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View Full Version : PROGRAMMATORI E CRISI ECONOMICA


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3nigma666
07-07-2005, 16:40
no ragazzi ho esame domani di statistica... no va bene la misura di probabgilita di Laplace dove Probabilita = casi favorevoli (tegole in testa) / tutte le tegole cadute) ,ma bisogna considerare le Variabili casuali Univariate con Legge di Bernoulli dove X è uniformemente distribuito rispetto a Ber(1,p) con p appartenente a (0,1) .
di conseguenza

associo a:

0 se la tegola non mi colpisce
1 se mi piglia in pieno


quindi

valore | peso probabilita
0 -------> 1/2
1 -------> 1/2

da questo si evince che ongi volta che esci di casa una tegola su due casca sulla tua capoccia!

:D


fa piu male una tegola che una bomba (dai si sdrammattizza non atttaccatemi)

fek
07-07-2005, 17:17
io sono ancora al secondo capitolo delle dispense di metodi statistici (che darò in autunno) :stordita:
ma comunque il post anche se non del tutto scorretto in teoria, e anche se non traspare, era scritto in tono burlesco e sdrammatizzante (data la situazione) per cui dont worry be jappy :D :D

Tranquillo, sto sdrammatizzando anch'io, perche' tanto ormai qui e' passata e stai sicuro che io per un po' in Italia non ci torno... :D

Next stop: Rome.

3nigma666
07-07-2005, 17:26
gia purtroppo temo anche io che la prossima tocchi a roma... speriamo bene ...

anx721
07-07-2005, 17:33
gia purtroppo temo anche io che la prossima tocchi a roma... speriamo bene ...


:tie:

3nigma666
07-07-2005, 19:53
mi tocco i maroni anche io..perke io sono di roma (nato li) e la amo profondamente come citta..

Gica78R
07-07-2005, 20:03
mi tocco i maroni anche io..perke io sono di roma (nato li) e la amo profondamente come citta..
Io a Roma ci vado quasi soltanto per fare qualche esame all'Universita' (molto raramente, quindi), ma credo proprio che staro' alla larga dalla metropolitana per un bel po' di tempo. In fin dei conti, la distanza tra la stazione Termini e la facolta' di ingegneria e' di un paio di km al massimo, quindi me la faccio volentieri a piedi (veramente dall'11 settembre 2001 ad oggi, la metro la avro' presa si e no 10/15 volte). Camminare fa bene...

Gica

Unrue
08-07-2005, 16:08
Tutti vogliono fare gli informatici o gli ingegneri. Una volta erano le facolta' poi a selezionare. Ora, con i nuovi ordinamenti, bene o male quasi tutti sono in grado di prendere uno straccio di laurea. Ma non tutti sono in grado di essere davvero "preparati".

Tutti vorrebbero essere ingegneri, ma non credo che siano moltisismi ad iscriversi, o meglio sono mooolti di piu' quelli che si iscrivono a legge o ad economia. Io penso che il problema è dato anche dal fatto che molti laureati sono poco propensi a muoversi, nel senso che pretenderebbero di trovare il lavoro sotto casa. Una laurea, molto difficilmente ti fa trovare lavoro nella zona in cui vivi, a meno che nonsei in una grande città. Se allarghiamo le nostre vedute anche all'estero vedrete che le possibilità di lavoro aumentano moltissimo. Per quanto riguarda il discorso dei laureati non preparati, che sono molti , sopratutto quelli che hanno una laurea triennale, vorrei puntualizzare che la poca preparazione acquisita non è tutta colpa loro, ma della stessa struttura dell'università. Fare tre esami in due mesi, studiando concetti difficili ma fondamentali non serve a nulla, perchè si tendono a dimenticare molto presto purtroppo. Invece se si fanno 5 esami l'anno, in cui uno le cose le studia per un anno intero, allora si che i concetti rimangono.

gokan
09-07-2005, 12:14
Ad esempio, questo screen di burnout 4
http://xboxmedia.ign.com/xbox/image/article/631/631124/burnout-revenge-20050705094341441.jpg

potrebbe essere un immagine "in game"? Io ho i miei dubbi che con la ps2 (ma anche con la xbox) si possano ottenere effetti simili, voi che ne dite? Ci hanno dato sotto con fotoshop quelli della criterion?
Da parte mia non mi fido più degli screen, preferisco un video, almeno forse sono più veritieri :)

VICIUS
09-07-2005, 12:27
Ad esempio, questo screen di burnout 4

potrebbe essere un immagine "in game"? Io ho i miei dubbi che con la ps2 (ma anche con la xbox) si possano ottenere effetti simili, voi che ne dite? Ci hanno dato sotto con fotoshop quelli della criterion?
Da parte mia non mi fido più degli screen, preferisco un video, almeno forse sono più veritieri :)
Secondo me non è realtime. L'antialiasing dei cavi mi sembra troppo "buono" anche per una scheda video di ultima generazione.

ciao ;)

mjordan
09-07-2005, 12:55
Invece se si fanno 5 esami l'anno, in cui uno le cose le studia per un anno intero, allora si che i concetti rimangono.

Una volta con il vecchio ordinamento per fare 5 esami (almeno quelli del biennio) mediamente ce ne volevano 2 di anni. :asd:
E comunque non rimane lo stesso, tranquillo.

Gica78R
09-07-2005, 13:03
Una volta con il vecchio ordinamento per fare 5 esami (almeno quelli del biennio) mediamente ce ne volevano 2 di anni. :asd:

Pure tre :D

mjordan
09-07-2005, 13:15
La qualità della foto mi sembra troppo scarsa per poter giudicare...

anx721
09-07-2005, 13:19
Ad esempio, questo screen di burnout 4
potrebbe essere un immagine "in game"? Io ho i miei dubbi che con la ps2 (ma anche con la xbox) si possano ottenere effetti simili, voi che ne dite? Ci hanno dato sotto con fotoshop quelli della criterion?
Da parte mia non mi fido più degli screen, preferisco un video, almeno forse sono più veritieri :)


penso che certe immagini possano essere "ibride", ad esempio a volte le luci, in parte, possono essere "precalcolate" e inserite già nelle texture, e non calcolate all'istante durante l'animazione.

mjordan
09-07-2005, 13:22
Pure tre :D

:asd: Già... :asd:
Mi sono mantenuto conservativo ... :asd:
Mettici Analisi 1, Analisi 2, Fisica 1 e 2, Algebra e Geometria e stai apposto per il prossimo triennio :asd:

Unrue
09-07-2005, 15:35
Pure tre :D

Ovvia su , adesso non esagerate. Se ci mettete tre anni per fare 5 esami, quanti vi ce ne vuole per farne 30? Per quanto riguarda il discorso che rimane tutto a mente, vorrei fare una precisazione. E' chiaro che il singolo teorema, o la singola dimostrazione è impossibile ricordarsela a distanza di anni, ma l'importante è che uno si ricordi i concetti fondamentali, e secondo me quelli che escono dal vechcio ordinamento se le ricordano meglio di uno che esce dal nuovo, perchè ci hanno sbattuto il capo per anni, non possono essersi dimenticati tutto!

MSciglio
09-07-2005, 15:45
Ovvia su , adesso non esagerate. Se ci mettete tre anni per fare 5 esami, quanti vi ce ne vuole per farne 30? Per quanto riguarda il discorso che rimane tutto a mente, vorrei fare una precisazione. E' chiaro che il singolo teorema, o la singola dimostrazione è impossibile ricordarsela a distanza di anni, ma l'importante è che uno si ricordi i concetti fondamentali, e secondo me quelli che escono dal vechcio ordinamento se le ricordano meglio di uno che esce dal nuovo, perchè ci hanno sbattuto il capo per anni, non possono essersi dimenticati tutto!

Sarò un caso a parte ma io non ricordo assolutamente nulla di quello che ho studiato. Nemmeno i nomi degli argomenti!

anx721
09-07-2005, 16:01
Cipo che è importante è sapere di cosa si sta parlando, essere in grado di reperire le informazioni e di comprendere le cose in breve tempo. Anche io non mi ricordo i teoremi di analisi o di calcolo delle probabilità, pero se riprendo i libri o gli appunti basta leggere che tutto riaffiora alla mente abbastanza velocemente.

mjordan
09-07-2005, 16:04
Ovvia su , adesso non esagerate. Se ci mettete tre anni per fare 5 esami, quanti vi ce ne vuole per farne 30? Per quanto riguarda il discorso che rimane tutto a mente, vorrei fare una precisazione. E' chiaro che il singolo teorema, o la singola dimostrazione è impossibile ricordarsela a distanza di anni, ma l'importante è che uno si ricordi i concetti fondamentali, e secondo me quelli che escono dal vechcio ordinamento se le ricordano meglio di uno che esce dal nuovo, perchè ci hanno sbattuto il capo per anni, non possono essersi dimenticati tutto!

La media nazionale per la laurea in Ingegneria di 8 anni ti dice niente? Ed è una media... :asd:

Io faccio il vecchio ordinamento. Mi sono rotto il culo con Analisi 1 e 2 per due anni e a parte i concetti fondamentali, non mi ricordo neanche un metodo di integrazione standard. Proprio perche' con il tempo li ho dimenticati. E' tutta roba che alla lunga si dimentica. Non conta quanto ti ci sei rotto il sedere. Sono cose che richiedono allenamento costante. E alla lunga il cervello umano tende a dimenticarle. Oggi, quando studio una formula di una materia, mi basta sapere cosa significa quella serie o quell'integrale. Non mi serve sapere come si risolve. I concetti rimasti nel mio bagaglio (che sono quelli che uso correntemente anche in altre materie) sono proprio basilari e comunque non giustificavano quegli esamoni colossali di matematica che si facevano un tempo. Al mio corso, Analisi Matematica 1 era annuale. All'orale dell'esame totale ho dovuto studiare a mente 101 teoremi con dimostrazione. Ditemi a cosa serve richiedere questi sforzi mentali da emorroidi. A nulla.

mjordan
09-07-2005, 16:06
Cipo che è importante è sapere di cosa si sta parlando, essere in grado di reperire le informazioni e di comprendere le cose in breve tempo. Anche io non mi ricordo i teoremi di analisi o di calcolo delle probabilità, pero se riprendo i libri o gli appunti basta leggere che tutto riaffiora alla mente abbastanza velocemente.

Esatto. Il problema è che vai a rivedere solo la roba che ti serve? ZVogliamo calcolare in percentuale quanta te ne serve rispetto a quella che hai studiato? :D
Mi ci vengono le lacrime agli occhi se ci penso.

mjordan
09-07-2005, 16:08
Sarò un caso a parte ma io non ricordo assolutamente nulla di quello che ho studiato. Nemmeno i nomi degli argomenti!

Non penso sei un caso particolare. E' stato dimostrato anche scientificamente che il cervello dimentica tutto ciò che non si usa. :D E di roba che non si usa ne abbiamo studiata fin troppa :cry:

Come dice Fek, quasi quasi gli chiedo un risarcimento danni per avermi fatto uscire scemo su cose che neanche mi servono a una mazza. :mad:

Johnn
09-07-2005, 16:19
Penso che l'utilità di imparare decine di teoremi e dimostrazioni sia non tanto quella del teorema fine a se stesso, ma al metodo che c'è dietro (banalmente: il teorema di Pitagora lo applico a 10 triangoli ed è vero, ma ho cmq bisogno di una dim.), quindi entrare nella mentalità "scientifica"; per la conoscenza dei vari tipi di dimostrazione, e penso non ultimo come si affronta un problema "difficiile", quale può essere quello di riuscirsi ad imparare molte cose anche non perfettamente ( :asd: ) comprese.

Johnn
09-07-2005, 16:25
Sono d'accordo che soprattutto ad ing alle volte si esagera.


P.S. Ma io ho scelto informatica :Prrr:

Unrue
09-07-2005, 16:25
La media nazionale per la laurea in Ingegneria di 8 anni ti dice niente? Ed è una media... :asd:

Non mi serve sapere come si risolve. I concetti rimasti nel mio bagaglio (che sono quelli che uso correntemente anche in altre materie) sono proprio basilari e comunque non giustificavano quegli esamoni colossali di matematica che si facevano un tempo. Al mio corso, Analisi Matematica 1 era annuale. All'orale dell'esame totale ho dovuto studiare a mente 101 teoremi con dimostrazione. Ditemi a cosa serve richiedere questi sforzi mentali da emorroidi. A nulla.

So benissimo quale è la media di anni per laurearsi ad ingegneria, e so benissimo quanto sono pesanti gli esami citati, quello che volevo dire io è che se uno impiega 3 anni per fare 5 esami, per farne 30 gli ci vogliono 18 anni, un po' oltre la media direi! Il fatto di dover studiare 101 teoremi come dici te, è utile eccome. Se di un teorema non ne conosci la dimostrazione, non potrai mai capirlo veramente, perchè non sai quali passaggi e ragionamenti logici sono stati aftti per arrivarci.Il fatto di conoscere la formuletta, non vuol dire assolutamente sapere quel teorema, vuol dire solo saperlo applicare, che è ben diverso.Se poi capiterà anche a noi di formulare un teorema,ne dovremmo dare una dimostrazione.Un ingegnere deve sapere a fondo l'argomento di cui parla, non puo' avere una visione superficiale delle cose. Poi ovviamente si tendono a dimenticare le cose meno importanti, o meglio le cose che si vedono di meno, successivamente. Come fai a dire che questa cosa è importante e quest'altra no? Quali parametri di giudizio utilizzi? i concetti che sembra non si rivedano negli altri esami ci sono come, solo piu' nascosti, o detto in un'altro modo, ma questo lo saprai sicuramente, in quanto , da quanto ho capito, tu sei già laureato( beato te) . Ciao ciao :)

Unrue
09-07-2005, 16:30
Esatto. Il problema è che vai a rivedere solo la roba che ti serve? ZVogliamo calcolare in percentuale quanta te ne serve rispetto a quella che hai studiato? :D
Mi ci vengono le lacrime agli occhi se ci penso.

Vedi, il problema è che sai cosa ti serve dopo aver trovato lavoro, non prima. Durante gli studi, come puoi dire quello che servirà e quello che non servirà? Poi comunque io sono dell'opinione che piu' cultura entra e meglio è, vuol dire essere piu' preparati ad affrontare quello che la vità ci riserverà.

mjordan
09-07-2005, 16:43
So benissimo quale è la media di anni per laurearsi ad ingegneria, e so benissimo quanto sono pesanti gli esami citati, quello che volevo dire io è che se uno impiega 3 anni per fare 5 esami, per farne 30 gli ci vogliono 18 anni, un po' oltre la media direi! Il fatto di dover studiare 101 teoremi come dici te, è utile eccome. Se di un teorema non ne conosci la dimostrazione, non potrai mai capirlo veramente, perchè non sai quali passaggi e ragionamenti logici sono stati aftti per arrivarci.Il fatto di conoscere la formuletta, non vuol dire assolutamente sapere quel teorema, vuol dire solo saperlo applicare, che è ben diverso.Se poi capiterà anche a noi di formulare un teorema,ne dovremmo dare una dimostrazione.Un ingegnere deve sapere a fondo l'argomento di cui parla, non puo' avere una visione superficiale delle cose. Poi ovviamente si tendono a dimenticare le cose meno importanti, o meglio le cose che si vedono di meno, successivamente. Come fai a dire che questa cosa è importante e quest'altra no? Quali parametri di giudizio utilizzi? i concetti che sembra non si rivedano negli altri esami ci sono come, solo piu' nascosti, o detto in un'altro modo, ma questo lo saprai sicuramente, in quanto , da quanto ho capito, tu sei già laureato( beato te) . Ciao ciao :)


Guarda, anche io ero un purista come te. Poi ho cominciato a capire che alle volte l'ignoranza è un bene. Sopratutto quando mi sono cominciato a rompere le palle di studiare sempre e tanto per cose che andavano perse nell'oblio quando avrei potuto cominciare a lavorare. Nel senso che un ingegnere è un ingegnere. Un fisico è un fisico e un matematico è un matematico. Punto. I matematici ci hanno dimostrato dei concetti dicendoci "applicali perche' funzionano". Io come ingegnere se capisco perche funzionano o mi baso sul fatto che "funzionano e basta" non mi cambia una ceppa. Ci ho messo una vita a comprendere questo concetto ma alla fine ce l'ho fatta. Anche io ero uno che pensava che bisognava sapere tutto. Oggi per creare un programma in Java, non mi serve sapere come funziona la VM Java. Lo stesso discorso vale per le formule matematiche. Per il discorso della mentalità scientifica sono d'accordo in pieno. Ciò non toglie che per acquisire una mentalità scientifica basti insegnare un metodo, non fare uscire le emorroidi alla gente. Il discorso che fai per fare 30 esami non fila. Gli esami del biennio sono molto piu' selettivi degli altri del triennio. Al biennio i professori sono piu' rompi balle mentre al triennio sono piu' malleabili. Quindi metterci3 anni per fare 5 esami del biennio non significa impiegare 18 anni per farne 30. Anche perchè poi gli esami successivi sono applicazioni dei concetti appresi nel biennio, dove un integrale doppio che ti ha fatto perdere 10 anni di vita non lo rivedrai mai piu'.

mjordan
09-07-2005, 16:46
Vedi, il problema è che sai cosa ti serve dopo aver trovato lavoro, non prima. Durante gli studi, come puoi dire quello che servirà e quello che non servirà? Poi comunque io sono dell'opinione che piu' cultura entra e meglio è, vuol dire essere piu' preparati ad affrontare quello che la vità ci riserverà.

Perchè durante gli studi acquisisco consapevolezza di quello che serve e cio' che non serve. Parlo con gente che continuamente ti dice che tutto quello che hai studiato non serve a una mazza. Il lavoro è un mondo pratico. L'università è un mondo di ricerca. Se vuoi fare il ricercatore fa per te. Se vuoi fare il lavoratore, non hai imparato nulla. Possono confermare le persone che quotidianamente lavorano. Saper leggere un integrale e una serie è importante. Saperla risolvere un po meno.

Unrue
09-07-2005, 16:54
Guarda, anche io ero un purista come te. Poi ho cominciato a capire che alle volte l'ignoranza è un bene. Sopratutto quando mi sono cominciato a rompere le palle di studiare sempre e tanto per cose che andavano perse nell'oblio quando avrei potuto cominciare a lavorare. Nel senso che un ingegnere è un ingegnere. Un fisico è un fisico e un matematico è un matematico. Punto. I matematici ci hanno dimostrato dei concetti dicendoci "applicali perche' funzionano". Io come ingegnere se capisco perche funzionano o mi baso sul fatto che "funzionano e basta" non mi cambia una ceppa. Ci ho messo una vita a comprendere questo concetto ma alla fine ce l'ho fatta. Anche io ero uno che pensava che bisognava sapere tutto. Oggi per creare un programma in Java, non mi serve sapere come funziona la VM Java. Lo stesso discorso vale per le formule matematiche. Per il discorso della mentalità scientifica sono d'accordo in pieno. Ciò non toglie che per acquisire una mentalità scientifica basti insegnare un metodo, non fare uscire le emorroidi alla gente. Il discorso che fai per fare 30 esami non fila. Gli esami del biennio sono molto piu' selettivi degli altri del triennio. Al biennio i professori sono piu' rompi balle mentre al triennio sono piu' malleabili. Quindi metterci3 anni per fare 5 esami del biennio non significa impiegare 18 anni per farne 30. Anche perchè poi gli esami successivi sono applicazioni dei concetti appresi nel biennio, dove un integrale doppio che ti ha fatto perdere 10 anni di vita non lo rivedrai mai piu'.

Mi dispiace ma non sono affatto d'accordo. Un ingegnere quando utilizza una cosa, non puo' utilizzarla e basta, senza avere una minima idea di come funzioni e perchè funzioni. questo discorso lo fa l'utente finale, che usa una cosa senza sapere una mazza di quello che c'e' dietro per farla funzionare. Se sai come funzione e sopratutto perchè funziona, puoi utilizzarla al meglio e volendo anche migliorarla. Comunque ti dico una cosa, io sono del nuovo ordimamento sfortunatamente. Escono persone con la laurea che non sanno un'emerita mazza,e che hanno la facoltà di chiamarsi ingegneri :doh: al vecchio ordinamento, dopo 10 anni di studi,non credo che uno non sapesse niente alla fine, sono molto piu' preparati di noi.
(PS: non ho ancora capito se sei già laureato o no :) )

MSciglio
09-07-2005, 16:59
So benissimo quale è la media di anni per laurearsi ad ingegneria, e so benissimo quanto sono pesanti gli esami citati, quello che volevo dire io è che se uno impiega 3 anni per fare 5 esami, per farne 30 gli ci vogliono 18 anni, un po' oltre la media direi! Il fatto di dover studiare 101 teoremi come dici te, è utile eccome. Se di un teorema non ne conosci la dimostrazione, non potrai mai capirlo veramente, perchè non sai quali passaggi e ragionamenti logici sono stati aftti per arrivarci.Il fatto di conoscere la formuletta, non vuol dire assolutamente sapere quel teorema, vuol dire solo saperlo applicare, che è ben diverso.Se poi capiterà anche a noi di formulare un teorema,ne dovremmo dare una dimostrazione.Un ingegnere deve sapere a fondo l'argomento di cui parla, non puo' avere una visione superficiale delle cose. Poi ovviamente si tendono a dimenticare le cose meno importanti, o meglio le cose che si vedono di meno, successivamente. Come fai a dire che questa cosa è importante e quest'altra no? Quali parametri di giudizio utilizzi? i concetti che sembra non si rivedano negli altri esami ci sono come, solo piu' nascosti, o detto in un'altro modo, ma questo lo saprai sicuramente, in quanto , da quanto ho capito, tu sei già laureato( beato te) . Ciao ciao :)

La triste realtà è che se mai nella vita ti servirà uno dei 101 teoremi o le tante altre idiozie propinateci durante il corso di laurea, te le dovrai studiare da 0 come se fosse la prima volta che le vedi. Ovviamente poi qualora ti dovesse servire un teorema o un concetto matematico in ambito lavorativo ti garantisco che della dimostrazione non te ne farai proprio nulla. Leggi la formula e la applichi.

Quello che ritengo molto grave poi è che il processo studio la materia->faccio l'esame->studio la materia->faccio l'esame->... è terribilmente meccanico e non lascia minimamente spazio allo sviluppo di un tuo personale modo di ragionare. Non viene lanciato alcun tipo di sfida che possa stimolare l'intelletto.

Morale della favola entri a 18 anni in questa fabbrica di automi e ti svegli un giorno, nella maggior parte dei casi, 8-9 anni più vecchio e con il cervello che ormai ti si è ridotto ad una banale macchina a stati finiti, annullando l'ingegno e l'intelligenza pura.

Unrue
09-07-2005, 17:00
Perchè durante gli studi acquisisco consapevolezza di quello che serve e cio' che non serve. Parlo con gente che continuamente ti dice che tutto quello che hai studiato non serve a una mazza. Il lavoro è un mondo pratico. L'università è un mondo di ricerca. Se vuoi fare il ricercatore fa per te. Se vuoi fare il lavoratore, non hai imparato nulla. Possono confermare le persone che quotidianamente lavorano. Saper leggere un integrale e una serie è importante. Saperla risolvere un po meno.

Ma ti ripeto, dipende da che lavoro farai. Non puoi venirmi a dire che di tutto quello che si studia non serve nulla. Un'ingegnere che fa un progetto, lo userà qualche concetto già visto? L'università è un mondo di teorie, il vero lavoro è la pratica. Ma teoria e pratica vanno a braccetto, nessuno sopravvive senza l'altro.

MSciglio
09-07-2005, 17:01
Mi dispiace ma non sono affatto d'accordo. Un ingegnere quando utilizza una cosa, non puo' utilizzarla e basta, senza avere una minima idea di come funzioni e perchè funzioni. questo discorso lo fa l'utente finale, che usa una cosa senza sapere una mazza di quello che c'e' dietro per farla funzionare. Se sai come funzione e sopratutto perchè funziona, puoi utilizzarla al meglio e volendo anche migliorarla. Comunque ti dico una cosa, io sono del nuovo ordimamento sfortunatamente. Escono persone con la laurea che non sanno un'emerita mazza,e che hanno la facoltà di chiamarsi ingegneri :doh: al vecchio ordinamento, dopo 10 anni di studi,non credo che uno non sapesse niente alla fine, sono molto piu' preparati di noi.
(PS: non ho ancora capito se sei già laureato o no :) )

Ti sbagli, se ci sono stati 10 anni ti garantisco che tutta questa preparazione non c'è! Starci tanto non è sinonimo di voler appronfondire l'argomento... è che (parlo in generale) non hanno proprio voglia di studiare!

Unrue
09-07-2005, 17:04
Ovviamente poi qualora ti dovesse servire un teorema o un concetto matematico in ambito lavorativo ti garantisco che della dimostrazione non te ne farai proprio nulla. Leggi la formula e la applichi.

Quello che ritengo molto grave poi è che il processo studio la materia->faccio l'esame->studio la materia->faccio l'esame->... è terribilmente meccanico e non lascia minimamente spazio allo sviluppo di un tuo personale modo di ragionare. Non viene lanciato alcun tipo di sfida che possa stimolare l'intelletto.

Morale della favola entri a 18 anni in questa fabbrica di automi e ti svegli un giorno, nella maggior parte dei casi, 8-9 anni più vecchio e con il cervello che ormai ti si è ridotto ad una banale macchina a stati finiti, annullando l'ingegno e l'intelligenza pura.

E' vero, la dimostrazione serve solo in ambito universitario, ma è indispensabile per capire a fondo un concetto matematico, per questo ci fanno due balls cosi' . Riguardo la visione meccanica dell'università che hai, in parte è vero, pero' è l'unico modo per verificare le reali conoscenze di una persona. tanto poi ci pensa il mondo del lavoro a darci sfide di continuo.

Unrue
09-07-2005, 17:07
Ti sbagli, se ci sono stati 10 anni ti garantisco che tutta questa preparazione non c'è! Starci tanto non è sinonimo di voler appronfondire l'argomento... è che (parlo in generale) non hanno proprio voglia di studiare!

Credo che quest'affermazione scatenerà le ire di molte persone. Preparati :p Ci stanno tanto non per approfondire l'argomento, ma per capirlo, perchè sono tanti e difficili. All'estero ci mettono molto tempo meno di noi per laurearsi allora tre sono le cose: siamo noi asini, o gli altri geni, o hanno facoltà molto migliori della nostra. Che siano migliori si sa(in fatto di strutture), ma le cose da studiare sono sempre quelle. Come lo spieghi che impiegano meno tempo?

( ancora PS: mi dici se sei già laureato o no? :) :) )

MSciglio
09-07-2005, 17:16
Credo che quest'affermazione scatenerà le ire di molte persone. Preparati :p Ci stanno tanto non per approfondire l'argomento, ma per capirlo, perchè sono tanti e difficili. All'estero ci mettono molto tempo meno di noi per laurearsi allora tre sono le cose: siamo noi asini, o gli altri geni, o hanno facoltà molto migliori della nostra. Che siano migliori si sa(in fatto di strutture), ma le cose da studiare sono sempre quelle. Come lo spieghi che impiegano meno tempo?

