test, oggi non so se la situazione sia migliorata)
sicuramente meglio nvidia
http://www.phoronix.com/scan.php?page=article&item=dirt-showdown-linux&num=1
Discorso da farsi anche ad un utilizzatore di gnu/linux, comprarsi un notebook o una qualunque periferica solo perchè piace o è conveniente, senza prima informarsi del supporto, equivale ad andare a cercarsi problemi ( e a intasare i forum con richieste di supporto), sempre che non ci sia gia arrivato da solo a capirlo .
In sintesi consiglierei all'ipotetico novizio ( che sa quale hardware monta il suo pc, o comunque sa come verificarlo, in caso contrario forse è il caso riconsideri in toto la questione.......) di informarsi preventivamente verificando che l'hardware in suo possesso sia pienamente supportato dalla distro scelta. In caso contrario, provare una live per poi criticarne la compatibilità, facendone oltretutto un problema generale, non legato esclusivamente al tal hardware, è inutile e fuorviante.

RAEL70
11-09-2015, 12:53
In sintesi consiglierei all'ipotetico novizio ( che sa quale hardware monta il suo pc, o comunque sa come verificarlo, in caso contrario forse è il caso riconsideri in toto la questione.......) di informarsi preventivamente verificando che l'hardware in suo possesso sia pienamente supportato dalla distro scelta. In caso contrario, provare una live per poi criticarne la compatibilità, facendone oltretutto un problema generale, non legato esclusivamente al tal hardware, è inutile e fuorviante.
Ben detto Ishtar. :)

Phantom II
11-09-2015, 13:11
L'obiettivo di base è fondamentalmente il comunismo. Dai quello che puoi (donazioni, assistenza, tempo a sistemare roba tu se puoi), e ricevi quello di cui hai bisogno (compatibilmente con l'offerta di ciò che c'è).
Una comunità digitale.

Il "comunismo" come concepito da Marx (quindi parliamo di favole, beninteso, era un sognatore, non un sociologo) erano comunità dove appunto vigeva quello che ho detto.
Dai quello che puoi e ricevi quello che ti serve.
Secondo dati sociologici raccolti da terzi, e confermabile da chiunque abbia mai lavorato in un gruppo di persone, è un tipo di struttura sociale che regge decentemente finchè si resta sul piccolo e tutti conoscono tutti.
La filosofia e l'analisi economica è meglio lasciarle al proprio posto quando si padroneggiano in modo così parziale, soprattutto se inserite in una discussione che vuole avere carattere divulgativo.

-Maxx-
11-09-2015, 14:24
Dopo aver letto un po' di vostri post ho deciso di dare il mio parere sulla questione.

Inizio col presentarmi come tipo di utente: sono un utente domestico da sempre nel mondo Windows che negli ultimi anni, grazie ai contatti con la community, è cresciuto in maniera considerevole nelle conoscenze informatiche (direi vicine a quelle di un Power User) così come nelle esigenze (sono un tipo curioso ma prediligo il pragmatismo).

Ho fatto diversi esperimenti anche nel recente passato con Linux ma non sono ancora riuscito a promuoverlo come SO principale e al momento utilizzo soltanto Windows 7 molto personalizzato.

Nelle numerose prove negli anni con Ubuntu e derivate ho sempre avuto delle ottime sensazioni nell'utilizzo molto basilare ma appena inizio a metterci le mani sembra di avere a che fare con equilibrismi davvero precari.

Basta soltanto vedere l'aspetto dei driver proprietari Nvidia: appena inizio ad installarli Plymouth si rompe, la risposta del browser inizia ad essere lacunosa quando sono attivi contenuti video (sia con Firefox sia con Chrome), non ho a disposizione gli stessi identici setting per la correzione dei colori del mio monitor (su Windows ho gli slider di Digital Vibrance e Hue mentre su Linux soltanto il primo, chissà per quale arcano motivo...), la prestazione dei giochi 3D su Linux è inferiore rispetto a Windows (avevo provato qualche mese fa CS GO e avevo uno stuttering da paura, roba che non vedo da anni su Windows! :eek:).

Poi mi mancano i miei tools di diagnostica videoludica preferiti: MSI Afterburner e HWiNFO, perfetti per calibrare le impostazioni nei videogiochi e tenere sotto controllo i parametri del PC come temperature e carico di lavoro delle componenti.

Secondo me chi sviluppa SO Linux deve iniziare ad avere presente un chiaro concetto: produrre software stabile e che non richieda continuamente correttivi lato utente per sopperire alle lacune di compatibilità.

Finora ho visto troppo focus sull'apparenza (theming e desktop environment) e vaghezza nella sostanza (stabilità operativa e immediatezza d'uso per quanto riguarda la personalizzazione, l'installazione e configurazione di applicativi).

A me non spaventa l'idea di imparare cose nuove ma quando vedo troppi aspetti dell'esperienza d'utilizzo che se ne vanno per conto loro mi scoraggio e rimango dell'idea che quello che ho (Windows 7) è il meglio che posso avere oggi per le mie esigenze. :stordita:

RAEL70
11-09-2015, 15:04
Ciao Maxx e benvenuto nel thread.:)

Da quello che scrivi mi sembra d'intuire che hai avuto problemi soprattutto in ambito gaming e/o video.

Inutile qui discutere di quale hardware stiamo parlando (a tal proposito vale perfettamente il concetto espresso da Ishtar) ma ovviamente ci possono essere determinate configurazioni hardware che qualche distro di Linux non riesce ancora a gestire perfettamente.

Per farti un esempio, sul mio pc ho una vecchia Nvidia e tutto mi ha sempre funzionato perfettamente (Linux Mint, Open Suse e CentOS).


Secondo me chi sviluppa SO Linux deve iniziare ad avere presente un chiaro concetto: produrre software stabile e che non richieda continuamente correttivi lato utente per sopperire alle lacune di compatibilità.

Finora ho visto troppo focus sull'apparenza (theming e desktop environment) e vaghezza nella sostanza (stabilità operativa e immediatezza d'uso per quanto riguarda la personalizzazione, l'installazione e configurazione di applicativi).
Il concetto di stabilità è molto più chiaro ad uno sviluppatore Linux che non ad uno Windows (e quando si parla di stabilità, in primis, ci si riferisce al kernel).

Una delle caratteristiche del Kernel di Linux (ma non vorrei entrare troppo nel tecnico) è che esso è modulare: in sostanza il kernel stesso è suddiviso in moduli, ad ognuno dei quali è affidato un compito (gestione dei dispositivi, gestione della rete, gestione degli eseguibili, gestione del file system, gestione delle chiamate di sistema).

Quando uno sviluppatore ha intenzione di modificare una parte del kernel, sostanzialmente compie tre attività:

A) definisce le risorse di sistema che gli necessitano, le inizializza e ne prende possesso;

B) viene eseguita la funzione progettata/realizzata;

C) rilascia tutte le risorse di sistema utilizzate rendendole nuovamente disponibili.

Può capitare che la risorsa di sistema (dispositivo hardware ergo scheda video) non sia stata correttamente inizializzata o, ancor più probabile, che non esiste alcun modulo compatibile con l'hardware in oggetto rendendo l'acquisizione e il successivo rilascio della risorsa decisamente complicato ed instabile.

Purtroppo, a questo basso livello, l'iterazione kernel/driver è fondamentale.

Concretamente accade questo:
A) abbiamo un processo (utente e/o di sistema) che chiede di accedere e prendere possesso di un dispositivo;
B) il processo in questione, pertanto, accede al kernel il quale deve elaborare la richiesta e identificare la risorsa richiesta;
C) il kernel, identificata la risorsa, avvia l'esecuzione dello specifico driver;
D) il driver prende possesso della risorsa e la fa funzionare.

In sostanza quindi il kernel è un esecutore di driver, se quest'ultimi sono scritti male o sono incompleti o sono stati scritti non avendo tutte le informazioni necessarie sull'hardware in questione, può capitare che lo stesso vada in blocco o collassi.

Teoricamente però, essendo il kernel di Linux modulare, il crash di un driver non può mandare in tilt il kernel stesso; il modulo che non risponde viene automaticamente chiuso.

Ricordo anche che essendo il kernel composto da moduli statici e dinamici, c'è sempre un nucleo del kernel che continua a funzionare in maniera indipendente da quello dinamico (viene cioè eseguito quando necessario).

Il discorso comunque è complesso ma, in linea teorica, la responsabilità principale di un funzionamento non perfetto di una periferica è sempre da addebitare maggiormente al driver che non al kernel in se (il kernel non aggiusta, automaticamente, un driver scritto male).

Flying Tiger
11-09-2015, 16:08
...Ad ogni modo farò questa piccola rassegna delle distro; a tal proposito volevo indicarti una alternativa all'installazione o all'uso Live delle distro.

Se già conosci software come VirtualBox o VMPlayer, puoi scaricare, di volta in volta, la ISO della distro che t'interessa, installarla e usarla come VM; questo ti porta ad un duplice vantaggio:
A) conosci la fase d'installazione (non sono tutte uguali...);

B) usi la distro senza installare Grub.

Pensaci, potresti averne bisogno a breve...:D

Si conosco il primo software che hai citato per la virtualizzazione avendolo utilizzato per qualche tempo dove avevo XP perchè il software professionale non funzionava su altre versioni di Windows , in effetti potrebbe essere un' alternativa alla doppia installazione classica con Grub , ci penso un' attimo e vediamo se il discorso mi torna utile sul sistema X99 dove per il momento sto usando la live (mi pare però, ma potrei sbagliare , che virtualbox non sia ancora pienamente compatibile con Win 10 anche se so che è uscita la versione 5.0 e potrebbero averla risolta , mi informo meglio...) ;)

La rassegna delle distro diciamo così indicate per i neofiti sarebbe in effetti molto utile perchè ci si può già fare una idea di quelle da prendere in considerazione , per altro senza ovviamente voler anticipare niente in questi gorni ho visitato diversi forum , alcuni tra l' altro hanno proprio la stanza apposita per i neofiti, ho notato che le distro consigliate e con maggiore diffusione sono quelle che si basano sulla famiglia "Debian" , in primis Ubuntu che pare essere in effetti quella più consigliata anche con le derivate Kubuntu , ecc.. , seguita da Linux Mint e altre....

Se devo dire la mia esperienza quando ho fatto le prove con alcune distro , Ubuntu 15.04 quindi l' ultima versione disponibile è stata quella che si è avviata praticamente instantaneamente anche sul sistema X99 senza presentare alcun problema , stessa cosa Kubuntu (che varia per il DE ma la base per così dire è la stessa) mentre per Mint e altre sempre sull' X99 ho dovuto ricorrere alla versione precedente di quella corrente altrimenti avevo sempre il solito schermo nero senza nient' altro ,per dire anche Debian 8.2 presenta lo stesso problema mentre la versione 8.1 si avvia , e ad essere sincero un pò mi scoccia non poter usare l' ultima versione di una distro e anche per questo stavo valutando seriamente Kubuntu ma non Ubuntu perchè davvero non digerisco quel DE simil Apple oltre agli altri aspetti ben conosciuti....

Non so ma parlando del lato pratico mi sono fatto l' idea che la serie 'buntu diciamo ufficiale viene costantemente aggiornata rispetto alle altre distro che ho citato e che derivano dalla prima e per questo è compatibile anche con hardware recentissimo senza problemi..

:)

Flying Tiger
11-09-2015, 16:32
...Ho fatto diversi esperimenti anche nel recente passato con Linux ma non sono ancora riuscito a promuoverlo come SO principale e al momento utilizzo soltanto Windows 7 molto personalizzato.

Nelle numerose prove negli anni con Ubuntu e derivate ho sempre avuto delle ottime sensazioni nell'utilizzo molto basilare ma appena inizio a metterci le mani sembra di avere a che fare con equilibrismi davvero precari.....

....A me non spaventa l'idea di imparare cose nuove ma quando vedo troppi aspetti dell'esperienza d'utilizzo che se ne vanno per conto loro mi scoraggio e rimango dell'idea che quello che ho (Windows 7) è il meglio che posso avere oggi per le mie esigenze. :stordita:

Personalmente credo che le tue considerazioni sono esemplari perchè anche se forse alcuni utenti storici di linux credono che non sia così sono convinto che molti , moltissimi utenti hanno provato specie negli ultimi anni ad avvicinarsi al mondo del pinguino non necessariamente per discorsi filosofici quanto per esempio per curiosità , per motivi economici , ecc.. e la maggior parte si sono scontrati proprio con quello che descrivi , cioè la parte di utilizzo che viene dopo quella basica definibile avanzata come potrebbe essere l' installare un programma piuttosto che una stampante passando per l' impossibilità di usare dei software che non hanno la controparte per linux e quant' altro , con il prevedibile scoramento che li ha portati ben presto a dire che "linux per quanto interessante non fa per me"...

È inutile girarci attorno , Linux non è un sistema operativo "as is" ma richiede una fase di addestramento all' utilizzo che si scontra inevitabilmente con quella diametralmente opposta di Windows che più volte ho definito "due click fatto finito" , cioè fruibile ai più senza tanti sbattimenti e forse , sottolineo forse , anche il mondo del pinguino dovrebbe adeguarsi alla domanda del pubblico che chiede appunto una fruibilità maggiore , senza per questo snaturare necessariamente la parte filosofica , e mi domando è forse chiedere troppo?

:)

ishtar1900
11-09-2015, 16:56
Basta soltanto vedere l'aspetto dei driver proprietari Nvidia: appena inizio ad installarli Plymouth si rompe, la risposta del browser inizia ad essere lacunosa quando sono attivi contenuti video (sia con Firefox sia con Chrome), non ho a disposizione gli stessi identici setting per la correzione dei colori del mio monitor (su Windows ho gli slider di Digital Vibrance e Hue mentre su Linux soltanto il primo, chissà per quale arcano motivo...), la prestazione dei giochi 3D su Linux è inferiore rispetto a Windows (avevo provato qualche mese fa CS GO e avevo uno stuttering da paura, roba che non vedo da anni su Windows! :eek:).
Poi mi mancano i miei tools di diagnostica videoludica preferiti: MSI Afterburner e HWiNFO, perfetti per calibrare le impostazioni nei videogiochi e tenere sotto controllo i parametri del PC come temperature e carico di lavoro delle componenti.

Le esigenze di chi col pc ci gioca è innegabile che vengano soddisfatte in maniera molto piu efficace da windows . E' uno dei casi in cui non consiglierei gnu/linux. A priori.
In merito ai driver proprietari nvidia, effettivamente plymounth da problemi ( KMS), credo sia possibile metterci una pezza, o usare i driver noveau , oppure togliere plymounth, la soluzione migliore, vista l'inutilità ai fini pratici.
Per il browser che con contenuti video ( flash ? html5 ? ) rallenta le cause possono essere molteplici è difficile darti una soluzione senza altri dettagli sulla configurazione dei broswer e o del driver ( meglio configurarli in xorg per farli funzionare senza problemi https://wiki.archlinux.org/index.php/NVIDIA )
Configurare i colori del monitor manualmente o tramite un profilo icc gia disponibile è possibile, probabilmente è piu laborioso
Sulla diagnostica un software come MSI Afterburner non ho idea se esista, certamente per tenere sotto controllo i parametri del pc, linux ha uno strumento a mio avviso molto interessante, Conky , certo bisogna configurarselo, ma fatto cio, hai a sempre visibile sullo schermo tutto quello che ti interessa.
Ho cercato di rispondere alle tue rimostranze non per dimostrare chissa che, molto piu semplicemente per cercare di far comprendere anche ad altri che alcune problematiche possono essere risolvibili, altre parzialmente e per alcune è necessario rinunciare alle proprie abitudini ed adattarsi.

ishtar1900
11-09-2015, 17:48
anche il mondo del pinguino dovrebbe adeguarsi alla domanda del pubblico che chiede appunto una fruibilità maggiore , senza per questo snaturare necessariamente la parte filosofica , e mi domando è forse chiedere troppo?


Semplicemente perchè per gli utenti gnu/linux queste non sono priorità e questi ultimi sono il pubblico a cui dare risposte.
Devi capire che se vai in casa altrui mica ti metti a spostare mobili perchè secondo te si gira meglio per le stanze, oppure gli accendi i termosifoni a luglio perchè hai freddo..........:D
Non chiedi troppo secondo il tuo punto di vista, ma il tuo punto di vista non è lo stesso di chi sviluppa distro e di chi le usa ( almeno la maggioranza).

