View Full Version : CAGLIARI CALCIO OFFICIAL THREAD STAGIONE 2009/2010
AtuttaBIRRA!
02-03-2010, 12:30
PER TUTTI
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1973382
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juninho85
02-03-2010, 14:33
Cellino: "Mourinho ha poco da insegnarci"
Mourinho? Da quale campionato viene? Credo che abbia poco da insegnarci". Massimo Cellino, presidente del Cagliari, liquida così le dichiarazioni di Josè Mourinho sul campionato italiano. "Il bene del calcio deve essere quello di non criticare gli arbitri, che infatti quando vanno in campo sono poco sereni e hanno molte pressioni. Volevo fare i complimenti - ha detto poco prima di entrare all'assemblea della Lega Calcio - all' arbitro che ha diretto la gara che abbiamo perso domenica contro il Chievo. Daniele Doveri è un esordiente ma la sua direzione è stata eccellente e fa ben sperare sul futuro della classe arbitrale".
Unione Sarda - Cagliari, l'Europa non è così lontana
Il Cagliari ha perso, viva il Cagliari. Perché a Verona contro il Chievo ha dovuto lottare non solo contro un avversario di valore ma anche contro una lunga serie di avversità (l'ultima la gastroenterite che ha fatto fuori Canini poche ore prima della gara) e, nonostante questo, ha dato il meglio di sé.
La sconfitta è maturata per due fatti episodici, sfociati nelle reti di De Paula e Granoche, che niente tolgono alla prestazione dei rossoblù, nel suo complesso più che dignitosa. La squadra di Allegri ha cercato di giocare, ha contato sulla manovra e sulle proprie conoscenze per fronteggiare il Chievo, dedito, invece, al gioco della palla lunga, metodo efficace per correre pochi rischi e vivacchiare in attesa di un evento vantaggioso.
Quindi, nonostante le due sconfitte consecutive con Udinese e Chievo, i processi sarebbero fuori luogo. È un periodo un po' così, nel quale anche gli episodi risultano sfavorevoli ai rossoblù. Cosa potrebbe essere, infatti, il bizzarro colpo di testa all'indietro di Astori (autore del provvisorio pareggio) che ha permesso a Granoche di mettere a segno il gol della vittoria dei veronesi, se non un episodio sfortunato?
La stanchezza sta interpretando un ruolo decisivo. Lazzari e Cossu avrebbero bisogno di tirare il fiato, anche Matri appare appesantito, mentre resta quasi un mistero dove Agostini riesca a trovare le forze per continuare a giocare, dopo aver disputato, dal primo all'ultimo minuto, tutte le partite di questo campionato.
Il Cagliari ha comunque i mezzi per superare questa mini crisi. Intanto, dovrà trovare energie fisiche e mentali per tentare di battere il Catania, che domenica si presenterà al Sant'Elia forte del 4-0 rifilato al Bari, ex squadra rivelazione del campionato, alla quarta sconfitta consecutiva (c'è chi sta peggio del Cagliari, evidentemente). Non sarà facile ma un tentativo andrà fatto. Poi, pian piano, torneranno a pieno regime i vari Marzoratti, Lopez, Dessena e, si spera, Pisano, giocatore decisivo, praticamente mai a disposizione di Allegri in questa stagione. Un fatto che ormai passa quasi sotto silenzio a causa del perdurare della sua assenza, ma che costituisce un grave handicap. Basta tenere a mente che per sostituirlo Allegri a Verona è stato costretto a utilizzare addirittura Biondini, inventato difensore per fare fronte all'incredibile maledizione del terzino destro (si sono infortunati tutti e quattro coloro che si sono alternati: Pisano, Marzoratti, Canini e Dessena), che fa il paio con quella del portiere, di cui sono rimasti vittima, in sequenza, Vigorito, Lupatelli, Marchetti e Agazzi.
Raggiunto l'obiettivo principale, ovvero la salvezza, l'Europa è un po' più lontana ma non irrimediabilmente perduta. C'è ancora spazio per sognare, anche perché il campionato, di volta in volta, sta facendo registrare fragorose cadute, l'ultima delle quali quella della Juventus contro il Palermo, nel posticipo di domenica sera. Mentre il Napoli, sino a poco tempo fa considerato in irresistibile ascesa, non vince ormai da cinque partite.
Unione Sarda - Subito in campo contro il Camerun
Prima convocazione e subito in campo. Cossu potrebbe esordire con la Nazionale già domani sera nell'amichevole in programma a Montecarlo con il Camerun di Eto'o. C'era anche il giocatore del Cagliari, infatti, nella formazione (presumibilmente) titolare schierata ieri da Lippi nella seconda parte dell'allenamento nel centro federale di Coverciano. Molto più di un indizio, anche perché l'obiettivo di questa chiamata (al contrario di altre considerate piuttosto dei premi) è proprio quello di vederlo all'opera all'interno dei meccanismi azzurri per poter poi eventualmente aumentare le soluzioni là davanti (in rosa non esiste un giocatore con le sue caratteristiche).
Cossu partirebbe largo a destra per poi magari guidare il tridente da trequartista a gara in corso. La duttilità del rossoblù – evidentemente – stuzzica la fantasia del ct che ieri lo ha provato assieme a Di Natale e Borriello. Così il modulo dell'Italia dovrebbe oscillare tra il 3-4-3 puro a un 3-4-1-2 che ricorda in parte l'atteggiamento tattico del Cagliari. Almeno là davanti, perché dietro Lippi sembra intenzionato a stravolgere l'assetto sfoderando una clamorosa difesa a tre. L'idea nasce dalle condizioni non proprio eccellenti di alcuni giocatori chiave della retroguardia azzurra. Due su tutti: Zambrotta e Grosso. Lo juventino in particolare fatica persino a trovare posto nella sua squadra di club dopo l'arrivo di Zaccheroni che gli ha preferito De Ceglie. Entrambi non sono stati nemmeno convocati per il test con il Camerun. Così in occasione dell'impegno di domani il commissario tecnico dovrebbe affidarsi all'inedito trio Chiellini-Cannavaro-Bonucci. Rafforzando di conseguenza il centrocampo con due esterni (Maggio a destra e Criscito a sinistra) che andrebbero quindi a completare la linea a quattro con Pirlo e De Rossi. In porta l'altro rossoblù Marchetti (Buffon è infortunato), mentre il nuorese del Palermo, Sirigu, seguirà quasi certamente il match dalla tribuna.
Qualora dovesse partire dal primo minuto, Cossu potrebbe indossare la maglia numero sette come nel Cagliari.
Decisivo sarà comunque l'allenamento di rifinitura, si svolgerà questa mattina a Coverciano. Nel pomeriggio la squadra raggiungerà l'aeroporto di Nizza attraverso un volo charter in partenza da Firenze, per poi raggiungere Montecarlo (distante appena sedici chilometri) in pullman. Quella di domani (il fischio d'inizio è fissato per le 20.45) sarà la partita numero 700 dell'Italia. Occasione speciale per un esordio speciale?
Unione Sarda - Cossu, il paradiso è azzurro
Il tempo si ferma davanti a un cancello verde, una manciata di minuti alle undici. Ancora un metro per il paradiso. «Ci siamo». L'autista tira su il freno a mano, abbassa il volume della radio e sussurra qualcosa, ma è già un corpo estraneo. «Ma dove siamo?». Eppure già c'era stato, non troppi mesi fa, in ritiro con il Cagliari. L'atmosfera è surreale dentro questa Lancia Thema blu messa a disposizione dalla Figc all'aeroporto Peretola. «Ma poi era davvero così blu?». Andrea Cossu prende fiato e tempo. Un sospiro, poi un altro e un altro ancora, lo sguardo perso nel vuoto mentre il cellulare scivola sul sedile illuminato dall'ennesimo sms e lui non fa niente per fermarlo. Immobile. In silenzio. Perché basta un solo gesto per rompere l'incantesimo.
Firenze non è mai stata così bella, baciata dal sole, il viale che porta al centro federale di Coverciano è persino meglio di piazza della Signoria. Giù il finestrino, c'è il via libera del guardiano a Gigi Riva, seduto davanti, capo comitiva sin da Elmas, bandiera rossoblù per sempre, team manager azzurro e pertanto compagno di viaggio ideale in questi appuntamenti speciali (e non solo). In macchina c'è anche il portiere Federico Marchetti, ormai un veterano da queste parti, compagno nel Cagliari e ora pure in Nazionale. «Con lui mi sento più tranquillo, mi dà tanti consigli». Condivideranno la stessa camera anche a Montecarlo dove domani l'Italia affronterà in amichevole il Camerun.
Si apre il cancello, con esso uno scenario imprevisto. La testa è un frullatore, due anni fa di questi tempi faticava a giocare in serie C con il Verona, adesso sta per diventare uno della Nazionale campione del mondo. Il massimo. Ma a lui sarebbe bastato tornare nella sua squadra del cuore e restarci. È andato oltre, assai oltre, Andrea Cossu. Perché con il Cagliari è diventato grande, e viceversa. A ventinove anni. «La verità? Questa convocazione non me l'aspettavo. Anzi, proprio non ci pensavo». Ma ora il treno azzurro corre veloce (destinazione Sudafrica) e chi c'è sopra potrebbe anche rimanerci sino a luglio.
Il benvenuto del ct Lippi nella hall della club house di Coverciano è il modo migliore per rompere il ghiaccio. «Cercherò di meritare la sua fiducia. Qui sono tutti fortissimi». Gli basterebbe palleggiare con Pirlo e De Rossi sino a tarda sera. «Il mio mito azzurro è sempre stato Baggio», rivela. Anche se da bambino avrebbe fatto carte false pur di conoscere Francescoli, uruguaiano simbolo di un altro Cagliari vincente e divertente, ma questa è un'altra storia, o forse è la stessa storia vista da un'altra angolazione. «Perché se sono qui», tiene a precisare il fantasista sardo, «lo devo al Cagliari, ma a tutto il Cagliari, dal magazziniere al presidente». Da Berny e Piero a Massimo Cellino, insomma. Non a caso la scala gerarchica parte dal basso, proprio come la carriera di Cossu, costretto a emigrare a Verona (dove ha trascorso quasi dieci anni) per giocare al pallone. «Troppo piccolino, non hai futuro», gli disse qualcuno al Cagliari Calcio quando lui aveva ancora tredici anni. Oggi la stessa persona (di cui, però, Cossu preferisce non fare il nome) non perde occasione per fargli i complimenti. «L'importante è che alla fine io sia arrivato dove volevo arrivare». A dir il vero al Cagliari lo bocciarono anche quando di anni ne aveva ventisei. «Mi hanno trattato come l'ultima ruota del carro», lo sfogo contro l'allora ds Cinquini prima di salutare per l'ennesima volta la Sardegna. «Ma non scorderò mai il boato della Nord il giorno del mio esordio al Sant'Elia». Già, la Nord. Altra storia che non può prescindere dal personaggio, calciatore per passione, tifoso per fede. La maglia rossoblù gli è rimasta appiccicata sulla pelle anche quando è tornato a Verona, prima in B, poi addirittura in C. In casa della Pro Sesto l'ultima gara in gialloblù. Risultato finale? «Uno a uno». Voto? «Meglio lasciar stare».
Due mesi dopo a Torino contro la Juve è iniziata l'ennesima storia, la vera storia. Di nuovo con il Cagliari. Febbraio 2008. «Il mister Ballardini mi dice di entrare nel secondo tempo al posto di Foggia e di fare il trequartista». Non l'aveva mai fatto, non ha più smesso di farlo. Sino a diventare un'alterativa a Totti nella testa del commissario tecnico in vista dei prossimi Mondiali. «Piano con i paragoni. La mia fortuna è stata il gioco del Cagliari». Sincero, sin troppo umile. «Sto vivendo una favola, ma farò di tutto per dimostrare il mio valore». È il quattordicesimo rossoblù a indossare la maglia della Nazionale maggiore, il quarto sardo (assieme a Sirigu) dopo Cuccureddu, Matteoli e Zola, in assoluto il primo cagliaritano. «Questo è per me un grande motivo d'orgoglio».
Fai quello che sai fare, gli ha detto Allegri domenica sera. Sii te stesso, gli ha ribadito ieri Riva. «Io non penso al Sudafrica o a chissà che cosa, penso solo a sfruttare al massimo questi tre giorni e godermi la mia Italia».
Agazzi operato, stagione finita. Torna Canini
Michael Agazzi è stato operato nella giornata di ieri a Sassuolo per la riduzione della frattura dello scafoide della mano destra subita in allenamento. Il professor Gigi Pederzini, che ha effettuato l'operazione, ha stilato una prognosi di novanta giorni per arrivare al pieno recupero. Il portiere rossoblù si rivedrà in campo a giugno, quando sarà pronto a "tuffarsi" nella preparazione per la nuova stagione, che potrebbe vederlo titolare dei pali rossoblù in caso di cessione di Federico Marchetti.
Dall' infermeria arrivano però notizie confortanti riguardo il recupero di Canini, che ha smaltito la gastroenterite e dovrebbe rivedersi in campo già questo pomeriggio alla ripresa degli allenamenti. Si confida ancora nel ritorno già da domenica prossima di capitan Lopez che però non ha ancora ripreso ad allenarsi a pieno regime con il gruppo. Ancora ai box Pisano, Dessena e Brkljaca che vedono lontano il loro rientro in campo
juninho85
02-03-2010, 15:58
La Nuova Sardegna - Il sogno Europa League resta sempre vivo
La sconfitta di Verona non cancella dal vocabolario del Cagliari la parola Europa League. Il traguardo resta sempre alla portata dei rossoblù, anche se gli ultimi due stop hanno ridotto le possibilità di materializzare un sogno. Il ko col Chievo ha molte analogie con quello subito con l’Udinese e un denominatore comune: le distrazioni difensive. Sia in Friuli che in Veneto, sono state pagate le disattenzioni.
Cinismo. Al Cagliari fa un po’ difetto. I rossoblù quasi mai riescono a rendere innocuo l’avversario. Anche quando hanno l’opportunità di metterlo definitivamente al tappeto, non lo fanno, lasciano la partita aperta e poi finiscono col pagare le conseguenze. A Udine Matri ha avuto la palla del 2-0 ma non è stato abbastanza freddo per trasformarla in gol; a Verona, una volta raggiunto il pareggio, col Chievo in dieci, i rossoblù invece di accelerare per mettere alle corse la squadra di Di Carlo, non hanno cambiato marcia, quasi aspettando le mosse dei “gialli”. Un’atteggiamento sbagliato, anche se va detto che se Nainggolan non fosse stato espulso (la sua partita è durata appena 8’), forse sarebbe finita in modo diverso.
Anonimo. Barone sembra un pesce fuor d’acqua. Ha avuto l’occasione per dimostrare che Allegri sbaglia a lasciarlo fuori, ma non è stato capace di sfruttarla. Si è limitato a svolgere il compitino (e nemmeno bene), non ha mai spinto sulla destra e in fase di copertura ha lasciato molto a desiderare. Dov’è finito il lottatore che aveva convinto il ct Lippi a portarlo al Mondiale di Germania? Non c’è più. Se gioca in questo modo, al Cagliari avrà sempre meno spazio.
Infortunati. La situazione dovrebbe migliorare per la gara col Catania. A parte il rientro di Conti, saranno disponibili anche Canini e Marzoratti. Lopez sta meglio e con una settimana in più di lavoro, potrebbe riprendere il suo posto al centro della difesa.
La Nuova Sardegna - Cossu dall'inizio con Borriello
Marco Borriello unica punta, con alle spalle Andrea Cossu e Di Natale. Un segnale? La possibilità che il folletto cagliaritano possa subito avere una maglia da titolare? Sono solo le prime prove di undici anti Camerun fatte dal commissario tecnico Marcello Lippi, nella seduta pomeridiana svoltasi su uno dei campi del Centro tecnico federale di Coverciano, durata in tutto un’ora e venti minuti circa.
Dopo la consueta chiacchierata iniziale di Lippi con il gruppo al completo, il ct ha messo in campo, inizialmente in delle prove tattiche, e poi per una partitella, due formazioni schierate con il modulo 3-4-2-1. Da una parte schierata la formazione in maglia blu con in difesa da destra a sinistra Bonucci, Cannavaro e Chiellini, centrocampo con Maggio a destra, Criscito a sinistra, Pirlo e De Rossi centrali, Borriello punta, con in appoggio Cossu e Di Natale; dall’altra Bonucci, Cannavaro e Chiellini nel pacchetto arretrato, centrocampo con Cassani esterno destro di centrocampo, Pepe a sinistra, Montolivo e Gattuso centrali sulla linea mediana, Pazzini unica punta con Marchisio a suo supporto a destra e Quagliarella esterno sinistro d’attacco.
La sterzata di Lippi arriva a cento giorni dal Mondiale, con o senza Nesta. Dopo aver giocato una vita con quattro difensori, il commissario tecnico azzurro tira fuori dal suo cilindro l’esperimento di tre marcatori, segno evidente che qualcosa bisogna inventarsi per ritrovare le certezze smarrite dopo la caduta del muro (difensivo) di Berlino. «I tre dietro erano un’idea in caso di ritorno di Nesta, rimangono una possibilità anche senza di lui: siamo pronti a giocare in un modo o nell’altro», ha annunciato nel primo dei tre giorni di lavoro per il Camerun.
Insomma, oggi si saprà qualcosa di più sulle idee del commissario tecnico, anche se qualche cambiamento tattico ci sarà. E la gara col Camerun sarà indicativa per capire che Italia ha in testa Marcello Lippi che ha un sogno nel cassetto: provare a essere protagonista anche al Mondiale in Sudafrica.
La partita di Verona è praticamente una fotocopia di quella con l'Udinese... Troppi errori, e sempre troppo rinunciatari... Parola inguardabile (e l'ha lasciato in campo tutti i 90'), Nenè inesistente (ma almeno pressava) e in generale una squadra che invece di correre camminava.
Solertes
02-03-2010, 17:44
Anche Langella è stato convocato in nazionale ed è di Sorso.....Virdis giocò nella nazionale olimpica...ma il tizio dell'unione un almanacco non lo potrebbe consultare invece di scrivere cifre a caso? :asd:
Da una parte schierata la formazione in maglia blu con in difesa da destra a sinistra Bonucci, Cannavaro e Chiellini, centrocampo con Maggio a destra, Criscito a sinistra, Pirlo e De Rossi centrali, Borriello punta, con in appoggio Cossu e Di Natale; dall’altra Bonucci, Cannavaro e Chiellini nel pacchetto arretrato, centrocampo con Cassani esterno destro di centrocampo, Pepe a sinistra, Montolivo e Gattuso centrali sulla linea mediana, Pazzini unica punta con Marchisio a suo supporto a destra e Quagliarella esterno sinistro d’attacco.
Ubiquità della difesa o ubriachezza manifesta del giornalista?
juninho85
02-03-2010, 21:43
Allegri: "Non è un momento difficile per noi"
Massimiliano Allegri, dopo le due sconfitte contro Udinese e Chievo, ostenta serenità: "Non attraversiamo alcun momento difficile. La squadra anche domenica ha fatto il suo dovere. Ha giocato una buona partita, non ha subito molto. Dovevamo stare più attenti su quel calcio di punizione centrale, mentre in occasione del secondo gol, c'era una posizione di fuorigioco non segnalata. Questa non è un'attenuante: al contrario, dev'essere la molla per spingerci a lavorare in tranquillità".
Sicuramente la condizione fisica della squadra è buona. Semmai gli infortuni pesano. "Le assenze sono state tante durante l'anno, Pisano in pratica non l'abbiamo mai avuto. Il fatto che abbiamo colto risultati importanti avvalora la bontà e i sacrifici di questo gruppo. Canini per tutto il campionato ha fatto il terzino, Biondini l'ha fatto domenica scorsa. A Verona avevo in panchina due ragazzi classe '93 e un altro dell'88 che aveva alle spalle una manciata di minuti di Serie A".
Proprio su Nainggolan si sono appuntati gli strali della critica. "Ha commesso un'ingenuità che in Serie A finisci col pagare. A questo livello nessuno ti perdona niente. Sono esperienze che ti formano. Nainggolan è un ragazzo di buone qualità". Il Cagliari non deve pensare al quarto posto o a obbiettivi fuori dalla realtà. "Sarebbe stato bello vincere a Udine e proiettarci in zona Champion's League, ma non dimentichiamo i traguardi di partenza di questa squadra". Che ha portato due giocatori come Marchetti e ora Cossu in Nazionale: un grande successo per la Società. "E' un traguardo prestigioso, il frutto di un lavoro fatto negli anni".
L'antidivo
Sommerso da una selva di microfoni, inquadrato da obiettivi indiscreti, senza possibilità di fuga. Davanti, un esercito di giornalisti con gli occhi puntati su di te. Alle spalle, il tabellone azzurro con tutti gli sponsor immaginabili. Benvenuto a Coverciano, Andrea Cossu.
Alto (si fa per dire) 171 cm tacchetti compresi, il folletto rossoblù risponde con una timidezza disarmante alle banalissime domande dei cronisti che seguono la Nazionale di Lippi. Al contrario delle richieste, le risposte sono tutt'altro che scontate.
Andrea, piccolo e timido davanti ai microfoni, diventa un gigante in campo. Da antidivo si trasforma in primadonna, riuscendo a svolgere con sorprendente naturalezza il solista o il corista nell'arco di uno stesso concerto. Max Allegri lo ha responsabilizzato e valorizzato, lui ha colto la palla al balzo: meno punta di Gianfranco Zola, più centrocampista di Lionel Messi, Andreino ha il sacrificio nel dna. Negli anni in cui persisteva l'onda lunga dei rigidi e quadrati dettami tattici sacchiani, Cossu si era ritagliato un ruolo da quarto di centrocampo: esterno destro o sinistro, poca differenza. Tante sgroppate e la linea laterale come costante compagna di viaggio. Poi, sbarcato la prima volta a Cagliari quando Zola aveva appena appeso le scarpette accanto alla bacheca con i trofei, la novità: qualche metro più avanti, nel 4-3-3 lasciato in eredità ancora da Reja, con Esposito e Suazo. 22 presenze, nessun gol, sacrificato e poco impiegato da Sonetti: al termine della stagione decide di tornare a Verona, per ripartire. Gli scaligeri precipitano in C1, Andrea perde le motivazioni e finisce addirittura in panchina.
Intanto, il Cagliari langue sul fondo della classifica di A. Per dare una scossa, Cellino sceglie di affidarsi a Ballardini (che aveva lavorato in Sardegna con Cossu già nel 2005, per sette partite) e richiama nell'Isola Andrea Cossu. Nasi storti, puzza di bruciato: "E' pronto il piano per gestire la retrocessione in B", mugugnava qualcuno. E invece no. Invece capita che il tecnico romagnolo (pelata, occhiale scuro e accento forte: no, Ravenna non è Fusignano) decida di puntare a occhi chiusi sul talentino cresciuto nella Johannes, reinventandolo trequartista. Da lì, un'ascesa progressiva, sfociata domenica scorsa con la chiamata del Ct azzurro Lippi. Che, tra qualche ora, affiderà la torcia della sua Nazionale proprio ad Andrea Cossu, professione antidivo.
Matri e Allegri tra i finalisti del Premio Prisco
La giuria del premio nazionale "Giuseppe Prisco" presieduta da Sergio Zavoli, ha selezionato i finalisti per l’edizione 2010. Sono: Diego Milito (Inter), Antonio Di Natale (Udinese) e Alessandro Matri (Cagliari). Una bella soddisfazione per il numero 32 rossoblu, autore fino a questo momento di ben 11 reti, di cui sette siglate consecutivamente. L'altra soddisfazione per la società rossoblu è data dalla candidatura, per quanto riguarda gli allenatori di Massimiliano Allegri, che dovrà vedersela con Delio Rossi (Palermo) e Giampiero Ventura (Bari). Per quanto riguarda i dirigenti, i finalisti sono Aurelio De Laurentiis (Napoli), Tommaso Ghirardi (Parma) e Vincenzo Matarrese (Bari).
juninho85
03-03-2010, 08:47
La Nuova Sardegna - E Andrea chiese il biglietto a Gigi...
Da semplice spettatore della nazionale sugli spalti, a protagonista nell’undici azzurro. Tutto in meno di due anni. E’ la favola di Andrea Cossu. Nel giugno del 2008, il giocatore che era ritornato a Cagliari a inizio anno, chiese a Gigi Riva un biglietto per assistere alla partita inaugurale dell’Italia agli Europei svizzeri contro l’Olanda. Tagliando letteralmente introvabile, visto che lo Stade de Suisse di Berna risultava tutto esaurito da mesi. Ma Riva, capo delegazione azzurro, una piccola scorta ovviamente l’aveva a disposizione e così riuscì ad accontentare il desiderio del ragazzo che, timidamente, lo aveva chiamato al telefono.
Quella partita non andò certo bene, visto che l’Italia fu travolta dagli oranges. La squadra guidata da Van Basten vinse per 3-0 grazie alle reti di Van Nistelrooy, Sneijder e Van Bronckhorst. Nell’Italia, in quella giornata difficilissima, giocarono anche Cannavaro, Pirlo e Di Natale che oggi Andrea Cossu ritroverà come compagni di squadra nel suo esordio in nazionale a Montecarlo. Un fatto che sicuramente 21 mesi fa non poteva neanche lontanamente sognare.
Del resto, Cossu ha davvero bruciato le tappe. Basti pensare che sino al gennaio del 2008 era costretto a vivacchiare in serie C con la maglia del Verona, nobile decaduta del calcio italiano. A febbraio il ritorno a Cagliari e la prima partita, in trasferta, contro la Juventus (1-1 il finale). Cossu entrò a gara in corso al posto di Foggia. Ballardini gli disse di giocare da trequartista. Un ruolo che non aveva mai ricoperto. E che oggi, grazie all’intuizione del tecnico recentemente esonerato dalla Lazio, lo ha lanciato nel giro della nazionale. Con la possibilità di andare ai mondiali. E stavolta, non ci sarà bisogno di chiedere i biglietti a Riva
La Nuova Sardegna - Lippi manda subito in scena Cossu
Assaggio di Africa e di Mondiali, ma con un sapore ancora indefinito. A cento giorni dal fischio d’inizio della Coppa del Mondo, Marcello Lippi ha l’ultima occasione per cercare di capire, o almeno intuire, che Italia avrà per le mani.
Sul campo di Montecarlo c’è il Camerun, probabile avversario azzurro agli ottavi dei Mondiali, eppure all’amichevole di oggi il ct sa di non poter chiedere risposte troppo perentorie: «Sarà un’Italia mascherata, quasi da Carnevale», dice sconsolato, facendo i conti con le tante assenze pesanti della sua nazionale. Nel mercoledì degli scontri titanici - la Germania contro l’Argentina, la Francia contro la Spagna, e poi Inghilterra e Brasile impegnate contro Egitto e Irlanda - il confronto azzurro con l’interista Eto’o e una delle grandi d’Africa fa la parte del pollicino. Questo Italia-Camerun, però, è schiacciato tra i tormentoni azzurri e le defezioni di lusso, più che dal confronto con i test delle altre nazionali. D’altra parte ci ha pensato lo stesso Lippi a riaprire un capitolo che appariva chiuso: «Nesta? Mi è dispiaciuto moltissimo, anche se ci spero ancora....», ha detto. Sarà perchè è poca roba a confronto di quel che succede al collega italiano a Londra: «Lo scandalo di Capello? Ma occupiamoci dei nostri, piuttosto - il lapsus di Lippi chissà se pensando solo al calcio - Pensiamo alle nostre cavolate...». In contemporanea da Milano Giancarlo Abete chiariva che la federazione farà di tutto per convincere il difensore milanista, che per Totti le porte sono aperte, che da Amauri ci si aspetta a passaporto acquisito almeno un po’ di salute. Esiti finali a parte, le divagazioni segnalano l’alto numero di incognite sulla nazionale da portare in Sudafrica. Per questo Lippi prova a opporre un’Italia versatile ai Leoni camerunensi, indomabili ma in cerca a loro volta di certezze dopo il flop in Coppa d’Africa. Quanto all’Italia, in assenza di punti fermi è meglio avere più soluzioni. Sarà dunque esordio dal primo minuto del giovane difensore Bonucci e del trequartista Cossu, e un nuovo modulo con difesa a tre. «Nel campionato italiano, oramai i nostri giocatori passano da un modulo all’altro a partita in corsa - ha spiegato Lippi - Sarà così anche per noi. Il confine tra i tre difensori e la linea a quattro è molto sottile: quel che conta è sapersi adattare a diversi moduli».
La chiama dunque un’Italia camaleontica, non figlia dell’emergenza. Però ammette: «Vibrazioni mondiali? No, le uniche vibrazioni che avverto sono quelle sui tanti assenti. Ribadisco, gli infortuni possono essere addirittura una fortuna, se chi non c’è ricarica le pile e ovviamente guarisce...». L’assenza più pesante è quella di Camoranesi, vera origine del passaggio alla difesa a tre. Ci sono poi situazioni come quella di De Rossi, alle prese con una stagione difficile. «Ma io dico sempre che chi viene qui lascia a casa le situazioni del club», la certezza di Lippi sul romanista, uomo cardine ieri colpito alla caviglia in allenamento. Ultimo dei tanti piccoli test, Borriello centravanti col supporto di Cossu a destra («è l’ultima amichevole, devo vedere i giocatori che ho chiamato per la prima volta»).
E’ questa per ora la risposta di Lippi al problema delle punte. Non Balotelli. «Ciascuno ha il suo tormentone, Capello con Terry o Dunga con Ronaldinho. Quanto poi a quello Zidane-Materazzi, non mi frega nulla - ha concluso il ct -. Ora Balotelli pensi a far vincere l’Under 21, rischiano di perdere il treno per Europeo e Olimpiadi. Poi in futuro, magari, si vedrà. In futuro». Quanto lontano, è un’altra delle incognite azzurre.
Unione Sarda - Allegri scopre la crisi immaginaria
«Quale momento di difficoltà?». Massimiliano Allegri sfodera le unghie, tanto per rimettere al centro la barra del timone. La settimana horribilis del Cagliari si è conclusa con il bilancio di due sconfitte consecutive, quattro reti subite («due in fuorigioco», puntualizza il signor Max, «ma senza fare polemiche, giusto per il rispetto della verità») e due segnate. Eppure, non andate a parlare di crisi all'allenatore rossoblù.
Assemini, interno sera, cielo plumbeo ma asciutto. Uditorio un po' depresso. Sai com'è, si è passati dai discorsi riguardanti la zona Champions League a un più modesto obiettivo: restare nella parte sinistra della classifica. Su questo argomento, Allegri perde un filo (solo un filo, per carità) della pacatezza che contraddistingue tutto il suo operato, in campo, in panchina e in sala stampa. «Quando si perde di vista il proprio obiettivo, si fanno danni. Non voglio volare alto, al di sopra delle mie possibilità, perché poi quando si cade, ci si fa male».
È un richiamo severo, giusto. «Scagli la prima pietra chi martedì scorso, alla vigilia del recupero con l'Udinese, non ha guardato la classifica e notato che con un vittoria avremmo agganciato la Juventus al quarto posto. Bene, questo ha comportato un notevole dispendio di energie mentali». Che va ad aggiungersi a una fatica fisica non di poco conto, che sta frenando parecchi rossoblù, accresciuta anche dall'impossibilità di praticare il turn-over.
Il quarto posto. Un miraggio, un sogno impossibile. «Anche perché», sibila Allegri, con un mezzo sorriso carico di ironia, «per conquistarlo dovremmo metterci in concorrenza con squadre come Milan, Roma, Napoli, Palermo, Juventus, Genoa e Fiorentina». Siamo seri e rispondiamo a una domanda chiara: il Cagliari è stato costruito per andare in Champions League? E allora - e questo è il ragionamento di Allegri - di che crisi si va parlando? Certo, per i rossoblù non è il momento migliore della stagione. «Stiamo accusando un po' di stanchezza. E non dimentichiamo la serie lunghissima di infortuni che stiamo sopportando. Questi mi hanno impedito di far tirare il fiato a chi ne aveva più bisogno. Pensate un po' al terzino destro. A parte Pisano, che in pratica non ho mai avuto, si sono fatti male prima Marzoratti, poi Dessena e Canini si è sentito male domenica mattina. Ho dovuto chiedere a Biondini di giocare per la prima volta in carriera da difensore». Come l'ha presa? «Bene, anche perché altrimenti andava in panchina», scherza Allegri, trovando un sorriso finalmente convinto.
Infortuni e stanchezza, errori («anche miei, per carità, che mi tolgono il sonno») e sviste arbitrali. «Il gol dell'1-1 dell'Udinese era viziato dal fuorigioco di Di Natale, quello del 2-1 del Chievo da uno di Pellissier che, rientrando, ha impedito ad Astori di saltare bene». Ne è nata una traiettoria bizzarra che ha mandato sul palo la palla, poi infilata in rete da Granoche. «Nessuna polemica, sia chiaro, l'arbitro sbaglia come io sbaglio i cambi». Come quello di Nainggolan? «Non ho la sfera di cristallo, chi poteva prevedere che prendesse due cartellini gialli in pochi minuti»? Complice la convocazione con l'Under 21 del Belgio, il giovane centrocampista ha evitato la lavata di capo del martedì? «Sono sempre in tempo a fargli quella del giovedì. Ma non è questo il punto. Occorre capire che la serie A è un campionato estremamente selettivo, dove l'occasione passa e tu devi coglierla al volo. Paradossalmente, adesso, è più facile arrivare a certi livelli. Il problema è rimanerci, con i mass media che suonano la grancassa e definiscono fenomeni calciatori dopo averli visti per quarantacinque minuti. Serve prima entusiasmo, poi equilibrio ma evitando di accontentarsi, puntando sempre a migliorarsi. Solo così si resta a lungo ad alti livelli».
Insomma, anche se ad Allegri «il Cagliari di Verona è piaciuto perché ha fatto il massimo che poteva in questo momento»), non è stata una bella settimana per i tifosi rossoblù. Le uniche buone notizie le ha dispensate il ct della Nazionale Lippi. Anche Allegri, come l'allenatore del Milan Leonardo, ha suggerito ai suoi giocatori di risparmiarsi? Max scuote il capo: «Cossu ha una chance importante, come potevo consigliargli di risparmiarsi? E poi, la sua convocazione è un premio per i compagni, per la società e per i tifosi. Dobbiamo essere orgogliosi di vederlo con la maglia azzurra».
È la battuta finale. Oggi doppio allenamento, domani niente amichevole («tra infortunati e nazionali possiamo al massimo fare una partita di calcetto», la battuta di Allegri), venerdì e sabato i ritocchi alla preparazione per affrontare il Catania, che si presenterà con il poco rassicurante biglietto da visita dei quattro gol rifilati al Bari. Allegri (che ha come previsto perduto Nainggolan per squalifica) ritroverà Conti (al rientro dopo lo stop impostogli dal giudice sportivo) e Canini (prontamente ristabilitosi dopo la gastroenterite di domenica) , non gli altri infortunati di lungo corso: Agazzi, Pisano, Marzoratti, Dessena e Brkljaca. Non è il massimo ma è già qualcosa.
Unione Sarda - Cagliari, una vetrina mondiale
Appuntamento con la storia. C'è anche Andrea Cossu nel tridente che oggi (ore 20.45, diretta su Rai Uno) guiderà l'assalto al Camerun di Eto'o, ultima amichevole prima delle convocazioni per i prossimi Mondiali in Sudafrica. Molto più di un esame di maturità, insomma. «Il mister ancora non ci ha detto nulla sulla formazione. Comunque vada per me è già importante far parte di questo gruppo. Se poi dovessi addirittura giocare, cercherei di sfruttare al massimo l'occasione». Diplomatico, umile, forse c'è anche un pizzico di scaramanzia dietro quell'ombra di mistero che il fantasista cagliaritano preferisce portarsi dietro sino al prato verde del Louis II, piccolo stadio di 18 mila posti costruito su più livelli (sotto il campo c'è addirittura una piscina) proprio nel cuore di Montecarlo e dove gioca il Monaco dell'ex rossoblù Francois Modesto.
