Nuovo accordo tra NVIDIA e Samsung per la produzione di GPU

Le schede video AMD Radeon di ultima generazione appartenenti alla famiglia 6800, al pari dei modelli della serie 5000 di precedente generazione, sono costruiti utilizzando la tecnologia produttiva a 7 nanometri della taiwanese TSMC.

NVIDIA ha adottato una strada differente per le proprie GPU della famiglia Ampere, scegliendo di lavorare con Samsung utilizzandone la tecnologia produttiva a 8 nanometri. Questa decisione ha generato molte discussioni, soprattutto alla luce della ridottissima disponibilità sul mercato in volumi adeguati alla domanda delle schede GeForce RTX 3000 basate su queste GPU.

Si è infatti dubitato tanto della capacità produttiva di Samsung in volumi adeguati, sia delle rese produttive con tecnologia a 8 nanometri. NVIDIA non sembra però dell'avviso in quanto lo scorso 17 dicembre ha rinnovato un accordo di fornitura con Samsung, incentrato su nuove GPU che verranno sempre costruite con tecnologia a 8 nanometri. Samsung incrementerà l'output di GPU per NVIDIA, così da meglio sostenere la forte domanda di mercato di questo tipo di prodotti.

La produzione di semiconduttori per conto terzi si sta rivelando attività di business molto importante per l'azienda coreana: per il 2020 si prevede un fatturato in questa divisione che supererà i 14 miliardi di dollari, cifra in aumento di poco meno del 18% rispetto al 2019. Per questo motivo Samsung sta accelerando gli investimenti ad espandere e perfezionare ulteriormente la propria capacità produttiva verso l'adozione di tecnologia più sofisticata dei 7 nanometri utilizzando litografia di tipo Extreme Ultra Violet.

Alcune indiscrezioni davano possibile un passaggio di NVIDIA a TSMC per la produzione delle proprie GPU, così da sfruttarne la tecnologia a 7 nanometri. La cosa è di fatto smentita da questo accordo rinnovato con Samsung ma ha ben poco fondamento pensando a come operino i produttori di chip. Migrare un design da una fabbrica produttiva all'altra, soprattutto se questo implica un cambio di processo produttivo, è infatti operazione molto costosa sia dal punto di vista economico sia del tempo richiesto.

Oltre a questo, il successo attuale di TSMC nella produzione di chip a 7 nanometri per conto terzi ha portato questa azienda a saturare la propria capacità produttiva. La disponibilità del processo a 5 nanometri per alcuni clienti permetterà di liberare parte della capacità a 7 nanometri, ma questa sembra già essere stata di fatto occupata dai clienti attuali. Non dobbiamo infatti dimenticare che TSMC costruisce per AMD con tecnologia a 7 nanometri tanto le GPU come i processori della famiglia Ryzen, prodotti che sono al momento tutti in modo diverso alle prese con problemi di produzione in volumi non tale da soddisfare la domanda di mercato.