View Full Version : CAGLIARI CALCIO OFFICIAL THREAD STAGIONE 2008/2009
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juninho85
23-03-2009, 17:32
Allegri su Acquafresca: "Vorrei rimanesse"
Grazie al gol decisivo segnato ieri a Bologna, Robert Acquafresca è arrivato a quota 10 centri in campionato, proiettando la squadra sarda sempre più vicina ad un posto in Europa. Il tecnico del Cagliari, Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Radio Rai dell'attaccante.
"E' di proprietà dell’Inter, ma non so quale sia la situazione per il suo futuro. Mi farebbe piacere che rimanesse, così come chiederò al presidente Cellino la conferma in blocco di tutta la squadra. In ogni caso è ancora presto per affrontare discorsi di mercato", ha detto Allegri. Speranze che difficilmente si concretizzano, in quanto è chiara l'intenzione di Mourinho di averlo alle sue dipendenze la prossima stagione.
grande max!;)
Allegri su Acquafresca: "Vorrei rimanesse"
Grazie al gol decisivo segnato ieri a Bologna, Robert Acquafresca è arrivato a quota 10 centri in campionato, proiettando la squadra sarda sempre più vicina ad un posto in Europa. Il tecnico del Cagliari, Massimiliano Allegri ha parlato ai microfoni di Radio Rai dell'attaccante.
"E' di proprietà dell’Inter, ma non so quale sia la situazione per il suo futuro. Mi farebbe piacere che rimanesse, così come chiederò al presidente Cellino la conferma in blocco di tutta la squadra. In ogni caso è ancora presto per affrontare discorsi di mercato", ha detto Allegri. Speranze che difficilmente si concretizzano, in quanto è chiara l'intenzione di Mourinho di averlo alle sue dipendenze la prossima stagione.
grande max!;)
Magari rimanesse...
juninho85
23-03-2009, 20:41
Magari rimanesse...
purchè ne sia convinto realmente,altrimenti tanto vale puntare su qualche altro ragazzo che NON sia el puligon...quel meggiorini di cui si parlava tempo fa non è male,giusto per dirne uno
a me piace molto floro flores,ma l'udinese non lo darà mai via!
juninho85
23-03-2009, 21:01
Bologna-Cagliari, Marchini attacca Acquafresca
Gli ho detto che ha testimoniato il falso, poi i miei compagni mi hanno trattenuto". Coda velenosa per Bologna-Cagliari disputatasi ieri al Dall'Ara. Il centrocampista felsineo Davide Marchini, che per un anno e mezzo ha vestito la maglia del Cagliari, ha attaccato pesantemente Robert Acquafresca, reo di aver difeso lo scorso anno Pasquale Foggia nella celeberrima querelle che ha visto protagonisti proprio il funambolo ora alla Lazio e l'ex ala della Triestina: "Questa vicenda non mi va giù - continua Marchini -. Il calcio italiano per Mannini e Possanzini si è mobilitato, io ho preso le botte e nessuno si è mosso".
ancora a rompere i coglioni con questa storia!:muro:
Bologna-Cagliari, Marchini attacca Acquafresca
Gli ho detto che ha testimoniato il falso, poi i miei compagni mi hanno trattenuto". Coda velenosa per Bologna-Cagliari disputatasi ieri al Dall'Ara. Il centrocampista felsineo Davide Marchini, che per un anno e mezzo ha vestito la maglia del Cagliari, ha attaccato pesantemente Robert Acquafresca, reo di aver difeso lo scorso anno Pasquale Foggia nella celeberrima querelle che ha visto protagonisti proprio il funambolo ora alla Lazio e l'ex ala della Triestina: "Questa vicenda non mi va giù - continua Marchini -. Il calcio italiano per Mannini e Possanzini si è mobilitato, io ho preso le botte e nessuno si è mosso".
ancora a rompere i coglioni con questa storia!:muro:
Eh.......... Io non ho mai capito poi se è vero quello che dice. In ogni caso str*nzata fatta da Foggia, dovevano perlomeno multarlo... Fortuna che non sta più con noi (Foggia), sta m*rda di uomo...
juninho85
24-03-2009, 08:10
Il Sardegna - Allegri,la mia ricetta per il Cagliari
Nessuno riuscirà a fargli ammettere che è un bravo tecnico di serie A. Se mi sento un grande allenatore iio, a me fa
piacere vedere giocare bene a calcio la mia squadra - ha detto ieri Allegri a “Radio Anch'io” - sono al primo anno di serie A e ho tanto da imparare perché l’esperienza porta a migliorarsi. Massimiliano Allegri, piuttosto, non perde mai l'occasione di ringraziare ed elogiare la sua squadra. Ho trovato ragazzi che mi hanno dato ampia disponibilità di mettersi a servizio l’uno dell’altro. Ci vogliono prima di tutto giocatori di qualità, ma questi devono mettersi a servizio degli
altri. Il Cagliari ha queste caratteristiche e devo fare un plauso ai ragazzi. Ma poi aggiunge ancora: Mi sono anche adattato alla squadra, è una mia filosofia. Così facendo è riuscito ad ottenere dei risultati storici per la città. I momento difficili non sono mancati, dalle prime cinque sconfitte, al momento di stasi di quest'ultimo mese. Ma Allegri ha la sua ricetta, e comunque vadano le cose ha la dote di mantenere la serenità in squadra:��Studio psicologia? no, ma sto molto attento perché a volte in certi punti della stagione sembra che un giocatore sia bravo e in altri scarso, quindi spesso è solo un problema di testa. Con l'ultima vittoria col Bologna e i risultati delle altra squadre vicine, si riprende a sognare un posto in Uefa. Impresa difficile, ma i rossoblù non hanno intenzione di mollare e sono curiosi di vedere come finiranno il campionato. Siamo contenti per quello che stiamo facendo soprattutto se ricordiamo le cinque sconfitte nelle prime cinque partite. Non pensavamo di potere avere la salvezza in tasca a questo punto. Le nove partite che mancano
all'appello saranno vissute con tranquillità. Cercare di trasmettere serenità – continua il tecnico - è un vantaggio e più
ne hai più puoi gestire bene la palla. quando si lotta per non retrocedere è più difficile e quindi la posizione di classifica ha la sua incidenza. Allegri da giocatore ha lavorato tanto con Galeone. Gli devo tanto, anche come persona. Ho un ottimo rapporto con lui e con la moglie, una persona intelligente con cui non si parla solo di calcio. Da tanti è stato giudicato per quello che alla fine non è. La cosa piu importante che mi ha trasmesso è la semplicità. Il prossimo anno il Cagliari dovrà probabilmente rinunciare ad Acquafresca di proprietà dell’Inter: È vero che è dei nerazzurri ma non so quale sia la situazione. Mi farebbe piacere che rimanesse E poi la frase che vorrebbero sentire tutti i tifosi rossoblù che già pensano alla prossima stagione del Cagliari:Così come chiederò al presidente Cellino la conferma in blocco di tutta la squadra. Ma è ancora presto per fare questi discorsi. Ci sono nove gare da giocare e il tecnico ha intenzione di mollare
Unione Sarda - Cagliari, che bel giocattolo
Il campionato si ferma per l'ultima pausa prima del rush finale, è tempo di bilanci. E quello del Cagliari non può che essere straordinariamente positivo. A nove partite dal termine, i rossoblù, grazie alla schiacciante vittoria in trasferta sul Bologna firmata da Acquafresca (ben più netta di quanto dica il punteggio di 1-0), sono a quota quarantadue punti, in settima posizione in compagnia del Palermo dell'ex Ballardini, a quattro punti dalla Roma (che occupa la sesta posizione, l'ultima utile per la qualificazione alle coppe europee), e davanti a squadre del calibro di Lazio, Napoli e Udinese. Un risultato eccezionale, specie se si considera che la formazione di Allegri ha ottenuto tutto ciò nonostante la partenza a handicap rappresentata dalle cinque sconfitte iniziali.
Inutile soffermarsi ancora sui motivi della trasformazione, anche perché la metamorfosi è stata solo nei risultati, non nel gioco, sempre molto brillante. Raramente il Cagliari ha deluso su questo piano. Segno di una maturità conquistata con il tempo e anche grazie all'opera di Allegri, che ha raccolto l'eredità di Ballardini senza sprecarne niente e, anzi, arricchendola di un equilibrio e di una mentalità da grande squadra. Il Cagliari, nell'organizzazione e nei comportamenti, non è certo una squadra costretta a lottare per la salvezza. Ama tenere il pallino del gioco in mano, andare alla ricerca della vittoria anche sui campi più difficili. Tutto ciò non significa essere sconsiderati dal punto di vista tattico. A Bologna, il Cagliari ha collezionato occasioni da gol, subendo un solo contropiede (tra l'altro per un calcio d'angolo battuto in maniera sconclusionata) e un'unica occasione, sulla quale Marchetti ha compiuto l'ennesimo intervento prodigioso della sua stagione. Segno che la fase difensiva del Cagliari è di grande efficacia, come dimostrano le ventinove reti subite, che collocano la retroguardia rossoblù al quinto posto insieme a quella della Fiorentina.
Proprio dal perno della difesa, Marchetti, si deve iniziare per elencare le tante note positive della stagione 2008-09. Marchetti era la grande incognita, la scommessa di Cellino, che in estate non aveva ceduto alle richieste del portiere della salvezza, Storari, e su indicazione di Allegri aveva puntato forte sul semisconosciuto estremo difensore dell'AlbinoLeffe. Mica il Real Madrid. Bene, Marchetti, nonostante un avvio problematico, un precampionato incerto da parte di tutta la squadra, e i quattro gol subiti all'esordio con la Lazio, ha avuto la forza di reagire. Il suo rendimento è cresciuto e adesso è unanimemente indicato come uno dei potenziali successori di Buffon in Nazionale.
Ma i progressi di Pisano sono stati altrettanto prodigiosi, così come le conferme dei vari Lopez, Agostini, Conti eccetera. Il fatto che la squadra funzioni come un meccanismo perfetto, è di grande aiuto. Chiunque si inserisca, riesce a esprimersi al massimo delle potenzialità. L'esempio più eclatante è quello di Matheu, terzino destro di emergenza, che si è talmente impadronito del ruolo da risultare sempre tra i migliori.
Tutti hanno avuto (con i debiti distinguo) ampio spazio: da Matri (decisivo il suo gol nella storica vittoria sul campo della Juventus) a Lazzari, da Bianco a Parola. Solo due rossoblù (a parte i giovani emergenti, come Mancosu e Ragatzu che hanno una vita davanti a sé) hanno giocato meno degli altri: Larrivey e Astori. Il primo si sta rilanciando in Argentina, dopo aver fatto il pieno di gol annullati e aver, quindi, perduto via via l'autostima. Il secondo a Bologna, dove ha rimpiazzato l'infortunato Lopez, ha fatto vedere quello di cui è capace. Si tratta di un difensore promettentissimo, che Allegri sta giustamente preservando in vista di un pieno inserimento.
Il futuro è del Cagliari, non ci sono dubbi. Per la prossima stagione (con la speranza che possa essere arricchita da una partecipazione alle coppe europee), ci sono moltissime certezze e solo pochi nodi da sciogliere. Anzi, uno solo: il successore di Acquafresca.
La gara di Bologna, pur vittoriosa, ha dimostrato ancora una volta che le doti realizzative di Acquafresca hanno un peso specifico decisivo nel rendimento del Cagliari. Gli altri attaccanti, uno più bravo dell'altro, non hanno lo stesso fiuto del gol e la stessa implacabile precisione davanti alla porta avversaria, un dono di natura che nessun allenatore può trasmettere. Acquafresca a fine stagione dovrebbe tornare all'Inter ma potrebbe anche decidere di restare un altro anno in rossoblù e completare la sua maturazione, anziché avventurarsi anzitempo in un ambiente altamente selettivo come quello nerazzurro. Se così fosse, il problema non si porrebbe. In caso contrario, sarà interessante vedere come Cellino e Allegri risolveranno il problema del gol prima che si presenti a campionato iniziato.
juninho85
24-03-2009, 14:37
Donadoni: "Il Cagliari può centrare l'Uefa"
“Stimo moltissimo Allegri e il modo in cui gioca il suo Cagliari". L'attestato di stima arriva da Roberto Donadoni, che nelle scorse settimane ha sostituito Edi Reja sulla panchina del Napoli. Spiega l'ex Ct della Nazionale: "Del Cagliari mi piace come sta in campo, come i suoi giocatori si muovono e si sostengono l’un l’altro. Centrare l’Uefa farebbe felice tutta la Sardegna, e anche io applaudirei al raggiungimento di un simile traguardo" ha dichiarato Donadoni.
Allegri rimane umile: "Non mi sento un grande allenatore"
Massimiliano Allegri fa il pieno di complimenti. Il tecnico rossoblù è stimato da tutto l'ambiente calcio ed è, a detta di tutti, la sorpresa di questo campionato. Allegri però non si monta la testa e tiene il profilo basso: "Siamo contenti per quello che stiamo facendo, soprattutto ricordando le cinque sconfitte nelle prime cinque partite di campionato. Non pensavamo di potere avere la salvezza in tasca già a questo punto. Non mi sento un grande allenatore. A me fa piacere vedere giocare bene a calcio la mia squadra, sono al primo anno di serie A e ho tanto da imparare perché l'esperienza porta a migliorarsi. Non studio psicologia ma sto molto attento perché a volte in certi punti della stagione sembra che un giocatore sia bravo e in altri scarso, quindi spesso è solo un problema di testa. Mi sono anche adattato alla squadra, è una mia filosofia. Ho trovato ragazzi che mi hanno dato ampia disponibilità di mettersi a servizio l'uno dell'altro. Ci vogliono prima di tutto giocatori di qualità, ma questi devono mettersi a servizio degli altri. Il Cagliari ha queste caratteristiche e devo fare un plauso ai ragazzi"
ROMA: a Trigoria piace molto Marchetti
Per la prossima stagione ci sarà almeno un portiere nuovo. E’ quello che riporta questa mattina Il Corriere dello Sport secondo il quale Artur sarà ceduto e probabilmente anche Doni, nonostante il suo contratto scada nel 2012, anche se la dirigenza giallorossa non ha preso in considerazione la cessione del portiere titolare. In caso di mancata qualificazione in Champions, se si dovesse presentare un’occasione importante, la Roma tuttavia potrebbe pensarci e dirottare su Marchetti, estremo difensore del Cagliari, il cui cartellino appartiene all’Albinoleffe.
juninho85
24-03-2009, 22:55
novellino a casinu,non so se ne eravate al corrente :asd:
ora il toro può dirsi salvo!
novellino a casinu,non so se ne eravate al corrente :asd:
ora il toro può dirsi salvo!
Visto ora loooooooooooooooool a casinu!!!! XD
juninho85
25-03-2009, 07:33
Il Sardegna - Cagliari, la sosta fa bene
Sosta con zuccherino. I tre punti, la gioia del gol ritrovato, la possibilità di dare un aspetto mozzafiato a questo finale di
campionato. Il ritratto del vero Cagliari è quello abbozzato la scorsa domenica col Bologna, dai tratti decisi e vivaci come
fosse una tela di Matisse. Andrà custodito così per 2 settimane, e proprio il tempo potrebbe ingannare qualcuno, timoroso che questo bel Cagliari possa sbiadire nei giorni che lo separano alla gara col Catania. Soliti interrogativi, da come tenere alta la concentrazione a come non anticipare il clima vacanza visto che la salvezza è stata messa in
cassaforte. In fondo, ora, non resterebbe che divertirsi. Ma ci sono due considerazioni. La prima è che il Cagliari è
forse troppo narciso per lasciarsi andare nelle prossime gare. non ha intenzione di deludere se stesso (perché è ormai consapevole delle proprie qualità e della forza del gruppo), tantomeno non vuole rinunciare al ballo tra le belle che cercano una qualificazione in Uefa. In secondo luogo l'atteggiamento del Cagliari in occasione delle soste di campionato finora è stato sorprendente. Come se quelle pause fossero un'opportunità per rigenerare mente e corpo e ripartire con la quinta marcia, più forte di tutti gli altri. Nessun ritiro tra le montagne o amichevoli negli Emirati Arabi. Asseminello fa bene, soprattutto con la serenità seminata da Allegri e con i carichi di lavoro del Signor Folletti, preparatore atletico
che in questo campionato ha avuto in silenzio un'importanza notevole. Lasciando perdere la sosta dopo la prima giornata di campionato, quando il Cagliari cercava ancora contorni e identità, è bene ricordare cosa accadde un mese dopo. La seconda pausa arrivò dopo la quinta giornata, quindi dopo il primo punto di campionato, il famoso pareggio col Milan al Sant'Elia. Partita conclusa col sorriso, tanta speranza per la personalità messa in campo, e con un contratto
in bianco che confermava la fiducia al tecnico Allegri. Dopo due settimane il Cagliari ha vissuto una fase entusiasmante.
È stata la volta della risalita, iniziata con la difficile vittoria a Torino, in casa col Chievo e una sconfitta di misura (2-1) contro un grande Genoa. Poi i rossoblù hanno travolto il Bologna, e dopo allora hanno marciato a ritmo Champions fino a Natale. qui altra pausa, arrivata giusto in tempo dopo il pareggio con la Reggina, dove la squadra di Allegri era apparsa un po' stanca. niente di più ovvio dopo l'impresa dei due mesi precedenti. Eppure anche in questo caso sembrava studiato tutto a tavolino. Durante le vacanze di Natale i rossoblù hanno accumulato energie e motivazioni da vendere. Così tante da tornare subito alla carica e lasciare subito ammutolito il buon Mourinho, che un po' imbarazzato per esser stato imbrigliato da una cenerentola, faceva i complimenti al collega e confessava di aver preparato pure la gara con un certo manierismo. Era solo un tocco di colore in quello che è diventato forse il gennaio più emozionante della storia del Cagliari. Due gol (a zero) all'Udinese, quattro schiaffi alla Lazio, la rivincita con Giampaolo e il capolavoro contro la Juventus. Se anche questa volta si avessero effetti di questo tipo dopo la sosta, i tifosi del Cagliari sarebbero a rischio capogiro. nove gare alle fine dei conti, nove gare importanti e impegnative. Il cinque aprile si torna in campo contro il Catania di Zenga lontano cinque punti dal settimo posto rossoblù. E che dire delle gare successive contro Fiorentina,
Napoli, Sampdoria, Palermo e Roma. Attualmente sgomitano, sono troppo vicine tra loro. Poi l'Inter. Sarà una gara
condita dal botta e risposta tra Mourinho e Allegri. Poi, l'ultima prova in trasferta contro l'Udinese. E chissà se allora i giochi saranno fatti
La Nuova Sardegna - Bobo,il Re Mida del Cagliari
Con 10 reti a nove giornate dalla fine ha già eguagliato il record della scorsa stagione. Marcature pesanti quelle di Robert Acquafresca. L’attaccante, dopo aver ricompensato Ballardini a suon di gol salvezza, anche in questo campionato ha messo su un tesoretto niente male. Per la gioia di Allegri. Il tecnico non gli ha mai messo fretta. Anche perché, chiedendogli e ottenendo un gran lavoro in fase di non possesso, sa bene che la lucidità sotto porta pian piano scema. “Robert ha le carte in regola per diventare un grande attaccante” ha detto Allegri giungendo però secondo. Il primo a battezzare un futuro doc al centravanti del Cagliari è stato Gianfranco Zola: “Ha le qualità dei bomber di razza. Prende palla e ovunque si trovi, pensa al tiro” aveva detto l’ex vice ct dell’under 21. Curiosità: lo scorso anno il campione di Oliena aveva rimproverato Acquafresca per un vezzo sciocco: la maglia sfilata dopo ogni rete con “giallo” al seguito.
Adesso, Bobo segna e non sfila più la maglia. E oltre a far impazzire i migliori difensori della A, dopo le chiamate di Casiraghi, anche Marcello Lippi lo tiene d’occhio. Arriverà la chiamata in azzurro? Intanto, per i tifosi del Cagliari è un altro talento che va via lasciando il segno nella storia rossoblù. L’Inter che si avvia a conquistare il quarto scudetto di fila, come da accordi con Cellino nel giugno 2008, lo aspetta. Lui, sul tema, di recente ha nicchiato. A Milano potrebbe fare panchina. Ci sta. “Al futuro non ci penso. Ora quel che conta e dare il massimo per il Cagliari” ha sempre ripetuto come una sorta di mantra. Insomma, idee chiare. Anche grazie a una famiglia di ferro, papà piemontese e mamma polacca, che venera con trasporto.
Sull’argomento, una sola piccola esitazione: il dilemma nazionalità, dopo aver ricevuto le attenzioni della Polonia con Boniek in testa. Giusto un attimo. Poi, azzurro my love and forever. Umile, determinato, con la testa giusta per fare il calciatore: un dna che non può che dare i suoi frutti. Tanto che a Torino si mangiano ancora le mani per averlo fatto fuggire. Robert-gol non solo la butta dentro. Ma quando segna mette un sigillo ad alto valore aggiunto sul risultato finale. Infatti, se si spulcia la sequenza delle 10 reti si scopre che il Cagliari non ha mai perso. Ma andiamo con ordine. Acquafresca ha segnato il primo gol stagionale a Torino con i granata, gara finita 1 a 0 per il Cagliari: un risultato straordinario dopo il pari col Milan in casa e le cinque sconfitte iniziali di fila. Poi, nell’ordine, una rete al Chievo (2-0 in casa), doppietta al Bologna (5-1 in casa), gol partita alla Fiorentina (1-0 in casa), rete del vantaggio con la Reggina (1-1 al Sant’Elia). In totale, sei marcature nel 2008 gestione Allegri. Nel 2009 Acquafresca è partito alla grande: gol del vantaggio, eludendo Samuel e Julio Cesar, a San Siro con l’Inter (1-1 il finale). Una rete all’Olimpico nel 4-1 rifilato alla Lazio, quindi match winner con il Siena in casa (1-0) e infine, altro gol partita domenica al Dall’Ara con il Bologna. Fatta la conta si scopre che i dieci guizzi hanno contribuito a racimolare un totale di 23 punti. Mentre, sono 14 i punti conquistati con il solo Acquafresca in tabellino marcatori. Un bottino che giustamente tiene gli addetti ai lavori con le orecchi ben dritte. Un esempio? L’Inter potrebbe ritrovarsi con l’organico avanzato al completo. Bobo ambisce legittimamente a giocare con continuità. Morale: dopo l’addio al Cagliari è facile possa rientrare nel vortice di scambi di mercato che attendono il club di Massimo Moratti
Unione Sarda - Acquafresca ,i miei goal per il Cagliari
Quando arrivò a Cagliari disse che non avrebbe fatto rimpiangere Suazo. Con i fatti l'attaccante torinese ha sostituito il giocatore honduregno: adesso il bomber è lui. Bravo e scaltro, abile a confermarsi in un mondo dove andare in doppia cifra gol nel giro di due campionati appare difficilissimo. Non segnava da fine gennaio, ma il suo gol vittoria al Bologna gli ha restituito il sorriso e soprattutto la voglia di credere in un futuro tutto dalla sua parte. Eguagliare le reti segnate nel campionato 2007-2008 era uno dei suoi obiettivi (ma in realtà nella passata stagione i gol furono 11, la sua rete al Genoa fu segnalata come autorete), rimane ben poco da dimostrare a questo giovane di belle speranze, un uomo che rifiutò la Nazionale polacca pur di dare vita ai suoi sogni.
Il suo futuro appare sempre più nerazzurro, anche se le ultime dichiarazioni hanno aperto un piccolo spiraglio per i tifosi del Cagliari. Tra un complimento a Ibrahimovic (per Robert il più forte in serie A) e un augurio all'Inter («Sono un tifoso nerazzurro, mi auguro vinca lo scudetto», ha detto nei giorni scorsi Acquafresca), l'attaccante di Allegri non nasconde le sue volontà: giocare, continuare a segnare e farsi notare. Ecco perché Cagliari resta una piazza ideale, persino per un predestinato come lui. Passione per il calcio trasmessa dal padre Pino, primi passi mossi nello sport nelle piscine del suo paese, poi la scommessa calcistica tra le giovanili dell'Alpignano. Lì è nato il giovane Acquafresca, autentico talento emergente del calcio italiano. Il gol regala sempre sensazioni particolari, per l'attaccante del Cagliari segnare una rete è sempre un'emozione fortissima, proprio come la prima volta. Proprio come l'ultima, un gol che regala sogni europei ad un Cagliari mai così forte nelle ultime stagione. Merito anche suo, merito di un attaccante che a lungo è stato corteggiato dalla federazione polacca (lusingata anche dalle ottime relazioni di Kozminski, ex Udinese e Brescia), che lo voleva convincere a indossare la maglia delle giovanili biancorosse. Il bomber, però, ha preferito l'azzurro e il rossoblù. Come appare lontano in questi giorni quel nerazzurro agognato sin da bambino: «Io penso al Cagliari», ha detto qualche giorno fa l'attaccante, «non sto malvolentieri in un posto. Penso soprattutto ai compagni che qui mi hanno dato molto e mi aiutano. In questo campionato penso e continuerò a pensare da giocatore del Cagliari. La stagione è ancora lunga, del resto, e la speranza di poter centrare la qualificazione in Coppa Uefa ci spinge ad impegnarci sempre di più e a non distrarci con altre considerazioni. Adesso che abbiamo finalmente superato la quota salvezza, siamo in grado di chiudere in bellezza il campionato e toglierci parecchie soddisfazioni».
Dichiarazioni vere, che lasciano il segno e fanno pensare. Da una parte e dall'altra: adesso Robert è a un gol dal record assoluto, le 11 reti segnate in B col Treviso: manca poco all'ennesimo obiettivo. Il più importante, la salvezza con il Cagliari è stata raggiunta, e lui 10 gol in 28 partite e 1828 minuti giocati, sa bene che i traguardi da conquistare sono ancora tanti. L'Europa bussa alle porte, il Cagliari vuole rispondere, Acquafresca a giugno avrà le finali dell'Europeo Under 21 con la Nazionale. Potrebbe essere un antipasto, comunque vada, checché ne dica Mourinho: per Robert, infatti, ci sarà sempre un posto nel cuore di Allegri.
juninho85
25-03-2009, 09:55
Tra Carrizo e Muslera spunta Marchetti
Iniziano a girare voci che vedono ormai Carrizo lontano dalla Lazio il prossimo anno, Muslera ha ancora due mesi per allontanare ogni ombra e convincere definbitivamente del suo valore tutto l'ambiente biancoceleste. nasce così l'idea Marchetti, già seguito in passato. La stagione che Federico Marchetti sta mettendo insieme con il Cagliari, a Formello non è passata inosservata. E la Lazio si è iscritta alla lista delle squadre pretendenti. Marchetti è il portiere del momento, il migliore insieme a Julio Cesar per rendimento in Italia. Il suo cartellino è di proprietà dell'AlbinoLeffe, ma il Cagliari ha dalla sua un riscatto della metà a cifre già prefissate. Scontato che Cellino approfitti dell'occasione.
Già diverse squadre si sono interessate a lui come il Milan e la Roma. La Lazio osserva, senza perdere di vista la situazione. Marchetti piace e i rapporti con il Cagliari sono buoni, specie dopo la risoluzione dell'affare Foggia la scorsa estate. L'unico rimpianto per il club biancoceleste potrebbe essere quello di acquistare (eventualmente) il giocatore, con cifre ben diverse rispetto a quelle dello scorso anno, quando già fu segnalato al presidente Lotito, ma qualcuno gli consigliò poi di soprassedere sull'acquisto. Oggi la quotazione è almeno sette volte superiore. Alla luce dei fatti c'è solo una cosa da fare quindi, aspettare. Osservare come si evolveranno le rispettive situazioni di Carrizo e Muslera, e poi eventualmente agire.
si,di gomma!:asd:
juninho85
25-03-2009, 11:09
Esclusiva TuttoCagliari - L'agente di Canini: "Resta a Cagliari, nonostante le richieste"
Michele Canini, dopo un periodo tribolato dagli infortuni, è ritornato a ritagliarsi uno spazio importante nel Cagliari. Il centrale rossoblù gioca con continuità ed è ritornato ai suoi livelli. Il suo procuratore Renzo Contratto, ai microfoni di TuttoCagliari.Net ,ci ha spiegato la situazione contrattuale di Canini e i suoi progetti per il futuro.
Signor Contratto, qual è attualmente la situazione contrattuale del suo assistito Michele Canini ?
"Michele ha rinnovato il suo contratto con il Cagliari nell'estate scorsa, firmando un prolungamento fino al 2012. Questo perchè tra il mio assistito e il presidente Cellino c'è un rapporto di stima e fiducia reciproca. Il Cagliari ha dimostrato di credere in Canini anche quando Michele ha attraversato brutti periodi per via degli infortuni. Da qui è arrivato il rinnovo per altre 3 stagioni".
Qualche squadra si è fatta avanti per chiedere informazioni sul suo assistito?
"Sì, parecchie squadre mi hanno chiesto informazioni, sia nella sessione estiva che in quella invernale.Squadre italiane e anche straniere. Niente però di concreto. Anche perchè Canini, rinnovando la scorsa estate, ha sposato quella che è la filosofia del Cagliari. Cellino ha sempre creduto in lui, offrendogli un adeguamento o un prolungamento del contratto anche in periodi poco positivi per il giocatore. E questa è una cosa che non va dimenticata assolutamente. Se un giorno Canini dovesse lasciare il Cagliari, lo farà solo in sintonia con le decisioni della società e del presidente".
Quindi ci può garantire che Canini la prossima stagione sarà ancora in maglia rossoblù ?
"In questo momento credo proprio di poter dire che sarà così".
Esclusiva TuttoCagliari - L'agente di Canini: "Resta a Cagliari, nonostante le richieste"
Michele Canini, dopo un periodo tribolato dagli infortuni, è ritornato a ritagliarsi uno spazio importante nel Cagliari. Il centrale rossoblù gioca con continuità ed è ritornato ai suoi livelli. Il suo procuratore Renzo Contratto, ai microfoni di TuttoCagliari.Net ,ci ha spiegato la situazione contrattuale di Canini e i suoi progetti per il futuro.
Signor Contratto, qual è attualmente la situazione contrattuale del suo assistito Michele Canini ?
"Michele ha rinnovato il suo contratto con il Cagliari nell'estate scorsa, firmando un prolungamento fino al 2012. Questo perchè tra il mio assistito e il presidente Cellino c'è un rapporto di stima e fiducia reciproca. Il Cagliari ha dimostrato di credere in Canini anche quando Michele ha attraversato brutti periodi per via degli infortuni. Da qui è arrivato il rinnovo per altre 3 stagioni".
Qualche squadra si è fatta avanti per chiedere informazioni sul suo assistito?
"Sì, parecchie squadre mi hanno chiesto informazioni, sia nella sessione estiva che in quella invernale.Squadre italiane e anche straniere. Niente però di concreto. Anche perchè Canini, rinnovando la scorsa estate, ha sposato quella che è la filosofia del Cagliari. Cellino ha sempre creduto in lui, offrendogli un adeguamento o un prolungamento del contratto anche in periodi poco positivi per il giocatore. E questa è una cosa che non va dimenticata assolutamente. Se un giorno Canini dovesse lasciare il Cagliari, lo farà solo in sintonia con le decisioni della società e del presidente".
Quindi ci può garantire che Canini la prossima stagione sarà ancora in maglia rossoblù ?
"In questo momento credo proprio di poter dire che sarà così".
Ma lol il procuratore fa Contratto di cognome... Mai più cognome azzeccato XD
Parlando di Canini secondo me non è tornato ancora ai livelli del passato, prima gli errori che abbiamo visto nelle scorse partite non li faceva...
juninho85
25-03-2009, 20:43
Salernitana, Pinna piace a molti: a luglio è libero
E' stato uno dei maggiori protagonisti della prima, esaltante, parte di stagione della Salernitana in Serie B ed uno dei migliori portieri del campionato cadetto: Salvatore Pinna è stato misteriosamente accantonato dalla società granata, che ha acquistato Berni dalla Lazio nel mercato invernale per sostituirlo. In scadenza di contratto con i granata, ora il 33enne portiere di Sassari è finito nel mirino di diversi club vista la stima guadagnatasi nelle ultime stagioni: a luglio, quando sarà svincolato, arriverà dunque inevitabilmente il divorzio da Salerno, salvo un clamoroso ribaltone tra i pali campani.
ve lo ricordate?magari venisse a fare il secondo!!!:ave:
juninho85
25-03-2009, 20:52
Allegri: "Abbiamo ampi margini di miglioramento"
Il Cagliari ha ripreso oggi a Decimomannu, con una serie di test atletici, gli allenamenti dopo l'ottima prestazione di Bologna. Come di consueto, a margine della prima seduta settimanale, ecco l'analisi di Massimiliano Allegri: "La squadra ha interpretato bene la partita. Ha gestito bene la palla, creando dei pericoli e subendo solo l'occasione di Valiani alla fine del primo tempo. Penso che con l'aumento delle temperature i ritmi si abbasseranno e diventerà fondamentale saper tenere la palla - spiega il tecnico rossoblù -. Questa squadra è stata criticata, ma non dimentichiamo che abbiamo perso col Milan, potevamo battere il Torino, e col Genoa è andata come sappiamo. Abbiamo pareggiato col Chievo, che ha inanellato tre vittorie e contro di noi ha sofferto. Non si può sempre vincere".
Tre punti fondamentali che permettono al Cagliari di riagganciare il treno verso quella che dal prossimo anno si chiamerà Europa League: "Non dico che sarà facile: evitiamo i voli pindarici. E' vero che siamo a 4 punti dal piazzamento per l'Europa, ma è altrettanto vero che a 4 punti c'è una squadra forte come la Roma, e insieme a noi ci sono formazioni del calibro di Palermo e Lazio. Andiamo avanti cercando di fare più punti possibile. Ma sono fiducioso - dice Allegri -. Questa squadra ha ampi margini di miglioramento. Il Presidente mi ha affidato 20 giocatori dello stesso livello. Poi è chiaro che la squadra acquista una sua fisionomia, e qualcuno è più sacrificato degli altri. Però chi entra, mi riferisco ai vari Matri, Parola, Astori, per non dire di Lazzari, non fa mai mancare il suo contributo".
Finale di campionato non facilissimo: "A parte la Reggina, affronteremo tutte squadre di classifica medio alta - analizza l'allenatore toscano -. Dopo la sosta abbiamo il Catania: cerchiamo di sfruttare il turno casalingo".
juninho85
26-03-2009, 07:41
Unione Sarda - Allegri non vuole fermarsi
Potenza di una vittoria. «La gara di Bologna ci ha dato lo slancio per affrontare al meglio queste ultime nove partite e inseguire un obiettivo che sembrava perso dopo la sconfitta con il Genoa».
Già, l'obiettivo. Max Allegri è disposto pure a definirlo «Coppa Uefa», purché vengano evidenziati i presupposti, le condizioni ambientali e le difficoltà. «Cercheremo di avvicinare il più possibile chi ci sta davanti», assicura l'allenatore del Cagliari, «comunque non sarà semplice, per questo non facciamo voli pindarici», tiene a precisare, «perché se è vero che il sesto posto dista quattro punti, è altrettanto vero che lo occupa la Roma, è già basta il nome. Inoltre a lottare insieme a noi ci sono Lazio e Palermo, non proprio le ultime arrivate».
La primavera che non ti aspetti, e il sorriso del tecnico livornese rispecchia lo stato d'animo di un'intera squadra. «Ora inizia un altro campionato», ammette incrociando le braccia e allungando le gambe sotto la scrivania della sala stampa, come se già pregustasse chissà quale impresa eccezionale. «Sicuramente ci divertiremo», la premessa, «ventisette punti in palio non sono pochi, e a parte la sfida con la Reggina alla terzultima giornate, affronteremo solo squadre di alta classifica», paradossalmente gli avversari ideali per questo Cagliari. E ci saranno pure gli scontri diretti con Fiorentina e Roma, il primo a Firenze alla vigilia di Pasqua, il secondo al Sant'Elia il 10 maggio. «Innanzitutto vediamo come va la partita con il Catania».
Il solito Allegri, pratico e razionale per quanto voglioso di centrare un traguardo prestigioso. Intanto prova a sfruttare la pausa per la Nazionale. «I test di forza e resistenza hanno confermato che non siamo in calo, semmai in crescita». Non un dettaglio. «Il caldo si farà sentire sempre di più, di conseguenza si abbasseranno i ritmi delle gare, il possesso della palla sarà fondamentale, e anche a Bologna la mia squadra ha dimostrato di saperlo fare in scioltezza». Forse avrebbe preferito tornare subito in campo, il tecnico rossoblù. «Forse». Già, il suo solito ragionamento, fatto in passato, ribadito domenica sera a Bologna e ancora ieri ad Assemini alla ripresa degli allenamenti: «Pausa giusta se battiamo il Catania, inopportuna se perdiamo». Semplice, no?
Sul più bello il Cagliari c'è. Eppure aveva conquistato soltanto due punti nelle quattro partite prima di Bologna. «Forse perché prima avevamo un buon vantaggio». E forse le dirette concorrenti non corrono poi così tanto. «Eccetto Inter, Juventus e Milan, nel girone di ritorno è difficile fare punti per tutti. Lo stesso Genoa in più ha la vittoria proprio sul Cagliari». E pure l'uomo, dopo l'espulsione di Cossu, che gli ha consentito di ottenerla, pensa ma non dice Allegri. Ma il suo sorriso vale più di mille parole.
Rush finale da brividi. L'allenatore rossoblù prova a prenderlo di petto. È in serie A da ventinove giornate e già sente il profumo dell'Europa. «In questo primo anno ho capito due cose importanti», rivela, «la prima è che la gestione del gruppo è fondamentale. La seconda è che bisogna sempre cercare il gol pur mantenendo un certo equilibrio». Numeri dell'intero campionato alla mano. «In 290 partite solo tredici sono finite zero a zero». E Cagliari all'attacco. «Bisogna pertanto giocare sempre al limite delle proprie possibilità e, soprattutto, essere propositivi». Non a caso i rossoblù sono settimi a nove giornate dalla fine. Il ct Lippi per ora temporeggia (Conti, Cossu, Biondini e Marchetti sono da tempo nel mirino azzurro). «Fosse per me», dice Allegri, «ce li manderei tutti in Nazionale». Intanto se li tiene stretti volentieri.
Il Sardegna - Cagliari, ancora tanta birra in corpo
Pareva un'eternità. Quattro turni senza vittoria pesavano. Soprattutto quest'anno. Ma Allegri si interrogava su
eventuali mancanze. E il punto interrogativo dell'appagamento sempre latente. «Anche se non ho mai dubitato dei valori
di questo gruppo» vuole immediatamente puntualizzare. Brusca frenata nelle ultime settimane, poi ripartenza. In un
campo come quello di Bologna, per nulla ospitale, vista la precaria posizione di classifica della formazione di casa. «Ed una conferma: non siamo ancora sazi. Abbiamo tanta birra in corpo, per cui possiamo fare molta strada. E raccogliere il
massimo». Ora la classifica è tornata a luccicare. quattro punti dalla Roma, costruita, quest'ultima, per raggiungere
ben altre mete. Sette dalla Fiorentina. Un flash. Contro giallossi in casa e gigliati fuori, il giorno prima di Pasqua ci si giocherà una bella fetta d'Europa. Alla faccia dei pronostici iniziali. «Un attimo, c'è prima il Catania. Guai a fidarsi.
Sta sotto di noi solo di cinque punti. È una squadra che sa giocare a calcio. Solo dopo la partita contro la squadra di
Zenga penseremo alla Fiorentina ». Prima di tutto, però, il meritato riposo. L'ultimo proposto dal torneo. Prima del rush finale. Come ripartirà il Cagliari dai blocchi Gioverà la sosta «non so - ironizza il tecnico – Assicuro tutti che potrò dirlo a fine gara con i siciliani. Se il risultato ci premia vorrà dire che è stata redditizia, altrimenti...». E giù un sorrisetto sarcastico. Alla Mefisto. Si respira un bel clima ad Assemini. Forza dei nervi distesi e della svolta positiva intrapresa
dalla stagione. ora che i primi tepori estivi fanno capolino c'è anche maggior predisposizione al sacrificio. Pesa
meno la quotidianità. «Durante questa settimana cercheremo di curare il particolare. Guai a sentirsi arrivati. Ad apparire
perfetti e specchiarsi. C'è ancora tanto da lavorare. Tenteremo di sfruttare la domenica di sosta tastando pure il nostro polso sotto l'aspetto fisico. Stiamo facendo dei test mirati, che mostrano una buona condizione atletica». E magari di provare qualche soluzione alternativa. A Bologna è già successo. L'allenatore cagliaritano ha inserito, nella ripresa, Matri al posto di Biondini infortunato. I puristi avranno strabuzzato gli occhi. Tre attaccanti più Lazzari per nove minuti. Squadra sbilanciata innegabilmente in avanti. Poi Allegri ha rimesso la cose a posto inserendo Parola per Acquafresca: «niente di catastrofico. Abbiamo tenuto il campo senza patemi. quella soluzione potrei riproporla». Avviso ai naviganti. Il Cagliari non ha paura. Però qualcuno potrebbe cominciare ad averne di lei. Domenica scorsa quasi nessuno si è accorto della mancanza di Cossu. «Merito del complesso. ho sempre detto che, chiunque viene utilizzato, risponde sempre al meglio». Ora il futuro. «Dovremo giocare sempre con squadre di alta classifica, eccetto ovviamente la Reggina». Poi una riflessione finale: «questo primo mio torneo alla guida di una squadra di serie A mi ha insegnato una cosa: è fondamentale la gestione del gruppo. Poi devi fare un calcio equilibrato. Propositivo. Che ti consenta di puntare sempre
alla vittoria. Basti pensare che, in 29 giornate, quindi 290 partite, ci sono stati solo tredici 0-0. Un'inezia». Un accenno alla nazionale. Con riferimento al Cagliari. «della nostra squadra ci sono elementi giovani. no, non mi aspettavo che Lippi
chiamasse qualcuno. Magari accadrà in seguito». Test di forza e resistenza per i giocatori rossoblù alla ripresa degli allenamenti. Differenziato per Pisano, Magliocchetti e Diego Lopez distorsione caviglia. Per tutti e tre c'è ottimismo contro il Catania, considerato che domenica ci sarà la sosta per gli impegni della nazionale.
La Nuova Sardegna - Uefa, non piu' parolaccia
Si può sognare. O almeno crederci parrebbe il miglior viatico per consumare queste ultime nove entusiasmanti giornate di campionato. Massimiliano Allegri, del resto, non si nasconde: “La parola Uefa si può pronunciare - ha detto ieri il tecnico del Cagliari in conferenza stampa - l’importante è far capire alla gente che l’impresa non è per niente facile. Da ora in avanti fare punti in campionato sarà sempre più arduo».
«Gli avversari avranno la stessa nostra necessità, quella di conquistare il prima possibile i propri obiettivi stagionali”. Il tecnico livornese appare cautamente fiducioso. “Ho a disposizione una squadra che ha ancora ampi margini di miglioramento e che sta molto bene fisicamente - ha continuato - la vittoria di Bologna ci ha dato ulteriore consapevolezza”.
Il calendario, invece, non è clemente coi colori rossoblù. “A parte la Reggina dovremo affrontare tutte squadre che oggi occupano la parte sinistra della classifica - continua - poi arriverà anche il caldo a peggiorare la situazione. Per questo dovremo lavorare al meglio sulla condizione atletica e sulla gestione della palla durante la partita”.
Il mister, che già pensa alla sfida col Catania in casa dopo la sosta per la nazionale, fa poi un passo indietro sulla bella vittoria in terra emiliana. “Abbiamo interpretato bene la partita, giocando un buon calcio. Sono felice per la squadra soprattutto dopo le ingiuste critiche piovute dopo il pareggio col Chievo”.
A Bologna, poi, si è vinto senza l’apporto di Cossu. “Andrea è mancato anche in altre circostanze e Lazzari ha fatto molto bene al suo posto. Ha piedi e forza fisica. Bravo però anche Astori, entrato concentrato a gara in corso. La forza di questa squadra è proprio quella di essere composta da 18-20 giocatori tutti sullo stesso livello anche se con caratteristiche differenti”.
L’allenatore del Cagliari prosegue soffermandosi su quanto appreso al suo primo anno in A. “Ho capito che non si può lasciare niente al caso e che devi giocare un calcio equilibrato ma propositivo - ha spiegato - dal 31 agosto ad oggi sono state disputate 29 giornate ma si sono registrati soltanto 13 zero a zero. Significa che in serie A, prima o poi, il gol lo prendi. Ecco perché devi giocare per farne”.
Poi il capitolo Nazionale, con annessa velata bacchettata per Cassano. “Il suo problema è talmente lungo da non potersi risolvere così facilmente - ha detto Allegri - Lippi sa che il giocatore ripeterebbe gli stessi errori e che questo non andrebbe a favore della squadra”.
E i giocatori del Cagliari? Quando vestiranno l’azzurro? “Sono certo che il ct stia visionando tutto ciò che accade in campionato con meticolosa attenzione. Il Cagliari ha giocatori di valore e particolarmente giovani. Presto arriverà anche il loro momento”.
Mah tutto sto parlare di UEFA. Ricordiamoci che la finale di coppa italia deve essere Juventus-Inter se vogliamo andare in UEFA tramite il 7° posto... La juventus all'andata ha perso 2-1 e l'inter 3-0.
Il 6° posto sinceramente mi sembra inagganciabile, troppe grandi squadre. Comunque provarci non costa nulla.
juninho85
27-03-2009, 08:43
L'agente di Lazzari: "Andrea vuole restare in rossoblu"
Giorgio Parretti, procuratore di Andrea Lazzari ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net. L'oggetto del discorso, ovviamente, il futuro del fantasista bergamasco, attualmente in comproprietà tra Cagliari e Atalanta.
Signor Parretti, che spiragli si aprono sul futuro di Andrea Lazzari?
"Le società ancora non si sono parlate, ma noi abbiamo espresso chiaramente la nostra volontà. Il desiderio del giocatore è quello di restare a Cagliari, e di diventare rossolbu al 100%. Penso che la sua volontà avrà indubbiamente un certo peso".
L'impiego col contagocce fino a questa parte della stagione non ha dunque influito sulla scelta del giocatore?
"Lui sta benissimo qui. Ha un rapporto chiaro e sincero con Allegri. Tra i due c'è grande stima e un progetto concreto, che prevede una crescita graduale del giocatore. Per quest'anno si sapeva che la concorrenza sarebbe stata dura, Fini, Cossu e Jeda sono ottimi giocatori. E' chiaro che a lui piacerebbe giocare sempre titolare, ma la volontà è quella di restare a Cagliari e ritagliarsi qualche spazio in più nelle prossime stagioni".
L'ottima stagione della squadra può aver avuto il suo peso nella scelta di Lazzari?
"Sicuramente quando le cose vanno bene tutto è più facile, ma all'inizio le cose non andavano così bene. Lui qui ha trovato un bell'ambiente, una società sana e un ottimo rapporto di fiducia con l'allenatore".
Il giocatore ha grandi qualità. Avete ricevuto notizia di altre società interessate?
"Non le cerchiamo proprio, e per il momento loro non cercano noi, ma non ci interessa. Il nostro desiderio è solo quello di restare a Cagliari e continuare quest'esperienza".
OTTIMA NOTIZIA :ave:
la strada sembra quella giusta, tenere quasi tutti se è possibile, la cosa più bella è che tutti vorrebbero restare nonostante qualche interessamento di grandi squadre, quindi elogio alla società per aver lasciato lavorare tutti con tranquillità, e grande merito ad Allegri per aver tenuto il gruppo unito dopo le prime 5 partite.
L'agente di Lazzari: "Andrea vuole restare in rossoblu"
Giorgio Parretti, procuratore di Andrea Lazzari ha parlato in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net. L'oggetto del discorso, ovviamente, il futuro del fantasista bergamasco, attualmente in comproprietà tra Cagliari e Atalanta.
Signor Parretti, che spiragli si aprono sul futuro di Andrea Lazzari?
"Le società ancora non si sono parlate, ma noi abbiamo espresso chiaramente la nostra volontà. Il desiderio del giocatore è quello di restare a Cagliari, e di diventare rossolbu al 100%. Penso che la sua volontà avrà indubbiamente un certo peso".
L'impiego col contagocce fino a questa parte della stagione non ha dunque influito sulla scelta del giocatore?
"Lui sta benissimo qui. Ha un rapporto chiaro e sincero con Allegri. Tra i due c'è grande stima e un progetto concreto, che prevede una crescita graduale del giocatore. Per quest'anno si sapeva che la concorrenza sarebbe stata dura, Fini, Cossu e Jeda sono ottimi giocatori. E' chiaro che a lui piacerebbe giocare sempre titolare, ma la volontà è quella di restare a Cagliari e ritagliarsi qualche spazio in più nelle prossime stagioni".
L'ottima stagione della squadra può aver avuto il suo peso nella scelta di Lazzari?
"Sicuramente quando le cose vanno bene tutto è più facile, ma all'inizio le cose non andavano così bene. Lui qui ha trovato un bell'ambiente, una società sana e un ottimo rapporto di fiducia con l'allenatore".
Il giocatore ha grandi qualità. Avete ricevuto notizia di altre società interessate?
"Non le cerchiamo proprio, e per il momento loro non cercano noi, ma non ci interessa. Il nostro desiderio è solo quello di restare a Cagliari e continuare quest'esperienza".
OTTIMA NOTIZIA :ave:
Grande notizia!!!
juninho85
30-03-2009, 08:45
link (http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=145555)
fatevi due risate va :asd:
juninho85
30-03-2009, 08:49
Unione Sarda - Corsa a ostacoli per l'Europa
Cagliari avanti tutta e già aprile potrebbe essere il mese della verità. Obiettivo sesto posto, l'ultimo utile per salire sul treno italiano che porta in Europa (a meno che le semifinali di Coppa Italia non riservino clamorosi colpi di scena liberando così anche il settimo). La Roma (oltre al vantaggio di quattro punti) ha tutt'altro spessore tecnico, più esperienza, certo, ma anche le insidie maggiori e - tra l'altro - non gode affatto di buona salute visiti i tanti infortuni (nell'ultima gara contro la Juve, eccetto Montella e il portiere, l'intera panchina era composta da giocatori della Primavera). Prima dell'appuntamento del Sant'Elia, affronterà in rapida successione il Bologna (affamato di punti), la Lazio (il derby è sempre un'incognita), il Lecce (in piena corsa salvezza), la Fiorentina (a Firenze!) e il Chievo (una delle squadre più in forma del campionato). Il Cagliari, invece, dovrà vedersela con il Catania in casa, la Fiorentina in trasferta (la gara della vigilia di Pasqua, però, riserva sempre delle sorprese), quindi Napoli e Sampdoria (formazioni che non hanno più tanto da chiedere alla stagione) prima del big match con il Palermo (in Sicilia) che al momento ha gli stessi (quarantadue) punti dei rossoblù.
La spallata in cinque gare. Sino alla sedicesima giornata di ritorno, da brividi, Cagliari-Roma potrebbe, infatti, segnare una svolta nel campionato del Cagliari. Che ha ritrovato la verve dei bei tempi e, soprattutto, ha un finale di torneo (sulla carta) in discesa visto che dovrà giocare le ultime tre partite contro la Reggina (il 17 maggio i calabresi potrebbero essere già retrocessi), l'Inter (quasi certamente già scudettata) e l'Udinese (fuori ormai da tutti i giochi).
Del resto Allegri lo ha tenuto a precisare in più di un'occasione: «Finite le gare con squadre disperate che lottano per la salvezza, ora possiamo davvero divertirci». Paradossalmente, la formazione rossoblù potrebbe addirittura insidiare ancora la quinta piazza della Fiorentina. In questo caso il destino ha i tempi più ristretti: il faccia a faccia tra viola e rossoblù è in programma, infatti, l'11 aprile al Franchi.