La verità è che Lippi ha portato Cossu sin qui per vederlo giocare (questa non è, tanto per intendersi, una convocazione premio), non a caso lo ha provato anche ieri mattina a Coverciano nella partitella di fine allenamento prima della partenza per Nizza. Il ct vuole, insomma, capire se è proprio lui il centrocampista offensivo che può garantire all'Italia un'ulteriore variabile tattica ai Mondiali, manifestazione lunga e pertanto ricca di incognite e, soprattutto, di imprevisti. Per lo stesso motivo contro il Camerun partirà dal primo minuto anche Bonucci, giovane difensore del Bari, esordiente pure lui e in rampa di lancio dopo l'ennesimo no di Nesta. «A entrambi ho chiesto di fare quello che sanno fare, non li ho visti per niente intimiditi», ha ammesso ieri Lippi prima di lasciare il centro federale fiorentino.
Passa stasera per Montecarlo, dunque, il treno mondiale di Cossu. Sulla carta è il vice Totti (sul quale il ct deve, però, ancora sciogliere le riserve, almeno ufficialmente) nel ruolo di trequartista, oggi tuttavia il rossoblù potrebbe partire largo a destra, dall'altra parte sulla sinistra il capocannoniere della serie A Di Natale, al centro Borriello, l'attaccante italiano più in forma in questo momento (tra l'altro il viola Gilardino, titolare, è infortunato). «Pur di giocare farei anche il terzino», taglia corto Cossu, quattordicesimo giocatore rossoblù a indossare la maglia della Nazionale. In azzurro potrebbe ritrovare il 7 che ha nel Cagliari, ma perdere quel ruolo tra le linee che gli ha consentito di dare una svolta alla sua carriera due anni fa, proprio di questi tempi. Comunque l'attacco azzurro anti-Camerun non sarà statico, nel corso nella gara i protagonisti si scambieranno la posizione in continuazione, così spesso (e volentieri) Cossu si ritroverà nel suo habitat ideale, vale a dire dietro le due punte. Ma il suo apporto sarà fondamentale anche in fase di interdizione: nei due allenamenti a Firenze il ct ha già potuto apprezzare lo spirito di sacrificio del fantasista, piedi d'oro e un cuore grande così. «Più passa il tempo e più mi sembra così strano essere qui tra tutti questi campioni». A Coverciano ha ritrovato Cassani, esterno del Palermo con il quale ha giocato nel Verona parecchi anni fa. Poi c'è Pepe, conosciuto a Cagliari. E naturalmente Pirlo, forse l'azzurro che più lo affascina in questo momento. Insieme hanno provato a duettare ieri nella partitella a fine seduta. Presumibilmente faranno altrettanto stasera a Montecarlo visto che il rossonero sarà uno dei due pilastri (l'altro è De Rossi) piazzati da Lippi davanti a un'inedita difesa a tre. E qui si concentrano le attenzioni del commissario tecnico, e non solo. L'inatteso calo di alcune pedine chiave (Grosso e Zambrotta in testa) sta, infatti, spingendo Lippi a sperimentare soluzioni alternative. Soprattutto lo juventino (scalzato a Torino dal giovane De Ceglie) sta faticando tantissimo. E non a caso il rossoblù Agostini – nelle ultime settimane – è stato uno degli osservati speciali. Poi Lippi ha preferito (anche per tutelare i suoi uomini mondiali) dirottare (temporaneamente?) sulla difesa a tre, oggi composta da Bonucci, Cannavaro e Chiellini. In porta naturalmente il portiere del Cagliari, Marchetti, che in assenza di Buffon (pure lui ko) è ormai un intoccabile, mentre l'altro sardo della comitiva azzurra, Sirigu, andrà in panchina. Completeranno il centrocampo due esterni larghi, Maggio e Criscito, che poi saranno due terzini aggiunti durante la fase difensiva. Dall'altra parte il Camerun di Eto'o, che punta a riscattare la deludente Coppa d'Africa. Insomma, una serata mondiale con il Cagliari in vetrina.
Unione Sarda - La profezia di Riva e Zola: Andrea può diventare il simbolo della Sardegna
Avanti e indietro, passo frenetico, sguardo perso nell'immensa sala arrivi dell'aeroporto di Nizza. Come se fosse lui, a 65 anni, il vero esordiente, ancora calciatore, proprio lui, che in questa Nazionale ha già dato il massimo, giocato 42 partite e lasciato un segno indelebile (è tutt'ora suo il record di 35 reti) nelle statistiche, ma soprattutto nel cuore di ogni italiano.
«Gigi tutto ok?», gli sussurra uno dei tanti magazzinieri azzurri al seguito dei campioni del mondo. «Sì, grazie, sono un po' teso, ma passerà». Anzi, non passerà proprio. «E con l'avvicinarsi della partita aumenterà pure», ammette Gigi (Gigi Riva) un'ora più tardi, davanti alla hall dell'hotel che ospita la squadra in vista dell'amichevole con il Camerun. «Sono certo che già durante il tragitto in pullman dall'albergo allo stadio tremerò come un bambino. Questa gara mi ricorda la prima di Zola in azzurro nel '91 a Genova, contro la Georgia».
Si era poi emozionato non poco nel 2005, quando Esposito aveva riportato il Cagliari in Nazionale dopo trentatré anni, e ancora quando Lippi convocò Langella, pure lui napoletano ma cresciuto a Sorso sin da piccolo. Poi sono passati Foggia, soprattutto Marchetti, e Biondini. «Ma questa è tutta un'altra storia», sbotta, poi si volta, quasi pentito di aver fatto (o solo pensato) un mezzo favoritismo. Del resto, qui è il team manager, un punto di riferimento per tutti i giocatori. «Ma Andrea è Andrea», sputa finalmente il rospo. Andrea (semplicemente Cossu) è sardo. «E ha una storia fantastica». Sollevato, come se si fosse tolto chissà quale peso. «È un ragazzo speciale, ha lottato contro la pubalgia. Brutta bestia, la pubalgia. L'ho avuta anch'io e so cosa vuol dire avere dentro una forza esplosiva e non poter correre nemmeno per dieci metri». Tutto d'un fiato, è proprio una liberazione, lontano dalle telecamere pronte a immortalare una smorfia di De Rossi, un sorriso di Pirlo o un gesto sbagliato del ct. «Andrea può diventare il simbolo della Sardegna, ma sotto certi aspetti già lo è». Oggi ha una chance incredibile: «E' l'ultima amichevole prima delle convocazioni per il Sudafrica. Insomma, siamo alla stretta finale, pertanto vale triplo…». Più chiaro di così.
Un sogno mondiale quando meno te l'aspetti, ma Cossu è già entrato nella storia riportando la Sardegna in Nazionale. L'ultimo azzurro sardo era stato proprio Zola, in Italia-Inghilterra, nel '97. E da Londra il fantasista di Oliena, oggi allenatore del West Ham, già si sfrega le mani. «Forse sarò più emozionato di Andrea quando accenderò la tv». Anche Zola usa le stesse parole di Riva, parla di un talento incredibile, di una carriera sofferta. «Perché ha lottato». Poi quando ha la palla tra i piedi è uno spettacolo. «Uno di quei giocatori sempre più rari, centrocampista bello da vedere e concreto. Mi ricorda tanto Giresse». Con lui (e Platini) la Francia aveva vinto gli Europei dell'84.
Allora, vi è piaciuto Andrea?
juninho85
04-03-2010, 08:52
ha fatto quello che ha potuto quando si è accentrato,giocando largo diventa innocuo
Se le palle che ha messo dentro fosserò diventate gol ora stai tranquillo sarebbe su tutti i giornali....per me ha fatto anche troppo contro una squadra chiusa come il Camerun e un italietta inconcludente.
A me è piaciuto.
Quelle poche palle che ha messo dentro sono state le uniche occasioni che ha creato l'Italia.
Credo che Lippi si è accorto delle potenzialità di Cossu, anche perchè è l'unico in Italia che si avvicina alle caratteristiche di Camoranesi....
Per buona parte del prmo tempo non gli hanno dato una palla...
Purtroppo la nostra nazionale non gioca come il cagliari, dove la palla finisce ai registi, ma i nostri fortissimi difensori azzurri preferiscono il lancio in avanti alla ricewrca delle punte, spesso da prima del centrocampo. Così come fanno de rossi e pirlo.
Non appena si è capito che non avremmo fatto una mazza con questo schema e si è cominciato a dare la palla rasoterra cossu ha fatto vedere quello che s a fare.
Deve comunque accentrarsi per rendere di più.
juninho85
04-03-2010, 22:35
La Nuova Sardegna - Buona la prima, Andrea convince tutti
Quando ha sentito le prime note dell’inno di Mameli le gambe gli hanno tremato. Era tanto emozionato che ha fatto fatica a cantarlo. L’esordio di Andrea Cossu in maglia azzurra è stato positivo ed è durato 96’, recupero compreso.
Il fantasista del Cagliari è stato schierato a destra, alle spalle dell’unica punta (Borriello nel primo tempo, Pazzini nella ripresa), spaziando tra le linee e muovendosi così come fa quando gioca nel Cagliari. Tre-quattro giocate importanti nel primo tempo, con alcuni assist interessanti per Di Natale e, alcuni inserimenti senza palla apprezzabili. «Andrea Cossu non si è limitato a fare le cose semplici - ha detto Salvatore Bagni - come fanno solitamente i debuttanti, lui ha cercato le giocate importanti senza esitazioni. Ha dimostrato di avere personalità, credo che possa considerarsi promosso. Naturalmente questo non significa che andrà ai Mondiali, ma si giocherà le sue chance nella parte finale del campionato. Siccome sono sempre sincero, dico che in questo momento è più vicino al Sudafrica Bonucci di Cossu, ma non è detto che le cose possano cambiare».
Sono state tre giornate intense per il folletto rossoblù. Dall’incontro con Gigi Riva che lo ha accompagnato nel ritiro di Coverciano, alla conoscenza di giocatori del calibro di Pirlo e De Rossi, ai colloqui col ct Marcello Lippi, che lo tiene sotto osservazione e lo ha incoraggiato.
«Andrea ha sentito l’esordio nella fase iniziale - ha commentato Gigi Riva - e una posizione troppo defilata sulla destra. Col passare dei minuti, si è accentrato ed ha avuto la possibilità di giocare molti più palloni, proponendosi con maggiore frequenza e facendo cose importanti. E’ un ragazzo davvero interessante, può essere un’alternativa a qualche compagno che magari non è al meglio della condizione. Personalmente penso che Andrea abbia superato l’esame».
La prima volta in azzurro resterà un ricordo impresso nella memoria di un giocatore che fino a qualche anno fa sembrava destinato a una carriera anonima. Il presidente Massimo Cellino lo ha ripescato dal dimenticatoio, lo ha riportato a casa e soprattutto fatto giocare nella squadra della sua città. Andrea Cossu da due stagioni sta facendo grandi cose. La sua convocazione è stata più volte chiesta dagli addetti ai lavori tori e alla fine è arrivata. Ora il sogno è un viaggio in Sudafrica. A giugno.
La Nuova Sardegna - Stanchezza? Solo una sbandata
Il 7 marzo, per Allegri data clou per tirare le somme, si avvicina. Il Cagliari, 3 punti nelle ultime tre gare, ha un ultimo passaggio saliente: il Catania. Domenica pomeriggio al Sant’Elia il derby isolano vede da una parte i siciliani, reduci dal 4-0 di sabato al Bari, Dall’altra, i rossoblù con alle spalle tre gare in otto giorni, chiuse dalla sfortunata sconfitta con il Chievo. Partito il conto alla rovescia per il Catania, Allegri ha gli uomini contati: «L’altra sera alla ripresa degli allenamenti, eravamo in 12» ha ironizzato.
Motivazioni e forma. Il tecnico rossoblù giura su una condizione fisica e mentale dei suoi in grado di fornire prestazioni che garantiscono la parte sinistra della classifica. Però, ci sono segnali che indicano stanchezza e mancanza di lucidità. Soprattutto, nella gestione del vantaggio, a Udine, e della rimonta, a Verona. Inoltre, per fare punti è necessario credere in qualcosa: «Da qui alla fine, vogliamo levarci altre soddisfazioni, divertirci e divertire i tifosi». Insomma, per Matri e soci domenica sarà un altro test ad alto valore aggiunto.
Equilibrio e carattere. Allegri vuole almeno bissare i 53 punti dell’anno scorso. Vincere con i siciliani significherebbe volare a quota 41. E rimarrebbero 11 gare da giocare. In questi frangenti serve il gruppo. Lo stesso che si è saputo cavare d’impiccio dalle zone più calde della classifica e della stagione. In più, Allegri chiede, e ne ha diritto, rispetto per la marcia dei rossoblù. L’obiettivo era la salvezza. Ma ai tifosi e all’ambiente non si può negare, messa in cassaforte la permanenza in A, di pensare in grande.
In vista del Catania. Oltre ai quattro i rossoblù impegnati ieri nel palcoscenico internazionale, Allegri ha dovuto fare i conti con gli infortunati Brkljaca, Agazzi, Dessena, Pisano e Marzoratti. Per il Catania sarà assente anche Nainggolan, squalificato per gli 8’ di inesperienza del “Bentegodi”. Per fortuna, rientra Conti. E in fase di pieno recupero c’è anche Lopez. Capitano e vice sono di per sé una sicurezza in un match che sarà caldissimo dal punto di vista comportamentale. Di fatto, fin da ieri, con Dessena che ha ripreso a correre, si possono ipotizzare i primi undici di domenica pomeriggio: Marchetti, Canini (il dolore al polpaccio è archiviato), Astori, Ariaudo, Agostini, Biondini, Conti, Lazzari, Cossu, Matri e Nené. Con Jeda, Parola e Larrivey pronti al cambio in corsa.
Un mercoledì da leoni. Cossu e Marchetti in campo nella bomboniera di Montecarlo con il Camerun di Eto’o. Ariaudo a Rieti con gli azzurrini di Casiraghi, gara cruciale per le qualificazioni agli Europei, idem Nainggolan con l’under 21 belga. Se si aggiunge che Dametto era nella nazionale di categoria la scorsa settimana, il quadro premia un club salito di tono.
La Nuova Sardegna - Olbia offre ospitalità al Cagliari
La serie A a Olbia? L’idea parte dal sindaco Giovannelli che ha scritto al presidente rossoblù per avanzare la candidatura della città gallurese nell’ipotesi che il rinnovo del Sant’Elia dovesse costringere la squadra di Allegri a emigrare. Il sindaco ha sentito Massimo Cellino che avrebbe manifestato “entusiasmo e massima disponibilità”.
Il numero uno rossoblù ha confermato che la società sta vagliando tutte le possibilità e ha sottolineato la passione con cui tutta la Sardegna segue le vicende della squadra rossoblù. «Ci vuole Olbia, ci vuole Carbonia, ci vuole Nuoro. Insomma, tutta l’isola ama il Cagliari. E questo non può che farmi piacere, in un momento in cui invece proprio la città di Cagliari sembra disinteressarsi alle nostre vicende».
In realtà le possibilità che il Cagliari possa giocare qualche partita a Olbia sono pochine perchè il Nespoli non ha tutte le caratteristiche di sicurezza richieste dalla Lega per le partite di serie A.
L'Unione Sarda - Canini terzino destro, Lopez verso la panchina
Se Allegri ha possibilità di scelta a centrocampo e in attacco (il reparto del Cagliari che gode di miglior salute in questo momento), non ha invece alcuna possibilità di manovra in difesa. Canini, assente domenica a Verona a causa di un attacco di gastroenterite, è pienamente recuperato e sarà schierato nel ruolo di terzino destro.
Il capitano, Diego Lopez, in panchina a Verona più per fare gruppo che altro, avrà una settimana di lavoro in più sulle gambe ma la sua preparazione non è sufficiente per giocare dal primo minuto. Andrà, quindi, ancora in panchina, pronto a dare una mano in caso di bisogno. Lopez tornerà utile dalla trasferta con il Genoa in poi. Si tenga presente, inoltre, che tre dei cinque difensori a disposizione sono diffidati: ovvero, lo stesso Lopez, Astori e Agostini, il recordman del Cagliari, dal momento che ha disputato tutte le partite di campionato, dal primo all'ultimo minuto. Record condiviso con il capitano dell'Inter Zanetti e con il difensore del Bari Bonucci.
Ieri, doppia seduta di allenamento per i rossoblù ad Assemini. Il programma prevedeva nel corso della mattinata un lavoro di forza in palestra e poi di velocità sulla sabbia. Nel pomeriggio, serie di esercitazioni tattiche e partitella finale.
Continuano il lavoro di recupero Pisano, Marzoratti, Brkljaca e Dessena, che ieri ha ripreso a correre. Oggi niente amichevole di metà settimana, Allegri riavrà i nazionali (Marchetti, Cossu, Ariaudo e Nainggolan) che svolgeranno un leggero allenamento defaticante. In mattinata, nell'ambito dell'iniziativa “Lo stadio dei bambini”, Jeda sarà ospite dell'Istituto Comprensorio “Satta” in via Michelangelo a Monastir. L'appuntamento è per le 10,30.
L'Unione Sarda - Cagliari, un Barone nel motore
Sul più bello (o sul più brutto, viste le due sconfitte consecutive patite dal Cagliari con Udinese e Chievo Verona) ecco Simone Barone, signore in campo e fuori, capace di sopportare cinque mesi di panchina ricorrendo al suo bagaglio di professionalità. E dire che in bacheca ha una partecipazione non trascurabile al campionato del mondo del 2006 in Germania, conclusosi come quasi tutti sanno, con la vittoria dell'Italia di Lippi e, quindi, anche di Barone.
Riproposto per trentotto minuti contro l'Inter a Milano (7 febbraio 2010) dopo una pausa lunghissima (la precedente apparizione risaliva a Fiorentina-Cagliari 1-0 del 13 settembre 2009), l'ex granata ha giocato tutta la vittoriosa partita con il Parma, ha visto il recupero Udinese-Cagliari dalla panchina, per poi ritrovarsi titolare per caso contro il Chievo, disputando una gara tutt'altro che disprezzabile.
È stata una prestazione sufficiente nel primo tempo e ancor più convincente nella ripresa, quando Barone ha avuto un paio di spunti interessanti. Il tutto dopo aver trovato la concentrazione in poche ore. Barone, infatti, ha saputo di dover giocare dal primo minuto solo domenica mattina, dopo che Canini ha accusato un attacco di gastroenterite. La maledizione del terzino destro (che ha colpito in sequenza Pisano, Marzoratti, Dessena e Canini) ha costretto Allegri ad arretrare Biondini sulla linea della difesa, liberando a centrocampo il posto per Barone. Per niente intimorito dalla chiamata improvvisa, Barone è risultato tra i più convincenti nel grigio (anche in senso meteorologico) pomeriggio veronese, conclusosi con una sconfitta per 2-1 non del tutto meritata da un Cagliari incerottato ma dignitoso. Ecco perché per Barone potrebbe arrivare la conferma nel complicato turno casalingo con il Catania, tosto quanto basta e gasato dalla straripante vittoria per 4-0 sul Bari di sabato scorso.
Del resto, Allegri ha bisogno di scovare forze fresche in una rosa decimata da infortuni e squalifiche, e deve dare un po' di respiro a chi ha tirato la carretta per tutti questi mesi. Inoltre, questa settimana il Cagliari ha pagato un notevole tributo alle nazionali: Marchetti e Cossu con Lippi, Ariaudo e Nainggolan rispettivamente con l'Under 21 italiana e belga. Un fattore che Allegri dovrà tenere in considerazione nel compilare la formazione anti Catania. Il rilancio rossoblù passerà inevitabilmente attraverso il contributo di tutti i componenti della rosa.
L'Unione Sarda - Papà Ignazio è contento Ballardini commosso
Il trio era lo stesso di ogni domenica al Sant'Elia: papà Ignazio, mamma Rita e nonna Maria Ausilia. Squadra che vince non si cambia e la famiglia Cossu non ci ha pensato un attimo a partire per Montecarlo: «Abbiamo deciso di andare comunque, quando è stato convocato», racconta prima del match il padre, «sperando che giocasse». E così è stato, anche se pochi prevedevano che Andrea sarebbe rimasto in campo per tutti i 94 minuti di partita.
Il suo clan lo ha sostenuto in uno stadio che era in gran parte per gli azzurri. Da dietro le panchine, sulla tribuna del Luis II che corrisponde ai distinti del Sant'Elia, Ignazio Cossu aveva i brividi («anche per il freddo»), vedendo il figlio vestito per la prima volta di azzurro. Addirittura con la maglia, svelata ieri, che lo sponsor ha preparato per il mondiale in Sudafrica.
Un presagio, forse. «Un po' di emozione è normale», prosegue Cossu senior, dopo un primo tempo tutt'altro che insignificante per il rossoblù: «Nei primi dieci minuti anche lui ne aveva per l'esordio, poi si è sciolto è andato un po' meglio. Certo, gli avversari così grossi non lo aiutano e forse è un po' troppo decentrato. Secondo me sta andando bene, ma io sono di parte».
Un giudizio che può essere confermato anche alla fine della partita, come fa lo stesso commissario tecnico: «Spero che quelle di Lippi non siano solo parole di circostanza», sospira papà Ignazio. «Io direi che è andato benino, non ha sfigurato. Non ha avuto tante palle da poter giocare, come gli succede nel Cagliari, ma penso che abbia fatto una buona impressione e spero di poterlo rivedere in Nazionale».
Più emozionato, paradossalmente, Davide Ballardini, il tecnico della salvezza impossibile del 2008, che inventò Cossu trequartista. Tanto da interrompere («ma per Andrea è solo un piacere») il silenzio che si è imposto dopo l'esonero dalla Lazio. «Sono commosso», dice l'allenatore di Ravenna, che ieri - a cena con amici - ha potuto seguire la partita soltanto a sprazzi, «nel vedere un ragazzo con quelle qualità arrivare in Nazionale. Il fatto che abbia addirittura giocato è una grande emozione». Poi un giudizio sul giocatore: «Andrea è il centrocampista offensivo ideale per ogni allenatore, perché unisce tanta quantità a una grandissima qualità di gioco. E io ho avuto la fortuna di averlo avuto con me in quella stagione trionfale per tutti».
Anche i compagni di squadra hanno seguito la partita di Cossu con grande interesse. Daniele Conti ha parole di miele: «È stato assolutamente un bell'esordio», dice sicuro il centrocampista di Nettuno, «le uniche giocate importanti sono partite dai piedi di Andrea. Sono davvero contento per lui perché si meritava una soddisfazione del genere. Sono tre anni che sta giocando alla grande».
E già attende il suo rientro a Cagliari: «Quando lo vedrò gli farò i complimenti e lo abbraccerò volentieri. Vi dirò che mi sembrava strano che non ci fosse durante gli allenamenti in questi ultimi giorni e un po' mi mancava». Infine, sulla partita di ieri contro i Leoni Indomabili : «Nel secondo tempo ha giocato decentrato, mentre lui si esprime al meglio dietro le punte».
Sulla stessa lunghezza d'onda Alessandro Agostini: «Quello striscione che c'era allo stadio era perfetto: "Cassa…no, Cossu… sì": è il titolo della sua serata». Positivo il giudizio complessivo sulla sua prestazione: «Ha fatto due o tre buone giocate e non è facile all'esordio. Nel primo tempo meglio, ha messo un paio di belle pallette . Ha giocato decentrato, ma lui può giocare bene dappertutto, può sempre mettere la palla importante. Direi un esordio assolutamente positivo». E il bello, per Andrea Cossu, deve ancora arrivare, perché oggi rientrerà in gruppo e sarà festeggiato a dovere: «Prima gli farò i complimenti», conclude l'esterno sinistro toscano, «poi lo... massacro di battute».
L'Unione Sarda - Cossu, a Montecarlo vince il sette
Piccolo grande Cossu, in questa Italia di campioni del mondo c'è posto anche per lui. «Se è un sogno non svegliatemi». Il primo sorriso, liberatorio, in tre giorni vissuti al massimo. «Penso di aver fatto una buona gara ho cercato di interpretare il pensiero del mister e di metterci anche un po' del mio». Partendo dalla destra, ma ritrovandosi spesso sulla trequarti, il suo regno. «Sono riuscito a toccare tanti palloni, questo è importante». E alla fine il ct gli ha fatto i complimenti. «Spero di aver ripagato la sua fiducia». In rampa di lancio. «Ma quale Sud Africa», sbotta, «non ci penso proprio, è il Cagliari il mio unico pensiero».
Avvio soffocato dall'emozione, poi esce alla distanza, subisce due falli in rapida successione, recupera palloni, salta l'uomo, sforna cross e non perde occasione per spingere la squadra in verticale. Insomma, il solito Cossu. Gioca l'intera partita. «Ma tranquilli, non sono stanco, ho una forza dentro incredibile, non vedo l'ora di affrontare il Catania». Sogno azzurro, cuore rossoblù. «E chi se la scorda più questa serata». L'inno di Mameli tutto d'un fiato, gli occhi lucidi, lo sguardo impenetrabile. Comunque la sua partita, Cossu, l'ha vinta prima ancora di cominciarla. Le gambe gli tremano. Quasi si aggrappa alle spalle di Maggio e Di Natale, schierati e abbracciati sul prato del Louis II, nel cuore di Montecarlo, mentre cantano l'Italia s'è desta.
Vai e gioca come sai, gli ha detto Lippi nello spogliatoio. Poi la pacca di De Rossi durante il riscaldamento, quella di Pirlo nel sottopassaggio, infine l'abbraccio di Marchetti prima del fischio d'inizio. «In questi giorni Federico è stato un punto di riferimento». Gigi Riva ha scelto, invece, il silenzio. Troppo emozionato lui e troppo speciale l'esordiente, meglio mostrarsi duro, o non mostrarsi per niente. «Sono teso, questa partita mi ricorda il debutto di Zola», aveva ammesso martedì il team manager azzurro. Alla fine, invece, è un fiume in piena: «Questo ragazzo è favoloso. Ha giocato senza paura, umile e spavaldo. Siamo tutti contenti della sua prestazione. È un momento importante per lui». Lo è per un'isola intera. L'ultimo sardo a vestire la maglia della Nazionale era stato Zola, nel '97. Cossu è addirittura il primo cagliaritano in assoluto. Proprio qui, nel Principato di Monaco, diventato il simbolo del gioco d'azzardo, del lusso e del benessere, ma passato (sino al 1861) per il Regno di Sardegna, ancora scolpito nei pali di pietra che un tempo segnavano il confine e che ora raccontano un pezzo di storia lungo la strada che ha portato la comitiva azzurra dall'aeroporto di Nizza all'hotel Bay di Montecarlo. E ancora oggi i sardi provano a farsi strada da queste parti. Antonello Marongiu, 51 anni, è riuscito a comprarsi il ristorante che frequentava il principe Ranieri, nel quartiere Sourse, meglio conosciuto come il Quadrato d‘oro. Lui e il suo cuoco Franco Spiga, 41 anni, di Lunamatrona, si godono il Cossu nazionale. «È un orgoglio per tutti noi sardi che viviamo qui a Montecarlo». Sono una cinquantina circa. La maggior parte si è buttata sulla ristorazione, gli altri lavorano più che altro in banca o nel campo immobiliare. Così allo stadio Louis II (modernissimo impianto di 18 mila posti costruito su più livelli, negozi di ogni genere, sotto il campo ci sono persino una piscina e una pista d'atletica) spunta una bandiera con i quattro mori. Sorride, nel vederla, Patrick Mboma, camerunense, ex giocatore del Cagliari, trentanovenne, ha iniziato la carriera di opinionista in Francia, ed è giunto apposta per la partita. «Però, niente male questo Cossu». Seduto accanto c'è Francois Modesto, pure lui un passato rossoblù, oggi è il capitano del Monaco. «Sono felice per Andrea, ha un talento incredibile e lo ha dimostrato anche in questa circostanza». Magari potrà farlo in un mondiale, da ieri il Sud Africa non è poi così lontano. «Lasciamo stare, sono felice di avere giocato contro il Camerun. Punto», taglia corto Cossu. Ora ha un'altra missione: «Portare il mio Cagliari il più in alto possibile».
juninho85
04-03-2010, 22:37
Fabrizio Lucchesi: "Allegri sostituto ideale di Prandelli"
Max Allegri al posto di Cesare Prandelli? E' questo il pensiero di Fabrizio Lucchesi, direttore generale del Pescara, attualmente in Prima Divisione, che ha detto la sua a TuttoMercatoWeb riguardo alla situazione della Fiorentina, soprattutto relativamente al futuro di Prandelli, indicato quale possibile sostituto di Lippi al termine dei Mondiali. Alla domanda su chi potesse essere un successore all'altezza del tecnico di Orzinuovi, il dirigente ha risposto: "E' una domanda difficile. Penso che si tratti di un allenatore di ultima generazione che ha saputo dimostare il suo valore: uno come Allegri". Dunque l'ennesima investitura da parte degli addetti ai lavori per il tecnico rossoblu, a dimostrazione ulteriore dell'ottimo lavoro fin qui svolto.
Jeda: "Cagliari? Mai giocato in una squadra più forte"
L' iniziativa "Lo stadio dei bambini" ha portato molto bene nelle ultime settimane e Jeda spera in cuor suo di essere il quinto beneficiario della visita ai giovani tifosi rossoblù (prima di lui hanno fatto gol dopo esser stati nelle scuole del cagliaritano i vari Larrivey, Lazzari, Nenè e Matri) ma soprattutto la mente è rivolta al prossimo avversario, il temibile Catania rigenerato dalla cura Mihajlovic. “Abbiamo giocato diverse partite in pochi giorni, è normale che manchi un po' di brillantezza. In questa fase del campionato può starci un po' di stanchezza. Contro Udinese e Chievo non abbiamo fatto male e non meritavamo di perdere. Andiamo avanti per la nostra strada come abbiamo sempre fatto senza pensare troppo alla qualificazione europea – ha detto Jeda a calciocagliari.net - Domenica contro il Catania è una partita che può dire una parola cruciale per il futuro del Cagliari. E' la gara più importante di questo ultimo ciclo, che può dare la scossa”.
Al solito si è rivelato molto emozionante e piacevole l'incontro con i bambini; questa volta teatro dell'incontro è stato l'Istituto Comprensorio "Satta" di Monastir dove gli alunni hanno sottoposto l'attaccante brasiliano a una serie di richieste e curiosità come di consueto particolari. Una su tutte la richiesta di un giovanissimo che vuole sapere da Jeda il modo per convincere la madre a iscriverlo in una scuola calcio, alla quale il giocatore risponde: "Prima studia, poi vai a giocare a pallone".
Nel corso della mattinata Jeda si è espresso su vari temi, da Allegri per il quale ha solo parole di stima: "E' un bravo allenatore, non lo scopro certo io". Poi la dichiarazione d'amore al Cagliari, sbilanciandosi in modo perentorio e forse inaspettato: "Mi trovo benissimo, è la squadra più forte nella quale abbia mai giocato. Per salutarla, dovrebbe arrivare la proposta di una formazione importante, importante, importante, molto importante".
Chiusura sull'argomento principe della settimana rossoblù, ovvero la convocazione in azzurro del compagno Andrea Cossu. "Sono contento per lui, si è meritato la convocazione e ha disputato una buona partita".
Il saluto ai ragazzi e alla scuola che paragona allo scenario domenicale dello stadio: "Fortuna o no, queste visite ai bambini ti danno una carica incredibile. Succede lo stesso la domenica allo stadio".
Non resta che sperare nel "pokerissimo" di baciati dalla fortuna dei piccoli tifosi rossoblù.
Nainggolan vicino al primo gol in Nazionale
Un mercoledì positivo quello dei rossoblù impeganti con le rispettive nazionali sui campi dell'Europa calcistica. Quasi inoperoso Federico Marchetti tra i pali del "Louis II" di Montecarlo, Andrea Cossu ha occupato tante pagine dei quotidiani odierni grazie all'ottimo debutto in azzurro, Lorenzo Ariaudo si è disimpegnato con grande autorità al centro della difesa di Casiraghi nella decisiva sfida contro l'Ungheria e Radja Nainggolan ha portato a casa un bel successo per 1-0 in quel di Malta con il suo Belgio under 21.
Nella gara valevole per la qualificazione ai prossimi Europei di categoria il centrocampista del Cagliari ha disputato una buona gara, sfiorando il gol personale in un paio di occasioni.
Cagliari-Catania, che la lotta cominci!
Per la gara di domenica al S.Elia tra i sardi e gli etnei è giusto aspettarsi una gara spigolosa e accesa, magari poco spettacolare tecnicamente ma sicuramente palpitante dal punto di vista del confronto fisico e agonistico.
Molto spesso si parla, giustamente, del fatto che il Cagliari possieda uno dei migliori piani di gioco del campionato ma pochi sanno che la squadra di Allegri annovera tra le sue fila il miglior incontrista della serie A. Quel Daniele Conti che con 96 contrasti di cui 69 vinti guida questa speciale classifica nella quale occupa le prime posizioni anche il catanese Carboni (68 contrasti vinti su 89 totali).
Ma la capacità di interdizione non è presente solo individualmente in due degli elementi più importanti delle due compagini bensì è una caratteristica generale di squadra. Entrambe, infatti, occupano il vertice della classifica, con 619 contrasti effettuati dal Cagliari e 590 dal Catania; entrambe ne vincono in uguale quantità: 448.
Ma non solo nel reparto nevralgico si deciderà il match, infatti Mihajlovic può contare sul secondo "crossatore" del campionato, Llama, che ne ha totalizzati 200, mentre il Cagliari non è da meno avendo in Cossu un ottimo "distributore" di palloni dalle fasce (187 cross) allorchè il "trottolino" cagliaritano si defila dalla posizione di trequartista centrale. Se aggiungiamo il rendimento molto positivo di Alvarez per i rossazzurri e, per il Cagliari, di Alessandro Agostini, che risulta il miglior terzino sinistro per media voto e rendimento generale (ha giocato tutte le partite disputate dalla sua squadra), ecco come è facile pensare a una gara che avrà molto da dire anche sulle corsie esterne che diventeranno terreno da conquistare per portare a casa tre punti fondamentali per il prosieguo della stagione.
juninho85
05-03-2010, 15:09
Nasce il "Cagliari Scudetto 1970 Network"
Nasce il "Cagliari Scudetto 1970 Network". Voluto per iniziativa del Centro di Coordinamento Cagliari Club e della GIA Comunicazione, a suggello e testimonianza della sinergia nata tra le due parti, quella che appare come una fan-page su Facebook - rintracciabile appunto digitando nel motore di ricerca del sito "Cagliari Scudetto 1970 Network" - è in realtà il simbolo di un progetto che si propone di creare,con volontà di espandersi attraverso qualsiasi altro canale mediatico e comunicativo, una vera e propria rete di condivisione di conoscenze, pareri, opinioni e impressioni relativi alla vittoria del tricolore da parte della squadra del capoluogo sardo avvenuta quarant'anni fa. L'obiettivo è quello di ottenere il contributo di ogni sostenitore rossoblu in modo da far crescere sempre maggiormente questa comunità e fare in modo che questo progetto possa creare delle sinergie atte a promuovere un movimento di tifo incondizionato verso i colori rossoblu. Nel giro di quasi una settimana, il neonato movimento (a cui ha aderito anche TuttoCagliari) conta poco meno di mille fan sul più popolare dei social network.
Tra le finalità principali del network vi è quella di promuovere la festa del quarantennale dello scudetto che si terrà i giorni 10-11 aprile all'Hotel Setar nella località S'Oru e Mari a Quartu Sant'Elena, che prevede una cena di gala con i Campioni del 1970 e per cui vi saranno costanti aggiornamenti sul programma anche tra le nostre pagine. Da segnalare, inoltre, come la GIA Comunicazione, importante redazione giornalistica e casa editrice di Cagliari, abbia realizzato un numero di Cagliari Calcio interamente dedicato all'evento. La rivista, da ritenersi un pezzo per veri collezionisti, si può trovare nelle edicole del capoluogo e dell'hinterland al costo di 2 euro.
Oliveira: "Cagliari, il primo amore non si scorda mai"
In occasione della partita Cagliari-Catania di domenica prossima, TuttoCagliari è riuscita a contattare un illustre doppio ex come Luis Oliveira. Attualmente impegnato nel Muravera, promozione sarda, l'attaccante belga-brasiliano fu tra i protagonisti della cavalcata europea del 1993/94, punto più alto della sua straordinaria esperienza in rossoblu. Giocatore amatissimo per le proprie doti umane oltre che per le qualità sul campo, Oliveira fu capace di lasciare un ottimo ricordo anche nel Catania allora presieduto da Gaucci.
