View Full Version : CAGLIARI CALCIO OFFICIAL THREAD STAGIONE 2008/2009
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anche lui non è che sia una vera punta ma dio bono quando si trova li la mette sempre dentro...di testa di culo..come li viene..quando ha sbagliato qualche gol si è sempre fatto perdonare...
se anche restasse acquafresca non credo sarebbe abbastanza motivato....ormai sentito l'odore della grande squadra non credo riesca ad essere completamente concentrato un altro intero campionato, e su questo lo capisco..
mi pare abbia la publagia o cosa? non so neanche che ruolo gioca...ora mi informo..
a quanto pare se lo sta aggiudicando l'atalanta...
juninho85
27-04-2009, 16:23
parli di meggiorini?
su tutto mercato web lo danno all'atalanta ormai scontato, l'erede di doni...anche se la notizia è vecchiotta di qualche settimana.
juninho85
27-04-2009, 16:53
ah già...vabbeh se sono come le chiacchere di acquafresca dell'anno scorso
juninho85
27-04-2009, 19:02
Acquafresca: "Ci vorrebbe una squadra tipo il Palermo"
Paolo Fabbri, procuratore dell'attaccante del Cagliari, Robert Acquafresca, è intervenuto a “Radio Goal”, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli, rilasciando alcune dichiarazioni in merito al futuro del suo assistito: “Acquafresca all’Inter? Non è detto, saranno i nerazzurri a decidere se farlo rientrare o lasciarlo ancora fuori. Non è sicuro, però, che resti al Cagliari anche perché l’Inter vorrebbe che Robert si cimentasse un altro anno in un club in grado di puntare almeno alla coppa Uefa. Una squadra, insomma, come Napoli, Palermo, Sampdoria o Genoa. Fermo restando che il Cagliari resta una soluzione percorribile, qualora dovesse essere anche riconfermato Allegri in panchina. Non ho ancora avuto, comunque, contatti con Pierpaolo Marino. Molti mesi fa l’Inter ci disse di volere in organico almeno quattro grandi attaccanti, un mix di esperienza e gioventù. All’epoca i due giovani in questione erano Balotelli ed Acquafresca, quello esperto Ibrahimovic. Se arrivassero due giocatori del calibro dello svedese, naturalmente le strade dell’Inter e di Robert si potrebbero separare. È chiaro che non ci sarebbe, da parte nostra, alcuna preclusione per una piazza meravigliosa come Napoli”.
sto agente ha rotto i santissimi
ma che vada pure al palermo, questo cambia idea come tira il vento, prima era la lazio, ora il palermo, ma sempre sotto di noi stanno...sembra che voglia prendere per il culo, tutti tranne il cagliari, ma che vada a dar via il...
per non parlare della confusione che crea al ragazzo...che incompetente.
juninho85
27-04-2009, 21:28
Allegri: "Col Palermo è difficile ma vogliamo prendere la Roma"
Il tecnico del Cagliari, Massimiliano Allegri, con la forza di chi non ha nulla da perdere, intende giocarsi fino in fondo l'accesso alla coppa Uefa, non temendo Palermo e Roma, le altre due squadre in lotta per l'ultimo posto rimasto disponibile, e che solo sulla carta sono superiori ai sardi. Ecco quanto dichiara Allegri ai microfoni di Sky: "Noi ci crediamo. Adesso ci attendono due gare difficili come quella con il Palermo e la Roma che vogliamo provare a raggiungere. La cosa importante è giocare avendo sempre ben chiaro l'obiettivo”.
avanti tutta mister :ave:
juninho85
27-04-2009, 22:02
Portieri:Federico Marchetti (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=583),Christian Lupatelli (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=599)
Difensori:Francesco Pisano (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=286),Carlos Javier Matheu (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=590),Diego Lopez (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=5),Paolo Bianco (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=447),Michele Canini (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=354),Davide Astori (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=584),Daniele Magliocchetti (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=498),Alessandro Agostini (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=290)
Centrocampisti:Andrea Cossu (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=563),Davide Biondini (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=450),Daniele Conti (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=9),Andrea Parola (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=494),Mikhail Sivakov (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=701),Andrea Lazzari (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=585),Marco Mancosu (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=702),Michele Fini (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=427)
Attaccanti:Robert Acquafresca (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=497),Alessandro Matri (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=490),Daniele Ragatzu (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=547),Jeda Capucho Neves (http://www.cagliaricalcio.net/squadra/scheda.asp?id=550)
tra comproprietà,prestiti e contratti in fine scadenza stavo notando sta cosa...con chi cazzarola giochiamo l'anno prossimo?:wtf:
Pangasius
28-04-2009, 00:40
tra comproprietà,prestiti e contratti in fine scadenza stavo notando sta cosa...con chi cazzarola giochiamo l'anno prossimo?:wtf:
Beh con i soldi della partecipazione in Uefa qualcuno compreremo.......:ciapet:
Quoto tutti i vostri messaggi precedenti...........
Canini scandaloso... 1000000 errori tra cui uno fatale nel 1° gol... Ma possibile che un difensore prova il dribbling???? -.-"
Lupatelli non ne parliamo... Nei primi 2 gol ha responsabilità, specialmente nel 2° dove poteva uscire e intercettare il cross. Se ci fosse stato san Marchetti i primi 2 gol non li avremmo presi ;)
Matri proprio guarda non ho parole. E' un buon attaccante per carità, ma si deve togliere il vizio di cercare di dribblare tutto e tutti quando invece può tirare e metterla dentro. L'ultima occasione che ha avuto ha continuato a rigirarsi il pallone in mezzo alle gambe finchè non lo ha perso... bastava tirare e faceva gol.
Comunque l'importante è che arriviamo almeno 8°, così abbiamo l'accesso all'intertoto. Da lì possiamo arrivare in UEFA anche se non sarà facile. Secondo me un aggancio alla Roma è quasi impossibile, quindi mi accontenterei.
juninho85
28-04-2009, 07:35
la società ha già detto chiaramente che rinuncerà all'intertoto,e mi sento di condividere questa decisione.
dovessero proporre metà marchetti in cambio di metà paloschi voi cosa fareste?
la società ha già detto chiaramente che rinuncerà all'intertoto,e mi sento di condividere questa decisione.
dovessero proporre metà marchetti in cambio di metà paloschi voi cosa fareste?
Ciao, scusate l'intrusione..
Io spero sia uno scherzo, ma nel vostro caso accetterei, anche perchè Acquafresca sembra destinato verso altri lidi o sbaglio?
juninho85
28-04-2009, 08:00
no tranquillo era solo una mia fantasiosa idea.
io sarei parecchio indeciso
no tranquillo era solo una mia fantasiosa idea.
io sarei parecchio indeciso
Marchetti secondo me è un ottimo portiere, però se Paloschi dovesse continuare sulla retta via vi ritrovereste con un U21 (probabile) che potrebbe sostituire i partenti..
Io fossi il Presidente del Cagliari, bloccherei le partenze e farei arrivare qualcuno.. quest'anno è un grandissimo anno, mi piacerebbe vedere un Cagliari sempre piu' su.
Il cagliari non andrà in intertoto per un motivo molto banale: l'intertoto non esiste più.
Riguardo a quelli che giocheranno l'anno prossimo. Chi l'ha detto che non riscattiamo le compropietà (come l'anno scorso)? E fini rimane, e pure marchetti, a meno di grosse sorprese.
Magliocchetti, se parte, direi che non farà piangere cagliari. Astori è troppo giovane perchè il milan lo prenda. Parola va via sicuro.
Tengo marchetti. Di punte forti se ne possono trovare facilmente, di portieri no. Amrchetti è considerato l'erede di Buffon, Paloschi l'erede di ???
juninho85
28-04-2009, 08:07
Tengo marchetti. Di punte forti se ne possono trovare facilmente, di portieri no. Amrchetti è considerato l'erede di Buffon, Paloschi l'erede di ???
questo è verissimo ;)
Il cagliari non andrà in intertoto per un motivo molto banale: l'intertoto non esiste più.
Riguardo a quelli che giocheranno l'anno prossimo. Chi l'ha detto che non riscattiamo le compropietà (come l'anno scorso)? E fini rimane, e pure marchetti, a meno di grosse sorprese.
Magliocchetti, se parte, direi che non farà piangere cagliari. Astori è troppo giovane perchè il milan lo prenda. Parola va via sicuro.
Tengo marchetti. Di punte forti se ne possono trovare facilmente, di portieri no. Amrchetti è considerato l'erede di Buffon, Paloschi l'erede di ???
Volevo scrivere "l'erede di Inzaghi" (come aveva dichiarato Pippo), ma veniva da ridere anche a me :D
Comunque.. è vero, il portiere è una "bestia" piu' complessa da trovare, probabilmente vale la pena tenere Marchetti.
Ribadisco: speriamo si compri e non si venda, io vorrei vedervi piu' su; presidente pazzo, allenatore simpatico, squadra che gioca.
juninho85
28-04-2009, 08:41
Unione Sarda - Cagliari, bivio per l'Europa
Adesso Palermo-Cagliari di domenica prossima diventa l'appuntamento più importante della stagione, la partita che potrebbe trasformare una stagione fantastica in una irripetibile. Sarà un crocevia per l'Europa, meta sognata dai tifosi, resa un po' più visibile dopo lo spettacolare 3-3 in casa della Sampdoria. Il Cagliari ha fatto un piccolo passo in avanti e con un pizzico di attenzione in più (e forse con una maggiore freschezza fisica nelle battute finali della gara), i passi avanti sarebbero potuti essere tre. Comunque, la trasferta genovese si chiude con un bilancio in attivo, specie se si considera che i rossoblù erano rientrati negli spogliatoi per l'intervallo sotto di due gol, per la doppietta del giovane Marilungo, un altro che non dimenticherà facilmente la piovosa giornata di domenica scorsa.
La prestazione del Cagliari è stata caratterizzata da un fatto insolito per la squadra di Allegri: le tante reti subite, le molte occasioni lasciate alla Sampdoria e la generale sensazione che i blucerchiati potessero superare Lupatelli (ottimo sostituto dell'acciaccato Marchetti) in ogni momento. Trovare i motivi di questa improvvisa fragilità difensiva spetterà ad Allegri. La sensazione è che vi abbiano concorso numerosi fattori. Intanto, la straordinaria vena di Cassano, giocatore che non è pensabile tenere fuori dal giro della Nazionale. Il raggio d'azione del talento barese è limitato: poca corsa, nessuna partecipazione alla fase difensiva. Ma quando entra in possesso di palla, sono dolori. Tutto il gioco d'attacco della Sampdoria passa attraverso i suoi piedi, per limitarlo si doveva giocare sull'anticipo, cosa quasi mai riuscita ai difensori di Allegri. Questo è il principale motivo delle sofferenze rossoblù. C'è da dire, poi, che la partita si è incanalata da subito su binari "inglesi". Uno stadio tra i più caldi (in senso positivo) d'Italia a causa della sua architettura, che pone il pubblico a ridosso dei giocatori; la pioggia incessante che ha dato un'atmosfera particolare, esaltando la tensione agonistica delle due squadre; l'atteggiamento della Sampdoria che, priva di molti titolari, ha preferito mettere il confronto sul piano fisico, sapendo che il palleggio del Cagliari le sarebbe potuto essere fatale.
I rossoblù hanno sofferto nella parte centrale del primo tempo ma dopo l'intervallo - messi sull'avviso da Allegri - si sono ripresentati in campo con altra grinta e, soprattutto, con le idee più chiare. Il gioco è filato via più fluido e l'uno-due di Matri e Acquafresca ha riequilibrato il punteggio. In pratica, si può dire che il Cagliari abbia vinto la partita, perché dopo il gol del sorpasso di Conti, Cossu ha avuto sul piede la palla del 4-2. Pochi istanti dopo che il trequartista rossoblù ha perduto il duello individuale con il portiere doriano Mirante, uno dei papabili a sostituire Storari e poi accantonato per Marchetti (mai decisione fu più saggia), Cassano ha chiuso il conto. La rete è arrivata in una situazione simile a quella degli altri due: palla perduta con la squadra in uscita (e perciò sbilanciata), marcatura molle al centro dell'area.
L'importante è imparare dagli errori, infinitamente meno dei meriti della squadra rossoblù, che sinora ha mantenuto uno standard di rendimento costante, confermandosi come una delle più in forma del gruppo che si trova a ridosso delle grandi. Il calendario propone sfide una più difficile dell'altra. «Così sarà più bello», ha commentato con un sorriso Allegri. E, allora, prepariamoci a divertirci.
La Nuova Sardegna - Il puzzle e' sempre completo
Se sei una squadra vera, si vede anche quando piove sul bagnato. Niente barricate, mai una palla buttata in avanti a casaccio. Sotto il diluvio di Genova (su un campo che ha comunque tenuto benissimo), con diverse assenze pesanti, il Cagliari ha superato l’ennesima prova di compattezza. Neppure una Sampdoria da battaglia è riuscita a mettere in difficoltà la banda di Massimiliano Allegri.
Non che la partita non sia stata difficile. Tutt’altro: dopo il primo gol di Marilungo i rossoblù, sino a quel momento piuttosto in palla, hanno ballato per almeno venti minuti, sino all’intervallo. Poi la grande reazione e la rimonta, puntellata in particolare elementi che in condizioni normali probabilmente non avrebbero giocato.
Cristiano Lupatelli, spedito in campo in tutta fretta per il mal di schiena di Marchetti, si è presentato con un paio di parate importanti. Per lui era solo la seconda presenza stagionale, ma l’ex romanista ha dato subito sicurezza alla squadra. Qualche rinvio con i piedi è da brivido, d’accordo, ma in fin dei conti è difficile pensare che sui tre gol della Sampdoria Marchetti avrebbe potuto fare di più.
Promosso anche Paolo Bianco, che insieme all’altro centrale difensivo (Canini), non ha fatto sentire la mancanza di una colonna come Diego Lopez, che ha scontato la seconda delle cinque giornate di squalifica. E non doveva giocare neppure uno tra Acquafresca e Matri, dato che alla vigilia una maglia era stata assegnata a Jeda, che ha alzato bandiera bianca nella notte a causa della febbre.
I due attaccanti non hanno giocato una partita brillantissima, è bene sottolinearlo, ma sono riusciti entrambi ad andare in gol, dando un contributo fondamentale alla causa. «Siamo abituati a giocare insieme - hanno detto i due a fine gara -. Non è la prima volta che capita, e anche in allenamento ci stiamo impegnando per cercare di trovare ancora più affinità». Insieme hanno segnato in tutto sedici gol (11 Acquafresca, 5 Matri). Non è un bottino da strapparsi i capelli, ma le caratteristiche del Cagliari di Allegri portano tutti a dare il loro contributo. Indifferente, o quasi, avere un bomber da 20 gol.
Per la prima volta Allegri ha effettuato solo un cambio (Biondini per Acquafresca), ma il tecnico toscano per necessità o per scelta, durante la stagione ha dato ampio spazio a tutta la rosa.
Tra le note negative di domenica, i tre gol fotocopia segnati dalla Samp: palla sulla destra, cross dal fondo e colpo vincente di Marilungo prima e di Cassano poi. Meccanismi da perfezionare ulteriormente, che ovviamente riguardano non solo chi presidia quella zona (nel caso specifico Agostini) ma tutto l’impianto. Dunque non i singoli (titolari o riserve che siano) ma, come ama dire Allegri, tutto il gruppo. Pezzi intercambiabili di un puzzle che al novantesimo, comunque, è quasi sempre completo.
la società ha già detto chiaramente che rinuncerà all'intertoto,e mi sento di condividere questa decisione.
Mmmm sempre meglio di niente imho...
Il cagliari non andrà in intertoto per un motivo molto banale: l'intertoto non esiste più.
Riguardo a quelli che giocheranno l'anno prossimo. Chi l'ha detto che non riscattiamo le compropietà (come l'anno scorso)? E fini rimane, e pure marchetti, a meno di grosse sorprese.
Magliocchetti, se parte, direi che non farà piangere cagliari. Astori è troppo giovane perchè il milan lo prenda. Parola va via sicuro.
Tengo marchetti. Di punte forti se ne possono trovare facilmente, di portieri no. Amrchetti è considerato l'erede di Buffon, Paloschi l'erede di ???
Non esiste più??? o.O
Non lo sapevo...
si, l'intertoto non si svolge più.
L'ultima edizione della Coppa UEFA Intertoto prenderà il via sabato, con 28 delle 50 squadre partecipanti in azione. In palio ci sono 11 posti per il secondo turno preliminare di Coppa UEFA.
Ultimo atto
Nata nel 1995 come torneo di qualificazione alla Coppa UEFA, la Coppa UEFA Intertoto scomparirà a partire dalla stagione 2009/10 in virtù del cambio di formula che coinvolgerà tutte le competizioni UEFA per club. L'edizione conclusiva del torneo estivo si svolgerà dal 21/22 giugno al 26/27 luglio. Nella stagione 1995/96 l'FC Girondins de Bordeaux, vincitrice della competizione, proseguì il suo cammino fino alla finale di Coppa UEFA, mentre la squadra trionfatrice di questa stagione, l'Hamburger SV, si è fermata agli ottavi di finale
juninho85
28-04-2009, 14:54
meglio così,con cellino non si sa mai
infatti..cellino gia di suo ne ha combinate, ma scegliere l'inertoto sarebbe come dire andare dritto in B, anche se altra gente sostiene che si è più in forma al girone d'andata...vedi Napoli..
si, l'intertoto non si svolge più.
L'ultima edizione della Coppa UEFA Intertoto prenderà il via sabato, con 28 delle 50 squadre partecipanti in azione. In palio ci sono 11 posti per il secondo turno preliminare di Coppa UEFA.
Ultimo atto
Nata nel 1995 come torneo di qualificazione alla Coppa UEFA, la Coppa UEFA Intertoto scomparirà a partire dalla stagione 2009/10 in virtù del cambio di formula che coinvolgerà tutte le competizioni UEFA per club. L'edizione conclusiva del torneo estivo si svolgerà dal 21/22 giugno al 26/27 luglio. Nella stagione 1995/96 l'FC Girondins de Bordeaux, vincitrice della competizione, proseguì il suo cammino fino alla finale di Coppa UEFA, mentre la squadra trionfatrice di questa stagione, l'Hamburger SV, si è fermata agli ottavi di finale
Si l'ho letto dopo.
Però visto questo allargamento allora dovrebbero esserci più posti UEFA no?
juninho85
28-04-2009, 22:45
Jeda assente alla ripresa
Cagliari al lavoro nel pomeriggio in vista della sfida, di domenica 3 maggio, contro il Palermo. Solo Jeda, che non ha ancora smaltito l'attacco febbrile di sabato notte, era assente. Domani è in programma una doppia seduta.
Allegri: "A Palermo per l'Uefa. Ancora stento a crederci"
Il tecnico del Cagliari, Massimiliano Allegri, intervistato dal sito ufficiale del club sardo, commenta lo straordinario campionato della sua squadra che a cinque giornate dal termine è in lotta per un insperato, a inzio stagione, piazzamento Uefa: "Dovremo affrontare tutte le cinque restanti gare con il massimo impegno, ma certamente le prossime due, con Palermo e Roma saranno decisive. Dopo Palermo e Roma, sapremo qualcosa di più sul nostro futuro. Col Palermo è il primo scontro diretto. Ancora quasi non riesco a credere che siamo qui a giocarci con loro l'accesso all'Uefa".
allegri contro ballardini...sarà sicuramente una partita senza catenacci
Jeda assente alla ripresa
Cagliari al lavoro nel pomeriggio in vista della sfida, di domenica 3 maggio, contro il Palermo. Solo Jeda, che non ha ancora smaltito l'attacco febbrile di sabato notte, era assente. Domani è in programma una doppia seduta.
Allegri: "A Palermo per l'Uefa. Ancora stento a crederci"
Il tecnico del Cagliari, Massimiliano Allegri, intervistato dal sito ufficiale del club sardo, commenta lo straordinario campionato della sua squadra che a cinque giornate dal termine è in lotta per un insperato, a inzio stagione, piazzamento Uefa: "Dovremo affrontare tutte le cinque restanti gare con il massimo impegno, ma certamente le prossime due, con Palermo e Roma saranno decisive. Dopo Palermo e Roma, sapremo qualcosa di più sul nostro futuro. Col Palermo è il primo scontro diretto. Ancora quasi non riesco a credere che siamo qui a giocarci con loro l'accesso all'Uefa".
allegri contro ballardini...sarà sicuramente una partita senza catenacci
Speriamo che Zamparini si trattenga questa volta.
All'andata fu l'unica vera partita in cui fummo pesantemente avvantaggiati dall'arbitro e scatenò un vespaio...
juninho85
28-04-2009, 23:04
Speriamo che Zamparini si trattenga questa volta.
All'andata fu l'unica vera partita in cui fummo pesantemente avvantaggiati dall'arbitro e scatenò un vespaio...
oddio...anche fiorentina,catania,in parte genoa...:asd:
oddio...anche fiorentina,catania,in parte genoa...:asd:
Sisi vabbè ma secondo me quella fu la partita dove fummo più avvantaggiati in assoluto nel nostro campionato.
Pangasius
29-04-2009, 00:14
Dai anche con il Lecce non ci è andata male.........:read:
juninho85
29-04-2009, 07:41
Dai anche con il Lecce non ci è andata male.........:read:
esatto...;)
juninho85
29-04-2009, 08:57
Il Sardegna - Allegri incredulo, ci giochiamo l'Europa
Etichettato come uno dei migliori tecnici della “nouvelle vague” Allegri non si lascia irretire. Prima di tutto pensa al presente, in prospettiva-Palermo, senza dimenticare però la sfida di Marassi. È un attimo fuggente e resta un po' d'amaro in bocca. Quando, a cinque minuti dalla fine, stai vincendo, la divisione della posta diventa pesante. Anche se non insopportabile se si considera il valore dell'avversario. «All'inizio il pari l'avrei accettato. Ben volentieri - ammette il mister - Credo che abbiamo fatto, complessivamente, una buona partita. Non siamo riusciti però a concretizzare al meglio. Da una nostra occasione non sfruttata è arrivato il pareggio di Cassano. Siamo stati bravi nel riaprire la partita, in un momento nel quale appariva perduta. Il gol ad inizio ripresa ci ha dato la carica giusta per recuperare. In una cosa però dobbiamo migliorare ed è nella gestione della palla. Soprattutto in alcuni momenti chiave delle partite». Per quel che si è visto sul campo, alla fine, però il risultato appare equo. «Devo dire che è finita giustamente in parità. Noi siamo riusciti a renderci insidiosi anche nel momento in cui si è giocato con un solo attaccante, dato che è uscito Acquafresca ed avevamo pochi punti di riferimento in attacco ». Una tregua. Poi prosegue. «Ho visto i miei ragazzi negli spogliatoi ed ero convintissimo che avrebbero fatto un buon secondo tempo». Il momento di popolarità del tecnico rossoblù è palpabile. La curiosità in merito al futuro addirittura un tormentone. E lui che continua con la solita flemma: «Resto a Cagliari. Lo dico per l'ennesima volta». Discorso chiuso. A meno di sviluppi clamorosi al momento impensabili. C'è altro da fare, ora. Ora un mese, a bocce ferme, sarà valutato solo qualche ritocco in rosa. Senza stravolgimenti traumatici.
Ovviamente dopo aver pianificato gli impegni che il tecnico potrebbe accorgersi essere inebrianti. Come ad esempio
la partecipazione alla Coppa Uefa. Un sogno nel cassetto. «Ma per me tutte le partite sono affascinanti. Lo era quella contro il Napoli al Sant'Elia, poi a Genova e lo sarà pure Palermo». Crocevia per l'Europa, in terra di Sicilia. Inutile negarlo. Domenica prossima al Renzo Barbera le due squadre si giocheranno una corposa fetta di speranza. I rosanero sono già in ritiro, per ordine del presidente Maurizio Zamparini. Il che la dice lunga sull'importanza che riveste il confronto. «Sarà uno scontro diretto per stare sulla scia della Roma - dice ancora Allegri - Siamo a pari punti con loro, ma anche chi ci sta davanti dovrà necessariamente rallentare la marcia. È una situazione nella quale non dipende tutto
da noi, ma siamo costretti a sperare in qualche disgrazia altrui. Non dobbiamo poi dimenticare che due punti sotto c'è pure la Lazio, che credo non abbia ancora rinunciato al traguardo europeo. Dovremo affrontare tutte le cinque restanti gare con il massimo impegno. Dopo Palermo e Roma, sapremo qualcosa di più sul nostro futuro». Curioso il fatto che il Cagliari, a cinque giornate dalla fine, stia ancora lottando per l'Uefa. Confrontandosi con società aventi budget differenti. Costruite fin dall'inizio per districarsi nei quartieri alti della classifica. «E di questo rendo merito ai ragazzi, che stanno disputando un torneo sopra le righe. Un bel sogno ad occhi aperti. Talvolta, certe stagioni vorresti che non finissero mai». Ed in effetti, Allegri un'avventura simile non l'aveva mai vissuta. «Una soddisfazione così forse la provai quando raggiungemmo, sempre con il Cagliari, la semifinale-Uefa. Ma in campionato è la prima volta. Ancora quasi non riesco a credere che siamo qui a giocarci con loro l'accesso all'Uefa»
La Nuova Sardegna - Allegri, atmosfera esaltante
Palermo e Roma stiano in guardia: il Cagliari non molla. Anzi, rilancia. L’allenatore Massimiliano Allegri non ha dubbi: «Il nostro futuro passa per la partita di domenica a Palermo e per quella con la Roma». Inutile cercare scorciatoie, in casa rossoblù si parla di Europa in maniera aperta. Ed è ovvio che il gruppo ci sta. E vuole aggiungere altre prede al proprio carniere. Quando si gioca con entusiasmo, organizzazione e tecnica, almeno nel secondo tempo, come a Marassi, il quadro è chiaro. La squadra c’è. Il feeling coinvolge tutti, virtuosi della pelota e maratoneti. Di fatto un altro premio alla filosofia promossa da Allegri: un insieme di 20 giocatori intercambiabili, motivati e disponibili. A Genova l’encomio va soprattutto al collettivo.
Da Marassi con rammarico. Nel dopo 3 a 3 con la Samp, rimane sia il rammarico di aver concesso troppo facilmente la via del gol ai doriani e alle invenzioni di Cassano, mai anticipato, sia di non aver chiuso la partita. Allegri taglia corto: «Con la Sampdoria abbiamo giocato bene i primi 20 minuti, nei quali non abbiamo concretizzato le occasioni che ci sono capitate. Dopo il gol della Sampdoria, abbiamo perso ordine». Bastone e carota. «La squadra nella ripresa mi è piaciuta, sapevo che ci sarebbe stata una bella reazione e la prestazione è stata ottima. Magari si è persa un po’ di lucidità, ma è normale, inuna gara tanto intensa. Siamo stati bravi - ha ribadito l’allenatore del Cagliari - nel crederci e nel riaprire la partita. Purtroppo dal possibile 4-2 ci siamo ritrovati al 3-3. Ma il risultato è giusto».
Alla ricerca del gol. Solita flemma, il disincanto che lo accompagna fin da quando giocava, Allegri ha visto «una partita a fasi alterne. I ragazzi, indipendentemente dal ruolo e dalla posizione in campo, vanno a cercare il gol. Sono soddisfatto, è un segno dimentalità positiva». Positivo, nell’emergenza, anche il Cagliari con una sola punta, Matri: «Ho dovuto togliere Acquafresca, la botta alla caviglia presa prima della partita di Firenze, si era riacutizzata. Jeda aveva la febbre e Ragatzu è rimasto a casa con il mal di schiena: ma con Matri e Cossu trequartista abbiamo costruito la palla del 4 a 2».
La corsa Uefa, un’atmosfera affascinante. «Non mi era mai capitato, neanche da giocatore, di vivere un momento esaltante come quello che stiamo vivendo. E’ una sensazione unica, il giusto premio per il lavoro che facciamo dallo scorso luglio». La ragione, tenendo conto dell’avvio da incubo con le cinque sconfitte di fila, è ovvia: «Nessuno avrebbe mai pensato che - sottolinea Allegri - a cinque giornate dalla fine del campionato avremmo avuto per avversarie club come Roma, Palermo e Lazio».
Gli scontri diretti. «Dovremo affrontare le ultime cinque gare con il massimo impegno. Tra queste, Palermo e Roma sono decisive. Dopo sapremo qualcosa di più sul nostro futuro». Il guanto della sfida ai siciliani - da lunedì in silenzio stampa dopo la debacle col Milan, e ai giallorossi - in ritiro per il 4 a 1 beccato dalla Fiorentina - è lanciato. Con una premessa realistica: «La partita col Palermo va preparata con grande scrupolo. Mentre, per quella della Roma, da qui al 10 maggio, non dipende solo da noi». Notarella finale sul Palermo: «E’ uno scontro diretto. E ancora non riesco a crederlo».
Unione Sarda - Cagliari, qui si fa la storia
Calma e sangue freddo. «Qui si decide un'intera stagione». Stavolta Max Allegri non si può proprio tirare indietro e - udite udite - non ha alcuna intenzione di farlo. «Le gare con Palermo e Roma sono due tappe decisive per capire se il Cagliari può andare o meno in Coppa Uefa».
L'Europa in centottanta minuti, atmosfera elettrica, sfida affascinante, al tecnico livornese ricorda tanto certi finali di stagioni speciali consumati da calciatore. «Quando per esempio conquistammo la semifinale proprio della Uefa e proprio con il Cagliari, e sognavamo la finalissima. O ancora quando mi sono ritrovato lì per lì per centrare la promozione dalla B alla A. La verità è che quando ci sono queste annate, vorresti che non finissero mai». Flashback da capogiro, ma questa che sta vivendo - forse - ha qualcosa di straordinario che sfugge al passato, e non solo. «A cinque giornate dalla fine siamo settimi con il Palermo e a soli tre punti dalla Roma, che è sesta. E chi l'avrebbe detto all'inizio del campionato». O peggio ancora dopo la quinta giornata, quando i rossoblù erano ultimi a quota zero. «E nessuno di noi se lo dimentica». Strano davvero, il destino, il calendario mette ora il Cagliari a un bivio, arma a doppio taglio, ma soprattutto un doppio assist che potrebbe catapultare la squadra di Allegri in piena zona Uefa e a ridosso delle battistrada del campionato. Nemmeno il tempo di festeggiare il rocambolesco pareggio di Marassi o di ripensare alla vittoria mancata. Prima lo scontro diretto con i rosanero al Barbera, poi quello contro i giallorossi al Sant'Elia. «Se passiamo indenni queste due partite e il 10 maggio sera saremo a due-tre punti dalla Roma, avremo buone possibilità di arrivare sino in fondo». Niente tabelle, però. Anche se un pari domenica in Sicilia potrebbe lasciare intatte le chance europee in vista del big match dell'anno, in programma al Sant'Elia. «Innanzitutto noi non siamo bravi a giocare per il pareggio, proprio non è nel nostro dna. Poi non esiste un risultato ideale, tutto dipende dalla Roma che sta davanti». Quale partita lo preoccupa di più? «Prima una e poi l'altra, un passo alla volta», frena il tecnico livornese, un po' per scaramanzia, un po' per non disperdere inutilmente le energie mentali, un po' perché vuole godersi ogni singolo attimo di questo rush finale insperato soltanto sette mesi fa. «Ora concentriamoci sul Palermo». E che sfida nella sfida con l'ex allenatore rossoblù, ora rosanero. «Il merito dei successi che sta ottenendo il Cagliari va pure al lavoro svolto lo scorso anno da Ballardini», ha tenuto a precisare anche di recente Allegri. Curioso che entrambi ora si giochino la possibilità di insidiare la Roma? «Di curioso c'è soltanto il fatto che a questo punto del campionato sia noi che il Palermo occupiamo una posizione di classifica importante».
Sul più bello il Cagliari c'è. E la cartolina bagnata di Genova alimenta le speranze. «Della gara con la Samp mi ha colpito soprattutto il modo in cui tutta la squadra cercava il gol nel momento in cui davanti c'era solo Matri». Ennesima svolta tattica della stagione. «Jeda era out, Acquafresca si trascina un fastidio alla caviglia dalla vigilia di Pasqua, così i centrocampisti, uno alla volta, hanno cercato e trovato gli inserimenti in area. Questo è il Cagliari, una squadra che se la gioca contro chiunque e che non si arrende mai». Ora serve il salto di qualità che porta in Europa.
Napoli, Acquafresca è il primo colpo
È durato ieri quattro ore, dalle 14,30 alle 18,30 (poi Marino e Donadoni sono volati a Milano), il vertice tra De Laurentiis, il dg e l’allenatore per definire le strategie di mercato alla luce dell’indicazione del tecnico sul modulo: un 3-4-3 capace di diventare 3-4-1-2 oppure l’attuale 3-5-2. È stato il terzo incontro dopo quelli a Roma e a Cagliari e per una decina di minuti vi ha partecipato anche il medico sociale De Nicola. Alla fine, un punto base come presupposto fondamentale: «Chi verrà a giocare nel Napoli dovrà essere felice e orgoglioso di indossare la maglia azzurra». Un presupposto che chiama in gioco Sergio Floccari, attaccante dell’Atalanta che sembra restio a venire a giocare a Napoli. L’accordo tra De Laurentiis e Ruggeri c’è sulla base di 8,5 milioni di euro più la seconda metà del cartellino di Garics. «Ho chiuso la trattativa con l’Atalanta, ho parlato con il calciatore che ha un carattere particolare e ha perplessità. Noi non possiamo obbligare nessuno a venire a Napoli», aveva dichiarato domenica notte De Laurentiis. Ieri ha ribadito: «Abbiamo un’intesa con l’Atalanta, ora è Floccari che deve darci una risposta». Nessun problema, comunque, se Floccari dovesse insistere nel suo atteggiamento. Sono due le alternative più che valide: innanzitutto, Robert Acquafresca, 22 anni, attualmente al Cagliari ma di proprietà dell’Inter, e Nicola Kalinic, 21 anni, attaccante dell’Hajduk Spalato, formazione affrontata dal Napoli nello scorso precampionato. Anche per Acquafresca la trattativa è più che ben avviata. Sono ottimi i rapporti tra Moratti e De Laurentiis. Ieri, a conferma della volontà dell’attaccante di vestire la maglia del Napoli, c’è stato un intervento del suo procuratore, Paolo Fabbri a Radio Kiss Kiss: «Acquafresca all'Inter? Non è detto, saranno i nerazzurri a decidere se farlo rientrare o lasciarlo ancora fuori. Non è sicuro che resti al Cagliari anche perché l'Inter vorrebbe che Robert si cimentasse in un club in grado di puntare almeno alla coppa Uefa. Una squadra come il Napoli. Acquafresca sarebbe felice di giocare in una piazza meravigliosa come Napoli»
:rotfl:
ahahahah allucinante...:sofico:
Infatti il Napoli giocherà la UEFA l'anno prossimo :sisi: XDXDXD
juninho85
29-04-2009, 22:39
Due turni di sconto a Lopez
Giornata di lavoro intenso per il Cagliari, impegnato oggi in una doppia seduta di allenamento. Mattino in palestra e pomeriggio in campo, con una serie di partitelle e chiusura con altra partita a metà campo. Si è rivisto Jeda, che ha superato l'influenza e che ha comunque svolto un allenamento differenziato. Domani amichevole col Barisardo, gara che si giocherà al Sant'Elia con inizio alle ore 15. Ma a far sorridere Allegri ci ha pensato anche la Corte di Giustizia Federale, che ridotto da 5 a 3 le giornate di squalifica per Diego Lopez. E così il capitano rossoblù salterà domenica l'ultima partita e sarà a disposizione per l'atteso scontro diretto del 10 con la Roma al Sant'Elia.
Speravo di essermelo levato dalle palle fino a fine campionato, invece...
juninho85
29-04-2009, 22:58
Speravo di essermelo levato dalle palle fino a fine campionato, invece...
io speravo maggiorassero la squalifica :help:
però...però....domenica lopez avrebbe fatto le cappellate con cui c'ha deliziato canini?avrebbe giocato al posto di bianco,questo si
magari capellate alla canini no, ma alla lopez probabilmente si...comunque un plauso a bianco, nonostante sia stato messo fuori per diverso tempo è tornato in campo concentrato e pronto, da vero professionista.
juninho85
30-04-2009, 07:48
magari capellate alla canini no, ma alla lopez probabilmente si...comunque un plauso a bianco, nonostante sia stato messo fuori per diverso tempo è tornato in campo concentrato e pronto, da vero professionista.
l'unico motivo per cui se ne va è che vuole avvicinarsi a casa,altrimenti penso sarebbe rimasto volentieri ;):)
juninho85
30-04-2009, 09:45
Unione Sarda - Il punto, anche Lopez sfiderà la Roma
La stangata si è trasformata in una stangatina. Da cinque a tre giornate di squalifica: Lopez e il Cagliari sorridono. Buone notizie per Diego Lopez e Felipe Melo, i due protagonisti dell'acceso dopo gara all'Artemio Franchi sono stati in parte graziati. La Corte di Giustizia Federale, presieduta da Gerardo Mastrandrea e composta da Carlo Porceddu e Francesco Cerini, ha infatti parzialmente accolto il ricorso presentato da Cagliari e Fiorentina, riducendo le squalifiche inflitte ai due giocatori, che si resero protagonisti di un diverbio dopo Fiorentina-Cagliari dello scorso 11 aprile. I due erano stati puniti dal giudice sportivo per la rissa scoppiata nel tunnel dello spogliatoio del Franchi a fine gara. Melo e Lopez non potranno giocare in occasione del prossimo turno, ma saranno a disposizione di Allegri e Prandelli per le gare del 10 maggio: Catania-Fiorentina e Cagliari-Roma.
MERCATO Nessuna dichiarazione da parte della società rossoblù sulle voci di mercato che riguarderebbero Marchetti e il Napoli. Ci ha pensato il presidente dell'Albinoleffe (società con cui il Cagliari ha in comproprietà il portiere) Andreoletti a riportare i tifosi azzurri sulla terra: «Non mi risulta che il Napoli voglia la nostra metà di Marchetti, ho letto questa cosa dai giornali ma non c'è niente di concreto. Il Cagliari sicuramente farà affidamento ancora sul ragazzo, vista la bontà dell'investimento. Comunque, in base ai regolamenti, il Napoli può trattare con noi soltanto se il Cagliari è d'accordo».
ALLENAMENTI Ieri doppia seduta e clima di festa attorno a Pisano, che ha compiuto 23 anni. Allenamento al mattino e nel pomeriggio per i rossoblù, che hanno riaccolto in gruppo Jeda. L'attaccante brasiliano però non ha smaltito del tutto i postumi dell'attacco influenzale che gli aveva impedito di essere a disposizione per la sfida di Genova. L'attaccante ha svolto una seduta a parte con un programma di lavoro differenziato. Tutti in campo gli altri e grande serenità in vista dell'attesa sfida dello stadio Barbera contro il Palermo, dove il Cagliari si gioca gran parte delle sue chance europee contro una diretta concorrente per l'ammissione in Uefa. Per gli altri esercizi atletici di mattina, poi nel pomeriggio riscaldamento, tattica sul campo e partitella finale. Oggi amichevole infrasettimanale. Al Sant'Elia (si comincia alle 15) i ragazzi di Allegri affronteranno il Barisardo, squadra che milita nel campionato di Promozione. Per l'occasione la società rossoblù aprirà ai tifosi il settore Distinti a partire dalle 14. Sempre oggi, in mattinata, Michele Canini e Davide Astori saranno i protagonisti della nuova tappa dell'iniziativa "Lo stadio dei bambini": i due difensori alle 10,30 saranno ospiti della scuola primaria Nostra Signora della Mercede di Monserrato. Domani allenamento mattutino, sabato la rifinitura, sempre di mattina, poi dopo pranzo la partenza per Palermo, dove il giorno dopo il Cagliari affronterà alle 15 la squadra di Ballardini.
La Nuova Sardegna - I piedi fatati di Fini in attesa di contratto
Miglior esterno destro della A. Dopo la sontuosa prestazione di Marassi, è nella nazionale ideale costruita sulle valutazioni degli inviati dei quotidiani. Michele Fini, una storia di calcio che piace. Un peccato sia arrivata tardi sui palcoscenici che contano. Così come è anomalo il mancato rinnovo: Fini, che va per i 35, è in scadenza di contratto. E il Cagliari ancora non si è fatto vivo. Ma al di là dell’anagrafe, la stagione del sorsese, è da manuale. Tocchi felpati, lanci di 40 metri sui piedi del compagno, assist col compasso per gli attaccanti: da Matri ad Acquafresca passando per Jeda, il sorsese, con Cossu, è il piede fatato dei rossoblù.
Se all’identikit si aggiunge un comportamento mai fuori dalle righe, nessuna polemica né dichiarazioni fuori registro, il quadro è nitido. Così come il messaggio positivo che traspare ai giovani. «Sto bene, mi sto divertendo e alla base di tutto c’è la forza del gruppo e del lavoro che fin dalla preparazione abbiamo impostato con lo staff tecnico», è la frase con cui ha sempre tagliato corto sulle sue performance in rossoblù».
Di diverso respiro le parole nel dopo Samp: «Non dimentichiamo che alla fine del primo tempo eravamo sotto di due reti. Però, saremmo dovuti uscire dal campo con una vittoria, il giusto premio per la prova di forza del secondo tempo». Fini non si nasconde. E rilancia da sempre anche sul discorso Europa: «Da qui alla fine daremo il massimo. Sappiamo di doverci confrontare con squadre di grande valore come Palermo, Roma e Lazio. Ma ci proviamo con determinazione e grande entusiasmo». La miscela che ha dato forza e spirito di sacrificio al gruppo.
Un collage di veterani e giovani dal futuro a tinte rosa che negli ultimi sei mesi ha quanto meno quadruplicato il proprio valore. Per non parlare dello staff tecnico, con Allegri che, nonostante i due anni di contratto col Cagliari, viene seguito passo passo da un pool di club medio-alti. Indubbiamente, quando il Cagliari conferma anche sotto il diluvio e il manto pesante di domenica a Genova, di correre più delle avversarie fino al 95’, un plauso all’allenatore e ai suoi assistenti, così come allo staff sanitario.
Intanto, Michele Fini si gode il suo momento sì. E i suoi tre gol da cineteca ad incorniciare le palle gol servite alle punte. L’esterno fa la spola tra Monserrato, dove risiede, e Sorso. Nel paese natale Fini e la moglie Sara hanno deciso di ri-stabilire la residenza. Per la gioia dei figli Manuele, Alessia e dell’ultimo arrivato, Federico. E lo scontro diretto col Palermo? «Ce la metteremo tutta e sarà così fino all’ultimo secondo di questo campionato».