( ancora PS: mi dici se sei già laureato o no? :) :) )

Non lo avevi chiesto a me se sono laureato :)
Ad ogni modo sono ing. informatico.

Ho specificato "in generale" nel mio post. Parlo per la stragrande maggioranza che ho potuto vedere con i miei occhi. Tralasciamo le persone con problemi famigliari e/o economici.
Gli altri sono semplicemente svogliati e preferiscono spassarsela piuttosto che studiare.
Ovviamente sono scelte di vita che non metto affatto in discussione.... ma gentilmente non mi venire a dire che chi ci sta 10 anni è più preparato di me perchè ci sono stato 5 anni :)

All'estero ci stanno meno perchè non gli riempiono la testa di sciocchezze come in Italia. E il bello è che non sono certo meno preparati degli italiani!

fek
09-07-2005, 17:16
La media nazionale per la laurea in Ingegneria di 8 anni ti dice niente? Ed è una media... :asd:

Io faccio il vecchio ordinamento. Mi sono rotto il culo con Analisi 1 e 2 per due anni e a parte i concetti fondamentali, non mi ricordo neanche un metodo di integrazione standard. Proprio perche' con il tempo li ho dimenticati. E' tutta roba che alla lunga si dimentica. Non conta quanto ti ci sei rotto il sedere. Sono cose che richiedono allenamento costante. E alla lunga il cervello umano tende a dimenticarle. Oggi, quando studio una formula di una materia, mi basta sapere cosa significa quella serie o quell'integrale. Non mi serve sapere come si risolve. I concetti rimasti nel mio bagaglio (che sono quelli che uso correntemente anche in altre materie) sono proprio basilari e comunque non giustificavano quegli esamoni colossali di matematica che si facevano un tempo. Al mio corso, Analisi Matematica 1 era annuale. All'orale dell'esame totale ho dovuto studiare a mente 101 teoremi con dimostrazione. Ditemi a cosa serve richiedere questi sforzi mentali da emorroidi. A nulla.


Ma gli esami che hai dato all'uni ti hanno insegnato a comprendere anche i procedimenti e non solo le formule finali qualora ti fosse necessario.

Anch'io faccio grossa fatica quando mi trovo di fronte un'integrale un po' ostico, ma ho un'idea di che cosa si stia parlando. Ora sto studiando per conto mio la matematica alla base dei filtri digitali, nelle prime pagine non mi ricordavo assolutamente nulla, ma pian piano ho ricostruito i concetti che mi interessavano sulla base dei metodi che ho imparato ad ingegneria.

Non sono importanti i concetti imparati e dimenticati, ma la forma mentis e il metodo che si e' sviluppato.

MSciglio
09-07-2005, 17:19
Ma gli esami che hai dato all'uni ti hanno insegnato a comprendere anche i procedimenti e non solo le formule finali qualora ti fosse necessario.

Anch'io faccio grossa fatica quando mi trovo di fronte un'integrale un po' ostico, ma ho un'idea di che cosa si stia parlando. Ora sto studiando per conto mio la matematica alla base dei filtri digitali, nelle prime pagine non mi ricordavo assolutamente nulla, ma pian piano ho ricostruito i concetti che mi interessavano sulla base dei metodi che ho imparato ad ingegneria.

Non sono importanti i concetti imparati e dimenticati, ma la forma mentis e il metodo che si e' sviluppato.

Questo dipende da persona a persona. Nel mio caso ti assicuro che se incontro un argomento già studiato è come se lo vedessi per la prima volta!

fek
09-07-2005, 17:20
Questo dipende da persona a persona. Nel mio caso ti assicuro che se incontro un argomento già studiato è come se lo vedessi per la prima volta!

Sono ragionevolmente sicuro che se non lo avessi mai visto prima faresti molta piu' fatica a ristuadiarlo. E' naturale che sia cosi'.

Unrue
09-07-2005, 17:27
Non lo avevi chiesto a me se sono laureato :)
Ad ogni modo sono ing. informatico.

Ho specificato "in generale" nel mio post. Parlo per la stragrande maggioranza che ho potuto vedere con i miei occhi. Tralasciamo le persone con problemi famigliari e/o economici.
Gli altri sono semplicemente svogliati e preferiscono spassarsela piuttosto che studiare.
Ovviamente sono scelte di vita che non metto affatto in discussione.... ma gentilmente non mi venire a dire che chi ci sta 10 anni è più preparato di me perchè ci sono stato 5 anni :)

All'estero ci stanno meno perchè non gli riempiono la testa di sciocchezze come in Italia. E il bello è che non sono certo meno preparati degli italiani!

Scusa, ho fatto un po' di casino con i post :)
Non sto dicendo che chi ci ha messo dieci anni è piu' preparato! Se te ci hai messo cinque anni complimenti. Quello che volevo dire è che se uno impiega 10 anni è per due motivi: o se la vuole spassare come dici te, o perchè impiega piu' tempo ad apprendere i concetti. A parte ch enon capisco cosa ci sia da spassarsela. Se uno perde tempo all'università sono tutti anni in piu' che dovra lavorare. Un conto è uscire laureati a 25 anni, un'altro a 30. Ps: posso chiederti che lavoro fai?

MSciglio
09-07-2005, 17:36
Scusa, ho fatto un po' di casino con i post :)
Non sto dicendo che chi ci ha messo dieci anni è piu' preparato! Se te ci hai messo cinque anni complimenti. Quello che volevo dire è che se uno impiega 10 anni è per due motivi: o se la vuole spassare come dici te, o perchè impiega piu' tempo ad apprendere i concetti. A parte ch enon capisco cosa ci sia da spassarsela. Se uno perde tempo all'università sono tutti anni in piu' che dovra lavorare. Un conto è uscire laureati a 25 anni, un'altro a 30. Ps: posso chiederti che lavoro fai?

Per spassarsela intendo dedicarsi ad altre attività certamente più divertenti dello studio, come andartene in vacanza per 3 mesi in estate etc etc.

Per quanto riguarda il lavoro... ne abbiamo parlate qualche pagina fa :) Il programmatore di videogiochi.

mjordan
09-07-2005, 17:43
Mi dispiace ma non sono affatto d'accordo. Un ingegnere quando utilizza una cosa, non puo' utilizzarla e basta, senza avere una minima idea di come funzioni e perchè funzioni. questo discorso lo fa l'utente finale, che usa una cosa senza sapere una mazza di quello che c'e' dietro per farla funzionare. Se sai come funzione e sopratutto perchè funziona, puoi utilizzarla al meglio e volendo anche migliorarla. Comunque ti dico una cosa, io sono del nuovo ordimamento sfortunatamente. Escono persone con la laurea che non sanno un'emerita mazza,e che hanno la facoltà di chiamarsi ingegneri :doh: al vecchio ordinamento, dopo 10 anni di studi,non credo che uno non sapesse niente alla fine, sono molto piu' preparati di noi.
(PS: non ho ancora capito se sei già laureato o no :) )

Secondo questo ragionamento un Ingegnere Elettronico per progettare un processore dovrebbe essere prima un matematico, poi un fisico, poi un informatico, per poi essere un ingegnere elettrico e infine essere un elettronico... Suvvia non scherziamo. Il mondo è complesso. La complessità non è gestibile da un singolo uomo. Nessuno deve sapere tutto. Basta sapere che qualcosa funziona. Non sempre bisogna preoccuparsi delle questioni elementari. Quasi mai. A meno che tu non debba fare il ricercatore, nel qual caso le cose cambiano.

mjordan
09-07-2005, 17:49
E' vero, la dimostrazione serve solo in ambito universitario, ma è indispensabile per capire a fondo un concetto matematico, per questo ci fanno due balls cosi' . Riguardo la visione meccanica dell'università che hai, in parte è vero, pero' è l'unico modo per verificare le reali conoscenze di una persona. tanto poi ci pensa il mondo del lavoro a darci sfide di continuo.

Perchè uno che impara un teorema significa che ha veramente capito un argomento? :D
Quello è il compito dei matematici. I matematici ci domostrano teoremi. I fisici li prendono e ci dimostrano concetti che sappiamo funzionano. Come ingegnere li prendo, assodo che funzionano perchè qualcuno li ha dimostrati, e li uso e basta senza farmi problemi. Quando programmi in C ti preoccupi di sapere come funziona il compilatore? No, a meno che non sei uno che si occupa di compilatori. Il problema dell'università è che vuole insegnare tutto e alla fine non insegna niente. Per il resto MSciglio ti sta rispondendo con quello che voglio dire io. Se non ti fidi di me ok. Lui è una testimonianza di un uomo riuscito :sofico:

Per la laurea, mi mancano 3 esami, quindi non sono laureato. Mi è soltanto bastato per capire che la matematica e la fisica sono una grande cosa. Ma il loro dettaglio la lascio ai matematici e ai fisici.

MSciglio
09-07-2005, 17:59
Il problema dell'università è che vuole insegnare tutto e alla fine non insegna niente. Per il resto MSciglio ti sta rispondendo con quello che voglio dire io. Se non ti fidi di me ok. Lui è una testimonianza di un uomo riuscito :sofico:

Hai ragione, sono proprio riuscito... a buttare 5 anni della mia vita :D

fek
09-07-2005, 18:01
Secondo questo ragionamento un Ingegnere Elettronico per progettare un processore dovrebbe essere prima un matematico, poi un fisico, poi un informatico, per poi essere un ingegnere elettrico e infine essere un elettronico... Suvvia non scherziamo. Il mondo è complesso. La complessità non è gestibile da un singolo uomo. Nessuno deve sapere tutto. Basta sapere che qualcosa funziona. Non sempre bisogna preoccuparsi delle questioni elementari. Quasi mai. A meno che tu non debba fare il ricercatore, nel qual caso le cose cambiano.

Se ho capito bene quello che intende il discorso e' un po' diverso. Cerco di spiegarlo con un esempio.

Hai presente l'effetto di blooming nei giochi che molti spacciano per HDR? Quella specie di alone attorno alle zone luminose.

Immagina di doverlo implementare e parti da zero. Leggi un po' in giro e scopri che e' un filtro gaussiano bidimensionale separabile. Bene, non so che cosa sia un filtro gaussiano bidimensionale sperarabile, ma trovo del codice che lo implementa (la formuletta), ed e' relativamente facile implementarlo, sono addizioni e moltiplicazioni con coefficienti apparentemente casuali che il codice che prendo ad esempio mi mostra.

Bene, implemento l'effetto, funziona, ho il mio effetto di blooming, ma non e' proprio quello che voglio, mi piacerebbe l'alone fosse un po' piu' ampio, un po' meno ampio, mi piacerebbe modificarlo a mio piacimento. Intuisco che quei coefficienti abbiamo qualcosa a che vedere, e' il momento di andare a studiare come si arriva a quei coefficienti per poterli controllare. Allora mi studio che cos'e' una gaussiana, ricordo di aver vagamente studiato qualcosa di simile all'universita'. Ecco, la campana, guardo la formula, non mi ricordo molto, ma piu' o meno so quali passi devo fare per ricavarla. Ecco, ho dei parametri che riconosco, so che quei parametri controllano la forma della campana e i coefficienti che escono dalla formula. Conosco dall'uni il procedimento per diesgnare la gaussiana. L'idea qui e' che proseguo in profondita' nell'argomento fino a quando mi serve, usando le mie basi anche universitarie per comprenderlo. Piu' lo comprendo, piu' controllo ho su come il blooming apparira' nel gioco. Ad un certo punto non ho piu' bisogno di comprendere come si ricavano le proprieta' statistiche di una gaussiana, mi basta quello che so per quello che mi serve e mi fermo.

E' chiaro il discorso? Conoscere l'argomento puo' servirti per controllare meglio la formuletta che impari e che usi anche se alla fine si riduce tutto ad una serie di addizioni e moltiplicazioni.

mjordan
09-07-2005, 18:03
Ma gli esami che hai dato all'uni ti hanno insegnato a comprendere anche i procedimenti e non solo le formule finali qualora ti fosse necessario.

Anch'io faccio grossa fatica quando mi trovo di fronte un'integrale un po' ostico, ma ho un'idea di che cosa si stia parlando. Ora sto studiando per conto mio la matematica alla base dei filtri digitali, nelle prime pagine non mi ricordavo assolutamente nulla, ma pian piano ho ricostruito i concetti che mi interessavano sulla base dei metodi che ho imparato ad ingegneria.

Non sono importanti i concetti imparati e dimenticati, ma la forma mentis e il metodo che si e' sviluppato.

Non lo metto in dubbio. Ciò non toglie che l'esame di Logica Matematica non mi è servito ad una mazza neanche per Intelligenza Artificiale, quindi ... La forma mentis è importante, ma c'e' troppa roba che appartiene solo ad un mondo puramente di ricerca. Non dico che la ricerca non serve. Un ricercatore indubbiamente quando concepisce una nuova teoria deve necessariamente formalizzarla. In tutti gli altri casi, però, di quelle formule me ne faccio ben poco. Poi i casi variano e sono molto vasti. In ogni caso preferivo imparare qualche nozione di piu' di motori grafici che non studiare tutta la matematica delle curve e superfici NURBS. Ora il motore grafico me lo devo studiare da solo (e comunque in orari che sono fuori dalle ore spese dedicate ad un esame, leggasi perdita di tempo) mentre a esame fatto, di quello che ho studiato sui polinomi NURBS, curve parametriche, curve di Hermite, Bezier e relative differenze matematiche ho già dimenticato tutto. In definitiva: tu stesso hai affermato di aver tolto l'esame di informatica grafica dal piano di studi poi ti sei ritrovato ad essere un game programmer. Dimmi adesso che sai da cosa è generata una matrice di Hermite. :D :D :D :D O che usi le matrici di Hermite quotidianamente per il tuo lavoro :D Non ci credo :Prrr:

Facciamo un altro esempio. Basi di Dati. A chi serve tutta quella teoria sull'algebra relazionale? :D Certo, se sono uno sviluppatore Oracle. Ma se sono uno sviluppatore Oracle probabilmente neanche mi serve perchè non devo risolvere esercizi da compito in classe ma questioni reali. Le questioni reali in genere si risolvono con le simulazioni, neanche con le formule, troppo sono complesse...

fek
09-07-2005, 18:05
Per la laurea, mi mancano 3 esami, quindi non sono laureato. Mi è soltanto bastato per capire che la matematica e la fisica sono una grande cosa. Ma il loro dettaglio la lascio ai matematici e ai fisici.

Pero' quel dettaglio a volte puo' servirti e secondo me l'ingegnere e' colui che e' in grado di capire quando il dettaglio gli e' necessario e quando invece puo' sorvolare sulle minuzie. Questo e' il metodo che l'Universita' insegna, lo insegna in maniera spesso ampollosa, Maurizio ha finito in 5 anni perche' e' un mostro (:D), io ne ho impiegati 7, sono troppi, si dovrebbe riuscire a finire prima. Ma il punto e' che secondo me e' necessario; a 20 anni e' complicato imparare quel metodo da autodidatta, non si hanno le basi, e senza basi non si puo' costruire molto.

Spesso neppure mi ricordo come fare una derivata, ma so che conosco il metodo per ricostruirmi il procedimento e quindi non mi spavento piu' di tanto :D

mjordan
09-07-2005, 18:07
Hai ragione, sono proprio riuscito... a buttare 5 anni della mia vita :D

:D :sofico:

fek
09-07-2005, 18:09
In definitiva: tu stesso hai affermato di aver tolto l'esame di informatica grafica dal piano di studi poi ti sei ritrovato ad essere un game programmer. Dimmi adesso che sai da cosa è generata una matrice di Hermite. :D :D :D :D O che usi le matrici di Hermite quotidianamente per il tuo lavoro :D Non ci credo :Prrr:

So che esiste la matrice di Hermite ma non domandarmi che cos'e', ho solo un vago ricordo :D


Facciamo un altro esempio. Basi di Dati. A chi serve tutta quella teoria sull'algebra relazionale? :D Certo, se sono uno sviluppatore Oracle. Ma se sono uno sviluppatore Oracle probabilmente neanche mi serve perchè non devo risolvere esercizi da compito in classe ma questioni reali. Le questioni reali in genere si risolvono con le simulazioni, neanche con le formule, troppo sono complesse...

E' un bell'esempio. Sapere che esiste l'algebra relazionale ed avere un'idea di che cosa sia ti serve nel momento in cui hai bisogno di piu' controllo sulla tua base di dati e spesso segna la differenza fra un buon smanettone ed un ingegnere che e' in grado di controllare il suo lavoro, non va a tentativi, perche' ha una base teorica.

Non fissarti sui concetti che impari, quelli non sono importanti, e' quasi un pretesto per insegnarti il metodo, ti devono solo lasciare un'impronta del concetto. Magari leggi in giro che un database e' piu' efficiente se e' normalizzato, che vuol dire normalizzare un database? Ah, l'algebra relazionale, fammi dare un'occhiata a quegli appunti...

Non uso il 99% di quello che ho imparato all'universita' nel mio lavoro, ma credo di usare il 101% del metodo che ho imparato studiando quegli argomenti.

mjordan
09-07-2005, 18:09
Se ho capito bene quello che intende il discorso e' un po' diverso. Cerco di spiegarlo con un esempio.

Hai presente l'effetto di blooming nei giochi che molti spacciano per HDR? Quella specie di alone attorno alle zone luminose.

Immagina di doverlo implementare e parti da zero. Leggi un po' in giro e scopri che e' un filtro gaussiano bidimensionale separabile. Bene, non so che cosa sia un filtro gaussiano bidimensionale sperarabile, ma trovo del codice che lo implementa (la formuletta), ed e' relativamente facile implementarlo, sono addizioni e moltiplicazioni con coefficienti apparentemente casuali che il codice che prendo ad esempio mi mostra.

Bene, implemento l'effetto, funziona, ho il mio effetto di blooming, ma non e' proprio quello che voglio, mi piacerebbe l'alone fosse un po' piu' ampio, un po' meno ampio, mi piacerebbe modificarlo a mio piacimento. Intuisco che quei coefficienti abbiamo qualcosa a che vedere, e' il momento di andare a studiare come si arriva a quei coefficienti per poterli controllare. Allora mi studio che cos'e' una gaussiana, ricordo di aver vagamente studiato qualcosa di simile all'universita'. Ecco, la campana, guardo la formula, non mi ricordo molto, ma piu' o meno so quali passi devo fare per ricavarla. Ecco, ho dei parametri che riconosco, so che quei parametri controllano la forma della campana e i coefficienti che escono dalla formula. Conosco dall'uni il procedimento per diesgnare la gaussiana. L'idea qui e' che proseguo in profondita' nell'argomento fino a quando mi serve, usando le mie basi anche universitarie per comprenderlo. Piu' lo comprendo, piu' controllo ho su come il blooming apparira' nel gioco. Ad un certo punto non ho piu' bisogno di comprendere come si ricavano le proprieta' statistiche di una gaussiana, mi basta quello che so per quello che mi serve e mi fermo.

E' chiaro il discorso? Conoscere l'argomento puo' servirti per controllare meglio la formuletta che impari e che usi anche se alla fine si riduce tutto ad una serie di addizioni e moltiplicazioni.

Su questo sono d'accordo. Ma se studiavi i concetti, facevi due esercizi per capire cio' che avevi studiato, al posto di perdere cicli cardiaci per risolvere un limite in serie di Taylor dopo aver applicato il teorema di De L'Hopital, non andava bene lo stesso? Ci serviva proprio fermare uno studente perchè non è riuscito a dimostrare che una serie numerica converge o non sapeva quando una serie è detta telescopica? :confused:

fek
09-07-2005, 18:12
Su questo sono d'accordo. Ma se studiavi i concetti, facevi due esercizi per capire cio' che avevi studiato, al posto di perdere cicli cardiaci per risolvere un limite in serie di Taylor dopo aver applicato il teorema di De L'Hopital, non andava bene lo stesso? Ci serviva proprio fermare uno studente perchè non è riuscito a dimostrare che una serie numerica converge o non sapeva quando una serie è detta telescopica? :confused:

Non credo che sarebbe stata la stessa cosa :)

Poi non ti sto dicendo che l'Universita' italiana e' perfetta, non lo e', ne ho viste anch'io di certe. Magari in quel caso si poteva essere piu' flessibili se lo studente dimostrava comunque di aver compreso il metodo alla base dell'esame. Su questo siamo d'accordissimi.

Ma non sono d'accordo nell'affermare che all'Universita' si perdono anni di vita, secondo me e' uno dei periodi piu' importanti per la propria formazione e danno la base fondamentale per il resto dell'esperienza lavorativa. Io sono felicissimo di aver sputato sangue all'Uni, perche' tanto non ho sputato sangue e non studiavo mica tanto... :p

MSciglio
09-07-2005, 18:20
Pero' quel dettaglio a volte puo' servirti e secondo me l'ingegnere e' colui che e' in grado di capire quando il dettaglio gli e' necessario e quando invece puo' sorvolare sulle minuzie. Questo e' il metodo che l'Universita' insegna, lo insegna in maniera spesso ampollosa, Maurizio ha finito in 5 anni perche' e' un mostro (:D), io ne ho impiegati 7, sono troppi, si dovrebbe riuscire a finire prima. Ma il punto e' che secondo me e' necessario; a 20 anni e' complicato imparare quel metodo da autodidatta, non si hanno le basi, e senza basi non si puo' costruire molto.

Spesso neppure mi ricordo come fare una derivata, ma so che conosco il metodo per ricostruirmi il procedimento e quindi non mi spavento piu' di tanto :D

Ho finito in 5 anni perchè sono un secchione e poi non sopportavo l'università :D

Concordo comunque sul fatto della mentalità etc etc. Ma è proprio necessario studiare amplificatori pneumatici, la convezione forzata in regime laminare, i regolatori PID, la pressione osmotica o altre vaccate del genere?
Non sarebbe meglio studiare cose più concrete e vicine alla realtà? Voglio dire... essendomi iscritto in ing. informatica mi sarei aspettato di studiare argomenti che avessero un certo legame con il termine "informatica". Putroppo così non è stato.

mjordan
09-07-2005, 18:31
Ho finito in 5 anni perchè sono un secchione e poi non sopportavo l'università :D

Concordo comunque sul fatto della mentalità etc etc. Ma è proprio necessario studiare amplificatori pneumatici, la convezione forzata in regime laminare, i regolatori PID, la pressione osmotica o altre vaccate del genere?
Non sarebbe meglio studiare cose più concrete e vicine alla realtà? Voglio dire... essendomi iscritto in ing. informatica mi sarei aspettato di studiare argomenti che avessero un certo legame con il termine "informatica". Putroppo così non è stato.

Esatto volevo dire questo. Per la "forma mentis" siamo tutti d'accordo. Inoltre permettetemi se mi girano le palle se non riesco a passare informatica grafica perchè non ho saputo risolvere "in tempo" un esercizio sulle matrici di Hermite? :cry: In fondo i nuovi corsi di laurea si basano piu' sul pratico e meno sul teorico... Non mi sembra che i prossimi laureati del futuro siano proprio degli incapaci... Anche perchè, come abbiamo discusso precedentemente, conta piu' quello che si sa fare (e si è in grado di imparare da soli) che non quello che si è studiato all'università ...

fek
09-07-2005, 18:32
Ho finito in 5 anni perchè sono un secchione e poi non sopportavo l'università :D

Concordo comunque sul fatto della mentalità etc etc. Ma è proprio necessario studiare amplificatori pneumatici, la convezione forzata in regime laminare, i regolatori PID, la pressione osmotica o altre vaccate del genere?
Non sarebbe meglio studiare cose più concrete e vicine alla realtà? Voglio dire... essendomi iscritto in ing. informatica mi sarei aspettato di studiare argomenti che avessero un certo legame con il termine "informatica". Putroppo così non è stato.

Sei una secchia :D

Ma la pressione osmotica era interessante! A me l'esame di Chimica e' piaciuta un sacco.

MSciglio
09-07-2005, 18:38
Sei una secchia :D

Ma la pressione osmotica era interessante! A me l'esame di Chimica e' piaciuta un sacco.

Volendo avvalorare la mia secchionaggine a me anche è piaciuta Chimica così come il 90% delle materie studiate. Il problema nasce tirando le somme di ciò che si è fatto in quegli anni. Ok... le materie mi sono piaciute... ma cosa mi è rimasto in mano? Un pezzo di carta, la mentalità dell'ingegnere (che per me non è una gran bella cosa :D) e sopratutto molti neuroni in meno di quando sono entrato :D

Meno male che oggi è sabato e mi ubriaco va :D

KuWa
09-07-2005, 18:41
mah io sto facendo informatica e debbo dire che non si impara un c@@@o di quello che servirebbe.. è vero ti danno le basi ma quando uscirò penso che dovrò impararmi le robe da solo (ora non ho tempo perchè devo studiare l'inutile!)

mjordan
09-07-2005, 18:43
Volendo avvalorare la mia secchionaggine a me anche è piaciuta Chimica così come il 90% delle materie studiate. Il problema nasce tirando le somme di ciò che si è fatto in quegli anni. Ok... le materie mi sono piaciute... ma cosa mi è rimasto in mano? Un pezzo di carta, la mentalità dell'ingegnere (che per me non è una gran bella cosa :D) e sopratutto molti neuroni in meno di quando sono entrato :D

Meno male che oggi è sabato e mi ubriaco va :D

Io invece non posso perchè lunedi ho l'esame... Maledette matrici di Hermite :mad:

MSciglio
09-07-2005, 18:44
mah io sto facendo informatica e debbo dire che non si impara un c@@@o di quello che servirebbe.. è vero ti danno le basi ma quando uscirò penso che dovrò impararmi le robe da solo (ora non ho tempo perchè devo studiare l'inutile!)

Questa è un'altra cosa estremamente importante. Non solo l'università ti fa studiare cose praticamente inutili, ma ti prende tutto il tempo e le risorse a tua disposizione vanificando la possibilità di accrescere le conoscenze per conto proprio.

fek
09-07-2005, 18:45
la mentalità dell'ingegnere (che per me non è una gran bella cosa :D)

Non avevo valutato questo aspetto :(


Meno male che oggi è sabato e mi ubriaco va :D

Io sto a casa a programmare stasera. Non avevo valutato quell'aspetto :(

mjordan
09-07-2005, 18:45
mah io sto facendo informatica e debbo dire che non si impara un c@@@o di quello che servirebbe.. è vero ti danno le basi ma quando uscirò penso che dovrò impararmi le robe da solo (ora non ho tempo perchè devo studiare l'inutile!)

Vai con le macchine di Turing, la semantica operazionale e la logica per la programmazione (di che? :confused: )

mjordan
09-07-2005, 18:48
Questa è un'altra cosa estremamente importante. Non solo l'università ti fa studiare cose praticamente inutili, ma ti prende tutto il tempo e le risorse a tua disposizione vanificando la possibilità di accrescere le conoscenze per conto proprio.

Difatti io per cercare di studiare OpenGL come si deve, migliorare le conoscenze di C++ o di Java, cominciare a capire qualche stronzata REALE di programmazione di rete, devo togliere il tempo agli esami o alla mia vita privata... Roba da matti...