Luis, questo Cagliari sta proponendo diversi giocatori per la nazionale di Lippi: Marchetti, Biondini, ora anche Cossu. Pensa che prima dei mondiali possa toccare a qualcun altro?
Questa era l'ultima amichevole prima delle convocazioni ufficiali dei mondiali. Non si può mai dire, visto che Di Livio segue sempre con attenzione le partite del Sant'Elia, ma trovo che sia abbastanza difficile.
Quali punti in comune ci sono tra il Cagliari di oggi e quello in cui ha giocato lei?
Uno su tutti: le vittorie. Noi vincevamo tante partite così come sta facendo il Cagliari di adesso. Le ultime due sconfitte non devono preoccupare, nell'arco di un campionato può capitare, così come è capitato di vincerne diverse di fila.
Vuole dirci due parole sul suo connazionale Nainngolan, protagonista di una sfortunata espulsione a Verona?
In verità non lo conosco, né ho avuto il tempo di giudicarlo. Già il fatto che l'abbia voluto il Cagliari è comunque già di per sé una dimostrazione del fatto che sia un giocatore promettente.
L'arrivo di Mihajlovic ha rivitalizzato il Catania: che insidie nasconde per i rossoblu la partita del Sant'Elia?
Ho visto un pezzo di Catania-Bari e posso dire che al Sant'Elia si presenterà una squadra in salute a cui Mihajlovic ha saputo regalare la fiducia giusta e anche per questo è migliorata tanto. Del resto il Cagliari non è da meno, soprattutto nel primo tempo di Udine ha messo in mostra un buon gioco.
Martinez, Morimoto, Maxi Lopez, Mascara, Ricchiuti: chi il più pericoloso per la retroguardia sarda, ancora una volta rimaneggiata?
Conosco benissimo "Topolino" Mascara, e posso dire che è dotato di colpi spettacolari. Anche Maxi Lopez, prima punta abile a creare spazi, può essere molto pericoloso. Ma al di là dei singoli, la difesa deve dimostrarsi concentrata contro ogni possibile insidia.
Allegri è stato suo compagno di squadra, Mihajlovic suo avversario in tante occasioni: che ricordo ha di entrambe?
Di Allegri ho un buon ricordo, anche se sinceramente a quei tempi non avrei mai pensato potesse diventare uno dei migliori allenatori italiani. Mihajlovic è un giocatore che ha dato tanto al calcio italiano e ora sta proseguendo su quella strada come allenatore dopo l'esperienza di Bologna.
Nené, Matri, Jeda, Larrivey: chi vede meglio come coppia d'attacco per sfondare la difesa catanese?
Per me Matri è un giocatore importantissimo per il Cagliari, non a caso è richiesto da tante squadre. Come spalla lo stesso Jeda è un ottimo attaccante, e a me piace molto anche Larrivey, che per quanto non veda tanto la porta si impegna e corre tantissimo. Allegri ha quattro attaccanti validi e può proporre di volta in volta una coppia di punte diversa. Diciamo che contro il Catania vedo favoriti Matri e Jeda per partire dall'inizio.
Ci fa un pronostico sulla gara?
Il primo amore non si scorda mai, quindi anche per questo dico che vincerà il Cagliari. Non sarà certamente facile, ma servirà per dare continuità alla speranza di arrivare in Europa.
Cagliari, la maggioranza si divide sullo Stadio
Un nuovo strappo, che questa volta ha il sapore aspro dell'ultimatum. A consumarlo cinque consiglieri della maggioranza (Edoardo Tocco, Franco Masia, il capogruppo di FI Ugo Storelli, Alessandro Serra di An e Massimiliano Tavolacci dell'Udc), che tornano all'attacco sulla questione-stadio e, oltre a stigmatizzare i ritardi della Giunta nella pubblicazione del bando per l'assegnazione del diritto di superficie, esaltano il ruolo fin qui svolto dalla giunta regionale e dal presidente Ugo Cappellacci. Una posizione che non contribuisce certo a rafforzare il sindaco Floris, che martedì dovrà incontrare il governatore per un confronto a tutto campo sui progetti di sviluppo da tempo avviati dal Comune.
LE ACCUSE «I ritardi accumulati nella definizione dell'iter per la pratica-stadio sono incomprensibili», scrivono i cinque, «sono passati venti mesi da quando il Consiglio ha dato mandato al sindaco di lavorare per dotare la città di uno stadio moderno, confortevole e adeguato allo spettacolo calcistico che il Cagliari sta offrendo. Eppure si è dovuto attendere il novembre scorso per ottenere qualcosa di concreto: forse a causa di molteplici passaggi a vuoto favoriti dall'azione di alcuni detrattori, contrari all'idea di realizzare un nuovo stadio e favorevoli a ristrutturare l'attuale Sant'Elia».
IL RIFERIMENTO È alla delibera di tre mesi fa, quando la Giunta prese l'impegno di varare la procedura per l'assegnazione del diritto di superficie nell'area dell'attuale stadio: «Grazie al possibile inserimento di Cagliari fra le città candidate a ospitare gli Europei 2016 e all'interessamento del presidente della Regione, che ha adottato una delibera con la quale l'area è stata resa disponibile per la cessione, la situazione sembrava essersi sbloccata», proseguono Tocco, Masia, Storelli, Serra e Tavolacci, «ora tutto sembra essersi inspiegabilmente fermato. All'origine ci saranno anche ragioni tecnico-procedurali ma il sindaco dovrebbe lavorare per rimuovere gli ostacoli ed evitare una nuova beffa agli sportivi sardi, ai tifosi e alla società».
La stoccata arriva nella chiusura del documento: «Se il Comune non è in grado di gestire questa partita abbia il coraggio di restituire l'area alla Regione, affidando la definizione della gara alla giunta Cappellacci».
LA REPLICA Emilio Floris non nasconde la sua amarezza nel registrare una così forte presa di posizione pubblica: «Lasciando da parte altre valutazioni, che contribuirebbero solo a rendere ancora più teso il clima, faccio notare solo che è facile rilasciare dichiarazioni essendo semplici consiglieri. Amministrare è un'altra cosa: si tratta di seguire tutte le procedure legali, amministrative e burocratiche. Sarebbe inutile accelerare per la fretta e rendersi conto che l'operazione potrebbe essere inficiata da una qualche irregolarità. Stiamo lavorando in silenzio ma in coscienza. Non temano né i cinque consiglieri, né il resto dell'assemblea, né il Cagliari calcio: ho già più volte detto pubblicamente che quella del nuovo stadio è un'esigenza per tutta la città, a prescindere dagli Europei. E su questo non torno indietro».
Un nuovo impegno, quindi, anche se il disagio è forte. «L'operazione che il Comune sta portando avanti per la cessione del diritto di superficie attraverso una procedura di evidenza pubblica rappresenta il primo esempio in Italia - conclude - spiace che tutte le parti in causa non si siano rese conto dello sforzo al quale siamo chiamati».
:rolleyes:
juninho85
05-03-2010, 19:48
Recuperano Dessena e Marzoratti
Finalmente buone notizie dall'infermeria rossoblù. Daniele Dessena e Lino Marzoratti si sono allenati con il gruppo e sono completamente recuperati. Allegri valuterà nei prossimi giorni se utilizzarli contro il Catania. Leggero affaticamento muscolare per Ariaudo, che ha giocato tanto negli ultimi 10 giorni. Nainggolan, vista la squalifica, andrà a giocare con la Primavera di mister Melis.
Domani è prevista la rifinitura e Allegri comunicherà i convocati per il match contro gli etnei.
Allegri ha in mente il tandem Jeda-Matri
Cossu risentirà della fatica?
Il Cagliari si prepara a ricevere il Catania in una sfida che i rossoblù, a prescindere dalle proprie ambizioni, devono vincere, per recuperare terreno dopo le due sconfitte consecutive, e per chiudere definitivamente, anche dal punto di vista numerico, il discorso salvezza. E inoltre per onorare al meglio l'impegno casalingo, con il Sant'Elia che deve continuare a rappresentare un fortino per Conti e compagni.
Domani mattina ci sarà la rifinitura, nella quale Allegri scioglierà le proprie riserve riguardo alla formazione titolare da mandare in campo. Con Marchetti in porta, in difesa riprenderà il posto da terzino Canini, ormai a suo agio nella posizione di esterno difensivo, mentre a sinistra continuerà la striscia record di impiego dello stakanovista Agostini. Al centro, insieme ad Astori, potrebbe rivedersi Capitan Lopez. L'uruguaiano, da vero leader, ha bruciato, nonostante i 35 anni suonati, i tempi di recupero, e questa settimana ha svolto regolarmente il lavoro completo con il resto del gruppo. Complice anche l'affaticamento risentito da Ariaudo, è dunque probabile che ritrovi spazio l'ormai storico numero 6 rossoblù. Il centrocampo è il reparto in cui Allegri ha meno dubbi. Rientra Conti dalla squalifica, e ai suoi lati troveranno regolarmente spazio Biondini a destra e Lazzari a sinistra, con Barone e Parola nuovamente in panchina e pronti a subentrare.
In avanti, i soliti problemi d'abbondanza diventano nodi da sciogliere per Allegri. Matri è sicuro del posto, Cossu dovrebbe esserlo. Già, dovrebbe, perchè, se già a Verona contro il Chievo il fantasista sardo era parso un pò sulle gambe, dopo i 94' giocati nell'amichevole dell'Italia contro il Camerun potrebbe aver maggiormente bisogno di riposo, considerando anche che nelle ultime due settimane il numero 7 rossoblù ha giocato quattro partite, con il consueto dispendio di energie, contro Parma, Udinese, Chievo e appunto Camerun. Allegri, e non potrebbe essere altrimenti, lo considera imprescindibile per lo scacchiere del Cagliari, e, se Cossu darà garanzie di autonomia per almeno 60', lo manderà in campo dall'inizio. Dunque, con Cossu e Matri, stavolta a partire in vantaggio sui concorrenti è Jeda, che potrebbe essere preferito a Nenè e Larrivey. Il brasiliano sta ritrovando la condizione, e inoltre la visita infrasettimanale ai bambini delle scuole è di buon auspicio dal punto di vista realizzativo. E per lui la chance di utilizzo è doppia: se infatti Cossu non dovesse partire dall'inizio, Jeda sarà il trequartista a tutto campo, con Matri, e Nenè, ad aprire varchi e sfruttare i suggerimenti. Dunque ricapitolando Allegri dovrebbe mandare in campo Marchetti fra i pali, Canini, Lopez, Astori e Agostini in difesa, Biondini, Conti e Lazzari a centrocampo, Cossu dietro alle punte Jeda e Matri. Una formazione di tutto rispetto per puntare non tanto a una non meglio definita posizione in classifica, ma, molto più semplicemente ed efficacemente, a raggiungere quota 41 punti.
Biglietti a 1 euro per le donne
In occasione della "Festa della donna", il Presidente Massimo Cellino offre la possibilità a tutti gli Abbonati di portare una donna allo stadio per la partita Cagliari-Catania, al prezzo simbolico di 1 euro.
I tifosi interessati dovranno presentarsi a partire da oggi al Cagliari Point di viale La Playa o la domenica ai botteghini dello stadio (dalle 11 alle 15) portando con sè il proprio abbonamento.
Sono esclusi dall'iniziativa gli Abbonamenti omaggio
Ballottaggio Lopez-Ariaudo in difesa
Finalmente torna a disposizione il capitano Diego Lopez. Il centrale uruguagio era già stato convocato con il Chievo, anche se non era sceso in campo. Ora, con una settimana di lavoro in più sulle gambe, potrebbe ritrovare un posto da titolare in difesa. A lasciargli il posto potrebbe essere Ariaudo, che ha disputato 4 partite in 10 giorni, under 21 compresa. Tra loro potrebbe esserci una staffetta, visto che Lopez non dovrebbe essere ancora in grado di reggere 90 minuti.
Non ho potuto vedere la partita dell'Italia, ma chi l'ha vista dice che ha giocato bene, quindi sono contento per Cossu :)
juninho85
06-03-2010, 15:26
Unione Sarda - Cagliari, operazione Catania
Passerella trionfale tra la sua gente per il neo azzurro Cossu, orgoglio di Sardegna, domani al Sant'Elia. Contro il Catania, tuttavia, il fantasista potrebbe partire dalla panchina e lasciar posto sulla trequarti a Lazzari. Mercoledì a Montecarlo ha giocato l'intera gara, Allegri sta pertanto pensando di fargli tirare il fiato, per poi magari sfruttarlo nel finale. O viceversa. Per lo stesso motivo è in dubbio la presenza dal primo minuto di Ariaudo, pure lui in campo dall'inizio alla fine con la maglia dell'Under 21. Ma in questo caso la scelta è legata all'eventuale recupero di Marzoratti.
Gli impegni dei nazionali, infortuni vari, ma anche le ultime due sconfitte. Prima di stilare la formazione l'allenatore dovrà fare una serie di valutazioni, che rischiano di stravolgere gerarchie che sembravano ormai radicate e intoccabili. In attacco il solito maxi ballottaggio. Matri (capocannoniere rossoblù con undici reti) conserva comunque una corsia preferenziale, in calo le quotazioni di Nenè, aumentano, invece, quelle di Jeda, e scalpita pure Larrivey, forse il più sacrificato del reparto nell'ultimo periodo.
L'amichevole di giovedì con i ragazzi degli Allievi ha sciolto solo in parte i nodi che Allegri si trascina praticamente dalla trasferta di Verona. Dando per scontate la presenza di Matri e la panchina di Nenè, Jeda e Larrivey si contendono un posto là davanti. Poi se davvero Cossu non dovesse partire titolare, a quel punto il brasiliano ex Rimini potrebbe trovar spazio pure sulla trequarti, anche se il precedente di San Siro (contro l'Inter) non gioca proprio a suo vantaggio in questo senso. Così tra le linee giocherebbe Lazzari, mezzala ideale nel pensiero tattico di Allegri (tra l'altro il bergamasco potrebbe seguire il tecnico livornese alla Fiorentina se Prandelli dovesse diventare il ct della Nazionale, cosa assai probabile) che, però, ha dimostrato di trovarsi a suo agio dietro le due punte. Lo show a San Siro (in questo caso contro il Milan) è forse il suo miglior biglietto da visita nel calcio che conta.
Prima o poi, domani. arriverà anche il momento di Cossu, e sarà comunque un bel momento. Reduce dall'esordio in Nazionale, scalpita dalla voglia di riscattare le sconfitte con Udinese e Chievo. Non ha smesso un attimo di ripeterlo durante il viaggio di ritorno da Montecarlo (dove la sua Italia ha pareggiato 0-0 con il Camerun) e farà il possibile (come sempre, del resto) per meritare la standing ovation che l'intero Sant'Elia (inevitabilmente) gli riserverà prima, durante e dopo la sfida con il Catania.
A caccia di una chance Larrivey, che non vuole certo sfigurare davanti ai suoi connazionali (nella squadra siciliana giocano ben dieci argentini) e, soprattutto, rompere il digiuno sotto porta che dura da quasi due mesi. Contro il Livorno l'ultima rete, che poi fu una doppietta. È Jeda il suo concorrente numero uno, in crescita dopo una fase della stagione anonima, e in netta ripresa dopo l'infortunio che lo ha costretto ad allenarsi a singhiozzo nel 2010. In coda alla lista in questo momento Nenè. Spesso però l'ex bomber del Nacional Madeira tira fuori il jolly quando meno te l'aspetti. E quale occasione migliore per riprendersi la scena.
Dalle scelte in attacco dipendono quelle a centrocampo. Così Lazzari trequartista spalancherebbe la porta a Barone (in campo anche a Verona) sul centrodestra, mentre Biondini diventerebbe la mezzala sinistra. Al centro Conti è una certezza, una piacevole certezza visto l'ottimo momento di forma che sta attraversando il regista romano.
Parere del medico (Scorcu) invece decisivo per quel che riguarda la difesa. Lopez ha fatto passi da gigante dopo l'intervento al menisco, ma ancora deve ritrovare il top della condizione, potrebbe quindi andare in panchina e riprendersi la maglia da titolare tra due domeniche a Genova. Marzoratti continua, invece, a tenere con il fiato sospeso Allegri, e presumibilmente lo farà sino alla fine dell'allenamento di rifinitura in programma questa mattina nel centro sportivo di Assemini. Tra l'altro l'azzurrino Ariaudo non se la passa benissimo. Anche lui in campo dall'inizio alla fine nel mercoledì internazionale, ieri non si è allenato per un leggero affaticamento muscolare. Oggi il verdetto. Nel frattempo si è riaggregato alla squadra Dessena che - vista l'emergenza - potrebbe addirittura sperare in una convocazione per la gara con il Catania. Davanti al portiere Marchetti la retroguardia del Cagliari dovrebbe essere così schierata: Agostini e Marzoratti terzini, Astori e Canini centrali. Qualora l'ex empolese non dovesse farcela, Canini si sposterebbe a destra liberando un posto al centro per Ariaudo.
Unione Sarda - La partita al posto della mimosa
Cagliari-Catania al posto di una mimosa. Il patron Massimo Cellino ha trovato un modo davvero inedito per onorare la festa delle donne (in questo caso rossoblù) che domani potranno assistere alla partita al prezzo simbolico di un euro.
In pratica tutti gli abbonati (sono escluse dall'iniziativa le tessere omaggio) potranno portare una donna al Sant'Elia. Gli interessati dovranno presentarsi oggi al Cagliari Point di viale La Playa o direttamente domani ai botteghini dello stadio (dalle 11 alle 15) portando con sé il proprio abbonamento.
NUMERI E CURIOSITÀ Il Cagliari ha sempre segnato nelle ultime 17 gare casalinghe ufficiali, per un totale di 35 reti all'attivo (oltre 2 di media per gara). L'ultimo match chiuso senza segnare risale al 14 marzo 2009 quando, in serie A, il Genoa si impose per 1-0 al Sant'Elia. L'ultima sconfitta interna, invece, risale al 4 ottobre quando il Chievo vinse per 2-1.
Il Catania, dal canto suo, ha perso solo una delle ultime 7 gare disputate in assoluto in serie A: lo scorso 21 febbraio quando venne superato per 0-1 in casa della Roma. Nelle altre 6 partite prese in esame lo score siciliano cessi e 3 pareggi.
QUI CATANIA Dopo il sonante 4-0 rifilato al Bari, nella sfida casalinga di sabato scorso, il Catania cerca conferme al Sant'Elia. Tanti i dubbi che Mihajlovic deve ancora sciogliere. Il tecnico si riserva infatti di valutare, nelle ore che precedono il match, le condizioni degli atleti che nel corso della settimana sono stati impegnati con le rispettive nazionali. In forte dubbio soprattutto il portiere Andujar e gli attaccanti Martinez e Morimoto. Gli altri due nazionali, i difensori Bellusci ed Augustyn, sembrano comunque destinati alla panchina. Riabilitazione per Plasmati, che continua le sue cure fuori sede e tornerà a Catania la prossima settimana. Il tecnico nonostante l'impegno con l'Argentina, potrebbe scegliere di confermare in porta Andujar, approfittando del suo strepitoso stato di forma. In preallarme Campagnolo. L'ex portiere del Cagliari e tornato a lavorare in gruppo in settimana ed e quindi pienamente ristabilito. In difesa sarà Potenza a sostituire lo squalificato Alvarez a destra. Differenziato per marchese, ancora problemi per Spolli che continua con il suo ciclo di terapie, al centro della difesa si dovrebbe quindi rivedere la coppia Silvestre-Terlizzi. Confermato a sinistra Capuano.
A centrocampo, nonostante la disponibilità di Carboni ristabilitosi dopo il problema muscolare che lo aveva fermato nelle scorse settimane, dovrebbero essere riproposti Izco, Carboni, Biagianti. Per l'attacco il tecnico serbo dovrebbe inserire dal primo minuto Mascara accanto a Llama e Lopez, mandando inizialmente Martinez in panchina.
La Nuova Sardegna - Il Cagliari ritrova l'ottimismo
«Quella con il Catania è una partita molto importante». Jeda non ha mai parole roboanti. Ma ai ragazzini di Monastir ha raccontato così dell’atmosfera che precede il derby delle isole. Anche perché la posizione del centravanti brasiliano rispecchia in pieno quel che pensa il gruppo. Con Cossu, freschissimo di debutto in nazionale (ottimo), in testa.
E Allegri? Il tecnico tiene un profilo basso. Ma garantisce almeno due cose: forza fisica e mentale. Intanto, il gruppo riprende consistenza. Oltre ai quattro impegnati con le nazionali, anche per Dessena e Marzoratti il fine settimana potrebbe riavvicinarli definitivamente al plotone degli abili e arruolati. Un sospiro di sollievo per l’allenatore: in difesa il Cagliari merita un premio solo per come in cinque mesi di assenze è riuscito a compiere il miracolo dei 38 punti.
Il realismo di Allegri. “Entusiasmo e motivazioni ci saranno da qui alla fine. Proveremo a stare nella parte sinistra della classifica e a migliorare i 53 punti dell’anno scorso. Ragioneremo di gara in gara”. Il messaggio dell’allenatore di Livorno è nitido. Il Cagliari dei cerotti pensa al futuro. Ma devo farlo con i piedi per terra. Ancora una volta con alle spalle una settimana dagli allenamenti condizionati sia delle condizioni dei campi - inzuppati - sia dall’assenza degli infortunati e dei nazionali Marchetti, Cossu, Ariaudo e Nainggolan, Allegri sta caricando con i giri giusti la squadra. Il Catania ha necessità di concretizzare meglio la rimonta dalle zone roventi del fondo classifica. La partita si annuncia combattuta.
Ballo a quattro. Dalla corsa alle due maglie da assegnare in attacco, forse sarebbe meglio tener fuori Matri. L’attaccante (bomber con 11 reti) è l’unico ad avere la certezza di partire dal via. Per il ruolo di spalla, Nené, così come è successo nell’ultimo vittorioso turno al Sant’Elia con il Parma, pare in vantaggio su Jeda e Larrivey. Di fatto, mai come stavolta i cambi in corso d’opera potrebbero rivelarsi decisivi. Per il resto, Conti ritrova la cabina di regia, mentre Biondini, reduce da una serata da terzino a Verona, si piazza a destra e Lazzari a sinistra.
I numeri del derby delle isole. I rossoblù in casa marciano a suon di record: segnano da 17 partite consecutive e sono imbattuti da 10. Tra l’altro, i 35 gol all’attivo - una media di almeno due ogni 90’ - sono una costante e certificano la prolificità del team di Allegri. Il Catania in trasferta ha totalizzato 10 punti - 2 vittorie e 4 pareggi - segnando 12 reti e subendone 20. Ma va detto che nelle ultime sette partite la squadra di Mihajlovic ha perso solo una volta: il 21 febbraio in casa con la Roma.
8 marzo al Sant’Elia La gara è importate e Cellino chiede aiuto ai tifosi. Con un occhio di riguardo per il gentil sesso. Domani le signore pagheranno un euro per entare al Sant’Elia. Sarà un marzo anticipato di qualche ora.
Qui Catania. Del Vecchio scatenato nella partitella di metà settimana. Il centrocampista catanese ha firmato un poker. Anche Mihajlovic aspetta il rientro dalle nazionali di Andujar e Martinez (botta da valutare rimediata nell’amichevole Svizzera-Uruguay) e pensa a Potenza per sostituire lo squalificato Alvarez. Probabile formazione: Kosicky; Potenza, Silvestre, Terlizzi, Capuano; Izco, Biagianti, Ricchiuti; Mascara, Lopez, Llama.
juninho85
06-03-2010, 15:27
Snodo cruciale per il campionato: nessun verdetto, ma due ipoteche
E' un sabato di campionato importantissimo, per non dire fondamentale, quello che andrà ad incominciare con la sfida fra Fiorentina e Juventus. Le due compagini sono, con ogni probabilità, le due delusioni di questa stagione e hanno a disposizione questa sfida per rilanciarsi in ottica Champions. League. Alle spalle di Inter, Milan e Roma, infatti, le pretendenti sono tante e più che mai agguerrite: si parte dal Palermo, passando per Napoli, Cagliari, Sampdoria e Genoa, ma non si può escludere una Juventus in piena corsa e una Fiorentina un po' più staccata e comunque dotata di valori tecnici per rientrare. Passa dunque dalla sfida di questa sera il rilancio di una delle due formazioni e medesima importanza avrà la gara delle 20:45 fra Roma e Milan. I rossoneri sono determinati a coronare la rincorsa ai cugini e questo, per loro, sarà il vero e proprio esame considerando anche che c'è un incontro di Champions fondamentale mercoledì di cui tenere conto. Dal canto suo la Roma vuole mettersi alle spalle la beffa finale di Napoli, perciò ci sono tutti gli ingredienti per assistere a due grandi match in attesa del posticipo fra nerazzurri e Genoa che, domani sera, chiuderà la giornata.
Allegri: "Cossu potrebbe riposare"
Battere il Catania per continuare a sognare e per superare, finalmente, la quota salvezza. Un avversario velenoso e in forma, che Allegri cerca di "fotografare" assieme all'andamento di una partita che non si preannuncia spettacolare. "Non sarà facile. Il Catania è una bella squadra, con individualità notevoli e un complesso affiatato, che esprime un buon calcio. All'inizio ha avuto sfortuna, adesso le cose girano per il meglio. Tende a spezzettare il gioco. Ci vorrà molta pazienza".
Dopo il doppio stop accusato nelle trasferte nel Triveneto sono subito apparse le parole "crisi" e "delusione" ma il mister non ci sta: "La forza di questa squadra è sempre stata nell'equilibrio, nel bene e nel male". Buone notizie arrivano dall'infermeria, con i ritorni di Dessena e Marzoratti mentre c'è la sorpresa della non convocazione di capitan Lopez che, dopo il ritorno (anche se solo in panchina) di Verona sembrava potesse essere addirittura titolare domani. "Recuperiamo pian piano degli infortunati, in modo da finire la stagione con la rosa al completo. A Dessena manca del lavoro ma è giovane e ha tanta forza. Quello di Lopez non è un passo indietro. Domenica è venuto a Verona perchè avevamo bisogno di lui, ma non è al cento per cento, una settimana di lavoro in più gli farà bene".
Contrariamente alle ultime settimane, quindi, il tecnico livornese non dà la formazione ai giornalisti poichè persistono ancora alcuni dubbi, legati soprattutto alle fatiche del mercoledì europeo con i nazionali impegnati. "Se Ariaudo non ce la dovesse fare, giocherà Marzoratti con lo spostamento di Canini al centro. Cossu ha sempre giocato, una pausa potrebbe fargli bene. In questo caso, spazio a Jeda".
Chiusura sulla "settimana azzurra di alcuni rossoblù: "Sono un premio a Marchetti e Cossu, ma anche per tutta la Società, in modo particolare al Presidente che fa le scelte ed è il vero timone del club". Cellino che ha voluto promuovere l'iniziativa di far entrare le donne allo stadio al prezzo di 1 euro: "Un'idea lodevole. La Società sta facendo di tutto per riportare i tifosi allo stadio. Questi ragazzi meritano di giocare in un Sant'Elia pieno".
Cellino: "Chiuderemo in bellezza"
Ascoltato ai microfoni della Gazzetta dello Sport, il presidente rossoblu Massimo Cellino si è dichiarato ottimista per il prosieguo della stagione, a dispetto delle ultime due trasferte di Udine e Verona che hanno visto la sua squadra capitolare in entrambe i casi con il risultato di 1-2. Queste le parole del massimo dirigente del Cagliari: “Ho detto ai ragazzi di uscire dalla sindrome del fallimento dopo questa choccante doppia sconfitta con l’Udinese e il Chievo. Avevo visto troppe facce scure negli ultimi giorni. Come se questa occasione mancata fosse la svolta negativa del campionato. Io invece sono certo che chiuderemo in bellezza. Il Cagliari ha la sua identità. Con i nostri pregi e i nostri difetti abbiamo fatto tanta strada. Quindi continuiamo così. Se ci dice bene possiamo arrivare ancora in alto. Basta crederci: tutti insieme. Premio per la Champions fissato dal Palermo? Mi fa piacere e auguro a Zamparini di centrare l’obiettivo. Ma il Cagliari questo premio l’ha fissato già a Natale. Anzi, se proprio vuole saperlo abbiamo indicato anche quello per lo scudetto. Molto per scherzo, ma nel calcio…”
Cellino è un fiume in piena anche per quanto riguarda il discorso-Nazionale, rivendicando come prima cosa la paternità dei primi complimenti a Marchetti e Cossu, protagonisti della gara di Montecarlo contro il Camerun: “Glieli faccio ogni giorno, non c’era bisogno della Nazionale. Anzi, le confesso che non ho visto la partita con il Camerun. Ero terrorizzato che s’infortunassero com’era accaduto a Canini due anni fa. Per fortuna è andato tutto bene. E sono convinto che al Mondiale a Lippi tornerà comodo anche Biondini; vedrete, lo richiamerà. E poi sarà la volta degli altri. A chi mi riferisco? Il Cagliari punta sugli italiani e credo che nel ciclo del dopo Sud Africa ci sarà spazio anche per altri nostri giovani talenti come Matri, Canini e Astori. Insomma potrebbero essere anche 5-6 i rossoblù in azzurro. E ovviamente conto di trattenerli per godermi questa soddisfazione”.
Per chiudere, il numero uno della società di Viale La Playa non manca di dire la sua sulle recenti polemiche relative alla classe arbitrale: “Sono a loro favore. Ci sono stati tanti progressi e quando, ad esempio, a Verona vedo debuttare bene un giovane come Doveri io lo applaudo. Non importa se ho perso”.
juninho85
07-03-2010, 11:06
Unione Sarda - Allegri: "Catania maestro nello spezzare il gioco"
Sfodera un sorriso dietro l'altro, il suo buonumore è contagioso, del resto rispecchia lo stato d'animo di un'intera squadra, sconfitta due volte nello spazio di cinque giorni, ma tutt'altro che rassegnata. «Siamo comunque a cinque punti dal quarto posto e a tre dal terzo», mostra il petto Max Allegri, il Cagliari sulle spalle e nuova sfida al Catania per ritrovare il successo perduto e - magari - la strada che porta in Europa.
«Questa è un'occasione importante per ripartire», tiene a precisare il tecnico che, però, non si fida affatto dei siciliani. «Avversario tecnico e fisico allo stesso tempo». Non ha smesso un attimo di ripeterlo ai giocatori in settimana, lo ha ribadito anche ieri davanti alle telecamere. «Maxi Lopez, Ricchiuti, Mascara, Martinez giusto per fare qualche nome». Insomma, sarà un match complicato. «Loro giocano in dieci dietro la linea del pallone e difficilmente ci concederanno spazi». Non solo. «Il Catania è la squadra più fallosa della serie A, tende pertanto a spezzettare il gioco altrui». Strategia inevitabile, dunque. «Ci vuole molta, molta pazienza».
Allegri ammette di voler far rifiatare il neo azzurro Cossu. «Magari lo sfrutterò a gara in corso. Ha giocato tantissimo nelle ultime settimane. In ogni caso», sottolinea, «resta indispensabile per il Cagliari». Ed evidentemente anche per il ct Lippi. «Mercoledì contro il Camerun Andrea ha disputato una buona gara», afferma il suo allenatore di ogni giorno, «soprattutto nel primo tempo quando si portava nella zona centrale del campo. E non a caso il commissario tecnico gli ha fatto i complimenti».
Cossu, ma anche Marchetti, potrebbero portare il Cagliari in Sudafrica. «Loro sono i protagonisti di questo successo. Ma il merito è anche della squadra, della società in generale e soprattutto del presidente», tiene a precisare. «Lui li ha scelti e ha creduto in loro quando ancora non giocavamo in serie A».
Cagliari avanti tutta senza voltarsi indietro. «Vogliamo riscattarci». E cancellare così le sconfitte con Udinese e Chievo, due esami che hanno rimandato i rossoblù. «Ci siamo arrivati un po' stanchi. O forse, semplicemente, eravamo troppo corti numericamente». Allegri volta pagina e ricorda: «La forza del Cagliari in questi due anni è sempre stata l'equilibrio, sia nel bene che nel male». Intanto oggi al Sant'Elia passa un nuovo treno per l'Europa.
Unione Sarda - Quando stare a sinistra è una motivazione più che sufficiente
La prospettiva di restare nella parte sinistra della classifica - secondo l'idea di Allegri - è una motivazione sufficiente per spingere il Cagliari ad affrontare con il massimo impegno le ultime dodici giornate di campionato? La risposta - alla vigilia della partita con il Catania, inaspettatamente carica di tensioni - è sì. Senza se e senza ma. E questo perché la magnifica squadra di Allegri ha dimostrato qualità di gioco, compattezza e valori morali che hanno pochi riscontri nel calcio italiano. Il Cagliari, in sostanza, partito per ottenere la salvezza, sia nello scorso campionato che in questo, ha raggiunto l'obiettivo con larghissimo anticipo ma non per questo ha smesso di giocare per divertirsi e per divertire. Ha, in sostanza, mostrato una maturità diversa da quasi tutte le squadre italiane e ha costituito uno dei migliori esempi del "nuovo calcio", che dovrebbe imporsi perché l'Italia faccia, in questo campo, un salto di qualità.
Arrigo Sacchi, indiscusso maestro di calcio e di cultura sportiva, ha mirabilmente commentato lo 0-0 tra Italia e Camerun, mercoledì a Montecarlo, che ha segnato l'esordio (tutt'altro che anonimo) di Andrea Cossu con la maglia azzurra. Sacchi ha detto: «Nel calcio italiano qual è la cosa più importante? Il risultato. E in un'amichevole qual è la cosa meno importante? Il risultato. Allora, non si poteva pretendere spettacolo da calciatori abituati a ottenere esclusivamente il risultato, con qualsiasi mezzo: bravura, agonismo, concentrazione, persino furbizia». Bene, questa mentalità è da cambiare. La richiesta deve venire dal pubblico, che dovrebbe pretendere non solo i risultati ma anche lo spettacolo. Allora, il calcio italiano sarebbe costretto a una svolta. Svolta che il Cagliari, nel suo piccolo, ha impresso dall'avvento di Allegri in poi.
Nessuna paura, quindi, per chi oggi si presenterà al Sant'Elia, nonostante le ultime due sconfitte consecutive dei rossoblù con Udinese e Chievo. La Champions League è ormai un miraggio, anche l'Europa League appare quasi irraggiungibile. Ci si potrebbe vedere allo stadio per passare un pomeriggio di divertimento, ammirando una squadra a cui non si può non voler bene. Non è un motivo sufficiente?
Unione Sarda - Cagliari, è ora di rialzare la testa
Dopo due sconfitte in altrettante trasferte consecutive (Udinese nel recupero e Chievo Verona), il Cagliari prova a rialzarsi con il Catania, su di giri dopo aver rifilato quattro reti al Bari, ex squadra rivelazione della serie A. Oggi è il 7 marzo, la data fatidica indicata da Allegri alcune settimane fa come spartiacque tra un campionato fortemente indirizzato verso l'Europa o uno ampiamente positivo ma senza prospettive continentali. D'ora in avanti, il calendario proporrà al Cagliari incontri sempre più difficili, restare nella parte sinistra della classifica - obiettivo suggerito da Allegri martedì scorso - non sarà facile.
Il piano rossoblù era semplice: raccogliere almeno tre punti tra Udinese e Chievo, battere il Catania e collocarsi nell'élite del calcio italiano, pronti a sfruttare le incertezze di qualcuna delle battistrada. Il doppio 2-1 subito a Udine e Verona ha scombinato i piani, sconfiggere il Catania significa superare quota quaranta (finalmente!) ma non andare a incunearsi nei discorsi che riguardano le coppe europee. Poco male, l'essersi guadagnati il diritto a disputare il settimo campionato di serie A consecutivo non è una cosa da poco.
La settimana è stata condizionata dagli impegni delle varie nazionali, che hanno restituito ad Allegri un Cossu in riserva e un Ariaudo vittima di un affaticamento muscolare. E Lopez, ripresentatosi timidamente a Verona, anche se più per fare gruppo che altro, non è ancora in grado di garantire un accettabile rendimento. Perciò, Allegri ha preferito non convocarlo e permettergli di allenarsi questa mattina, in modo da rimettersi in forma per la successiva trasferta contro il Genoa.