PS
Leggendo molti interventi si ha l'impressione che l'uso di windows sia semplicissimo, non parlo di lanciare il broswer e altre azioni basilari, mi riferisco ad un utilizzo diciamo piu articolato, comprese configurazioni personali di sistema, scelta dei servizi da avviare all'avvio,ecc
A memoria, win7, l'ultimo windows che ho usato, non mi sembrava cosi semplice, non per me, ma sempre riferendomi ad ipotetico neofita, uno che che non ha mai visto ne usato tale os.
Forse ricordo male, comunque nei prossimi giorni mi scarico e provo, sempre in virtuale, win10 ( con le dovute precauzioni :D ), sono proprio curioso di vedere se è cosi user friendly come viene descritto. Perchè ho l'impressione, probabilmente sbagliata, che, come tutti gli os, sia realmente semplice solo per chi lo usa quotidianamente.

RAEL70
11-09-2015, 18:23
Eravamo rimasti alla “Trinità” ossi al trio di distribuzioni fondamentali, da un punto di vista storico, etico e tecnico, del mondo Linux.

Adesso cercheremo di metterci nei panni di un novizio che ha sempre sentito parlare di “Tux” ma non ha mai tentato (o avuto voglia) di procedere all'installazione e quindi alla prova di una qualsiasi distribuzione.

Piuttosto che scrivere una sterile lista di di distribuzioni consigliate, vorrei procedere in un modo differente, probabilmente più tecnico ma che, nelle mie intenzioni, dovrebbe rendere le idee più chiare al novizio indeciso e dubbioso.

Mi spiace ma ho sempre condiviso questo “metodo didattico”: se descrivi superficialmente un fenomeno il novizio porrà centinaia di domande (giustamente), se invece descrivi le cose in modo più approfondito lo scoglio iniziale sarà più arduo ma, alla fine, nella mente del novizio ci saranno molti meno dubbi e meno domande.

Abbiamo detto che ci sono circa 280 distribuzioni attive nel mondo Linux ma, come è ovvio pensare, non esistono 280 versioni differenti di Linux.

Regola Aurea: quando si parla di Linux s'intende, in primis, il kernel. Punto.

Va da se quindi che non esistono 280 kernel differenti ma tutte le distro, usano, solo determinate (e numericamente limitate) versioni del kernel (in generale quelle ritenute più stabili e/o più aggiornate).

Il kernel è il cuore di ogni SO moderno (Windows non sfugge a questa regola) e immediata scatta la domanda del novizio “A cosa serve?”.

In termini estremamente superficiali: il kernel ha il compito di stabilire a chi (processo, programma), cosa (cpu, ram, disco, periferiche) e per quanto tempo (scheduler, sincronizzazione) riservare la capacità elaborativa di un sistema all'elaborazione di un codice macchina (come detto un programma, un processo utente/sistema, etc.).

Il kernel Linux viene costantemente aggiornato da Torvalds in primis e da una elite di sviluppatori (tra cui un “mostro sacro” come Paul E. McKenney dell'IBM); questo gruppo, senza alcun dubbio, riunisce i più grandi esperti al mondo di Linux. Nessuno, meglio di loro, conosce pregi, difetti e falle di Linux.

Abitualmente lo sviluppo e l'evoluzione del kernel Linux procede secondo 3 linee di sviluppo:

A) fase di “Prepatch Kernel” ossia la versione prova della futura versione del kernel; sono versioni rilasciate da vari sviluppatori che, di volta in volta, cercano d'implementare le novità tecnologiche che si affacciano sul mercato e nuove caratteristiche auspicate dalle varie community (esiste infatti un feedback continuo tra Torvalds e gli sviluppatori delle principali distro); le “Prepatch” sono inviate unicamente a Torvalds che le analizza insieme all'elite e decide se procedere ad un avanzamento della “Prepatch” o bocciarla;

B) Se la versione supera la fase di “prepatch”, approda alla fase “Mainline” ossia il vero e proprio processo di sviluppo, debug e produzione della nuova versione del kernel;

C) Successivamente, grazie all'opera immensa dei “mainteiner”, il kernel passa alla fase “Stable” che purgata da tutti i possibili difetti viene rilasciata publicamente a chiunque voglia implementarla nella propria distro.

In effetti le cose sono leggermente più complesse: all'intero processo produttivo viene applicato un sistema “a scalare” che funziona, pressapoco, in questo modo:

A) poniamo che la versione 4.0 è in fase mainline, allora va da se che la versione 3.9 è in fase stable e la versione 3.8 è stable ma affidata ai mainteiner diventa una LT (Long Term) edition;

B) esce la versione 4.1 che quindi è una mainline ergo la 4.0 passa in stable, la 3.9 (probabilmente) si affianca alla 3.8 e diventa anch'essa una LT edition;

C) ...e così via.

Chi sono i mainteiner?
Sono i cosiddetti manutentori ossia dei “mostri sacri” che dedicano parte del loro tempo a mantenere efficaci e funzionali le versioni del kernel che, man mano che passa il tempo, vanno invecchiando e diventano, loro malgrado, obsolete e/o non garantiscono livelli adeguati di sicurezza; i manutentori cercano di tappare falle, risolvere bug fino al punto in cui la versione viene ufficialmente dismessa ossia diventa una EOL (End Of Life); per trasparenza e correttezza viene sempre indicata la data in cui un kernel diventa EOL, a quel punto cessa totalmente l'attività di supporto da parte del manutentore e qualunque distro ha l'obbligo di eliminarla dal suo repository e non renderla più pubblicamente disponibile.

Ci fermiamo qua e stasera, spero, di continuare.

zappy
11-09-2015, 21:00
...esatto, troppi "automatismi" di facile uso, gli script kiddie ringraziano.
non è questione di automatismi. sono sempre stati "sw" che mettono le mani dove (anzi, come) non si dovrebbe. solo che "una volta" forse c'era meno interesse a metterle non solo dove uno s'aspetta, ma anche altrove.
Oggi, appunto, non mi fiderei più (anzi, a dir la verità sono sempre stato un po' restio).

zappy
11-09-2015, 21:20
...Nelle numerose prove negli anni con Ubuntu e derivate ho sempre avuto delle ottime sensazioni nell'utilizzo molto basilare ma appena inizio a metterci le mani sembra di avere a che fare con equilibrismi davvero precari.
.............
Finora ho visto troppo focus sull'apparenza (theming e desktop environment) e vaghezza nella sostanza (stabilità operativa e immediatezza d'uso per quanto riguarda la personalizzazione, l'installazione e configurazione di applicativi).
concordo pienamente.
anche se a dirla tutta sembra che 'sto equilibrio riesca incredibilmente a restare in piedi, nonostante tutto.

RAEL70
11-09-2015, 22:56
Dopo aver superficialmente affrontato il discorso sul (sui) kernel possiamo affrontare un breve escursus nel mondo delle distribuzioni.

Scegliere una distribuzione non è una cosa facile e scontata, non tanto per l'altissimo numero di scelte praticabili, quanto per diversi parametri che dobbiamo tenere, contemporaneamente, presenti per cercare di arrivare alla scelta che più ci può soddisfare.

La prima domanda che un novizio spesso si pone è la seguente: “Cosa debbo farci con Linux?”

La risposta che egli si da, spessissimo, è immediata: “Più o meno quello che faccio con Windows”.

Mai risposta fu più dannosa e divagante: con Linux non si può fare tutto quello che si fa con Windows e quelle cose che si riescono a fare vengono fatte “alla Linux” e non “alla Windows”.

Linux non è un alter-ego di Windows, non lo è mai stato e nessuna community al mondo vuole che lo diventi mai, meglio chiarire fin da subito come stanno le cose.

Differenti principi ispiratori, differenti etiche, differenti modalità d'uso, differenti tipologie di utenti, differenti metodologie di sviluppo: mai due SO sono stati così distanti teoricamente e praticamente (Linux e OS X sono molto più vicini…).

Windows è un SO sviluppato per la massa e quest'ultima è soprattutto interessata ad un uso alquanto basilare delle funzionalità di un SO; molta più importanza viene data al Software Applicativo di Ufficio, ai giochi, alla navigazione, alla comunicazione e alla fruizione di materiale multimediale sotto varie forme; tutto il resto, visto sotto la lente dei grandi numeri, è solamente una nicchia riguardante altre abitudini d'uso.

Buona parte del mondo Linux gira, si sviluppa e ha un senso intorno all'evoluzione del kernel; buona parte del lavoro di un team di una distro si basa sul kernel adottato, tutto deriva da esso e la sua implicazione, in qualsiasi processo produttivo (Libero o Open Source), è preminente: in parole povere, Linux è kernel-centrico, Windows no.

Non sto profilando nessuno ma è indubbio che la storia qualcosa insegna e il concetto di “massa” è tipico di fenomeni vasti e diffusi come ad esempio Windows; tutto si può dire di Linux tranne che definirlo “fenomeno di massa”, nella sua galassia il concetto di “individualità” ha ancora un senso.

In pratica, quindi, esistono due tipologie di utenti differenti, che tra loro sono necessariamente incompatibili?
NO.

L'utente Windows può benissimo diventare utente Linux purché smetta di pensare in “windowsiano” e inizi ad usare il “linuxiano” esattamente come un utente Linux, entrando nel mondo di Microsoft, deve mettere da parte determinati concetti fondamentali e accettarne di altri totalmente differenti.

Ogni singolo individuo può usare entrambi gli SO purché non pretenda di trovare nell'uno ciò che riscontra nell'altro.

Metaforicamente parlando, si possono considerare i due SO come due paesi diversi: se sono un italiano e vado all'estero non posso pensare di parlare e comportarmi come se fossi nel mio paese, devo usare la lingua estera e debbo adattarmi alle tradizioni e ai costumi del luogo, qualunque essi siano.

Allo stesso modo, non si può pretendere di usare Linux usando le abitudini d'uso tipiche di Windows: sei in una “terra straniera”, sei un “ospite” (almeno finché non avrai padroneggiato abbastanza le funzionalità di Linux) e pertanto devi avere rispetto di come il sistema è stato concepito (da decenni); nessun utente Linux pretende che Windows diventi come “Tux”, ad ognuno il suo. Se rispetti Linux (ossia inizi a comprendere la sua logica funzionale) allora Linux ti saprà premiare altrimenti nessuno ti obbliga a fare questo viaggio e si può rimanere, serenamente, nella propria terra natia.

I parametri fondamentali da considerare nella scelta di una distribuzione, per un novizio, sono i seguenti:

A) tipo di distribuzione, per i novizi è sempre consigliata quella generica ossia le “Desktop Oriented” che oltre ad andare bene a loro vanno bene anche alla maggior parte degli utenti Linux;

B) tipo di Desktop Environment ossia l'Ambiente Desktop utilizzato; in Windows (per ogni versione) ne è disponibile solo uno mentre in Linux ne esistono davvero tanti, da KDE a Gnome, da Cinnamon a Xfce, da Mate a Plasma, da Lxde a Enlightenment e ancora tanti altri; solitamente le distro hanno un DE primario con cui le prestazioni sono ottimali ma gli utenti hanno ampia libertà di scelta e possono variare il DE ad ogni sessione di Linux se lo desiderano;

C) Gestore di pacchetti ossia quel sistema che si occupa dell'installazione, rimozione, configurazione e aggiornamento del software applicativo, anche in questo caso esiste una discreta varietà di scelta e ogni distro adotta quella preferita, si va dal “principe” dei gestori ossia RPM (Red Hat Package Manager) sviluppato da Red Hat a dpkg, da Apt a Synaptic; non è un parametro fondamentale per la scelta ma sicuramente Synaptic è uno dei più adatti ai novizi;

D) il tipo di architettura adottata, qui per evitare qualunque tipo di confusione diamo per scontato che si scelga la soluzione X86/64;

E) internazionalizzazione ossia se è presente la versione italiana e sotto questo punto di vista Linux, per i novizi, non crea particolari problemi;

F) il parametro fondamentale, la grandezza e il grado di attività della community che rimane sempre il punto centrale per il supporto, le guide, le soluzioni a tutte le problematiche, sia per i novizi che per gli esperti.

Da queste scelte e considerato che il sottoscritto non conosce tutte le 280 distro, che nella sua vita ne ha provate poco meno di 20, la mia rosa è volutamente alquanto stringata ma, forse, questo sarà un motivo in più per non provocare ulteriore confusione nel novizio utente Linux.

Partiamo quindi da ROBOLINUX 8.1 (http://www.robolinux.org/) (derivazione Debian), una distro americana decisamente particolare. Creata nel 2011 da John Martison, Robolinux ha una particolarità: l'utente che la installerà si troverà Linux con dentro Windows.

Si,proprio così, ROBOLINUX incorpora gia due VM con Windows Xp e Seven pronte all'uso; in questo modo, per il novizio, sarà meno traumatico il distacco da Microsoft.

Ad ogni modo, la cosa più importante di ROBOLINUX (che adesso adotta anche Cinnamon oltre a XFCE e MATE) è che gran parte delle donazioni che riceve vengono donate alla ROBOLINUX Charity Foundation che dal 2012 opera in Cambogia per aiutare i bambini e le famiglie povere di quello sventurato paese.

ROBOLINUX, in pochi anni, si è conquistata la stima da parte di svariati utenti Linux e quindi non posso che consigliarla.

Passiamo quindi a LINUX LITE 2.6 (https://www.linuxliteos.com/) (derivata Ubuntu), una distro neozelandese che adotta XFCE come DE e che anch'essa (come ROBOLINUX) ancor di più cerca di mettere a proprio agio il novizio facendolo immergere in un ambiente Desktop molto, davvero molto simile a Windows.

PCLINUX OS (http://www.pclinuxos.com/) (derivata Mandriva), una distro americana disponibile in ben 4 DE (MATE, LXDE, KDE e FULL MONTY), attualmente arrivata alla versione 2014.12 (anno.mese), è un riferimento per chi vuole trovare in Linux quel feedback tipico di Windows. Personalmente preferisco le prime due ma questa è comunque una scelta da provare.

UBUNTU 15 (http://www.ubuntu-it.org/) (derivata Debian) ossia Linux per la massa. Con tutti i pregi e i difetti, rimane la distro più famosa in ambiente Windows e aldilà di critiche etiche e/o di DE (Unity), è sicuramente una delle soluzioni più praticate dai novizi. Bisogna prenderne atto e dire che, tutto sommato, la scelta è condivisibile.

Terminiamo con LINUX MINT 17.2 (http://www.linuxmint.com/) (derivata Ubuntu), distro che ebbe origine in Irlanda ma il cui team di sviluppo è guidato da un francese. Filosofia alquanto conservativa, MINT ha scalato tutte le classifiche di gradimento degli utenti perché adotta una usabilità decisamente intuitiva, simil Windows, una più che discreta stabilità e un parco software davvero ricco e completo. Forte di una community vasta e attiva, MINT può rappresentare la prima vera distro per un novizio di Linux, spesso potrebbe anche rappresentare l'ultima…

-Maxx-
11-09-2015, 23:34
Ciao Maxx e benvenuto nel thread.:)

Da quello che scrivi mi sembra d'intuire che hai avuto problemi soprattutto in ambito gaming e/o video.

Inutile qui discutere di quale hardware stiamo parlando (a tal proposito vale perfettamente il concetto espresso da Ishtar) ma ovviamente ci possono essere determinate configurazioni hardware che qualche distro di Linux non riesce ancora a gestire perfettamente.

Per farti un esempio, sul mio pc ho una vecchia Nvidia e tutto mi ha sempre funzionato perfettamente (Linux Mint, Open Suse e CentOS).


Il concetto di stabilità è molto più chiaro ad uno sviluppatore Linux che non ad uno Windows (e quando si parla di stabilità, in primis, ci si riferisce al kernel).

Una delle caratteristiche del Kernel di Linux (ma non vorrei entrare troppo nel tecnico) è che esso è modulare: in sostanza il kernel stesso è suddiviso in moduli, ad ognuno dei quali è affidato un compito (gestione dei dispositivi, gestione della rete, gestione degli eseguibili, gestione del file system, gestione delle chiamate di sistema).