Il Sardegna - Anche Berlusconi vota Allegri
Il nuovo tifoso di un'Inter scudettata? Massimiliano Allegri. Perché ieri pomeriggio, il Premier Silvio Berlusconi, impegnato tra l'acceso carteggio con la moglie Veronica e le sue sexy candidate alle Europee, ha avuto anche il
tempo per parlare del futuro del suo Milan. Il meno sette dai nerazzurri gli mette i tacchi anche nel calcio. E così per Ancelotti il dazio da pagare per restare nella panchina rossonera potrebbe salire. Se l’allenatore di Reggiolo dovesse rubare lo scudetto all'Inter la sua permanenza fino al 2010 è logicamente fuori discussione.Al contrario, se l'impresa non riuscisse ad Ancelotti (che un accordo col Chelsea già ce l'ha), sarebbe già stato fissato l'appuntamento per fine campionato con Berlusconi e Galliani. «L'impegno è di mettersi seduti a un tavolo a fine stagione e vedere se è il caso di continuare uniti o divisi», ha detto il presidente rossonero. E allora nel caso di divorzio, il sostituto, secondo il Premier-pensiero, sarebbe «un tecnico emergente». E sottolinea: «Posso dire che ripercorrerei la stessa strada fatta con Sacchi e Capello». Gli indizi su un eventuale sostituto di Ancelotti portano ancora una volta dritti a Massimiliano Allegri. Chi più emergente del tecnico che ha incantato in un baleno il calcio italiano? E dopo gli elogi espliciti di Galliani e Kakà al tecnico rossoblù (altra casualità che tutte le strade portino al Conte Max?), dopo quel misterioso incontro, tra la realtà e
l'immaginazione, di Allegri con la dirigenza rossonera alla fine di Bologna-Cagliari, è arrivata, seppur più celata la benedizione del Premier. Meno esplicito certo ma poco fraintendibile. Allegri come il mitico Sacchi arriva dalle categorie inferiori ma a differenza di Sacchi ha già una stagione in A. E che stagione. Ha più esperienza ed è più “rodato” di un tanto acclamato Leonardo che non ha neppure il patentino. ha vinto il campionato di C1 col Grosseto, è un leader di natura. Ma troppo intelligente per crearsi dei nemici. Se il Milan dovesse riniziare un nuovo ciclo clo, Allegri, che martedì ha smentito ancora una volta ogni contatto con altre squadre, ha tutte le carte in regola per salire nella giostra del Premier. Nel frattempo vuole continuare a conquistare punti a suo favore facendo spettacolo col suo Cagliari. Inseguendo la Uefa e mettendo in campo sempre la formazione migliore, non certo i ragazzini. Allegri ha tutto in gioco.
Vuole vincere ancora per la sua squadra, per la città e per la sua carriera. Che lo si voglia o no è su un trampolino di lancio che pochissimi hanno avuto. Arrivare al 6° posto sarebbe un traguardo importantissimo per lui oltre che per la storia del Cagliari. Ma potrebbe nascere dal principio una dicotomia. Se Allegri vuole spingere al massimo per arrivarci, cosa pensa il presidente Cellino? Il prestigio di un tale traguardo sarebbe un premio anche per lui, che ha avuto fiuto nel pescare il talento di Allegri e ha investito al meglio sui suoi giocatori. Ma quali sono gli aspetti negativi di guadagnarsi
un posto per la competizione europea? Stadio a parte, se pur fondamentale, il Cagliari in caso di qualificazione dovrebbe iniziare prima la preparazione per fare i preliminari (4° turno andata 30 luglio, ritorno 4 agosto), togliendo energie al campionato. Il rischio è arrivare col fiatone a febbraio 2010, come è capitato in questa stagione al Napoli. Partito con una
marcia in più e morto lentamente. Insomma, ci sarebbero i pro e i contro. Non resta che assistere al finale di campionato.
Vedere cosa farà il Milan e dove arriverà il Cagliar quanto è forte il contratto che lega Allegri al Cagliari e cosa Cellino possa chiedere a Berlusconi in cambio dell'allenatore-prodigio. Forse resterà tutto invariato. E allora il Cagliari potrà vantarsi di avere l'allenatore che piace a Galliani, Kakà e anche al presidente del Consiglio. Però...
juninho85
30-04-2009, 23:46
Astori: "Mi piacerebbe rimanere al Cagliari"
Davide Astori (22), giovane difensore del Cagliari, parla del suo futuro: "A me piacerebbe restare quì, fermo restando che un'eventuale chiamata del Milan sarebbe un onore per qualsiasi giocatore. A Cagliari si sta bene, l'ambiente è tranquillo. Anche dopo le 5 sconfitte iniziali, il pubblico ci ha lasciato lavorare in pace".
dunque,caro poldo,riscatta staminchia!
juninho85
01-05-2009, 12:09
Problemi per Biondini e Cossu
Solita amichevole del giovedì per il Cagliari, che questo pomeriggio ha affrontato il Barisardo al Sant'Elia. Tredici reti per i rossoblù, ma Allegri ha di che storcere il naso. Alla gara non ha partecipato Biondini, fermato da una distorsione alla caviglia sinistra nell'allenamento di ieri. E nella gara odierna, problemi per Sivakov (botta al ginocchio destro) e Cossu, costretto a uscire dopo 35' per una contrattura all'adduttore sinistro. Problemi anche per Lupatelli, a riposo precauzionale per una botta al gomito. I primi tre sono fortemente in dubbio per la gara di domenica col Palermo al Barbera. Tornando al match di questo pomeriggio, il tecnico come sempre ha mischiato le carte. Nel primo tempo, coppia d'attacco Matri-Acquafresca, col sostegno di Cossu (fino all'infortunio). Sono arrivate due reti, firmate da Acquafresca e Mancosu. Nella ripresa, il Barisardo ha ceduto di schianto e sono arrivati i gol di Ragatzu (3), Lazzari (3), Jeda, Mancosu, Magliocchetti e Fini che, uniti all'autorete di Alfonso, hanno fissato il risultato sul 13-0 finale. Domani mattina squadra di nuovo in campo e verranno valutate le condizioni di Cossu, Sivakov e Biondini.
:rolleyes:
juninho85
01-05-2009, 19:17
biondini ha recuperato,sarà sicuramente disponibile per domenica.
piuttosto mi auguro che,con l'indisponibilità quasi sicura di cossu,non riproponga lazzari dietro le punte,bensì jeda con matri acquafresca davanti :sperem:
lazzari tornerà utile fresco nel secondo tempo con gli inserimenti da dietro,speriamo ci siano utili per sferrare il ko :oink:
juninho85
01-05-2009, 19:23
Fini, il migliore del Cagliari in attesa di contratto
Miglior esterno destro della A. Dopo la sontuosa prestazione di Marassi, è nella nazionale ideale costruita sulle valutazioni degli inviati dei quotidiani. Michele Fini, una storia di calcio che piace. Un peccato sia arrivata tardi sui palcoscenici che contano. Così come è anomalo il mancato rinnovo: Fini, che va per i 35, è in scadenza di contratto. E il Cagliari ancora non si è fatto vivo. Ma al di là dell’anagrafe, la stagione del sorsese, è da manuale. Tocchi felpati, lanci di 40 metri sui piedi del compagno, assist col compasso per gli attaccanti: da Matri ad Acquafresca passando per Jeda, il sorsese, con Cossu, è il piede fatato dei rossoblù.
Se all’identikit si aggiunge un comportamento mai fuori dalle righe, nessuna polemica né dichiarazioni fuori registro, il quadro è nitido. Così come il messaggio positivo che traspare ai giovani. «Sto bene, mi sto divertendo e alla base di tutto c’è la forza del gruppo e del lavoro che fin dalla preparazione abbiamo impostato con lo staff tecnico», è la frase con cui ha sempre tagliato corto sulle sue performance in rossoblù».
Di diverso respiro le parole nel dopo Samp: «Non dimentichiamo che alla fine del primo tempo eravamo sotto di due reti. Però, saremmo dovuti uscire dal campo con una vittoria, il giusto premio per la prova di forza del secondo tempo». Fini non si nasconde. E rilancia da sempre anche sul discorso Europa: «Da qui alla fine daremo il massimo. Sappiamo di doverci confrontare con squadre di grande valore come Palermo, Roma e Lazio. Ma ci proviamo con determinazione e grande entusiasmo». La miscela che ha dato forza e spirito di sacrificio al gruppo.
Un collage di veterani e giovani dal futuro a tinte rosa che negli ultimi sei mesi ha quanto meno quadruplicato il proprio valore. Per non parlare dello staff tecnico, con Allegri che, nonostante i due anni di contratto col Cagliari, viene seguito passo passo da un pool di club medio-alti. Indubbiamente, quando il Cagliari conferma anche sotto il diluvio e il manto pesante di domenica a Genova, di correre più delle avversarie fino al 95’, un plauso all’allenatore e ai suoi assistenti, così come allo staff sanitario.
Intanto, Michele Fini si gode il suo momento sì. E i suoi tre gol da cineteca ad incorniciare le palle gol servite alle punte. L’esterno fa la spola tra Monserrato, dove risiede, e Sorso. Nel paese natale Fini e la moglie Sara hanno deciso di ri-stabilire la residenza. Per la gioia dei figli Manuele, Alessia e dell’ultimo arrivato, Federico. E lo scontro diretto col Palermo? «Ce la metteremo tutta e sarà così fino all’ultimo secondo di questo campionato».
juninho85
02-05-2009, 13:57
ALLEGRI, A Palermo ci giochiamo la Uefa
Massimiliano Allegri, tecnico del Cagliari, sa bene l'importanza della trasferta di Palermo per la corsa alla Uefa. "E' una gara difficile, ci giochiamo molte possibilità di centrare l'Europa - ammette l'allenatore dei sardi, costretto a rinunciare per infortunio al fantasista Cossu -. Il Palermo arriva da una sconfitta, avrà voglia di rifarsi e gioca in casa. Dovremo stare attenti dall'inizio alla fine, avere continuità e fare tutto quanto fatto sino a questo momento. Sarà importante conservare la lucidità. Credo che saranno decisivi i cambi. Speriamo di avere l'intuizione giusta"
Palermo-Cagliari: le probabili formazioni
el Palermo, con le assenze di Bovo e carrozzieri, Ballardini proverà Savini come centrale di difesa. A centrocampo mancherà Bresciano per problemi fisici. Nel Cagliari dovrebbe recuperare Cossu. In attacco spazio alla coppia Jeda-Acquafresca. Ecco i probabili schieramenti:
PALERMO (4-3-1-2): Amelia; Cassani, Kjaer, Savini, Balzaretti; Migliaccio, Liverani, Nocerino; Simplicio; Miccoli, Cavani.
Panchina: Ujkani, Cossentino, Tedesco, Guana, Succi, Mchelidze, Hernandez.
Allenatore: Davide Ballardini.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Pisano, Bianco, Canini, Agostini; Biondini, Conti, Fini; Cossu; Jeda, Acquafresca.
Panchina: Lupatelli, Matheu, Astori, Lazzari, Parola, Mancosu, Matri.
Allenatore: Massimiliano Allegri.
juninho85
02-05-2009, 13:58
19 convocati - Cossu non ce la fa
Sono 19 i rossoblù convocati per il match di domenica a Palermo. Niente da fare per Andrea Cossu, lasciato a casa dopo la contrattura rimediata giovedì in amichevole. Rimane a casa anche Sivakov, mentre torna tra i convocati Ragatzu
Ecco l'elenco completo dei 19 convocati:
Portieri: Lupatelli e Marchetti
Difensori: Agostini, Astori, Bianco, Canini, Magliocchetti, Matheu, Pisano
Centrocampisti: Biondini, Conti, Fini, Lazzari, Mancosu, Parola
Attaccanti: Acquafresca, Jeda, Matri, Ragatzu
DOmenica prossima vado a vedere Cagliari-Roma allo stadio :)
juninho85
02-05-2009, 22:31
Ballardini: "Complimenti ad Allegri, sfida non decisiva"
Davide Ballardini, trainer del Palermo, elogia il collega Massimiliano Allegri in vista dello scontro diretto che vedrà i siciliani opposti al Cagliari. "Si parla di un suo possibile futuro al Milan - afferma -. Sinceramente non lo conosco per poter dare un giudizio, ma mi sembra che i risultati parlino chiaro. Nel corso di questa stagione ha fatto grandi cose, facendo disputare al suo Cagliari un campionato di assoluto livello. E' un pò il proseguimento di quanto di buono evidenziato dalla squadra nella passata stagione. Come vedo la gara di domani? Molto difficile ed impegnativa perchè affronteremo un Cagliari che in quest'ultimo anno solare ha mantenuto un andamento da big con un ruolino di marcia davvero impressionante. Ma non si tratterà di un incontro decisivo per il cammino del Palermo".
juninho85
03-05-2009, 11:15
Unione Sarda - Palermo-Cagliari, brividi europei
Senza Cossu ma con Jeda e Marchetti di nuovo in campo dopo il turno di riposo forzato a Genova. Il Cagliari è partito per Palermo con un bel carico di speranza e qualche acciacco fisico, inevitabile adesso che il campionato è a cinque tappe dalla meta. Ieri, il fantasista rossoblù, fermato in settimana da un indolenzimento muscolare, ha provato ad allenarsi ma ha dovuto desistere dopo pochi istanti. Inevitabile l'esclusione dalla lista della comitiva rossoblù, giunta a Palermo nel tardo pomeriggio di ieri. Assente Lopez, che oggi sconterà l'ultimo turno di squalifica (dopo la riduzione da cinque a tre giornate decisa dalla Corte di Giustizia federale per i fatti di Firenze) e in campo ieri a Bergamo con la Primavera, mentre Biondini ha recuperato dopo l'infortunio alla caviglia. Per lui si prospetta un iniziale utilizzo in panchina.
Allegri, che spera di restare nella scia della Roma sino alle ultime due giornate, quando il Cagliari affronterà Reggina e Udinese che a quel punto potrebbero essere poco stimolate, per poi cercare l'allungo decisivo, ha preannunciato un solo dubbio di formazione: Lazzari o Jeda nel ruolo di rifinitore dietro le due punte.
L'ipotesi più probabile è che sia Jeda, assente a Marassi per un attacco febbrile, a indossare i panni del trequartista, con Matri e Acquafresca tandem d'attacco. In questo caso, Lazzari giocherebbe da mezzala sinistra. Se invece toccasse a Lazzari ricoprire il posto lasciato vacante da Cossu, Jeda e Matri sarebbe la coppia d'attacco, mentre la mezzala sinistra sarebbe Biondini. Riassumendo, Marchetti di nuovo tra i pali dopo il forfait contro la Sampdoria, Pisano e Agostini i terzini, Canini e Astori (in vantaggio su Bianco) i due difensori centrali; a centrocampo, Conti (con i gradi di capitano in attesa del rientro di Lopez), Fini e Lazzari; in avanti, Jeda a ispirare le due punte, Acquafresca e Matri.
Il Palermo viene da una secca sconfitta per 4-1 sul campo del Milan, che ha sì generosamente usufruito di un paio di rigori perlomeno discutibili, ma che ha sovrastato sul piano del gioco la squadra dell'ex rossoblù Ballardini. Ecco perché l'arrabbiatura di Zamparini contro l'arbitro e il conseguente silenzio-stampa è sembrata più che altro una cortina fumogena. Al di là degli episodi, il Palermo non è mai stato in partita. Un buon segnale per il Cagliari?
Ballardini schiererà la formazione-tipo dalla cintola in su, con Simplicio trequartista dietro il pericoloso duo Cavani-Miccoli. Difesa in emergenza, invece, per la squalifica di Bovo e la sospensione cautelare di Carrozzieri, trovato positivo a un controllo antidoping. Stadio Barbera (ex Favorita) quasi esaurito. Per risvegliare i delusi tifosi palermitani, Zamparini ha fatto mettere in vendita i biglietti a prezzi ultrapopolari. Per un tagliando di curva oggi bastano cinque euro
La Nuova Sardegna - La corsa Uefa passa per il Barbera
La sfida tra isolane che non lascia scampo. Il Cagliari si gioca a Palermo una buona fetta delle chance per annusare aria d’Europa. A cinque giornate dalla fine, con tre gare in trasferta e due in casa, gli Allegri boys non possono sbagliare. Al Barbera è scontro diretto. I padroni di casa dellex Ballardini, sono in silenzio stampa dal 3-0 beccato dal Milan. Zamparini ha tenuto sotto scacco la squadra. Il Cagliari, invece, viene dall’esaltante pareggio con la Samp. Con i doriani gara matura, reazione e tecnica orgogliosa pur sotto il diluvio. Peccato per le amnesie difensive nel primo tempo e sul gol del pari di Cassano.
Rammarico e rabbia che motiva di più il gruppo. La sensazione che questo pomeriggio Pisano e soci possano provarci è bella solida. E siamo alla corsa Uefa. Con la Roma che ha chiuso il ritiro dopo l’incontro tra Totti, De Rossi e la Sensi è partita aperta. I giallorossi con 52 punti occupano l’ultima casella buona per l’Europa. Il Cagliari segue a 49 col Palermo. I rossoblù non hanno scampo: dalla Sicilia si deve tornare con un risultato positivo. Viceversa, i sogni europei svaniscono quasi del tutto. Anche perché, oltre al sorpasso del Palermo, la Roma gioca in casa col Chievo. Dunque, se Marchetti e compagni vogliono tenersi sulla scia per arrivare alla sfida con i giallorossi al Sant’Elia con le cartucce giuste da sparare, al Barbera occorrono 95’ pressoché perfetti.
Allegri chiede un avvio perfetto. Più tecnica, attenzione sulle palle da fermo, rapidità nelle ripartenze. Sulla solidità, l’entusiasmo e la voglia di sacrificarsi del gruppo, la scommessa è vinta da un pezzo. Ma sotto porta si deve essere cinici.
La formazione? A casa Cossu, col gruppo Biondini. Il forfait del trequartista (stiramento adduttore) apre vari scenari. Si profila un’idea super offensivistica con Lazzari esterno, Jeda, Matri e Acquafresca. Mentre, pare più concreto un assetto con Fini-Conti-Biondini, Lazzari trequartista, Jeda e Acquafresca e Matri in panca. Da tenere a mente i cambi in corso con Parola Matri. Anche Bianco si gioca la maglia con Astori. Ma Allegri scioglie i rebus solo stamani. Ricapitolando Marchetti, Pisano, Canini, Bianco e Agostini, Fini, Conti e Biondini, Lazzari, Jeda, Acquafresca dovrebbero partire dal via. Ma è inutile barare: adrenalina, cuore e gambe nel faccia a faccia con Cavani e soci devono esserci in parti giuste.
La squadra ha il temperamento per sopperire alle assenze. Sa ritrovare energie nei momenti no. Soprattutto, non vuol mollare. Piaccia o meno al presidente Cellino, la voglia del gruppo è questa. Senza nervosismi dell’ultim’ora capaci di disarticolare la prestazione Firenze insegna il Cagliari sa essere spregiudicato e ha l’entusiasmo per provarci. Anche con un club allestito con ingenti risorse, ricco di big quali Miccoli, Liverani e Nocerino, capace di esaltarsi in casa, abile e ordinato secondo labc di Ballardini. Ad Allegri il compito di tenere alta la condizione mentale, decisiva in questa fase della stagione. Il tecnico che dribbla le continue sirene che lo danno al Milan, il che non esclude che lasci Cagliari per andare altrove pur con il biennale firmato di recente ha dalla sua l’intelligenza ideale per proteggere il lavoro fatto sinora. E i suoi lo seguono. Senza sbavature. E anche i tifosi ne sono consapevoli.
juninho85
03-05-2009, 17:07
Il Cagliari si frantuma a Palermo: 5-1
Era la partita più importante della stagione per Palermo e Cagliari, quella che avrebbe dovuto stabilire chi fra le due formazioni era la più in forma, e la più dotata per contendere il sesto posto alla Roma. Si è conclusa con un sonoro 5-1, con gli uomini di Ballardini che hanno ridicolizzato, almeno nel punteggio, i rossoblù. Allegri aveva mandato in campo una formazione atipica, con il proposito di sfruttare meglio i cambi. Lazzari a sostegno delle due punte Matri e Acquafresca, Parola mezz’ala sinistra e Matheu terzino al posto di Pisano. Al centro della difesa Canini e Astori. Dopo un buon avvio, e un clamoroso palo di Lazzari, ecco che il Palermo cresce col passare dei minuti, e in maniera quasi proporzionale, inizia a calare il Cagliari. I senatori Liverani e Tedesco mettono la partita sui binari dell’aggressività, cascando spesso al primo contatto e dandole senza troppi pensieri e senza che l’arbitro si accorga di nulla. Matheu sulla sinistra và in sofferenza, con Miccoli che attacca quasi esclusivamente la zona di sua competenza. Negligenti i compagni che non vanno mai a raddoppiare la marcatura. Al 29’ il Cagliari sostituisce l’infortunato Parola con Jeda. Sul calcio d’angolo immediatamente successivo alla sostituzione, Migliaccio indovina la deviazione giusta e mette alle spalle di Marchetti. Il Cagliari prova a reagire, ma il Palermo gioca e corre. Al 33’ Matheu stende Miccoli di fronte alla panchina del Palermo. Ballardini placca l’argentino, forse per bloccarne un eventuale reazione, facendolo crollare a terra. L’ex allenatore del Cagliari viene espulso e il terzino riceve un giallo. Al 38’ punizione una punizione di Miccoli si infila sotto la traversa e il 2-0 è servito. Si và negli spogliatoi, e al ritorno delle squadre in campo Pisano prende il posto di Matheu, ormai a rischio secondo giallo e beccato sonoramente dal Barbera dopo l’episodio con Ballardini. Il Cagliari regala una speranza al 48’ con il gol di Jeda su assist di Fini, ma due minuti dopo Miccoli chiama l’inserimento di Tedesco, Marchetti in uscita non tocca il pallone e il centrocampista, in tuffo, mette in rete il 3-1. Gli equilibri sono ormai saltati, il Cagliari con generosità si propone, fallisce occasioni con Lazzari, Matri e Conti, e al 57’ Cavani sigla la quarta rete. Allegri butta nella mischia anche Ragatzu per uno spento Acquafresca, ma la partita non ha più nulla da dire. All’87’ però il Palermo non si lascia scappare l’occasione per siglare la quinta rete, stavolta con il neo entrato Succi. Al triplice fischio il Cagliari deve riconoscere la cocente sconfitta, figlia di qualche decisione nella formazione iniziale da rivedere, ma soprattutto della cattiva prestazione difensiva del reparto difensivo e degli altri reparti, che avevano sempre dato del loro meglio per accompagnare entrambe le fasi di gioco. Con la sconfitta di oggi il sesto posto si allontana a 4 punti, avendo la Roma pareggiato 0-0 in casa contro il Chievo. Il Palermo sale a quota 52, il Cagliari resta a quota 49 e sente il fiato dell’Udinese lanciata a 48 punti. Domenica prossima i ragazzi di Allegri dovranno vendicare questa prestazione al di sotto delle attese ricevendo in casa la Roma.
da dove iniziare?matheu burattino,canini ancora in bambola da genova,acquafresca inesistente,parola...all'altezza dei suoi standard....l'arbitro che non caccia via liverani su 3 sbracciate su lazzari?!
conan_75
03-05-2009, 17:08
Pitticca sa surra, poco da recriminare.
juninho85
03-05-2009, 17:14
speriamo che dalla prossima si dia spazio a chi ha ancora voglia di lottare per questa maglia...gente come acquafresca è meglio che stia in panca fino all'ultimo a costo di far giocare ragatzu,canini idem,fuori dalle balle,a sto punto meglio bianco.peccato solo non aver avuto biondini e lopez che per quanto siano scarponi facevano volare i menischi a miccoli alla prima fuga...
juninho85
03-05-2009, 18:52
Allegri: "Milan? Penso solo al Cagliari"
Intervistato il tecnico del Cagliari, Massimiliano Allegri, al termine della partita Palermo-Cagliari, parla del suo futuro: "Io ho un contratto ancora di due anni con il Cagliari e penso di rimanere; il mio pensiero è solo al Cagliari. Tutto quello che si sente e si legge, sono solo voci".
No comment. Oggi non è solo stata una partita storta, ma tantissimi errori fatti anche da Allegri... prima di tutto, Parola dal 1° minuto al posto di Jeda?????????????????? Ma per favore... Poi la difesa inguardabile cioè...
Canini il peggiore dei nostri. Jeda il migliore.
ua surra che non la ricordavo da tanto.
solo nel punteggio. il cagliari se segnava all'inizio era tutta un altra partita.
Sono convinto che la dietro sia mancata gente come lopez anche se mi costa dirlo, ma tutti quei tentativi di fuorigioco chiamati male mi danno quell'impressione, i raddoppi in difesa inesistenti, lasciar arrivare miccoli fino all'aria piccola è assurdo. le cose che mi piacevano di più del cagliari erano proprio i raddoppi e le chiusure a centrocampo e in difesa, gran corsa e grande unione. non si corre più, se a marassi è andata bene e perchè quelli erano più morti di noi.
Una lezione che ci servirà per farci incazzare parecchio contro la Roma anche se non credo ci servirà molto per l'uefa, ma almeno ci togliamo qualche altro sassolino dalla scarpa.
Il palermo visto oggi mi sembrava il cagliari dei tempi migliori, rapidita, chiusure e ripartenze. un applauso al palermo.
Solertes
03-05-2009, 21:35
Non ho visto la partita quindi non posso esprimere alcun punto di vista sull'incontro, posso però fare una valutazione della situazione in classifica, e,forse è un bene che sfumi il sogno uefa perchè tra rosa non attrezzata e preparazione anticipata potrebbe essere dannosa per la prossima stagione....stagione nella quale mi auguro di continuare a vedere Fini con la maglia rossoblù.
Acquafresca probabilmente è disturbato dalle svariate voci che lo vedono in una miriade di squadre l'anno prossimo....oggi ho sentito Napoli in cambio di non so chi.....io non capirò mai le strategie dell'inter...ma chi le elabora? Nico Bortis? :asd:
juninho85
03-05-2009, 21:54
Cellino: "Uefa? Mai pensato"
Il Cagliari non ha mai creduto nella qualificazione in Coppa Uefa. Ad affermarlo è un amareggiato Massimo Cellino a stadionews.it.
"Non ho mai pensato alla qualificazione in Europa - ha detto il presidente del Cagliari - Non abbiamo mai avuto una squadra in grado di lottare per questo obiettivo. Da ora in poi dobbiamo fare il nostro campionato, senza effettuare dei voli pindarici".
bhe ora si esagera, è ridicolo non ammettere di averci fatto un pensiero.
ciuketto
04-05-2009, 01:09
Spero seriamente che domenica ci facciate il culo a striscie.
juninho85
04-05-2009, 08:41
Il Sardegna - Allegri, ora la Roma
Prima di due gare che valgono un campionato. Al Renzo Barbera il Cagliari ha letteralmente mollato gli ormeggi. Un
incubo. «Dopo però che per un’ora eravamo riusciti a reggere l’urto» fa notare un Massimiliano Allegri un po’ abbacchiato. Le distanze non si sono dilatate a dismisura. La Roma non è riuscita a sfruttare favorevolmente
il turno casalingo con il Chievo. Avessero vinto, i giallorossi avrebbero ora un vantaggio consistente sui rossoblù.
«Domenica prossima contro di loro ci giochiamo tanto - prosegue il tecnico cagliaritano- Mi auguro che la mia squadra riesca a fare una buona prestazione. A riprendersi subito da questo brutto scivolone». Allenatori contro. Max Allegri è
il presente. Intrigante. Davide Ballardini il passato, seppure recentissimo. Anzi, fu proprio il tecnico rosanero a plasmare, in alcuni punti cardine, l’attuale squadra rossoblù. Costruendo lo scorso anno un complesso, capace di inventarsi una salvezza dai contorni quasi incredibili. È stato lui anche ad infliggere al Cagliari la sconfitta stagionale più cocente. «Non è però la sconfitta in terra siciliana che inficia l’ottimo campionato che stiamo facendo - fa notare il mister rossoblù - È stato un episodio. Non abbiamo avuto la giusta determinazione. Dopo il terzo gol ci siamo sfilacciati ed abbiamo offerto ai nostri avversari spazi invitanti per potersi esprimere compiutamente». Poi spiega le scelte iniziali. «ho messo da subito Lazzari perché Jeda era reduce da una fastidiosa influenza ed aveva ripreso ad allenarsi con i compagni solo mercoledì, giocando una parte dell’amichevole del giovedì. Per quanto riguarda Matheu, pensavo che potesse dare di più dato
il periodo positivo che sta attraversando, mentre Pisano l’avevo visto un po’ stanco. È stata una scelta tecnica della quale mi assumo tutte le responsabilità ». Ed in effetti Miccoli, dalla parte dell’argentino, soprattutto nel primo tempo,ha messo in chiara difficoltà la retroguardia rossoblù. «L’attaccante rosanero è giocatore di qualità. Difficile da contenere per chiunque. Contro di noi ha mostrato di essere in grande giornata». Quindi su Lazzari. «È un ottimo giocatore. Dai piedi buoni. Che sa fare tutto all’occorrenza. Dal trequartista all’esterno di centrocampo. Ho puntato su di lui e non mi ha
deluso. Fosse entrato il suo tiro ad inizio gara, che ha colpito il palo interno, saremo qui a commentare un’altra partita». Sulla carta il Palermo, nel suo complesso, è qualitativamente formazione superiore al Cagliari. Costruita per districarsi nei quartieri alti della classifica e con l’obiettivo, neppure tanto velato, di raggiungere una posizione che le consenta di prender parte ad una competizione europea nella prossima stagione. «Certamente, ad inizio anno, le aspettative erano diverse fra noi e loro. Sappiamo però bene che il calcio, spesso, risulta non essere una scelta esatta. Per cui arrivare al confronto diretto entrambi ancora in corsa per giocarci qualcosa di importante è motivo di grande soddisfazione. Dopo questa sconfitta proseguiamo sulla stessa strada intrapresa, con l’intenzione di rimanere nella parte sinistra della classifica, dunque fra le prime dieci». E per concludere: «La sconfitta andrà analizzata nei minimi particolari»
La Nuova Sardegna - Cagliari, per l'Uefa serve un miracolo
Addio sogni di gloria? A dire il vero un lumicino di speranza resta acceso, nonostante la luce si sia spenta prima ancora di cominciare il match dei match, in quella Palermo che doveva dire se il Cagliari e l’Europa avrebbero potuto sposarsi nuovamente.
Invece, per i rossoblù il divorzio sembra ormai imminente. I due fidanzati si sono detti di no prima ancora di arrivare all’altare. E stavolta non c’entrano veline o chissà che altro. Per andare in Europa bisognava dimostrare di meritare il posto al sole di fronte alla diretta concorrente. Quella che più facilmente - almeno leggendo il blasone, la classifica e i nomi in organico - il Cagliari avrebbe potuto escludere dalla lotta per la sesta posizione.
Prima che la partita a tombola iniziasse l’identikit corrispondeva quindi, in tutto e per tutto, a quello del Palermo. Poi è iniziata, appunto, la partita a tombola. Gol, ambo, terno, illusione, quaterna, cinquina e novantesimo. Uguale tombola. Per il Palermo, ovviamente, e per Ballardini che di miracoli se ne intende e di recuperi in corsa pure. Anche quando guarda dalla tribuna buona parte del match, a dire il vero, senza troppe palpitazioni.
I sussulti li ha invece il cuore rossoblù. In affanno a destra, in affanno a sinistra, in affanno al centro, in affanno in attacco. Servirebbe un defibrillatore, ma nemmeno il gol di Jeda ha l’effetto di velocizzare i battiti, perché immediatamente dopo un altro Tedesco - stavolta è Giovanni, fratello di Giacomo che litigò con Abe qualche anno fa - manda in coma il malato terminale.
Poi il Palermo continua a mettere in pratica gli effetti della parabola evangelica del famoso «Bussate e vi sarà aperto», così dopo Migliaccio, Miccoli e Tedesco, entrano a far merenda in area rossoblù anche Cavani e Succi.
Un cappotto, nonostante il sole palermitano. Una battosta che comunque non cambia di una virgola l’esito più che positivo della stagione e che lascia spazio esclusivamente ai rimpianti per quel treno per l’Europa perso proprio nel momento in cui ci si poteva salire.
Ma siccome non sempre in Italia i treni partono puntuali, ecco che il Cagliari può sperare di riprenderlo alla stazione successiva. Stavolta cambierà il sole e anche il tifo. Il Sant’Elia aspetta per l’ultima chiamata, solo che di fronte ci sarà la Roma e la situazione ora è più complicata che mai. Fiorentina o Genoa sono imprendibili, il Palermo è tre punti più in alto e domenica andrà a Siena, squadra che non ha più da chiedere a questo campionato.
E in ogni caso bisogna battere la Roma. Non uno squadrone, di questi tempi. Ma è pur sempre la Roma che soprattutto ha incrementato il vantaggio rispetto ai rossoblù anche portando a casa tra i fischi un misero pareggino contro il miracolato Chievo.
Eccola la classifica, che ormai si è fatta davvero in salita. Il Cagliari si ritrova infatti a meno tre dai rosanero e a meno quattro dai giallorossi. Servirebbe un miracolo, un altro in questa magnifica stagione. Chissà, magari anche i rossoblù leggeranno il Vangelo e scopriranno che bussare serve a qualcosa.
Unione Sarda - Cagliari, addio Europa
Un black-out lungo novanta minuti, unico caso (sin qui) dello straordinario campionato giocato dal Cagliari. Il Palermo, squadra cinica e di alta qualità tecnica, ne ha approfittato, rifilando un pokerissimo di gol alla squadra di Allegri apparsa irriconoscibile per tutta la durata di una partita a senso unico.
Nonostante lo striminzito pareggio della Roma con il Chievo e la battuta d'arresto della Lazio sul campo dell'Inter, il sogno europeo del Cagliari può però dirsi concluso. Troppo forte e troppo in forma il Palermo, adesso staccato di tre punti dai rossoblù, per sperare di acciuffarlo e superarlo. E la sfida di domenica al Sant'Elia contro la Roma sarà più o meno una passerella e non rivestirà quell'importanza che i tifosi rossoblù speravano.
Della trasferta di ieri, non c'è niente da salvare a partire dal risultato. Il Cagliari è andato in tilt, sbagliando la preparazione della partita (incluse le scelte dell'allenatore Allegri), l'approccio alla stessa, la gestione della situazione.
Il Palermo ha vinto la gara con il suo gioco rapido e con palla a terra, una impostazione tattica che ha messo a disagio i due lunghi difensori centrali rossoblù, Astori e Canini. Ma anche il centrocampo del Cagliari, che ha perduto ben presto per infortunio l'unico interdittore, Parola, è naufragato. Conti si è ritrovato da solo a fronteggiare il trequartista rosanero Simplicio e, spesso, lo scatenato Miccoli, che si è mosso come una trottola impazzita, creando lo scompiglio nell'area rossoblù e sfuggendo a ogni controllo. È toccato a Matheu sostenere più frequentemente il duello individuale con un giocatore di livello assoluto come Miccoli e l'argentino è stato regolarmente superato dall'attaccante, apparso a tratti incontenibile. Ingiusto, però, addossare al sostituto di Pisano (la scelta di Allegri in questo caso non è parsa azzeccata) le responsabilità dello strapotere di Miccoli. Matheu andava aiutato, sia da Fini, che avrebbe dovuto raddoppiare la marcatura, sia da uno dei centrali, che avrebbero dovuto fornire l'adeguata copertura.
La verità è che non ha funzionato la squadra nel suo complesso. Troppo disunita, troppo lunga, troppo deconcentrata. Nelle ultime due gare (Sampdoria e Palermo), il Cagliari ha incassato ben otto gol. Non solo. Sempre nelle stesse due gare i rossoblù hanno concesso decine di occasioni, cosa mai accaduta prima, neanche nelle iniziali cinque partite tutte perdute. Un regresso che non può essere spiegato solo con il calo di forma di Pisano, con le amnesie di Canini e Astori o con l'accantonamento di Bianco, che a Genova era in campo.
Il Cagliari, chiuso il primo tempo in svantaggio di due gol, ha avuto persino la fortuna di riaprire la partita. La rete di Jeda, dopo tre minuti della ripresa, andava gestita meglio. Il Cagliari avrebbe dovuto serrare le fila e, forse, Allegri avrebbe potuto dare più equilibrio all'assetto con l'inserimento di Biondini, facendo scorrere la partita per tentare l'assalto finale. Forse, il Cagliari avrebbe perso lo stesso ma non incassando cinque gol, che rischiano di offuscare la bella immagine che la squadra ha dato di sé sino a ieri. Invece, il Cagliari ha prima permesso al Palermo di riallungare e poi gli ha concesso praterie nelle quali Miccoli, Cavani e Simplicio (e nel finale Succi) si sono esaltati.
La sconfitta va archiviata in fretta e non è certo il caso di farne un dramma. Domenica contro la Roma, il Cagliari dovrà recuperare l'equilibrio tattico e la solidità difensiva. Anche se il risultato conterà poco o niente, sarebbe bello vedere i rossoblù giocare in maniera convincente come sempre, tranne la brutta parentesi di ieri.
quanto tafazzismo...qualcuno dimentica che domenica prossima ci saranno cagliari-roma e siena-palermo...
juninho85
04-05-2009, 11:15
preparatevi,va in onda l'angolo delle controcoglionate :D
Conferme per Conti al Napoli ed Allegri alla Roma
Trova conferme in ambienti romani la doppia notizia bomba lanciata a mezzanotte nel nostro editoriale in esclusiva da Michele Criscitiello riguardo un approdo a Napoli di Daniele Conti ed, ancora più clamoroso, di Massimiliano Allegri sulla panchina della Roma per mediazione di Conti Senior: il centrocampista del Cagliari ha già raggiunto un accordo per il contratto con Pierpaolo Marino, per diventare il regista tanto auspicato dal Presidente De Laurentiis negli ultimi attacchi al suo direttore generale. Il destino di Allegri invece è legato ovviamente a quello di Spalletti, ma il post partita di ieri ha evidenziato ancor di più la frattura tra il tecnico di Certaldo e la proprietà: un indizio ulteriore per un candidato, Allegri appunto, che per mentalità e costo sarebbe in pieno budget Roma.
preparatevi,va in onda l'angolo delle controcoglionate :D
Conferme per Conti al Napoli ed Allegri alla Roma
Trova conferme in ambienti romani la doppia notizia bomba lanciata a mezzanotte nel nostro editoriale in esclusiva da Michele Criscitiello riguardo un approdo a Napoli di Daniele Conti ed, ancora più clamoroso, di Massimiliano Allegri sulla panchina della Roma per mediazione di Conti Senior: il centrocampista del Cagliari ha già raggiunto un accordo per il contratto con Pierpaolo Marino, per diventare il regista tanto auspicato dal Presidente De Laurentiis negli ultimi attacchi al suo direttore generale. Il destino di Allegri invece è legato ovviamente a quello di Spalletti, ma il post partita di ieri ha evidenziato ancor di più la frattura tra il tecnico di Certaldo e la proprietà: un indizio ulteriore per un candidato, Allegri appunto, che per mentalità e costo sarebbe in pieno budget Roma.
Fosse una cosa vera quella di conti, beh... direi che sarebbe una grande delusione.
La fonte di questa notizia?
juninho85
04-05-2009, 11:29
sportitalia-tuttomercatoweb
juninho85
04-05-2009, 11:39
La rabbia di Cellino
Il Cagliari essce dal "Barbera" con le ossa rotte, e il presidente Cellino e' furioso non tanto per il risultato maturato, ma per l'approccio alla gara e le scelte tattiche inzialmente sbagliate dal tecnico Allegri. Il presidente rossblu' esterna cosi' tutta la sua rabbia "Inesisten*ti, questa è l’unica cosa che mi viene in mente - ha spiegato nel dopogara Cellino -. Avremmo perso con chiunque, anche con una squadra di Interre*gionale. Se il Cagliari è quello di Paler*mo, che futuro programmiamo? Lasciamo stare Uefa o non Uefa, non mi interessa: e poi l’Europa sareb*be un discorso che spaventerebbe l’ammini*strazione locale per prima. Ma sono le ultime partite a darti l’indicazione di quel che devi fare per il futuro. Io voglio un finale comun*que onorevole, altrimenti poi sono tutti in di*scussione". Allegri e' corteggiato da moltissime squadre Milan in primis ma, puo' essere distratto incalza il patron: "Lasciate stare l’allenatore, quello lo gesti*sco io, me la vedo io. Non c’entra l’esonero, ma Allegri deve sapere, si deve ricordare che deve crescere ancora, è giovane". La panchina non è a rischio, e in fondo sarebbe stato strano il contrario. Ma a Cellino non stanno piacendo certi discorsi su un futuro a tinte rossonere per il suo allenatore. Guai a ricordargli le voci sul Milan: "Questo giochino lo conosco, ricordo quanto ci costò con Tabarez in termini di punti. Io so che Allegri sta con me fino al 2011 e non mi interessano i proble*mi del Milan. Bisogna stare attenti se no questi discorsi diventano alibi per qualcuno. E nemmeno lui deve cadere in questo giochino". Un Cagliari da tenere sempre sulla corda: "Possibile che per dimostrare di avere carattere bisogna sempre lot*tare per la B? Ho mollato per un attimo ed ecco il risultato. Guardate il mio amico Zamparini ha ca*ricato l’ambiente, silenzio stampa, proclami, minacce. Io non l’ho fatto, Allegri mi ha detto che ve*deva la squadra concentrata. La verità è che non posso lasciare solo il Cagliari. Sono ar*rabbiato con me stesso per questo Cagliari inesistente di Palermo"
juninho85
04-05-2009, 16:11
Superga, l'ora della tragedia
Era il 4 maggio 1949 e a Torino infuriava una pioggia da paura, la collina era coperta da fitte nubi nere fino a che non si sentì un botto tremendo e un lampo che squarciò il buio della giornata funesta. Erano da poco passate le 17, esattamente le 17,04, quando il Grande Torino, tutta la squadra intera, lo staff, l'equipaggio ed i giornalisti al seguito, perirono nella sciagura. In quello stesso momento finì la storia di una delle più grandi squadre al mondo, ma cominciò la sua leggenda che ancora oggi, sessant'anni dopo il disastro, continua ad emozionare il mondo intero. Per i tifosi granata il 4 maggio è la giornata per eccellenza da commemorare, salire al colle e fare una tappa davanti alla lapide, dove il capitano della squadra legge ad alta voce il nome di tutti i giocatori, adottati da Torino come figli suoi.
Senza fare la solita retorica, vogliamo ricordare a chi di dovere che rispettare quella squadra non significa solo avere la lacrimuccia di commozione nel momento in cui sale la malinconia e la nostalgia, ma deve essere soprattutto rispetto per i colori granata. A tutti i presidenti che negli ultimi anni non sono stati capaci di organizzare una squadra di valore, a tutte le amministrazioni pubbliche che si sono succedute e non sono mai state indipendenti dai poteri forti, che non hanno permesso di ricostruire il Filadelfia. Con questo confidiamo che Cairo possa finalmente trovare la strategia giusta per essere indipendente e capace di portare il Toro dove gli compete.
TorinoGranata commemora il 60esimo anniversario della tragedia di Superga con un'ora di silenzio, in onore del Grande Torino
preparatevi,va in onda l'angolo delle controcoglionate :D
Conferme per Conti al Napoli ed Allegri alla Roma
Trova conferme in ambienti romani la doppia notizia bomba lanciata a mezzanotte nel nostro editoriale in esclusiva da Michele Criscitiello riguardo un approdo a Napoli di Daniele Conti ed, ancora più clamoroso, di Massimiliano Allegri sulla panchina della Roma per mediazione di Conti Senior: il centrocampista del Cagliari ha già raggiunto un accordo per il contratto con Pierpaolo Marino, per diventare il regista tanto auspicato dal Presidente De Laurentiis negli ultimi attacchi al suo direttore generale. Il destino di Allegri invece è legato ovviamente a quello di Spalletti, ma il post partita di ieri ha evidenziato ancor di più la frattura tra il tecnico di Certaldo e la proprietà: un indizio ulteriore per un candidato, Allegri appunto, che per mentalità e costo sarebbe in pieno budget Roma.
