Moorestown: architettura Atom per gli smartphone

Con la prima architettura SoC della famiglia Atom, specificamente ottimizzata per abbinare potenza a consumi ridotti, Intel mira ad entrare nel mercato delle soluzioni smartphone
di Paolo Corsini pubblicata il 05 Maggio 2010, alle 17:15 nel canale TelefoniaIntelAtom
Nella giornata odierna Intel ha ufficialmente presentato la propria nuova architettura della famiglia Atom, meglio nota con il nome in codice di Moorestown. Si tratta della prima soluzione SoC, System on a Chip, della famiglia Atom destinato all'utilizzo in sistemi MID e Smartphone.
Alla base di questa nuova architettura il connubio tra il processore Intel Atom della serie X6xx, noto con il nome in codice di Lincroft, il platform controller hub MP20 (nome in codice Langwell) e il Mixel Signal IC (MSIC) conosciuto con il nome in codice di Briertown.
Lincroft, costruito con tecnologia a 45 nanometri e dotato di 140 milioni di transistor al proprio interno, integra CPU, GPU e memory controller. La tecnologia produttiva utilizzata è differente rispetto a quella scelta per processori desktop: Intel si è infatti servita di un processo specifico che ottimizza il consumo a scapito di una lieve penalizzazione prestazionale.
Langwell integra tutti i componenti della piattaforma Moorestown che non sono presenti all'interno del chip Lincroft. Troviamo quindi logica di gestione di due videocamere, una sino a 5 megapixel e la seconda con risoluzione VGA quale massimo, il controller USB 2.0, la logica di gestione della connessione video HDMI e il controller NAND. Questo chip è costruito con tecnologia a 65 nanometri dalla taiwanese TSMC, primo frutto dell'accordo stretto in precedenza tra le due aziende.
Briertown è l'architettura responsabile per l'ottimale gestione del consumo complessivo del sistema, la ricarica delle batterie e la gestione degli input provenienti dallo schermo touch. Accanto questo chip troviamo un quarto componente, fornito da terze parti, per la gestione delle trasmissioni radio sia con tecnologia WiFi sia con quelle 3G. A chiudere la memoria, che non è integrata nel package del chip così come avviene per architetture concorrenti sviluppate per sistemi smartphone in commercio ma che è su chip dedicato.
La reale novità di questa serie di prodotti è data dall'ambito di utilizzo di riferimento, quella dei sistemi smartphone e anche tablet. Si tratta di dispositivi che stanno conoscendo una crescente diffusione sul mercato e che necessitano di un buon connubio tra potenza elaborativa e elevata autonomia con alimentazione a batteria. In origine le soluzioni Atom avevano anche questa tipologia di prodotti quale target di riferimento, ma l'assenza di ottimizzazioni specifiche per il risparmio energetico nell'utilizzo su smartphone ne ha di fatto limitato l'adozione alle soluzioni netbook e nettop.
Quando vedremo i primi smartphone in commercio basati su questa architettura? Presumibilmente a partire dalla seconda metà dell'anno, alla luce del fatto che sono disponibili reference design funzionanti basati su Moorestown. Per il 2011 Intel ha promesso il debutto di Medfield, evoluzione a 32 nanometri di Moorestown che integrerà in un singolo chip i componenti di Lincroft e Langwell così da ridurre le dimensioni complessive e la complessità di design della piattaforma sviluppata dai vari partner OEM.