Quando uno sviluppatore ha intenzione di modificare una parte del kernel, sostanzialmente compie tre attività:

A) definisce le risorse di sistema che gli necessitano, le inizializza e ne prende possesso;

B) viene eseguita la funzione progettata/realizzata;

C) rilascia tutte le risorse di sistema utilizzate rendendole nuovamente disponibili.

Può capitare che la risorsa di sistema (dispositivo hardware ergo scheda video) non sia stata correttamente inizializzata o, ancor più probabile, che non esiste alcun modulo compatibile con l'hardware in oggetto rendendo l'acquisizione e il successivo rilascio della risorsa decisamente complicato ed instabile.

Purtroppo, a questo basso livello, l'iterazione kernel/driver è fondamentale.

Concretamente accade questo:
A) abbiamo un processo (utente e/o di sistema) che chiede di accedere e prendere possesso di un dispositivo;
B) il processo in questione, pertanto, accede al kernel il quale deve elaborare la richiesta e identificare la risorsa richiesta;
C) il kernel, identificata la risorsa, avvia l'esecuzione dello specifico driver;
D) il driver prende possesso della risorsa e la fa funzionare.

In sostanza quindi il kernel è un esecutore di driver, se quest'ultimi sono scritti male o sono incompleti o sono stati scritti non avendo tutte le informazioni necessarie sull'hardware in questione, può capitare che lo stesso vada in blocco o collassi.

Teoricamente però, essendo il kernel di Linux modulare, il crash di un driver non può mandare in tilt il kernel stesso; il modulo che non risponde viene automaticamente chiuso.

Ricordo anche che essendo il kernel composto da moduli statici e dinamici, c'è sempre un nucleo del kernel che continua a funzionare in maniera indipendente da quello dinamico (viene cioè eseguito quando necessario).

Il discorso comunque è complesso ma, in linea teorica, la responsabilità principale di un funzionamento non perfetto di una periferica è sempre da addebitare maggiormente al driver che non al kernel in se (il kernel non aggiusta, automaticamente, un driver scritto male).

Ciao Rael, anche io ho una vecchia scheda video Nvidia (GTS 450) ma l'esperienza d'uso non è la stessa nei due ecosistemi, sarò stato sfortunato.

Comunque ti ringrazio tanto per la spiegazione tecnica, è sempre interessante approfondire queste tematiche. :)

Personalmente credo che le tue considerazioni sono esemplari perchè anche se forse alcuni utenti storici di linux credono che non sia così sono convinto che molti , moltissimi utenti hanno provato specie negli ultimi anni ad avvicinarsi al mondo del pinguino non necessariamente per discorsi filosofici quanto per esempio per curiosità , per motivi economici , ecc.. e la maggior parte si sono scontrati proprio con quello che descrivi , cioè la parte di utilizzo che viene dopo quella basica definibile avanzata come potrebbe essere l' installare un programma piuttosto che una stampante passando per l' impossibilità di usare dei software che non hanno la controparte per linux e quant' altro , con il prevedibile scoramento che li ha portati ben presto a dire che "linux per quanto interessante non fa per me"...

È inutile girarci attorno , Linux non è un sistema operativo "as is" ma richiede una fase di addestramento all' utilizzo che si scontra inevitabilmente con quella diametralmente opposta di Windows che più volte ho definito "due click fatto finito" , cioè fruibile ai più senza tanti sbattimenti e forse , sottolineo forse , anche il mondo del pinguino dovrebbe adeguarsi alla domanda del pubblico che chiede appunto una fruibilità maggiore , senza per questo snaturare necessariamente la parte filosofica , e mi domando è forse chiedere troppo?

:)

Sono sicuro che nel futuro qualcuno riuscirà finalmente a trovare la quadra della situazione, di certo il vizio di realizzare fork e derivate è scappato di mano ed ha disperso gli sforzi di programmazione in tante direzioni differenti.

Poi questi sono ragionamenti da utente comune, esistono ambiti professionali dove Linux è un'eccellenza e bisogna rendergli giustamente merito. ;)

Le esigenze di chi col pc ci gioca è innegabile che vengano soddisfatte in maniera molto piu efficace da windows . E' uno dei casi in cui non consiglierei gnu/linux. A priori.
In merito ai driver proprietari nvidia, effettivamente plymounth da problemi ( KMS), credo sia possibile metterci una pezza, o usare i driver noveau , oppure togliere plymounth, la soluzione migliore, vista l'inutilità ai fini pratici.
Per il browser che con contenuti video ( flash ? html5 ? ) rallenta le cause possono essere molteplici è difficile darti una soluzione senza altri dettagli sulla configurazione dei broswer e o del driver ( meglio configurarli in xorg per farli funzionare senza problemi https://wiki.archlinux.org/index.php/NVIDIA )
Configurare i colori del monitor manualmente o tramite un profilo icc gia disponibile è possibile, probabilmente è piu laborioso
Sulla diagnostica un software come MSI Afterburner non ho idea se esista, certamente per tenere sotto controllo i parametri del pc, linux ha uno strumento a mio avviso molto interessante, Conky , certo bisogna configurarselo, ma fatto cio, hai a sempre visibile sullo schermo tutto quello che ti interessa.
Ho cercato di rispondere alle tue rimostranze non per dimostrare chissa che, molto piu semplicemente per cercare di far comprendere anche ad altri che alcune problematiche possono essere risolvibili, altre parzialmente e per alcune è necessario rinunciare alle proprie abitudini ed adattarsi.

Hai perfettamente ragione ed hai fatto bene ad esporre le tue argomentazioni e conoscenze, certamente quando si pensa di poter cambiare il SO non ci si può aspettare di ottenere tutto e subito! :D

raffilele
12-09-2015, 01:42
oggi ho "giocato" un po' con linux mint caricato live su un vecchio portatile che avevo.

come previsto il mio pc è rinato, sembrando 10 volte più veloce che con windows. mi stuzzica continuare a tenerci linux sopra, ma a questo punto non so se mi conviene continuare con il live o installarlo. in caso di installazione non mi fido molto, per ora, a togliere windows per alcuni programmi che non so come funzioneranno o come li sostituirò su linux.

quindi cosa mi conviene fare? leggendo il forum mi pare di capire che sconsigliate il doppio SO da scegliere con un boot, ma piuttosto virare sulla virtualmachine, che però in ambiente windows il mio portatile regge davvero male. nel caso tenerlo in live che tipo di limitazioni mi comporta?

altra piccola domanda. io ho installato linux mint cinnamon, ma non ho ben capito cosa cambia tra questo e le altre versione: è solo una questione "cosmetica"?

RAEL70
12-09-2015, 07:02
come previsto il mio pc è rinato, sembrando 10 volte più veloce che con windows. mi stuzzica continuare a tenerci linux sopra, ma a questo punto non so se mi conviene continuare con il live o installarlo. in caso di installazione non mi fido molto, per ora, a togliere windows per alcuni programmi che non so come funzioneranno o come li sostituirò su linux.

quindi cosa mi conviene fare? leggendo il forum mi pare di capire che sconsigliate il doppio SO da scegliere con un boot, ma piuttosto virare sulla virtualmachine, che però in ambiente windows il mio portatile regge davvero male. nel caso tenerlo in live che tipo di limitazioni mi comporta?

altra piccola domanda. io ho installato linux mint cinnamon, ma non ho ben capito cosa cambia tra questo e le altre versione: è solo una questione "cosmetica"?
Caro Raffaele, mi fa piacere che Mint ti abbia soddisfatto e sorpreso ma credimi che, concretamente, hai provato poco o nulla.

L'uso di una Live va bene solo per prendere confidenza con la GUI ma per valutare davvero la bontà di una distro (prestazioni, funzionalità, stabilità) bisogna procedere all'installazione.

Come ho detto in precedenza a Tiger, l'ideale è installare una distro accanto a Windows (eventualmente, se si vuole eliminare la partizione Linux ,la cosa non è così complessa come si può pensare...) realizzando un dual-boot, al limite si può creare una VM e usarla all'interno di Windows, quest'ultima soluzione è comunque da preferire ad un puro uso Live.

Usare una distro in Live, per capirci, è molto limitante: non puoi installare pacchetti software, non puoi aggiornare l'SO, non puoi configurare il sistema in modo permanente...

Tutto funziona in RAM e pertanto le prestazioni sono notevolmente minori rispetto ad una installazione normale.

Cinnamon è un DE ossia un Ambiente Desktop, una GUI per intenderci; essendo sviluppato dallo stesso team di Mint è da considerarsi l'opzioni ideale quando si usa questa distro; ovviamente puoi scegliere altri DE (p.e KDE, Mate o XFCE), cambierà sostanzialmente l'aspetto grafico.

RAEL70
12-09-2015, 08:30
Desideravo terminare il post di ieri notte ma ero stanco e ho dovuto fermarmi.

Alla fine di quella piccola lista ritengo Linux Lite la scelta migliore, il passaggio più soft possibile per un utente Windows che vuole approdare, in punta di piedi, nella galassia Linux.

Linux Mint è certamente adeguato allo scopo ma per certe cose bisogna avere quel pizzico di conoscenza che può risolvere molte problematiche; Linux Lite invece è una distro fatta su misura per i novizi, piena di software e di tutto quello che è necessario per ricorrere il meno possibile al terminale.

Ovviamente queste sono opinioni personali, decisamente opinabili e sindacabili.:)

Flying Tiger
12-09-2015, 08:32
RAEL70 stai facendo un lavoro splendido ma sopratutto ,senza voler riprendere argomenti già trattati , comprensibile proprio a quella categoria di utenti a cui è dedicata , cioè i novizi e "quel" relatore citato alcuni reply fa avrebbe dovuto fare la stessa cosa, sicuramente avrebbe alimentato l' interesse del pubblico anzichè spingerlo a andarsene...

Per quanto riguarda le distribuzioni che citi come adatte a noi neofiti , naturalmente mi considero di questa categoria , oltre a quelle diciamo più conosciute dal pubblico come Ubuntu e Mint , mi ha colpito non poco la Robolinux di cui per la verità avevo letto qualcosa nei vari forum senza però approfondirne la conoscenza, sia per la presenza nativa di windows anche se ovviamente in VM (che per la cronaca sono solo versioni trial quindi per usarle correntemente occorre ovviamente avere un regolare seriale..) , sia per la lodevole iniziativa dello scopo della donazione che a quanto ho visto per altro è diciamo obbligatoria anche se la cifra da impegnare è veramente minima ,sia perchè è disponibile anche con cinnamon che per me è quello ideale,sia e sopratutto perchè richiama già dal nome il mondo dell' aviazione di cui sono un' appassionato da sempre ;)

Molto molto interessante , appprofondisco senz' altro il discorso chiaramente anche con una prova in live sul sitema X99 giusto per vedere se non ha problemi come per esempio la MInt 17.2 che su questo non ne vuole sapere di avviarsi a differenza della 17.1 che invece funziona alla grande, e se tutto va come spero domani la installlo in VM anche se per la verità sono tentato dalla doppia installazione seppure non sia del tutto convinto sopratutto per il discorso che a ogni avvio del sistema occorre necessariamente selezionare il sistema operativo che si vuole utilizzare e per passare da uno all' altro è obbligatorio riavviare il sistema, vediamo....

In ogni caso , in un modo o nell' altro , sicuramente continuo a usare correntemente Linux , devo dire anche un pò a sorpresa che da quando ho installato Mint sul muletto per così dire è piu il tempo che sono su questo che non quello che sono su windows , a parte ovviamente per la questione simulatori e lavoro , certo non posso definirmi un' appassionato del mondo del pinguino ma questo ambiente, come si dice , più lo uso e più mi intriga...;)

E ribadisco , tra l' altro confermando quello che ha detto anche REAL70 , che per avere un riscontro veritiero su cosa significhi utilizzare un sistema Linux occorre necessariamente installarlo perchè è tutta un' altra cosa rispetto alla live...

:)

s-y
12-09-2015, 09:33
ciao complimenti innanzitutto a rael70 per la costanza e l'impegno davvero degni di nota
aggiungo una velocissima nota su linux mint (senza entrare nel merito del thread, che varrebbe pure la pena ma serve 'testa').
in ambiti di produttivita' (volendo solo personale, dato che in altri ambiti si e' legati piu' a implementazioni spesso proprietarie) trovo che la versione con mate sia la piu' indicata, essendo piu' 'conservativa' rispetto all'interazione utente. il tutto a prescindere se si sia esperti o meno di linux.
per dire, fa comodo in pochi minuti avere una macchina pronta all'uso e 'con barre finestre e pulsanti dove devono essere' (questa un'iperbole per rendere l'idea)

raffilele
12-09-2015, 10:05
Caro Raffaele, mi fa piacere che Mint ti abbia soddisfatto e sorpreso ma credimi che, concretamente, hai provato poco o nulla.

L'uso di una Live va bene solo per prendere confidenza con la GUI ma per valutare davvero la bontà di una distro (prestazioni, funzionalità, stabilità) bisogna procedere all'installazione.

Come ho detto in precedenza a Tiger, l'ideale è installare una distro accanto a Windows (eventualmente, se si vuole eliminare la partizione Linux ,la cosa non è così complessa come si può pensare...) realizzando un dual-boot, al limite si può creare una VM e usarla all'interno di Windows, quest'ultima soluzione è comunque da preferire ad un puro uso Live.

Usare una distro in Live, per capirci, è molto limitante: non puoi installare pacchetti software, non puoi aggiornare l'SO, non puoi configurare il sistema in modo permanente...

Tutto funziona in RAM e pertanto le prestazioni sono notevolmente minori rispetto ad una installazione normale.

Cinnamon è un DE ossia un Ambiente Desktop, una GUI per intenderci; essendo sviluppato dallo stesso team di Mint è da considerarsi l'opzioni ideale quando si usa questa distro; ovviamente puoi scegliere altri DE (p.e KDE, Mate o XFCE), cambierà sostanzialmente l'aspetto grafico.

io vorrei provare nel caso la doppia installazione, poichè la VM su quel portatile non regge benissimo.

in questo caso la partizione mi conviene crearla in ambiente windows o con la distro linux caricata Live?
poi una volta creata la partizione mi basta caricare sempre live linux su quella nuova e da li installare definitivamente la distro, giusto?

RAEL70
12-09-2015, 10:10
@ Tiger: ti ringrazio Tiger :mano:.

Anche se forse non traspare, l'ostacolo più difficile da superare è quello di sintetizzare i concetti e trasformarli in cose semplici da descrivere e comprendere.

Volutamente tralascio alcune cose perché altrimenti non si arriverebbe al dunque.

Ad ogni modo la cosa più importante è far conoscere Linux e far capire alla gente che oltre a Windows c'è qualcos'altro; conoscere possibili alternative è importante, soprattutto da un punto di vista sociale.

Per quanto riguarda RoboLinux davo per scontato che s'intuisse che le VM dovevano poi essere attivate con un regolare seriale, non si può pensare che MS abbia regalato licenze ad iosa a RoboLinux :D.

T'invito comunque ad installare Linux Lite perché è davvero un gioiellino di distro; il team ha lavorato in modo sopraffino riuscendo a creare un Linux dove, spesso, si ha la sensazione di usare Windows: notevole, decisamente notevole.

Per il resto andrò avanti se gli utenti lo vorranno (magari parlando anche di altri aspetti che non sono stati affrontati finora) oppure mi fermerò sperando che tutto quello che noi abbiamo scritto possa servire da sprono a chi ha paura o diffidenza a provare "Tux".