Appare troppo, importante, invece il distacco (nove punti) dal Genoa che attualmente occupa il quarto posto. E sfogliando classifica e programma il rimpianto aumenta: se, infatti, il Cagliari avesse vinto lo scontro diretto dello scorso 15 marzo (condizionato dall'espulsione, ingiusta, di Cossu e dagli errori sotto porta di Matri e Fini), ora sarebbe a un solo punto dalla Roma e tre lunghezze sotto i liguri (ora ai preliminari di Champions) che hanno, forse, il calendario più insidioso tra tutte le squadre che inseguono l'Europa.
Rush finale da capogiro e Coppa Uefa nel mirino dei rossoblù. A dir il vero anche il settimo posto (quello che oggi Allegri contende all'ex Ballardini) sarebbe ancora sufficiente per centrare una storica qualificazione in caso di finale di Coppa Italia Juventus-Inter.Ma i nerazzurri di Mourinho hanno già un piede fuori dalla Tim Cup avendo perso addirittura 3-0 l'andata a Marassi con la Samp (la Lazio ha, invece, battuto 2-1 la Juve a Roma). Le gare di ritorno si disputeranno il 22 e il 23 aprile.
Così il Cagliari - se ancora vuole coltivare sogni di gloria senza dover dipendere dall'esito della Coppa Italia - dovrà puntare dritto al sesto piazzamento e fare così la corsa sulla Roma. «Difficile in questi casi stilare tabelle, non si può fare lo stesso discorso che abbiamo sempre fatto per la salvezza, non esiste una quota Uefa vera e propria», ha spiegato giusto l'altro giorno il terzino rossoblù Agostini. Pertanto l'unico punto di riferimento - se tale si può considerare - sono i sessanta punti ottenuti lo scorso anno dalla Sampdoria (sesta appunto dietro Inter, Roma, Juventus, Fiorentina e Milan) e i cinquantotto del Palermo (identico piazzamento) della stagione precedente ancora. I precedenti fanno storia a sé, ma sono indicativi, nel senso che i rossoblù nelle prossime nove partite dovrebbero conquistare (almeno) un bottino che varia tra sedici e i diciotto punti. In pratica sei vittorie, compresa quella con la Roma, naturalmente.
La Nuova Sardegna - Volata finale a caccia della Roma
Caccia alla Roma? Perché no. Ovviamente, il Cagliari, anche dall’alto dei suoi 42 punti, continua a indossare il saio della modestia. Cautela e voglia di dare il massimo, sono la parola d’ordine. «Proveremo ad andare il più avanti possibile» ha detto Daniele Conti. «Adesso, proseguiamo su questa strada per levarci altre importanti soddisfazioni», ha sottolineato il tecnico Allegri.
Allenatore e vice capitano hanno speso concetti interessanti sulle prospettive europee. Dato uno sguardo alla classifica, entrambi hanno chiamato in causa la Roma. Inevitabile il raffronto. Con un occhio al calendario e un altro alle forze in campo. Senza scordare obiettivi, rose e investimenti iniziali.
La corsa Uefa. A nove gare dalla fine, con 42 punti - a quattro dalla Roma - e il Genoa che ha blindato il quarto posto, c’è poco da tergiversare. Per Lopez e soci, prenotare un seggiolino sulla giostra dell’Uefa passa dallo scontro con i giallorossi. Prima a distanza, poi, faccia a faccia al Sant’Elia il 10 maggio. «Spero che quando incontreremo la Roma ci siano ancora possibilità di andare in Uefa», ha spiegato Conti. «Siamo a 4 punti dal sesto posto, lì c’è una signora squadra, la Roma. Ci proviamo», ha sintetizzato Allegri. Il quadro è nitido. Senza scordare Palermo (42 punti), Lazio (41) e Atalanta (37). Per valori, piazza e organico ci sono anche Napoli (37), Udinese e Samp (36). Ma la distanza è tanta. Di fatto, è innanzi tutto con Totti e compagni che i rossoblu dovranno fare i conti.
Il count down. Da qui a domenica 10 maggio, scontro diretto al Sant’Elia, tra Roma e Cagliari è complicato intuire chi possa essere in vantaggio. Gli Allegri-boys hanno tre trasferte dure (Fiorentina, Samp e Palermo). Domenica ricevono il Catania, poi, il 19 aprile, il Napoli di Donadoni. I giallorossi, domenica hanno il derby con la Lazio. Poi, la trasferta a Firenze. Le tre gare all’Olimpico sono ad alzo zero: infatti, De Rossi e soci sfidano formazioni inguaiate nella lotta salvezza. Nell’ordine, Bologna, Lecce e Chievo.
Il calendario. Dopo Cagliari-Roma si procede così: Cossu e soci vanno a Reggio Calabria (durissima: la Reggina deve salvarsi), la Roma ha in casa il Catania in casa (facile, la squadra di Zenga potrebbe essere appagata). Quindi, i rossoblu ricevono l’Inter: l’augurio è che Ibra e compagni abbiano già chiuso la questione scudetto. Mentre la Roma è a San Siro col Milan: match duro su tutti i fronti. Infine, il 31 maggio, ultima giornata, i rossoblu vanno a Udine (magari, senza tanto da chiedere) mentre i capitolini ricevono il Toro, che potrebbe ancora essere a caccia di punti per stare in A. Premesso che ipotesi e valutazioni a tavolino lasciano il tempo che trovano, si intravede una prima parte in cui la Roma ha più discesa. E una seconda tranche dove può avere la meglio il Cagliari.
Quota 52. Per centrare le coppe europee - le previsioni le sbaglia solo chi le fa - dovrebbero servire 52 punti. Dunque, al Cagliari ne servono almeno altri 10. Da reperire in casa (ipotesi exploit: 3 con Catania e Napoli, uno con l’Inter). E in trasferta: uno o meglio, 3 a Udine. Si vedrà. Certo, potrebbe andare diversamente. Ma anche in senso opposto. Intanto, a Palermo e a Genova non è impossibile fare risultato. E con la Roma? Non rimane che giocarci alla morte. Però, la sensazione che conta è un’altra: la qualità delle motivazioni e la freschezza del gruppo. La partita vera, da qui alla fine e al di là di quel che progetta la presidenza, si gioca su questo terreno. E Allegri, conoscendolo, non mollerà di un’unghia. Idem, la squadra.
Il Sardegna - Buon rendimento fuori casa
Al principio Massimiliano Allegri aveva stupito un po tutti. Innovativo, perchè portava lo stesso coraggioso e sfacciato atteggiamento tattico in casa come in qualsiasi stadio d��Italia. Dopo il San Paolo di Napoli, prima vera trasferta da brivido, bocche aperte all’Olimpico contro la Roma. Neanche li sul 2-1 e poi 2-2 il tecnico aveva pensatodi blindare la porta. Soffocare il calcio, proprio non è da lui. Di quel giorno magari porta con s�� qualche strascico di pentimento.
O forse no. Perche comunque quel Cagliari all’Olimpico nonostante la sconfitta finale per 2-3 aveva sconvolto in positivo il panorama calcistico italiano. Inoltre è così che la squadra rossoblù ha trovato l’equilibrio che tuttora l’accompagna: la sua verve offensiva ha trovato la sua forza nella difesa.O meglio, 20 reti subite e 17 realizzate fuori casa sono un dato importante per una squadra come il Cagliari. Certo che quel 4-3-1-2 dal quale Allegri non si è mai staccato non sarebbe
stato così efficace se il tecnico non avesse avuto i giocatori giusti. Titolari e seconde linee. La trasferta con la Lazio è stata vinta con un risultato fantascientifico 1-4 con in campo contemporaneamente Lazzari, Jeda, Matri e Acquafresca. Praticamente 4 attaccanti schierati dal primo minuto. Allegri lo ha fatto anche domenica scorsa in corso gara contro il Bologna. E qualcosa del genere era accaduta anche contro l’Inter. Mourinho inseriva un attaccante dopo l’altro e Allegri rispondeva allo stesso modo. Meno difensori avevano loro, più possibilità avevamo noi di segnare��, aveva detto Allegri a fine gara per giustificare Lazzari, Cossu, Jeda, Acquafresca, Matri insieme in campo contemporaneamente contro i campioni d’Italia. Detto ciò non resta che esaminare i risultati avuti finora lontano dal Sant’Elia. stupiscono. Perchè
mancano ancora 5 trasferte ma il Cagliari ha gia’ 2 punti in più di quanti ne avesse raccolto nel campionato precedente 13. Quattro vittorie, tre pareggi e sette sconfitte là dove giocare è più difficile. Il miglioramento è la prova della crescente maturità della squadra, forte dei propri mezzi anche lontano dal calore del Sant’Elia. un buon dato, considerando in cosa consiste il finale. Quattro gare in casa e 5 fuori contro Fiorentina, Sampdoria, Palermo e Udinese. Tutti ipotetici scontri diretti. La quinta trasferta con la Reggina ,terzultima gara di campionato sarà ancora più tosta se i calabresi saranno ancora in lotta per la salvezza. Di certo l’apporto della difesa è fondamentale: con Torino e Bologna la porta inviolata
in trasferta è valsa 2 vittorie su 4. I restanti successi sono stati portati via con coraggio. Il gruppo ha seguito la mentalità
del tecnico o il tecnico si è adattato al gruppo? L’uno e l’altro. un mix che ha reso già speciale questa stagione rossoblù
Esclusiva TuttoCagliari - Bisoli: "Sogno la panchina rossoblù"
164 presenze e cinque reti distribuite lungo sei intense stagioni. Cuore e coraggio, Pierpaolo Bisoli è uno dei giocatori più amati dai tifosi del Cagliari tra quelli che hanno vestito la maglia rossoblù negli anni '90. Centrocampista di rottura e uomo-spogliatoio di un Cagliari capace di toccare picchi insperati (leggi semifinale di Coppa Uefa), Bisoli è ora affermato allenatore. Dopo il Foligno, la proficua esperienza nel Cesena: in esclusiva ai microfoni di TuttoCagliari.net il roccioso mediano che fu si racconta.
A Cesena dopo un ottima stagione a Foligno come si trova Pierpaolo Bisoli in Romagna?
"Sono arrivato qui dopo una brutta retrocessione e bisognava gestire una squadra che doveva ripartire con dei giovani. Ci siamo messi d’impegno e con il lavoro e la costanza, componenti fondamentali per raggiungere traguardi importanti, sembra che i risultati stiano arrivando e sono sotto gli occhi di tutti".
Perché ha deciso di intraprendere la carriera di allenatore?
"Ho sempre sperato di rimanere nel mondo del calcio una volta smesse le scarpette chiodate. E' il mio terreno, la mia passione: mi diverto e cerco di trasmettere la mia esperienza agli altri"
Questa estate prima della firma del contratto di Allegri si è parlato di un suo approdo al Cagliari, quanto c’era di vero in questa notizia?
"Direttamente non sono stato contattato, ho letto sui giornali che c’era un interessamento nei miei confronti. Mi ha fatto un immenso piacere, soprattutto perché con il Cagliari ho giocato anni indimenticabili.
Bisoli può avere un futuro come allenatore del Cagliari?
"Ora come ora no, per il semplice motivo che Allegri sta facendo un ottimo lavoro e sono sicuro che resterà ancora tanti anni a Cagliari. Massimiliano sta portando avanti un discorso interessante, ottenendo risultati non di poco conto: al momento la panchina rossoblù è saldamente occupata, ma è ovvio che ritornare in Sardegna un giorno mi farebbe piacere. I miei figli sono nati lì, sono legato all'Isola e la gente di Cagliari è davvero fantastica".
Come vede il Cagliari di Allegri impegnato in queste ultime partite?
"Il Cagliari gioca bene imponendo spesso il proprio gioco: non si tira mai indietro anche contro le grandi della A in cui ha sfoderato sempre ottime prestazioni. Allegri ha trasmesso un ottima mentalità a questa squadra: sono sicuro che in questo finale di campionato potranno togliersi più di qualche soddisfazione".
Sente ancora i compagni di squadra di quella fantastica squadra che riuscì ad arrivare fino alla semifinale di Coppa Uefa?
"Con qualcuno ci sentiamo di più e con qualcuno di meno. Eravamo un grande gruppo e una grande squadra sotto l’aspetto tecnico: quella squadra come prestigio viene subito dopo la squadra dello scudetto di Riva, capace di evocare ricordi importanti che rimarranno per semrpe impressi nel mio cuore e nella mia mente. Siamo riusciti a raggiungere un traguardo di prestigio assoluto, mai più centrato in seguito dal Cagliari".
I motivi che la portarono via da Cagliari?
"L'allenatore di allora (Ventura, ndr) sosteneva che fossi di troppo. Forse ho pagato per il mio carattere esuberante e passionale, ma io in quello che facevo ho sempre messo il cuore e l’impegno, sono sempre stato così".
I tifosi del Cagliari la ricordano sempre con tanto affetto.
"Ho un ricordo stupendo degli anni che ho trascorso a Cagliari e tramite il mio agente che mi mette al corrente di tutto quello che succede in Sardegna, rimango sempre aggiornato sulle vicende del calcio isolano e rossoblù".
juninho85
30-03-2009, 10:10
Cagliari, un progetto che parte da lontano
Da quando Massimo Cellino è divenuto Presidente del Cagliari, anni di gioie e dolori si sono alternati per i tifosi rossoblù. Poco osannato nei successi, il Patron si è spesso trovato ad essere capro espiatorio degli insuccessi della società di Viale la Playa. Per carità, il Presidente ha commesso i suoi errori. Ma stavolta non si possono non riconoscere i grandi meriti dell’imprenditore di Sanluri nella costruzione di questo giocattolo quasi perfetto che sta facendo sognare un’intera isola. Una squadra costruita con ridotto budget, partita con il solo obiettivo della salvezza, che a nove giornate dal termine del campionato viaggia a 42 punti, settimo posto in campionato a quattro sole lunghezze dalla Roma, e che ora non ha paura di rendere pubblico l’intento di proferire tutte le energie, fisiche, tecniche e mentali, per raggiungere un sogno chiamato Europa. Dati di fatto, questi, che non sono affatto casuali. Il segreto del successo della banda di Allegri risiede nella programmazione attuata dal Presidente rossoblù e dai suoi collaboratori.
Dopo la risalita in serie A e le due successive salvezze raggiunte grazie agli imprescindibili apporti dei protagonisti Suazo, Langella, Esposito, Abeijon e via dicendo, la società ha deciso di intraprendere un graduale rinnovo della rosa, andando a scovare giovani promettenti nelle categorie inferiori e nel proprio vivaio. E per attuare il processo di ringiovanimento Cellino ha scelto il miglior condottiero che il mercato potesse proporgli: quel Marco Giampaolo che tante simpatie ha lasciato nell’isola al suo addio e che ha svolto un ruolo cardine nella preparazione di quella che ora sembra una squadra con poche lacune. Nel giro di un anno e mezzo infatti società e tecnico (intervallo con Colomba a parte), hanno “ristrutturato” interamente la rosa, acquistando elementi giovani, in grado di garantire competitività nella lotta salvezza per l’immediato, e con prospettive e obiettivi crescenti in proporzione alla crescita umana e tecnica dei giocatori. Il tutto condito da un progetto tattico preciso: costruire una squadra tecnica ma allo stesso tempo disciplinata tatticamente, capace di giocare a viso aperto e di mantenere la propria filosofia contro ogni avversario. A Giampaolo il compito più difficile. Anzitutto scovare insieme alla società i giocatori più adatti al progetto, ed è così che sono giunti sull’Isola Matri, Acquafresca, Magliocchetti, Bianco, Parola, Biondini, Fini, oltre agli sfortunati Foggia e Larrivey. In secondo luogo creare in breve tempo un gruppo solido, che si riconoscesse in precisi valori tecnico – tattici e morali e che avesse il lavoro come assunto principale per raggiungere i risultati. Il lavoro del tecnico di Giulianova non tardò a dare i suoi frutti. Personalità e rigore tattico smentirono subito gli scettici, difesa alta e armoniosa nei suoi movimenti parevano proiettare il Cagliari verso immediati successi che andassero ben oltre i pronostici. Il caso Foggia – Marchini rallentò bruscamente il processo di crescita. Spogliatoio spaccato, prestazioni altalenanti e infine sconfitte cocenti sancirono la fine del rapporto fra il Cagliari e Giampaolo, con tanto di contratto appena rinnovato fino al 2010 andato in fumo.
Qui l’errore di Cellino: richiamare al capezzale rossoblù Capitan Nedo Sonetti, esperto in salvezze impossibili, ma purtroppo inadatto a dare continuità al progetto intrapreso, figlio di una visione tattica del calcio completamente diversa da quanto invece la squadra aveva appreso dal suo predecessore. Un punto in nove partite, ed ecco che Cellino ritorna sui suoi passi. Giampaolo rifiuta la chiamata del Presidente e al suo posto arriva un altro sacchiano, un altro fautore del bel calcio, tale Davide Ballardini, caduto in un vulnus di risultati, ma pieno di idee da mettere al servizio della causa rossoblù. Gli scettici parlano subito di “gestione di una retrocessione”, non scorgendo in quella scelta la ritrovata continuità del progetto. Con Ballardini arrivano Cossu, Jeda e Storari. Si ricomincia a parlare di calcio giocato, al diavolo l’autostima del singolo e del gruppo, ma solo tanto sudore e tanta tattica. Il Cagliari riprende da dove aveva lasciato, la tattica difensiva del tecnico ravennate ben si sposa con quanto già impartito alla squadra da Giampaolo, ma il cambio di passo lo dettano le intuizioni del nuovo arrivato: Fini, una vita trascorsa sull’ala, non ha più il passo per fare avanti e indietro sulla fascia. Ballardini lo prova come mezz’ala destra in un centrocampo a tre che vede Conti come play basso e Biondini come mezz’ala sinistra. Davanti l’altra fulminante idea del tecnico: Cossu, di ritorno dal Verona, dove faceva panchina in una squadra relegata ai bassi fondi della C1, non defilato sulla fascia, ma trequartista, autentico fantasista e regista avanzato della squadra. E’ una vera rivoluzione. Proprio Fini e Cossu regalano fantasia e brio alla manovra, la difesa sembra imbattibile e davanti Jeda e Acquafresca scoprono di essere una coppia gol meravigliosa. Il Cagliari viaggia col vento in poppa, si salva miracolosamente a una giornata dal termine, entusiasma col suo gioco avvolgente non solo la Sardegna, ma l’Italia intera. Ballardini e i suoi ragazzi vengono osannati, il tecnico diventa “The Mind”, la mente di una squadra che dopo aver raccolto 10 punti nelle prime 21 giornate, inverte completamente marcia e viaggia a passo da Champions League fino alla salvezza.
Tutto ciò, per il Presidente, non è sufficiente a Ballardini per ottenere la riconferma. Arriva allora al Cagliari tale Massimiliano Allegri, ex talentuosa mezz’ala rossoblù, ora giovane tecnico che ha appena vinto campionato e coppa di serie C1 con il Sassuolo, esprimendo un calcio divertente e allo stesso tempo concreto. Gli scettici, ancora una volta, esprimono il proprio dissenso. Dopo cinque giornate e altrettante sconfitte in tanti invocano l’esonero del tecnico, ma Cellino, che in altri tempi non ci avrebbe pensato su due volte, prosegue per la sua strada. Allegri infatti ha una credo calcistico attinente a quello dei predecessori Giampaolo e Ballardini. Sono arrivati inoltre a Cagliari giovani dal sicuro avvenire, quali Marchetti, Lazzari, Matheu e Astori. Ci vuole solo un po’ di tempo e magari un po’ di fortuna. Dopo il pareggio con il Milan alla sesta giornata Cellino rinnova a sorpresa il contratto del tecnico fino al 2011. La fiducia è cieca, e i risultati iniziano ad arrivare, in un crescendo che porterà alla vittoria in casa della Juventus, dopo un’epica partita conclusasi con il gol del 3-2 definitivo firmato Alessandro Matri. Allegri unisce all’ordine tattico e alla cura maniacale dei particolari una vena di spregiudicatezza, una spavalderia che fa si che il Cagliari si presenti d’innanzi a ogni avversario con l’intento di mettere la partita sui binari del gioco, senza remore, con la convinzione di poter dire la sua su ogni campo. Vi è in Allegri un mix fra le tesi sacchiane comuni anche a Giampaolo e Ballardini, e gli insegnamenti del suo “mentore” Galeone, filosofo indimenticato per i suoi sorprendenti risultati ottenuti con lo storico Pescara degli anni ’90.
Conoscenze tattiche che messe sul campo portano il Cagliari a esprimere talvolta un calcio totale degno della miglior tradizione olandese. I primi difensori sono gli attaccanti che pressano sempre i portatori di palla avversari, in fase difensiva la squadra si schiera e si muove in perfetta sincronia, con i giocatori che si aiutano l’un l’altro, e una volta recuperata la palla tutti attaccano gli spazi di propria competenza, creando scompiglio nelle difese avversarie anche grazie a una manovra briosa e mai banale. La rosa è strutturata in modo tale che ogni ruolo sia coperto con due giocatori, e anche cambiando gli interpreti il rendimento rimane invariato. In porta Marchetti si afferma come uno dei numeri uno più affidabili, con una peculiarità attorno alla quale la squadra imposta la lettura difensiva dei calci piazzati: le uscite. Puntuale e sicuro, fa si che la difesa si possa schierare sui calci da fermo avversari con una zona che prende come punto di riferimento la linea che delimita l’area di rigore, concedendo poche occasione agli attaccanti avversari, che spesso si ritrovano in fuorigioco o anticipati dal numero 22 rossoblù.
La sagacia di Cellino nel creare una realtà come il Cagliari attuale è stata dunque quella di seguire un ordine logico nella scelta degli allenatori a cui affidare la squadra. Non solo i tre sopracitati hanno un modo molto simile di insegnare il calcio, ma (sarà il caso?) paiono essersi susseguiti in modo propedeutico a un certo tipo di rendimento. Prima la didattica, la vera e propria educazione tattica ma la pari morale impartita ai giocatori dalla “mosca bianca” del nostro calcio, Marco Giampaolo; poi la costruzione di un gruppo granitico, basato sul rispetto reciproco e sulla voglia di divertirsi insieme, condito da intuizioni di classe, il tutto da ricondurre al maestro Davide Ballardini; infine la ventata di fantasia, spregiudicatezza, la voglia di andare sempre verso un nuovo obiettivo, una nuova conquista da ottenere con la sola strada del gioco, qualità insite nella mentalità di Massimiliano Allegri.
Risulta difficile credere che si tratti di casuali coincidenze, più facile pensare che finalmente il Cagliari abbia trovato la via della programmazione. A tutti i tifosi non resta che sperare che si continui lungo la strada intrapresa. E forse stavolta il tanto discusso Presidente si è guadagnato un unanime plauso.
link (http://www.tuttomercatoweb.com/?action=read&id=145555)
fatevi due risate va :asd:
Ahahahaha ma per favore...
Il 10 a Julio Cesar ci sta tutto, ma 9 a buffon (che ha riniziato a giocare dopo l'infortunio da poco e non mi sembra abbia fatto chissà che cosa), ad Abbiati (qualche buona parata ma nulla più), a Curci (!!!), ma soprattutto... 9 a BIZZARRI??? XD
E poi dai solo 8 a Marchetti? E solo 7 a Consigli? In pratica sono i 2 migliori portieri emergenti... IO avrei dato 9 ad entrambi. E Amelia meritava il 9 imho.
Belingheri: Spunta il Cagliari
In vetrina due talenti dell'Ascoli.
Belingheri piace al Cagliari, corsa a 7 in A per Bellusci.
(Corriere dello Sport)
da calciomercato.com
Belingheri: Spunta il Cagliari
In vetrina due talenti dell'Ascoli.
Belingheri piace al Cagliari, corsa a 7 in A per Bellusci.
(Corriere dello Sport)
da calciomercato.com
E chin'esti custu?
juninho85
30-03-2009, 14:40
Cagliari, piace Belingheri dell'Ascoli
Il Cagliari guarda già alla prossima stagione e - dopo le riuscitissime operazioni che hanno portato in Sardegna la scorsa estate Marchetti, Lazzari e Astori - guarda con particolare attenzione alle serie minori. Nell'Ascoli dell'ex Franco Colomba gioca un duttile centrocampista capace di giostrare da esterno e da trequartista. Si tratta di Luca Belingheri, classe 1983, capace di esordre in B nell'Alzano Virescit a soli 18 anni prima di approdare al Siena, e di lì trasferirsi prima a Como, poi ad Ascoli, quindi all'AlbinoLeffe, prima di tornare stabilmente nel capoluogo marchigiano nel 2007. Un giocatore che Colomba sta stabilmente impiegando come rifinitore nel 4-4-1-1, alle spalle dell'unica punta (Soncin o Cani), ma che potrebbe essere impiegato da Allegri anche come mezz'ala sinistra nel 4-3-3.
juninho85
30-03-2009, 14:55
Acquafresca, parla il suo agente:"Mi risulta che torni all'Inter..."
«Mi risulta che l'Inter abbia intenzione di tenere Acquafresca, con altri tre attaccanti». Le strategie future dei nerazzurri nelle parole di Paolo Fabbri, il procuratore di Robert Acquafresca, ora al Cagliari ma di proprietà dell'Inter. «Posso dire che i dirigenti nerazzurri mi hanno detto che vogliono una rosa formata da quattro attaccanti- ha raccontato a Radio Kiss Kiss- di cui due giovani e due più esperti. I due giovani dovrebbero essere Balotelli e, appunto, Acquafresca». Inseguito, però, da altri club, come la Lazio. «Bisognerebbe chiedere a Moratti se la Lazio possa essere una destinazione gradita per il mio assistito. Certo, potrebbe rappresentare un ulteriore passo importante per la sua crescita professionale, ma dell'interesse da parte del club biancoceleste ne sono venuto a conoscenza solo dai giornali. L'interessamento eventuale è benvenuto e fa ovviamente grande piacere. Siamo a marzo, però, ed è presto per parlare di questo cose- ha aggiunto- il calciomercato insegna che può cambiare tutto ed il contrario di tutto. Qualora dovesse arrivare all'Inter anche un grande attaccante di livello internazionale, ad esempio Drogba, sarebbe giusto sedersi nuovamente a tavolino con la dirigenza nerazzurra per studiare una situazione che possa incrementare il palmares del giocatore».
juninho85
31-03-2009, 08:04
La Nuova Sardegna - I tecnici di A,Cagliari merita posto Uefa
L’Uefa è vicina. A confortare questa tesi scendono in campo cinque allenatori avversari (o prossimi avversari) del Cagliari: Ancelotti del Milan, Spalletti della Roma, Del Neri dell’Atalanta, Prandelli della Fiorentina, Ranieri della Juventus. Tutti si sono dichiarati affascinati dal modo di giocare della squadra di Massimiliano Allegri.
Ancelotti: “Allegri lavora su un gruppo ben preciso seguendo logiche e dinamiche ormai collaudate. Ma il Cagliari deve aspettare le prossime due partite con il Catania al Sant’Elia e con la Fiorentina a Firenze prima di poter credere davvero di entrare in Europa dalla porta principale”.
Spalletti: “Il Cagliari è un mix di veterani e giovani di belle speranze, rappresenta il naturale sviluppo di una filosofia calcistica studiata dal suo bravo allenatore. Dopo cinque sconfitte iniziali in campionato ecco le correzioni giuste operate da Allegri, ecco l’inizio di una riscossa formidabile, di un’avventura che in effetti può concludersi con il passaporto per l’Uefa. Ora ci sono nove sfide da giocare, il Cagliari si sta rivelando un osso duro per tutti, secondo me può regalare ai tifosi sardi un traguardo di grande prestigio”.
Del Neri: “La bella stagione del Cagliari ha un nome, Massimiliano Allegri, un allenatore sorridente e amabile, capace di coniugare senso estetico con praticità, cioè il conseguimento di risultati importanti attraverso il bel gioco. Stagione perfetta, salvezza ottenuta con 10 giornate di anticipo sulla chiusura del campionato, possibilità di tornare a giocare sul favoloso palcoscenico europeo. Per raggiungere questo obiettivo, il Cagliari deve continuare a giocare come sa, con umiltà e spregiudicatezza, con dinamismo e spirito di gruppo. Per me può farcela”.
Prandelli: “L’obiettivo Uefa è uno stimolo importante per i giocatori del Cagliari, allenati magistralmente da Allegri. Il primo rischio è sottovalutare il Catania, formazione scorbutica guidata da Zenga con abilità e furbizia. L’impegno non sarà una passeggiata di salute, la qualificazione all’Uefa passa attraversa la consapevolezza di due partite delicate, con il Catania e con la mia Fiorentina, decisive per il futuro del Cagliari. A Pasqua, secondo me, conosceremo il vero valore della squadra rossoblù”.
Ranieri: “La prima partita da vincere è con il Catania, il che consentirebbe al Cagliari di presentarsi a Firenze con entusiasmo e capacità di sovvertire il pronostico. Il Cagliari ha notevoli qualità tecniche, ha alle spalle la voglia e la passione di tutta la Sardegna di emergere a livello internazionale. Si annunciano due gare strategiche per l’accesso alla Coppa Uefa, il Cagliari dovrà confermare carisma e autorevolezza».
Unione Sarda - Cagliari,3 conti aperti con il Catania
Fini ha vissuto il declino, Bianco la rinascita, Jeda cinque mesi tra alti e bassi. Catania, è qui la rivincita. Sfida al passato sognando un futuro europeo per i tre giocatori del Cagliari. Ricordi, carezze, lacrime, applausi, ma anche qualche sassolino rimasto incastrato nella scarpa il giorno dell'addio. Già se l'è tolto segnando un gol nella gara d'andata (e nove in serie A) l'attaccante brasiliano, a suo tempo scaricato dopo appena diciannove gare.
No, non non sarà una partita come tutte le altre, quella di domenica al Sant'Elia, soprattutto per Fini, una lunga gavetta alle spalle e ben tre campionati - tra serie B e C1 - con la maglia del Catania dal 2001 al 2004. Il centrocampista sorsese era reduce da un'annata non proprio esaltante con l'Avellino, l'avventura siciliana è diventata così per lui un trampolino di lancio. Novantasette partite e otto gol, eppure la storia si è consumata quasi in silenzio e senza troppi ringraziamenti. Club siciliano ingrato, ma paradossalmente è iniziata proprio l'anno successivo ad Ascoli (dove ha trovato Giampaolo) la scalata dell'attuale rossoblù nel calcio che conta. Altre tre stagioni nelle Marche prima del ritorno come svincolato in Sardegna (la sua carriera tra i professionisti era cominciata con la Torres in C2) nel Cagliari dello stesso Giampaolo. Strano davvero, il destino di Fini che giusto qualche settimana fa in un'intervista il bomber Acquafresca ha definito «il giocatore più forte con il quale abbia mai giocato, per questo faccio fatica a capire come mai sia giunto così tardi in serie A». Quasi sempre Fini è arrivato alla scadenza naturale del contratto senza rinnovarlo prima. E anche quest'anno il suo futuro prossimo non è stato ancora scritto. Pedina chiave dello scacchiere di Allegri (lo era anche per Ballardini) e rossoblù sino a giugno, ma Cellino avrebbe già pronto il nuovo contratto. A fine campionato il faccia a faccia. E salvo clamorosi colpi di scena, il sorsese sarà la mezzala destra del Cagliari sino al 2011.
Si sono appena sfiorate le strade catanesi di Fini e dell'altro rossoblù Bianco. Il centrocampista ha lasciato la Sicilia nel 2004, proprio nell'estate in cui è arrivato il difensore foggiano dal Treviso. Due campionati straordinari (settantadue gare in tutto) per lui, soprattutto il secondo coinciso con la promozione dalla B alla A. L'addio dopo la festa. E guarda caso Bianco ha esordito nella massima serie con la maglia del Cagliari proprio contro il Catania al Sant'Elia. Destino. E quanti applausi da parte dei suoi ex tifosi durante la partita di ritorno al Massimino dove, evidentemente, ha lasciato il segno, e un pezzo di cuore.
C'era anche lui nel Catania di Jeda in B. Il brasiliano è sbarcato in Sicilia nel gennaio del 2004 con il (cosiddetto) mercato di riparazione dopo un girone d'andata anonimo con il Piacenza. Cinque mesi, diciannove gare e sei gol. Non abbastanza per una conferma. Così Jeda è ripartito da Crotone (stagione eccezionale sino ai playoff) per poi passare al Rimini dove ha realizzato venticinque reti in due stagioni e mezzo e conquistato così la vetrina della serie A grazie al Cagliari che - al contrario del Catania - se l'è tenuto stretto.
Il Sardegna - Allegri -Ballardini ,passo Uefa
È un monolocale per due quel settimo posto. Comodissimo per il Cagliari, abbastanza stretto per il Palermo al quale
Zamparini chiede di sgomitare. Impaziente ed esigente vuole chiudere il campionato in un posto d'élite. E il profumo della toma, vicina 4 lunghezze, solletica l'appetito per il sesto posto. Dall'altra parte, l'allenatore
rossoblu, molto piu sereno. I 42 punti realizzati in ventinove gare gli stessi con i quali Ballardini la scorsa stagione, chiuse l'annata del Cagliari e la salvezza matematica ottenuta con 9 giornate d'anticipo stimolano i muscoli del sorriso. Inoltre, in una classifica in continua metamorfosi a causa degli alti e bassi delle concorrenti, c'è un'altra consolazione. Il Cagliari, dopo 4 giornate è tornato alla vittoria, e dopo un calo fisiologico ha ripreso a giocare come sempre. La sfortuna
altrui consiste nel fatto che anche in quelle giornate i rossoblu sono riusciti a portare a casa due punti preziosi che
adesso fanno la differenza. E così Cagliari e Palermo, nella sosta, se la sono passata decisamente meglio di Lazio, Atalanta e Napoli. Squadre che aspettano impazienti riprenda il campionato per azzardare di nuovo il sorpasso alla prima distrazione altrui. E quindi, bravo Allegri e bravo Ballardini. I due hanno trascorso lo stop del campionato fianco a fianco. Forse non si sono mai rivolti la parola, ma tra loro in passato c'è stato a detta di tutti un legame invisibile. Sono la continuità tra passato e presente di questo bel Cagliari. Non tanto perché l'uno è il piu azzeccato successore dell'altro che si potesse avere, ma perché sono stati in grado di capire che squadra fosse il Cagliari e come valorizzarlo. Un “Tacito” progetto,, di quelli per i quali il calcio ha grande nostalgia, elemento essenziale per raggiungere un'identità
e una certa continuità di risultati. Il Cagliari grazie a Ballardini aveva scoperto di essere una squadra piena di risorse
e in grado smantellare le statistiche piu solide un'impresa trovare una squadra capace di salvarsi con 10 punti alla fine
del girone di andata��. Ma soprattutto il tecnico aveva dato alla sua squadra il passo Uefa. Con Allegri ha scoperto di essere vulcanica, travolgente, persino sfacciata. E soprattutto ha mantenuto lo stesso passo. Che difatti porta dritti lì, vicinissimi alla zona Uefa. L'unico aspetto che il tecnico Allegri cambierebbe della sua squadra si nasconde dietro la solita frase pronunciata dopo ogni vittoria: «Creiamo tanto, ma purtroppo non riusciamo mai a chiudere le gare e ci tocca soffrire fino alla fine». Battiti accelerati a parte, l'idea è quella di portare avanti il progetto. E Ballardini e Allegri, ora si sfideranno per la stessa missione: andare a togliere un posto Uefa a Genoa-Fiorentina- Roma. Sarà molto suggestivo
lo scontro tra i due tecnici se le classifiche dovessero mutare di poco. All’andata Ballardini anò via dal San'Elia col gol di Fini indigesto ��finì 1-0 per i rossoblu . Il ritorno è previsto per il 3 maggio, una settimana prima della gara con la Roma. Vero è che ci sono in corsa altre cinque, forse anche sei squadre. Sorpassi imprevedibili, risultati mai scontati. Basti pensare che per il Cagliari è stato sufficiente tornare alla vittoria per riprendere il settimo posto. Insomma, può succedere di tutto in queste nove gare. Per ora in fila per la prima classe ci sono Allegri e Ballardini. Ma chi dice che Allegri non inizi a sgomitare?
juninho85
31-03-2009, 08:11
avete visto che gol ha fatto meggiorini?:sbav:
avete visto che gol ha fatto meggiorini?:sbav:
No che gol ha fatto?
La Nuova Sardegna - I tecnici di A,Cagliari merita posto Uefa
L’Uefa è vicina. A confortare questa tesi scendono in campo cinque allenatori avversari (o prossimi avversari) del Cagliari: Ancelotti del Milan, Spalletti della Roma, Del Neri dell’Atalanta, Prandelli della Fiorentina, Ranieri della Juventus. Tutti si sono dichiarati affascinati dal modo di giocare della squadra di Massimiliano Allegri.
Ancelotti: “Allegri lavora su un gruppo ben preciso seguendo logiche e dinamiche ormai collaudate. Ma il Cagliari deve aspettare le prossime due partite con il Catania al Sant’Elia e con la Fiorentina a Firenze prima di poter credere davvero di entrare in Europa dalla porta principale”.
Spalletti: “Il Cagliari è un mix di veterani e giovani di belle speranze, rappresenta il naturale sviluppo di una filosofia calcistica studiata dal suo bravo allenatore. Dopo cinque sconfitte iniziali in campionato ecco le correzioni giuste operate da Allegri, ecco l’inizio di una riscossa formidabile, di un’avventura che in effetti può concludersi con il passaporto per l’Uefa. Ora ci sono nove sfide da giocare, il Cagliari si sta rivelando un osso duro per tutti, secondo me può regalare ai tifosi sardi un traguardo di grande prestigio”.
Del Neri: “La bella stagione del Cagliari ha un nome, Massimiliano Allegri, un allenatore sorridente e amabile, capace di coniugare senso estetico con praticità, cioè il conseguimento di risultati importanti attraverso il bel gioco. Stagione perfetta, salvezza ottenuta con 10 giornate di anticipo sulla chiusura del campionato, possibilità di tornare a giocare sul favoloso palcoscenico europeo. Per raggiungere questo obiettivo, il Cagliari deve continuare a giocare come sa, con umiltà e spregiudicatezza, con dinamismo e spirito di gruppo. Per me può farcela”.
Prandelli: “L’obiettivo Uefa è uno stimolo importante per i giocatori del Cagliari, allenati magistralmente da Allegri. Il primo rischio è sottovalutare il Catania, formazione scorbutica guidata da Zenga con abilità e furbizia. L’impegno non sarà una passeggiata di salute, la qualificazione all’Uefa passa attraversa la consapevolezza di due partite delicate, con il Catania e con la mia Fiorentina, decisive per il futuro del Cagliari. A Pasqua, secondo me, conosceremo il vero valore della squadra rossoblù”.
Ranieri: “La prima partita da vincere è con il Catania, il che consentirebbe al Cagliari di presentarsi a Firenze con entusiasmo e capacità di sovvertire il pronostico. Il Cagliari ha notevoli qualità tecniche, ha alle spalle la voglia e la passione di tutta la Sardegna di emergere a livello internazionale. Si annunciano due gare strategiche per l’accesso alla Coppa Uefa, il Cagliari dovrà confermare carisma e autorevolezza».
Lol ma chi li ha intervistati?
juninho85
31-03-2009, 14:27
Acquafresca, l'agente: "La Lazio sarebbe un salto di qualità..."
Acquafresca e la Lazio. Raccolto in prima battuta come semplice spiffero di mercato, l'idea di legare il destino del giovane attaccante dell'Under 21 alla Lazio si è sparsa a macchia d'olio, raccogliendo il gradimento dei protagonisti: "L'interesse della Lazio mi lusinga", ha dichiarato ieri l'attaccante del Cagliari direttamete dal ritiro azzurro. Questa mattina è arrivato anche il benestare di Paolo Fabbri, il suo agente, che, intervenuto sulle frequenze di Radio Incontro alla trasmissione Lalaziosiamonoi, si è espresso in modo lusinghiero dell'ipotesi capitolina: "Robert a fine anno farà ritorno all'Inter che ne detiene la proprietà del cartellino e solo in quel momento si potranno prendere in considerazioni eventuali spostamenti. Il calciatore vuole continuare a giocare con continuità, qualora l'Inter non ritenga di inserirlo nella sua rosa, prenderemo in considerazione offerte di altri club. E certamente la Lazio sarebbe una destinazione gradita. E' una società importante - spiega Fabbri -, appartenente ad una fascia alta, subito a ridosso delle grandi. per Acquafresca rappresenterebbe un salto di qualità professionale. Ma ripeto, il cartellino è dell'Inter, la cui volontà sarà determinante. Certo se Moratti dovesse acquisire un'altra grande punta e non cedere nessuno, la cosa sarebbe possibile". Fabbri, poi, ha provato a definire il valore economico del gioiello italo-polacco: "Diciamo che l'anno scorso la sua metà è stata valutata 5 milioni di euro, per una valutazione complessiva di 10 milioni di euro. Dopo questa ulteriore stagione positiva è possibile che la sua quotazioni di impenni ulteriormente".
...minchia che salto di qualità!:rotfl:
e come dicono qui " soccia che cambio tristo sarebbe"....
Valutare squadre fuori dall'europa mi sembra da poco furbi.
Se il Cagliari dovesse farcela non credo dovrebbero esserci dubbi sulla decisione o perlomeno intenzione di restare.
juninho85
31-03-2009, 15:07
e come dicono qui " soccia che cambio tristo sarebbe"....
Valutare squadre fuori dall'europa mi sembra da poco furbi.
Se il Cagliari dovesse farcela non credo dovrebbero esserci dubbi sulla decisione o perlomeno intenzione di restare.
il problema è che quest'anno c'è l'inter di mezzo,che a differenza dell'anno scorso detiene tutto il cartellino....per me non abbiamo nessuna probabilità che rimanga,ma forse è meglio che sia così.
purchè di chi verrà a rimpiazzarlo(e mi auguro sia quel meggiorini,putroppo anche lui in comproprietà tra inter e cittadella) prenderemo almeno metà cartellino...alla fine di tutto ciò che acquafresca ha fatto a cagliari abbiamo guadagnato solo 3 milioni
Se acquafresca va alla Lazio troverà Marco, l'amico di Foggia, che gli farà il regalino per conto del napoletano...
Fa meglio a tenersi lontano da Pasquale.
juninho85
31-03-2009, 15:17
tra l'altro...
il problema è che quest'anno c'è l'inter di mezzo,che a differenza dell'anno scorso detiene tutto il cartellino....per me non abbiamo nessuna probabilità che rimanga,ma forse è meglio che sia così.
purchè di chi verrà a rimpiazzarlo(e mi auguro sia quel meggiorini,putroppo anche lui in comproprietà tra inter e cittadella) prenderemo almeno metà cartellino...alla fine di tutto ciò che acquafresca ha fatto a cagliari abbiamo guadagnato solo 3 milioni
Questo senza'altro, a me basterebbe solo l'intenzione di restare, perchè valutare squadre del calibro della Lazio oltre per i motivi sopra citati si troverebbe da discutere anche sulla costanza di una squadra che tra le sue caratteristiche è appunto l'incostanza...
Abbiamo guadagnato 3 milioni vero...ma anche qualche bella soddisfazione, chiaramente parlando da tifoso e non da dirigente..se dovessimo guardare il lato economico addio..ci sarebbe da piangere.
juninho85
31-03-2009, 15:54
Abbiamo guadagnato 3 milioni vero...ma anche qualche bella soddisfazione, chiaramente parlando da tifoso e non da dirigente..se dovessimo guardare il lato economico addio..ci sarebbe da piangere.
le belle soddisfazioni che c'ha dato non hanno prezzo chiaro...però una squadra come la nostra che non vive certo del capitale del proprio presidente nè dei contributi della regione deve necessariamente monetizzare quanto più possibile...a tal proposito quest'anno per me dietro a un offerta seria saremo costretti a vendere anche la nostra metà di marchetti,vedrete,pari pari come era successo per gobbi col treviso ;)
Se acquafresca va alla Lazio troverà Marco, l'amico di Foggia, che gli farà il regalino per conto del napoletano...
Fa meglio a tenersi lontano da Pasquale.
:asd:
le belle soddisfazioni che c'ha dato non hanno prezzo chiaro...però una squadra come la nostra che non vive certo del capitale del proprio presidente nè dei contributi della regione deve necessariamente monetizzare quanto più possibile...a tal proposito quest'anno per me dietro a un offerta seria saremo costretti a vendere anche la nostra metà di marchetti,vedrete,pari pari come era successo per gobbi col treviso ;)
ne sono convinto anche io.....
juninho85
31-03-2009, 22:46
Allegri: "Ragioniamo partita dopo partita"
E’ un Massimo Allegri visibilmente tranquillo e soddisfatto del lavoro svolto dai suoi ragazzi quello che si presenta davanti ai microfoni alla ripresa degli allenamenti, dopo i due giorni di sosta concessi al gruppo. Il tecnico ha sottolineato come la squadra abbia ben assorbito i carichi di lavoro della scorsa settimana, avendo lo staff tecnico usufruito della pausa di campionato per effettuare un piccolo richiamo di preparazione in vista del rush finale: “Li ho trovati in forma. Abbiamo ripreso al meglio, dopo una settimana, quella passata, di grande intensità".
In settimana in diversi si sono espressi sulle reali possibilità di una volata Uefa aperta anche alla squadra rossoblù, e in tanti hanno individuato nella partita di domenica col Catania un esame decisivo per la banda di Allegri in questi termini. Il tecnico di Livorno analizza brevemente i futuri avversari: "Anche loro stanno bene come noi. Sono un ottimo collettivo. Non è un caso che cambiano formazione a ogni partita e ottengono risultati. Attenzione speciale ovviamente al cannoniere Mascara e a Paolucci, un giovane che si sta mettendo in evidenza".
E proprio sull’argomento Uefa Allegri indica la strada che la squadra dovrà seguire da qui alla fine del torneo: "Vediamo partita dopo partita. Pensiamo innanzitutto al Catania, che è il primo ostacolo. Noi vogliamo arrivare più in alto possibile. La condizione fisica è buona, non abbiamo pressioni e il gruppo sta dimostrando il proprio valore. Tuttavia, è meglio tenere i piedi per terra".
Partita dopo partita dunque. Nessuna tabella da stilare, ma una sola filosofia per guadagnare posizioni in classifica: "Non funzionano mai. L'unico modo che conosco per salire è di fare 3 punti ogni partita".
Allegri e la sua banda hanno le idee chiare. Non resta che rimanere con i piedi ben saldi a terra e aspettare che il campo emetta le sue sentenze.
Allegri: "Attenzione speciale a Mascara e Paolucci"
Massimiliano Allegri, tecnico del Cagliari, ha ritrovato i suoi ragazzi in ottima condizione dopo la sosta di due giorni: "Li ho ritrovato in forma. Abbiamo ripreso al meglio, dopo una settimana, quella passata, di grande intensità".
Non ci può essere miglior viatico per affrontare un avversario tosto come il Catania. "Anche loro stanno bene come noi. Sono un ottimo collettivo. Non è un caso che cambiano formazione a ogni partita e ottengono risultati. Attenzione speciale ovviamente al cannoniere Mascara e a Paolucci, un giovane che si sta mettendo in evidenza".
Si continua, e non potrebbe essere altrimenti, a parlare di UEFA. "Vediamo partita dopo partita. Pensiamo innanzitutto al Catania, che è il primo ostacolo. Noi vogliamo arrivare più in alto possibile. La condizione fisica è buona, non abbiamo pressioni e il gruppo sta dimostrando il proprio valore. Tuttavia, è meglio tenere i piedi per terra".
Vietato e controindicato stilare tabelle. "Non funzionano mai. L'unico modo che conosco per salire è di fare 3 punti ogni partita".
juninho85
01-04-2009, 09:30
Unione Sarda - Catania, chiodo fisso di Allegri
Conosce il calendario a memoria, ma preferisce non stilare tabelle di marcia. «È già difficile fare risultati, figurarsi prevederli». Poi ci sono le dirette concorrenti. E che concorrenti. «Meglio concentrarsi, insomma, sul Catania, non proprio l'avversario ideale in questo momento». Cagliari avanti tutta senza far rumore. «Sognare la qualificazione alla Coppa Uefa non è proibito, anche perché non ce lo vieta nessuno», mette quasi le mani avanti Max Allegri, «ma la strada è difficile e fare calcoli adesso non avrebbe senso. Scopriremo il nostro destino cammin facendo».
Nel centro sportivo rossoblù di Assemini già si respira aria di rush finale. «Siamo pronti, il clima all'interno dello spogliatoio è ottimo, escludo ripercussioni psicologiche o atletiche dopo la sosta, la condizione fisica è buona e sono addirittura convinto che crescerà ancora». Tutto d'un fiato, e il guanto della sfida è nelle gambe di ogni singolo giocatore. Al diavolo il caldo che condizionerà - inevitabilmente - le ultime nove giornate del campionato. Ogni allenamento è un sospiro di sollievo per il tecnico livornese, e lo sono stati soprattutto i test di forza e resistenza effettuati la settimana scorsa nella pista d'atletica dello stadio di Decimomannu (e se i primi sono risultati Fini e Bianco, tra i più anziani del gruppo, l'ottimismo vien da sé). «Certo non posso lamentarmi». Così anche la scelta del ritiro estivo in Sardegna diventa l'ennesima scommessa vinta quest'anno dal Cagliari. «La decisione della società di preparare il campionato qui ad Assemini si è rivelata vincente», sottolinea lo stesso Allegri. «I ragazzi hanno lavorato meglio forse proprio perché vicini a casa. Ogni mezza giornata libera diventava l'occasione per stare con la famiglia. Del resto il caldo d'estate c'è ovunque, basta scegliere gli orari giusti per allenarsi e riposarsi».
Esperimento riuscito, insomma. E nove mesi dopo il Cagliari è addirittura in corsa per un posto in Coppa Uefa (che dall'anno prossimo si chiamerà Europa League). «È vero che siamo dietro e dobbiamo recuperare punti a squadre importanti», per l'esattezza quattro alla Roma o sette alla Fiorentina, «ma abbiamo già ampiamente dimostrato di essere un gruppo con grandi valori umani e tecnici, e da qui alla fine», assicura l'allenatore toscano, «ci toglieremo parecchie soddisfazioni».
L'assalto all'Europa inizia domenica al Sant'Elia. Allegri non si fida affatto del Catania. «Un buon collettivo, cambiano spesso i giocatori ma non i risultati», tiene a precisare. «Tutti bravi tecnicamente». Uno su tutti: «Mascara». Una miscela esplosiva nel cuore del campo: «Ha genialità, gambe e aiuta la squadra». Poi c'è Paolucci: «Giovane di prospettiva». Mancherà Ledesma? «Ma Baiocco non lo farà rimpiangere certamente». In generale: «Troviamo una squadra che sta attraversando un buon momento e, allo stesso tempo, giocando bene al calcio».
Allegri ha le idee sin troppo chiare sulla sfida che verrà, e non a caso invita «i ragazzi - come ama chiamarli lui - a non sottovalutare l'avversario». Ha una certezza, però: «Disputeremo una grande partita». Già l'aveva detto alla vigilia della trasferta di Bologna.
Otto nomi per il Cagliari che verrà
Aprile. Mese spesso di verdetti definitivi, di volate all'ultimo respiro, di risultati in bilico e capovolgimenti repentini. Mese anche in cui cambiano marcia dirigenti e direttori sportivi, indaffarati nel delineare le strategie da attuare poi in sede di calciomercato. Quella che ci apprestiamo a vivere sarà una sessione caratterizzata dal refrain "c'è crisi, stringiamo la cinghia". Ovvio che sia così in un momento di recessione globale, ovvio che sia così se anche le grandi squadre guardano al futuro con una mano sul cuore e l'altra al portafoglio. Il Cagliari, specie da quando sulla tolda della barca è salito Massimo Cellino, non ha mai compiuto spese stratosferiche (eccezion fatta per la cantonata Cammarata, pagato 15 miliardi di lire, ovvero 600 milioni a gol), anzi. Ha spesso incassato fior di quattrini da faraoniche cessioni (O'Neill, Muzzi, Zebina, Suazo per citare le più danarose), reinvestendo sovente su giocatori emergenti o autentiche scommesse, non mancando di attirarsi qualche antipatia (eufemismo) da parte della tifoseria.
