Apple rischia multa da miliardi di euro da UE per evasione fiscale [AGGIORNATO]

Apple rischia multa da miliardi di euro da UE per evasione fiscale [AGGIORNATO]

Attesa per oggi (30 agosto) la sentenza della Commissione Europea che potrebbe stabilire una multa record da miliardi di euro a carico della casa di Cupertino. Oggetto di indagine gli accordi con il governo irlandese che hanno consentito ad Apple di sfruttare un regime fiscale agevolato.

di pubblicata il , alle 10:29 nel canale Apple
Apple
 

AGGIORNAMENTO ore 12:50: Come preannunciato nelle scorse ore, la Commissione Europa ha stabilito che Apple dovrà corrispondere all'Irlanda 13 miliardi di euro per le tasse non pagate

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La casa di Cupertino corre il rischio di ricevere una multa da miliardi di euro - secondo il Financial Times -  da parte dell'Unione Europea per evasione fiscale. La vicenda è legata ai presunti accordi stipulati tra Apple e l'Irlanda per sfruttare benefici fiscali in cambio della promessa di creare nuovi posti di lavoro.

L'Irlanda non avrebbe rispettato le norme fiscali internazionali accordando un trattamento privilegiato ad Apple, un comportamento che ha fatto partire le indagini della Commissione Europea nel 2014. Se l'inchiesta della Commissione Europea si concluderà, come sembra, con l'applicazione della multa sopra citata, si tratterebbe della sanzione fiscale più elevata comminata ad un'azienda a livello europeo.

Nello specifico, il comportamento contestato all'Irlanda riguarda l'applicazione ad Apple dell'aliquota fiscale prevista per le società - normalmente pari al 12,5% - in misura ridotta, ovvero inferiore al 2%. Un comportamento che non rispetta la normativa dell'Unione Europea in base alla quale le autorità fiscali nazionali non possono accordare benefici a singole aziende, mettendo sostanzialmente in atto un aiuto di Stato non consentito. Secondo le autorità dell'Unione Europea, gli accordi illeciti con il governo irlandese hanno permesso ad Apple di ridurre al minimo gli addebiti fiscali in Irlanda nel 1991 e nel 2007. 

Nella giornata di oggi (30 agosto) è attesa la sentenza dell'Unione Europea che concluderà un'inchiesta durata tre anni: il Commissario Antitrust della UE, Margrethe Vestager, fornirà una prima stima delle tasse non corrisposte da Apple grazie agli accordi di favore ottenuti, ma saranno le autorità fiscali irlandesi a determinare, successivamente, l'esatto ammontare delle tasse non versate. Apple e l'Irlanda hanno respinto le accuse e si sono già dette pronte ad impugnare la sentenza presentando appello in caso di pronuncia avversa.

Nel frattempo, il caso contribuisce a far crescere la tensione l'Unione Europea e gli Stati Uniti, che hanno invitato le autorità europee ad abbandonare il caso; il Ministero del Tesoro statunitense ha accusato la Commissione Europea di essere diventata una vera e propria ''autorità fiscale sovranazionale'' che ha messo in pericolo gli accordi internazionali sulla riforma fiscale con l'aggressiva politica di controllo.

Il caso di Apple, anche alla luce del presunto ammontare della sanzione, è quello più rilevante, ma non sono mancati episodi simili. Si ricorda, ad esempio, che la Commissione Europea ha disposto alla fine del 2015 l'obbligo a carico dell'Olanda e del Lussemburgo di recuperare, ciascuna, 20-30 milioni di euro per i vantaggi fiscali accordati rispettivamente a Starbucks e Fiat - procedimenti giudiziari al momento in fase di appello.  Non resta che attendere la pronuncia della Commissione Europea che dovrebbe arrivare nelle prossime ore, per stabilire se la multa sarà effettivamente comminata ad Apple ed a quanto ammonterà. 

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