@ S-Y: Mint è già di per se conservativa ma va bene anche l'edizione MATE.:)

NiubboXp
12-09-2015, 10:22
oggi ho "giocato" un po' con linux mint caricato live su un vecchio portatile che avevo.

come previsto il mio pc è rinato, sembrando 10 volte più veloce che con windows. mi stuzzica continuare a tenerci linux sopra, ma a questo punto non so se mi conviene continuare con il live o installarlo. in caso di installazione non mi fido molto, per ora, a togliere windows per alcuni programmi che non so come funzioneranno o come li sostituirò su linux.

quindi cosa mi conviene fare? leggendo il forum mi pare di capire che sconsigliate il doppio SO da scegliere con un boot, ma piuttosto virare sulla virtualmachine, che però in ambiente windows il mio portatile regge davvero male. nel caso tenerlo in live che tipo di limitazioni mi comporta?

altra piccola domanda. io ho installato linux mint cinnamon, ma non ho ben capito cosa cambia tra questo e le altre versione: è solo una questione "cosmetica"?

ciao, ti do una risposta da nabbo, perchè anche io ho messo linux da poco tempo, un paio di settimane credo, io l'ho sostituito al sistema principale e prima di fare questo i passi che ho fatto sono stati i seguenti

1) capire cosa ci faccio col pc ed i programmi che mi servono assolutamente
2) valutare se quei programmi ci sono anche per linux, in caso contrario vedere se c'è un alternativa valida
3) usare i forum per stemperare i miei dubbi

fatto questo ho formattato e messo linux, una volta installato, mi sono reso conto che per molte applicazioni, il punto 2 è stato inutile, perchè molte cosa che facevo con programmi esterni all'os su windows, in mint li ho trovati preinstallati e pronti all'uso

aggiungo il 4 punto dopo perchè è degno di attenzione particolare

4) magari gia con la live verificare i dispositivi esterni se ti funzionano correttamente, personalmente i driver della mia stampante non erano inclusi nell'os, ho quindi dovuto in seguito fare ricerche su internet per farla funzionare, ci ho perso, da completo nabbo un oretta di tempo o poco piu, ma se avessi saputo cosa fare, in 5 minuti avrei risolto


per quello che riguarda i DE ovvero "le altre versioni" la risposta è ni, principalmente è la prima cosa che noti, ma credo abbiano anche alcuni programmi differenti installati, ma chi è piu esperto di me mi corregga se sbaglio.
ti consiglio di provarle in live, e vedere quale ti piace di piu, e quale ti sembra piu friendly

RAEL70
12-09-2015, 10:22
io vorrei provare nel caso la doppia installazione, poichè la VM su quel portatile non regge benissimo.

in questo caso la partizione mi conviene crearla in ambiente windows o con la distro linux caricata Live?
poi una volta creata la partizione mi basta caricare sempre live linux su quella nuova e da li installare definitivamente la distro, giusto?

Regola Aurea: l'installazione di Linux, in dual-boot, sia con un HDD (ergo due partizioni) o con due separati HDD, va sempre fatta avendo già Windows installato. Non fare mai il contrario ossia avere installato Linux e successivamente Windows.

Detto questo si procede nel seguente modo (ripeto condizioni iniziali con Windows installato)

Operazioni preliminari:

0) scaricare la ISO della distro scelta e creare un DVD bootstrap.

Iniziamo:

1) modificare il BIOS del pc modificando, se necessario, la sequenza di boot ponendo il lettore DVD/CD come prima sorgente;

2) inserire il dvd e far partire la macchina;

3) nella maggioranza dei casi ci ritroveremo con la versione Live attiva e funzionante;

4) nella quasi totalità dei casi sul Desktop sarà presente l'eseguibile per avviare l'installazione;

5) dopo aver scelto la lingua desiderata, nelle primissime fasi all'utente viene chiesto di partizionare l'HDD (nel caso si ha solo un HDD, nel caso di due HDD basta selezionare l'altro disco ossia quello dove non è presente Windows) e praticamente sempre Linux propone una configurazione di default; non modificate nulla e accettatela;

6) terminato il processo d'installazione Linux chiederà di fare lo shutdown del sistema;

7) togliete il dvd dal lettore e riavviate il Pc;

8) se tutto è andato bene vi ritroverete una schermata testuale dove vi viene chiesto quale SO avviare (questo boot loader chiamasi GRUB); qualunque scelta fate (Linux o Windows) i due SO si avvieranno normalmente;

9) si possono modificare determinati parametri di GRUB agendo con l'editor in Linux (per esempio, si può decidere che invece di attendere 30 secondi per l'avvio possono bastare solo 10 oppure scegliere la partizione di avvio di default dando così la possibilità di avviare un SO di default anche senza l'intervento manuale dell'utente).

Punto.

Flying Tiger
12-09-2015, 10:23
@ Tiger: ti ringrazio Tiger :mano:.

Anche se forse non traspare, l'ostacolo più difficile da superare è quello di sintetizzare i concetti e trasformarli in cose semplici da descrivere e comprendere.

Volutamente tralascio alcune cose perché altrimenti non si arriverebbe al dunque.

Ad ogni modo la cosa più importante è far conoscere Linux e far capire alla gente che oltre a Windows c'è qualcos'altro; conoscere possibili alternative è importante, soprattutto da un punto di vista sociale.

Per quanto riguarda RoboLinux davo per scontato che s'intuisse che le VM dovevano poi essere attivate con un regolare seriale, non si può pensare che MS abbia regalato licenze ad iosa a RoboLinux :D.

T'invito comunque ad installare Linux Lite perché è davvero un gioiellino di distro; il team ha lavorato in modo sopraffino riuscendo a creare un Linux dove, spesso, si ha la sensazione di usare Windows: notevole, decisamente notevole.

Per il resto andrò avanti se gli utenti lo vorranno (magari parlando anche di altri aspetti che non sono stati affrontati finora) oppure mi fermerò sperando che tutto quello che noi abbiamo scritto possa servire da sprono a chi ha paura o diffidenza a provare "Tux".

@ S-Y: Mint è già di per se conservativa ma va bene anche l'edizione MATE.:)

Ma figurati , come si dice dovere;)

Per Linux Lite guarda la sto scaricando adesso adesso , appena termino il download la provo , la questione "gioiellino" in effetti mi incuriosisce molto anche per il DE xfce che ancora non ho provato , a differenza di cinnamon , Mate e KDE....

Per la Robolinux , l' ho provata proprio poco fa ovviamente in live giusto per vedere l' ambiente , invece devo dire che dopo il lampo inziale non mi ha colpito più di quel tanto ,diciamo che personalmente a livello di feeling Mint/cinnamon rimane ancora superiore senza ovviamente voler togliere nulla alla prima...

:)

NiubboXp
12-09-2015, 10:24
@ Tiger: ti ringrazio Tiger :mano:.

Anche se forse non traspare, l'ostacolo più difficile da superare è quello di sintetizzare i concetti e trasformarli in cose semplici da descrivere e comprendere.

Volutamente tralascio alcune cose perché altrimenti non si arriverebbe al dunque.

Ad ogni modo la cosa più importante è far conoscere Linux e far capire alla gente che oltre a Windows c'è qualcos'altro; conoscere possibili alternative è importante, soprattutto da un punto di vista sociale.

Per quanto riguarda RoboLinux davo per scontato che s'intuisse che le VM dovevano poi essere attivate con un regolare seriale, non si può pensare che MS abbia regalato licenze ad iosa a RoboLinux :D.

T'invito comunque ad installare Linux Lite perché è davvero un gioiellino di distro; il team ha lavorato in modo sopraffino riuscendo a creare un Linux dove, spesso, si ha la sensazione di usare Windows: notevole, decisamente notevole.

Per il resto andrò avanti se gli utenti lo vorranno (magari parlando anche di altri aspetti che non sono stati affrontati finora) oppure mi fermerò sperando che tutto quello che noi abbiamo scritto possa servire da sprono a chi ha paura o diffidenza a provare "Tux".

@ S-Y: Mint è già di per se conservativa ma va bene anche l'edizione MATE.:)


vai avanti perchè è un piacere leggerti, sarebbe bello mettere alcuni tuoi post, o comunque concetti essenziali ad inizio topic, avresti dovuto riservarti qualche post

raffilele
12-09-2015, 10:33
Detto questo si procede nel seguente modo (ripeto condizioni iniziali con Windows installato)


5) dopo aver scelto la lingua desiderata, nelle primissime fasi all'utente viene chiesto di partizionare l'HDD (nel caso si ha solo un HDD, nel caso di due HDD basta selezionare l'altro disco ossia quello dove non è presente Windows) e praticamente sempre Linux propone una configurazione di default; non modificate nulla e accettatela;


quindi avendo un solo hd la partizione posso farla durante la fase di installazione, partendo direttamente dall'eseguibile sul desktop di linux live.

grazie

RAEL70
12-09-2015, 10:37
quindi avendo un solo hd la partizione posso farla durante la fase di installazione, partendo direttamente dall'eseguibile sul desktop di linux live.

grazie
Esatto.

Ovviamente Raffaele, fai prima un backup dei dati di Windows!

Anche se nel 99,9% dei casi tutto va a buon fine, c'è sempre quel 0,1% che si aggiunge alla Legge di Murphy...:rolleyes: :D

-Maxx-
12-09-2015, 10:39
@ Tiger: ti ringrazio Tiger :mano:.

Anche se forse non traspare, l'ostacolo più difficile da superare è quello di sintetizzare i concetti e trasformarli in cose semplici da descrivere e comprendere.

Volutamente tralascio alcune cose perché altrimenti non si arriverebbe al dunque.

Ad ogni modo la cosa più importante è far conoscere Linux e far capire alla gente che oltre a Windows c'è qualcos'altro; conoscere possibili alternative è importante, soprattutto da un punto di vista sociale.


Ciao Rael, stai facendo un grande lavoro e colgo l'occasione per darti un paio di suggerimenti per migliorare il thread:

- organizza i contenuti più importanti in modo da metterli in evidenza nel primo post, altrimenti si perdono nei meandri della discussione;

- ho letto il tuo post su come installare Linux e gestire il dual boot, magari ci hai già pensato ma potrebbe essere utile una guida su come creare chiavette USB bootable in modo da rendere l'installazione delle distro più veloce e liberarsi dal fardello del disco ottico che rischia di diventare uno scomodo usa e getta in questo ambito di testing.

Continua così che il tuo contributo è veramente interessante e utile! ;)

RAEL70
12-09-2015, 10:39
vai avanti perchè è un piacere leggerti, sarebbe bello mettere alcuni tuoi post, o comunque concetti essenziali ad inizio topic, avresti dovuto riservarti qualche post

Caro Niubbo, non pensavo che il thread avesse questo seguito, non era nelle mie intenzioni.:)

Magari più in là potrò fare un copia ed incolla e mettere tutto in un unico post.

RAEL70
12-09-2015, 10:41
Ma figurati , come si dice dovere;)

Per Linux Lite guarda la sto scaricando adesso adesso , appena termino il download la provo , la questione "gioiellino" in effetti mi incuriosisce molto anche per il DE xfce che ancora non ho provato , a differenza di cinnamon , Mate e KDE....

Per la Robolinux , l' ho provata proprio poco fa ovviamente in live giusto per vedere l' ambiente , invece devo dire che dopo il lampo inziale non mi ha colpito più di quel tanto ,diciamo che personalmente a livello di feeling Mint/cinnamon rimane ancora superiore senza ovviamente voler togliere nulla alla prima...

:)

Come ho scritto RoboLinux è ottima ma non aggiunge nulla al panorama delle altre distro mentre Linux Lite...beh avremo modo di parlarne.:)

RAEL70
12-09-2015, 10:45
Ciao Rael, stai facendo un grande lavoro e colgo l'occasione per darti un paio di suggerimenti per migliorare il thread:

- organizza i contenuti più importanti in modo da metterli in evidenza nel primo post, altrimenti si perdono nei meandri della discussione;

- ho letto il tuo post su come installare Linux e gestire il dual boot, magari ci hai già pensato ma potrebbe essere utile una guida su come creare chiavette USB bootable in modo da rendere l'installazione delle distro più veloce e liberarsi dal fardello del disco ottico che rischia di diventare uno scomodo usa e getta in questo ambito di testing.

Continua così che il tuo contributo è veramente interessante e utile! ;)
Caro Maxx, al primo tuo suggerimento ho già risposto a Niubbo :).

Per quanto riguarda il supporto DVD scelgo sempre quest'ultimo perché ignorando su quali macchine viene fatta l'installazione debbo anche considerare la possibilità (tutt'altro che remota) che il BIOS della macchina non contempli il bootstrap da USB.

Comunque mi hai dato un consiglio e cercherò di venirti incontro al più presto.

Dario771
12-09-2015, 11:49
Come ho scritto RoboLinux è ottima ma non aggiunge nulla al panorama delle altre distro mentre Linux Lite...beh avremo modo di parlarne.:)

Vorrei provarla la Linuxlite, purtroppo il mio net (SamsungNc10) su cui faccio le prove non ha i requisiti minimi (risoluzione display..)..
Piuttosto, vorrei chiederti di un argomento a cui ultimamente sto pensando, quando si usa per un bel pò una distro, nel mio caso Xubuntu (ora alla 15.04) giocoforza ci si installa una serie di programmi a cui si è legati per vari motivi, ed ogni volta che si installa su un altro pc tocca scaricare tutto di nuovo.. : è possibile crearmi un dvd iso (con possibilità di boot se volessi installarlo su un altro pc) partendo da ciò che ho installato sul pc?

RAEL70
12-09-2015, 12:03
Piuttosto, vorrei chiederti di un argomento a cui ultimamente sto pensando, quando si usa per un bel pò una distro, nel mio caso Xubuntu (ora alla 15.04) giocoforza ci si installa una serie di programmi a cui si è legati per vari motivi, ed ogni volta che si installa su un altro pc tocca scaricare tutto di nuovo.. : è possibile crearmi un dvd iso (con possibilità di boot se volessi installarlo su un altro pc) partendo da ciò che ho installato sul pc?
Caro Dario, certo che è possibile farlo.

In ambito tecnico si dice effettuare il "respin" dell'OS.

Vai su Linux Respin (http://www.linuxrespin.org/) e troverai il software e le istruzioni utili alle tue necessità.:)

P.S. Attenzione però: se cambi pc i driver contenuti nella tua ISO potrebbero non funzionare!

ishtar1900
12-09-2015, 12:46
Piuttosto, vorrei chiederti di un argomento a cui ultimamente sto pensando, quando si usa per un bel pò una distro, nel mio caso Xubuntu (ora alla 15.04) giocoforza ci si installa una serie di programmi a cui si è legati per vari motivi, ed ogni volta che si installa su un altro pc tocca scaricare tutto di nuovo.. : è possibile crearmi un dvd iso (con possibilità di boot se volessi installarlo su un altro pc) partendo da ciò che ho installato sul pc?

Perchè reinstallare tutto, o farti una iso, non serve. da live cloni il vecchio disco sul nuovo, lo metti sul pc, sempre da live fai gli aggiustamenti necessari ( es. fstab,grub ) e sul nuovo pc hai lo stesso identico sistema. Se poi necessiti di driver proprietari o specifiche configurazioni di sistema li aggiungi in seguito.
Detto cosi sembra complicato, per alcune operazioni dovrai usare il terminale, ma credimi è alla portata di chiunque, ovviamente dovrai seguire delle guide o chiedere aiuto in un forum linux, anche quello di questo sito, ci sono molti utenti che lo frequentano e sono in grado di aiutarti.

PS
Per chiarezza e cercando di semplificare al massimo il discorso senza entrare in dettagli che richiederebbero ben piu di uno stringato post, vi sono casi in cui è consigliabile reinstallare, sopratutto se non si sa dove mettere le mani, esempio da hd a ssd, da bios a uefi, in tal caso ad esempio su arch, pacman ti da la possibilità di crearti la lista dei pacchetti installati e successivamente di reinstallarli ( consigliabile "esportare" la /home originaria per le configurazioni personali), immagino che tale possibilità esista anche in distro basate su debian.

RAEL70
12-09-2015, 13:24
@ Ishtar:

Tutto dipende da cosa si vuole fare anche se, a conti fatti, direi che come tempo di lavoro non siamo sullo stesso livello.

Se, per esempio, gestisco una LAN con 30 postazioni con la stessa configurazione hardware, posso fare una ISO e installarla 30 volte.

Se invece non voglio fare la ISO allora devo mettere in conto 30 clonazioni di HDD.

D'istinto credo che installare una ISO di, al massimo, 4,7 Gb richieda un tempo inferiore che clonare un HDD da, poniamo, 250 Gb (non parliamo poi se l'HDD sarebbe da 1 Tb).