MSciglio
09-07-2005, 18:53
Io sto a casa a programmare stasera. Non avevo valutato quell'aspetto :(

Io ormai a casa suono la chitarra solamente :D

Brazorv
09-07-2005, 19:10
Facciamo un altro esempio. Basi di Dati. A chi serve tutta quella teoria sull'algebra relazionale? Certo, se sono uno sviluppatore Oracle. Ma se sono uno sviluppatore Oracle probabilmente neanche mi serve perchè non devo risolvere esercizi da compito in classe ma questioni reali. Le questioni reali in genere si risolvono con le simulazioni, neanche con le formule, troppo sono complesse...

Io non sono d'accordo io ho imparato a fare le query più complesse grazie all'algebra, anche se ora non la uso più quando devo fare una query ragiono in algebra relazionale.
Penso che in un corso di informatica non ci sia abbastanza tempo per approfondire tutti gli argomenti, che sono tantissimi e vastissimi. perciò studiare le basi e le teoria che ci sono dietro ci permette di essere flessibili e poter in seguito aprofondire qualsiasi argomento. Penso che questa si a la differenza tra uno smanettone ed uno che si è formato tramite l'università.

Johnn
09-07-2005, 21:10
Io ho di recente ho sbattutto i dentini in particolare su un esame, ma non solo su quest'ultimo, per non aver avuto tempo di fare qualcosa durante il compito. Ma ciò in realtà è indice di non saper padroneggiare bene quell'argomento. Se per rigirare un'array ci metto 2 ore, ma chi mi prenderà mai nel mondo del lavoro?
Poi, imho, si deve anche testare uno sotto stress come lavora (guardate anche questo aspetto delle esperienze postate in questo thread), oppure con scadenze
vicine ("professo' dai per il progetto ci dia un'altra settimana!!!").

Per chi ha fatto l'università nel campo informatico, ma la teoria della complessità degli algoritmi, ad esempio, si riesce ad impararla e farla propria da autodidatta, girovagando per internet? Non penso. Forse si arriva ad evitare di annidare tre cicli for, ma vedo difficile fare un'analisi accurata se preferire una certa struttura dati ad un'altra in certo problema. Un'altra cosa "pallosa" che penso difficilmente uno smanettone della domenica farebbe, è tutta la parte di documentazione o di progettazione prima di mettersi al computer davanti ad un editor di testo. Le ultime pagine (molto interessanti) sui vari aspetti della fase di design, penso affondino le radici nell'università, più che nell'approfondimento personale.

fek
09-07-2005, 21:18
Per chi ha fatto l'università nel campo informatico, ma la teoria della complessità degli algoritmi, ad esempio, si riesce ad impararla e farla propria da autodidatta, girovagando per internet? Non penso. Forse si arriva ad evitare di annidare tre cicli for, ma vedo difficile fare un'analisi accurata se preferire una certa struttura dati ad un'altra in certo problema. Un'altra cosa "pallosa" che penso difficilmente uno smanettone della domenica farebbe, è tutta la parte di documentazione o di progettazione prima di mettersi al computer davanti ad un editor di testo. Le ultime pagine (molto interessanti) sui vari aspetti della fase di design, penso affondino le radici nell'università, più che nell'approfondimento personale.

Sono d'accordo con te ma non hai scelto un grande esempio :p
All'universita' insegnano a fare il design, a scrivere tanti documenti, ho addirittura fatto un'intero esame di Ingegneria del Software nel quale ci hanno solo fatto scrivere documenti per sei mesi!

Poi lavorando sul campo si impara che forse e' meglio scrivere codice.

Johnn
09-07-2005, 21:22
Sì, ma intanto fai una scelta ponderata. Io, prima di fare l'esame di ingegneria del software, non mi sarei mai sognato di pensare: "ma è meglio scrivere subito codice o prima documentazione?"

Poi parlo, e si vede, da uno che all'università ci sta ancora dentro. :p

MSciglio
09-07-2005, 21:23
Sono d'accordo con te ma non hai scelto un grande esempio :p
All'universita' insegnano a fare il design, a scrivere tanti documenti, ho addirittura fatto un'intero esame di Ingegneria del Software nel quale ci hanno solo fatto scrivere documenti per sei mesi!

Poi lavorando sul campo si impara che forse e' meglio scrivere codice.

Nel mio caso Ingegneria del Software era tra le materie opzionali da scegliere e io ho scelto un'altra materia al suo posto. Tutto quello che riguarda le metodologie formali l'ho appreso o sul lavoro o per conto mio :)

fek
09-07-2005, 21:29
Sì, ma intanto fai una scelta ponderata. Io, prima di fare l'esame di ingegneria del software, non mi sarei mai sognato di pensare: "ma è meglio scrivere subito codice o prima documentazione?"

Poi parlo, e si vede, da uno che all'università ci sta ancora dentro. :p

Su questo hai pienamente ragione. Poi c'e' Maurizio che non fa l'esame di Ing Del Software e sceglie di scrivere documenti, ma non lui non conta perche' e' un secchione :p

MSciglio
09-07-2005, 21:31
Su questo hai pienamente ragione. Poi c'e' Maurizio che non fa l'esame di Ing Del Software e sceglie di scrivere documenti, ma non lui non conta perche' e' un secchione :p

Non lo scelgo io... chi mi paga sceglie di farmi scrivere documenti :D

WereWolf
10-07-2005, 11:13
Ciao tutti!

Ho seguito con interesse i vostri discorsi riguardo la difficoltà di trovare lavoro oggi, soprattutto nel campo informatico.

Vi vorrei però parlare dal "l'altro punto di vista": da diversi mesi stiamo cercando una persona che ci possa aiutare in una piccola ma ben avviata azienda a Modena.

Attualmente sono l'unico sviluppatore in azienda, e non reggo più il ritmo. Mi ritengo abbastanza "colto" riguardo l'informatica, nonostante io non possa vantare alcuna laurea (ho abbandonato gli studi proprio perchè dopo due tentativi in due università, non mi piaceva il modo di affrontare la materia...). Mi accontento di vantare due certificazioni MS, seppure non siano vagamente paragonabili al prestigio di una laurea.

Eppure, dopo 3 tentativi con persone diverse (uno "smanettone", una neolaureata, e un perito), noto sempre lo stesso atteggiamento: chi si presenta per lavorare in un'azienda, sembra che abbia solo delle pretese! Non c'è alcuna voglia di mostrare la propria competenza nè l'umiltà di ammettere i propri limiti e la necessità di continuare a studiare e a crescere...

L'esempio culminante è stata proprio la neolaureata, che a stento abbiamo convinto ad accettare i 1000€/mese per iniziare. Capisco che non siano una cifra molto allettante, ma come pretendi che si inizi da subito a pagarti di più, se prima non puoi dimostrare quello che vali?!

Dopo neppure un anno, la collaborazione è finita, perchè sono venuti a galla i tanti limiti che aveva: nessuna conoscenza (neppure vagamente teorica) della programmazione ad oggetti, incapacità di organizzare lo sviluppo di una semplice applicazione, conoscenza troppo elementare dei metodi per disegnare strutture dati, ecc ecc

Il tutto non è migliorato neanche dopo averle pagato un corso di formazione di 40ore...

Adesso continuiamo a cercare qualcuno che "si abbassi" ad accettare il nostro lavoro. Ma sembra che tutti i laureati abbiano il diritto di pretendere di più, pur sapendo meno, e che i non laureati comunque non siano da meno con le pretese.

Io credo che la ricerca del lavoro debba essere dettata innanzitutto dalle proprie passioni. Avere un buono stipendio non è tutto, ma probabilmente sarà una giusta conseguenza della passione che si mette nel lavoro di tutti i giorni...

Benvenuti commenti... :)

Saluti e buona domenica a tutti!

=WereWolf=

gokan
10-07-2005, 13:47
Per quanto riguardo il discorso universitario,io sono fondamentalmente d'accordo con mjordan, l'unica cosa che mi sento di consigliare a chi comincia con l'uni è di prendere ogni materia (anche la più brutta, pallosa ed inutile) con lo stesso impegno che si ha con le altre materie..se uno si fissa che una materia è inutile non ci si riesce più a levarsela dalle scatole poi :sofico:


Ritornando allo screenshoot di pagina 26, mi piacerebbe sentire il parere di Fek e MSciglio :)


E poi volevo chiedere, esistono dei premi o bonus, ad esempio per ogni copia venduta del videogioco da voi prodotto oppure qualcosa di simile? Maurizio, ti è capitato di sviluppare per console? Ci sono 2 gruppi diversi di persone che si dedicano alla programmazione su pc e su kit di console? Oppure avviene una sorta di "porting"? Coem funziona la cosa?

Grazie come sempre per le risposte :)

Unrue
10-07-2005, 14:59
Secondo questo ragionamento un Ingegnere Elettronico per progettare un processore dovrebbe essere prima un matematico, poi un fisico, poi un informatico, per poi essere un ingegnere elettrico e infine essere un elettronico... Suvvia non scherziamo. Il mondo è complesso. La complessità non è gestibile da un singolo uomo. Nessuno deve sapere tutto. Basta sapere che qualcosa funziona. Non sempre bisogna preoccuparsi delle questioni elementari. Quasi mai. A meno che tu non debba fare il ricercatore, nel qual caso le cose cambiano.

Non dico che deve sapere tutto, ma quello che gli serve. Altrimenti un 'ingegnere a cosa serve? Se prende solo concetti elaborati dagli altri non vedo a cosa serva.

Unrue
10-07-2005, 15:02
Se ho capito bene quello che intende il discorso e' un po' diverso. Cerco di spiegarlo con un esempio.

Hai presente l'effetto di blooming nei giochi che molti spacciano per HDR? Quella specie di alone attorno alle zone luminose.

Immagina di doverlo implementare e parti da zero. Leggi un po' in giro e scopri che e' un filtro gaussiano bidimensionale separabile. Bene, non so che cosa sia un filtro gaussiano bidimensionale sperarabile, ma trovo del codice che lo implementa (la formuletta), ed e' relativamente facile implementarlo, sono addizioni e moltiplicazioni con coefficienti apparentemente casuali che il codice che prendo ad esempio mi mostra.

Bene, implemento l'effetto, funziona, ho il mio effetto di blooming, ma non e' proprio quello che voglio, mi piacerebbe l'alone fosse un po' piu' ampio, un po' meno ampio, mi piacerebbe modificarlo a mio piacimento. Intuisco che quei coefficienti abbiamo qualcosa a che vedere, e' il momento di andare a studiare come si arriva a quei coefficienti per poterli controllare. Allora mi studio che cos'e' una gaussiana, ricordo di aver vagamente studiato qualcosa di simile all'universita'. Ecco, la campana, guardo la formula, non mi ricordo molto, ma piu' o meno so quali passi devo fare per ricavarla. Ecco, ho dei parametri che riconosco, so che quei parametri controllano la forma della campana e i coefficienti che escono dalla formula. Conosco dall'uni il procedimento per diesgnare la gaussiana. L'idea qui e' che proseguo in profondita' nell'argomento fino a quando mi serve, usando le mie basi anche universitarie per comprenderlo. Piu' lo comprendo, piu' controllo ho su come il blooming apparira' nel gioco. Ad un certo punto non ho piu' bisogno di comprendere come si ricavano le proprieta' statistiche di una gaussiana, mi basta quello che so per quello che mi serve e mi fermo.

E' chiaro il discorso? Conoscere l'argomento puo' servirti per controllare meglio la formuletta che impari e che usi anche se alla fine si riduce tutto ad una serie di addizioni e moltiplicazioni.

Bravo! E ' quello che volevo dire, io. Sapere bene i concetti vuol dire saperli migliorare se serve. Se abbiamo solo una conoscenza superficiale, non si puo' fare cio', si devono prendere come sono

MSciglio
10-07-2005, 16:17
Ritornando allo screenshoot di pagina 26, mi piacerebbe sentire il parere di Fek e MSciglio :)


Verosimilmente potrebbe essere in-game. Non vedo effetti particolarmente avanzati che potrebbero far pensare ad un rendering off-line o pesanti ritocchi.


E poi volevo chiedere, esistono dei premi o bonus, ad esempio per ogni copia venduta del videogioco da voi prodotto oppure qualcosa di simile? Maurizio, ti è capitato di sviluppare per console? Ci sono 2 gruppi diversi di persone che si dedicano alla programmazione su pc e su kit di console? Oppure avviene una sorta di "porting"? Coem funziona la cosa?


I premi o bonus dipendono dal contratto e dall'azienda. Nel nostro caso abbiamo una percentuale sugli utili dei giochi.

Non ho ancora mai sviluppato per console ad ogni modo l'organizzazione del lavoro dipende dal progetto. Se il progetto ha come target più piattaforme e il rilascio del gioco per le varie piattaforme è contemporaneo allora probabilmente ci sarà una parte del team che si occuperà di una versione specifica per un determinato target. Tieni presente che gran parte delle software house che sviluppa per più piattaforme utilizza middleware già pronti (primo fra tutti RenderWare) che rendono molto semplice la conversione.

Nel caso del gioco al quale sto lavorando, la versione del PC sarà la prima rilasciata seguita dopo circa un anno da quella per XBox360, di conseguenza presumibilmente saremo noi stessi che attualmente stiamo sviluppando per PC ad occuparci del porting.

jappilas
10-07-2005, 16:20
Ciao tutti!
...
Adesso continuiamo a cercare qualcuno che "si abbassi" ad accettare il nostro lavoro.


dove siete?
lo volete un "quasi" ing inf che si ricorda più o meno la teoria, ma deve fare un po' di approfondimento e pratica di sviluppo in c++ (o java o quel che serve), ed è disposto a ripassare e studiare di tutto? :)

nel mio caso 1000 €/mese non mi farebbero schifo ... l' unica problematica sarebbe che , in caso di posto lontano da dove sono ora, dovrei recuperare un tetto e starci nell' affitto...

jappilas
10-07-2005, 16:24
Verosimilmente potrebbe essere in-game. Non vedo effetti particolarmente avanzati che potrebbero far pensare ad un rendering off-line o pesanti ritocchi.
in effetti avevo la stessa impressione... è possibile che fosse generato attraverso la GPU ma lasciandole un tempo > dei soliti x millisecondi, cioè non in realtime?

MSciglio
10-07-2005, 17:08
in effetti avevo la stessa impressione... è possibile che fosse generato attraverso la GPU ma lasciandole un tempo > dei soliti x millisecondi, cioè non in realtime?

Non credo. Non avrebbe molto senso. Se devi fare un trailer non real-time tanto vale farlo come si deve con qualche programma di grafica.

WereWolf
10-07-2005, 17:42
dove siete?


Modena, come già scrivevo nel mio post precedente...

Ma se sei davvero interessato, nulla ti vieta di fare una scappata per un bel colloquio...

;)

anx721
10-07-2005, 18:50
Ciao tutti!
L'esempio culminante è stata proprio la neolaureata, che a stento abbiamo convinto ad accettare i 1000€/mese per iniziare. Capisco che non siano una cifra molto allettante, ma come pretendi che si inizi da subito a pagarti di più, se prima non puoi dimostrare quello che vali?!

Dopo neppure un anno, la collaborazione è finita, perchè sono venuti a galla i tanti limiti che aveva: nessuna conoscenza (neppure vagamente teorica) della programmazione ad oggetti, incapacità di organizzare lo sviluppo di una semplice applicazione, conoscenza troppo elementare dei metodi per disegnare strutture dati, ecc ecc

Il tutto non è migliorato neanche dopo averle pagato un corso di formazione di 40ore...Ma sembra che tutti i laureati abbiano il diritto di pretendere di più, pur sapendo meno


Non puoi generalizzare...Nel vostro caso penso che abbiate comuqnue sbagliato ad assmere questa persona..in sede di colloquio avreste dovuto acertarvi di ciò che sapeva effettivametne fare.

Anche io sono neolaureato e se oltre alle materie di studio non avessi parallelamente studiato per conto mio cose "più concrete e applicative" ora saprei fare ben poco di ciò che puo essere richiesto da un'azienda...tanto più che il settore richiede uno studio e un aggiornamento continuo.

beppegrillo
10-07-2005, 19:33
Non puoi generalizzare...Nel vostro caso penso che abbiate comuqnue sbagliato ad assmere questa persona..in sede di colloquio avreste dovuto acertarvi di ciò che sapeva effettivametne fare.

Anche io sono neolaureato e se oltre alle materie di studio non avessi parallelamente studiato per conto mio cose "più concrete e applicative" ora saprei fare ben poco di ciò che puo essere richiesto da un'azienda...tanto più che il settore richiede uno studio e un aggiornamento continuo.
credo che una persona realmente preparata e con un minimo di esperienza rifiuti categoricamente i 1000 euro, forse loro hanno assunto questa persona con la speranza di farla crescere professionalmente pagarla un pò meno di uno già formato.

anx721
10-07-2005, 19:48
credo che una persona realmente preparata e con un minimo di esperienza rifiuti categoricamente i 1000 euro, forse loro hanno assunto questa persona con la speranza di farla crescere professionalmente pagarla un pò meno di uno già formato.


Non mi pare che parlasse di chissà quali esperienze...programmazione ad oggetti e un minimo di competenza nello sviluppo di appliczioni...queste capacità dovrebbe averle un qualsiasi laureato in informatica.

WereWolf
10-07-2005, 20:22
Non puoi generalizzare...Nel vostro caso penso che abbiate comuqnue sbagliato ad assmere questa persona..in sede di colloquio avreste dovuto acertarvi di ciò che sapeva effettivametne fare.

Purtroppo devo darti ragione... ma anche quando si passa "dall'altra parte" nei colloqui, non si nasce imparati.

Sono sempre stato contrario ai colloqui-esami... ma mi sono dovuto ricredere, e ho già preparato un piccolo questionario che i prossimi candidati dovranno affrontare.

Fatto sta che la persona comunque lamentava la paga bassa, data la sua laurea, quando invece è stata decisamente sopravvalutata...

=WereWolf=

anx721
10-07-2005, 20:34
Purtroppo devo darti ragione... ma anche quando si passa "dall'altra parte" nei colloqui, non si nasce imparati.

Sono sempre stato contrario ai colloqui-esami... ma mi sono dovuto ricredere, e ho già preparato un piccolo questionario che i prossimi candidati dovranno affrontare.

Fatto sta che la persona comunque lamentava la paga bassa, data la sua laurea, quando invece è stata decisamente sopravvalutata...

=WereWolf=


Su questo posso essere d'accordo...è giusto non pretendere troppo i primi mesi, salvo veder poi riconosciuto il proprio valore se si dimostra di saper fare e di continuare a crescere

gokan
11-07-2005, 10:58
Tieni presente che gran parte delle software house che sviluppa per più piattaforme utilizza middleware già pronti (primo fra tutti RenderWare) che rendono molto semplice la conversione.

Nel caso del gioco al quale sto lavorando, la versione del PC sarà la prima rilasciata seguita dopo circa un anno da quella per XBox360, di conseguenza presumibilmente saremo noi stessi che attualmente stiamo sviluppando per PC ad occuparci del porting.
Non sapevo che esistesse qualcosa che potesse dare una mano a fare il porting da una piattaforma ad un altra...Interessante :D

Per quanto riguarda il gioco a cui stai lavorando, se si può dire, avete già sottomano i kit per lavorare sulla piattaforma xbox360? Oppure ve lo procurerete più avanti?

Ciao

KuWa
11-07-2005, 12:56
ma anche se uno non sa fare impara! cioè lei ha avuto una bellissima opportunità e l'ha sprecata. Poi in un anno è difficile non imparare qlcosa...
Poi è chiaro, magari per un azienda convine prendere gente con poca esperienza e pagarla poco (1000 euro all'inizio mi sembrano esagerati, chiaramente col crescere dell'esperienza la paga deve aumentare, ma solo dopo aver dimostrato qlcosa). Inoltre IMHO una persona con poca esperienza non tratta lo stipendio..

WereWolf
11-07-2005, 14:15
credo che una persona realmente preparata e con un minimo di esperienza rifiuti categoricamente i 1000 euro, forse loro hanno assunto questa persona con la speranza di farla crescere professionalmente pagarla un pò meno di uno già formato.

Ok, ma devi poter dimostrare la tua preparazione e la tua esperienza.

Ma un neolaureato, ovviamente, non ha alcuna esperienza di lavoro. Non vedo cosa ci sia di male ad accettare 1000 miseri euro, nella speranza, ovviamente, di poter continuare a crescere, professionalmente e remunerativamente.

Se vuoi iniziare a scalare una montagna partendo già dalla cima, non credo tu ti possa definire un appasionato scalatore...

=WereWolf=

WereWolf
11-07-2005, 15:15
Poi è chiaro, magari per un azienda convine prendere gente con poca esperienza e pagarla poco (1000 euro all'inizio mi sembrano esagerati, chiaramente col crescere dell'esperienza la paga deve aumentare, ma solo dopo aver dimostrato qlcosa)

... esagerati... ti sembrano molti? o pochi?

Un mio commento: se lavori per un'azienda, non puoi considerarti semplicemente un mercenario. Non credo sia corretto considerare solo la paga a fine mese. Se lavori bene, contribuisci a far crescere l'azienda, che di conseguenza potrà permettersi stipendi più alti, investimenti in attrezzature, ecc...

Aggiungo che mi ritrovo "dall'altra parte" da appena alcuni mesi. Da dipendente quale ero ho avuto la mia crescita, e insieme a me è cresciuta l'azienda, che infine mi ha proposto la quota in società... Non credo avrei raggiunto lo stesso risultato facendo la parte del "classico dipendente".

=WereWolf=

beppegrillo
11-07-2005, 16:20
Ok, ma devi poter dimostrare la tua preparazione e la tua esperienza.

Ma un neolaureato, ovviamente, non ha alcuna esperienza di lavoro. Non vedo cosa ci sia di male ad accettare 1000 miseri euro, nella speranza, ovviamente, di poter continuare a crescere, professionalmente e remunerativamente.

Se vuoi iniziare a scalare una montagna partendo già dalla cima, non credo tu ti possa definire un appasionato scalatore...

=WereWolf=
Certo, non critico mica la vostra offerta, che mi pare sia dignitosa per una neolaureata con poca esperienza. Poi ovvio se i 1000 euro rimangono tali e salgono di poco, beh mi pare normale che uno si guardi attorno.
Però non bisogna incappare nell'errore neolaureato = non sà fare nulla di pratico e quindi qualsiasi offerta economica che ti faccio è buona, bisognerebbe vedere il soggetto piuttosto che neolaureato o meno.

WereWolf
11-07-2005, 16:30
Però non bisogna incappare nell'errore neolaureato = non sà fare nulla di pratico e quindi qualsiasi offerta economica che ti faccio è buona, bisognerebbe vedere il soggetto piuttosto che neolaureato o meno.

Ripeto... sono nuovo in questa "parte", ma spero non dimenticare la mia esperienza da dipendente.

Al momento temo di essere incappato nell'errore opposto: ho voluto dare troppa fiducia alle persone esaminate finora.

Io sono convinto che, tra persone ragionevoli, si può trovare un accordo che soddisfi entrambi. Quando uno dei due, datore di lavoro o dipendente, crede di poter fare il "furbo", la cosa è destinata a durare poco.

=WereWolf=

mjordan
12-07-2005, 02:43
Non dico che deve sapere tutto, ma quello che gli serve. Altrimenti un 'ingegnere a cosa serve? Se prende solo concetti elaborati dagli altri non vedo a cosa serva.

Appunto. Quello che gli serve sono i pistoni, la termodinamica ecc? (parlo di un informatico).
Un ingegnere serve a questo. A capire i concetti da applicare. L'ingegneria è tecnica. La tecnica è un'applicazione "pratica" della scienza. I corsi di laurea in Ingegneria (almeno quelli del passato, quelli correnti non so) volevano farti fare il matematico, il fisico, il chimico e l'ingegnere. Alcuni professori hanno delle pretese assurde. E' chiaro che per poter comprendere determinate cose bisogna studiare la matematica e la fisica... Solo prendi la Matematica e la Fisica che ti serve costantemente per comprendere/applicare ciò che studi in futuro... Se è 1/3 di quello che hai studiato è pure troppo. Al corso di laurea in Informatica, almeno da me, il corso di Algebra era fantascientifico. "L'algebra serve agli informatici". Bene. Fatto l'esame di Algoritmi e Strutture di Dati, dove l'algebra dovrebbe essere la disciplina di spicco ... Fatte due teorie sui grafi ... Serve proprio studiare tutta la teoria sui gruppi, semigruppi, teoria degli anelli e compagnia bella? L'esame di Algebra è stato uno di quei esami da urlo. Non mi è rimasto niente. Perchè dopo l'esame quella roba non l'ho piu' rivista (neanche ad Algoritmi e Strutture di Dati). Per non parlare dell'esame di Ricerca Operativa... Mamma mia, non mi ci far pensare...

mjordan
12-07-2005, 02:53
Non mi pare che parlasse di chissà quali esperienze...programmazione ad oggetti e un minimo di competenza nello sviluppo di appliczioni...queste capacità dovrebbe averle un qualsiasi laureato in informatica.

No, purtroppo un laureato dovrebbe ma non lo sa fare. Hanno speso tutte le risorse a studiare per la maggior parte la teoria di molte materie accademiche, di una certa rilevanza nella ricerca ma di utilità pratica ridotta praticamente a 0. "Programmazione a oggetti" non significa niente. Rimane ancora un concetto dipendente dal linguaggio usato in questione. Linguaggi come Java o C++ hanno le loro idiosincrasie che hanno anche il loro modo di vedere e concepire i programmi. Un programmatore Java 1.4.x concepisce i programmi in modo leggermente diverso da un programmatore Java 1.5 che è ancora diverso di uno che concepisce i programmi in UML puro. Eppure sono "a oggetti". "L'esperienza nello sviluppo di applicazioni" non c'è. I progetti universitari hanno come target la risoluzione di un problema con gli argomenti studiati. Nessuno ti viene a dire come lo devi fare. Sei solo. Se il progetto fa tutto quello che è richiesto è 30. Sennò un voto piu' basso. Che i docenti leggano i sorgenti di tutti gli studenti che gli passano sotto poco ci credo. E' una triste realtà. Purtroppo.

mjordan
12-07-2005, 03:25
Ripeto... sono nuovo in questa "parte", ma spero non dimenticare la mia esperienza da dipendente.

Al momento temo di essere incappato nell'errore opposto: ho voluto dare troppa fiducia alle persone esaminate finora.

Io sono convinto che, tra persone ragionevoli, si può trovare un accordo che soddisfi entrambi. Quando uno dei due, datore di lavoro o dipendente, crede di poter fare il "furbo", la cosa è destinata a durare poco.