Sisi, e noi in cambio ci prendiamo Lavezzi xD
Che cavolate mamma mia...
La rabbia di Cellino
Il Cagliari essce dal "Barbera" con le ossa rotte, e il presidente Cellino e' furioso non tanto per il risultato maturato, ma per l'approccio alla gara e le scelte tattiche inzialmente sbagliate dal tecnico Allegri. Il presidente rossblu' esterna cosi' tutta la sua rabbia "Inesisten*ti, questa è l’unica cosa che mi viene in mente - ha spiegato nel dopogara Cellino -. Avremmo perso con chiunque, anche con una squadra di Interre*gionale. Se il Cagliari è quello di Paler*mo, che futuro programmiamo? Lasciamo stare Uefa o non Uefa, non mi interessa: e poi l’Europa sareb*be un discorso che spaventerebbe l’ammini*strazione locale per prima. Ma sono le ultime partite a darti l’indicazione di quel che devi fare per il futuro. Io voglio un finale comun*que onorevole, altrimenti poi sono tutti in di*scussione". Allegri e' corteggiato da moltissime squadre Milan in primis ma, puo' essere distratto incalza il patron: "Lasciate stare l’allenatore, quello lo gesti*sco io, me la vedo io. Non c’entra l’esonero, ma Allegri deve sapere, si deve ricordare che deve crescere ancora, è giovane". La panchina non è a rischio, e in fondo sarebbe stato strano il contrario. Ma a Cellino non stanno piacendo certi discorsi su un futuro a tinte rossonere per il suo allenatore. Guai a ricordargli le voci sul Milan: "Questo giochino lo conosco, ricordo quanto ci costò con Tabarez in termini di punti. Io so che Allegri sta con me fino al 2011 e non mi interessano i proble*mi del Milan. Bisogna stare attenti se no questi discorsi diventano alibi per qualcuno. E nemmeno lui deve cadere in questo giochino". Un Cagliari da tenere sempre sulla corda: "Possibile che per dimostrare di avere carattere bisogna sempre lot*tare per la B? Ho mollato per un attimo ed ecco il risultato. Guardate il mio amico Zamparini ha ca*ricato l’ambiente, silenzio stampa, proclami, minacce. Io non l’ho fatto, Allegri mi ha detto che ve*deva la squadra concentrata. La verità è che non posso lasciare solo il Cagliari. Sono ar*rabbiato con me stesso per questo Cagliari inesistente di Palermo"
Si vabbè dai ne sta facendo una tragedia sinceramente... Anche noi tifosi siamo amareggiati ma non mi sembra il caso, dopo il campionato che stiamo facendo, di sbottare così per una sconfitta, pur pesante che sia.
E allora l'Inter quando ha perso 3-0 con l'Atalanta Moratti cosa doveva fare? Sparare ai giocatori? Ma per favore dai ;)
juninho85
04-05-2009, 18:58
ma infatti....c'è poco da prendersela...e in ogni caso come dicevo anche ieri seppur coi coglioni girati nulla è perso:abbiamo perso uno scontro diretto ma ora abbiamo subito l'occasione per rifarci,e con una partita ancora più pesante.
Aldilà di quale sarà il risultato l'importante è che si lotti cercando di ottenere il massimo fino all'ultimo,se poi saranno più bravi di noi amen,meriteranno di giocarsela loro col palermo fino alla fine.
cellino era da juve-cagliari che non apriva bocca,costava tanto stare zitto altre 4 settimane?!
Napoli Assalto ad Acquafresca: è la settimana decisiva
Perso Floccari, si punta sul bomber del Cagliari.
Per Sergio Floccari il Napoli aveva fatto un’offerta per i cinque anni di ingaggio nettamente superiore rispetto a quella del Genoa. Duecento milioni in più, ma niente da fare.
Settimana importante per cercare di concludere l’ingaggio di Acquafresca. De Laurentiis e Marino tenteranno di convincere Moratti a cedere metà cartellino del centravanti. (Il Mattino)
da calciomercato.com
ma infatti....c'è poco da prendersela...e in ogni caso come dicevo anche ieri seppur coi coglioni girati nulla è perso:abbiamo perso uno scontro diretto ma ora abbiamo subito l'occasione per rifarci,e con una partita ancora più pesante.
Aldilà di quale sarà il risultato l'importante è che si lotti cercando di ottenere il massimo fino all'ultimo,se poi saranno più bravi di noi amen,meriteranno di giocarsela loro col palermo fino alla fine.
cellino era da juve-cagliari che non apriva bocca,costava tanto stare zitto altre 4 settimane?!
ma infatti, è stata solo una partita storta, l'impegno c'era, mancava solo coesione tra difesa e centrocampo, quella solità, ma i ragazzi si sono impegnati....molto di più di altre parite...al signor cellino bruciano i 5 gol e basta, sempre la solita testa calda.
juninho85
04-05-2009, 21:06
ma infatti, è stata solo una partita storta, l'impegno c'era, mancava solo coesione tra difesa e centrocampo, quella solità, ma i ragazzi si sono impegnati....molto di più di altre parite...al signor cellino bruciano i 5 gol e basta, sempre la solita testa calda.
averse perso contro il siena sarebbe rimasto zitto a miami a grattarsi il naso,ma contro zamparini immagino quanto gli bruci il fegato!:asd:
juninho85
04-05-2009, 22:02
Conti non si muove, parola di presidente
Daniele Conti non si tocca. E' questo il pensiero di Massimo Cellino che ha smentito le voci che volevano il centrocampista rossoblù in trattativa con il Napoli: "Smentisco categoricamente la cessione di Daniele Conti e qualsiasi tipo di trattativa che riguardi il giocatore o altri elementi della rosa. Nessun tesserato del Cagliari Calcio è in vendita. Al contrario, stiamo cercando dei rinforzi per la stagione 2009-2010. L'unico giocatore che lascerà la squadra il 30 giugno 2009 sarà Robert Acquafresca. Qualora non si dovesse trovare uno spiraglio per la sua permanenza, il sostituto sarà all'altezza della situazione"
Una parola anche sul finale di stagione: "Mancano ancora quattro partite alla fine del campionato. Il Cagliari farà di tutto per vincerle e centrare l'obbiettivo della qualificazione alla prossima Coppa UEFA"
chi ha detto "contraddizione"?!:asd:
io ho l'impressione che la stampa romana stia facendo di tutto per "disturbare" l'ambiente ;)
Conti non si muove, parola di presidente
Daniele Conti non si tocca. E' questo il pensiero di Massimo Cellino che ha smentito le voci che volevano il centrocampista rossoblù in trattativa con il Napoli: "Smentisco categoricamente la cessione di Daniele Conti e qualsiasi tipo di trattativa che riguardi il giocatore o altri elementi della rosa. Nessun tesserato del Cagliari Calcio è in vendita. Al contrario, stiamo cercando dei rinforzi per la stagione 2009-2010. L'unico giocatore che lascerà la squadra il 30 giugno 2009 sarà Robert Acquafresca. Qualora non si dovesse trovare uno spiraglio per la sua permanenza, il sostituto sarà all'altezza della situazione"
Una parola anche sul finale di stagione: "Mancano ancora quattro partite alla fine del campionato. Il Cagliari farà di tutto per vincerle e centrare l'obbiettivo della qualificazione alla prossima Coppa UEFA"
chi ha detto "contraddizione"?!:asd:
io ho l'impressione che la stampa romana stia facendo di tutto per "disturbare" l'ambiente ;)
Lol prima dice che non abbiamo mai puntato alla UEFA e ora che il Cagliari farà di tutto per centrarla? :stordita:
[QUOTE=juninho85;27340091]Conti non si muove, parola di presidente
Daniele Conti non si tocca. E' questo il pensiero di Massimo Cellino che ha smentito le voci che volevano il centrocampista rossoblù in trattativa con il Napoli: "Smentisco categoricamente la cessione di Daniele Conti e qualsiasi tipo di trattativa che riguardi il giocatore o altri elementi della rosa. Nessun tesserato del Cagliari Calcio è in vendita. Al contrario, stiamo cercando dei rinforzi per la stagione 2009-2010. L'unico giocatore che lascerà la squadra il 30 giugno 2009 sarà Robert Acquafresca. Qualora non si dovesse trovare uno spiraglio per la sua permanenza, il sostituto sarà all'altezza della situazione"
Una parola anche sul finale di stagione: "Mancano ancora quattro partite alla fine del campionato. Il Cagliari farà di tutto per vincerle e centrare l'obbiettivo della qualificazione alla prossima Coppa UEFA"
chi ha detto "contraddizione"?!:asd:
Il voler strafare credo ci abbia fregato domenica, spero che tutte queste voci di giornalisti e "presidente" non debbano rovinare un finale di stagione dove a conti fatti il cagliari dovrebbe solo divertirsi senza ansie particolari.
juninho85
05-05-2009, 21:59
ALLEGRI: "Domenica la Roma ma Uefa ancora possibile"
"L'Uefa? Per natura sono una persona ambiziosa e incosciente. Penso che con un pizzico di fortuna possiamo ancora farcela". Non si arrende il tecnico del Cagliari Massimiliano Allegri nonostante il pesante 5-1 subito domenica scorsa a Palermo. Si puo' sperare anche perche' domenica al sant'Elia e' in programma un altro scontro diretto contro la Roma.
"Il piu' dispiaciuto sono io della sconfitta di domenica - continua - Non posso che ringraziare i ragazzi per tutto quello che hanno fatto sino a questo momento. Hanno dimostrato grande impegno e attaccamento alla maglia. Col Palermo e' stata una partita strana, sembrava piu' una di fine stagione che non una decisiva per l'Uefa, perche' ci sono state tante occasioni da gol, da una parte e dall'altra. Eravamo partiti bene, poi abbiamo preso gol su calcio d'angolo, una cosa inusuale per noi, che stiamo molto concentrati sulle palle inattive. Se non sbaglio, e' solo la terza volta che succede quest'anno".
juninho85
06-05-2009, 07:57
La Nuova Sardegna - Allegri, trasformare delusione in rabbia
Guai a chi tocca il gruppo: “Una sconfitta non può offuscare in nessun caso quanto di buono hanno fatto i ragazzi”. E ancora. “Le voci di mercato non mi hanno assolutamente distratto. Il presidente ha detto che sarei stato troppo “galeoniano”? Chiedete a lui cosa significa”. Massimiliano Allegri, pronti via. Il tecnico del Cagliari ritorna sul 5 a 1 di Palermo. Si assume le responsabilità. Trova errori e omissioni. Ricorda obiettivi e potenzialità degli avversari. Ma soprattutto, difende lo “spogliatoio”: “Abbiamo fatto 10 punti nelle ultime cinque gare prima di Palermo. Andiamoci piano con le critiche”.
- Allegri, il 5 a 1 del “Barbera” è stato pesante.
«Premesso che dispiace sempre prendere 5 gol, anche perché eravamo la quarta difesa della serie A, la partita è stata strana. E siamo stati penalizzati su tutto. Per tiri e occasioni, con le squadre allungate, sembrava una gara di fine stagione e non uno scontro diretto per l’Uefa».
- Palermo al peperoncino, Cagliari no. E’ d’accordo?
«No. Sono partiti a mille ma anche noi abbiamo iniziato colpendo un palo. Poi, abbiamo preso gol su corner, e quest’anno ci è successo solo tre volte, e Miccoli ha inventato il 2 a 0. Abbiamo riaperto la partita ma poi abbiamo preso il 3 a 1 con la difesa schierata».
- Rimetterebbe in campo la stessa formazione?
«Con Jeda trequartista e Lazzari esterno avevamo già giocato. Matheu ha sofferto ma Miccoli avrebbe fatto impazzire chiunque. Biondini fisicamente non era al 100 per cento».
- In campo pareva ci fosse polvere da sparo.
«Noi eravamo sereni. Il nervosismo l’hanno alimentato loro con la gomitata di Liverani a Lazzari e con l’episodio della panchina del Palermo con Matheu. Un gesto che non appartiene al mondo del calcio».
- Lei cosa si rimprovera?
«Non ho mai cercato giustificazioni. Forse, preparerei la partita con una cattiveria diversa. Dispiace, non ci era mai capitato di lasciare gambe e testa in campo. Abbiamo iniziato bene e sapevamo che ci avrebbero aggredito. Adesso, la rabbia va tradotta in grinta per la Roma».
- Cos’ha detto alla squadra?
«Ho fatto i complimenti a tutti. Non voglio musi lunghi o facce basse, devono essere orgogliosi di quel che hanno raggiunto. E domenica, battendo la Roma siamo di nuovo a un punto. In queste ultime quattro partite possiamo confermare quel che abbiamo saputo fare».
- Allegri, quanto crede all’Uefa?
«Sono ambizioso e un po’ incosciente. E punto sempre più in alto: se siamo bravi e fortunati, chissà. Ma l’importante è non avere rimpianti. E il Cagliari non ne avrà. Inoltre, speravo di essere a 5 punti dalla Roma prima di incontrarla e siamo a 4. Andiamo avanti preparando per domenica una prestazione molto importante. Poi, vedremo il risultato».
- Torniamo al presidente. Ha parlato di giocatori in gita.
«Il padrone della società può esternare come meglio crede. Io ringrazio i ragazzi per l’attaccamento alla maglia e la professionalità mostrata. Perdere dispiace ma quel che hanno saputo fare il gruppo e gli staff è e resta ottimo».
- Tutto ok con Cellino?
«Ci siamo salutati al campo, non credo che una sconfitta possa alterare un buon rapporto».
Unione Sarda - Parola ancora ko, Cossu verso il recupero
Elongazione al retto femorale destro: impietoso il referto clinico sull'infortunio di Parola che quasi certamente salterà il big match con la Roma, in programma domenica prossima al Sant'Elia.
Buone notizie, invece, per Cossu, tradito dall'adduttore sinistro durante il collaudo infrasettimanale che ha preceduto la gara con il Palermo e nemmeno partito per la Sicilia. Ieri il fantasista cagliaritano ha svolto un lavoro differenziato, già oggi potrebbe aggregarsi al resto della squadra che - Parola a parte - gode di ottima salute. E per lo scontro diretto con i giallorossi, Allegri avrà a disposizione di nuovo Lopez. Il capitano ha scontato tre giornate di squalifica (pena ridotta dalla Corte di giustizia federale dopo il ricorso presentato dal Cagliari) ma di fatto ha sempre giocato, con la Primavera (sabato scorso ha addirittura preso parte alla trasferta bergamasca contro l'AlbinoLeffe). Annullata intanto l'amichevole del giovedì.
Il Sardegna - Allegri, basta musi lunghi
Non si nasconde dietro l'evidenza: «Sembrava una partita di fine campionato, non una sfida per la Uefa», ha dichiarato
ieri Allegri dopo l'incubo di Palermo. «Poca attenzione da parte dei ragazzi, io avrei dovuto prepararla con più cattiveria... ». Certo, Ballardini con la sua spietatezza ha vinto ma non ha certo regalato lezioni di galateo. «Ciò che è successo davanti alla loro panchina non lo commento nemmeno. Sorrido, non sono cose che fanno parte del calcio». Brutta la mossa di karate di Ballardini a Matheu. «Eravamo sereni, avevamo anche iniziato a giocare discretamente bene. Poi ci siamo innervositi un po', prima per la gomitata di Liverani a Lazzari poi con ciò che ha fatto Ballardini». Ma la gara è stata ampiamente dominata da Miccoli. «Chiunque avrebbe avuto difficoltà a fermarlo domenica. Alla fine del primo tempo ho tolto Matheu perchè era ammonito, non perchè stesse facendo male». Allegri difende sempre i suoi giocatori, anche quando gli si ricorda che prendere otto gol in sette giorni è un brutto sintomo. «Col Palermo, gara di per sè stranissima in cui tutto è andato storto, abbiamo preso il primo gol su calcio d'angolo. Ci è successo solo altre tre volte in
campionato. ma non sono mancati i nostri tiri, il palo di Lazzari... ». Prima di affondare definitivamente sul 3-1. ma che
questa sconfitta finisse 2-1 o 5-1 non mi avrebbe cambiato niente. Abbiamo fatto dieci punti nelle ultime cinque gare. E io
continuerò a ringraziare i ragazzi per ciò che hanno fatto finora ». E allora, visto che nulla è perduto, il solito Allegri positivo ha lanciato subito un messaggio alla sua squadra: «Non voglio vedere musi lunghi, non è il caso. C'è la sfida contro la Roma, avevo progettato di arrivare a questa gara con 5 punti di svantaggio, invece ne abbiamo 4 ed è già una vittoria. Chiedo alla squadra di fare una grande prestazione e spero così arrivi anche un grande risultato». E ormai, non gli resta che ammettere che quel posto in Uefa lo cercherà fino alla fine del campionato. «Un po' ci spero perché sono di natura ambizioso e incosciente. Poi se gli altri saranno più bravi di noi pazienza ma non dobbiamo avere nessun rimpianto». E veniamo al discorso più piccante - o fastidioso - nato dopo la sconfitta col Palermo. Le dichiarazioni pesanti
di Cellino nei confronti di Allegri e di qualche giocatore intento, secondo il presidente, a fare “una scampagnata”. «Non
so nulla, ero a Londra», ha detto uno sfuggente Allegri. E dopo aver dichiarato che la Uefa non gli è mai interessata il presidente ha fatto dietro-front dopo 24 ore. «Ora ho letto che la vuole», ha detto il tecnico. Chiede quattro vittorie su quattro. «Anche perchè non ci sono altre gare», scherza il tecnico rossoblù. Ma la domanda spontanea è perché il presidente approfitti dei pochi passi falsi di Allegri per massacrarlo di parole. «Non lo so, dovete chiederlo a lui. Io l'ho visto e salutato tranquillamente». E a proposito delle voci di mercato che secondo Cellino lo avrebbero distratto risponde: «Ho firmato venti giorni fa il contratto perchè voglio stare a Cagliari». Che il bel rapporto di amicizia si sia raffreddato
«Non credo che per una sconfitta si debbano incrinare i rapporti». Parole sante. E anche se fosse, di certo Allegri può anche permettersi di sbagliare una formazione dopo tutto ciò che ha fatto col Cagliari. Ma almeno nella mente di tutti c'è un unico intento: provare a guadagnarsi un posto in Uefa. Con i suoi pro e i contro, che Allegri ha valutato: «La regola per l'anno prossimo sarebbe “migliorare”. ma è difficilissimo, c'è molto equilibrio. E si deve ripartire tutti da zero». quattro alla fine. Roma ambiziosa, Reggina affamata, Udinese all'attacco. «E anche l'Inter vorrà vincere»
juninho85
06-05-2009, 22:30
Allegri non interessa al Milan
Allegri per il dopo-Ancelotti al Milan? Al momento non pare essere un obiettivo di mercato della società rossonera. Queste le dichiarazioni rilasciate dal presidente del Cagliari, Massimo Cellino, a Sky Sport: “Berlusconi non ha bisogno di prendere gli allenatori a Cagliari - afferma -, penso non abbia bisogno di prendere una scoperta di Massimo Cellino, sarà in grado di farlo da solo sicuramente. Con Galliani abbiamo parlato, sa benissimo che io non rifiuto nulla a nessuno. Tra di noi c'è alla base un ottimo rapporto. Io ho lasciato andare via all’epoca Ventura, alla Sampdoria, ho lasciato andare via Mazzone, quando ci portò in Coppa UEFA, alla Roma, perciò non sono un Presidente che si mette di traverso. Sicuramente se Galliani avesse davvero nutrito un interesse imminente per Allegri me l’avrebbe già detto con largo anticipo, mettendomi nelle condizioni di trovare un’alternativa. Comunque se continua a concretizzare il suo cammino, Allegri sarà un allenatore del futuro”.
Cellino: " Preferisco Allegri rispetto a Mourinho"
Il presidente del Cagliari Massimo Cellino esalta le qualità dell'allenatore rossoblù Max Allegri. I risultati fino a questo momento gli danno ragione, ma anche in prospettiva futura il giovane tecnico potrà dimostrare il suo valore.
"Tra Mourinho ed Allegri sceglierei sempre Allegri - ha rivelato - Potenzialmente, infatti, l'attuale allenatore del Cagliari e' migliore del mister nerazzurro, anche se quest'ultimo mi sembra un po' piu' scaltro. Massimiliano come tutti noi, e' voglioso di vincere e ambizioso, pero' ha i piedi ben saldi a terra"
Coraggio, Cagliari
Non scordare il 5 a 1 subito in terra siciliana, questo deve essere l'imperativo categorico che deve accompagnare i giocatori rossoblu da qui a domenica, quando al "S.Elia" sarà di scena la Roma, nobile in affanno, sempre in grado di far paura, almeno a leggere l'organico della sua rosa. Non dimenticare per non ripetere la brutta prestazione offerta al "Barbera", consci che subire una cinquina in un colpo solo fa sempre male e che, da tifosi, non si può non provare una rabbia grandissima per quanto subito. C'è modo e modo di perdere, spesso in questa stagione la truppa di Allegri ha perso partite che ha vinto e viceversa; ci scusino i lettori per il gioco di parole, ma tutto questo per far capire che fa male il non lottare, quasi più delle cinque sberle in terra palermitana. Quindi guardiamo a quanto di buono può lasciare la sconfitta di domenica, si, avete udito bene, perchè anche una sconfitta di tali proporzioni può lasciare elementi di speranza; ha detto bene Allegri, trasformare la delusione in rabbia, incalanare tutto ciò in "fame agonistica", riuscire a ritrovare lo sguardo della tigre di rockyana memoria, per tornare a ruggire e "prendere a pallonate" l'avversario di turno per rialzarsi al più presto. Quindi, tifosi rossoblu, avanti fortza paris e, tutto sommato, parafrasando Boskov, meglio perdere una gara 5 a 1 che cinque 1 a 0!
juninho85
07-05-2009, 08:48
La Nuova Sardegna - Costretti a crederci, la Roma è avvisata
Settimana di passione in casa rossoblù. Il conto alla rovescia per la gara con la Roma è avviato. Domenica al Sant’Elia è scontro diretto. Il secondo di fila, stando alle previsioni fatte in tempi non sospetti da Allegri: “Con Palermo e Roma ci giochiamo buona parte delle possibilità di andare in Uefa”. Sarà così. Soprattutto, dopo la sconfitta - e il modo in cui è maturata - rimediata col Palermo. Rimane un barlume di speranza. Il tecnico ha strigliato i suoi. Lo stesso ha fatto il presidente (“da qui alla fine voglio quattro vittorie”). Un copione già visto. Ma al di là di qualsiasi dichiarazione o ordine di scuderia, la sostanza è un’altra: tecnico e squadra non sembrano intenziopnati a mollare. Un buon segno per i tifosi e gli sportivi sardi.
Il calendario. In ordine di classifica, e salvo capovolgimenti a seguire, nella corsa per l’Europa League ci sono Genoa (60 punti) o Fiorentina (61), di sicuro Roma (53), Palermo (52), Cagliari (49), Udinese (48) e Lazio (47). In teoria anche l’Atalanta (44) può avanzare pretese. Partiamo dal Cagliari. I rossoblù da qui alla fine hanno due gare in casa e due fuori. Fra tre giorni con i giallorossi è faccia a faccia senza scampo. Poi, al “Granillo” per affrontare la Reggina di nuovo in corsa salvezza. Quindi, l’Inter di Mourinho in casa e per chiudere, l’Udinese (reduce da tre vittorie di fila) al Friuli. Insomma, nulla di facile. Mentre la Fiorentina ha Catania e Lecce fuori, Samp e Milan in casa, il Genoa se la vede con Atalanta e Torino fuori, Chievo e Lecce a Marassi. Il Palermo ospita Siena e Atalanta e gioca fuori con Lazio e Samp. La Roma riceve Catania e Torino e gioca a San Siro col Milan. Infine, la Lazio: Zarate e soci ricevono Udinese e Reggina e vanno a trovare Palermo e Juve. I friulani vanno a trovare Lazio e Samp e ricevono Milan e Cagliari. A spanne, i siciliani paiono più avvantaggiati. Ma non è detto.
L’atmosfera. Allegri ha rincuorato i suoi: “Non voglio musi lunghi e facce chine. Dovete essere orgogliosi di quel che avete fatto. Riscattiamo Palermo preparando una grande prestazione con la Roma”. Ottimo. L’ideale sarebbe schierare l’undici più solido e collaudato. Con Lopez al centro della difesa, Pisano a destra, Cossu che potrebbe recuperare e piazzarsi dietro Jeda e Matri con Acquafresca pronto a subentrare. C’è il dilemma della corsia sinistra. Parola è out, Biondini non è ancora al top. Sintesi: la fascia è da coprire. Lazzari, gran talento e piedi raffinati, mal si adatta al sacrificio e all’agonismo immaginabile domenica. Per il Cagliari che sfida Totti e soci, un rebus decisivo.
Le mosse del presidente. Massimo Cellino ha chiamato a rapporto il gruppo. Lontano dall’Italia, e dalla squadra per due mesi, è tornato per seguire da vicino la volata decisiva. Uno schema collaudato. Anche se l’Uefa non sembra entusiasmarlo più di tanto. Il patron sta già ragionando sul bilancio e sul come affrontare la prossima stagione.
Unione Sarda - Il gioco si fa duro: torna Lopez
Otto gol subìti in due partite, il passivo sale così a trentanove, e pensare che soltanto due giornate fa il Cagliari mostrava orgoglioso la quinta difesa del campionato (ora è la settima, assieme a quelle di Atalanta e Napoli). «Dispiace, ci tenevo non poco», ha ammesso a caldo l'allenatore Allegri domenica pomeriggio a Palermo, e lo ha ribadito a freddo due giorni dopo ad Assemini. Evidentemente ci teneva tantissimo e il ritorno di Lopez arriva giusto a pennello.
Il capitano ha pagato il conto e si riprende il Cagliari sul più bello. Tre giornate di squalifica posson bastare, ha deciso la Corte di giustizia federale la settimana scorsa accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati rossoblù contro la sentenza del giudice sportivo (che prevedeva inizialmente uno stop di cinque turni).
Archiviati i cazzotti di Firenze. Quelli presi (da Felipe Melo). E quelli dati (ad Almiron). L'uruguaiano già scalpita, nelle ultime quattro settimane non ha perso un solo allenamento, nonostante fosse squalificato, indossando poi il sabato la maglia della Primavera (lo scorso week end è andato addirittura a Bergamo per giocare contro l'Atalanta baby).
Quando il gioco si fa duro il capitano c'è. Domenica con la Roma l'ultima chiamata Uefa, e attraverso le prossime quattro partite non passano soltanto i sogni europei del Cagliari. Entro un mese, infatti, Lopez dovrà sciogliere le riserve sul suo futuro. Il contratto scade a giugno, il River Plate di Montevideo (dove tra l'altro gioca l'ex rossoblù Abeijon) è un richiamo continuo, il Penarol una tentazione esagerata. Tempo al tempo. Cellino dice di avere il rinnovo pronto nel cassetto da mesi («Diego mi deve solo dire dove e quando vuole firmare») e già agli inizi di giugno potrebbe nascere ufficialmente la dodicesima stagione nell'Isola dell'uruguaiano che con il Cagliari ha già collezionato 293 presenze in campionato (oltre trecento considerando anche quelle di Coppa Italia) e ora è sulla scia di Martiradonna (306), Nenè (311), Gigi Riva (315), Gigi Piras (320) e Brugnera (328). Insomma, è già un pezzo di storia rossoblù.
«Ormai decido di stagione in stagione, non sono più un ragazzino e devo ponderare le mie scelte», dice e ripete Lopez ogni volta che ne ha l'occasione. Certo a quarantaquattro anni (il prossimo 22 agosto diventeranno trentacinque) non perde un colpo (ha saltato solo una gara per infortunio, quella con la Juve) ed è un punto di riferimento per l'intero reparto. Con Bianco in particolare ha costituito una coppia completa dal 2006, Pisano e Agostini i terzini ideali per una difesa super nata con Giampaolo, cresciuta con Ballardini e maturata con Allegri. Domenica scorsa a Palermo l'unico superstite era Agostini, domenica prossima al Sant'Elia potrebbe scendere in campo al gran completo. Pisano, Lopez, Bianco (o Canini?), Agostini. Come quattro moschettieri. Tutti per uno e uno per tutti per il match dell'anno che vale l'Europa.
Il Sardegna - Allegri, meglio di Mourinho
E via al terzo atto, in scena da tre giorni Massimo Cellino. Scansato anche l'ultimo dubbio: «Silvio Berlusconi non ha
bisogno di prendere gli allenatori a Cagliari, penso che non abbia bisogno di prendere una scoperta di Massimo Cellino,
sarà in grado di farlo da solo sicuramente». queste le parole del presidente del Cagliari intervistato ieri a Sky. un messaggio diretto al club rossonero e ad Allegri che in questi mesi si è trovato in mezzo a un ciclone di chiacchiere e ipotesi. La prima su tutte un destino da sostituto da Ancelotti. «Penso che il Milan sia una squadra che deve trovare la propria identità - ha detto Cellino – deve imparare a crescersi i propri allenatori in base alla sua mentalità. Galliani mi conosce benissimo. Certamente abbiamo parlato di Allegri, sa bene che io non rifiuto nulla a nessuno». Ricorda di aver lasciato andare via all'epoca Ventura alla Sampdoria, Mazzone alla Roma quando portò i rossoblu in Coppa Uefa. tutti con il contratto. «Non sono un presidente che si mette di traverso. Però è anche giusto saperlo in tempi debiti in modo da potersi organizzare. Con il rapporto che c'è tra me e Galliani, sicuramente se gli fosse interessato me l'avrebbe già detto, per mettermi in condizione di trovare un'alternativa». Poi, dopo il bastone la carota indirizzata alla sua “scoperta”. E non poteva essere diversamente dopo la sfuriata un po' eccessiva che il presidente aveva fatto al giovane tecnico. tanto che, forse complimenti migliori non avrebbe potuto farglieli. Prima in qualche modo fa capire che l'interesse del Milan non è mai stata una favola. «Allegri è sicuramente un allenatore apprezzato anche da Galliani, che farà parte dei programmi
futuri, se continua a concretizzare il suo cammino sarà un allenatore del futuro, sicuramente. un grande allenatore». Ma non finisce qui. Allegri addirittura meglio di “Special one”. «Ci sono allenatori e allenatori: Allegri, secondo me - continua Cellino – potenzialmente è meglio di Mourinho ma Mourinho mi sembra un po’ più scaltro di Allegri, nel senso che è più veloce di Allegri in certe certe situazioni, poi potrei sbagliarmi. tra i due, però, sceglierei sempre Allegri, per il mio carattere». E infine dipinge il ritratto del tecnico che sta portando il suo Cagliari così in alto: «È un ragazzo che ha delle componenti di intelligenza e pragmaticità, è come tutti noi, è voglioso di vincere e ambizioso, però ha i piedi ben saldi a terra. Io mi auguro che non venga distratto più di tanto perchè non è il Cagliari che ne pagherebbe le conseguenze, ma sarebbe la sua carriera. Lui deve crescere fisiologicamente come dobbiamo fare tutti, lui è un buon allenatore e può diventare un grande allenatore. oggi sta compiendo i suoi primi passi in serie A, deve consolidarli, per il bene suo e per il bene del Cagliari. ��on si deve fare illudere da una realtà calcistica molto effimera». Per chiudere, domanda e risposta
sul mercato degli allenatori: Ancelotti «Chelsea». Spalletti «Milan». Allegri ovviamente «Cagliari». Sembra finire così, per il momento, il gossip su Allegri. Tutto era cominciato circa un mese fa. Massimiliano Allegri era sulla bocca di Galliani per il suo “phisique du role”, di Kakà per il suo gioco frizzante, e Berlusconi aveva tracciato il suo identikit. Allegri come Sacchi, Allegri la sorpresa, Allegri il futuro rossonero. Il ritratto giusto per la corte del Premier: bravo, bello, elegante, furbo quanto basta. Magari lo avrebbe anche candidato per le Europee. Tutto ciò ha scatenato un ciclone nei media. Che probabilmente è scoppiato con qualche giorno di ritardo. Perché chissà, forse il presidente Cellino aveva anticipato tutti sul tempo e nel frattempo di fretta e furia faceva il biennale al suo tecnico. Allegri (c'è chi dice che un incontro con la dirigenza rossonera l'abbia avuto dopo la gara col Bologna) si è quindi ritrovato in pochi giorni con un contratto in mano
col Cagliari e il suo nome accanto al Milan sui giornali. Spaesato, forse, ma comprensibilmente lusingato. dai vertici
della società rossoblù tutto taceva. Fino a ieri, quando Cellino ha rotto il silenzio e ha portato chiarezza. «Allegri resta a Cagliari». Almeno, così è per ora. di certo il presidente dopo tanti elogi ha ricucito almeno un po' il rapporto col suo tecnico. Bastone e carota appunto.
juninho85
07-05-2009, 15:02
Cellino: "Il Napoli mi ha chiesto Conti e Marchetti"
Dalle colonne dell'edizione odierna del quotidiano Roma di Napoli, emergono interessanti retroscena riguardo la trattativa che il Napoli starebe intavolando con il Cagliari per i calciatori Daniele Conti e Federico Marchetti. Ecco alcuni spezzoni salienti dell'intervista rilasciata dal presidente dei sardi Massimo Cellino al collega Ciro Venerato.
Presidente, il Napoli tratta Marchetti e Conti. Lo conferma?
"Aurelio De Laurentiis mi ha chiamato una ventina di giorni fa, mentre ero nel mio ufficio a Miami. Con il patron azzurro siamo grandi amici, e con la schiettezza che lo contraddistingue mi ha chiesto i cartellini del centrocampista Daniele Conti e del portiere Federico Marchetti. Io, con altrettanta franchezza gli ho ribadito che i miei gioielli non li cedo. Per quanto mi riguarda, il calcio non è un affare ma una questione di cuore. Conti, per esempio, è una bandiera per il Cagliari, sono il suo secondo padre, dopo quello naurale. Capite di cosa stiamo parlando? In Marchetti ho creduto quando nessuno lo filava, ed oggi, dopo Buffon, è il secondo miglior portiere italiano".
C'è la possibilità di un suo ripensamento?
"Le rispondo così, in tanti anni di gestione ho ceduto solo i campioni che mi hanno chiesto di andare via. Zebina, che volle la Roma, e Suazo che scelse l'Inter. Se Conti e Marchetti lo faranno, agirò di conseguenza. Non mi aspetto un tradimento da parte loro, sanno che il Cagliari è una famiglia".
Conti, in verità, il gradimento a Marino lo avrebbe già espresso tramite il suo procuratore
"Siete proprio sicuri? A me Daniele non lo ha detto. Credo si tratti di pura cortesia per una piazza importante e simpatica. Crederò a quest'ipotesi solo quando il calciatore si presenterà in sede dal sottoscritto".
juninho85
07-05-2009, 15:20
Fini: "Vorrei chiudere la carriera nel Cagliari"
Michele Fini è ancora deluso per la prestazione del Cagliari a Palermo: "a delusione è tanta, nessuno si aspettava di tornare a Cagliari con cinque gol al passivo. Non ci possiamo rimproverare nulla quest'anno, abbiamo sempre dato il massimo. L'obbiettivo primario, la salvezza tranquilla, si è tramutata nella qualificazione UEFA. Sicuramente, prendere un punto a Palermo avrebbe tenuto i giochi ancora più aperti. la Uefa sarebbe un traguardo di prestigio, per noi giocatori, ma anche per la Società e i tifosi. E' tutto ancora possibile. Conosciamo le nostre qualità, il gruppo è forte. Domenica ce la vediamo con una grossa squadra come la Roma. Vediamo come va e pensiamo partita per partita ".
Fini è in scadenza di contratto, ma ancora non ci sono sostanziali novità: "Per ora avuto appena qualche abboccamento per il rinnovo, ma nient'altro. Mi piacerebbe restare e chiudere la carriera qui. In questi due anni ho vissuto delle emozioni incredibili: da sardo, è inevitabile che sei più coinvolto con le vicende della squadra guida della tua terra"
Andreoletti: "Marchetti piace a tanti"
Federico Marchetti piace a tanti. Lo conferma il presidente dell'Albinoleffe, Gianfranco Andreoletti, parlando della situazione del portiere del Cagliari: "La situazione di Marchetti è molto chiara - ha dichiarato ai microfoni dell'agenzia radiofonica GRT -. Entro il 30 giugno il Cagliari può riscattare la metà del ragazzo e prima di quella data non ha l'obbligo di comunicarci nulla, ma visto che Marchetti sta facendo bene devo pensare che conferermeranno questo loro diritto. Per quella che è la nostra quota del giocatore abbiamo ricevuto tanti interessamenti".
Andreoletti: "Marchetti piace a tanti"
Federico Marchetti piace a tanti. Lo conferma il presidente dell'Albinoleffe, Gianfranco Andreoletti, parlando della situazione del portiere del Cagliari: "La situazione di Marchetti è molto chiara - ha dichiarato ai microfoni dell'agenzia radiofonica GRT -. Entro il 30 giugno il Cagliari può riscattare la metà del ragazzo e prima di quella data non ha l'obbligo di comunicarci nulla, ma visto che Marchetti sta facendo bene devo pensare che conferermeranno questo loro diritto. Per quella che è la nostra quota del giocatore abbiamo ricevuto tanti interessamenti".
Cellino regalaci san Marchetti per l'anno prossimo!!!! XD
juninho85
07-05-2009, 20:56
Cagliari, in caso di Uefa si giocherà al Friuli
Il Cagliari Calcio ha ottenuto la licenza Uefa per giocare sul palcoscenico europeo. Questo il comunicato diffuso dalla società attraverso il sito ufficiale:
La Commissione di primo grado delle Licenze UEFA ha rilasciato al Cagliari Calcio la Licenza per la stagione 2009-2010.
Purtroppo, stante l'inidoneità dello stadio Sant'Elia per tali manifestazioni, la squadra dovrà giocare le eventuali partite interne al "Friuli" di Udine.
A tale riguardo il Cagliari Calcio vuole ringraziare il Comune di Udine e la Società Udinese Calcio per la collaborazione e la disponibilità mostrata.
Nella speranza di poter sfruttare la Licenza, rimane l'orgoglio per quest'importante riconoscimento, che attesta la bontà del lavoro svolto dalla nostra Società e certifica il rispetto dei parametri organizzativi, economici, finanziari e di bilancio.
Cagliari, in caso di Uefa si giocherà al Friuli
Il Cagliari Calcio ha ottenuto la licenza Uefa per giocare sul palcoscenico europeo. Questo il comunicato diffuso dalla società attraverso il sito ufficiale:
La Commissione di primo grado delle Licenze UEFA ha rilasciato al Cagliari Calcio la Licenza per la stagione 2009-2010.
Purtroppo, stante l'inidoneità dello stadio Sant'Elia per tali manifestazioni, la squadra dovrà giocare le eventuali partite interne al "Friuli" di Udine.
A tale riguardo il Cagliari Calcio vuole ringraziare il Comune di Udine e la Società Udinese Calcio per la collaborazione e la disponibilità mostrata.
Nella speranza di poter sfruttare la Licenza, rimane l'orgoglio per quest'importante riconoscimento, che attesta la bontà del lavoro svolto dalla nostra Società e certifica il rispetto dei parametri organizzativi, economici, finanziari e di bilancio.
Che vergogna.... Se il sindaco di Cagliari lasciasse che Cellino costruisca il nuovo stadio questo non sarebbe successo..
juninho85
07-05-2009, 22:41
Sky Sport: Milito è dell'Inter per 16mln più metà Acquafresca (l'operazione libera Floccari per il Napoli)
Secondo quanto rivela Sky Sport 24 il Genoa ha trovato l'accordo con l'Inter per la cessione di Diego Milito. L'attaccante passerà alla società nerazzurra per 16mln più la metà del cartellino di Robert Acquafresca (oltre al prestito di Bonucci, giovane difensore del Pisa). A questo punto sarà l'attaccante del Cagliari, e non più Floccari, il sostituto di Milito.
ed è una grandissima cazzata,dato che floccari a napoli non ci metterà MAI piedi e l'inter non venderà MAI metà cartellino di acquafresca
Sky Sport: Milito è dell'Inter per 16mln più metà Acquafresca (l'operazione libera Floccari per il Napoli)
Secondo quanto rivela Sky Sport 24 il Genoa ha trovato l'accordo con l'Inter per la cessione di Diego Milito. L'attaccante passerà alla società nerazzurra per 16mln più la metà del cartellino di Robert Acquafresca (oltre al prestito di Bonucci, giovane difensore del Pisa). A questo punto sarà l'attaccante del Cagliari, e non più Floccari, il sostituto di Milito.
ed è una grandissima cazzata,dato che floccari a napoli non ci metterà MAI piedi e l'inter non venderà MAI metà cartellino di acquafresca
secondo me è una bufala enorme.
Ragazzi missà che è ufficiale ora:
Milito, il principe operaio è dell'Inter
Diego Milito è il primo rinforzo dell'Inter 2009/2010. Il club nerazzurro ha infatti trovato l'accordo con il Genoa per il passaggio dell'attaccante alla corte di Mourinho. Preziosi, che ufficializzerà la cessione a fine campionato, incasserà 16 milioni di euro e due importanti contropartite tecniche: la comproprietà del bomber Acquafresca (Cagliari) e il giovane difensore Bonucci (Pisa) in prestito con diritto di riscatto. Per Milito è pronto un contratto triennale da 3,5 milioni a stagione.
da calciomercato.com
Comunque io continuo a dubitare XD
A guarda succede di tutto ,guarda Diego alla juve..per me milito all'inter è possibilissimo, e sai perchè? mentre acquafresca non ha più segnato, tranne che di rigore, milito a mazzette e rimazzette...come si dice a Canosa...
juninho85
08-05-2009, 15:42
ragazzi io non sono scettico riguardo milito all'inter(dato che è già deciso da gennaio),quanto all'inter che venda metà acquafresca.
insomma si sta praticamente liberando di uno dei 22enni più promettenti(o comunque dovrà penare per riscattarlo nuovamente)per comprare un giocare sì fortissimo,ma pur sempre un trentenne:confused:
Ragionamento giusto per chi non ha fretta di conquistare l'europa, ma i discorsi a lunga scadenza sappiamo bene che alle grandi squadre importano fino ad un certo punto, vai bene da subito? ok. non vai bene ? ti vendiamo e ne compriamo un altro, che dura 2 anni e poi ne compriamo un altro ancora se non rendi...gli sbagli che ha fatto e continua a fare il milan, come prendere ronaldo, o ronaldinho, o sevchenko, o beckam, mica valorizzare i giovani italiani, o spendere il giusto per riscattarli, se diventano dei campioni nelle squadre piccole bene se no arrivederci. Acquafresca si è arenato, e secondo me questa sua mancanza di gol conta parecchio per i signori dell'inter...
unltretutto come dicevo, l'inter vuole l'europa, gente con esperienza internazionale, o che comunque ha continuità nel gol.Milito anche se è da Gennaio che sembra debba andare all'inter, ha segnato a manetta ugualmente..sarà fortuna o sfortuna, ma purtroppo è così..
juninho85
08-05-2009, 15:59
unltretutto come dicevo, l'inter vuole l'europa, gente con esperienza internazionale, o che comunque ha continuità nel gol.Milito anche se è da Gennaio che sembra debba andare all'inter, ha segnato a manetta ugualmente..sarà fortuna o sfortuna, ma purtroppo è così..
va anche detto però che pure milito non ha esperienze in coppa,per cui...:fagiano:
o poi se devono rovinare un giocatore come hanno fatto per suazo meglio che lo lascino andar via a giocarsi le sue carte altrove piuttosto che far la panca come grappiano e crespo come successe 2 anni fa
secondo me loro questo problema neanche se lo mettono di rovinare qualcuno, se gli serve bene, se non gli serve lo danno via o lo tengono per scorta tutta la vita. a loro di quantoè giovane uno non gli interessa, sono assatanati e basta, vogliono la coppa ora, perchè tutti li criticano e pressano per questo. vedi juve, non ha fatto in tempo a tornare dalla b che pretendono tutto, la visibilità in televisione in europa son gran soldi. Son sicuro che se la juve era ancora in corsa per l'europa del campionato non sarebbe fregato un tubo.