Comunque sono entrambi dei validi sistemi: anche se il vero "respin" non include la clonazione del disco.:)

ishtar1900
12-09-2015, 13:37
Nel tuo caso è chiaro sia piu semplice, ma penso che per utente che vuole installare la sua distro su un altro pc la clonazione possa risultare la soluzione piu ovvia. Poi chiaramente dipende anche dalla distro, tempo fa per curiosita ho provato archiso e pur con tutta la voglia e la passione che uno possa metterci, il confronto con una "brutale" clonazione è impietoso, non parlo poi di seguire la via "manuale" :D

RAEL70
12-09-2015, 16:51
Nel tuo caso è chiaro sia piu semplice, ma penso che per utente che vuole installare la sua distro su un altro pc la clonazione possa risultare la soluzione piu ovvia. Poi chiaramente dipende anche dalla distro, tempo fa per curiosita ho provato archiso e pur con tutta la voglia e la passione che uno possa metterci, il confronto con una "brutale" clonazione è impietoso, non parlo poi di seguire la via "manuale" :D
Si certo anche se Dario, di fatto, chiedeva di fare il backup totale del suo pc, trasformarlo in ISO e metterlo su un nuovo sistema (che comunque dovrebbe avere lo stesso hardware).

Questo si chiama "Re-spin" e può essere fatto in Debian e anche in Ubuntu.

Archiso non l'ho mai provato, ho sempre fatto installazioni da zero.:)

Flying Tiger
12-09-2015, 16:59
Come ho scritto RoboLinux è ottima ma non aggiunge nulla al panorama delle altre distro mentre Linux Lite...beh avremo modo di parlarne.:)

Ho provato poco fa la Linux Lite , il DE xfce per la verità non mi ha colpito più di quel tanto però è una distro molto molto interessante , degno di nota il control center che in pratica è come il pannello di controllo di windows e ti permette di settare tutto in modo molto intuitivo e direi anche semplice.

Mi ha stupito invece , pur essendo il live ,la velocità con cui si carica e quella del sistema operativo in generale , posso senz' altro dire che per il momento è quella più veloce ed è superiore anche alla già ottima Mint/cinnamon , tra l' altro a differenza della Mint 17.2 questa ha funzionato praticamente da subito con la piattaforma X99 con tutte le periferiche riconosciute compresa la scheda audio Essence STX II con tanto di stringa indentificativa, notevole senza dubbio...

Che dire , dopo aver provato in questi giorni parecchie distro , tra cui Ubuntu, Kubuntu , la già citata Mint piuttosto che OpenSuse , Debian, PCLinuxOS e altre avevo quasi deciso di procedere all' installazione di Mint 17.1 (la 17.2 non funziona...) anche se mi scoccia non poco appunto non poter avere l' ultima versione , ma per questo motivo oltre che per quelli sopracitati andrò sicuramente a installare la Linux Lite , una distro come dicevo molto molto interessante e senza dubbio quella più a misura di noviizo...

:)

RAEL70
12-09-2015, 17:14
Caro Tiger, che dirti?:D

XFCE non è particolarmente affascinante e spettacolare ma lo reputo un buon DE perché è, diciamo così, molto discreto, non invadente, insomma non sarà apprezzato da chi vuole strepitosi effetti grafici ma è leggero e tanto basta per chi lavora.

Linux Lite è davvero un gioiellino e sfido qualunque utente Windows a non percepire, fin da subito, l'atmosfera di casa.

Mint e Lite usano, praticamente, lo stesso kernel quindi non perdi nulla di così importante.

Come scrive il team "We write our code > collaborate and share it on github > test it thoroughly > package it for the correct architecture > test it thoroughly as a .deb > deploy it to our repos.", semplice e lineare esattamente come Linux Lite.:)

Dimenticavo, se quando lo installi non riesci ad applicare la lingua italiana, fammi un fischio che ti dico come si fa (ci vogliono 3 secondi).:)

Flying Tiger
12-09-2015, 17:50
Caro Tiger, che dirti?:D

XFCE non è particolarmente affascinante e spettacolare ma lo reputo un buon DE perché è, diciamo così, molto discreto, non invadente, insomma non sarà apprezzato da chi vuole strepitosi effetti grafici ma è leggero e tanto basta per chi lavora.

Linux Lite è davvero un gioiellino e sfido qualunque utente Windows a non percepire, fin da subito, l'atmosfera di casa.

Mint e Lite usano, praticamente, lo stesso kernel quindi non perdi nulla di così importante.

Come scrive il team "We write our code > collaborate and share it on github > test it thoroughly > package it for the correct architecture > test it thoroughly as a .deb > deploy it to our repos.", semplice e lineare esattamente come Linux Lite.:)

Dimenticavo, se quando lo installi non riesci ad applicare la lingua italiana, fammi un fischio che ti dico come si fa (ci vogliono 3 secondi).:)

Si confermo , a livello di feeling con l' ambiente windows non c'è niente di meglio , sin da subito come dici giustamente si percepisce quell' aria di casa che la differenzia in maniera significativa dalle altre distro , anche rispetto a Mint che in quanto a questo aspetto la reputo senza dubbio tra le migliori.

A livello di spettacolarità e effetti del DE tra tutte quelle che ho provato a mio avviso la migliore è la Kubuntu 15 con Plasma 5 , davvero una meraviglia anche se per contro si nota da subito la notevole pesantezza nell' utilizzo dei vari menu , ecc... , sotto questo aspetto come dicevo nel reply precedente con Linux Lite non ce n'è per nessuno , neanche per Mint/cinnamon che pure ha la sua da dire....

Comunque questo pomeriggio lo definirei "linuxiano" visto che l' ho dedicato interamente a provare distro ,e a prescindere che mi sono anche divertito , perchè volevo documentarmi per quanto possibile sul "parco distro" adatto ai novizi e provarle direttamente prima di decidere quale installare anche sul sistema primario X99 in dual boot , come ribadisco questo discorso non mi fa impazzire però non mi pare ci siano alternative e per contro mi interessa usare Linux anche su questo per non dover tutte le volte avviare il muletto oltre al fatto di avere un' hardware di ultima generazione compreso l' SSD che male non fa..;)

Certamente se ho dei problemi con l' impostazione della lingua ti faccio un fischio , intanto grazie...e non solo per questo;)

:)

zappy
12-09-2015, 17:54
... tutte le periferiche riconosciute compresa la scheda audio Essence STX II con tanto di stringa indentificativa, ...
a titolo informativo, la stringa identificativa credo la trasmetta l'hw /probabilmente fa parte del protocollo del bus (usb/pci ecc.), quindi è quasi sempre presente anche se poi l'hw non riesci a farlo funzionare veramente.
per es a me identifica correttamente vari modelli di winmodem 56k, ma poi non funzionano ;)
insomma, la stringa non è niente di che.

zappy
12-09-2015, 17:58
... degno di nota il control center che in pratica è come il pannello di controllo di windows e ti permette di settare tutto in modo molto intuitivo e direi anche semplice...
è un componente di xfce, quindi lo trovi anche su mint xfce.
molto simile è il centro di controllo di mate, presente su tutte le distro che usano mate.

s-y
12-09-2015, 18:57
mi permetto un'altra nota veloce
a mio parere il voler usare linux senza guardare 'sotto il cofano', cosa che cmq e' sempre piu' possibile (almeno apparentemente) e' un po' una forzatura e/o puo' essere fuorviante.
non ho letto tutto il thread quindi il discorso puo' essere gia' stato affrontato (e percio' mi scuso nel caso) ad ogni modo a parte 'il primo avvio di prova' (dove a seconda dei casi i risultati sono variabili), si puo' dire che tutte le distro funzionino (a livello logico) tutte allo stesso modo, dal punto di vista dal supporto hw (gestito dal kernel, a basso livello) e quindi con tutte (a volte dovendo guardare sotto il cofano) una volta configurate si ottiene lo stesso risultato.
con questo non voglio intendere che sia obbligatorio smanettare per usare linux, ma che, essendo una 'parte' non secondaria della sua natura (da sempre, anzi proprio per come e' nato), sia consigliato (magari non in prima battuta)
in questo senso potrebbe essere propedeutica una distro che obbliga a smanettare per preparare la configurazione (slackware,debian,arch,gentoo,etcetc...)

non vorrei che il mio discorso suonasse come 'classista' o peggio, lo scrivo sulla base della mia esperienza vissuta, senza allusioni ne' altro :)

Pino90
12-09-2015, 19:18
mi permetto un'altra nota veloce
a mio parere il voler usare linux senza guardare 'sotto il cofano', cosa che cmq e' sempre piu' possibile (almeno apparentemente) e' un po' una forzatura e/o puo' essere fuorviante.
non ho letto tutto il thread quindi il discorso puo' essere gia' stato affrontato (e percio' mi scuso nel caso) ad ogni modo a parte 'il primo avvio di prova' (dove a seconda dei casi i risultati sono variabili), si puo' dire che tutte le distro funzionino (a livello logico) tutte allo stesso modo, dal punto di vista dal supporto hw (gestito dal kernel, a basso livello) e quindi con tutte (a volte dovendo guardare sotto il cofano) una volta configurate si ottiene lo stesso risultato.
con questo non voglio intendere che sia obbligatorio smanettare per usare linux, ma che, essendo una 'parte' non secondaria della sua natura (da sempre, anzi proprio per come e' nato), sia consigliato (magari non in prima battuta)
in questo senso potrebbe essere propedeutica una distro che obbliga a smanettare per preparare la configurazione (slackware,debian,arch,gentoo,etcetc...)

non vorrei che il mio discorso suonasse come 'classista' o peggio, lo scrivo sulla base della mia esperienza vissuta, senza allusioni ne' altro :)

Il consiglio che spinge verso un uso consapevole non ha nulla di classista! :)

RAEL70
13-09-2015, 07:18
Si confermo , a livello di feeling con l' ambiente windows non c'è niente di meglio , sin da subito come dici giustamente si percepisce quell' aria di casa che la differenzia in maniera significativa dalle altre distro , anche rispetto a Mint che in quanto a questo aspetto la reputo senza dubbio tra le migliori.

A livello di spettacolarità e effetti del DE tra tutte quelle che ho provato a mio avviso la migliore è la Kubuntu 15 con Plasma 5 , davvero una meraviglia anche se per contro si nota da subito la notevole pesantezza nell' utilizzo dei vari menu , ecc... , sotto questo aspetto come dicevo nel reply precedente con Linux Lite non ce n'è per nessuno , neanche per Mint/cinnamon che pure ha la sua da dire....

Comunque questo pomeriggio lo definirei "linuxiano" visto che l' ho dedicato interamente a provare distro ,e a prescindere che mi sono anche divertito , perchè volevo documentarmi per quanto possibile sul "parco distro" adatto ai novizi e provarle direttamente prima di decidere quale installare anche sul sistema primario X99 in dual boot , come ribadisco questo discorso non mi fa impazzire però non mi pare ci siano alternative e per contro mi interessa usare Linux anche su questo per non dover tutte le volte avviare il muletto oltre al fatto di avere un' hardware di ultima generazione compreso l' SSD che male non fa..;)

Certamente se ho dei problemi con l' impostazione della lingua ti faccio un fischio , intanto grazie...e non solo per questo;)

:)
Tiger, bisogna sempre tenere presente un concetto generale: le distro, tra loro, hanno molto in comune.

Spesso utilizzano gli stessi DE, utilizzano lo stesso kernel, utilizzano lo stesso gestore dei pacchetti, utilizzano la stessa procedura d'installazione, dove risiede quindi la vera differenza?

Sostanzialmente in 3 punti:

A) la derivazione. Se hai avuto modo di provare le varie distro che ho suggerito, ti sarai reso conto come Lite e Mint sono più vicine tra loro di quanto esse possano esserlo con PcLinux OS; il patrimonio "genetico" non si riesce quasi mai a camuffare del tutto e da questo deriva anche l'impostazione generale della distro, i repository, etc.;

B) la destinazione d'uso ossia il parco software. Mai troverai applicazioni riguardanti le indagini forensi in una distro Desktop così come difficilmente troverai i giochi in quelle dedicate alle Sicurezza; nulla toglie che alla fine dell'installazione si possono colmare le lacune ma ciò che, di default, ti offre la distro è indicativo della propria destinazione d'uso;

C) filosofia adottata. Aldilà delle considerazioni etiche, concretamente le distro si dividono due grandi gruppi, da una parte quelle che adottano uno stile "conservativo" ossia usano kernel LTM (Long Term Maintenance), dall'altra quelle che hanno la tendenza ad usare il kernel mainline; entrambe le scelte hanno pro e contro.

Perché ho fatto questo discorso?
Semplicemente per cercare di far comprendere che è vero che la scelta di una distro non deve essere fatta in modo superficiale ma nemmeno essa deve costituire un problema così complesso che da origine a dubbi, perplessità e quant'altro (dando per scontato che non sussistano problemi hardware):D.

La differenza tra Mint e Lite, a prescindere del discorso Cinnamon/Xfce (che come giustamente fa rilevare Zappy è disponibile anche su Mint), è nell'impostazione e anche nel parco software: Mint, per certi versi, presuppone una tipologia di utente che può vantare un minimo ma davvero un minimo di esperienza in Linux, Lite invece è fatto davvero per i neofiti, non dico che sia a prova di "utonto" ma ci siamo quasi, fermo restando, per sgomberare il campo da possibili equivoci, che tutto quello che uno può fare in Mint lo può tranquillamente svolgere anche in Lite.

Mint è più conosciuta ed usata ma il team di Lite ha creato una distro che non ha nulla da invidiargli e questo è sicuramente un punto di vanto.

RAEL70
13-09-2015, 07:46
mi permetto un'altra nota veloce
a mio parere il voler usare linux senza guardare 'sotto il cofano', cosa che cmq e' sempre piu' possibile (almeno apparentemente) e' un po' una forzatura e/o puo' essere fuorviante.
non ho letto tutto il thread quindi il discorso puo' essere gia' stato affrontato (e percio' mi scuso nel caso) ad ogni modo a parte 'il primo avvio di prova' (dove a seconda dei casi i risultati sono variabili), si puo' dire che tutte le distro funzionino (a livello logico) tutte allo stesso modo, dal punto di vista dal supporto hw (gestito dal kernel, a basso livello) e quindi con tutte (a volte dovendo guardare sotto il cofano) una volta configurate si ottiene lo stesso risultato.
con questo non voglio intendere che sia obbligatorio smanettare per usare linux, ma che, essendo una 'parte' non secondaria della sua natura (da sempre, anzi proprio per come e' nato), sia consigliato (magari non in prima battuta)
in questo senso C(slackware,debian,arch,gentoo,etcetc...)

non vorrei che il mio discorso suonasse come 'classista' o peggio, lo scrivo sulla base della mia esperienza vissuta, senza allusioni ne' altro :)
Caro s-y, il tuo discorso non è affatto "classista" bensì affronta un argomento che mi sarebbe piaciuto discutere nell'immediato futuro ma tu hai anticipato i tempi. :D

Partiamo dall'ultima parte della tuo post: "potrebbe essere propedeutica una distro che obbliga a smanettare per preparare la configurazione (slackware,debian,arch,gentoo,etc.)".

Come ho scritto nelle pagine precedenti, la scelta di un "metodo didattico" è fondamentale per iniziare la formazione dei novizi.

Ci sono vari approcci, da quelli più morbidi e progressivi a quelli "full immersion" dove la curva di apprendimento è molto ripida all'inizio per poi andare a degradare man mano che si procede nella formazione.

Qui non siamo a scuola, qui non siamo all'Università, qui siamo in un Forum dove, in generale, le persone leggono e/o scrivono quando hanno un minimo di tempo libero per svagarsi e/o informarsi.:)

I novizi di Linux sono persone che usano, spesso da tanti anni, Windows e, credimi, non hanno tutte queste necessità di usare Linux e men che mai di conoscerlo.

Alcuni di essi sono però mossi dalla curiosità di conoscere altro...

Bene, la curiosità deve essere accompagnata per mano e agevolata: iniziare a far conoscere Linux (quindi stiamo parlando di primo impatto) usando interfaccia testuale, terminale e quant'altro, il povero windowsiano ci fa una bella pernacchia :Prrr:, ci saluta e fa dietro front.

La divulgazione è una attività molto più complicata della formazione: nella prima devi suscitare interesse e curiosità, nella seconda devi spiegare e farti comprendere.