Più che l'usato sicuro, dunque, il nuovo a basso impatto (economico). Una filosofia che di recente ha permesso di realizzare autentici colpi, che portano il nome di Marchetti, Matri, Jeda, Canini, Astori, Acquafresca. Acquistati a pochi euro e ora elementi cardine della formazione rossoblù. Consigli per gli acquisti: nomi emergenti, illustri sconosciuti e piccole grandi scommesse. La lista che segue vi propone una carrellata di elementi interessanti che potrebbero fare il caso del Cagliari 2009-2010, quello che festeggerà il novantennale dalla fondazione: due portieri, due difensori, due centrocampisti e altrettanti attaccanti per quello che vuole essere un gioco e poco più.
PORTIERI
Salvatore Pinna (1975, Salernitana, 0)
Se ne riparla a ogni finestra di mercato, magari sventolando la vetusta e carica di retorica bandiera del "il Cagliari ai sardi". Le carte in tavola cambiano a questo punto del gioco: Tore Pinna è reduce da un girone d'andata strepitoso, non bissato soltanto per le cervellotiche scelte della dirigenza della Salernitana, che ha deciso per il suo accantonamento. Verosimilmente per questoni contrattuali, essendo il portiere di Sorso in scadenza. Diverse formazioni di B si sono già mosse per accappararselo: a Cagliari potrebbe fungere da esperto dodicesimo in caso di mancata conferma di Cristiano Lupatelli.
Daniel Offredi (1988, Pro Sesto, 1,6 milioni di euro)
Ventuno anni appena compiuti, Offredi è stato per un biennio il portiere titolare del Milan Primavera. Non di rado aggregato alla prima squadra di Ancelotti lo scorso anno, è stato mandato a farsi le ossa nella provincia milanese, sbaragliando la concorrenza. La società rossonera ha ceduto in comproprietà il cartellino del ragazzo, che avrebbe bisogno di un'ulteriore stagione - magari nella serie cadetta - prima di essere testato in prima squadra. Un'operazione in ottica futura insomma, da inserire ad esempio nella trattativa che potrebbe portare Chicco Marchetti alla corte di Adriano Galliani.
DIFENSORI
Ronald Gercaliu (1986, Salisburgo, 4 milioni)
Un acquisto "stile Matheu" per garantire una valida alternativa (e, visto l'investimento, anche qualcosa di più) ad Agostini sulla sinistra. Duttile difensore capace di giostrare sia come centrale che come esterno mancino in una difesa a quattro, Gërçaliu è uno dei punti di forza del Red Bull Salisburgo allenato dal santone olandese Co Adriaanse. Nato a Tirana, risiede in Austria dall'età di 12 anni: messo davanti al bivio, ha deciso di rispondere alla chiamata del Ct austriaco, diventando ben presto una colonna della Nazionale ora allenata da Dietmar Costantini. Un investimento pesante per un potenziale fuoriclasse.
Romano Perticone (1986, Livorno, 2,8 milioni)
Tre indizi fanno una prova. Allegri lo ha pubblicamente elogiato, il Milan sarebbe ben lieto di girarlo al Cagliari in virtù degli ottimi rapporti tra Galliani e Cellino e - last but not least - conosce benissimo Davide Astori, col quale ha composto la coppia centrale della difesa della Cremonese la scorsa stagione. In comproprietà tra Livorno e società rossonera, Perticone ha saputo imporsi con grinta e determinazione da veterano nella serie cadetta, già calcata da titolare a neanche vent'anni con la maglia del Verona. Insomma, l'elemento ideale per sostituire il partente Bianco.
CENTROCAMPISTI
Luca Belingheri (1983, Ascoli, 1,2 milioni)
Dinamico centrocampista dotato di ottimo tiro e buona tecnica di base, Belingheri si è ritrovato con l'avvento di Franco Colomba sulla panchina marchigiana. L'ex tecnico rossoblù schiera l'ex comasco (18 presenze e un gol nella disastrosa apparizione dei lariani in A nel 2003-2004) in posizione molto avanzata, a ridosso dell'unica punta nel guardingo 4-4-1-1. Trequartista atipico, può essere schierato anche come mezz'ala in un centrocampo a tre o come esterno offensivo in una mediana a quattro elementi.
Gael Genevier (1982, Pisa, 0)
Sul tascabile centrocampista francese Giampiero Ventura ha costruito le fortune del suo Pisa. Regista d'altri tempi, Genevier è cresciuto nel florido vivaio dell'Olympique Lione pluricampione di Francia, approdando a ventuno anni al Perugia di Gaucci. Dopo una parentesi a Catania e due esperienze ad Acireale e San Giovanni Valdarno, è approdato all'ombra della torre pendente, contribuendo a portare ai vertici la formazione nerazzurra. In scadenza di contratto e apparentemente vicino a trovare un accordo col Siena di Giampaolo, Genevier rappresenterebbe l'ideale alternativa a Daniele Conti: meno dinamico ma più tecnico, potrebbe garantire nuove soluzioni tattiche ad Allegri.
ATTACCANTI
Riccardo Meggiorini (1985, Cittadella, 2,5 milioni)
Non si fanno 14 gol (senza calciare rigori) all'esordio in serie B per puro caso. Il Meggio è rossoblù in pectore in vista dell'anno prossimo. Più anziano di Robert Acquafresca di due anni, l'attaccante del Cittadella è cresciuto calcisticamente nel Bovolone (squadra della provincia veronese), prima di approdare nel 2003 all'Inter, guidando l'attacco della Primavera nerazzurra. Curiosamente, il suo esordio (e, finora, unico cap) in serie A risale a un Cagliari-Inter 3-3 del 14 novembre 2004. In comproprietà tra la squadra di Mourinho e la compagine patavina, Meggiorini è un attaccante moderno, abile con entrambi i piedi e capace di giocare a tutto campo. Dotato di un ottimo tiro da fuori e di innato senso del gol - che gli ha permesso di segnare reti anche in acrobazia - è un altro dei nomi caldi in vista del prossimo mercato.
Jason Kelvin Scotland (1979, Swansea, 2 milioni)
L'autentica scommessa del lotto, un nome quasi da fantacalcio e quel pizzico di esotismo che raramente manca nelle campagne trasferimenti del Cagliari. Attaccante giunto tardi alla maturazione e mai verificato in campionati europei di livello, Scotland è da due anni in forza allo Swansea City, formazione del Galles che milita nella seconda divisione inglese. Il minuto (173 cm appena) numero 9, originario e nazionale del Trinidad & Tobago (come l'ex centravanti del Manchester United Dwight Yorke) ha segnato qualcosa come 42 reti in 81 presenze nell'ultimo biennio, con una stratosferica media di oltre un gol ogni due partite, che ha permesso allo Swansea il salto in Championship lo scorso anno e una posizione di tranquillità in questo campionato. In questa stagione ha già messo a segno 18 reti in campionato e 3 nelle coppe.
Meggiorini sogna il ritorno all'Inter
E' stato uno dei migliori talenti prodotti dal vivaio nerazzurro negli ultimi anni, adesso sta trascinando a suon di gol il Cittadella verso la salvezza in Serie B, ma nei pensieri di Riccardo Meggiorini c'è sempre l'Inter. L'attaccante veronese lo rivela a Sportal.it: "E' un sogno tornarci a giocare. So che devo ancora dimostrare tutto e quindi rimango con i piedi per terra: mi godo il momento e continuo a lavorare dando il massimo per cercare di arrivare alla salvezza con la mia squadra"
Meggiorini, accostato al Cagliari da radiomercato, ammette inoltre: "Il mio idolo è Julio Cruz. E' un calciatore completo, capace di fare gol in ogni maniera. Quando ho avuto la fortuna di allenarmi con lui e con altri campioni del calibro di Zanetti, Cambiasso e Adriano ho cercato di imparare il più possibile e loro mi hanno aiutato davvero tanto". Meggiorini al momento conta 14 gol in B, ed è stato capace anche di un exploit realizzando ben quattro reti all'Avellino
juninho85
02-04-2009, 10:04
Acquafresca, è il momento giusto per vestirsi di nerazzurro
Probabilmente qualche mese fa Robert Acquafresca non avrebbe mai immaginato di poter essere oggetto del desiderio di più di una squadra importante, e che l'Inter fosse costretta a ribadire più di una volta la volontà di tenerlo a Milano. Negli ultimi anni, infatti, la sua carriera è stata quella tipica di molti giovani, partiti da una casa madre importante e lasciati in prestito in club minori spesso all'interno di altre operazioni di mercato. Due anni a Treviso (11 gol) e due a Cagliari (21 reti in serie A, 10 quest'anno e il conto è ancora aperto), nel frattempo la nazionale under 21. Insomma, questo giovane attaccante di 184 centimetri è cresciuto calcisticamente e si è messo in mostra nel modo giusto, tanto da poter ambire a palcoscenici più importanti. Poi, se nell'Inter lavora un allenatore che vuole costruire una squadra ricca di giovani da forgiare, l'occasione è dietro l'angolo. Insomma, il ritorno in nerazzurro, dopo quattro anni in giro per l'Italia, sembrerebbe assai scontato.
Ma in realtà non è poi questa l'evoluzione naturale, almeno secondo le ultime indiscrezioni di mercato. Acquafresca è un attaccante di livello, sa muoversi spalle alla porta e se la cava anche nel gioco aereo. Insomma, è il prototipo del bomber moderno. Gli manca ancora quella furbizia che acquisterà nel tempo, possibilmente misurandosi con avversari più esperti di lui. Ma, soprattutto, giocando con continuità. Proprio questo è il freno a mano che impedisce ad Acquafresca di annunciare il secondo matrimonio con l'Inter con grande entusiasmo. Il ragazzo teme di non giocare abbastanza nella squadra di Mourinho, che di certo vanterà in rosa attaccanti di primo livello. Non è un caso se lo stesso giocatore del Cagliari abbia tirato in ballo Pazzini, triste a Firenze per le tante panchine, felice a Genova per un posto da titolare ripagato a suon di gol (e per il conseguente esordio in nazionale). Imitare il "Pazzo", per lui, sarebbe un sogno, ma facendo panchina nell'Inter potrebbe non riuscirci.
Mourinho lo ha voluto rassicurare, ribadendo la volontà di averlo in rosa l'anno prossimo per sostituire Crespo o Cruz. Il tecnico ha visto in questo centravanti un potenziale enorme e ancora inespresso e vuole plasmarlo per renderlo un campione. E per farlo, Santon docet, non esiterà a scaraventarlo in campo, anche a costo di creare malumori tra gli altri attaccanti. Mou non è tipo che si lascia influenzare dal curriculum dei suoi giocatori, in campo va chi merita e chi è in forma (Maxwell lo ha imparato a sue spese). Per questo motivo, per un giovane che arriva in nerazzurro, questo è il momento ideale per sperare in un ruolo di primo piano, magari al fianco di Balotelli e Santon, che rappresentano il futuro della squadra e, perché no, anche il presente. Acquafresca deve evitare di cedere alla tentazione di preferire il posto da titolare assicurato, come magari avverrebbe alla Lazio. Giocare nell'Inter è un'opportunità da sfruttare al massimo e l'anno prossimo può essere quello della consacrazione, anche grazie alla vetrina internazionale. Il bomber nato a Torino ha tutte le carte per diventare uno dei principali attaccanti italiani dei prossimi dieci anni, basta accettare la sfida lanciatagli dall'Inter.
Unione Sarda -Acquafresca, dove eravamo rimasti?
Dal Bologna al Catania passando per l'Olanda. Una sfida dietro l'altra. E dopo aver interrotto il digiuno sotto porta al Dall'Ara (durava da sette giornate), riportato il Cagliari a ridosso della zona Uefa e guidato l'attacco dell'Under 21 martedì a Kerkrade, il bomber torinese torna nell'Isola e adesso prova a inseguire il sesto posto in campionato (al momento occupato dalla Roma e distante quattro punti).
Potenza di un gol. Perché due domeniche fa in Emilia si è tolto un peso grande così, e non lo ha mandato certo a dire. L'ultima rete l'aveva segnata il 28 marzo al Sant'Elia contro il Siena, tre mesi dopo si è così ripreso lo scettro di capocannoniere rossoblù (condiviso per due settimane con Jeda) e ora non vuole più fermarsi. Dieci perle. Eguagliato il bottino dello scorso anno. Già domenica prossima spera di migliorarlo. «È una bella sensazione arrivare in doppia cifra», ha ammesso a Bologna, ma non è certo uno che si accontenta, anzi.
Di nuovo in vetrina. L'Inter lo aspetta a fine stagione, la Lazio lo corteggia, lui ringrazia, intanto si tiene stretta la maglia del Cagliari con il quale il prestito scade a giugno (il cartellino è interamente nerazzurro). «Solo io posso decidere il mio futuro, e forse un altro anno in Sardegna mi aiuterebbe a crescere», ha detto tre settimane fa davanti agli studenti di una scuola media cagliaritana. Giusto l'altro ieri il suo procuratore Fabbri ha confermato: «Nulla è ancora deciso».
Una cosa è certa: Acquafresca vuole chiudere questa stagione in bellezza. Il Catania nel mirino, l'avversario ideale per ricominciare a segnare dopo la sosta per la Nazionale. Da un tridente all'altro. Martedì in Olanda l'attaccante rossoblù ha giocato assieme a Giovinco e Balotelli, domenica prossima - presumibilmente - lo farà in coppia con Jeda davanti a Cossu. Il fatto che sia tornato soltanto ieri sera (nemmeno il tempo di un defaticante, giusto un saluto ai compagni che avevano appena finito di allenarsi) dagli impegni con l'Under 21 non condizionerà le scelte di Allegri.
Già oggi Acquafresca sarà a disposizione dell'allenatore che - tra l'altro - è stato chiaro sulla questione: «Robert ha ventun anni, del resto in questi giorni si è allenato regolarmente e quando entreremo nel vivo della preparazione alla gara con il Catania lui ci sarà».
Allegri potrebbe addirittura schierarlo già oggi nel finale dell'amichevole che il Cagliari disputerà questo pomeriggio (fischio d'inizio fissato per le 15) nel centro sportivo di Assemini. A rompere il ghiaccio contro il Carbonia (sesto in classifica nel campionato di Eccellenza) ci penserà quindi Matri che non segna in campionato dalla gara con il Lecce dello scorso 15 febbraio. E scalpita non poco.
Attacco al gran completo, e non solo. Stavolta, infatti, Allegri avrà l'imbarazzo della scelta nel momento in cui stilerà la formazione anti-Catania. Cagliari ideale con il ritorno tra le linee di Cossu (che a Bologna ha scontato un turno di squalifica) e il recupero in difesa di capitan Lopez e Pisano. E con un Acquafresca ritrovato. L'assalto all'Europa può ricominciare
La Nuova Sardegna - Fini -Jeda, lo strano derby degli ex
Per la sfida a Zenga il conto alla rovescia è già partito. Conti e compagni hanno il gioco, la forza del Sant’Elia, una vigorosa solidità morale e agonistica, le gambe e la testa a posto. Compiuti i rituali scaramantici, i tifosi possono permettersi di annusare aria d’Europa. Eppure, in casa Cagliari chi fa fatica a parlare di Uefa. Paradossalmente aver centrato la salvezza con nove giornate d’anticipo, pare sia diventato un problema. Difficile capirne i significati. E anche Allegri - livornese istrionico e pronto alla battuta - ha dovuto indossare la cerata.
La parola d’ordine è sempre la stessa: prudenti, allineati e coperti. Per fortuna, il calcio giocato è cosa diversa e anche la sfida di domenica propone più d’un argomento di interesse. Il primo e il numero degli ex in campo: ben tre. Due in grande spolvero, uno che con straordinaria professionalità, dopo aver tirato la carretta, ha accettato la panchina senza fiatare. Neves Capucho Jeda, Michele Fini, Paolo Bianco: un trio che a Catania ha vissuto momenti importanti, nel bene e nel male, per la propria carriera. Jeda e Fini hanno trovato al Cagliari la consacrazione definitiva.
Il brasiliano dopo dieci anni di girovagare tra B e C, in rossoblù ha colto l’attimo fuggente. Fondamentale lo scorso anno nella salvezza guidata da Ballardini, Jeda si sta ripetendo agli ordini di Allegri. E non è un caso che abbia già segnato 9 reti. Quelle di Fini sono tre. Ma brillano di qualità. Il sorsese è una delle armi in più del Cagliari. Se Cossu ha il record degli assist, Fini mantiene saldamente la nomea di giocatore dall’intuito geniale e felpato. «Mi meraviglio che uno con la classe e la tecnica di Michele sia arrivato così tardi alla serie A» ha detto Acquafresca. Insomma, due attaccanti che stanno facendo la differenza. E anche in prospettiva, possono offrire un apporto importante. Jeda ha altri tre anni di contratto. Fini è invece in scadenza: «Devo parlare con la società, ma lontano da Cagliari non mi ci vedo» ha detto di recente.
Infine, Bianco. Il centrale, con capitan Lopez al fianco, ha costituito la barriera frangiflutti nei momenti chiave. Da ottobre in poi - pari col Milan al Sant’Elia: primo punto dopo cinque sconfitte - il duo difensivo ha stretto i denti e mostrato la vera anima della squadra. Eppure, Bianco veniva dato in partenza fin dallo scorso mercato estivo. All’ultimo momento - si diceva del Siena di Giampaolo, tecnico che giustamente lo stima - gli hanno detto che sarebbe rimasto in rossoblù. E lui? Manco una piega. A conferma che anche tra i calciatori c’è chi sa assumersi le proprie responsabilità. Ha giocato alla grande ma non gli è stato proposto il rinnovo. Poi, più o meno dal dopo vittoria col Lecce - 13 partite dalla fine e la salvezza oramai acquisita - Bianco è finito in panca: spazio a Canini.
L’assalto al Catania riparte da una formazione che ha le carte giuste per sognare e far sognare la tifoseria. Però, guai a parlarne. E soprattutto, a brindare: porta jella. Anche se qualsiasi squadra dal Cagliari in giù scambierebbe a occhi chiusi i 42 punti e le nove giornate ancora da giocare da qui al 31 maggio. Partite da disputare a testa alta contro chiunque.
TuttoCagliari - Larrivey: "Un giorno spero di tornare"
Era andato via da Cagliari con 37 presenze e 2 gol collezionati in una stagione e mezza. Al Velez, dove si è trasferito in prestito, ha siglato già 3 gol in 5 partite giocate, con prestazioni sempre al di sopra della media.
Un vero e proprio cambio di passo per Joaquin Larrivey, dovuto a una ritrovata condizione psicologica più che fisica. El Bati infatti aveva sempre dimostrato una buona condizione atletica nelle partite giocate a Cagliari, tanto da essere giunto in casa Velez in ottima forma. Il problema era più nella testa che nelle gambe del delantero. Mancava in lui la tranquillità, che ha ritrovato tornando nei luoghi che sente più comuni, vicino alla famiglia, recuperando l'appuntamento con il gol e diventando un giocatore importante nel Velez. Con la speranza di tornare un giorno a Cagliari e diventarlo anche per la compagine rossoblù. TuttoCagliari.net lo ha raggiunto in esclusiva per fare un primo bilancio della sua avventura argentina.
Bati, cominciamo dall'argomento più spinoso. Le presunte dichiarazioni rilasciate in Argentina nelle quali avresti sostenuto che a Cagliari ti sia stato negato l'apporto da tifo e allenatori e che il Presidente Cellino abbia osteggiato il tuo trasferimento al Velez. Ci spieghi come stanno le cose?
"Qui ho sempre detto la verità. Ovvero che al Velez sono a casa mia, con i miei amici,con la mia famiglia, e quindi è tutto più semplice. Quando le cose vanno male, c'è sempre chi mi dà forza,e invece a Cagliari, quando le cose andavano male, tutto rimaneva dentro di me perché non c'erano quelle persone che io ero abituato ad avere vicino nei momenti difficili. I tifosi mi hanno aspettato anche troppo, e io non ho che da ringraziare tutti per questo, e sopratutto quelli che continuano a sperare in un Larrivey che faccia bene a Cagliari. Ma capisco anche quelli che insultano e non hanno fiducia in me. Contro loro non ho niente da dire perche so come funziona il calcio. Stesso discorso per quanto riguarda gli allenatori, ho solo parole di ringraziamento per loro. Ho imparato molto da tutti, e prima di partire ho parlato con Allegri e l'ho ringraziato per le opportunità che mi ha dato ogni volta che mi ha scelto per giocare. Per quanto riguarda il presidente Cellino, voleva che rimanessi a Cagliari, perché aveva e ha fiducia in me. Ma io sinceramente stavo giocando poco e gli ho spiegato molte volte il mio pensiero. Lo ringrazierò sempre per l'opportunità che mi ha dato, me l'ero guadagnata giocando bene con l'Huracan, e anche a Cagliari ho sempre dato il massimo negli allenamenti, mi sono sempre allenato come se fossi un titolare per farmi trovare pronto quando venivo chiamato a giocare".
Il Sardegna - Cagliari pronto a volare
Chi va in campo e chi prepara le partite ha la giusta pretesa di considerare di ugual valore ogni competizione. «Tutte
le gare sono difficili», si sente dire dai protagonisti, più o meno per motivi diversi. Che gli avversari siano Inter, Chievo, Torino e via dicendo saranno aspettati e affrontati con la stessa mentalità. Filosofia da professionisti, valida soprattutto
nel campionato italiano dove non ci sono vere e proprie cenerentole e dove regna il bello del calcio: l'imprevedibilità.
Ma da fuori a volte si fanno considerazioni diverse. ed ecco che mentre contro il Bologna la vittoria è stata utile tout
court, la sfida contro il Genoa sembrava avere un valore diverso, perchè metteva in ballo anche un certo ��prestigio, in un campionato dove le due formazioni rossoblù hanno strappato applausi dalle Alpi agli Appennini. anche il Cagliari, per come sono andate le cose, le due sconfitte contro la brillante squadra di Gasperini le digerirà chissà quando. Per i punti quanto perchè avrebbe voluto dimostrare che non è da meno. Ma domenica ci sarà un'altra sfida tra sorprese, e quindi la possibilità di rifarsi. Perchè anche il Catania di Zenga è stata una mina vagante proprio come il Cagliari. rivelazioni entrambe le squadre, come i loro allenatori. Ma in momenti diversi. Il Catania ha seminato bene soprattutto nella prima parte del campionato dove ha alloggiato disinvolta tra le parti alte della classifica. Ma decisamente meno affidabile rispetto a quella di Allegri, perché in grado di strattonare con un 4-0 il Palermo per poi prendere l'imbarcata 3-0 contro il Siena appena una settimana dopo. Nella gara d’andata tra le due formazioni isolane la situazione era molto diversa. I siciliani erano al nono posto con 18 punti, il Cagliari solo sedicesimo a 10. I rossoblù avevano iniziato da qualche giornata la risalita, e si apprestavano a vivere il loro momento migliore. A distanza di quasi cinque mesi si scopre che la situazione si è ribaltata. Il Cagliari che ricordiamolo, aveva l'handicap delle prime cinque gare in classifica
si è mangiato una dopo l’altra numerose squadre, tra le quali anche il Catania che ora si ritrova al dodicesimo posto con
cinque punti in meno. E potremmo dire che questa è la prima vera vittoria dei rossoblù di Allegri contro i siciliani, dopo la sconfitta del 9 novembre per 2-1. Al gol di ��eda replicarono Mascara e ci sta e Sabato un po’ meno perché un ex e soprattutto un difensore che tra A e B ha visto la porta in tutto 4 volte. Dopo quel giorno, mentre il Cagliari si avviava verso la zona Uefa realizzando 32 punti, il Catania rallentava. Da allora ha messo da parte solo 18 punti. ha vinto quattro volte in meno, ma spicca soprattutto un dato. La difesa rossoblù. Il Catania in queste 18 gare ha perso subendo 25 gol. Quella del Cagliari, che è la sesta miglior difesa, ne ha presi solo 14. Ciò che magari deve impensierire i rossoblù è il ruolino di marcia del Catania nelle ultime cinque giornate. La squadra di Zenga ha avuto un passo doppio rispetto a quella di Allegri. Dieci i punti realizzati dai siciliani contro i 5 dei rossoblù. Come ha detto il tecnico del Cagliari, i siciliani
ora stanno rivivendo un buon momento. e ha dei giocatori che sanno come mettere in difficoltà gli avversari. Mascara
su tutti già nove reti in campionato e piace tanto anche Paolucci, classe '86 ma saranno senza Ledesma. Il Cagliari,
dopo la vittoria contro il Bologna e la sosta si è rigenerato. Allegri ha sottolineato lo stato di forma atletico quanto psicologico. Nel frattempo studia come calciare il rigore perfetto all'ex portiere, compagno di squadra al Padova. Ancora una volta in gioco i punti ed il prestigio
juninho85
02-04-2009, 21:04
Marchetti: "Nove finali per l'Uefa e la prima è col Catania"
L'ottima stagione disputata da Federico Marchetti l'ha reso inevitabilmente protagonista dei gossip di mercato che riempiono i giornali. Al proposito, il portierone è categorico: "Al Cagliari devo tutto. Mi interessa solo finire al meglio l'annata. Sui giornali si scrivono tante cose, ma a me non è stato comunicato nulla. Ho quattro anni di contratto qui, questo è quanto. Sono contento di quello che ho fatto finora, ma è solo il primo gradino di una lunga scala. C'è sempre da imparare".Si parla molto anche delle possibilità di approdare in Coppa UEFA. "Ci aspettano nove finali. Vedremo quel che riusciremo a fare. Rispettiamo tutti ma non temiamo nessuno: abbiamo affrontato sul loro campo ad armi pari delle grandi squadre".
La prima di queste nove finali vede i rossoblu affrontare il Catania. "Un avversario insidioso". Specie perchè ha tra le sue fila un giocatore come Mascara, che ha fatto l'abitudine a segnar gol impossibili da lontanissimo. Di conseguenza, si dovrebbe desumere che Marchetti per una volta rimanga ben piantato tra i pali. Sbagliato. "Lui può calciare da tutte le posizioni. Dovrò stare attento, senza perdere le caratteristiche di stare alti per dare fiducia ai compagni".
E' un Marchetti che il primo anno di Serie A ha cambiato. "Sono meno spavaldo e ho meno tensione. Un portiere deve infondere tranquillità ai compagni, ed è quel che cerco sempre di fare".
bronzodiriace
02-04-2009, 21:31
Marchetti: "Nove finali per l'Uefa e la prima è col Catania"
L'ottima stagione disputata da Federico Marchetti l'ha reso inevitabilmente protagonista dei gossip di mercato che riempiono i giornali. Al proposito, il portierone è categorico: "Al Cagliari devo tutto. Mi interessa solo finire al meglio l'annata. Sui giornali si scrivono tante cose, ma a me non è stato comunicato nulla. Ho quattro anni di contratto qui, questo è quanto. Sono contento di quello che ho fatto finora, ma è solo il primo gradino di una lunga scala. C'è sempre da imparare".Si parla molto anche delle possibilità di approdare in Coppa UEFA. "Ci aspettano nove finali. Vedremo quel che riusciremo a fare. Rispettiamo tutti ma non temiamo nessuno: abbiamo affrontato sul loro campo ad armi pari delle grandi squadre".
La prima di queste nove finali vede i rossoblu affrontare il Catania. "Un avversario insidioso". Specie perchè ha tra le sue fila un giocatore come Mascara, che ha fatto l'abitudine a segnar gol impossibili da lontanissimo. Di conseguenza, si dovrebbe desumere che Marchetti per una volta rimanga ben piantato tra i pali. Sbagliato. "Lui può calciare da tutte le posizioni. Dovrò stare attento, senza perdere le caratteristiche di stare alti per dare fiducia ai compagni".
E' un Marchetti che il primo anno di Serie A ha cambiato. "Sono meno spavaldo e ho meno tensione. Un portiere deve infondere tranquillità ai compagni, ed è quel che cerco sempre di fare".
Parla già da Milan il nostro Marchetti :cool:
9 finali qui
12 finali li
ninja750
02-04-2009, 21:49
:ops: :ops: :ops: :ops:
Allora non Boca Clan ci sarà il
http://img57.imageshack.us/img57/5630/cartello3iw6.jpg
:sbonk:
juninho85
02-04-2009, 22:26
Parla già da Milan il nostro Marchetti :cool:
9 finali qui
12 finali li
con voi potrà fare giusto i tornei di pinella e scopone scientifico con gli anziani del milan bar :O
juninho85
02-04-2009, 22:41
Nel test tripletta di Jeda
Nonostante la pioggia, ormai una costante da mesi, il Cagliari ha disputato questo pomeriggio un'amichevole con il Carbonia. Tutti presenti i rossoblù e così Allegri ha potuto schierare la rosa al completo. Carte mischiate, come sempre, ma pochi dubbi circa la formazione da opporre domenica al Catania. 5-0 il risultato finale, determinato quasi completamente nel primo tempo con i gol di Jeda (3) e Cossu. Nella ripresa, sigillo conclusivo di Biondini. Domani squadra di nuovo in campo al mattino per una seduta dedicata a schemi e prove tattiche.
juninho85
03-04-2009, 07:53
Il Sardegna - Cagliari, mirino puntato
Prove generali disturbate dalla pioggia. Ma contro il Carbonia, ieri pomeriggio, il Cagliari ha messo su il clima giusto
per la gara di domenica. tutt'altro che grigio-umido, come il cielo di ieri. Piuttosto, vivace e bello caldo, ciò che serve per affrontare una squadra imprevedibile come il Catania. Ed ecco che i primi ad avere una voglia matta di giocare, sono stati proprio gli assenti delle ultime due settimane. La partita di ieri conclusasi 5-0 per i rossoblù, è stata un'occasione per rivedere sul campo il Lopez e il Pisano di sempre. O meglio, hanno smaltito gli infortuni (rispettivamente distorsione alla caviglia e distorsione cervicale) e giocato come niente fosse. Hanno ripreso dimestichezza con l'erbetta e il ritmo partita e sono pronti a riavere il loro posto da titolare questa domenica al Sant'Elia. Ieri sono stati schierati nel primo tempo insieme a Lupatelli, Bianco, Agostini. A centrocampo Fini, Conti e Lazzari, Cossu trequartista e Jeda e Matri in attacco. E proprio il brasiliano ha sbloccato il risultato al 14' con un gol di testa, specialità nascosta del rossoblù che ha sfruttato il cross perfetto di Michele Fini. Dieci minuti dopo il raddoppio di Cossu con un destro dal limite dell'area. Il
numero sette del Cagliari in questa stagione ha visto esaltate ancora di più le sue doti ma aspetta ancora il gol che, come l'anno scorso a Udine, sarebbe la ciliegina in un campionato entusiasmante. In compenso ieri ci ha pensato Jeda a scaldare i motori contro la squadra di Zenga. ��on solo ha segnato il primo gol, ma alla fine del primo tempo si è registrata la sua tripletta personale. ha realizzato la seconda rete grazie alla verticalizzazione di Lopez e poco dopo su deviazione dopo l'ennesimo cross di Fini. Nel secondo tempo spazio a Marchetti in porta, Matheu, Astori, Canini, Magliocchetti (anche lui ha recuperato bene) in difesa, Carta, Biondini, Sivakov a centrocampo, Mancosu sulla trequarti.
Acquafresca e Ragatzu il duo d'attacco. In corso della seconda metà spazio anche a Caschili, insieme a Carta e Ragaztu altra promessa della Primavera. Acquafresca è tornato mercoledì dall'Olanda dopo gli impegni con l'Under 21, ma non è apparso per nulla affaticato e contro il Catania dovrebbe essere schierato nella formazione titolare. Ieri ha cercato il gol invano. In compenso ha preso una traversa. ci ha pensato Biondini a realizzare il cinque a zero definitivo
con un potente sinistro da fuori area. All'opera anche Sivakov, che oltre ad aver dimostrato di essersi già adattato notevolmente al calcio italiano, non ha risparmiato fiato e gambe per guadagnarsi l'esordio e minuti di gioco importanti da qui a fine campionato. Buona anche la prova dal Carbonia, che milita nel campionato di Eccellenza, dove tra gli altri si
sono distinti Sanna e il giovane terzino Marongiu. L'unico indisponibile per Massimiliano Allegri è stato Andrea Parola, che non ha partecipato all'amichevole a causa di un affaticamento muscolare.
La Nuova Sardegna - Marchetti,sogni azzurri in maglia rossoblu
Nel cuore i colori rossoblù, nella testa la consapevolezza di poter fare un ulteriore salto di qualità.
Federico Marchetti, portiere-rivelazione del Cagliari e inevitabile protagonista del gossip-mercato, appare soddisfatto per la sua prima stagione in serie A. L’estremo difensore è stato ospite ieri della scuola elementare di via Flavio Gioia per l’ennesimo appuntamento con “Lo stadio dei bimbi”, l’iniziativa del Cagliari Calcio volta a portare a tu per tu piccoli tifosi e beniamini del pallone. Travolto dal delirio dei piccoli alunni, Marchetti non si è però scomposto e con equilibrio invidiabile ha risposto alle numerose domande. “Andare al Milan? Perché mai - la replica al quesito formulata dal piccolo Andrea - a Cagliari sto bene e ho quattro anni di contratto. Poi sono orgoglioso di vestire questa maglia. Altri discorsi non mi interessano”.
Uno-due e subito fa capolino la domanda del momento, quella sul traguardo europeo. “Alla Uefa ci crediamo un po’ tutti - prosegue l’ex giocatore dell’Albinoleffe, con in passato anche una convocazione nella Nazionale under 17 - ma siamo anche consapevoli di quanto sia difficile superare la concorrenza”.
Tanta gavetta in serie C prima di calcare il massimo palcoscenico nazionale. Per Marchetti le esperienze con Vercelli, Crotone, Treviso, Biellese e Albinoleffe servono per diventare giocatori veri. “Sono andato via di casa a soli 14 anni sognando un futuro roseo ma anche consapevole che sono in pochi quelli che riescono a fare il vero salto. Poi è arrivata la chiamata del Cagliari, una società che ha anche vinto uno scudetto. E’ stata una gioia immensa che spero di ripagare stando qui il più a lungo possibile”.
Spirito di sacrificio che ha convinto pure il numero uno della Nazionale Gigi Buffon a tesserne le lodi. “Fa piacere ma penso che attorno alle sue dichiarazioni si sia un po’ costruito - spiega il rossoblù - il paragone del resto è poco equilibrato. Buffon alla mia età aveva già alle spalle sette anni di serie A e tre o quattro in azzurro”.
La convocazione nell’attuale Italia di Lippi non è però completamente fuoriposto. “Speriamo, la Nazionale è l’aspirazione di ogni giocatore ma ora penso soltanto a far bene col Cagliari”.
Intanto il numero 22 rossoblù si è tolto altre soddisfazioni, come la vittoria con la Juve a Torino e l’aver bagnato le polveri ad Ibrahimovic. “E’l’attaccante più forte contro cui abbia mai giocato - ammette -. La gara con la Juve entrerà nella storia, oltre che per il risultato, anche perché ha dimostrato a tutti di che pasta è fatto questo Cagliari”.
Infine il futuro prossimo. Pericoli imminenti che rispondono soprattutto al nome di Giuseppe Mascara. “Sa calciare da ogni parte del campo trovando traiettorie incredibili. I suoi gol sono figli più dei suoi meriti che dei demeriti dei portieri. Ma è a tutto il Catania che domenica al Sant’Elia dovremo prestare attenzione».
juninho85
03-04-2009, 10:44
Unione Sarda - Che forza questo Jeda
Siam venuti sin qua per vedere segnare Jeda, cantano i tifosi nelle gradinate che si affacciano sul campo centrale del centro sportivo di Assemini. E il brasiliano non si fa certo pregare. Tripletta al Carbonia (il Cagliari chiude poi il conto sul 5-0) nel collaudo infrasettimanale. Due volte colpisce di testa (in entrambi i casi l'assist è di Fini), poi trasforma in gol una fuga impostata da capitan Lopez. In rete anche Cossu e Biondini.
Inizia di giovedì, in parte sotto la pioggia, la sfida al Catania. Rossoblù su di giri, soprattutto Jeda che in Sicilia ha giocato sei mesi (da gennaio a giugno del 2004) lasciando più rimpianti che gioie e domenica non vuole certo sfigurare. A segno già nella gara d'andata, illusione poi spazzata via da Mascara e Sabato (quest'ultimo passato nel frattempo all'Empoli in B assieme a un altro ex rossoblù, Carrus) nei minuti finali del match. Il test con il Carbonia, formazione che milita in Eccellenza (occupa il sesto posto in classifica), è un buon banco di prova per l'ex attaccante del Rimini, schierato a sorpresa in coppia con Matri (Acquafresca gioca, invece, la ripresa) davanti al trequartista Cossu. A secco da due giornate in campionato (l'8 marzo al Chievo l'ultimo gol), vuole ora incrementare l'attuale bottino di nove reti e, soprattutto, trascinare il Cagliari in Europa. Buona la pausa. Il brasiliano è in grande spolvero e si esalta mentre taglia in due la difesa del Carbonia e cerca il gol da ogni posizione. Il colpo di testa sembra essere diventato ormai una sua specialità. «Strano, no?», aveva commentato all'Olimpico di Roma dopo la gara vinta (grazie anche a una sua doppietta) contro la Lazio. Poi il feeling con Fini - sempre più assistman rossoblù - cresce di giorno in giorno. Cross dalla destra-incornata vincente, succede due volte contro il Carbonia: che sia un segnale in vista della partita con il Catania?
Allegri, e non solo lui, ci spera. Intanto mischia le carte nel test infrasettimanale. È infatti Matri la spalla di Jeda (domenica dovrebbe essere Acquafresca) nel primo tempo di ieri. Tra le linee c'è di nuovo Cossu che ha scontato a Bologna un turno di squalifica. Linea difensiva a quattro composta da Pisano, Bianco, Lopez e Agostini. Conti è il regista, Fini e Lazzari le due mezze ali, rispettivamente sul centrodestra e sul centrosinistra. Jeda rompe il ghiaccio, Cossu sigla il bis, ancora il brasiliano poi va e segno due volte e chiude il primo tempo sul quattro a zero.
Nella ripresa tutto un altro Cagliari. Marchetti tra i pali, la coppia di centrali difensivi è composta da Canini e Astori, Matheu e Magliocchetti (di nuovo in campo dopo un lungo stop per infortunmio) sono i due terzini. Mediano basso davanti alla retroguardia Biondini, che già in altre amichevoli (mai in campionato, invece) aveva giocato in questo inedito ruolo. È così il baby Carta, proveniente dalla Primavera, l'interno destro, dall'altra parte del campo Sivakov, reduce dagli impegni con la nazionale della Bielorussia. Ora il trequartista è Mancosu. Al giovane centrocampista cagliaritano il compito di lanciare a rete Ragatzu e Acquafresca.
Nelle gambe del bomber dell'Under 21 la gara contro l'Olanda, nei piedi le scarpe rosse col puntale argentato lanciate in Italia da Ibrahimovic e in Inghilterra da Cristiano Ronaldo. Il capocannoniere rossoblù sta bene, e si vede. Gioca l'intera ripresa, tenta più volte la via della rete, senza però trovarla. L'unico gol è quello di Biondini, staffilata dal limite dell'area, e che grinta Marchetti nel festeggiarlo. Sì, c'è aria di svolta.
juninho85
04-04-2009, 14:51
Max Allegri: "Formazione? Devo fare delle scelte"
Francesco Pisano non è stato convocato per la partita interna contro il Catania: il difensore selargino sarà impiegato nella gara della Primavera contro il Mantova: "Ha bisogno di fare minutaggio per essere pronto per la partita di Firenze - ha spiegato Massimiliano Allegri -. La formazione? Devo fare delle scelte. Chi è rimasto fuori ed è subentrato, si è sempre fatto trovare pronto. Segno di disponibilità e intelligenza, una grande risposta del gruppo. Stiamo bene dal punto di vista fisico e mentale. Questa è la prima di nove partite dove possiamo toglierci delle soddisfazioni. Proviamoci e vediamo quel che accadrà. Abbiamo raggiunto una posizione di prestigio che vogliamo mantenere. La classifica è corta, basta poco perchè le altre squadre si avvicinino"
Il Catania è avversario ostico: "Attraversa un buon periodo, giocano un ottimo calcio - analizza Allegri -. Ha sei punti meno di noi, ma penso che Cagliari e Catania siano in questo preciso momento le rivelazioni del campionato. Anche loro hanno continuità di risultati. Zenga poi ha dimostrato di essere un ottimo tecnico, che cura molto i dettagli sui calci piazzati".
juninho85
04-04-2009, 18:03
Catania, Zenga "teme" il Cagliari
Se José Mourinho parla di "pirla", Walter Zenga dice "mbare". Il termine dialettale, che sta a significare amico, usato dal tecnico del Catania nella conferenza stampa della vigilia della trasferta di Cagliari testimonia l'atmosfera serena in casa rossazzurra. Gli etnei sono giunti a un passo dalla certezza aritmetica della salvezza, ma l'allenatore milanese non ammette cali di concentrazione: "Quando sento certi discorsi, mi arrabbio sul serio. Non siamo salvi affatto. Il Cagliari sì che è ormai tranquillo, noi no. L'asticella si è alzata, la quota per mettersi al sicuro è a 42 punti e noi dobbiamo ancora raggiungerla". Zenga ha appena festeggiato un anno alla guida del Catania: "Sono stati dodici mesi appassionanti, la salvezza sofferta dello scorso campionato e i buoni risultati raccolti in questo torneo rappresentano il riconoscimento migliore per il nostro lavoro". Nel derby delle isole tra tecnici emergenti, l'ex Uomo Ragno non risparmia lodi ad Allegri e alla sua squadra: "Nel periodo che intercorre tra il girone di ritorno dello scorso anno e oggi, il Cagliari ha totalizzato qualcosa come 74 punti, cifre da zona Champions. Hanno puntato su un gruppo di valore e trovato ottima continuità di risultati, si tratta di una squadra da affrontare al 200%. Noi siamo sulla buona strada per seguire il modello sardo". Tra i duelli più stuzzicanti, c'é quello tra Marchetti e Bizzarri, due dei portieri dal rendimento migliore in questo campionato. "Albano sta facendo benissimo - dice Zenga - e ha spazio e tempo per convincere Maradona a convocarlo nella nazionale argentina. Marchetti? Ben venga, è un grande portiere, alla faccia di chi dice che in Italia non ci sono più estremi difensori di valore". Zenga ha convocato 21 elementi, aggregando al gruppo Maccarrone, Sciacca e Falconieri. Indisponibili gli squalificati Ledesma e Martinez. Carboni, Baiocco e Morimoto, pur avendo smaltito i rispettivi infortuni, non sono al top della forma. "Qualche dubbio c'é - conferma Zenga - devo verificare la condizione di alcuni elementi. Morimoto si è allenato, ma è reduce da uno stop lungo. Devo decidere se utilizzarlo dall'inizio o magari mandarlo in campo a partita in corso". A centrocampo potrebbe trovare spazio Izco, in avanti probabile il duo Mascara-Paolucci.
ninja750
04-04-2009, 18:22
altra prodezza da centrocampo di mascara e tutti a casa :O
juninho85
05-04-2009, 13:07
Cagliari, scolaresca siciliana aggredita da tifosi
Una comitiva di studenti e professori siciliani, a Cagliari per una gita scolastica, è stata aggredita in pieno centro da un gruppo di tifosi del Cagliari che gli avrebbero scambiati per sostenitori del Catania che nel pomeriggio affronterà i rossoblu al Sant'Elia. Un professore e uno studente sono stati ricoverati all'ospedale "Brotzu" per accertamenti, mentre le altre vittime del pestaggio sono state trasportate in altre strutture di pronto soccorso cittadine per essere medicate.
complimenti,facciamo riconoscere
poi ci lamentiamo se non ci fanno entrare negli stadi...prendersela con una ragazzina...ignobile.
Un ragazzo è grave...assolutamente fuori luogo commentare una partita.
Cagliari, scolaresca siciliana aggredita da tifosi
Una comitiva di studenti e professori siciliani, a Cagliari per una gita scolastica, è stata aggredita in pieno centro da un gruppo di tifosi del Cagliari che gli avrebbero scambiati per sostenitori del Catania che nel pomeriggio affronterà i rossoblu al Sant'Elia. Un professore e uno studente sono stati ricoverati all'ospedale "Brotzu" per accertamenti, mentre le altre vittime del pestaggio sono state trasportate in altre strutture di pronto soccorso cittadine per essere medicate.
complimenti,facciamo riconoscere
Per carità, sempre il solito manipolo di str*nzi che cerca di screditare un'isola.
Tornando alla partita, direi che abbiamo giocato bene, abbiamo meritato la vittoria senza dubbio. Loro nel primo tempo sono stati più pericolosi, ma quasi solo nei contropiedi... Noi avevamo sempre il pallone quasi quasi
juninho85
05-04-2009, 17:57
Vergogna Cagliari, aggressione tifosi ad una scolaresca siciliana
Una quarantina di tifosi del Cagliari appartenenti al gruppo degli «Sconvolts», al quale apparterrebbero i responsabili dell'aggressione agli studenti di un Istituto Nautico di Messina in gita scolastica nel capoluogo sardo, sono stati portati in Questura dopo una retata intorno allo stadio Sant'Elia. Subito dopo l'aggressione la Polizia di Stato aveva circondato la zona di via del Collegio, dove si trova la sede principale degli Sconvolts trovandola però chiusa perchè tutti i supporters avevano gia raggiunto il Sant'Elia. È stato allora deciso di intervenire direttamente allo stadio. Secondo quanto si è appreso, in Questura dovrebbero essere eseguiti degli atti di polizia giudiziaria per il riconoscimento degli aggressori che sarebbero stati in tutto una quindicina. In ospedale sono stati controllati una decina di messinesi, per quattro dei quali i medici hanno emesso diagnosi per traumi contusivi in tutto il corpo. I più gravi, ma le loro condizioni non destano preoccupazioni, un professore che ha avuto una crisi ipertensiva e uno studente colpito violentemente alla testa
conan_75
05-04-2009, 18:38
Io ho sempre sostenuto che abbiamo la tifoseria ultras tra le più merdose in italia...si riuniscono in gruppo per far cazzate e del cagliari non gli sbatte nulla.
Poi, se non trovano tifosi avversari si pestano tra di loro (ci ricordiamo un cagliari-fiorentina?
Amu_rg550
05-04-2009, 19:08
Oggi guarda caso ero in curva nord, quei personaggi hanno persino avuto il coraggio di fare lo "sciopero" del tifo per protestare contro la retata.
E hanno anche la faccia tosta di proclamarsi "tifosi".. che vergogna..:rolleyes:
juninho85
05-04-2009, 20:03
Oggi guarda caso ero in curva nord, quei personaggi hanno persino avuto il coraggio di fare lo "sciopero" del tifo per protestare contro la retata.
E hanno anche la faccia tosta di proclamarsi "tifosi".. che vergogna..:rolleyes:
legnate in bocca ci vorrebbero
juninho85
05-04-2009, 22:18
dopo tante fregnacce dice qualcosa di utile
«Il Cagliari Calcio deplora e condanna l'ignobile aggressione subita questa mattina in città dalla scolaresca siciliana». Con una nota pubblicata sul sito Internet del Cagliari, la società rossoblù stigmatizza l'aggressione subita oggi nel capoluogo sardo da una scolaresca di Messina in gita. «I responsabili non possono ritenersi veri tifosi del Cagliari. La Società - conclude la nota - si augura che l'eventuale coinvolgimento della tifoseria organizzata sia frutto di un equivoco».
«È uno schifo, ma il problema non è il calcio, è la società in cui viviamo che fa schifo». È duro Walter Zenga nel commentare l'ennesimo episodio di violenza legato al mondo del calcio, avvenuto questa mattina a Cagliari dove un gruppo di ultrà rossoblu ha aggredito una comitiva di studenti siciliani. «Il problema in Italia sono le leggi. In Parlamento - tuona Zenga - anzichè parlare e ridere dovrebbero essere più seri, fare leggi severe e non permettere invece che chi delinque esca subito dal carcere magari grazie all'indulto». L'allenatore del Catania ed ex bandiera dell'Inter, ha detto di parlare anche da genitore, preoccupato per la situazione in Italia. «Vedo sempre meno gente negli stadi, perchè è diventato pericoloso andarci. È un grosso problema e lo dico senza timori».
juninho85
06-04-2009, 08:09
La Nuova Sardegna - Matri, il centravanti che prevede il goal
Alessandro Matri, il vate. E senza interpellare Cassandra o ricorrere alle viscere di animali morti come usavano fare gli antichi greci. Lo aveva sognato di notte il gol che ha alla fine steso il Catania di Zenga. Non a caso il centravanti rossoblù si era rivolto con rara sicurezza ai campagni seduti insieme a lui in panchina: «Entro e faccio gol». Proprio così, secco e deciso. Chissà se Allegri aveva sentito il vaticinio. Pare che Ragatzu, il più giovane della schiera, lo ha guardato un poco stupito. Ma al giovanissimo cagliaritano i dubbi gli devono essere venuti meno quando l’arbitro ha ritardato l’ingresso in campo del compagno che di professione fa il centravanti come lui. Matri lo ha detto e ripetuto: «Ma che fa, non mi fa entrare?» C’era un angolo e Matri era sicuro che se allora fosse entrato in campo, avrebbe segnato. Promessa rimandata al trentacinquesimo della ripresa, dopo una ventina di minuti durante i quali l’attaccante milanese si era distinto (come al solito) per il continuo movimento a mettere in difficoltà i centrali del Catania e per le aperture per i compagni. Il gol, lui lo descrive in questo modo: «C’è stato un cross dalla destra, Lazzari ha avuto un corpo a corpo con Silvestre e la palla è arrivata sui miei piedi. A questo punto ho tirato in porta senza pensarci troppo ma la palla è finita sulla schiena del portiere. Poi c’è stata un poco di confusiome ma sono stato bravo a recuperere l’equilibrio e a fare gol. Mica facile comunque, sono stato bravo».
Alessandro Matri. O della generosità. In campo noti immediatamente la sua presenza perchè si muove, lotta, corre, si sbraccia, salta di testa, cerca di contrastare gli avversari, tenta la soluzione in porta, tira. Insomma, non sta un attimo fermo e deve essere per questo che i compagni gli vogliono un gran bene: anche quando non è in giornata, possono stare sicuri che Matri una mano di aiuto la darà a tutti. E anche ieri contro il Catania non è si è certo risparmiato, in un secondo tempo dove i rossoblù hanno alzato il ritmo per raggingere la vittoria. Il quarto gol in campionato è in bacheca (sono nove complessivamente, in due anni di serie A) e adesso un po’ tutti gli chiedono se non è dispiacuto di entrare in campo quasi sempre a partita iniziata. «Nemmeno un poco - dice Matri con il solito grande sorriso sul volto (un’altra sua caratteristica? l’ottimismo, sempre e comunque) - Io sfrutto tutte le occasioni che si presentano e certo di non farmi trovare mai impreparato. Mister Allegri lo sa e questo mi dà fiducia. Faccio parte di un gruppo che si compone di venti giocatori e durante gli allenamenti della settimana cerco di lavorare al meglio per mettere in difficoltà l’allenatore nelle sue scelte. Certo è difficile cambiare la formazione per così dire titolare ma io spero sempre di sovvertire le gerarchie della squadra. Ma, sia ben chiaro, senza fare polemiche e senza inutili strepiti. Probabilmente la forza del cagliari è proprio quella di contare su una ventina di giocatori di qualità dai quali scegliere chi di volta in volta deve scendere in campo. Se poi entro e faccio gol va pure meglio». Il giovanotto ha capito tutto
Unione Sarda - Cagliari, mai così in alto
Tredici vittorie, una quota record, mai raggiunta dal Cagliari negli ultimi quattro campionati di serie A. Ecco perché i sogni dei tifosi sono legittimi. E, si badi, non si tratta solo di eccessi determinati dalla passione ma di speranze che hanno solide basi tecniche. Il Cagliari ha le carte in regola per contendere alla Roma (cioè l'avversario a esso più vicino) il sesto posto, che equivarrebbe alla clamorosa qualificazione alla prossima edizione della Coppa Uefa. I rossoblù giocano bene, sono diretti da un allenatore capace, hanno in mente precise idee, hanno capacità di soffrire e di interpretare la gara per come essa si propone. Ieri, per esempio, il Cagliari aveva di fronte il classico avversario scorbutico. Il Catania è duro, aggressivo, “appiccicoso”. Non ti lascia spazio, ti soffoca, trasforma la partita in una specie di bagarre al termine della quale spesso risulta decisiva una ripartenza di Mascara, Morimoto o un gol di rapina di Paolucci.