....insomma, io li vedo senza nessuna pietà, cinici al massimo, resa massima da subito, come un motore. ormai è cosi che si sta trasformando il calcio nei grandi club.
juninho85
08-05-2009, 16:10
Astori accostato al Genoa
Davide Astori, in prestito dal Milan, potrebbe fare ritorno a Milanello. Pare che i rossoneri, intenzionati a prendere Thiago Motta dal Genoa, vogliano usare il centrale rossoblù come contropartita da inserire, insieme ad Antonini, per l'operazione di mercato con Preziosi. Dal canto suo, Astori ha dichiarato, qualche giorno fa, di non disdegnare un altro anno di prestito al Cagliari. Vedremo come si svilupperà la situazione nei prossimi giorni.
acquafresca sarebbe anche potuto o potrebbe pure rimanere, ma con tutte le voci che lo vogliono lontano da cagliari non credo assolutamente che rimanga, all'inter ora come ora lui non serve, per l'inter è indifferente secondo me che rimanga a cagliari o no, se un pezzo per far scambio bene, se no vada dove vuole. Lui stesso non credo voglia pure restare a cagliari...dopo tutte le voci di qua e di la..
Astori accostato al Genoa
Davide Astori, in prestito dal Milan, potrebbe fare ritorno a Milanello. Pare che i rossoneri, intenzionati a prendere Thiago Motta dal Genoa, vogliano usare il centrale rossoblù come contropartita da inserire, insieme ad Antonini, per l'operazione di mercato con Preziosi. Dal canto suo, Astori ha dichiarato, qualche giorno fa, di non disdegnare un altro anno di prestito al Cagliari. Vedremo come si svilupperà la situazione nei prossimi giorni.
ecco, vedi? merce da scambio, o prestito, sono solo un valore, che può salire o scendere, cazzo gli frega a loro se è troppo giovane, il suo titolo è salito? meglio usarlo ora. Sembra la borsa più che il mercato.
Oggi sono stato allo stadio a vedere la partita... Un'esperienza che non dimenticherò facilmente :)
Parlando del risultato, che dire.. un pareggio con la roma non si butta mai, anche se ci siamo mangiati la vittoria...
PS: ma quand'è che il sindaco di cagliari da l'autorizzazione a demolire lo stadio? non è degno di una squadra come la nostra...
ciuketto
11-05-2009, 01:45
Oggi sono stato allo stadio a vedere la partita... Un'esperienza che non dimenticherò facilmente :)
Parlando del risultato, che dire.. un pareggio con la roma non si butta mai, anche se ci siamo mangiati la vittoria...
PS: ma quand'è che il sindaco di cagliari da l'autorizzazione a demolire lo stadio? non è degno di una squadra come la nostra...
Bella partita, anche molto tirata.
Pareggio giusto, noi abbiamo avuto più occasioni, ma voi eravate sul 2-0- Quindi ci sta.
juninho85
11-05-2009, 08:01
siamo una squadra di polli.
ieri abbiamo praticamente rinunciato a giocare,inutile prendersela con l'arbitro con tutte le occasioni che abbiamo avuto per fare il terzo
juninho85
11-05-2009, 11:34
Fabbri: "Il Cagliari vuole tenere Acquafresca"
Dopo le dichiarazioni di Robert Acquafresca, che ieri nel post partita aveva velatamente confermato le possibilità di rimanere a Cagliari un altro anno, TuttoCagliari.net ha sentito in esclusiva Paolo Fabbri, procuratore del numero nove rossoblù.
Fabbri, ci conferma l'indiscrezione secondo cui Robert potrebbe prolungare la sua permanenza in Sardegna di un ulteriore anno?
"Prendo atto dell'indiscrezione, ma devo dire che nè io nè il giocatore abbiamo ricevuto indicazioni in merito. Come ho già dichiarato, questi discorsi verranno affrontati a fine campionato. Il giocatore rimarrà al Cagliari fino al 30 giugno 2009, dopodiché dal 1 luglio sarà a tutti gli effetti un giocatori dell'Inter. A quel punto ci siederemo a un tavolo e vedremo di pianificare il futuro di Robert. La nostra apertura è a 360°, ma sappiamo che molto dipenderà dall'Inter. Tuttavia, devo ammettere che il Cagliari è l'unica società che si è sempre fatta sentire con noi, manifestando l'intenzione forte di tenere il giocatore".
Quindi non sarebbe vero il suo ruolo di sponsor affinchè l'Inter lasci ancora Robert a Cagliari?
"Questa voce è nata da un'intervista che ho rilasciato a un'emittente televisiva napoletana. Mi è stato chiesto se ci fosse la possibilità che il giocatore rimanesse a Cagliari, e io ho risposto chiaramente di si, perché la società sarda vorrebbe continuare il rapporto con noi e perché, finchè non avremo il confronto con la dirigenza dell'Inter, tutte le piste rimangono aperte".
Negli ultimi giorni si è parlato anche e soprattutto del Genoa. L'Inter sembrerebbe aver chiuso per Milito, inserendo proprio Acquafresca come pedina di scambio. Al Genoa però, potrebbe esserci Floccari. Cosa ci può dire in merito?
"Ripeto, l'unica società che si è fatta sentire con noi è il Cagliari. Non abbiamo avuto nessun contatto col Genoa, ne siamo al corrente dell'inserimento di Robert nella trattativa che porterebbe Milito all'Inter, perché i neroazzurri non ci hanno comunicato nulla. E dico di più: il giocatore non andrà in un'altra squadra per fare panchina. Se dobbiamo mettere in conto una stagione da riserva, questo sarà possibile solo rimanendo nella rosa dell'Inter. Per cui escludo la pista Genoa qualora si prospettasse un ruolo subordinato a quello di Floccari. Ma sono discorsi prematuri, facciamo finire il campionato, poi vedremo".
L'unica certezza è che il Cagliari vorrebbe tenere il giocatore, e che da parte vostra non vi sarebbe nessuna preclusione a rimanere in Sardegna.
"Direi di si, il giocatore in Sardegna si è trovato bene. Ora però dobbiamo lasciar finire il campionato, che ancora deve emettere le sue sentenze. Il Cagliari è ancora in corsa per un posto in Europa, e non voglio dire che questa sia una condizione necessaria perché Robert rimanga in rossoblù, però sicuramente la qualificazione per l'Europa League sarebbe un ulteriore fattore da tenere in considerazione. Così come verrà tenuto in considerazione il nome dell'allenatore della squadra dove il giocatore potrebbe andare. In ogni caso ripeto, la scelta principalmente dipende dall'Inter. Facciamo finire il campionato, poi sentiremo le parti e prenderemo la nostra decisione".
Suazo: "Che bello vedere questo Cagliari"
Rieccolo al Sant'Elia. Ma stavolta David Suazo gioca solo con lo sguardo dietro le lenti a specchio dei suoi occhiali da sole. «Che bello vedere questo Cagliari». E che emozione, prima della gara, dentro lo spogliatoio, il suo spogliatoio per nove anni. «Ogni volta che torno sento l'affetto della gente, davvero una bella sensazione». L'ex capitano rossoblù (quest'anno in prestito al Benfica, ma ancora di proprietà dell'Inter) si gode lo spettacolo assieme al fratello dalla tribuna centrale. La sua stagione è finita circa un mese fa, complice un infortunio al ginocchio destro. «Ora va decisamente meglio», afferma il bomber honduregno che sta proseguendo le cure a Milano ma non perde occasione per tornare a Cagliari dove ha casa e famiglia. «Sono davvero contento per i miei ex compagni e per la squadra in generale, resterò per sempre un tifoso del Cagliari». Stupito di vederlo così in alto? «Niente affatto. Gioca bene al calcio e merita la posizione che occupano». Il passato è una dolce carezza, il futuro chissà.
ciuketto
11-05-2009, 11:40
siamo una squadra di polli.
ieri abbiamo praticamente rinunciato a giocare,inutile prendersela con l'arbitro con tutte le occasioni che abbiamo avuto per fare il terzo
Simò, c'è anche l'altra squadra in campo.
Se tu dici cosi cosa dovrei dire io del primo tempo? Siamo dei polli, poteva finire 2-0 per noi invece è finito 1-0 per voi.;)
Suazo: "Che bello vedere questo Cagliari"
Rieccolo al Sant'Elia. Ma stavolta David Suazo gioca solo con lo sguardo dietro le lenti a specchio dei suoi occhiali da sole. «Che bello vedere questo Cagliari». E che emozione, prima della gara, dentro lo spogliatoio, il suo spogliatoio per nove anni. «Ogni volta che torno sento l'affetto della gente, davvero una bella sensazione». L'ex capitano rossoblù (quest'anno in prestito al Benfica, ma ancora di proprietà dell'Inter) si gode lo spettacolo assieme al fratello dalla tribuna centrale. La sua stagione è finita circa un mese fa, complice un infortunio al ginocchio destro. «Ora va decisamente meglio», afferma il bomber honduregno che sta proseguendo le cure a Milano ma non perde occasione per tornare a Cagliari dove ha casa e famiglia. «Sono davvero contento per i miei ex compagni e per la squadra in generale, resterò per sempre un tifoso del Cagliari». Stupito di vederlo così in alto? «Niente affatto. Gioca bene al calcio e merita la posizione che occupano». Il passato è una dolce carezza, il futuro chissà.
Grande Suazo... :)
Simò, c'è anche l'altra squadra in campo.
Se tu dici cosi cosa dovrei dire io del primo tempo? Siamo dei polli, poteva finire 2-0 per noi invece è finito 1-0 per voi.;)
:asd: vero... Nel primo tempo anzi abbiamo avuto fortuna a passare, non superavamo mai la nostra metà campo. Diciamo che alla fine un pò di delusione rimane per essersi fatti rimontare, però il calcio è questo...
juninho85
11-05-2009, 14:33
Simò, c'è anche l'altra squadra in campo.
Se tu dici cosi cosa dovrei dire io del primo tempo? Siamo dei polli, poteva finire 2-0 per noi invece è finito 1-0 per voi.;)
sicuramente...però a 2-0 acquisito una squadra che ha ancora degli obiettivi non pulò rinunciare a giocare e prendere 2 pere in quel modo...perrotta e totti hanno dribblato immezzo a dei birilli :muro:
Siamo un pò polli, però quando totti decide di giocare è devastante, ha quell'atteggiamento da sbruffone, però è fortissimo, è l'anima della squadra, non mertitavamo il 2 a zero, ma abbiamo rischiato di fare pure il 3 a 0...non possiamo lamentarci, basta guardare milan e juve...dobbiamo essere orgogliosi di essere alla stessa altezza delle grandi squadre, è stato un cagliari quasi dei tempi migliori, e purtroppo questo anche grazie a quel teppista di lopez che li dietro è una roccia.
Ragazzi, dobbiamo applaudire questa squadra che a parte domenica scorsa se la gioca alla pari con chiunque!
juninho85
11-05-2009, 16:40
Cagliari, è Pozzi il dopo Acquafresca
Si chiama Nicola Pozzi il dopo Acquafresca per il Cagliari. Il club sardo avrebbe infatti individuato nel ventitreenne centravanti dell'Empoli il sostituto ideale dell'attuale punta rossoblu, in procinto di fare ritorno all'Inter, società proprietaria del suo cartellino. Pozzi tornerebbe dunque in serie A, dopo le polemiche nate la scorsa estate in seguito al riscatto dal Milan da parte dell'Empoli del giovane bomber romagnolo.
lo conosci? com'è? non sono andato vedere, ma mi è sembrato di sentire che l'empoli stia facendo un buon campionato...
juninho85
11-05-2009, 16:50
ricordi quello che ci fece un poker ad empoli 3 anni fa?:D
io lo ricordo un pò come matri,molto bravo spalle alla porta ma con poco fiuto del gol...poi non so se sia migliorato,l'anno scorso ha avuto un infortunio serio
i 3 gol a noi hanno poca rilevanza:-p uno con poco fiuto lo abbiamo già...hmm..bho, vedremo..dopo mi informo..
Pozzi è ottimo! Speriamo lo prenda :)
juninho85
12-05-2009, 07:51
Unione Sarda - Il salto in alto del Cagliari
Il Cagliari ha ritrovato cuore e concentrazione ed è andato a un passo dalla vittoria con la Roma. Bene così, anche se il sogno Uefa è talmente sfumato da poterne individuarne a stento i contorni. Questo non significa che il bilancio dell'annata non sia estremamente positivo. Nessuno, dopo le cinque sconfitte iniziali, pensava di arrivare a tre giornate dalla fine in questa situazione di classifica, ovvero, con i rossoblù al nono posto, davanti a squadre del calibro di Lazio, Sampdoria, Napoli.
La gara con la Roma si è chiusa con la netta sensazione che la batosta di Palermo sia stata solo un episodio sfortunato. Un brusco calo di attenzione unito a numerosi errori individuali e collettivi, hanno determinato la peggiore sconfitta della stagione, sia in termini numerici che di inferiorità di gioco. Un episodio circoscritto, cancellato dalla prova generosa contro i giallorossi. Il Cagliari ha fatto il salto di qualità, ormai non ci sono dubbi. Da squadra in disperata lotta per non retrocedere, costretta a barcamenarsi e ad acciuffare punti qua e là in qualsiasi modo, il Cagliari si è trasformato in una realtà da media classifica, capace di fronteggiare a viso aperto qualsiasi avversario, anche di caratura maggiore, come la Roma di Totti, De Rossi, Pizzarro, eccetera. Questo è merito della società, dell'allenatore e dei giocatori che hanno partecipato con entusiasmo, passione e competenza a un progetto comune, che ha le radici nel girone di ritorno dello scorso campionato e le fronde in questa stagione, la migliore in serie A dal '92.
Adesso, arriva la parte più difficile: confermarsi e, se possibile, migliorare. Perché ciò accada, è necessario che venga preservato il bene più prezioso: l'unità di vedute. Questa prescinde dai nomi dell'allenatore e dei giocatori, è lo spirito che va salvaguardato. Questo, naturalmente, sarebbe più facile se nella prossima campagna acquisti-cessioni i movimenti fossero ridotti al minimo. Ci sarà, comunque, tempo per parlarne.
La partita con la Roma ha ridato certezze e confermato l'intoccabilità del nucleo storico della squadra. Lopez, Pisano, Agostini, Conti, Cossu (non ce ne vogliano gli altri, meravigliosi rossoblù) costituiscono lo zoccolo duro del Cagliari, i portatori di una mentalità che va difesa a ogni costo. Ecco perché il presidente Cellino, alle richieste del Napoli di avere Conti (vecchio pallino dell'ex ct azzurro Donadoni), ha avuto una reazione stizzita, smentendo qualsiasi intenzione di cedere il suo vice capitano. Cellino sa bene che con i milioni di euro che incasserebbe dalla cessione non potrebbe “comprare l'amalgama”, come direbbe, se fosse ancora in vita, il compianto Massimino, storico presidente del Catania. Troppo importante Conti, e non solo per le sue capacità tecniche.
Per consolidare i progressi dell'ultimo anno e mezzo, va confermata l'ossatura della squadra, e con essa vanno mantenuti lo stesso entusiasmo, la stessa complicità tra presidente e allenatore, lo stesso clima di unità.
Il campionato che ormai volge al termine ha dimostrato che tutti gli elementi della rosa sono all'altezza della serie A, compresi coloro che hanno giocato poco. Parola ha dimostrato di essere un buon centrale di centrocampo, oltre che una mezzala, Lazzari è mancato di continuità ma ha mostrato ottime qualità, Ragatzu è in crescita, Fini è stato determinante per molti mesi, così come Biondini. Insomma, serve davvero poco per trasformare il Cagliari nell'Udinese del sud.
La Nuova Sardegna - Nove punti per una speranza Europa
Reggina, Inter, Udinese. Nove punti in palio per tenere viva la fiammella europea. Il Cagliari - visto il calendario di Roma, Palermo e Udinese - ha di fronte una montagna quasi insormontabile. Prendere il treno dell’Europa League sarebbe impresa epocale, perché le tre gare finali non aiutano Conti e soci. Come ha detto Allegri, si gioca dando il massimo “per tenere la parte sinistra della classifica e non sciupare quel che si è fatto di buono”. Il gruppo ha risposto alla prova d’appello con la Roma, dopo il tonfo di Palermo. Poi, i valori hanno ritrovato equilibrio.
Poi, i valori hanno ritrovato equilibrio. Adesso, il patron può concentrarsi sull’immediato futuro. Chi sta, chi parte e chi arriva ma anche la questione-stadio e un progetto per proseguire sui livelli mostrati quest’anno. Chissà che - con Allegri o Bisoli - non sia la volta buona.
Alla pari. Da un lato, l’incapacità di chiudere la partita: Jeda che cicca a due passi da Arthur ha gelato i tifosi. Dall’altro, la forza dei romani e le qualità di Totti, De Rossi e Perrotta. Il pari di domenica è giusto. Ha premiato l’abnegazione dei rossoblù e la tecnica degli ospiti. Per Pisano e compagni un’altra perla da custodire gelosamente: la Roma vice campione d’Italia non era in vena di regali. E se, come hanno scritto i quotidiani della Capitale, c’è un patto tra Totti e Spalletti per chiudere al meglio la stagione, gli effetti si sono visti al Sant’Elia.
Quartetto Uefa. Roma (54 punti), Palermo (52), Udinese (51) e Cagliari (50) corrono per l’Europa. Sabato i giallorossi ospitano il Catania (appagato), poi vanno a San Siro dal Milan (durissima), quindi chiudono in casa col Torino (che potrebbe essere già salvo). Il Palermo riceve la Lazio (47), concentrata sulla fiNale di Coppa Italia, poi gioca a Bergamo (match senza sale), quindi affronta in casa la Samp, con poche ambizioni. L’Udinese sabato ha l’anticipo (20.30) ospitando il Milan, gara complessa. Domenica 24 gioca a Marassi con la Samp (incontro gestibile), infine chiude in casa col Cagliari: potrebbero essere tre punti decisivi. E siamo ai rossoblù. La prossima a Reggio Calabria per sfidare una squadra che, grazie ai rallentamenti di Lecce, Bologna e Torino, è ancora in corsa per la salvezza. Poi, l’Inter in casa, probabilmente con lo scudetto sulla maglia, e chiusura in Friuli con Quagliarella e soci. Roma e Palermo potrebbero prendere da subito il largo. Per il Cagliari rimane l’orgoglio e la soddisfazione di averci provato, ribaltando un avvio da incubo e con un organico nettamente inferiore a quello delle avversarie.
Media scadenza. Il presidente del Cagliari Massimo Cellino ha blindato, sulla carta, Allegri. E’ seccato per la questione stadio e, forse, per l’evolversi della questione in Lega. Sa di dover essere grato a un gruppo ben miscelato che negli ultimi sei mesi ha triplicato il proprio valore. Paiono maturi i tempi per dare solidità e prospettiva alla gestione del club.
Ora Cellino ha di fronte un test ad alto valore aggiunto per mantenere la categoria e crescere. Da un lato, la strada della programmazione e dello sviluppo del vivaio, connesso anche alle politiche di valorizzazione dei giovani extracomunitari. Dall’altro, i capitomboli e le angustie di sempre.
Allegri, un futuro nebuloso
Panchina blindata? Neanche per sogno. La notizia dell'ultim'ora è che Massimiliano Allegri non è più certo di rimanere sulla panchina del Cagliari anche per la prossima stagione. Il contratto siglato lo scorso aprile, che lo lega al sodalizio rossoblù fino al giugno 2011, è vincolante fino a un certo punto.
Le sirene milaniste e romaniste c'entrano il giusto. A grattarsi il capo in queste ore è soprattutto Massimo Cellino, indeciso se proseguire l'avventura con il tecnico toscano o cambiare decisamente rotta, per affidarsi a un altro allenatore in vista della prossima stagione. Al presidente rossoblù non sono andate giù le ultime titubanti prestazioni (Sampdoria, Palermo, Roma), che hanno tolto dai giochi Uefa il Cagliari: non tanto il risultato ha pesato sulle presidenziali valutazioni, quanto il modo in cui questi sono maturati. Dieci gol subiti in tre gare, due rimonte patite, cinque sonori schiaffi dall'ex Ballardini.
Ma ad irritare Cellino sarebbero state anche le parole di Allegri, che aveva risposto per le rime al presidente dopo le critiche seguite alla gara di Palermo. "Non credo che una sconfitta possa far chiudere un buon rapporto tra alle*natore e presidente - disse testualmente Allegri -. E' giusto che lui che è il proprietario della squa*dra possa esternare quello che pensa, perché perdere così ha reso tutti molto amareggia*ti, ma ci vuole equilibrio, nel bene e nel male, come abbiamo sempre fat*to". A questo, vanno aggiunti un altro paio di episodi.
Non sono mai stati chiariti i contorni del presunto incontro tra la dirigenza del Milan e Massimiliano Allegri, che sarebbero avvenuti (condizionale d'obbligo) lo scorso marzo. La società rossonera ha dimostrato di ammirare Allegri, considerato dallo stesso Silvio Berlusconi l'allenatore ideale per aprire un ciclo vincente senza spese folli. Spese folli osteggiate dai figli del premier Marina e Piersilvio, che hanno sovente frenato negli ultimi anni le pruderie economiche del padre. Lo scenario: Ancelotti resta fino al 2010, quando rileva Lippi in Nazionale e in rossonero approda Allegri. Magari, sotto la supervisione di un milanista doc come Leonardo o, addirittura, Arrigo Sacchi.
All'epoca, Allegri era fondamentalmente in scadenza di contratto a fine stagione, quindi libero di trattare con altre società. Cellino, una settimana dopo i rumors in salsa milanista, ha convocato il tecnico toscano in sede per fargli ratificare il rinnovo del contratto. Non senza qualche smorfia di delusione. E non ci sarebbe solo il Milan a corteggiare l'allenatore ex Sassuolo. La Roma ci sta facendo un pensierino qualora non dovessero andare a buon fine le trattative per la cessione della società; e anche altre formazioni di A stanno seguendo con interesse Allegri, in vista di un vorticoso valzer delle panchine che potrebbe stravolgere il panorama delle guide tecniche del prossimo campionato.
Il secondo episodio è legato alla gestione di alcuni uomini. In particolare, Cellino non avrebbe gradito nelle ultime giornate l'insistito ricorso di Allegri a Paolo Bianco, l'unico a essere certo della propria partenza a fine stagione. Contro Sampdoria e Roma l'ex centrale di Treviso e Catania è stato utilizzato, nonostante in panchina non mancassero le alternative: una scelta che andrebbe contro l'opera di valorizzazione dei vari Astori e Matheu indicata con forza dalla dirigenza.
Insomma, il rapporto idilliaco di qualche settimana fa pare essersi guastato. Se in maniera definitiva e irreparabile lo dirà il prossimo futuro.
chissa quanto c'è di vero...la verità starà sempre nel mezzo..
juninho85
12-05-2009, 16:27
L'agente di Meggiorini: "Quattro di A su di lui"
Che l’Inter abbia qualche giocatore in là con l’età, è un’evidenza. I vari Figo, Materazzi, Vieira, Crespo, Cruz sono oltre la trentina, anche se in campo si fanno rispettare. Qualcuno invoca uno svecchiamento della rosa, menzionando il settore giovanile nerazzurro e i tanti giovani che orbitano in zona Inter. Uno di questi di chiama Riccardo Meggiorini, 23 anni e 15 gol in serie B quest’anno con la maglia del Cittadella. L’avvocato Claudio Pasqualin, che cura gli interessi dell’attaccante, fa il punto della situazione ad FcInterNews.
Avvocato, è vero che Meggiorini è molto seguito?
“Sì, lo confermo: su di lui ci sono tre/quattro squadre della serie A italiana”.
Quali sono?
“Atalanta, Sampdoria, Cagliari e Siena”.
A che punto è la trattativa con queste squadre?
“Non ci sono trattative, solo contatti esplorativi”.
Qual è la situazione contrattuale di Riccardo?
“È in comproprietà tra Inter e Cittadella”.
Quando si incontreranno i due club per risolvere la comproprietà?
“La risoluzione delle compartecipazioni è fissata, di solito, alla fine di giugno: per quella data, sapremo di più e meglio”.
Potrebbe, il suo assistito, rientrare in un successivo giro di prestiti?
“Sì: se l’Inter lo riscatta, potrebbe cederlo in prestito ad altre squadre. Viceversa, se il Cittadella dovesse acquisire l’intero cartellino, lo farebbe per cederlo definitivamente ad un’altra squadra”.
Qual è la posizione dell’Inter verso Meggiorini: c’è gradimento?
“Non la conosciamo: diciamo che ancora non ci sono posizioni ufficiali in questo senso”.
L’ottima stagione di Riccardo, però, è sotto gli occhi di tutti.
“Ha ragione lei”.
juninho85
12-05-2009, 23:06
Distorsione alla caviglia per Matri
Sono ripresi quest'oggi gli allenamenti del Cagliari ad Assemini. Sono tornati a disposizione del tecnico Allegri gli infortunati della scorsa settimana, Parola, Lazzari e Astori, che hanno svolto la sessione di allenamento completa con il resto del gruppo. Differenziato invece per Matri e Conti. Il bomber, infortunatosi prima di siglare il gol contro la Roma, si è sottoposto a un'ecografia che ha messo in evidenza una distorsione alla caviglia destra. Le sue condizioni verranno perciò valutate giorno per giorno, e dal giocatore verrà seguito un programma di lavoro tale da poter recuperare per la sfida di domenica prossima a Reggio Calabria. Semplice contusione invece per il centrocampista di Nettuno, anche per lui alla caviglia destra.
Per domani è in programma la solita doppia seduta d'allenamento, mentre la società ha comunicato attraverso il suo sito ufficiale che è stata annullata l'amichevole del giovedì, che avrebbe visto questa settimana il Sant'Elena come avversario. Pertanto, si terrà una semplice partitella in famiglia nei campi di Assemini.
Allegri: "Europa League? Crederci fino alla fine"
Dopo aver sognato per alcuni minuti di potersi giocare la volata europea da favoriti, sono bastati due errori di ingenuità calcistica a consentire alla Roma di pareggiare il conto delle reti nel pomeriggio di domenica, ma anche e sopratutto di portarsi a più quattro sui rossoblù nella corsa al sesto posto. A tre giornate dal termine del campionato, se non vuol dire ammainare bandiera bianca, poco ci manca. Ma Massimiliano Allegri non ha nulla da rimproverare al suo gruppo. E come dargli torto. Partiti per salvarsi e con 5 sconfitte consecutive, i ragazzi guidati dal giovane tecnico livornese hanno scritto una delle pagine più importanti della storia del Cagliari nella massima serie. "Sono soddisfatto per la partita dei ragazzi, e anche per il risultato, ma c'è il rammarico di non aver tenuto il doppio vantaggio. Diciamo che ci avevo fatto la bocca. Sarebbe stato un risultato prestigioso per questi ragazzi, che hanno dimostrato un valore tecnico ma anche morale. Del resto, non avevo dubbi al riguardo". Una risposta concreta a qualche critica di troppo piovuta ad Assemini dopo la sconfitta cocente di Palermo. "E' stata solo una giornata storta. La reazione contro la Roma l'ha dimostrato, Un segnale importante da una squadra non presuntuosa, ma consapevole delle sue possibilità". Malgrado tutto però, ad Allegri la voglia di continuare a inseguire un sogno non è passata. Certo, vanno messe in conto tutte le difficoltà della situazione e non si devono creare inutili aspettative. Però, tre partite vanno ancora giocare, e allora, dato che il Cagliari ha spesso giocato per divertirsi e divertire, non vi è motivo per il quale non lo si possa fare fino a che la palla non sarà ferma per la meritata pausa estiva. "Nel calcio non c'è nulla di scontato, lo si è visto coi risultati di domenica. Con 9 punti a disposizione, abbiamo il dovere di crederci sino in fondo. Cerchiamo di farne quanti più possibile, poi vedremo. Sicuramente, per la Reggina domenica è l'ultima spiaggia". Anche perchè quei 50 punti, bottino assai invidiabile per una squadra che da alcuni addetti ai lavori veniva considerata seria candidata alla retrocessione, potrebbero essere incrementati per rendere più elegante la graduatoria finale, da fotografare e appendere nell'album dei ricordi più cari. "Arrivare a 55 sarebbe un risultato insperato. Anche considerato che la lotta per la salvezza ci vede spettatori ormai da parecchio tempo".
Ma, che l'Europa League arrivi o, come è più probabile, ci si debba accontentare della parte sinistra della classifica, questo campionato sarà comunque servito per gettare solide basi per un futuro ancora più roseo, proseguendo peraltro quel percorso di crescita intrapreso negli ultimi anni con il lavoro di dirigenti e tecnici passati, quali Giampaolo e Ballardini. "C'è un buon mix di giovani e anziani. La rosa ha bisogno di pochissime operazioni di mercato. Il nostro Presidente è così bravo e scaltro che saprà provvedere". Con una certezza. Quella di provare a migliorare con Massimiliano Allegri ancora alla guida di un grande collettivo. "Ho firmato un contratto e sono felicissimo di questo. E' un periodo dove si sentono in giro diverse voci che fanno confusione e non riguardano il sottoscritto".
I tifosi del Cagliari incrociano le dita, nella speranza che sia stata veramente intrapresa la via della programmazione a lunga scadenza, in modo tale da non far si che, quanto di buono, anzi, buonissimo, fatto quest'anno, rimanga fine a se stesso.
juninho85
13-05-2009, 07:48
La Nuova Sardegna - Allegri insugue un nuovo record
La strada verso la qualificazione alla prossima Europa Cup è in salita, ma per la matematica è possibile. Ne sono ancora convinti i giocatori del Cagliari quanto Allegri. Certo, rimane il rammarico della mancata vittoria contro la Roma, come spiega lo stesso Allegri: «Ormai avevo fatto la bocca al successo, la gara si era incanalata a nostro favore, nonostante le difficoltà in avvio, e vincere ci avrebbe dato prestigio».
«Poi, al di là di come si è concluso l’incontro - prosegue Massimiliano Allegri - in ogni caso la squadra ha ancora una volta dato piena dimostrazione di quello che sa fare, soprattutto reagendo molto bene alla debacle di Palermo, dopo la quale ho sentito tante, troppe critiche, molte delle quali ingiuste».
- Tre partite alla fine, tre partite per tentare il miracolo.
«Il nostro obiettivo da qui in avanti deve essere quello di cercare di mettere da parte quanto più fieno in cascina possibile. D’altronde in questo campionato nessun verdetto è stato ancora scritto e ogni domenica ci possono scappare risultati inaspettati. Abbiamo quindi il dovere e l’obbligo di provarci sino in fondo».
- Il primo obiettivo è stato centrato, quello dei cinquanta punti.
«E’ un traguardo bellissimo. Non avrei mai immaginato di assistere da spettatore alla lotta per la salvezza. Ora sarebbe meraviglioso arrivare a 55 e nelle prime sette-otto posizioni».
- Prossimo ostacolo la Reggina.
«Numeri alla mano è davvero all’ultima spiaggia e se vorrà coltivare ancora speranze di salvezza deve assolutamente vincere. Noi però avremo il vantaggio di giocarla senza ansia».
- Mancheranno Conti e Cossu, due perni del centrocampo, come ha intenzione di sostituirli?
«Fortunatamente sono tornati a disposizione Parola e Lazzari e questo mi consentirà di adottare gli opportuni accorgimenti per ovviare alla mancanza di questi due importanti elementi. Parola poi ha già ricoperto in passato il ruolo di Conti, con risultati soddisfacenti».
- Quali prospettive ci sono per il futuro del Cagliari?
«Il gruppo è ottimo e a mio parere non ci sarà bisogno di tante operazioni di mercato in vista della prossima stagione. Sotto questo profilo inoltre abbiamo un presidente molto bravo e soprattutto scaltro nel trovare quello che eventualmente servirà a questa squadra».
- Tutto questo dando per scontato la sua conferma sulla panchina.
«Io ho firmato un contratto sino al 2011 e voglio onorarlo sino in fondo. Adesso poi si sentono tante chiacchiere a proposito di un mio possibile passaggio su un’altra panchina, ma queste voci non mi toccano più di tanto».
Unione Sarda - Fiorentina su Matri, Cagliari su Pozzi e Meggiorini
Matri nel mirino della Fiorentina. E già nei prossimi giorni il diesse viola Corvino potrebbe formalizzare l'offerta al Cagliari inserendo nella trattativa anche la giovane punta Di Carmine, quest'anno in prestito al Queens Park Rangers di Briatore.
E mentre Acquafresca aspetta di capire quale sarà il suo futuro (quasi certamente lontano dall'Isola), i dirigenti rossoblù sono già a caccia del suo erede. In cima alla lista c'è sempre Meggiorini del Cittadella, e torna di moda anche un vecchio pallino di Cellino, Pozzi, anche se Tinti, agente dell'attaccante dell'Empoli, nega qualsiasi contatto.
Bomber rossoblù in vetrina. Pure Jeda ha parecchi estimatori in serie A, a cominciare dalla Roma. Ma il giocatore rossoblù più ambito in questo momento (e non solo dalle veline) è senza dubbio Matri, che proprio domenica scorsa è arrivato a quota sei reti eguagliando così il suo record personale. La Samp lo segue con interesse già dalla scorsa estate, quando poi è stato riscattato interamente dal Cagliari. Ora cominciano a muoversi le big. La Fiorentina è pronta a fare un primo passo. Dopo aver ceduto a gennaio Pazzini, il club gigliato cerca un'alternativa a Gilardino, tra l'altro a fine campionato potrebbe lasciare Firenze anche Mutu. Sarebbe stato Prandelli in persona a indicare il nome del rossoblù ai suoi dirigenti pronti a bussare, entro la fine del mese, alla porta del Cagliari. Che allo stato attuale non ha alcuna intenzione di cedere il giocatore. A meno che la richiesta gigliata non si riveli più interessante del previsto.
Il destino di Acquafresca è nelle mani dell'Inter, Cellino non ha ancora perso le speranze di averlo ancora un'altra stagione, intanto cerca un attaccante per il futuro. Meggiorini, ventitré anni e quindici gol sinora con il Cittadella in B (l'altra metà del cartellino è di proprietà dell'Inter) piace non poco, come conferma il suo procuratore Pasqualin. Ma piace anche a Sampdoria, Atalanta e Siena. Ecco perché il Cagliari sta valutando diverse opzioni (tra l'altro dovrà anche decidere se far tornare o meno Larrivey dall'Argentina). Nelle ultime ore l'idea Pozzi è circolata con insistenza soprattutto a Empoli dove il giovane attaccante gioca dal 2005 (storica una quaterna segnata proprio contro il Cagliari all'epoca allenato da Sonetti) e sta guidando i toscani verso i playoff. «Solo voci, non c'è nulla di concreto», taglia corto in serata il procuratore Tinti. Ma lo stesso Pozzi avrebbe confidato a più persone di gradire un eventuale trasferimento al Cagliari.
Ogni 13 secondi esce un notizia nuova sul calciomercato, e spesso contrasta con la notizia precedente.
Meglio aspettare la fine del campionato per farsi un'idea seria.
juninho85
15-05-2009, 08:58
Riva confessa: "Lippi segue da vicino Acquafresca"
Gigi Riva si è lasciato scappare una rivelazione interessante sul futuro in azzurro di Robert Acquafresca, di ritorno all'Inter ma per un tempo breve, visto che è assai probabile l'approdo al Genoa nell'ambito dell'affare Milito. L'attuale accompagnatore azzurro ha detto: "L'attaccante del Cagliari può diventare il centravanti della nazionale dei prossimi anni. E' un ragazzo molto serio come professionista, e poi ha delle doti tecniche e tattiche di ottima qualità. Nell'Under 21 di Casiraghi è il punto di riferimento dell'attacco e lo segue con attenzione anche Lippi per la nazionale maggiore".
Unione Sarda - Cagliari, tornano i gemelli del goal
Questione di reti. Ventitré in due, e non a caso Acquafresca (dodici) e Jeda (undici) sono una delle coppie più prolifere del campionato, e la vera forza trainante del Cagliari per un intero girone d'andata, quando ancora Matri stentava a uscire dal letargo. Così diversi da completarsi a vicenda, il tempo ha poi cambiato le gerarchie là davanti, soprattutto nella formazione iniziale. Comunque entrambi hanno continuato a segnare con una certa regolarità. Dopodomani in Calabria i gemelli del gol si ritroveranno gomito a gomito dopo un mese e passa, contro il Catania l'ultima volta insieme da titolari. A loro il compito di sfondare il bunker della Reggina e tenere accesa la speranza europea, per quanto sottile, almeno sino al successivo (big) match del 24 maggio al Sant'Elia con l'Inter.
La coppia non scoppia, anzi, nel curriculum ha già una salvezza clamorosa e una stagione eccezionale (comunque vada a finire), ma ormai ha le giornate (tre per l'esattezza) contate. La situazione contrattuale di Acquafresca non è certo un mistero. L'attaccante torinese (riscattato dall'Inter la scorsa estate dopo un frenetico tira e molla e lasciato a Cagliari in prestito per un anno) a fine campionato lascerà l'Isola per trasferirsi a Milano. Difficilmente, però, indosserà la maglia nerazzurra, potrebbe, invece, risultare utile a Moratti, come contropartita tecnica, per qualche trattativa eccellente. Magari con il Genoa (per Milito) o con il Napoli (per Hamsik). E alla finestra c'è pure l'Atalanta, con la quale c'è un discorso iniziato un anno fa di questi tempi e mai interrotto del tutto. Intanto lui, Robert di madre polacca, vuole chiudere col botto la sua avventura rossoblù, e tramite il procuratore Fabbri si definisce «seccato» per le voci di mercato che ruotano attorno al suo nome. «In questo momento penso solo al Cagliari». E in parte al record di gol, che vorrebbe migliorare ulteriormente dopo aver centrato quota dodici domenica scorsa contro la Roma. La sfida con la Reggina arriva giusto a pennello.
Un gol in meno rispetto al capocannoniere rossoblù, ma - paradossalmente - sarebbero due in più se Acquafresca non fosse andato a segno tre volte dal dischetto. Che forza questo Jeda, il miglior Jeda di sempre, almeno in serie A (in B ha realizzato quindici reti con il Crotone). È in Italia dal 2000, nove anni dopo (ne ha festeggiati trenta tondi tondi proprio il mese scorso) si scopre protagonista nel calcio che conta. «Mi sento maturo al punto giusto per questa categoria, sono pronto a prendermi le mie responsabilità», dichiarò appena atterrato in Sardegna (il Cagliari tra l'altro era ultimo e apparentemente spacciato) nel gennaio del 2008 tra lo scetticismo generale. Detto, fatto. Non solo ha dimostrato di poter giocare in serie A, è diventato una pedina fondamentale dello scacchiere rossoblù. Sulle sue tracce ci sono diversi club tra cui la Roma. «Ma io penso solo al Cagliari», ha ribadito Jeda anche domenica scorsa. Al Cagliari e alla sfida con la Reggina.
Il Sardegna - Cagliari, spazio ai giovani
Mancano 270 minuti e poco più per chiudere il campionato, salutarsi, e sperare di rivedersi tutti a luglio. Stessa maglia,
stesso gruppo, più o meno. Sperando che la bella stagione appena vissuta non sia stata solo un’avventura. E questa è la
sfida più grande del Cagliari versione 2009-2010. Se migliorarsi è la regola, come ha ricordato un giorno Allegri, ci sarà
molto da fare. Si pretenderà, ahimè o meglio, “ahiloro”, di viaggiare col ritmo di questo campionato. venticinque punti
all'andata, venticinque al ritorno. Per ora. In palio ci sono altri 9 punti, il tecnico rossoblù ne vorrebbe altri 5 per allargare
ancora il sorriso. Europa League andata praticamente, ma forse è meglio così. Per il Cagliari sarà già duro di per sé proporre un replay di questa stagione, gli impegni Uefa sarebbero solo un peso non indifferente sul campionato. A parte
quei cinque punti e tra che Allegri vorrebbe ancora, quindi, il Cagliari sembra essere arrivato all'epilogo, e tra gli applausi. E per questo motivo le tre gare che restano potrebbero essere l'occasione per vedere all'opera le giovani promesse rossoblù. Con Matri indisponibile per domenica si apre un varco per Daniele Ragatzu. L'attaccante che abbiamo visto segnare nella gara contro la Fiorentina un gol due minuti dopo il suo ingresso in campo potrebbe collezionare un'altra presenza a Reggio Calabria. L'atteggiamento disinvolto e quasi incosciente potrebbe essere la giusta arma da proporre in un campo caldissimo dove la Reggina proverà il tutto per tutto per vincere al fine di raggiungere la salvezza. E poi, inutile nasconderlo, c'è tanta curiosità no a questo ragazzo classe '91. Nelle amichevoli del giovedì, quando Allegri lo lascia in campo per un tempo intero, esibisce doppi passi notevoli e ha fatto capire che lui i gol li sa fare di testa, di piede, da vicino e da lontano. Insomma, vederlo all'opera sarebbe bello, anche se Allegri probabilmente già sa se Ragatzu sia pronto o meno ad essere un protagonista della prossima stagione. Ma non è il
solo sardo che i tifosi del Cagliari aspettano. C'è Marco Mancosu, arrivato a gennaio e impiegato per la prima volta la scorsa domenica contro la Roma. Ci ha messo qualche minuto per ambientarsi, oltretutto inserito nel ruolo di trequartista che non gli appartiene, ma poi ha mandato messaggi positivi ad Allegri. E non era facile: stadio pieno, tensione, posto Uefa in palio. Altro centrocampista che meriterebbe l'esordio è il venezuelano Rafael Acosta ('89). ��uest'anno si è parlato tanto di lui, fa parte della nazionale maggiore del suo paese e andrà a fare i mondiali in Sudamerica. Chissà se il
Cagliari se lo lascerà scappare. Infine, molti si chiedono: e Sivakov Il centrocampista bielorusso portato al Cagliari a gennaio, strappato in extremis al Torino, non lo si è mai visto. In Champions League (Bate Borizov- Juventus) aveva sorpreso. Ma poi? E ieri Allegri ha voluto in gruppo anche Mattia Gallon degli Allievi, attaccante classe '92 di Arborea e Alessandro Mancusi, difensore della Primavera ('90). Si facesse un po'
di spazio a questi ragazzi, non sarebbe affatto un sacrilegio.