Nella formazione, se lo si ritiene opportuno, si può adottare la tua strategia: full-immersion immediata con Slackware e Gentoo e si parte, un po come quando ci si iscrive ad un corso di lingue e appena arrivati in classe si parla solo in lingua straniera e mai in italiano...

Ripida all'inizio, si si, proprio una curva ripidissima che spesso miete molte vittime (la gente abbandona) ma quelli che "sopravvivono":D hanno ottenuto moltissimo in breve tempo.

Personalmente non sono particolarmente attratto da questa metodologia didattica, preferisco sempre, in linea generale, usare la Top Down: partiamo dal generale e piano piano, gradualmente, iniziamo ad andare in profondità.

Chi si prende la patente non deve diventare un esperto di Meccanica (anche se, in determinate circostanze, può essere comodo conoscere alcune concetti generali) e chi usa un SO non deve diventare un sistemista o un amministratore bensì deve semplicemente saper usare le varie funzioni del sistema operativo per i suoi bisogni.

A tal fine, il discorso di conoscere cosa ci sia "sotto il cofano" non è una prerogativa solo di Linux ma anche Windows, da questa prospettiva, è meno facile ed intuitivo di quello che si può credere.

Mettere mani nei vari criteri di amministrazione di Windows (dai criteri di sicurezza locali ai servizi componenti, dalla gestione computer al visualizzatore di eventi, etc,) non è così facile ed immediato per un utente generico.

Esistono centinaia di milioni di persone che, quotidianamente, usano WIndows e che praticamente quasi mai hanno messo mani in questi particolari menu del Pannello di controllo; usano Office, giocano, navigano, comunicano senza mai conoscere determinate funzioni dell'SO.

E' giusto tutto questo?
Si, lo è, almeno per me, perché un SO ha come funzione primaria quella di sintetizzare e facilitare al massimo il rapporto tra utente e macchina; se un SO è talmente stabile da non portare quasi mai l'utente ad usare determinate funzioni allora vuol dire che la sua funzione istituzionale è pienamente assolta.

Va da se che, per una cultura personale, sarebbe opportuno conoscere più approfonditamente il proprio SO ma non è un fatto scontato o un passaggio obbligato.

Mi fermo qua in attesa di ulteriori contributi da parte di tutti voi.

blad
13-09-2015, 08:37
@ RAEL

forse però qualche accenno sul terminale potrebbe essere utile. In effetti le distro più citate e consigliate permettono di ignorarlo quasi completamente se non proprio del tutto, ma potrebbe essere interessante una breve descrizione di questo straordinario strumento, se non altro per smitizzarne lo spauracchio di doverlo usare in certi specifici casi. In realtà è il nostro migliore amico e riesco ad usarlo anch'io che non ho nessuna preparazione informatica.
Anche se ormai c'è un interfaccia grafica per ogni cosa potrebbe capitare di dover ricorrere al terminale per risolvere alcuni impicci, cose più importanti come il riconoscimento di un dispositivo hardware o più semplici come il malfunzionamento di un programma.
Per esempio puo capitare che un programma particolare non funzioni correttamente come si vorrebbe (accade raramente ma soprattutto con programmi che si combinano con altri potrebbe succedere) è sufficente avviare il programma da terminale e nelle stringhe di risposta verrà indicato l'eventuale errore o quali altri pacchetti neccessita.

Flying Tiger
13-09-2015, 08:45
Come sempre i tuoi interventi sono molto esaustivi , e iniziando dal discorso scelta della distro per quella che è la mia limitata esperienza in questo ambiente devo dire che quelle che hanno maggiore successo , cioè uguale a maggiore diffusione ,sono Ubuntu e derivate come appunto Mint e Lite , in sostanza delle distro che io definisco "general purpose" cioè che soddisfano quello che è un utilizzo tipico di un utente medio con un interfaccia diciamo lineare e semplice tra virgolette che appunto permette di usufruirne in maniera produttiva e che sono per questi aspetti abbordabili da moltissimi utenti "windowsiani" che vogliono sperimentare questo ambiente.

Molto meno diffuse sono le distro specifiche ma anche quelle che io definisco dure e pure come potrebbero essere Gentoo , Slackware, Debian e compagnia bella che richiedono necessariamente delle competenze avanzate e che personalmente considero come un passo successivo a quello del neofita , del resto non per niente quando ho provato diverse distro ho sempre trovato nelle caratteristiche di ognuna la dicitura "beginner , intermediate, advanced" a seconda appunto delle prime.

L' approccio al mondo Linux a mio avviso perchè sia produttivo deve essere fatto partendo dall' interessare e coinvolgere il neofita per poi passare alla fase sucessiva , metterlo subito di fronte a distro come quelle sopracitate significa quasi certamente una fuga dopo poco visto che sarebbe scontata la classica posizione della serie "è troppo complicato non fa per me.." , personalmente sono sempre stato dell' idea che una cosa nuova si debba conoscere gradualmente , per capirci io sono pilota di ultraleggeri ed è come se all' allievo che si presenta al corso di pilotaggio si facesse fare il primo volo su un' F-16 anzichè con l' addestratore basico speigando a cosa serve la cloche , pedaliera , strumentazione e cosi via e come si usano, è scontato che se la darebbe a gambe levate un minuto dopo con tra l' altro l' effetto per nulla poco importante del passa parola perchè è altrettanto scontato che direbbe ai potenziali interessati di non iscriversi al corso di pilotaggio a meno di non essere Maverick di Top Gun...

Piuttosto ritornando a parlare delle distro, mi ha incuriosito una cosa che ho letto più volte in vari forum, e cioè che se anche il live non funziona una volta installata invece può funzionare senza problemi , e che per altro non mi trova molto daccordo ,in concreto se provandola in live ho riscontrato dei problemi di riconoscimento del mio hardware tanto che non sia avvia nemmeno non credo che installandola questi spariscano magicamente, quindi per logica se non si avvia il live non si avvierà neanche se la installo , o sbaglio?

:)

montabbano_sono
13-09-2015, 08:53
Per chi volesse capire meglio cosa ci sia sotto al cofano, quando mi approcciai per la prima volta a linux, trovai molto utile questo manuale gratuito:
https://archive.org/details/AppuntiDiInformaticaLibera
A destra c'é la possibilità di scegliere versione e formato: la versione 2013 in pdf è di quasi 500 MB (https://archive.org/download/AppuntiDiInformaticaLibera).

Io lo lessi per le spiegazioni dell'architettura Linux abbastanza in dettaglio e per le indicazioni relative all'amministrazione del sistema, ma spazia in molti argomenti interessanti sul software libero. Non lo guardavo da anni e temo sia fermo a fine 2013, fondamentale comunque per avere le nozioni tecniche per la gestione di un sistema Linux. Io non sapevo nulla di linux e grazie ad esso (e tanta pazienza e curiosità ) riuscii col tempo ad addomesticare una distribuzione Linux.

P.S link pdf: https://ia600401.us.archive.org/18/items/AppuntiDiInformaticaLibera/20131111.a2.pdf
Versione html: http://appuntilinux.mirror.garr.it/mirrors/appuntilinux/a2/a21.htm

RAEL70
13-09-2015, 08:58
@ RAEL
forse però qualche accenno sul terminale potrebbe essere utile. In effetti le distro più citate e consigliate permettono di ignorarlo quasi completamente se non proprio del tutto, ma potrebbe essere interessante una breve descrizione di questo straordinario strumento, se non altro per smitizzarne lo spauracchio di doverlo usare in certi specifici casi.
In realtà è il nostro migliore amico e riesco ad usarlo anch'io che non ho nessuna preparazione informatica.

D'accordo, parlerò (parleremo) del Terminale la settimana prossima ma, mi preme sempre esplicitarlo, questo non è un Corso di Linux.:)

RAEL70
13-09-2015, 09:12
Piuttosto ritornando a parlare delle distro, mi ha incuriosito una cosa che ho letto più volte in vari forum, e cioè che se anche il live non funziona una volta installata invece può funzionare senza problemi , e che per altro non mi trova molto daccordo ,in concreto se provandola in live ho riscontrato dei problemi di riconoscimento del mio hardware tanto che non sia avvia nemmeno non credo che installandola questi spariscano magicamente, quindi per logica se non si avvia il live non si avvierà neanche se la installo , o sbaglio?

:)
In effetti può capitare che la Live manifesti qualche problema che poi, ad una installazione vera e propria, la medesima problematica scompaia e questo, a volte, accade anche nelle VM.

A costo di apparire noioso e ripetitivo: preferisco sempre provare la distro in VM che non Live semplicemente perché non posso provare nulla, solo osservare e non va, non posso scegliere di usare una distro come server LAMP solo usandola in modo LIVE.

zappy
13-09-2015, 09:17
Per chi volesse capire meglio cosa ci sia sotto al cofano, quando mi approcciai per la prima volta a linux, trovai molto utile questo manuale gratuito:
https://archive.org/details/AppuntiDiInformaticaLibera
A destra c'é la possibilità di scegliere versione e formato: la versione 2013 in pdf è di quasi 500 MB (https://archive.org/download/AppuntiDiInformaticaLibera).

Io lo lessi per le spiegazioni dell'architettura Linux abbastanza in dettaglio e per le indicazioni relative all'amministrazione del sistema, ma spazia in molti argomenti interessanti sul software libero. Non lo guardavo da anni e temo sia fermo a fine 2013, fondamentale comunque per avere le nozioni tecniche per la gestione di un sistema Linux. Io non sapevo nulla di linux e grazie ad esso (e tanta pazienza e curiosità ) riuscii col tempo ad addomesticare una distribuzione Linux.
beh, si spera che dal 2013 ad oggi non sia stato stravolto il kernel e tutto quel che gli sta attorno!
cmq, 500mb che accidenti c'è dentro?!?

montabbano_sono
13-09-2015, 09:25
beh, si spera che dal 2013 ad oggi non sia stato stravolto il kernel e tutto quel che gli sta attorno!
cmq, 500mb che accidenti c'è dentro?!?

Panoramica sul software libero, Amministrazione di sistema linux, gestione e sicurezza reti, sezione applicativi, panoramica di altri sistemi operativi ed altro.
Per quello dico che è un peccato che non sia stata aggiornata, non tanto per la parte di amministrazione linux (come giustamente dici tu il kernel non sarà stato stravolto), ma per il resto o per eventuale aggiunta di nuove sezioni.
Tutto in italiano perché è di un italiano.

RAEL70
13-09-2015, 10:04
Appunti di Informatica Libera (http://appuntilinux.mirror.garr.it/mirrors/appuntilinux/a2/a21.htm), così finalmente posso riposarmi.:)

Pino90
13-09-2015, 10:12
Per chi volesse capire meglio cosa ci sia sotto al cofano, quando mi approcciai per la prima volta a linux, trovai molto utile questo manuale gratuito:
https://archive.org/details/AppuntiDiInformaticaLibera
A destra c'é la possibilità di scegliere versione e formato: la versione 2013 in pdf è di quasi 500 MB (https://archive.org/download/AppuntiDiInformaticaLibera).

Io lo lessi per le spiegazioni dell'architettura Linux abbastanza in dettaglio e per le indicazioni relative all'amministrazione del sistema, ma spazia in molti argomenti interessanti sul software libero. Non lo guardavo da anni e temo sia fermo a fine 2013, fondamentale comunque per avere le nozioni tecniche per la gestione di un sistema Linux. Io non sapevo nulla di linux e grazie ad esso (e tanta pazienza e curiosità ) riuscii col tempo ad addomesticare una distribuzione Linux.

Mamma mia grazie!

Flying Tiger
13-09-2015, 10:12
In effetti può capitare che la Live manifesti qualche problema che poi, ad una installazione vera e propria, la medesima problematica scompaia e questo, a volte, accade anche nelle VM.

A costo di apparire noioso e ripetitivo: preferisco sempre provare la distro in VM che non Live semplicemente perché non posso provare nulla, solo osservare e non va, non posso scegliere di usare una distro come server LAMP solo usandola in modo LIVE.

Capito , quindi il discorso diciamo che è veritiero , interessante , prima di installare la Lite voglio provare la Mint 17.2 in questa modalità , sono davvero curioso di vedere cosa capita e sopratutto se si riprensentano i problemi della live...(si se non si è ancora capito il fatto che non abbia funzionato sul sistema X99 continua , come si dice , a starmi li, sopratutto leggendo diversi forum tra cui quello ufficiale dove la danno perfettamente compatibile con questo hardware..)...

:)

RAEL70
13-09-2015, 10:17
Capito , quindi il discorso diciamo che è veritiero , interessante , prima di installare la Lite voglio provare la Mint 17.2 in questa modalità , sono davvero curioso di vedere cosa capita e sopratutto se si riprensentano i problemi della live...(si se non si è ancora capito il fatto che non abbia funzionato sul sistema X99 continua , come si dice , a starmi li, sopratutto leggendo diversi forum tra cui quello ufficiale dove la danno perfettamente compatibile con questo hardware..)...

:)
Prova ad usarla come VM (intendo la Mint 17.2) e vedi che cosa ottieni.

Flying Tiger
13-09-2015, 10:19
Prova ad usarla come VM (intendo la Mint 17.2) e vedi che cosa ottieni.

Si certo in VM , ovviamente prima di fare una installazione classica devo essere sicuro che tutto funzioni anche perchè sarebbe una doppia installazione associata a Windows e non vorrei che magari si creassero dei problemi che vanno a influire anche su questo , fermo restando che ovviamente ho sempre il beckup aggiornato...

:)

RAEL70
13-09-2015, 10:25
Si certo in VM , ovviamente prima di fare una installazione classica devo essere sicuro che tutto funzioni anche perchè sarebbe una doppia installazione associata a Windows e non vorrei che magari si creassero dei problemi che vanno a influire anche su questo , fermo restando che ovviamente ho sempre il beckup aggiornato...

:)
Non ci sono problematiche troppo fastidiose, semplicemente c'è da gestire il discorso del disco di sistema.

Flying Tiger
13-09-2015, 10:40
Non ci sono problematiche troppo fastidiose, semplicemente c'è da gestire il discorso del disco di sistema.

Eh infatti , è proprio per questo motivo che prima di fare l' installazione classica con Grub voglio vedere se funziona o meno...

Tra l' altro ho appena lanciato l' installazione con virtualbox ,a breve ho un riscontro diretto sulla situazione ;)

:)

RAEL70
13-09-2015, 10:41
Bene, io invece sto iniziando ad abbozzare il post sul Terminale ma non sono sicuro di finirlo entro oggi...:)

montabbano_sono
13-09-2015, 10:57
Bene, io invece sto iniziando ad abbozzare il post sul Terminale ma non sono sicuro di finirlo entro oggi...:)

Informati meglio sulla seguente cosa, perché potrei ricordare male: mi pare che molti bootloaders (tra questi mi pare ci fosse GRUB), non riescono a lanciare bootloaders di altri tipi. Mi spiego meglio: se il GRUB installato è quello UEFI, non riesce a vedere un bootloader legacy se Windows è installato in mbr mode. E viceversa.

Sarebbe meglio quindi, se si ha Windows in UEFI, di installare anche Linux in UEFI.

Se c'é il Secure Boot, va disattivato.

Magari è un mio ricordo sbagliato (uso solo UEFI da eoni ormai), ma se ricordo bene ti eviti mal di testa :D

RAEL70
13-09-2015, 11:02
Informati meglio sulla seguente cosa, perché potrei ricordare male: mi pare che molti bootloaders (tra questi mi pare ci fosse GRUB), non riescono a lanciare bootloaders di altri tipi. Mi spiego meglio: se il GRUB installato è quello UEFI, non riesce a vedere un bootloader legacy se Windows è installato in mbr mode. E viceversa.

Sarebbe meglio quindi, se si ha Windows in UEFI, di installare anche Linux in UEFI.

Se c'é il Secure Boot, va disattivato.

Magari è un mio ricordo sbagliato (uso solo UEFI da eoni ormai), ma se ricordo bene ti eviti mal di testa :D
Caro Montabbano, grazie per i suggerimenti ma non mi sto dedicando alle problematiche "dual-boot" ma al Terminale in se.

Eventualmente, prossimamente, ci dedicheremo anche all'aspetto dual-boot e alla convivenza Windows-Linux ma per adesso mi dedico a scrivere le cose più essenziali da sapere sul Terminale.