=WereWolf=

Ho letto i tuoi post e ti dico la mia. Io sono uno che non ragiona "a titolo". Nel senso che per me pretendere di guadagnare solo in base al titolo che si ha, non solo è da presuntuosi ma è il classico atteggiamento di chi, dopo la laurea, crede di aver finito. Chi ha un minimo di cognizione di causa sulla disciplina che ha studiato, sa che quello che si divrebbe sapere è ben altro di quello che offre una comunissima laurea. Per me la laurea è una piu' o meno "certificazione" che uno è in grado di imparare determinate cose, non una certificazione sulle cose che si sanno. Quindi, al tuo posto, se fossi stato in te, al posto di "fargli accettare a malapena i 1000 euro" le avrei tirato un calcio nel sedere e rimandata a casa. Mi spiace sentire le tue parole, tuttavia, quando dici di essere incappato nell'errore di aver dato troppa fiducia alle persone esaminate. Nel senso che nella tua posizione è magari un errore. Ma quello che mi dispiace sentire è che ci sono persone che da dipendenti riescono a far rivedere la posizione di un datore di lavoro che "ti da fiducia". Questo è deprimente. Perchè poi alla fine diventa un circolo vizioso. Chiaramente hai iniziato in buona fede e hai trovato persone che "non meritavano fiducia". Chiaramente tu smetterai di "dare fiducia". E' una catena...
E' anche un errore considerare (come diceva beppegrillo) considerare il neolaureato come uno che non sa fare nulla. Sebbene nella maggiorparte dei casi è cosi (proprio per come è fatta l'università) ci sono anche persone che da sole riescono a fare (per lo meno a imparare) molte nozioni extra-universitarie che ad un'azienda possono tornare utili. Magari non è un'esperto di lavoro in team, però una persona che da solo ha acquisito determinate nozioni, magari vale piu' di un altro che ha imparato "soltanto" ciò che gli ha offerto l'università. Sono d'accordo quando dici che uno non deve finalizzarsi allo stipendio a fine mese... In fondo se uno viene assunto deve in qualche modo contribuire al successo dell'azienda in cui lavora... Mi viene in mente il film Matrix, quando il boss dice a neo:"Siamo una delle prime società di software perchè se un nostro dipendente ha un problema, la nostra azienda ha un problema". Se il dipendente esprime fiducia al proprio datore e viceversa se il datore esprime fiducia al proprio dipendente, si crea una situazione di "armonia" che in definitiva gioverebbe in modo tremendo anche all'azienda stessa. Penso anche al fatto che diceva MSciglio. Che quando uno fa un commit che rompe il build del progetto deve affondare un pound in pegno, che poi usano al fine settimana per prendersi una maxi-pecora (ehm, dalle parti mie sarebbe una sbornia) :D
Bhè ... E' una cosa simpatic in fondo... E' la classica situazione di "armonia fra dipendenti". Al posto di fare cosi si potrebbe benissimo dire "sei un gran coglione che hai fatto quello shit-commit". Alla fine ci si odia a morte, si lavora in un clima teso, si lavora male, si produce poco e magari ci escono pure le botte :D In fondo programmare è un lavoro di testa. Quindi è molto delicato. Come al solito divento sempre prolisso :D

jappilas
12-07-2005, 10:35
...
Ricerca Operativa... Mamma mia, non mi ci far pensare...
ecco appunto, non mi ci far pensare, ho da dare l' orale con uno di 70 anni che ha piu' neuroni funzionanti di me e la teoria delle reti neurali ha contribuito a costruirla... :cry:
Ho letto i tuoi post e ti dico la mia. Io sono uno che non ragiona "a titolo".

...

Quindi è molto delicato. Come al solito divento sempre prolisso :D
quoto tutto quanto ;)

Unrue
12-07-2005, 10:40
Appunto. Quello che gli serve sono i pistoni, la termodinamica ecc? (parlo di un informatico).
Un ingegnere serve a questo. A capire i concetti da applicare. L'ingegneria è tecnica. La tecnica è un'applicazione "pratica" della scienza. I corsi di laurea in Ingegneria (almeno quelli del passato, quelli correnti non so) volevano farti fare il matematico, il fisico, il chimico e l'ingegnere. Alcuni professori hanno delle pretese assurde. E' chiaro che per poter comprendere determinate cose bisogna studiare la matematica e la fisica... Solo prendi la Matematica e la Fisica che ti serve costantemente per comprendere/applicare ciò che studi in futuro... Se è 1/3 di quello che hai studiato è pure troppo. Al corso di laurea in Informatica, almeno da me, il corso di Algebra era fantascientifico. "L'algebra serve agli informatici". Bene. Fatto l'esame di Algoritmi e Strutture di Dati, dove l'algebra dovrebbe essere la disciplina di spicco ... Fatte due teorie sui grafi ... Serve proprio studiare tutta la teoria sui gruppi, semigruppi, teoria degli anelli e compagnia bella? L'esame di Algebra è stato uno di quei esami da urlo. Non mi è rimasto niente. Perchè dopo l'esame quella roba non l'ho piu' rivista (neanche ad Algoritmi e Strutture di Dati). Per non parlare dell'esame di Ricerca Operativa... Mamma mia, non mi ci far pensare...

Vedi , tu dici che l'esame di ricerca operativa non serve, ma dipende da che indirizo prenderai nella laurea specialistica. Se c'e' un'indirizzo in cui ci servono quelle teorie allora fare quell'esame non è stato inutile. La laurea triennale è una laurea abbastanza generale, poi quella specialistica è molto piu' selettivaa, ci sono esami quasi esclusivamente riguardanti quell'indirizzo. Non so se tu sei del vecchio o del nuovo ordinamento, ma il ragionamento è lo stesso. La teoria dei grafi è uno dei concetti basilari dell'informatica, un'igegnere informatico deve saperla. Per quanto riguarda algebra lineare, non è vero che i concetti che ci sono non vengono piu' rivisti. Sono inmoltissime altre materie, solo che sono nascosti, ed ovviamente non è che ogni volta te li vengono a ridire in quanto vengono dati per scontati. Io concetti di algebra li ho rivisti a Fisica I, Fisica II, teoria dei Segnali, comunicazioni elettriche, Elettronica I, Elettronica II, insomma in quasi tutti gli esami che ho fatto. Ovviamente non è che ogni volta il professore si rimetteva a spiegare gli spazi euclidei o i sottospazi affini.

anx721
12-07-2005, 10:45
No, purtroppo un laureato dovrebbe ma non lo sa fare. Hanno speso tutte le risorse a studiare per la maggior parte la teoria di molte materie accademiche, di una certa rilevanza nella ricerca ma di utilità pratica ridotta praticamente a 0.

Questo non è vero..almeno secondo la mia esperienza... e te lo dice uno che ha seguito in gran parte l'indirizzo teorico (algoritmi, metodi formali, combinatoria), ma gli asami applicativi li ho fatti comunque (progettazione, compilatori, sistemi operativi, programmazione di rete) e anche se non è paragonabile all'esperienza sul lavoro oggi sono in grado anche di implemntare da zero un'applicazione.

Comunque un problema di fondo che resta è che oggi con 1000 euro non ci fai nulla (soprattutto se non vivi in famiglia e devi gia pagare 500 magari solo per una stanza in affitto) e non si capisce perche in italia tutto lievita tranne le paghe e siamo sottopagati rispetto alla maggioparte dei paesi esuropei.

Bardak
12-07-2005, 11:13
inanzi tutto.. woww che letta che mi sono fatto...

ed ora iniziamo con il mio discorso...

ebbene io sono informatico da 4 anni e sono diplomato in geometra.
A questo punto voi vi chiederete "Ma come sei un geometra e fai il programmatore?" ebbene si causa scarsità di lavoro quando ho finito gli studi mi sono fatto il mio bel corso di programmazione java e ho cominciato.
Oltre a java ora conosco anche bene sql e phpe i rudimenti di c++ e tutto senza avere una laurea in informatica e questo semplicemente puntando sulla curiosità e sulla passione. Diciamo che mi sto facendo un bel mazzo per recuperare i rudimenti che mi mancano dal non aver studiato informatica prima però tutto sommato credo di star recuperando bene.
E con qesto cosa voglio dire?

Bene veniamo al punto.
Lavoro spesso con dei neolaureati che mi vengono affiancati per imparare.. si si avete capito bene imparare da me che non sono laureato e la maggior parte sono strafottenti e arroganti e mal digeriscono il fatto, questo credo che sia una cosa molto triste e sopratutto stupida. come ho letto già in questo thread il solo fatto di avere una laurea non da la scienza infusa e questo è un concetto che putroppo molti neolaureati non capiscono.

L'asperienza, specialmente in un campo pratico e permettetemi di dire anche sperimentale come il campo informatico, è a dir poco fondamentale.
Io non credo di essere un guru o in genio infatti anche io dopo soli 4 anni ho ancora una quantità industriale di cose da imparare e di esperienza da fare ma dal piccolo del mio posso dire che 4 anni sono stati una eternità per le cose che ho imparato.

Inoltre sicuramente una cosa che ho notato è che anche nel nostro campo siamo messi veramente male, infatti tutti queli che nella mia azienda hanno uno stipendio alto è perchè ci sono arrivati un bel po' di anni fa, infatti anche in una azienda grande come la mia(400 dipendenti) gli sipendi sono bloccati ormai da 3 anni.
questo punto mi spiace dirlo e forse disinludere tante persone ma chi esce ora dal'università è meglio che si accontenti di quel poco che gli danno e speri in tempi migliori perchè nel frattempo accrese la sua epsrienza e ache il suo valore in termini monetari perchè il programmatore(quello vero, quello con passione) è come il buon vino, invecchiando migliora e vale di più.

gokan
12-07-2005, 11:29
inanzi tutto.. woww che letta che mi sono fatto...

ed ora iniziamo con il mio discorso...

ebbene io sono informatico da 4 anni e sono diplomato in geometra.
A questo punto voi vi chiederete "Ma come sei un geometra e fai il programmatore?" ebbene si causa scarsità di lavoro quando ho finito gli studi mi sono fatto il mio bel corso di programmazione java e ho cominciato.
Oltre a java ora conosco anche bene sql e phpe i rudimenti di c++ e tutto senza avere una laurea in informatica e questo semplicemente puntando sulla curiosità e sulla passione. Diciamo che mi sto facendo un bel mazzo per recuperare i rudimenti che mi mancano dal non aver studiato informatica prima però tutto sommato credo di star recuperando bene.
E con qesto cosa voglio dire?

Bene veniamo al punto.
Lavoro spesso con dei neolaureati che mi vengono affiancati per imparare.. si si avete capito bene imparare da me che non sono laureato e la maggior parte sono strafottenti e arroganti e mal digeriscono il fatto, questo credo che sia una cosa molto triste e sopratutto stupida. come ho letto già in questo thread il solo fatto di avere una laurea non da la scienza infusa e questo è un concetto che putroppo molti neolaureati non capiscono.

L'asperienza, specialmente in un campo pratico e permettetemi di dire anche sperimentale come il campo informatico, è a dir poco fondamentale.
Io non credo di essere un guru o in genio infatti anche io dopo soli 4 anni ho ancora una quantità industriale di cose da imparare e di esperienza da fare ma dal piccolo del mio posso dire che 4 anni sono stati una eternità per le cose che ho imparato.

Inoltre sicuramente una cosa che ho notato è che anche nel nostro campo siamo messi veramente male, infatti tutti queli che nella mia azienda hanno uno stipendio alto è perchè ci sono arrivati un bel po' di anni fa, infatti anche in una azienda grande come la mia(400 dipendenti) gli sipendi sono bloccati ormai da 3 anni.
questo punto mi spiace dirlo e forse disinludere tante persone ma chi esce ora dal'università è meglio che si accontenti di quel poco che gli danno e speri in tempi migliori perchè nel frattempo accrese la sua epsrienza e ache il suo valore in termini monetari perchè il programmatore(quello vero, quello con passione) è come il buon vino, invecchiando migliora e vale di più.
La tua storia ci insegna che la laurea non è tutto e che è vero che molti neolaureati vorrebbero navigare nell'oro senza nemmeno saper fare nulla..ti stimo per quello che sei riuscito a fare.. :)

Però fammi un favore, non ti definire informatico ;)

Bardak
12-07-2005, 11:32
La tua storia ci insegna che la laurea non è tutto e che è vero che molti neolaureati vorrebbero navigare nell'oro senza nemmeno saper fare nulla..ti stimo per quello che sei riuscito a fare.. :)

Però fammi un favore, non ti definire informatico ;)

Hai ragione ehehehe sono un programmatore eheheh :doh:

anx721
12-07-2005, 11:38
Però fammi un favore, non ti definire informatico ;)

ma scusa lo stimi per quello che sa fare però non è un informatico? Vabè almeno programmatore...

Comunque la laurea in informatica non è concepita solo per sfornare programmatori. Inoltre in generale, e sottolineo in generale perchè ovviamente da autodidatta uno può pure diventare einstein, un laureato dovrebbe avere una visione delle cose diversa e una forma mentis e cultura di base che dovrebbe fare la differenza. Se no che studiamo a fare? Chiunque preferirebbe una gavetta di 5 anni come programmatrore a 5 anni di studio senza beccare una lira se si ottenesse lo stesso risultato, ma evidentemente non è cosi (sempre in generale).

Brazorv
12-07-2005, 11:44
Secondo me il discorso stà nel fatto che l'università ti deve insegnare ciò che ti serve per poter fare varie cose. un informatico nel suo futuro lavoro dovrà affrontare e saper risolvere vari problemi, indipendentemente da cosa userà per risolverli, deve essere in grado di studiarli e capirli in modo preciso. Poi con le basi che ha imparato durante il suo percorso universitario ( linguaggi, sitemi operativi, reti ....) è in grado di studiare qualsisasi strumento che ritenga adatto per il suo scopo. Se l'università dovesse insegnarti tutti gli strumenti di cui hai bisogno non ti basterebbe una vita per coprirli tutti, e quando ne hai imparato 10 il primo che hai fatto è ormai sorpassato per cui lo devi rifare.
La differenza tra un laureato ( un laureato capace, non uno qualsiasi che non sa neppure come si è laureato) ed uno non laureato sta nella flessibilità e nel potenziale. Se un'azienda ha semplicemente bisogno di un programmatore PHP non richiede la laurea, se invece deve portare avanti un grosso progetto in cui c'è bisogno di ricerca ( la ricerca non è solo quella che si fa all'università) e sviluppo probabilmente preferisce in vestitre in una figura professionale formata al'univerità.

gokan
12-07-2005, 11:44
ma scusa lo stimi per quello che sa fare però non è un informatico? Vabè almeno programmatore...

Io definisco informatico il laureato in informatica come definisco ingegnere quello laureato in ingegneria...il suo è stato un lapsus :)
Di sicuro è un programmatore!!!
;)

norman900
12-07-2005, 11:46
Però fammi un favore, non ti definire informatico ;)

E perchè no ? Serve forse la laurea ?
Sei in grado di assegnargli tu una definizione ?
Allora sto titolo conta ... se contano le definizioni ...
( spero che almeno questa non venga classificata come filosofia ).

Brazorv
12-07-2005, 11:49
Io definisco informatico il laureato in informatica come definisco ingegnere quello laureato in ingegneria...il suo è stato un lapsus :)
Di sicuro è un programmatore!!!
;)
ingegnere non è chi si laurea in ingegneria, lo è chi si iscrive all'albo degli ingegneri. Con la riforma dell'albo anche gli informatici si possono iscrivere all'albo degli ingegneri dell'informazione.

Bardak
12-07-2005, 12:12
Secondo me il discorso stà nel fatto che l'università ti deve insegnare ciò che ti serve per poter fare varie cose. un informatico nel suo futuro lavoro dovrà affrontare e saper risolvere vari problemi, indipendentemente da cosa userà per risolverli, deve essere in grado di studiarli e capirli in modo preciso. Poi con le basi che ha imparato durante il suo percorso universitario ( linguaggi, sitemi operativi, reti ....) è in grado di studiare qualsisasi strumento che ritenga adatto per il suo scopo. Se l'università dovesse insegnarti tutti gli strumenti di cui hai bisogno non ti basterebbe una vita per coprirli tutti, e quando ne hai imparato 10 il primo che hai fatto è ormai sorpassato per cui lo devi rifare.
La differenza tra un laureato ( un laureato capace, non uno qualsiasi che non sa neppure come si è laureato) ed uno non laureato sta nella flessibilità e nel potenziale. Se un'azienda ha semplicemente bisogno di un programmatore PHP non richiede la laurea, se invece deve portare avanti un grosso progetto in cui c'è bisogno di ricerca ( la ricerca non è solo quella che si fa all'università) e sviluppo probabilmente preferisce in vestitre in una figura professionale formata al'univerità.


Beh guarda io nel mio ultimo progetto ho lavorato sia allo studio di fattibilità che all'analisi tecnica, ovviamente afficancato da un analista e progettista, e durante la fase di analisi ho avuto anche li compito di analizzare quale sistema sarebbe stato il migliore per supportare l'applicativo.

Io ripeto non sono certamente un genio ma secondo me la volotà l'esperienza e soprattuto la passione contano moilto di più di un foglio di carta.

certamente è vero che il corso che ho fatto mi è servito per costituire una piccola base di partenza, ma è stat appunto solo una piccola base di partenza.
anche perchè come ripete sempre il mio responsabile tecnico(che per la cronaca ha anche partecipato allo sviluppo di parecchie api della SUN)... "La programmazione è una forma d'arte e non è da tutti essere artisti"

Brazorv
12-07-2005, 12:24
Non metto in dubbio la tua capacità, sicuramente moltopiù di alcune perosne laureate che conosco. Quello che intendo dire è che chi ha un certo tipo di preparazione, secondo me ha un vantaggio, poi sta a lui sfruttarlo. L'esperienza è molto importante ma se inizi già con certe conoscenze l'esperienza si fa più velocemente.
Poi rimane il fatto che la laurea non serve se tu non sei capace, in questo campo come inmoltri altri.

anx721
12-07-2005, 12:42
ingegnere non è chi si laurea in ingegneria, lo è chi si iscrive all'albo degli ingegneri. Con la riforma dell'albo anche gli informatici si possono iscrivere all'albo degli ingegneri dell'informazione.

E' vero..un laureato triennale in informatica si puo iscrivere all'albo mentre un laureato quinquelnnale vecchio ordinamento no...è un'assurdità... :doh:

anx721
12-07-2005, 12:44
Io definisco informatico il laureato in informatica come definisco ingegnere quello laureato in ingegneria...il suo è stato un lapsus :)
Di sicuro è un programmatore!!!
;)


Un informatico è chi lo fa e lo sa fare. Non basta certo la laurea per esserlo, e in generale non è necesssario averla.

Von Neuman era un matematico eppure è lui che ha progettato la struttura logica di un calcolatore.

Brazorv
12-07-2005, 12:50
Un informatico è chi lo fa e lo sa fare. Non basta certo la laurea per esserlo, e in generale non è necesssario averla.

Von Neuman era un matematico eppure è lui che ha progettato la struttura logica di un calcolatore.
si e questa è una cosa importante. Per esempio io studio informatica, tra i miei professori mi pare che ci sia un solo informatico, gli altri sono matematici, fisici ingegneri (non igegneri informatici).

anx721
12-07-2005, 13:01
si e questa è una cosa importante. Per esempio io studio informatica, tra i miei professori mi pare che ci sia un solo informatico, gli altri sono matematici, fisici ingegneri (non igegneri informatici).

Questo dipende ancora dal fatto che i corsi di laurea in informatica sono relativamente giovani, e tenendo conto che initalia non si diventa professori prima di 40 anni di professori laureati in informatica non ce ne sono molti, anche se secondo me e bene che aumentino nel nostro corso di laurea...

gokan
12-07-2005, 13:18
si e questa è una cosa importante. Per esempio io studio informatica, tra i miei professori mi pare che ci sia un solo informatico, gli altri sono matematici, fisici ingegneri (non igegneri informatici).
stessa situazione da me..C'è un solo informatico (o meglio laureato in Informatica :D ), gli altri sono tutti matematici.

mjordan
12-07-2005, 17:49
Vedi , tu dici che l'esame di ricerca operativa non serve, ma dipende da che indirizo prenderai nella laurea specialistica. Se c'e' un'indirizzo in cui ci servono quelle teorie allora fare quell'esame non è stato inutile. La laurea triennale è una laurea abbastanza generale, poi quella specialistica è molto piu' selettivaa, ci sono esami quasi esclusivamente riguardanti quell'indirizzo. Non so se tu sei del vecchio o del nuovo ordinamento, ma il ragionamento è lo stesso. La teoria dei grafi è uno dei concetti basilari dell'informatica, un'igegnere informatico deve saperla. Per quanto riguarda algebra lineare, non è vero che i concetti che ci sono non vengono piu' rivisti. Sono inmoltissime altre materie, solo che sono nascosti, ed ovviamente non è che ogni volta te li vengono a ridire in quanto vengono dati per scontati. Io concetti di algebra li ho rivisti a Fisica I, Fisica II, teoria dei Segnali, comunicazioni elettriche, Elettronica I, Elettronica II, insomma in quasi tutti gli esami che ho fatto. Ovviamente non è che ogni volta il professore si rimetteva a spiegare gli spazi euclidei o i sottospazi affini.

Io sono del vecchio ordinamento, e la teoria dei grafi, per quanto utile, si riprende in altre discipline che seguono il canone della materia originale. Cioè Ottimizzazione Combinatoria I e II, Teoria delle Code ecc. ecc. Cioè tutta Matematica (ancora). Al vecchio ordinamento di Informatica, almeno dalle parti mie, c'erano 13 esami di matematica complessivi. Una volta laureato in Informatica mancava poco che potessi prendere una laurea in Matematica. Per fortuna ora le cose sono cambiate. Non ho detto che non servono, ho semplicemente detto che l'università predilige molto spesso materie accademiche che sono il fulcro se devi fare ricerca e scrivere scartoffie. Se devi immetterti nel mondo del lavoro molta della roba che hai studiato la perdi per sempre. E' chiaro che non si puo' approfondire tutto all'università. Ma continuo ad essere dell'opinione che conviene studiare 10 capitoli di piu' di un linguaggio come C++ che starmi a preoccupoare della teoria delle code.
L'algebra di cui parlavo io non è quella lineare (che sarebbe la geometria) ma l'Algebra moderna che non ha nulla a che vedere con la Geometria.

mjordan
12-07-2005, 17:52
Questo non è vero..almeno secondo la mia esperienza... e te lo dice uno che ha seguito in gran parte l'indirizzo teorico (algoritmi, metodi formali, combinatoria), ma gli asami applicativi li ho fatti comunque (progettazione, compilatori, sistemi operativi, programmazione di rete) e anche se non è paragonabile all'esperienza sul lavoro oggi sono in grado anche di implemntare da zero un'applicazione.

Comunque un problema di fondo che resta è che oggi con 1000 euro non ci fai nulla (soprattutto se non vivi in famiglia e devi gia pagare 500 magari solo per una stanza in affitto) e non si capisce perche in italia tutto lievita tranne le paghe e siamo sottopagati rispetto alla maggioparte dei paesi esuropei.

Bhè quelle sono le esperienze che all'università hanno fatto tutti. Come tu dici non è nulla di paragonabile all'esperienza lavorativa. Ma se su un posto di lavoro mi chiedono "esperienza nella progettazione software" io non vado di certo a pensare alla shell da 2000 righe di codice che mi hanno fatto programmare al corso di Sistemi Operativi....

mjordan
12-07-2005, 18:01
E perchè no ? Serve forse la laurea ?
Sei in grado di assegnargli tu una definizione ?
Allora sto titolo conta ... se contano le definizioni ...
( spero che almeno questa non venga classificata come filosofia ).

Si serve la laurea. I titoli sono la certificazione che uno ha sostenuto determinati esami che contribuiscono alla formazione di un professionista. Un ingegnere elettronico è colui che è prima diventato dottore in Ingegneria e poi si è iscritto all'albo sostenendo un esame di stato. Quindi è un titolo rilasciato dallo stato, non un titolo che uno può appellarsi da solo. Cosi' come il matematico è un dottore in matematica, al di la che uno senza laurea possa conoscere la matematica piu' di un laureato.

Se poi ci mettiamo che hanno dato la laurea Honoris causa a Valentino Rossi e a vasco Rossi la cosa diventa ancora piu' drammatica :D

mjordan
12-07-2005, 18:04
anche perchè come ripete sempre il mio responsabile tecnico(che per la cronaca ha anche partecipato allo sviluppo di parecchie api della SUN)... "La programmazione è una forma d'arte e non è da tutti essere artisti"

Da quando è subentrato Donald Ervine Knuth e ha posto le basi della teria della complessità computazionale (l'unica disciplina informatica pura che ha modo di essere studiata :p ) la programmazione è passata dalla forma d'arte ad un'attività scientifica. Ormai non hanno piu' senso affermazini simili...

mjordan
12-07-2005, 18:06
E' vero..un laureato triennale in informatica si puo iscrivere all'albo mentre un laureato quinquelnnale vecchio ordinamento no...è un'assurdità... :doh:

Ed è per questo che prima della discussione della tesi passeroò al nuovo ordinamento conseguendo una specialistica e mettendoglielo al sedere (anche se alla fine al sedere ce l'ho preso io, visto che ho studiato materie doppie se non triple come contenuto a quelle che studia uno del Nuovo Ordinamento). :cry:

fek
12-07-2005, 18:06
Da quando è subentrato Donald Ervine Knuth e ha posto le basi della teria della complessità computazionale (l'unica disciplina informatica pura che ha modo di essere studiata :p ) la programmazione è passata dalla forma d'arte ad un'attività scientifica. Ormai non hanno piu' senso affermazini simili...

Pff... programmare e' arte :)

mjordan
12-07-2005, 18:19
Questo dipende ancora dal fatto che i corsi di laurea in informatica sono relativamente giovani, e tenendo conto che initalia non si diventa professori prima di 40 anni di professori laureati in informatica non ce ne sono molti, anche se secondo me e bene che aumentino nel nostro corso di laurea...

Non state considerando il fatto che prima del corso di laurea in Informatica esisteva il corso di laurea in Scienze dell'Informazione. Prima ancora del corso di laurea in Scienze dell'informazione, la "scienza dell'informazione" era una specializzazione del corso di laurea in Matematica.

Che i vostri professori siano matematici quindi e' spiegato da questo fatto. Prima Informatica era una specializzazione di matematica (prima che venisse istituito il corso di laurea a se stante). Quindi i vostri professori sono informatici a tutti gli effetti anche se possiedono una laurea in Matematica.

mjordan
12-07-2005, 18:24
Pff... programmare e' arte :)

Dipende dal significato di arte. Programmare implica calcolo --> scienza != arte.
Che poi la componente personale sia una fase "creativa" al punto da sfiorare l'artistico è indiscusso. Ma ora come ora dire che è soltanto "arte" è un po riduttivo. Anche il calcolo in fondo è arte.

fek
12-07-2005, 18:28
Dipende dal significato di arte. Programmare implica calcolo --> scienza != arte.
Che poi la componente personale sia una fase "creativa" al punto da sfiorare l'artistico è indiscusso. Ma ora come ora dire che è soltanto "arte" è un po riduttivo. Anche il calcolo in fondo è arte.

Ma si', si scherza, definire l'arte non e' mica tanto facile :)

A me piace pensare che programmare sia un processo creativo, visto che non c'e' un "solo" procedimento standard per arrivare dal problema alla soluzione, ma spesso e' una questione di intuizione e creativita'.