Oggi ho leggiucchiato la Gazzetta prima di pranzo è mi è venuto il nervoso quando ho letto, riguardo la lotta scudetto, il giudizio sulle prossime partite delle milanesi.
Difficoltà Cagliari - Inter: una stella (bassa), come Siena - Inter.
Ma sti giornalisti solo perchè leggono cagliari devono credere che i tre punti sono già dell'Inter? Ma si sono accorti della classifica e del gioco?
Contro di noi hanno sbattuto il muso il milan all'andata (e il ritorno meglio non ricordarlo, vero Inzaghi?), la Juve (il 2-3 all'olimpico è ancora bello bello nella mia mente) e la stessa inter all'andata.
E visto che l'inter è risucita a far fare 3 punti (gli unici) alla squadra più sega del girone di ritorno (il Napoli) non vedo come si possa etichettare la partita di Cagliari come partita facile. Mah...
Potrebbe essero solo se il caglairi perdesse a reggio.
juninho85
15-05-2009, 15:02
io qualche giornata fa speravo che quella partita servisse a farci andare in uefa matematicamente e togliere lo scudo all'inter:muro:
Oggi ho leggiucchiato la Gazzetta prima di pranzo è mi è venuto il nervoso quando ho letto, riguardo la lotta scudetto, il giudizio sulle prossime partite delle milanesi.
Difficoltà Cagliari - Inter: una stella (bassa), come Siena - Inter.
Ma sti giornalisti solo perchè leggono cagliari devono credere che i tre punti sono già dell'Inter? Ma si sono accorti della classifica e del gioco?
Contro di noi hanno sbattuto il muso il milan all'andata (e il ritorno meglio non ricordarlo, vero Inzaghi?), la Juve (il 2-3 all'olimpico è ancora bello bello nella mia mente) e la stessa inter all'andata.
E visto che l'inter è risucita a far fare 3 punti (gli unici) alla squadra più sega del girone di ritorno (il Napoli) non vedo come si possa etichettare la partita di Cagliari come partita facile. Mah...
Potrebbe essero solo se il caglairi perdesse a reggio.
Guarda non ne parliamo... Basti pensare che nei siti sportivi preferiscono pubblicare notizie di Reggina o Torino (sto facendo un esempio XD) che stanno in basso piuttosto che noi che stiamo in alto...
Come al solito il Cagliari, solo perchè si chiama Cagliari, non viene considerato. Ci è voluto un intero girone d'andata e uno di ritorno fatto bene per guadagnarci gli elogi... Ci sono squadre che giocano bene 2 partite e subito le acclamano... Mah...
Solertes
16-05-2009, 15:04
Guarda non ne parliamo... Basti pensare che nei siti sportivi preferiscono pubblicare notizie di Reggina o Torino (sto facendo un esempio XD) che stanno in basso piuttosto che noi che stiamo in alto...
Come al solito il Cagliari, solo perchè si chiama Cagliari, non viene considerato. Ci è voluto un intero girone d'andata e uno di ritorno fatto bene per guadagnarci gli elogi... Ci sono squadre che giocano bene 2 partite e subito le acclamano... Mah...
Bè non è vero, tutti non possono negare che il Cagliari giochi un calcio di ottimo livello, secondo in serie A forse solo al Genoa......e poi forse è un bene essere sottovalutati a livello mediatico, potrebbe essere deleterio per l'ambiente.
juninho85
16-05-2009, 18:42
...:Perfido:
juninho85
16-05-2009, 21:36
maledetta roma:muro:
ciuketto
16-05-2009, 21:37
maledetta roma:muro:
:mbe: :mbe: :mbe:
juninho85
16-05-2009, 21:38
:mbe: :mbe: :mbe:
mi ero illuso di poter andare a -2 e cacciare la reggina in b in un colpo solo:cry:
ciuketto
16-05-2009, 21:39
mi ero illuso di poter andare a -2 e cacciare la reggina in b in un colpo solo:cry:
La seconda che hai detto mi piace.:fagiano:
Cmq imho in uefa ci va l'udinese.
juninho85
16-05-2009, 21:40
La seconda che hai detto mi piace.:fagiano:
Cmq imho in uefa ci va l'udinese.
se aveste pareggiato oggi si.
l'udinese non so quanto meriti più di voi,è stata sotto tutto il campionato,un pò come noi,per quando a livello di gioco entrambi vi siamo superiori
ciuketto
16-05-2009, 21:43
Loro hanno partite decisamente più facili delle nostre. Noi dobbiamo andare a milano.
Boh.
Bè non è vero, tutti non possono negare che il Cagliari giochi un calcio di ottimo livello, secondo in serie A forse solo al Genoa......e poi forse è un bene essere sottovalutati a livello mediatico, potrebbe essere deleterio per l'ambiente.
Si infatti ora tutti non lo negano... Ma quanto abbiamo dovuto fare per convincerli? Ci sono squadre che solo perchè sono più "conosciute" appena giocano qualche partita subito le acclamano...
Si infatti ora tutti non lo negano... Ma quanto abbiamo dovuto fare per convincerli? Ci sono squadre che solo perchè sono più "conosciute" appena giocano qualche partita subito le acclamano...
Parli di quelli che abitano sotto il Vesuvio? Quelli che a detta del loro presidente devono far parte della superlega con Manchester, Real, Bayern per i loro noti meriti sportivi e il loro blasone pari ai nomi appena citati?
Parli di quelli che abitano sotto il Vesuvio? Quelli che a detta del loro presidente devono far parte della superlega con Manchester, Real, Bayern per i loro noti meriti sportivi e il loro blasone pari ai nomi appena citati?
No parlo in generale...
Che partita di m*rda rega... XD
Per quasi tutto il match siamo stati spettatori in campo. No comment
juninho85
17-05-2009, 18:42
per me allegri salta alla fine del campionato
Meno male che quel gol così l'ha fatto Lazzari! Lo avesse fatto Ibra, Kaka o simili ci avrebbero frantumato le palle per settimane con il replay...
per me allegri salta alla fine del campionato
ne sono convinto anche io, anche se non ci sarebbe logica, ma forse perchè conosciamo il nostro amato presidente?:p
quando la squadra ha provato ad alzare la voce con propensione all'attacco ne abbiamo preso 5 dal palermo, con la roma abbiamo avuto sfiga, e ieri sempre la roma se avesse pareggiato o perso oggi parleremo di un altra partita di sicuro.
L'obbiettivo è raggiunto, o no? andare in europa creerebbe problemi in campionato o no? lasciamo le cose così...firmerei per avere ogni anno un campionato così anche senza europa.
Meno male che quel gol così l'ha fatto Lazzari! Lo avesse fatto Ibra, Kaka o simili ci avrebbero frantumato le palle per settimane con il replay...
Infatti alla rai l'hanno detto, se l'avesse fatto qualche giocatore noto più o meno, si sarebbe garantito 2 anni di contratto con una squadra blasonata...accontentiamoci di avere un rendimento da paura negli ultimi 3 gironi.
juninho85
17-05-2009, 20:22
con la roma siamo stati RIDICOLI,altro che sfiga
juninho85
17-05-2009, 20:25
Cagliari, niente alibi
D'accordo, alzi la mano chi si aspettava di stare qui, a due giornate dalla fine, a recriminare per un Cagliari che nelle ultime gare ha mollato qualcosa nella lotta Uefa; al più ci si aspettava (soprattutto dopo le prime cinque giornate) di stare qui a fare calcoli minuziosi sulla tabella salvezza. Tutto ciò però non deve far cullare il mister e tutta la squadra su facili allori, certo non finiremo mai abbastanza di ringraziare tutto lo staff e la società per le belle emozioni fatteci provare quest'anno, per una salvezza centrata con ampio anticipo, per il bel gioco imposto con coraggio e sapienza tattica dal Cagliari targato Allegri, capace di non tirarsi indietro nemmeno quando l'avversario di turno si chiamava Inter o Juventus. Motivazioni ha detto oggi Allegri ed ha ragione: la squadra è apparsa demotivata da qualche tempo a questa parte ed i tifosi se ne sono abbondantemente accorti, ma permettetemi di dire che non accetto questo "alibi" delle motivazioni. Anzi, un campionato del genere e un'occasione che in Sardegna si verifica ogni tre lustri circa, avrebbe dovuto spingere i giocatori ad avere motivazioni come minimo pari a quelle dei reggini. Non stiamo qui a fare retorica sull'attaccamento alla maglia, anche perchè dobbiamo comunque ringraziare, come detto, questi giocatori, però non sembra rispettoso verso i tifosi scendere in campo così poco motivati. C'è modo e modo di vincere o di perdere e, sinceramente, vorrei che si perdesse dopo aver lottato, fermo restando che questa è da intendersi come una "tirata d'orecchie" a un gruppo comunque da elogiare ed un mister da ringraziare, diciamo che in questo momento emerge il tifoso e non l'articolista!
pienamente condivisibile
fortuna che ho scelto di andarmene al mare
con la roma siamo stati RIDICOLI,altro che sfiga
bhe allora mettiamoci anche contro la samp. una samp fantasma. è ora che anche i giocatori del cagliari se ne vadano al mare...visto che mancavano motivazioni in panchina credo ci fossero molti che motivazioni ne avevano parecchie.
juninho85
17-05-2009, 21:34
ci puoi contare...chissà che ad acquafresca,canini e jeda non fischino le orecchie...
Meno male che quel gol così l'ha fatto Lazzari! Lo avesse fatto Ibra, Kaka o simili ci avrebbero frantumato le palle per settimane con il replay...
Vedo che inizi a capire cosa intendevo prima :)
Cagliari, niente alibi
D'accordo, alzi la mano chi si aspettava di stare qui, a due giornate dalla fine, a recriminare per un Cagliari che nelle ultime gare ha mollato qualcosa nella lotta Uefa; al più ci si aspettava (soprattutto dopo le prime cinque giornate) di stare qui a fare calcoli minuziosi sulla tabella salvezza. Tutto ciò però non deve far cullare il mister e tutta la squadra su facili allori, certo non finiremo mai abbastanza di ringraziare tutto lo staff e la società per le belle emozioni fatteci provare quest'anno, per una salvezza centrata con ampio anticipo, per il bel gioco imposto con coraggio e sapienza tattica dal Cagliari targato Allegri, capace di non tirarsi indietro nemmeno quando l'avversario di turno si chiamava Inter o Juventus. Motivazioni ha detto oggi Allegri ed ha ragione: la squadra è apparsa demotivata da qualche tempo a questa parte ed i tifosi se ne sono abbondantemente accorti, ma permettetemi di dire che non accetto questo "alibi" delle motivazioni. Anzi, un campionato del genere e un'occasione che in Sardegna si verifica ogni tre lustri circa, avrebbe dovuto spingere i giocatori ad avere motivazioni come minimo pari a quelle dei reggini. Non stiamo qui a fare retorica sull'attaccamento alla maglia, anche perchè dobbiamo comunque ringraziare, come detto, questi giocatori, però non sembra rispettoso verso i tifosi scendere in campo così poco motivati. C'è modo e modo di vincere o di perdere e, sinceramente, vorrei che si perdesse dopo aver lottato, fermo restando che questa è da intendersi come una "tirata d'orecchie" a un gruppo comunque da elogiare ed un mister da ringraziare, diciamo che in questo momento emerge il tifoso e non l'articolista!
pienamente condivisibile
fortuna che ho scelto di andarmene al mare
Quotone... Se proprio bisogna perdere, almeno giochiamocela... Ma così cioè, eravamo dei fantasmi...
Non è che hanno partecipato alla festa dell'Inter di ieri sera? (è una battuta XD) :D
Pangasius
17-05-2009, 23:39
L'obbiettivo è raggiunto, o no? andare in europa creerebbe problemi in campionato o no? lasciamo le cose così...firmerei per avere ogni anno un campionato così anche senza europa.
Sono d'accordo ho già la penna pronta...........:read:
Anche perchè (so di attirarmi le critiche di molti) penso che quest'anno il Dio del pallone abbia avuto un occhio,
forse anche due,di riguardo nei nostri confronti.:ciapet:
Ma infatti il nostro campionato è ottimo già così...
Se Cellino licenzia Allegri fa proprio una ca**atona.... imho
juninho85
18-05-2009, 08:02
l Sardegna - Marchetti, osservato speciale
L’ha ammesso candidamente anche lui. A Reggio Calabria era presente Angelo Di Livio, l’ex “soldatino”, oggi osservatore del Commissario Tecnico della Nazionale azzurra. Per relazionare Marcello Lippi in merito alla prova del portiere rossoblù Federico Marchetti. Dietro due occhiali scuri che un po’ camuffavano in personaggio, si è imbarcato a Roma per la Calabria con un altro ex d’altri tempi come Angelo Sormani, già apprezzato calciatore soprattutto della Roma e del Milan e oggi opinionista televisivo. Di Livio ha voluto verificare di persona i progressi fatti dell’estremo difensore cagliaritano, dopo che anche Angelo Peruzzi, durante l’anno, si era mosso per lo stesso motivo. Cresce
quindi l’interesse per Marchetti, appetito da molte squadre della massima serie, ma già blindato da Cellino anche per
l’anno prossimo. Non resta che aspettare una convocazione nella nazionale di Marcelli Lippi
La Nuova Sardegna - Scelte discutibili da parte di Allegri
Ammetto la colpa: ho peccato d’ottimismo nei confronti del Cagliari. Sul campo della Reggina, pur senza Conti, Cossu e Matri, avrebbe dovuto confermare sul piano del gioco e dell’impegno quanto di positivo fatto vedere nell’intera stagione. Invece in una giornata calda e in un clima da “vogliamoci bene”, visto il fair play in campo e l’assenza d’ammonizioni (nonostante i precedenti tra granata e rossoblu), il Cagliari si è trovato casualmente in vantaggio con un gol di Lazzari, da applausi per preparazione ed esecuzione su assist al bacio di Fini, ma poi ha pensato bene di concedersi qualche distrazione. Ecco il gol del pareggio messo a segno da Ceravolo, lasciato colpevolmente solo davanti a Marchetti, poi il gol dello stesso Ceravolo, due minuti dopo, con pallone cacciato dalla porta da Jeda; gol non visto da arbitro e assistente di linea e quindi non concesso, e infine, in avvio di ripresa, il gol partita di Brienza. Nel secolo scorso, quando il campionato di calcio aveva ancora una dimensione artigianale, poteva capitare che a tre giornate dalla conclusione del torneo una squadra salva, gratificata dalla classifica, senza più stimoli, potesse cedere il passo senza tanti affanni a chi aveva bisogno di punti pesanti per continuare a sperare nella salvezza. Questo, ripeto, accadeva talvolta nel secolo scorso, tanti anni fa. Ora il calcio di serie A è a tale livello di professionismo e di controllo che non è nemmeno ipotizzabile un atteggiamento, in qualche modo rinunciatario, per favorire un avversario. Le cause di questa sconfitta del Cagliari, in un pomeriggio un po’ noioso per la verità, sono determinate da altri fattori.
Innanzitutto, prima ancora della concentrazione con la quale il Cagliari è sceso in campo, la formazione, con la trovata di Bianco schierato al centro della mediana al posto di Conti. Bianco, già in partenza per Bergamo, è buon difensore e professionista apprezzato ma certamente non ha passo, visione di gioco e tocco per ricoprire un ruolo così delicato come quello di mediano centrale, con il compito di dare protezione alla difesa e rilanciare l’azione offensiva. Allegri ha dimostrato, durante la stagione, di saper gestire e utilizzare al meglio l’organico che la società gli ha messo a disposizione. Sarebbe stato, però, più comprensibile se avesse deciso, non schierando Parola se non nella ripresa, di presentare un giovane come Mancosu fin dall’inizio. Perché delle due una: o Allegri pensava veramente che il Cagliari avesse ancora qualche chance di andare in Uefa, e quindi motivazioni sufficienti nonostante le vittorie di Roma e Udinese, e allora avrebbe dovuto presentare una formazione più equilibrata; oppure non lo pensava e avrebbe potuto far largo ai giovani. Bianco a centrocampo rischia d’essere un insulto a chi ha apprezzato il bel gioco espresso di frequente dal Cagliari, e a chi ha creduto che la squadra rossoblu avrebbe saputo, fino in fondo, esprimersi ad alto livello.
Ora rimane la sfida interna con l’Inter campione d’Italia: l’occasione per porre rimedio, almeno sul piano del gioco, alla delusione di Reggio Calabria
Unione Sarda - Il valzer delle panchine
Una partita inutile per il Cagliari (salvo, stanco e distratto) e forse anche per la Reggina, che è passata dalla gioia di avere la quartultima posizione a un solo punto di distanza, all'amarezza di vedere il Torino ancora distaccato di quattro punti, quando ormai alla fine del campionato mancano appena due partite.
Il finale di questo campionato assomiglia a quello di tutti gli altri anni: la differenza la fanno le motivazioni. La Reggina ne aveva, il Cagliari no. E non è bastato il gol (bello e immeritato) di Lazzari, per spingere il Cagliari verso la vittoria che gli manca ormai da quattro partite. La zampata di Lazzari ha elettrizzato i calabresi, bravi a non farsi sopraffare dalla disperazione e a organizzare il ribaltone. Logico, atteso, meritato. Per dare sapore alle ultime giornate di campionato, o si mettono in piedi playoff e playout, oppure si cambia mentalità, il che appare francamente un'utopia.
Il Cagliari ha giocato tanto bene, ha corso talmente tanto, ha vinto così spesso, che non si possono fare processi per il 2-1 subito ieri a Reggio Calabria, contro una squadra disperata e decisa a tutto pur di conquistare tre punti di speranza Sarebbe bello, però, che negli ultimi centottanta minuti di torneo, i rossoblù riuscissero a riacquistare quell'entusiasmo che li ha tenuti per lungo tempo sotto le luci della ribalta. La prima occasione domenica prossima contro l'Inter fresca di scudetto. Ci sono tutte le premesse per un match spettacolare, privo di paure, tatticismi e obiettivi.
Per farla breve, è netta la sensazione che il futuro sia già cominciato e che il pensiero della partita domenicale sia messo in ombra dalle ipotesi su quella che sarà la prossima stagione calcistica. Allegri è sballottato da un panchina all'altra e hai voglia a dire che hai un contratto. Un giorno è il Milan, l'altro è la Roma. Difficile rimanere impassibili di fronte a questa girandola. Che ha basi concrete. Nel senso che mai come quest'anno le panchine di serie A possono subire uno stravolgimento.
Ranieri è agli sgoccioli, Gasperini e Preziosi (nonostante i risultati strabilianti del Genoa) non si amano, Berlusconi ha silurato Ancelotti in diretta su Repubblica tv (deboli e poco convincenti le smentite di rito), Spalletti si è autoesonerato («non voglio continuare a fare danni alla Roma», ha detto dopo lo scioccante 4-3 al Catania di sabato scorso), Mazzarri ha già detto addio alla Sampdoria, Pozzo spera che qualcuno gli chieda Marino, tecnico che non lo fa impazzire.
La girandola è in pieno movimento, certezze non ce ne sono. Gasperini - nonostante la voce sia finita da tempo sotto traccia - è in pole position per approdare alla corte del Milan, a meno che a Galliani non riesca il miracolo di ricucire lo strappo tra Berlusconi e Ancelotti. Per il resto, tutto è aperto, tutto è possibile.
La speranza è che questo finale di campionato così anonimo (ma il Cagliari è sempre in tempo per dare un colpo di coda) non mini le certezze della società. Cellino deve risolvere solo due problemi: individuare il sostituto di Acquafresca (Meggiorini, Succi, Larrivey o chi altro?) e l'indispensabile rinforzo a centrocampo, ovvero una mezzala capace di fare le veci, nel caso serva, di Conti. Tutto qui, ma è una missione meno facile di quanto possa apparire.
juninho85
18-05-2009, 11:05
ORLANDI, Su tanti campi partite finte...
Polemiche anche le dichiarazioni dell'allenatore della Reggina, Orlandi, che ha sollevato dubbi sulla regolarità della partita tra Napoli e Torino. "Non scopro l'acqua calda, ma l'unica squadra che ha giocato fino in fondo è stato il Genoa, sugli altri campi non è andata così". I calabresi, che hanno superato 2-1 il Cagliari, sono al momento penultimi in classifica, a quattro punti dalla quart'ultima.
a reggio no?
Marchetti osservato speciale?
ahhh, ecco perchè hanno tirato così spesso in porta...doveva farsi vedere....capisco..:mc:
ORLANDI, Su tanti campi partite finte...
Polemiche anche le dichiarazioni dell'allenatore della Reggina, Orlandi, che ha sollevato dubbi sulla regolarità della partita tra Napoli e Torino. "Non scopro l'acqua calda, ma l'unica squadra che ha giocato fino in fondo è stato il Genoa, sugli altri campi non è andata così". I calabresi, che hanno superato 2-1 il Cagliari, sono al momento penultimi in classifica, a quattro punti dalla quart'ultima.
a reggio no?
Quoto...
juninho85
18-05-2009, 21:34
Il Punto sul Cagliari: Quale futuro?
Come nelle più classiche partite di fine campionato, il Cagliari non si sottrae alla regola e alla tradizione che lo vuole sempre sconfitto al Granillo. Questione di motivazioni e di stimoli. Nulli o quasi quelli dei rossoblù con la mente già rivolta al prossimo campionato e come se non bastasse, con qualche defezione di troppo. Forti, anzi fortissime invece quelle di una Reggina quasi (tuttora) spacciata ma pur sempre ostinata e vogliosa di giocarsi le sue carte fino all'ultimo.
Facile dunque intuire un epilogo fin troppo scontato. Illusorio il gol di Lazzari, troppa grazia per un Cagliari piccolo, piccolo subito ripreso da un avversario fragile ma determinato, che ha messo a ferro e a fuoco quel pochissimo che rimaneva della sesta difesa del campionato. E non inganni il risultato: la sconfitta sarebbe stata ben più pesante se non fosse per gli errori degli attaccanti amaranto. Al di là dei discorsi sulle motivazioni il dato di fatto dei 12 gol subiti nelle ultime quattro partite non può certo essere trascurato. Un dato significativo e a suo modo preoccupante in prospettiva futura. Probabilmente l'investitura ufficiale di Canini a ruolo di titolare è ancora troppo prematura, così come è parso fuori luogo il contemporaneo accantonamento a metà stagione di un signor difensore come Paolo Bianco (a fine contratto) che visti i risultati e la penuria di centrali di livello e con la giusta esperienza, certamente il rinnovo lo avrebbe più che meritato.
Puntare tutto sul figliol prodigo Canini (perennemente a un passo dalla consacrazione che però alla soglia dei 25 anni non è ancora arrivata e non sarà mica un caso) pare azzardato. Così come il fare a meno di un Conti divenuto negli undici anni trascorsi a Cagliari cuore e anima della squadra e di un centrocampo che non può assolutamente fare a meno di cotanta esperienza e dinamismo. Le continue voci di una ipotetica cessione per ora rimangono tali ma tanto bastano a creare ulteriori apprensioni. Dubbi anche sulla permanenza a Cagliari di Marchetti, così come per Acquafresca e Matri. E se per il bomber torinese la questione era già assodata (ma incredibilmente potrebbe pure riaprirsi la possibilità di una riconferma per un altro anno) appare impensabile privarsi dell'altro gioiello nella prospettiva di puntare su un giovane da lanciare in serie A (Meggiorini) o di ritornare ad una minestra riscaldata (indigesta) come Larrivey. Più plausibile e credibile invece la pista Pozzi.
Tante voci come nelle migliori tradizioni di un finale di campionato a cui non si ha più nulla da chiedere e che di fatto offre molteplici spunti sui possibili scenari futuri. La cosa certa è che si riparta da Allegri. Un piccolo (grande) tassello per ricomporre un mosaico da non stravolgere. Perchè l'esperienza insegna, gli errori soprattutto dovrebbero servire ad evitare scelte spericolate. Il grande campionato che sta volgendo al termine, magari non servirà solo a impreziosire la bacheca dei tanti ricordi del tifoso rossoblù. La strepitosa cavalcata che va dalle prime cinque sconfitte di fila, fino ad una salvezza raggiunta con tre mesi d'anticipo passando per un sogno Uefa accarezzato fino alla fine, hanno segnato un viatico ideale da continuare a percorrere. Diabolico sarebbe infatti abbandonare una strada che in questa stagione si è rivelata quella giusta. E che nella prossima stagione potrebbe riservare ulteriori soddisfazioni.
juninho85
19-05-2009, 08:11
Unione Sarda - Dopo l'Inter, si pianifica il futuro
Archiviata la Reggina, che con il 2-1 in rimonta sul Cagliari ha tenuto aperto uno spiraglio salvezza, si pensa soltanto all'Inter, ospite dei rossoblù domenica al Sant'Elia, con cucito sul petto il diciassettesimo scudetto. Poi, si parlerà del futuro. Una settimana di riflessione, dunque, per preparare al meglio una partita che potrebbe riservare molte emozioni e attendere il ritorno dagli Stati Uniti di Massimo Cellino. Il presidente domenica sarà al suo solito posto in tribuna e da lunedì inizierà a varare il piano per il futuro. Saranno giorni intensi per il presidente rossoblù e per il direttore generale, Francesco Marroccu.
La sconfitta di Reggio Calabria non ha irritato più di tanto Cellino, conscio che è ben difficile tenere alta la tensione di una squadra che ha stravinto da molto tempo il suo campionato. È anche vero che questo brusco rallentamento nelle ultime quattro partite (due sconfitte e due pareggi, dodici gol subiti e sei segnati) non è che abbia accresciuto il tasso di entusiasmo del massimo dirigente di via La Plaia. E di entusiasmo, oltre che di soldi, avrà bisogno il Cagliari per affrontare la prossima stagione.
Il quadro, per il momento, è definito: conferma in blocco dell'organico e pochi ritocchi.
Il caposaldo di questa operazione è Allegri, sotto contratto per altre due stagioni. Il rischio è che nel valzer delle panchine venga inserito anche l'allenatore rossoblù. Se così fosse, tutto cambierebbe ma, per adesso, non ci sono motivi di credere che Allegri venga coinvolto nel tourbillon.
Il Cagliari ha quattro riscatti “pesanti” da operare: Marchetti, Matheu, Astori e Lazzari. Sono tutti giocatori molto apprezzati da Allegri e quindi da confermare. Sono, inoltre, costi vivi, da affrontare immediatamente con pagamento in contanti.
Gli altri due nodi da sciogliere riguardano il sostituto di Acquafresca e il rinforzo per il centrocampo. Per quanto riguarda il centravanti, due opzioni: il ritorno di Larrivey (buona ma non ricca di gol, solo tre, la sua stagione con la maglia del Velez Sarsfield in Argentina) o l'ingaggio di uno tra Meggiorini, Succi, Cacia. È un argomento che non è stato ancora affrontato da Cellino e Allegri, ed è indubbio che sia uno degli snodi cruciali del programma per la prossima stagione.
A centrocampo, il Cagliari ha bisogno di una mezzala che sia in grado di giocare da centromediano nel caso, purtroppo frequente, che Conti sia squalificato. La gara di Reggio Calabria, con Bianco schierato fuori ruolo al posto di Conti, ha dimostrato che non si può affrontare un campionato senza un sostituto naturale del vice capitano rossoblù. E non ci si illuda che tali compiti possano essere affidati a Cossu, troppo importante come trequartista per essere arretrato in una posizione per lui innaturale.
Sivakov, evidentemente, non è considerato da Allegri ancora pronto per la serie A. Il bielorusso non è mai stato utilizzato e a Reggio è addirittura finito in tribuna, mentre in panchina c'erano ben tre difensori (Pisano, Magliocchetti e Astori) e in campo addirittura cinque, se si conta anche Bianco.
Da rinnovare i contratti di Lopez, Fini e Lupatelli, problemi di cui Cellino si occuperà in tempi brevi. Il vero problema sarà resistere alle sirene che canteranno per molti rossoblù, messisi in luce nel corso di questa fantastica stagione
La Nuova Sardegna - Il sogno Europa non era utopia
In fuga dai sogni al piccolo trotto, con la testa già rivolta alla sfida con i campioni d’Italia. Il Cagliari torna a mani vuote da Reggio Calabria, ma più che pensare a quello che poteva essere e non è stato, i rossoblù preferiscono pensare a una trappola da tendere all’Inter.
Il ko di Reggio. Al Granillo si è vista la classica partita da fine stagione, con le difese piuttosto allegre e larghe fette di campo incustodite. Eppure entrambe le squadre avevano qualcosa per cui lottare. La Reggina doveva assolutamente vincere per tenere accesa la fiammella della speranza; il Cagliari doveva fare altrettanto per restare ancorato a un sogno europeo di fatto svanito al 93’ dell’anticipo Roma-Catania. Un gol strano di Panucci (di quelli che si vedono in questa fase della stagione, per intendersi) ha portato la Roma a più 7 dai rossoblù di Allegri, che infatti sono scesi in campo piuttosto demotivati. La fame di punti di Brienza e compagni ha fatto il resto, ma è fin troppo banale sottolineare che il Cagliari non ha giocato da Cagliari.
Le assenze. Conti, Cossu e Matri erano rimasti a casa; Parola, che avrebbe dovuto giocare in mezzo al campo, è partito dalla panchina per qualche problema fisico, per poi entrare nella ripresa. Assenze tutt’altro che irrilevanti, che hanno costretto Allegri a fare qualche acrobazia tattica. Come quella di inserire Paolo Bianco, onestissimo difensore, nel ruolo di playmaker davanti alla difesa. Non una bestemmia, ma quasi, anche se in fin dei conti alternative non ce n’erano. Ammesso, ovviamente, che Mancosu non potesse dire la sua dal primo minuto.
I rimpianti. Parlare di rimpianti per una squadra salva da tempo, che dopo cinque giornate era a quota zero, potrebbe sembrare curioso, al limite del grottesco. Eppure quel treno appena scappato via, quello per l’Europa, non era poi così impossibile da prendere. Lo dice la partita di ieri, giocata al piccolo trotto (per non dire al passo) in maniera troppo rinunciataria. Lo dice anche la gara di Verona contro il Chievo, giocata più o meno con lo stesso atteggiamento e comunque pareggiata. Con il vero Cagliari, sarebbero stati 6 punti certi, perchè in entrambi i casi quando i rossoblù hanno messo il piede sull’acceleratore, sia i granata che i giallobù sono andati in barca.
La festa scudetto. Domenica al Sant’Elia arriva l’Inter, fresca vincitrice del titolo tricolore. Per il Cagliari sarà una giornata importante. Per vari motivi: prima di tutto perchè è assolutamente ragionevole pensare di voler fare un figurone al cospetto di Ibrahimovic e soci. E poi, soprattutto, è l’ultima gara in casa del campionato, e dopo una stagione così Acquafresca e compagni meritano un degno tributo da parte dei tifosi. Il tutto esaurito è d’uopo: il Poetto può attendere
E come dice benito urgu: Ma ta gà!
juninho85
19-05-2009, 22:59
Matri lavora a parte, ma non preoccupa
I ragazzi di mister Allegri si sono ritrovati questo pomeriggio ad Assemini dopo il classico lunedì di riposo. La settimana di lavoro porterà alla sfida di domenica contro i freschi campioni d'Italia dell'Inter. Visto il doppio allenamento in programma mercoledì, il tecnico rossoblù ha fatto svolgere oggi solamente una partitella dopo il consueto riscaldamento. Tutti presenti eccezion fatta per Alessandro Matri, che ha svolto un lavoro differenziato per cercare di essere in campo contro i nerazzurri: lo staff medico è ottimista.
L'amichevole del giovedì è in programma alle ore 15 al Sant'Elia contro il Sant'Elena, formazione militante nel campionato di Promozione.
Allegri “Valzer panchine? Io non ballo”
L'allenatore dei sardi ribadisce: “Ho firmato col Cagliari per due anni, quindi l'anno prossimo sarò ancora qui”.
Alla ripresa degli allenamenti ad Assemini il più giovane allenatore della Serie A, il quarantunenne Massimiliano Allegri ha ribadito per l'ennesima volta il suo pensiero: ”Io ho fatto la mia scelta firmando per due anni con il Cagliari, quindi rimarrò alla guida della squadra anche l'anno prossimo”. La discussione si sposta sul suo collega Ranieri, esonerato dalla Juventus a due giornate dal termine del campionato: ”Sono rimasto sorpreso, ma solo loro conoscono le motivazioni esatte”. La cavalcata del Cagliari, arrivata fino ai piedi della Europe League, ex Coppa Uefa, viene rivista dal tecnico: ”E' stata una stagione da incorniciare, la squadra e' cresciuta nell'arco del campionato, io ho cercato di trasmettere i miei concetti ma nulla sarebbe stato possibile senza la collaborazione di tutti, dal presidente Cellino ai giocatori, passando per lo staff tecnico”, Allegri conclude affermando che: ”Per me e' stato importante sentire la fiducia di chi mi stava intorno per centrare il risultato, forse avremmo potuto raccogliere qualcosa in più, ma ricordo che ci siamo salvati con tre mesi d'anticipo, un obbiettivo insperato, dopo quella brutta partenza”.
juninho85
20-05-2009, 08:34
Unione Sarda - Cagliari, storia senza fine
Il valzer delle panchine non lo appassiona proprio. «Il ballo non è il mio forte», la premessa è una battuta, «poi sono l'allenatore del Cagliari e lo sarò anche il prossimo anno». E allora Max Allegri diventa pratico e razionale, come lo è sempre stato, del resto, negli ultimi mesi, e non solo.
Il calciomercato è giusto una tentazione, una piacevole tentazione, ma il suo futuro è adesso, rossoblù sino all'ultima clausola del contratto che lo lega alla Sardegna per altre due stagioni. E magari sino alla prossima puntata, perché l'esonero di Ranieri alla Juventus (a proposito, «non entro nel merito della scelta, però mi dispiace») dà il via a un tourbillon che tra maggio e giugno potrebbe coinvolgere quasi tutti i tecnici di serie A.
Martedì pomeriggio, ventotto gradi all'ombra, Assemini sotto il sole quasi gli sta stretta, per fortuna ci sono i freschi campioni d'Italia dell'Inter dietro l'angolo. «Una sfida affascinante e prestigiosa, quasi un premio per i ragazzi». Reggio Calabria sembra così lontana, eppure sono passate appena quarantott'ore dalla sconfitta che ha segnato l'addio ufficiale ai sogni europei del Cagliari. Nessun rimpianto, nessun dolore per la Coppa Uefa che non verrà. «Alla fine, credo, abbiamo i punti che meritiamo», taglia corto l'allenatore livornese. «L'aver ottenuto la salvezza con tre mesi d'anticipo è un grande risultato, giocando un buon calcio, tra l'altro, e non è poco». Ecco perché Allegri - che di questo Cagliari è l'ideatore tecnico-tattico - fa gola a parecchie squadre eccellenti. «Si parla di me soltanto perché sono uno dei venti allenatori di questo campionato», la fa semplice il diretto interessato che alla domanda "si sente pronto per una big?" risponde senza batter ciglio: «Non ci penso nemmeno, semplicemente perché la questione in questo momento non mi riguarda». E l'età non c'entra, tiene a precisare Allegri. «Quando sento parlare di gavetta mi viene da ridere, anzi da sorridere. Chiunque, nella vita, quando gli viene prospettata una soluzione, deve scegliere, punto e basta. E a posteriori potrà dire se ha fatto bene o no». Ma non è questo il suo caso, almeno oggi. «Io la mia scelta già l'ho fatta, prima l'estate scorsa quando sono venuto ad allenare il Cagliari, poi un mese fa circa quando ho rinnovato il contratto per altri due anni». Sempre nell'Isola lo attende un progetto importante, dice e ripete Allegri ogni volta che ne ha l'occasione, «con un gruppo giovane e di grandi valori, sia tecnici che umani». E con un primo obiettivo semplice solo in apparenza: «Ripartire da zero». Mancano ancora centottanta minuti allo scadere (tra il big match con l'Inter e la trasferta di Udine) e già scorrono i titoli di coda negli occhi dell'allenatore del Cagliari. «Sono certo che questo campionato resterà per sempre nel cuore di tutti i tifosi rossoblù». E allora niente rivoluzioni, per quanto possibile. «Col presidente non abbiamo ancora parlato di mercato», mette subito le mani avanti Allegri, «ma in linea di massima mi piacerebbe continuare a lavorare con questo gruppo. Rispettando chiaramente le esigenze di qualcuno, soprattutto i più giovani, che vorrà giocare con continuità». E il contratto di Acquafresca che tra due partite non sarà più un tesserato del Cagliari (ma tornerà all'Inter che, molto probabilmente, lo girerà al Genoa nell'operazione Milito). «Basta prendere un altro attaccante che segna una quindicina di gol all'anno...». Prego? «Scherzo ovviamente, auguro a Robert una splendida carriera. È un ragazzo fantastico, si è sacrificato tantissimo per il Cagliari, ha sempre messo davanti la squadra». E mai una lamentela nonostante le venticinque sostituzioni. «L'ho risparmiato, è giovane». Una battuta ancora, in perfetto stile Allegri, anche in questo modo il tecnico ha costruito e solidificato un gruppo vincente.
Juventus-Cagliari cartolina indelebile di un'annata incredibile, ma non è l'unica. «Ricordo con piacere l'intero torneo. Ci siamo divertiti davvero». Applausi per tutti. «Fare nomi è sempre difficile, in questo caso più che mai». Eppure un rossoblù in particolare lo ha sorpreso: Biondini. «Ha disputato un gran campionato sia sotto l'aspetto agonistico che tecnico», sottolinea l'allenatore. «Non è soltanto un mediano che corre, e lo ha dimostrato». A seguire i soliti noti. «Conti ha ottenuto molto meno di quello che avrebbe potuto ottenere nel calcio e gliel'ho detto». Così pure Fini: «Se avesse iniziato a fare la mezzala un po' prima, avrebbe fatto tutta un'altra carriera». E ancora: «Marchetti ha confermato le sue qualità anche in serie A, Lazzari e Matri hanno chiuso la stagione in crescendo, Astori è maturato molto. Poi c'è Lopez, il capitano, una certezza di questo Cagliari». Il suo Cagliari.
La Nuova Sardegna - Il Genoa su Allegri
“Il valzer delle panchine? Io non ballo!”. Max Allegri si nasconde dietro una battuta. Ma il discorso non è destinato a chiudersi. Anzi, con il rientro del presidente, atteso in città domenica per l’Inter, è facile che il tema lieviti. I boatos da Milano sono chiari. Ma, al di là dell’identikit di Berlusconi (“Il Milan prenderà un allenatore emergente”), il tecnico del Cagliari pare destinato a lasciare i colori rossoblù. E il contratto biennale? Dettagli.
Cellino sa come sistemare le cose con vantaggi per entrambe le parti. Tra le voci più accreditate c’è la possibilità di vedere Allegri al Genoa, magari con Acquafresca al seguito. Al Cagliari, e pare che la cosa sia scontata, dovrebbe giungere Bisoli, neo promosso in B con il Cesena. Chiacchiere? Può darsi. Fin da domenica qualcosa può chiarirsi meglio. Il patron torna da Miami anche per incontrare Massimo Moratti. E sondare almeno due aspetti: il futuro di Acquafresca e quello di Meggiorini, attaccante del Cittadella proprietà nerazzurra. Si vedrà. Ma anche gli osservatori più ortodossi hanno ingranato la marcia indietro. E tra le news prende quota un interessamento del club di viale La Playa per Pozzi (Empoli) pallino di vecchia data, e Bianchi: l’attenzione per la punta che non ebbe fortuna nel periodo dell’attacco atomico Zola-Suazo-Esposito, in questo periodo è preda da catturare. In breve, segnali da non trascurare. E siamo al “valzer”. Allegri ieri, come sempre, ha spazzato il campo dalle ipotesi che lo danno in partenza: “E’ una cosa che non mi riguarda. Nella vita bisogna prendere delle decisioni. Io ho fatto la mia scelta firmando per due anni per il Cagliari. Quindi rimarrò alla guida della squadra anche l’anno prossimo”.
Inevitabile un commento sull’esonero di Claudio Ranieri: “Sono rimasto sorpreso, ma solo loro conoscono le motivazioni esatte”. Per il resto, un’analisi scontata sulla stagione di Pisano e soci: “E’ stato un campionatoche resterà bene impresso nella memoria dei tifosi. Ho cercato di trasmettere i miei concetti, ma - ha rimarcato - nulla sarebbe stato possibile senza la collaborazione di tutti, dal presidente ai giocatori, passando per lo staff tecnico”.
Una questione di feeling e di chi sa di aver avuto una grande occasione. Anche in avvio, con le cinque sconfitte di fila: “Per centrare il risultato, per me è stato importante sentire la fiducia di chi mi stava intorno. Abbiamo i punti che meritiamo, forse avremmo potuto raccogliere qualcosa in più, ma ricordo che ci siamo salvati con tre mesi d’anticipo: un obiettivo insperato, dopo quella falsa partenza”. Un’impresa più “pesante” della salvezza con Ballardini e soci. Ma Allegri non molla: “Tutto quanto di buono abbiamo fatto però dovrà essere resettato a partire dal 31 maggio, per presentarci al nuovo campionato con nuovi stimoli”.
Infine, la dichiarazione d’intenti: “Vorrei confermare questo gruppo. Non ho ancora parlato col presidente, ma spero di farlo presto”. Con Acquafresca che parte, poche storie: “Voglio uno che mi garantisca 15 gol come Robert”. Poi, un otto in pagella a tutti. Con una sorpresa: “Mi ha stupito più di tutti Biondini. Lo indicavano cursore e basta. Invece ha mostrato di avere intelligenza e qualità”.
juninho85
20-05-2009, 16:57
Inter-Parma: accordo per Acquafresca
Niente Genoa e nemmeno Napoli. L'Inter ha quasi raggiunto l'accordo con il Parma per il prestito di Robert Acquafresca. Gli emiliani, dopo aver portato a casa Paloschi dal Milan, un anno fa, starebbero per fare la stessa operazione con l'Inter per l'attaccante del Cagliari che già domani potrebbe dire sì. Oggi incontro interlocutorio.
Tal Francesco Letizia...:rotfl:
certo che se fosse vera sta notizia sarebbe proprio il colmo.
Inter-Parma: accordo per Acquafresca
Niente Genoa e nemmeno Napoli. L'Inter ha quasi raggiunto l'accordo con il Parma per il prestito di Robert Acquafresca. Gli emiliani, dopo aver portato a casa Paloschi dal Milan, un anno fa, starebbero per fare la stessa operazione con l'Inter per l'attaccante del Cagliari che già domani potrebbe dire sì. Oggi incontro interlocutorio.