Il Cagliari ha sofferto, ha avuto pazienza, ha accelerato quando ha capito che doveva farlo e alla fine l'ha spuntata. È una vittoria che vale molto per la classifica e ancor più per l'autostima di una squadra che vola dal gennaio 2008, quando gettò le basi della sorprendente salvezza Adesso che il campionato ha imboccato il rettilineo finale (si giocheranno senza altre pause le restanti otto giornate sino all'epilogo del 31 maggio, con temperature presumibilmente sempre più alte), il tema principale sarà quello delle motivazioni. Si dice, non a torto, che in questo periodo vincano le squadre che hanno pressanti interessi di classifica. In teoria, quindi, il Cagliari dovrebbe partire sempre svantaggiato, avendo ottenuto da tempo la salvezza e avendo come concorrente per l'Europa niente meno che la grande Roma.
Invece, il Cagliari ha già dimostrato a Bologna che questo vecchio adagio del calcio può essere smentito. I rossoblù hanno la forza e la mentalità per continuare a giocare bene, chiudendo il campionato con un singolare record: non essere mai stati messi sotto nettamente, sul piano del gioco, da nessun avversario.
Ecco, quindi, la motivazione giusta, al di là del sogno europeo bello e che da impossibile potrebbe trasformarsi in possibile: giocare sempre bene. Una sorta di rivoluzione copernicana, in un calcio speculativo e avaro di spettacolo (ma ricco di business) come quello italiano. Sarebbe una lezione eccezionale per questo mondo, che rischia di essere travolto dalla girandola di milioni in cui si trova (che altro è l'intenzione, ogni tanto adombrata, di trasferire i grandi club in un super campionato europeo, relegando tutti gli altri in insignificanti tornei nazionali?)
I tifosi rossoblù stanno imparando ad apprezzare la capacità della loro squadra non solo di vincere ma anche di giocare bene. Dopo la sconfitta interna con il Genoa, il pubblico ha applaudito ugualmente, consapevole che la squadra, in inferiorità numerica, aveva dato tutto ed era stata all'altezza di un ottimo avversario. Ieri, dopo la vittoria numero tredici del campionato, il Sant'Elia ha tributato un applauso commovente ai rossoblù, tutti insieme a braccia alzate per ringraziare. Non c'è bisogno di altre motivazioni per continuare a giocare così.
I conti definitivi si potranno fare solo alla fine, ma sarà difficile che il bilancio complessivo non sia trionfale. Poi verrà il difficile: ripetersi. Ma ci sarà tempo per parlare di questo.
juninho85
06-04-2009, 08:32
Cagliari, studenti aggrediti da ultrà
Un pugno in faccia al professore Corrado Calderone che guidava una ventina di studenti dell'Istituto Nautico Caio Duilio di Messina, appena sbarcati dalla motonave Clodia della Tirrenia dove sono impegnati in un ciclo di formazione tecnico-pratica a bordo e che passeggiavano nel quartiere "Marina" di Cagliari. E' cominciata così, secondo il racconto fatto dalle vittime alla polizia, l'aggressione di alcune decine di teppisti, che indossavano sciarpe e giubbotti del gruppo dei tifosi organizzati 'Sconvolts', già protagonisti in passato di episodi di violenza. "Non possono essere dei veri tifosi del Cagliari - si è lamentato in Questura uno degli studenti siciliani picchiati - avrebbero saputo che noi di Messina non tifiamo per il Catania. Invece appena hanno sentito il nostro accento, prima è arrivato uno che è sceso dal motorino e, senza dire niente, ha dato un pugno in faccia al professore. Poi sono arrivati gli altri che hanno cominciato a colpirci con pugni e calci, con le catene dei motorini, spranghe e cinghie piene di borchie metalliche. Il professore cercava di difenderci e i teppisti se la sono presa soprattutto con lui".
Gli aggressori sono fuggiti, dopo pochi minuti di furia cieca, portando come trofeo il cellulare rapinato al professor Calderone, ma la Polizia di Stato, con la collaborazione di Carabinieri e Guardia di Finanza, ha fatto scattare subito un'operazione che ha portato in poco meno di due ore all'individuazione di un gruppo di 38 Sconvolts intorno allo stadio. I giovani sono stati accompagnati in Questura e sottoposti alle operazioni di riconoscimento, al termine delle quali 26 di loro sono stati riconosciuti dalle vittime. Per sette di loro, inoltre, sarebbe già stato possibile individuare le responsabilità specifiche che porterà, probabilmente già durante la notte, all'emissione di provvedimenti restrittivi per i reati di lesioni aggravate e rapina. L'aggressione è avvenuta poco dopo le 11 nella centralissima via Roma, davanti al quartiere Marina prospiciente il porto, uno dei più caratteristici della vecchia Cagliari e tra i più visitati da chi arriva nel capoluogo sardo. L'aggressione è stata estremamente brutale e i siciliani sono stati colti di sorpresa, perché non sospettavano di poter essere un possibile bersaglio di teppisti. Il professore, ricoverato all'ospedale Brotzu dove i medici gli hanno assegnato 22 giorni di cura in attesa della conclusione degli accertamenti clinici, ha ricevuto in serata la visita del sindaco di Cagliari, Emilio Floris, e degli assessori regionali alla Sanità, Antonello Liori, e alla Pubblica istruzione, Lucia Bayre. "Cagliari è una città che ha sempre testimoniato la sua vocazione naturale all'ospitalità - ha detto Floris - e risulta davvero difficile capire un'episodio inqualificabile, soprattutto se si tiene conto del contesto nel quale è avvenuto: il quartiere di Marina, uno dei rioni popolari dove da anni vivono molti immigrati".
assurdo...nessuna pietà per questi animali
juninho85
06-04-2009, 11:39
ALLEGRI, A Firenze quasi uno scontro diretto...
Massimiliano Allegri così commenta il vittorioso incontro contro il Catania: "Una partita sofferta, come normale. Abbiamo avuto tanta pazienza, aspettato il momento giusto. Abbiamo cominciato bene, poi loro hanno chiuso gli spazi e la profondità. Il secondo tempo è stato diverso. Loro hanno risentito del ritmo del primo tempo, mentre noi siamo usciti fuori, nonostante il caldo, anche se è stato difficile trovare la via del gol". Ha deciso Matri, inserito nella ripresa. "Ho un gruppo di 20 giocatori, che si rispettano l'un l'altro e danno grande disponibilità all'allenatore". Cagliari sempre più presente in zona UEFA. "Abbiamo raggiunto una certa posizione, ora bisogna mantenerla. Gli stimoli? Ci sono sempre, siamo professionisti, non tiriamo i remi in barca". Sabato contro la Fiorentina sarà una specie di prova del nove. "In un certo senso è uno scontro diretto, ma ricordiamoci che il Cagliari è stato costruito per la salvezza, mentre la Fiorentina è una squadra allestita per puntare alle prime quattro posizioni,così come il Palermo".
mutu non ci sarà,lesione al menisco e un mese di stop
Io ho sempre sostenuto che abbiamo la tifoseria ultras tra le più merdose in italia...si riuniscono in gruppo per far cazzate e del cagliari non gli sbatte nulla.
Poi, se non trovano tifosi avversari si pestano tra di loro (ci ricordiamo un cagliari-fiorentina?
Cagliari, studenti aggrediti da ultrà
Un pugno in faccia al professore Corrado Calderone che guidava una ventina di studenti dell'Istituto Nautico Caio Duilio di Messina, appena sbarcati dalla motonave Clodia della Tirrenia dove sono impegnati in un ciclo di formazione tecnico-pratica a bordo e che passeggiavano nel quartiere "Marina" di Cagliari. E' cominciata così, secondo il racconto fatto dalle vittime alla polizia, l'aggressione di alcune decine di teppisti, che indossavano sciarpe e giubbotti del gruppo dei tifosi organizzati 'Sconvolts', già protagonisti in passato di episodi di violenza. "Non possono essere dei veri tifosi del Cagliari - si è lamentato in Questura uno degli studenti siciliani picchiati - avrebbero saputo che noi di Messina non tifiamo per il Catania. Invece appena hanno sentito il nostro accento, prima è arrivato uno che è sceso dal motorino e, senza dire niente, ha dato un pugno in faccia al professore. Poi sono arrivati gli altri che hanno cominciato a colpirci con pugni e calci, con le catene dei motorini, spranghe e cinghie piene di borchie metalliche. Il professore cercava di difenderci e i teppisti se la sono presa soprattutto con lui".
Gli aggressori sono fuggiti, dopo pochi minuti di furia cieca, portando come trofeo il cellulare rapinato al professor Calderone, ma la Polizia di Stato, con la collaborazione di Carabinieri e Guardia di Finanza, ha fatto scattare subito un'operazione che ha portato in poco meno di due ore all'individuazione di un gruppo di 38 Sconvolts intorno allo stadio. I giovani sono stati accompagnati in Questura e sottoposti alle operazioni di riconoscimento, al termine delle quali 26 di loro sono stati riconosciuti dalle vittime. Per sette di loro, inoltre, sarebbe già stato possibile individuare le responsabilità specifiche che porterà, probabilmente già durante la notte, all'emissione di provvedimenti restrittivi per i reati di lesioni aggravate e rapina. L'aggressione è avvenuta poco dopo le 11 nella centralissima via Roma, davanti al quartiere Marina prospiciente il porto, uno dei più caratteristici della vecchia Cagliari e tra i più visitati da chi arriva nel capoluogo sardo. L'aggressione è stata estremamente brutale e i siciliani sono stati colti di sorpresa, perché non sospettavano di poter essere un possibile bersaglio di teppisti. Il professore, ricoverato all'ospedale Brotzu dove i medici gli hanno assegnato 22 giorni di cura in attesa della conclusione degli accertamenti clinici, ha ricevuto in serata la visita del sindaco di Cagliari, Emilio Floris, e degli assessori regionali alla Sanità, Antonello Liori, e alla Pubblica istruzione, Lucia Bayre. "Cagliari è una città che ha sempre testimoniato la sua vocazione naturale all'ospitalità - ha detto Floris - e risulta davvero difficile capire un'episodio inqualificabile, soprattutto se si tiene conto del contesto nel quale è avvenuto: il quartiere di Marina, uno dei rioni popolari dove da anni vivono molti immigrati".
assurdo...nessuna pietà per questi animali
Fortunatamente sono stati arrestati... Ora si spera rimangano dentro, ma conoscendo le leggi italiane, dopo un pò usciranno
juninho85
07-04-2009, 08:48
Il Sardegna - Son Matri da legare
È Matri-show, ancora una volta. Un predestinato alle fughe. Un tempo in bicicletta, tra le strade della sua Sant’Angelo
Lodigiano. Ha vinto tante medaglie, era una promessa del ciclismo , racconta suo fratello Alberto. Ma il suo destino era altrove. Oggi gli toccano le fughe dalla scottante panchina di Allegri. Il tecnico lo lancia in campo a gara inoltrata con il solito comando: dare profondità e magari... Con la rabbia in circolo di chi non accetterà mai la parte di seconda linea, Matri spesso non solo ha trovato la profondità, ma pure la rete. Col Catania per la quarta volta in questa stagione dopo Lazio, Juve, Lecce. Insieme al compagno Jeda è il marcatore rossoblù di questo girone di ritorno. E domenica come sempre ha prima cambiato il ritmo di una gara indirizzata al pareggio. Poi ha trascinato ogni centimetro del suo corpo di prepotenza davanti alla porta avversaria. Ultimamente aveva puntato l'angolino sinistro della porta. Ma col Catania ha letteralmente circumnavigato area e avversari pur di trovare il varco. Poi l'esultanza scomposta, ma così spontanea. La maglia numero 32 all'aria sotto l'immancabile canotta nera e i festeggiamenti davanti alla tifoseria. Il ritorno in campo, il giallo ma poco importa , e un'aggiustatina ai capelli mentre il presidente Cellino ballava come un matto sugli spalti. In casa Matri sarebbe stata una doppia razione di polenta assicurata, racconta ancora Alberto, che ha la sua stessa risata. quando torna mia madre prepara un menù vastissimo, il lunedì è sempre una festa e lo sarebbe stato in particolar modo questa settimana anche se la volta che ha segnato contro la Juve resterà memorabile. Ma stavolta il rossoblù è rimasto a Cagliari per preparare la gara contro la Fiorentina. si potrà rifare col sushi che Alessandro ama. Ma non quanto il divano di casa nostra dove passa il tempo a lamentarsi perché a Sant'Angelo Lodigiano non c'è un granché da fare.
Trascorre il suo tempo libero meditando sul futuro. Ligabue e il divano per sognare un copione ben diverso. Che avrà. Perché il Cagliari ha riscattato il suo cartellino dal Milan e conta di caricare sulle spalle della punta l'attacco rossoblù. si arrabbia moltissimo quando non gioca, si sfoga con me, mi chiama cinque sei volte al giorno. Eppure con Allegri c'è un grande feeling. Un rapporto splendido, quanto con i compagni di squadra. Con Bianco in particolare è nata una bella amicizia. Sarà perché non perde comunque mai il sorriso. spontaneo e immancabile anche davanti ai giornalisti. Lì sorride tanto perché è timido - racconta ancora Alberto - noi lo prendiamo in giro spesso quando lo invitano alle trasmissioni sportive perché non è fatto certo per stare in tv. Insomma, nonostante il gossip si sia già occupato di lui
non sarà mai un futuro tronista . È umile, e ha tanta pazienza . Valori aggiunti per fare bene il calciatore. Il Cagliari versione speciale in questo 2008- 2009 avrà anche il suo marchio. Per ora accetta la parte, col sorriso. solo 6 le presenze da titolare, per 20 volte è entrato dalla panchina. Ma 4 vittorie su 13 sono sue.
La Nuova Sardegna - Cagliari,mai cosi' bravo e vincente
A 45 punti, che si voglia brindare con Montalcino o chinotto, tutti assieme o meno, è record. Super record. Battendo il Catania il Cagliari ha colto la tredicesima vittoria in A. Gli almanacchi non mentono: nei campionati a 20 squadre Conti e compagni salgono così in alto per la prima volta. Applausi. Peccato che la domenica dell’exploit sia stata sporcata dalla vile aggressione da parte di un gruppo di pseudo tifosi ai danni di una scolaresca inerme. “Uno schifo” ha urlato Walter Zenga. Bravo. E brave anche le forze dell’ordine.
Ma lo spettacolo continua. Sabato i rossoblù si giocano un altro jolly all’Artemio Franchi. Con la Fiorentina si balla per l’Europa.
Classifica e motivazioni. La Fiorentina a quota 52, la Roma di Totti - con due rigori - a 49: le prede del Cagliari sono loro. Far finta di nulla sarebbe sciocco. Allegri precisa: «La Fiorentina è sette punti sopra, batterla sarebbe un sogno». Poi, il tecnico fa una considerazione: «Siamo stati costruiti per mantenere la categoria. Fiorentina e Roma hanno altri obiettivi, investimenti e un organico all’altezza. Ma adesso abbiamo i mezzi e le motivazioni per provarci». Il concetto è chiaro: si gioca una partita per volta dando il massimo. Alla fine, il 31 maggio, si fanno i conti. Notarella finale: il gruppo, dai veterani ai ragazzini della Primavera, è con l’allenatore di Livorno. Buon segno.
Il calendario e le sfide clou. Sabato a Firenze contro la formazione di Prandelli, vittoriosa a Bergamo con l’Atalanta. Domenica 10 maggio al Sant’Elia faccia a faccia con la Roma. Sintesi: la corsa Uefa, a otto gare dalla fine, per Lopez e soci non è una passeggiata. Ma si sapeva. E nessuno, anche senza l’avvio da incubo, appena qualche mese addietro avrebbe mai scommesso un cent su un Cagliari piazzato a fine marzo nel giro delle coppe. Marchetti e compagni a memoria e sanno stringere i denti. E quando si riesce a vincere pur non brillando, come col Catania, il quadro è ancora più incoraggiante. E adesso si pedala.
Testa a testa. La classifica dice che Lazio, Atalanta, Napoli e Samp, si sono staccate dalla vetta. Mentre, battendo e inguaiando il Torino, si rifà sotto il Palermo, settimo a pari punti col Cagliari. Ma sabato anche per i siciliani non sarà facile: l’ex Ballardini va a trovare l’Inter a San Siro. «Niente tabelle e pensiamo a noi stessi» ha chiosato Michele Fini. Parole d’oro. Anche perché, dopo la prova di Bologna - ideale per staccare la spina, anche inconsapevolmente - i rossoblù hanno fatto il vaccino. Alle partite in cui gli altri giocano alla morte, al caldo, alle trappole tattiche, a chi cerca un punto costi quel che costi. Con cinque trasferte e tre partite in casa, identità e spirito di sacrificio nel Cagliari sono le armi in più. Complimenti.
Un altro test per Allegri. Max, come lo chiamano gli amici, da qui a sabato cerca un’altra conferma al suo intuito: «Chiunque viene chiamato si fa trovare pronto e contribuisce alla svolta». Ad esempio, Matri e Lazzari. In questi quattro giorni Allegri deve modellare una rosa che dà più soluzioni tattiche e flessibilità. L’ha detto: «Con qualche ritocco, questa è una squadra che può solo crescere. Mi piacerebbe proseguire il discorso».
Unione Sarda - Spirito giusto e gioco
La parola Europa serpeggia con sempre maggiore frequenza fra i tifosi rossoblù e - pensiamo - anche tra i giocatori del Cagliari. E non si può certo dire che sia un'esagerazione. Battendo il Catania, il Cagliari ha ottenuto la tredicesima vittoria del campionato, fatto mai accaduto nei precedenti quattro campionati di serie A che hanno fatto seguito all'ultima promozione. Il Cagliari, con trentacinque reti all'attivo, ha il decimo attacco del campionato e la difesa, con le ventinove subite, è addirittura la quinta del torneo. Un risultato strepitoso, se si considera che Allegri chiede ai suoi uomini un gioco offensivo, schiera contemporaneamente almeno quattro giocatori di qualità (Conti, Fini, Cossu e Jeda) e che pretende dai due terzini un costante apporto alla fase offensiva. Numeri, quindi, che la dicono lunga sull'organizzazione della squadra, sulla disponibilità dei rossoblù e sulla quantità di conoscenze calcistiche della squadra.
Detto questo, non si può certo pretendere che il Cagliari batta la concorrenza di Palermo e Roma e strappi il sesto posto, l'ultimo utile per la qualificazione alla Coppa Uefa, a avversari che lo sovrastano per ricchezza di mezzi. Insomma, i rossoblù ci provino pure e i tifosi sognino, ma sia chiaro che tutto quello che arriverà d'ora in avanti sarà soltanto un'aggiunta alla già straordinaria impresa di una salvezza conquistata con due mesi di anticipo e nonostante l'avvio ad handicap delle cinque sconfitte consecutive.
A costo di essere ripetitivi, al Cagliari si può chiedere solo una cosa: che continui a giocare bene e trovi le motivazioni semplicemente nell'obiettivo di divertire e vincere, a prescindere dalle esigenze di classifica.
La coda del campionato è solitamente intrisa di veleno e di sospetti. Il Cagliari ha una grande occasione per dare una lezione di sportività e lealtà, non guardando in faccia nessuno. Come ha fatto a Bologna, dove ha strappato applausi di ammirazione anche ai tifosi di casa. Sarebbe un motivo in più per amare questa squadra che ormai da sei stagioni sta entusiasmando i suoi sostenitori e non solo loro.
juninho85
07-04-2009, 17:33
ALLEGRI, Impegno proibitivo ma col caldo...
Infermeria vuota: Massimiliano Allegri può disporre della rosa al completo. In effetti, nessuno ha marcato visita alla ripresa degli allenamenti programmata per questo pomeriggio ad Assemini. Il mister livornese, dopo il riscaldamento, ha fatto disputare una partitina in famiglia. Domani è in programma l'amichevole col Porto Corallo.
"Giocheremo contro una squadra di grande spessore, piena di individualità e che ha tutte le carte in regola per puntare al quarto posto. In questo momento sta bene, così come del resto il Genoa. L'impegno è difficile, per non dire proibitivo, ma non dobbiamo avere paura. In una partita secca, tutto può succedere. Speriamo di fare del nostro meglio. Vogliamo esprimere una buona prestazione". Ha detto lo stesso Allegri.
A decidere le ultime otto partite, non sarà solo e soltanto la tecnica. "Conteranno anche la stanchezza e il caldo. Non è possibile fare tabelle di alcun tipo". A proposito di condizione atletica, il Cagliari ha mostrato di star bene sulle gambe. "Abbiamo giocato una buona gara, sono contento di come la squadra ha tenuto. Viviamo un buon periodo". Dove anche chi parte dalla panchina si dimostra decisivo, vedasi Alessandro Matri. "Sono contento per lui, si è fatto trovare pronto, lui come tutti gli altri. Questa è la vera forza del gruppo. Infatti, se una squadra costruita per salvarsi totalizza 45 punti, significa che non c'è solo una base tecnica di rilievo, ma anche dei grandi valori morali".
juninho85
07-04-2009, 22:17
IFFHS, il Cagliari perde 27 posizioni
Il marzo non esattamente esaltante fa perdere al Cagliari ben 27 posizioni nel ranking mondiale stilato dall'Istituto Internazionale di Storia e Statistica del Calcio (IFFHS). La squadra di Massimiliano Allegri passa così dal 173° al 200° posto, condiviso con squadre come Nizza, Rosenborg e Indipendiente. La graduatoria di rendimento dei club è stilata basandosi sui risultati degli incontri ufficiali (campionati e coppe nazionali e internazionali) tenuti nell'anno solare in corso. I risultati domestici vengono valutati secondo un coefficiente nazionale - i club delle leghe più importanti ricevono 4 punti per una vittoria, 2 per un pareggio, zero per una sconfitta, il 3° livello assegna rispettivamente 3, 1.5 e 0 punti e poi a scendere fino al 1° livello.
juninho85
08-04-2009, 08:03
Milan,prenotato Max Allegri
La notizia in prima pagina sul giornale sportivo "rosa" non fara' sicuramente piacere al tifosi del Cagliari, ma sembra che il Milan abbia puntato sull'allenatore rossoblu per rilanciare le sue quotazioni in ambito nazionale e internazionale, puntando su unt ecnico valido e giovane un po' come fece a suo tempo ingaggiando uno semi sconosciuto Arrigo Sacchi, salvo poi vincere tutto quello che c'era da conquistare.L'incontro con gli emissari rossoneri ci sarebbe gia' stato dopo Bologna-Cagliari e Allegri avrebbe quindi ottenuto il via libera dal presidente rossoblu in caso di effettiva chiamata dal Milan ,in modo da stracciare il contratto con Cagliari firmato in bianco proprio dopo Cagliari-Milan, destino vuole, primo punto della sua stagione e carriera in serie A.Galliani ha sempre elogiato il Cagliari e il suo allenatore, i buoni rapporti tra le due societa' inoltre favorirebbe questa sorta di matrimonio.Il Cagliari d'altyro canto avrebbe cosi' bisogno di una nuova guida tecnica all'altezza, e seguendo la linea guida di Cellino non e' da escludere che l'ex idolo della curva Pierpaolo Bisoli non sia gia' stato contatattato per prendere le redini dello splendido giocattolo rossoblu.
..prenotate staminchia :read:
TRASFERTE VIETATE PER I TIFOSI DEL CAGLIARI
CAGLIARI. Le tifoserie organizzate del Cagliari calcio non potranno più seguire la squadra del cuore in trasferta. E se per un caso dovessero sgarrare ancora, il Sant’Elia verrà squalificato. E’ la risposta dell’Osservatorio nazionale per le manifestazioni sportive all’aggressione degli studenti siciliani domenica nella quale è rimasto ferito il professore che li accompagnava. Poi: la sede degli Sconvolts verrà chiusa.
Non è stato ancora deciso se sarà un provvedimento amministrativo oppure ci penserà la magistratura penale. Ma di sicuro c’è che la sede di via del Collegio non aprirà più. L’hanno chiesto, e lo otterranno, i dirigenti della questura che hanno denunciato i 27 ultras degli Sconvolts per lesioni gravi in concorso dopo il pestaggio del docente dell’istituto nautico «Caio Duilio» di Messina e il ferimento (lieve) di quattro studenti. Un altro provvedimento preso il giorno dopo l’aggressione è stata la diffida a presentarsi allo stadio. Ieri il questore Salvatore Mulas è andato a Roma a riferire all’Osservatorio sui fatti cagliaritani di domenica e intorno alle 20 l’agenzia Ansa ha fatto un lancio dove si annunciava che l’Osservatorio «ha stigmatizzato, con fermezza, l’ennesimo comportamento violento dei tifosi dell’Atalanta e di quelli del Cagliari. I primi si sono resi responsabili di gravi atti di vandalismo nei confronti del pullman della squadra della Fiorentina e di violenze prima della gara. I secondi sono responsabili della vile aggressione portata a termine da una frangia violenta della tifoseria cagliaritana, denominata Sconvolts, tra i quali ben 27 tifosi sono stati identificati e denunciati dalla questura del capoluogo sardo. La valutazione su queste due tifoserie sia in casa che in trasferta è stata rimessa dall’Osservatorio alle valutazioni del Comitato di analisi sulla sicurezza delle manifestazioni sportive (Casms)». Ma le reazioni all’episodio di domenica scorsa non sono finite. La Camera di commercio sta valutando l’opportunità di costituirsi parte civile nel procedimento penale che eventualmente dovesse seguire la denuncia dei 27 ultras da parte della polizia. L’aggressione agli studenti di Messina che avevano il solo torto di parlare con accento siciliano (e quindi secondo gli Sconvolts erano automaticamente catanesi) e che erano scesi dalla nave Tirrenia in cui fanno il tirocinio di navigazione per una passeggiata in via Roma, dagli operatori commerciali e turistici è considerata (tra l’altro) un affronto alla reputazione di città ospitale che Cagliari a poco a poco si sta guadagnando fra i turisti. E’ ovvio che il gesto degli ultras contro il professore e i suoi studenti inermi sia gravissimo in sé. Il punto è che si tratta di un fatto così incivile che riesce a far danni non solo a chi lo subìsce fisicamente, ma anche alla comunità cui appartengono gli aggressori. L’Unione degli Studenti di Cagliari «è indignata per l’ultimo episodio di violenza. Il sindacato studentesco - è scritto nella nota - si augura che questi delinquenti abbiano una punizione esemplare. Queste violenze degenerano quando la nostra società trasforma ragazzi in bestie. E’ un problema di educazione - continua il portavoce Giacomo Dessì - e certo non si può nascondere la necessità di politiche giovanili che favoriscano processi di educazione civica».
Era ovvio. Buttati in mare gli aggressori...
Ogni anno qualhe fenomeno fa si che ci riconoscano in tutta italia. Da Manitta alle barelle volanti della festa promozione, alle bombe carta ai pestaggi...
juninho85
08-04-2009, 08:36
in ogni caso il sant'elia non c'entra NULLA,per cui anzichè fare i pagliacci puniscano ESEMPLARMENTE queste bestie anzichè denunciarli(sai quanto gliene possa fregare,una in più/una in meno non fa differenza....) e farla pagare a 15000 persone
juninho85
08-04-2009, 08:39
Unione Sarda - Questione di testa
Quasi quasi sabato tiferà Roma. «Così la Lazio resta dietro». Non batte ciglio, Max Allegri, e maschera le emozioni (e ambizioni) dietro una battuta che non tradisce di una sola ruga il suo sguardo, impenetrabile. «L'Europa? Stiamo calmi». Vola talmente basso da non sembrare nemmeno l'allenatore del Cagliari settimo in classifica. Impeccabile.
Chiara, chiarissima ormai la linea rossoblù: comunque vada, questo finale di campionato, sarà un successo; se poi dovesse arrivare la qualificazione in Coppa Uefa la stagione allora sarebbe proprio perfetta. «Senza l'obbligo di arrivarci, ma col dovere di provarci», aveva detto alla vigilia del match con il Catania. «Non ci tireremo indietro e non lasceremo nulla di intentato», ribadisce ora che i punti sono diventati quarantacinque e all'orizzonte c'è un'altra super sfida, sabato a Firenze. Seguiranno poi le gare con Napoli, Sampdoria e Palermo e, soprattutto, lo scontro diretto del 10 maggio al Sant'Elia con la Roma. La spallata decisiva in quattro mosse, verrebbe da pensare, ma Allegri - manco a dirlo - tira subito il freno a mano e taglia corto: «Intanto affrontiamo la Fiorentina, vale a dire una delle squadre più forti del torneo. Dopodiché apriamo l'uovo di Pasqua e ce lo mangiamo. Quindi pensiamo alla gara successiva».
Un passo alla volta. Allegri preferisce vivere alla giornata e godersi l'attimo sin che può. «Lasciamo stare le tabelle, credetemi, non portano da nessuna parte». Inutile girarci attorno: quello giallorosso è un ostacolo importante. «Per andare in Coppa Uefa bisognerebbe recuperare quattro punti alla Roma o sette alla Fiorentina, squadre costruite per giocare in Champions. Per questo dico, proviamoci certo, e ci proveremo con tutte le nostre forze. Senza, però, perdere di vista la realtà e lavorare settimana per settimana inseguendo l'obiettivo domenicale».
L'altra faccia della classifica. «Siamo realisti, il sesto posto non è proprio dietro l'angolo. A meno che in finale di Coppa Italia non vadano Inter e Juventu». A quel punto anche la settima piazza diventerebbe europea. E in questo caso non c'è battuta che tenga: il tecnico livornese sta dalla parte dell'Inter nella speranza che Ibra e compagni nel ritorno della semifinale ribaltino il 3-0 dell'andata alla Sampdoria (la Juve contro la Lazio, invece, ripartirà dal 2-1 di Roma). Rush finale da brividi. «Ora subentra il fattore psicologico», tiene a precisare l'allenatore rossoblù, «soprattutto per chi dovrà centrare a tutti i costi un traguardo europeo», e non è il caso del Cagliari che già ha archiviato da un pezzo il suo obiettivo (salvezza). «Giocare sempre per vincere diventa pericoloso, anche perché ormai non c'è più il tempo per recuperare». La (cosiddetta) ansia da prestazione potrebbe portare al passo falso, fatale. «E questa situazione potrebbe diventare un vantaggio per noi».
Avanti con la Fiorentina, dunque. «Una partita sulla carta difficilissima, quasi proibitiva», mette subito le mani avanti Allegri, «contro un gruppo di altissimo livello tecnico e internazionale. Ma noi non ci tiriamo certo indietro. E ce la giochiamo». Tra i viola non ci sarà Mutu? «Gioca Jovetic, che mi sembra altrettanto bravo, o no? Ha diciotto anni, e presto diventerà uno dei più forti». E Matri giocherà? «È ancora presto per parlare di formazione, contro il Catania è stato super, come sempre, io però devo fare delle scelte sperando che siano quelle giuste». Sabato avrà a disposizione l'intera rosa, Pisano compreso. «Un Pisano a Firenze è dura...», se la ride Max Allegri, livornese doc e una voglia matta di sbancare il Franchi.
Il Sardegna - Con i fari spenti
Osiamo. Cagliari oggi come la Roma «Non scherziamo - dice subito Allegri - con tutto il rispetto per noi stessi loro sono
tutta un'altra squadra». Sincero quanto la classifica, che eppure vede i rossoblù vicinissimi alla formazione di Spalletti. Ma svegliatevi sognatori. Per ora. «Io nel derby tiferò la Roma così la Lazio rimane dietro. E l'Inter contro la Samp per lo stesso motivo». È un'altalena continua. Il tecnico rossoblù punta in alto, si prende i tre punti, poi fa un passo indietro ed è quasi da pazzi pronunciare la parola Uefa. ��atto sta che il suo Cagliari è lassù, e soprattutto è all'altezza di giocare per un posto tra i primi sei. Sono solo sette i punti che tengono i rossoblù lontani dalla Fiorentina, prossimo avversario. «Squadra tecnicamente tra le più forti, può centrare tranquillamente il quarto posto». Cagliari sfavorito davanti ai pronostici più scontati. «Ma in una partita secca può succedere di tutto». Fa affidamento proprio su questo Max Allegri.
Sia per questo sabato in terra toscana e sia per le restanti otto gare. «Lo stesso Palermo che ci affianca in classifica è stato costruito per la Champions, ma noi no». E allora che fare nell'immediato futuro «Affrontiamo la Fiorentina, poi rompiamo l'uovo, mangiamo il cioccolato e penseremo al Napoli». Tutto questo senza alcuna ansia di dover raggiungere a tutti i costi il risultato. «Sarà importantissimo da adesso in poi il fattore psicologico. La tensione sarà alta, perché se sbagli ora non c'è più tempo per recuperare. E per noi questo può essere un vantaggio». Senza contare altri fattori aggiunti, come la stanchezza e il caldo. «Noi stiamo vivendo un buon momento, siamo in forma. Lo dimostrano anche
queste due ultime vittorie, non posso che essere soddisfatto della mia squadra. Contro il Catania abbiamo corso fino alla
fine». Un buon segnale per l'appuntamento coi viola. «Faremo la nostra prestazione, sarà importante giocare bene a livello tecnico sennò rischiammo di prendere l'imbarcata». Loro saranno privi di Adrian Mutu.«Ma al suo posto ci sarà Jovetic, un giovane bravo destinato a inserirsi tra i migliori calciatori». In casa Cagliari la richiesta è lecita. Matri potrebbe partire titolare «Non lo so. È ancora presto - spiega Allegri - Ma lui è sempre partito col punteggio pieno tutto l'anno, non solo che ha segnato questa importante rete col Catania. Dipende dall'interpretazione che darò alla gara. Penserò in settimana alle soluzioni sperando siano quelle più giuste». Pisano, dopo aver saltato la gara contro il Catania dovrebbe recuperare. «Pisano a Firenze è Giuda», dice Allegri col sorriso, che da livornese ignora il suo derby personale. Modi di dire delle sue parti. «Sta bene», si limita a commentare il tecnico. Non gli resta che tenere la sua squadra all'erta. Sino a sabato sera. «All'ultimo minuto della gara». Perché la Fiorentina non muore mai e risolve le partite nel finale. «Come
ho fatto finora, trovando gli stimoli di settimana in settimana
Milan,prenotato Max Allegri
La notizia in prima pagina sul giornale sportivo "rosa" non fara' sicuramente piacere al tifosi del Cagliari, ma sembra che il Milan abbia puntato sull'allenatore rossoblu per rilanciare le sue quotazioni in ambito nazionale e internazionale, puntando su unt ecnico valido e giovane un po' come fece a suo tempo ingaggiando uno semi sconosciuto Arrigo Sacchi, salvo poi vincere tutto quello che c'era da conquistare.L'incontro con gli emissari rossoneri ci sarebbe gia' stato dopo Bologna-Cagliari e Allegri avrebbe quindi ottenuto il via libera dal presidente rossoblu in caso di effettiva chiamata dal Milan ,in modo da stracciare il contratto con Cagliari firmato in bianco proprio dopo Cagliari-Milan, destino vuole, primo punto della sua stagione e carriera in serie A.Galliani ha sempre elogiato il Cagliari e il suo allenatore, i buoni rapporti tra le due societa' inoltre favorirebbe questa sorta di matrimonio.Il Cagliari d'altyro canto avrebbe cosi' bisogno di una nuova guida tecnica all'altezza, e seguendo la linea guida di Cellino non e' da escludere che l'ex idolo della curva Pierpaolo Bisoli non sia gia' stato contatattato per prendere le redini dello splendido giocattolo rossoblu.
..prenotate staminchia :read:
Ma lol.... Non penso che Allegri farà la ca**ata di andare al Milan, soprattutto visto che predilige una politica "giovane"... Il Milan è l'ultima squadra che fa quella politica :D :D :D
in ogni caso il sant'elia non c'entra NULLA,per cui anzichè fare i pagliacci puniscano ESEMPLARMENTE queste bestie anzichè denunciarli(sai quanto gliene possa fregare,una in più/una in meno non fa differenza....) e farla pagare a 15000 persone
Il sant'elia c'entra eccome. Domenica c'è stato lo sciopero del tifo per solidarietà cone quelli finiti dentro, i cori contro la polizia si sprecano, gli insulti lasciamo perdere.
juninho85
08-04-2009, 14:39
Il sant'elia c'entra eccome. Domenica c'è stato lo sciopero del tifo per solidarietà cone quelli finiti dentro, i cori contro la polizia si sprecano, gli insulti lasciamo perdere.
le violenze sono avvenute nel quartiere marina,lo sciopero del tifo è un comportamento idiota ma non rappresenta nè illecito sportivo nè una violazione della legge
conan_75
08-04-2009, 15:02
Intanto conto alla rovescia per la partita dell'anno -11
juninho85
08-04-2009, 15:15
Intanto conto alla rovescia per la partita dell'anno -11
:asd:
no dai meglio una per volta ;)
juninho85
08-04-2009, 15:47
ALLEGRI, Il d.g del Cagliari apre al Milan
Francesco Marroccu, dg del Cagliari, ai microfoni di Radio Kiss Kiss, parla del presunto interesse del Milan per il tecnico della formazione di Cellino. "Ho appreso dai giornali dell'apprezzamento del Milan per Allegri. Fa piacere, ne sono contento: vuol dire che il nostro presidente ci ha visto bene per l'ennesima volta. Non so se ci sono già stati contatti: so solo che il nostro tecnico è legato al Cagliari da un contratto biennale, scadenza 2011. Non ho riscontri di appuntamenti, di incontri o di possibilità per questa strada. L'unica cosa certa è che Allegri è un allenatore bravo e preparato. C'è stato un incontro tra lui ed il presidente Cellino, ma non so se hanno parlato della possibilità di liberare Allegri a fine anno in caso di chiamata da un grande club. Se esiste questa possibilità lo sanno solo loro due e bisognerebbe chiederlo a loro. Fatto sta che Cellino negli anni ha dimostrato di essere molto sensibile alle chiamate delle grosse squadre, nel senso che arriva sempre un momento dove è giusto che calciatori o tecnici facciano il grande salto, ed in questo il presidente ha sempre mostrato molta sensibilità. Acquafresca? Sicuramente il 30 giugno tornerà all'Inter. Per il tipo di campionato che ha fatto il Cagliari, e nell'eventualità che l'Inter non lo tenesse in organico, presumo che la nostra società possa essere una candidata a riaverlo in organico. Siamo accreditati come squadra di centro classifica. Larrivey, invece, è un giocatore in prestito e tornerà certamente da noi".
le violenze sono avvenute nel quartiere marina,lo sciopero del tifo è un comportamento idiota ma non rappresenta nè illecito sportivo nè una violazione della legge
Ma è un chiaro segno di come la pensa una parte della curva. E i messinesi sono stati picchiati per motivi "calcistici".
Se è possibile chiudere una curva per un buuu razzista, allo stesso modo si può chiudere l ostadio per episodi come questi.
Qualcuno ricorda come protessero il pirla che clopì Manitta?
juninho85
08-04-2009, 15:58
Ma è un chiaro segno di come la pensa una parte della curva. E i messinesi sono stati picchiati per motivi "calcistici".
Se è possibile chiudere una curva per un buuu razzista, allo stesso modo si può chiudere l ostadio per episodi come questi.
Qualcuno ricorda come protessero il pirla che clopì Manitta?
ma magari fosse possibile...
conan_75
08-04-2009, 19:59
:asd:
no dai meglio una per volta ;)
Sinceramente me ne sbatto se a firenze non capitalizziamo, ma contro il napoli come minimo sono tra i primi a prendere i biglietti e sto senza parlare 3 giorni per conservare la voce :D:D
conan_75
08-04-2009, 20:00
Qualcuno ricorda come protessero il pirla che clopì Manitta?
Ho un conoscente sconvolts che tutt'ora lo considera un eroe...
Se avevo l'abbonamento mi sarei incazzato a morte per i viaggi a tempio...
juninho85
08-04-2009, 20:43
Sinceramente me ne sbatto se a firenze non capitalizziamo, ma contro il napoli come minimo sono tra i primi a prendere i biglietti e sto senza parlare 3 giorni per conservare la voce :D:D
beh finchè siamo li perchè ambire solo al napoli :D
ma è un film già visto,so come andrà a finire :O
juninho85
08-04-2009, 21:28
14 reti al Porto Corallo
Amichevole sotto la pioggia per il Cagliari, che contro il Porto Corallo, formazione di Prima Categoria, ha svolto il consueto test infrasettimanale. Allegri ha tenuto a riposo Conti, che ha rimediato una botta nell'allenamento di ieri e ha svolto allenamento differenziato, e mischiato le carte. Nel primo tempo sono giunte sette reti (a una), segnate da Mancosu, Acquafresca (3), Lazzari (2) e Matri. Nella ripresa, altri sette gol per il definitivo 14-1, con le firme di Ragatzu nelle vesti di mattatore (5 reti), Jeda e Astori. Domani mattina nuovo allenamento, mentre venerdì mattina la squadra partirà per Firenze. Intanto la società, con un comunicato, replica alle avances del Milan per Allegri annunciando che il tecnico in settimana ha firmato un prolungamento di contratto e "conferma - si legge in una nota ufficiale apparsa sul sito - che Allegri rimarrà sulla panchina rossoblù sino al 30 giugno 2011".
juninho85
08-04-2009, 21:45
Matteoli: "Il Cagliari ha motivazioni forti"
Ecco le parole di Gianfranco Matteoli, ex giocatore del Cagliari e responsabile tecnico del settore giovanile, a ViolaGol:
"Allegri sta facendo molto bene ma bisogna anche sottolineare che ha anche una buona squadra e buoni giocatori. Una buona miscela tra giocatori buoni e un tecnico che si è imposto in questo modo. I giocatori forti rimarranno a Cagliari, Acquafresca piace ma non sta a me dire come verrà fatto il mercato. Biondini? E'un giocatore di grande sostanza e corsa, quest'anno ha fatto bene ed è arrivato alla sua maturità calcistica. Sabato è una gara importante per il Cagliari, se la verrà a giocare a Firenze e per i viola sarà difficile perchè il Cagliari ha una sua identità. Gilardino è un giocatore importantissimo per i gigliati, fa gol in qualsiasi situazione ed è il giocatore più pericoloso. Jovetic mi piace molto, sa giocare a calcio, ma alla fine il giocatore che a me piace di più è Montolivo perchè un pò mi rivedo in lui come modo di giocare. Ricordatevi che nel ruolo di Montolivo è difficile giocare da giovani, è destinato a crescere nel futuro di questo sono sicuro. Io prenderei sempre i giocatori italiani che sono i più forti in Europa da tutti i punti di vista: sia tecnico che morale. In Sardegna il settore giovanile non è facile, dobbiamo prenderli molto piccoli, la scelta non è moltissima. E dobbiamo scegliere i ragazzi anche nelle squadre della parrocchia. Attenzione al Cagliari sabato, anche noi abbiamo motivazioni forti".
matteoli arroddugò,matteoli arroddugò :ave:
14 reti al Porto Corallo
Amichevole sotto la pioggia per il Cagliari, che contro il Porto Corallo, formazione di Prima Categoria, ha svolto il consueto test infrasettimanale. Allegri ha tenuto a riposo Conti, che ha rimediato una botta nell'allenamento di ieri e ha svolto allenamento differenziato, e mischiato le carte. Nel primo tempo sono giunte sette reti (a una), segnate da Mancosu, Acquafresca (3), Lazzari (2) e Matri. Nella ripresa, altri sette gol per il definitivo 14-1, con le firme di Ragatzu nelle vesti di mattatore (5 reti), Jeda e Astori. Domani mattina nuovo allenamento, mentre venerdì mattina la squadra partirà per Firenze. Intanto la società, con un comunicato, replica alle avances del Milan per Allegri annunciando che il tecnico in settimana ha firmato un prolungamento di contratto e "conferma - si legge in una nota ufficiale apparsa sul sito - che Allegri rimarrà sulla panchina rossoblù sino al 30 giugno 2011".
Ottimo... Cellino non può lasciarselo scappare così... Dopotutto, l'ha scoperto lui xD
juninho85
09-04-2009, 07:26
ieri si è parlato tanto di un rinnovo avvenuto in settimana da parte di allegri fino al 2011...ma non firmo prima di cagliari-milan del 5 ottobre?:confused:
juninho85
09-04-2009, 07:40
Gazzetta dello Sport - Cagliari, Bisoli per la panchina se parte Allegri
Secondo quanto dichiarato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il fatto che Massimiliano Allegri abbia prolungato il proprio sodalizio col Cagliari non preclude affatto le possibilità di un suo approdo al Milan. La "rosea", infatti, riporta stamani le dichiarazioni rilasciate dal dg rossoblu Marroccu a Radio Kiss Kiss: "Cellino negli anni ha dimostrato di esse*re molto sensibile alle chiama*te delle grosse squadre, nel sen*so che arriva sempre un mo*mento dove è giusto che calcia*tori o tecnici facciano il grande salto, ed in questo il presidente ha sempre mostrato molta sen*sibilità". Il sostituto di Allegri sarebbe l'ex giocatore rossoblu Pier Paolo Bisoli.
juninho85
09-04-2009, 07:52
Unione Sarda - Matri in rampa di lancio
Acquafresca insieme, tentazione del mercoledì che potrebbe trovare sfogo sabato a Firenze. Quattro gol in due, sette in tutto (comprese la doppietta di Lazzari e la prodezza di Mancosu) nel primo tempo del test con il Porto Corallo. Poi nella ripresa scende in campo un altro Cagliari e la scena se la prende Ragatzu: scatti, dribbling, assist e una cinquina da capogiro. Chiudono il conto sul 14-1 Jeda e Astori.
Operazione Fiorentina, inizia sotto la pioggia, e fornisce più di uno spunto all'allenatore Allegri che si gode lo spettacolo dalla panchina in compagnia del direttore generale Marroccu e del medico Scorcu (il presidente Cellino è tornato negli Stati Uniti subito dopo la gara con il Catania). E poco importa se l'avversario milita nel campionato di Prima Categoria (per quanto occupi una posizione di vertice): il collaudo infrasettimanale conferma l'ottimo stato di forma dei rossoblù e, soprattutto, serve per oliare ulteriormente i meccanismi in vista dell'euro big match del Franchi. Per il tecnico livornese è anche l'occasione per sperimentare nuove soluzioni. Conti è ai box per un fastidio allo stinco (non è comunque a rischio per sabato), ecco quindi Fini mediano basso davanti alla difesa. Il sorsese non è certo un regista naturale, comunque dà a modo suo una spinta alla manovra, lo spessore del Porto Corallo, poi, gli consente di fare bella figura anche durante la fase difensiva. Ma gli occhi sono puntati soprattutto sull'attacco. Inedito il tridente iniziale, perché oltre a Matri e Acquafresca insieme, c'è Lazzari tra le linee. Si cercano e si trovano. Fraseggi corti, veloci, inserimenti giusti, e gol a raffica per la felicità di una cinquantina di tifosi assiepati nelle tribune con vista sul campo principale del centro sportivo di Assemini. Le punte scalpitano, non solo loro, però. Agostini va che è una meraviglia sulla fascia sinistra, e all'occorrenza tappa i buchi pure dall'altra parte del campo. Anche Biondini ha ritrovato la verve dei bei tempi, ma la sorpresa in mezzo al campo è senza dubbio Mancosu, rientrato alla base dopo un girone d'andata in B con il Rimini e ormai pronto per l'esordio stagionale nella massima serie (dove in passato ha già collezionato undici presenze e un gol). Gioca da mezzala destra e dimostra un buon feeling con i compagni vecchi e nuovi, soprattutto negli ultimi trenta metri dove sguazzano Matri e Acquafresca. Il capocannoniere in particolare è su di di giri. Realizza tre reti, l'ultima di tacco. È sempre nel vivo dell'azione, si fa spazio e crea spazi per Matri che - come al solito - lavora più per il reparto che per se stesso (anche se l'ultima vittoria sul Catania passa interamente dai suoi piedi) pur segnando un bel gol.
Allegri mischia le carte tra primo e secondo tempo, evidentemente non vuole dare punti di riferimento al collega viola Prandelli, sperimenta così la formazione anti-Fiorentina a blocchi. Cagliari subito in campo con il terzo portiere Aresti tra i pali, difesa a quattro con Matheu, Lopez, Bianco e Agostini. C'è Fini a sostegno del pacchetto arretrato, sostenuto da Mancosu e Biondini. Lazzari dietro Acquafresca e Matri in attacco. Micidiale l'uno-due delle punte. Segue un leggero svarione in occasione di un'incursione di Melis (che batte Aresti con una staffilata dal limite dell'area, realizza il gol della bandiera per la squadra di Villaputzu e si ritaglia così il suo pomeriggio di gloria) poi l'intera retroguardia prende le contromisure dell'avversario e inizia l'assalto là davanti. Arrivano così il bis di Acquafresca, la doppietta di Lazzari, il guizzo di Mancosu e la perla ancora di Acquafresca che trasforma in gol con un colpo di tacco un traversone di Fini che ogni volta che può (istinto) si sposta sul centrodestra e lancia a rete gli attaccanti.
Nella ripresa Allegri cambia undici undicesimi della squadra. Marchetti in porta, Pisano è il terzino destro, Magliocchetti quello sinistro, Canini-Astori la coppia di centrali. Stavolta tocca a Parola svolgere il ruolo di regista, mentre le due mezze ali sono Carta e il venezuelano Acosta, entrambi provenienti dalla Primavera. Trequartista Cossu a ridosso delle punte Jeda e Ragatzu. E proprio quest'ultimo, con le sue giocate, tiene alto il ritmo del match e in continua apprensione la difesa del Porto Corallo. Il primo centro è di testa (su cross del baby Carta) poi il gioiellino cagliaritano sfodera l'intero repertorio segnando praticamente da tutte le posizioni dell'area. Ragatzu va a segno cinque volte in quarantacinque minuti, in mezzo i gol di Astori e Jeda, forse l'attaccante meno brillante in questa fase del torneo, comunque preziosissimo nei movimenti senza palla. Braccia incrociate e sorriso di sollievo, Allegri è soddisfatto, ora inizia la seconda parte dell'operazione Fiorentina, quelle delle scelte.
La Nuova Sardegna - 14 goal al Porto Corallo
Il solo Conti a fare precauzionalmente lavoro differenziato per una botta riportata martedì, tutti gli altri in campo nei due tempi con il Porto Corallo. La marcia di avvicinamento del Cagliari al Franchi di Firenze prosegue senza intoppi. Ieri, come al solito sotto un diluvio per un’ora, l’amichevole con il Porto Corallo di Villaputzu ha mostrato un gruppo voglioso di non mollare. Il test, abbordabile senza particolari sforzi almeno per quanto riguarda velocità, tecnica e resistenza degli avversari comunque ben organizzati, ha messo in luce le punte. La partita con l’undici allenato da Paolo Ledda si è chiusa 14 a 1 per Fini e soci: cinque gol Ragatzu, tre Acquafresca, due Lazzari, uno Jeda, Mancosu, Matri, Astori. Ma anche applausi per il gol della bandiera di Fabio Melis, che ha trafitto Aresti con una sassata da 25 metri.