Aines
12-07-2005, 18:56
Dunque, non ho letto tutto il topic perchè è un pò troppo lungo, spero che l'argomento non sia cambiato troppo.

Posso riportare la mia esperienza personale...

Sono iscritto al corso di laurea in informatica, non sono vicino alla conclusione, ciononostante lavoro come programmatore in una web agency fiorentina.
Sono stato assunto ed ho scavalcato un paio di laureati al colloquio perchè nel mio tempo libero ho giocherellato con il liguaggio c# e mi sono trovato capace di creare pagine asp.net.

L'idea che mi sono fatto è questa:
la mia assunzione è paradossalmente una conseguenza della crisi economica; le aziende devono ottimizzare le risorse e anche se preferirebbero assumere un laureato, non possono permettersi di perdere i canonici tre mesi che servono al laureato per apprendere il mestiere. Almeno in italia.

Quindi se si vuole aumentare la probabilità di trovare lavoro bisogna studiare per laurearsi e utilizzare parte del proprio tempo per imparare ad usare i ferri.

teoria&pratica, alè

gokan
12-07-2005, 20:45
Ed è per questo che prima della discussione della tesi passeroò al nuovo ordinamento conseguendo una specialistica e mettendoglielo al sedere (anche se alla fine al sedere ce l'ho preso io, visto che ho studiato materie doppie se non triple come contenuto a quelle che studia uno del Nuovo Ordinamento). :cry:
http://www.progetticulturali.it/Calendario_2000/Cerro_Al_Lambro/ClaudioBisio.gif

Sagace!!!

:asd:

Bardak
12-07-2005, 21:07
Dunque, non ho letto tutto il topic perchè è un pò troppo lungo, spero che l'argomento non sia cambiato troppo.

Posso riportare la mia esperienza personale...

Sono iscritto al corso di laurea in informatica, non sono vicino alla conclusione, ciononostante lavoro come programmatore in una web agency fiorentina.
Sono stato assunto ed ho scavalcato un paio di laureati al colloquio perchè nel mio tempo libero ho giocherellato con il liguaggio c# e mi sono trovato capace di creare pagine asp.net.

L'idea che mi sono fatto è questa:
la mia assunzione è paradossalmente una conseguenza della crisi economica; le aziende devono ottimizzare le risorse e anche se preferirebbero assumere un laureato, non possono permettersi di perdere i canonici tre mesi che servono al laureato per apprendere il mestiere. Almeno in italia.

Quindi se si vuole aumentare la probabilità di trovare lavoro bisogna studiare per laurearsi e utilizzare parte del proprio tempo per imparare ad usare i ferri.

teoria&pratica, alè


La tua è una ottima filosofia... anzi per come la vedo io stai facendo la cosa migliore

mjordan
12-07-2005, 21:53
La tua è una ottima filosofia... anzi per come la vedo io stai facendo la cosa migliore

E' quello che si sta dicendo di fare da 30 pagine... :D

mjordan
12-07-2005, 21:55
http://www.progetticulturali.it/Calendario_2000/Cerro_Al_Lambro/ClaudioBisio.gif

Sagace!!!

:asd:

Mi prendi per il culo? :D
Dannato :ncomment:

3nigma666
12-07-2005, 22:16
A parer mi oda questo topic nonostante le divagazioni e le interviste ai vip della comunity sorge una verita,che poi era risaputa ed è a mio parere da ipocrita negarla : ovverosia che la laurea se vuoi far si che la crisi economica incombente non ti tocchi minimamente è indispensabile,ma non sufficiente,ovverosia è solamente un semplice punto di arrivo ,che ti permette d accedere a strade e porte che altrimenti sarebbero negate. Inoltre penso che la laurea sia una innegabile soddisfazione personale che non puo che essere un fattore positivo della propria vita....

mjordan
12-07-2005, 23:27
Inoltre penso che la laurea sia una innegabile soddisfazione personale che non puo che essere un fattore positivo della propria vita....

Che termina il giorno seguente dopo un buon sonno ristoratore :D
Il giorno della laurea: Wow, sono dottore :winner:
Il giorno seguente: Wow, sono disoccupato :cry:

:D :sofico:

jappilas
13-07-2005, 01:13
Che termina il giorno seguente dopo un buon sonno ristoratore :D
Il giorno della laurea: Wow, sono dottore :winner:
Il giorno seguente: Wow, sono disoccupato :cry:

:D :sofico:
solitamente il "Wow, sono disoccupato " esce non il giorno dopo, ma quello dopo ancora...
una volta cioè che si è smaltita la sbronza che la festa di laurea ha immancabilmente procurato ( anche a chi magari l' alcol, nel corso della sua vita precedente, lo reggeva...) e si realizza che la vita precedente è finita... :cry:

norman900
13-07-2005, 13:31
Si serve la laurea. I titoli sono la certificazione che uno ha sostenuto determinati esami che contribuiscono alla formazione di un professionista. Un ingegnere elettronico è colui che è prima diventato dottore in Ingegneria e poi si è iscritto all'albo sostenendo un esame di stato. Quindi è un titolo rilasciato dallo stato, non un titolo che uno può appellarsi da solo. Cosi' come il matematico è un dottore in matematica, al di la che uno senza laurea possa conoscere la matematica piu' di un laureato.

Se poi ci mettiamo che hanno dato la laurea Honoris causa a Valentino Rossi e a vasco Rossi la cosa diventa ancora piu' drammatica :D

Senti mjordan, io in questa discussione non voglio ricoprire alcun ruolo specifico ( ciò in base alle definizioni che mi sono state assegnate in qualche post precedente). Non sono qui a parlare di filosofia e tantomeno a ostinarmi in provocazioni velleitarie frutto di una presunta tensione all'illusione e alla retorica che qualcuno di voi mi ha attribuito alludendo a "belle parole" e quant'altro.
Se fossi così disgustato dal "concetto" e ripeto "concetto" di tecnologia non mi starei di certo apprestando ( e preparando - studiando - ) all'iscrizione presso la facoltà di informatica qui a Perugia.
Dalle tue parole però, e qui non ti sto biasimando o inquisendo, emerge una certa dose di cinismo nonchè ( a mio avviso) di eccessivo razionalismo tanto che ti ostini a separare ostinatamente la tecnica e la scienza dall'arte e, ancor più in generale dall'essenza del concetto di umanità.
Una cosa è essere disillusi, e quindi propendere verso un necessario pragmatismo finalizzato a tutto ciò che è possibile per garantire condizioni di vita dignitose coltivando una professione per la quale si nutre una vera passione (come la tua, per esempio).
Una cosa è credere che la mente, e di conseguenza la scienza possa davvero portare l'individuo, e di conseguenza l'intera collettività, ad una condizione di effettivo benessere.
Di tutto ciòne è la dimostrazione che molti di voi insistano a rassegnarsi alle restrizioni delle convenzioni sociali, come la necessità di un titolo e di una definizione sociale.
Il confuto di questa tesi è proprio qui fra di noi, un individuo autodidatta che ha raggiunto le competenze di un analista.
Mi chiedoper quale motivo tale individuo non possa identificarsi in un informatico. Siamo forse al corrente di tutte le sue competenze ? No di certo. Il dato di fatto indiscutibile è che il nostro amico abbia trovato, mi sembra, un buon posto di lavoro in campo informatico senza aver conseguito alcuna laurea. A mio modesto parere il nostro amico si sente, ed è un informatico, nonostante una società alimentata dall'immagine lo alieni da tale titolo. Ma non è di certo questo l'importante. L'importante è che il nostro amico ha competenze estese e soprattutto lavora in un settore che ama.
Quando qulache pagina addietro parlavo di poesia e arte, di umanità e di speranza, era semplicemente dovuto alla mio timore che il rifiuto del sogno e di nobili ambizioni (anche se probabilmente utopiche) pone il rischio di una deprimente e sconsolante perdità del senso di umanità. Sarò stato forse arrogante(non mi è sembrato, ma potrei aver trascurato qualcosa nei miei post), ma quando parli ( e mi dispiace dirlo ) sento di associarti più ad una macchina che ad un uomo. Da dove viene tanta freddezza ?
La tecnologia è importante, non lo metto in dubbio, ma è sfruttata nella sua forma più pessima. Pensare e sognare è altrettanto importante, pena la mutazione dell'uomo in automa sfruttato da un sistema astratto ed autoalimentato da un mercato senza volto.
Quando ti invitato a leggere poesie non ti ho certo invitato a smettere di studiare o di calcolare. Ti ho invitato a "sentire" un po' di più. Sembrerò presuntuoso, ma ti assicuro che non lo sono affatto.
Ciao.

fek
13-07-2005, 13:54
Una cosa è credere che la mente, e di conseguenza la scienza possa davvero portare l'individuo, e di conseguenza l'intera collettività, ad una condizione di effettivo benessere.
Di tutto ciòne è la dimostrazione che molti di voi insistano a rassegnarsi alle restrizioni delle convenzioni sociali, come la necessità di un titolo e di una definizione sociale.
Il confuto di questa tesi è proprio qui fra di noi, un individuo autodidatta che ha raggiunto le competenze di un analista.

Quindi il fatto che un autodidatta (bravissimo per altro) sia a tutti gli effetti un ottimo informatico e' la dimostrazione che il titolo di studio non serva ad attestare in parte le proprie capacita', e da qui si deduce che la tecnologia non sia servita a migliorare la condizione di effettivo benessere della societa' umana? :)

Mi sembra una tesi quanto meno un po' semplicistica. Come dire, un mio amico ha trovato per terra un porta foglio con assegni per centomila euro, per guadagnare cento mila euro allora basta che usciamo per strada e cerchiamo tutti portafogli per terra.

Pero' scrivi da un PC, se stai male ti vai a curare all'ospedale o prendi semplicemente un aspirina (no, non cresce sugl'alberi, e' prodotta con processi chimici), vai al supermercato a comprare da mangiare invece di coltivartelo da solo, che ti porterebbe via un sacco di tempo che ora dedichi a leggere le poesie.

Mi sembra una dimostrazione evidente dell'esatto contrario di quello che affermi, al di la' dell'indubbia bravura di un'eccezione autodidatta.

mjordan
13-07-2005, 14:19
Dalle tue parole però, e qui non ti sto biasimando o inquisendo, emerge una certa dose di cinismo nonchè ( a mio avviso) di eccessivo razionalismo tanto che ti ostini a separare ostinatamente la tecnica e la scienza dall'arte e, ancor più in generale dall'essenza del concetto di umanità.


Il fatto è che la distinzione non la faccio io e non l'ho inventata io. Ma è una suddivisione che ha fatto l'uomo stesso per una sua esigenza di "classificazione".
La scienza è un qualcosa che studia il mondo ad un livello elementare. Un "linguaggio" sotto il quale non si puo' andare. I fenomeni che a prima vista sono invisibili vengono descritti con la fisica, quelli molecolari con la chimica. Si usa un "linguaggio" per la loro descrizione, messo a punto nei millenni, che si chiama Matematica. La scienza, fine a se stessa, non ha nessuna utilità in se, se non correttamente applicata. Un integrale, fine a se stesso, non ha nessun valore. Acquisisce valore quando viene inserito in un contesto in grado di descrivere qualcosa (un fenomeno, una proprietà, ecc). E questa è la tecnica.
Le grosse società di microelettronica assumono fra i loro ricercatori piu' matematici e fisici che ingegneri, a momenti. Anche un semplice hard disk funziona con principi fisici molto complessi, che vanno al di la dei principi elettronici che lo governano. Togli quelle grandi scoperte in matematica che si sono fatte. Togli il concetto di integrazione di una funzione. Non esisterebbe per esempio la trasformata discreta di fourier. Non esisterebbe l'elettronica (perchè non esisterebbe la teoria dei segnali), il suono, le onde radio, il digital image processing... Niente di niente. Proprio perchè tutte queste "branche" del sapere si basano sullo stesso alfabeto comune: la matematica.
E' questa la distinzione fra scienza, tecnica e arte. Chiaramente il concetto di arte è talmente profondo che potrebbe essere addirittura indefinibile. Dire che la programmazione è una forma d'arte in fondo non è sbagliato. Cosi come lo potrebbe essere il calcolo puro, il giocare a pallone o semplicemente fare del sesso. :asd:
In definitiva, io non mi sono mica inventato niente.


Una cosa è essere disillusi, e quindi propendere verso un necessario pragmatismo finalizzato a tutto ciò che è possibile per garantire condizioni di vita dignitose coltivando una professione per la quale si nutre una vera passione (come la tua, per esempio).
Una cosa è credere che la mente, e di conseguenza la scienza possa davvero portare l'individuo, e di conseguenza l'intera collettività, ad una condizione di effettivo benessere.
Di tutto ciòne è la dimostrazione che molti di voi insistano a rassegnarsi alle restrizioni delle convenzioni sociali, come la necessità di un titolo e di una definizione sociale.


La tecnologia, la scienza, le scoperte in un qualsiasi campo, non contribuiscono al benessere. Ma alla qualità della vita. La qualità della vita è differente dal benessere. Oggi abbiamo passato la fase di "andare a caccia" e "procacciarci il cibo" proprio perchè grazie alla scienza e alla tecnologia è nata l'industria. Un solo misero esempio in un discorso che potrebbe assumere una portata sconfinata. Comunque se non è la tecnologia che migliora il mondo, proponici una sorta di "scienza alternativa". Che dire.


Il confuto di questa tesi è proprio qui fra di noi, un individuo autodidatta che ha raggiunto le competenze di un analista.
Mi chiedoper quale motivo tale individuo non possa identificarsi in un informatico. Siamo forse al corrente di tutte le sue competenze ? No di certo. Il dato di fatto indiscutibile è che il nostro amico abbia trovato, mi sembra, un buon posto di lavoro in campo informatico senza aver conseguito alcuna laurea. A mio modesto parere il nostro amico si sente, ed è un informatico, nonostante una società alimentata dall'immagine lo alieni da tale titolo. Ma non è di certo questo l'importante. L'importante è che il nostro amico ha competenze estese e soprattutto lavora in un settore che ama.
Quando qulache pagina addietro parlavo di poesia e arte, di umanità e di speranza, era semplicemente dovuto alla mio timore che il rifiuto del sogno e di nobili ambizioni (anche se probabilmente utopiche) pone il rischio di una deprimente e sconsolante perdità del senso di umanità. Sarò stato forse arrogante(non mi è sembrato, ma potrei aver trascurato qualcosa nei miei post), ma quando parli ( e mi dispiace dirlo ) sento di associarti più ad una macchina che ad un uomo. Da dove viene tanta freddezza ?
La tecnologia è importante, non lo metto in dubbio, ma è sfruttata nella sua forma più pessima. Pensare e sognare è altrettanto importante, pena la mutazione dell'uomo in automa sfruttato da un sistema astratto ed autoalimentato da un mercato senza volto.
Quando ti invitato a leggere poesie non ti ho certo invitato a smettere di studiare o di calcolare. Ti ho invitato a "sentire" un po' di più. Sembrerò presuntuoso, ma ti assicuro che non lo sono affatto.
Ciao.

Senza nulla togliere al "nostro amico" per cui ho stima e ammetto che è riuscito a fare una cosa che sanno fare in pochi. Ma nella nostra società se uso il termine "ingegnere" o "avvocato" sulla mia persona, senza possederne il titolo "legale" sono perseguibile a livello penale. Una mia amica fu operata da un medico bravissimo. Quel medico la operò e il problema si risolse. Anni dopo quel medico si scopri' non avere la laurea in medicina. Fu arrestato, indipendentemente dal fatto che non aveva mai ucciso nessuno e anzi, forse il suo lavoro l'aveva fatto meglio di un chirurgo reale.

Non voglio fare flames, ci mancherebbe, ma a questo punto voglio capire il tuo modo di ragionare che non mi è chiaro.

fek
13-07-2005, 14:31
Si usa un "linguaggio" per la loro descrizione, messo a punto nei millenni, che si chiama Matematica. La scienza, fine a se stessa, non ha nessuna utilità in se, se non correttamente applicata. Un integrale, fine a se stesso, non ha nessun valore. Acquisisce valore quando viene inserito in un contesto in grado di descrivere qualcosa (un fenomeno, una proprietà, ecc). E questa è la tecnica.

Sono d'accordo con tutto il resto che hai scritto ma un matematico ti fucilerebbe sul colpo per quello che hai scritto qui :)

Esistono branche vastissime della matematica che non hanno alcuna utilita' pratica e probabilmente non ne avranno mai, nessuna applicazione e non spiegano o descrivono alcun fenomeno, pero' vengono comunque studiate, per pura "conoscienza". I matematici veri sono molto gelosi di questo, tanto che fanno distinzione fra Matematica e Matematica Applicata.

A che serve in pratica dimostrare il teorema di Fermat? A nulla, pero' ci sbattono la testa da secoli.

norman900
13-07-2005, 15:45
Quindi il fatto che un autodidatta (bravissimo per altro) sia a tutti gli effetti un ottimo informatico e' la dimostrazione che il titolo di studio non serva ad attestare in parte le proprie capacita', e da qui si deduce che la tecnologia non sia servita a migliorare la condizione di effettivo benessere della societa' umana? :)

Perchè, ... vuoi farmi credere che per imparare autonomamente ( mi riferisco a qualsiasi disciplina ) sia necessaria la tecnologia ? Questa deduzione pare un po' fragile. :)


Mi sembra una tesi quanto meno un po' semplicistica. Come dire, un mio amico ha trovato per terra un porta foglio con assegni per centomila euro, per guadagnare cento mila euro allora basta che usciamo per strada e cerchiamo tutti portafogli per terra.

Ti sembra che impare ( studiare, libri, fatica) sia minimamente paragonabile ad un colpo di "sfortuna" lungo la strada ? Certo, se si continua ad associare l'impegno con la buona sorte, le sempre più diffuse ambizioni di "scalata sociale" individuale si riducono a fenomeno comune più che legittimo senza destar più il benchè minimo stupore.


Pero' scrivi da un PC, se stai male ti vai a curare all'ospedale o prendi semplicemente un aspirina (no, non cresce sugl'alberi, e' prodotta con processi chimici), vai al supermercato a comprare da mangiare invece di coltivartelo da solo, che ti porterebbe via un sacco di tempo che ora dedichi a leggere le poesie.

Ho già detto di non odiare affatto la tecnologia nella sua accezione ideale. Rifletti: Abbiamo le automobili, magari impegnamo 20 minuti per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa. Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi. Impiegherò 20 min per raggiungere il centro, ma il tempo guadagnato andrà sfruttato per altri impegni e altri bisogni che in un computo totale non concederanno nessun concreto guadagno in termini di tempo ( infatti di poesie ne leggo poche ).
La tecnologia come E' ORA, e sottolineo ora, pare soltanto uno strumento di mercato, atto a moltiplicare esponezialmente i bisogni superflui tanto cari a quello strano fenomeno chiamato consumo. La tecnologia, nonostante le sue inquantificabili potenzialità, mi sembra, nella sua concretezza attuale, un mero strumento di potere e di distruzione, oltre che una sorta di panacea per gli illusi del progresso.
Non è certo per godere della condizione attuale che accendo e scrivo e studio davanti al pc. Non è certo per guadagnare più dei tanto odiati 1000 € che ho deciso, a 28 anni, di ricominciare a studiare e di rigettarmi in quell'illusione che in tanti odiate ma che sta alla base di quell'umanità che tanto sembra concreta, ma che alla fine solo agli illusi appartiene.
Un ultima domanda, mio "superbo" fek. La tecnologia è di tutti ? Quei benefici di cui tu parli, aspirine, medicinali ecc, appartengono a tutti ?
Hai avuto la fortuna/sfortuna di nascere nel mondo dei "civili" che giustificano il loro illusorio progresso e benessere sulla miseria e le morte di un mondo altrettanto vasto e non meno degno di diritti UMANI.

Johnn
13-07-2005, 16:01
... Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi. Impiegherò 20 min per raggiungere il centro, ma il tempo guadagnato andrà sfruttato per altri impegni e altri bisogni che in un computo totale non concederanno nessun concreto guadagno in termini di tempo ( infatti di poesie ne leggo poche ).
La tecnologia come E' ORA, e sottolineo ora, pare soltanto uno strumento di mercato, atto a moltiplicare esponezialmente i bisogni superflui tanto cari a quello strano fenomeno chiamato consumo.

...

La tecnologia è di tutti ? Quei benefici di cui tu parli, aspirine, medicinali ecc, appartengono a tutti ?
Hai avuto la fortuna/sfortuna di nascere nel mondo dei "civili" che giustificano il loro illusorio progresso e benessere sulla miseria e le morte di un mondo altrettanto vasto e non meno degno di diritti UMANI.


Per il primo pezzo: qual è il metro per misurare che i problemi sono aumentati? Secondo me non aumentati.

Per il secondo pezzo: sono d'accordo che la tecnologia non è di tutti, non tutti se la possono permettere (anche qui da noi) e c'è molto da fare per migliorare le cose. Però si potrebbe vedere la cosa in maniera opposta: oggi almeno poche persone si riescono a curare ed usufruire di certe tecnologie, prima neanche i re e i faraoni si potevano curare se gli prendeva una polmonite.

Poi ho il sospetto che solo una società come quella di oggi, volendo anche violenta e belligerante e sprecona, permette uno sviluppo tecnologico e scientifico così rapido e veloce. Se chi avesse inventato il trattore, risparmiando il 90% del suo tempo per arare i campi, per quel tempo guadagnato oziasse, l'umanità avrebbe solo inventato il trattore e si sarebbe fermata lì.

Il tutto ovviamente imho.

VICIUS
13-07-2005, 16:07
Ho già detto di non odiare affatto la tecnologia nella sua accezione ideale. Rifletti: Abbiamo le automobili, magari impegnamo 20 minuti per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa. Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi. Impiegherò 20 min per raggiungere il centro, ma il tempo guadagnato andrà sfruttato per altri impegni e altri bisogni che in un computo totale non concederanno nessun concreto guadagno in termini di tempo ( infatti di poesie ne leggo poche ).
Chi lo ha detto? Io quando uso la macchina non sono mica obbligato a produrre. Posso tranquillamente usarla per andare a trovare la mia ragazza o divertirmi. Chi non ha mai preso la macchina dopo una nevicata per fare qualche controsterzo in un parcheggio :D

La tecnologia come E' ORA, e sottolineo ora, pare soltanto uno strumento di mercato, atto a moltiplicare esponezialmente i bisogni superflui tanto cari a quello strano fenomeno chiamato consumo. La tecnologia, nonostante le sue inquantificabili potenzialità, mi sembra, nella sua concretezza attuale, un mero strumento di potere e di distruzione, oltre che una sorta di panacea per gli illusi del progresso.
Vogliamo parlare degli strumenti per fare esami TAC e RMN? Quante vite è stato possibile salvare con una diagnosi tempestiva fornita da uno di questi strumenti? La tecnologia ci fornisce degli strumenti che dasoli sono inutili pezzi di materiali plastici e metalli vari. Siamo noi usandoli per qualcosa che gli diamo un senso. Puoi comprare un aereo per fare il figo con gli amici oppure portare aiuti umanitari in tutto il mondo.

fek
13-07-2005, 16:15
Perchè, ... vuoi farmi credere che per imparare autonomamente ( mi riferisco a qualsiasi disciplina ) sia necessaria la tecnologia ? Questa deduzione pare un po' fragile. :)

E' fragilissima. Tanto e' vero che non mi sono mai sognato di affermarlo.


Ti sembra che impare ( studiare, libri, fatica) sia minimamente paragonabile ad un colpo di "sfortuna" lungo la strada ? Certo, se si continua ad associare l'impegno con la buona sorte, le sempre più diffuse ambizioni di "scalata sociale" individuale si riducono a fenomeno comune più che legittimo senza destar più il benchè minimo stupore.

Mai detto neppure questo. Ho detto che e' molto improbabile da autodidatta si diventi particolarmente esperti in un campo e le statistiche anche solo molto parziali di questo forum mi danno ragione. Quanti autodidatta vedi? Uno, bravissimo. Gli altri che lavorano ad un certo livello sono laureati.

Quindi, affermare che visto che uno e' stato bravissimo da autodidatta a crearsi una posizione ci possono riuscire tutti, e' come affermare che visto che uno ha trovato un portafoglio per strada quella sia una strada percorribile per fare soldi. Non lo e', sono entrambi due casi.

Rifletti: Abbiamo le automobili, magari impegnamo 20 minuti per raggiungere il centro dalla periferia e viceversa. Ma all'aumentare delle comodità sono aumentate le necessità, all'aumentare dei rimedi sono aumentati i problemi, all'aumentare dei beni sono aumentati gli sprechi.

Rifletto, si stava meglio quando si stava peggio. Non la compro.
Io so solo che se Leonardo Da Vinci non avesse avuto qualcuno che produceva il cibo per lui grazie ai miglioramenti tecnologici che permettono all'uomo di aumentare la produttivita', anche il buon Leonardo al posto di dipingere la Gioconda si sarebbe spaccato la schiena nei campi.

Non ci sono poesie che tengono qui, e' un dato di fatto. Tu puoi avere tempo per scrivere a noi di leggere piu' poesie perche' non devi usare quel tempo per sostenerti (ci sono altri che lo fanno per te e per me e per tanti altri), e tutto questo grazie allo sviluppo tecnologico. Il resto sono paranoie.

Un ultima domanda, mio "superbo" fek. La tecnologia è di tutti ?

In mancanza di argomenti, la si butta sul personale. Ma in questo particolare forum non amiamo questo atteggiamento canzonatorio, quindi il mio discorso con te si conclude qui. Saluti :)

norman900
13-07-2005, 16:35
Per il secondo pezzo: sono d'accordo che la tecnologia non è di tutti, non tutti se la possono permettere (anche qui da noi) e c'è molto da fare per migliorare le cose. Però si potrebbe vedere la cosa in maniera opposta: oggi almeno poche persone si riescono a curare ed usufruire di certe tecnologie, prima neanche i re e i faraoni si potevano curare se gli prendeva una polmonite.

Scusami, ma non riesco a vederla in maniera opposta. Ovviamente a mio modesto parere, non ci sono alternative. O si vive e si beneficia tutti dei vantaggi, o, allo stesso modo, tutti insieme muoriamo.