Tal Francesco Letizia...:rotfl:
Non aveva detto che voleva andare in una squadra che giocava la Europa League? o.o e se ne va in una neopromossa?XD
juninho85
20-05-2009, 19:25
l'ho postata giusto per farci due risate :D
juninho85
20-05-2009, 20:21
finalmente ci siamo tolti la reggina da 'mezzo alle balle!:yeah:
juninho85
20-05-2009, 21:35
floccari e acquafresca al genoa.
quest'ultimo dovremo sorbircelo titolare anche nelle prossime due partite?
finalmente ci siamo tolti la reggina da 'mezzo alle balle!:yeah:
LoL ^^
perchè?matri non recupera?
juninho85
21-05-2009, 08:44
mi pare abbia recuperato
bhe allora acquacalda se ne starà in tribuna spero.
juninho85
21-05-2009, 17:21
L'agente di Acquafresca: "Robert si sente scaricato dall'Inter"
© foto di Alessandro Pizzuti
Un mese fa il primo acquisto dell’Inter è stato Robert Acquafresca. Il puntero del Cagliari era la freccia che mancava nell'arco di Mourinho. Ora, a mercato aperto, si scopre che l’ormai ex cagliaritano è la prima cessione dell'Inter nel mercato 2009. Così vanno le cose. FcInterNews ha intervistato, in esclusiva, il procuratore del calciatore, Paolo Fabbri, che non nasconde l'amarezza per una situazione conclusasi in un modo del tutto inaspettato.
Fabbri, la situazione di Acquafresca è alquanto ingarbugliata.
“Può dirlo forte: c’è confusione anche per me. Ho dovuto fare decine di telefonate per capire a che punto siamo”.
Riavvolgiamo il nastro.
“L’Inter e il Genoa avrebbero trovato l’accordo per il trasferimento del mio assistito a Genova”.
In via definitiva?
“No, dovrebbe essere una compartecipazione”.
Quanti condizionali.
“È una situazione che non conosco nemmeno io: ignoro le cifre, ad esempio”.
E Acquafresca non vuole andare al Genoa?
“Il ragazzo ha delle perplessità, sia per quanto riguarda il modulo che adotta Gasperini, sia perché Preziosi ha annunciato l’acquisto di Floccari”.
Una bella concorrenza, vero.
“Esatto”.
Quindi, quali scenari si aprono ora?
“Dobbiamo trovare un accordo con il Genoa per capire se il giocatore rimarrà con i Grifoni o andrà altrove”.
L’hanno chiamata altre squadre?
“Sì, quattro club di Serie A: ma non ci sono vere trattative, solo sondaggi”.
Quando pensa si risolverà questa situazione?
“Mi auguro che, entro l’inizio della prossima settimana, tutto possa essere sistemato”.
Cosa le ha detto Robert?
“Il ragazzo non è contento di questa situazione: si sente scaricato dall’Inter. Sia quest’anno che la scorsa stagione ha fatto bene e pensava di potersi giocare le sue carte in maglia nerazzurra”.
L’Inter sta prendendo Arnautovic.
“Sportivamente parlando, dobbiamo fare in modo che all’Inter si pentano di questa scelta”.
Pensa che hanno sbagliato a valutare Acquafresca?
“Sì, penso di sì. Però, sono quasi certo di una cosa”.
E cioè?
“Che se l’Inter non avesse dato Robert al Genoa, Milito non sarebbe finito in nerazzurro”.
E quindi, giocoforza, Moratti ha dovuto dare Acquafresca al Genoa.
“Esattamente”.
Però, la compartecipazione, manifesta la volontà da parte dell'Inter di non cederlo in via definitiva.
"Ha detto bene".
juninho85
21-05-2009, 17:21
Jeda, l'agente: "Piace a tanti, ma Cellino vorrebbe tenerlo"
A gennaio si erano mossi per lui gli osservatori del Bayern Monaco. Ora circola insistentemente la voce di un interessamento della Roma. Da quando è arrivato a Cagliari, Jedaias Capucho Neves, alias Jeda, ha fatto il salto di qualità. Giocatore importantissimo in chiave tattica, ma anche attaccante tecnico e potente, forte con i piedi e pure di testa. TuttoCagliari.net ha sentito in esclusiva il suo agente, Giocondo Martorelli, per saperne di più sul futuro del fuoriclasse brasiliano.
Martorelli, circola da giorni una voce che vorrebbe la Roma molto interessata a Jeda. Cosa ci può dire a riguardo?
"Come procuratore del giocatore non ho ricevuto nessuna chiamata in tal senso. L’anno scorso era stato fatto un sondaggio da parte dei giallorossi, che però poi hanno fatto altre scelte di mercato. Attualmente nessuna squadra ci ha contattato, anche perché il nostro modo di lavorare prevede che una società che sia interessata al giocatore parli prima con il Cagliari".
L’interessamento quindi può essere reale?
"Jeda è un giocatore forte. Per questo motivo, escludendo Milan e Inter, qualsiasi società potrebbe essere potenzialmente interessata alle sue prestazioni. Il Cagliari però non lo lascerebbe certo partire facilmente, in quanto la sua valutazione di mercato sarebbe in ogni caso elevata, o quantomeno corrispondente a quanto dimostrato da Jeda in questo anno e mezzo trascorso in rossoblù".
A gennaio si è parlato anche di Bayern Monaco. Si tratta di una pista concreta? Esistono squadre straniere sulle tracce del giocatore?
"Il Bayern l’ha seguito. So che alcuni osservatori della squadra tedesca hanno monitorato le prestazioni di Jeda, non so però quale sia il risultato di questo monitoraggio. Anche in questo caso non siamo stati contattati. Potrebbero esistere anche altre piste straniere, perché il giocatore piace. Ribadisco però che Jeda presumibilmente avrà una valutazione alta. Cellino è un presidente straordinario, molto attento alle esigenze dei suoi calciatori. Se Jeda chiedesse di poter fare un salto di qualità, Cellino glielo concederebbe senza dubbio. Richiedendo però una grande offerta, perché lo reputa, a ragion veduta, un grande giocatore"
.
Con il Cagliari il contratto scade nel 2011. Si è parlato di rinnovo?
"Sì, si sta valutando anche un rinnovo del contratto. Il Presidente prova grande affetto e stima per Jeda, e la sua volontà è quella di tenerlo. C’è grande sintonia con lui, quindi se si dovesse trovare l’accordo per un rinnovo si andrà sicuramente per una lunga scadenza".
Jeda è diventato un idolo a Cagliari. In caso di un’offerta importante lascerebbe la Sardegna?
"Jeda a Cagliari sta benissimo. C’è grande coesione con i compagni, lo staff, la dirigenza e i tifosi. Chiaramente, laddove arrivasse un’offerta importante sarebbe giusto e legittimo valutarla, tenendo presente che il giocatore ha 30 anni e avrebbe quindi l’ultima occasione per fare un salto in avanti sia a livello qualitativo, sia, senza ipocrisia, a livello economico. C’è da dire però che, laddove si presentasse un’offerta di una squadra di poco superiore al Cagliari, in termini di blasone e anche in termini economici, Jeda sarebbe disposto anche a rinunciare a un po’ di soldi per rimanere in una città e in una società che gli hanno sempre mostrato grande affetto e che senza dubbio hanno fatto si che potesse togliersi grandi soddisfazioni, mettendolo nelle condizioni di affermarsi fra i migliori attaccanti della serie A".
juninho85
22-05-2009, 08:15
Magliocchetti: "Peccato per i tanti infortuni"
Daniele Magliocchetti quest'oggi è stato ospite del Convitto di via Vesalio a Pirri, in occasione dell'iniziativa "Lo Stadio dei Bambini", promossa dal Cagliari Calcio. Il difensore scuola Roma si è soffermato sulla sua stagione sfortunata, che non l'ha mai visto scendere in campo, dopo i segnali positivi dati la stagione passata con Ballardini in panchina. "Non ho trovato spazio, dunque dal punto di vista personale la mia annata è stata buona. Lo è stata invece per la squadra, dunque va bene così. Il mio rammarico? Una serie di contrattempi fisici che mi hanno bloccato proprio mentre aspiravo a ritagliarmi un posticino. Non ho potuto dare continuità. Mi spiace non aver potuto dare il mio contributo in questa stagione magnifica".
Per quanto riguarda il futuro, il giocatore è in comproprietà fra Roma e Cagliari, dunque c'è incertezza sulla maglia che vestirà la stagione ventura. "Sono cresciuto nelle giovanili della squadra giallorossa, ma non penso a tornare o altro. Il mio desiderio sarebbe di restare qui, ma i matrimoni si fanno in due. Parlerò con la Società e tireremo le somme".
Pisano: "Orgoglioso di questa maglia"
Francesco Pisano, ospite quest'oggi del Convitto di via Vesalio a Pirri in occasione dell'iniziativa "Lo Stadio dei Bambini", ha tracciato un bilancio sulla stagione sua e della squadra. "Avrei voluto essere più continuo, ma alla fine ho giocato spesso. Un'ottima stagione, mi auguro di fare ancora meglio l'anno prossimo". Il rammarico è la qualificazione alla Coppa Uefa sfumata nel finale. "Sarebbe stata la ciliegina sulla torta, ma non possiamo lamentarci. E' andata così". Il terzino di Selargius, che quest'anno ha indossato anche la fascia di capitano nella partita contro il Napoli, vuole restare a lungo nella squadra del suo cuore e della sua terra. "Sto bene qui e sono orgoglioso di avere indossato la fascia da capitano. Spero che possa succedere molte altre volte". Ventitrè anni ma una maturità da leader. "Si acquista esperienza e si diventa pian piano più importanti. Vale per tutti i giovani". In questa stagione gli è capitato di doversela vedere con grandissimi giocatori, e domenica potrebbe trovarsi nella sua zona niente meno che Ibrahimovic. "Lui parte da sinistra per poi accentrarsi. L'avversario più pericoloso incontrato quest'anno? Cassano, davvero un grande giocatore". Immancabile la domanda sul suo allenatore. "Allegri? Un grande allenatore, bravissimo a gestire il gruppo".
Il Sardegna - Acquafresca, si muove il Napoli
E alla fine si è messo in mezzo pure il Napoli. Robert Acquafresca vede avanzare proposte, ma non quella che vorrebbe.
Una dell'Inter, che l'ha liquidato e un giorno probabilmente si mangerà le mani. O forse, semplicemente lo ricomprerà.
È ciò che gli auguriamo. Per ora pronto ad accoglierlo c'è De Laurentiis con un ingaggio di circa .600.000 euro, esattamente il doppio che è disposto a offrirgli il Parma. La virata sarebbe ovvia davanti all'offerta irrinunciabile messa sul banco dalla società biancoceleste. Ma per Robert sono giorni molto intensi, di riflessioni importanti per il futuro. Prima ha appreso con rammarico che l'Inter l'aveva scaricato per intero al Genoa, inserendolo nell'affare Milito. Già lì si chiudeva il sogno di un futuro nella società nerazzurra, da sempre obiettivo di Acquafresca. L'errore forse è stato quello di dichiarare di voler essere “girato” ancora in prestito a una squadra media per giocare 90' a partita e crescere. Magari Mourinho l'avrebbe accolto a braccia aperte anche così, un po' acerbo e non lo avrebbe lasciato andar via così.
L’idea una stagione con il Genoa tuttavia non era affatto male per Robert. Fino a quando non ha appreso che nella squadra di Gasperini sarebbe arrivato anche Floccari dall'Atalanta. Sembra essere stato questo il motivo che ha spinto Acquafresca a chiedere al presidente Preziosi di essere mandato, a sua volta, in un'altra squadra. Il Genoa lo ha messo
sul tavolo e ha iniziato a trattare col Parma, neopromossa in A, che avrebbe offerto un ingaggio al giocatore di 800 mila euro. Ed ecco il blitz del Napoli. Ci aveva provato l'anno scorso, ci ha ri-provato quest'anno. Niente male l'idea di portare Acquafresca accanto al “Pocho” Lavezzi (che fu comprato per 6 milioni di euro al San Lorenzo). Donadoni appoggia e sostiene l'ingaggio del giocatore che, quando era cittì della Nazionale, aveva osservato attentamente in Under 21. Oltretutto, un attaccante centrale servirebbe come il pane al tecnico biancoceleste che ha grandi intenzioni col Napoli
nella stagione futura. Denis ha realizzato solo otto reti in tutto il campionato e Zalayeta, sparito per due giorni senza preavviso, non è il massimo dell'affidabilità. Acquafresca rispecchierebbe l'identikit dell'uomo ideale per Donadoni e potrebbe comunque trovare nel Napoli la squadra giusta per fare il salto che desidera. Città di mare, calda e piazza emozionante. Alla prima doppietta l'attaccante avrebbe già assicurata la statuetta del presepe o la pizza personalizzata
che farà concorrenza a quella “al tegamino” che gli prepara la nonna, di cui Robert va pazzo. Già a giugno nel ritiro
per gli Europei, il suo compagno di Under 21, Santacroce potrebbe svelargli i segreti per stare a Napoli, con il neo-azzurro Cigarini ad ascoltare. O magari lo ha già contattato in queste ore per avere qualche informazione. Intanto la partita di domenica contro l'Inter si trasforma in un doppio appuntamento. Sarà l'occasione per Acquafresca di salutare il Sant'Elia. Al Cagliari è grato, il Cagliari a lui. Ma che bello sarebbe fare gol all'Inter... Il Cagliari comunque dovrà trovare il sostituto.
La storia di acquacalda sta diventando una barzelletta...che il suo procuratore non sà neanche raccontare...patetico.
Oltretutto non capisco perchè Allegri dovrebbe farlo giocare, è stato in letargo per dei mesi, ora deve andare via, chissa...pure al napoli, quando invece abbiamo ragazzi che desiderano giocare e restare qui, quale occasione migliore sarebbe se non questa senza nessun tipo di pressione con il traguardo per entrambi gia raggiunto?
Almeno se perdiamo abbiamo la giustificazione, credo importi poco vincere a questo punto del campionato...credo sia più importante vedere come reagiscono i giovani. ihmo.
juninho85
22-05-2009, 14:35
ci puoi contare...e son contento per il procuratore di acquafresca,tutti lo vogliono,tutti lo cercano ma (per ora) non se lo incula nessuno :D
juninho85
22-05-2009, 14:37
Samp e Atalanta su Michele Fini
In scadenza di contratto con il Cagliari, Michele Fini non ha ancora trovato un accordo per il rinnovo con la dirigenza rossoblù. Il centrocampista di Sorso, protagonista di una stagione di altissimo livello, ha più volte manifestato l'intenzione di chiudere in Sardegna la propria carriera. Fini, che a trentacinque anni sembra aver raggiunto la completa maturazione agonistica, è sul taccuino di almeno un paio di squadre: sulle tracce del numero 23 rossoblù - come rivela l'odierna edizione de La Nuova Sardegna - ci sarebbero la Sampdoria, che potrebbe utilizzarlo come esterno nel 4-4-1-1 del tecnico blucerchiato in pectore Gigi Delneri, e l'Atalanta, sulla cui panchina potrebbe sedere il prossimo anno Marco Giampaolo, che con Fini ha già lavorato ad Ascoli e Cagliari. Entrambe le società sarebbero disposte a offrire al giocatore un contratto biennale.
Genoa, Preziosi: "Acquafresca non si fermerà qui"
Il presidente del Genoa, Enrico Preziosi, intervenuto a Marte Sport Live, ha parlato delle voci che vogliono l'attaccante Robert Acquafresca al Napoli. "Acquafresca è stato ceduto interamente al Genoa dall'Inter nell'affare Motta-Milito. E' molto probabile che per le proprie ambizioni vada in un'altra società. Certamente andrà a giocare altrove, almeno per quest'anno, ma non so se in comproprietà o in altre formule. Il Napoli? Se agisce sul ragazzo e il ragazzo vuole andare a giocare a Napoli io non posso che essere contento. Siamo città gemellate che però per un motivo o per un altro non riescono mai a fare affari. Santacroce per Bocchetti? E' uno scambio che non mi interessa. Noi in difesa stiamo bene così e non la cambiamo se non integrandola con un altro giovane".
che poi non capisco perchè floccari non possa fare la punta esterna e acquafresca il centravanti:mbe:
infatti, forse lui valutando il modulo del genoa ha visto che ci sarebbe solo rivalità tra loro...bho...se anche per assurdo qualcuno decida di lasciarl oa cagliari, spero vivamente che questa assurdità non avvenga, demotivato e deluso dall'affare inter sarebbe una palla al piede.
Samp e Atalanta su Michele Fini
In scadenza di contratto con il Cagliari, Michele Fini non ha ancora trovato un accordo per il rinnovo con la dirigenza rossoblù. Il centrocampista di Sorso, protagonista di una stagione di altissimo livello, ha più volte manifestato l'intenzione di chiudere in Sardegna la propria carriera. Fini, che a trentacinque anni sembra aver raggiunto la completa maturazione agonistica, è sul taccuino di almeno un paio di squadre: sulle tracce del numero 23 rossoblù - come rivela l'odierna edizione de La Nuova Sardegna - ci sarebbero la Sampdoria, che potrebbe utilizzarlo come esterno nel 4-4-1-1 del tecnico blucerchiato in pectore Gigi Delneri, e l'Atalanta, sulla cui panchina potrebbe sedere il prossimo anno Marco Giampaolo, che con Fini ha già lavorato ad Ascoli e Cagliari. Entrambe le società sarebbero disposte a offrire al giocatore un contratto biennale.
Ecco un'altra cavolata... Ma vi pare che samp e atalanta puntino su un giocatore 35enne??? Magari il Milan potrebbe :p
juninho85
23-05-2009, 16:48
zitto che se ti sente fester ce lo soffiano veramente:asd:
juninho85
23-05-2009, 18:44
Post-Allegri, Cellino pensa ad Atzori
Qualora Massimiliano Allegri dovesse lasciare Cagliari, Massimo Cellino punterebbe su un allenatore emergente. E l'identikit non calza a pennello soltanto per Pierpaolo Bisoli, fresco di promozione in serie B col Cesena. Secondo quanto riporta un'indiscrezione raccolta dal sito Itasportpress, il Cagliari sarebbe uno dei club interessati a portare sulla propria panchina il tecnico Gianluca Atzori. Il portale, che cita fonti vicine all'attuale tecnico del Ravenna, rivela che sull'ex difensore di Torino, Perugia, Empoli e Palermo ci sarebbe anche il Catania di Pulvirenti.
Cagliari, Allegri ringrazia tutti per la salvezza
Per il Cagliari è stata una stagione davvero positiva, soprattutto per la rimonta operata dopo un disastroso inizio di campionato. E Massimiliano Allegri è diventato uno dei tecnici più appetiti sul mercato. Ma l'allenatore rossoblu ci tiene a evidenziare i meriti complessivi della salvezza dei sardi. "Il merito è di tutti - dice Allegri alla vigilia della gara con l'Inter - staff, dirigenti, squadra e tutti coloro che ruotano intorno. Il presidente è stato bravissimo a starmi vicino nei momenti di difficoltà e anche dopo: è un grande motivatore. Da solo non avrei potuto concludere nulla. C'è mancato poco per raggiungere l'Europa League, ma non possiamo lamentarci. Posso andare in vacanza tranquillamente".
All'andata il Cagliari fu capace di far soffrire tantissimo l'Inter a San Siro. Quella gara fu causa di grande rammarico per Allegri: "Mi arrabbiai perchè giocammo una grande partita e non riuscimmo a vincere. In certe partite devi portare il risultato a casa. Contro i nerazzurri lo stadio sarà pieno, farà molto caldo e l'Inter ha grandissima qualità: inutile e scontato nominare gente come Ibrahimovic e Balotelli, ma direi che il vero termometro è Cambiasso".
juninho85
23-05-2009, 19:58
evvai,ricaduta per matri e canini ancora titolare:rolleyes:
Bwuhahahahahahahahah e come ultima soddisfazione per questo favoloso campionato, cosa c'è di meglio se non battere l'Inter campione d'Italia????
GRANDI RAGAZZI GRAZIE DI TUTTO :)
juninho85
24-05-2009, 17:34
possiamo dire che siamo l'unica squadra a non aver perso contro i campioni de sta cippa?:D
a conti fatti l'unica squadra che c'ha messo sotto quest'anno è stata il palermo...stagione trionfale ok,ma quei maledetti pareggi a genova e con la roma :muro: :muro: :muro:
juninho85
24-05-2009, 17:37
parola,questo è per te::ave:
ti supplico vattene da 'mezzo alle balle:cry:
juninho85
24-05-2009, 18:27
Acquafresca: "Potrei restare in rossoblù"
Robert Acquafresca e il Cagliari: un rapporto che potrebbe non esaurirsi il 30 giugno: "C'è la possibilità che io rimanga in rossoblù - ammette a margine della partita con l'Inter l'attaccante -, negli ultimi giorni si sono concretizzati dei contatti importanti. Il Genoa? Ci tengo a precisare che non ho firmato nulla con nessuno finora, il mio futuro è tutto decidere. Mi ritengo ambizioso e mi sarebbe piaciuto giocare nell'Inter, ma ritengo probabilmente che sia prematuro sbarcare in una piazza come Milano. Vedremo come si svilupperanno le trattative, intanto ringrazio la società e tutto il pubblico di Cagliari per questa straordinaria esperienza. L'esultanza? Sì, c'era un po' di rabbia - confessa Acquafresca -, ma anche tanta gioia per aver segnato ancora una volta alla squadra campione d'Italia, di cui comunque non discuto le future scelte di mercato".
fuori dalle palle te e il tuo procuratore dei miei maroni
juninho85
24-05-2009, 18:27
Cellino: "Spero che la Regione mi aiuti"
Rientrato nelle scorse ore da Miami, il presidente Massimo Cellino si è presentato in sala stampa per commentare il futuro del Cagliari: "Ci saranno delle decisioni difficili da prendere. Mi auguro che chi è subentrato in Regione sia più tifoso di chi l'ha preceduto predecessori e voglia darmi una mano - ha detto ai microfoni di Radiolina -. Io non ho le disponibilità economiche di un Moratti o un Berlusconi, ho allestito una squadra che per ora ha totalizzato 53 punti: più di questo non posso fare. Bisogna capire che il Cagliari è la squadra di tutta la Sardegna. Dello stadio non parlo: prima che si muova qualcosa, occorrerà che venga eletto un nuovo sindaco. Allegri? Fa parte del programma. Aveva a disposizione una buona squadra, ci ha messo lavoro e professionalità, ottenendo i risultati".
juninho85
24-05-2009, 18:29
Acquafresca attacca l'Inter: "Trattato come un pacco"
Dopo il gol che ha dato i tre punti al Cagliari contro la sua Inter, Robert Acquafresca si è lasciato andare in una esultanza polemica che, ai microfoni di Mediaset, spiega così: «Sono un pò arrabbiato, comunque la società ha preso le proprie decisioni, io che posso fare... Voglio andare avanti così a fare gol e basta».
Alla possibilità di vestire la maglia nerazzurra, Acquafresca ci teneva molto: «Come tutti, anche io leggevo sui giornali che sarei tornato all'Inter... Ma non voglio fare polemiche, io parlo solo sul campo. Non mi è stato chiesto nemmeno un parere, sono stato trattato come un pacco postale...». Nel suo futuro ci sono Genoa, Napoli o Parma: «Sì ci sono le possibilità di andare in queste squadre- conclude l'attaccante dell'Under 21-. Ma di queste cose parlerò a campionato finito. Prima voglio migliorare la mia classifica marcatori e quella del Cagliari».
da quanto tempo non vedevo acquabollita rientrare a centrocampo per prendersi il pallone e fare degli scambi, che fa , muove il culo solo con i padroni?(o ex)
Forse siamo ingiusti, ma per quanto mi riguarda le sue ambizioni e l'incompetenza del suo procuratore non possono rientrare nei programmi del cagliari.
La partita di ieri? una farsa, l'inter giochicchiava...sono contento solo per cossu, pisanu potrebbe alzare la testa ogni tanto invece di puntare sempre al fondo e crossare a occhi chiusi..
juninho85
25-05-2009, 10:06
Allegri: "Inter, che errore scaricare Acquafresca"
Massimiliano Allegri ha chiuso il suo campionato al S.Elia con un giro di campo trionfale.
"Non sono cose per me, ma mi è stato chiesto e l'ho fatto. E' stato un modo per ringraziare e salutare i tifosi".
Un epilogo inimmaginabile dopo le prime cinque partite. "I risultati non arrivavano. Il Presidente Cellino ha dato serenità, abbiamo continuato a lavorare e pian piano ci siamo ritrovati".
La vittoria sull'Inter non è giunta per caso. "Un giusto premio ai ragazzi, un successo di prestigio che rimarrà nella storia. Era importante anche ai fini della classifica, ci permette di consolidare un piazzamento a spese di altre squadre sulla carta più attrezzate. Abbiamo fatto vedere di esserci ancora dal punto di vista tecnico".
Il mister rossoblu si è soffermato anche sul futuro di Robert Acquafresca. "Non è piacevole essere scaricato da una grande squadra, ma con le doti che ha, può arrivare al grande calcio in fretta. Se non quest'anno, la prossima stagione. E' giovane e forte".
Il Sardegna: Cellino, la prossima stagione tutti Allegri
© foto di Giacomo Morini
È tornato da Miami per festeggiare un «campionato bello,******* se è stato bello», ha commentato a fine gara un
presidente Cellino raggiante. Ma anche questa vittoria in sé, per il numero uno di Viale la Palya, è saporita come la spaghettata post-partita, e forse ancora di più. Dulcis in fundo in un Sant'Elia festante. Cossu si è premiato con la sua prima rete stagionale mentre prendeva a colpi di dribbling i campioni d'Italia. Acquafresca si è vendicato come il migliore dei cecchini. Pisano e Agostini hanno salvato due volte il risultato, alla faccia dei due metri di Ibrahimovic o del biondo platino “stravanato” di Balotelli. Questo e altro hanno contribuito a trovare la quindicesima vittoria in campionato del Cagliari. Primato d’altri tempi tempi, di quelli più belli. Il presidente non ne sa nulla, eppure stiamo parlando dell'anno dello scudetto e poi della stagione seguente e del 1994-95. «vittoria storica? Non lo so, ci sono da così tanto tempo...può essere», ha commentato vagamente il presidente rossoblù. E non è finita qui. Il suo Cagliari, altra soddisfazione, è stata l'unica squadra che l'Inter non ha mai battuto in questa stagione. «Non lo sapevo - commenta ma meritavamo di vincere più all'andata». Perché quella di ieri, tra “il moviolone” Vieira e Ibra sazio dopo il gol, «sembrava quasi un'amichevole». Moratti stavolta torna a casa a mani vuote. È anche per questo che in casa rossoblù si festeggia ancora di più. C'è poca simpatia in questi giorni per la dirigenza d e l l a P i n e t i n a . I l m o t i v o?«Hanno trattato male Robert Acquafresca», ha detto il presidente in riferimento al fatto che la società nerazzurra nelle ultima settimane abbia venduto l'attaccante al Genoa. E il presidente sì, qualcosa vorrebbe farla per trattenere questo ragazzo che dopo aver segnato ha scatenato l'ira funesta prendendo a calci i cartelloni pubblicitari a fondo campo. «Se farò qualcosa per trattenerlo? Vediamo un po', il problema è solo uno». I soldi, fa capire con il gesto tipico con le dita per indicare la moneta. «Ho cinque riscatti pesanti da fare, è tutto da vedere. Io sono presidente di una squadra, il Cagliari, che rappresenta un terra povera. Non sono né un Moratti, un Berlusconi, certo che vorrei trattenere Acquafresca ma sono da solo a gestire la società e nessuna mi aiuta». Il discorso sul futuro resta molto incerto, legato quindi a questioni prettamente economiche e di mercato. Ma c'è lo spazio per fare i giochi di parole e svelare verità che piacciono alla tifoseria rossoblù. «Allegri? volete stare allegri o tristi per la prossima stagione? Allegri? E allora saremo tutti Allegri». E aggiunge col sorriso: «E poi chi lo vuole...». E
dire che lo avrebbe voluto il Milan, Leonardo gli si è messo d'impiccio e ha messo nelle tasche del presidente ben 53 punti alla vigilia della fine del campionato. Sono un importante garanzia per il futuro, dove sarà difficile riconfermare tutto ciò che si è visto in questa stagione. «Chiederò in Lega di accreditarmi per l'anno prossimo la differenza di punti che abbiamo fatto in più rispetto a quelli che ci servivano quest'anno per la salvezza».
Unione Sarda - Il Cagliari saluta col botto
Il Cagliari ha dato un fragoroso arrivederci al proprio pubblico, regalandogli l'ennesima gioia di questa stagione, che si concluderà in gloria domenica prossima nella passerella di Udine. All'Inter, che si era cucita sulla maglia il diciassettesimo scudetto appena sette giorni fa, non è bastato Ibrahimovic (suo il gol iniziale) per farla franca. I rossoblù hanno reagito a modo loro, hanno dato ritmo alla gara, battendosi allo spasimo non solo contro avversari di gran lunga superiori dal punto di vista tecnico e fisico, ma anche contro un caldo asfissiante. Il solleone di questo anticipo di estate non ha fiaccato le gambe dei rossoblù mentre ha inaridito i nerazzurri, reduci da una settimana di festeggiamenti. Cossu, con un gol da leggenda, ha annullato il vantaggio di Ibrahimovic, Acquafresca ha effettuato il sorpasso, consumando una sottile vendetta sulla sua ex squadra che, dopo averlo ripreso dal prestito, lo ha girato al Genoa nell'ambito dell'operazione che ha portato Milito e Thiago Motta all'Inter. Irritato per la decisione del Genoa di girarlo in prestito da qualche parte per fare posto a Floccari (prelevato dall'Atalanta per la bella cifra di undici milioni di euro), Acquafresca ha covato vendetta per quasi tutta la gara, andando a sbattere ora contro Materazzi, ora contro Burdisso. E quando tutti, interisti compresi, pensavano che il centravanti rossoblù fosse incappato in una delle giornate più storte della sua stagione, ecco arrivare il morbido pallone di Biondini, trasformato in oro colato con una torsione da campione. Questo significa essere goleador di razza, ovvero, non suscitare allarme per ottantanove minuti e colpire a morte l'avversario alla prima occasione. Subito lo svantaggio, l'Inter ha reagito, ma ormai era troppo tardi e il Cagliari, con la mente meno affaticata dallo sforzo precedente, avrebbe anche potuto arrotondare il punteggio.
È andata bene, benissimo, anche perché Balotelli, con un siluro dalla distanza, ha centrato il palo alla destra di Marchetti, costretto a finire la partita zoppicando dopo uno scontro con Ibrahimovic. A una quindicina di minuti dalla fine, Allegri si è trovato di fronte a un bivio. Già sostituiti Parola con Biondini e Fini con Lazzari, Lopez e Marchetti hanno chiesto il cambio contemporaneamente per problemi fisici. Allegri ha preferito rimpiazzare Lopez con Astori e Marchetti ha concluso la gara con grande fatica, non potendo calciare né effettuare i rinvii per il dolore. Ma, si sa, il Cagliari è una squadra vera. I rossoblù hanno stretto i denti e serrato i ranghi. Astori è stato all'altezza, Canini non ha perso un colpo, Pisano e Agostini hanno avuto gambe e lucidità per due diagonali difensive da manuale, che hanno impedito a Vieira e Ibrahimovic di tirare a colpo sicuro, da pochi metri di distanza. Due prodezze che valgono quanto un gol e che, purtroppo, finiscono in secondo piano rispetto alle imprese degli attaccanti.
Il Cagliari è stato inferiore all'Inter solo per una quindicina di minuti del primo tempo. In questo lasso di tempo Ibrahimovic, sfruttando una palla strappata a un distratto Parola da Jimenez (schierato alle spalle delle due punte nel 4-3-1-2 disegnato da Mourinho), ha realizzato la ventitreesima rete in campionato con un destro non irresistibile che ha preso di sorpresa Marchetti. Sono seguiti alcuni minuti di disagio dei rossoblù, spazzati via dalla spettacolare azione del pareggio. Daniele Conti, in pressione su Vieira, gli ha portato via il pallone e, con una verticalizzazione al momento giusto, ha messo Cossu in azione: il trequartista rossoblù con una finta si è sbarazzato di Burdisso e con il sinistro ha segnato il suo primo gol stagionale, alla penultima giornata, come l'anno scorso quando, a Udine, realizzò il 2-0 che sanciva la salvezza.
Nella ripresa, sospinto da un Cossu ispiratissimo e da un Jeda improvvisamente tonico dopo un primo tempo in ombra, il Cagliari ha tenuto in mano il pallino del gioco, avvicinandosi spesso al raddoppio. Acrobatico l'intervento con cui Chivu ha negato a Conti la battuta a rete da pochi metri, al culmine di un'azione da manuale, iniziata da un cambio gioco di Fini per Cossu, proseguita da un cross di quest'ultimo e rifinita da un tocco volante di Pisano.
Il raddoppio è giunto con un'altra azione perfetta per esecuzione e qualità. Fuga sulla destra di Pisano, sovrapposizione di Biondini, cross per Acquafresca che, arretrando, si è sottratto alla marcatura di Burdisso e ha trovato il modo di infilare Toldo, sostituto di Julio Cesar, per la seconda volta.
Inutile la modifica tattica di Mourinho che, sostituendo Cruz con Balotelli, è passato a un 4-3-3 efficace solo per le invenzioni di Ibra e del nuovo entrato (clamoroso il palo colpito al 33') e non certo per la qualità complessiva della manovra nerazzurra. Rinvigorito dagli interventi di Agostini e Pisano e dalla lucidità dei due centrali (sostenuti da un Conti cresciuto in maniera impressionante con il passare dei minuti), il Cagliari ha portato a casa la quindicesima vittoria stagionale. Come nel '71-72. Un po' meno bene del '69-70 (17 successi) ma, si sa, quelli erano altri tempi. I tempi di Gigi Riva.
La Nuova Sardegna - E' un Cagliari grandi imprese
A vedere Pisano e Cossu fianco a fianco con Ibrahimovic e Balotelli, lo strapotere fisico dei nerazzurri era evidente. Ma, la storia insegna, Davide qualche volta può mettere in ginocchio Golia. E’ successo ieri, con il Cagliari che chiude alla grande un campionato straordinario.
C’è ancora da giocare l’ultima giornata, è vero. Il Cagliari andrà a Udine, ma il libro di questa stagione può andare già alle stampe con numeri da record per i rossoblù: 15 vittorie, come mai erano riusciti a fare in passato escludendo l’anno domini 1970, quello dello scudetto, in cui i successi furono 17. In casa, invece, le undici vittorie sono record eguagliato con altri tre campionati del passato (69-70, 71-72 e 94-95). Ma il numero che, civettuolamente, piace di più è lo 0 delle vittorie dell’Inter contro il Cagliari in questo campionato: i rossoblù sono gli unici a non aver perso contro i nerazzurri, a parte l’Atalanta, che però domenica affronterà l’Inter a San Siro nell’ultima gara della stagione.
Un lungo preambolo per spiegare, se ce ne fosse bisogno, che la matematica non è un’opinione anche nel calcio e che la forza dei numeri può dire molto di più di dotte dissertazioni calcistiche. Detto questo, si deve anche dire che il Cagliari ha vinto (bene) approfittando del clima da saldi di fine stagione e del gran caldo, che probabilmente ha penalizzato maggiormente i lumbard. Vittoria arrivata dopo un avvio un po’ in salita. L’Inter ha iniziato a macinare gioco a tutto spiano, con il Cagliari che sembrava uno scolaretto impaurito davanti a un professore universitario. Ibrahimovic, fischiatissimo dal pubblico e non si capisce perché, ha preso le misure sparacchiando al 1’ la palla sul fondo alla sinistra di Marchetti e al 3’ alla destra del portierone cagliaritano. Cinque minuti dopo lo svedese in area ha mirato invece al centro, colpendo il pallone con un potentissimo calcione: la palla ha piegato le mani a Marchetti ed è finita dentro. Sembrava l’inizio della fine per il Cagliari, l’avvio di una nuova goleada in salsa nerazzurra. Ma, invece, l’Inter ha cominciato ad arrancare mentre i rossoblù, sospinti dal sontuoso centrocampo condotto da Conti e Fini, dalle incursioni sui fianchi di Pisano e Agostini, e dalle giocate del folletto Cossu in gran spolvero, hanno inziato a creare pericoli a Toldo. Il quarto d’ora di fuoco rossoblù è stato inaugurato al 19’ dal gran tiro di Fini deviato in angolo da Toldo che tre minuti dopo non ha avuto difficoltà sulla conclusione di Cossu deviata da un difensore. Alla mezz’ora Fini ha allargato per Pisano il cui tiro cross si è perso sul fondo. Ma quattro minuti dopo il Cagliari è passato grazie a una percussione di Conti che ha resistito alla carica di due nerazzurri per poi servire Cossu che gli era sfilato al fianco come un treno: il fantasista cagliaritano, ricevuta palla, ha scartato in area Burdisso intervenuto in scivolata prima di giustiziare Toldo con un sinistro chirurgico. Nel finale del tempo due conclusioni di testa (40’ e 42’) di Jeda intercettati dal portiere campione d’Italia.
Nella ripresa l’Inter si è affacciato subito davanti a Marchetti con un diagonale impreciso. Poi in cattedra è salito il Cagliari nel quale Allegri ha innestato (9’) Biondini per Parola e quindi Lazzari (17’) per Fini. All’11’ la palla è andata da un lato all’altro dell’area nerazzurra con cross di Cossu e controcross di Pisano, e Chivu capace di anticipare Conti che già festeggiava il gol facile facile. Al 14’ è stato Santon a togliere la palla a Jeda pronto a battere a rete su suggerimento da fondo campo di Pisano. Ma al 26’ il gran cross di Biondini ha visto Acquafresca svettare su tutti di testa e battere Toldo. Gol decisivo nonostante la reazione interista. Al 34’ Balotelli ha scaricato la sua rabbia con un terrificante tiro che ha colto il palo alla destra di Marchetti, mentre al 37’ Vieria, pronto a tirare tutto solo, si è visto togliere la sfera da un intervento miracoloso di Agostini in extremis. I cinque minuti di recupero non cambiano la sostanza. Il Cagliari vince, batte i campioni d’Italia e celebra un Sant’Elia finalmente strapieno. La gente rossoblù, evidentemente, ci credeva: qualche volta succede ancora che Davide batta Golia.
juninho85
25-05-2009, 10:08
da quanto tempo non vedevo acquabollita rientrare a centrocampo per prendersi il pallone e fare degli scambi, che fa , muove il culo solo con i padroni?(o ex)
Forse siamo ingiusti, ma per quanto mi riguarda le sue ambizioni e l'incompetenza del suo procuratore non possono rientrare nei programmi del cagliari.
mi trovi perfettamente d'accordo
juninho85
25-05-2009, 10:20
Lopez: "Futuro? Non sono preoccupato"
Diego Lopez si ritrova ancora una volta senza contratto al termine della stagione. Preoccupato? "Ormai non più: è la terza, quarta volta che mi ritrovo a concludere la stagione senza il contratto per il campionato successivo - spiega il capitano del Cagliari -. Di sicuro continuerò a giocare, almeno per un altro paio di stagioni". Il difensore uruguaiano dovrebbe essere confermato tuttavia dalla dirigenza rossoblù, anche stando alle parole del direttore generale Marroccu, che ieri aveva annunciato l'imminente incontro tra i giocatori in scadenza di contratto (con Lopez, Fini e Lupatelli) e il presidente Cellino".
ottima notizia,sopratutto per fini :winner:
da quanto tempo non vedevo acquabollita rientrare a centrocampo per prendersi il pallone e fare degli scambi, che fa , muove il culo solo con i padroni?(o ex)
Forse siamo ingiusti, ma per quanto mi riguarda le sue ambizioni e l'incompetenza del suo procuratore non possono rientrare nei programmi del cagliari.
La partita di ieri? una farsa, l'inter giochicchiava...sono contento solo per cossu, pisanu potrebbe alzare la testa ogni tanto invece di puntare sempre al fondo e crossare a occhi chiusi..
Non sono daccordo sull'ultima parte (in grassetto):
ieri era una partita senza pretese per entrambe le squadre, anche noi abbiamo giochicchiato. Però li abbiamo dominati e ci siamo meritati i 3 punti e la soddisfazione di aver battuto la capolista.
Non c'erano obiettivi, solo divertire il pubblico.
Lopez: "Futuro? Non sono preoccupato"
Diego Lopez si ritrova ancora una volta senza contratto al termine della stagione. Preoccupato? "Ormai non più: è la terza, quarta volta che mi ritrovo a concludere la stagione senza il contratto per il campionato successivo - spiega il capitano del Cagliari -. Di sicuro continuerò a giocare, almeno per un altro paio di stagioni". Il difensore uruguaiano dovrebbe essere confermato tuttavia dalla dirigenza rossoblù, anche stando alle parole del direttore generale Marroccu, che ieri aveva annunciato l'imminente incontro tra i giocatori in scadenza di contratto (con Lopez, Fini e Lupatelli) e il presidente Cellino".
ottima notizia,sopratutto per fini :winner:
Io spero che rinnovino a tutti, Lòpez è vero che fa tante papere, però senza di lui abbiamo visto che non gira la nostra difesa (nelle giornate in cui era squalificato)...
puoi non essere d'accordo, ma la partita l'ho vista molto bene e obiettivamente non hanno mai raddoppiato su cossu, svogliati, ibra solo giochetti, alzava la palla, tacchetti,cavolate varie, cruz idem, santon era cercare funghi e ogni tanto si ricordava di rientrare svogliato come gli altri,ho visto l'inter varie volte e ieri non esisteva, come pure il cagliari non è stato cosi incisivo con pressing o altro...preferisco ricordare tutte le altre partite ma non questa buffonata. Se gondoliamo per una partita amichevole addio....per fortuna c'è stato il calcio che contava.
ognuno le sue idee, io almeno ho spiegato le mie;)
juninho85
25-05-2009, 19:44
ibra solo giochetti, alzava la palla, tacchetti,cavolate varie,
sai che novità:p
puoi non essere d'accordo, ma la partita l'ho vista molto bene e obiettivamente non hanno mai raddoppiato su cossu, svogliati, ibra solo giochetti, alzava la palla, tacchetti,cavolate varie, cruz idem, santon era cercare funghi e ogni tanto si ricordava di rientrare svogliato come gli altri,ho visto l'inter varie volte e ieri non esisteva, come pure il cagliari non è stato cosi incisivo con pressing o altro...preferisco ricordare tutte le altre partite ma non questa buffonata. Se gondoliamo per una partita amichevole addio....per fortuna c'è stato il calcio che contava.
ognuno le sue idee, io almeno ho spiegato le mie;)
Ecco appunto. Cosa ho detto io? Anche il Cagliari ha giochicchiato.
juninho85
25-05-2009, 22:06
http://www.youtube.com/watch?v=QYtXjI4VwL0
Da pochi giorni è fruibile su YouTube il video che celebra la splendida stagione, che volge ormai al termine, disputata dal Cagliari.
Sulle note di Ho imparato a sognare dei Negrita, l'autore, che si firma Rostheboss89, ha montato le immagini più salienti dell'annata rossoblù. Si và dalla cinquina rifilata al Bologna alla vittoria a domicilio della Vecchia Signora, passando per il pareggio firmato Lopez e Conti agguantato all'ultimo respiro al San Paolo di un Napoli fino a quel momento sempre vincente fra le mura amiche. Chiusura doverosa sullo splendido gol e successivo inchino al cospetto della Nord, di Lazzari, nel 2-0 contro il Napoli, stavolta al Sant'Elia, quando ancora l'Europa era un sogno tangibile. Un video capace di strappare emozioni ancora vive in qualsiasi tifoso rossoblù, con la voce di Vittorio Sanna a battezzare i picchi emotivi della stagione. L'autore del video non è nuovo a questo genere di iniziative, e già l'anno scorso aveva regalato ai tifosi uno splendido montaggio celebrativo della cavalcata compiuta dalla squadra allenata allora da Davide Ballardini, dal titolo Salvezza Cagliari 2008. E insieme a questo altri video, di cui uno ad hoc sulla vittoria all'Olimpico di Torino contro la Juventus. Sicuramente un modo, questo, per conservare e custodire le immagini di un'annata e mezzo che rimarrà nella storia del Cagliari e sopratutto nei cuori dei suoi tifosi, che forse dopo lo scudetto di Gigi Riva, mai erano stati così accesi nella passione per la squadra che tiene i quattro mori alti nella massima serie del campionato di calcio
da pelle d'oca :)
http://www.youtube.com/watch?v=QYtXjI4VwL0
Da pochi giorni è fruibile su YouTube il video che celebra la splendida stagione, che volge ormai al termine, disputata dal Cagliari.