In breve, una prova positiva. Soprattutto, per lo spirito giusto, la disponibilità e il sacrificio - come non si stanca di ripetere Allegri - mostrata dal gruppo. Una carta che permette di proseguire nelle ultime otto gare motivati e “leggeri” con le gambe e la testa. A partire da sabato pomeriggio con la Fiorentina di Prandelli e in attesa della Roma, al Sant’Elia il 10 maggio.
Ieri il tecnico rossoblù ha schierato nei primi 45’ - arbitrati da Paolo Congiu - Aresti, Matheu, Bianco, Lopez, Agostini, Fini, Biondini, Mancosu, Lazzari, Matri, Acquafresca. Nel secondo tempo, Marchetti, Pisano, Astori, Canini, Magliocchetti, Carta, parola, Acosta, Cossu, Ragatzu e Jeda. Oggi, seduta tattica e atletica con una partitella finale.
juninho85
09-04-2009, 07:53
Gazzetta dello Sport - Atalanta, Meggiorini l'erede di Doni
Secondo quanto riportato oggi dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l'Atalanta avrebbe sbaragliato la concorrenza di Udinese, Torino, Cagliari e Sampdoria per arrivare all'attaccante del Cittadella, Riccardo Meggiorini (23). Il giocatore, che prenderebbe il posto di Cristiano Doni, è attualmente in comproprietà tra l'Inter ed il club veneto, che cederebbe la propria metà agli orobici per corca 2,5 milioni di euro.
Gazzetta dello Sport - Atalanta, Meggiorini l'erede di Doni
Secondo quanto riportato oggi dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, l'Atalanta avrebbe sbaragliato la concorrenza di Udinese, Torino, Cagliari e Sampdoria per arrivare all'attaccante del Cittadella, Riccardo Meggiorini (23). Il giocatore, che prenderebbe il posto di Cristiano Doni, è attualmente in comproprietà tra l'Inter ed il club veneto, che cederebbe la propria metà agli orobici per corca 2,5 milioni di euro.
Peccato... Beh dubito che Cellino abbia 2,5 milioni da sborsare ora...
Gazzetta dello Sport - Cagliari, Bisoli per la panchina se parte Allegri
Secondo quanto dichiarato dall'edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, il fatto che Massimiliano Allegri abbia prolungato il proprio sodalizio col Cagliari non preclude affatto le possibilità di un suo approdo al Milan. La "rosea", infatti, riporta stamani le dichiarazioni rilasciate dal dg rossoblu Marroccu a Radio Kiss Kiss: "Cellino negli anni ha dimostrato di esse*re molto sensibile alle chiama*te delle grosse squadre, nel sen*so che arriva sempre un mo*mento dove è giusto che calcia*tori o tecnici facciano il grande salto, ed in questo il presidente ha sempre mostrato molta sen*sibilità". Il sostituto di Allegri sarebbe l'ex giocatore rossoblu Pier Paolo Bisoli.
Ancora? XD
Mah, io continuo a dubitare. ALlegri non è da Milan, e non perchè non è abbastanza bravo, ma perchè è la società che ha una mentalità diversa. Nel Cagliari può attuare un progetto giovani insieme a Cellino. Nel Milan? Che fa progetto anziani?XD
Cagliari Rimborso per i tifosi
Su disposizione della Prefettura di Firenze, così come disposto dal CASMS, in occasione della partita Fiorentina-Cagliari di sabato sarà chiuso il Settore Ospiti dello stadio "Franchi".
La vendita dei biglietti sarà limitata ai soli residenti nella Regione Toscana. I biglietti sono incedibili, non sarà quindi possibile il "cambio di titolarità".
I tifosi rossoblu che avevano già acquistato il biglietto in precedenza potranno essere rimborsati da domani venerdì 10 aprile sino a venerdì 17 nei punti vendita Lottomatica dove avevano comprato il tagliando.
da calciomercato.com
COme volevasi dimostrare. Iniziamo a pagare le scemenze dei "nostri ultras"...
juninho85
09-04-2009, 14:28
Peccato... Beh dubito che Cellino abbia 2,5 milioni da sborsare ora...
possiamo sempre monetizzare larrivey,vuoi che quel tanto non possiamo ricavarlo?
Ancora? XD
Mah, io continuo a dubitare. ALlegri non è da Milan, e non perchè non è abbastanza bravo, ma perchè è la società che ha una mentalità diversa. Nel Cagliari può attuare un progetto giovani insieme a Cellino. Nel Milan? Che fa progetto anziani?XD
più che altro ancelotti ha dimostrato che la figura dell'allenatore nelle scelte della società conta meno di zero
più accomodante di una gheiscia
possiamo sempre monetizzare larrivey,vuoi che quel tanto non possiamo ricavarlo?
più che altro ancelotti ha dimostrato che la figura dell'allenatore nelle scelte della società conta meno di zero
più accomodante di una gheiscia
:asd:
juninho85
09-04-2009, 22:42
STORARI, Cagliari e quel soprannome 'criminale'
Marco Storari, uno degli autori della strepitosa salvezza rossoblu della scorsa stagione, adesso indossa la maglia viola si racconta in vista della sfida di sabato contro i suoi ex compagni ora allenati dal tecnico Allegri:
"Eravamo ultimi - spiega l'ex numero uno dei rossoblù - e la situazione era abbastanza disperata al mio arrivo a gennaio, poi siamo venuti fuori e punto dopo punto siamo riusciti a salvarci facendo ben 32 punti".
In questa stagione hai giocato contro il Torino in Coppa Italia e contro il Milan, che detiene ancora il tuo cartellino.
"A Milano purtroppo l’esito della gara non è stato positivo, ma personalmente sono comunque soddisfatto. La squadra lì aveva giocato bene, ci è mancato solo il goal. La mia gara è stata comunque positiva, non è mai facile, visto il ruolo che ricopro, giocare ogni tanto senza continuità. Con il Torino purtroppo la sconfitta ci ha eliminato dalla Coppa Italia, e anche in quella occasione dopo aver preso un goal a freddo non ci è riuscita la rimonta".
Nella tua carriera c'è stato anche il lungo e fortunato periodo di Messina:
"Quando giochi in una piccola squadra è normale che sei più impegnato tra i pali. In Sicilia mi sono trovato benissimo, anche se c’erano aspettative diverse rispetto a Firenze. Lì abbiamo conquistato la Serie A e l'abbiamo anche mantenuta, una grande soddisfazione. Con la Fiorentina ho imparato molto. Questa è un ottimo club e fa piacere farne parte".
A proposito di Cagliari, in questa stagione si è messo in luce un giovane portiere:
"Marchetti è un talento che si è messo in luce nella scorsa stagione in Serie B. Sta facendo molto bene ed ha tanto margine di miglioramento".
Sabato troverai molti tuoi ex compagni in campo, cosa ti aspetti:
"La squadra del Cagliari è più o meno è la stessa dell’anno scorso, sono rimasto molto legato a loro. Allegri poi sta facendo un ottimo lavoro. Sono sicuramente la rivelazione del campionato".
Chiudiamo con una battuta, c'è un soprannome che ricordi in particolare:
"A Cagliari i miei compagni mi chiamavano Sudrogau, qui nello spogliatoi ci siamo dati i nomi del film ‘Romanzo Criminale’, io sono Dandy".
:sofico:
juninho85
09-04-2009, 23:06
OLIVEIRA A FV, FIORENTINA, STAI ATTENTA AL CAGLIARI!
Per parlare di Fiorentina-Cagliari, Firenzeviola.it ha contattato Luis Oliveira, Belga di origine brasiliana, ma ormai Sardo di adozione; fu proprio dal club rossoblu che nella stagione 1996/1997 la Fiorentina dei Cecchi Gori lo acquistò per rinforzare il proprio reparto offensivo.
Oliveira, Lei ora gioca in Piemonte, ma è sempre legato alla Sardegna?
“Si, ovvio, nonostante giochi a Tortona, la mia famiglia è sarda e la mia casa è in Sardegna”.
Segue quindi sempre le vicende del Cagliari?
“Certamente, ma anche quelle della Fiorentina, domenica ho visto la partita che ha giocato alle 13 a Bergamo”.
Fiorentina e Cagliari, che domenica si affronteranno al “Franchi”, distano in classifica solo 7 punti. Si sarebbe mai aspettato di vederle così vicine?
“Il Cagliari sinceramente no, soprattutto dopo il difficile inizio di campionato, poi c’è stata questa rimonta incredibile di cui sono contentissimo, soprattutto per i tifosi sardi”
La Fiorentina secondo lei ha leggermente deluso?
“No, affatto, la Fiorentina è ancora in lotta per la Champions League, e deve continuare su questa strada. Ora ha il problema dell’assenza di Mutu, ma ha giocatori importanti come Gilardino, o come Jovetic e Bonazzoli, che domenica ho visto molto bene”
Che partita sarà quindi quella di domenica?
“Una partita difficilissima, soprattutto per la Fiorentina. I Viola dovranno e vorranno vincere per raggiungere l’obiettivo Champions, il Cagliari avrà dalla sua la tranquillità di chi non ha niente da perdere ma allo stesso tempo vorrà vincere perché probabilmente un pensierino alla UEFA lo sta facendo, quindi la squadra di Prandelli dovrà stare attentissima”
In quale giocatore dell’attuale Fiorentina si rivede?
“Forse in Mutu, un giocatore che ama il dribbling che calcia bene sia di sinistro che di destro e sa battere le punizioni”
Mentre per quanto riguarda il Cagliari?
“Probabilmente in Matri e Jeda, due attaccanti brevilinei e rapidi, molto efficaci in area”
Il suo ricordo più bello in maglia viola?
“La stagione di Malesani, quando segnai 15 reti. Ma anche l’anno col Trap, quando, senza l’infortunio di Bati e la partenza di Edmundo, avremmo potuto lottare fino alla fine per lo scudetto”
Di quest’ultima stagione ricordiamo un suo cross perfetto che poi Batistuta indirizzò di testa in rete nella partita contro la Juventus…
“Ah, io ero così, o segnavo o facevo segnare i compagni (sorride n.d.r.)"
Se la sente di fare un pronostico?
"Visto il legame che ho con entrambe le squadre mi limito ad un ‘vinca il migliore’".
juninho85
10-04-2009, 14:41
CAGLIARI, Due dubbi per Allegri
L'attesa sta per finire, il Cagliari va verso la trasferta più attesa dell'anno. A poche ore dalla gara dell'"Artemio Franchi" contro la Fiorentina, Allegri sfoglia la margherita e si appresta a sciogliere gli ultimi dubbi sulla formazione da opporre ai viola di Prandelli. Ieri l'ultimo allenamento in Sardegna, sotto una pioggia battente, ha detto che i rossoblù stanno bene fisicamente e mentalmente. Ma il tecnico di Livorno non vuole correre rischi: Jeda uscito stanchissimo nel finale della gara contro il Catania è affaticato. Allegri potrebbe mandare in campo Matri, che inizialmente sembrava dovesse essere preferito ad Acquafresca. Proprio il match winner di domenica scorsa scalpita e in questo momento appare l'attaccante rossoblù più in palla. L'altro ballottaggio è tra Pisano e Matheu. Il difensore selargino è completamente recuperato e sabato scorso ha giocato tutti i novanta minuti della sfida che la Primavera ha disputato contro il Mantova. Pisano, che manca da un mese per un problema alla cervicale riportato in un infortunio a Verona, ha giocato la sua ultima sfida contro il Chievo. Nelle ultime tre gare è stato sostituito dall'argentino Matheu che, come spesso è accaduto in questa stagione, si è comportato molto bene. Dovesse giocare, per Pisano la gara contro la Fiorentina rappresenterebbe un piccolo grande traguardo: la centesima partita in serie A. Quasi scontato l'utilizzo di Matri dal primo minuto, Allegri probabilmente sceglierà definitivamente l'uomo da utilizzare in difesa sull'out destro solamente dopo la rifinitura di oggi in programma a Firenze.
juninho85
10-04-2009, 22:26
Allegri: "Rispetterò il contratto"
"Ho un contratto di altri due anni col Cagliari e intendo rispettarlo". Massimiliano Allegri parla 48 ore dopo aver incassato la fiducia da parte del club rossoblu per altre due stagioni e giura fedeltà alla società: "Devo tanto al Presidente Cellino, grazie a lui sono arrivato in Serie A, e a questi ragazzi. Però fa piacere essere oggetto di interesse da parte di grandi club. La gara con la Fiorentina? I favoriti sono loro. Quella viola è una squadra costruita per lottare per le prime piazze. Noi siamo in un buon momento: veniamo da due vittorie consecutive e vogliamo perseguire il nostro obiettivo, che però non è la Coppa Uefa, ma consolidare la posizione fin qui raggiunta".
juninho85
10-04-2009, 22:27
CAGLIARI, Matri favorito su Jeda per maglia dal 1'
In vista della gara con la Fiorentina, Massimiliano Allegri potrebbe schierare la coppia d'attacco Matri-Acquafresca fin dal primo minuto, come riportato da Ansa.it. Il sacrificato di turno a quel punto sarebbe Jeda. Il tecnico del Cagliari pensa anche all'inserimento tra i titolari di Lazzari. Mentre in difesa, confermata la coppia centrale Lopez-Canini con il giovane Astori in panchina, il dubbio e' per la fascia destra, dove Pisano e' ormai pronto, ma Matheu, nel frattempo, si e' comportato piu' che bene.
lazzari+cossu+matri+acquafresca...come a roma!
juninho85
10-04-2009, 22:30
ecco,ora possiamo stare TRANQUILLI
Cagliari, il Prefetto chiude sede ultras per aggressione a studenti
Il Prefetto di Cagliari, Salvatore Gullotta, ha disposto la chiusura della sede degli Sconvolts, il gruppo di ultras del Cagliari di cui farebbero parte le persone responsabili dell'aggressione ad un gruppo di studenti di Messina scambiati per sostenitori del Catania, ultimo avversario dei rossoblu al Sant'Elia. Il provvedimento, per il quale gli ultras cagliaritani non hanno opposto resistenza, avrà una durata di 60 giorni. Il personale della Questura e del XIII reparto mobile "Sardegna", in collaborazione con i carabinieri, ha fatto sgomberare i locali di vico del Collegio, nel quartiere storico della Marina, procedendo poi con un fabbro a sigillare il portone. Lo stesso club sardo aveva diramato un duro comunicato dopo essere venuto a conoscenza dei fatti di violenza che avevano coinvolto gli studenti messinesi: "Il Cagliari Calcio ribadisce la ferma condanna per l'incresciosa aggressione di domenica scorsa agli studenti di Messina. I tifosi che si sono macchiati di un simile gesto non possono ritenersi veri sostenitori della nostra squadra. Il Cagliari Calcio ci tiene a prendere le distanze dai facinorosi che si servono della passione sportiva come alibi per giustificare in qualche modo i loro atti violenti".
ditemi che non è vero...
CAGLIARI, Matri favorito su Jeda per maglia dal 1'
In vista della gara con la Fiorentina, Massimiliano Allegri potrebbe schierare la coppia d'attacco Matri-Acquafresca fin dal primo minuto, come riportato da Ansa.it. Il sacrificato di turno a quel punto sarebbe Jeda. Il tecnico del Cagliari pensa anche all'inserimento tra i titolari di Lazzari. Mentre in difesa, confermata la coppia centrale Lopez-Canini con il giovane Astori in panchina, il dubbio e' per la fascia destra, dove Pisano e' ormai pronto, ma Matheu, nel frattempo, si e' comportato piu' che bene.
lazzari+cossu+matri+acquafresca...come a roma!
QUotone
ecco,ora possiamo stare TRANQUILLI
Cagliari, il Prefetto chiude sede ultras per aggressione a studenti
Il Prefetto di Cagliari, Salvatore Gullotta, ha disposto la chiusura della sede degli Sconvolts, il gruppo di ultras del Cagliari di cui farebbero parte le persone responsabili dell'aggressione ad un gruppo di studenti di Messina scambiati per sostenitori del Catania, ultimo avversario dei rossoblu al Sant'Elia. Il provvedimento, per il quale gli ultras cagliaritani non hanno opposto resistenza, avrà una durata di 60 giorni. Il personale della Questura e del XIII reparto mobile "Sardegna", in collaborazione con i carabinieri, ha fatto sgomberare i locali di vico del Collegio, nel quartiere storico della Marina, procedendo poi con un fabbro a sigillare il portone. Lo stesso club sardo aveva diramato un duro comunicato dopo essere venuto a conoscenza dei fatti di violenza che avevano coinvolto gli studenti messinesi: "Il Cagliari Calcio ribadisce la ferma condanna per l'incresciosa aggressione di domenica scorsa agli studenti di Messina. I tifosi che si sono macchiati di un simile gesto non possono ritenersi veri sostenitori della nostra squadra. Il Cagliari Calcio ci tiene a prendere le distanze dai facinorosi che si servono della passione sportiva come alibi per giustificare in qualche modo i loro atti violenti".
ditemi che non è vero...
Beh un primo passo. Tanto gli ultras danno solo problemi
Raga avete visto il cagliari primavera? HA sconfitto il Real madrid giovani :read:
juninho85
11-04-2009, 13:07
QUotone
bastasse solo chiuderli la sede per risovere il problema...
juninho85
11-04-2009, 13:23
PUSCEDDU, Il collettivo la forza del Cagliari
Sulle colonne de Il Corriere Fiorentino, compare un'intervista a Vittorio Pusceddu, cinque anni a Cagliari e una stagione a Firenze. "Ricordo la partita contro il Barcellona. Marcare Figo fu un incubo. Dopo un quarto d’ora chiesi al massaggiato*re una pastiglia per il mal di testa. Con le sue finte mi stava ubriacando: non riuscivo mai a capire se andava a de*stra o a sinistra, ma poi lentamente gli presi le misure e non combinò gran*chè". Su Allegri. "Da calciatore dettava i tempi di gioco, era sempre nel vivo dell’azione ed è stato poi certamente avvantaggia*to dal suo ruolo. Ha dimostrato di ave*re grandi capacità". Sul Cagliari e sui pericoli per i viola. "La for*mazione di Allegri cor*re e pressa in continua*zione. Cossu e Conti fanno girare la squa*dra, ma non c’è un gio*catore che deve essere considerato il pericolo principale. Ac*quafresca ha siglato dieci reti, però so*no andati a segno anche Jeda e Matri. Una delle caratteristiche del Cagliari è proprio quella di mandare in gol vari calciatori".
ciao e buona partita :)
se interessa QUI (http://www.atdhe.net/live-tv-6139.html) si vede bene!
juninho85
11-04-2009, 15:03
grazie
quanto siamo abbioccati oh...
Abbiamo giocato un primo tempo pessimo, ma per quanto abbiamo giocato male la fiorentina non riusciva a tirare in porta. Facevano un grande possesso palla, e noi chiudevamo all'ultimo.
Secondo tempo decisamente meglio... la fiorentina ha ancora gestito palla (ma molto meno), ma le occasioni da gol più nitide, con grandi parate di Frey, le abbiamo avute noi. E le abbiamo sbagliate.
Matri............. là si segna.
Non capisco perchè Conti sia stato ammonito per essere caduto addosso a Gilardino (perchè il fallo che ha fatto prima non è da giallo), mentre il Gila non è stato ammonito qualche minuto prima su conti (che salta Napoli, e che rimane un pirla in queste cose...).
juninho85
11-04-2009, 16:45
vabbeh conti su quel giallo non è proprio colpevole...di spalle,cadeva all'indietro,cosa doveva fare?!
conan_75
11-04-2009, 17:10
Intanto abbiamo visto il primo gol di Ragatzu :read: che DEVE giocare di più.
Così è andata, almeno usciamo a testa alta.
Ora con i partenopei abbiamo 3 squalificati :mc:
vabbeh conti su quel giallo non è proprio colpevole...di spalle,cadeva all'indietro,cosa doveva fare?!
Poteva evitare di fare il contato precedente, dove ha pensato poco alla spalla e più a spostare con il braccio Gilardino, guardando palesemete il giocatore e non il pallone.
Nel frattempo dopo la partita hanno dato qualche pugno a Lopez.
juninho85
11-04-2009, 17:29
Allegri "Hanno aggredito Lopez"
Il tecnico rossoblù Allegri denuncia l'aggressione di cui è stato vittima il capitano dei sardi Lopez. "Sembra che nel sottopassaggio dello stadio Franchi ci sia stata un'aggressione da parte di alcuni giocatori della Fiorentina ai miei ragazzi - ha affermato ai microfoni di Sky - Non c'ero e non posso testimoniare, ma noi abbiamo un giocatore spaccato, Lopez, che un pugno da qualcuno lo deve aver preso". Il giocatore uruguaiano avrebbe riportato degli evidenti danni al viso.
fair play viola,ma lopez sicuramente non sarà stato da meno :asd:
ah,ovviamente conti non si sarà messo immezzo :asd:
OvErClOck82
11-04-2009, 18:08
fair play viola,ma lopez sicuramente non sarà stato da meno :asd:
ah,ovviamente conti non si sarà messo immezzo :asd:
mah... oggi si vede che tirava una brutta aria:mbe:
anche i giallozzozzi e quegli altri si sono azzuffati...
juninho85
11-04-2009, 18:09
Il Cagliari denuncerà la Fiorentina alla Procura Federale per il caldo dopogara
Il Cagliari Calcio, attraverso il suo addetto stampa Marcello Sanfelice, ha comunicato che intende denunciare alla procura Federale la Fiorentina Calcio per l'aggressione avvenuta nel dopo partita della gara odierna, giocatasi al Franchi di Firenze e vinta dalla squadra viola, in particolare per il cazzotto rifilato nel sottopassaggio che conduce agli spogliatoi, inferto da Felipe Melo al difensore rossoblu Lopez. Dopo il fischio finale del signor Damato di Barletta, ed una gara appassionante e viva fino all'ultimo secondo, secondo quando raccontato dalla società sarda alcuni giocatori viola (quindi non solo Felipe) avrebbero aggredito alcuni atleti del Cagliari, dopo che già durante la partita c'erano state tensioni, che avevano portato anche a due espulsioni nelle fila della squadra ospite. "Non ho sentito, né visto niente – ha raccontato a fine gara Cesare Prandelli – Ero già nello spogliatoio e solo in sala stampa mi è stata comunicata la notizia di questo ricorso del Cagliari". Anche il mister della squadra rossoblu ha visto poco: "Ero già dentro lo spogliatoio quando ho sentito urlare dal corridoio e ho capito che c'erano confusione e discussioni fra calciatori di opposte squadre. Non ho visto niente ma poi mi è stato raccontato che Lopez, e non solo lui, erano stati aggrediti da alcuni elementi della Fiorentina. Spiace stare a raccontare certe cose, avvenute in un giorno in cui ci si era ripromessi, dopo quanto accaduto in Abruzzo, che tutti si sarebbero impegnati per la sportività prima, durante e dopo una partita". Anche Pasqual si dice sorpreso da quanto si racconta abbia fatto Felipe, mentre Canini e Lazzari hanno aggiunto: "Lopez era infuriato negli spogliatoio perché aveva un taglio allo zigomo evidente ed ha ricevuto un colpo solo perché era arrabbiato nel dopo partita, ma senza aver provocato nessuno". Agostini aggiunge: "Non mi è sembrata una partita cattiva invece l'arbitro l'ha resa nervosa ammonendo sei sette nostri giocatori, con due espulsioni. Solitamente certe tensioni non si portano nel dopo partita ma evidentemente c'è qualcuno che si è voluto fare giustizia da sé". Jeda invece non ha visto cosa è accaduto nel sottopassaggio ma: "Ho diviso Lopez da alcuni giocatori viola perché dopo aver ricevuto il colpo non ci stava, e voleva vendicarsi. Per fortuna ho scongiurato una sua reazione, perché sarebbe passato dalla parte del torto". Se l'arbitro Velotto, quarto uomo della gara,, ed i rappresentati della Procura federale, presenti nel sottopassaggio a fine partita avranno visto qualcosa di simile a quanto denunciato dal Cagliari, i giocatori della Fiorentina rei del fattaccio rischiano grosso.
juninho85
11-04-2009, 18:10
mah... oggi si vede che tirava una brutta aria:mbe:
anche i giallozzozzi e quegli altri si sono azzuffati...
bella domenica di riflessione!
OvErClOck82
11-04-2009, 18:12
Il Cagliari denuncerà la Fiorentina alla Procura Federale per il caldo dopogara
Il Cagliari Calcio, attraverso il suo addetto stampa Marcello Sanfelice, ha comunicato che intende denunciare alla procura Federale la Fiorentina Calcio per l'aggressione avvenuta nel dopo partita della gara odierna, giocatasi al Franchi di Firenze e vinta dalla squadra viola, in particolare per il cazzotto rifilato nel sottopassaggio che conduce agli spogliatoi, inferto da Felipe Melo al difensore rossoblu Lopez. Dopo il fischio finale del signor Damato di Barletta, ed una gara appassionante e viva fino all'ultimo secondo, secondo quando raccontato dalla società sarda alcuni giocatori viola (quindi non solo Felipe) avrebbero aggredito alcuni atleti del Cagliari, dopo che già durante la partita c'erano state tensioni, che avevano portato anche a due espulsioni nelle fila della squadra ospite. "Non ho sentito, né visto niente – ha raccontato a fine gara Cesare Prandelli – Ero già nello spogliatoio e solo in sala stampa mi è stata comunicata la notizia di questo ricorso del Cagliari". Anche il mister della squadra rossoblu ha visto poco: "Ero già dentro lo spogliatoio quando ho sentito urlare dal corridoio e ho capito che c'erano confusione e discussioni fra calciatori di opposte squadre. Non ho visto niente ma poi mi è stato raccontato che Lopez, e non solo lui, erano stati aggrediti da alcuni elementi della Fiorentina. Spiace stare a raccontare certe cose, avvenute in un giorno in cui ci si era ripromessi, dopo quanto accaduto in Abruzzo, che tutti si sarebbero impegnati per la sportività prima, durante e dopo una partita". Anche Pasqual si dice sorpreso da quanto si racconta abbia fatto Felipe, mentre Canini e Lazzari hanno aggiunto: "Lopez era infuriato negli spogliatoio perché aveva un taglio allo zigomo evidente ed ha ricevuto un colpo solo perché era arrabbiato nel dopo partita, ma senza aver provocato nessuno". Agostini aggiunge: "Non mi è sembrata una partita cattiva invece l'arbitro l'ha resa nervosa ammonendo sei sette nostri giocatori, con due espulsioni. Solitamente certe tensioni non si portano nel dopo partita ma evidentemente c'è qualcuno che si è voluto fare giustizia da sé". Jeda invece non ha visto cosa è accaduto nel sottopassaggio ma: "Ho diviso Lopez da alcuni giocatori viola perché dopo aver ricevuto il colpo non ci stava, e voleva vendicarsi. Per fortuna ho scongiurato una sua reazione, perché sarebbe passato dalla parte del torto". Se l'arbitro Velotto, quarto uomo della gara,, ed i rappresentati della Procura federale, presenti nel sottopassaggio a fine partita avranno visto qualcosa di simile a quanto denunciato dal Cagliari, i giocatori della Fiorentina rei del fattaccio rischiano grosso.
si, proprio di riflessione :asd:... bah, comunque ci credo poco che lopez sia stato aggredito così all'improvviso... ci sarà stata una scaramuccia con qualche spintarella di troppo :rolleyes:
juninho85
11-04-2009, 21:49
minchia che corazzata il genoa ragazzi,anche senza il principe :ave:
andate tranquilli che Lopez se l'è cercata, quel fallo a gamba tesa che ha fatto era da espulsione...
In ogni caso è stata una bella partita nel secondo tempo, peccato perchè era il nostro miglior momento e abbiamo subito il primo..a tratti ho rivisto il cagliari del periodo migliore, raddoppi fatti come si deve, decisione e reattività, speriamo bene con il Napoli...matri è devestante quando gli altri son stanchi...continua a peccare di presunzione.
minchia che corazzata il genoa ragazzi,anche senza il principe :ave:
la juve è polla che subisce fisso di contropiede.......
ot (è 3 giorni che son a Cagliari e piove fisso...ma si poliri....e come dice benito urgu "matagà"):D
juninho85
11-04-2009, 23:14
ormai è da ottobre che piove fisso,altro che 3 giorni:cry:
non vedo l'ora di sbragarmi zebbedei al sole sotto al marino:muro:
Il Cagliari denuncerà la Fiorentina alla Procura Federale per il caldo dopogara
Il Cagliari Calcio, attraverso il suo addetto stampa Marcello Sanfelice, ha comunicato che intende denunciare alla procura Federale la Fiorentina Calcio per l'aggressione avvenuta nel dopo partita della gara odierna, giocatasi al Franchi di Firenze e vinta dalla squadra viola, in particolare per il cazzotto rifilato nel sottopassaggio che conduce agli spogliatoi, inferto da Felipe Melo al difensore rossoblu Lopez. Dopo il fischio finale del signor Damato di Barletta, ed una gara appassionante e viva fino all'ultimo secondo, secondo quando raccontato dalla società sarda alcuni giocatori viola (quindi non solo Felipe) avrebbero aggredito alcuni atleti del Cagliari, dopo che già durante la partita c'erano state tensioni, che avevano portato anche a due espulsioni nelle fila della squadra ospite. "Non ho sentito, né visto niente – ha raccontato a fine gara Cesare Prandelli – Ero già nello spogliatoio e solo in sala stampa mi è stata comunicata la notizia di questo ricorso del Cagliari". Anche il mister della squadra rossoblu ha visto poco: "Ero già dentro lo spogliatoio quando ho sentito urlare dal corridoio e ho capito che c'erano confusione e discussioni fra calciatori di opposte squadre. Non ho visto niente ma poi mi è stato raccontato che Lopez, e non solo lui, erano stati aggrediti da alcuni elementi della Fiorentina. Spiace stare a raccontare certe cose, avvenute in un giorno in cui ci si era ripromessi, dopo quanto accaduto in Abruzzo, che tutti si sarebbero impegnati per la sportività prima, durante e dopo una partita". Anche Pasqual si dice sorpreso da quanto si racconta abbia fatto Felipe, mentre Canini e Lazzari hanno aggiunto: "Lopez era infuriato negli spogliatoio perché aveva un taglio allo zigomo evidente ed ha ricevuto un colpo solo perché era arrabbiato nel dopo partita, ma senza aver provocato nessuno". Agostini aggiunge: "Non mi è sembrata una partita cattiva invece l'arbitro l'ha resa nervosa ammonendo sei sette nostri giocatori, con due espulsioni. Solitamente certe tensioni non si portano nel dopo partita ma evidentemente c'è qualcuno che si è voluto fare giustizia da sé". Jeda invece non ha visto cosa è accaduto nel sottopassaggio ma: "Ho diviso Lopez da alcuni giocatori viola perché dopo aver ricevuto il colpo non ci stava, e voleva vendicarsi. Per fortuna ho scongiurato una sua reazione, perché sarebbe passato dalla parte del torto". Se l'arbitro Velotto, quarto uomo della gara,, ed i rappresentati della Procura federale, presenti nel sottopassaggio a fine partita avranno visto qualcosa di simile a quanto denunciato dal Cagliari, i giocatori della Fiorentina rei del fattaccio rischiano grosso.
Mah... Non so cosa sia successo e preferisco parlare della partita.
L'unica nota positiva di oggi è il gol di Ragatzu. Ci fosse stato lui al posto di Matri nella prima occasione (quella di testa) probabilmente l'avrebbe messa dentro. Onore agli avversari, ma onestamente per quello che abbiamo fatto in 10 e poi in 9 meritavamo il pareggio.
juninho85
12-04-2009, 10:46
L'unica nota positiva di oggi è il gol di Ragatzu. Ci fosse stato lui al posto di Matri nella prima occasione (quella di testa) probabilmente l'avrebbe messa dentro.
probabilmente non ci arrivava manco sopra uno sgabello :asd:
juninho85
12-04-2009, 10:48
La Nuova Sardegna - Il Cagliari sbatte su Frey, Ragatzu non basta
La voglia di rimonta del Cagliari sbatte contro il muro eretto da Sebastien Frey e la Fiorentina può brindare a un successo fondamentale in chiave Champions. I rossoblù, in inferiorità numerica per metà ripresa, giocano una grande gara, spaventano i viola ma riescono solo a segnare un gol nel finale. A segnarlo è Daniele Ragatzu, diciassette anni e mezzo.
Il primo gol in serie A del baby bomber cagliaritano, entrato nel finale, è la notizia più bella di una giornata che altrimenti sarebbe da buttare. I rossoblù hanno perso immeritatamente, hanno subito due espulsioni (Agostini e Canini), un’ammonizione pesante (Conti era diffidato e salterà la gara col Napoli) e infine anche qualche colpo proibito: Diego Lopez è rientrato negli spogliatoi con il viso coperto di sangue dopo una zuffa scoppiata nel tunnel.
Eppure il pomeriggio del Franchi era iniziato bene. Con Acquafresca ko per un colpo subito in allenamento, Allegri ha mandato in campo Matri, optando per la soluzione Lazzari al posto di Cossu. Dopo 3 minuti è proprio l’ex atalantino a servire una buona palla per Biondini che entra in area e finisce a terra dopo un contatto. Per l’arbitro è tutto regolare.
La gara è equilibrata, si combatte soprattutto a centrocampo e il Cagliari si fa preferire. Al 20’, da un fallo di Fini nasce una punizione battuta da Kuzmanovic, colpo di testa di Felipe Melo e palla in rete, ma Damato aveva già fischiato il fuorigioco di Gilardino. I viola prendono coraggio e spingono sulla fascia sinistra. Gamberini ci prova di testa (tiro a lato), poi si fa male Biondini. Al suo posto entra Cossu, che si mette subito a comandare le operazioni. Al 36’ la prima occasione della partita: Gilardino ruba il tempo a Lopez, entra in area e calcia di destro sul primo palo. La palla termina a lato di pochi centimetri. La gara si incattivisce: Conti cerca e trova Gilardino con il gomito, poi gli cade sopra e gli rifila un altro colpo. L’arbitro lo grazia ed estrae il giallo, che comunque gli vale la squalifica per la prossima gara. Allo scadere del tempo il Cagliari si distende bene in contropiede, ma Lazzari spreca tutto calciando malamente.
Nella ripresa il copione non cambia. Al 2’ Jovetic ci prova dalla distanza, con scarsa mira. Al 6’ bella combinazione Jeda-Fini, Dainelli ci mette una pezza provvidenziale. All’8’ l’equilibrio cambia: cross dalla destra di Semioli, deviazione di Canini e palla per Jovetic. Tocco all’indietro per Pasqual che con un piatto mancino in corsa batte Marchetti sul palo lontano.
La reazione del Cagliari è immediata: al 12’ Agostini vola sulla fascia sinistra e dal fondo pennella una splendida traiettoria. Matri, tutto solo nell’area piccola, salta fuori tempo e manda la palla sopra la traversa. Ci prova anche Jeda, ben servito da Cossu: il suo destro in corsa è alto. Al 20’ il Cagliari resta in 10: Agostini, già ammonito, commette un fallaccio e finisce sotto la doccia.
Paradossalmente questo è il miglior momento dei rossoblù: in 4 minuti la difesa viola vacilla più volte. Al 23’ combinazione Fini-Cossu, botta di destro e Frey si supera mandando in angolo. Al 24’ Matri si fa trovare tutto solo in area, ma sul suo tiro Frey è ancora prontissimo. Poco dopo Jeda mette in gol ma il gioco era già fermo per offside. Al 27’ cross di Cossu, sponda di Matri per Conti, solo in area, che di destro esalta ancora i riflessi di Frey.
La Fiorentina sembra sul punto di crollare ma al 40’ in contropiede Vargas fa il bis, servito da Donadel. Il Cagliari perè non muore mai e due minuti dopo, un’azione tutta sarda (Pisano-Cossu-Ragatzu) permette al baby cagliaritano di andare in gol.
Il Cagliari ci crede, ma l’ennesimo contropiede porta all’espulsione di Canini, dopo un placcaggio su Gilardino. La gara è chiusa, ma Marchetti fa ancora in tempo a chiudere su Vargas. É l’ultimo sussulto della trasferta più sfortunata della stagione.
Unione Sarda - Cagliari sconfitto e mazziato
Il campo della Fiorentina continua a essere stregato. Il Cagliari si è illuso, ci ha sperato, ma non è riuscito a interrompere la serie negativa di quattordici sconfitte consecutive qua al Franchi, che ieri sono diventate quindici. Colpa degli errori di mira (clamorosi) dei rossoblù che, dopo il vantaggio firmato dal terzino Pasqual in un momento di stanca della partita, hanno avuto quattro occasioni clamorose per agguantare i viola, in superiorità numerica per l'espulsione di Agostini per doppia ammonizione. La Fiorentina ha trovato il gol del raddoppio in contropiede con Vargas e, addirittura, la doppia superiorità numerica per il rosso sventolato sotto il naso di Canini, anche lui per doppia ammonizione. Nonostante ciò, il Cagliari ha trovato il modo di tenere viva la partita sino al 49', grazie alla prima rete in serie A di Ragatzu, diciotto anni ancora da compiere, e grande speranza rossoblù.
Il Cagliari è stato comunque all'altezza del prestigioso avversario che con la vittoria di ieri si è rilanciato in grande stile per la qualificazione alla Champions League. Nonostante la disparità tecnica, la determinazione dei viola (che consideravano quella di ieri come la partita della vita) e i guai che hanno perseguitato Allegri (costretto a sostituire Biondini per infortunio dopo pochi minuti), il Cagliari ha confermato le sue qualità, la sua determinazione e la sua organizzazione. E si consideri che Acquafresca, infortunatosi venerdì pomeriggio nell'allenamento di rifinitura, non è stato in grado neanche di andare in panchina, sostituito da Matri, bravo a presentarsi per due volte davanti a Frey, ma incapace di superare il formidabile portiere viola. È stato proprio Frey il miglior giocatore di Prandelli, il che dice tutto sullo spessore della prova rossoblù.
Allegri ha schierato un attacco rapido e agile, supportato non da Cossu (inizialmente in panchina) ma da Lazzari, per la capacità di quest'ultimo di verticalizzare il gioco a favore di Matri. Allegri avrebbe voluto sfruttare la lentezza dei due centrali difensivi viola (Gamberini e Dainelli), con giocate improvvise e profonde, un giochino mai riuscito nel primo tempo.
In difesa Pisano si è ripresentato dopo un mese di infortunio con grande lucidità, supportando spesso Lopez e Canini che hanno serrato in una tenaglia il temutissimo Gilardino mentre Jovetic (sostituito dell'infortunato Mutu) agiva più da trequartista che da seconda punta. Il bomber viola si è messo in luce solo una volta, al 36' del primo tempo, quando, sfruttando una palla vagante sulla quale Lopez è rimasto disorientato, ha sfiorato il palo sull'uscita di Marchetti.
Prima, Biondini aveva fallito lo stop davanti a Frey al termine di un travolgente contropiede Conti-Lazzari e subito dopo, colpito alla caviglia, aveva lasciato il posto a Cossu, con arretramento di Lazzari nel ruolo di mezzala sinistra.
Il Cagliari ha commesso due errori fondamentali. Il primo in apertura di ripresa, quando, su un innocuo cross dalla destra di Semioli, ha perso di vista Pasquale, il cui sinistro ha colto l'angolo basso alla sinistra di Marchetti. Il secondo quando, nonostante l'inferiorità numerica, ha avuto cinque occasioni evidentissime per pareggiare il conto, sbagliandole tutte, un po' per demerito dei tiratori (due volte Matri, Jeda, Cossu e Conti) e un po' per bravura del funambolico Frey, trasformatosi in Uomo Ragno per dare un dispiacere al Cagliari.
Allegri le ha provate tutte e ha reagito con lucidità e rapidità alle disavventure in serie. Dopo l'espulsione di Agostini ha sostituito Fini (piuttosto impreciso) con Matheu, spostando Pisano a sinistra e chiedendo a Cossu uno sforzo supplementare per non sguarnire il centrocampo. Jeda e Matri si sono allargati per tenere impegnato il maggior numero di difensori avversari e cercare di limitare in qualche modo la superiorità numerica dei viola. Poi, dopo la cacciata di Canini, ha mantenuto inalterata la squadra dalla cintola in su, lasciando i soli Matheu, Lopez e Pisano a protezione di Marchetti, con Conti ormai pù centravanti di emergenza che metodista. La Fiorentina, come ovvia conseguenza, ha avuto a disposizione due contropiedi clamorosi per aumentare il bottino ma Vargas, che aveva rilevato Semioli e aveva raddoppiato, ha prima sfiorato il palo e poi scaricato il suo sinistro su Marchetti in uscita a valanga.
Nei concitati minuti finali, dentro Ragatzu per Matri e partita incredibilmente riaperta nonostante la doppia inferiorità numerica. Correva il minuto 41 quando Pisano, generosamente in proiezione offensiva, con un cambio gioco ha trovato Cossu appostato a destra: il fantasista non ci ha pensato su due volte e ha rifinito al volo per Ragatzu che, con uguale determinazione, ha colpito di prima intenzione da distanza ravvicinata, fulminando Frey.
Il finale è stato convulso e il Cagliari non è più riuscito a insidiare la porta avversaria, anche perché ha battuto malamente alcuni calci piazzati, unica arma per chi deve recuperare il risultato in nettissima inferiorità numerica.
La partita, tesa all'inverosimile, ha avuto uno strascico nel tunnel, dove diversi viola e rossoblù si sono fronteggiati a muso duro dopo un'aggressione di Felipe Melo a Lopez. Dopo due giorni di riposo per Pasqua, in campo per preparare la partita con il Napoli con una lista di squalificati lunghissima (Conti, Agostini e Canini) e una di infortunati (Biondini e Acquafresca) non meno importante.
juninho85
12-04-2009, 10:49
12 aprile 1970: 39 anni fa lo scudetto a Cagliari
Cagliari-Bari 2-0
Marcatori: Riva al ’39, Gori all’88.
CAGLIARI: Albertosi; Martiradonna, Mancin; Cera, Niccolai, Poli; Domenghini, Nenè, Gori, Brugnera, Riva. (Portiere di riserva: Reginato; tredicesimo: Nastasio). All.: Scopigno.
BARI: Spalazzi, Loseto, Zuckowski; Diomedi(D’Addosio dal ’61), Spimi, Muccini; Canè, Fara, Spadetto, Colautti, Pienti. (Portiere di riserva: Colombo). All.: Matteucci.
ARBITRO: De Robbio di Torre Annunziata.
NOTE: Splendido pomeriggio, terreno in ottime condizioni, spettatori sui 28.000, di cui 13.772 paganti per un incasso di 32 milioni 560.000. Ammonito Canè per gioco scorretto. Nessun incidente di rilievo; Diomedi ha lasciato il campo per uno stiramento alla coscia destra. Controllo antidoping negativo. Calci d’angolo: 7 – 3 per il Cagliari ( 1 – 3 nel primo tempo).
I migliori: Riva, Cera, Gori, Poli, Fara, Spini, Spalazzi.
Questo era il tabellino della partita che assegnò definitivamente Lo scudetto al Cagliari, il dodici aprile del millenovecentosettanta. La Rosa del giorno dopo titolava a caratteri cubitali: ”SCUDETTO A CAGLIARI”.
Il racconto della partita, a cura di Angelo Rovelli, titolava semplicemente: “Il solito Riva sblocca il risultato”. Eppure, in quella domenica di trentanove primavere fa, era già possibile intuire la portata leggendaria di quella vittoria, la numero sedici di quella stagione, la numero uno nei cuori rossoblu.
“Il Cagliari ha conquistato lo scudetto. Iscrive il proprio nome per la prima volta nell’albo d’oro del campionato italiano”. Queste erano le prime battute nell’articolo di Rovelli. Un pezzo di storia sancito sulle pagine della Gazzetta dello Sport, allora ancor meglio di oggi il primo quotidiano sportivo nazionale, per tiratura e prestigio.
“È la seconda città di mare a vincerlo dopo il Genoa degli anni eroici. Il riferimento non è senza motivo. Si tratta di una affermazione che va oltre il mero significato agonistico e si compendia negli sforzi di un sodalizio che ha voluta la conquista con la tecnica, la caparbietà tipiche di questa magnifica gente ed anche con la illuminata saggezza, con l’acutezza e, diciamo pure, con la lungimiranza di dirigenti abili, provveduti e moderni. Il Cagliari ha vinto con 180’ di vantaggio, una competizione che lo ha tenuto all’erta per mese e mesi, attento agli inseguitori plurimi, quindi all’unica avversaria che non defletteva: la Juventus. Il boato che ha raccolto l’annuncio del rigore realizzato da Chinaglia, ha avuto il senso non soltanto di una conclusione, ma di una autentica aspirazione. A quel momento, il Cagliari, che vinceva con la solita reti di Rive, poteva ritenersi tranquillo. La rete finale di Gori, stupenda per la sua folgorante determinazione, suggellava lo scudetto con il marchio della classe e della prepotente sicurezza. Lo stadio poteva esplodere. Naturalmente oggi la partita era vista assai meno in sede tecnico-tattica e assai più invece sotto l’aspetto emotivo è ovvio che essa sia vissuta sull’onda della trasmissione radio “minuto per minuto” nel corso della ripresa. Dal momento in cui Gori, aggiungendo il proprio gol a quella di Riva, offrì al Cagliari la certezza matematica dello scudetto, la partita è rotolata verso la fine come per una china prevedibile di esaltazione e di euforia”.
Asciugate le lacrime, cuori rossoblu: l’articolo di Rovelli prosegue con altri toni, affrontando una concisa analisi tecnica dell’incontro. Sarà inevitabile notare come il giornalismo odierno si sia allontanato da un certo stile, più caloroso, prosaico e ricco di contenuti rispetto al gergo bellico e aggressivo adottato oggi:
“Per tornare alla partita, era parso, all’inizio che il Cagliari sentisse sin troppo la responsabilità ce gli pesava addosso. Era consapevole di dover assolutamente vincere. Si trovava di fronte un avversario che – secondo quanto aveva dichiarato il suo tecnico – non si arroccava in difesa, ma svolgeva un gioco sobrio e sufficientemente incisivo. Un Bari così, probabilmente non era atteso. Si pensava ad una squadra che volesse rendere dura la vita a chi pretendeva di domarla. E quel modo di fare dei baresi, quella loro disinvoltura, quella accettazione del gioco per il gioco, invece che agevolare la manovra del Cagliari, la disorientava, ne sovvertiva l’ordine consueto, lo schema prestabilito. Non che l’attacco sardo non corresse all’offensiva come era lecito attendersi: lo faceva senz’altro, andava vicinissimo al gol, ma poi la squadra doveva precipitosamente ripiegare quando il Bari decideva di contrattaccare e qui si mostravano le pecche odierne di un centrocampo non protetto nella sua zona arretrata, secondo quanto è solito fare Greatti, oggi costretto da un turno di squalifica. Il Cagliari, infatti, segue una linea di maggior prudenza tattica, non si espone così facilmente al contropiede avversario. Ed è vero invece che oggi Spadetto e Canè hanno messo sovente a repentaglio la rete di Alberatosi costringendo il portiere a interventi coraggiosi e decisivi.
Questo per dire che il grande Cagliari sul piano della manovra rapida ed essenziale lo si è veduto ad ammirato solo a tratti. Ma è pur vero che il nervosismo aveva la parte in questa gara che era soprattutto da vincere(…).
Cronaca di una giornata sportiva, la più bella per il popolo sardo. Finora.
probabilmente non ci arrivava manco sopra uno sgabello :asd:
ahaha
ragatzu sarà pure bravino ma non esageriamo, ha messo dentro una palla a mezzo metro dalla porta forse lo segnava anche larrivey...forse...
OT (visto che domani riparto a bologna sicuramente smette di piovere, ci scommetto)
juninho85
12-04-2009, 11:11
comunque stiamo su col morale,rimane sempre il fatto che ce la siamo giocati fino all'ultimo con una delle squadre più forti del campionato senza sfigurare...matri altre volte c'ha dato i 3 punti con gol pesanti come macigni ieri invece sappiamo bene com'è andata...probabilmente sia lui che lazzari hanno bisogno di entrare a partita in corso per graffiare.
ora arriva il napoli e senza conti,agostini e canini la vedo dura,speriamo che ancora una volta cossu,astori e bianco non deludano
buona pasqua a tutti ;)
senti un pò dollaro/slash/ecc ecc come diavolo dobbiamo chiamarti?!:D
verolenny
12-04-2009, 11:47
auguri a tutti bella gente, buon Pasqua ;)
conan_75
12-04-2009, 12:41
ora arriva il napoli e senza conti,agostini e canini la vedo dura,speriamo che ancora una volta cossu,astori e bianco non deludano
buona pasqua a tutti ;)
senti un pò dollaro/slash/ecc ecc come diavolo dobbiamo chiamarti?!:D
Astori e bianco non sfigurano, lo abbiamo visto in passato.
Mi preoccupa l'assenza di Conti: Cossu è bravino a far girare palla ma è troppo offensivo, non mi pare molto capace in fase di interdizione.
Biondini almeno lo riprendiamo?
Comunque non è da escludere Matheu sulla destra e pisano sulla sinistra come già visto in passato.
probabilmente non ci arrivava manco sopra uno sgabello :asd:
Lol beh se impara da Jeda forse ci arriva XD
ahaha
ragatzu sarà pure bravino ma non esageriamo, ha messo dentro una palla a mezzo metro dalla porta forse lo segnava anche larrivey...forse...
OT (visto che domani riparto a bologna sicuramente smette di piovere, ci scommetto)
Non che la prima occasione per Matri fosse diversa... Frey era fuori posizione, poteva metterla dentro senza problemi.
COmunque buona Pasqua
juninho85
12-04-2009, 19:02
Astori e bianco non sfigurano, lo abbiamo visto in passato.
Mi preoccupa l'assenza di Conti: Cossu è bravino a far girare palla ma è troppo offensivo, non mi pare molto capace in fase di interdizione.
Biondini almeno lo riprendiamo?