Per fortuna, hanno recuperato sia Marzoratti che Dessena e così il tecnico ha una qualche possibilità di scelta per assemblare la difesa, anche se i rientranti, vista la lunga inattività, non possono essere al top della condizione. Il prescelto è Marzoratti che, se non altro, è un terzino destro di ruolo e ha maggiori capacità di amministrarsi di Dessena, che è una mezzala. Sarà, invece, Jeda a rilevare Cossu nel ruolo di trequartista. Il neo azzurro tornerà utile nella parte finale della gara, quando i ritmi inevitabilmente si saranno abbassati.
Quindi, davanti al portiere Marchetti (anch'egli reduce dall'amichevole che la Nazionale ha disputato a Montecarlo contro il Camerun) avremo una linea a quattro formata da Marzoratti, Canini (di nuovo centrale), Astori e Agostini. A centrocampo, attorno al rientrante Conti (col Chievo fuori per squalifica) Biondini e Lazzari; in avanti Jeda a imbeccare le due punte, che saranno Nenè e Matri. Ragatzu andrà in tribuna, dove troverà Nainggolan, squalificato dopo l'assurda espulsione di Verona (doppio giallo in sette minuti) e il solito osservatore di Lippi, interessato all'esibizione di Cossu, vicinissimo a una clamorosa convocazione per i Mondiali in Sudafrica.
Peccato, sia per il risultato che per l'uscita di jeda che sarebbe stato utile tenere al posto di Nenè che gioca sempre spalle alla porta o prende palle a centrocampo...
Cross sterili.. alla prima palla in mezzo come si deve e non sempre al secondo palo è venuto il pareggio, grande Biondini e grande Andrea, fantastico.
Squadra stanca o svogliata, abbiamo difensori lenti a parte Astori che è stato superlativo, ma Canini e Marzoratti hanno sofferto non poco..
L'espulsione di Canini secondo me era giusta, ha allargato la gamba sinistra in chiaro atteggiamento di ostruzione, poi ha procurato il rigore, e poi si è fatto ammonire stupidamente in precendenza, un disastro.
Mi è piaciuto molto il Cantania, Martinez incontenibile, scambi pregievoli, ottima squadra se non pressata.
Secondo me li pressavamo troppo poco, lasciando troppi spazi... COn giocatori così non puoi lasciare tanto spazio. Per il resto mi è piaciuto il carattere della squadra dopo l'espulsione, dovevamo averlo tutta la partita... :)
juninho85
07-03-2010, 17:35
ormai il nostro campionato è finito,ne abbiamo avuto anche stasera l'ennesima prova,inutile illudersi e rodersi il fegato,in europa NON ci si vuole andare e basta
juninho85
07-03-2010, 17:45
COSSU ENTRA E DECIDE
2-2 col Catania: a segno Lazzari
Brodino casalingo per il Cagliari, che interrompe la serie di sconfitte consecutive pareggiando per 2-2 col Catania. Al Sant'Elia i rossoblù non sanno capitalizzare il fulmineo vantaggio di Lazzari, facendosi raggiungere e superare sul finire della prima frazione. Poi, l'ingresso di Cossu, cambia le carte in tavola: proprio il fantasista scuola Johannes regala il pareggio alla Allegri band, rimasta in dieci per l'enigmatica espulsione di Canini.
Andrea Cossu, reduce dai fasti azzurri, parte dalla panchina. Allegri sceglie Jeda dietro le punte Nenè e Matri; la difesa, già falcidiata dagli infortuni, perde anche in extremis Ariaudo: Marzoratti e Agostini sono gli esterni, con Canini e Astori al centro.
Al 9' Nenè subisce fallo a trenta metri dalla porta: Llama, ammonito, nell'occasione si procura una brutta distorsione al ginocchio ed è costretto ad alzare bandiera bianca. Al suo posto entra Martinez, ma il peggio per il Catania deve ancora arrivare: sugli sviluppi della punizione, Conti tocca per Lazzari, che con una botta micidiale sorprende Andujar e fa esplodere il Sant'Elia.
Il Cagliari insiste e cinque minuti dopo, ancora da calcio da fermo, sfiora il raddoppio: cross di Conti, Jeda - tutto solo - manda di poco a lato.
Prova a scuotersi il Catania, che tra il 15' e il 20' colleziona mezza dozzina di calci d'angolo, senza impegnare tuttavia in maniera severa Marchetti. Gli etnei, sfruttando il binario di destra, arrivano spesso in area di rigore, ma senza riuscire a pungere concretamente. Alla mezz'ora, gli uomini di Mihajlovic trovano il pari. Canini trattiene Martinez in area, per il direttore di gara è calcio di rigore: dal dischetto Mascara non sbaglia. Passano tre minuti e Maxi Lopez trova addirittura modo di ribaltare il risultato, grazie a un'invenzione di Ricchiuti che lo mette a tu per tu con Marchetti, battuto in uscita con un efficace dribbling.
Ad inizio ripresa non si accende la luce: Allegri prova a trasmettere la scossa, inserendo Andrea Cossu al posto di uno spento Jeda. Neanche entrato, il folletto sardo mette a sedere sulla sinistra due avversari, crossando teso per Matri che prova senza successo la sponda per Nenè. Al 68' cervellotica decisione di Pierpaoli: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Canini - di spalle - intercetta il rinvio di Andujar. Già ammonito, il difensore ex Atalanta rimedia il secondo giallo e finisce sotto la doccia. Passano cinque minuti e il Cagliari trova il pareggio: Biondini sfonda a destra e crossa, trovando pronto al centro dell'area un irresistibile Cossu, che di controbalzo fulmina il portiere argentino del Catania.
Allegri corre ai ripari e manda in campo Dessena per Matri, dopo aver sostituito Nenè con Larrivey.
Cagliari-Catania, le pagelle
Marchetti 6 - Poca materia di lavoro per il portierone rossoblù, eccetto i gol e la traversa colpita da Izco sulla quale nulla può. Rischia di parare il rigore di Mascara che gli sfugge per un niente.
Marzoratti 7 - Ottima prova del rientrante difensore, sia da terzino, sia sopratutto da centrale, quando deve coprire la posizione di Canini dopo l'espulsione.
Astori 6 - Belle chiusure difensive ma anche qualche disattenzione pericolosa. Nel complesso però la prestazione è sufficiente.
Canini 5,5 - Non gioca male ma come al solito le sue distrazioni pesano come macigni sul risultato. Commette su Martinez il fallo da rigore, è in ritardo nel salire sul gol di Maxi Lopez e rimedia un espulsione sulla quale però non ha nessuna responsabilità, in quanto l'abbaglio del sign. Pierpaoli è totale.
Agostini 7 - Corre per tre. Difende e attacca senza soluzione di continuità, mette in mezzo ottimi palloni che non vengono purtroppo sfruttati ed è fra gli ultimi ad arrendersi nel finale.
Biondini 6,5 - Molto movimento in mezzo al campo e molta corsa, contribuisce a non dare punti di riferimento agli avversari ed è prezioso nel grande secondo tempo della squadra, servendo anche l'assist a Cossu.
Conti 6,5 - Buon inizio di partita e gran secondo tempo per il capitano rossoblù. Ma anche lui, come il resto della squadra, và in bambola nella prima frazione di gara dopo il vantaggio di Lazzari.
Lazzari 6,5 - Meriterebbe ben altro voto per il grandissimo gol che mette a segno a inizio partita, un siluro mancino che unisce potenza e precisione assolute. Poi però si concede una serie interminabile di errori che ne giustificherebbero l'insufficienza. Il voto allora è una media fra la prodezza realizzata e le tante disattenzioni.
Jeda 5 - Sfiora la rete del 2-0 nei primi minuti, poi sparisce e lo si vede solo sui calci da fermo, sopratutto difensivi, nei quali domina sui palloni alti. Non trova mai la posizione giusta, con Allegri che lo invita continuamente dalla panchina ad alzare il proprio raggio d'azione. Deve ritrovarsi. (dal 57' Cossu 7,5 - Entra e mette in ginocchio il Catania. Nemmeno l'uomo in meno fa calare il ritmo del Cagliari, perchè il fantasista sardo è imprendibile e trascina i compagni. Il gol, il primo in stagione, è il giusto premio per la sterzata che riesce a dare alla gara. In questo momento è assolutamente imprescindibile per il Cagliari).
Matri 5,5 - Alcune buone iniziative e nulla più. Soffre dal primo tempo per una botta subita, ma Allegri decide di tenerlo in campo, anche perchè l'attaccante rassicura il tecnico sulle sue condizioni. La squadra oggi non lo assiste particolarmente, allora il modo migliore per rendersi pericoloso è sfruttare gli schemi da palla inattiva, che non danno però gli effetti sperati. (dall'81' Dessena s.v. - Qualche buon movimento e un errore quasi fatale. E' comunque un recupero importante per il Cagliari, la sua forza fisica potrà tornare utile in questo finale di campionato).
Nenè 5,5 - Lotta su tutti i palloni, si muove, ma non gli viene offerta nemmeno un occasione che possa essere definita da rete. Il momento calante della squadra è testimoniato proprio dalla scarsa vena realizzativa dei suoi attaccanti. (dal 74' Larrivey 5 - Non ne combina una giusta. Si impegna, ma sbaglia tutti gli appoggi e sceglie sempre la giocata più difficile. Sarebbe servito ben altro alla squadra per l'assalto finale).
Allegri 6 - Non gli si può rimproverare la scelta di lasciare fuori inizialmente Cossu, il talento sardo meritava un pò di riposo, e quando entra fa la differenza si, ma con gli avversari già cotti da 60 minuti di gioco. La squadra appare in appannamento, a sprazzi diverte, ma essenzialmente offre poche occasioni da rete "facili" per le sue bocche da fuoco. Il recupero degli infortunati, oggi ottimo Marzoratti e incoraggiante Dessena, potrebbe aiutarlo ad improntare un finale in crescendo. Ora per il sogno Europa, considerando anche le avversarie da affrontare, ci vorrà un mezzo miracolo. Encomiabile il modo in cui incoraggia la squadra fino alla fine spingendola a cercare la vittoria.
Catania - Andujar 6; Potenza 6, Silvestre 5,5, Terlizzi 6,5, Capuano 6; Izco 6,5, Biagianti 6,5, Ricchiuti 6,5 (dal 76' Delvecchio s.v.); Mascara 7, Maxi Lopez 6,5 (dall'80' Morimoto s.v.), Llama s.v. (dal 10' Martinez 6,5). All. Mihajlovic 6.
Allegri: "Raggiunto l'obiettivo salvezza da domani penseremo all'Europa"
Il tecnico del Cagliari Max Allegri in sala stampa ha così commentato il pareggio contro il Catania. “Siamo salvi, questo era il nostro obiettivo e l'abbiamo centrato. Siamo a 4 punti da un piazzamento europeo. Con tanti scontri diretti che sono come quelli per la salvezza: valgono doppio. Bisogna rischiare, anche pensando di poter perdere. Nonostante contro il Catania si puntasse a fare bottino pieno. Abbiamo sbagliato qualcosa in occasione dei gol subiti, ma il gruppo ha dimostrato una volta di più i suoi valori. Gli errori ci stanno, specie con una squadra tanto giovane e inesperta, ma non significa che abbiamo fatto una brutta partita. L'ingresso in campo di Cossu ha senza dubbio dato una marcia in più, ma Allegri non ci sta a "rigiocarsi" la partita. "Andrea aveva giocato sempre, saltando solo due partite per squalifica. Pensavo fosse giusto farlo riposare, anche perchè Jeda mi dava ampie garanzie. Il rosso a Canini? L'arbitro ha deciso così, l'accetto. Siamo stati bravi a reagire, continuare a giocare. Un bravo a Dessena, che quando è entrato, ha dato il suo contributo.
dunque a 38 punti non eravamo salvi mentre a 39 si?ma non diciamo cazzate va....
Cossu prolunga l'imbattibilità casalinga
Canini rosso ingiusto
Rischiava di fermarsi a una serie di dieci partite l'imbattibilità casalinga del Cagliari. Invece, l'ingresso di Andrea Cossu, e il suo gol, hanno prolungato il rendimento positivo fra le mura amiche, che ora consta di 7 vittorie e 4 pareggi negli ultimi 11 incontri, dopo che gli ultimi a passare a Cagliari furono i gialloblù del Chievo.
ANCORA A SEGNO - Continua anche la serie positiva in fase realizzativa dei rossoblù al Sant'Elia. Sono ora 18 le gare consecutive in cui è stato timbrato il cartellino fra le mura amiche, e l'attacco degli uomini di Allegri è il secondo miglior attacco casalingo, con 30 reti segnate, del campionato, dietro a quello del Genoa (32 gol fatti a Marassi).
TERZO RIGORE CONTRO - Fino ad oggi il Cagliari era anche tra le tre squadre del campionato ad aver subito meno rigori a sfavore. Il penalty siglato da Mascara è stato il terzo concesso contro i rossoblù, che ora ne hanno subito dunque uno in più di Bologna e Milan, ferme a due.
CENTESIMA CON LEGNO - Centesima presenza per l'argentino del Catania Izco nella massima serie italia. Aveva esordito in un Catania-Parma del novembre 2006, e solo per una questione di centimetri non ha potuto festeggiare le cento candeline con la gioia del gol: la traversa ha infatti salvato la porta di Marchetti.
COS'HA FATTO CANINI - Quando al 69' il sign. Pierpaoli ha mostrato il secondo giallo a Michele Canini tutti hanno pensato a uno scherzo. Il centrale rossoblù è stato espulso senza aver commesso nemmeno l'ombra di un'irregolarità. L'arbitro l'ha condannato per aver intercettato un rilancio del portiere del Catania, quando peraltro si trovava di spalle rispetto al rinvio dell'estremo difensore. Così il Cagliari ha dovuto rimediare a un primo tempo disastroso con il doppio handicap dello svantaggio e dell'uomo in meno. Cellino avrà gradito anche l'operato del sign. Pierpaoli?
Solertes
07-03-2010, 17:46
L'espulsione di Canini secondo me era giusta, ha allargato la gamba sinistra in chiaro atteggiamento di ostruzione.
Io ho visto solo gli highlights ma ho avuto conferma della cronaca di V.Sanna, Canini era fuori area, quindi legittimato a ostruire il rinvio, giallo inventato.
Edit: Vedo anche che non sono solo i giornalisti locali a commettere errori marchiani...han detto che Guberti è lombardo, a me risulta essere di Villamassargia (Sulcis-Iglesiente) :asd:
ormai il nostro campionato è finito,ne abbiamo avuto anche stasera l'ennesima prova,inutile illudersi e rodersi il fegato,in europa NON ci si vuole andare e basta
Vabbè dai, non mi sembra il caso di farla così tragica adesso... Oggi non era facile, il Catania era lanciatissimo... Soprattutto dopo aver vinto 4-0 contro il Bari.
Io ho visto solo gli highlights ma ho avuto conferma della cronaca di V.Sanna, Canini era fuori area, quindi legittimato a ostruire il rinvio, giallo inventato.
Edit: Vedo anche che non sono solo i giornalisti locali a commettere errori marchiani...han detto che Guberti è lombardo, a me risulta essere di Villamassargia (Sulcis-Iglesiente) :asd:
A me risulta che si può fare ostruzione fuori dall'aria senza staccare i piedi da terra, Canini salta ed allarga pure la gamba..bisognerebbe trovare la regola sul caso specifico.
Che l'arbitro fosse inesperto lo si è visto in diverse occasioni, come quando ha fischiato un fuori gioco a Agostini quando la palla era stata toccata dai difensori avversari e lui era rientrante..
Comunque ha ragione Juno, siamo una squadra appagata che si è svegliata solo dopo lo svantaggio, lo si era gia visto con l'Udinese e con il Chievo, ieri il catania ci era superiore, non siamo stati in grado di frenare le discese sulla nostra sinistra, facevano quello che volevano perchè Lazzari è troppo lento nelle chiusure e Agostini si è dovuto fare in 4.
Se avessimo veramente fame di punti la squadra sarebbe stata disposta diversamente e avrebbe avuto più stimoli...
Meglio se raggiungiamo questi 40 maledetti punti, anche se credo siano di più a questo punto.
Temo che stia succedendo come l'anno scorso.
Dopo la vittoria a Torino con la Juve, il nostro campionato è finito.
La ciliegina è stata il 6-2 di Udine.
Speriamo che quest'anno sia diverso.... boh.
Pangasius
08-03-2010, 11:45
ormai il nostro campionato è finito,ne abbiamo avuto anche stasera l'ennesima prova,inutile illudersi e rodersi il fegato,in europa NON ci si vuole andare e basta
Temo che stia succedendo come l'anno scorso.
Dopo la vittoria a Torino con la Juve, il nostro campionato è finito.
La ciliegina è stata il 6-2 di Udine.
Speriamo che quest'anno sia diverso.... boh.
E' vero che l'appetito vien mangiando,ma se guardiamo il campionato togliendoci "gli occhiali" del tifoso
non possiamo essere che estremamente soddisfatti dell'andamento di questa stagione.
Stabilmente nella parte sinistra della classifica,davanti a squadre ben più ricche e con obiettivi più prestigiosi dei nostri (Fiorentina,Parma,Udinese,Lazio),alla pari col Geona e cmq a quattro punti dall'Europa,ma soprattutto con la salvezza raggiunta ampiamenta a metà del girone di ritorno.
Tre giocatori convocati in Nazionale,altri che hanno visto alzarsi considerevolmente il valore
del loro cartellino (e Cellino gongola.....),tante soddisfazioni (Juventus :Perfido: ......ed altre) e potrei continuare.
Sarà per un fatto anagrafico ma io ricordo ancora i campionati a cavallo tra A e B ed anche quelli in serie C
(dove cmq vincemmo una coppa Italia di serie nel 1989),i patemi e le angoscie di salvezze raggiunte all'ultima giornata (quando ci si riusciva) e le umiliazioni subite in tanti campionati.
Non siamo realisticamente squadra da 63 punti (tanti ne occorsero alla Roma la scorsa stagione per l'Europa) e credo che si sia sbagliato nel far credere ai tifosi e all'ambiente tutto che il traguardo potesse essere raggiungibile.
Questo ha creato una specie di rilassatezza e di presunta superiorità che ci ha fatto perdere quella fame e cattiveria necessarie per raggiungere qualsiasi risultato.
Godiamoci quel tanto che abbiamo ottenuto (ricordandoci ad esempio di Torino,Lecce,Reggina e compagnia)
e se poi alla fine dovesse capitare di poter realizzare qualcosa di importante,be allora..........:D :D
E' vero che l'appetito vien mangiando,ma se guardiamo il campionato togliendoci "gli occhiali" del tifoso
non possiamo essere che estremamente soddisfatti dell'andamento di questa stagione.
Stabilmente nella parte sinistra della classifica,davanti a squadre ben più ricche e con obiettivi più prestigiosi dei nostri (Fiorentina,Parma,Udinese,Lazio),alla pari col Geona e cmq a quattro punti dall'Europa,ma soprattutto con la salvezza raggiunta ampiamenta a metà del girone di ritorno.
Tre giocatori convocati in Nazionale,altri che hanno visto alzarsi considerevolmente il valore
del loro cartellino (e Cellino gongola.....),tante soddisfazioni (Juventus :Perfido: ......ed altre) e potrei continuare.
Sarà per un fatto anagrafico ma io ricordo ancora i campionati a cavallo tra A e B ed anche quelli in serie C
(dove cmq vincemmo una coppa Italia di serie nel 1989),i patemi e le angoscie di salvezze raggiunte all'ultima giornata (quando ci si riusciva) e le umiliazioni subite in tanti campionati.
Non siamo realisticamente squadra da 63 punti (tanti ne occorsero alla Roma la scorsa stagione per l'Europa) e credo che si sia sbagliato nel far credere ai tifosi e all'ambiente tutto che il traguardo potesse essere raggiungibile.
Questo ha creato una specie di rilassatezza e di presunta superiorità che ci ha fatto perdere quella fame e cattiveria necessarie per raggiungere qualsiasi risultato.
Godiamoci quel tanto che abbiamo ottenuto (ricordandoci ad esempio di Torino,Lecce,Reggina e compagnia)
e se poi alla fine dovesse capitare di poter realizzare qualcosa di importante,be allora..........:D :D
Parole sante!
conan_75
08-03-2010, 12:50
In realtà la squadra é da medioclassifica come organico.
Non avendo cambi di buon livello ci dobbiamo basare sullo stato di forma dei soliti 11, che durante la stagione varia.
Se dobbiamo dirla tutta abbiamo vinto anche partite immeritate, tipo blindarci in difesa dopo aver segnato.
Accontentiamoci di un campionato onesto, perché in europa non si va con parola e larry in panchina.
Assolutamente, non c'è dubbio, non abbiamo ricambi adeguati e l'europa sarebbe serie B di sicuro, il problema è l'impegno di alcuni, e l'atteggiamento della squadra in altre occasioni, arrendevole, senza fame.
gente come Conti che si è imboscato tutto il campionato, o come Canini che ha sempre quell'aria di sufficenza, si fà sempre saltare, butta palloni a destra e a manca, Lazzari che cerca di fare il fenomeno, insomma molti si son montati la testa, e da domenica na sciaquara e conca non gliela leva nessuno.
Anche Allegri deve smetterla di parlare di europa, non c'è ne voglia ne mezzi.
Concordo in tutto e per tutto su quello che dici, Pangasius.
Io sono felicissimo di come gioca la squadra, e della qualità di gioco a cui siamo arrivati.
Però se siamo arrivati a 39, perchè non possiamo arrivare a 63?
Le ultime partite sono state giocate senza voglia.
Conti e Jeda non sono quelli dell'anno scorso... Canini non mi è mai piaciuto.
Quando ieri è entrato Cossu, la partita è cambiata.
Quindi è al 100% un fatto di testa, non di giocatori. Mi ricordo che quando Zola iniziava in panchina, per qualche guaio fisico, poi quando entrava la squadra cambiava mentalità all'istante.
E' un fatto di testa, la squadra può giocare tranquillamente in coppa Uefa, ma con la mentalità giusta.
Sarà un limite di Allegri?
Oppure Allegri non vuole entrare in Europa perchè se no si sentirebbe moralmente legato al Cagliari per un altro anno?
Oppure Cellino non vuole entrare in Europa per far dispetto al Sindaco?
Oppure...... boh.
juninho85
08-03-2010, 23:02
Unione Sarda - Matri: meno male che abbiamo recuperato
«Partita strana. È arrivato subito il gol di Lazzari ma poi non abbiamo giocato bene come altre volte. Meno male che siamo riusciti a recuperare». Alessandro Matri non fa festa per il pari casalingo, ma preferisce accontentarsi: «A tratti abbiamo sofferto, correndo il rischio di capitolare». L'attaccante rossoblù sa bene che dalle sue parti non sono passate troppe palle: «Di solito nelle partite al Sant'Elia riusciamo a costruire molto di più, ma il Catania ci ha messo in difficoltà».
Il numero trentadue rossoblù se la prende, però, con l'arbitro per l'espulsione di Canini: «Non era assolutamente il caso di estrarre il secondo cartellino giallo, il contatto del nostro difensore con la palla è stato senza alcun tipo di fallo». Il Cagliari è rimasto in dieci per una buona fetta del secondo tempo, esponendosi ai contropiedi della squadra siciliana: «Stavamo cercando il pareggio e l'uomo in meno ci ha messo in difficoltà».
L'ingresso di Cossu ha regalato una marcia in più ai rossoblù. «Con lui siamo rientrati in partita e siamo riusciti a pareggiare. Si conferma la tradizione che chi entra dalla panchina dà un contributo notevole alla nostra causa».
Un punto nelle ultime tre partite, il Cagliari si allontana dai posti che contano. Ma Matri non si preoccupa: «Non stavamo certo puntando alla Champions. Nessuno ha mai pensato di andare in questa direzione, guardando la classifica». Resta però la voglia di lasciare un segno sul campionato: «Continueremo a giocare come abbiamo fatto finora per levarci qualche soddisfazione».
Unione Sarda - Cellino: "Non avremo lo stadio e neanche gli Europei"
Un sospiro di sollievo: «Abbiamo rischiato grosso, ci è andata bene». La partita scivola via in fretta, perché Massimo Cellino guarda in un'altra direzione. Nel mirino c'è sempre lo stadio, il nuovo impianto che non decolla: «Ho sempre più paura che non si farà mai, perché non c'è la volontà di arrivare davvero al risultato».
È scontro aperto con l'amministrazione comunale di via Roma. Il presidente del Cagliari attacca il sindaco Emilio Floris e non è la prima volta: «Non solo non si fa lo stadio a Cagliari, ma l'atteggiamento del Comune rischia di far perdere i campionati europei del 2016 all'Italia». Cellino sostiene che l'Uefa abbia tolto venti punti alla candidatura italiana per via dell'inerzia di Cagliari: «A Roma si sono fidati e hanno inserito la nostra città tra quelle in grado di ospitare le partite». Ma non sarebbero state rispettate le scadenze di febbraio per produrre la documentazione richiesta dall'Uefa sulle progettazioni: «E questi punti rischiano di essere determinanti per il risultato finale». In lizza per gli Europei c'è anche la Francia, che potrebbe soffiare il posto all'Italia.
In questi giorni lo stadio sta agitando la maggioranza in Comune. Cinque consiglieri del centrodestra hanno presentato un documento di protesta al sindaco. Si sottolineano i ritardi dell'amministrazione nella definizione delle pratiche che dovranno portare alla costruzione del nuovo stadio a Sant'Elia.
Unione Sarda - Lazzari: "Il mio gol? Non me ne sono accorto"
È stato l'ultimo ad accorgersi della sua prodezza: Andrea Lazzari ha impegnato qualche secondo per capire che aveva messo a segno un gran gol, quello che aveva portato, momentaneamente, i rossoblù. «Ho calciato, ho visto che la palla ha colpito la traversa, poi non ho capito che cosa è successo». Sono stati i compagni a fargli capire che quel siluro si era infilato alle spalle del portiere del Catania Andujar. «Sì, mi sono reso conto di aver segnato soltanto quando ho visto i miei compagni esultare». E, a quel punto, anche lui ha celebrato la prodezza: cinque alto, cinque basso e addome contro addome con Matri. «Abbiamo deciso di esultare in questo modo nel pullman che ci portava allo stadio». Abbandonata l'esultanza della “paperetta”? «No, tranquilli. Tornerà presto».
E fanno quattro: una stagione record per il centrocampista rossoblù che, prima di questo campionato, non aveva mai superato la soglia dei due gol. Tra l'altro, neanche reti banali: Mihajlovic lo ha definito “gol della domenica”. C'è solo da capire se, con questa espressione, intendeva definirlo una prodezza o un gol casuale. Lazzari propende per la prima ipotesi e incassa il complimento. «Se gli è piaciuta la mia rete non può che farmi piacere: tutti ricordiamo come calciava le punizioni quando era ancora un giocatore».
Una domenica quasi da incorniciare per l'ex atalantino: il gol, i complimenti di Mihajlovic, il pareggio del Cagliari in inferiorità numerica. Soltanto un piccolo neo: quel cartellino giallo che gli farà saltare la trasferta di domenica prossima sul campo del Genoa. «Peccato, ci sarei voluto essere. Comunque, di una cosa sono certo: i miei compagni andranno a Genova per giocarsi la partita e per cercare di riportare a casa i tre punti». Affermazione apparentemente troppo ottimistica alla luce delle ultime prove non esaltanti. «La nostra rosa non ci consente di rendere al massimo giocando due volte alla settimana: abbiamo pagato a caro prezzo la trasferta dell'altro mercoledì sul campo dell'Udinese».
Se non altro, contro il Catania i rossoblù hanno dimostrato di essere vivi. «A me è piaciuto molto l'atteggiamento della squadra: siamo riusciti a giocare tranquilli, senza snaturare il nostro modo di fare sino a quando non abbiamo segnato il gol del pareggio». Contro un'avversaria che ha messo in difficoltà i rossoblù. «In effetti, ha messo in campo grande ritmo. Soprattutto nel primo tempo, ci ha creato più di un problema. Eppure, nonostante tutti i nostri handicap, siamo riusciti a ottenere un pareggio che sembra quasi miracoloso».
Se la ride Andrea Lazzari: quella in corso si sta rivelando la stagione della sua definitiva consacrazione. Anche se lui si ritrova a giocare in una posizione che non gli è particolarmente congeniale. «Dipendesse da me, preferirei giocare un po' più avanti». Tra l'essere trequartista o mezzala, predilige la prima soluzione. «Ma, in realtà, questo è un dettaglio: pur di giocare, va benissimo qualunque ruolo».
La Nuova Sardegna - Squadra euroscettica in cerca di motivazioni per un salto di qualità
È un Cagliari euroscettico quello che pena contro il Catania. L’Europa è lì, a vista, ma i rossoblù tentennano, cincischiano, parlano d’altro. Alla quota teorica dei quaranta punti di salvezza, ne manca uno, al palcoscenico continentale del calcio che conta ne mancano quattro. Ora, puntare alle competizioni europee è una questione di “reset”: azzerata la pratica salvezza, occorre un nuovo assetto psicologico per credere in qualcosa di importante.
Riprogrammare un campionato non è questione semplice. A undici partite dalla conclusione il nemico più pericoloso è l’appagamento, più subdolo della legittima stanchezza.
Il Catania è sceso al Sant’Elia animato da furore agonistico, affamato di punti per una lotta contro la retrocessione ancora da vincere: è stato l’appetito che ha fatto la differenza in campo.
Gli uomini di Mihajlovic hanno corso per tutti i novanta minuti, in cerca di tre punti vitali.
Il Cagliari è parso più lento, macchinoso nella manovra, poco propenso a ripartire, pesante sulle gambe. Dopo il gol del vantaggio, segnato da Lazzari, la squadra ha sottovalutato la capacità di reazione dei catanesi, una volta raggiunta e passata in svantaggio, ha subito i continui assalti degli avversari, faticando non poco a costruire il gioco.
Ai rossoblù ha restituito carattere e convinzione Andrea Cossu, leader di un gruppo che può giocare anche senza ma che con lui gioca meglio.
Le spiegazioni tecniche sul ruolo determinante svolto da Cossu nell’economia calcistica del Cagliari le ha date, a fine partita, Massimiliano Allegri, spiegando i movimenti sulle fasce del fantasista cagliaritano, la sua capacità di cercare l’uno contro uno, di saltare l’uomo e determinare una superiorità numerica che, nei fondamentali del pallone, vuol dire dote da campione e vantaggio certo per la squadra.
L’altra carta in più che Andrea Cossu mette sul piatto rossoblù, l’ha mostrata, a prezzo di un cartellino giallo, dopo il gol del 2 a 2, arrampicato in canottiera sulla rete della curva, faccia a faccia con il tifo ultrà.
La linea ufficiale del Cagliari, dall’allenatore ai giocatori, è quella di non pensare in grande, di giocare partita dopo partita per fare più punti possibili fino alla fine del campionato.
Una filosofia ineccepibile alla quale Andrea Cossu ha aggiunto l’urlo del cuore: per fare il maggior numero di punti è necessario, nessuno può negarlo, combattere per conquistarli.
Da soli i punti non arrivano, sia che si pensi all’Europa senza nominarla per scaramanzia, sia che si ragioni gara dopo gara senza un obiettivo preciso.
Il Cagliari di Massimiliano Allegri ha regalato ai tifosi un campionato eccellente ma sarebbe un peccato non sfruttare le qualità, i doni tecnici e di personalità, che questo gruppo possiede, per regalare un’impresa memorabile, qualcosa di impensabile la scorsa estate.
A questo punto della stagione l’Europa è un traguardo in vista, fermarsi prima sarebbe un colpevole atto di pigrizia per un collettivo che ha già superato l’esame più importante.
Unione Sarda - Cossu e la prima volta sotto la Nord
Altro che stanco, altro che panchina per rifiatare dopo il battesimo azzurro. Gioca trentacinque minuti, accende la luce in mezzo al campo e segna il gol del pari rossoblù sotto la Nord: «Un gol davanti ai miei tifosi, il sogno di tutta la vita». Andrea Cossu s'inventa un altro pomeriggio magico nella stagione che potrebbe spedirlo ai mondiali del Sudafrica. Il fantasista cagliaritano entra al dodicesimo della ripresa e prende per mano la sua squadra, in chiara difficoltà davanti alle scorribande di un Catania in forma smagliante. E la prova esaltante sul campo stride con la strana partenza in panchina.
«Non ero stanco», sussurra Cossu appena esce dagli spogliatoi, ma poi chiarisce: «L'inizio fuori dal campo ci può stare. Avevo giocato in Nazionale e pochi giorni prima c'era stato il doppio impegno a Udine e Verona. Peraltro mi sono allenato con la squadra solo venerdì». L'epilogo esaltante cancella quei lunghi minuti trascorsi in panchina. Il numero sette rossoblù strappa applausi con un paio di giocate da fuoriclasse, ma soprattutto si fa trovare pronto all'appuntamento sottoporta: «Biondini mi ha passato una palla perfetta e sono riuscito a calciare bene in porta». Il Cagliari trova un pareggio insperato al ventottesimo (da diversi minuti era con l'uomo in meno per l'espulsione di Canini) e Cossu può fare esplodere la sua gioia. Sale sui cartelloni pubblicitari, la mani si aggrappano alle sbarre, la maglia vola via (automatico il cartellino giallo): «Una gioia incontenibile. Sognavo questo momento dal primo giorno in cui ho cominciato a giocare a calcio». I tifosi, i suoi tanti amici della Nord, impazziscono sugli spalti. «È un momento che ricorderò per sempre», continua Cossu. C'è però una dedica più importante: «Questo gol è per mia moglie e per mia figlia, che sta per nascere». L'emozione si rompe quasi in gola. La settimana dei mille sogni finisce con un'altra perla, ma il giocatore rossoblù preferisce volare basso. La Nazionale è già alle spalle, se ne riparlerà a maggio (con l'eventuale convocazione per i mondiali): «A me interessa fare bene nel Cagliari», puntualizza Cossu: «Io gioco partita dopo partita per ottenere il massimo con la mia squadra». Ma l'ennesima giornata di grazia del fantasista darà nuove conferme a Lippi dopo l'esperienza positiva di mercoledì col Camerun.
L'impatto di Cossu sulla partita col Catania è devastante. Pochi istanti dopo l'ingresso in campo, il numero sette regala una magia, mandando a spasso Potenza e Silvestre e mettendo un palla invitante in mezzo all'aerea. Più volte i giocatori del Catania sono costretti a ricorrere al fallo per fermare il furetto rossoblù. Cambi di gioco, palle telecomandate, aperture smarcanti. Mihajlovic (tecnico dei siciliani) è costretto a sbracciarsi in panchina: «Cercate di controllarlo», urla l'allenatore serbo. «Vi scappa da tutte le parti».
Alla fine Cossu trova anche il gol. Finisce in parità, il Cagliari tira un sospiro di sollievo e Allegri ha un certezza in più. Il numero sette rossoblù non può stare in panchina.
La Nuova Sardegna - Cossu: "Io stanco? Mai detto di esserlo"
Un punto, mezza vittoria che vale soprattutto il sollievo per aver interrotto la ministriscia negativa. L’emozione del gol si palesa con chiarezza dalle stesse parole del furetto rossoblù. «Biondini mi ha dato una gran palla e non ci ho pensato due volte - racconta - la rete ha premiato gli sforzi che la squadra stava facendo fino a quel momento».
Cinquanta minuti e più vissuti a bordo campo. Mica briciole per chi ha a cuore come nessun’altro le sorti del Cagliari. «Forse mi hanno visto stanco ma io non ho mai detto di esserlo - puntualizza il fantasista azzurro - sono comunque felice per come è finita la partita».
«Abbiamo iniziato bene poi siamo stati puniti da due episodi - dice Davide Astori - un rigore e un fuorigioco sbagliato. Abbiamo anche commesso qualche altro errore difensivo, ma è normale quando ti trovi a produrre il massimo sforzo per centrare il pareggio». Il due a due, sofferto e voluto a tutti i costi, è arrivato dai piedi fatati di Andrea Cossu. «E’ stato bravissimo - continua il centrale del Cagliari - ha saputo entrare subito in partita e mettere al servizio della squadra la sua classe, la freschezza e la voglia di fare. Purtroppo il Catania giocava però molto duro, mirando a spezzettare le nostre trame e a non farci ripartire. Questo non ci ha permesso di andare oltre il pareggio».