Sulle note di Ho imparato a sognare dei Negrita, l'autore, che si firma Rostheboss89, ha montato le immagini più salienti dell'annata rossoblù. Si và dalla cinquina rifilata al Bologna alla vittoria a domicilio della Vecchia Signora, passando per il pareggio firmato Lopez e Conti agguantato all'ultimo respiro al San Paolo di un Napoli fino a quel momento sempre vincente fra le mura amiche. Chiusura doverosa sullo splendido gol e successivo inchino al cospetto della Nord, di Lazzari, nel 2-0 contro il Napoli, stavolta al Sant'Elia, quando ancora l'Europa era un sogno tangibile. Un video capace di strappare emozioni ancora vive in qualsiasi tifoso rossoblù, con la voce di Vittorio Sanna a battezzare i picchi emotivi della stagione. L'autore del video non è nuovo a questo genere di iniziative, e già l'anno scorso aveva regalato ai tifosi uno splendido montaggio celebrativo della cavalcata compiuta dalla squadra allenata allora da Davide Ballardini, dal titolo Salvezza Cagliari 2008. E insieme a questo altri video, di cui uno ad hoc sulla vittoria all'Olimpico di Torino contro la Juventus. Sicuramente un modo, questo, per conservare e custodire le immagini di un'annata e mezzo che rimarrà nella storia del Cagliari e sopratutto nei cuori dei suoi tifosi, che forse dopo lo scudetto di Gigi Riva, mai erano stati così accesi nella passione per la squadra che tiene i quattro mori alti nella massima serie del campionato di calcio
da pelle d'oca :)
Grazie di averlo postato... Bellissimo video, giuro che mi sono commosso.
Sempre forza Cagliari!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
PS: me lo sono messo in firma XD
juninho85
26-05-2009, 08:42
La Nuova Sardegna - Cagliari, partito il mercato
Il Cagliari dei record è nono in classifica con una partita ancora da giocare. Il super bottino di 53 punti è stato maturato con, altro exploit, 15 vittorie e 8 pareggi. Per stare in tema, solo il Cagliari sculettato ne vinse 17. Insomma, roba da standing ovation se si considera la falsa partenza e l’alto numero di debuttanti. Da Allegri a Marchetti (entrambi nel mirino delle “grandi”) passando per Astori e Matheu, Ragatzu: quattro presenze e un gol.
Ma se si parla di record non si può eludere che giunge dopo una stagione, quella passata, che è stata altrettanto entusiasmante e dura da capovolgere dopo un inizio assolutamente negativo che sembrava il preludio all’ennesimo esonero di un allenatore. Anche da qui, la gioia di Massimo Cellino nel dopogara con l’Inter. Che poi il presidente abbia trovato occasione per ri-attaccare il sindaco di Cagliari, è un’altra storia. Ma adesso, i tifosi si attendono una continuità meno tribolata. Il mercato rossoblù si apre con punti interrogativi ad alto valore aggiunto. Le sorprese, sicuramente, non mancheranno.
Numeri da sballo. Il fortino Sant’Elia conferma per la seconda stagione di fila la sua nomea: Conti e compagni in casa hanno vinto 11 partite e ne hanno pareggiato 4. Altrettante quelle perse. I gol messi dentro da Acquafresca e soci sono stati 24. Quelli subiti da Marchetti appena 12: miglior difesa del torneo con Milan e Fiorentina. Per capirci, l’Inter a San Siro ne ha presi 13. In trasferta, con la gara ancora da giocare domenica al “Friuli” con la sorprendente Udinese di Marino, il discorso cambia. Il Cagliari ha vinto 4 gare, ne ha pareggiate altrettante mentre ne ha perse 10. Il rapporto gol fatti/subiti si ribalta: Jeda and company sono andati 23 volte a rete, mentre Marchetti è stato battuto 32 volte. Il totale è di 47 reti all’attivo e 44 al passivo. In sostanza, un bilancio sontuoso. Che rilancia il valore del gruppo e delle scelte societarie.
Cuore rossoblù. La squadra ha mostrato carattere e continuità con poche eccezioni. Ad esempio: male all’andata, con Lecce e Siena, al ritorno, con Chievo e Reggina. Poi, i cali di concentrazione o la poca cattiveria sotto porta fanno parte del gioco. Specie se si ha un gruppo con tanti giovani emergenti. La mancata vittoria all’Olimpico con la Roma o a San Siro con l’Inter, per capirci, rientrano in questa casistica. Però, l’anima e lo spirito di sacrificio hanno contraddistinto il torneo di Pisano e compagni.
Un tecnico che ha preso il volo. Neanche Cellino, abile nel puntarci senza esitazioni, aveva previsto un exploit così marcato di Max Allegri. Ironico, sanguigno, capace di tenere tutti in tiro. Allegri è ritenuto da tutti pronto per il gran salto. E dire che appena qualche anno fa allenava l’Aglianese. Ma forse, Cellino gli chiederà un altro anno.
Toto mercato. Di Acquafresca si sa: Cellino proverà a tenerlo. Poi, Jeda, Marchetti, Biondini, Cossu, Conti e Matri piacciono parecchio in giro. Il patron ha detto che non vende e pensa di rinforzare il gruppo. Si vedrà
Unione Sarda - Cagliari, una vittoria che vale
La magnifica vittoria sull'Inter è stata importante non per la classifica (i nerazzurri erano campioni d'Italia per la diciassettesima volta ormai da una settimana mentre il Cagliari era salvo da un paio di mesi), ma per il morale, l'autostima e per far crescere l'ottimismo del presidente Cellino, i cui umori sono decisivi per le sorti della squadra. Il massimo dirigente rossoblù ha avuto le risposte che si aspettava: la compattezza della squadra non è stata intaccata dalle voci più o meno fantasiose sul futuro di Allegri né dall'appagamento che sarebbe stato persino comprensibile. Le sconfitte con il Palermo e, anche se in misura minore, con la Reggina, sono state episodiche, non la spia di uno scollamento o di una certa fatica di stare insieme. I programmi possono riprendere vigore.
Insomma, il Cagliari di questo finale di stagione è identico a quello che, dopo le cinque sconfitte iniziali, ha prepotentemente conquistato la salvezza a suon di vittorie. I rossoblù ne hanno conquistato quindici, avvicinandosi al record (irraggiungibile) dei diciassette successi conquistati dal Cagliari nell'anno dello scudetto, in un campionato a sedici squadre anziché a venti e, quindi, con otto partite in meno a disposizione. Tra l'altro, il Cagliari è l'unica squadra a non essere stata battuta dall'Inter di Mourinho. Un record a cui i rossoblù (che all'andata hanno sfiorato la vittoria, “accontentandosi” poi di un pareggio) tenevano molto e che hanno conquistato grazie alle reti di Cossu, migliore in campo, e di Acquafresca, ex al veleno per essere stato trattato «come un pacco postale», parole dello stesso bomber che si fa fatica a non condividere.
La vittoria sui campioni d'Italia ha scatenato il popolo rossoblù, che ha vissuto l'ennesima giornata trionfale, e ha sgombrato il campo da qualsiasi dubbio. Adesso, è fondamentale conservare l'ossatura della squadra, procedendo a un paio di innesti e alla promozione di un paio di giovani (Mancosu e Ragatzu) che dopo un anno di apprendistato in panchina potranno avere più spazio.
Nessuno si aspetti i fuochi artificiali durante la prossima campagna acquisti. In sostanza, al Cagliari servono un centrocampista e un attaccante. Niente di più. Agevolati dalla ristrettezza degli obiettivi, i dirigenti rossoblù si muoveranno con i piedi di piombo e, sicuramente, dopo aver definito le comproprietà (Marchetti, Astori, Matheu, Lazzari), operazioni tutt'altro che semplici e, anzi, piuttosto onerose. Le basi sono comunque solide, non sarà difficile completare la costruzione iniziata nel gennaio dell'anno scorso con gli arrivi di Jeda e Storari
http://www.youtube.com/watch?v=QYtXjI4VwL0
Da pochi giorni è fruibile su YouTube il video che celebra la splendida stagione, che volge ormai al termine, disputata dal Cagliari.
Sulle note di Ho imparato a sognare dei Negrita, l'autore, che si firma Rostheboss89, ha montato le immagini più salienti dell'annata rossoblù. Si và dalla cinquina rifilata al Bologna alla vittoria a domicilio della Vecchia Signora, passando per il pareggio firmato Lopez e Conti agguantato all'ultimo respiro al San Paolo di un Napoli fino a quel momento sempre vincente fra le mura amiche. Chiusura doverosa sullo splendido gol e successivo inchino al cospetto della Nord, di Lazzari, nel 2-0 contro il Napoli, stavolta al Sant'Elia, quando ancora l'Europa era un sogno tangibile. Un video capace di strappare emozioni ancora vive in qualsiasi tifoso rossoblù, con la voce di Vittorio Sanna a battezzare i picchi emotivi della stagione. L'autore del video non è nuovo a questo genere di iniziative, e già l'anno scorso aveva regalato ai tifosi uno splendido montaggio celebrativo della cavalcata compiuta dalla squadra allenata allora da Davide Ballardini, dal titolo Salvezza Cagliari 2008. E insieme a questo altri video, di cui uno ad hoc sulla vittoria all'Olimpico di Torino contro la Juventus. Sicuramente un modo, questo, per conservare e custodire le immagini di un'annata e mezzo che rimarrà nella storia del Cagliari e sopratutto nei cuori dei suoi tifosi, che forse dopo lo scudetto di Gigi Riva, mai erano stati così accesi nella passione per la squadra che tiene i quattro mori alti nella massima serie del campionato di calcio
da pelle d'oca :)
Bastardi, siete riusciti a farmi piangere...:cry:
Ecco appunto. Cosa ho detto io? Anche il Cagliari ha giochicchiato.
appunto, allora siamo d'accordo che era una partita farsa.:D
juninho85
26-05-2009, 09:49
appunto, allora siamo d'accordo che era una partita farsa.:D
come anche quella di reggio,ora siam pari :D
come anche quella di reggio,ora siam pari :D
Assolutamente d'accordo, solo che per la reggina non lo era visto che sperava ancora..:p
appunto, allora siamo d'accordo che era una partita farsa.:D
Sarà stata pure una farsa però io mi sono divertito molto. In fondo lo scopo del calcio è divertire no? :)
Sarà stata pure una farsa però io mi sono divertito molto. In fondo lo scopo del calcio è divertire no? :)
Punti di vista. Io mi diverto quando vedo due squadre che si impegnano per vincere o per dare tutto, le amichevoli infatti non le guardo mai, non c'è agonismo.Mi piace quando in campo si sputa sangue;)
juninho85
26-05-2009, 15:49
L'agente di Acquafresca: "Scaricato dal Napoli"
© foto di Giacomo Morini
Il futuro di Robert Acquafresca è al centro delle notizie di mercato di questi giorni. I microfoni di Tuttomercatoweb hanno così raggiunto in esclusiva l'agente del giocatore, Paolo Fabbri, per conoscere appunto i nuovi sviluppi.
Lei conferma che il Napoli non è più interessato ad Acquafresca?
"Confermo, mi hanno detto che per ora preferiscono fargli fare un altro anno meno impegnativo rispetto a quello da centravanti titolare del Napoli che comunque è un peso che un ragazzino di 21 anni non può sopportare facilmente. Ne riparleremo il prossimo anno".
Secondo lei effettivamente è un peso che Acquafresca non poteva sopportare?
"Non lo sappiamo, però evidentemente hanno valutato sia Genoa che Napoli di puntare su un altro e di rinviare al prossimo anno".
Ma il ragazzo aveva effettivamente timori ad andare a Napoli?
"Non più di tanto, però si era chiesto se fosse in grado di sopportare eventuali critiche. Solo questo ha convinto gli interessati a rimandare".
Il Parma invece?
"Gli altri sono in coda, a questo punto aspettiamno perché reputo che nel giro di quindici giorni possano uscire due o tre squadre nuove che fino ad ora non c'erano".
Il Cagliari lo vorrebbe tenere, pensa sia possibile un altro anno in prestito?
"Staremo a vedere, però Preziosi ha detto che se lo darà in prestito vorrà soldi".
Che rimanga a Genova, però, è escluso?
"Non ancora, tutte le possibilità sono ancora aperte perché, come ho detto, possono ancora spuntare altre squadre".
Squadre medio-grandi?
"Sì, adesso secondo me inizia un valzer di punte, ma è chiaro che non ce ne siano tantissime. Anche i sassi poi sanno che Acquafresca è sul mercato, per cui se avremo la pazienza di aspettare qualche giorno arriveranno sicuramente anche nuove richieste".
Ma lui è disposto a fare la panchina?
"Non se ne parla neanche, al massimo all'Inter se fosse rimasto o al Genoa, però giocandosela alla pari con Floccari per il posto da titolare".
Il velo è sempre più pietoso...o il pietoso è sempre più velato...fate voi...
juninho85
26-05-2009, 16:20
senza vergogna
sputtanato completamente, questo deficente l'ha rovinato, ora ha la nomea del ragazzino che ha paura delle critiche...che ha paura dei confronti, per fortuna che doveva fare il salto di qualità, probabile che la finisca sul serio su una neo promossa, mi fa quasi pena quel ragazzo...
juninho85
26-05-2009, 16:30
che voi sappiate matheu era stato presto in prestito,comproprietà o definitivo?
ricordo che fosse in prestito...
juninho85
26-05-2009, 16:44
boh,ovunque parlavano di acquisto in definitivo da 2 milioni e mezzo con contratto quadriennale :confused:
Qui dà solo Acquafresca in prestito ma non la prenderei troppo seriamente come fonte :asd: :
http://www.sportmediaset.it/mercato/articoli/articolo18897.shtml
juninho85
27-05-2009, 08:55
Unione Sarda - Acquafresca, il Cagliari alla finestra
Acquafresca al Genoa già lunedì prossimo, poi si vedrà. Il via libera a Cogliate, trenta chilometri da Milano, dove ha sede la Giochi Preziosi, l'impero del patron del club ligure. Fabbri, agente dell'attaccante, ha avuto le garanzie (economiche e logistiche) che chiedeva. A questo punto l'Inter può perfezionare l'acquisto di Milito e Motta che prevede appunto la cessione del bomber dell'Under 21 (quest'anno in prestito al Cagliari) a titolo definitivo.
Superate le resistenze iniziali dell'attuale capocannoniere rossoblù, si chiude di fatto la prima puntata di una telenovela che si annuncia intensa e per niente scontata. Il Cagliari resta alla finestra e studia la strategia ideale, del resto nessuno pare avere fretta in questa trattativa (né il giocatore né gli eventuali acquirenti). Già c'è stato un primo contatto tra Cellino e Preziosi, quest'ultimo lo avrebbe confidato al procuratore di Acquafresca che ora sembra essere più rilassato e convinto di poter scegliere (assieme al nuovo datore di lavoro, naturalmente) il proprio futuro. La Sardegna nel cuore, la volontà della giovane punta torinese, però, si scontra con il mercato e una concorrenza agguerritissima. In lizza c'è soprattutto il Parma, addirittura ci sarebbe stata nei giorni scorsi una stretta di mano tra il presidente del Genoa e quello emiliano Ghirardi. Tuttavia nell'incontro di Cogliate Fabbri ha chiesto e ottenuto l'azzeramento di ogni trattativa in modo da valutarle una per una e con calma una volta finito il campionato. Così non sono esclusi ulteriori ripensamenti da parte del Napoli (De Laurentiis ha chiamato personalmente Acquafresca prima di tirarsi indietro) o sorprese dell'ultimo momento (l'idea sembra stuzzicare non poco i dirigenti della Roma). E ancora l'Atalanta sarebbe tornata alla carica dopo il lungo corteggiamento poi interrotto dall'Inter un anno fa di questi tempi. Non è nemmeno esclusa l'ipotesi Genoa: qualora saltasse l'ingaggio di Crespo e contemporaneamente Acquafresca venisse messo sullo stesso piano del nuovo arrivato Floccari. Interrotta sul nascere, invece, la pista tedesca nonostante diverse richieste eccellenti. «Preziosi non vuole che Robert vada in Germania, vuole averlo sott'occhio», fa sapere Fabbri, «e vederlo crescere domenica dopo domenica a prescindere dalla squadra in cui giocherà». E soprattutto vorrà valorizzare al massimo il suo nuovo gioiello. Ecco perché lo cederebbe solo in comproprietà (e garantendosi una clausola per un successivo riscatto) o al massimo con la formula del prestito oneroso (tra i due e i tre milioni). Già da qualche giorno Cellino pensa a quella che potrebbe essere l'offerta migliore per riportare il bomber (ventiquattro reti in due stagioni) nell'Isola.
Cagliari operativo anche sul versante dei riscatti. Braccio di ferro con l'Atalanta per Lazzari e con il Milan per Astori. Definito l'estate scorsa, invece, il destino di Marchetti: nei prossimi giorni il club rossoblù verserà due milioni e mezzo sul conto dell'AlbinoLeffe e si porterà a casa metà cartellino. A proposito di portieri: potrebbe lasciare l'Isola il dodicesimo Lupatelli, nel mirino Benussi del Perugia che Allegri ha già allenato a Sassuolo
Salvatore Burrai: "Vorrei giocarmi le mie carte al Cagliari"
Salvatore Burrai tornerà a Cagliari dopo l'esperienza di sei mesi alla Ternana. Il centrocampista rossoblù, classe 1987, è stato ceduto in prestito a gennaio e ora tornerà in Sardegna per provare a ritagliarsi un ruolo da protagonista.
"Purtroppo l'esperienza alla Ternana non è stata delle migliori - ha spiegato Burrai in esclusiva a TuttoCagliari.net -. I motivi sono diversi, ma non mi va di scendere nei particolari. Il futuro? Conto di tornare al Cagliari per riuscire a giocarmi le mie carte, rimanere in rossoblù e ritagliarmi il mio spazio, magari togliendomi qualche soddisfazione".
Un campionato straordinario quello della squadra di Allegri, vissuto dall'esterno da Toto Burrai: "I miei compagni hanno disputato un torneo semplicemente incredibile. E' stata una stagione superlativa. Un sogno da realizzare? Giocare titolare con la maglia del Cagliari. Speriamo possa avverarsi".
Speriamo che non perdano tempo e cerchino un sostituto di acquafresca...visto che a cellino non piace la minestra riscaldata questa ormai rischia di esserla già diventata viste le vicessitudini.
juninho85
27-05-2009, 10:10
godo come un PORCO se prendiamo meggiorini,che vale due volte acquafresca :oink:
Secondo calciomercato.com il Cagliari vuole prendere Paloschi...
juninho85
27-05-2009, 15:12
Cellino: "Il dopo Acquafresca? Pescherò in Italia"
© foto di Giacomo Morini
Massimo Cellino, dalle pagine della Gazzetta dello Sport, parla della stagione appena conclusa del suo Cagliari: "E’ stato un campio*nato bellissimo. Ma non abbia*mo fatto nulla, prepariamoci a ricominciare daccapo. Tutti. Ci siamo presi tante soddisfa*zioni. E do atto ad Allegri d’aver fatto molto bene. Ma non gli darei eccessivi meriti. altrimenti lo caricherei di trop*pe responsabilità per l’anno prossimo. E tutti devono fare la loro parte per un nuovo mi*racolo. Io per primo".
Obiettivi per la prossima stagione?
"Non baratterei il 60% di possi*bilità d’andare in Champions League con la salvezza al 100%. Mai".
Acquafresca rimarrà?
"Il ragazzo mi dice che reste*rebbe volentieri. Io sto alla fi*nestra. Sono pronto a parlar*ne col Genoa. Robert è un ra*gazzo eccezionale, l’ho apprez*zato in questi due anni. Ma so come vanno certe cose nel cal*cio".
Sta cercando il sostituto?
"Dico solo che lo cercherò in Italia. Gli attaccanti soprattut*to devono conoscere la realtà particolare del nostro campio*nato. Perciò io punto sul made in Italy".
Ha detto no al Napoli per Conti e Marchetti: ci saranno cessio*ni?
"L’idea è di rinforzare il Caglia*ri, non di demolirlo. Vanno ri*scattati Marchetti, Lazzari e Astori, impegni economici im*portanti su cui sto lavorando".
Allegri: "Gruppo da riconfermare al 90%"
Massimiliano Allegri, nella consueta conferenza alla ripresa degli allenamenti, ritorna sul prestigioso successo ottenuto contro i campioni d'Italia dell'Inter. "E' stato un giusto premio a quanto fatto dai ragazzi quest'anno, specie in una cornice di pubblico tanto esaltante. Per l'Inter non cambiava nulla, mentre noi ci tenevamo a vincere per una questione di prestigio". Una vittoria alla quale il Cagliari ambirà anche domenica, nell'ultima partita di campionato contro l'Udinese. "Onoreremo il torneo sino in fondo. Ci teniamo a chiudere in bellezza". La domenica speciale del Cagliari ha trovato il suo protagonista più atteso, Andrea Cossu, da sempre grande tifoso del Cagliari e giocatore assolutamente determinante nell'inattesa stagione disputata dai rossoblù. "Anche lui ha avuto un premio per le sue grosse qualità e per la sua disponibilità: far gol nel suo stadio, contro l'Inter".
Con il campionato che si avvicina al suo epilogo, già si inizia a pianificare la prossima stagione, nella quale bisognerà proferire il massimo dell'impegno per non vanificare quanto di buono fatto nell'ultimo anno e mezzo dal Cagliari. "Secondo me questo gruppo va riconfermato al 90%. Rimarrà chi ha voglia di dare tutto per il Cagliari. Il Presidente ha le idee chiare, sa quel che deve per centrare l'obbiettivo per la stagione prossima, che sarà la salvezza. Prevedo un campionato estremamente difficile, con tutte le squadre che si rinforzeranno adeguatamente. Penso al Parma, per esempio, neo-promossa ambiziosa. Noi dovremo resettare quest'anno e rituffarci nella Serie A con umiltà ed entusiasmo. Ci giocheremo la permanenza con altre 5-6 avversarie". Chi rischia di dover lasciare la squadra per il prossimo campionato è Robert Acquafresca, autentico bomber del Cagliari, in grado di segnare gol pesanti come macigni nelle due stagioni trascorse sull'Isola. "La situazione è che lui è un giocatore dell'Inter. La sua importanza tattica? Fa gol. Ne ha segnati quasi 25 in un campionato e mezzo, non sono pochi. E' uno che lotta, si danna l'anima, ma la sua prerogativa principale è di essere un finalizzatore". Un'idea per coprire l'eventuale vuoto che la partenza del centravanti torinese potrebbe lasciare nella rosa Allegri ce l'avrebbe. "Messi non mi dispiacerebbe", azzarda il tecnico livornese col suo inconfondibile sorriso sornione.
Un giudizio finale Allegri lo da anche alle altre squadre del campionato, scegliendo la rivelazione e la delusione dell'anno. "La rivelazione direi senz'altro il Genoa, perchè nessuno si aspettava rimanesse in lotta per la Champion's sino all'ultima giornata, ma anche per il gioco espresso. La delusione la Roma, a livello di organico, doveva finire tra le prime quattro. Non le mancano le attenuanti: troppi infortuni".
juninho85
28-05-2009, 17:47
Marchetti convocato in Nazionale
Marcello Lippi ha reso noti i 21 giocatori che disputeranno l'amichevole con l'Irlanda del Nord il 6 giugno a Pisa. Fra questi spicca il portierone rossoblù Federico Marchetti. Non convocato invece Daniele Conti. Sono 8 i volti nuovi, fra questi Davide Santon, il giovane terzino dell'Inter lanciato da Mourinho. Lippi ha anche diramato una lista di 13 giocatori che prenderanno sicuramente parte alla Confederation Cup, ai quali se ne aggiungeranno 10, che verranno scelti fra i 21 convocati per l'amichevole suddetta. Dato che nei 13 certi di andare in Sud Africa figurano Gigi Buffon e Marco Amelia, Marchetti si giocherà la convocazione per la Confederation con Morgan De Sanctis.
Ecco i convocati per l'amichevole contro l'Irlanda del Nord:
Portieri: Federico Marchetti (Cagliari) e Morgan De Sanctis (Galatasaray).
Difensori: Mattia Cassani (Palermo), Andrea Dossena (Liverpool), Alessandro Gamberini (Fiorentina), Fabio Grosso (Olympique Lione), Andrea Esposito (Lecce), Nicola Legrottaglie (Juventus), Davide Santon (Inter).
Centrocampisti: Marco Biagianti (Catania), Matteo Brighi (Roma), Gaetano D'Agostino (Udinese), Daniele Galloppa (Siena), Rino Gattuso (Milan), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Angelo Palombo (Sampdoria), Pasquale Foggia (Lazio).
Attaccanti: Giuseppe Mascara (Catania), Gianpaolo Pazzini (Sampdoria), Sergio Pellissier (Chievo), Giuseppe Rossi (Villareal).
I 13 giocatori che raggiungeranno Coverciano il 7 giugno e che parteciperanno senza dubbio alla Confederation Cup sono invece:
Portieri: Gianluigi Buffon (Juventus) e Marco Amelia (Palermo).
Difensori: Fabio Cannavaro (Real Madrid), Giorgio Chiellini (Juventus), Gianluca Zambrotta (Milan).
Centrocampisti: Mauro German Camoranesi (Juventus), Daniele De Rossi (Roma), Simone Pepe (Udinese), Andrea Pirlo (Milan).
Attaccanti: Alberto Gilardino (Fiorentina), Vincenzo Iaquinta (Juventus), Fabio Quagliarella (Udinese), Luca Toni (Bayern Monaco).
Biagianti e non Cossu o Biondini come centrocampisti... Mah. Ottima comunque la convocazione di san Marchetti.
Intanto sembra che l'Atalanta ci voglia anticipare per Meggiorini.
juninho85
28-05-2009, 22:20
vabbeh dai nè biondini nè cossu sono da nazionale...in ogni caso sono convocazioni che manco hanno significato,lo stesso marchetti se farà il terzo alla confederation cup(avessi detto mondiali o europei)sarà un miracolo,l'anno scorso giocava in B,non dimenticatelo:D
anzi speriamo sia proprio la prima e l'ultima volta che lo convochino,altrimenti già promettono i sorci verdi l'anno prossimo per il riscatto non oso immaginare quanti possano voler mettere i bastoni tra le ruote se va avanti pure in nazionale:cry:
juninho85
29-05-2009, 07:59
Unione Sarda - Marchetti, para per l'Italia
L'amichevole contro l'Irlanda del Nord tanto per cominciare la scalata azzurra. Il ct Lippi sfrutta il match del 6 giugno a Pisa per convocare Federico Marchetti, ciliegina sulla torta rossoblù al termine di una stagione eccezionale. La storia si ripete così trentasette anni dopo. L'ultimo portiere del Cagliari a vestire la maglia della Nazionale era stato, infatti, Albertosi nel 1972 (a Sofia contro la Bulgaria, era l'Italia di Mazzola, Causio e Capello).
«Mi sembra tutto così assurdo, davvero faccio fatica a crederci». Un campionato fa di questi tempi si preparava a disputare i playoff di serie B con l'AlbinoLeffe, ora si ritrova sul tetto del calcio italiano. Lui e De Sancits (numero uno del Galatasaray) scalderanno i guanti a Buffon e Amelia, che entreranno poi in scena in occasione della Confederation's Cup che si disputerà in Sudafrica, ma per il rossoblù potrebbe essere questa la prima tappa di un lunghissimo giro azzurro (lo stesso portiere juventino lo ha definito il suo erede).
Da una vetrina all'altra. «Proprio come in una favola, che mi piacerebbe qualcuno scrivesse, ma che per il momento è anche bello raccontare. Può servire da lezione a tanti ragazzi che iniziano a giocare a calcio». E che magari faticano a ritagliarsi uno spazio tra i professionisti. «Non dimentico che solo tre anni fa ero senza squadra», via l'ennesimo sassolino, e un pensiero (indiretto) va al Torino che lo ha scaricato sul più bello dopo averlo a lungo coccolato e illuso. Strano davvero, il destino. «Ora mi trovo addirittura alla corte del commissario tecnico campione del mondo».
Flashback da capogiro, soltanto quattro stagioni fa Marchetti, 26 anni, di Bassano del Grappa, giocava nella Pro Vercelli, e ora che ha raggiunto il top anche quel campionato in C2 diventa una cartolina indelebile e preziosa. «Il calcio non è facile», tiene a precisare, del resto lo ha sempre fatto, anche quando la scorsa estate, appena arrivato in Sardegna, stentava ad ambientarsi e steccava le prime amichevoli (quante critiche in occasione della tournée in Portogallo). «Ma io mi fido di me stesso», ripeteva senza batter ciglio. Spalle larghe, lo sono diventate col tempo. «All'inizio incontri delusioni, soprattutto se non trovi addetti ai lavori che ti danno fiducia. Anch'io sono passato attraverso molte delusioni. Fa parte della vita saperle affrontare per vivere poi un futuro migliore. Per questo, oltre che ai miei compagni, il mio pensiero va a tutti quanti coloro mi sono rimasti vicini in quei momenti difficili. E fare nomi ora non serve».
Dalla B alla Nazionale in un anno appena, che salto. «Però il lavoro è stato sempre alla base di tutto», sottolinea orgoglioso Marchetti. «Sono partito a fari spenti, dopo un anno importante a Bergamo, ma avevo tante aspettative. Diciamo che mi sono tolto diverse soddisfazioni». Da mesi, ormai, il suo nome veniva accostato alla porta azzurra. «In effetti se ne parlava, ma non è semplice, così dopo il primo anno in A». La scaramanzia ha frenato le sue emozioni, non le prestazioni, però. Prima Peruzzi poi Di Livio (entrambi osservatori speciali del ct) hanno intensificato le visite al Sant'Elia, lo hanno seguito anche in trasferta a Reggio Calabria. Le relazioni, impeccabili, hanno poi trovato sfogo in questa convocazione che potrebbe rappresentare l'inizio di un'avventura importante. «È un premio per l'intera annata, personale, certo, ma soprattutto della squadra». Il Cagliari prima di tutto, insomma. «I compagni, l'allenatore, il presidente che ha creduto in me, questa convocazione è di tutti». Ora, però, inizia un'altra partita. La sua partita.
Convocazioni che non hanno senso... Possibile non chiamare Conti? Nel suo ruolo è uno dei migliori d'italia.
Poi uno che convoca Pepe, Mascara ed altri e non convoca Cassano non merita rispetto.
Senza contare che così fa salire il prezzo del cartellino di Marchetti, e noi ne abbiamo solo metà...
vabbeh dai nè biondini nè cossu sono da nazionale...in ogni caso sono convocazioni che manco hanno significato,lo stesso marchetti se farà il terzo alla confederation cup(avessi detto mondiali o europei)sarà un miracolo,l'anno scorso giocava in B,non dimenticatelo:D
anzi speriamo sia proprio la prima e l'ultima volta che lo convochino,altrimenti già promettono i sorci verdi l'anno prossimo per il riscatto non oso immaginare quanti possano voler mettere i bastoni tra le ruote se va avanti pure in nazionale:cry:
E' vero, ma rileggiti le convocazioni e scoprirai tantissimi giocatori che non mi risulta meritino la nazionale più di loro...
Convocazioni che non hanno senso... Possibile non chiamare Conti? Nel suo ruolo è uno dei migliori d'italia.
Poi uno che convoca Pepe, Mascara ed altri e non convoca Cassano non merita rispetto.
Senza contare che così fa salire il prezzo del cartellino di Marchetti, e noi ne abbiamo solo metà...
Infatti quotone, Cassano se l'è preso in antipatia Lippi. Mah, meglio Mascara e Pellissier... XD
juninho85
31-05-2009, 11:06
La Nuova Sardegna - Passerella finale per il Cagliari dei miracoli
Massimiliano Allegri non molla. Il tecnico del Cagliari vuol chiudere in bellezza. E pensa, guarda guarda, al settimo posto. Per riuscirci i rossoblù devono battere l’Udinese al Friuli. Mica facile. Ieri, a 24 ore dal fischio d’avvio l’atmosfera ad Asseminello era quella di un gruppo che sa di poterci provare. In ballo, la cornice di una stagione giocata a cento all’ora per sette mesi.
Chiusa la partita salvezza a fine marzo, il Cagliari ha preso consapevolezza dei propri mezzi e ha visto crescere l’autostima. Meriti del gruppo e del tecnico. A monte, le scelte - più la perseveranza dopo le cinque sconfitte iniziali - di Massimo Cellino. Il quadro generale è indispensabile per fare il punto sul match di oggi. L’Udinese, resuscitata nelle ultime sette gare con una sfilza di sei vittorie, ha avuto un momento a metà gennaio in cui pareva addirittura condannata a lottare per la salvezza. I Pozzo hanno tenuto duro e protetto Marino.
La squadra (con eccellenti individualità tecniche e pur perdendo Di Natale per infortunio) ha risposto alla grande. I bianconeri si muovono a memoria, vantano i guizzi di Quagliarella, Pepe e Floro Flores, sanno difendersi e ripartire con velocità e ordine. E il Cagliari? Ha le carte in regola per prendere di sorpresa i padroni di casa. Il “Friuli” è vetrina che vale oro. Il gruppo (opaco a Reggio) ha le motivazioni per cercare un risultato positivo e incrementare il sontuoso bottino dei 53 punti e delle 15 vittorie. Per Allegri, che aveva detto di voler superare i 25 punti colti al girone d’andata, la scommessa è vinta. Ma la corsa non è chiusa.
Paradossalmente, vista la convocazione in nazionale da parte di Marcello Lippi, l’unico dubbio riguarda Marchetti. Sulla presenza del portiere dal primo minuto, Allegri, con un sorriso sornione, si è riservato di decidere oggi. Ma è difficile parta dal via Lupatelli. In breve, Marchetti, Matheu, Astori, Canini, Pisano, Biondini, Parola, Lazzari, Cossu, Jeda e Acquafresca sono i primi undici. Sono assenti Conti, Bianco, Matri e Acosta ancora reduci da infortuni di vario genere. Lascia dubbi la prolungata influenza di Conti. Il vicecapitano salta l’ultima di campionato ma per il futuro - nonostante 15 giorni fa sia stato blindato dal patron con un comunicato ufficiale apparso sul sito - un po’ di suspense rimane.
Il Cagliari mette in panchina i pezzi pregiati. Curioso che riposino Lopez e Fini, entrambi in scadenza di contratto. Ma mentre per l’uruguagio le cose dovrebbero avere un decorso positivo, per Fini sembra che la sua permanenza a Cagliari sia a rischio. E radio mercato lo dà all’Atalanta, dove ritroverebbe Bianco. Infine, si nota come nei primi undici, e anche in panca, manchino i giovani. Ad esempio, Ragatzu e Gallon - convocato a Reggio Calabria - avrebbero meritato una chance. Ma anche per Allegri non deve essere stato facile. I veterani ci tengono a giocare. E se si vuole centrare una prestazione positiva non si può concedere in esperienza e mestiere all’Udinese. Tra l’altro, Marino mette in campo i migliori undici senza fare sconti. Una ragione di più per attendersi una gara combattuta.
Unione Sarda - Allegri: "In Friuli non sarà una scampagnata"
Ultima rifinitura della stagione, il clima è, se possibile, ancor più disteso del solito. Con un “cucchiaio” Massimiliano Allegri ha appena vinto la sfida a due ai calci di rigore con Robert Acquafresca e si presenta sorridente in sala stampa: «Pisano, Canini, Astori…». Il tecnico snocciola con disinvoltura, nome per nome, la formazione. C'è aria di vacanza. Ma prima c'è l'Udinese. Allora Max richiama tutti all'ordine: «Non è una scampagnata, non intendiamo certo fare brutte figure, perciò giocheremo al meglio delle nostre possibilità, come sempre». L'undici di partenza ne è una conferma: Pisano e Matheu esterni, Canini e Astori centrali, Parola vice-Conti (a letto con la febbre), Biondini e Lazzari interni, Cossu dietro a Jeda e Acquafresca. Manca un nome, quello del portiere. Allegri, quasi divertito, ha alimentato il dubbio: «Devo ancora decidere». Marchetti o Lupatelli è l'unico nodo da sciogliere per la trasferta al Friuli. È possibile che questo pomeriggio il tecnico toscano dia una chance a “Lupo”, che potrebbe discutere a giorni del rinnovo contrattuale. Marchetti, rivelazione dell'anno, fresco di convocazione azzurra e uomo del momento in casa rossoblù, potrebbe riposare. «Sono davvero felice per lui», commenta il tecnico toscano, «merita la chiamata di Lippi. Inoltre, è un prestigio per la società. Penso che altri giocatori del Cagliari avranno modo e tempo per ripercorrere le stesse orme». A Udine meritato turno di riposo per Agostini, Lopez e Fini. Ragatzu, quasi certamente, troverà spazio nella ripresa. Difficile, invece, vedere all'opera Mancosu, la contusione al piede è più seria del previsto. Gli stimoli saranno forti anche nell'ultima giornata: «L'importante», aggiunge Allegri, «è avere sempre ben chiaro un obiettivo. In origine era la salvezza, poi i 'fatidici' 50 punti, ora il possibile settimo posto, che sarà eventualmente una conquista, mai un rammarico per la Uefa solo sfiorata». Nel maggio dello scorso anno il Cagliari conquistava a Udine un'esaltante permanenza in A alla penultima giornata di campionato. Oggi si ritorna a Udine, a poco più di un anno da quell'impresa, con la consapevolezza di un'altra stagione straordinaria, quella della consacrazione. «In un anno il Cagliari», afferma l'allenatore, «ha mantenuto umiltà e spirito di sacrificio, caratteristiche che sempre devono contraddistinguerlo. Sono cresciute, nello stesso tempo, la personalità nell'imporre il gioco e la qualità degli interpreti». Una base perfetta per traguardi ancor più prestigiosi.
juninho85
31-05-2009, 14:20
bye bye allegri :asd:
bye bye allegri :asd:
Incommentabile partita.... Va bene il turnover, ma perchè non ha messo Marchetti? Era infortunato per caso?
Lupatelli e la difesa inguardabili, l'ho già detto e lo ripeto: senza Lòpez la nostra difesa non va.
Per il resto non m'interessa aver perso, certo 6-2 è davvero esagerato... :asd:
juninho85
31-05-2009, 16:46
Parola: "Lascerò Cagliari"
Andrea Parola non farà parte della rosa del Cagliari nella prossima stagione. "Importanti motivi familiari mi spingono a riavvicinarmi verso casa. A breve ne parlerò con la società". Queste le parole del centrocampista pisano
chi siada!
Cellino nero: "Udine era importante"
Il Presidente del Cagliari Massimo Cellino ha commentato la sonora sconfitta di Udine con una nota apparsa sul sito ufficiale.
Ecco la nota del patron rossoblù:
"Forse per la squadra quest'ultima partita non era importante, ma il Presidente invece la riteneva molto importante, in chiave di prospettiva per la rosa dell'anno prossimo. Era una gara che serviva a valutare gli atteggiamenti di alcuni giocatori per un'eventuale conferma. Ne trarrò le opportune conclusioni".
magari li multasse
Parola: "Lascerò Cagliari"
Andrea Parola non farà parte della rosa del Cagliari nella prossima stagione. "Importanti motivi familiari mi spingono a riavvicinarmi verso casa. A breve ne parlerò con la società". Queste le parole del centrocampista pisano
chi siada!
Cellino nero: "Udine era importante"
Il Presidente del Cagliari Massimo Cellino ha commentato la sonora sconfitta di Udine con una nota apparsa sul sito ufficiale.
Ecco la nota del patron rossoblù:
"Forse per la squadra quest'ultima partita non era importante, ma il Presidente invece la riteneva molto importante, in chiave di prospettiva per la rosa dell'anno prossimo. Era una gara che serviva a valutare gli atteggiamenti di alcuni giocatori per un'eventuale conferma. Ne trarrò le opportune conclusioni".
magari li multasse
Io non la ritenevo super importante, però mi sarebbe piaciuto chiudere con una bella partita, anche perdendo magari, ma non certo 6-2... Cioè dai non si possono prendere certe batoste...
juninho85
31-05-2009, 16:54
da genova in poi è stato un susseguirsi di figure PENOSE,del tipo che su 18 sarebbero da prendere a calci in culo 19 o quasi...poi quando sbrocca quel povero cristo non ha ragione
ho come l'impressione che cellino spingesse per far giocare alcuni giovani come astori, per vedere se proporlo al posto di lopez a cui non ha rinnovato ancora il contratto. O allegri ha preparato male la gara con questa difesa, o questi ragazzi si sono gia montati la testa e non si stanno allenando sul serio, perchè questa formazione difensiva ha gia giocato assieme ed ha fatto bene.
canini se lo metti a marcare e spezzare le gambe va bene, ma dirigere una difesa è un altra cosa. Il resto della squadra non mi è sembrata così male...considerando che l'udinese ha tirato 12 volte in porta e ha fatto 6 gol sta a significare che è la difesa che ha fatto cagare, secondo me allegri non voleva questa formazione, secondo me il presidente come appunto dice per lui era una gara su alcune riconferme.
parliamoci chiaro, a lopez se non sbaglio non è stato rinnovato ancora il contratto, marchetti è ancora da riscattare, vuoi vedere che il signor presidente voglia liberarsi di alcuni uomini e da questa partita si aspettava molto anche per questo? e se magari allegri non abbia preparato la gara benissimo proprio perchè non è daccordo con lui? ipotesi assurde, ma da cellino mi aspetto di tutto.
juninho85
01-06-2009, 11:03
Acquafresca: "Vorrei restare in rossoblù
Davide Ballardini lo vorrebbe a Bergamo come erede di Floccari. Si parla anche del Parma, della Roma. Ma Robert Acquafresca pare volersi solo scrollare di dosso tutte le voci, toccando finalmente con mano quel meritato e agognato riposo estivo: "Adesso stacco la spina perchè ho bisogno di riposarmi - ha spiegato Acquafresca a margine della partita di Udine -. Non so niente davvero, non ho firmato niente. Lo sanno tutti che resterei volentieri un altro anno a Cagliari. Io e la mia fidanzata abbiamo comprato anche casa a Cagliari, ormai lo sanno tutti, e mi sembra che non ci sia altro da aggiungere, se non che resterò in costante contatto col mio procuratore".
vai a cagare piuttosto,il cagliari non è la seconda scelta di nessuno
Mi dispiace Abbascallara, hai parlato troppo tardi, togliti dai piedi tu e il tuo idiota di un procuratore.
juninho85
01-06-2009, 16:34
Pinna vice-Marchetti, sembra fatta
Salvatore Pinna con ogni probabilità giocherà nel Cagliari la prossima stagione. Il portiere di Sorso ha deciso di non rinnovare con la Salernitana per vivere l'esperienza di Michele Fini, ovvero chiudere la carriera con la maglia del Cagliari. Il calciatore era stato già molto vicino al Cagliari nella stagione 2004/2005 ma in quell'occasione le parti non si accordarono: stavolta invece sembra proprio che Pinna e il Cagliari siano ad un passo dalla firma.