Comunque non è da escludere Matheu sulla destra e pisano sulla sinistra come già visto in passato.
vero,mi ero scordato di questa possibilità!
di biondini ancora non si sa nulla...speriamo bene...mi auguro di non rivedere parola in mezzo al campo,anzi proprio non lo voglio più vedere!:D
vero,mi ero scordato di questa possibilità!
di biondini ancora non si sa nulla...speriamo bene...mi auguro di non rivedere parola in mezzo al campo,anzi proprio non lo voglio più vedere!:D
straquoto :asd:
juninho85
12-04-2009, 19:25
http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Primo_Piano/2009/04/12/pagelle31.shtml
CAGLIARI 6,5
Perde a Firenze, ma fa soffrire la Fiorentina anche in inferiorità numerica, prima in 10 e poi addirittura in 9. L'ennesima dimostrazione della bravura di Allegri, perché il Cagliari si conferma una squadra vera con l'unico difetto di non concretizzare le molte occasioni che crea.
una volta tanto non dice fregnacce fermandosi a guardare solo il risultato
comunque stiamo su col morale,rimane sempre il fatto che ce la siamo giocati fino all'ultimo con una delle squadre più forti del campionato senza sfigurare...matri altre volte c'ha dato i 3 punti con gol pesanti come macigni ieri invece sappiamo bene com'è andata...probabilmente sia lui che lazzari hanno bisogno di entrare a partita in corso per graffiare.
ora arriva il napoli e senza conti,agostini e canini la vedo dura,speriamo che ancora una volta cossu,astori e bianco non deludano
buona pasqua a tutti ;)
senti un pò dollaro/slash/ecc ecc come diavolo dobbiamo chiamarti?!:D
Buona Pasqua, comunque $!/\/\o vuol dire Simo, che a sua volta vuol dire Simone:ciapet:
juninho85
12-04-2009, 21:27
maledetti nerd :doh::muro:
piacere,simone :D
juninho85
12-04-2009, 23:24
Promossi&Bocciati di Fiorentina-Cagliari: Frey determinante
Frey: Che partita! Dimostra tutto il suo valore dopo un’ora da spettatore non pagante. Al 68’ Jeda calcia a botta sicura ma lui si distende e riesce a deviare in corner. Un minuto più tardi gli si fa incontro Matri, smarcato in area, che la piazza sul secondo palo, ma con un balzo felino il portierone viola respinge di pugno. Ma non è finita qui perché al 72’ Conti trova il pertugio sulla destra e si presenta davanti a lui scaricando un bel destro, che viene prontamente deviato in angolo. Prende un goal nel finale, ma è esente da colpe. Voto 7,5
Ragatzu: Alla sua terza presenza nella massima serie, entra con il carisma di un veterano e si permette addirittura il lusso di fare goal dopo soli 20 minuti giocati in Serie A. Si fa trovare al posto giusto nel momento giusto e finalizza un’azione tutta sarda, impostata dal cross di Pisano e rifinita dall’assist di Cossu. Ricorda molto il bomber sardo Gigi Piras, che a vent’anni e all’esordio in Serie A nella stagione 1973-74, mandò al tappeto i viola con il suo primo goal in carriera. Allora però si giocava al Sant’Elia. Voto 7
Pasqual: Nell’uovo Prandelli ha trovato una bella sorpresa. Il siluro del suo terzino preferito, scagliato dal limite dell’area al 53’ minuto, che si è infilato alla sinistra di un incolpevole Marchetti e che ha sbloccato il risultato. Bella esecuzione balistica per il terzino veneto, che trova il goal dopo 3 stagioni e in un momento importantissimo del campionato. Goal a parte, prestazione discreta con una continua spinta sulla fascia sinistra, ma qualche sofferenza di troppo causata dall’arrembaggio di Cossu. Voto 7
Cossu: Suona la carica nel secondo tempo e dopo la rete dell’1-0 di Pasqual, guida l’assalto dei sardi alla ricerca del pareggio. Dà filo da torcere a Gamberini e Dainelli che non lo prendono mai, spaventa Frey con gli assist per gli attaccanti rossoblù che però falliscono il goal e chiude in bellezza con l’assist che vale il primo goal in Serie A di Ragatzu. Voto 6,5
Vargas: E' l’arma letale di Prandelli. Si piazza a sinistra e sfrutta tutta la sua freddezza nell’azione di rimessa che porta i viola sul 2-0. Con lui il successo viene messo in cassaforte, nonostante il Cagliari lotti fino all’ultimo secondo e anche in doppia inferiorità numerica. Voto 7
Matri: In soli 6 giorni è passato dalle stelle alle stalle. Sessanta secondi dopo il goal di Pasqual, un cross di Agostini lo smarca a centro area, ma fallisce la rete con una deviazione aerea da dimenticare. Ha la palla dell’1-1 al 69’ ma calcia un piattone non irresistibile e permette a Frey di respingere la conclusione. Voto 5
Gilardino: Troppe proteste e poca sostanza. Il duello verbale con l’arbitro D’Amato inizia troppo presto e gli costa anche un giallo. Lopez gli impone una marcatura ferrea e riesce a rendersi pericoloso solo al 36’ quando però, liberatosi davanti a Marchetti, calcia clamorosamente a lato. Voto 5,5
La reazione del Cagliari in inferiorità numerica: I rossoblù fanno tremare la Fiorentina pur giocando in 10 contro 11 per l’espulsione di Agostini. Il Cagliari va vicino al pari e crea tre nitide palle-goal che mettono sull’attenti Prandelli, che infatti inserisce Donadel al posto di Jovetic per contenere maggiormente gli assalti avversari. I sardi prendono il secondo goal in contropiede, ma subito dopo tornano in corsa con la rete di Ragatzu e finiscono in attacco pur essendo rimasti in 9 uomini dopo l’espulsione di Canini. Voto 8
Il minuto di raccoglimento per le vittime del terremoto in Abruzzo: Doveroso, intenso e commovente. Voto 10
Pangasius
13-04-2009, 02:19
ora arriva il napoli e senza conti,agostini e canini la vedo dura,speriamo che ancora una volta cossu,astori e bianco non deludano
buona pasqua a tutti ;)
Serenità Pasquali a tutti (anche se in ritardo) :)
sono preoccupato per le numerose assenze,la prossima col Napoli sarà dura,qui è dall'anno scorso
che aspettano l'occasione giusta per farmi la festa.......:huh:
intanto in tutto questo periodo ho goduto come un riccio,sfottò continui e pizze gratis da più di un anno.....:Prrr:
In caso di sconfitta dovrei chiedere un mutuo per pagare il conto dei pochi ristoranti sardi in zona......
hanno dei prezzi allucinanti.....:muro:
maledetti nerd :doh::muro:
piacere,simone :D
lol, piacere mio;)....e buona pasquetta sperando che visto il mio ritorno a bologna spunti un pò il sole a cagliari...mancai s'abruxiri...come rodooo:muro: :D
juninho85
13-04-2009, 11:12
:rotfl:
juninho85
13-04-2009, 11:18
Cagliari, Canini: "a Firenze avremo meritato il pareggio"
Michele Canini, difensore del Cagliari accostato più di una volta alla Fiorentina, ha commentato Fiorentina-Cagliari , una partita da due facce, ma allo stesso tempo una gara che sarebbe dovuta finire in parità.
Michele, innanzi tutto cos'è successo nel tunnel a fine partita?
"Non lo so con precisione perché io non c'ero. Ho solo sentito urlare e poi mi è stato riferito che Felipe Melo avrebbe colpito il nostro capitano Lopez. Non so altro".
Tornando alla partita, ha vinto la Fiorentina o ha vinto Frey?
"Beh, Frey sicuramente ha fatto la differenza compiendo almeno tre miracoli. Diciamo che noi non siamo stati abbastanza concreti, ma che Frey è stato insuperabile. Purtroppo".
Nel primo tempo abbiamo visto un Cagliari, nel secondo tempo un altro Cagliari. Come se si fosse 'svegliato' dopo il gol subito…
"Sì, nel primo tempo siamo stati troppo chiusi e non siamo stati abbastanza bravi nelle ripartenze. Nel secondo tempo, poi, siamo venuti fuori ed abbiamo creato diverse occasioni da gol nonostante l'inferiorità numerica prima di un uomo, poi di un altro uomo".
Quindi secondo lei il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto?
"Alla luce delle occasioni avute sì. Credo che il pareggio sarebbe stato un risultato giusto, che avremmo meritato sul campo. Poi sicuramente loro sono stati più concreti di noi, oltre ad aver avuto un grande portiere. Loro hanno segnato, noi abbiamo sbagliato gol davanti alla porta…".
juninho85
14-04-2009, 08:15
La Nuova Sardegna - Ma per i rossoblù i conti non tornano
Sconfitti e pestati. Fermi al palo e scavalcati in classifica, anche se per la corsa a un posto in Uefa i giochi restano apertissimi. Vigilia di Pasqua amarissima per il Cagliari, che in casa della Fiorentina ha giocato un’ottima partita ma oltre a non raccogliere punti ha rimediato due espulsioni e qualche colpo proibito. La squadra di Massimiliano Allegri resta la squadra rivelazione della serie A, insieme al Genoa, ma per il prossimo impegno (al Sant’Elia contro «l’odiato» Napoli) non potrà scendere in campo nelle condizioni migliori. Resta la soddisfazione per la bella prova del Franchi e per il primo gol segnato in serie A da Daniele Ragatzu.
La prestazione. A Firenze si è visto il solito Cagliari, dove per “solito” si intende la squadra compattissima capace di fare il proprio gioco su qualsiasi campo. L’assenza di Acquafresca non ha cambiato praticamente nulla nell’assetto offensivo. Nel primo tempo, contro una squadra in corsa per la Champions League, i rossoblù hanno condotto le danze a lungo, pur senza creare grandi occasioni da gol. Nella ripresa il Cagliari è stato capace di reagire allo svantaggio con un uomo in meno, mettendo alle corde i viola. C’è voluto un super Frey per annullare almeno tre occasioni limpidissime.
Le insufficienze. Lazzari, preferito a Cossu, aveva iniziato benissimo ma si è perso per strada. Fini, protagonista di una stagione strepitosa, è stato a lungo fuori dalla manovra. Lopez, sempre attento in marcatura, si è fatto sfuggire qualche volta di troppo le punte viola. Niente di grave, per carità: tutti e tre hanno dato un contributo fondamentale. Segno che, come dice spesso Allegri, il gruppo è più importante delle prestazioni dei singoli.
Le espulsioni. Sui due rossi sventolati da Damato ad Agostini e Canini per doppia ammonizione c’è poco da dire. Semmai si può recriminare sul primo giallo, evitabile, preso per proteste da Agostini.
Il nervosismo. «Serve più tranquillità», ha detto Allegri a fine gara, aggiungendo che «bisogna accettare con serenità le decisioni arbitrali. Il tecnico cagliaritano probabilmente si riferiva più alla formazione viola, ma è chiaro che il Cagliari non è esente da colpe. La gomitata gratuita di Conti su Gilardino (sanzionato con un giallo) poteva costare un’espulsione già nel primo tempo. Del dopo gara incandescente, con la presunta scazzottata nel tunnel con Felipe Melo, si sa troppo poco. Di certe ci sono la faccia insanguinata di Lopez e la denuncia di aggressione ai giocatori fatta dall’addetto stampa Marcello Sanfelice. Una storia che ha tutta l’aria di non essere finita qui.
Il baby bomber. Daniele Ragatzu, 17 anni e mezzo, alla terza presenza in serie A, ha segnato il suo primo gol. Mister Allegri sapeva già di poter contare su di lui. Ora lo sanno anche i tifosi.
Il futuro. Domenica al Sant’Elia, contro il Napoli, oltre a Canini e Agostini, mancherà anche Daniele Conti, che verrà squalificato per somma di ammonizioni. Da verificare anche le condizioni di Biondini, uscito dopo mezzora per una botta a una caviglia, e Acquafresca, assente al Franchi per una botta rimediata in allenamento.
Unione Sarda - Per il Cagliari nulla è perduto
Il Cagliari ha perduto una buona occasione per infrangere il tabù di Firenze, dove perde ininterrottamente da quindici partite e dove ha raccolto l'ultimo punto nel lontano 1982, grazie a una rete di Gigi Piras. Non è stata una grande Fiorentina e i rossoblù, nonostante le traversie, sono andati a un soffio dallo strappare un pareggio che, se non altro per il numero delle occasioni da rete, sarebbe stato strameritato.
Troppo nervoso il Cagliari. E senza alcun motivo. Se c'era una squadra che doveva avere i nervi a fior di pelle, questa era la Fiorentina, che si giocava gran parte delle chance di accedere alla prossima edizione della Champions League. Non il Cagliari che ha già raggiunto l'obiettivo salvezza e che puntava (e punta) a un'eventuale qualificazione alla Coppa Uefa come un di più inaspettato. Nessuna pressione particolare, dunque, se non quella esercitata dalla volontà di continuare a giocare bene contro qualsiasi avversario.
Farsi prendere dal nervosismo e dall'ansia, che hanno determinato le espulsioni di Canini e Agostini, aggiuntesi all'infortunio alla vigilia di Acquafresca e a quello di Biondini nelle battute iniziali della gara, è stato l'errore più grave del Cagliari. A testimoniare la fragilità della Fiorentina, sta il fatto che in undici contro nove la squadra viola ha chiuso la partita con il vantaggio minimo (complice la prima rete in serie A del non ancora diciottenne Ragatzu) e con addosso una gran paura di farsi raggiungere da un Cagliari mai domo.
L'aspetto psicologico ha quindi pesato enormemente sul risultato finale. Ma sono d'obbligo altre due considerazioni di carattere più strettamente tecnico. Il Cagliari ha interpretato male il primo tempo, tenendo un ritmo troppo basso e sbagliando molte giocate. I due difensori centrali della Fiorentina, Dainelli e Gamberini, sono apparsi lenti e impacciati e mal protetti dai due esterni, Comotto e Pasquale, quest'ultimo più bravo oltre la metà campo (suo il gol dell'1-0) che in fase difensiva. Il Cagliari avrebbe dovuto approfittare del disagio difensivo viola, costringendo la Fiorentina alla rincorsa, con il tasso di tensione destinato a crescere con il trascorrere dei minuti.
Nella ripresa, subito il gol, il Cagliari ha collezionato occasioni. E qua sta il secondo, grave errore della giornata: era da tempo che i rossoblù non si presentavano con tale frequenza davanti al portiere avversario. Eppure Matri (due volte), Jeda, Cossu e Conti non sono riusciti a battere il bravo e corpulento portiere viola Frey, che grazie alla sua mole a volte dà l'impressione di essere insuperabile.
Gli errori di Firenze sono un avvertimento per la società, che a giugno dovrà affrontare il problema della sostituzione di Acquafresca, di ritorno all'Inter per completare l'attacco di Mourinho con Ibrahimovic e Balotelli. La società nerazzurra, infatti, ha un gran bisogno di Acquafresca per assorbire le partenze di Adriano (a cui verrà rescisso il contratto), Cruz (a cui non verrà rinnovato il contratto in scadenza il 30 giugno) e Suazo (che a Mourinho non piace e che continuerà a peregrinare per l'Europa in cerca di una squadra che possa permettersi di pagargli l'ingaggio).
Nessuna illusione, quindi, Acquafresca terminerà la sua splendida avventura in rossoblù il 31 maggio, in coincidenza con l'ultima partita di campionato. Per quella data, Cellino e Allegri dovranno avere le idee chiare sul come sostituirlo. Servirà un attaccante che abbia fiuto del gol, perché Jeda e Matri sono bravissimi ma non hanno la stessa, implacabile precisione di Acquafresca davanti alla porta. Non sarà facile rimpiazzare colui che Zola ha definito "il nuovo Inzaghi", dopo averlo visto e rivisto in allenamento e in partita con la maglia dell'Under 21, quando era collaboratore del ct Casiraghi. Ma proprio per questo, bisogna che la società affronti immediatamente il problema, perché si può discutere quanto si vuole di tattica e organizzazione di gioco, ma quando non si riesce a buttare la palla in rete, tutto diventa terribilmente ozioso. Il primo gol in serie A di Ragatzu non deve illudere né lui né la società. Non si può caricare sulle spalle di un ragazzo che deve ancora diventare maggiorenne il peso di segnare i gol necessari per la salvezza o, a essere ottimisti come lo è il presidente Cellino, per restare nelle zone medio-alte della classifica.
Sgombrato il campo dalla questione allenatore (stucchevole, oltre che priva di fondamento e fastidiosa, l'insistenza con cui qualche giornale continua a parlare di Allegri al Milan), Cellino dovrà attraversare due snodi cruciali: il riscatto di Marchetti, Matheu, Astori e Lazzari (ma è solo una questione di soldi) e l'individuazione dell'erede di Acquafresca. E qua, oltre ai denari, occorreranno idee e una buona dose di coraggio, la stessa che spinse Cellino a rinunciare a Ballardini e Storari per ingaggiare Allegri e Marchetti.
conan_75
14-04-2009, 08:22
Ma lo avete sentito su studio sport che secondo loro il napoli deve comprare Conti? :D
Magari pure Cossu...
juninho85
14-04-2009, 08:29
lasciali sognare...proprio loro due piuttosto che andare là si farebbero amputare gli zebbedei...:asd:
Ma lo avete sentito su studio sport che secondo loro il napoli deve comprare Conti? :D
Magari pure Cossu...
AHAHAHA Conti al Napoli??? La più grande buffonata che ho sentito oggi. XD
Poco non lo odia il Napoli, figurati se ci va pure. lol
juninho85
14-04-2009, 15:19
ARRIVA LA STANGATA: CINQUE TURNI A FELIPE MELO
Arriva come un fulmine a ciel sereno. Poco prima delle sedici, direttamente dal Giudice Sportivo. "Cinque giornate a Felipe Melo per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, colpito con un pugno al volto un calciatore avversario con conseguenze lesive (art. 19 comma 4 lett. b CGS)". Una stangata pesantissima in casa Fiorentina che, dati alla mano, dovrà reinventare il centrocampo contro l'Udinese prima, vista la concomitante squalifica di Montolivo, e nelle prossime quattro gare poi.
Un comportamento scorretto ed una condotta violenta quelli del centrocampista brasiliano. Una squalifica pesantissima che avrà, presumibilmente, conseguenze altrettanto importanti nei rapporti tra Felipe Melo e la Fiorentina. La società viola si stringe, al momento, nel massimo riserbo. La decisione pare che arriverà a breve ma ben ponderata da parte della dirigenza gigliata. Una multa? Sembra il minimo, nei confronti di un gesto che è assolutamente agli antipodi rispetto allo Stile Viola.
Cinque giornate, insomma. A lui, come a Lopez, mentre in casa Roma Mexes è fermato per tre e Spalletti per un turno. Commenti e pareri contrastanti che nasceranno dalle decisioni di Tosel a parte, resta una certezza. Dura, cruda, amara. Felipe Melo deve crescere. Nella testa, soprattutto, piuttosto che come calciatore. Perché un gesto simile, con l'ulteriore aggravante, qualora ce ne fosse il bisogno, di averlo commesso in un giorno particolare come sabato scorso, significano che ad oggi, dopo mesi di vita in riva all'Arno, dello "Stile Viola" ha capito ben poco.
ciò significa fiducia ad astori fino a fine campionato,e dovesse giocar bene ultimo anno a cagliari per lopez
Lopez pirla...
Pronti per il reintegro di Bianco.
ARRIVA LA STANGATA: CINQUE TURNI A FELIPE MELO
Arriva come un fulmine a ciel sereno. Poco prima delle sedici, direttamente dal Giudice Sportivo. "Cinque giornate a Felipe Melo per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, colpito con un pugno al volto un calciatore avversario con conseguenze lesive (art. 19 comma 4 lett. b CGS)". Una stangata pesantissima in casa Fiorentina che, dati alla mano, dovrà reinventare il centrocampo contro l'Udinese prima, vista la concomitante squalifica di Montolivo, e nelle prossime quattro gare poi.
Un comportamento scorretto ed una condotta violenta quelli del centrocampista brasiliano. Una squalifica pesantissima che avrà, presumibilmente, conseguenze altrettanto importanti nei rapporti tra Felipe Melo e la Fiorentina. La società viola si stringe, al momento, nel massimo riserbo. La decisione pare che arriverà a breve ma ben ponderata da parte della dirigenza gigliata. Una multa? Sembra il minimo, nei confronti di un gesto che è assolutamente agli antipodi rispetto allo Stile Viola.
Cinque giornate, insomma. A lui, come a Lopez, mentre in casa Roma Mexes è fermato per tre e Spalletti per un turno. Commenti e pareri contrastanti che nasceranno dalle decisioni di Tosel a parte, resta una certezza. Dura, cruda, amara. Felipe Melo deve crescere. Nella testa, soprattutto, piuttosto che come calciatore. Perché un gesto simile, con l'ulteriore aggravante, qualora ce ne fosse il bisogno, di averlo commesso in un giorno particolare come sabato scorso, significano che ad oggi, dopo mesi di vita in riva all'Arno, dello "Stile Viola" ha capito ben poco.
ciò significa fiducia ad astori fino a fine campionato,e dovesse giocar bene ultimo anno a cagliari per lopez
Ma dai........................
Lopez riceve un pugno e lo squalificano per 5 giornate? o.o"
Se anche avesse detto qualcosa, il gesto grave non l'ha fatto lui, quindi 5 giornate sono troppe imho
juninho85
14-04-2009, 15:27
Ma dai........................
Lopez riceve un pugno e lo squalificano per 5 giornate? o.o"
Se anche avesse detto qualcosa, il gesto grave non l'ha fatto lui, quindi 5 giornate sono troppe imho
chissà...pare ci fosse uno della federazione che abbia visto tutto..non penso che gli abbiano dato 5 giornate così a caso ;)
Infatti... conoscendo lopez poi... Se ne ricorda Valtolina.
Inoltre nelle motivazioni si parla di rissa tra i due, non di aggressione di uno e basta. Essersele prese non è un'attenuante.
Comunque sarà contento mio padre. Ogni aprtita dice che Lopez deve fare panca. Accontentato, anzi, di più.
Solertes
14-04-2009, 16:07
Giudice sportivo: 5 giornate
a Lopez e a Felipe Melo
Mano pesante del giudice sportivo: tre turni anche per Mexes e Matuzalem, uno a Spalletti
MILANO
Cinque giornate al cagliaritano Diego Lopez e al fiorentino Felipe Melo. Tre giornate al romanista Philippe Mexes e al laziale Matuzalem: sono i provvedimenti più severi che il giudice sportivo ha adottato dopo le gare del 31° turno del campionato di Serie A.
Un turno di stop anche a Luciano Spalletti, allenatore della Roma, reo di aver rivolto espressioni ingiuriose all’arbitro nell’intervallo del derby.
Lopez e Melo sono stati protagonisti dell’infuocato epilogo del match che la Fiorentina ha vinto sabato in casa 2-1 contro il Cagliari. Entrambi i calciatori, secondo il giudice, «al termine della gara negli spogliatoi» hanno «colpito con un pugno al volto un calciatore avversario, con conseguenze lesive».
Pesanti anche le conseguenze del derby capitolino, vinto dalla Lazio 4-2. Mexes, espulso nella ripresa, è stato squalificato per 3 giornate «per proteste nei confronti degli Ufficiali di gara» e «per avere, al 25° del secondo tempo, a giuoco fermo, scalciato un avversario, afferrandogli quindi con violenza i capelli e la maglia». L’avversario in questione è il laziale Matuzalem: 3 turni di stop anche per il brasiliano che, «a giuoco fermo» ha «colpito con un pugno ad una spalla un avversario, afferrandogli quindi con violenza i capelli e la maglia».
Alla squalifica di Spalletti fa da contraltare l’inibizione di Igli Tare: il team manager della Lazio, protagonista di un battibecco con l’allenatore giallorosso tra il primo e il secondo tempo, è stato inibito fino al 20 aprile proprio per «aver assunto un atteggiamento ingiurioso e provocatorio nei confronti dell’allenatore della squadra avversaria».
Oltre ai provvedimenti più pesanti, tra le decisioni del giudice sportivo spicca la squalifica di 2 giornate a Maurizio Lanzaro (Reggina). Sono stati fermati per una gara Antonio Barillà (Reggina), Alessandro Agostini (Cagliari), Mauro Camoranesi (Juventus), Michele Canini (Cagliari), Guillermo Giacomazzi (Lecce), Christian Panucci (Roma), Lorenzo Stovini (Catania), Christian Brocchi (Lazio), Daniele Conti (Cagliari), Marek Jankulovski (Milan), Claudio Marchisio (Juventus), Riccardo Montolivo (Fiorentina), Raffaele Schiavi (Lecce), Fabio Simplicio (Palermo) e Giuseppe Vives (Lecce).
Solo un’ammonizione con diffida per Carlo Ancelotti, allenatore del Milan, espulso nel corso del match disputato sul campo del Chievo.
http://www.lastampa.it/sport/cmsSezioni/calcio/200904articoli/19959girata.asp
juninho85
14-04-2009, 16:38
Maxi-squalifica a Lopez: le motivazioni
Pari e patta. Cinque giornate a Felipe Melo, altrettante al capitano rossoblù Diego Lopez. Il giudice sportivo Gian Paolo Tosel ha ritenuto ugualmente responsabili i due protagonisti della violenta rissa scoppiata al termine di Fiorentina-Cagliari dello scorso sabato. I due, come si legge nel dispositivo di Tosel sono stati sanzionati "[...]per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, colpito con un pugno al volto un calciatore avversario, con conseguenze lesive".
I commissari di campo presenti alla scena hanno ritenuto colpevole dunque anche Lopez, che secondo le prime ricostruzioni della vicenda non aveva reagito all'offesa di Felipe Melo.
Paolinhos
14-04-2009, 17:06
Si vede che anche Lopez tanto innocente nn era.
A quanto pare sembra che abbia detto a Felipe Melo che lo aspettava nel tunnel,il brasiliano nn se l'è fatto dire 2 volte ed è andato a dargliele.
Successivamente (secondo alcune ricostruzioni ufficiose) Almiron è andato amichevolmente a chiedere a lopez come stasse ed il secondo gli ha dato un cazzotto.
Sarebbe stata tutta da vedere secondo me,alla fine pare che le abbia prese il vs giocatore da Melo ed il povero Almiron oltre che nn giocare farebbe bene anche a farsi gli affari suoi.
juninho85
14-04-2009, 17:12
AVV. CAGLIARI, Ingiusto Melo e Lopez stessa pena
Dopo la stangata piombata su Felipe Melo e Lopez, a Radio Blu l'avvocato Mattia Grassani, scelto dal Cagliari per difendere gli interessi dei sardi commenta la sentenza e i margini di ricorso: "E' una sentenza pesante, per il ricorso dovremo analizzare bene le motivazioni dopo di che valuteremo il da farsi. Al momento aggiungo che a quanto mi risulta l'aggressore è Felipe Melo, quindi mi pare ingiusto che sia stata cominata la stessa sanzione ai due giocatori. Lopez colpevole di aver colpito Almiron? Se anche Lopez lo avesse fatto, di solito chi reagisce è punito in maniera meno pesante rispetto a chi comincia".
Furbissimi quelli del cagliari :doh:
Nei tunnel avviene spesso confusione, non potevano farsi gli affari loro visto che ne hanno pure buscato? :asd:
juninho85
14-04-2009, 17:32
Furbissimi quelli del cagliari :doh:
Nei tunnel avviene spesso confusione, non potevano farsi gli affari loro visto che ne hanno pure buscato? :asd:
sopravvaluti il quoziente intelletivo dell'uomo di neanderthal diego lopez :asd:
sopravvaluti il quoziente intelletivo dell'uomo di neanderthal diego lopez :asd:
maestra, felipe melo mi ha picchiato!
Cattivo, tu hai picchiato una cuffia (almiron)!
Ma maestra !?!:(
5 giornate ad entrambi :O
juninho85
14-04-2009, 17:43
Ripresa degli allenamenti - Acquafresca e Biondini verso il recupero
Sono ripresi questa sera gli allenamenti per la squadra rossoblù ad Assemini. Lavoro differenziato per Biondini e Acquafresca, sul recupero dei quali vi è un discreto ottimismo. Il bomber sta assorbendo una contusione alla caviglia destra rimediata in allenamento prima della trasferta di Firenze, mentre il mediano è alle prese con una lieve distorsione alla caviglia sinistra, che l'ha costretto ad abbandonare anzitempo il campo nell'incontro con i viola di Prandelli.
Assente Daniele Magliocchetti, che venerdì aveva subito un'elongazione all'adduttore sinistro. Cresce quindi l'emergenza difesa. In considerazione delle squalifiche di Lopez, Canini e Agostini, l'alternativa ad Astori e Bianco sarà il giovane Di Laura.
Per domani è in programma una doppia seduta di lavoro.
Paolinhos
14-04-2009, 18:15
Resta i lfatto che son cose che tra professionisti nn dovrebbero esistere e vista in quest'ottica è giusta la massima pena per entrambi.
juninho85
14-04-2009, 22:57
Allegri: "Abbiamo il dovere di provarci"
Una sconfitta che brucia. Il rimpianto di non essere riusciti a sfruttare le tante occasioni prodotte in venti minuti di calcio spettacolare. Ma anche la beffa di tornare da Firenze senza punti e con quattro giocatori chiave squalificati. Su tutti, capitan Lopez, che dovrà star fermo 5 giornate in seguito alle decisioni del giudice sportivo Tosel. "E' una mazzata sia per noi che per lui", commenta Allegri al termine della ripresa degli allenamenti. Oltre al capitano, saranno assenti anche Agostini, Canini e Conti. Il mister rossoblù, come suo solito, la prende con filosofia e un pò di sarcasmo: "Vorrà dire che sarò facilitato al momento di stilare la formazione". Tornando serio però, fa il quadro della situazione: "Ci sarà tempo per decidere chi sostituirà gli assenti. Al posto di Conti, potrebbe giocare Cossu o Parola. Non Sivakov: è ancora troppo presto". E in difesa sarà necessario l'apporto di Paolo Bianco, relegato in tribuna nelle ultime due partite contro Catania e Fiorentina. Allegri ha parole d'elogio per il centrale in procinto di lasciare l'isola a luglio: "Paolo ha tutta la mia stima, sia come uomo che come giocatore. E' un professionista serissimo. Basti vedere l'entusiasmo col quale si è allenato oggi".
Lasciando da parte risultato e squalifiche, a Firenze si è visto, in modo particolare nel secondo tempo, un bel Cagliari: "Avremmo meritato qualcosa di più. Siamo stati forse troppo nervosi. Noi, vista la classifica, abbiamo il dovere di provarci, senza responsabilità se non riuscissimo a raggiungere l'obbiettivo. Ci siamo complicati la vita, mentre dovevamo continuare a giocare". Come già detto dal tecnico dopo il 90', è stata una partita dai due volti: "Loro hanno disputato un buon primo tempo, tenendo bene la palla, ma li abbiamo contenuti, non si sono resi pericolosi, a parte l'occasione di Gilardino. Noi male sul piano tecnico nel corso dei primi 45 minuti. Nella ripresa abbiamo creato almeno cinque occasioni nitide. Adesso dobbiamo voltare pagina, pensare alla gara col Napoli".
Allegri si sofferma infine sui singoli. Un appunto su Lazzari e un pò di bastone e carota per Ragatzu: "Credo che Lazzari abbia fatto molto meglio da mezzala che da trequartista. Sono felice per Ragatzu: ha fatto un ottimo movimento sul gol, ma ora non è il caso che si monti la testa. Può e deve migliorare".
Cagliari, Allegri: "Voltiamo pagina. Pensiamo già al Napoli"
Oltre il danno della sconfitta, la beffa delle squalifiche. Davvero da dimenticare, per Massimiliano Allegri, la partita del sabato di Pasqua contro la Fiorentina. Tiene naturalmente banco il maxi stop inflitto al capitano Lopez: ben cinque giornate. "E' una mazzata sia per noi che per lui". Non ci saranno nemmeno Canini, Conti e Agostini. "Vorrà dire che sarò facilitato al momento di stilare la formazione - fa una battuta il mister livornese - Ci sarà tempo per decidere chi sostituirà gli assenti. Al posto di Conti, potrebbe giocare Cossu o Parola. Non Sivakov: è ancora troppo presto". Strano il destino di Bianco, in tribuna col Catania, non convocato sabato scorso, e quasi certamente in campo dal primo minuto domenica. "Paolo ha tutta la mia stima, sia come uomo che come giocatore. E' un professionista serissimo. Basti vedere l'entusiasmo col quale si è allenato oggi".
Anche a Firenze, si è ammirato comunque un bel Cagliari. "Avremmo meritato qualcosa di più. Siamo stati forse troppo nervosi. Noi, vista la classifica, abbiamo il dovere di provarci, senza responsabilità se non riuscissimo a raggiungere l'obbiettivo. Ci siamo complicati la vita, mentre dovevamo continuare a giocare". Più o meno, una partita dai due volti. "Loro hanno disputato un buon primo tempo, tenendo bene la palla, ma li abbiamo contenuti, non si sono resi pericolosi, a parte l'occasione di Gilardino. Noi male sul piano tecnico nel corso dei primi 45 minuti. Nella ripresa abbiamo creato almeno cinque occasioni nitide. Adesso dobbiamo voltare pagina, pensare alla gara col Napoli".
Per quanto riguarda i singoli, Allegri pensa che Lazzari abbia "fatto molto meglio da mezzala che da trequartista. Sono felice per Ragatzu: ha fatto un ottimo movimento sul gol, ma ora non è il caso che si monti la testa. Può e deve migliorare".
Da questa settimana, si alleneranno con la prima squadra gli esterni in forza alla Primavera Carta e Di Laura.
conan_75
14-04-2009, 23:22
Mi aspettavo Di Laura in panchina...se mettiamo dentro Astori e Bianco non ci restano difensori di scorta.
juninho85
15-04-2009, 08:05
La Nuova Sardegna - Biondini e Acquafresca lavorano a parte
Brutte notizie per il Cagliari dal giudice sportivo, moderato ottimismo sul fronte sanitario. A parte la squalifica per cinque giornate a Lopez, e per un turno ad Agostini, Canini e Conti, c’è apprensione anche in infermeria. Davide Biondini, uscito al 30’ del primo tempo sabato scorso a Firenze (distorsione alla caviglia sinistra) e Robert Acquafresca, che nella rifinitura di venerdì aveva riportato una contusione alla caviglia destra, hanno lavorato in differenziato, ma lo staff sanitario ha mostrato ottimismo in vista di un possibile recupero per domenica.
Non si è allenato invece Daniele Magliocchetti, che il giorno precedente la gara con i viola ha riportato un’elongazione all’adduttore sinistro, e sicuramente indisponibile in occasione della partita col Napoli. Oggi è prevista una doppia seduta. Domani alle 15 avrà luogo il collaudo di metà settimana contro il Taloro Gavoi, squadra partecipante al campionato di Eccellenza.
Venerdì allenamento al mattino, sabato alle 10.30 la rifinitura, al termine saranno diramate le convocazioni. Sempre domani, nel quadro dell’iniziativa «Lo stadio dei bimbi», alle 10,30 Alessandro Matri e Andrea Lazzari incontreranno gli studentidella scuola elementare «Antonio Gramsci» di Decimoputzu.
Unione Sarda - Maxi stangata per il Cagliari
Un pugno da cinque giornate di squalifica. Tante ne sono state inflitte al centrocampista brasiliano della Fiorentina Felipe Melo (e sin qui niente di strano dato che tutti se l'aspettavano) e altrettante al capitano uruguayano del Cagliari Diego Lopez (che invece è rimasto di sasso nell'apprendere la decisione del giudice sportivo, Gianpaolo Tosel). Anche il Cagliari c'è rimasto male, al punto che in serata non era stato ancora chiarito se sarà presentato il ricorso alla Disciplinare: «Attendiamo le motivazioni della sentenza e poi decideremo», ha spiegato il responsabile della comunicazione , Marcello Sanfelice. «Siamo sorpresi», ha aggiunto in serata il direttore generale, Francesco Marroccu. «Pensavamo che il giudice avrebbe tenuto in considerazione il fatto che Lopez è stato aggredito e che ha reagito in seguito al pugno che ha ricevuto».
La squalifica del capitano va ad aggiungersi a quelle previste di Canini, Agostini e Conti (i primi due espulsi nella gara con la Fiorentina, il terzo solo ammonito e sospeso perché diffidato), costringendo Allegri a fare i salti mortali per allestire la formazione anti Napoli di domenica prossima.
L'ANTEFATTO L'aggressione e Lopez e la successiva zuffa è accaduta nel lungo tunnel che porta dal campo di gioco del Franchi agli spogliatoi, divisi in tre piani: al primo la Fiorentina, al secondo gli arbitri, al terzo gli ospiti. Ma le premesse della rissa sono state poste durante la gara, molto nervosa, specie nel secondo tempo. Almiron ha punzecchiato per tutto il tempo Lopez, invitando il brasiliano Felipe Melo a “prendere” il capitano del Cagliari, ovvero, in gergo calcistico, “a rifilargli qualche calcione”. È nota la rivalità tra brasiliani e uruguayani, molto più accesa di quella che divide gli stessi brasiliani dagli argentini, che ha più letteratura ma meno fondamento. Lopez è apparso molto nervoso e ha maltrattato Gilardino, fatto che, forse, ha spinto Felipe Melo a decidere un regolamento di conti.
IL PUGNO A fine partita, il terzo tempo, introdotto in Italia proprio dalla Fiorentina, è andato a farsi benedire (i viola lo avevano evitato anche all'andata, scottati dalla sconfitta per 1-0 inflittagli dal Cagliari) ed è stato sostituito dall'aggressione di Felipe Melo. Il brasiliano, urlando “dov'è l'uruguagio?”, è andato alla ricerca di Lopez che, naturalmente, non si è fatto pregare. Nonostante l'intervento dell'ex rossoblù Gobbi, il capitano del Cagliari ha atteso il brasiliano ma poi, vedendo nei pressi il quarto uomo, Velotto, ha cercato di sottrarsi al confronto. Felipe Melo, non brillando per lealtà anche in circostanze non certo sportive, ha sferrato un pugno a Lopez, che è rimasto ferito alla fronte.
FAR WEST I momenti successivi sono stati di grande confusione. Lopez perdeva sangue a fiotti nonostante la ferita fosse superficiale e neanche tanto estesa. Nel parapiglia di giocatori, dirigenti, arbitri, steward e agenti di polizia, Lopez si è trovato di fronte Almiron e lo ha colpito con un diretto destro al labbro. È il gesto visto dal quarto uomo Velotti e prontamente segnalato agli ispettori federali. A quel punto, il parapiglia ha preso una piega pericolosa. Almiron, fuori dalla grazia di Dio, cercava vendetta mentre il medico rossoblù, Marco Scorcu, e i fisioterapisti forzavano una porta laterale del tunnel e vi trascinavano dentro Lopez, un po' per cercare di smorzare la tensione e, soprattutto, per medicare il giocatore che perdeva sangue in abbondanza.
I DANNEGGIAMENTI A questo punto è doveroso un inciso. Dopo la denuncia del Cagliari sul comportamento di Felipe Melo e il relativo comunicato, la Fiorentina ha risposto segnalando il danneggiamento degli spogliatoi da parte dei rossoblù. In realtà, l'unico oggetto danneggiato è stata la porta del locale dove è stato soccorso Lopez, sfondata per ovvi motivi. E, infatti, il Giudice sportivo non ha preso alcun provvedimento in proposito.
IL TERZO INCOMODO Nel frattempo, i dirigenti riuscivano a trascinare via lungo il tortuoso e interminabile tunnel tutti i rossoblù, tutti tranne uno: Andrea Cossu. Il piccolo ma coraggioso giocatore ha affrontato solo contro tutti il gruppone dei viola, trattenuto a stento dal personale di servizio e dagli agenti della Polizia di Stato. È in questo frangente che Cossu si è lievemente ferito alla mano. Per lui, comunque, nessun provvedimento.
LE ALTRE DECISIONI È stata una giornata di duro lavoro per il giudice Tosel che ha inflitto un turno di squalifica all'allenatore della Roma, Luciano Spalletti, espulso dopo una discussione con il dirigente laziale Igli Tare, dopo il primo tempo del derby Lazio-Roma, e a sua volta inibito per sette giorni. Tre giornate di squalifica a testa dovranno scontare il romanista Mexes e il laziale Matuzalem, entrambi espulsi nel secondo tempo del derby dopo una rissa seguita a un contrasto. Due turni di stop sono stati invece inflitti a Lanzaro della Reggina. Gli squalificati per una giornata invece sono: Barillà (Reggina), Agostini, Canini e Conti (Cagliari), Camoranesi e Marchisio (Juventus), Giacomazzi, Schiavi e Vives (Lecce), Panucci (Roma), Stovini (Catania), Brocchi (Lazio), Jankulovski (Milan), Montolivo (Fiorentina), Simplicio (Palermo).
Il Sardegna - Voltiamo pagina
Massimiliano Allegri è l'ultimo allenatore da ramanzina. Il preambolo di ogni sua “tirata d'orecchie” alla sua squadra è
sempre lo stesso. «I miei giocatori già lo sanno, non hanno bisogno dica niente». Cosa dovrebbero rimproverarsi stavolta i rossoblù? La gara con la Fiorentina, si sapeva, sarebbe stata una battaglia tra due formazioni motivate e di buon livello. Ma il Cagliari non è riuscito a controllare la crisi di nervi, cresciuta durante la partita ed esplosa anche nel dopo gara. Il risultato? Cinque ammonizioni (una per proteste) due espulsioni, una squalifica di cinque giornate per il capitano Lopez. Così il tecnico, che dovrà pensare a rifare quasi metà squadra titolare per la gara contro il Napoli, impacchetta qualche consiglio da ex giocatore. «È capitato qualche scontro durante la gara e ci siamo innervositi ma bisogna crescere, sennò si commettono errori che ci penalizzano - ha dichiarato Allegri - Non è facile dire queste cose da fuori, in fondo il calcio è fatto di adrenalina. Ma la nostra situazione in classifica è ottima. Abbiamo il dovere di fare cose importanti senza sentire la responsabilità dell'obiettivo. Si devono arrabbiare gli altri, non noi. Vorrei sorrisi a volte per le decisioni degli arbitri, anche se sbagliate. Perché devi essere penalizzato? L'indifferenza, come nella vita, è la cosa che fa più male in campo ». Se sono gli altri a perdere le staffe si guadagna sempre. Sputato il rospo tutto d'un fiato torna sulla gara contro la Fiorentina. «Un primo tempo sbagliato tatticamente, ma siamo stati bravi a non concedere
agli avversari troppe occasioni. Il secondo tempo è stato ottimo, nonostante l'inferiorità numerica. Viste le occasioni meritavamo qualcosa in più». In fondo Allegri ha visto vanificare ben cinque palle gol pulite che avrebbero dato un esito diverso alla gara. «Ma Matri e Lazzari da titolari hanno fatto un grande lavoro. Matri al primo tempo non si è visto tanto perché non ci siamo espressi al meglio e faticavamo a creare geometrie. Lazzari nel secondo tempo ha letto bene la gara, la sua forza fisica può darci dei vantaggi». Ma la vera sorpresa è stata Daniele Ragatzu, che ha avuto la capacità di farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. «Ha fatto un gran movimento», ha sottolineato il tecnico. Il gol è nato perché il diciassettenne si è smarcato bene, beffando alle spalle il difensore dei viola. «Ora non si deve montare la testa. Il nostro Macheda? No, ma un segnale che esistono giovani italiani molto interessanti e bisognerebbe dare loro più fiducia» Il tecnico rossoblù pensa già a cosa fare contro il Napoli. E non sembra affatto preoccupato di dover far fronte a numerose assenze. La più inaspettata quella di Diego Lopez, espulso per cinque giornate dal giudice sportivo. «È davvero una mazzata, non me l'aspettavo. Nel tunnel pensavo fosse successo un normale battibecco tra giocatori. Per noi è una grossa perdita ma so che non avrò alcun problema a sostituirlo. Anzi - aggiunge col sorriso – avere così tanti giocatori in meno mi faciliterà a fare la formazione. Dopo la sconfitta e tutte queste squalifiche dobbiamo solo voltare pagina.
ops, edit, le ultime 5-6 risposte non me le dava, ho scritto praticamente le stesse cose...
juninho85
15-04-2009, 08:40
però giochiamo contro il napoli,gli stimoli non mancheranno,la voglia di continuare a credere nel sogno idem ;)
spero solo che bianco sia in forma, praticamente manca il secondo difensore centrale...perchè penso che bianco prenderà il posto di lopez e astori l'ho visto giocare solo da terzino sinistro...
non c'è partita più sentita...se dovessimo vincere mi aspetto qualche altro show di cellino :asd:
juninho85
15-04-2009, 09:05
spero solo che bianco sia in forma, praticamente manca il secondo difensore centrale...perchè penso che bianco prenderà il posto di lopez e astori l'ho visto giocare solo da terzino sinistro...
non c'è partita più sentita...se dovessimo vincere mi aspetto qualche altro show di cellino :asd:
astori mi pare abbia già giocato da centrale,anche bene peraltro...a milano ha fatto coppia con canini
hai ragione, è stata una di quelle partite che non ho visto...come non vorrei vedere Parola al posto di Conti in mezzo al campo mentre litiga con il pallone...
juninho85
15-04-2009, 16:02
Francesco Pisano, capitano per un giorno
Deve ancora compiere 23 anni, eppure vanta già 100 presenze in serie A. Da quando ha esordito nel massimo campionato, Francesco Pisano di strada ne ha fatta. Era il 26 settembre 2004, si giocava Lecce – Cagliari, quando al 33’ Lopez venne espulso per un fallo su Bjelanovic. Arrigoni, per mantenere l’equilibrio della sua squadra di fronte al tridente di Zeman, decise di togliere un attaccante e inserire un difensore. Nessun tentennamento. Fuori Capitan Zola, dentro il 18enne Pisano, che premiò la fiducia dell’allenatore con una prestazione attenta malgrado la sconfitta finale. L’ex allenatore del Bologna lo aveva voluto con se fin dal ritiro pre campionato. Credeva nelle doti di quel giovane terzino, prodotto del vivaio rossoblù. E a fine stagione le presenze furono 13, con un crescendo delle prestazioni e solo qualche piccolo errore di gioventù, di cui il ragazzo ha fatto tesoro arricchendo la propria esperienza. Nel torneo successivo, dopo i tentennamenti iniziali della squadra, l’arrivo di Nedo Sonetti segnò per Pisano la conquista di un posto da titolare, nel ruolo di terzino destro e, talvolta, sinistro. Il tecnico di Piombino lo soprannominò affettuosamente “Bombetta” per la sua statura e soprattutto la sua esplosività. E in tutto furono 23 le presenze a conclusione di un campionato che vide il Cagliari salvarsi con una giornata d’anticipo. 23 presenze anche la stagione successiva, alternandosi con regolarità a Ferri nelle preferenze di Giampaolo e Colomba. Abnegazione, senso tattico, rapidità, sono le doti che lo contraddistinguono. La stagione 2007/2008 non inizia sotto i migliori auspici. Con Giampaolo le presenze sono poche, in più diversi acciacchi non consentono al terzino di essere in grado di giocarsi un posto. Quando la squadra passa in mano a Ballardini, e la sua forma fisica cresce, diventa un titolare inamovibile, una componente quasi imprescindibile della squadra che viaggiando col vento in poppa ottiene la miracolosa salvezza. Con grande generosità fa su e giù per la fascia, offrendo qualità e quantità in entrambe le fasi, difensiva ed offensiva. Puntuale nelle chiusure, sempre pronto a offrire un punto d’appoggio ai compagni nell’impostazione, finisce spesso le partite con i crampi, dimostrando di non mollare fino all’ultimo minuto. 17 presenze in tutto, ma soprattutto la conquista di un posto da titolare. Ballardini viene sostituito da Allegri, ma Pisano non perde il posto, anzi, Ferri deve abbandonare la squadra perché ormai la fascia destra ha il suo padrone. I progressi sono evidenti, sfodera grandi prestazioni annullando Ronaldinho, Cassano, Nedved. Quando occorre sia Allegri che Casiraghi, nell’under 21, lo schierano da terzino sinistro. Cambia la fascia d’appartenenza, ma non la sostanza delle sue prestazioni. Nella vittoria per 4 -1 all’Olimpico contro la Lazio, gioca una delle migliori partite della stagione agendo a sinistra. Le sue chiusure sono sempre puntuali ed efficaci, il suo apporto è continuo. E’ sempre l’ultimo a tirare i remi in barca. L’11 aprile, a Firenze, ha disputato la sua centesima partita in seria A con la maglia del Cagliari. Un partita negativa per il risultato e per le conseguenze disciplinari. Oltre alle 5 giornate di squalifica rimediate da Lopez, salteranno la prossima gara anche Conti, Agostini e Canini per somma di ammonizioni. Ma proprio in considerazione dell’assenza dei veterani, toccherà probabilmente a Pisano indossare la fascia di capitano. Perché a 22 anni (saranno 23 il 29 aprile), il terzino selargino è già uno dei giocatori con più presenze nella squadra rossoblù, secondo solo a Lopez, Conti e Agostini. Conoscendone il carattere e l’attaccamento alla maglia, sarà dispiaciuto per non poter avere al suo fianco i compagni squalificati, ma allo stesso tempo metterà testa e cuore a disposizione del collettivo per onorare il piccolo grande traguardo raggiunto. Generando, c’è da contarci, gioia e orgoglio nei suoi tifosi e nei compagni che fin dal suo esordio gli hanno fatto da “chioccia”. Francesco Pisano quindi, per gli amici “Bombetta”, capitano del Cagliari per un giorno. Un premio a ciò che ha saputo fare finora e chissà, considerata l’età, una prova per un ruolo da consolidare in futuro.
forza pisellino!
conan_75
15-04-2009, 16:24
Presi i biglietti, non potevo mancare ;)
bronzodiriace
15-04-2009, 16:33
Occhio a Mister X :cool:
juninho85
16-04-2009, 09:59
Benvenuto in serie A, Ragatzu!
Il made in Italy sembra andare sempre più di moda, all'estero quasi più che nella penisola. I giovani calciatori italiani sembrano costretti a lasciare il proprio paese, per trovare un ingaggio da professionisti e una maglia da titolari. E non perché qui nessuno si accorga del loro talento, ma perché in Italia si ha una strana paura di scommettere sugli under 20. È andata così qualche anno fa per Giuseppe Rossi, emigrato nel 2004 allo United e ora colonna del Villareal e punto fermo della nazionale di Lippi, e ora la stessa strada viene percorsa da Federico Macheda, scappato allo United al momento di diventare professionista con la Lazio. L'estero offre più possibilità ai giovani, e tanti, tanti più soldi. Così Macheda è ora un Red Devil a tutti gli effetti, e in circa trenta minuti giocati ha già messo a segno due gol in Premier League, il primo dei quali così bello da far parlare di sé in tutto il mondo.
E mentre l'Italia rimpiange Rossi e Macheda, Cagliari vede nascere la sua piccola stella. Daniele Ragatzu, classe 1991 come Macheda, ventitre minuti giocati in serie A e un gol “alla Inzaghi” contro la Fiorentina. Talento e personalità non gli mancano, la disciplina la sta trovando con Allegri, e se dovesse continuare di questo passo non c'è alcun dubbio sul fatto che sarà, un giorno, un grande giocatore. Di lui Giorgio Melis, allenatore della Primavera del Cagliari, ha detto: «ha le movenze simili a quelle di Cassano», lui per ora gioca e dimostra che a 18 anni non ancora compiuti si può già far bene in serie A. La sua ascesa alla ribalta non è frutto del caso, ma di una programmazione attenta a livello giovanile da parte del Cagliari. Sembrano ormai lontani i tempi in cui i Maresca, i Liverani e i Pisanu scappavano via o venivano lasciati andare con la colpevole complicità della società. Ora l'attenzione che i rossoblu pongono alle giovanili è tanta, e a dimostrarlo c'è la carriera di Francesco Pisano, classe '86 e già 100 partite in serie A: lui, capostipite di una generazione di talenti made in Cagliari, di cui Ragatzu ora è il nuovo simbolo. Un luogotenente che conduce un plontoncino con Acosta e Picault subito alle sue spalle, perché il Cagliari i suoi ragazzi non li lascia più fuggire.
Benvenuto in serie A, Ragatzu!
Il made in Italy sembra andare sempre più di moda, all'estero quasi più che nella penisola. I giovani calciatori italiani sembrano costretti a lasciare il proprio paese, per trovare un ingaggio da professionisti e una maglia da titolari. E non perché qui nessuno si accorga del loro talento, ma perché in Italia si ha una strana paura di scommettere sugli under 20. È andata così qualche anno fa per Giuseppe Rossi, emigrato nel 2004 allo United e ora colonna del Villareal e punto fermo della nazionale di Lippi, e ora la stessa strada viene percorsa da Federico Macheda, scappato allo United al momento di diventare professionista con la Lazio. L'estero offre più possibilità ai giovani, e tanti, tanti più soldi. Così Macheda è ora un Red Devil a tutti gli effetti, e in circa trenta minuti giocati ha già messo a segno due gol in Premier League, il primo dei quali così bello da far parlare di sé in tutto il mondo.