Tra un frettoloso e ironico Jeda «ho giocato troppo bene per parlare della gara», l’analisi di Marzoratti e Nenè, c’è pure il tempo per ascoltare Davide Biondini. «La cosa più importante di era smuovere la classifica - dice il rosso centrocampista - sapevamo che il Catania era la squadra più fallosa del campionato e che sarebbe venuta a Cagliari per non farci giocare. Cossu, con le sue caratteristiche, ci ha dato quel qualcosa in più che mancava tra le linee. Non è bastato ma non ne facciamo un dramma».
Qualche sbavatura difensiva e una piccola responsabilità sul secondo gol non possono bastare per puntare il dito sul rientrante Marzoratti. «Questo è un punto guadagnato - dice il terzino - e anche gli arbitri, nelle loro scelte sia da una parte che dall’altra, hanno influito sulla partita. Un paio di rimesse, ad esempio quella del gol ospite, sono state assegnate erroneamente ai siciliani. Ma fa tutto parte del gioco».
Undici partite alla fine. Per il calciatore lombardo il Cagliari può ancora fare la voce grossa in chiave europea. «Domenica si fa a Genova per uno scontro che non vale la salvezza ma qualcosa di più - spiega - una sfida prestigiosa per obiettivi importanti». Stesso filone seguito da Nenè. «Non sto segnando ma fa niente. Continuiamo tutti a lavorare come sappiamo e presto altri risultati arriveranno».
La Nuova Sardegna - Cellino accusa il Comune: "Lo stadio è una chimera"
Forse, lo trattiene la febbre: “Sono cotto, stasera neppure suoniamo”. Poi, Massimo Cellino ci ripensa. E attacca: «Per colpa del comune di Cagliari, che non ha fornito entro il 28 febbraio le carte richieste, l’Italia rischia di subire 20 punti di penalizzazione dalla Fifa e la mancata assegnazione degli Europei. Una vergogna». A seguire, valutazioni poco lusinghiere per il sindaco. Il patron del Cagliari non ha dubbi. «Il nuovo stadio non lo faranno mai».
Dal calcestruzzo e il manto erboso al pareggio con il Catania. Cellino apre con una citazione per Dessena: “Ha fatto bene, mi sembra si sia ripreso al meglio”. Poi, taglia corto: “Ci è andata ben così. E’ stata una partita difficile, condizionata anche dalle assenze in difesa. Mi consola pensare che stiamo recuperando gli infortunati. Sono certo che faremo un ben finale di stagione”. Inevitabile il quesito sull’annunciato salto di categoria.
Sul tema dell’eventuale qualificazione alle coppe europee, i cronisti insistono. Cellino fa per infilarsi in macchina con un ondeggiare della testa. Poi, qualcosa la dice: “Certo che in Europa League vogliamo andarci”. Il dilemma rimane. Oltre alla questione stadio, il balzo verso scenari internazionali, con budget, rosa e gestione finanziaria da rivedere, è al centro dei pensieri del presidente. In più, c’è il futuro legato all’allenatore Allegri. Vinta la scommessa con il tecnico livornese - bloccato fino al 2011 - c’è da studiare nei dettagli la sua eventuale uscita di scena. E a seguire, anche il destino dei quattro pezzi pregiati del bouquet rossoblu: Marchetti, Astori, Matri e Lazzari.
Il patron ha messo tutti e per tempo sotto contratto. Ad eccezione di Jeda e Cossu, più Parola in scadenza, chiunque voglia metter mano ai gioielli del Cagliari deve vedersela con il numero uno. Lo stesso può dirsi per Canini, Biondini e Nenè. Di fatto, nell’anno dei super proventi dai diritti tv, può intravedersi una bella montagnetta di denaro in arrivo. E non va scordato l’interesse e le allettanti prospettive di un impegno in Premier League. Sì, per il Cagliari e i suoi tifosi, sarà proprio un ben finale di campionato.
Il Sardegna - Cellino: "Europa League? Voglio andarci"
Esce dalla porta secondaria dello stadio, ha l'aria di Edward Norton in “La venticinquesima ora”. Passo rilassato ma ritmato, poca voglia di parlare. «Arrivederci», grida col sorriso. Poi aggiunge “oggi ci è andata bene, era una partita persa». Tira su il colletto della giacca, molto “Spike Lee”. Il pareggio contro il Catania va giù, liscio come un pezzo degli Stones. Entra in macchina, vuole andare via. “Oggi non suono però, non ne ho voglia». Ma ci tiene a dirlo. «Faremo un finale di campionato strepitoso». Proprio adesso che arrivano le squadre forti? «Sì, perché? noi stiamo recuperando gli assenti». Positivo, entusiasta. «Bravo anche Dessena oggi che è tornato dopo l'infortunio, ma tra un po' tornano tutti....», ripete. Un avviso ai nemici. Genoa, Lazio, Atalanta, Samp, Juve e Palermo, in ordine i prossimi avversari del Cagliari. Ma anche ai naviganti, ai suoi rossoblù che non parlano ancora di obiettivi, ma che restano comunque a soli quattro punti dall'Europa. «Nessuno ha mollato la presa, nessuno vuole accontentarsi». E il presidente pensa all'Europa League? «Io ci voglio andare», ha risposto Cellino. Che più convinto non si può. Eppure nessuna strigliata per i punti persi nelle ultime tre giornate. «Stia tranquilla, poi il Catania era era molto aggressivo oggi...». Parla con la sicurezza di chi ha la palla di cristallo, il presidente rossoblù. Conosce il suo giocattolo, conosce Allegri. “Ha solo un difetto, non gestire bene le partite in corsa». Gli sfugge di mano solo un dettaglio, e questo lo manda in escandescenza: il futuro dello stadio. «Per colpa del Comune di Cagliari, che avrebbe dovuto presentare un progetto entro il 28 febbraio per gli Europei, abbiamo perso 20 punti con la Fifa e con
noi tutta l'Italia è stata sfavorita, così gli Europei li giocheranno in Francia».. Qui Cellino si scalda e si arrabbia. «Cosa farò?». Abbassa i toni. «Ce ne andiamo», dice col sorriso all'amico di sempre Stefano Arrica. «Lui mi sta dando una mano in società». C'è sempre quel “progetto” in atto. «Ma senza stadio non si può.». Si riaffaccia il tormentone Londra. Si vedrà più in là. Ora si parla di Europa.
juninho85
08-03-2010, 23:08
probabilmente avendo avuto meno infortunati staremo qui a parlarne con toni diversi,però io capisco quando una squadra è stanca durante la ripresa...ma quando nelle ultime partite fai il gol e non provi nemmeno a passare in vantaggio oppure vai in vantaggio al terzo minuto e fai CATENACCIO per 80 minuti....c'è qualcosa che non quadra(in particolare a udine è stata una vergogna,nemmeno ai livelli di quella di milano dove ci poteva essere la scusante del divario tecnico)
mi sforzo e non voglio credere che non si voglia andare in europa,facciamo che come detto l'anno scorso e a inizio di quest'anno la squadra,pur avendo il potenziale per poter lottare(ho detto "lottare",non "raggiungere")per il quarto posto non ha la testa nè l'esperienza per ottenere oltre la salvezza tranquilla che sia chiaro per noi non è poco e comunque non ci sia nemmeno tanta convinzione nel volerci arrivare
e poi mi voglio augurare che allegri negli spogliatoi non sia a minca moddi come con la stampa....perchè solo lui in queste tre partite può affermare che non ha nulla da rimproverare alla squadra,uno qualsiasi che capisce un minimo di calcio a mente lucida li starebbe ancora prendendo a calci nel sedere dal primo all'ultimo o quasi ALMENO per lo spettacolo indecente di udine
juninho85
08-03-2010, 23:16
Cagliari, l'arbitro Pierpaoli è da ASSOLUZIONE piena! Almeno secondo Collina: "Giusto ESPELLERE Canini"
L'espulsione di Canini nel corso della ripresa di Cagliari-Catania è pienamente condivisibile. Almeno secondo il designatore arbitrale Pierluigi Collina. Che oggi, nonostante le critiche piovute sul giovane arbitro, reo di aver sventolato al difensore sardo il secondo 'giallo', ha deciso di difenderlo a spada tratta.
Eh già, il regolamento, in questo caso, non va interpretato: "La decisione di Pierpaoli è assolutamente condivisibile - commenta Collina - e sarebbe stato giusto sottolineare la bontà di questa decisione invece di criticarla. E' opportuno chiarire che il portiere non va ostacolato in alcun modo mentre si libera del pallone, cosa che invece fa Canini saltando con la gamba alta".
Il tentativo di disturbo imposto da Canini non è molto lecito: "Il regolamento è molto chiaro - spiega ancora l'ex fischietto di Viareggio - Questa è una condotta antisportiva, perchè non consente alla squadra avversaria di riavviare la propria azione offensiva con celerità". Dopo alcune pagelle impietose, anche Pierpaoli avrà modo di prendersi una rivincita. Senza paura. Secondo il 'capo' non ha sbagliato. Adesso ditelo al Cagliari...
juninho85
08-03-2010, 23:19
link (http://www.youtube.com/watch?v=Zyhi31D99NA&hd=1)
minuto 2:00...inutile girarci intorno,canini,già ammonito,è stato una conch'e taccula
Cagliari, l'arbitro Pierpaoli è da ASSOLUZIONE piena! Almeno secondo Collina: "Giusto ESPELLERE Canini"
L'espulsione di Canini nel corso della ripresa di Cagliari-Catania è pienamente condivisibile. Almeno secondo il designatore arbitrale Pierluigi Collina. Che oggi, nonostante le critiche piovute sul giovane arbitro, reo di aver sventolato al difensore sardo il secondo 'giallo', ha deciso di difenderlo a spada tratta.
Eh già, il regolamento, in questo caso, non va interpretato: "La decisione di Pierpaoli è assolutamente condivisibile - commenta Collina - e sarebbe stato giusto sottolineare la bontà di questa decisione invece di criticarla. E' opportuno chiarire che il portiere non va ostacolato in alcun modo mentre si libera del pallone, cosa che invece fa Canini saltando con la gamba alta".
Il tentativo di disturbo imposto da Canini non è molto lecito: "Il regolamento è molto chiaro - spiega ancora l'ex fischietto di Viareggio - Questa è una condotta antisportiva, perchè non consente alla squadra avversaria di riavviare la propria azione offensiva con celerità". Dopo alcune pagelle impietose, anche Pierpaoli avrà modo di prendersi una rivincita. Senza paura. Secondo il 'capo' non ha sbagliato. Adesso ditelo al Cagliari...
Stronzate. Ha ragione collina. Il regolamento è chiaro e nella sua chiarezza dà contro a collina e all'arbitro.
Canini è troppo lontano per "ostacolare" il portiere, che ha tutto lo spazio che vuole per calciare. Canini, fortunosamente, riesce ad intercettare il pallone saltando. La palla è partita dai piedi del portiere e ha percorso almeno due metri senza problemi. Lo stesso si applica ali calci da fermo, dove è vietato mettersi di fronte alla palla (come fanno tutti) ma non stare ad una distanza sufficiente alla ripresa del gioco.
juninho85
09-03-2010, 08:45
La Nuova Sardegna - Dall'azzurro alla panchina
Non c’era bisogno di aspettare la partita col Catania per sapere che Andrea Cossu è un giocatore dal quale il Cagliari non può prescindere. Senza il “folletto”, la squadra perde fantasia, velocità ed è meno incisiva.
Contro i siciliani il fantasista è partito dalla panchina. Una scelta tecnica motivata con la stanchezza accumulata dopo l’esordio in azzurro. In realtà quella convocazione è stata per Andrea un’ iniezione di ricostituente, gli ha trasmesso una carica incredibile e la stanchezza, se mai c’è stata, è sparita di colpo. Lui, che dell’umiltà fa la sua arma principale, non ha battuto ciglio quando Allegri gli ha comunicato che non sarebbe stato tra i titolari, si è accomodato in panchina, aspettando il momento per dare una mano alla sua squadra del cuore. Un comportamento esemplare, di quelli che piacciono tanto a Marcello Lippi. Una maturità che nel calcio non è proprio un denominatore comune.
Con lui in campo, il Cagliari ha cambiato marcia. Cossu ha dato la scossa, ha segnato il gol del pareggio e ha mandato un messaggio chiaro al ct della nazionale: «Io alla convocazione per il Sudafrica ci credo». Questo sarà il tormentone da qui a fine maggio, quando si conosceranno i 23 scelti per partecipare al Mondiale. Cossu ha però un grande vantaggio, vive questa situazione con tranquillità, senza sentire nessuna pressione. Ma se continua così...
La Nuova Sardegna - E' un Cagliari con il fiato corto
Da qui alla fine ci sono undici finali. Match in cui il sostegno del pubblico, probabilmente, risulterà decisivo.
Cossu e l’azzurro. Il piatto destro del 2-2 non lo scorderà facilmente. Merito di Biondini, mi ha dato una palla perfetta, ha detto Cossu. Il trequartista corre per staccare il biglietto per il Sudafrica. Ma guai a dirglielo: per lui c’è solo il Cagliari. Di fatto, con i siciliani Cossu ha rivoltato una gara morta e sepolta. Il gol, le accelerazioni, i falli tattici di Izco e Bigianti hanno segnato la gara. E la tifoseria ha capito: ovazione per il talentuoso trentenne.
I numeri. Pierpaoli che ammonisce ed espelle Canini (fuori dall’area e a 4 metri dal portiere) reo di aver disturbato Andujar nel rinvio, è stato un errore grave. Però, la squadra è affaticata. Specie dietro e in mezzo. Anche Matri, Jeda, Nené e Larrivey non sono al top. Il lavoro di Allegri è delicato: ricaricare ad hoc gambe e testa. Il Catania ha avuto una leggera supremazia nel possesso palla (51 per cento contro 49 del Cagliari), nell’attacco alla porta (47,9 contro 46,8) e nei passaggi riusciti (497 contro 492). I rossoblù hanno vinto il duello sia per i tiri in porta (5 contro 4), sia per la pericolosità (53,6 per cento contro 48,7).
Il tour de force. Il Genoa di Gasperini domenica a Marassi, la Lazio al Sant’Elia sette giorni dopo, quindi a Bergamo per l’ultimo turno infrasettimanale e quattro giorni dopo ancora in trasferta a Marassi, sponda Samp. Infine, il 3 aprile: il Milan di Leonardo in casa. La marcia del Cagliari sarà faticosa e non semplice. Allegri aveva fissato al 7 marzo la soglia per capirne di più sul futuro della squadra.
Salvezza blindata. Per pensare ad altro occorrono altre energie. E non solo. La società ha mantenuto un atteggiamento interlocutorio. In più, la catena spaventosa di infortuni concomitanti ha tagliato sul nascere una rosa striminzita di suo. Quando si va a Verona con due Primavera in panchina e Biondini che fa il terzino, c’è poco da aggiungere. Al termine del torneo mancano undici partite: 33 punti a disposizione. Per raggiungere almeno i 53 dello scorso campionato ne mancano ancora 14.
Unione Sarda - Anche Lazzari squalificato ma ritorna Lopez
Due squalificati, ancora diversi assenti, la settimana che porta alla sfida di domenica contro il Genoa non parte con il piede giusto. Lazzari e Canini sicuramente fuori per la gara di Marassi: il primo, ammonito domenica contro il Catania, sarà sicuramente fermato per un turno dal giudice sportivo, essendo in diffida. Stessa sorte attende il difensore, ammonito e quindi espulso (nel primo tempo aveva già ricevuto una ammonizione) ingiustamente dopo aver ostacolato regolarmente il rinvio del portiere. Lo stesso Lazzari deve fare i conti anche con una contusione alla coscia. Per l'ex centrocampista dell'Atalanta, comunque non c'è fretta: la squalifica suggerisce tempi di recupero controllati.
Situazione diversa per Cossu, anche lui alle prese con i postumi di una contusione rimediata proprio a fine gara contro il Catania. Il numero sette rossoblù ha subito un calcione al ginocchio sinistro. «Anche per Cossu potremo valutare solo dopo 24, 48 ore», afferma il medico sociale Marco Scorcu, «alla ripresa avremo un quadro più chiaro». Da controllareanche Ariaudo: il difensore arrivato dalla Juventus, infatti, soffre per un leggero affaticamento muscolare.
Nessun problema per gli altri protagonisti del 2-2 del Sant'Elia, che oggi saranno regolarmente presenti alla seduta pomeridiana guidata da Allegri. Ci sarà anche Lopez. Il capitano seguirà una settimana tipo insieme al resto del gruppo e potrà quindi raggiungere la condizione ideale dopo l'operazione al ginocchio. Niente da fare invece per Pisano: il terzino procede nel suo programma personalizzato che dovrebbe permettergli di risolvere una volta per tutte i suoi problemi muscolari. Out anche Agazzi: per il portiere arrivato dalla Triestina la stagione è terminata dopo l'operazione alla mano. Oggi il Cagliari ritorna al lavoro, la settimana di avvicinamento alla partita contro il Genoa continuerà con la doppia di domani, gli allenamenti pomeridiani di giovedì e venerdì, e con la rifinitura mattutina di sabato. Subito dopo la squadra rossoblù partirà per la Liguria.
GENOA La squadra di Gasperini, reduce dal pari con l'Inter, riprenderà oggi gli allenamenti. Nessun giocatore squalificato, contro il Cagliari è in dubbio l'ex Acquafresca (ma al centro dell'attacco ci sarà l'altro grande ex Suazo) e Dainelli, infortunati.
Unione Sarda - Ecco perché Cossu è a un passo dal Mondiale in Sudafrica
Non è cosa di tutti i giorni vedere una partita cambiare radicalmente per l'impatto di un solo giocatore. I non tanti spettatori del Sant'Elia hanno, quindi, assistito a un evento raro e, a tratti, entusiasmante. Quando, al 12' della ripresa, Allegri ha inserito Cossu in un Cagliari sfilacciato e preda dello sconforto di fronte a un Catania capace di ribaltare il risultato e portarsi in vantaggio, la musica è cambiata in modo tanto evidente che nessuno ha avuto dubbi sull'apporto del fenomenale trequartista rossoblù. Cuore e senso tattico hanno consentito a Cossu di rovesciare l'andamento della partita e di segnare un gol (il secondo dopo quello, fortunoso, al Bari) splendido per la preparazione, a cui hanno partecipato Matri e Biondini, e per l'esecuzione.
Non solo in virtù di quanto fatto vedere domenica, Cossu “rischia” seriamente non solo di essere stato il primo cagliaritano a indossare la maglia della Nazionale, ma anche di essere il primo a partecipare a un Mondiale. La possibilità che la convocazione per l'amichevole con il Camerun non sia stato un episodio isolato sono alte. Il progetto tattico di Lippi è chiaro: per proteggere uno dei suoi fedelissimi, Cannavaro, a cui il ct non vuole rinunciare nonostante sia ormai in fase calante dopo la straripante prestazione ai mondiali di Germania, il ct ha deciso di adottare una difesa con tre centrali, affidando le fasce a due terzini capaci di difendere e spingere (in ballo ci sono Maggio, Cassani, Bonera e Criscito). Intoccabili a centrocampo i due ottimi Pirlo e De Rossi, che garantiscono classe (il milanista) e agonismo (il giallorosso che, tra l'altro, possiede buona tecnica e tempi di inserimento nell'attacco alla porta). In avanti, la scelta è di affidarsi a due fantasisti a supporto di una punta centrale (Borriello, Pazzini e, se recupera bene, Toni). Dei due trequartisti, uno deve avere caratteristiche spiccatamente offensive (Di Natale, Pepe o Miccoli), l'altro deve fornire non solo qualità ma anche quantità in fase di non possesso. In concorrenza ci sono Cossu e Camoranesi. Il bianconero è seriamente infortunato. Serve altro per sperare concretamente di vedere a luglio Cossu in mondovisione?
Unione Sarda - Allegri: siamo salvi, ora ci divertiamo. Cellino: in Europa
Massimiliano Allegri aveva da tempo fissato la data del 7 marzo come crocevia della stagione. «Se dopo la partita con il Catania, avremo raggiunto i 40 punti, allora potremo cominciare a fare altri discorsi». I 40 punti non sono stati ancora raggiunti (ne manca uno solo), ma Allegri, dopo la gara pareggiata in casa con i siciliani, è soddisfatto lo stesso e ora - all'unisono con il presidente Cellino - vuol puntare ad un piazzamento di prestigio. «Siamo salvi, questo era il nostro obiettivo ad inizio stagione e lo abbiamo centrato con largo anticipo, restano ancora 11 partite da giocare, con tanti scontri diretti che valgono doppio».
Per conquistare un posto in Europa League, potrebbe bastare il settimo posto se in finale di Coppa Italia dovessero andare due squadre già piazzate in Europa. Ci crede Allegri, ci crede - eccome - Cellino. «Faremo un finale strepitoso, non ci accontentiamo. Stiamo recuperando tutti gli assenti e se riusciamo ad avere l'organico al completo per il rush finale ne vedremo delle belle. Io in Europa League ci voglio andare».
Unione Sarda - Cagliari, Collina affonda i Canini
Il designatore arbitrale Pierluigi Collina scende in campo e difende l'operato di Pierpaoli, che ha diretto Cagliari-Catania, scatenando le polemiche per l'espulsione di Canini. Secondo Collina, «Canini ha ostacolato il portiere avversario mentre si liberava del pallone che aveva tra le mani e il calcio di punizione e l'ammonizione per comportamento antisportivo sono assolutamente nelle regole».
Il designatore arbitrale ha deciso di intervenire per fare chiarezza sul caso del giocatore del Cagliari sanzionato col secondo cartellino giallo (e quindi espulso) per aver infastidito il portiere del Catania, Andujar, durante l'azione di rinvio.
Collina non usa mezzi termini e definisce «assolutamente condivisibile» la decisione dell'arbitro Pierpaoli. Del tutto fuori luogo invece, spiega Collina regolamento alla mano, le critiche per quello che da alcune parti è stato definito come un giallo “folle”.
«Dopo un'interpretazione ascoltata e letta su alcuni mezzi di informazione - spiega il designatore arbitrale -, al fine di evitare il generarsi di una possibile confusione circa ciò che è consentito fare, è opportuno chiarire, anche se credevo non ce ne fosse bisogno stante la chiarezza della previsione regolamentare, che il portiere non può essere in alcun modo ostacolato mentre si libera del pallone in suo possesso».
Esattamente quello che invece fa Canini, il quale «allontanandosi dall'area di rigore, appena fuori da questa, salta con la gamba sinistra alta e va a impattare il pallone appena calciato dal portiere avversario. Il regolamento è molto chiaro e trattandosi di un comportamento antisportivo, perchè mira ad evitare che il portiere possa rilanciare velocemente quel pallone in direzione di un proprio compagno, va sanzionato con l'ammonizione del giocatore».
Irrilevante, aggiunge Collina, se il giocatore si trovava dentro o fuori l'area di rigore: «Quello che rileva è che il portiere non può essere in alcun modo ostacolato mentre si libera del pallone in suo possesso», sottolinea ancora il designatore. «La decisione dell'arbitro è assolutamente corretta - la conclusione - e sarebbe stato giusto sottolineare la bontà di questa decisione invece di criticarla rischiando, così facendo, di generare confusione e magari convincere i calciatori che possono liberamente ostacolare il portiere avversario».
Ieri, moviolisti e opinionisti avevano bocciato la decisione di Pierpaoli. Categorici anche i rossoblù: «Espulsione assurda», anche se poi le proteste erano state civili, come è consuetudine al Cagliari. «Il rigore c'era», aveva ammesso Canini. «Il secondo giallo no, non ho ostacolato il portiere».
Raffaele Manunza, presidente della sezione sarda degli arbitri, spiega: «È decisiva la distanza tra portiere e giocatore. Evidentemente, Pierpaoli ha considerato Canini troppo vicino all'avversario». Una questione di metri, dunque. Spiegazione non sufficiente per calmare i tifosi rossoblù che, per fortuna, si sono consolati con le prodezze di Cossu.
Io continuo a pensarla in maniera molto maligna, per me a Udine si è rivisto il marcio del calcio, le partite decise a tavolino, d'altronde troverei assurdo che un allenatore chieda ai giocatori di fare melina dopo 15 minuti del primo tempo per tutta la gara sperando che l'altra squadra non faccia niente per ribaltare il risultato.
Ci sono troppi interessi per non pensarla in questa maniera.
Tecnicamente invece ho notato nelle ultime partite diverse difficoltà ad arginare gli avversari nella nostra sinistra, i raddoppi che l'anno passato faceva Conti quest'anno non ci sono, Lazzari non è in grado di coprire, sia a Udine che ieri si è visto che quasi tutte le azioni più pericolose sono arrivate da sinistra, con Agostini chiaramente incapace di arginare due uomini assieme.
ora Lazzari è fuori, spero in un Jedà in più, a Genova non si può andare per fare le barricate, se si ingrana bene si può vincere visto che squadre come il Bologna ci sono riuscite.....sempre calcio marcio permettendo.
probabilmente avendo avuto meno infortunati staremo qui a parlarne con toni diversi,però io capisco quando una squadra è stanca durante la ripresa...ma quando nelle ultime partite fai il gol e non provi nemmeno a passare in vantaggio oppure vai in vantaggio al terzo minuto e fai CATENACCIO per 80 minuti....c'è qualcosa che non quadra(in particolare a udine è stata una vergogna,nemmeno ai livelli di quella di milano dove ci poteva essere la scusante del divario tecnico)
mi sforzo e non voglio credere che non si voglia andare in europa,facciamo che come detto l'anno scorso e a inizio di quest'anno la squadra,pur avendo il potenziale per poter lottare(ho detto "lottare",non "raggiungere")per il quarto posto non ha la testa nè l'esperienza per ottenere oltre la salvezza tranquilla che sia chiaro per noi non è poco e comunque non ci sia nemmeno tanta convinzione nel volerci arrivare
e poi mi voglio augurare che allegri negli spogliatoi non sia a minca moddi come con la stampa....perchè solo lui in queste tre partite può affermare che non ha nulla da rimproverare alla squadra,uno qualsiasi che capisce un minimo di calcio a mente lucida li starebbe ancora prendendo a calci nel sedere dal primo all'ultimo o quasi ALMENO per lo spettacolo indecente di udine
juninho85
09-03-2010, 22:53
Allegri carica: "Qualche rischio in più per andare oltre"
Nonostante le ultime prestazioni abbiano fatto storcere il naso ai più esigenti, Massimiliano Allegri non si abbatte ma rilancia il grido di battaglia del suo Cagliari, che promuove in toto nonostante qualche errore di percorso. "Che il Cagliari sia a 39 punti agli inizi di marzo non è una cosa normale. Dobbiamo essere contenti di quanto stiamo facendo. Gli errori tecnici ci possono stare, sia dei giocatori che della panchina. Ricordiamo che a Udine e Verona abbiamo preso due gol in fuorigioco".
La soddisfazione per quanto fatto fino ad ora dalla squadra non è però motivo di appagamento per il tecnico e la squadra, che d'ora in avanti proverà ad agganciare il prestigioso traguardo europeo, non avendo più nulla da perdere ma tutto da guadagnare. "Cercheremo di andare oltre, anche rischiando qualcosa", ha detto Allegri, svelando ancor più le ambizioni, legittime, espresse anche dal presidente Cellino al termine del pareggio contro il Catania. Risultato che, per come è giunto, equivale quasi a una vittoria, considerando anche che la classifica non ha subito scossoni. "La classifica più o meno è rimasta invariata - ha evidenziato lo stesso Allegri - questo punto fa morale per come è arrivato. Il Catania attraversava un ottimo momento: la reazione da parte nostra è stata ottima. In dieci si sarebbe anche potuto vincere".
Il tecnico si sofferma poi sulla partita, sulle scelte sue e su quelle dell'arbitro Pierpaoli. Non si pente di aver lasciato inizialmente in panchina Cossu, "se quando è entrato ha cambiato la gara, magari è accaduto anche perchè aveva potuto rifiatare un po'. Fino a quel momento aveva giocato tutte le partite dall'inizio. Se non ci fosse stato bisogno, non l'avrei nemmeno fatto entrare. E' un giocatore che ha caratteristiche uniche", e preferisce sorvolare sia sulla decisione dell'arbitro di espellere Canini, sia sul giudizio positivo espresso da Collina su tale provvedimento, "non ho detto nulla domenica, non dirò nulla adesso. Accetto la decisione dell'arbitro". Chiusura di conferenza stampa in pieno stile Allegri.
Ripresi gli allenamenti
Ariaudo ai box
Sono ripresi gli allenamenti per il Cagliari questo pomeriggio ad Assemini.
Unico indisponibile del gruppo Ariaudo, che risente di un affaticamento muscolare, mentre Brkljaca, Pisano e Agazzi hanno svolto lavoro differenziato per recuperare dai rispettivi infortuni. Pienamente recuperato il Capitano, Lopez, che domenica a Genova dovrebbe riprendersi il posto da titolare al centro della retroguardia.
Domani è in programma la consueta doppia seduta del mercoledì.
Fiorentina, Allegri per il dopo Prandelli
Massimiliano Allegri, visto l'ottimo lavoro svolto a Cagliari, viene accostato spesso alle panchine delle grandi d'Italia. Dopo le voci su Milan e Juve, ora ritorna quella sulla Fiorentina. I viola vorrebbero Allegri per il dopo Prandelli, visto che l'attuale tecnico dei viola potrebbe sostituire Lippi in Nazionale. Secondo le voci di mercato, Allegri porterebbe con sè a Firenze anche il portiere rossoblù Federico Marchetti.
Ulivieri: "A Cagliari continueranno a divertirsi"
Renzo Ulivieri, ex tecnico, tra le altre, del Cagliari e attualmente presidente dell'Associazione Allenatori ha detto la sua riguardo la stagione e il momento del Cagliari mostrandosi ottimista sull'eventuale conquista dell'Europa da parte dei rossoblù anche se la concorrenza è numerosa e agguerrita.
“Non ho avuto modo di guardare la partita tra Cagliari e Catania, ho visto solo gli highlights e credo che il pari sia il risultato più giusto alla luce delle occasioni da gol avute dalle due squadre. Il Cagliari si sta ripetendo. Sta facendo una grande stagione come gli anni passati. Sta vivendo adesso un momento di tensione ma è normale che sia così. Piazzamento europeo? Questo è tutto da vedere. Ci sono molte squadre che si daranno battaglia sino alla fine per l’accesso all’Europa League. Sicuramente la squadra di Allegri gioca un bel calcio e farà divertire i suoi tifosi da qui alla conclusione del campionato".
"Renzaccio" da San Miniato ha poi espresso il suo parere sulla categoria degli allenatori, e stuzzicato sul fatto se sia meglio il modello Guardiola o il modello Ventura dice: "Puntare su tecnici giovani è un rischio che si corre e quest’anno in serie A si sono registrati numerosi esoneri. Ventura è un tecnico di assoluto valore e a Bari sta mettendo in pratica tutta la sua esperienza. Non mi stupisce neppure che si parli del possibile ritorno in Italia di grandi tecnici come Capello e Trapattoni”.
juninho85
10-03-2010, 11:22
La Nuova Sardegna - Cellino non rinuncia allo shopping ora nel mirino c'è il Crystal Palace
La voce girava da qualche giorno ma ora arrivano le prime conferme. Dopo il tentativo fallito di acquistare il West Ham, Massimo Cellino starebbe pensando di comprare un altro club inglese, il Crystal Palace, che milita nella Championship, ovvero la seconda divisione. Secondo indiscrezioni provenienti dall’Inghilterra Cellino sarebbe molto vicino all’accordo. Il presidente del Cagliari non ha mai fatto mistero di non aver abbandonato del tutto l’ambizione di entrare nel mondo del calcio britannico e il Crystal Palace, finito di recente in amministrazione controllata, potrebbe essere un buon affare.
Ma nel mirino del numero uno rossoblù non ci sarebbe solo il “Palace”. Altre indiscrezioni, sempre provenienti da Londra, vorrebbero il presidente rossoblù vicino all’acquisizione del Queen’s Park Rangers, altra squadra di prestigio sino a poche settimane fa presieduta dal manager italiano Flavio Briatore.
La Nuova Sardegna - "Ma il Cagliari ha ancora fame"
Non si è ancora spenta l’eco della discutibile espulsione di Canini contro il Catania, e soprattutto delle successive dichiarazioni del designatore degli arbitri Pierluigi Collina, dimostratosi in pieno accordo con la decisione di Pierpaoli. Massimiliano Allegri preferisce mantenere un profilo basso.
«Non ho commentato domenica l’episodio - ha detto - e non lo farò adesso, e non voglio neppure esprimere giudizi in merito a quanto detto da Collina, io ho sempre accettato le decisioni arbitrali anche se negative, e quindi lo faccio anche in questa occasione».
- L’inferiorità numerica ha però rischiato di complicarvi enormemente le cose.
«Riuscire a rimontare in una situazione del genere è sempre difficile, ecco perché ritengo che il punto conquistato domenica vale quanto una vittoria. E anche in 10 i ragazzi hanno cercato di vincere».
- Tanti benefici dopo questo pareggio.
«Si è mossa la classifica, e questo in pratica ci ha consentito di acquisire praticamente in modo definitivo la salvezza, e poi anche il morale ne ha risentito in positivo, si è evidenziato ancora una volta il grande carattere».
- Avere 39 punti a inizio marzo non è cosa da poco.
«Indubbiamente. Sfido chiunque a credere che avremmo messo insieme un cospicuo bottino di punti quando mancano quasi tre mesi alla fine del campionato. Adesso proveremo a spingerci oltre perché non siamo per nulla appagati di quanto abbiamo fatto finora».
- Però nelle ultime tre partite si è conquistato soltanto un punto.
«Con l’Udinese siamo stati condannati da un gol segnato in netto fuorigioco. A Verona abbiamo risentito della stanchezza soprattutto mentale di una gara giocata tre giorni prima, senza contare che i nostri avversari hanno sfruttato due mezze occasioni, di cui una con un loro giocatore in offside e poi non hanno fatto altro. Ma sono cose che ormai fanno parte del passato».
- Cossu ha cambiato le sorti della gara: poteva entrare prima?
«Lui ha caratteristiche particolari, forse uniche nella squadra. Va a cercarsi gli spazi sugli esterni e poi diventa letteralmente imprendibile nelle situazioni uno contro uno. Certo speravo di non doverne avere bisogno, ma occorre anche rimarcare che lui aveva giocato una quantità enorme di partite, e aveva bisogno di rifiatare».
- Febbraio, un mese non particolarmente prolifico in fatto di punti.
«Era successa la stessa cosa anche lo scorso anno quando eravamo reduci dai 15 punti di gennaio. E’ nella norma avere un calo sotto il profilo delle prestazioni, non dimentichiamo poi che eravamo anche in piena emergenza».
- Prossima tappa Genova, sponda Genoa.
«In casa dà grande intensità al suo gioco, sviluppa belle geometrie, ha diversi elementi in grado di risolvere la partita in qualunque momento, ed è sostenuto da un grande tifo. Dovremo rispondere con uguale intensità, e giocare novanta minuti al limite della perfezione».
- Ritroverà Acquafresca.
«Ha fatto due straordinarie stagioni a Cagliari contribuendo in modo determinante alla salvezza. A Bergamo ha avuto qualche problema ma ne è venuto fuori bene. Riuscirà anche al Genoa ad esprimere le sue qualità».
Unione Sarda - Sussurri da Londra, Crystal Palace a Cellino
Dopo il tentativo fallito di acquistare il West Ham, Massimo Cellino ora starebbe pensando di comprare un altro club inglese, il Crystal Palace, che milita nella Championship, ovvero la seconda divisione. Secondo quanto riporta Sky Sport 24, le voci provenienti dall'Inghilterra vedrebbero Cellino molto vicino all'accordo. Il presidente del Cagliari, infatti, non ha mai fatto mistero di non aver abbandonato del tutto l'ambizione di entrare nel mondo del calcio britannico. Il Crystal Palace è finito di recente in amministrazione controllata e i suoi proprietari provvisori stanno cercando di vendere la società.
Altre indiscrezioni, invece, vorrebbero il presidente rossoblù vicino all'acquisizione del Queen's Park Rangers, altra squadra di Londra sino a poche settimane fa presieduta da Flavio Briatore, che ha lasciato pur mantenendo una piccola quota azionaria.