Poi ho il sospetto che solo una società come quella di oggi, volendo anche violenta e belligerante e sprecona, permette uno sviluppo tecnologico e scientifico così rapido e veloce. Se chi avesse inventato il trattore, risparmiando il 90% del suo tempo per arare i campi, per quel tempo guadagnato oziasse, l'umanità avrebbe solo inventato il trattore e si sarebbe fermata lì

Infatti, non sto mica predicando una rinuncia allo sviluppo. Ma se lo sviluppo fosse davvero funzionale all'intera umanità, lo stagnante e deprimente surplus dei paesi "fortunati" andrebbe ridistribuito nella condivisione globale delle risorse, e allora si che il progresso riocoprirebbe un ruolo non dico utile, ma irrinunciabile.
Sarà una mia impressione, ma sembra che quel trattore di cui parli e e quel 90% risparmiato continuino a servire uno sviluppo dedicato ad una parte, sempre a mio modesto parere, troppo limitata dell'umanità, in nome di "importantissime" e "indispensabili" necessità quali telefonini dalle potenzialità inutilizzate dalla maggior parte degli utenti, inutili computer desktop la cui potenza è uno strumento per l'esibizione di valore sociale in forum etc, automobili diffuse in quantità spropositate simbolo di autorità,
di vanto e di oltraggioso consumo energetico, lettori di vario genere per un cannibalismo dei prodotti multimediali teso soltanto alla svalutazione del valore emitivo ed artisco delle produzioni audio-visive,... e potrei proseguire senza termine.
Quel 90% di cui parli, credi davvero che un giorno verrà utilizzato per un utilizzo della tecnologia in funzione dell'umanità intera. Lo spero.
Io lo spero davvero.

norman900
13-07-2005, 16:42
In mancanza di argomenti, la si butta sul personale. Ma in questo particolare forum non amiamo questo atteggiamento canzonatorio, quindi il mio discorso con te si conclude qui. Saluti :)

Nemmeno io ho gradito il tuo particolare e velato atteggiamento canzonatorio sulla velleità delle mie parole e sulle mie allusioni alla poesia.
E' con molto piacere che anche io chiudo la mia spiacevolissima discussione con te in questo momento.
Ciao. ;)

amilcosounds
13-07-2005, 16:56
Buon giorno a tutti!

Per prima cosa complimenti per la discussione che grazie ai due guru-professionisti del settore (Francesco e Maurizo) sta prendendo la forma di un vero e proprio spaccato sulla vita da programmatore di video-games :D .

Io ho letto abbastanza anche se ho tralasciato le fasi più tecniche della conversazione perchè di programmazione non ci capisco quasi niente, ma è stato istruttivo lo stesso :).

In verità mi sento un pò in trasferta: sono un musicista appassionatissimo di videogiochi e di implementazioni audio su pc e musica digitale in generale nonche colonne sonore composizione etc. Mi sto dunque interessando moltissimo alla musica nei videogiochi ed in senso più ampio alle implementazioni audio.

Cari Francesco e Maurizio non è che potreste illustrarmi un pò (sempre se vi fa piacere) più o meno come funziona il discorso musica-audio nelle vostre rispettive aziende? Ovviamente per sommi capi perchè non è il vostro campo.

Mi piacerebbe avere qualche riferimento generale: per esempio se avete un musicista in pianta stabile o se prendete dall' esterno professionisti del settore. Se avete un audio designer ed un audio programmer o se c' è un' unica figura che fa tutto. Quanta importanza viene data all' audio (inteso non solo come musica, ma come sonoro in generale all' interno di un gioco). Se vi servite di grandi librerie per le musiche e per gli effetti o le musiche dei vostri giochi sono "firmate", se si fa ricerca sugli effetti audio di supporti hardware (tipo gli EAX) etc.

P.S. Ho letto che si parlava di Lemmings come di un vecchio, vecchio gioco: io qualche volta una partitella ancora la faccio, secondo me quell' idea ha fatto storia un pò come Populus :D :D .

Grazie anticipatamente per le eventuali risposte :)

3nigma666
13-07-2005, 18:29
ragazzi ... non capisco a volte mi sembra che si sia un po troppa ipocrisia in alcuni post. Dai ,la regola è che chi è laureato è PIU COMPETITIVO di chi non lo è! C'è poco da dire che esistono informatici o matematici migliori di chi la laurea non ce l'ha perche sono CAZZATE ENORMI,e lo sapete bene! Un autodidatta prima non ha METODO ,TANTE PICCOLE SFUMATORE CHE FANNO LA DIFFERENZA TRA UN CODICE ELEGANTE E UNO NON ELEGANTE NON LE CONOSCONO, TERZO MOLTO CODICE LO SCRIVONO SENZA SAPERE PERHCE VA ESATTAMENTE SCRITTO IN QUELLA MANIERA,esempio stupido posso scrivere this.x = x in un costruttore,senza sapere cosa esso significhi realmente,ignorando completamente che si tratta di un passaggio di assegnazione di reference ,ma semplicemetne lo usano perche "altrimenti" il codice non va (era un esempio banale il primo che mi è saltato la testa). Le vocine che dicono :" non è necessaria la laurea per essere bravi informatici,matematici ecc" a mio avviso escono dalla bocca di persone che ho non hanno avuto la voglia o la possibilita di studiare ,e che lavorano nel campo della programmazione o cmq informatica ... puo esistere qualche persona non laureata che ne sa quanto un laureato se non di piu ,ma è 1 su un miliardo .. un esempio Jhon carmack ,che ha scritto wolfestein introducendo il concetto di 3d quando ancora stava alle superiori... pero LUI E' JHON CARMACK ,uno dei migliori programmatori,se non IL MIGLIOR programmatore mai esistito,quando fa un motore 3d diventa benchmark ufficiale e NVIDIA E ATI fanno la corte per far si che il codice sia ottimizzato per la loro scheda.. penso sia l'unico informatico al mondo a girare con il ferrari ... Ma di gente cosi ce n'è una su un miliardo ogni 10 anni ..tutti gli altri NON laureati sono e rimarranno a livello di competenze inferiori ad un laureato ,questo perche non hanno intrapreso un percorso di studi che insegna ad analizzare in maniera analitica e dinamica i problemi,che insegna il metodo migliore per affrontare un problema ,insegna a scomporlo in problemi piu piccoli in maniera sistematica ,cosa che da sola un persona ,senza uno specifico insegnamento NON puo CAPIRE perche sono metodi e sistemi frutto di anni e anni di ricerca dei migliori matematici e sistemisti del mondo (Vedi i vari algoritmi di ordinamento o Huffman ,la teoria dei red black tree , i grafi ... ) sfido qualsiasi sostenitore della tesi : la laurea non SERVE, ad implementare (senza fare crtl+c , ctrl+v ) algoritmi ,o che conoscano le migliori strategie per affrontare i design pattern ... quindi a mio parere la laurea rimane ed è un segno di distinzione , e permette di aprire porte altrimenti inaccessibili ai piu ,e ovviamente NON è LA LAUREA UN PUNTO DI ARRIVO MA UN INIZIO,UNA TAPPA FONDAMENTALE!

anx721
13-07-2005, 18:47
La cultura informatica serve soprattutto per questione che vanno al di là della progarmamzione. Un appasssionato di programmazione studiando da sè può benissimo riuscire meglio di un qulsiasi laureato.

E se uno studia da sè può anche affrontare altre questioni al di là della programmazione. Ma allora il punto è questo: chi studia in generale riesce meglio di chi non lo fa, e la laurea dovrebbe certificare che la persona ha affrontato un certo tipo di studio. Se poi uno ha studiato nell'ambito di un corso universitario o ha studiato da sè (ma studiato veramente) il risultato non è differente. La laurea serve a certificare che hai fatto un certo percorso, è lo studio che fa la differenza non la laurea in sè.

3nigma666
13-07-2005, 18:56
A mio parera non è assolutamente cosi , in quanto il percoso di studio della laurea è stato pianificato a tavolino da persone competenti ,mentre invece lo studio di un autodidatta è per forza di cose confuso,mal organizzato e lacunoso,per vari motivi:
1) Autodidatta significa che studia da se...Pero non conoscendo gli argomenti prima di studiarli,come fa un autodidatta ad essere sicuro di aver studiato e aver acquisito le basi sufficienti per dire: conosco la materia?
2)come fa un autodidatta ad autogiudicarsi e dire: si io la conosco la materia.. per essere giudicata la propria competenza ci deve essere qualcuno CHE TI GIUDICA E CHE CONOSCE GIA ACCURATAMENTE LA MATERIA!

Un laureato invece ha seguito un percorso di studi che da le fondamenta ,ed è sicuro di aver acquisito la materia in maniera sufficiente per poter poi approfondirla in tutte le sue diramazioni in quanto c'è stata una persona (l'insegante) che ha fornito TUTTE LE INFORMAZIONI UTILI AI FINI DELLA MATERIA e CHE HA POI TESTATO l'effettivo APPRENDIMENTO!
Quindi il laureato HA alle spalle delle basi SOLIDE E COMPLETE , un autodidatta ,proprio per definizione di AUTODIDATTA ha delle basi LACUNOSE NON SOLIDE!



AUTODIDATTA ---- studia -----> acquisisce nozioni
|
|
|
|
|
|
deve verificare
che siano
si autointerroga<------- nozioni complete
per vedere e sufficienti
se HA appreso
le nozioni sufficienti
per conoscere la materia
|
|
|
|
MA come fa a sapere se
quello che ha studiato è
sufficiente se non conosce =====> CONOSCENZA
ancora tutta la materia???? LACUNSA


Studente:

Insegnate Conosce
gia tutta ---comuinica cosa---> Studente studia
la materia studiare |
|
| |
-------------TESTA L'INSEGNATE------------------------
la conoscenza
|
|
|=====> Conoscenza completa
sufficiente

norman900
13-07-2005, 19:13
Un 'autodidatta, proprio per definizione, non cerca un percorso imposto ma impara per un desiderio che è insito in se.
Non credo che una persona sedotta dalla conoscienza possa permettersi delle lacune. Ovunque una lacuna sia rilevata, questa viene colmata.

gokan
13-07-2005, 19:21
Quindi il laureato HA alle spalle delle basi SOLIDE E COMPLETE , un autodidatta ,proprio per definizione di AUTODIDATTA ha delle basi LACUNOSE NON SOLIDE!

Mi sa che stai sparando un pò troppe fesserie :)
Quante volte all'uni si studia una materia da soli senza aver seguito il corso per motivi X? Tante volte!!
Quando ti studi la materia da solo e poi vai a fare l'esame, hai fatto da autodidatta che ti piaccia o no, se poi per te, il fatto che ti vai a fare l'esame davanti il professore e lui ti scrive il voto su libretto è un'altra cosa...quante volte si è preparati e per un motivo o per un altro (un attimo di confusione,la sfortuna, etc) l'esame non viene superato? E' capitato a tutti di sentirsi preparati e poi non riuscire a superare l'esame, ma non significa che se il prof. non ti firma il libretto non conosci la materia/argomento!!
Dai, con questi discorsi, non mi sembri neanche uno che vada all'univ. :)

Poi, nel campo dell'informatica l'esperienza conta moltissimo, un mio cugino che lavora da tanti anni fuori dall'italia e che per questo motivo ha lasciato un pò da parte l'università (scritto in ing. elettrica, gli mancava una sola materia), non ha mai sentito il peso di non essere laureato ed adesso che ha trovato lavoro qua, mai nessuno gli ha fatto pesare questa cosa...un mese fa si è laureato e per i datori di lavoro non è cambiato niente...questo perchè lui era forte di un esperienza acquisita con gli anni.. Adesso ha la soddisfazione di essere laureato, ma per come gli vanno le cose, ora come ora, non gli è cambiato nulla :)

Brazorv
13-07-2005, 19:36
questa discussione secondo me no ha pù nessuna utilità.

beppegrillo
13-07-2005, 19:41
questa discussione secondo me no ha pù nessuna utilità.
*

anx721
13-07-2005, 20:03
E quante volte ti trovi davanti dei prof che ad insegnare non sono poi granchè o che ti giudicano male? Chi ti dice che un autodidatta segue un percorso confuso? magari all'inizio...ma poi acquisisce dimestichezza. Lo studio in sè è un qualcosa di personale. Coloro che finita l'università decidono di intreprendere la strada della ricerca non studiano forse da soli?

Io no dico che uno senza la laurea equivale a uno con la laurea. Ma competenze effettive possono esere acquisite anceh da un non-laureato che studia e si applica.

3nigma666
13-07-2005, 20:33
-assolutamente no ,all'universita è vero studi da solo spesso e volentieri (lo studio per definizione è solitario) ma gli argomenti da studiare sono stati scelti a tavolino precedentemente seguendo un ordine e una logica tale che la preparazione finale sia suff. ad affrontare e approfondire qualsiasi tipo di argomento e problema

anx721
13-07-2005, 20:46
-assolutamente no

assolutamente sì! :ncomment:

gokan
13-07-2005, 20:52
-..ma gli argomenti da studiare sono stati scelti a tavolino precedentemente seguendo un ordine e una logica tale che la preparazione finale sia suff...
Altro che scelti a tavolino..oggi i professori, con i nuovi ordinamenti sono costretti a fare dei corsi intensivi di 2 mesi, spesso allo studente, dopo l'esame non rimane niente perchè costretto ad "assimilare" concetti in pochissimo tempo..

fek
13-07-2005, 21:13
questa discussione secondo me no ha pù nessuna utilità.

Anche secondo me non ha piu' utilita', soprattutto quando prima si consiglia di leggere poesie invece di studiare per prepararsi ad affrontare il mondo del lavoro, che e' brutto e cattivo e la tecnologia fa male ai bambini che muoiono di fame, e poi ci si offende anche, quando si fa notare questa marea di sciocchezze...

amilcosounds
13-07-2005, 23:13
Buon giorno a tutti!

Per prima cosa complimenti per la discussione che grazie ai due guru-professionisti del settore (Francesco e Maurizo) sta prendendo la forma di un vero e proprio spaccato sulla vita da programmatore di video-games :D .

Io ho letto abbastanza anche se ho tralasciato le fasi più tecniche della conversazione perchè di programmazione non ci capisco quasi niente, ma è stato istruttivo lo stesso :).

In verità mi sento un pò in trasferta: sono un musicista appassionatissimo di videogiochi e di implementazioni audio su pc e musica digitale in generale nonche colonne sonore composizione etc. Mi sto dunque interessando moltissimo alla musica nei videogiochi ed in senso più ampio alle implementazioni audio.

Cari Francesco e Maurizio non è che potreste illustrarmi un pò (sempre se vi fa piacere) più o meno come funziona il discorso musica-audio nelle vostre rispettive aziende? Ovviamente per sommi capi perchè non è il vostro campo.

Mi piacerebbe avere qualche riferimento generale: per esempio se avete un musicista in pianta stabile o se prendete dall' esterno professionisti del settore. Se avete un audio designer ed un audio programmer o se c' è un' unica figura che fa tutto. Quanta importanza viene data all' audio (inteso non solo come musica, ma come sonoro in generale all' interno di un gioco). Se vi servite di grandi librerie per le musiche e per gli effetti o le musiche dei vostri giochi sono "firmate", se si fa ricerca sugli effetti audio di supporti hardware (tipo gli EAX) etc.

P.S. Ho letto che si parlava di Lemmings come di un vecchio, vecchio gioco: io qualche volta una partitella ancora la faccio, secondo me quell' idea ha fatto storia un pò come Populus :D :D .

Grazie anticipatamente per le eventuali risposte :)

Mi auto quoto così Maurizio (MSciglio) e Francesco(FEK) possono leggere le mie gentili domande..... :D :D

3nigma666
13-07-2005, 23:24
Non è vero che non ha piu utilita perche alla fin fine non abbiamo tirato le somme relative al vero scopo del topic : ovverosia i programmatori nel contesto sociale odierno che posizione sociale possono occupare in italia ? a livello di benessere economico in che scala da 1 a 10 si posizionano (fancendo ovviamente una media)

71104
14-07-2005, 00:10
questa discussione secondo me no ha pù nessuna utilità. se pensi che questa discussione non abbia più utilità quella è la porta. io ho smesso di seguire questo 3d qualche giorno fa e l'ho sfogliato & riletto per curiosità solo adesso (vedevo che continuava a crescere senza sosta...) e mi ha interessato, soprattutto alle ultime pagine.

3nigma666
14-07-2005, 00:31
dicci la tua allora 71104 :D

Brazorv
14-07-2005, 09:14
se pensi che questa discussione non abbia più utilità quella è la porta. io ho smesso di seguire questo 3d qualche giorno fa e l'ho sfogliato & riletto per curiosità solo adesso (vedevo che continuava a crescere senza sosta...) e mi ha interessato, soprattutto alle ultime pagine.
non sei certo tu che mi dici quando me ne devo andare.
io ho detto che questa discussione non ha più senso perchè è OT già da molto. Poi si parla di argomenti in cui ognuno ha la sua opinione, e per esperienza in questo tipo di discussioni, ognuno rimane del proprio parere ( potremmo continuare anche per altre cento pagine ma nessuno cambiera la sua idea). Se poi ci metti pure che la gente sta pure iniziando ad insultarsi capisci che ho ragione.

norman900
14-07-2005, 11:04
... soprattutto quando prima si consiglia di leggere poesie invece di studiare per prepararsi ad affrontare il mondo del lavoro ..... la tecnologia fa male ai bambini che muoiono di fame

non mi pare di aver detto questo.


e poi ci si offende anche, quando si fa notare questa marea di sciocchezze...

Si, in tal caso si tratterebbe davvero di una marea di sciocchezze.

fek
14-07-2005, 12:42
E' con molto piacere che anche io chiudo la mia spiacevolissima discussione con te in questo momento.
Ciao. ;)

:)

71104
14-07-2005, 12:50
dicci la tua allora 71104 :D la mia per quanto riguarda la laurea è che l'università non insegna nulla tranne che ad imparare da soli (spesso i prof sono abbastanza incompetenti); invece la mia per quanto riguarda la discussione tra norman e fek è che ha ragione fek, senza contare che i post di norman sono illeggibili: sono cacofonici e un tantino illogici; proprio degni di un poeta, se non fosse per qualche errore grammaticale.

71104
14-07-2005, 12:50
:) tanto non capisce :D :huh:

71104
14-07-2005, 12:53
ecco, ad esempio: spiegatemi il nesso che c'era tra questa frase (nel suo ultimo post) e la relativa quotatura... Si, in tal caso si tratterebbe davvero di una marea di sciocchezze.

Bardak
14-07-2005, 15:40
scusate se sono mancato ma non sono stato molto bene in sti giorni...

inanzi tutto vorrei ringraziare tutti per i complimenti che mi avete fatto ma non credo di meritarli... infondo ho ancora molte lacune e soprattutto ho ancora davvero molto da imparare.

secondo di poi io sinceramente non mi ritengo un informatico come non mi ritengo ancora un buon programmatore, visto e considerato che a volte ancora mi capita di dover sistemare logica di codice perchè scritto troppo di fretta :) :bimbo:

Il mio unico intento e la mia apsirazione è solo quella di diventare un ottimo programmatore ma ne devo mangiare ancora di cuscus :)

inoltre un appunto a 3nigma666:
Immagino tu sia un laureato in informatica.
Beh io sto praticamente imparando da solo ma è anche vero che come tu chiedi consigli o hai chiesto consigli ai tuoi professori io chiedo consigli ai miei colleghi e ho avuto la fortuna di avere come responsabile tecnico un vero e proprio guro(almeno per me) che mi ha dato consigli importanti e me li da tutt'ora sia sul metodo che sulla tecnica ma questa non è una cosa che si impara, la mia è semplice curiosità e voglia di imparare cosa che non si puoi dire di tanti laureati.

Altro esempio il mio capo divisione è "Laureato"..... in LETTERE e quando ancora scriveva codice era uno dei migliori programmatori C in italia.

Ed ora veniamo al punto sostanziale del TOPIC

Secondo me attualmente la figura dell' informatico in italia non è rosea sopratutto perchè c'è troppa gente che ha studiato informatica solo perchè fino a qualche tempo fa era l'unico modo per far soldi.
In giro sono troppi i programmatori o gli informatici e purtroppo molti di loro sono degli incompetenti o quasi che si sono fermati a livello di HELLO WORD e sono convinti saperne.

si è vero forse io ho una visione fin troppo romantica della programmazione come espressione d'arte ma la realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti....

Il mercato informatico si è ormai chiuso e se vuoi lavorare devi sottostare a stipendi bassi e miseri(anche i laureati) gli stipendi faraonici di qualche hanno fa sono ormai una chimera e sopratutto oggi come oggi non basta più la laurea ma bisogna avere competenza, cosa che purtroppo, e a meno di eccezzioni, un neolaureato non ha.

norman900
14-07-2005, 17:12
Ma in questo particolare forum non amiamo questo atteggiamento canzonatorio, quindi il mio discorso con te si conclude qui. Saluti :)

:) , le allusioni valgono, amico mio. Anzi, se devo dirla tutta sono un po' meschine.

norman900
14-07-2005, 17:15
ecco, ad esempio: spiegatemi il nesso che c'era tra questa frase (nel suo ultimo post) e la relativa quotatura...

... che se avessi detto quelle cose avrei detto davvero una marea di cazzate.

71104
14-07-2005, 17:45
... che se avessi detto quelle cose avrei detto davvero una marea di cazzate. allora:
fek ha detto: "e poi ci si offende anche, quando si fa notare questa marea di sciocchezze..."
tu gli hai risposto: "Si, in tal caso si tratterebbe davvero di una marea di sciocchezze."
cioè hai detto si (sei d'accordo su quello che ha fatto notare fek), in tal caso (nel caso in cui ci si offende quando si fa notare questa marea di sciocchezze), si tratterebbe effettivamente della marea di sciocchezze di cui sopra; cioè se si tratta di una marea di sciocchezze, allora ti offendi e quindi si tratta di una marea di sciocchezze.
è inutile che sostituisci le tue parole pseudo garbate con le volgarità lasciando intendere che a quel livello io capisco: quella frase, abbinata a quella quotatura, illogica era e illogica rimane (e comunque fek ha ragione).

DanieleC88
14-07-2005, 17:49
... che se avessi detto quelle cose avrei detto davvero una marea di cazzate.
Non ho seguito proprio tutta la discussione che è andata avanti tra te e fek, ma da quel che ho letto, mi sembra che la tua visione delle cose non sia del tutto sbagliata, ma semplicemente troppo accentuata. Da come ne parli, sembra quasi che la tecnologia sia un male, anche se ho capito che non volevi far intendere quello. Ti sei semplicemente fatto prendere la mano dalla discussione e hai esagerato un po' con i termini. Ora mi sembra il momento giusto per darci un taglio con quello che, IMHO, è un OT in piena regola.
Torniamo a parlare di *programmazione*.

gokan
14-07-2005, 18:02
Si, torniamo in topic ;)

Fek, hai detto che tempo fa avevi avuto un colloquio con quelli della Criterion, come mai, hai preferito andare alla Lionhead? Motivi prettamente personali oppure c'è dell'altro? (scusa la curiosità :D )

Continuando, sempre a proposito di Criterion, dicono che stanno lavorando ad un fps (per ps2) che dagli screen sembra eccezionale!!
http://ps2media.ign.com/ps2/image/article/615/615007/black-20050517003437511.jpg


E' possibile che la ps2 dia questi risultati? Questi si che la sanno spremere a dovere una console :p
Vabbè che dopo aver visto God of War su ps2 mi aspetto di tutto in questi ultimi mesi di vita della console sony :)

71104
14-07-2005, 18:02
Non ho seguito proprio tutta la discussione che è andata avanti tra te e fek, ma da quel che ho letto, mi sembra che la tua visione delle cose non sia del tutto sbagliata, ma semplicemente troppo accentuata. Da come ne parli, sembra quasi che la tecnologia sia un male, anche se ho capito che non volevi far intendere quello. Ti sei semplicemente fatto prendere la mano dalla discussione e hai esagerato un po' con i termini. Ora mi sembra il momento giusto per darci un taglio con quello che, IMHO, è un OT in piena regola.
Torniamo a parlare di *programmazione*. il focacciere però (:D) avvisa che non stavamo parlando proprio di programmazione, ma della situazione nella società odierna (italiana e internazionale) dei programmatori. :)

fek
14-07-2005, 18:19
allora:

è inutile che sostituisci le tue parole pseudo garbate con le volgarità lasciando intendere che a quel livello io capisco: quella frase, abbinata a quella quotatura, illogica era e illogica rimane (e comunque fek ha ragione).

71104, don't feed the troll ;)

Lascia perdere le polemiche, davvero, non qui, non ne vale la pena.

fek
14-07-2005, 18:26
Si, torniamo in topic ;)

Fek, hai detto che tempo fa avevi avuto un colloquio con quelli della Criterion, come mai, hai preferito andare alla Lionhead? Motivi prettamente personali oppure c'è dell'altro? (scusa la curiosità :D )

Volevo andare alla Lionhead :)


Continuando, sempre a proposito di Criterion, dicono che stanno lavorando ad un fps (per ps2) che dagli screen sembra eccezionale!!

E' un gran bel progetto, ci lavora un amico italiano che anche Maurizio conosce.

norman900
14-07-2005, 19:53
per 71104,
Allora, dimmi quale sottile dettaglio distingue il termine "cazzate" da "sciocchezze", termine con il quale fek ha definito le mie opinioni per altro da lui alterate e rielaborate.
Non ho certo utilizzato "cazzate" per farmi intendere meglio pensando che quello fosse il linguaggio più consono a te. Forse lo è per me, per indicare che se avessi sostenuto di leggere poesie invece di studiare di certo avrei detto delle grandi "cazzate".
Se rileggi i miei quote, ho prima riportato quello che fek presumeva avessi detto, ed ho poi concluso che se avessi parlato in quel modo avrei davvero avanzato idiozie.
Non capisco perchè avrei dovuto insultarti o essere sgarbato.

Quanto a te fek, non me frega niente se mi dai del troll, tu che nel sito sponsorizzi il rispetto della lingua italiana vai poi a dar valore a ste definizioni davvero senza senso.
E poi mi vieni a dire che "qui nel forum non sopportiamo le vili canzonature", semplicemente perchè a mio parere hai peccato un po' di superbia e ti ho chiamato "superbo" ... ?
Visto il tuo carattere, tale qualità non potrebbe che darti valore, non ha mica e soltanto un'accezione negativa ...