E mentre l'Italia rimpiange Rossi e Macheda, Cagliari vede nascere la sua piccola stella. Daniele Ragatzu, classe 1991 come Macheda, ventitre minuti giocati in serie A e un gol “alla Inzaghi” contro la Fiorentina. Talento e personalità non gli mancano, la disciplina la sta trovando con Allegri, e se dovesse continuare di questo passo non c'è alcun dubbio sul fatto che sarà, un giorno, un grande giocatore. Di lui Giorgio Melis, allenatore della Primavera del Cagliari, ha detto: «ha le movenze simili a quelle di Cassano», lui per ora gioca e dimostra che a 18 anni non ancora compiuti si può già far bene in serie A. La sua ascesa alla ribalta non è frutto del caso, ma di una programmazione attenta a livello giovanile da parte del Cagliari. Sembrano ormai lontani i tempi in cui i Maresca, i Liverani e i Pisanu scappavano via o venivano lasciati andare con la colpevole complicità della società. Ora l'attenzione che i rossoblu pongono alle giovanili è tanta, e a dimostrarlo c'è la carriera di Francesco Pisano, classe '86 e già 100 partite in serie A: lui, capostipite di una generazione di talenti made in Cagliari, di cui Ragatzu ora è il nuovo simbolo. Un luogotenente che conduce un plontoncino con Acosta e Picault subito alle sue spalle, perché il Cagliari i suoi ragazzi non li lascia più fuggire.
Giusto così. I giovani vanno preservati
Giusto così. I giovani vanno preservati
Quano meno non si può imputare al Cagliari di non aver puntato sui giovani. A parte lopez il resto della squadra non è anziano, e i ragazzi sono presenti.
Tuttavia, bisogna ricordarelo, queste lodi le si fa quando la scommessa dei giovani ha portato frutti... se le cose vanno male è un continuo insultare la società.
Vivo a torino e sento i comemnti dei gobbacci... Vantano sempre i giovani delle altre squadre, ma per la juve chiedono solo grandi nomi, insultando la dirigenza se prova ad acquistare qualche ragazzo di belle speranze. Ed è una cosa tipica dei big club italiani.
Curiosamente l'unica squadra che sta cambuiando questa cosa è l'inter, che due 18enni (italiani) ha avuto il coraggio di metterli titolari.
Quano meno non si può imputare al Cagliari di non aver puntato sui giovani. A parte lopez il resto della squadra non è anziano, e i ragazzi sono presenti.
Tuttavia, bisogna ricordarelo, queste lodi le si fa quando la scommessa dei giovani ha portato frutti... se le cose vanno male è un continuo insultare la società.
Vivo a torino e sento i comemnti dei gobbacci... Vantano sempre i giovani delle altre squadre, ma per la juve chiedono solo grandi nomi, insultando la dirigenza se prova ad acquistare qualche ragazzo di belle speranze. Ed è una cosa tipica dei big club italiani.
Curiosamente l'unica squadra che sta cambuiando questa cosa è l'inter, che due 18enni (italiani) ha avuto il coraggio di metterli titolari.
quoto. è lo stesso discorso di chi vorrebbe tiago e amauri nell'italia, visto che vogliono venire, lippi ha dichiarato giustamente che non può mica diventare una nazionale di oriundi. lo stesso discorso vale per chi vorrebbe solo grandi nomi, ci vogliono soldi e diverse volte sono son spesi anche molto male.
abbiamo tanti giovani all'estero che fanno carriera e le suqadre italiane inviadiano i giovani inglesi, francesi ecc..patetico.
juninho85
16-04-2009, 14:51
Quano meno non si può imputare al Cagliari di non aver puntato sui giovani
oddio...su quelli del proprio vivaio si potrebbe fare di più
oddio...su quelli del proprio vivaio si potrebbe fare di più
se è rimasto tutto a circa 15 anni fà direi di no, ricordo benissimo quando mio fratello giocava negli allievi del cagliari che aveva compagni napoletani comprati a 300 500 miolioni di lire a cartellino per poi darli in prestito in promozione.
spero che le cose siano cambiate...almeno in quel settore giovanile.
juninho85
16-04-2009, 15:03
se è rimasto tutto a circa 15 anni fà direi di no, ricordo benissimo quando mio fratello giocava negli allievi del cagliari che aveva compagni napoletani comprati a 300 500 miolioni di lire a cartellino per poi darli in prestito in promozione.
spero che le cose siano cambiate...almeno in quel settore giovanile.
non mi riferisco tanto a quello,quanto al fatto che ora i giocatori si vengono pescati dalle realtà locali però una volta arrivati a 20 anni vengono mandati a bruciarsi in categorie inferiori oppure si perdono a parametro 0
liverani(preso dal palermo),maresca(preso dal milan) pisanu tra questi ultimi,puddu tra i primi
bene, appunto, il cagliari compreso, in passato si è comportato nella stessa maniera, e oggi si nota solo un piccolo passo avanti su ciò che concerne i giovani del proprio vivaio.
Quano meno non si può imputare al Cagliari di non aver puntato sui giovani. A parte lopez il resto della squadra non è anziano, e i ragazzi sono presenti.
Tuttavia, bisogna ricordarelo, queste lodi le si fa quando la scommessa dei giovani ha portato frutti... se le cose vanno male è un continuo insultare la società.
Vivo a torino e sento i comemnti dei gobbacci... Vantano sempre i giovani delle altre squadre, ma per la juve chiedono solo grandi nomi, insultando la dirigenza se prova ad acquistare qualche ragazzo di belle speranze. Ed è una cosa tipica dei big club italiani.
Curiosamente l'unica squadra che sta cambuiando questa cosa è l'inter, che due 18enni (italiani) ha avuto il coraggio di metterli titolari.
Perchè Mourinho non ha questa mentalità italiana. Ci fosse stato Mancini Santon sarebbe ancora in primavera.
guarda che dipende molto anche dal presidente...se ti lascia fare..
juninho85
17-04-2009, 08:10
Il Sardegna - Lazzari, pronto per il Napoli
Quelle palle gol contro la Fiorentina sono rimaste indigeste. Alessandro Matri ancora ci pensa: Mi sono mangiato un
paio di gol. Abbiamo peccato solo in questo: non abbiamo saputo concretizzare le occasioni costruite. E adesso arriva il
Napoli ad affrontare un Cagliari decimato dalle squalifiche. Ma non devono diventare un alibi. Abbiamo fiducia in chi andrà in campo a rimpiazzare gli assenti. Certo, la squalifica di Lopez è stata una mazzata. Non ci saranno strascichi della gara di Firenze: giocheremo in modo tranquillo, anche se sappiamo che è una partita molto sentita. Stesso parere di Lazzari, candidato nuovamente a fare il titolare: Siamo sereni, non credo che la gara con la Fiorentina avrà delle ripercussioni. Il Napoli adotta la difesa a tre, dovremo cercare di aggirarla sugli esterni e colpire con gli inserimenti dei centrocampisti centrali. Nel frattempo aspetta ancora il gol: Spero che accada presto. Mi è mancata un po’ di cattiveria quando ho avuto le occasioni. A parte questo, non ho nulla da recriminare in questa stagione. Intanto si farà trovare pronto per il Napoli. Trequartista o mezzala. Mi sento più trequartista, ammette. Ma poi, gioca meglio da mezzala
Unione Sarda - Nasce il Cagliari anti-Napoli
La difesa vien da sé, forzata, scontata. L'acciaccato Biondini, invece, tiene sotto scacco gli altri reparti, soprattutto la mediana e la trequarti. Intanto Allegri lascia Cossu tra le linee, conferma Lazzari mezzala sinistra e a sorpresa schiera Parola regista.
Contro il Taloro Gavoi (10-0 il risultato finale) prende corpo il Cagliari anti-Napoli. Rivoluzione annunciata complici le squalifiche di Lopez, Conti, Agostini e Canini. Ma sono anche gli infortuni a complicare i piani del tecnico livornese, in particolare quello di Biondini che si trascina una distorsione alla caviglia destra dalla gara di Firenze e anche ieri si è allenato a parte ad Assemini (assieme ad Acquafresca e Magliocchetti) mentre il resto della squadra ha svolto il collaudo infrasettimanale eccezionalmente al Sant'Elia. Dal recupero (o meno) del centrocampista romagnolo dipendono, infatti, alcune delle scelte cruciali dell'assetto rossoblù di domenica. Qualora dovesse farcela, spazierebbe lui sul centrodestra, Cossu arretrerebbe cedendo così a Lazzari il testimone del trequartista. Allo stato attuale (con Biondini ai box, lo staff medico spera ma non si sbilancia) Lazzari resta a centrocampo, Cossu continua a essere il rifinitore delle due punte e ci prova così Parola a fare il playmaker davanti alla difesa. Ruolo inedito per quest'ultimo, del resto all'interno della rosa del Cagliari, dopo l'addio lo scorso anno di Budel, non esiste un'alternativa naturale a Conti. In diverse occasioni e in tempi non sospetti Allegri ha sperimentato diverse soluzioni approfittando proprio dei test del giovedì. Lo stesso Parola, Biondini, persino Bianco, Fini e naturalmente Cossu. Alla resa dei conti il prescelto (Biondini permettendo) sembra essere l'ex mediano di Ascoli e Sampdoria, arrivato a Cagliari nell'estate del 2007 su indicazione dell'allora tecnico Giampaolo e destinato a lasciare l'Isola a fine stagione quando scadrà il suo contratto. Parola entra il più possibile nella parte del guastatore che - seppur con movimenti diversi - svolge anche da mezzala. La novità per lui è la fase offensiva, e in diverse circostanze riesce a far partire la squadra in verticale. Da un suo spunto - tra l'altro - nasce uno dei due gol realizzati da Jeda. Che guiderà l'assalto alla porta del Napoli in coppia con Matri a prescindere da un eventuale recupero di Acquafresca (una botta fortuita di Canini alla caviglia destra ha messo ko il bomber torinese durante la rifinitura alla vigilia del match con la Fiorentina).
Difesa sul filo, perché Allegri è riuscito sì a metter su comunque un quartetto (e pure competitivo), ma qui finiscono le risorse, il reparto è stato falcidiato dal giudice sportivo, un ulteriore forfait manderebbe in tilt il programma dell'allenatore che - a quel punto - sarebbe costretto a pescare nella Primavera (già lo farà per la panchina) o a schierare giocatori fuori ruolo. Intanto sperimenta per un tempo il baby Carta (tesserato in questi giorni, avrà il numero 2 lasciato da Marchini) terzino destro e Di Laura centrale. La nuova retroguardia è così fatta: Matheu a destra, Pisano a sinistra, Astori e Bianco i due centrali. Cagliari scontato, o giù di lì, certo Allegri non rinuncia al 4-3-1-2 nemmeno con tutte queste assenze, e sfrutta il test con il Taloro (che milita nel campionato di Eccellenza) per collaudare la formazione al momento titolare che infatti schiera integrale nella ripresa (stavolta mischiare le carte non avrebbe proprio senso). Primo tempo con Lupatelli tra i pali, Carta, Lopez, Canini e Agostini in difesa, Conti regista, Sivakov e Acosta interni, Mancosu trequartista, Ragatzu e Caschili in attacco. Mancosu sblocca il risultato trasformando un calcio di rigore, il raddoppio è di Caschili. Ritmo basso sino alla mezz'ora, poi Sivakov si prende la scenda. Fendente dalla distanza, è il primo gol con la maglia rossoblù. Il centrocampista bielorusso protagonista ancora nel finale di tempo, suo l'assist che manda in rete Conti.
Nella ripresa il gioco si fa duro. Allegri gioca a carte scoperte, in campo il Cagliari che verrà domenica pomeriggio al Sant'Elia. Ora il portiere è Marchetti, Matheu e Pisano i terzini, Bianco e Astori i centrali. Parola mediano basso davanti alla retroguardia, Fini mezzala destra, Lazzari è quella sinistra. Tra le linee balla Cossu, a ridosso delle punte Jeda e Matri.
Sono loro due i protagonisti della seconda parte del match, segnano entrambi una doppietta, si cercano e si trovano, a dir il vero (soprattutto l'attaccante lombardo) sbagliano anche parecchio. Di Bianco e Cossu gli altri gol. Finisce così 10-0, e nessun intoppo, al triplice fischio Allegri tira un sospiro di sollievo e sogno lo sgambetto a Donadoni.
La Nuova Sardegna - Lazzari e Matri, panchinari di successo
Prosegue il successo dell’iniziativa “Lo stadio dei bambini” promossa dal Cagliari. Gli alunni delle scuole elementari e medie di Decimoputzu e Villaspeciosa si sono dati appuntamento nella palestra dell’Istituto Gramsci di Decimoputzu. Di fronte a una giovanissima platea, si sono presentati Alessandro Matri e Andrea Lazzari. Tenuta casual e sorriso delle grandi occasioni, pochi minuti prima delle undici i due giovani rossoblù hanno fatto la loro apparizione davanti ad alunni ed insegnanti. Clima di festa e cori da stadio in una cornice di striscioni, bandiere e sciarpe.
L’atmosfera si scalda subito. La gara contro il Napoli è alle porte. I piccoli tifosi hanno occasione di scaldare la voce in attesa di poter ammirare domenica i propri beniamini. Complici le numerose squalifiche e gli acciacchi di qualche elemento della rosa (Biondini e Acquafresca), contro l’undici partenopeo Matri e Lazzari potrebbero giocare dal primo minuto. Né l’uno né l’altro, tuttavia, vogliono sbilanciarsi sull’argomento e attendono le decisioni del mister. «Nel corso della stagione, l’allenatore ha spesso deciso di impiegarci nel secondo tempo», spiega Matri. «Qualcuno sostiene che con noi in campo la squadra cambia volto. La cosa importante è farsi trovare pronti in ogni occasione ed in qualunque frangente della gara».
Lazzari preferisce invece metterla sullo scherzo. «Approfittiamo del fatto che, quando entriamo in campo a partita iniziata, gli avversari sono già stanchi e riusciamo a far valere maggiormente la nostra freschezza». La mente galoppa a ritroso sul filo dei ricordi. «La vittoria più bella della stagione è stata sicuramente quella contro la Juventus». Matri e Lazzari non hanno dubbi in proposito. Guarda caso, il gol della vittoria contro l’undici juventino è stato confezionato proprio dall’ex atalantino e dall’ariete di Sant’Angelo Lodigiano, subentrati in corso d’opera. Matri, l’autore del gol vittoria, ha le idee chiare sul collega di reparto. «Con alcuni compagni ci si trova meglio rispetto che con altri. Io e Andrea abbiamo stabilito un grande feeling: l’uno prevede le giocate dell’altro e viceversa». Foto, autografi e caldi abbracci: i ragazzi si stringono intorno ai loro beniamini. Matri e Lazzari accettano di buon grado e si ricordano quando, appena qualche anno fa, anche loro sognavano di incontrare i propri idoli. «Impazzivo per Van Basten», ricorda Matri. Lazzari invece confessa la sua ammirazione per Maradona. Ora come ora, tuttavia, i due rossoblù hanno un sogno nel cassetto. «Portare il Cagliari in Europa». La platea si mostra accondiscendente. «Inutile negarlo. Se dovesse arrivare la chiamata di qualche grande squadra, saremmo costretti ad abbandonare questa città». Applausi per la sincerità.
ninja750
17-04-2009, 08:31
Ora come ora, tuttavia, i due rossoblù hanno un sogno nel cassetto. «Portare il Cagliari in Europa».
perchè aspettare? rayanair fa delle offerte interessanti per londra nei weekend :)
juninho85
17-04-2009, 08:36
perchè aspettare? rayanair fa delle offerte interessanti per londra nei weekend :)
andateci voi e assicurateci che gli impianti di illuminazione siano funzionanti :asd:
juninho85
17-04-2009, 08:45
Il Paok vuole Larrivey
Il Paok Salonicco è pronto a bussare alla porta del Cagliari per ottenere informazioni su Joaquin Larrivey. Il direttore sportivo del club ellenico, l'ex attaccante di Perugia e Fiorentina Zisis Vryzas, sarebbe intenzionato a portare in Grecia il centravanti argentino, attualmente in prestito al Velez Sarsfield capolista del Clausura.
Secondo le informazioni raccolte in esclusiva da TuttoCagliari.net, la dirigenza del Paok sarebbe intenzionata a muoversi per ottenere dal Cagliari il prestito annuale di Larrivey, che giocherebbe così nell'Alpha Ethniki (la massima divisione ellenica) per la stagione 2009/2010. Nella squadra greca milita anche un altro ex rossoblù: si tratta del difensore uruguaiano Joe Bizera, approdato a Salonicco la scorsa estate dopo l'esperienza in Israele con il Maccabi Tel Aviv. Nel Paok giocano diversi ex "italiani": Sergio Conceiçao (Lazio, Parma, Inter), Bakayoko (Messina, Livorno), Choutos (Roma, Inter), Ricardo Veron (Reggina, Salernitana, Crotone) e Muslimovic (Udinese e Atalanta tra le altre).
ribadisco il mio pensiero...A CASINU!!!!
Col piffero che lo si deve dare in prestito.
Abiamo pagato un giocatore per darlo a tutti, fino al giorno in cui il suo contratto scade e va via a parametro zero?
Direi prorpio di no. O lo si vende o lo si tiene.
Pangasius
18-04-2009, 01:56
Col piffero che lo si deve dare in prestito.
Abiamo pagato un giocatore per darlo a tutti, fino al giorno in cui il suo contratto scade e va via a parametro zero?
Direi prorpio di no. O lo si vende o lo si tiene.
Perfettamente d'accordo o vendita o rimane!!! :read:
@ juninho85
Si avvicina la sfida col Napoli non è che potresti mettere in scena una delle tue "macumbe" pre-gara
così efficaci ultimamente (senza arrivare all'estremo della sospensione ovv. :D ).
Se dovessimo perdere mi farebbero pagare mesi di sfottò tutti in una volta (ma come ho goduto però...):asd:
perchè aspettare? rayanair fa delle offerte interessanti per londra nei weekend :)
lolz
juninho85
18-04-2009, 12:12
Perfettamente d'accordo o vendita o rimane!!! :read:
@ juninho85
Si avvicina la sfida col Napoli non è che potresti mettere in scena una delle tue "macumbe" pre-gara
così efficaci ultimamente (senza arrivare all'estremo della sospensione ovv. :D ).
Se dovessimo perdere mi farebbero pagare mesi di sfottò tutti in una volta (ma come ho goduto però...):asd:
tempo sprecato,siamo già spacciati :cry:
juninho85
18-04-2009, 12:25
Cagliari - Napoli, la culla di tanti successi
Ventesima giornata di campionato, ovvero la prima del girone di ritorno. Allo Stadio Sant’Elia si gioca Cagliari – Napoli. I partenopei arrivano alla partita in una condizione di classifica relativamente tranquilla. Distanti dall’Europa ma altrettanto dalla zona retrocessione. Il Cagliari è invece il fanalino di coda. Dieci punti in un girone hanno lasciato i rossoblù sul fondo della graduatoria, con sei punti di distacco dall’Empoli, sette da Siena, Reggina e Torino e otto dal Parma. La salvezza sembra una chimera. La partita con gli azzurri assume un’importanza del tutto particolare. E’ la prova d’appello. L’ultima chiamata, l’ultima occasione per vincere e sbloccare la classifica. Si dice infatti che qualora dovesse arrivare una sconfitta, l’assenza di speranze porterebbe a una smobilitazione quasi totale, con i giocatori più importanti che abbandonerebbero la squadra, e la società che si occuperebbe della gestione di una retrocessione. Ma la squadra di Ballardini, dopo le due sconfitte con Reggina e Udinese, vuole provare a dire la sua fino in fondo, e crede che una rimonta sia ancora possibile. La società chiama i tifosi a raccolta, proponendo svariate promozioni con il fine di avere un Sant’Elia pieno che possa essere il dodicesimo uomo in campo. Manca nel Cagliari Pisano, così come il nuovo acquisto Cossu, non ancora a disposizione del tecnico e per questo seduto in tribuna a seguire i suoi compagni in lotta per tre punti importanti come ossigeno. La vittoria manca da tanti mesi ormai, dal 1 ottobre 2007, quando un rigore di Foggia servì per sconfiggere uno a zero il Siena. Da allora, un triste cammino segnato soprattutto da sconfitte, spesso roboanti, e pareggi sterili. Serve un cambio di marcia. Serve l’episodio in grado di emozionare l’ambiente, caricandolo e portandolo a credere fermamente nella salvezza, e nel gioco come via per ottenerla. Ballardini manda in campo il Cagliari con il 4 – 3 – 3, dove Bianco e Lopez sono i centrali, coadiuvati sui lati da Ferri e Agostini, Conti è il cervello e la cerniera che unisce i reparti e Parola e Biondini sono i recuperatori di palloni, pronti però a non disdegnare la fase offensiva. In avanti, Ballardini chiede a Jeda di assumere una posizione arretrata nel tridente, tenendosi pronto a inserirsi negli spazi aperti dai due centravanti, Acquafresca e Larrivey, nei quali il tecnico ravennate ripone grande fiducia. Vanno in panchina, fra gli altri, Foggia, Fini e Matri. Il Napoli è al completo, Lavezzi, Hamsik e Gargano sono le frecce più appuntite nell’arco dell’ex Reja. Il primo tempo vede un Cagliari voglioso, ordinato quando si propone, ma poco preciso sotto porta. Jeda, Acquafresca e soprattutto Larrivey sbagliano in successione le occasioni procurate, concludendo sempre fuori dallo specchio coperto da Gianello. Ci si mette anche il guardalinee, che ferma il giovane bomber dell’under 21 per un fuorigioco inesistente, su lancio di Biondini che l'aveva messo a tu per tu col portiere. A fine primo tempo il risultato è di zero a zero. Un Cagliari volenteroso deve aumentare gli sforzi per battere un Napoli sornione, che attende l’occasione giusta per colpire in contropiede, senza l’ambizione di avere la partita in mano. Negli spalti serpeggia un po’ di delusione, e c’è chi già rumoreggia chiedendo di più ai suoi beniamini. La ripresa inizia con due tiri maldestri dei rossoblù, poi Ballardini manda in campo Foggia al posto di Acquafresca per regalare un po’ di brio alla manovra e un po’ di fantasia, e pochi secondi dopo, con un’azione di contropiede, Bogliacino pesca in area Hamsik che, al contrario degli attaccanti del Cagliari, non sbaglia e porta i suoi in vantaggio. Al Sant’Elia cade il silenzio, alcuni giocatori si piegano sulle proprie gambe a maledire la sorte per una stagione storta, gli occhi fissano il vuoto e la rabbia lascia il posto allo sconforto. Ballardini mette dentro anche Matri e Fini, togliendo Biondini e Larrivey. Ma il Cagliari fatica a giocare, il Napoli ha preso sicurezza, punge nelle ripartenza e rischia il raddoppio. Dagli spalti iniziano a piovere i fischi, e più passano i minuti, più la contestazione si fa pesante. Cellino viene invitato ad andar via, negli occhi di tutti vi è lo spettro di vivere la pagina più nera della storia del Cagliari in serie A. I fischi e le contestazioni del pubblico scuotono i giocatori, che iniziano a giocare in maniera commovente. Più i minuti passano, meno i giocatori del Napoli riescono a vedere la palla. I tifosi contestanti assistono all’assedio che i loro giocatori portano agli avversari. Vogliono rimanere ancora agganciati alla massima serie. Vogliono mantenere viva una speranza. I tiri verso la porta di Gianello aumentano col passare dei minuti. Foggia è fra i più attivi, ma Gianello dice no a ogni tiro rivolto verso la sua porta. Il minuti scorrono nel frattempo. All’85’ Fini da 30 metri scaglia un tiro che si infrange sulla traversa. Un minuto più tardi è Foggia a impegnare ancora Gianello con la palla che sfiora la traversa dopo il tocco del portiere. Sempre il folletto napoletano a provarci, stavolta al 90’, ma non c’è niente da fare, Gianello è insuperabile. Nessuno ci crede, ma nei pensieri di tutti coloro che stanno seguendo il coinvolgente assedio del Cagliari alla porta del Napoli, cresce la speranza, il desiderio, di vedere quella palla varcare la linea di porta. L’arbitro assegna 5 minuti di recupero. C’è ancora il tempo per sperare quantomeno in un punto, che non cambia la classifica, ma può sbloccare il trend di sconfitte. Al 93’ Jeda punta e salta il suo marcatore diretto, e trovato il varco tira verso Gianello. Il portiere non ci sta e si oppone per l’ennesima volta, ma sulla respinta è pronto finalmente Matri, che a botta sicura sigla il gol del pareggio. Il Sant’Elia esplode. E’ un gol che da una minima speranza per il futuro del campionato, e in ogni caso premia una squadra che per tutto il secondo tempo ha assediato gli avversari alla ricerca di una vittoria, di un gol, di una situazione in grado di dare positività all’ambiente e allontanare qualche “strega”. Anche Cellino gioisce, mentre Ballardini scruta il campo pensono e invita i suoi a giocare ancora fino al fischio finale. Il resto di questa partita sono due minuti difficili da descrivere, due minuti fatti di concitazione, speranza che inizialmente è sogno irrealizzabile, ma che diventa tangibile man mano che la palla và verso la metà campo del Napoli. E che si trasforma in possibilità concreta quando l’arbitro fischia un calcio di punizione cercato e ottenuto furbescamente da Foggia. Il cronometro segna il 95’. Il calcio di punizione, dalla trequarti destra della zona d’attacco del Cagliari, viene preso in consegna dallo stesso Foggia. I compagni sono tutti in area. Al fischio dell’arbitro il cross morbido del fantasista napoletano scende perfettamente al centro dell’area dove il vice – capitano Daniele Conti, con un acrobatico colpo di nuca, indirizza la palla nell'angolino basso alla destra di Gianello. E’ un tripudio. Nel momento in cui la palla varca la linea di porta il boato dello stadio accompagna i giocatori che si dileguano impazziti di gioia ognuno in una diversa direzione. E’ una liberazione troppo grande. Conti corre sotto i suoi tifosi, lo stesso Ballardini esplode correndo a abbracciando giocatori e staff, sfogando tutta la rabbia e lo stress accumulato in 95 minuti mai così densi di significato. Cellino ringrazia il cielo, i tifosi non credono ai loro occhi. La fortuna ha girato, e finalmente ha dato un po’ di supporto anche ai ragazzi rossoblù. Dal 57’ in poi non si è giocata una partita e basta. Ci si è giocati la stagione, i programmi societari, il futuro di staff e giocatori, il futuro della dirigenza. Tutto in 40 minuti. Anzi, in due minuti. Dal gol di Matri nasce il Cagliari che dopo Cagliari – Napoli non ha più paura, il Cagliari che inizia a inanellare gioco e risultati, e và a salvarsi addirittura con una giornata d’anticipo. E nasce anche il Cagliari di Allegri, che a sette giornate dal termine di questo campionato, viaggia a quattro punti di distacco dal sesto posto della Roma, con tante occasioni perse per stare più su, ma con la voglia di provare fino all’ultimo ad arrivarci. Potere di una partita. Di un emozione. Una vittoria meno sofferta emotivamente non avrebbe avuto la stessa forza propulsiva. Quella vittoria, invece, fece scattare qualcosa di particolare, una scintilla, in tutti i giocatori che componevano,e compongono, il gruppo del Cagliari. Al 92’ di Cagliari – Napoli, 27 gennaio 2008, ventesima giornata della stagione 2007/2008, il Cagliari era praticamente retrocesso in serie B, condannato da episodi sfortunati e da una cattiva gestione della programmazione tecnica. Domani, 19 aprile 2009, trentaduesima giornata della stagione 2008/2009, si giocherà Cagliari – Napoli. Il Cagliari ci arriva con 45 punti contro i 39 del Napoli, a 4 punti dalla Roma sesta in classifica. Con il bisogno forte di una vittoria. Non per scongiurare un retrocessione, ma per coltivare ancora il sogno di tornare in Europa. E tutto partì da lì. Da un Cagliari – Napoli decisa da Conti al 95’. La culla di tanti successi.
Lopez-Melo, pronto il ricorso del Cagliari
Sul caso Lopez-Felipe Melo il Cagliari (opportunamente) tace, ma non ha alcuna intenzione di far cadere la questione. Le motivazioni con cui il Giudice sportivo, Gianpaolo Tosel, ha inflitto cinque giornate di squalifica al centrocampista brasiliano della Fiorentina (per aver colpito alla fronte Lopez con un pugno) e altrettante al capitano uruguayano del Cagliari (per aver rifilato un destro all'argentino Almiron) sono da ieri in bella evidenza sulla scrivania dell'avvocato Mattia Grassani, uno dei più noti specialisti di diritto sportivo italiani. Il legale, che appartiene al Foro di Bologna e che da alcuni anni è consulente di fiducia del club rossoblù, sta studiando gli atti e presenterà ricorso agli inizi della prossima settimana. Grassani, infatti, ha parecchio tempo davanti a sé, perché può presentare ricorso alla Corte di Giustizia federale entro sette giorni dal ricevimento delle motivazioni della sentenza, che sono giunte nella sede del Cagliari mercoledì scorso. L'obiettivo è di ottenere la riduzione di almeno una (se non due) giornate, sostenendo che Lopez ha reagito alla pesante provocazione di Felipe Melo, che ha scatenato la rissa colpendo proditoriamente il capitano del Cagliari.
Se il Cagliari tace, altrettanto non fa la Fiorentina. Ieri, ha parlato (non proprio a proposito), il ds viola, Pantaleo Corvino: «I fatti dimostrano che nella reazione di Felipe Melo non c'è nulla di premeditato», ha detto l'importante dirigente viola. «Felipe Melo lascia il campo per ultimo salutando i tifosi e non corre nel tunnel per fare rissa. Ovvio poi che trovando un avversario ad aspettarlo abbia reagito. Se un cittadino trova dietro l'angolo qualcuno che lo vuole aggredire non gli resta che cercare di difendersi», ha aggiunto il direttore sportivo della Fiorentina. «Lopez entra nel tunnel ad aspettare il nostro giocatore. Felipe ha solo cercato di difendersi da una provocazione che non era solo verbale ma anche fisica». Concorda Sebastien Frey: «Felipe è molto dispiaciuto, non voglio giustificare o condannare nessuno però è stato provocato».
Parole che sono sembrate come minimo avventate. Felipe Melo, vista la situazione di tensione, avrebbe potuto evitare di imboccare il tunnel e aspettare qualche istante (magari continuando a festeggiare la vittoria con i propri tifosi) e, soprattutto, avrebbe potuto evitare di colpire Lopez che, come dimostrano i fatti, aveva, per così dire, abbassato la guardia, ritenendo chiuso l'incidente. Questo per tacere delle provocazioni verbali continue durante la gara di Almiron e dello stesso Felipe Melo.
La Nuova Sardegna - Jeda e Matri col Napoli nel mirino
Biondini e Acquafresca lavorano col gruppo, un problema in meno per Max Allegri. A 48 ore da Cagliari-Napoli, l’atmosfera in casa rossoblù è quella tipica di quando si deve affrontare un avversario che ha più di un motivo per essere temibile. La squadra di Donadoni arriva a Cagliari con un triste primato: tredici sconfitte in trasferta. Dettagli per Allegri. I problemi altrui rimangono tali. Il tecnico deve pensare a caricare al meglio una squadra “nuova” per un buon 50 per cento. E deve trovare le contromisure per le accelerazioni degli ospiti, con Lavezzi in testa. Inoltre, ai tifosi va dato un messaggio in linea con quanto un po’ tutti hanno detto nell’ultimo periodo: per la corsa all’Europa c’è anche il Cagliari.
Gli undici anti Napoli. Pare difficile che con un solo allenamento sulle gambe, quello di ieri mattina, Biondini e Acquafresca possano partire dal via. La sensazione è che Allegri li porti in panca. Dunque, i primi undici dovrebbero essere Marchetti, Matheu, Astori, Bianco, Pisano, Fini, Parola, Lazzari, Cossu, Matri e Jeda. E’ la prima volta che ci si può sbizzarrire sulla formazione senza avere grandi sorprese. Le assenze di Conti, Lopez, Canini e Agostini (squalificati) più quella di Magliocchetti (infortunato) hanno spianato la strada ai due difensori della Primavera Carta e Di Laura. Mentre il bielorusso Sivakov si gioca il posto in panchina con Mancosu.
I dubbi di Allegri. Il tecnico ha giocato sette partite col Napoli nel’97: “Ho un ricordo bellissimo dell’ambiente e dei tifosi. Peccato per la stagione: arrivai a novembre, c’era Galeone. A gennaio il campionato era compromesso e cacciarono sia lui, sia Bagni che era il direttore sportivo. Arrivarono Montefusco e Juliano e non giocai più”. Ricordi. Ora il mister deve comporre un mix agile e solido al tempo stesso. Richiamato Bianco al centro della difesa, con Astori al fianco che però ha esordito da terzino, Allegri deve ricorrere alla duttilità di Pisano. Sorpresa delle sorprese in regia: Parola dà i tempi della manovra. Da un lato, un inedito. Dall’altro, Cossu non arretra come è capitato per i forfait di Conti, e può dare il meglio giocando dietro le punte. Infine, Lazzari: l’ex atalantino deve sgobbare a sinistra.
La coppia del gol. Matri (quattro reti) e Jeda (nove) sono attesi al varco. Frey ancora si sfrega le mani per essere stato graziato dall’ex Rimini: con Bucci, che pare destinato a vincere il ballottaggio con Navarro - non sono ammessi regali. Il brasiliano deve scaldare il cuore alla tifoseria: a Firenze ha danzato non al meglio. Il gol è quello che ci vuole per ritrovare la marcia giusta.
Saluti da Miami. Domenica pomeriggio Massimo Cellino al Sant’Elia non ci sarà. Lo si dà in Italia per la prossima riunione di Lega a Milano, prevista a fine mese. Intanto, il presidente si gode la “sua” Miami ma non perde d’occhio la squadra. Cellino sa di dover tenere a bada sia le eventuali fughe in avanti sia le aspettative per il futuro.
La questione stadio, ancora impantanata, gli ha levato il sonno. In Lega, se possibile, va ancora peggio. Comunque sia, il messaggio del presidente dagli Usa è nitido: battere il Napoli è un ottimo balsamo.
juninho85
18-04-2009, 12:30
http://www.tuttocalcio.it/portale/images/stories/lavezzi2vq8lp0em3.jpg
nino d'angelo uno di noi :ave::ave::ave:
juninho85
18-04-2009, 14:00
La "prima" di Pisano da capitano
"Sarà un giornata indimenticabile". E' Francesco Pisano a parlare, alla vigilia della sua "prima" da capitano del Cagliari, del suo Cagliari. Bombetta, come lo ribattezzò Sonetti, domenica indosserà la fascia per la prima volta in carriera, dopo 5 anni votati alla causa Cagliari, fatti di scorribande sulle fascia e di diagonali difensive. Proprio domenica il terzino di Selargius ha timbrato la sua centesima presenza in serie A con la maglia rossoblù e questa domenica taglierà un altro prestigioso traguardo: "Una bellissima soddisfazione indossare la fascia della squadra della mia città, dopo cinque anni, e dopo aver fatto tutta la trafila del settore giovanile. Per me è motivo di grande orgoglio. Comunque andrà, rimarrà una giornata indimenticabile"
Pronta per lui una fascia da capitano speciale, opera del maganizziere Gigi Manca: "La conserverò per sempre tra i miei ricordi più cari".
In bocca al lupo Capitano...
Allegri: "Col Napoli gara insidiosa, abbiamo il dovere di provarci"
La partita col Napoli è tra le più temibili della stagione per il Cagliari: avversario forte e con tante motivazioni, e rossoblu decimati dalle squalifiche. Massimiliano Allegri ne è consapevole, ma conserva piena fiducia nella sua squadra. "Abbiamo il dovere di provarci. Stiamo bene fisicamente, e la nostra forza è sempre stata il gruppo. Un gruppo che ha disciplina, voglia e qualità". Convinzione rinforzata dai recuperi di Biondini e Acquafresca, che andranno in panchina. Al posto di Conti, verrà schierato Parola. "Ha le geometrie giuste per giocare in quella posizione. Può far bene". La fascia da capitano andrà a Checco Pisano. Prosegue Allegri: "Le esperienze servono, e la mia esperienza da giocatore mi fa capire come vivono e cosa vogliono i miei ragazzi, dentro e fuori dal campo".
Il Napoli di Donadoni ha fin qui ottenuto solo pareggi, ma Allegri non si fida. "E' una squadra rinnovata, non è facile far bene subito. Non dimentichiamo che è stato in ritiro dal 2 luglio. Dovremo giocare una partita saggia. Donadoni lo stimo, è una persona equilibrata. I dirigenti del Napoli con lui hanno scelto bene".
Il Cagliari può permettersi di giocare con la testa sgombra. "Nemmeno con tre palle di cristallo avrei potuto prevedere che saremmo stati salvi e in questa posizione a sei giornate dalla fine, specie dopo le prime cinque partite. Quanti punti serviranno per l'UEFA? Direi 10-12".
Per quanto riguarda il futuro: "Ho un contratto di due anni col Cagliari. Mi piacerebbe portare avanti il progetto con questo gruppo".
ronaldovieri
18-04-2009, 14:02
junhinhinonhhno85 stiamo arrivando :Perfido:
juninho85
18-04-2009, 14:05
guberti però prima di voi :O
ronaldovieri
18-04-2009, 14:06
guberti però prima di voi :O
l'importante è che ci siamo anche noi :fuck:
da quando c'è colomba abbiamo fatto piu punti di tutti ed eravamo ultimi con 2 punti di penalizzazione :cool:
juninho85
18-04-2009, 14:08
l'importante è che ci siamo anche noi :fuck:
da quando c'è colomba abbiamo fatto piu punti di tutti ed eravamo ultimi con 2 punti di penalizzazione :cool:
ma quale colomba...quello lì è un piccione,non capisco come stia facendo a cavarne un ragno dal buco :D
ronaldovieri
18-04-2009, 14:15
ma quale colomba...quello lì è un piccione,non capisco come stia facendo a cavarne un ragno dal buco :D
be oh c'è stato un cambiamento notevole :O
l'importante è che ci siamo anche noi :fuck:
da quando c'è colomba abbiamo fatto piu punti di tutti ed eravamo ultimi con 2 punti di penalizzazione :cool:
Non aveste avuto colomba avreste fatto il doppio di punti.
Pangasius
19-04-2009, 01:33
Meglio gonfiare le reti avversarie o riempire le proprie? Il dubbio se l'è tolto in fretta l'attaccante del Cagliari Alessandro Matri:
più che in campo, il 24enne di Sant'Angelo Lodigiano sembra amare andare a segno in amore.
E visto che è un calciatore di Serie A, quale miglior "bersaglio" di una velina di Striscia? Seguendo le orme di Bobo Vieri
che di ballerine del tg satirico ne ha conquistate due, Elisabetta Canalis e Melissa Satta -, Alessandro ha però superato il maestro,
facendo cadere ai suoi piedi prima la bionda e poi la mora nel giro di pochi mesi.
Contrariamente a quanto avviene in campo (ha segnato solo quattro gol in 26 partite), in fatto di conquiste Matri non sbaglia un colpo:
a Natale ha fatto coppia con Costanza Caracciolo, conosciuta in una mondana discoteca milanese;
poi, dopo un raffreddamento della relazione (avvenuto già all'Epifania), si è buttato sulla mora Federica Nargi,
con la quale ha trascorso una Pasqua romantica.
La velina fa gli scongiuri perché Alessandro non santifichi anche le festività laiche, sennò tra 25 aprile, primo maggio e 2 giugno
chissà quante fanciulle lascerà col cuore infranto?
Fonte: (Libero News)
Adesso si capiscono tante cose.........................:muro: :muro:
Non credo ci siano dubbi, se si vuole andare in europa bisogna vincere e non solo provarci. le altre squadre avanzano, lazio, palermo, anche il genoa che essendosi sentito arrivato ha ceduto contro una lazio inesistente per tutto l'anno, quindi non credo che il napoli di oggi debba preoccuparci così tanto, ciò che ci deve preoccupare siamo noi stessi, quanto vogliamo questa europa.
se non si vince oggi credo che il capitolo europa si può chiudere.
juninho85
19-04-2009, 10:29
pessimismo e fastidio:cry:
juninho85
19-04-2009, 10:46
Allegri: "Mi piacerebbe restare a Cagliari"
Massimiliano Allegri, tecnico del Cagliari, durante la conferenza stampa ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardanti il suo futuro in Sardegna: "Ho un contratto di due anni col Cagliari. Mi piacerebbe portare avanti il progetto con questo gruppo"
Cagliari-Napoli, le probabili formazioni
Donadoni deve fare a meno di Gargano, Maggio, Iezzo, Rinaudo, Montervino, Gianello e Navarro infortunati. Tra i pali ci sarà per la prima volta Bucci (con il giovane Sepe che ritorna in panchina), Con il rientro di Contini dal turno di squalifica solita linea difensiva con Santacroce e Cannavaro. A centrocampo Mannini (ma non è da escludere la riconferma di Grava) potrebbe spostarsi sulla fascia destra lasciando così spazio a sinistra per Vitale; novità anche in mezzo al campo con Blasi, Pazienza e Hamsik centro-sinistra. Non è da escludere però l'utilizzo di Dàtolo centro-sinistra con Hamsik centrale e Pazienza in panchina. In attacco Lavezzi farà coppia ancora con Marcelo Zalayeta.
Allegri si ritrova senza gli squalificati Agostini, Conti, Canini e Lopez, oltre agli infortunati Biondini, Magliocchetti e Acquafresca. Emergenza soprattutto in difesa e, quindi, davanti a Marchetti spazio a Bianco e Astori al centro, con Matheu e Pisano terzini. A centrocampo Fini, Lazzari e Parola. In attacco Cossu in supporto di Jeda e Matri.
CAGLIARI (4-3-1-2): Marchetti; Matheu, Bianco, Astori, Pisano, Fini, Parola, Lazzari, Cossu, Matri, Jeda. All. Allegri
NAPOLI (3-5-2): Bucci; Santacroce, Cannavaro, Contini; Mannini, Blasi, Pazienza, Hamsik, Vitale, Lavezzi, Zalayeta. All. Donadoni
Unione Sarda - L'altro Cagliari tenta l'impresa
Sfida impossibile contro la rivale più rivale che c'è (il Napoli) e senza sei titolari, tra squalifiche e acciacchi vari. Il Cagliari si prepara a un pomeriggio di fuoco, contro una squadra in apparenza demotivata e a cui la cura Donadoni (sostituto dell'amatissimo ex Edy Reja, l'allenatore del ritorno in serie A dopo quattro anni di purgatorio in B) ha portato benefici limitati (quattro pareggi su quattro partite). Ma il Napoli di Lavezzi e Zalayeta può diventare avversario pericoloso al di là delle esigenze di classifica, perché scoprirsi alla ricerca della vittoria, che il pubblico chiede a gran voce, potrebbe costare carissimo al Cagliari. La squadra di Allegri dovrà avere pazienza e prestare molta attenzione, cercando, a dispetto delle numerosissime assenze, di interpretare bene la gara dal punto di vista tecnico, con un palleggio preciso e veloce. Tutte cose che il Cagliari sa fare. L'interrogativo è: ci riuscirà anche oggi che si presenta in piena emergenza?
La lista degli indisponibili non è mai stata così lunga. Sicuri assenti gli squalificati Lopez (prima delle cinque giornate di stop inflittegli per la rissa nel tunnel del Franchi, stessa punizione del viola Felipe Melo, che i ricorsi delle due società cercheranno di ridurre), Canini, Agostini e Conti, mentre Acquafresca e Biondini, reduci da infortunio e di nuovo nel gruppo solo venerdì, andranno in panchina.
L'allenatore, nello stilare la formazione, ha avuto pochissimo spazio di manovra. In difesa, poi, scelte a dir poco obbligate. Davanti al portiere Marchetti, una linea inedita con Matheu terzino destro, Pisano a sinistra, Astori e Bianco centrali. Parola sembra destinato a sostituire Conti come centromediano metodista, scelta che permetterebbe a Fini e Lazzari di giocare nei consueti ruoli di mezze ali. Anche Cossu verrebbe schierato nella sua posizione naturale di trequartista, dietro le due punte che saranno Matri e Jeda, attaccanti tecnici e veloci che avranno il compito di colpire ai fianchi la difesa a tre del Napoli.
Due parole su Bianco e Parola. Il primo non era neanche tra i convocati di Firenze, il secondo non è stato impiegato nonostante l'infortunio di Biondini. Adesso, diventano tutto in una volta titolari per decisione di Allegri che non ha avuto il minimo dubbio sulla professionalità e sulla capacità di concentrarsi dei due giocatori, destinati a cambiare maglia a fine stagione. Anche in questo consiste essere una squadra.
Donadoni, che deve rinunciare all'ex Iezzo (sostituito tra i pali da Navarro), Gargano, Maggio, Montervino e Rinaudo, punta sulla coppia d'attacco Lavezzi-Zalayeta e tiene a riposo l'uomo mercato Hamsik. Tre uomini in difesa, Santacroce, Cannavaro e Contini, con Grava e Mannini sulle fasce. A centrocampo, spazio al nuovo acquisto Datolo che completerà il reparto con Blasi e Pazienza.
Cagliari, Allegri: "Con 10-12 punti si va in Uefa"
La partita col Napoli è tra le più temibili della stagione per il Cagliari: avversario forte e con tante motivazioni, e rossoblu decimati dalle squalifiche. Massimiliano Allegri ne è consapevole, ma conserva piena fiducia nella sua squadra. "Abbiamo il dovere di provarci. Stiamo bene fisicamente, e la nostra forza è sempre stata il gruppo. Un gruppo che ha disciplina, voglia e qualità". Convinzione rinforzata dai recuperi di Biondini e Acquafresca, che andranno in panchina. Al posto di Conti, verrà schierato Parola. "Ha le geometrie giuste per giocare in quella posizione. Può far bene". La fascia da capitano andrà a Checco Pisano. Prosegue Allegri: "Le esperienze servono, e la mia esperienza da giocatore mi fa capire come vivono e cosa vogliono i miei ragazzi, dentro e fuori dal campo".
Il Napoli di Donadoni ha fin qui ottenuto solo pareggi, ma Allegri non si fida. "E' una squadra rinnovata, non è facile far bene subito. Non dimentichiamo che è stato in ritiro dal 2 luglio. Dovremo giocare una partita saggia. Donadoni lo stimo, è una persona equilibrata. I dirigenti del Napoli con lui hanno scelto bene".
Il Cagliari può permettersi di giocare con la testa sgombra. "Nemmeno con tre palle di cristallo avrei potuto prevedere che saremmo stati salvi e in questa posizione a sei giornate dalla fine, specie dopo le prime cinque partite. Quanti punti serviranno per l'UEFA? Direi 10-12".
Per quanto riguarda il futuro: "Ho un contratto di due anni col Cagliari. Mi piacerebbe portare avanti il progetto con questo gruppo".
La Nuova Sardegna - Cagliari, vedi Napoli e poi l'Uefa
Cagliari-Napoli ha da sempre un fascino speciale. Gigi Riva al San Paolo ha sempre avuto grandi accoglienze. Poi, l’era Zola e più di recente gli scontri con gli ex Reja e Iezzo. Eppure, questo pomeriggio - arbitra Celi di Campobasso - al Sant’Elia non ci sarà spazio per i sentimentalismi. Allegri ha messo tutti in guardia: il Napoli è in crescendo.
Il Cagliari, invece, ha cerotti dalla testa ai piedi. La risposta, ancora una volta, al gruppo. E alla capacità di saper stringere i denti anche nei momenti più complicati.
I 90’ con Mannini e soci hanno un sapore speciale. E poco importa che il Napoli sia fuori da tutto e possa giocare disinvolto per chiudere con dignità la stagione. All’andata Daniele Conti gelò il San Paolo nel recupero. Lo scorso anno fu sempre la mezzala romana a firmare il gol partita al 93’. Stavolta, col Napoli, che nel frattempo ha esonerato Reja per Donadoni, Conti non c’è. E Allegri presenta il centrocampo “inventando” Parola in cabina di regia. Forse, è proprio questa la novità della trentaduesima di campionato. Con Lopez, Conti, Canini e Agostini squalificati, Magliocchetti infortunato, il tecnico rossoblù ha avuto gioco facile nel mettere in campo i primi undici. Si fida di Lazzari esterno e non vuol perdere Cossu dietro le punte: altra ottima notizia per il gioco e per i tifosi.
Quando il fantasista cagliaritano si è dovuto “abbassare” di fronte alla difesa, il Cagliari ci ha rimesso in fosforo e pericolosità in attacco. Contro Hamsik e compagni Cossu può fare la differenza, anche in una sorta di duello a distanza con Lavezzi. Ma la sfida al Napoli è anche una scommessa per Matri e Lazzari. Quest’ultimo deve dare una mano anche dal punto di vista del dinamismo e dell’agonismo a favore del collettivo. Per Matri il discorso è più semplice: la deve buttare dentro dopo i regali pasquali per la Fiorentina di Frey. Infine, si riparte con Pisano capitano: “Un orgoglio e una soddisfazione che non potrò scordare. Anche perché ho fatto tutta la trafila dalle giovanili alla prima squadra” ha detto il terzino.
Per il resto, Allegri porta in panca Biondini e Acquafresca più i Primavera Di Laura e Carta. Sulla sfida, pochi dubbi: in casa i rossoblù vantano una marcia da Champions mentre i campani sono in affanno: da 13 giornate non vincono.
E’ un Cagliari in salute. Capace di stringere i denti per le assenze, tanto attento a non esporsi alle ripartenze del Napoli quanto abile nel controbattere con ordine e intelligenza tattica.
Ma bisogna dare il massimo. Sia per capitalizzare quanto di straordinario ha fatto negli ultimi sei mesi, sia per onorare la maglia. Veterani e debuttanti hanno rimarcato di volerci provare fino in fondo. Poi, il 31 maggio si fanno i conti. Ma adesso quel che conta è trovare la vittoria col Napoli.
pessimismo e fastidio:cry:
se parli del mio commento posso solo dire che non è di certo mio il pessimismo, ma con certe dichiarazioni e cioè esaltando oltre modo le qualità e motivazioni di questo napoli sembra quasi che ci stiamo già giustificando per un eventuale sconfitta. io sono ottimista se si vince oggi, la squadra è in forma, direi che quando dovevamo salvarci non guardavamo sicuramente in faccia a nessuno o non si parlava così tanto di quanto potesserò essere in forma gli altri. la mentalità dovrebbe essere questa secondo me, o comunque il modo di rivolgersi ai giornalisti dovrebbe essere diverso.
juninho85
19-04-2009, 11:52
Cagliari, il dg Marroccu: "Acquafresca torna all'Inter"
"Robert Acquafresca a fine stagione tornerà all'Inter". Non ha alcun dubbio il direttore generale del Cagliari, Francesco Marroccu, che nella giornata di ieri è intervenuto sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, parlando anche del futuro del bomber dell'Under 21. "Così dicono le carte, da cui non possiamo prescindere - ha proseguito Marroccu -. E credo proprio che Robert giocherà in nerazzurro: ritengo abbia ultimato il suo processo di crescita".
intanto la juve ha preso cannavaro,avanti con la linea verde :asd:
Solertes
19-04-2009, 16:10
Ho visto l'ultima mezz'ora....che sofferenza...poi il goal di Lazzari :D
48 punti....urka!!!
Matri... dio santo.
Quand'è che chiudiamo le partite quando è il momento e non ci mangiamo gol assurdi?