MA MAGARI!!!!
non è che la dirigenza legge questo clan?!:asd:
juninho85
01-06-2009, 16:35
Unione Sarda - Allegri: "Resto qui se non mi cacciano"
Lo sguardo sofferto, e la sconfitta c'entra solo in parte. «Sono l'allenatore del Cagliari e spero di continuare ad esserlo visto che ho un contratto sino al 2011. A meno che il presidente non decida di esonerarmi dopo questo sei a due». Quasi mette subito le mani avanti Max Allegri, umiliato al fotofinish proprio a Udine, la città dove, tre anni fa, ha iniziato l'avventura in panchina (all'epoca era il vice di Galeone). Strana sensazione, si alimenta di parola in parola, e che smorfie quando il discorso scivola sul suo futuro. «Ogni giorno c'è un treno che parte».
Inizialmente la battuta si perde lì, tra quattro microfoni e altrettante risate, in un angolo dell'immensa sala stampa dello stadio Friuli, poi è lo stesso tecnico livornese a riacciuffarla per i capelli. «A volte deraglia, certo, speriamo che stavolta non succeda». Insomma, il tono non è proprio quello perentorio di una settimana fa quando Allegri giocava persino con le percentuali (sulla scia del collega dell'Inter Mourinho) e si dichiarava l'allenatore rossoblù anche il prossimo anno al cento per cento. «Ovunque vada mi fanno la stessa domanda, sul futuro, sul fatto che il mio nome viene accostato a questa o quell'altra panchina, io non posso che rispondere di avere firmato un contratto con il Cagliari, di essere contento di averlo fatto e che se non mi cacciano domani io sono qui». Solito ritornello, certo, meno convinto, però (complice anche la batosta appena rimediata). E un dubbio serpeggia. Intanto Cellino se la prende con la squadra. «Non so quel che ha detto», taglia corto Allegri. «E non ci ho nemmeno parlato». Lo farà presto? «Spero di parlarci, è il mio presidente, a meno che non mi esoneri». Il sorriso in coda alla frase, intanto ribadisce il concetto (o la battuta?) per la seconda volta in pochi minuti. E il dubbio ricomincia a serpeggiare: che cosa bolle sotto la panchina di Allegri?
Tempo al tempo. Certo è che allenatore e presidente hanno già gettato le basi per il Cagliari che verrà, la settimana scorsa, durante un lungo faccia a faccia nella sede di via La Playa. «Questa brutta sconfitta con l'Udinese non può rovinare una stagione fantastica». Non smette un attimo di ripeterlo, il tecnico livornese, che in poche settimane ha visto ridimensionata la classifica generale (il nono posto ora è definitivo), e pure quella relativa ai gol subiti. «Tra Palermo e Udine ne ha abbiamo preso undici», sussurra a un amico friulano appena prima di sedersi dietro una scrivania scomoda e provare (riuscendoci a malapena) a spiegare il perché della disfatta. «Ultimamente è venuta meno l'attenzione, soprattutto nelle partite in trasferta». Finale amaro di un campionato comunque eccezionale. «Eppure la partita sembrava aver preso tutt'altra piega all'inizio». I ricordi sono una coltellata che fa male. «In avvio di gara abbiamo avuto una mezza occasione con Jeda. Ma eravamo mosci, troppo mosci. Così abbiamo pagato carissimi cinque minuti di follia».
La domenica che non ti aspetti. «Del resto avevamo di fronte l'Udinese, una delle squadre più in forma del campionato e pronta a sfruttare ogni minima disattenzione». Torta rossoblù senza ciliegina e un po' più amara rispetto a qualche settimana fa. «Ma il bilancio di questo campionato non può che essere buono», tiene a sottolineare Allegri, «viste anche le difficoltà iniziali». Ora mostra persino il petto, il tecnico rossoblù: «Nonostante le cinque sconfitte consecutive, ci siamo salvati con tre mesi d'anticipo rispetto alla fine del torneo. Ci siamo tolti parecchie soddisfazioni e divertiti giocando un buon calcio». I suoi meriti sono un dettaglio. «Era il mio primo anno in serie A, sono soddisfatto, ma senza la disponibilità di questo gruppo non saremmo certo arrivati sin qui». Anche se – a pensarci meglio – avrebbe fatto volentieri a meno di arrivare sino a Udine.
La Nuova Sardegna - Il Cagliari è già in vacanza e l'Udinese non regala nulla
Il campionato del Cagliari finisce con una pesante sconfitta a Udine. Ma è un ko che fa male solo un po’ e soprattutto non cancella una stagione da incorniciare. I rossoblù meritano solo applausi, hanno fatto divertire i tifosi e a lungo hanno sognato l’Europa.
La partita di ieri non fa testo. E’ solo una piccolissima macchia su un cammino costellato di risultati importanti. Certo, sei gol al passivo sono tanti e forse questa brutta figura si poteva evitare. Ma sono i rischi che si corrono quando la testa è da un’altra parte e non si vede l’ora di andare in vacanza. La squadra sarda ieri non c’era proprio. Ha cercato solo in avvio di ripresa di rimettersi in gioco, ma è stata solo un’illusione. L’Udinese ha affondato nella difesa rossoblù come il coltello nel burro e per Lupatelli è stato un pomeriggio da cancellare dalla memoria.
Ora è già tempo di consuntivi. Il mercato incombe. Il presidente Cellino è atteso da una serie di operazioni importanti. Ci sono da riscattare giocatori importanti come Lazzari, Marchetti e Astori. Bisogna capire se Acquafresca se ne andrà, oppure il patron riuscirà nel «miracolo» di trattenerlo. E’ stato detto più volte che il 90 per cento della rosa verrà confermata. Che il Cagliari non sarà indebolito ma rinforzato. Adesso dalle parole bisogna passare ai fatti. I prossimi giorni saranno decisivi.
Come previsto, Allegri lascia a riposo diversi titolari. Marchetti, Lopez, Agostini e Fini si accomodano in panchina. Spazio a Lupatelli in porta, Astori fa coppia con Canini al centro della difesa, Matheu gioca a destra, Pisano, che indossa la fascia di capitano, a sinistra; Parola prende posto nel «tridente» di centrocampo e prova a fare il Conti della situazione. I risultati sono scarsissimi. Il modulo non cambia: 4-3-1-2, con Cossu che si piazza alle spalle delle punte Jeda e Acquafresca. Per quest’ultimo potrebbe essere l’ultima partita con la maglia del Cagliari. Preziosi, presidente del Genoa, sembra intenzionato a cederlo in comproprietà all’Atalanta. A meno che, Massimo Cellino, non riesca in un altro dei suoi colpacci e lo faccia restare in Sardegna un altro anno. Soluzione che il bomber ha detto di gradire.
L’Udinese si schiera con una sola punta, Quagliarella, mentre Floro Flores e Pepe agiscono sulle corsie esterne; Inler, D’Agostino e Asamoah formano una cerniera in mezzo al campo a protezione della difesa e sono bravissimi negli inserimenti da dietro.
L’inizio è da incubo per il Cagliari. L’Udinese colpisce tre volte in 15’. Sblocca il risultato Asamoah con un diagonale a fil di palo; raddoppia Pepe (botta al volo a mezza altezza con Lupatelli impotente): triplica Floro Flores che mette in fondo al sacco dopo una conclusione di Felipe respinta dal palo. Nella prima frazione non succede altro.
Allegri, che non si è alzato una sola volta dalla panchina (forse anche lui aveva già staccato la spina), non fa cambi, in campo tornano gli stessi undici. Ma è un Cagliari più attento e più presente. Dopo 9’ Acquafresca si procura un rigore (fallo di Zapata) e lo trasforma. Subito dopo Parola si riscatta parzialmente riaprendo la partita su assist al bacio di Cossu. Ma è un fuoco di paglia. Palla al centro ed è Pasquale, dopo una triangolazione con Floro Flores, a ristabilire le distanze. Allegri corre ai ripari, dentro Fini e fuori Lazzari (Biondini passa a sinistra). Le squadre si allungano, ci sono tanti spazi per giocare. C’è spazio per il gol di Quagliarella, che saluta il «Friuli» con una rete da manuale: gran botta a girare che si infila sotto la traversa. tanti applausi per l’attaccante che la prossima stagione giocherà col Napoli. In gol nel finale anche il primavera Ighalo per un 6-2 che un po’ male fa.
L’Udinese chiude la stagione regalando una bella vittoria ai propri tifosi. Per il Cagliari la sconfitta è pesante ma non cancella il campionato super dei rossoblù.
Solertes
01-06-2009, 18:55
Pinna vice-Marchetti, sembra fatta
Salvatore Pinna con ogni probabilità giocherà nel Cagliari la prossima stagione. Il portiere di Sorso ha deciso di non rinnovare con la Salernitana per vivere l'esperienza di Michele Fini, ovvero chiudere la carriera con la maglia del Cagliari. Il calciatore era stato già molto vicino al Cagliari nella stagione 2004/2005 ma in quell'occasione le parti non si accordarono: stavolta invece sembra proprio che Pinna e il Cagliari siano ad un passo dalla firma.
MA MAGARI!!!!
non è che la dirigenza legge questo clan?!:asd:
Grandissima notizia :D
Speriamo rinnovino il contratto a Fini.
Della partita di ieri ho visto degli scampoli e la notizia che Parola và via sono strafelice, un paio di goal sono scaturiti dalla sua incapacità di rimanere in posizione a schermo della difesa, è però necessario trovare un rimpiazzo per il "conca 'e bagna" (aka Biondini - Bagna=Salsa di pomodoro) e per Conti...chissà come è Sivakov in campo....:O
Pinna vice-Marchetti, sembra fatta
Salvatore Pinna con ogni probabilità giocherà nel Cagliari la prossima stagione. Il portiere di Sorso ha deciso di non rinnovare con la Salernitana per vivere l'esperienza di Michele Fini, ovvero chiudere la carriera con la maglia del Cagliari. Il calciatore era stato già molto vicino al Cagliari nella stagione 2004/2005 ma in quell'occasione le parti non si accordarono: stavolta invece sembra proprio che Pinna e il Cagliari siano ad un passo dalla firma.
MA MAGARI!!!!
non è che la dirigenza legge questo clan?!:asd:
Grande speriamo lo prenda così se ne va Lupatelli che ha fatto semplicemente pena quando chiamato in causa...
Grandissima notizia :D
Speriamo rinnovino il contratto a Fini.
Della partita di ieri ho visto degli scampoli e la notizia che Parola và via sono strafelice, un paio di goal sono scaturiti dalla sua incapacità di rimanere in posizione a schermo della difesa, è però necessario trovare un rimpiazzo per il "conca 'e bagna" (aka Biondini - Bagna=Salsa di pomodoro) e per Conti...chissà come è Sivakov in campo....:O
LoL anch'io voglio vedere Sivakov... Non capisco perchè lo facciano giocare con la primavera dopo aver pagato 800k euro... Boh
juninho85
01-06-2009, 21:54
Grandissima notizia :D
Speriamo rinnovino il contratto a Fini.
Della partita di ieri ho visto degli scampoli e la notizia che Parola và via sono strafelice, un paio di goal sono scaturiti dalla sua incapacità di rimanere in posizione a schermo della difesa, è però necessario trovare un rimpiazzo per il "conca 'e bagna" (aka Biondini - Bagna=Salsa di pomodoro) e per Conti...chissà come è Sivakov in campo....:O
finchè li si preferisce bianco a centrocampo o cussa conch'e carammella succiada non lo sapremo mai!:muro:
juninho85
01-06-2009, 21:54
Grande speriamo lo prenda così se ne va Lupatelli che ha fatto semplicemente pena quando chiamato in causa...
giusto col siena è stato determinante...nelle altre partite poco avrebbe potuto anche marchetti :)
juninho85
02-06-2009, 11:19
Marchetti, la stagione della maturità
Il campionato del Cagliari si è appena concluso e il bilancio della stagione dei rossoblù non può essere che positivo. Positivo anche per Federico Marchetti. L'estremo difensore classe 1983, è arrivato in Sardegna nel giugno del 2008, con tante promesse, ma con il vociferare dei media e dei tifosi rossoblù, che nutrivano dei dubbi sul suo possibile rendimento. E' vero, la stagione 2007/2008 per Marchetti era stata stupenda: play off promozione con l'Albinoleffe e titolo di miglior portiere del campionato cadetto. Cellino e i suoi collaboratori hanno avuto il coraggio e la competenza di puntare su di lui, prelevandolo in prestito con diritto di riscatto della comproprietà, dalla società bergamasca. Le prime uscite stagionali del portiere rossoblù avevano fatto scatenare i cronisti di tutta Italia, pronti a criticare Cellino per non aver confermato Storari, scommettendo invece su un giovane senza esperienza. A conferma dei sospetti degli addetti ai lavori, un precampionato del Cagliari a dir poco disastroso, con le pesanti sconfitte nelle amichevoli in Portogallo e con un Marchetti tutt'altro che sicuro nei match disputati in terra lusitana. Arriva il 31 agosto e all'esordio in serie A, il portiere rossoblù incassa quattro gol dalla Lazio di Zarate e i sospetti si trasformano in velate certezze. Succede poi che il Cagliari tessera Lupatelli, estremo difensore esperto e svincolato. Il pensiero di vedere Marchetti ridotto a fare il dodicesimo balena nella mente di tanti, ma non in quella di Max Allegri. Il tecnico toscano da fiducia a Federico, che comincia ad acquisire fiducia nei proprio mezzi. Con il passare delle partite anche il pubblico comincia a intravedere del talento nel portierino di Bassano del Grappa. Uscite coraggiose e prese aeree degne di Spider Man. Sono queste le caratteristiche principali di Marchetti che, dopo le cinque sconfitte iniziali in campionato, blinda letteralmente la propria porta. Il Cagliari vola, anche per merito del suo numero 22. Le prestazioni dell'estremo difensore rossoblù sono sulla bocca di tutti e anche la nazionale comincia a seguirlo, con Peruzzi e Di Livio spesso in tribuna a visionare le sue partite. Il 25 gennaio del 2009, va in scena la prima giornata di ritorno. Il Cagliari è ospite della Lazio, memore dei quattro gol rimediati alla prima di campionato. Molte cose sono cambiate a distanza di 5 mesi: la temperatura, la sede del match e Federico Marchetti, stavolta conscio del suo valore e in forma, fisica e mentale, splendida. La partita comincia male con il vantaggio laziale di Rocchi dopo pochissimi minuti. Il Cagliari non si scompone e trova, in rapida successione, due gol di Jeda che ribaltano il risultato. Pochi minuti dopo è Matri a siglare il terzo gol, con una splendida girata di testa. La Lazio però riparte alla grande e dopo pochi minuti della ripresa si vede assegnato un calcio di rigore generoso per fallo di Marchetti su Zarate. Lo stesso argentino si presenta sul dischetto, ma l'estremo difensore rossoblù sceglie l'angolo giusto e para in tuffo. E' l'apeteosi! Durante la prosecuzione del match Marchetti serra la fila e compie altri 2-3 interventi prodigiosi sempre su Zarate, contribuendo in maniera fondamentale alla vittoria del Cagliari. Il valore di Marchetti ora non è più in discussione. Dopo quel match, nessuno ricorda più le polemiche per non aver confermato Storari e Cellino, improvvisamente, è diventato un grandissimo scopritore di talenti. Il Milan chiede informazioni, ma il presidente rossoblù risponde picche. Ha un gioiello tra le mani e vuole tenerlo. Le voci su una possibile convocazione in azzurro si rincorrono, ma Federico non si scompone. "Nazionale? Io penso solo al Cagliari" - commenta ogni qualvolta gli viene fatta una domanda su Lippi e su una sua presunta chiamata azzurra. Non si monta la testa Marchetti, ma mantiene l'umiltà che lo ha contraddistinto fin dal suo arrivo a Cagliari. D'altronde non è il classico calciatore copertina. Federico lavora in silenzio, mai fuori dalla righe, mai una parola fuori posto. Non è modaiolo come tanti suoi colleghi. Ha un paio di tatuaggi, il più importante sul braccio, ricordo di un viaggio fatto in Messico in memoria di un amico ed ex calciatore, scomparso giovanissimo. Tutti parlano di lui, ma lui non ci fa caso, vive alla giornata, con la "sua" Sardegna nel cuore. Ebbene sì, Marchetti può considerarsi quasi "sardo doc"; lui che è fidanzato con un ragazza isolana e che il giorno della presentazione disse "I miei suoceri son contentissimi del mio arrivo a Cagliari, visto che sono sardi e tifosi rossoblù, proprio come la mia fidanzata". Il campionato è finito e Marchetti può ritenersi soddisfatto. Resterà ancora a Cagliari (pare che Cellino abbia già riscattato la metà del suo cartellino dall'Albinoleffe) nonostante le tante richieste. E' un patrimonio del Cagliari e i rossoblù sono una realtà perfetta per un giovane che vuole entrare nel gota del calcio. Ora è arrivata finalmente la tanto discussa convocazione di mister Lippi, occasione per mettersi in mostra con la maglia azzurra e provare a ritagliarsi un'occasione per ricoprire il ruolo di terzo portiere nella prossima Confederations Cup. Certo che Marchettu di strada ne ha fatta tanta, da quando a Vercelli "usavo il piccone. E' successo quando avevo 19 anni, al mio primo anno in serie C. Siccome ci allenavamo in un campo che sembrava cemento, per evitare di farmi male a fine allenamento passavo un po' di tempo a zappare l'area piccola, ma solo per ammorbidire il terreno". Quel ragazzo è diventato un uomo e un portiere, di quelli da tenersi stretti. Cellino lo sa e sicuramente non se lo farà scappare.
Solertes
02-06-2009, 12:04
finchè li si preferisce bianco a centrocampo o cussa conch'e carammella succiada non lo sapremo mai!:muro:
Ma Sivakov credo sia una mezzala :stordita:
io credo sia una mezza sega, non è possibile che in 6 mesi non l'abbia messo in campo neanche 5 minuti.
juninho85
02-06-2009, 13:18
Ma Sivakov credo sia una mezzala :stordita:
bianco a reggio ha giocato da mezz'ala,parola mi pare stesse giocando al posto di conti squalificato
juninho85
02-06-2009, 13:30
Sarà rinnovata la comproprietà di Pani con la Triestina
Claudio Pani rimarrà a Trieste anche la prossima stagione. Il giovane centrocampista, reduce da una buona seconda parte di stagione in alabardato, è in comproprietà tra la società giuliana e il Cagliari: già nei prossimi giorni i dirigenti dei due club dovrebbero incontrarsi per rinnovare fino al 30 giugno 2010 la compartecipazione. In questa maniera il centrocampista di scuola rossoblù potrà maturare ulteriore esperienza prima di tornare eventualmente alla base.
io credo sia una mezza sega, non è possibile che in 6 mesi non l'abbia messo in campo neanche 5 minuti.
Col BATE BORISOV ha giocato la champions dando grattacapi alla Juventus, io prima di giudicarlo voglio vederlo in campo. E non con la primavera...
juninho85
02-06-2009, 16:59
Sivakov convocato dall'Under 21 bielorussa
Yuri Kurnenin, Ct della Nazionale bielorussa Under 21, ha convocato il centrocampista del Cagliari Mikhail Sivakov per i prossimi Europei di categoria, che partiranno il prossimo 15 giugno in Svezia. La Bielorussia è inserita nel girone A con i padroni di casa svedesi, la Serbia e l'Italia. Il 23 giugno a Helsingborg dunque Sivakov incontrerà i compagni di squadra nel Cagliari Acquafresca e Pisano nella partita che chiuderà il programma del girone eliminatorio
se non altro potremo vederlo all'opera contro l'italia :)
juninho85
02-06-2009, 17:00
Parola raggiunge mister Giampaolo?
Andrea Parola e Marco Giampaolo, una coppia che potrebbe riunirsi dopo due stagioni. Il centrocampista rossoblù, come ha ammesso lui stesso domenica dopo il match con l'Udinese, lascerà il Cagliari per motivi personali e vorrebbe riavvicinarsi a casa. Giampaolo, tecnico del Siena, lo accoglierebbe a braccia aperte, come accaduto con Del Grosso a inizio stagione.
Col BATE BORISOV ha giocato la champions dando grattacapi alla Juventus, io prima di giudicarlo voglio vederlo in campo. E non con la primavera...
Lo so, appunto, ma uno che crea grattacapi alla juventus non viene fatto giocare perchè ""non ancora pronto""...dopo 6 mesi, o allegri è un idiota e non capisce nulla, o il signorino è una mezza sega, e dico mezza...
Sivakov convocato dall'Under 21 bielorussa
Yuri Kurnenin, Ct della Nazionale bielorussa Under 21, ha convocato il centrocampista del Cagliari Mikhail Sivakov per i prossimi Europei di categoria, che partiranno il prossimo 15 giugno in Svezia. La Bielorussia è inserita nel girone A con i padroni di casa svedesi, la Serbia e l'Italia. Il 23 giugno a Helsingborg dunque Sivakov incontrerà i compagni di squadra nel Cagliari Acquafresca e Pisano nella partita che chiuderà il programma del girone eliminatorio
se non altro potremo vederlo all'opera contro l'italia :)
probabile che si esprima meglio con i suoi, magari allegri lo costringe a rispettare schemi che per lui sono ancora arabo..perchè non credo che non l'abbia fatto giocare per questioni fisiche..vedremo.
juninho85
03-06-2009, 07:51
Unione Sarda - L'Eterna preghiera di Marchetti
Il destino scorre sul braccio destro attraverso una preghiera eterna. «Quattro anni fa ho avuto un bruttissimo incidente, sull'A4 che collega Milano con Torino. Ero con alcuni compagni di squadra, all'epoca giocavo nella Pro Vercelli in C2». Un sospiro profondo, Federico Marchetti si perde tra i ricordi. Prova a riordinarli uno per uno, poi tutto d'un fiato: «Un camion ci ha tagliato la strada, la nostra macchina si è schiantata sul guardrail e ha preso subito fuoco. Le fiamme alte, noi storditi, imprigionati tra le lamiere. Ho visto la morte in faccia». E non solo quella. «Nel buio ho avuto un abbaglio, la Madonna era lì con noi, è stata lei a salvarci». E per lei si è tatuato un'Ave Maria in lingua avesta. «Il mio ringraziamento per sempre». Miracolato. «Da allora ho deciso di vivere giorno per giorno, senza più rimpianti». Eppure proprio un rammarico quasi lo stordisce mentre si apre il cancello verde che separa il centro federale di Coverciano dal resto del mondo e lui diventa ufficialmente un portiere della Nazionale. «Quanto vorrei che Andrea e Francesco fossero qui con me, chissà cosa direbbero, erano i miei più cari amici, ripetevano in continuazione che un giorno sarei arrivato in alto». Andrea Tagliaferri e Francesco Varrenti. «D'estate, d'inverno, sempre insieme, noi tre». I loro sorrisi ora sono custoditi nel cuore, i nomi scolpiti sull'altro braccio, quello sinistro («così non smetteranno mai di sostenermi»), perché la voce e tutto il resto, invece, se li è portati via l'asfalto, stavolta maledetto. «Morti entrambi in un incidente stradale, uno a distanza di due anni dall'altro». Questa prima maglia azzurra è tutta per loro.
Sguardo impenetrabile, tono perentorio e spalle larghe, lo sono diventate col tempo, perché se la vita lo ha preso spesso a calci, lo sport non lo ha certo risparmiato. «Diciamo che ho fatto la mia gavetta». E mostra il petto mentre scorre l'album della sua carriera da portiere. Un anno fa di questi tempi si apprestava a disputare i playoff di serie B con l'AlbinoLeffe, poi la A da protagonista grazie al Cagliari, adesso addirittura la Nazionale. «Sembra quasi una favola, sarebbe bello un giorno scriverla, e soprattutto raccontarla ai ragazzi che iniziano e faticano a trovare fiducia», la sua prima “parata” dopo la convocazione del ct Lippi per l'amichevole con l'Irlanda del Nord in programma sabato a Pisa. «È un sogno che si avvera», dice e ripete ora che il nastro azzurro si è finalmente spezzato. È l'ennesimo sassolino che schizza via dalla scarpa, uno schiaffo al passato consumato costantemente sul filo. «Mi piace vivere tutte le emozioni al massimo». Sin da quando ha lasciato Bassano del Grappa, la città dove è nato e cresciuto, per trasferirsi a Torino e iniziare l'avventura nelle giovanili granata. «Avevo quattordici anni». Ora ne ha ventisei. «Col Toro ho fatto tutta la trafila, dagli Allievi alla prima squadra». Lo dice orgoglioso. «Ho persino rinnegato la mia infanzia di tifoso juventino». Ma non si pente mica. E proprio una partita contro il Toro, nel campionato appena concluso, ha cambiato la sua storia nel pallone. Domenica 19 ottobre. «E chi se la scorda più». Settima giornata, Cagliari ultimo, un punto appena in classifica. «Arrivavamo da un momentaccio, tutti eravamo in discussione, io forse lo ero di più, essendo un esordiente. Nonostante questo ho affrontato la gara senza remore, rischiando nelle uscite come piace a me. È andata alla grande, per il sottoscritto, e per la squadra. La ruota ha iniziato a girare. Proprio contro il Toro. Proprio contro la società che mi ha scaricato dopo avermi illuso e coccolato per anni». Il destino, sempre lui.
Quello granata è senza dubbio il capitolo più combattuto della vita calcistica di Marchetti. «Nel Toro sono cresciuto, dopo la Primavera andai in prestito prima alla Pro Vercelli in C2 poi al Crotone in C1». Nella stagione 2004-05, campionato di B, la svolta col la maglia granata sembrava dietro l'angolo. Stavolta il portiere veneto non ha bisogno di pensarci su e snocciola il passato come se fosse il presente: «Quell'anno il titolare era Sorrentino, Fontana il suo vice, io il terzo. Quando Fontana è stato operato di appendicite, sono andato in panchina e nel momento in cui Sorrentino è stato espulso sono entrato addirittura in campo. Alla fine abbiamo perso, mi aspettava però la prima partita da titolare contro il Verona la domenica successiva, non stavo nella pelle, la mia vera prima grande occasione». Nemmeno il tempo di assaporare l'ebbrezza della vigilia. «Qualche giorno prima della partita la società ha acquistato Berti dal Parma. Una mazzata. Ho chiesto subito di essere ceduto in prestito». Una settimana dopo è tornato alla Pro Vercelli. «Lì ho ricominciato da zero». E dalla C2. «Dove i palloni non bastavano mai in allenamento e i campi erano in terra e pietra». L'anno dopo con la Biellese prima del doppio campionato con l'AlbinoLeffe, diventato poi il suo vero trampolino di lancio. Dalla C2 alla Nazionale in pochi anni, che scalata. «Come Torricelli, che dalla D arrivò in A per poi vincere i trofei più importanti con la maglia della Juve». E Marchetti potrebbe presto emulare il difensore in tutto e per tutto. Cagliari e AlbinoLeffe si contendono il cartellino, ma già ci sarebbe il Milan nel suo destino. «Non sono il tipo che si ferma troppo a pensare alle chiacchiere, preferisco badare al presente, il futuro poi si vedrà. Certo, l'ambizione di tutti è quella di migliorarsi, lo è anche la mia, ma da qui a dire che andrò al Milan ce ne passa». Intanto si tiene stretti il Cagliari e la Sardegna. Altro segno del destino: «Il padre della mia fidanzata, Rachele, è di Siliqua. Spesso sono andato a trovare i parenti la scorsa estate, mi hanno aiutato moltissimo appena sono arrivato nell'Isola».
La sua prima serie A, se l'è costruita parata dopo parata. «Non smetterò mai di ringraziare la società, i compagni, la città e l'intero ambiente. Grazie a tutti ho avuto la possibilità di disputare una grande annata e arrivare così a Coverciano». Sulla scia di Buffon, idolo e punto di riferimento sin da quando ha deciso di giocare al calcio con i guanti («e non solo»). Il numero uno juventino lo ha addirittura definito il suo erede. «E io ne sono onorato, lui è il migliore al mondo». Marchetti, invece, ha appena iniziato la scalata nel calcio che conta. A modo suo. «Sono un portiere a cui piace collaborare con i compagni, tenere la difesa alta, uscire con i piedi, talvolta in modo aggressivo e spericolato». Nel calcio come nella sua vita.
La Nuova Sardegna - Il pagellone della stagione
Per la voglia di non mollare, l'entusiasmo e lo spirito di sacrificio, il gruppo coglie un 7 pieno. La reazione dal pari in casa col Milan lo scorso 5 ottobre, è stata encomiabile. Voto identico per la società. Cellino è stato abile a non scaricare Allegri dopo le cinque sconfitte di fila. Meno comprensibile - si fa per dire - la scelta di non sostenere la squadra quando si è avvicinata la zona Uefa e ha dato l'impressione di potersi inserire nel gruppetto di testa.
Merita 8 Max Allegri: ha saputo conquistarsi - nel bene e nel male - la fiducia di Cellino. Non è poco. Ha tenuto tutti in tiro, titolari e riserve. Piace a club di vaglia ma lui ha detto che resterà a Cagliari, che ha un contratto da rispettare e altri traguardi di inseguire. Peccato, per alcune scarrocciate fuori luogo in trasferta. Ma il 7, oltre all'allenatore che ha conseguito la salvezza tre mesi prima della fine - nono posto con 53 punti - va anche allo staff tecnico (Landucci, Folletti e Grani). Plauso anche per i sanitari guidati dal medico sociale, Marco Scorcu.
Una stagione da incorniciare e una ventina di giocatori che meritano, tutti, l'applauso dei tifosi sardi. Al termine del campionato ecco il pagellone dei ragazzi di Allegri.
Marchetti: 8. "Finalmente un portiere!" ha detto Buffon. Lippi sabato lo fa esordire in nazionale. Sintesi: il numero uno è pronto per il grande salto. Bravo Cellino a trovarlo. Più bravo ancora se riesce a tenerlo.
Lupatelli: 6,5. Professionista serio. Eccetto l'ultima a Udine, sempre efficiente. Ottima spalla per Marchetti.
Pisano: 7,5. Cassano, Miccoli, Ronaldinho, Lavezzi dalle sue parti hanno chiuso le ali. Grande stagione. Peccato per qualche infortunio di troppo. Classe '86, ha tempo e capacità per una carriera di vertice. In bocca al lupo.
Astori: 6,5. Serio, diligente, abile nel gioco aereo: farà parlare di sé. Sarà dura riscattarlo dal Milan.
Lopez: 7. Arcigno, esperto, carismatico. Tradito talvolta dall'esuberanza. Lui assente, difesa quasi sempre in crisi.
Canini: 6,5. In crescita. Paga la poca reattività palla a terra. L'infortunio pare quasi dimenticato. Potrebbe andar via.
Bianco: 7. Professionista esemplare. Pur con la valigia in mano ha onorato la maglia in 26 partite. Dopo tre anni ad alto livello, saluta Cagliari per Bergamo.
Agostini: 7. In fase di spinta è stato spesso incontenibile. Talvolta, meno perfetto nelle situazioni difensive.
Matheu: 6,5. Centrale trasformato in terzino. Si è pian piano integrato nella serie A. Può migliorare.
Conti: 7,5. Unico neo, i cartellini gialli. Ma in Italia sono in pochi a impostare, coprire e segnare come la mezzala romana. Infatti, lo vogliono in tanti. Cellino trema.
Biondini: 7,5. "E' stata la sorpresa" ha detto Allegri. Indomito, tatticamente super, due gol all'attivo. Per il "rosso", stagione da incorniciare anche per l'altruismo. Com'è ovvio, ha diverse richieste. Finirà per rimanere.
Parola: 6,5. Ordinato e generoso, ha pagato acciacchi vari e un centrocampo che è andato a mille. Pare però deciso a chiedere di partire.
Fini: 8. Se il calcio si misurasse solo in tecnica e fantasia, non avrebbe rivali. Assist d'oro. Poche reti ma da urlo. Pare che nel Cagliari del futuro per lui non ci sia posto. Vedremo come andrà a finire.
Cossu: 7,5. Faceva panchina, con la pubalgia, in C1. E' diventato "la luce" della trequarti rossoblù. Annata da ricordare.
Lazzari: 6,5. Fosse continuo e desse una mano in fase di non possesso, sarebbe un fenomeno. Stagione tutto sommato buona.
Jeda: 7,5. Con 12 gol, 7 di testa, e magiche rifiniture, ha segnato la stagione dopo un avvio in sordina. Complimenti. Ha addosso gli occhi della Roma e del Bari neopromosso.
Matri: 7. Ha firmato gol pregiati (ad esempio, con Juve e Lazio), si è fatto trovare sempre pronto. E' un importante pezzo mercato: piace a Samp e Fiorentina.
Acquafresca: 8. Con 14 reti (12 l'anno scorso) è stato il finalizzatore principe del gioco solido e garibaldino del Cagliari. E' dell'Inter ma giocherà a Genoa o a Parma. Cellino prova a tenerlo un altro anno.
Ragatzu: 7. I compagni dicono che ha mezzi per diventare una grande punta. Ha tecnica e fiuto del gol. Deve maturare. Ma ha tempo: compie 18 anni a settembre.
Mancosu: 6,5. Esterno, trequartista, mezzala: ha dato l'anima ovunque Allegri lo spedisse.
Larrivey: 6,5. Un gol e altri due annullati ingiustamente. Forte nel gioco aereo. Torna dopo sei mesi passati al Velez.
Sivakov, Burrai, Vigorito, Carta, Usai, Caschili, Di Laura, Acosta, Cotza, Aresti, Gallon, Magliocchetti, Pani: 6. Chi più chi meno, hanno dato una mano - senza una parola di troppo né polemiche - alla super annata rossoblù. Buona, specie in prospettiva, anche l'intesa con la Primavera di Giorgio Melis e Gianfranco Ibba, e il settore giovanile curato da Gianfranco Matteoli. Se il Cagliari ha disputato una grande stagione una perte del merito è anche di questi ragazzi
Il Sardegna - Un anno d'oro
La storia si ripete, anche per la squadra rossoblù che a distanza di quattordici anni ha ritrovato il nono posto in classifica.
E lo fa, oggi come allora, con Massimiliano Allegri. Quella stagione, 1994-95 poco esaltante da parte del centrocampista
che aveva fatto sognare la riviera adriatica è stata riscattata da un “Max” nuova versione. Uno che ha imparato in fretta a
fare l’allenatore di serie A e ha saputo dosare sorrisi e silenzi. Uno che ha la stoffa del leader sul campo se l’è portata in panchina, ma con umiltà. Così che anche i senatori potessero “digerirlo” e apprezzarlo. Se in quel campionato Allegri si limitò a regalare ai tifosi rossoblù 24 presenze e un solo gol del 3-1 contro la ��uve allora Campione d’Italia stavolta si è riscattato per bene. quindici vittorie che equivalgono al secondo miglior risultato della storia del Cagliari ��stagione 71-72, e ciò vuol dire che per quasi un girone intero i tifosi hanno festeggiato i tre punti. Il risultato è che Cellino ha ottenuto il massimo della sua avventura da presidente solo con Allegri. Due volte nono, due annate da non dimenticare. Oggi, allora e mai più, altra coincidenza, le uniche vittorie del presidente rossoblù contro l’Inter di Moratti. Ma a parte la classifica ufficiale ce n’è una ancora più entusiasmante. Il Cagliari ha fatto un salto lungo 11 punti rispetto alla stagione precedente di Giampaolo-Sonetti-Ballardini. Solo il Genoa è stato capace di fare di meglio con un più 20. Più offensivo e di qualità, il Cagliari di Allegri ha messo il bastone tra le ruote in fin dei conti a ogni presunto squadrone. Lo ha fatto grazie al suo “pazzo” portierone. Le uscite di Marchetti che inizialmente davano i brividi sono diventate presto l’arma in
più. Coraggio e sicurezza tra i pali il valore aggiunto rispetto a un anno fa. La difesa è sempre stata tra le prime del campionato prima di subire bel 19 gol nelle ultime sei partite di campionato. La qualità è emersa soprattutto a centrocampo. I miglioramenti di Daniele Conti sono stati evidenti, ha raggiunto la maturità e la completezza degne
di un regista di una grande squadra. Ma come dimentichi il campionato di Michele Fini? Ha fatto sussultare il Sant’Elia coi suoi pregiati tocchi di classe. Ma il dato che indica la fortuna di avere un tale giocatore in squadra lo si ritrova in un’altra classifica. A lui va lo scettro di assistman della serie A. Tredici pallegol, in un calcio dove spesso l’attaccante
muore di solitudine. Che il Cagliari rinunci al centrocampista di Sorso, in scadenza di contratto, sembra al limite dell’assurdo. Trentacinque anni e sempre primo in ogni test atletico. Biondini ha dimostrato poi che la corsa e il cuore non sono tutto, ha piedini d’oro anche lui. E la juve non dimentica. Lazzari ha portato altra qualità e ha accontentato
Allegri e la sua idea di gioco, Acquafresca si autoricarica. Per natura, deve fare di più. E tutti gli altri rossoblù hanno contribuito in coro a costruire un anno fantastico, dallo strepitoso Cossu a Jeda in doppia cifra. C’è da dire che finito il
bello, bisogna muoversi. E in fretta. Progetti e continuità hanno bisogno di scelte. Sagge scelte
juninho85
03-06-2009, 11:42
Cellino : «Allegri non si muove»
Appena finito il campionato, le società si buttano sul mercato, ma per gettare le basi per la prossima stagione si parte dal mister. Il walzer degli allenatori ha quindi il via: Ancelotti abdica in favore di Leonardo, Ballardini è vicino alla rottura con Zamparini, Del Neri lascia Bergamo per Genova sponda blucerchiata ed altre panchine rimangono calde come Siena, Juventus, Lazio. In mezzo a questo walzer qualche presidente ha messo gli occhi sul migliore allenatore emergente della stagione: Massimiliano Allegri. L'inatteso nono posto del Cagliari, dopo una cavalcata sorprendente ha messo in risalto delle doti del mister non indifferenti. La solidità e la concentrazione mantenuta dopo una partenza pessima, un gioco fluido e spettacolare, uno dei migliori della serie A, una squadra che ha fatto del gruppo la sua forza. Per bloccare il corteggiamento delle altre società il presidente Cellino ha ribadito che il mister Allegri non si muove da Cagliari, a meno che non arrivi la chiamata di una "grande". Solo in quel casoil numero uno dei rossoblù lascerebbe partire Allegri, il cui contratto scade nel 2011.Quindi per ora l'allenatore rimane alla guida del Cagliari, pronto a ripartire dal bel lavoro di quest'anno.
Fini, rinnovo sempre più lontano
Il centrocampista sardo, Michele Fini (34 anni), non è ancora riuscito a trovare l'accordo con la società Cagliari Calcio per il rinnovo del contratto. Sulle sue tracce ci sono peraltro altre squadre della massima serie come la Sampdoria del neo-allenatore Luigi Del Neri, e l'Atalanta del sempre più probabile Davide Ballardini. La trattativa sembra difficile dato che le due parti devono ancora mettersi d'accordo su cifre e anni, e pare più probabile che Fini vada via.
Ag. Ventola: "Cagliari destinazione gradita"
Nicola Ventola e il Cagliari, una trattativa con buone possibilità di successo. I rossoblù cercano un sostituto di Acquafresca e il centravanti cresciuto nel Bari vorrebbe rifarsi dopo le due ultime deludenti stagioni al Torino. TuttoCagliari.Net ha raggiunto in esclusiva il procuratore del giocatore, Antonio Dell'Aglio, per ottenere conferme sull'indiscrezione lanciata dall'odierna edizione del quotidiano torinese La Stampa: "Sì, Cagliari sarebbe un soluzione graditissima per Ventola" spiega Dell'Aglio, evitando tuttavia di sbilanciarsi. Ma alla domanda su un possibile contatto tra la società rossoblù e il calciatore risponde: "Non posso dire troppo. Le ripeto però che per Ventola il Cagliari sarebbe una soluzione molto molto gradita".
:mbe: :muro:
Che c'è, non ti piace ventola?:p
A me è sempre piaciuto, per me sarebbe un buon acquisto... Naturalmente pagandolo poco, altrimenti c'è di meglio :)
Forse è più incavolato perchè Fini è in forse...anche a me non dispiace Ventola, ma ormai è sulla via del declino...ha 31 anni...ed è 2 anni che gioca a singhiozzo...mha..
juninho85
03-06-2009, 22:45
dispiace per fini e incazzato nero per ventola,se questo deve essere il sostituto di acquafresca tanto vale riprendiamoci larrivey
dispiace per fini e incazzato nero per ventola,se questo deve essere il sostituto di acquafresca tanto vale riprendiamoci larrivey
concordo...infatti credo che non gli sembri vero di venire a cagliari al signor ventola..
Solertes
04-06-2009, 15:16
Con la partenza di Fini (mi pare 3° miglior assist-man della serie A) il livello tecnico del centrocampo si riduce considerevolmente...inoltre non credo chieda la luna, è solo Cellino che con i giocatori che manifestano l'intenzione di chiudere la carriera tra le fila della sua squadra cerca di approfittarne...lo fece addirittura con Zola....:O
juninho85
04-06-2009, 16:07
verissimo,ha avuto la faccia da culo di farlo con zola,figuriamoci con fini!:doh:
Secondo me Fini andrebbe tenuto senza neanche pensarci... Noi non siamo l'Inter, o il MIlan o la Juve, l'esperienza ci serve. Anche se ha 34 anni non è da buttare si è visto in campo. Io gli rinnoverei il contratto per un altro anno.
juninho85
04-06-2009, 20:06
altro che 34 anni...corre di più e meglio lui che non quel segone di parola :asd:
anche lopez non è ancora stato rinnovato?
juninho85
05-06-2009, 07:52
Ufficiale: non c'è Marchetti tra i 23 di Lippi
Ufficiale: non c'è Marchetti tra i 23 di Lippi
04.06 20:57 - Come anticipato nel primo pomeriggo, Federico Marchetti non farà parte dei 23 azzurri che partiranno per il Sudafrica per giocare la Confederations Cup. Il ct Marcello Lippi gli ha preferito, nel ruolo di terzo portiere, Morgan De Sanctis, più esperto del rossoblù in ambito internazionale.
Allegri: "Nessuna offerta da una big, contento di restare"
Dopo l'ultimo allenamento stagionale del Cagliari, il tecnico dei rossoblù, Massimiliano Allegri, parla del suo futuro. L'allenatore ex Sassuolo resterà al 100% sulla panchina isolana anche per il prossimo campionato: "Se ci fosse stata un'offerta da parte di un grande club, il Presidente sarebbe stato il primo a dirmi 'Massimiliano, vai'; ma io non ho ricevuto nessuna offerta e sono contento di stare qui". Sulla squadra da allestire per il prossimo campionato: "Puntiamo sui giovani innesti - continua Allegri -, ma giocatori come Lopez e Fini sono importanti in questa squadra. Larrivey appartiene al Cagliari. Cellino deciderà se farlo tornare o meno".
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