Ovviamente vorrei che sia ben chiara una cosa: questo thread l'ho creato io ma appartiene a tutti quindi chiunque può mettere a disposizione il proprio "know-how" in totale libertà.:)

zappy
13-09-2015, 11:04
Si certo in VM , ovviamente prima di fare una installazione classica devo essere sicuro che tutto funzioni anche perchè sarebbe una doppia installazione associata a Windows e non vorrei che magari si creassero dei problemi che vanno a influire anche su questo , fermo restando che ovviamente ho sempre il beckup aggiornato...:)
guarda, sono 10 anni almeno che metto una qualche incarnazione di linux (red hat, ubuntu mandrake suse ecc ecc ecc) a fianco dei più disparati windows (da xp a 7 x64), con svariate partizioni di tutti i generi (primarie, estese, swap) formattate con tutti i filesystem (da reiser ai vari ext passndo per ntfs con cluster di tutte le dimensioni).
l'unico SO a crearmi problemi con windows è stato windows, che fa tutt'ora schifo quanto a gestione di queste cose. (addirittura 7 mi dà 5 partizioni primarie più l'estesa, quando il massimo di specifica è 4 o 3+1, quindi non solo non riconosce correttamente il tutto, ma persino "inventa" cose che non possono esistere :muro: ). Non oso pensare che succederebbe se chiedessi a win di fare qualcosa sulle partizioni che troi@io pianterebbe su.

in parole povere, NON far toccare mai per nessun motivo a win le partizioni se ci sono cose più complicate di C:\, ma usa SOLO i tools di linux, e tutto va perfettamente a meraviglia. :)

montabbano_sono
13-09-2015, 11:29
Caro Montabbano, grazie per i suggerimenti ma non mi sto dedicando alle problematiche "dual-boot" ma al Terminale in se.

Eventualmente, prossimamente, ci dedicheremo anche all'aspetto dual-boot e alla convivenza Windows-Linux ma per adesso mi dedico a scrivere le cose più essenziali da sapere sul Terminale.

Ovviamente vorrei che sia ben chiara una cosa: questo thread l'ho creato io ma appartiene a tutti quindi chiunque può mettere a disposizione il proprio "know-how" in totale libertà.:)

Scusami RAEL, ho sbagliato quote, lo volevo dire a Flying Tiger, visto che ho letto si stava preparando ad un dual boot.

Sorry :D

Flying Tiger
13-09-2015, 11:34
Informati meglio sulla seguente cosa, perché potrei ricordare male: mi pare che molti bootloaders (tra questi mi pare ci fosse GRUB), non riescono a lanciare bootloaders di altri tipi. Mi spiego meglio: se il GRUB installato è quello UEFI, non riesce a vedere un bootloader legacy se Windows è installato in mbr mode. E viceversa.

Sarebbe meglio quindi, se si ha Windows in UEFI, di installare anche Linux in UEFI.

Se c'é il Secure Boot, va disattivato.

Magari è un mio ricordo sbagliato (uso solo UEFI da eoni ormai), ma se ricordo bene ti eviti mal di testa :D

Si questo lo sapevo già infatti ho creato la pendrive in GPT/UEFI proprio per una questione di compatibilità con windows che è appunto installato in UEFI Mode.

In ogni caso , appena lanciata la distro dopo l' installazione, confermo che Mint 17.2 sul mio sistema X99 non funziona (si avvia ma alla fine del caricamento ho il desktop anomalo che si presenta quasi del tutto nero con qualche finestra sparsa qua e la dove si vedono delle partizioni del DE ma sopratutto è in crash mode perchè non permette di fare niente) mentre invece la Lite gira come un' orologio, poco male oggi pomeriggio provvedo all' installazione "vera" con quest' ultima e chiudiamo la questione....

:)

battilei
13-09-2015, 14:50
guarda, sono 10 anni almeno che metto una qualche incarnazione di linux (red hat, ubuntu mandrake suse ecc ecc ecc) a fianco dei più disparati windows (da xp a 7 x64), con svariate partizioni di tutti i generi (primarie, estese, swap) formattate con tutti i filesystem (da reiser ai vari ext passndo per ntfs con cluster di tutte le dimensioni).
l'unico SO a crearmi problemi con windows è stato windows, che fa tutt'ora schifo quanto a gestione di queste cose. (addirittura 7 mi dà 5 partizioni primarie più l'estesa, quando il massimo di specifica è 4 o 3+1, quindi non solo non riconosce correttamente il tutto, ma persino "inventa" cose che non possono esistere :muro: ). Non oso pensare che succederebbe se chiedessi a win di fare qualcosa sulle partizioni che troi@io pianterebbe su.

in parole povere, NON far toccare mai per nessun motivo a win le partizioni se ci sono cose più complicate di C:\, ma usa SOLO i tools di linux, e tutto va perfettamente a meraviglia. :)
mi hai fatto ridere di gusto... perchè è tutto vero :asd:
Windows non ammette altro OS all'infuori di sè (e non vorrei che un bel giorno, dopo le meraviglie viste con Win10, decidesse di rasare tutte le partizioni non microsoft :banned: )
Quindi a differenza tua, io il dual boot sono 10 anni che non ci provo neanche più :Prrr: non oso immaginare cosa farebbe sulle partizioni Linux RAID solo a vederle...

mark1000
13-09-2015, 15:01
Mannaggia a voi :D
Adesso mi avete incuriosito e mi tocca scaricare Linux Lite... giusto per vedere di cosa si tratta :D

A proposito, io da anni giro sempre con una chiavetta USB in tasca con sopra Parted Magic... quante volte mi ha salvato il :ciapet: :D

Secondo me il fatto che esistano tante distro è un punto di forza... nel senso che ognuno puo' trovare quella che ritiene piu' adatta alle proprie esigenze.

Magari quello che è difficile è districarsi fra le tante varianti però, tanto per rendersi conto di quali caratteristiche abbia una distro, la possibilità di provarle live è un grande aiuto.

Fra l'altro le distro piu' pesanti non raggiungono i 2 Gb di peso al contrario di Windows ed OS X dove si va da un minimo di 3,5 Gb sino ai 5 Gb.

una distro molto carina e funzionale è Makulu, prova a vedere sul sito

s-y
13-09-2015, 15:08
secondo me l'ideale e' cmq installare ogni os nel suo hd dedicato (anche in ottica migrazioni e cose del genere.
poi vabbe' dipende anche dall'uso del pc, nel senso che se non e' per lavoro, 'zappaggio' libero... per dire anni fa usavo la arch e mi divertivo un mondo ad armeggiarci per il puro piacere di farlo, spesso. poi il pc e' diventato appunto uno strumento di lavoro, e la arch era diventata troppo esigente in termini di tempo da dedicarci e sono quindi passato a distro piu' 'prontealluso'
btw nei miei pc e' da quasi 10 anni che non uso altro che linux e non mi manca nulla, ovvio che dipende appunto dalle esigenze e dalle 'premesse' neh.

mi fa cmq piacere che il 'consiglio' sia stato preso per quello che era, e che non abbia distolto il thread dal senso originale, che avevo colto (per quello ho fatto quella chiosa...)

mark1000
13-09-2015, 15:36
secondo me l'ideale e' cmq installare ogni os nel suo hd dedicato (anche in ottica migrazioni e cose del genere.
poi vabbe' dipende anche dall'uso del pc, nel senso che se non e' per lavoro, 'zappaggio' libero... per dire anni fa usavo la arch e mi divertivo un mondo ad armeggiarci per il puro piacere di farlo, spesso. poi il pc e' diventato appunto uno strumento di lavoro, e la arch era diventata troppo esigente in termini di tempo da dedicarci e sono quindi passato a distro piu' 'prontealluso'
btw nei miei pc e' da quasi 10 anni che non uso altro che linux e non mi manca nulla, ovvio che dipende appunto dalle esigenze e dalle 'premesse' neh.

mi fa cmq piacere che il 'consiglio' sia stato preso per quello che era, e che non abbia distolto il thread dal senso originale, che avevo colto (per quello ho fatto quella chiosa...)

anchio non uso mai dual boot, cassetto estraibile su tutti e 3 i miei pc e cambio disco e sistema da seven a 8.1 a linux ognuno sul proprio disco o ssd

Flying Tiger
13-09-2015, 16:29
secondo me l'ideale e' cmq installare ogni os nel suo hd dedicato (anche in ottica migrazioni e cose del genere.
poi vabbe' dipende anche dall'uso del pc, nel senso che se non e' per lavoro, 'zappaggio' libero... per dire anni fa usavo la arch e mi divertivo un mondo ad armeggiarci per il puro piacere di farlo, spesso. poi il pc e' diventato appunto uno strumento di lavoro, e la arch era diventata troppo esigente in termini di tempo da dedicarci e sono quindi passato a distro piu' 'prontealluso'
btw nei miei pc e' da quasi 10 anni che non uso altro che linux e non mi manca nulla, ovvio che dipende appunto dalle esigenze e dalle 'premesse' neh.

mi fa cmq piacere che il 'consiglio' sia stato preso per quello che era, e che non abbia distolto il thread dal senso originale, che avevo colto (per quello ho fatto quella chiosa...)

Si ottimo consiglio infatti ripensando alla questione dual boot è proprio quello che alla fine ho fatto , quindi anzichè partizionare l' SSD dove è installato windows ho recuperato un HD diverso che estraggo qualora non mi serve , operazione per altro molto comoda anche perche il mio case , un Elysium , ha una dock station sul top integrata connessa a una porta Sata della scheda madre.

:)

gus49
13-09-2015, 16:51
Per chi volesse capire meglio cosa ci sia sotto al cofano, quando mi approcciai per la prima volta a linux, trovai molto utile questo manuale gratuito:
https://archive.org/details/AppuntiDiInformaticaLibera
A destra c'é la possibilità di scegliere versione e formato: la versione 2013 in pdf è di quasi 500 MB (https://archive.org/download/AppuntiDiInformaticaLibera).

Io lo lessi per le spiegazioni dell'architettura Linux abbastanza in dettaglio e per le indicazioni relative all'amministrazione del sistema, ma spazia in molti argomenti interessanti sul software libero. Non lo guardavo da anni e temo sia fermo a fine 2013, fondamentale comunque per avere le nozioni tecniche per la gestione di un sistema Linux. Io non sapevo nulla di linux e grazie ad esso (e tanta pazienza e curiosità ) riuscii col tempo ad addomesticare una distribuzione Linux.

Sono interessato ma il link non funziona, il collegamento mi risponde:
"The item you have requested has a problem with one or more of the metadata files that describe it, which prevents us from displaying this page.

If you would like to report this problem as an error report, you may do so here."
Inoltre se mi collego al primo URL non mi fa scaricare il PDF 2013
Devo forse iscrivermi e loggarmi?
Grazie

>>The Red<<
13-09-2015, 16:59
Sono interessato ma il link non funziona, il collegamento mi risponde:
"The item you have requested has a problem with one or more of the metadata files that describe it, which prevents us from displaying this page.

If you would like to report this problem as an error report, you may do so here."
Inoltre se mi collego al primo URL non mi fa scaricare il PDF 2013
Devo forse iscrivermi e loggarmi?
Grazie

Ecco a te: https://archive.org/details/AppuntiDiInformaticaLibera

Sul lato destro c'è la sezione DOWNLOAD OPTIONS, vai su pdf e clicca sull'ultima versione;)

Eccola: https://ia600401.us.archive.org/18/items/AppuntiDiInformaticaLibera/20131111.a2.pdf

Leon Scott Kennedy
13-09-2015, 18:19
Leggendo questa discussione sto provando varie distro per trovare quella più appropriata alle mie esigenze.
Venendo da una vita di Windows l'approccio è un po' problematico.

C'è ovviamente da studiare, però non capisco come sia possibile che certi passaggi che dovrebbero essere intuitivi su qualsiasi sitema operativo qui non lo sono.
Esempio: riuscire a far memorizzare la posizione delle finestre dei programmi oppure creare un link sulla scrivania per alcune cartelle(l'unico modo è stato attraverso il terminale).

Mi scuso se ho scritto fesserie, ma per me sono piccolezze che (credo) per un utente "comune" facciano la differenza.

Ps: complimenti a RAEL70 per la sua passione e cordialità.

RAEL70
13-09-2015, 18:22
Il Terminale di Linux è sempre stato considerato lo spauracchio dei novizi.

Ha sempre goduto di cattiva fama e chissà perché è sempre messo in cattiva luce rispetto al suo collega windowsiano “Prompt dei comandi”.:rolleyes:

Eppure entrambi sono delle “shell” ossia delle interfacce testuali a riga di comando con cui impartire istruzioni al sistema operativo.

Se si ha timore del terminale allora, per coerenza, se ne deve ugualmente avere del “Prompt dei comandi”, se la shell windowsiana non ci fa paura allora non dobbiamo avere paura nemmeno del terminale linuxiano.

Il Terminale è uno strumento molto potente e spesso consente di effettuare operazioni che con una GUI è impossibile eseguire (p.e. risolvere problemi relativi a driver…) e la stessa cosa accade in Windows (p.e. fare un semplicissimo ping).

Regola aurea: In Linux qualunque risorsa è un file. Una cartella è un file, un HDD è un file, uno scanner è un file, un monitor è un file, etc.

Per accedere al Terminale, solitamente, basta andare in Accessori-Terminale e lanciare l'applicazione; adesso vedremo se davvero questo “orco” è così cattivo come lo si dipinge.:D

rael@Linux ~ $,
cosa sarà mai questo messaggio ostrogoto?

Usiamo la testa e vediamo come questo messaggio ci fornisce già alcune informazioni:

A) rael, ossia io ossia l'utente che ha fatto la login nel sistema (e che sta usando il terminale);

B) @Linux, ossia su quale macchina sto lavorando (la mia, con poca fantasia, l'ho chiamata “Linux” :asd: ), quindi concretamente il Terminale mi sta dicendo che io sto lavorando sulla mia macchina;

C) ~, la tilde indica che mi trovo dentro la mia home (/home/rael);

D) $, il dollaro indica che Linux è pronto ad eseguire ogni mio comando;

E' davvero così brutto questo orco?

Siamo davvero pronti per dare a Linux il nostro primo comando, sicuro?
Tenetevi forte allora:

rael@Linux ~ $ ls
Documenti Modelli PlayOnLinux's virtual drives Scaricati Video
Immagini Musica Pubblici Scrivania VirtualBox VMs

Ricordate il comando dir in Windows?

Ls è il suo equivalente in Linux: lista delle subcartelle della propria Home.

Ecco quindi che abbiamo la cartella Documenti, la cartella Scrivania (ossia l'alter ego del Desktop windowsiano), la cartella della Musica e così via.

Proviamo a lanciare un altro comando?

rael@Linux ~ $ man ls
S(1) User Commands LS(1)

NAME
ls - list directory contents

SYNOPSIS
ls [OPTION]... [FILE]...

DESCRIPTION
List information about the FILEs (the current directory by default).
Sort entries alphabetically if none of -cftuvSUX nor --sort is speci‐
fied.

Mandatory arguments to long options are mandatory for short options
too.

-a, --all
do not ignore entries starting with .

-A, --almost-all
do not list implied . And ..

Ricordate il comando help in Windows?
Bene, il comando man è il suo alter ego in Linux quindi man ls è l'help del comando ls.

Fin qua ci sono così tante differenze con il Prompt dei comandi?:what:

Lanciamo un altro comando:
rael@Linux ~ $ su
Password:
Linux rael #

Cosa è successo?
Ho provato a lanciare un comando speciale (e molto delicato) ossia “su”; su sta per Super User ossia l'alter ego dell'Admin di Windows.

Il sistema mi chiede l'autenticazione e a riconoscimento avvenuto il prompt viene modificato: nella macchina Linux, l'utente rael è diventato Amministratore (#); in sostanza quindi il simbolo $ identifica un normal user mentre il # identifica un Super User.

Lungi da me fare un corso di utilizzo sul terminale ma sappiate che esistono i comandi per spostarsi in un altra cartella (cd), per creare una nuova cartella (mkdir), per copiare un file da una cartella ad un altra (cp fileorigine filedestinazione), spostare un file (mv fileorigine file destinazione)-

Aldilà di “giocare” con l'albero delle cartelle dell'utente, il terminale è spesso usato per installare, rimuovere e aggiornare il parco software in locale.