Abbiamo rischiato di risollevare il Napoli dopo averli umiliati per tutto il primo tempo...
juninho85
19-04-2009, 17:08
matri....l'unica cosa delimitata che riesce a centrare ormai penso sia la passera:muro:
fortuna che questo napoli è veramente poca,pochissima roba...però rifilare un 2-0 è sempre cosa buona e giusta.....MARCHETTI PAPA :ave:
juninho85
19-04-2009, 17:11
Marchetti: "Decisiva la parata su Lavezzi"
Il portiere del Cagliari, Federico Marchetti, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "Era una partita delicata. La parata nel finale su Lavezzi è risultata fondamentale: un pò di fortuna non guasta mai qualche volta. Oggi ha vinto il gruppo. Eravamo in emergenza, ma chi è entrato in campo si è dimostrato all'altezza della situazione. Europa? Noi ci crediamo, speriamo in qualche passo falso delle dirette concorrenti. Il mio futuro? Io sto bene a Cagliari, speriamo di andare in Uefa e poi sarei il primo ad essere contento di rimanere"
Allegri: "Grande primo tempo. Dopo la parata di Marchetti bravi a chiudere il match"
L'allenatore del Cagliari, Massimiliano Allegri, ha rilasciato alcune dichiarazioni al termine della partita. Ecco quanto evidenziato da Tutto Napoli.net: "La squadra ha confermato quanto di buono fatto nelle ultime gare. Nonostante le assenze, abbiamo disputato una buona partita, specialmente nel primo tempo. Siamo andati subito in vantaggio ed abbiamo gestito bene il match. Nella ripresa il Napoli ha avuto più possesso palla, anche se poi le occasioni più limpide le abbiamo avuto noi. Nel secondo tempo, dopo la grande parata di Marchetti, abbiamo avuto la forza e la lucidità giusta per trovare il secondo gol. L'Uefa? Bisogna provarci, facciamo un passo alla volta".
Astori: "Spero di rimanere a Cagliari"
Tra i migliori in campo nella vittoria contro il Napoli, Davide Astori ha commentato così la sua prestazione al termine della gara: "Sono sicuramente soddisfatto, con Paolo Bianco mi sono trovato ad occhi chiusi. Avevamo di fronte Lavezzi, sempre molto pericoloso quando parte in velocità: direi che siamo riusciti a limitarlo in maniera efficace. Ottenuta la salvezza il nostro obiettivo è dare il massimo gara dopo gara, senza porci limiti. Il futuro? Decideranno le due società. Da parte mia c'è la volontà di rimanere ancora a Cagliari, ma giocare nel Milan sarebbe chiaramente un sogno".
conan_75
19-04-2009, 17:12
Vi posso dire che in sud il più insultato dopo l'intero napoli era matri :D :D
19E spesi benissimo, due risultati stupendi insieme (cagliari che vince e napoli che perde) ma la cosa che più mi ha fatto ridere era un bambino sopra di me che faceva inni alla raccolta differenziata :D :D :D
juninho85
19-04-2009, 17:12
Cagliari-Napoli, le pagelle
Marchetti 7,5 Il Napoli tira poco in porta, lui è straordinario come di consueto sulle uscite alte. Poi, al 92', la parata che vale il risultato, con un felineo balzo sul tentativo ravvicinato di Lavezzi. Chapeu.
Matheu 6,5 Controlla bene gli avversari che gli capitano a tiro, non lesinando neppure le incursioni in fase offensiva. Ma non era un centrale?
Bianco 7 Si scrolla subito la ruggine di dosso, dimostrando una volta di più la professionalità che ha contraddistinto la sua avventura in rossoblù.
Astori 7 Sotto l'ala protettrice di Bianco sfodera una prestazione maiuscola, senza sbavature, imbrigliando un Lavezzi mai domo. Con Lopez ancora squalificato, sarà lui a far coppia con Canini nelle prossime giornate.
Pisano 6,5 Capitano del Cagliari a 23 anni. Una prova di maturità anche oggi, sulla corsia meno amata, con il preciso compito di coprire le spalle alle avanzate di Fini.
Fini 6,5 E' lui, soprattutto nel primo tempo, a dettare i tempi della manovra rossoblù, sopperendo da par suo all'assenza del metronomo Conti. Cala nella ripresa prima di lasciare spazio a Biondini.
(dal 29' s.t. Biondini 6,5 Entra subito in gara, dando sostanza alla mediana e sfiorando il gol con un delizioso diagonale)
Parola 6,5 Perde qualche pallone di troppo, ma si cala perfettamente nell'inedito ruolo di play-maker, giocando una partita tutta generosità.
Lazzari 6,5 Il meno brillante del lotto di mediana.Poi, nel finale, trova un autentico gioiello - il primo in rossoblù - che vale il raddoppio.
Cossu 6,5 Fondamentale per i meccanismi di questo Cagliari. Allegri sapientemente decide di confermarlo nel ruolo di suggeritore, senza sacrificarlo in cabina di regia. Soffre più dei compagni nelle prime battute di gara, quando Blasi lo marca praticamente a vista.
Jeda 7 Incontenibile. Ancora in gol, ancora di testa, dimostra di avere nel sangue l'opportunismo del bomber di razza. Le prende dai difensori partenopei, tenendo alta la squadra e allentando la pressione partenopea nel finale.
Matri 6 Sgroppate a go-go, l'assist per il gol di Jeda, ma anche tanti errori sottoporta. Poco lucido negli ultimi sedici metri.
(dal 36' Acquafresca sv)
Allegri 8 Ricostruisce la squadra, falcidiata da squalifiche e infortuni. Nel primo tempo dà una lezione di calcio all'ex Ct della Nazionale, facendo spellare le mani all'entusiasta pubblico del Sant'Elia.
nel caso qualcuno se ne sia scordato,oggi s'è giocato senza lopez,canini,biondini,conti e acquafresca ;)
Solertes
19-04-2009, 17:28
Non che sia un suo fan, però non capisco perchè dare via Parola che è colui che può dare il cambio a Biondini...quando in quel reparto manca all'appello già un vice Conti....imho è una buona seconda scelta...
juninho85
19-04-2009, 17:30
oggi ha fatto veramente una bella partita ;)
matri....l'unica cosa delimitata che riesce a centrare ormai penso sia la passera:muro:
fortuna che questo napoli è veramente poca,pochissima roba...però rifilare un 2-0 è sempre cosa buona e giusta.....MARCHETTI PAPA :ave:
Quotone :asd:
Matri... dio santo.
Quand'è che chiudiamo le partite quando è il momento e non ci mangiamo gol assurdi?
Abbiamo rischiato di risollevare il Napoli dopo averli umiliati per tutto il primo tempo...
Anche qui quoto anche se secondo me Matri ha giocato bene lo stesso. Ottimo l'assist nel primo gol...
Grande vittoria!!! Ce la siamo meritata con la squadra decimata! Ottima la difesa, Astori perfetto ma anche Matheu...
Gran gol di Lazzari :asd:
PS: prima avrei detto che per Marchetti serviva una statua... Ora non basta più la statua :asd:
juninho85
19-04-2009, 17:40
Pisano, una fascia griffata Bombetta
Gliel'aveva promesso Gigi Manca, fantasioso magazziniere del Cagliari: una fascia personalizzata per la prima da capitano del Cagliari. Così Francesco Pisano, 23 anni da compiere e già 101 presenze rossoblù alle spalle, ha sfoggiato una fascia blu con la bandiera italiana, i quattro mori e il numero 14. E, sul retro, il soprannome che gli affibbiò Nedo Sonetti: "bombetta", che rende bene una delle caratteristiche principali del giovane difensore selargino, ovvero l'esplosività muscolare. Alla prima da capitano, Pisano è tornato oggi a giostrare sulla sinistra: "Fu proprio Sonetti a farmi giocare per la prima volta in quel ruolo - spiega il numero 14 rossoblù. Oggi Allegri ha schierato una squadra molto giovane, mi sono sentito quasi vecchio - scherza -. Sono ovviamente molto soddisfatto e orgoglioso di aver indossato la fascia di capitano: mi ispiro a Lopez, che considero un autentico leader e dal quale cerco di carpire più segreti possibile. Ci tenevamo particolarmente a vincere questa partita per rimanere in scia alle squadre che ci precedono e per cercare di giocare al massimo le partite che ci rimangono".
A neppure 23 anni, Pisano entra nella storia rossoblù come il più giovane giocatore ad aver indossato i galloni da capitano.
De Laurentiis furibondo
Secondo voci che arrivano da Cagliari con la conferma dei giornalisti di Mediaset che aspettavano Aurelio De Laurentiis nella zona interviste, pare che il presidente sia scappato sul pullman e abbia chiesto di parlare con tutta la squadra e con Pier Paolo Marino. Unico tesserato azzurro che ha rilasciato dichiarazioni il tecnico Donadoni atteso sull'autobus diretto in aeroporto dove un De Laurentiis furibondo pare stia parlando a muso duro con la squadra.
peggiore in campo oggi:gli occhiali da sole del presidente napoletano :asd:
una breve visita per la squadra della mia isola, grande partita, grande campionato, il miglior gioco in assoluto della stagione: complimenti.....state ALLEGRI :D
così si vincono le partite, aggressivi, bella partita....matri il piatto destro deve dimenticarselo, sarebbe stato meglio scartarsi il portiere, si è mangiato un gol identico a firenze.
Il napoli è stato veramente una delusione....questo fa capire che gli elogi erano tutta tattica:)
juninho85
19-04-2009, 22:22
Cagliari-Napoli 2-0: Niente Mister X, al Sant'Elia è il giorno di MISTER J!
Cagliari, ora puoi veramente sognare. Con un’importante vittoria sul Napoli con goal di Jeda e Lazzari, il team di Allegri si porta a -1 dal 7° posto occupato dal Palermo, che domenica prossima andrà a San Siro. Azzurri completamente senza stimoli.
In campo – Allegri schiera il tandem annunciato Matri-Jeda, con Cossu alle loro spalle; in difesa Bianco mette la sua esperienza a disposizione dei giovanissimi Pisano, Matheu e Astori. Donadoni cambia Mannini di fascia, spostandolo a destra, dove già aveva giocato ai tempi del Brescia: a sinistra non va Datolo (ancora in panchina), ma Vitale. Torna a giocare il 40enne Bucci, approfittando del forfait di Navarro.
Si gioca – Il Cagliari parte subito all’arrembaggio per continuare a sognare l’Europa e passa in vantaggio dopo appena 5 minuti: Matri fa partire un bel cross a giro dalla sinistra e Jeda insacca di testa. I rossoblu sembrano una macchina perfetta: giocano a memoria, con i continui cambi di gioco mettono in difficoltà gli esterni di centrocampo del Napoli che sono costretti a rimanere bassi e hanno il comando del match. Il Napoli, invece, sembrava non aspettarsi una partenza così scoppiettante da parte dei cagliaritani. Gli stessi partenopei, scossi continuamente da mister Donadoni, cercano di rientrare in partita alzano il baricentro con un’ottima circolazione di palla, ma i tentativi di affondo sono troppi velleitari e corrispondono esclusivamente alle conclusioni da lontano dei vari Lavezzi, Hamsik e Zalayeta. Il Cagliari ha molti spazi quando prende palla e riparte cercando la velocità della coppia d’attacco; velocità e inserimenti che al Napoli sembrano mancare.
Nel secondo tempo gli ospiti sembrano essere più svegli, più attivi, ma la prima grande occasione da goal è per Matri: al 49’ l’attaccante si trova da solo davanti a Bucci che compie un autentico miracolo parando con i piedi il diagonale dell’avversario. Il Napoli, a questo punto della stagione, non ha più stimoli di classifica trovandosi a troppe lunghezze di distacco dalla zona Uefa, alla quale aspira invece il Cagliari. Per questo, i giocatori in azzurro cercano di mettere in mostra le loro doti per convincere in qualche modo il presidente De Laurentiis (seduto in panchina) a dar loro un’altra chance; uno che non avrebbe bisogno di convincere nessuno è Lavezzi, che delizia il pubblico con dribbling, percussioni e pericolose conclusioni che vengono, però, disinnescate senza problemi da Marchetti. Nel finale di partita, Donadoni prova il tutto per tutto togliendo Cannavaro e inserendo Denis per l’assalto finale, ma non c’è niente da fare: marchetti compie un clamoroso salvataggio dal quale nasce il contropiede che porta Lazzari a concludere l’azione con un gran sinistro sul quale Bucci non può nulla: è 2-0. Il Cagliare vince e porta a casa 3 punti con i quali continua a sognare.
La chiave – Voglia di vincere. Il Cagliari, acquisita ormai la salvezza prefissa ad inizio campionato, è in una situazione tranquillissima di classifica e, quasi senza accorgersene, si ritrova a ridosso della zona Uefa: questo dà ai rossoblu gli stimoli giusti per cercare di portare a casa i 3 punti. Il Napoli, al contrario, non trova più motivo di giocare e aspetta solo la fine di questa stagione per attuare una rivoluzione.
La chicca – Dopo questa partita, Marchetti è ufficialmente il poritere emergente n°1 in Italia: con le sue uscite perfette, con il suo tempismo svizzero e con la nonchalance con la quale para qualsiasi tiro arrivi tra i suoi pali infonde una sicurezza incredibile alla sua difesa che, nonostante la giovane età, gioca benissimo. Fantastico nel recupero del 2° tempo quando salva un goal già fatto.
Top&Flop – Ottimi i tre del centrocampo sardo che, con personalità, provano continue sventagliate a tagliare il campo per cercare di innescare la velocità negli inserimenti di Jeda, Cossu e Matri. Splendide le percussioni di Lavezzi. Hamsik era in campo?
Mario Caputo
TABELLINO
CAGLIARI-NAPOLI 2-0
MARCATORI: 5’ Jeda, 92’ Lazzari
CAGLIARI (3-4-1-2): Marchetti 7; Matheu 6.5, Astori 6.5, Bianco 6, Pisano 6.5; Fini 7 (74’ Biondini 6), Parola 6.5, Lazzari 7; Cossu 6; Jeda 7, Matri 7 (81’ Acquafresca sv). A disposizione: Lupatelli, Sivakov, Di Laura, Mancosu, Ragatzu. All. Allegri 7
NAPOLI (3-5-2): Bucci 6.5; Santacroce 6.5, P. Cannavaro 6 (84’ Denis sv), Contini 6; Mannini 5.5, Pazienza 6 (60’ Datolo 6), Blasi 5.5, Hamsik 5, Vitale 5.5 (72’ Russotto 6); Lavezzi 7, Zalayeta 6.5. A disposizione: Gianello, Grava, Bogliacino, Pià. All. Donadoni 6
ARBITRO: Celi di Campobasso 6.5
AMMONITI: Parola (C), Cossu (C), P. Cannavaro (N)
Vi abbiamo regalato la vittoria.
Comunque grande Cagliari quest'anno Allegri è un grande (ex Napoli :asd:) Cellino meno (Napoletani bast.......di)
juninho85
21-04-2009, 23:05
cellino a suo modo è grande anche lui :asd:
che aspettate a mettere pepe al culo a de laurentis?:D
La verità che a dispetto del nome che portiamo siamo ancora una piccola società.
juninho85
22-04-2009, 08:05
Unione Sarda - Cagliari, un grande futuro
Quei bravi ragazzi di Allegri non intendono fermarsi alla quattordicesima vittoria della stagione, a tre passi dal record fissato dal Cagliari di Gigi Riva che, comunque, resta inarrivabile. «Abbiamo grandi motivazioni, di classifica, di prestigio, di autostima, di considerazione per il pubblico». Allegri è a dir poco entusiasta del gruppo anche perché è l'unico allenatore del campionato italiano a essere riuscito nell'epica impresa di valorizzare tutti i componenti dell'organico. Con la rete di Ragatzu a Firenze, la scintillante prestazione di Parola e Astori (due dei rossoblù per motivi diversi utilizzati meno degli altri), si è chiuso il cerchio. Nessuno è rimasto escluso dalla cavalcata che ha portato il Cagliari dall'ultimo posto in classifica alla quinta di andata, all'ottavo alla tredicesima di ritorno.
Inutile stuzzicare Allegri sul suo amor proprio. Nessuna presunzione, anzi. «Sono fortunato ad avere un organico forte ed equilibrato. Parola è stato sorprendente, ma non per me, perché ero certo della sua prestazione. Mi rivolgete complimenti che vanno girati ai giocatori, per le loro qualità tecniche e umane. Io c'entro poco». Sarà.
La cosa più bella della vittoria sul Napoli è stata la prova del collettivo, menomato dalle quattro squalifiche e dalle precarie condizioni di altri due titolari del calibro di Acquafresca e Biondini. «Difficile trovare il migliore in campo. Sono stati tutti perfetti, interpretando la gara in maniera esemplare. Siamo partiti forte, con l'intenzione di tenere viva la partita e non rischiare di adagiarci sui ritmi lenti che il caldo avrebbe suggerito. Sapevamo che avremmo pagato dazio, ma anche nei momenti di difficoltà abbiamo subito poco o niente».
I numeri della difesa (trentuno reti subite, quinta difesa del campionato) inorgogliscono Allegri. «Mi piace soprattutto il modo in cui ci difendiamo, stando corti, compatti e con la partecipazione di tutti, attaccanti compresi. Allo stesso tempo, ci divertiamo e divertiamo. Raramente non abbiamo entusiasmato il pubblico e questa è una molla formidabile per cercare di migliorarci».
Ecco il punto. Può migliorare una squadra che, dopo le cinque sconfitte iniziali, ha un passo da Champions League? Che non è stata mai inferiore agli avversari, neanche ai più illustri? Ebbene sì - è la risposta di Allegri - perché hanno tutti voglia di crescere, giovani e anziani (tra virgolette, si intende), consapevoli che le spettacolari prestazioni domenicali sono figlie legittime del lavoro settimanale, affrontato con il sorriso sulle labbra e con la certezza che è l'unico modo per affermarsi in questa strana e difficile professione di calciatore. «Vogliamo fare qualcosa di importante», aggiunge Allegri. Parla d'Europa? Di Uefa? Di che altro? Non chiarisce, l'allenatore del Cagliari, perché fare qualcosa di importante significa anche «giocare per il gusto di farlo e migliorarsi a prescindere dalle esigenze di classifica». Una bella lezione in tempi in cui il calcio è un'industria con il profitto al centro dell'interesse. Del resto, che motivazioni potrebbe avere il Cagliari che, per la prima volta dal '92-93, non ha preoccupazioni di classifica? Nessuna, eppure gioca bene, diverte e vince. Questo è il vero miracolo di Allegri e dei suoi “bravi ragazzi”.
Il tempo delle parole del martedì è terminato. Oggi riprende il lavoro con un chiodo fisso in testa: “fare quindici” (vittorie) per restare nella colonna di sinistra della classifica. Quella che piaceva tanto al maestro Mazzone.
La Nuova Sardegna - Allegri, vogliamo l'Uefa
Max Allegri tira dritto: per l’Uefa non è facile ma non si molla di un’unghia. E intanto, si dà uno sguardo a quel che succede in Coppa Italia, nella speranza che Juve e Inter liberino indirettamente il settimo posto. Comunque vada, per l’allenatore del Cagliari è tempo di complimenti. Per il gioco, per aver tenuto in tiro l’intera rosa, per averci sempre provato.
Un Cagliari con 14 vittorie lo si rintraccia solo andando a marcia indietro di 15 anni. Ovviamente, ha fatto meglio, 17 partite vinte, la squadra scudetto di Riva. Ma questa è un’altra storia. E un’altra epoca. Allegri, sense of humor da toscanaccio, incassa e va oltre. E plaude i suoi: “Abbiamo una caratteristica che dà forza ed entusiasmo: siamo giovani.
- Si va o no in Uefa?
«E’ dura ma ci proviamo sapendo che ci sono 2 partite in casa e 4 fuori. Adesso, vediamo cosa fa domani in Coppa Italia la Samp con l’Inter. E nessuno pensi che quelle con Inter e Udinese saranno passeggiate. E a Reggio non sarà facile. Ma ora conta concentrarci sulla Sampdoria».
- Suggerimenti?
«Avanti così, anche per non sciupare quel che abbiamo fatto. Poi, vogliamo stare dalla parte sinistra della classifica e superare i 25 punti fatti nel girone d’andata».
- Un’enormità se si pensa alle prime cinque sconfitte.
«Sì e anche le 14 vittorie ottenute sinora sono tante se si tiene conto che siamo partiti per salvarci».
- Allegri, in questi casi ci si interroga sui premi.
«Correvamo per la salvezza. E non devo insegnare nulla al presidente. Le motivazioni risiedono nel voler arrivare più in alto possibile: certe cose nella vita non passano spesso. Ora è il nostro turno e cerchiamo di approfittarne».
- Qual è il segreto?
«Domenica col Napoli, vedere i ragazzi ripartire al 93’ dopo aver rischiato il pari, per andare a segnare il 2 a 0, mi ha fatto molto piacere. La squadra è brillante, leggera, determinata».
- Viceversa, quali sono i punti deboli?
«Mancano sei partite, dobbiamo lavorare sulle palle da fermo. Anche a Firenze, col Catania e col Napoli abbiamo sofferto. Poi, dobbiamo chiuderle prima».
- In casa, con 8 reti subite, dopo il Milan, siete la miglior difesa della A, la quinta in assoluto.
«Ci difendiamo in undici, a partire dalle punte, concediamo poco e lo spirito di sacrificio è fondamentale.
- Il gruppo è la vera vittoria?
«Senza dubbio. Il presidente è stato bravo a mettermi a disposizione 20 giocatori con diverse caratteristiche ma dello stesso livello, ben amalgamati tra veterani e giovani».
- Allegri, la partenza a razzo col Napoli era programmata?
«Sì, temevamo il caldo e i ritmi bassi. Nel secondo tempo abbiamo pagato lo sforzo ma oltre al tiro di Lavezzi e Datolo, non abbiamo sofferto più di tanto. E i tifosi si sono divertiti».
Il Sardegna - Astori? un Tedesco
D'accordo il collettivo. grazie al quale il Cagliari è riuscito ad ottenere la vittoria contro il Napoli domenica scorsa. Però, stavolta Max Allegri vuole anche riconoscere il merito ai singoli. Soprattutto a coloro che, durante la stagione, hanno morso il freno. «Parola è stata una graditissima sorpresa per tutti. Ma non certo per me, che noto il suo impegno quotidiano. ma ovviamente caratteristiche diverse rispetto a Conti. Però ha saputo interpretare benissimo il ruolo. Non disdegnando la fase di impostazione, grazie alle sue geometrie». Poi Astori. «Un tedesco», lo definisce il tecnico rossoblù. Sarà forse per quella ricerca sistematica della perfezione. «Arriva dalla serie C, dove aveva disputato un campionato importante con la Cremonese. È giovane, ma non per questo è da considerarsi inferiore agli altri. Sta acquisendo personalità nel tempo. Abbiamo in organico elementi dal buon avvenire. Che lasciano ben sperare per il futuro». E poi la positività del brasiliano Jeda, che ha sbloccato la pratica domenica scorsa. «gioca seriamente da soli due anni» dice scherzosamente, visto che ha esordito in A, in maniera continuativa, solo la scorsa stagione, alle soglie della trentina. E quindi Paolo Bianco, che l'anno prossimo vestirà la maglia dell'Atalanta, ma che ha mostrato «professionalità ed attaccamento alla maglia». Squadra rivelazione, il Cagliari. Almeno a udire la voce degli addetti
ai lavori. «Fa piacere sentirlo dire. È importante il fatto che le vittorie non sono mai state fini a se stesse, ma la logica conseguenza di prestazioni di buon livello. Frutto del lavoro quotidiano nel campo. Noi, del resto, facemmo bene anche ad inizio torneo. In quelle famose prime cinque partite perse. Ma giocate discretamente. Adesso, fra l'altro, abbiamo raggiunto un mix ideale fra giovani ed anziani, che ci permette di porre solide basi per l'avvenire». È solleticato, il mister. Non nega di guardare adesso in faccia la classifica. La squadra è in salute. «Soprattutto dal punto di vista fisico». Mancano sei turni da qui alla fine della stagione. quattro trasferte e due gare in casa. Si potrebbe tentare di scrivere
la storia. Il Cagliari è poco distante dal record di vittorie. La formazione di Max Allegri ha collezionato domenica la 14°
vittoria. La mitica compagine dello scudetto 69’-70’ ne conquistò 17. Anche se in trenta gare, dato che le squadre erano 16. Nell'attuale torneo sono 8 partite in più. È tuttavia un traguardo che alletta. Così come l' Uefa. La giostra comincia fin da domenica prossima a Marassi, contro la Sampdoria. Impegnata però giovedì in Coppa Italia. Presumibilmente i blucerchiati saranno sottoposti a stress. Fisico e mentale. «Potrebbe essere un vantaggio sulla carta. Anche se troveremo davanti a noi una squadra di notevole spessore tecnico, nella quale militano anche giocatori di buon livello
individuale. Non dovremo ricercare motivazioni particolari. A questo punto del campionato arrivano da sole». Per chiudere, Allegri dice non star sveglio di notte con il pensiero fisso rivolto all'Europa. «Facciamo il maggior numero di
punti possibile poi si vedrà»
Vi abbiamo regalato la vittoria.
Comunque grande Cagliari quest'anno Allegri è un grande (ex Napoli :asd:) Cellino meno (Napoletani bast.......di)
Vi abbiamo regalato tanta speranza durante la partita. Non dovevate neanche arrivare al 91 sotto di un solo gol.
Ma noi siamo buoni, lo facciamo con tutti. AAltrimenti le partite sono noiose.
basta vedere quanti gol si è mangiato solo Matri...grande impegno, bravo a procurarseli, ma la precisione sia di destro che di sinistro non è il suo forte ultimamente.
Il napoli è stato massacrato nelle fasce, si è affidato sempre solo a gli spunti degli attaccanti andando a sbattere nel muro, mai un inserimento da dietro...avrà da sudare ogni risultato positivo specie a fine stagione quando tutti hanno il coltello fra i denti.
Vi abbiamo regalato la vittoria.
Comunque grande Cagliari quest'anno Allegri è un grande (ex Napoli :asd:) Cellino meno (Napoletani bast.......di)
Grazie dei complimenti :)
La verità che a dispetto del nome che portiamo siamo ancora una piccola società.
Beh dai dagli tempo a Marino e a De Laurentis, in fondo qualche anno fa eravate in C, una squadra ha bisogno di tempo. Sono sicuro che tra qualche anno sarete in champions
Grazie dei complimenti :)
Beh dai dagli tempo a Marino e a De Laurentis, in fondo qualche anno fa eravate in C, una squadra ha bisogno di tempo. Sono sicuro che tra qualche anno sarete in champions
De Laurentis di calcio ne capisce poco (vedi dichiarazioni su Cannavaro), e mi apre uno che vuole mettere spesso il naso nella squadra, oltre quanto un bravo presidente deve fare. marino ultimamemnte sta perdendo colpi....
Aggiungici che la piazza è di quele un po' calde, si esalta facilmente ma si arrabbia altrettanto facilmente, e si capisce perchè un progetto pian piano è difficile da portare avanti.
juninho85
22-04-2009, 14:40
marino ultimamemnte sta perdendo colpi....
ditemi quello che volete,ma marino è stra-ultra-mega-sopravvalutato...probabilmente il nostro ds burattino in 4 anni di gestione avrebbe fatto di meglio :O
juninho85
22-04-2009, 19:39
ci tocca sperare che lazie e sfinter vincano,quanto siamo ridotti male:cry:
juninho85
25-04-2009, 10:53
Unione Sarda - Il Cagliari dei soliti noti
Riecco il Cagliari dei soliti noti. Squadra che vince si cambia, perché in gruppo ritornano giocatori del calibro di Conti, Agostini e Canini. La vecchia guardia intoccabile e il rampollo della difesa di nuovo dentro nella trasferta di Genova contro la Sampdoria che potrebbe anche decidere le sorti europee del Cagliari. Il successo del Sant'Elia sul Napoli ha fatto dimenticare i quattro squalificati e la batosta di Lopez, per il quale ancora si aspetta l'esito del ricorso. Agostini e Canini riprendono il loro posto in mezzo alla difesa, Matheu e Astori si riaccomodano in panchina dopo la bella prova di domenica scorsa. Conti invece si rimpossessa del centrocampo, in mezzo a Fini e Biondini, nella posizione in cui contro Lavezzi e compagni si era mosso molto bene Parola. Ieri l'allenamento mattutino e finalmente assolato di Assemini ha restituito ai tifosi un Cagliari pimpante e in condizione, ben deciso a vendere cara la pelle in questo finale di campionato. Ieri all'Ercole Cellino, il tecnico Allegri ha lavorato soprattutto sul potenziamento fisico in palestra, per poi guidare una sessione tattica e la partitella finale. Ha recuperato Marchetti, che ha svolto lavoro completo insieme ai compagni dopo i problemi dei giorni scorsi. Una presenza fondamentale quella dell'ex portiere dell'Albinoleffe, autore di una stagione eccezionale e per il quale si stanno aprendo interessanti scenari anche in chiave azzurra. Niente da fare invece per i baby Ragatzu e Acosta, bloccati per una lombalgia. I due giocatori arrivati dalla Primavera non verranno presi in considerazione per le convocazioni del tecnico toscano. Oggi Allegri farà svolgere la rifinitura, subito dopo, nel primo pomeriggio, il Cagliari partirà alla volta della Liguria, dove domani alle 15 affronterà i blucerchiati, reduci dalla gara di ritorno contro l'Inter in Coppa Italia.
CURIOSITÀ Solo il Cagliari di Gigi Riva risulta essere più vincente di quello di questa stagione. I rossoblù in assoluto hanno vinto finora 14 partite nel campionato in corso, di cui 10 in casa e 4 in trasferta. Meglio il Cagliari ha fatto solamente nel torneo 1971-1972, quando i successi finali furono 15, e nel 1969-1970, anno dello scudetto quando il Cagliari collezionò 17 successi. I precedenti tra il Cagliari e la Sampdoria parlano nettamente a favore dei rossoblù: nelle 68 gare finora disputate tra serie A, serie B e Coppa Italia, il Cagliari ha vinto 27 volte, 15 i successi dei blucerchiati, 26 i pareggi. Il Cagliari ha messo a segno 90 reti e ne ha subito 76. Bilancio dalla parte della squadra genovese nella partite disputate a Marassi: qui i rossoblù hanno vinto solo 6 volte, perdendo 10 gare. I pareggi sono stati 17. Le reti della Samp sono state 45, 30 quelle del Cagliari. Le prime due gare risalgono al torneo 1964-1965 di serie A, in quel campionato la Samp vinse 1-0a Genova, mentre la sfida dell'Amsicora termino 1-1. La partita con più gol è un Cagliari-Sampdoria del 1975-1976, quando i rossoblù vinsero 5-3 con tripletta di Piras, gol di Quagliozzi e Virdis; per la Samp segnarono Saltutti due volte e Magistrelli. Un successo che non portò bene al Cagliari che in quella stagione chiuse il campionato all'ultimo posto e retrocesse in serie B. Quella fu anche l'ultima annata di Gigi Riva. Nell'ultimo confronto giocato, la gara d'andata disputata il 30 novembre al Sant'Elia il Cagliari si è imposto 1-0 grazie ad una rete di Jeda.
La Nuova Sardegna - Pisano, dai baby al grado di capitano
“Ha le carte giuste per fare grandi cose e approdare in una grande” ha detto Gianfranco Zola. “Non mi stupirebbe vederlo nella nazionale maggiore” ha aggiunto Gianfranco Matteoli. Si parla di Francesco Pisano. Sardo, come i due grandi numeri 10. E come loro, capitano. Una storia che fa bene al calcio e allo sport, quella del terzino destro del Cagliari. «Questa fascia la terrò per sempre, è una pietra miliare. Ne sono orgoglioso, anche perché ho fatto l’intera trafila, dalle giovanili alla prima squadra, con i colori rossoblù». Checco per tutti, Bombetta per Sonetti, Pisano ha dalla sua il biglietto per prendere il volo. In tutti i sensi: immaginarlo al centro di trattative per cambiare aria - magari con direzione Premier League - non è così improbabile. Né disonorevole, per lui e per il Cagliari. Si vedrà. Intanto, dall’alto delle 101 presenze in serie A, il difensore conferma sia le qualità intraviste nel 2003 da Matteoli, sia le chance dategli in seguito da Zola e Casiraghi. Peccato che in concomitanza degli ultimi Europei e delle Olimpiadi di Pechino, Pisano abbia dovuto dare forfait per infortunio. Ci sarà tempo e modo per recuperare. Ventitré anni da compiere martedì 29 aprile, il difensore è lo spot dell’umiltà e dell’applicazione. Sotto con allenamenti e palestra, attento ad assorbire quel che i compagni e i tecnici, da Reja ad Allegri, gli hanno trasmesso nei suoi cinque anni da professionista. Pisano, anche nella recente partita disputata con la Primavera di Giorgio Melis - quando stava rimettendosi dalla botta al collo riportata col Chiedo - si è impegnato come un debuttante. La stessa grinta mostrata con i grandi fantasisti incontrati quest’anno: da Ronaldinho a Miccoli, passando per Cassano, Zarate fino a Lavezzi. Sempre a testa alta. Con la consapevolezza che c’è sempre da migliorarsi. Complimenti.
juninho85
25-04-2009, 12:46
Zola al West Ham per altri quattro anni
Gianfranco Zola ha prolungato il suo contratto con il West Ham fino al 30 giugno del 2013. Un'naloga proposta e' stata accettata dal suo assistente, Steve Clarke. Lo ha ufficializzato l'amministratore delegato del club londinese, Scott Duxbury, aggiungendo che in realta' i contratti non sono ancora stati firmati, ma lo saranno nelle prossime 48 ore.
bronzodiriace
25-04-2009, 13:48
Cagliari-Napoli, le pagelle
Marchetti 7,5 Il Napoli tira poco in porta, lui è straordinario come di consueto sulle uscite alte. Poi, al 92', la parata che vale il risultato, con un felineo balzo sul tentativo ravvicinato di Lavezzi. Chapeu.
Matheu 6,5 Controlla bene gli avversari che gli capitano a tiro, non lesinando neppure le incursioni in fase offensiva. Ma non era un centrale?
Bianco 7 Si scrolla subito la ruggine di dosso, dimostrando una volta di più la professionalità che ha contraddistinto la sua avventura in rossoblù.
Astori 7 Sotto l'ala protettrice di Bianco sfodera una prestazione maiuscola, senza sbavature, imbrigliando un Lavezzi mai domo. Con Lopez ancora squalificato, sarà lui a far coppia con Canini nelle prossime giornate.
Pisano 6,5 Capitano del Cagliari a 23 anni. Una prova di maturità anche oggi, sulla corsia meno amata, con il preciso compito di coprire le spalle alle avanzate di Fini.
Fini 6,5 E' lui, soprattutto nel primo tempo, a dettare i tempi della manovra rossoblù, sopperendo da par suo all'assenza del metronomo Conti. Cala nella ripresa prima di lasciare spazio a Biondini.
(dal 29' s.t. Biondini 6,5 Entra subito in gara, dando sostanza alla mediana e sfiorando il gol con un delizioso diagonale)
Parola 6,5 Perde qualche pallone di troppo, ma si cala perfettamente nell'inedito ruolo di play-maker, giocando una partita tutta generosità.
Lazzari 6,5 Il meno brillante del lotto di mediana.Poi, nel finale, trova un autentico gioiello - il primo in rossoblù - che vale il raddoppio.
Cossu 6,5 Fondamentale per i meccanismi di questo Cagliari. Allegri sapientemente decide di confermarlo nel ruolo di suggeritore, senza sacrificarlo in cabina di regia. Soffre più dei compagni nelle prime battute di gara, quando Blasi lo marca praticamente a vista.
Jeda 7 Incontenibile. Ancora in gol, ancora di testa, dimostra di avere nel sangue l'opportunismo del bomber di razza. Le prende dai difensori partenopei, tenendo alta la squadra e allentando la pressione partenopea nel finale.
Matri 6 Sgroppate a go-go, l'assist per il gol di Jeda, ma anche tanti errori sottoporta. Poco lucido negli ultimi sedici metri.
(dal 36' Acquafresca sv)
Allegri 8 Ricostruisce la squadra, falcidiata da squalifiche e infortuni. Nel primo tempo dà una lezione di calcio all'ex Ct della Nazionale, facendo spellare le mani all'entusiasta pubblico del Sant'Elia.
nel caso qualcuno se ne sia scordato,oggi s'è giocato senza lopez,canini,biondini,conti e acquafresca ;)
ma le pagelle le fai te? :rolleyes:
juninho85
25-04-2009, 13:49
ma le pagelle le fai te? :rolleyes:
NO :O
bronzodiriace
25-04-2009, 14:05
NO :O
già era pronto il tasto segnala per "plagio all'angolo del prosciutto"
Comunque anche per il cagliari "szeru tituli" :cool:
juninho85
25-04-2009, 14:08
finchè l'inter farà parte di questo pianeta col suo calcio megaultraspettacolare-pieno di fairplay-sfavorito dagli arbitri non rimangono nemmeno le briciole :O
bronzodiriace
25-04-2009, 14:10
finchè l'inter farà parte di questo pianeta col suo calcio megaultraspettacolare-pieno di fairplay-sfavorito dagli arbitri non rimangono nemmeno le briciole :O
in europa fan razzia :cry: di tituli.
juninho85
25-04-2009, 14:36
Marchetti e Daniele Conti in odore di azzurro
Secondo quanto riportato dal Corriere dello Sport - Stadio e da alcune testate sarde, Marcello Lippi, in vista dell'amichevole del 6 giugno contro l'Irlanda del Nord, sarebbe intenzionato a dare un turno di riposo ai veterani azzurri.
In loro sostituzione verrebbero chiamati i giocatori protagonisti di un'annata su grandi livelli, tra i quali potrebbero rientrare le candidature di Federico Marchetti, ex Albinoleffe, e del regista Daniele Conti, le cui prestazioni di grande livello non sorprendono più.
markus_81
25-04-2009, 14:51
statemi Allegri :O
juninho85
25-04-2009, 16:54
Ancelotti: "Seguiamo Astori"
Nella conferenza stampa che anticipa la partita di domenica fra Milan e Palermo, Carlo Ancelotti ha speso buone parole per due giovani difensori che si stanno mettendo in evidenza in questo campionato, Kjaer del Palermo e Astori del Cagliari: "Penso a Kjaer del Palermo e ad Astori ora a Cagliari. Kjaer è un difensore molto giovane, che ha dimostrato grandi qualità. Mi piace molto. Seguiamo molto anche Astori: è un giocatore nostro che non ha fatto tante partite quest'anno, ma che ha evidenziato chiari miglioramenti". Il difensore rossoblù, classe '87, potrebbe quindi fare ritorno alla base a fine stagione. Anche se sicuramente Cellino e Allegri faranno il possibile per prolungare il prestito per un ulteriore anno, in modo da mettere a frutto il processo di crescita intrapreso a Cagliari dal centrale in questi ultimi mesi.
segui 'staminchia :read:
Cagliari, Allegri: "Dovremo tenere ritimi alti"
Sono passati nemmeno due giorni dalla sfida importantissima in casa dell'Inter e la Samp già si trova a dover affrontare un altro avversario di tutto rispetto, il Cagliari di Allegri, una delle sorprese del campionato.
In un'intervista riportata da www.cagliaricalcio.net il tecnico dei sardi prepara con queste parole la sifda ai blucerchiati: "Avranno il morale a mille e stanno bene fisicamente. Troveremo uno stadio pieno: per loro un altro stimolo a far bene. Pazzini e Cassano non li scopro certo io. Antonio è' un giocatore straordinario. Ha forza e talento. Con tutto il rispetto per la Sampdoria, meriterebbe palcoscenici ancora più importanti".
"dovremo tenere i ritmi alti. Abbiamo ottime motivazioni. La Sampdoria fin qui non ha fatto il campionato che avrebbe potuto fare, ma ha lottato su tre fronti, e questi sono sforzi che paghi".
Sulla formazione da mandare in campo: "Ho dei dubbi tra Matri e Acquafresca in atacco, e Biondini e Lazzari a centrocampo". In difesa, sicuro del posto Canini, si giocano una maglia da titolare Astori e Bianco."
juninho85
25-04-2009, 23:02
domani obbligatorio perdere :sperem:
già era pronto il tasto segnala per "plagio all'angolo del prosciutto"
Comunque anche per il cagliari "szeru tituli" :cool:
lol :asd:
juninho85
26-04-2009, 10:15
Unione Sarda - Cagliari, l'Uefa passa per Marassi
Allegri recupera tutti (tranne il capitano Lopez che deve scontare altri quattro turni di squalifica, salvo riduzioni da parte della Corte di Giustizia federale) e si prepara a dare l'assalto alla Sampdoria, fresca finalista di Coppa Italia a spese dell'Inter. È una grande opportunità per continuare a inseguire il sogno europeo e l'allenatore rossoblù ha lavorato con puntiglio in questa prospettiva, sapendo di avere in mano un gruppo compatto e affiatato, che domenica scorsa contro il Napoli ha sopperito alle sei assenze con uno spirito encomiabile.
Con la certezza di essere una squadra vera, di avere valori tecnici e morali di primissimo livello, il Cagliari lancia il guanto di sfida alla Sampdoria, che in campionato galleggia in un'anonima posizione di classifica (è tredicesima a quota quaranta punti e ha subito più gol, quarantuno, di quanti ne abbia fatto, trentasei) ma che ha nel suo arco due frecce avvelenate come Cassano e Pazzini, rinato una volta lasciata la Fiorentina e ottenuta quella fiducia che Prandelli non aveva voluto (o potuto) dargli. Allegri ha praticamente l'imbarazzo della scelta, visto che è stato costretto a lasciare a casa, oltre a Lopez, solo i giovani Acosta e Ragatzu, messi ko dal mal di schiena. Nella conferenza stampa della vigilia, Allegri ha proposto due ballottaggi: Lazzari-Biondini a centrocampo, Matri e Acquafresca in attacco, con i primi favoriti.
Nessun dubbio in difesa, con Marchetti, recuperato dopo un lieve affaticamento muscolare, tra i pali e dove rientrano Agostini e Canini. Pisano tornerà a destra e cederà la fascia di capitano a Conti, altro rientrante dopo la squalifica, che avrà il compito di dirigere le operazioni a centrocampo, nel suo solito ruolo di centromediano metodista. Fini sarà la mezzala destra, Lazzari, più di Biondini, a sinistra. Cossu, agirà dietro le due punte, che saranno Jeda e probabilmente Matri, bravissimo a procurarsi le occasioni da gol, un po' meno a trasformarle. Quando avrà più freddezza davanti alla porta avversaria (a partire da oggi a Marassi, perché no?), avrà compiuto il salto di qualità che tutti si aspettano da lui.
Per quanto riguarda la Sampdoria, Mazzarri provvederà a un massiccio turn-over, indispensabile per evitare che le tossine accumulate nella gara di Coppa Italia siano un peso insopportabile. Il tecnico, però, conoscendo l'indispensabilità di Cassano, sembra intenzionato a proporre il suo uomo migliore sin dal primo minuto. Dopo gli anni bui a Madrid, il talento barese è rinato a Genova, dove Mazzarri gli consente quel pizzico di anarchia cui Cassano non riesce proprio a rinunciare. Ma la presenza di tante riserve tra le fila blucerchiate non tragga in inganno. Il Cagliari, appena sette giorni fa, ha strapazzato il Napoli proprio grazie alle seconde linee. Una lezione da tenere a mente.
La Nuova Sardegna - Il Cagliari prova a dare concretezza al sogno
A Genova per tentare il colpaccio? Perché no. Massimiliano Allegri sul tema si nasconde. Il tecnico ha mangiato la foglia: il Cagliari che ha modellato può far male con chiunque. In casa e fuori. Inoltre, il fragoroso silenzio di Massimo Cellino su un gruppo che sta facendo miracoli induce alla cautela. Intanto, le ragioni per tenere la prua bassa sono almeno due.
Con la Samp reduce dalla conquista della finale di Coppa Italia non è facile. Inoltre, la corsa all’Europa, senza Inter e Juve che avrebbero potuto liberare il settimo posto se una delle due avesse vinto la Coppa Italia, si complica a dismisura.
A completare il quadro ci sono le quattro trasferte e le due partite in casa (Roma e Inter) da qui alla fine. Niente di particolarmente nuovo. Però, la sostanza è un’altra: in casa rossoblu l’atmosfera è da applauso. La squadra sta bene. Gambe, testa, mentalità e disponibilità costituiscono il dna di un gruppo motivato e capace di giocarsela con chiunque. In casa e fuori. Forse, lontano dal Sant’Elia, solo a Verona col Chievo c’è stata una prova psicofisica sottotono. Ma, visto quel che ha fatto il club degli ex Esposito e Langella negli ultimi 50 giorni, quel pareggio si spiega senza sforzi.
Magari, c’è il rammarico per la sconfitta di Firenze, condita da uno strano nervosismo e da un mare di palle gol fallite in un campo comunque per nulla facile. Ricapitolando, un Cagliari organizzato, grintoso, solido. Con l’entusiasmo “giusto” che va da Marchetti all’ultimo dei ragazzi della Primavera. Ed è anche questo un pilastro stagionale degli Allegri boys.
E siamo alla Samp. Il tecnico, dopo la vigilia con il Napoli sfidato con gli uomini contati, ha di che scegliere. Dietro, tornano Canini e Agostini, con Pisano che va a destra. Ballottaggio tra Astori e Bianco per giocare al centro. In mezzo, Conti in regia, Biondini che viene insidiato da Lazzari, gran gol ai campani, e Fini a destra. Rimane fuori Parola, gara perfetta col Napoli. In avanti, Cossu e Jeda dal via, con Matri e Acquafresca in corsa per una maglia.
Insomma, trasferta con qualche dubbio. Ma Allegri non si preoccupa. La sfida di questo pomeriggio a Marassi - arbitra Gava di Conegliano - è un altro test in vista dell’ultimo scorcio di stagione da giocare senza limiti. “E’ dura ma noi ci proviamo fino al 31 maggio” è la parola d’ordine del gruppo. Dunque, è lecito aspettarsi una prestazione sanguigna e ordinata.
L’intento dei rossoblu non è mai mutato: prima il gioco, la manovra e la qualità della prestazione. Poi, il risultato. Adesso - forti delle 14 vittorie, a 3 dal record del Cagliari dello scudetto, con la quinta difesa della A, la seconda in casa - Pisano e soci sanno di poter giocare senza patemi. E senza fretta. La Samp di Mazzarri è sanguigna e tecnica. In casa è sospinta dal tifo - i sostenitori rossoblu sono stati tenuti a casa dall’Osservatorio - e Cassano va a mille. Ma l’adrenalina consumata a San Siro potrebbe fare cattivi scherzi a Palombo e soci. Una ghiotta occasione per le zampate di Jeda e uno tra Matri e Acquafresca.
Allegri ha chiesto ritmo, tecnica e intensità ai suoi. Occorrerà anche molta attenzione sui calci piazzati e sulle incursioni dei “lunghi” doriani. Il contropiede rimane l’asso del Cagliari. La rapidità nei capovolgimenti di fronte è da sempre fattore letale per gli avversari. Mentre in fase di non possesso palla, sarà decisivo l’apporto degli attaccanti. Il tutto, lascia presagire un gruppo modesto ed equilibrato. Ma capace quando serve, di indossare i panni del corsaro.
intanto la roma è cotta, speriamo bollisca del tutto..
juninho85
26-04-2009, 11:59
Allegri: "La Samp ha il morale a mille, attenti a Cassano
"Avranno il morale a mille e stanno bene fisicamente. Troveremo uno stadio pieno: per loro un altro stimolo a far bene. Pazzini e Cassano non li scopro certo io". Lo ha detto l'allenatore del Cagliari Massimiliano Allegri al termine dell'ultimo allenamento e prima della partenza per Genova. Allegri cerca di caricare i suoi giocatori in vista della Sampdoria, che vincendo contro l'Inter in Coppa Italia, ha reso più difficile il cammino del Cagliari per guadagnare un posto in Uefa. Sul principale avversario in campo, Antonio Cassano, Allegri dice: "E' un giocatore straordinario. Ha forza e talento. Con tutto il rispetto per la Sampdoria, meriterebbe palcoscenici ancora più importanti".
ninja750
26-04-2009, 12:13
chiuso anche il milan clan :cry:
juninho85
26-04-2009, 12:13
NON VI VOGLIAMO :read:
ninja750
26-04-2009, 12:14
sposta tutti i montoni e fai spazio :O
verolenny
26-04-2009, 12:31
le discussioni calcistiche delle squadre di serie A, rimangono chiuse fino a data da destinarsi.
verolenny
27-04-2009, 15:23
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1973382
Non ho voglia di andare a ritroso e quotare tutti i miei messaggi in cui sostenevo che si devono chiudere le partita quandio si ha l'occasione.
E l'1 vs 1 con il portiere è un'occasione, la più grande.
Non andremo in Uefa per questo...
juninho85
27-04-2009, 15:39
già...parli dell'occasione di cossu,di matri che la tira in bocca a mirante oppure dopo la sgroppata torna a ritroso...cazzarola con una punta da 20 gol a stagione(un divaio segone qualunque)saremmo da 4o posto :cry:
già...parli dell'occasione di cossu,di matri che la tira in bocca a mirante oppure dopo la sgroppata torna a ritroso...cazzarola con una punta da 20 gol a stagione(un divaio segone qualunque)saremmo da 4o posto :cry:
Piazzarci il vecchio ronaldo là davanti... Quando gli capitavano quelle palle non le falliva mai.
Dio santo cossu... non segna manco a porta vuota. MAtri poi... ha segnato perchèp ha preso male il pallone. Se solo avesse il fiuto di Tovalieri...
abbiamo sofferto anche la pioggia penso, che poi Matri come tiratore sia scadente lo si era capito, il coraggio di recuperare una partita gia persa è da aprezzare, ma canini è un buon marcatore ma i giochetti da ultimo uomo deve lasciarli a qualcun altro, fichè una squadra non ti pressa non si vedono le lacune tecniche.
era un ottima occasione...con il palermo spero allegri riveda qualcosa...
noi un qualunque divaio lo abbiamo...ma si è arenato da un bel pò, svolge il compitino e non sfrutta mai la sua altezza. Forse è meglio che se ne vada all'inter prima possibile.
Piazzarci il vecchio ronaldo là davanti... Quando gli capitavano quelle palle non le falliva mai.
Dio santo cossu... non segna manco a porta vuota. MAtri poi... ha segnato perchèp ha preso male il pallone. Se solo avesse il fiuto di Tovalieri...
ahaha mi hai rubato il pensiero, stavo per citare il buon vecchio tovalieri anche io...un vero rapace da aria di rigore..
cossu se avesse un pò di convinzione in più farebbe una caterva di gol ha paura di tirare e spesso quando è costretto lo fa solo perchè non ha altra scelta.
juninho85
27-04-2009, 16:00
abbiamo sofferto anche la pioggia penso, che poi Matri come tiratore sia scadente lo si era capito, il coraggio di recuperare una partita gia persa è da aprezzare, ma canini è un buon marcatore ma i giochetti da ultimo uomo deve lasciarli a qualcun altro, fichè una squadra non ti pressa non si vedono le lacune tecniche.
era un ottima occasione...con il palermo spero allegri riveda qualcosa...
noi un qualunque divaio lo abbiamo...ma si è arenato da un bel pò, svolge il compitino e non sfrutta mai la sua altezza. Forse è meglio che se ne vada all'inter prima possibile.
mi duole dirlo ma anch'io sto iniziarlo a pensarla così...avanti con matri,per ora è lui il nostro futuro
mi duole dirlo ma anch'io sto iniziarlo a pensarla così...avanti con matri,per ora è lui il nostro futuro
se è lui il nostro futuro addio...mi spiace ma abbiamo bisogno di una punta vera, forte in area che giochi da sponda quando serve...le occasioni le abbiamo, quando ne avevamo una a partita era sempre gol...ora non vuole entrare.
ma jedà si è fatto male o era squalificato?bho, ad un certo punto della partita l'avrei inserito..visto come erano stanchi i ragazzi...
juninho85
27-04-2009, 16:08
jeda,miseriaccia burrinca,aveva la febbre
io spero sempre in quel meggiorini,peccato di sia poratti di mezzo anche qui :muro:
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