Unione Sarda - Allegri ora va al massimo
La domanda più insidiosa gliela ha fatta Luciana, sette anni, scolara della Sacra Famiglia di Cagliari che, avendo vinto il concorso “Giornalista per un giorno”, ha avuto il diritto di assistere alla conferenza stampa di Massimiliano Allegri: «Sino a quando resterai allenatore del Cagliari»? Taccuini spianati, viva curiosità, persino un attimo di suspance per una domanda tutt'altro che ingenua. «Sino a quando il presidente non mi caccia via. Spero più a lungo possibile, ma non dipende da me».
Una risata generale conclude l'analisi del martedì, che ha fatto giustizia del solito giochino: qual è adesso l'obiettivo del Cagliari? Il quarto posto è ancora raggiungibile? E l'Europa League? «L'obiettivo è fare sempre il massimo».
Semplice, chiaro, diretto. E il Cagliari - nell'analisi del suo tecnico - è attrezzato per lanciare la sfida dei prossimi due mesi di campionato: «Migliorare tecnicamente, nel gioco, nella concentrazione, cercando di vincere più partite possibile». È un Allegri deciso a sottolineare la crescita della sua squadra, che ha spedito in Nazionale Marchetti e Cossu (il primo sicuro partecipante alla spedizione mondiale in Sudafrica, il secondo probabilissimo) e che ha messo in archivio la pratica salvezza con un anticipo di undici giornate. E a scalfire il buonumore di Allegri non bastano i primi quarantacinque minuti di sofferenza patiti con il Catania. «Era già tutto previsto», dice, rievocando il Cocciante prima maniera. «Il Catania ha buona qualità, soprattutto nei giocatori d'attacco, ed è in forma».
La musica è cambiata con l'ingresso di Cossu, che ha risvegliato il Cagliari sino al 2-2 raggiunto in inferiorità numerica. «La nostra è una squadra che ottiene risultati solo se gioca al calcio. Non siamo fisici né bravi a buttare il pallone in avanti e sperare in qualche cosa». È una dolce condanna, per il Cagliari, giocare bene sempre e comunque, rispecchiando il carattere del suo allenatore, propositivo, ottimista, amante del bel calcio.
«La cosa più bella del Cagliari», argomenta Massimiliano, «è lo spirito. Non ci abbattiamo per i guai, lo prova il fatto che domenica, in inferiorità numerica, abbiamo ugualmente cercato di vincere. L'emergenza sta per finire, stiamo recuperando giocatori importanti, come Lopez, e lo stesso Dessena, che domenica si presenterà con una settimana in più di lavoro sulle gambe. Abbiamo una diversa consapevolezza e la svolta è arrivata con il Napoli quando, dopo aver sofferto la supremazia avversaria e subito due gol, abbiamo pareggiato e sfiorato la clamorosa vittoria. Da quel momento, abbiamo creduto ancor di più nelle nostre capacità».
L'importante è non farsi sviare da obiettivi troppo ambiziosi - come il quarto posto, per esempio - e avere energie fisiche e mentali nel gran finale che si avvicina. «Il campionato è aperto», ragiona Allegri, allargando la visuale. «Il Milan ha grandi doti tecniche e sta piuttosto bene. Con il caldo, quando i ritmi si abbasseranno, sarà ancor più pericoloso. Scudetto ancora da assegnare». Quarto posto? «Pure. Juventus favorita ma solo sulla carta, il Palermo ha grandi giocatori, come Pastore, destinato a diventare uno dei più forti al mondo, ed è guidato da un ottimo allenatore come Delio Rossi». La coda? Allegri sorride, per il piacere di poterla guardare con il cannocchiale: «Le ultime tre sono attardate, la Lazio ha doti tecniche superiori ma, quando sei nel calderone e non sei abituato a starci, le differenze si azzerano». Bello constatarlo dall'alto di trentanove punti.
Unione Sarda - "Espulsione giusta? Se lo dice Collina..."
Sul filo dell'ironia il commento di Allegri alla dichiarazione del designatore arbitrale, Pierluigi Collina, che ha difeso Pierpaoli nella vicenda della seconda ammonizione (e conseguente espulsione) a Canini per ostruzione sul portiere del Catania, Andujar. «Ha detto che era giusta? Se non è ferrato lui in materia...». Battuta lieve, in sintonia con la linea adottata dal Cagliari: non brontolare con gli arbitri. E neanche con il designatore.
juninho85
10-03-2010, 11:23
Acquafresca: "Se segno non esulto"
Domenica avversario dei rossoblù sarà Robert Acquafresca, che a Cagliari ha disputato due stagione realizzando 24 gol in 68 partite, rivelandosi così uno degli attaccanti italiani di maggior prospettiva. "Se segno non esulto ma urlerò dentro" ha dichiarato il nuovo bomber genoano, rispondendo alle domande dei bambini della scuola elementare Teramo Piaggio di Zoagli nell'ambito del Progetto Scuola, promosso dall'Associazione Club Genoani.
"Di Cagliari porto un gran bel ricordo - ha detto -. Ho ricevuto tanto e credo di aver dato anche tanto. È la prima volta che lo affronto da ex e non nascondo di essere un po' emozionato, anche se spero di vincere per il bene del Genoa".
Acquafresca, dopo le due reti realizzate all'Udinese, si è fermato per un problema muscolare ma è pronto al rientro: "Mi sono allenato seguendo un programma di recupero ed ora sto abbastanza bene, deciderà Gasperini se farmi giocare".
E' morto Cenzo Soro
Lo sport sardo, soprattutto il calcio, è in lutto. Oggi, all'età di 97 anni è morto il "Ragionier" Cenzo Soro, ex allenatore del Cagliari negli anni Cinquanta, prima ancora portiere della Juventus quand'era ancora un calciatore. Per anni è stato un punto di riferimento per tutti i giovani cagliaritani che si affacciavano al calcio, grazie al suo ruolo direttivo all'interno della Scuola Calcio "Gigi Riva", ma ancor più ha dato allo sport isolano: presidente della Federazione Regionale di Basket e di quella di Atletica, è stato insignito di molteplici riconoscimenti e premi, tra cui brilla la Laurea honoris causa per "Meriti sportivi", alla cui consegna Soro si schermì umilmente, dicendo "Non so se la merito".
Alla famiglia Soro vanno le condoglianze di tutta la redazione di Tuttocagliari.net.
juninho85
10-03-2010, 22:23
Allegri medita sul Cagliari anti-Genoa Si è appena conclusa la doppia seduta di allenamento del mercoledì per il Cagliari che, dopo un punto raccolto nelle ultime tre partite, prepara con dovizia di dettagli la trasferta di Genova, appuntamento cruciale per lo snodo futuro delle ambizioni rossoblù sventolate nel post Catania dal presidente Cellino.
"In casa dà grande intensità al suo gioco, sviluppa belle geometrie, ha diversi elementi in grado di risolvere la partita in qualunque momento, ed è sostenuto da un grande tifo. Dovremo rispondere con uguale intensità, e giocare novanta minuti al limite della perfezione", così si è espresso nella conferenza di ieri sera Allegri sui prossimi avversari. Lecito dunque aspettarsi un Cagliari gagliardo, con la voglia di scendere in campo e giocare a viso aperto la sfida che mette di fronte due modi di intendere il calcio per certi versi simili, per altri diversi, ma egualmente spettacolari quali quello di Gasperini e quello di Allegri, due tecnici attualmente considerati tra i migliori nel campionato italiano. Sarà dunque una sfida tra panchine, oltre che tra i giocatori che scenderanno in campo. Una sfida tra due allievi di Galeone, il quale non ha mai nascosto di avere però nel tecnico livornese il suo figliol prodigo e allievo prediletto.
Anche per questo Allegri sta pensando già a come affrontare il Genoa. Tirando le somme, tra squalifiche e infortuni, i margini di scelta non sono poi molto ampi, e si concentrano per lo più in avanti. Così, davanti a Marchetti, la difesa dovrebbe essere composta da Marzoratti e Agostini sugli esterni e dal rientrante Lopez e da Astori al centro. A centrocampo, out Lazzari, Biondini tornerà a fare la mezz'ala sinistra, Conti sarà il play basso e Dessena riprenderà il suo posto da mezz'ala destra, non ricoperto da tempo immemore, causa prima lo spostamento sforzato nella posizione di terzino, poi l'infortunio. La vera scelta sarà dunque quella che Allegri farà in riguardo al settore avanzato. Una scelta tecnica rilevante sopratutto per la lettura che il tecnico vorrà dare alla gara. Con Cossu fantasista intoccabile, dovrebbero scendere in campo Matri e Jeda. Di fronte alla difesa a tre del Genoa, Allegri vorrebbe presentare un attacco mobile, in grado di non concedere punti di riferimento all'avversario e garantire la giusta intensità di gioco alla squadra. La possibilità di utilizzare Matri defilato sulla sinistra per aprire il terzetto difensivo genoano gioca a favore del bomber rossoblù, così come la mobilità di Jeda lo fa preferire a Nenè, anche in considerazione della presenza in campo di Dessena, abile negli inserimenti e nell'attacco degli spazi che proprio il numero 27, con il suo modo di giocare, potrebbe aprirgli. Imprescindibili, al fine di optare per questa soluzione, le garanzie fisiche proprio di Jeda, parso non in gran spolvero nelle ultime uscite.
Insomma, mancano ancora diversi giorni alla trasferta di Marassi, ma già si delinea il Cagliari che dovrà dimostrare a se stesso e ai suoi tifosi se davvero si può sognare o se sia meglio non creare false illusioni. Il collaudo di domani contro l'Asseminese, che vedrà con ogni probabilità un Cagliari schierato a carte mischiate, servirà sopratutto per testare la condizione fisica e mentale dei giocatori. Osservato speciale, manco a dirlo, sarà Jeda. Che, contro il Genoa, potrebbe davvero fare la differenza.
Gigi Riva contro il nuovo stadio
Gigi Riva, dopo le scottanti dichiarazioni di alcuni mesi fa, che avevano fatto scoppiare una guerra interna con il presidente del Cagliari Massimo Cellino, critica nuovamente l'intenzione del numero uno di viale La Playa di voler costruire un nuovo stadio sulle macerie di quello in cui attualmente la squadra rossoblù raccoglie gioie e dolori. "Non riesco a capire il perchè della demolizione del Sant'Elia, uno stadio fra i più giovani, se non il più giovane, di tutta la serie A", le parole rilasciate dal team manager della nazionale italiana. "La società - prosegue Riva- può farsi il suo stadio da un'altra parte, sempre a Cagliari, e soddisfare le esigenze del signor Cellino. Mi sembra davvero sbagliata l'idea di demolire uno stadio nuovo che, dopo la ristrutturazione del 1990, ha solo 19 anni di vita".
Cagliari, ok il test per Ariaudo
Secondo quanto riportato dal report comparso sul sito ufficiale del Cagliari, i test medici effettuati sul giovane difensore centrale Lorenzo Ariaudo non hanno riportato la presenza di lesioni (solo un affaticamento muscolare all'estensore della gamba destra per lui), e il giocatore ha potuto partecipare alla seduta di allenamento, svolgendo lavoro differenziato insieme a Pisano, Brkljaca e Agazzi. La squadra domani disputerà un amichevole contro l'Asseminese, in prepazione alla trasferta nella Genova rossoblù in programma domenica pomeriggio.
juninho85
11-03-2010, 07:43
Alla nuova Fiorentina serve una ventata di Allegri a
DA QUELLA d'oro a quella viola? Perché sempre di panchine si tratta, anche se con una profonda differenza. Massimiliano Allegri la prima se l'è guadagnata grazie al voto dei colleghi per le imprese dell'annata che è stata, la seconda potrebbe conquistarla proprio per merito dei bei risultati e del bel gioco di queste stagioni. Ipotesi e rumors, chiaro, ma l'eventuale lotteria per la successione di Prandelli sulle rive dell'Arno, ruota forte intorno ad «Acciuga».
GIÀ, perché quando Allegri giocava nella sua Livorno, il povero Rossano Giampaglia lo chiamava così. Smilzo, sottile e sgusciante. Acciuga, appunto. Uno che nella carriera da calciatore prima e da allenatore poi, ha toccato tanti posti e porti. «Chi non l'ha masticato, non può capire quel senso di libertà che ti regala vivere in un posto di mare. Ti alzi e non vedi la linea dell'orizzonte. Impagabile» ha sottolineato. E poi la gavetta. Quella vera, fatta di campi impolverati e tante pedate, di tanti signor nessuno allenati prima di salire le scale mobili del calcio a velocità vertiginosa ma passo dopo passo. Da calciatore tante geometrie in mezzo al campo e qualche promozione sparsa per l'Italia nel palmares, da allenatore inizia dall'Aglianese per poi passare alla Spal, al Grosseto dove viene esonerato ed al Sassuolo. Con i neroverdi vince a sorpresa la C1, con lei anche una Supercoppa di Lega di categoria e la panchina d'oro come miglior tecnico di C.
CELLINO non esita un attimo a scommettere su Allegri e, sorpresa delle sorprese, lo conferma anche dopo cinque sconfitte consecutive. Poi la grande stagione passata, il Cagliari champagne dell'annata in corso. Matri che segna e sorprende, Cossu che si guadagna la Nazionale, Nenè e Biondini che diventano uomini copertina per prolificità il primo e per grinta il secondo. Da qui le numerose voci sul suo futuro, con una in particolare da sottolineare. «Il nostro rapporto è di stima - Cellino dixit - prescinde dal contratto. Quindi se mi chiede di andare via...». Se chiamano i viola, soprattutto, potrebbe farlo davvero. Anche se a Firenze il mare non c'è, ma è molto vicino.
Cellino vuole acquistare il Portsmouth
Massimo Cellino non pare aver rinunciato all'idea di acquistare un club inglese, e, fallito l'assalto al West Ham, starebbe pensando, secondo La Gazzetta dello sport, al Portsmouth, club ultimo in classifica e dal 26 febbraio in amministrazione controllata. Al momento da Miami non ci sarebbe nessuna conferma, ma la visita nella città inglese di due emissari rossoblu farebbe pensare ad un'operazione possibile.
juninho85
12-03-2010, 10:45
L'Unione Sarda - Allegri pronto a ridisegnare il Cagliari
Il Cagliari anti Genoa è pronto. Dodici reti (a zero) e ottime sensazioni, nonostante qualche assenza di peso per Allegri, che ieri ha osservato i suoi uomini nel test infrasettimanale disputato contro l'Asseminese, squadra che disputa il torneo di Promozione. In grande evidenza il centrocampista belga Nainggolan, autore di quattro reti. Il giocatore arrivato nel mercato di riparazione proprio domenica avrà la possibilità di essere convocato per la sfida di Marassi, dopo aver scontato la squalifica rimediata in seguito all'espulsione di Verona. Considerate le squalifiche di Canini e Lazzari, e gli infortuni, il test ha permesso di capire quali saranno alcuni dei protagonisti della partita contro la squadra di Gasperini. Out Lopez, per un affaticamento muscolare alla coscia destra (da valutare le sue condizioni); Ariaudo, per un affaticamento muscolare all'estensore della gamba destra; Nenè, a riposo per un'indisposizione; Parola, vittima di un'elongazione all'adduttore della coscia sinistra (sicura la sua assenza a Genova). Non ha giocato nemmeno Marchetti, che comunque si è allenato regolarmente. Sempre fuori anche Brkljaca, Pisano e Agazzi, che ne avranno per diverso tempo.
Primo tempo con Lupatelli tra i pali, Dessena, Marzoratti, Astori, e Agostini, in difesa, Conti, Barone, Nainggolan a centrocampo, con Cossu a ridosso delle due punte Matri e Larrivey. Il primo gol al 14': Matri, dopo un batti e ribatti supera Serventi. Il raddoppio dopo la mezzora: decisivo il destro di Nainggolan dalla distanza. Al 34' cross di Nainggolan e colpo di testa vincente di Larrivey. Un minuto e Cossu fa il 4-0. Al 40' segna ancora Larrivey, che di sinistro supera il portiere con l'aiuto del palo.
Nella ripresa Allegri mischia le carte e manda in campo diversi giovani: Vigorito in porta, Carta, Canini, Di Laura, e Sedda in difesa, Biondini, Barone, e Lazzari tra le linee, e Nainggolan in supporto a Jeda e Ragatzu. Segnano ancora Nainggolan, due volte, dalla distanza, poi al 18' è la volta di Jeda. Ancora Nainggolan, poi altre due reti di Jeda, quindi, poco prima della mezzora, Lazzari, per il 12-0 finale. Oggi allenamento pomeridiano, domani la rifinitura mattutina prima della partenza per Genova.
Per l'Asseminese hanno giocato, nel primo tempo Serventi, Montisci, Cherchi, Brundu, Carboni, Pani, Serra, Podda, Floris, Pinna, Tocco. Nel secondo tempo Esposito, Melis, Mostallino, Mancuso, Meloni, Mandas, Frau, Pianu, Putzolu, Pinna, Tocco.
La Nuova Sardegna - Barone a Mandas: facciamo rotta sull'Europa
Un campione del mondo tra gli studenti di Mandas. Bagno di folla per Simone Barone, ospite ieri dei ragazzi dell'istituto Comprensivo in occasione dell'iniziativa "Lo stadio dei bambini". Secondo il centrocampista, il Cagliari ha ancora diverse chance da giocare in chiave qualificazione europea: «Dobbiamo essere positivi. Mancano ancora undici giornate alla fine, alla trentottesima vedremo come siamo messi».
Domenica trasferta difficile a Marassi contro il Genoa: «Grande squadra, stadio bellissimo, ma noi andremo lì per fare la nostra partita».
Davanti, la squadra di Allegri si ritroverà probabilmente due grandi ex, Acquafresca e Suazo: «Sono giocatori in grado di fare la differenza, possono segnare tutti e due: l'importante, però, è che il Cagliari faccia sempre un gol in più degli avversari».
Infine un bilancio della sua stagione: «Quando sono stato chiamato ho risposto sempre bene. Certo», conclude Barone, « sono inserito in un gruppo eccezionale, dove c'è una concorrenza leale. Mi piacerebbe giocare di più, ma in campo si va in undici»
La Nuova Sardegna - Difesa da inventare per Allegri
Infermeria affollata in casa rossoblù. Ieri, il Cagliari di Allegri ha chiuso 12-0 il test con l’Asseminese. E il tecnico, ancora una volta, ha dovuto fare i conti con le indicazioni dei sanitari. Infatti, si sono allenati in disparte Lopez (affaticamento muscolare alla coscia destra, condizioni da valutare), Ariaudo (affaticamento muscolare), Nenè (indisposizione) e Parola (elongazione dell’adduttore, fuori causa per il Genoa). Inoltre, si è allenato con il preparatore Landucci, Federico Marchetti. Se si aggiunge che a Genova saranno assenti anche Lazzari e Canini (squalificati) il quadro è completo.
L’amichevole ha messo spalle al muro Allegri. Al di là delle consuete rotazioni, ad esempio Nainggolan (poker di gol per l’under 21 belga) ha giocato i due tempi, il dubbio legato alla presenza di Ariaudo apre le porte a Dessena, Con Barone, che ieri mattina è stato ospite dei ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Mandas («Stiamo bene e siamo positivi. Andiamo a Genova per fare la nostra partita», ha detto, che si candida a sostituire Lazzari. Se invece Ariaudo dovesse riprendersi, Allegri può scegliere tra Dessena e Barone per la corsia destra, Biondini andrebbe a sinistra.
Ancora una volta la coperta rossoblù è corta. Quasi una costante stagionale. E sempre alla vigilia di gare che valgono più dei tre punti. Infatti, l’esito del match con il Genoa, appaiato al Cagliari a quota 39, può aprire o smorzare ipotesi e scenari continentali. Insomma, ci sarà da stringere i denti anche contro gli ex Suazo e Acquafresca.
Cagliari (pt): Lupatelli, Dessena, Marzoratti, Astori, Agostini, Barone, Conti, Nainggolan, Cossu, Matri, Larrivey.
Cagliari (st): Vigorito, Carta, Canini, Di Laura, Sedda, Biondini, Barone, Lazzari, Nainggolan, Jeda, Ragatzu.
Asseminese (pt): Serventi, Montisci, Cherchi, Brundu, Carboni, Pani, Serra, Podda, Floris, Pinna, Tocco.
Asseminese (st): Esposito, Melis, Mostallino, Mancuso, Meloni, Mandas, Frau, Pianu, Putzolu, Pinna, Tocco.
Reti: 14’ Matri, 33’ Nainggolan, 34’ Larrivey, 35’ Cossu, 40’ Larrivey, 51’ e 55’ Nainggolan, 63’ Jeda, 67’ Nainggolan, 69’ e 71’ Jeda, 73’ Lazzari.
La Nuova Sardegna - «Grazie Cagliari, ma vinciamo noi»
In due con il Cagliari (Coppa Italia esclusa) hanno realizzato 118 gol. David Suazo (94) e Robert Acquafreca (24) in Sardegna hanno lasciato un bellissimo ricordo. Ma domenica, con la casacca rossoblù del Genoa, saranno gli avversari più pericolosi per i sardi.
L’honduregno sarà in campo dal primo minuto, Acquafresca, se recupera, partirà dalla panchina non avendo ancora smaltito il problema muscolare che lo sta facendo soffrire. «E’ una partita che non voglio perdermi - dice l’attaccante nato a Torino -. La squadra di Allegri ha entusiasmo e gioca all’attacco, come solitamente facciamo noi. Noi giochiamo in casa e dobbiamo prendere i tre punti. Sono fondamentali se vogliamo continuare a sognare un posto in Europa».
Suazo a Cagliari è stato protagonista di stagioni importanti. E’ maturato, si è sposato e non perde occasione per tornarci. «Sarà una gara speciale - spiega il bomber - e non c’è dubbio che almeno inizialmente un po’ di emozione la proverò. Ma sono un professionista e ora gioco col Genoa, quindi mi impegnerò al massimo per aiutare la mia squadra a vincere questa sfida».
Se Acquafresca non avesse avuto problemi fisici, non è da escludere che Gasperini li avrebbe mandati in campo insieme, con Sculli spostato sulla sinistra. «La decisione finale sul mio impiego - aggiunge Robert - spetta ai medici e al mister. Io spero di stare bene e di poter dare il mio contributo. L’ho già detto nei giorni scorsi, se segno non esulto, ma urlerò dentro. Non sarà facile avere regione del Cagliari. Conosco bene sia i giocatori che il mister, non verranno qui a fare le barricate, se la giocheranno e proveranno a vincere. Dovremo stare attenti a non concedere spazi».
Mentre Suazo si è limitato a una dichiarazione flash, Acquafresca è stato più loquace. «Di Cagliari ho un ricordo meraviglioso. Dalla società e dai tifosi ho ricevuto tanto, ma credo di avere dato tanto. E’ la prima volta che gioco contro la mia ex squadra, non posso nascondere che sento un po’ di emozione. Credo sia normale, anche se una volta in campo i sentimenti passeranno in secondo piano, conterà solo il Genoa e spero di vincere».
Il Cagliari, un punto in tre partite, ha ormai archiviato il discorso salvezza. Non ha ancora raggiunto quota 40 punti, traguardo minimo indicato da Massimiliano Allegri, ma è sulla buona strada. Per cullare il sogno Europa League, deve fare punti a Marassi. «Per questo ho detto che proveranno a vincere - sottolinea Acquafresca -. Noi dovremo essere aggressivi, determinati e pressare sin dall’inizio. Guai se lasci il tempo di ragionare a giocatori come Cossu e Matri, sanno come colpire».
Proprio con Matri, Acquafresca ha formato una coppia importante. «Alessandro sta dimostrando quanto vale e non mi meraviglierei se avesse richieste da squadre importanti. Con lui mi sono sempre trovato bene, ci capivamo al volo ed eravamo complementari. Domenica lo saluterò con piacere».
Robert deve molto anche ad Andrea Cossu. Gli assist del fantasista hanno contribuito a farlo diventare un goleador importante. «Non potete immaginare il piacere che mi ha fatto quando Andrea è stato convocato in nazionale - afferma -. Una chiamata che si è meritato per quando ha dimostrato sul campo e non a parole, in questi anni. E’ un giocatore dai numeri eccezionali. Non so se andrà al Mondiale, ma credo che Lippi in questi mesi lo seguirà con attenzione. Se continuerà a giocare su questi livelli, sono convinto che nella lista dei 23 ci sarà anche lui».
La sfida tra Genoa e Cagliari sarà un’amarcord. Suazo e Acquafresca (quest’ultimo è a rischio) rappresentano un pezzo di storia (recente) rossoblù. Due giocatori che hanno contribuito a portare in alto il club. Ai rossoblù il compito (non facile) di rendere amara la domenica dei due ex.
Allegri, è lui l' "Allenatore dei sogni"
Massimiliano Allegri è l'allenatore dei sogni. Non si tratta di un'affermazione, ma di un premio, l'ennesimo, che il tecnico del Cagliari riceverà prima dell'inizio della gara che domenica la sua squadra giocherà contro il Genoa. Il riconoscimento è stato assegnato dai ragazzi che stanno disputando la 39ima edizione del torneo internazionale giovanile "Città di Arco – Beppe Viola". Il concorso, promosso dall’Aiac Regionale del Trentino Alto Adige, è giunto alla sua diciannovesima edizione, e ha visto in passato trionfare i migliori allenatori del palcoscenico italiano, da Trapattoni fino a giungere all'ultimo premiato, Giampiero Gasperini, la scorsa stagione. A votare, come detto, i giovani calciatori, appartenenti alla categoria Allievi, chiamati a esprimere il proprio giudizio attraverso una scheda.
Allegri verrà premiato domenica al "Ferraris" insieme al suo predecessore Gasperini. I voti dei giovani calciatori hanno decretato un vero e proprio plebiscito: il tecnico rossoblù ha infatti raccolto ben 172 preferenze, precedendo Walter Mazzarri, con 79 voti, e Mimmo Di Carlo, 48 preferenze per lui.
Sarebbe ora di tornare a vincere. Magari anche con un bel gol irregolare alla faccia di gasperini. Almeno avrebbe, per una volta, ragione a lamentarsi
3 a 0 secco per il Genoa, la festa è finita.
juninho85
12-03-2010, 15:49
se si gioca come nelle ultime 3 settimane ci aprono in 2
[ot] Intanto il Catania mi ha fatto un bel regalo battendo l'odiosissima inter,e ha confermato quello che pensavo, veramente una bella squadra, stasera ha dominato e ha dato spettacolo, un grandissimo Martinez.
juninho85
12-03-2010, 23:42
pure con noi meritavano di farcene MINIMO 3
3 a 0 secco per il Genoa, la festa è finita.
Sempre con la squadra, ma se giochiamo come nelle ultime partite mi tocca quotare.
pure con noi meritavano di farcene MINIMO 3
La differenza tra chi ha fame e chi muove il culo solo quando c'è Dilivio o chi ne fà le veci.
juninho85
13-03-2010, 11:22
La Nuova Sardegna - Difesa da inventare, Barone dall'inizio
Nell’anno della Panchina d’oro arriva anche il premio “Allenatore dei sogni”. Ma è difficile pensare che Allegri possa rincuorarsi nel ricevere anche la stima dei calciatori in erba. L’allenatore del Cagliari domenica riceve il premio a Marassi assieme a Gasperini. Ma a 48 ore dalla trasferta, i dubbi non mancano. In difesa, soprattutto. E a cascata, anche a centrocampo, c’è da fare una riflessione. Infine, l’attacco. Mentre nell’ultimo periodo c’è stata abbondanza da ieri il reparto si è assottigliato. La sfida ai pariclassifica parte col fiato corto.
Il riconoscimento al tecnico. Allegri fa spazio tra le coppe in salotto: ieri è stato votato “Allenatore dei sogni” dai babies calciatori che hanno partecipato al torneo internazionale “Beppe Viola”. La manifestazione, tenutasi a Città di Arco, riservata alla categoria Allievi, ha premiato il livornese. Adesso, c’è da stare concentrati su un filotto che si annuncia durissimo. Allegri lo sa. E non molla la presa. La partita è stata preparata nei dettagli. Chi gioca sa cosa fare e lo “spogliatoio” ha sempre risposto presente.
Coperta corta. Per affrontare il Genoa degli ex Suazo e Acquafresca (Bobogol sta recuperando da un infortunio: più sì che no la sua presenza) Allegri fa i conti con i medici. Oltre agli squalificati Lazzari e Canini, tra fastidi muscolari e gastroenterite, sono a rischio forfait anche Ariaudo, Lopez e Nenè. Di certo, non partono Parola, Pisano, Brkljaca e Agazzi. Dietro, con Ariaudo in dubbio, matura l’ipotesi che prevede Marzoratti al centro con Astori e Agostini a sinistra. A destra, Dessena, già arretrato in passato da Allegri, potrebbe fare il terzino. In questo caso, con Biondini che va a sinistra per sostituire Lazzari, c’è da coprire la fascia destra. I candidati? Barone e Nainggolan.
Certezza Barone, furia Nainggolann. Il campione del mondo in carica che se la gioca con il ragazzino che viene dalla B. Alla vigilia di Genoa-Cagliari, l’ennesima emergenza corre anche su questo filo. Simone Barone, in carriera anche la coppa sollevata nel cielo di Berlino con il gruppo azzurro di Marcello Lippi, in Liguria corre per partire dal via. Ma non vanno trascurate neppure le chance di Raja Nainggolan. L’under 21 belga, precipitoso negli 8’ giocati a Verona con il Chievo: doppio giallo e via, con il Cagliari in superiorità numerica annullata, si ripropone con i fatti. Imparata la lezione, il mediano si è mosso senza pause nell’amichevole di giovedì. I quattro gol (due pregevoli) dei 12 rifilati all’Asseminese sono una sorta di messaggio chiaro al tecnico. Giunto a gennaio dal Piacenza, Nainggolan può giocare su entrambe le fasce. E pone la sua candidatura.
Testa a testa brasiliano. Ma occhio all’Argentina. Jeda non è in un felice periodo di forma e ha spianato la strada a Nené. Quest’ultimo non sta bene. Ed ecco che tra i due, potrebbe approfittarne Larrivey.
Cossu papà. Andrea ieri è diventato padre. La moglie Carlotta ha partorito una bimba che è stata chiamata Rebecca. A lui e alla sua famiglia gli auguri della redazione sportiva della Nuova Sardegna.
Unione Sarda - Lo strano caso di bomber Bobby
Non sono due ex qualsiasi. La storia si ripete e regala incontri particolari: uno andrà in scena domani pomeriggio a Marassi. Protagonisti la squadra del Cagliari, Suazo e Acquafresca. Il sudamericano farà reparto in avanti con Sculli e Palacio, mentre l'attaccante torinese dovrà accontentarsi di andare in tribuna a causa di un infortunio. Da una parte la squadra di Allegri reduce da un periodo non esaltante (un punto nelle ultime tre partite), dall'altra un pezzo di storia rossoblù, sponda cagliaritana, naturalmente.
In due hanno segnato più di cento gol con quella maglia, passato che non si dimentica e che ritorna prepotentemente, Acquafresca, al di là del problema muscolare che lo attanaglia, si emoziona quando vede i suoi vecchi compagni: «Non sto bene», esordisce, «ed è un peccato, perché ci tenevo da matti a giocare questa partita. Se fossi sceso in campo, comunque, davanti ad un mio ipotetico gol, non avrei esultato».
Caso strano, Acquafresca era infortunato anche quando indossava la maglia dell'Atalanta e non aveva partecipato alla trasferta del Sant'Elia. Grande rispetto per il Cagliari di Allegri: «Ha entusiasmo e gioca all'attacco, come solitamente facciamo noi. Di sicuro non verrà qui a fare le barricate». Robert non dimentica i bei momenti vissuti in Sardegna: «Ho un ricordo fantastico. Società, tifosi, compagni. Ho ricevuto tanto ma ho anche dato. Sarebbe stata la prima volta da avversario, un po' di emozione ci sarebbe stata». Pochi minuti e Acquafresca ricorda di essere un professionista: «Ma noi giochiamo in casa e dobbiamo prendere i tre punti. Sono fondamentali se vogliamo continuare a sognare un posto in Europa. Certo, non sarà facile e noi dovremo essere aggressivi e determinati. Giocatori come Cossu e Matri, possono far male». Cossu e Matri, compagni di tante battaglie, adesso avversari: «Stanno vivendo una grande stagione», ammette Acquafresca. «Andrea vive un momento esaltante. La sua convocazione in Nazionale mi ha riempito di gioia». Dall'assente di lusso a quello che era il re, "The King", dell'attacco del Cagliari, David Suazo, ancora profondamente legato alla Sardegna: «Sarà una gara molto speciale», confessa, «sì, mi emozionerò. Ma adesso gioco con il Genoa, quindi mi impegnerò al massimo per aiutare la mia squadra a vincere questa sfida».
Oltre ad Acquafresca, sarà indisponibile anche Jankovic per un problema al menisco, mentre Juric potrebbe tornare in campo e Kharja in panchina. Anche Palladino sta bene, ma dovrebbe cominciare tra le riserve. Sempre out il difensore Dainelli.
Unione Sarda - La difesa a pezzi
Giovedì sera, il viso di Allegri si era aperto in un sorriso convinto: Ariaudo, infatti, aveva recuperato bene dall'affaticamento muscolare accusato dopo gli impegni con l'Under 21, e oggi si sarebbe allenato a pieno ritmo. Una presenza importante, in vista della trasferta sul campo del Genoa, per sopperire all'assenza cronica di Pisano, a quella per squalifica di Canini e a quella probabile di Lopez, vittima di un problema muscolare che rischia di farne slittare il rientro dopo l'operazione al menisco. Di buon mattino, invece, una telefonata del dottor Marco Scorcu, responsabile del settore medico del Cagliari, ha rovinato il risveglio dell'allenatore rossoblù: Ariaudo, nella notte tra giovedì e venerdì, è stato colpito da un violento attacco di gastroenterite. Il dottor Scorcu lo ha assistito dall'una alle cinque del mattino, prestandogli tutte le cure del caso. Quando stava per albeggiare, Ariaudo è riuscito finalmente a prendere sonno.
Naturalmente, il giovane difensore ieri non si è allenato con il gruppo e si è limitato a un po' di corsetta. La speranza è che l'attacco non abbia lasciato strascichi. Del resto anche Canini, messo ko da un problema identico la mattina della gara di Verona contro il Chievo, si era ristabilito nel giro di una giornata. Se oggi Ariaudo fosse in grado di allenarsi, sarebbe inserito nella lista dei convocati. Impossibile dire, al momento, se sarà in grado di giocare al fianco di Astori (unico centrale efficiente) per contrastare il velocissimo ex David Suazo.
In caso di forfait, ci sarebbe l'arretramento di Dessena nel ruolo di terzino destro, con Marzoratti centrale al fianco di Astori e con l'inossidabile Agostini (sempre presente in tutte le gare di campionato, dal primo all'ultimo minuto) nella consueta posizione di terzino sinistro. Questo comporterebbe un rimescolamento delle carte anche in mezzo al campo, con l'inserimento di Barone nel ruolo di mezzala destra e lo spostamento di Biondini a sinistra, per coprire l'assenza dello squalificato Lazzari. Solo per l'attacco Allegri può godere di ampia libertà di scelta, avendo a disposizione, oltre a Cossu, Matri, Nenè, Larrivey, Jeda e Ragatzu.
In queste condizioni, la trasferta di Genova, di per sé complicata, diventa ancor più insidiosa. Infatti, Dessena e Marzoratti dovranno giocare fuori ruolo, in panchina non ci sarà un difensore di riserva (a meno che Lopez non compia un recupero-lampo, ma in che condizioni sarà il capitano dopo un'assenza di due mesi e mezzo?) e, visti gli infortuni di Brkljaca e di Parola, il tecnico avrà un solo centrocampista di riserva, Nainggolan, di nuovo a disposizione dopo la squalifica.
Lo stop di Ariaudo è solo l'ultimo di una serie di guai che ha falcidiato il reparto difensivo. L'elenco è sterminato. A turno (e spesso anche contemporaneamente) sono finito ko tutti i portieri: Vigorito, Marchetti, Lupatelli e Agazzi. Poi è toccata ai terzini destri di ruolo, Pisano e Marzoratti (due volte), e anche a quelli di emergenza, Canini e Dessena. Infortunio di lunga durata anche per Brkljaca, che domani sarebbe tornato utile almeno per la panchina.