In ogni caso, non ho parlato per cazzeggiare. Ho espresso opinioni, dapprima davvero garbatamente e senza sarcasmi inutili. Mi sono sentito dare del filosofo e del poeta perditempo, quando le mie risposte non avevano nulla a che fare ne con la filosofia, ne con la poesia. Si parlava di lavoro. Utile per l'individuo, e utile per la collettività. Le allusioni alla poesia non erano certo una predica alla rinuncia allo studio, ma figuriamoci.
Ho semplicemente parlato di sensibilità, sensibilità al sociale e all'individuo ( non è forse poesia, questa, oltre che politica? ), concetto che pareva non esistere in questa discussione (non perchè ne siate privi, intendiamoci) ma perchè era proprio stato trascurato. E mi sembrava interessante, per niente fuori argomento.
Poi tutto è degenerato (anzi subito), perchè sono stato preso per un crociato contro la scienza e la tecnologia ( e di conseguenza contro tutti voi ), quando semplicemente esprimevo dei dubbi sulla loro effettiva utilità allo stato reale ( non quello ideale ).
Comunque ciao.

jappilas
14-07-2005, 20:07
Continuando, sempre a proposito di Criterion, dicono che stanno lavorando ad un fps (per ps2) che dagli screen sembra eccezionale!!
E' possibile che la ps2 dia questi risultati? Questi si che la sanno spremere a dovere una console :p
Vabbè che dopo aver visto God of War su ps2 mi aspetto di tutto in questi ultimi mesi di vita della console sony :)
sicuro sia una screen in game della ps2 ? visto così mi "sa" più di xbox ... :O :mbe:

71104
14-07-2005, 20:22
Lascia perdere le polemiche, davvero, ehm, mi hai quasi messo d fronte al fatto compiuto :stordita:

non qui, hmmm, :mbe: mi hai fatto venire un'idea! :D

non ne vale la pena. non resistoooooo!!!! :mc:

71104
14-07-2005, 20:25
hmmm, :mbe: mi hai fatto venire un'idea! :D doh!! :doh: :mc: come si fa a vedere l'indirizzo email di un utente?!? :mc:
prima ricordo che si poteva... o forse era un altro forum? :cry:

VICIUS
14-07-2005, 20:27
doh!! :doh: :mc: come si fa a vedere l'indirizzo email di un utente?!? :mc:
prima ricordo che si poteva... o forse era un altro forum? :cry:
Prova a cliccare sul nick :)

ciao ;)

71104
14-07-2005, 20:30
Prova a cliccare sul nick :) se vado sul link per mandare una email al tizio me la fa mandare tramite HWU, e mi sa che poi i modders la leggono :D :cry:

beppegrillo
14-07-2005, 20:47
Ho semplicemente parlato di sensibilità, sensibilità al sociale e all'individuo ( non è forse poesia, questa, oltre che politica? ), concetto che pareva non esistere in questa discussione (non perchè ne siate privi, intendiamoci) ma perchè era proprio stato trascurato. E mi sembrava interessante, per niente fuori argomento.

E cosa centra in un thread con oggetto "PROGRAMMATORI E CRISI ECONOMICA", io veramente non ci trovo nessuna attinenza. Ci sono altri thread più adatti per parlare di poesia, disparità nel mondo ed influenza della tecnologia sull'uomo.

mjordan
15-07-2005, 00:08
Sono d'accordo con tutto il resto che hai scritto ma un matematico ti fucilerebbe sul colpo per quello che hai scritto qui :)

Esistono branche vastissime della matematica che non hanno alcuna utilita' pratica e probabilmente non ne avranno mai, nessuna applicazione e non spiegano o descrivono alcun fenomeno, pero' vengono comunque studiate, per pura "conoscienza". I matematici veri sono molto gelosi di questo, tanto che fanno distinzione fra Matematica e Matematica Applicata.

A che serve in pratica dimostrare il teorema di Fermat? A nulla, pero' ci sbattono la testa da secoli.

Hai ragione questo è vero. Però è anche vero che la Matematica che attualmente "non serve a nulla" un domani potrebbe essere la base di una nuova disciplina la cui correlazione potrebbe essere trovata da un'intuizione "geniale" di qualcuno che sulla terra ancora nasce... Molti matematici, in fondo, studiano proprio la Matematica con "onestà intellettuale". Lo stesso John Nash non avrebbe mai pensato che la sua confutazione matematica di Adam Smith fosse applicabile ai casi antitrust addirittura in Economia. A lui interessava la "Matematica pura". Quindi ciò che oggi non ha riscontro magari un domani potrebbe portare ad una svolta epocale. Non mi sorprende che il matematico ragiona cosi'. Anzi, questo modo di ragionare forse è indispensabile per continuare a "fare Matematica".

mjordan
15-07-2005, 00:17
sfido qualsiasi sostenitore della tesi : la laurea non SERVE, ad implementare (senza fare crtl+c , ctrl+v ) algoritmi ,o che conoscano le migliori strategie per affrontare i design pattern ... quindi a mio parere la laurea rimane ed è un segno di distinzione , e permette di aprire porte altrimenti inaccessibili ai piu ,e ovviamente NON è LA LAUREA UN PUNTO DI ARRIVO MA UN INIZIO,UNA TAPPA FONDAMENTALE!

Bada che quando abbiamo detto che "non serve" non lo abbiamo detto in senso "assoluto". Era piu' sottile il discorso. Era inteso che comunque una laurea non serve per fare chissà quali grandi cose, ma è un punto di inizio indispensabile per cominciare a studiare da soli (e seriamente). In sostanza abbiamo detto che la laurea è "la fine di un inizio". E non la dirittura di arrivo come molti pensano. Tutto qui'. Questo era il "succo" in modo molto spicciolo.

mjordan
15-07-2005, 00:21
Mi sa che stai sparando un pò troppe fesserie :)
Quante volte all'uni si studia una materia da soli senza aver seguito il corso per motivi X? Tante volte!!
Quando ti studi la materia da solo e poi vai a fare l'esame, hai fatto da autodidatta che ti piaccia o no, se poi per te, il fatto che ti vai a fare l'esame davanti il professore e lui ti scrive il voto su libretto è un'altra cosa...quante volte si è preparati e per un motivo o per un altro (un attimo di confusione,la sfortuna, etc) l'esame non viene superato? E' capitato a tutti di sentirsi preparati e poi non riuscire a superare l'esame, ma non significa che se il prof. non ti firma il libretto non conosci la materia/argomento!!
Dai, con questi discorsi, non mi sembri neanche uno che vada all'univ. :)

Poi, nel campo dell'informatica l'esperienza conta moltissimo, un mio cugino che lavora da tanti anni fuori dall'italia e che per questo motivo ha lasciato un pò da parte l'università (scritto in ing. elettrica, gli mancava una sola materia), non ha mai sentito il peso di non essere laureato ed adesso che ha trovato lavoro qua, mai nessuno gli ha fatto pesare questa cosa...un mese fa si è laureato e per i datori di lavoro non è cambiato niente...questo perchè lui era forte di un esperienza acquisita con gli anni.. Adesso ha la soddisfazione di essere laureato, ma per come gli vanno le cose, ora come ora, non gli è cambiato nulla :)

Allora io sono un autodidatta semi-laureato! :asd: :asd:
Mi mancano 3 esami e all'università se ho seguito 5 corsi (neanche interi) è troppo :asd:
Comunque hai ragione... A parte dare un po di luce su una materia, l'università è piu' o meno un percorso si obbligato, ma dove sei solo con te stesso...
Sfido chiunque a sostenere il contrario... :asd:

mjordan
15-07-2005, 00:39
DOMANDA PER FEK

Io mi domando una cosa. Tu sei laureato in Ingegneria Informatica... Non hai messo Informatica Grafica nel piano di studi e di mestiere fai il "Game Programmer". Nel frattempo, all'estero hanno istituito il Corso di Laurea in "Game Programming".
Ora mi domando:
Se Vasco Rossi ha preso la laurea honoris causa in Sociologia perchè canta canzoni, perchè a te che scrivi videogiochi non dovrebbero darti la laurea Honoris Causa in "Game Programming"? Eppure un laureato in game programming non sa fare il tweaking di una formula per realizzare il blooming... :asd:

Quanto mi fa incazzare sta cosa :asd:

Johnn
15-07-2005, 09:53
Allora io sono un autodidatta semi-laureato! :asd: :asd:
Mi mancano 3 esami e all'università se ho seguito 5 corsi (neanche interi) è troppo :asd:
Comunque hai ragione... A parte dare un po di luce su una materia, l'università è piu' o meno un percorso si obbligato, ma dove sei solo con te stesso...
Sfido chiunque a sostenere il contrario... :asd:

Io invece li ho seguiti tutti! :p
Ma in che senso sei solo con te stesso?

gokan
15-07-2005, 10:17
DOMANDA PER FEK
Nel frattempo, all'estero hanno istituito il Corso di Laurea in "Game Programming".

Figooooo.... :eek:

DOMANDA PER FEK
Ora mi domando:
Se Vasco Rossi ha preso la laurea honoris causa in Sociologia perchè canta canzoni, perchè a te che scrivi videogiochi non dovrebbero darti la laurea Honoris Causa in "Game Programming"? Eppure un laureato in game programming non sa fare il tweaking di una formula per realizzare il blooming... :asd:

Quanto mi fa incazzare sta cosa :asd:
Non so se avete letto in giro una sorta di "lettera virtuale" di un ragazzo ad il rettore dell'Università che ha dato la laurea ad honorem a Valentino Rossi in Scienze della Comunicazione..c'è da pisciarsi dalle risate, anche se un fondo di verità c'è l'ha :stordita:

fek
15-07-2005, 11:06
Hai ragione questo è vero. Però è anche vero che la Matematica che attualmente "non serve a nulla" un domani potrebbe essere la base di una nuova disciplina la cui correlazione potrebbe essere trovata da un'intuizione "geniale" di qualcuno che sulla terra ancora nasce... Molti matematici, in fondo, studiano proprio la Matematica con "onestà intellettuale". Lo stesso John Nash non avrebbe mai pensato che la sua confutazione matematica di Adam Smith fosse applicabile ai casi antitrust addirittura in Economia. A lui interessava la "Matematica pura". Quindi ciò che oggi non ha riscontro magari un domani potrebbe portare ad una svolta epocale. Non mi sorprende che il matematico ragiona cosi'. Anzi, questo modo di ragionare forse è indispensabile per continuare a "fare Matematica".

Esatto! Ai matematici interessa la matematica pura, spesso anche solo per un senso di Simmetria e Perfezione :)
E' molto artistico se vuoi, difficilmente un matematico puro pensa ad applicazioni pratiche di cio' che sta studiando. Poi arrivano fisici, ingegneri, economisti, biologi che si trovano degli strumenti a disposizione e provano ad applicarli al loro campo.

Secondo me il matematico tipo non ragiona pensando alle applicazioni, a loro spesso interessa solo l'Eleganza della Matematica. Quante volte leggendo paper o trattati di matematica pura trovi citati i termini "eleganza", "simmetria", "purezza", "bellezza", "semplicita'"? Sono artisti.

fek
15-07-2005, 11:08
DOMANDA PER FEK

Io mi domando una cosa. Tu sei laureato in Ingegneria Informatica... Non hai messo Informatica Grafica nel piano di studi e di mestiere fai il "Game Programmer". Nel frattempo, all'estero hanno istituito il Corso di Laurea in "Game Programming".
Ora mi domando:
Se Vasco Rossi ha preso la laurea honoris causa in Sociologia perchè canta canzoni, perchè a te che scrivi videogiochi non dovrebbero darti la laurea Honoris Causa in "Game Programming"? Eppure un laureato in game programming non sa fare il tweaking di una formula per realizzare il blooming... :asd:

Quanto mi fa incazzare sta cosa :asd:

Per due motivi, il primo e' che faccio grafica e non game programming :D
Anche se a stare vicino a gente come Peter e Ron e ai programmatori al seguito, ho imparato qualcosa a riguardo per osmosi.
Ed il secondo motivo e' che preferisco guadagnarmi le lauree sul campo e non Honoris Causa, e non ho fatto ancora nulla per meritermela. Infatti prima o poi decido di iscrivermi a Storia all'Universita' di Londra. Per puro gusto.

mjordan
15-07-2005, 14:41
Io invece li ho seguiti tutti! :p
Ma in che senso sei solo con te stesso?

Nel senso che nella maggiorparte dei casi devi fare qualcosa. Il prof ti dice:"Devi fare questo progetto". Tu, come studente, a parte qualche orario di ricevimento dove sembra che non si sbottonano neanche troppo, te lo devi risolvere per i fatti tuoi. Aiuto ridotto al minimo.

mjordan
15-07-2005, 14:42
Non so se avete letto in giro una sorta di "lettera virtuale" di un ragazzo ad il rettore dell'Università che ha dato la laurea ad honorem a Valentino Rossi in Scienze della Comunicazione..c'è da pisciarsi dalle risate, anche se un fondo di verità c'è l'ha :stordita:

No non sapevi di questa cosa... Cosa dice in sostanza questa lettera?

mjordan
15-07-2005, 14:44
Per due motivi, il primo e' che faccio grafica e non game programming :D
Anche se a stare vicino a gente come Peter e Ron e ai programmatori al seguito, ho imparato qualcosa a riguardo per osmosi.
Ed il secondo motivo e' che preferisco guadagnarmi le lauree sul campo e non Honoris Causa, e non ho fatto ancora nulla per meritermela. Infatti prima o poi decido di iscrivermi a Storia all'Universita' di Londra. Per puro gusto.

Bhè anche Linus Torvalds ha preso una laurea honoris causa solo per i sistemi operativi... :p
Di un po ma a Londra le tasse universitarie sono salate come quì in Italia? :asd:

gokan
15-07-2005, 15:12
No non sapevi di questa cosa... Cosa dice in sostanza questa lettera?
http://lnx.kontrokultura.org/index.php/2005/06/01/

Leggi, sorridi, medita

:)

3nigma666
15-07-2005, 16:15
beh è un coglione sto qua,perche' VAsco è il piu grande cantautore italiano (insieme a deGregori Battisti) e i suoi testi sono poesia e di conseguenza una laurea in scienze della comunicazione è piu che meritata!! chi meglio di una persona che riesce a radunare oltre 150 mila persone in una sera in uno stadio ,per comunicare con loro ,per far ascoltare le sue poesie cantate?? Un qualsiasi laurato in scienza della comunicazione non sarebbe neanche in grado di intrattenere e comunicare con la meta di tutta quella gente x 3 ore filate!!! ... quindi la laurea a VAsco in scienze della comunicazione è piu che giustificata! è quella a valentino che non c'entra un cazzo!Eh un povero sfigato che non ha neanche la terza media..Fa la publicita per la birra e adsl dove fa vedere che corre in moto...bruum bruuumm deficiente i 16 enni muoiono con il tuo bruum bruum ... cercando di imitarti... se non vivessimo in un mondo dove la televisione ha tutto questo potere e quel giro di soldi da capogiro (scusate la cacofonia) dei diritti televisivi,i centauri come valentino non sarebbero rimpilzati di soldi come uova di pasqua ... dai è ridicolo che guadagnino milioni di euro l'anno per far cosa?? correre con una moto??!! cazzo sono capace anche io a correre in moto,che prestigio sociale ha correre in moto??!!???!!!??!!
Sara piu importante un medico che ti salva la vita , o un giudice , o poliziotto? valentino rossi come i calciatori , giocatori di basket è ridicolo ,guadagnano una fortunai,e questo è veramente RIDICOLO e INGIUSTO ,perke 99 percento delle volte sono persone di una ignoranza paurosa che se le senti parlare fanno cascare le p*lle.... Persone che se non fossero famose per la televisione, ti chiederesti per quale assurdo motivo stanno al mondo se non sanno neanche spiaccicare 4 parole messe in croce....L'unica cosa che potrebbero fare sno i contadini ,anzi manco quelli i contadini veri potrebbero offendersi.....

Spero vivamente che il ridicolo mondo del calcio basket motociclismo Formula 1 ,collassi su se stesso ,senza soldi e con esso tutta la gente mediocre che gli da adito di esistere... basterebbe 1 decimo di tutti i soldi che si intascano i giocatori di serie A per sfamare per 10 anni l'africa.. dai su... mondo di merda..

anx721
15-07-2005, 16:34
L'unica cosa che potrebbero fare sno i contadini ,anzi manco quelli i contadini veri potrebbero offendersi.....



Guarda che quello del contadino non è afffatto un mestiere facile, ci vuole grande conoscenza ed espeRienza, se no non ti spunta neanche mezza patata :O


Per il resto sono d'accordo tutto quello che hai detto, e io lo estedo anche a vasco rossi (che poi capirai certi messaggi che ha comnicato...ma lasciamo perdere)...a sto punto diamo la laurea anche a tutti i cantanti che radunano 150000 giovani ai loro concerti, gliela diamo anche a marilin manson e magari a osama bin laden che è di certo un grande comunicatore.

Per avere una laurea honoris causa bisogna ver fatto qualcosa di veramente importante... e quelle ai due "rossi" sono state semplicemente due pagliacciate mediatiche per passare in televisione per due/tre giorni ed avere un ritorno di pubblicità per l'ateneo. Ma secondo me è stato un ritorno del tutto negativo: che credidiblità puo avere quella facolta di scenze della comunicazione che ha laureato il motociclista? Già quel corso di laurea ha una certa nomea...ora se l'è proprio confermata....

3nigma666
15-07-2005, 16:36
appunto! è quello ke ho scritto io ! infatti ho scritto che i contadini si offendono se facessero i giocatori ecc facessero il loro lavoro! E' implicito il motivo: ovverosia che non è affatto facile come crede il piu della gente,anzi!

mjordan
15-07-2005, 17:08
http://lnx.kontrokultura.org/index.php/2005/06/01/

Leggi, sorridi, medita

:)

Senza parole...

DanieleC88
15-07-2005, 17:28
VAsco è il piu grande cantautore italiano
Allora stiamo messi proprio male... :(
e i suoi testi sono poesia e di conseguenza una laurea in scienze della comunicazione è piu che meritata!!
Ma dai! Ma quale comunicazione! Poesia! Uno che scrive dei testi significativi, certo. Già a vedere dai titoli. Bah. Poesia.
http://www.caffenichilismo.it/istituto/analisi/i_a_buocat.html
E che laurea gli vuoi conferire se non sa nemmeno scrivere, il coglionazzo? Guardati il video dell'ultima canzone (si, per una volta non guardare la pesciona, ma guarda cosa scrive Vasco)... fa degli orrori grammaticali. Ad esempio, scrive: «vabe'». VABE'? E che lingua è? Al massimo «vabbe'» (derivazione: va bene -> va be' -> vabbe'). E questo è l'unico che al momento ricordo, ma ne fa di peggiori. E non si inizia un testo con "...e... vuoi da bere". Boh, io non lo capisco quell'ubriacone.

jappilas
15-07-2005, 17:30
http://lnx.kontrokultura.org/index.php/2005/06/01/

Senza parole...

mjordan
15-07-2005, 17:39
Allora stiamo messi proprio male... :(

Ma dai! Ma quale comunicazione! Poesia! Uno che scrive dei testi significativi, certo. Già a vedere dai titoli. Bah. Poesia.
http://www.caffenichilismo.it/istituto/analisi/i_a_buocat.html
E che laurea gli vuoi conferire se non sa nemmeno scrivere, il coglionazzo? Guardati il video dell'ultima canzone (si, per una volta non guardare la pesciona, ma guarda cosa scrive Vasco)... fa degli orrori grammaticali. Ad esempio, scrive: «vabe'». VABE'? E che lingua è? Al massimo «vabbe'» (derivazione: va bene -> va be' -> vabbe'). E questo è l'unico che al momento ricordo, ma ne fa di peggiori. E non si inizia un testo con "...e... vuoi da bere". Boh, io non lo capisco quell'ubriacone.

:rotfl:

3nigma666
15-07-2005, 19:13
sara bello il metal... urli a scuarcia gola che manco si capisce che dicono... dai dai... vasco trasmette emozioni sensazioni... lui puo,fare errori del genere..io il video l'ho visto,mi sa che quello che non ha visto sei tu! lui scrive Vabe' è vero, ma guarda su cosa sta scrivendo: UN DIARIO! su un diario personale una persona puo' scrivere come vuole nella maniera piu informale e anche con errori,si , fa parte ,è la caratteristica del diario. Mi sa che qualcosa sia sfuggito a te , non a chi ha ideato il video......................................................................... leggiti i testi di canzone ,di ALbachiara,sentine la musicalita la tonalita ,il suono ... ripeto solo de Gregori e battisti sapevano fare altrettanto
e poi considerando che vasco a quasi 5 milioni di fan ,e considerando che l'italia è fatta per il 65 percento da anziani ,da 12 percento bambini sotto i 10 anni della percentuale rimanente (coloro che ascoltano e comprano la musica ,5 milioni è una fetta molto piu che considerevole ,ooltre il 40 percento) ... 5 milioni di italiani sono incompetent l'unico che non lo è sei tu???mmmmmhhh meditare ... prima di parlare...

mjordan
15-07-2005, 21:17
sara bello il metal... urli a scuarcia gola che manco si capisce che dicono... dai dai... vasco trasmette emozioni sensazioni... lui puo,fare errori del genere..io il video l'ho visto,mi sa che quello che non ha visto sei tu! lui scrive Vabe' è vero, ma guarda su cosa sta scrivendo: UN DIARIO! su un diario personale una persona puo' scrivere come vuole nella maniera piu informale e anche con errori,si , fa parte ,è la caratteristica del diario. Mi sa che qualcosa sia sfuggito a te , non a chi ha ideato il video......................................................................... leggiti i testi di canzone ,di ALbachiara,sentine la musicalita la tonalita ,il suono ... ripeto solo de Gregori e battisti sapevano fare altrettanto
e poi considerando che vasco a quasi 5 milioni di fan ,e considerando che l'italia è fatta per il 65 percento da anziani ,da 12 percento bambini sotto i 10 anni della percentuale rimanente (coloro che ascoltano e comprano la musica ,5 milioni è una fetta molto piu che considerevole ,ooltre il 40 percento) ... 5 milioni di italiani sono incompetent l'unico che non lo è sei tu???mmmmmhhh meditare ... prima di parlare...

Mmmm... Non toccare l'heavy metal a Cionci che ti banna seduta stante :rotfl:

3nigma666
15-07-2005, 21:18
ho parlato di metal e non heavy metal :D

MSciglio
15-07-2005, 21:39
http://lnx.kontrokultura.org/index.php/2005/06/01/

Leggi, sorridi, medita

:)

D'accordo al 200% con quanto scritto nella lettera. E' un insulto per chi si fa il mazzo sui libri mentre quelli impennano con la moto o si tirano di coca.

mjordan
15-07-2005, 21:41
D'accordo al 200% con quanto scritto nella lettera. E' un insulto per chi si fa il mazzo sui libri mentre quelli impennano con la moto o si tirano di coca.

Maurizio anche tu ti saresti dato al porno? :rotfl:

MSciglio
15-07-2005, 21:43
sara bello il metal... urli a scuarcia gola che manco si capisce che dicono... dai dai... vasco trasmette emozioni sensazioni... lui puo,fare errori del genere..io il video l'ho visto,mi sa che quello che non ha visto sei tu! lui scrive Vabe' è vero, ma guarda su cosa sta scrivendo: UN DIARIO! su un diario personale una persona puo' scrivere come vuole nella maniera piu informale e anche con errori,si , fa parte ,è la caratteristica del diario. Mi sa che qualcosa sia sfuggito a te , non a chi ha ideato il video......................................................................... leggiti i testi di canzone ,di ALbachiara,sentine la musicalita la tonalita ,il suono ... ripeto solo de Gregori e battisti sapevano fare altrettanto
e poi considerando che vasco a quasi 5 milioni di fan ,e considerando che l'italia è fatta per il 65 percento da anziani ,da 12 percento bambini sotto i 10 anni della percentuale rimanente (coloro che ascoltano e comprano la musica ,5 milioni è una fetta molto piu che considerevole ,ooltre il 40 percento) ... 5 milioni di italiani sono incompetent l'unico che non lo è sei tu???mmmmmhhh meditare ... prima di parlare...

Non paragonare uno stonato drogato con musicisti come Dream Theater (per dirne una...) che hanno buttato sangue sugli strumenti per raggiungere quei livelli tecnici.
La musica è soggettiva, a me personalmente Vasco suscita emozioni ben diverse da quelle che ti aspetteresti :)

MSciglio
15-07-2005, 21:43
Maurizio anche tu ti saresti dato al porno? :rotfl:

E' il mio secondo lavoro :D

VICIUS
15-07-2005, 21:48
Maurizio anche tu ti saresti dato al porno? :rotfl:
A chi non sarebbe piaciuto.

ciao ;)

mjordan
15-07-2005, 21:50
E' il mio secondo lavoro :D

Mi innagino le colleghe che grafica :rotfl:

3nigma666
15-07-2005, 21:59
anke agnelli tirava di coca e illustri ministri (venuto fuori un caso poki anni fa al TG) ... Tutti i grnadi manager tirano di coca ..per restare sveglio e dare il massimo della pr4stazioni a certi livellii,il caffe non basta piu

MSciglio
15-07-2005, 22:02
anke agnelli tirava di coca e illustri ministri (venuto fuori un caso poki anni fa al TG) ... Tutti i grnadi manager tirano di coca ..per restare sveglio e dare il massimo della pr4stazioni a certi livellii,il caffe non basta piu

Peccato che la sua innata ignoranza non riesce a superarla con la coca :)

atragon
15-07-2005, 23:33
Personalmente consiglio a chi vuole fare la "carriera" del programmatore di valutare con molta attenzione la possibilità di trasferirsi all'estero. Certo le considerazioni sono molte ma vale la pena ricordare che in Italia, sottolineo in Italia, siamo diventati degli specialisti dei "front office" e nemmeno ci accorgiamo del'importanza di ciò che sta dietro. Per chi ama la filosofia "apparire" invece di "essere". In soldoni basta guardare la situazione in quasi tutte le aziende di un certo calibro. Grandi investimenti, cura, formazione (spesso fumosa) per il venditore, per chi si occupa di marketing, di "rapporti con la clientela". Davvero poca considerazione per chi lavora dietro le quinte, per chi fa si che quello che viene presentato funzioni davvero. E allora incentivi, carriera e strade aperte a chi alla fine porta il cliente e una pacca sulla schiena, se va bene, a chi se la spezza davanti al terminale per ore e ore week end compresi. I "centri di costo" come sono etichettati con poco rispetto i CED, le "sale macchine" o "centri di ricerca e sviluppo" devono rendere senza far spendere. Ancora ricordo le difficoltà che ebbe un amico per far passare un investimento di poche centinaia di euro per un software quando nella stessa assemblea si deliberò il cambio di cellulari aziendali per "i venditori" (alcune migliaia di euro) . O il secco "no" che un giovane programmatore pieno di idee ed entusiasmo ricevette quando propose un sua (ottima) idea per migliorare il codice di un certo prodotto; testuale la risposta "coooosa?? qualità del codice?? che qualità?? ma che roba vuoi dire?.... guarda ho da fare, quel programma funziona? Si? Allora lascialo stare, intesi? Ciao". Quando il programmatore uscì mesto mesto il funzionario mi guardò e disse "ma che gente assumiamo? sanno picchiettare sulla tastiera e credono di risolvere tutti i problemi....". Tralascio il seguito.... In Italia il 90% dell'attuale classe dirigenziale non riconosce il software come una opportunità ma solo come una dolorosa e noiosa necessità... una volta qui sul forum abbiamo anche parlato, dell'importanza della qualità del codice ma questo è un concetto addirittura astruso per chi si intende solo di far numeri da presentare alle varie assemblee / dirigenti. La crisi attuale ha certamente aggravato le cose (indovinate dove si taglia appena i conti non tornano più?... bravi, avete capito) ma più che la crisi in se stessa è proprio l'atteggiamento marcatamente incurante che si ha verso chi il prodotto lo crea. Circola anzi un'idea di fondo, sempre pensiero genuino di un altro dirigente che mi disse una volta "te lo dico in confidenza a me quel tizio sta sulle palle (era il capo dei programmatori) un giorno o l'altro quando me le fa girare lo mando a gestire il magazzino tanto quello che fa lui (da 20 anni....) lo sa fare il primo sbarbatello che esce dal'Università". Ri-tralascio il seguito.... anche perchè in effetti il tizio fu rimosso poco giorni dopo.
Forse, per fortuna, qualche cosa sta cambiando, con il ricambio generazionale delle dirigenze ma il cammino non è ancora breve.....
Quindi: per inizare e fare esprienza va bene tutto o quasi ma poi attenzione: che vi siano chiari sbocchi professionali, possibilità di avere incentivi, che i vostri interlocutori ne capiscano qualche cosa (basta poco x accorgersene) e abbiano reale interesse verso quello che si fa... se no emigrare può essere un'idea.

gokan
15-07-2005, 23:38
beh è un coglione sto qua,perche' VAsco è il piu grande cantautore italiano (insieme a deGregori Battisti) e i suoi testi sono poesia e di conseguenza una laurea in scienze della comunicazione è piu che meritata!!
Oddio, dire che i suoi testi sono poesia è un pò offensivo rispetto ai veri poeti..
Aspè, la prima poesia che mi viene in mente di Vasco Rossi è:

la la la lalala fammi godere!! :rolleyes:

Ma daiiii, per te sono tutti poeti :doh:

Mi vado a fare una partitina a socom 2 che è meglio :ops:

amilcosounds
16-07-2005, 02:32
Non paragonare uno stonato drogato con musicisti come Dream Theater (per dirne una...) che hanno buttato sangue sugli strumenti per raggiungere quei livelli tecnici.
La musica è soggettiva, a me personalmente Vasco suscita emozioni ben diverse da quelle che ti aspetteresti :)

AAAAh si parla di musica....visto che sei in argomento mi rispondi a questo post.....lo so sono invadente, ma incontrare professionisti non è facile nel settore videogames....mi scuso..... :( ....la testa dura servirà a qualcosa... :muro:

Ri-ri-quoto il mio post originale

Buon giorno a tutti!