Il comando apt (Advanced Packaging Tool) è uno di quelli che si utilizza maggiormente.

Per esempio, lanciando il comando apt-get update, Linux andrà ad aggiornare la lista dei software presenti nei repository usati dalla vostra distro (ovviamente potete lanciare questo comando solo se state usando il terminale come su).

Lanciando il comando apt-get upgrade, Linux fornirà la lista dei soli software da aggiornare.

Mi fermo qua perché sulla Rete trovate manuali e guide ad iosa sui comandi del terminale.

Questo era solo un accenno per cercare di far passare il timore e avvicinarsi al terminale avendo la convinzione di trovarsi davanti uno strumento “amico” che può aiutare a risolvere tanti problemi in cui la GUI fallisce.

RAEL70
13-09-2015, 18:28
Windows non ammette altro OS all'infuori di sè (e non vorrei che un bel giorno, dopo le meraviglie viste con Win10, decidesse di rasare tutte le partizioni non microsoft :banned: )
Quindi a differenza tua, io il dual boot sono 10 anni che non ci provo neanche più :Prrr: non oso immaginare cosa farebbe sulle partizioni Linux RAID solo a vederle...
:D Se pensi che il loader di Xp (NTLDR) non ammetteva nemmeno il dual boot...

RAEL70
13-09-2015, 18:30
secondo me l'ideale e' cmq installare ogni os nel suo hd dedicato (anche in ottica migrazioni e cose del genere.
poi vabbe' dipende anche dall'uso del pc, nel senso che se non e' per lavoro, 'zappaggio' libero... per dire anni fa usavo la arch e mi divertivo un mondo ad armeggiarci per il puro piacere di farlo, spesso. poi il pc e' diventato appunto uno strumento di lavoro, e la arch era diventata troppo esigente in termini di tempo da dedicarci e sono quindi passato a distro piu' 'prontealluso'
btw nei miei pc e' da quasi 10 anni che non uso altro che linux e non mi manca nulla, ovvio che dipende appunto dalle esigenze e dalle 'premesse' neh.

mi fa cmq piacere che il 'consiglio' sia stato preso per quello che era, e che non abbia distolto il thread dal senso originale, che avevo colto (per quello ho fatto quella chiosa...)
Concordo pienamente. Due HDD separati e vivi tranquillo e sereno.

Caro s-y, qui si va avanti con il contributo di tutti quindi ben vengano tanti altri consigli.:)

RAEL70
13-09-2015, 18:36
Leggendo questa discussione sto provando varie distro per trovare quella più appropriata alle mie esigenze.
Venendo da una vita di Windows l'approccio è un po' problematico.

C'è ovviamente da studiare, però non capisco come sia possibile che certi passaggi che dovrebbero essere intuitivi su qualsiasi sitema operativo qui non lo sono.
Esempio: riuscire a far memorizzare la posizione delle finestre dei programmi oppure creare un link sulla scrivania per alcune cartelle(l'unico modo è stato attraverso il terminale).

Mi scuso se ho scritto fesserie, ma per me sono piccolezze che (credo) per un utente "comune" facciano la differenza.

Ps: complimenti a RAEL70 per la sua passione e cordialità.
Caro Leon, grazie per i complimenti ma qui stiamo cercando di fare la storia :D e quindi c'è bisogno del contributo di tutti, anche di te.

Fare un collegamento sulla scrivania di una qualsiasi cartella?
Seleziona il file/cartella, vai su Modifica-Crea Collegamento.

Memorizzare la posizione delle finestre?
Sai che non ci ho mai pensato. In Mint Cinnamon penso che non ci sia nulla del genere, debbo informarmi...:)

montabbano_sono
13-09-2015, 18:40
Sono interessato ma il link non funziona, il collegamento mi risponde:
"The item you have requested has a problem with one or more of the metadata files that describe it, which prevents us from displaying this page.

If you would like to report this problem as an error report, you may do so here."
Inoltre se mi collego al primo URL non mi fa scaricare il PDF 2013
Devo forse iscrivermi e loggarmi?
Grazie

Nel secondo link mi era scappata una parentesi; ho corretto il link nel post originale ma nei quote è rimasta.
Basta toglierla e caricherà la pagina di download: in fondo alla pagina trovi le versioni di novembre 2013.

P.S: l'utente The Red ha messo il link diretto:
https://ia600401.us.archive.org/18/items/AppuntiDiInformaticaLibera/20131111.a2.pdf
RAEL ha trovato una versione html consultabile: http://appuntilinux.mirror.garr.it/mirrors/appuntilinux/a2/a21.htm

Flying Tiger
13-09-2015, 20:49
Allora , eccomi qui con la mia fiammante distro Linux Lite (grazie RAEL70 per la preziosa consulenza..) installata su HD dedicato quindi senza toccare quello di windows;)

Che dire , praticamente è da oggi pomeriggio che sto utilizzando solo questa e mi trovo molto bene facendo un pò di tutto come normalmente faccio su windows , e mi sono anche installato i driver Nividia più recenti per la mia scheda video giusto per toccare con mano la procedura di installazione che ovviamente è differente da quella a cui sono da sempre abituato ma anche interessante perchè ti rende molto più partecipe del sistema che non la canonica procedura "due click fatto finito"...

Questa distro la consiglio senza dubbio per chi come me vuole avvicinarsi al mondo del pinguino utilizzandolo concretamente, è davvero a misura di novizio...

:)

andrew04
13-09-2015, 23:26
Leggendo questa discussione sto provando varie distro per trovare quella più appropriata alle mie esigenze.
Venendo da una vita di Windows l'approccio è un po' problematico.

C'è ovviamente da studiare, però non capisco come sia possibile che certi passaggi che dovrebbero essere intuitivi su qualsiasi sitema operativo qui non lo sono.
Esempio: riuscire a far memorizzare la posizione delle finestre dei programmi oppure creare un link sulla scrivania per alcune cartelle(l'unico modo è stato attraverso il terminale).

Mi scuso se ho scritto fesserie, ma per me sono piccolezze che (credo) per un utente "comune" facciano la differenza.

Ps: complimenti a RAEL70 per la sua passione e cordialità.

In Nautilus (file manager di Gnome, ma presente anche in Ubuntu ed altre distro)
Per creare un collegamento puoi premere il tasto "alt" durante il trascinamento/prima di rilasciarlo, noterai che uscirà un punto interrogativo vicino al cursore e, al rilascio,un menu che ti permette di selezionare Copia , Sposta e Collega

Mentre, sempre in Gnome, per la posizione delle finestre dipende dalle applicazioni, alcune supportano la memorizzazione, altre no

RAEL70
14-09-2015, 06:56
Allora , eccomi qui con la mia fiammante distro Linux Lite (grazie RAEL70 per la preziosa consulenza..) installata su HD dedicato quindi senza toccare quello di windows;)

Che dire , praticamente è da oggi pomeriggio che sto utilizzando solo questa e mi trovo molto bene facendo un pò di tutto come normalmente faccio su windows , e mi sono anche installato i driver Nividia più recenti per la mia scheda video giusto per toccare con mano la procedura di installazione che ovviamente è differente da quella a cui sono da sempre abituato ma anche interessante perchè ti rende molto più partecipe del sistema che non la canonica procedura "due click fatto finito"...

Questa distro la consiglio senza dubbio per chi come me vuole avvicinarsi al mondo del pinguino utilizzandolo concretamente, è davvero a misura di novizio...

:)
Il tuo è un piccolo esempio di cosa vuol dire prendere in considerazione una (o più) alternative.

Parliamoci chiaro: aldilà dei giochi (dove comunque Steam OS sta sempre più diffondendosi e allargando il parco giochi disponibile), aldilà di applicazioni verticali e/o proprietarie da cui è impossibile liberarsi, quasi tutto quello che si fa in Windows può essere fatto in Linux (quando l'hardware viene totalmente riconosciuto).

D'accordo il "non lasciare la via vecchia per quella nuova" ma, ad una attenta lettura su ciò che Microsoft ci sta offrendo recentemente, ritengo che Linux abbia più fascino e che conservi ancora la definizione di "Sistema Operativo" rispetto ad un W10 la cui definizione di "Servizio Operativo" calza a pennello.

Ovviamente sta ad ognuno di noi scegliere ma spesso ho notato che la gente non cambia per pigrizia e per mancanza di motivazioni.

Proprio questo secondo punto è importante ed è su questo che dobbiamo lavorare tutti insieme.

Cambiando argomento, volevo informarvi che è appena uscita la versione 2.0 di Parrot Security OS (http://www.parrotsec.org/), una distro incentrata sulla Sicurezza; la particolarità è che è sviluppata da un team tutto italiano; provatela se vi va.

>>The Red<<
14-09-2015, 07:39
Il tuo è un piccolo esempio di cosa vuol dire prendere in considerazione una (o più) alternative.

Parliamoci chiaro: aldilà dei giochi (dove comunque Steam OS sta sempre più diffondendosi e allargando il parco giochi disponibile), aldilà di applicazioni verticali e/o proprietarie da cui è impossibile liberarsi, quasi tutto quello che si fa in Windows può essere fatto in Linux (quando l'hardware viene totalmente riconosciuto).

D'accordo il "non lasciare la via vecchia per quella nuova" ma, ad una attenta lettura su ciò che Microsoft ci sta offrendo recentemente, ritengo che Linux abbia più fascino e che conservi ancora la definizione di "Sistema Operativo" rispetto ad un W10 la cui definizione di "Servizio Operativo" calza a pennello.

Ovviamente sta ad ognuno di noi scegliere ma spesso ho notato che la gente non cambia per pigrizia e per mancanza di motivazioni.

Proprio questo secondo punto è importante ed è su questo che dobbiamo lavorare tutti insieme.

Cambiando argomento, volevo informarvi che è appena uscita la versione 2.0 di Parrot Security OS (http://www.parrotsec.org/), una distro incentrata sulla Sicurezza; la particolarità è che è sviluppata da un team tutto italiano; provatela se vi va.
Quali sono le differenze rispetto kali linux?
Qualche tempo fa ho provato ad installare kali su macchina virtuale ma dava problemi di installazione. Sicuramente proverò questa parrot, soprattutto perché è un progetto italiano:)

RAEL70
14-09-2015, 07:57
Quali sono le differenze rispetto kali linux?
Qualche tempo fa ho provato ad installare kali su macchina virtuale ma dava problemi di installazione. Sicuramente proverò questa parrot, soprattutto perché è un progetto italiano:)
Non ci sono grandi differenze ma sarebbe opportuno premiare gli sforzi dei nostri ragazzi, non credi?:)

zappy
14-09-2015, 08:02
In Nautilus (file manager di Gnome, ma presente anche in Ubuntu ed altre distro)
Per creare un collegamento puoi premere il tasto "alt" durante il trascinamento/prima di rilasciarlo, noterai che uscirà un punto interrogativo vicino al cursore e, al rilascio,un menu che ti permette di selezionare Copia , Sposta e Collega

ecco, tipica puttanata delle GUI linux :muro:
l'utente win è abituato a farlo trascinando col tasto destro. ci voleva tanto a farlo uguale?
che per inciso è molto più comodo perchè usi una sola mano e un solo dito.
invece no, facciamoci del male e rendiamo più scomodo il tutto. Alle volte penso che ci siano proprio dei deficienti a progettare 'ste funzionalità :doh: :mad:

RAEL70
14-09-2015, 08:09
Su KDE si può settare (debbo provare su Cinnamon): tasto dx sulla Scrivania-Impostazioni-Azioni mouse.

Flying Tiger
14-09-2015, 08:10
Il tuo è un piccolo esempio di cosa vuol dire prendere in considerazione una (o più) alternative.

Parliamoci chiaro: aldilà dei giochi (dove comunque Steam OS sta sempre più diffondendosi e allargando il parco giochi disponibile), aldilà di applicazioni verticali e/o proprietarie da cui è impossibile liberarsi, quasi tutto quello che si fa in Windows può essere fatto in Linux (quando l'hardware viene totalmente riconosciuto).

D'accordo il "non lasciare la via vecchia per quella nuova" ma, ad una attenta lettura su ciò che Microsoft ci sta offrendo recentemente, ritengo che Linux abbia più fascino e che conservi ancora la definizione di "Sistema Operativo" rispetto ad un W10 la cui definizione di "Servizio Operativo" calza a pennello.

Ovviamente sta ad ognuno di noi scegliere ma spesso ho notato che la gente non cambia per pigrizia e per mancanza di motivazioni.

Proprio questo secondo punto è importante ed è su questo che dobbiamo lavorare tutti insieme.

Cambiando argomento, volevo informarvi che è appena uscita la versione 2.0 di Parrot Security OS (http://www.parrotsec.org/), una distro incentrata sulla Sicurezza; la particolarità è che è sviluppata da un team tutto italiano; provatela se vi va.

In effetti ci vuole meno di quanto si pensa comunemente per prendere in considerazione delle alternative , e più che per pigrizia il discorso secondo me è incentrato sulle motivazioni perchè , così come nella vita reale ,sono queste che ti spronano/spingono a fare qualcosa , per essere pratici se una cosa mi interessa la faccio , se devo farla partendo dal presupposto che non ho di meglio da fare o per sentito dire mi stoppo già in partenza adducendo appunto ai soliti motivi abitudinari.

Ed è per questo , sempre parlando da commerciale , che a mio avviso è fondamentale interessare l' utenza media di windows a considerare delle alternative proprio tramite l' informazione e la divulgazione del mondo Linux che però perchè sia efficace deve essere fatta a misura d' uomo senza inutili estremismi o guerre di religione della serie "dagli a windows...".

E i risultati secondo me a livello di diffusione arriverebbero, mettendo in conto ovviamente che una parte di utenza comunque non si smuoverebbe , ma arriverebbero comunque sopratutto battendo sul tasto dolente del "è un sistema operativo per quelli che se ne intendono" facendo capire invece che è un sistema operativo praticamente per tutti specie poi con distro come LIte o altre create apposta con un ambiente simil windows , quindi intuitivo e semplice da utilizzare.

:)

RAEL70
14-09-2015, 08:20
Caro Tiger, ritengo che il tuo comportamento sia stato esemplare.

Vai a rileggerti i tuoi primi interventi nel thread e paragonali a quest'ultimo :D e vedrai il cambiamento.

Tutto sta ad aver voglia di provare altro...

zappy
14-09-2015, 08:22
Su KDE si può settare (debbo provare su Cinnamon): tasto dx sulla Scrivania-Impostazioni-Azioni mouse.
infatti kdè è il DE più completo e configurabile.
purtroppo è piuttosto pesante (e imho ha un brutto tasto "start")

s12a
14-09-2015, 08:28
Su Plasma 5.4 si può cambiare anche quello:
http://i.imgur.com/ikmlzPh.png

Se intendi l'intero menu si può impostare una versione più tradizionale se proprio si vuole:

http://i.imgur.com/czZpaEK.jpg

Flying Tiger
14-09-2015, 08:40
infatti kdè è il DE più completo e configurabile.
purtroppo è piuttosto pesante (e imho ha un brutto tasto "start")

Confermo la pesantezza avendo provato anche Kubuntu 15 con Plasma 5 , però a livello grafico e di configurabilità non ce n'è per nessuno ,è davvero una meraviglia...

Per il tasto start , fermo restando che è una questione ovviamente di gusti personali , non l' ho trovato particolarmente brutto , certo c'è solo l'icona e non la scritta menu , ecc.. ed è più diciamo lineare , come sempre deve piacere...

:)

s12a
14-09-2015, 08:52
Io questa pesantezza non l' ho notata usando i driver video open della scheda video (AMD Radeon HD7770). Ho riscontrato però problemini vari usando quelli proprietari ed ho letto che la cosa può accadere anche con quelli NVidia. Deve essere l'accelerazione 3D richiesta dal compositor (kwin), che si può disattivare - assieme a tutti gli effetti grafici, con la scorciatoia Alt-Shift-F12. Provare se c'è differenza così; se sì quasi sicuramente non sono gli effetti grafici in sé a dare problemi.

>>The Red<<
14-09-2015, 08:57
Non ci sono grandi differenze ma sarebbe opportuno premiare gli sforzi dei nostri ragazzi, non credi?:)
Certamente:D proprio per questo appena ho un attimo di tempo la provo:)