Questa la situazione dopo l'allenamento di ieri pomeriggio. Stamattina la rifinitura, con la speranza che Ariaudo si ristabilisca e che, contro il Genoa, riesca perlomeno ad andare in panchina. Contro il quarto attacco del campionato (il primo in casa), ci sarebbe un gran bisogno di difensori efficienti. Ad allietare il grigio pomeriggio (in tutti i sensi) di ieri, la nascita di Rebecca, primogenita di Andrea Cossu e di Carlotta. Meglio di una convocazione in Nazionale.
La Nuova Sardegna - «Ecco come si batte il Genoa»
Del Cagliari, squadra con la quale ha giocato per dodici anni, vincendo lo storico scudetto nel 1970, Comunardo Niccolai è rimasto un grande tifoso. L’ex difensore, che in tanti ricordano per l’involontaria propensione agli autogol, oggi fa l’osservatore per l’Under 21. E’ uno dei principali collaboratori del tecnico Pierluigi Casiraghi. Domani non sarà a Marassi per la sfida col Genoa, squadra che negli ultimi mesi ha seguito più volte. Era allo stadio anche due settimane fa quando la formazione di Gasperini è stata battuta per 4-3 dal Bologna.
«Non sarà una partita facile - dice subito -. Il Genoa in casa gioca in modo aggressivo e può contare sulla spinta di una tifoseria eccezionale. Sarà fondamentale contenerli nella fase iniziale, perchè se prendi gol nei primi minuti, si gasano e possono travolgerti. Il Cagliari dovrà essere bravo a sfruttare gli spazi che si apriranno, perchè il difetto della squadra di Gasperini è quello di sbilanciarsi un po’ troppo».
La sfida di Genova è uno spareggio per l’Europa League. Le due squadre hanno gli stessi punti (39) in classifica e giocano un calcio piacevole. «Gli ultimi risultati negativi - aggiunge Niccolai - non cancellano le cose buone fatte dai sardi in questo campionato. Sinceramente non mi aspettavo di vedere il Cagliari così in alto. Aver conquistato la salvezza con tre mesi di anticipo è già un grande traguardo».
Ma i rossoblù possono coltivare il sogno europeo? «Ci devono credere - risponde alzando il tono della voce -. A parte quattro o cinque squadre, le altre non mi sembrano superiori al Cagliari. Da adesso in poi ogni partita sarà decisiva».
Niccolai è innamorato di Andrea Cossu. «E’ un giocatore che ha numeri eccezionali. E la convocazione in nazionale è stata meritatissima. Non so se Lippi lo porterà al Mondiale, però il suo modo di giocare e l’umiltà che lo contraddistingue, sono qualità che piacciono molto al commissario tecnico. Se continua a sfornare prestazioni come negli ultimi mesi, la convocazione sarà una naturale conseguenza».
L’ex difensore di Uzzano, apprezza molto anche Massimiliano Allegri. «Un tecnico giovane e con le idee chiare - spiega -. Se il Cagliari è arrivato così in alto, buona parte del merito è suo. La squadra gioca un bel calcio e se non avesse avuto tutti quegli infortuni, ora sarebbe ancora più avanti in classifica. Ma non va dimenticato il grande lavoro del presidente Cellino, una persona che ha dimostrato di saper gestire benissimo la società e di essere un intenditore di calcio».
La Sardegna è stata una parte importantissima della vita sportiva di Comunardo Niccolai. E quando torna, la sua mente è invasa dai ricordi. «Sono stati anni meravigliosi - conclude -. Quella squadra di scudetti avrebbe potuto vincerne più di uno, diciamo che non è stata fortunata. Sarò a Cagliari ai primi di aprile per festeggiare i 40 anni dallo scudetto. Rivedrò con piacere tante persone con le quali mi sento spesso per telefono. Sarà una bella festa. E sarà ancora più bella se il Cagliari sarà in lotta per l’Europa League».
Milan, Astori bravo e low-cost
Il Milan non rinnoverà il contratto a Nelson Dida. Per il ruolo di portiere adesso bisognerà vedere quali saranno le scelte di Storari (in prestito alla Samp), ma è chiara la scelta del club: puntare sul trio Abbiati-Storari-Roma. In più c'è da decidere il futuro di Coppola, ora a metà con l'Atalanta. In vista dell'addio al calcio di Favalli, invece, va messo in preventivo il rientro di Davide Astori (foto Ap) dal Cagliari, anche lui in comproprietà. Non è stata ancora avviata la trattativa con Cellino, ma la volontà di riportare a casa il difensore bergamasco cresciuto nel vivaio rossonero. In partenza anche Kaladze, nonostante abbia ancora un altro anno di contratto: dopo le recenti polemiche, però, è dura che resti e la sua eventuale partenza può aiutare ad alleggerire il monte-ingaggi.
juninho85
13-03-2010, 13:57
Allegri: "Spero sia l'ultima settimana di emergenza"
Da quanto pubblicato nel sito ufficiale cagliaricalcio.net, Allegri si dichiara cautamente ottimista in vista della trasferta di Marassi, tenendo conto delle assenze che anche per questa settimana renderanno più complessa la stesura della formazione da mandare in campo. Riferendosi alla settimana d'emergenza, il mister livornese dice "spero che questa sia l'ultima. Pian piano gli infortunati stanno recuperando", e confida in una buona partita dei suoi "Contro un ottimo avversario. Ci vorranno forza e compattezza per superare i momenti difficili, e ce ne saranno. Loro pressano e ripartono velocemente". Non fa pretattica, il tecnico rossoblu, che annuncia la titolarità di Ariaudo "A meno che domani non si svegli di nuovo malato! A centrocampo giocheranno Dessena, Conti e Biondini. Qualora Ariaudo non ce la dovesse fare, inserirò Barone come esterno di centrocampo".
L'allenatore dei sardi allontana infine le voci di mercato che lo riguardano: "Ho un altro anno di contratto e sono concentrato nel migliorare il numero di punti totalizzato nella stagione scorsa. E' un'impresa possibile, ma servono almeno due colpi in trasferta. Ci proveremo".
juninho85
14-03-2010, 10:13
Unione Sarda - Cagliari, assalto a Marassi
Al termine dell'allenamento di rifinitura, Allegri ha tirato un sospiro di sollievo, vedendo Ariaudo con il viso leggermente stravolto per la fatica e per l'improvviso tepore di Assemini ma in condizioni sufficienti per affrontare la trasferta sul campo del Genoa. Il difensore, messo ko da un attacco di gastroenterite nelle prime ore di venerdì, si è ripreso bene e in tempi rapidi, così Allegri potrà evitare di stravolgere la formazione per mettere insieme una difesa mai così in emergenza come quest'anno. Con Pisano fermo ai box praticamente da inizio campionato, Lopez a casa per un affaticamento muscolare (il capitano manca dai campi di gioco ormai da quasi tre mesi a causa dell'operazione al menisco) e Canini squalificato, c'è poco da giostrare: davanti a Marchetti, Marzoratti, Ariaudo, Astori e Agostini. Se Ariaudo accusasse una ricaduta, Dessena sulla linea dei difensori con i piani per il centrocampo (privo dello squalificato Lazzari e dell'infortunato Parola) che andrebbero a farsi benedire. Un'eventualità che Allegri non vuole neanche prendere in considerazione.
Meglio contare sulle poche certezze di questi tempi. Daniele Conti sarà il solito perno centrale del 4-3-1-2 di Allegri, con il rientrante Dessena mezzala destra e Biondini spostato dall'altra parte per far fronte all'assenza di Lazzari. Se così fosse, in panchina il tecnico disporrebbe di due buoni cambi, uno più tattico, Barone, e l'altro un po' più sbarazzino, Nainggolan, sperando che il belga-indonesiano non ricaschi nelle ingenuità di Verona, che gli sono costate due cartellini gialli e conseguente espulsione dopo otto minuti dal suo ingresso in campo al posto di Lazzari.
Ampia libertà di scelta, invece, per quanto riguarda l'attacco. Nenè, lievemente indisposto a metà settimana, si è ripreso bene e così tutta la batteria di attaccanti è a disposizione, Chi giocherà? Allegri non ha parlato di Cossu, tanto è scontato che l'azzurro sia della partita, specie dopo aver rovesciato le sorti della gara con il Catania, entrando intorno al quarto d'ora della ripresa. Certa anche la presenza di Matri, per ammissione dello stesso allenatore. Resta da assegnare l'ultima maglia, al termine di una corsa che Allegri ha lasciato aperta a ogni soluzione: Jeda, Nenè o Larrivey. In realtà, il prescelto dovrebbe essere Jeda. Il tecnico rossoblù, infatti, preferirebbe disporre di due attaccanti agili, per mettere in difficoltà i macchinosi centrali genoani, e che sappiano giocare larghi, per tentare di sfruttare gli spazi che la difesa a tre di Gasperini dovrà necessariamente concedere sugli esterni.
Sarà importante soprattutto che il Cagliari giochi da squadra, come quasi sempre gli è riuscito. Non saranno certo le individualità che potranno far pendere la bilancia dalla parte dei rossoblù di Allegri. Serviranno compattezza e capacità di aiutarsi nei momenti difficili che, nella bolgia di Marassi, non mancheranno.
Unione Sarda - Allegri cerca nuove emozioni
«Ho ancora tante cose per riempirmi la testa». La stagione non è finita, a poche ore dalla difficile sfida di Marassi contro il Genoa, Allegri cerca nuove motivazioni in un campionato già di per sé esaltante. Tenere la posizione, magari migliorarla, il Cagliari, questo Cagliari, può ancora stupire: «Vorrei restare nella parte sinistra della classifica», sottolinea il tecnico rossoblù, «mancano undici gare e abbiamo diversi scontri diretti».
Prima però c'è proprio la sfida contro la squadra di Gasperini, che in casa non fa sconti a nessuno: «Giochiamo contro un ottimo avversario. Ci vorranno forza e compattezza per superare i momenti difficili, e ce ne saranno. Loro pressano e ripartono velocemente. La gara d'andata fu abbastanza scorbutica, ma sono sicuro che non ci saranno strascichi polemici. Faremo una bella partita». Una volta di più però l'allenatore toscano dovrà far fronte a numerose assenze: «Mi auguro soprattutto che sia l'ultima settimana di emergenza, pian piano gli infortunati stanno recuperando». Uomini quasi contati: pochi dubbi su quella che sarà la formazione anti Genoa: «Ariaudo è guarito e partirà titolare», annuncia il tecnico del Cagliari, «a meno che a Genova non si svegli di nuovo malato. A centrocampo giocheranno Dessena, Conti e Biondini. Qualora Ariaudo non dovesse farcela, inserirò Barone come esterno di centrocampo. In attacco Matri è sicuro, a lui affiancherò Nenè, Larrivey o Jeda».
Impossibile non parlare di mercato, le voci sul tecnico rossoblù si susseguono, Allegri però smorza i toni e tira dritto per la sua strada: «Ho un altro anno di contratto con il Cagliari e penso a questa squadra. Il mercato non mi interessa. Abbiamo ancora molte partite da giocare e possiamo toglierci numerose soddisfazioni. Gli obiettivi? Migliorare i punti della scorsa stagione, potrebbe essere già quello un grande traguardo». Ma per fare bene, il Cagliari deve andare forte anche in trasferta: «Certo, servono almeno due colpi fuori casa, per questo dovremo sbagliare il meno possibile e cercare di mantenere palla. Il Genoa, soprattutto in casa, è squadra che non perdona e tende a giocare. All'occorrenza», conclude Allegri, «noi dovremo riconquistare palla e ripartire». Il Genoa si batte anche così.
La Nuova Sardegna - Rossoblù contro, sognando l'Europa
Un Cagliari che non bada ai cerotti e lascia nel cassetto gli alibi preventivi. Allegri lancia la sfida al Genoa senza lamentele: Lopez, Pisano, Parola, Brljaca e Agazzi rimangono a casa. Per fortuna, Ariaudo pare aver risolto i problemi intestinali. In breve, i rossoblù sbarcano a Marassi per “scollinare i 40 punti”, come ha detto il tecnico.
Per provarci è necessaria una prova impeccabile sotto tutti i punti di vista. Carattere, determinazione e spirito di sacrificio sono la base indispensabile per reggere il prevedibile urto del Genoa. Ma la solidità non sarà sufficiente per fare risultato. Con la squadra di Gasperini occorre una gara tecnica, equilibrata nella gestione, attenta nello sfruttare le ripartenze.
Cagliari-Genoa, arbitra Baracani di Firenze, è partita tosta. In casa, una sorta di bolgia con il pubblico che fa quasi sempre la differenza, i liguri sanno essere micidiali. Intensi, aggressivi e cattivi agonisticamente, Milanetto e compagni vanno tenuti con le pinze. Il Cagliari dovrà essere una sorta di elastico: abile nel contrarsi sugli assalti del Genoa, con le idee chiare appena presa la palla. Anche perché i padroni di casa, come ha capito il Bologna due turni fa, sono insidiabili dietro. La partita, come hanno commentato anche gli osservatori terzi, è uno spareggio per avvicinare l’Europa. Con 39 punti le due squadre lanciano uno sguardo alla metà buona della classifica. Per Conti e soci, lo scontro di oggi è anche l’antipasto per un ciclo a dir poco terribile: una ragione di più per tenere alta la guardia.
Allegri, come accennato, sbarca in Liguria con la solita sequela di assenze certe e probabili. Buona parte dell’assetto ruota attorno ad Ariaudo. L’ex Juve ha smaltito i fastidi muscolari ma ha chiuso la settimana con fastidi gastrointestinali. Ieri e avantieri ha lavorato col gruppo e il tecnico, salvo sorprese dell’ultimora, pensa di schierarlo fin dal via. Se così fosse, per i primi undici rimane un unico dubbio: la corsa tra Nené (in leggero vantaggio), Jeda e Larrivey per affiancare Matri in attacco. Ma Allegri ha annunciato che le quattro punte, «per il gran dispendio di energie», giocheranno tutte. In sostanza, Marchetti, Marzoratti, Astori, Ariaudo, Agostini, Dessena, Conti, Biondini, Cossu, Matri, Nené. Le novità sono note. Rientra Dessena, nel suo ruolo, e prende la fascia destra con Biondini che scala a sinistra per coprire Lazzari, squalificato. Fermo per un turno anche Canini, rimpiazzato, si spera, da Ariaudo. Per il resto, solito Cagliari. Forte di un dna battagliero e mai domo ma anche abile nell’esaltare le capacità di Cossu. Rallegrato dall’arrivo della primogenita Rebecca, il fantasista ha mostrato che pochi in Italia possono “spaccare” la partita come sa fare lui. Gasperini lo farà imbottigliare: Rossi e Zapater sono sulle sue tracce. Ma anche Criscito - in un interessante duello tra freschi debuttanti con la maglia azzurra - si incrocia con il Maradona della Fonsarda. Match complicato, senza dubbio. Ma i tifosi si augurano che dalla lampada del genietto cagliaritano possa sgusciare l’invenzione che consente di lanciare il cuore oltre l’ostacolo.
juninho85
14-03-2010, 10:14
Derby rossoblù tra cerotti e sogni
Allegri ridisegna il Cagliari
Il Cagliari in perenne emergenza affronta a Marassi il Genoa di Gian Piero Gasperini. Max Allegri deve fare a meno degli squalificati Canini e Lazzari, ridisegnando lo scacchiere che scenderà in campo al Ferraris. Lorenzo Ariaudo, colpito da una violenta forma di gastroenterite in settimana, pare essersi completamente ristabilito: farà coppia al centro della terza linea con Astori, mentre Marzorati e Agostini saranno gli esterni. A centrocampo torna Conti, con Biondini dirottato sul centrosinistra e Dessena a fare il terzo di destra. In avanti, scontate le presenze di Cossu e Matri: al fianco del bomber lodigiano Jeda dovrebbe essere preferito a Larrivey.
Queste le probabili formazioni:
Genoa (3-4-3): Amelia; Papasthatopoulos, Moretti, Bocchetti; Rossi, Milanetto, Zapater, Criscito; Palacio, Suazo, Sculli.
A disposizione: Scarpi, Fatic, Tomovic, Mesto, Juric, Kharja, Palladino. All.: Gasperini
Cagliari (4-3-1-2): Marchetti; Marzorati, Ariaudo, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Biondini; Cossu; Matri, Jeda.
A disposizione: Lupatelli, Nainggolan, Barone, Di Laura, Larrivey, Ragatzu, Nené. All.: Allegri
Cossu: "A Genova ce la giocheremo"
Sarà una gara tutta particolare quella tra Genoa e Cagliari per Andrea Cossu (29): a "Marassi" il trequartista sardo sarà impegnato in una sfida a distanza con Raffaele Palladino (25), un duello che potrebbe valere un posto il nazionale. Cossu, tuttavia, resta con i piedi per terra. Ecco alcune sue dichiarazioni riportate da La Gazzetta dello sport: "Siamo pronti e ce la giochiamo fino alla fine come sempre. La nazionale? E' il sogno di tutti, ma prima viene il Cagliari".
Nel secondo tempo ne prendiamo altri 4, considerando i 4 pali siamo a quota 12.
Un grazie a Conti per non aver sporcato l'asciugamano in dotazione, giusto la scarpetta destra per il tiro in porta. Larrivey perdonato perchè non è colpa sua se è incapace.
juninho85
14-03-2010, 15:20
facciamo che aspetterò a riguardarmi una partita del cagliari alla prima del prossimo campionato,tanto è tempo perso
Anche oggi stessa solfa... E' inutile, questa squadra non c'è più dalla partita con l'Udinese (e forse anche da prima)...
Difesa inesistente (abbiamo bisogno di Lòpez), poca grinta, troppi lanci a vuoto e passaggi sbagliati... Direi che si salva solo Marchetti... Anche Cossu oggi non è stato brillantissimo, qualche dribbling e azione delle sue ma anche tantissimi errori.
Chiudo dicendo che se avessero vinto 5-0 non ci sarebbe stato nulla da ridire.
facciamo che aspetterò a riguardarmi una partita del cagliari alla prima del prossimo campionato,tanto è tempo perso
Io aspetterò la 5à giornata....
Quest'anno abbiamo iniziato prima con le batoste da 5 6 gol...sarà meglio far esordire i giovani e tutti quei giocatori che non giocano mai...
Io la vedo così:
Se l'arbitro (se così si può chiamare) avesse dato il rigore al Cagliari quando Amelia ha falciato Larrivey, le cose sarebbero cambiate.
Magari invece di 5-3 avremmo perso 5-2 :D
La difesa era improponibile, ma non certo per colpa di Allegri e/o dei giocatori stessi. Mancano troppi giocatori e le riserve non sono all'altezza. 3 gol al Genoa li abbiamo fatti, ma con la difesa a pezzi, e col Genoa inferocito, c'era poco da aspettarsi....
Biondini ha corso come un matto, Conti quest'anno "non gliela fa", ma dà sempre il suo supporto.
$!/\/\o mi irriti alquanto :D sembri un tifoso Juventino che spara merda sulla società, sempre e comunque.
Detto questo, credo che Allegri e i giocatori debbano tirar fuori gli attributi. E' una questione di testa, non di piedi.
Vediamo se contro la Lazio, che ha perso pure ieri, senza Cossu, senza Astori, si riesce a vincere. Magari Cellino dà un premio se i giocatori fanno uno sgarbo a Lotito.... :D
Io la vedo così:
Se l'arbitro (se così si può chiamare) avesse dato il rigore al Cagliari quando Amelia ha falciato Larrivey, le cose sarebbero cambiate.
Magari invece di 5-3 avremmo perso 5-2 :D
La difesa era improponibile, ma non certo per colpa di Allegri e/o dei giocatori stessi. Mancano troppi giocatori e le riserve non sono all'altezza. 3 gol al Genoa li abbiamo fatti, ma con la difesa a pezzi, e col Genoa inferocito, c'era poco da aspettarsi....
Biondini ha corso come un matto, Conti quest'anno "non gliela fa", ma dà sempre il suo supporto.
$!/\/\o mi irriti alquanto :D sembri un tifoso Juventino che spara merda sulla società, sempre e comunque.
Detto questo, credo che Allegri e i giocatori debbano tirar fuori gli attributi. E' una questione di testa, non di piedi.
Vediamo se contro la Lazio, che ha perso pure ieri, senza Cossu, senza Astori, si riesce a vincere. Magari Cellino dà un premio se i giocatori fanno uno sgarbo a Lotito.... :D
Forse non segui molto la discussione, perchè se così fosse non mi avresti offeso dicendo che "sembro un tifoso juventino", il tifoso juventino se la vede molto peggio di noi;)
Ho iniziato ad esprimere il mio disappunto alla "squadra" compreso allenatore, dalla partita con l'Udinese, un atteggiamento indegno che sia pilotato o solo frutto di preparazione superficiale alle partite voi per appagamento o quant'altro. Nessuno vuole l'Europa, compreso Cellino, in altri tempi certi lampanti atteggiamenti sarebbero stati redarguiti a dovere....cosa che oggi non avviene,probabilmente anche a causa dello stadio o dei presunti interessamenti del presidente alle squadre d'oltre manica, troppo distratto a fare scongiuri.
"io", come ogni tifoso ho il diritto di essere irritato, anche l'anno scorso dopo aver ottenuto la salvezza la squadra si è seduta, ma da un certo punto di vista è naturale, anche perchè comunque Allegri provò ad andarci in europa proponendo formazioni con il tridente, vedi Palermo.
Quest'anno sarebbe stato meglio non parlare di Europa, continuando umilmente a giocare dando il massimo ogni partita. Invece mi pare si tiri il freno a mano per risparmiare energie per chissà quali competizioni..
E' solo un punto di vista, di un tifoso del Cagliari che ama la sua squadra e sà che la sua squadra vale molto di più di quello che sta dimostrando.
X SIMO
Naturalmente l'offesa era in tono scherzoso, sia chiaro. Mai insulterei un Cagliaritano così pesantemente.... :D :D :D
Se ti ho offeso sul serio ti chiedo scusa, non volevo.... la prox volta ti appostroferò come Interista allora :p
Il discorso che fai tu regge benissimo, sono i toni che usi che non mi piacciono, tutto qui.
E cmq ripeto, non si può pretendere che una squadra senza difesa riesca a vincere in campi avversi come quelli di Genova, dove STORICAMENTE gli arbitri ci fanno sempre il Qlow.
Anche senza arbitro probabilmente avremmo perso, ma cmq 3 gol li abbiamo fatti. E' non è cosa da poco.
Praticamente io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, tu mezzo vuoto.
Però se ci vedremo prima o poi, magari al poetto, una birra ce la facciamo. :cincin:
conan_75
15-03-2010, 15:12
Dobbiam essere un attimimo realisti: la squadra ha fatto un buon campionato.
Siamo una piccola provinciale con 13-14 uomini buoni; appena qualcuno si fa male, viene squalificato oppure cala di forma non abbiamo rimpiazzi validi, tranne forse in attacco.
Questa é la realtà di tutte le provinciali, se provassimo a fare l'europa league ci ritroveremmo a far compagnia al siena...
Oltretutto manco abbiamo il campo per giocare in europa...anzi, manco abbiamo il tabellone con tempo e risultato :D
Ringraziamo i nostri per quanto di bello ci hanno fatto vedere e per le 3 convocazioni in azzurro ;)
Sò bene che era scherzosa come pure la mia risposta, ho forse un bel pò di anni più di te e ho perso quella impulsività;)
Se mi dai dell'interista tinci ghettu a mari però:D
A me del risultato non mi importa poi chissa quanto, non ho commentato tante sconfitte perchè le ritenevo giuste o comunque nonostante tutto perse con onore.
Disapprovo l'atteggiamento della squadra ora, a salvezza ottenuta, dopo aver parlato d'europa, vedo solo alcuni giocatori impegnarsi veramente, ma vedo disorganizzazione, superficialità...scelte troppo discutibili...vedo un cossu che dà l'anima, un biondini in gran ripresa, ma vedo veramente poco altro..la difesa è allo sbando si sbagliano i fuorigioco, le marcature alla cazzo, ogni palla recuperata buttata avanti...un centrocampo che non filtra...
ma se finiva 9 a 4 che avresti detto? ricordiamoci intanto che il nostro primo gol era irregolare, la palla era fuori...quindi non dobbiamo recriminare con gli arbitri....c'è altro da aggiustare.
X SIMO
Naturalmente l'offesa era in tono scherzoso, sia chiaro. Mai insulterei un Cagliaritano così pesantemente.... :D :D :D
Se ti ho offeso sul serio ti chiedo scusa, non volevo.... la prox volta ti appostroferò come Interista allora :p
Il discorso che fai tu regge benissimo, sono i toni che usi che non mi piacciono, tutto qui.
E cmq ripeto, non si può pretendere che una squadra senza difesa riesca a vincere in campi avversi come quelli di Genova, dove STORICAMENTE gli arbitri ci fanno sempre il Qlow.
Anche senza arbitro probabilmente avremmo perso, ma cmq 3 gol li abbiamo fatti. E' non è cosa da poco.
Praticamente io vedo sempre il bicchiere mezzo pieno, tu mezzo vuoto.
Però se ci vedremo prima o poi, magari al poetto, una birra ce la facciamo. :cincin:
Solertes
15-03-2010, 22:47
http://photos-b.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc3/hs385.snc3/23528_10150131339525387_437326950386_11515754_605831_n.jpg
http://photos-b.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc3/hs385.snc3/23528_10150131339525387_437326950386_11515754_605831_n.jpg
Neanche con quello ce la fa secondo me... :D
Comunque quoto quello che avete detto negli ultimi post, nemmeno a me importa dell'Europa League... Però mi dà fastidio vedere la squadra che si salva e poi si rilassa...
E poi per me si può anche perdere, ma giocando bene almeno.
Pangasius
17-03-2010, 01:00
Dobbiam essere un attimimo realisti: la squadra ha fatto un buon campionato.
Siamo una piccola provinciale con 13-14 uomini buoni; appena qualcuno si fa male, viene squalificato oppure cala di forma non abbiamo rimpiazzi validi, tranne forse in attacco.
Questa é la realtà di tutte le provinciali, se provassimo a fare l'europa league ci ritroveremmo a far compagnia al siena...
Oltretutto manco abbiamo il campo per giocare in europa...anzi, manco abbiamo il tabellone con tempo e risultato :D
Ringraziamo i nostri per quanto di bello ci hanno fatto vedere e per le 3 convocazioni in azzurro ;)
Quoto in toto la tua analisi,del resto avevo già espresso la mia opinione a riguardo:
http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=31166783&postcount=1293 ;)
Esatto, hai riassunto molto bene anche il mio punto di vista;)
Neanche con quello ce la fa secondo me... :D
Comunque quoto quello che avete detto negli ultimi post, nemmeno a me importa dell'Europa League... Però mi dà fastidio vedere la squadra che si salva e poi si rilassa...
E poi per me si può anche perdere, ma giocando bene almeno.
Solertes
21-03-2010, 17:19
http://lnx.cesvob.it/cesvob/inclusioni/salvataggi/image/Partita_Beneficenza_Forum_Giovanile_Frasso_Telesino.jpg
conan_75
21-03-2010, 20:14
Immoi è bregungia...
http://lnx.cesvob.it/cesvob/inclusioni/salvataggi/image/Partita_Beneficenza_Forum_Giovanile_Frasso_Telesino.jpg
:asd:
Solertes
23-03-2010, 01:44
Cellino rimborsa davvero i tifosi
Massimo Cellino rimborserà davvero i tifosi.
Il patron del Cagliari ha deciso di mantenere la parola data: chi ha acquistato un biglietto per la partita persa contro la Lazio avrà indietro i soldi. Lo ha annunciato sul proprio sito la società rossoblù.
I tifosi interessati dovranno recarsi nel corso di questa settimana al Cagliari Point di viale La Playa, unica rivendita autorizzata all'operazione, escludendo però i diritti di prevendita.
Nessuno commenta la partita, che in effetti è meglio dimenticare. :D
Credo che il Cagliari sia in un momento di forma pessimo. I giocatori non corrono, non ce la fanno proprio. E fanno errori banali, come è successo tante volte ieri a Lazzari.
Praticamente è come all'inizio di campionato. Zero punti, zero gioco.
Però questo vuol dire che tra qualche partita il Cagliari rinascerà.
Senza ombra di dubbio.:mbe:
Solertes
23-03-2010, 09:01
Da stamattina i rimborsi per Cagliari-Lazio. Cellino contro tutti "Qui qualcuno si è montato la testa".
Rimborso dei biglietti ai tifosi e critiche alla squadra e al tecnico. Un Massimo Cellino furioso quello del dopo Cagliari Lazio. Da stamattina nella sede di viale La Playa, sarà possibile come promesso farsi restituire i soldi del tagliando di domenica.
“Mi vergogno della partita con la Lazio, qui qualcuno pensa di essere un fuoriclasse e si è montato la testa. Ne ho visto tanti di giocatori passare da queste parti e so per esperienza che è molto facile bruciarsi".
Ma ce n’è anche per Allegri: "Gli avevo detto di non schierare Lopez, non era in condizione. Si è visto il risultato. Pensavo che in campo ci sarebbe stato Ariaudo, quando ho visto la formazione ho avuto una brutta sensazione".
A chi gli chiede se il tecnico toscano sia a rischio, il presidente risponde: "Non scherziamo, è sotto contratto con noi. Molti lo danno per partente in una grande, ma si dimenticano che prima devono parlare con me".
Bisogna essere delle merde per andare a chiedere il rimborso. Tifosi del menga...
Ho letto che c'è già la fila ai botteghini.
Comunque, stiamo attraversando un pessimo momento di forma e di salute. Non è un problema di gente che si è montata la testa.
Neanche l'inter riesce ad essere costante con 20 campioni intercambiabili, figuriamoci il cagliari.
Bisogna essere delle merde per andare a chiedere il rimborso. Tifosi del menga...
Ho letto che c'è già la fila ai botteghini.
Comunque, stiamo attraversando un pessimo momento di forma e di salute. Non è un problema di gente che si è montata la testa.
Neanche l'inter riesce ad essere costante con 20 campioni intercambiabili, figuriamoci il cagliari.
Quoto...
Un commento soltanto sulla partita, ho rivisto Conti muovere il culo, riconquistare palla, andare in appoggio...peccato che si sia svegliato dopo le 2papine della Lazio.
Credo che da oggi i favori alle "Grandi"squadre pericolanti siano finiti, spero di vedere un altro Cagliari da mercoledi perchè la scheda dahlia non me la rimborsa nessuno.
Allegri: "Mutti verifichi prima di parlare"
Dimenticare la figuraccia di due giorni fa e usarla come carburante per ripartire verso l'obiettivo. Target che deve essere cambiato, o comunque almeno a parole ridimensionato. Secondo Allegri infatti, visto che parlare alla vigilia delle partite di "obiettivo Europa" non ha portato grossa carica, è giusto dire che da ora in avanti il mirino deve essere quella parte sinistra della classifica che vorrebbe dire mantenere alto l'onore. Poi si vedrà.
Il primo pensiero è alla gara contro i biancocelesti, senza dubbio una delle più brutte dell'epoca recente ma che va accantonata. "Ormai è andata. Siamo amareggiati, delusi e arrabbiati, ma inutile stare a pensarci. In effetti, domenica è stata la partita più brutta degli ultimi due anni. La Lazio ha vinto in modo troppo facile".
Riprendere a fare punti, dopo la miseria dell'unico raccimolato in cinque gare, è il monito per la gara con l'Atalanta per scacciare anche qualche paura di essere risucchiati da dietro dove le altre corrono. "In Serie A si fa presto a fare un filotto al contrario. Dobbiamo cercare di ottenere più punti possibile. Il nostro traguardo ora è rimanere nella parte sinistra della classifica. Ce la giochiamo con Parma e Bari. Abbiamo fatto 39 punti in 25 partite, ci può stare un calo psicologico".
Nonostante le uniche assenze siano quelle di Parola (infortunato), Lopez (squalificato) e il lungo degente Pisano, la formazione è ancora in dubbio. "Sono dubbi concatenati, a seconda di una determinata scelta possono variarne altre".
L'Atalanta è agguerrita, dopo la vittoria contro il Livorno vuole mantenere viva la flebile speranza di salvezza e, come se non bastasse, ha il dente avvelenato con i rossoblù che si sono fatti demolire dalla Lazio con troppa facilità complicando i piani della squadra di Mutti. Proprio le parole del tecnico nerazzurro non sono piaciute ad Allegri che dice: "Dobbiamo avere la testa giusta, affrontare la partita con voglia e intensità, ciò che è mancato domenica". "Sono frasi poco gradevoli. Prima di dire certe cose bisognerebbe almeno verificarle. Mi dispiace soprattutto perchè si parla tanto di educazione sportiva".
Il tecnico, da buon livornese, chiude usando l'ironia commentando l'iniziativa "soddisfatti o rimborsati" del presidente Cellino: "Noi siamo i più arrabbiati di tutti per avere perso...e oltre alla sconfitta, abbiamo pure dovuto risarcire i tifosi!".
Intanto il giudice sportivo ha squalificato Lòpez un turno.
conan_75
23-03-2010, 19:24
Bisogna essere delle merde per andare a chiedere il rimborso. Tifosi del menga...
Io non c'ero allo stadio, ma questa volta, a parer mio, hanno fatto bene.
Capisco che ci possa stare a perdere, ma un briciolo di orgoglio anche nella sconfitta ci vuole.
Contro una squadra da retrocessione in casa ci siamo fatti schiacciare...nel 2° tempo sotto di 2 a 0 non abbiamo fatto nemmeno un tiro in porta...
Io non c'ero allo stadio, ma questa volta, a parer mio, hanno fatto bene.
Capisco che ci possa stare a perdere, ma un briciolo di orgoglio anche nella sconfitta ci vuole.
Contro una squadra da retrocessione in casa ci siamo fatti schiacciare...nel 2° tempo sotto di 2 a 0 non abbiamo fatto nemmeno un tiro in porta...
Rimangono tifosi del menga.
Una partita l'hanno vista. Che poi sia andata male è un altro conto...
Era ora di far entrare un giovane, spero ne facciano entrare anche altri da qui fino alla fine, visto che il campionato è ormai finito.
Almeno oggi l'impegno c'era, Conti uno dei meno peggio.
Canini da evirare.
Come l'ho vista io (con le mani aperte sopra gli occhi perchè non credevo a quel che vedevo):
1 - I giocatori non corrono perchè sono bolliti, penso che ora il Cagliari sia la squadra meno in forma del campionato;
2 - Dessena espulso perchè dopo i primi 10m di corsa non è arrivato più ossigeno al cervello, e ha deciso per la cosa peggiore;
3 - Con Dessena in campo avremmo perso lo stesso;
4 - L'arbitro nel primo tempo mi ha fatto veramente incaxxare, ma nei particolari... come ha visto poi che il Cagliari stava soccombendo, allora ha arbitrato bene;
5 - telecronaca di SKY come al solito vergognosa e di parte, e come al solito contro il Cagliari. Ma chi parla non se ne accorge....
6 - Canini. Non mi è mai piaciuto, figuriamoci ieri, che non è riuscito neanche a fare una rimessa laterale...
Detto questo, credo che se domenica Allegri farà giocare titolare Ragatzu, Nainggollan (commenti_catzu_si_zerriada), nessuno si dovrà lamentare. Almeno loro corrono (speriamo).
Altra cosa: tutti parlano della salvezza ormai conquistata.... ma siamo sicuri? Io vedo che Atalanta e Lazio sono a 32 e il Cagliari a 39. Bastano altre 2 vittorie consecutive delle squadre in "zona rossa" e ci ritroviamo in zona retrocessione. :doh:
In ogni caso, oltre la scarsa forma fisica, in questo periodo la sfiga regna.
La salvezza non è ancora stata raggiunta, questa squadra ha bisogno di trovarsi veramente in pericolo retrocessione per svegliarsi (non l'avrei mai detto ma missà che è così).
Inutile a mio parere aggrapparsi all'espulsione di Dessena. Il Palermo ieri giocava in 9 con il Genoa e non ha perso (anzi stava vincendo fino all'ultimo secondo), una grande squadra si vede anche da quello.
Vorrei aggiungere anche che se non avessimo avuto quel portierone che è Marchetti non si sa come sarebbe finita...
Detto questo, continuo a seguire la squadra sperando si sveglino, perchè se andiamo a Marassi giocando come nelle ultime partite la vedo dura...