Per prima cosa complimenti per la discussione che grazie ai due guru-professionisti del settore (Francesco e Maurizo) sta prendendo la forma di un vero e proprio spaccato sulla vita da programmatore di video-games .

Io ho letto abbastanza anche se ho tralasciato le fasi più tecniche della conversazione perchè di programmazione non ci capisco quasi niente, ma è stato istruttivo lo stesso .

In verità mi sento un pò in trasferta: sono un musicista appassionatissimo di videogiochi e di implementazioni audio su pc e musica digitale in generale nonche colonne sonore composizione etc. Mi sto dunque interessando moltissimo alla musica nei videogiochi ed in senso più ampio alle implementazioni audio.

Cari Francesco e Maurizio non è che potreste illustrarmi un pò (sempre se vi fa piacere) più o meno come funziona il discorso musica-audio nelle vostre rispettive aziende? Ovviamente per sommi capi perchè non è il vostro campo.

Mi piacerebbe avere qualche riferimento generale: per esempio se avete un musicista in pianta stabile o se prendete dall' esterno professionisti del settore. Se avete un audio designer ed un audio programmer o se c' è un' unica figura che fa tutto. Quanta importanza viene data all' audio (inteso non solo come musica, ma come sonoro in generale all' interno di un gioco). Se vi servite di grandi librerie per le musiche e per gli effetti o le musiche dei vostri giochi sono "firmate", se si fa ricerca sugli effetti audio di supporti hardware (tipo gli EAX) etc.

P.S. Ho letto che si parlava di Lemmings come di un vecchio, vecchio gioco: io qualche volta una partitella ancora la faccio, secondo me quell' idea ha fatto storia un pò come Populus .

Grazie anticipatamente per le eventuali risposte

MSciglio
16-07-2005, 12:15
AAAAh si parla di musica....visto che sei in argomento mi rispondi a questo post.....lo so sono invadente, ma incontrare professionisti non è facile nel settore videogames....mi scuso..... :( ....la testa dura servirà a qualcosa... :muro:

Ri-ri-quoto il mio post originale

Buon giorno a tutti!

Per prima cosa complimenti per la discussione che grazie ai due guru-professionisti del settore (Francesco e Maurizo) sta prendendo la forma di un vero e proprio spaccato sulla vita da programmatore di video-games .

Io ho letto abbastanza anche se ho tralasciato le fasi più tecniche della conversazione perchè di programmazione non ci capisco quasi niente, ma è stato istruttivo lo stesso .

In verità mi sento un pò in trasferta: sono un musicista appassionatissimo di videogiochi e di implementazioni audio su pc e musica digitale in generale nonche colonne sonore composizione etc. Mi sto dunque interessando moltissimo alla musica nei videogiochi ed in senso più ampio alle implementazioni audio.

Cari Francesco e Maurizio non è che potreste illustrarmi un pò (sempre se vi fa piacere) più o meno come funziona il discorso musica-audio nelle vostre rispettive aziende? Ovviamente per sommi capi perchè non è il vostro campo.

Mi piacerebbe avere qualche riferimento generale: per esempio se avete un musicista in pianta stabile o se prendete dall' esterno professionisti del settore. Se avete un audio designer ed un audio programmer o se c' è un' unica figura che fa tutto. Quanta importanza viene data all' audio (inteso non solo come musica, ma come sonoro in generale all' interno di un gioco). Se vi servite di grandi librerie per le musiche e per gli effetti o le musiche dei vostri giochi sono "firmate", se si fa ricerca sugli effetti audio di supporti hardware (tipo gli EAX) etc.

P.S. Ho letto che si parlava di Lemmings come di un vecchio, vecchio gioco: io qualche volta una partitella ancora la faccio, secondo me quell' idea ha fatto storia un pò come Populus .

Grazie anticipatamente per le eventuali risposte

Mi ero scordato di rispondere a questo post :)

Come viene gestito l'audio per un gioco credo cambi da azienda ad azienda.
Premetto che ormai il sonoro di un gioco non è considerato un aspetto marginale come una volta, considerando che la produzione di un gioco si sta avvicinando sempre più a quella di un film.

Per sua natura, la produzione dell'audio, è un settore che si presta molto bene all'outsourcing per cui molte aziende (le più piccole) affidano i lavori a società esterne che si occupano solo di questo.
Ci sarà in ogni caso un certo numero di programmatori audio il cui compito è quello di lavorare nella parte dell'engine relativa all'audio.

Nel nostro caso abbiamo una piccola sala di registrazione e un paio di sound designer che si occupano di fare ricerca e registrazione dei suoni/musiche.

In un altro posto dove sono stato per un colloquio avevano una mega sala di registrazione con attrezzature per riprodurre suoni ambientali (c'erano buchi per terra tra le altre cose) :)

Sono stato vago ma non essendo il mio settore non so dirti di più :)

DanieleC88
16-07-2005, 12:36
sara bello il metal...
E chi ti ha detto che sento il metal? :mbe:
urli a scuarcia gola che manco si capisce che dicono...
Scuarcia? Chi te l'ha insegnato, il tuo caro Vasco? Squarciaaaaaa!!!! Con la qqqqq!!!!!!!!
dai dai... vasco trasmette emozioni sensazioni...
Ma dai... più che cantare, parla. Saprei fare di meglio io.
lui puo,fare errori del genere..
Ah, si? A lui è consentito fare errori del genere e poi prendersi pure la laurea honoris causa, ma poi un giornalista vero, che magari si è fatto un mazzo tanto nello studio, ad ogni minimo errore viene criticato e bollato come ignorante? Ma fammi il piacere...
io il video l'ho visto,mi sa che quello che non ha visto sei tu! lui scrive Vabe' è vero, ma guarda su cosa sta scrivendo: UN DIARIO! su un diario personale una persona puo' scrivere come vuole nella maniera piu informale e anche con errori,si , fa parte ,è la caratteristica del diario.
Veramente, no. Il diario è solo una forma di "sfogo" personale. È un racconto che, in qualche modo, fai a te stesso e al tuo diario. Non vedo perché, solo considerando il fatto che sia una cosa personale, debba essere sgrammaticato. Anzi, proprio perché è una cosa personale, rivolta soprattutto a te stesso, è ancora più grave, la cosa: se parli scorrettamente a te stesso, con gli altri che macelli fai?
leggiti i testi di canzone ,di ALbachiara,sentine la musicalita la tonalita ,il suono ...
Non mi sembra un granché.
http://www.angolotesti.it/V/testi_canzoni_vasco_rossi_1563/testo_canzone_albachiara_41104.html
Il suono? Ma se è tutta uguale, dall'inizio alla fine... scusami, ma ora mi sto sentendo The dark side of the moon, non so se ce l'hai presente... non ho tempo per "Albachiara"...
5 milioni di italiani sono incompetent l'unico che non lo è sei tu???
Tu non hai idea di quanti incompetenti ci siano in italia. E non sono io che sono superiore a loro, sono solo loro che non ascoltano la musica. Ascoltano le canzonette che passano sulla radio e delle quali loro, magari, non conoscono nemmeno il nome, ma delle quali apprezzano il motivetto orecchiabile.
mmmmmhhh meditare ... prima di parlare...
Toh, guarda che strana cosa: quello che hai scritto è proprio adatto a te.

Se vogliamo continuare in privato, rispondimi pure, ma mi sembra che stiamo andando un po' troppo OT, adesso.

amilcosounds
16-07-2005, 14:11
Mi ero scordato di rispondere a questo post :)

Come viene gestito l'audio per un gioco credo cambi da azienda ad azienda.
Premetto che ormai il sonoro di un gioco non è considerato un aspetto marginale come una volta, considerando che la produzione di un gioco si sta avvicinando sempre più a quella di un film.

Per sua natura, la produzione dell'audio, è un settore che si presta molto bene all'outsourcing per cui molte aziende (le più piccole) affidano i lavori a società esterne che si occupano solo di questo.
Ci sarà in ogni caso un certo numero di programmatori audio il cui compito è quello di lavorare nella parte dell'engine relativa all'audio.

Nel nostro caso abbiamo una piccola sala di registrazione e un paio di sound designer che si occupano di fare ricerca e registrazione dei suoni/musiche.

In un altro posto dove sono stato per un colloquio avevano una mega sala di registrazione con attrezzature per riprodurre suoni ambientali (c'erano buchi per terra tra le altre cose) :)

Sono stato vago ma non essendo il mio settore non so dirti di più :)


Ah-ah-ah sei già stato di enorme aiuto, la sala di registrazione con i buchi per terra mi mancava, per gli ambientali ero rimasto a quando si girava per i boschi con un registratore digitale cercando animali fruscii e simili :)

Ho letto che sia tu che F.carucci avete inviato curriculum in ogni parte del mondo con delle demo. Anche io vorrei inviare demo e curriculum su e giù per i due emisferi. Secondo te come lista di società basta affidarsi a quella presente in Gamasutra?

Un'ultimissima cosa: che ne pensi dei progetti open-source?
Possono fare curriculum?
Grazie.

MSciglio
16-07-2005, 14:21
Ah-ah-ah sei già stato di enorme aiuto, la sala di registrazione con i buchi per terra mi mancava, per gli ambientali ero rimasto a quando si girava per i boschi con un registratore digitale cercando animali fruscii e simili :)

Ho letto che sia tu che F.carucci avete inviato curriculum in ogni parte del mondo con delle demo. Anche io vorrei inviare demo e curriculum su e giù per i due emisferi. Secondo te come lista di società basta affidarsi a quella presente in Gamasutra?

Un'ultimissima cosa: che ne pensi dei progetti open-source?
Possono fare curriculum?
Grazie.

Io ai tempi ho usato la lista presente su gamesindustry.biz:
http://www.gamesindustry.biz/directory.php?action=browse&cat=23

Tutto fa curriculum, ovviamente anche open-source :)

amilcosounds
16-07-2005, 14:48
Io ai tempi ho usato la lista presente su gamesindustry.biz:
http://www.gamesindustry.biz/directory.php?action=browse&cat=23

Tutto fa curriculum, ovviamente anche open-source :)

Grazie mille.

Che listone!!!! E' divertente vedere inmezzo a tanti nomi (per me) sconosciuti spuntare case leggendarie tipo Konami o Blizzard :D ....ma a loro non mando curriculum :) grazie ancora.

71104
19-07-2005, 21:57
dopo 36 pagine finalmente questa discussione si è placata... :asd:
ora posso leggiucchiarla con calma quando mi va :D

Demin Black Off
19-07-2005, 22:00
Che delusione questa discussione, non è arrivata neanche ai livelli dei mulini :(

mjordan
20-07-2005, 01:40
dopo 36 pagine finalmente questa discussione si è placata... :asd:
ora posso leggiucchiarla con calma quando mi va :D

Magari fatti una versione PDF e stampala... :asd: :D

mjordan
20-07-2005, 01:42
anke agnelli tirava di coca e illustri ministri (venuto fuori un caso poki anni fa al TG) ... Tutti i grnadi manager tirano di coca ..per restare sveglio e dare il massimo della pr4stazioni a certi livellii,il caffe non basta piu

Che avatar fantastico :asd: :asd: :D

mjordan
20-07-2005, 01:42
Che delusione questa discussione, non è arrivata neanche ai livelli dei mulini :(

Non ho capito che cosa intendi...

M86
31-07-2005, 15:18
O se è una rottura di p*le accendere il computer per telefonare per voi,basta comprare un comunissimo cordless bluetooth (comunissimo per il resto d'europa,in italia è stato messo il veto per non importarlo e venderlo) che comunica con il computer fino a 100 metri e vi permette da questo cordless di chiamare tramite internet sul computer/cellulare/rete fissa di un vostro amico ke si trova a migliaia di km di distanza a tariffe ke sono di 60 -70 volte in meno.Lo so perke ce l ho personalmente a csa.

3NiGm@666

Dove lo posso trovare uno di questi telefoni?

3nigma666
01-08-2005, 12:09
www.skype.com lo copri da li. sono 120 dollari se non ricordo male. sempre da skype scarichi anche il programma per telefonare.

71104
01-08-2005, 13:22
www.skype.com lo copri da li. sono 120 dollari se non ricordo male. sempre da skype scarichi anche il programma per telefonare. ma usando quel telefono c'è lag? quand'è che c'è lag, solo da computer a computer o anche da computer a telefono? e da telefono a computer?

3nigma666
01-08-2005, 13:52
lagga solo se usi un 56 kb ma proprio lagga una volta ogni 10 minuti,la qualita dell audio è ottima,meglio di un telefono normale e non c'è differenza se fai telefono pc , telefono telefono , telefono cellulare

PendragonJR
01-08-2005, 15:53
un solo commento: :mc:

gokan
09-08-2005, 19:14
Ecco il mio nuovo lavoro:
http://www.gamesindustry.biz/jobs.php?zone_code=EUROPE&action=view&job_id=18468
:D

E' da crederci a quello che scrivono?

MSciglio
09-08-2005, 20:21
Ecco il mio nuovo lavoro:
http://www.gamesindustry.biz/jobs.php?zone_code=EUROPE&action=view&job_id=18468
:D

E' da crederci a quello che scrivono?

Cosa ha di strano?

gokan
10-08-2005, 08:40
Mi sembrava strano che già mettessero annunci per lavorare sulla futura ps3, non pensavo che la sony avesse dato già così tanti kit :)
E poi: up to £45000 :D

fek
10-08-2005, 10:21
Up to quanto????

Hello, My name is Francesco, I write shaders for food.

MSciglio
10-08-2005, 11:46
Mi sembrava strano che già mettessero annunci per lavorare sulla futura ps3, non pensavo che la sony avesse dato già così tanti kit :)
E poi: up to £45000 :D

I kit per PS3 e XBox360 ormai si trovano in tutti gli studi di sviluppo piu' grandi.
I 45k pounds sono giustificabili considerando che si tratta quasi certamente del sud UK dove la vita e' piuttosto cara e comunque il profilo richiesto e' molto alto. Occorre vedere anche che tipo di contratto e'. Se e' un contratto non a tempo indeterminato la cifra non e' nemmeno altissima.

DanieleC88
10-08-2005, 13:46
Up to quanto????

Hello, My name is Francesco, I write shaders for food.
:rotfl:
Ahahah, sei mitico, fek! ;)
:rotfl:

gokan
10-08-2005, 23:22
I kit per PS3 e XBox360 ormai si trovano in tutti gli studi di sviluppo piu' grandi.
I 45k pounds sono giustificabili considerando che si tratta quasi certamente del sud UK dove la vita e' piuttosto cara e comunque il profilo richiesto e' molto alto. Occorre vedere anche che tipo di contratto e'. Se e' un contratto non a tempo indeterminato la cifra non e' nemmeno altissima.
Capisco...
Vedo i le 45 mila sterline come 60 mila Euro ed in Italia tale somma non la prendono mica tutti :)
Effettivamente qualche pagina addietro ci facevate notare quanto è caruccia la vita..

Permanent credo significhi a tempo indeterminato giusto? Altra cosa, quindi da te e fek avete già i kit per le console di futura generazione? "Fisicamente" cosa sono questi kit?

MSciglio
10-08-2005, 23:39
Capisco...
Vedo i le 45 mila sterline come 60 mila Euro ed in Italia tale somma non la prendono mica tutti :)
Effettivamente qualche pagina addietro ci facevate notare quanto è caruccia la vita..

Permanent credo significhi a tempo indeterminato giusto?


Nemmeno qui 45 mila sterline le prendono mica tutti :)
Come ho già detto è una posizione per una persona con molti molti anni di esperienza e certamente non accessibile a tutti.
Ad ogni modo è "up to 45k". Puoi stare certo che se hai i requisiti minimi da loro richiesti (che tutto sommato non sono troppo stringenti) certo non ti danno 45k sterline :)

Non avevo fatto caso al permanent. Sì, è a tempo indeterminato.


Altra cosa, quindi da te e fek avete già i kit per le console di futura generazione? "Fisicamente" cosa sono questi kit?

Visto che il mio gioco è stato già annunciato per XBox360 non infrango alcun NDA dicendoti che i kit ci sono :)
Non posso scendere nel dettaglio però.

fek
11-08-2005, 00:00
Permanent credo significhi a tempo indeterminato giusto? Altra cosa, quindi da te e fek avete già i kit per le console di futura generazione? "Fisicamente" cosa sono questi kit?

Il nostro X360 e' esploso in viaggio :(
Sto aspettando quello nuovo.

gokan
11-08-2005, 00:18
Non posso scendere nel dettaglio però.
No no, senza bisogno di scendere nel dettaglio, mi incuriosiva sapere cosa sono veramente questi kit :)
Ossia solo del software oppure un hardware "virtuale" su cui lavorare o magari sparo minchiate :D

Di quelli delle console odierne se ne può parlare? Magari mi faccio una ricerchina su google ;)

Semplice curiosità, niente di eccezionale.

MSciglio
11-08-2005, 00:21
No no, senza bisogno di scendere nel dettaglio, mi incuriosiva sapere cosa sono veramente questi kit :)
Ossia solo del software oppure un hardware "virtuale" su cui lavorare o magari sparo minchiate :D

Di quelli delle console odierne se ne può parlare? Magari mi faccio una ricerchina su google ;)

Semplice curiosità, niente di eccezionale.

Si usano prototipi hardware che diventano sempre più simili all'hardware finale man mano che l'uscita delle console si avvicina.

gokan
11-08-2005, 00:30
Si usano prototipi hardware che diventano sempre più simili all'hardware finale man mano che l'uscita delle console si avvicina.
azz, non sarà facile lavorare allora su qualcosa di "non definitivo"!!

Altra domanda, meno tecnica. Siete voi (software house intendo) che vi proponete alla sony, MS o chicchessia, quando avete in mente un progetto? Oppure i produttori di console vi "corteggiano"? :D

Come mai alcune case fanno solo (o quasi) giochi per una sola console (pensavo al caso di Bandai o Capcom o altri che producono solo per la sony) ?
Gli conviene?

Ad esempio invece, quando penso ad un gioco della Ubisoft subito associo tutte le piattaforme disponibili... Perchè tali scelte?

Giakino
11-08-2005, 02:03
Dopo non sò quanto tempo sono riuscito a leggere tutte le pagine...
Personalmente penso proprio che dopo l'uni andrò via dall'italia...
Però ora qualche domanda per i due big :D ma non solo..
Cosa ne pensate di Vista? come reagiranno le SH che usano OGL ? si convertiranno a D3D oppure resteranno per le loro? voi cosa usate? immagino per maurizio la risposta sia D3D contando anche il porting su xbox (non conosco le console e quindi dò per scontato che su xbox ci sia solo D3D e non OGL, se non è così ditemelo ;) )...però fek? pure il vostro lavoro è basato su D3D?
E ora la domanda che farà scattare guerre su guerre....D3D oppure OGL? quali sono i pro e i contro dei due?
Ultima domanda... ok, D3D è per OS microsoft quindi immagino che qualcosa sviluppato con esse abbia un porting su altri OS troppo complicato e quindi costoso. Però con OGL come funziona? Cioè, qualcosa sviluppato sotto windows in OGL, quanto è complicato/lungo il lavoro di porting? (in generale..ovvio che da qualcosa come pong a un doom 3 è un pò differente la cosa)

fek
11-08-2005, 14:35
E ora la domanda che farà scattare guerre su guerre....D3D oppure OGL? quali sono i pro e i contro dei due?

Nessuna guerra, perche' la risposta e' scontata: per fare grafica in tempo reale su Windows, D3D e' di gran lunga la scelta migliore, perche':

- e' piu' semplice da usare
- e' piu' supportato da tool
- c'e' piu' documentazione
- si evolve piu' velocemente
- e' di gran lunga piu' produttivo
- fornisce piu' servizi necessari alla grafica in tempo reale

Non c'e' alcun motivo logico per usare OpenGL per un progetto sotto Windows se non fissazione personale.

^TiGeRShArK^
11-08-2005, 16:24
Non c'e' alcun motivo logico per usare OpenGL per un progetto sotto Windows se non fissazione personale.
:fiufiu::fiufiu:
qualcuno ha detto Carmack??? :sofico:
:asd:

DanieleC88
11-08-2005, 22:09
Non c'e' alcun motivo logico per usare OpenGL per un progetto sotto Windows se non fissazione personale.
...Portabilità? :D

MSciglio
11-08-2005, 22:12
...Portabilità? :D

Che equivale a fissazione personale :)
Certo non si fa il porting per Linux per una questione economica :)

In futuro avrà cmq molto senso implementare un renderer sia DX che OpenGL per garantire la compatibilità con tutte le piattaforme e console next-gen.

DanieleC88
11-08-2005, 22:26
Che equivale a fissazione personale :)
Certo non si fa il porting per Linux per una questione economica :)
Non OGGI, ma in futuro Linux vi dominerà tutti! :asd:
Scherzo. Comunque, credo che Linux in futuro sarà molto più usato di oggi come piattaforma desktop. Negli ultimi tempi scopro sempre più giochi interessanti per Linux.

D3stroyer
11-08-2005, 22:44
e giustamente i giochi fanno di una piattaforma un motivo d'acquisto :eek:

fek
11-08-2005, 23:40
Scherzo. Comunque, credo che Linux in futuro sarà molto più usato di oggi come piattaforma desktop. Negli ultimi tempi scopro sempre più giochi interessanti per Linux.

Daniele, sono 10 anni che si dice che in futuro linux sara' piu' usato per i giochi e in questi 10 anni sono scomparsi anche gli ultimi sviluppatori... se il trend continua :)

fek
11-08-2005, 23:44
In futuro avrà cmq molto senso implementare un renderer sia DX che OpenGL per garantire la compatibilità con tutte le piattaforme e console next-gen.

Vedremo.
Io sono piu' per una separazione completa dell'engine dalla game logic ed un'interfaccia minimale fra i due. E poi cose semplici: un solo renderer, non certo due render differenti da mantenere durante tutto lo sviluppo. Se e quando sara' necessario implementare un renderer per una piattaforma differente, se il design e' minimale e ben fattorizzato, non ci vorra' troppo tempo.

YAGNI = You Ain't Gonna Need It :)

gokan
11-08-2005, 23:59
Daniele, sono 10 anni che si dice che in futuro linux sara' piu' usato per i giochi e in questi 10 anni sono scomparsi anche gli ultimi sviluppatori... se il trend continua :)
Dai, finchè non si svilupperà nel campo dei desktop non ci sarà nessuna speranza anche per i giochi...e poi dai, chi è lo sfigato che oggi fa partire i giochi odierni (che non siano kakkanoid o un pong) sotto linux? Spesso i driver sono uno schifo e scommetto che quei pochi che lo fanno, lo fanno con dei giochi piratati :D

kapo04
12-08-2005, 00:58
Daniele, sono 10 anni che si dice che in futuro linux sara' piu' usato per i giochi e in questi 10 anni sono scomparsi anche gli ultimi sviluppatori... se il trend continua :)

Chissà... Mai dire mai... Certo è che ci vorrebbe proprio un miracolo o qualcosa di simile per far diventare linux un'alternativa a windows anche in reparto ludico...
La vedo dura però la speranza è l'ultima a morire :D

Giakino
12-08-2005, 02:07
Altra domanda per fek e maurizio, anche se la risposta immagino che sia la stessa (o quasi)
Contando tutta l'organizzazione, chi lavora a un progetto simile?
Grafici 2d/3d, programmatori, programmatori grafici, tecnici del suono, artisti, tester, poi? come sono suddivise di solito le varie categorie? per esempio nei programmatori immagino che ci siano quelli che s'interessano della parte di AI, e altri per altre parti (quali?)
A quanto capisco quindi è inutile fare qualcosa in OGL e che l'idea di porting su altri OS di solito è sempre scartato (per motivi finanziari), giusto?

gokan
12-08-2005, 09:06
A quanto capisco quindi è inutile fare qualcosa in OGL e che l'idea di porting su altri OS di solito è sempre scartato (per motivi finanziari), giusto?
Rispondere a questa domanda non è difficile, perchè lo sappiamo tutti che a parte i pc con windows, il resto sono non considerati, è preferibile fare di porting per console, dove almeno credo abbiano la certezza di vendere.

DanieleC88
12-08-2005, 09:45
Daniele, sono 10 anni che si dice che in futuro linux sara' piu' usato per i giochi e in questi 10 anni sono scomparsi anche gli ultimi sviluppatori... se il trend continua :)
A dire il vero 10 anni fa Linux era praticamente solo testuale, quindi... :D
Da quel che ho potuto vedere con le mie esperienze, è solo ultimamente che GNOME e KDE stanno diventando davvero facili da usare, ed è solo così che attireranno nuovi utenti. Più utenti = più mercato = più attenzione da parte delle grandi compagnie = più supporto hardware e software = più giochi! :D

cdimauro
13-08-2005, 09:57
Chissà... Mai dire mai... Certo è che ci vorrebbe proprio un miracolo o qualcosa di simile per far diventare linux un'alternativa a windows anche in reparto ludico...
La vedo dura però la speranza è l'ultima a morire :D
Miracolo no, ma un porting delle DirectX magari potrebbe aiutare... :p

DanieleC88
13-08-2005, 11:44
Miracolo no, ma un porting delle DirectX magari potrebbe aiutare... :p
Siiii.... aspetta, tu.... :D :D

Giakino
13-08-2005, 14:38
Bè...mi sembra che anche c# sia stato scritto da MS per i suoi cari OS, però grazie a mono et similiar si riesce a usare anche sotto altri :rolleyes:
Però per le D3D la vedo un pò più dura :(