Pronostico, domenica si vince, la portaerei è ripartita dopo essere stata fermata per 5 giornate appositamente.
Si accettano scommesse.
conan_75
25-03-2010, 19:49
Regna lo sconcerto in me...asco, usiamo questa discussione per raccontare barzellette?
Regna lo sconcerto in me...asco, usiamo questa discussione per raccontare barzellette?
il campionato italiano è una barzelletta, una di quelle barzellette che non fanno ridere però. Spero vivamente che le indagini che stanno facendo sull' "italian job" non comprendano anche il Cagliari visti i recenti risultati.
il campionato italiano è una barzelletta, una di quelle barzellette che non fanno ridere però. Spero vivamente che le indagini che stanno facendo sull' "italian job" non comprendano anche il Cagliari visti i recenti risultati.
Quoto.
Anche a me, ci sono stati molti errori anche oggi, ma devo dire che la squadra ha giocato e meritato il risultato.
Ragatzu mi è piaciuto molto, forse sarebbe meglio farlo giocare più spesso... Peccato solo l'espulsione di Nené (peraltro a mio parere abbastanza severa), avevamo bisogno di lui contro il Milan.
juninho85
30-03-2010, 21:56
piccolo intervento giusto per dire che domani su tuttosport ci sarà una bella sputtanata su presunte telefonate effettuate da cellino(oltre a moratti e facchetti) ai designatori nell'era moggiana
piccolo intervento giusto per dire che domani su tuttosport ci sarà una bella sputtanata su presunte telefonate effettuate da cellino(oltre a moratti e facchetti) ai designatori nell'era moggiana
Alla fine quali eraano le minchiate del tuttosport?
Alla fine quali eraano le minchiate del tuttosport?
Mi piacerebbe saperlo pure a me.
Processo Calciopoli - Anche Cellino tirato in ballo
Sono passati quattro anni dallo scandalo Calciopoli che sconvolse il calcio italiano. Eppure nuovi retroscena stanno saltando fuori proprio in questi giorni.
Al processo penale di Napoli, che vede imputato Luciano Moggi, il legale dell'ex-dirigente della Juventus, l'avvocato Maurilio Prioreschi, ha infatti svelato che l'addetto stampa di Moggi, Nicola Penta, avrebbe trovato le telefonate agli ex designatori Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto, effettuate da altri protagonisti del calcio italiano. Tra questi personaggi anche il patron rossoblù Massimo Cellino: stando alle indiscrezioni, sarebbero centinaia i contatti tra gli ex-designatori Pairetto e Bergamo e il presidente del Cagliari.
A questo punto resterà da verificare il contenuto delle suddette telefonate, più volte citate dagli stessi ex-designatori arbitrali in interrogatori e interviste: bisognerà infatti capire se si tratti di normali colloqui o di materiale dal contenuto penalmente rilevante e tale anche da aprire una seconda fase di Calciopoli.
Comunque ecco l'ennesima prova che di TuttoSport non bisogna fidarsi:
Cagliari, Astori smentisce Tuttosport: "Non ci ho mai parlato"
Dal sito ufficiale del Cagliari Calcio, Davide Astori pubblica la propria smentita relativamente all'intervista concessa al Tuttosport in cui il difensore avrebbe affermato: "Spero davvero che il Milan decida di riportarmi a casa. Sarebbe un passo importantissimo e giocare accanto a giocatori come Nesta e Thiago Silva mi farebbe crescere tantissimo".
Puntuale, arriva il commento del giocatore che puntualizza di non aver rilasciato alcuna dichiarazione al quotidiano torinese, affermando che le notizie concesse sono da ritenersi false e inopportune. A questo punto la società e il calciatore attendono un'immediata rettifica e le scuse della redazione del popolare giornale sportivo.
Anche se abbiamo perso, ieri ho visto una bella partita. Marchetti in giornata no (capita anche a lui) ed errori sfortunati ci hanno condannato.
PS: Buona Pasqua a tutti
juninho85
13-04-2010, 22:02
naaa...anche perchè da regolamento non è possibile
io dico festa secondo quest'anno e l'anno prossimo secondo di bisoli
alexio.bin
13-04-2010, 22:03
A sorpresa esonerato Allegri, forse perchè avrà già firmato per un'altra?
conan_75
13-04-2010, 22:09
A sorpresa esonerato Allegri, forse perchè avrà già firmato per un'altra?
Ovvio ;)
Alla fine ha fatto bene, almeno proviamo schemi e nuovi allenatori.
Allegri ormai, con il cagliari, era arrivato.
Ringraziamo il mister per quanto ha fatto e andiamo avanti.
Pangasius
13-04-2010, 22:10
Ma allora è confermato.............:muro:
ma farlo adesso che senso ha?!?.....:mad:
Cellino è tornato.... :ncomment:
Cmq credo anche io che Bisoli sia nel mirino di Cellino.........:confused:
juninho85
13-04-2010, 22:11
io sono ASSOLUTAMENTE d'accordo con cellino,anche se su alcuni risultati c'è il suo zampino e di alcuni giocatori compiacenti,inutile prendersi troppo per il culo
il futuro ormai non era più allegri e lo si stava iniziando a capire,meglio voltar subito pagina e iniziare a lavorare in vista del prossimo campionato
Pangasius
13-04-2010, 22:17
io sono ASSOLUTAMENTE d'accordo con cellino,anche se su alcuni risultati c'è il suo zampino e di alcuni giocatori compiacenti,inutile prendersi troppo per il culo
il futuro ormai non era più allegri e lo si stava iniziando a capire,meglio voltar subito pagina e iniziare a lavorare in vista del prossimo campionato
Ma allora perchè non farlo prima?
Credo che i motivi di quest'esonero non siano da ricercare in ambito prettamente tecnico-motivazionale
ma in quei meandri oscuri che intercorrono nel rapporto tra presidente e tecnico. :read:
A mio avviso questa decisione porterà solo insicurezza nello spogliatoio.
Vedremo le prossime partite...
juninho85
13-04-2010, 22:31
Ma allora perchè non farlo prima?
Credo che i motivi di quest'esonero non siano da ricercare in ambito prettamente tecnico-motivazionale
ma in quei meandri oscuri che intercorrono nel rapporto tra presidente e tecnico. :read:
non penso,allegri non mi sembra il tipo che va contro le decisioni del presidente...basti pensare alla gestione di quella sega di larrivey
juninho85
13-04-2010, 22:44
link (http://www.tuttomercatoweb.com/parma/?action=read&idnotizia=9800)
cvd...
Mah, io non sono daccordo con questo esonero.
Se è vero che c'era questo presunto accordo con la Juve allora non biasimo Cellino, ma io ci andrei piano... Alla fine sono tutte supposizioni.
A mio parere Cellino sà benissimo perchè Allegri ha rifiutato il rinnovo, e poco c'entra la juventus o un altra squadra.
Spero solo non sia un inizio di smantellamento totale.
A mio parere Cellino sà benissimo perchè Allegri ha rifiutato il rinnovo, e poco c'entra la juventus o un altra squadra.
Spero solo non sia un inizio di smantellamento totale.
Quoto.
Cellino quando fa così vuol dire che è stato preso per il culo.
E l'ha cacciato SU-BI-TO.
Se fosse stato organizzato tutto, si sarebbe preoccupato di trovare un sostituto. A meno che il sostituto si liberi solo a fine campionato.....
Quoto.
Cellino quando fa così vuol dire che è stato preso per il culo.
E l'ha cacciato SU-BI-TO.
Se fosse stato organizzato tutto, si sarebbe preoccupato di trovare un sostituto. A meno che il sostituto si liberi solo a fine campionato.....
Credo tu abbia frainteso cosa voglio dire....ma va bene così, rischierei di essere completamente fuori tono.
Beh, si possono dire le cose pure senza farla fuori dal vaso... :D
Solertes
14-04-2010, 18:56
Quoto.
Cellino quando fa così vuol dire che è stato preso per il culo.
E l'ha cacciato SU-BI-TO.
Se fosse stato organizzato tutto, si sarebbe preoccupato di trovare un sostituto. A meno che il sostituto si liberi solo a fine campionato.....
A meno che Allegri abbia rifiutato il fantomatico rinnovo perchè consapevole che Marchetti, Astori, Dessena, Parola, Lazzari, Ariaudo sono partenti al 100% e se arrivassero offerte (non improbabile che ci siano di già) anche Biondini, Matri, Jeda, Nenè non verrebbero trattenuti....
Beh, si possono dire le cose pure senza farla fuori dal vaso... :D
Solertes in parte ha esposto le mie sensazioni, lo smantellamento totale, oltre a quei compromessi che ci hanno visto regalare 2 o 3 partite per volontà del signor presidente.
Bah... Marchetti Astori Ariaudo Dessena Parola e Matri possono anche partire.... oltre che il povero Larrivey...
L'importante è che si costruisca una difesa solida e giovane. Anche perchè Lopez mi sa che lascia....
Io sono ottimista, voi ovviamente no..... :D
juninho85
14-04-2010, 22:35
io non sono per niente ottimista,ma non perchè si cambino tutti quei giocatori,quanto perchè c'è il rischio che lo si voglia fare in un unico colpo(si tratta di metà e passa squadra titolare....)
cellino è un grandissimo xyz però reputo che stavolta abbia fatto quello che era giusto fare,allo stesso allegri non farei una colpa il fatto di aver rifiutato un rinnovo contrattuale rispetto all'attuale in scadenza al 2011,mettetevi nei sui panni:
-giochiamo in una catapecchia che far ridere solo a chiamarlo stadio
-il nostro presidente oggi vuole comprare questa squadra,oggi quell'altra
-ariaudo,lazzari,dessena,astori che non sono di nostra proprietà,aggiungeteci i sicuri partenti marchetti e matri
capirete che è chiaro che allo stato attuale delle cose allegri può benissimo aver tirato le sue somme e deciso che il suo futuro non è qui da noi,putroppo....perchè è la stessa squadra(inteso come società prima che come organico) a non avere un futuro serio se non quello di una salvezza tranquilla nella migliore delle ipotesi
io non sono per niente ottimista,ma non perchè si cambino tutti quei giocatori,quanto perchè c'è il rischio che lo si voglia fare in un unico colpo(si tratta di metà e passa squadra titolare....)
cellino è un grandissimo xyz però reputo che stavolta abbia fatto quello che era giusto fare,allo stesso allegri non farei una colpa il fatto di aver rifiutato un rinnovo contrattuale rispetto all'attuale in scadenza al 2011,mettetevi nei sui panni:
-giochiamo in una catapecchia che far ridere solo a chiamarlo stadio
-il nostro presidente oggi vuole comprare questa squadra,oggi quell'altra
-ariaudo,lazzari,dessena,astori che non sono di nostra proprietà,aggiungeteci i sicuri partenti marchetti e matri
capirete che è chiaro che allo stato attuale delle cose allegri può benissimo aver tirato le sue somme e deciso che il suo futuro non è qui da noi,putroppo....perchè è la stessa squadra(inteso come società prima che come organico) a non avere un futuro serio se non quello di una salvezza tranquilla nella migliore delle ipotesi
SUllo stadio hai ragione, ma non sono daccordo sui giocatori...
Anzitutto non è detto che vadano via (seppure probabile), e poi alcuni giocatori sono quasi "nostri":
Ariaudo è in prestito con diritto di riscatto (se non sbaglio)
Lazzari se l'Atalanta va in serie B è praticamente già nostro
Dessena ha detto di voler restare, magari si riesce a prolungare il prestito
Astori potrebbe essere un problema, ma non sappiamo se poi il Milan voglia veramente investire su di lui (i giornali parlano parlano parlano e basta).
Se va via Marchetti, mi sembra che Agazzi non l'abbia fatto rimpiangere;
e Matri vedremo, comunque anche vendendolo la plusvalenza sarebbe tale da permettere di comprare un sostituto.
Questo chiaramente è solo il mio pensiero... Certo è chiaro che se non si costruisce uno stadio come si deve questa squadra NON può avere un futuro.
juninho85
15-04-2010, 07:54
e Matri vedremo, comunque anche vendendolo la plusvalenza sarebbe tale da permettere di comprare un sostituto.
non ci metterei le mani sul fuoco conoscendo cellino ;)
marchetti è già venduto e a sentire certe voci che provengono da dentro la società è meglio che sia così ;)
il diritto di riscatto per ariaudo è per la sola comproprietà
Arrivano da Miami le prime dichiarazioni del Presidente del Cagliari Massimo Cellino riguardo la decisione di esonerare Massimiliano Allegri. Dalle colonne del Corriere dello Sport il numero uno rossoblu attacca: "Sono stato uno stupido, avrei dovuto cacciarlo prima. Allegri si è approfittato della mia buona fede"
Se Allegri ha fatto il gobbo, Cellino ha fatto benissimo a dargli un calcio in culo......
juninho85
15-04-2010, 09:40
La Nuova Sardegna - Dalla Premier League alla serie A
Dalla possibile panchina del West Ham in Premier a quella del Cagliari. Gianluca Festa dallo scorso gennaio è nell’orbita del Cagliari. A dire il vero, il riavvicinamento alla società, anche grazie a Gianfranco Matteoli, risale all’anno scorso. L’ex difensore, applaudito di recente da Cellino, ha lavorato con lo staff tecnico del settore giovanile rossoblù. Da ieri, il semaforo verde come collaboratore di Giorgio Melis alla guida della prima squadra.
Festa vanta un record lusinghiero: ha sempre segnato, fin dal 1993/94, in tutte le categorie. Di prestigio anche le promozioni, dall’Eccellenza alla serie A. L’ultima quella con il Cagliari di Zola. Con il campione di Oliena, Festa (Monserrato, classe ’69) segue in Inghilterra il corso per ottenere il patentino. Nato nel vivaio del Cagliari, con la maglia rossoblù esordisce in A e conquista la qualificazione all’Uefa. Poi, approda all’Inter (66 partite, 3 reti). Nel 1993 va alla Roma in prestito. Ma il club dei Moratti se lo riprende fino al ‘96. Infine, l’avventura in Premier al Middlesbrough. Nel “Boro” si ferma cinque anni (136 gare e 10 reti), trova Ravanelli, perde una finale di Coppa d’Inghilterra e affronta una retrocessione. Va al Portsmouth e nel 2003 torna in Sardegna.
Con il Cagliari (26 gare, 2 gol) vince la serie B più lunga della storia: quella a 24 squadre. A seguire, la grande cavalcata (dall’Eccellenza alla C2) con la Nuorese. La carriera l’ha chiusa con Sanluri e Tavolara. Adesso, per Festa, grande appassionato di pesca, tennis e palestra, il gioco si fa interessante. E riparte dalla fiducia del presidente rossoblù. Cellino lo vedeva al fianco di Arrigoni per allenare il West Ham. Ipotesi sfumata. Il passato. Il presente ha la faccia di Miccoli e compagni.
La Nuova Sardegna - Melis, uomo di poche parole da sempre legato alla società
Uomo di campo, concreto, abituato al lavoro e poco avvezzo alle parole. Giorgio Melis non scorderà facilmente la data di ieri. Un sardo che approda sulla panchina più importante dell’isola, in un momento particolare della stagione, non è fatto abituale pur nelle annate più turbolente della gestione celliniana. Melis (Carbonia, 2 marzo 1958) sostituisce Allegri. Ieri, colto quasi di sorpresa, ha mostrato la soddisfazione di chiunque abbia l’ambizione, ma anche passione, competenza e attaccamento ai colori che lo vestono fin da ragazzino, di voler allenare la squadra in cui si è diventati calciatori prima e allenatori poi.
Difensore centrale, il neo allenatore rossoblù negli anni Settanta ha indossato la maglia del Cagliari collezionando 7 presenze in B e una in serie A. Appese le scarpette, ha cominciato ad allenare. Con la Primavera del club di viale La Playa ha tenuto testa alle “grandi” e raggiunto due volte i playoff. Ma, soprattutto, è l’artefice della promozione di alcuni dei pezzi pregiati del club approdati in prima squadra. Da Ragatzu a Mancosu, passando per Pisano, fino a Gallon, Dametto, Verachi, Vigorito, Di Laura e Carta.
L'Unione Sarda - Riva: «Non mi pronuncio» Domenghini: «Che errore»
Pareri diversi, sentimento comune, ma nessuno si sarebbe aspettato una decisione del genere. Quattro grandissimi ex rossoblù parlano e analizzano quanto successo, chi sta dalla parte di Cellino, chi no, ma c'è anche chi, come Gigi Riva, il più forte giocatore della storia del Cagliari, sceglie di non rilasciare dichiarazioni dirette sulla vicenda: «Per mia abitudine, ma anche per serietà non entro nel merito», dice subito Rombo di Tuono dal telefono del suo ufficio, «non mi va di intromettermi tra le parti, non conosco la situazione e non sarebbe serio parlare senza sapere». Ma una confessione Riva se la lascia scappare: «Certo», ammette, «tutta questa vicenda appare un po' strana».
E sulla singolarità del quadro che si è venuto a creare intervengono due compagni di squadra del bomber, il suo partner in attacco ai tempi dello scudetto, Bobo Gori e Angelo Domenghini, che con Riva condivisero anche l'esperienza del fantastico Mondiale messicano: «Non me l'aspettavo», dichiara Gori, «e ho la curiosità di conoscere la motivazione di questo esonero. Certo, mi sembra strano che non ci sia qualcosa di particolare, ad esempio un eventuale accordo con un'altra società. Cellino ha sempre protetto Allegri e nello scorso campionato scelse di mantenerlo nonostante le cinque sconfitte consecutive». L'attaccante milanese non si schiera e sceglie la strada dettata da Riva: «Bisogna riflettere, prima di dare dei giudizi e di colpevolizzare le parti». Domenghini viene chiamato a descrivere un evento che arriva subito dopo le celebrazioni per il quarantennale dello storico scudetto rossoblù: «Non dico che sono sconvolto ma queste sono cose assurde. Giustificherei una scelta del genere da parte della società solo nel caso Allegri avesse firmato un precontratto con un'altra società. Diversamente, condanno gli esoneri, perché i programmi iniziali devono essere sempre rispettati. Purtroppo in Italia, adesso si punta solo a vincere a tutti i costi».
Franco Selvaggi, altro bomber, ma degli anni Ottanta, sta con Cellino: «Il presidente sa il fatto suo, anche io avrei agito così di fronte ad un senso di appagamento. Il Cagliari stava facendo un campionato strepitoso ma Allegri ha subito troppe distrazioni».
L'Unione Sarda - Tifosi sorpresi: che cosa è successo?
Piazza reale e piazza virtuale: non poteva essere altrimenti, l'esonero di Massimiliano Allegri fa parlare sulla strada e sul web. In rete Raffaele Erbì ha creato, nel social network Facebook, il gruppo "Ma Cellino da piccolo ha avuto problemi con l'allenatore dei pulcini?". Un gruppo che, a dire il vero, non ha ancora raccolto molte adesioni: nella serata di ieri, gli iscritti risultavano ventisette.
IL CENTRO DI COORDINAMENTO Tutti parlano dell'esonero. Tranne che nel posto dove si potrebbero sentire, forse, le cose più interessanti. Al centro di coordinamento dei Cagliari club, in via Ariosto, ci sono soltanto le segretarie. Scelta, forse, non casuale: meglio non incrinare ulteriormente i rapporti con la società, già messi alla prova da alcuni dissidi sulla festa per i quarant'anni dello scudetto. «Se volete parlare con qualcuno», dicono cortesemente, «questo è il numero del presidente, Leonardo Tilocca». Ovvio che lo si debba sentire telefonicamente: il super tifoso sta a Tissi. «In questo momento», afferma, «preferisco non dire niente. Francamente non me lo aspettavo: mi dispiace che sia finita così anche se è impossibile dire altro perché nessuno sa quello che c'è dietro questa decisione».
I PUNTI DEL TIFO Meglio sentire i pareri di chi non ha legami con la società. Anche se la cosa diventa quasi impossibile: in città non ci sono più punti di riferimento del tifo organizzato. Il mitico bar Marius? Non espone più foto e cimeli, è diventato un locale come gli altri. «Certo che questo esonero», dice seduto alla cassa Christian Cau, «è strano. Sino a qualche mese fa, Allegri sembrava l'allenatore più bravo d'Italia. E ora è stato cacciato». È quasi infruttosa anche la passeggiata alla Marina dove, sino a un anno fa, c'era la sede degli Sconvolts. «È evidente», afferma Francesco Sulis che porta un cane al guinzaglio, «che in questo finale di campionato sta succedendo qualcosa di strano. Prima il Cagliari sembrava una squadra imbattibile. Poi, alcuni dei punti di forza si sono sciolti come neve al sole. E ora arriva questo esonero».
L'ORA DI PRANZO Non si parla d'altro in città. Anche il ristoratore Claudio Ara, mentre prepara il pranzo, abbandona, per un attimo, la sua passione per i fornelli e per la musica. «Essendo anche io un impulsivo», afferma, «avrei fatto come Cellino. Quando sento puzza di tradimento, preferisco tagliare immediatamente i ponti». I pareri sono discordi: al Caffè Valentina di via Pessina il tenore Gianluca Floris attende di spostarsi al Lirico per le prove generali dell'Olandese volante. «Per definizione», sostiene, «io sono sempre dalla parte dell'allenatore. Quindi sto con Allegri. Vorrei solo capire che cosa ha incrinato il rapporto di fiducia tra il tecnico e Cellino».
IL TIFOSO PARTICOLARE Si schiera con il tecnico anche un tifoso particolare: Giuliano Deroma, ora gestore di un locale di via Lamarmora, seguiva il Cagliari perfino durante la latitanza per reati politici. «Com'è possibile», si chiede, «che venga cacciato uno tra gli allenatori più intelligenti, più bravi, più attenti che il Cagliari abbia mai avuto?». La risposta, indiretta, gli arriva da Luciano Melis, impegnato a fare spese nel market di via Pasteur. «Sto con Cellino perché i risultati gli danno sempre ragione: adesso porterà Bisoli che dimostrerà di essere un grande».
LA PRESIDE Più preoccupata è Annalisa Flaviani, dirigente scolastica dell'Istituto comprensivo di Elmas, la scuola che, questa mattina, ospiterà il rossoblù Andrea Cossu. «Spiegare un esonero ai bambini? Mica facile. Personalmente avrei dato ancora fiducia all'allenatore visto che mancano poche partite alla fine del campionato. Comunque, questo non cambia il mio giudizio sul calcio: è uno sport meraviglioso perché insegna ai bambini che si vince con la squadra e non singolarmente».
Unione Sarda - I tanti perchè di un esonero traumatico
Dopo l'esonero di Allegri, inizia la ricerca della verità, dei motivi che hanno spinto Cellino alla drastica decisione ad appena cinque giornate dalla fine del campionato. I risultati (sette sconfitte e due pareggi nelle ultime nove partite) non bastano a giustificare la cacciata. Anche perché non si spiegherebbe perché non sia arrivata nell'immediato dopo Juventus ma solo martedì notte, dopo che Allegri aveva diretto il primo allenamento della settimana e tenuto la rituale conferenza stampa.
E poi. Il bilancio del Cagliari 2009-10 è così deficitario? I rossoblù, attestati a quota quaranta punti, hanno la salvezza praticamente in tasca. La colpa di Allegri sarebbe quella di averla conquistata con un paio di mesi di anticipo. Obiettivamente, la rosa non consentiva di competere per l'Europa con squadre più solide, che si chiamano Napoli, Sampdoria, Genoa, Juventus, Fiorentina, Palermo. È già un successo stare davanti a Lazio e Udinese, con recentissimi trascorsi in Champions League e Coppa Uefa.
I LIMITI Alla luce dei risultati, è chiaro che l'organico di quest'anno è meno ricco e omogeneo di quello dello scorso campionato. Di punto in bianco, Allegri ha dovuto promuovere titolari Astori, Lazzari e Matri, che erano riserve di Bianco, Fini e Acquafresca. La difesa, purtroppo, è stata falcidiata dagli infortuni (si pensi a quello lunghissimo di Pisano), circostanza che ha messo a nudo la poca ricchezza del reparto, decisamente sottonumero. Non ha giovato alla compattezza della retroguardia, la continua, ancorché obbligata, alternanza di uomini, specie nel ruolo di terzino destro, dove hanno giocato Pisano, Marzoratti, Canini, Dessena e, persino, Biondini. Se il Cagliari ha incassato cinquantuno gol (diciassettesima difesa del torneo), una ragione quindi c'è.
I CAMBI Allegri ha avuto margini di manovra più ristretti, quest'anno. Per esempio, la campagna acquisti estiva e quella di riparazione di gennaio non hanno risolto il problema del sostituto di Lazzari. Ci sono tanti centrocampisti ma nessuno con le caratteristiche dell'ex atalantino. Difficile, in queste condizioni, dare il colpo d'ala a partita in corso, a meno di non rinunciare inizialmente alla qualità per giocare successivamente la carta Lazzari. Ma non è una cosa calcisticamente logica.
LE COLPE Allegri ha numerose attenuanti ma ha anche commesso errori. Il primo è quello di aver leggermente e inconsciamente “mollato” dopo la sconfitta di Udine, che può essere considerato lo spartiacque tra una stagione esaltante e una normale. La squadra è sempre specchio del suo allenatore (basta osservare la tensione emotiva dell'Inter in coincidenza con le sparate di Mourinho) e se Allegri, ripetiamo, inconsciamente, ha avuto un calo di concentrazione, i rossoblù potrebbero averne risentito. Altrimenti, non si spiegherebbe perché la squadra (nonostante i problemi iniziali di assemblaggio) abbia fatto cose meravigliose sino a quel maledetto mercoledì di Udine.
Poco convincente anche la gestione del parco attaccanti. La cartina di tornasole è rappresentata dalle ultime tre partite. Ragatzu è diventato titolare per caso ma una volta confermato con il Milan (a discapito di Jeda e Larrivey), la scelta andava difesa a ogni costo. Come si poteva pretendere da Larrivey, bocciato sette giorni prima, che cambiasse la partita con la Juventus? Anche Jeda non è stato gestito al meglio. Il brasiliano, reduce da due campionati estremamente positivi, quest'anno ha giocato poco e male, nonostante abbia segnato sei gol, alcuni dei quali, però casuali e alla prima palla toccata da subentrante, come con Napoli e Livorno. Non è possibile che il giocatore delle due precedenti stagioni sia sparito. Sente scarsa fiducia intorno a sé? Si sente escluso dal progetto tecnico? Prove a carico di Allegri, non ci sono dubbi, ma non sufficienti a giustificare l'esonero.
LE VALUTAZIONI Questo è il periodo in cui si stila la tabella dei bocciati e dei promossi. Ma un finale così negativo altera i risultati. Jeda è un mistero, Larrivey anche, Lazzari un punto interrogativo per via della comproprietà con l'Atalanta, il Milan potrebbe richiamare Astori. Nainggolan non si è mai visto e non è dato sapere se possa tornare utile o no. Il Cagliari rischia di dover fare scelte decisive al buio, con un margine di rischio alto. Un lampo di luce potrebbe arrivare se il Cagliari si rimettesse in moto con la nuova coppia Melis-Festa. A iniziare dal Palermo. In questo finale, la posta in gioco è solo apparentemente bassa e la conquista della salvezza aritmetica è solo una parte del compito che attende il nuovo tecnico.
Unione Sarda - Allegri, i saluti si sciolgono in lacrime
Giacca blu, pantaloni beige, camicia bianca. Impeccabile sino alla fine, Max Allegri, l'ultimo, commosso, abbraccio alla squadra prima dell'addio. I saluti si sciolgono in lacrime. Due anni (meno cinque partite) tutti d'un fiato terminano qui, ad Assemini, dentro lo spogliatoio del centro sportivo. Giusto il tempo dei rimpianti. Venti minuti dopo è già l'ora delle presentazioni. Stessa stanza, atmosfera surreale. Giorgio Melis e Gianluca Festa sono di casa da queste parti, ma stavolta è tutta un'altra storia.
LA GIORNATA La più lunga è anche quella più corta. Comincia presto per l'ormai ex allenatore del Cagliari, nella sede di via la Playa dove riceve la lettera ufficiale e viene così formalizzato il suo esonero. Con lui ci sono anche il vice Landucci e il fisioterapista Grani (il preparatore atletico Folletti è fuori città). L'uragano da Miami ha travolto tutti. E tutti insieme vogliono salutare i giocatori appena prima dell'allenamento. Le nove sono passate da una ventina di minuti, la squadra è già radunata dentro lo spogliatoio quando entra Allegri scortato dal suo staff. Nel tragitto in auto da Cagliari ad Assemini si era preparato un piccolo discorso. Tempo perso. Prova a mostrare il petto, come sempre ha fatto nelle situazioni più difficili. Soprattutto quando le cose vanno male bisogna trasmettere serenità, uno dei suoi motti. Ma stavolta si ritrova pure lui senza sorriso e parole, la commozione lo stritola dopo una manciata di sospiri. Giù il sipario tra le lacrime. Via dagli armadietti anche l'ultimo calzino, poi di corsa sul viale sterrato che separa il Cagliari dal resto del mondo.
IL CAMBIO Avanti un altro, anzi due. La squadra è di nuovo tutta radunata dentro lo spogliatoio. Ora c'è anche il direttore generale Marroccu, che rompe un silenzio assordante, comunica ufficialmente il cambio della guardia in panchina e presenta così la nuova coppia di allenatori. Facce nuove, facce vecchie. Melis bazzica qui da undici anni, è praticamente il tecnico dello spogliatoio accanto, quello della Primavera rossoblù, una manciata di metri più in là. È uno di casa, insomma, conosce l'ambiente e la rosa. Più volte si è confrontato con Allegri in queste ultime due stagioni.
Al suo fianco c'è Festa, ben 182 partite con la maglia rossoblù dopo aver fatto tutta la trafila nelle giovanili. Praticamente un pezzo di storia del Cagliari. Per Lopez, Conti e Agostini persino un ex compagno. Con loro ha condiviso l'entusiasmante promozione dalla B alla A. Poi il divorzio non proprio consensuale con Cellino, il contratto interrotto dopo un solo campionato (dovevano essere due) e più di una frizione sul premio di fine anno. Il tempo ha evidentemente guarito le ferite. Ora Festa è addirittura l'allenatore in seconda del Cagliari post Allegri.
LA SVOLTA Fischietto al collo, lui e Melis al centro del campo. No, non è un mercoledì come tutti gli altri. È in programma una doppia seduta, così la squadra si trattiene ad Assemini anche per il pranzo. Tra i tavoli della club house quasi si sente il rumore delle forchette che picchiano sui piatti. Nessuno parla. Qui nessuno ha voglia di commentare l'ennesimo ribaltone. E domenica al Sant'Elia c'è la super sfida con il Palermo.
«La squadra ha voglia di riscattarsi e sono certo che domenica avrebbe fatto una buona partita», ha voluto sottolineare Allegri martedì subito dopo aver saputo dell'esonero. «Preferisco non commentare, non ora, magari più in là farò una conferenza stampa», ha aggiunto ieri l'allenatore livornese.
SCENARI Non c'è nessuna Juve all'orizzonte, ha tenuto a precisare. Magari potrebbe esserci presto la Fiorentina (qualora Prandelli lasciasse Firenze) o addirittura il Milan (anche per Berlusconi e Leonardo sembra essere arrivato il momento dei saluti). E nelle ultime ore è spuntata pure l'ipotesi Roma: Ranieri potrebbe (anche e soprattutto in caso di scudetto) congedarsi, infatti, dai giallorossi in nome della Nazionale. Domenica, però, Allegri, ha assicurato, avrà occhi ancora e solo per il Cagliari
Solertes
15-04-2010, 19:28
Max Allegri scrive ai tifosi: “A questa squadra rimarrò sempre affezionato, grazie a tutti. Anche a Cellino"
Oggi alle 19.46
“A questa squadra rimarrò sempre affezionato, ringrazio tutti quanti mi sono stati vicini ". L’aveva annunciata ieri, stasera è arrivata la lettera di addio ai tifosi rossoblù di Massimiliano Allegri. "Con queste poche righe – scrive l’allenatore esonerato - desidero ringraziare tutti, a cominciare naturalmente dal presidente Cellino al quale sarò sempre grato per la grande opportunità che mi ha dato”.
Allegri ringrazia anche i dipendenti della società, i tifosi e conclude salutando i giocatori. “Un ringraziamento particolare a tutti i dipendenti della società, dagli impiegati ai magazzinieri, persone molto spesso 'invisibilì che pero svolgono un lavoro fondamentale per la riuscita di una buona stagione calcistica". Naturalmente non posso dimenticare lo straordinario affetto dei tifosi che ci hanno sempre sostenuto nei momenti meno felici e la calorosa accoglienza ricevuta dalla città. Infine, ma non certo per ultimi, i giocatori. Un fantastico gruppo che ho avuto il piacere e la fortuna di guidare per questi due anni ottenendo buoni risultati”
Tutto quello che volete però stò allenatore è un signore. :)
Tutto quello che volete però stò allenatore è un signore. :)
Condivido pienamente.
Noi conosciamo il nostro caro presidente, purtroppo però non sapremo mai la verità, proprio perchè Allegri è talmente signore che non racconterà mai nulla, ma conoscendo il personaggio "Cellino" sappiamo bene qual'è la verità.
juninho85
16-04-2010, 08:18
c'è poco da fare,è veramente un gentiluomo
qualcuno ieri ha visto lo speciale a videolina sullo scudetto?nenè oltre ai problemi con l'alcol è parso avere roba tipo alzheimer o arterio sclerosi,è solo una mia impressione?
juninho85
16-04-2010, 08:35
La Nuova Sardegna - Carte coperte in attesa di Cellino
Un 16-0 blindatissimo. I rossoblù hanno giocato con il Quartu 2000. Ma le disposizioni da Miami sono state drastiche: nessun estraneo a bordo campo né fuori. Sul sito, appena il risultato. Impossibile sapere come sia stata schierata la squadra da Giorgio Melis e Gianluca Festa. Tanto meno capire, se per il Palermo ci saranno variazioni tattiche. Il Cagliari si è lasciato alle spalle i quasi due anni dell’era Allegri con non poca fatica. “Siamo professionisti, dobbiamo guardare avanti” ha detto ai ragazzini di una scuola di Elmas, Andrea Cossu. Il trequartista, lanciato dal tecnico di Livorno fino a raggiungere la nazionale.
In queste ore Delio Rossi starà caricando a mille i suoi. E la squadra sa che, con un Cagliari praticamente salvo, al Sant’Elia si può provare a prendere l’intera preda. Melis e Festa, ovviamente, remano con ambizione, fermezza e professionalità. Sono consci di quanto sia sempre complicato un debutto in serie A. A maggior ragione avvertono il peso di un ingresso nel tempio del pallone in un passaggio delicato e impegnativo. Per entrambi si tratta di una splendida opzione. Da sfruttare nel modo migliore. Anche in prospettiva futura.
Intanto, oggi arriva in città Massimo Cellino. Impossibile sapere se ci sarà una conferenza stampa di presentazione del duo tecnico made in Sardinia - Festa acquisirà il patentino a breve in Inghilterra, per il momento avrà una sorta di ruolo come consulente e dirigente. O se, invece, il presidente decide di spiegare il perché di un esonero improvviso e contrario alla filosofia di gestione professata fino a qualche mese fa.
E siamo alla squadra. Ieri, in coda all’amichevole blindata con il Quartu 2000, il bollettino sanitario non ha per fortuna mostrato variazioni: Lopez e Astori hanno lavorato in disparte. Il capitano domenica non ci sarà. Mentre Astori ha qualche possibilità di recupero. A conti fatti, Giorgio Melis si ritrova con un tema che Allegri si è spupazzato fin dallo scorso agosto: difensori contati. Tenuto conto di Canini, squalificato per un turno, con il Palermo di dovrebbe partire con Pisano, Marzoratti, Ariaudo e Agostini. Qualche dubbio in più a centrocampo e in attacco. E in questi settori è obbligata una premessa: Melis ha sempre fatto giocare la Primavera con il 4-4-2. Però, dopo appena cinque allenamenti, pare complicato pensare a modifiche nell’assetto tattico. Quindi, con Parola in regia, al posto di Conti appiedato per un turno dal giudice sportivo, gli esterni dovrebbero essere Biondini e Lazzari. Con Dessena e Barone in pole. In attacco, con Cossu tra le linee, è corsa a quattro per affiancare Matri. Nené sembra leggermente in vantaggio su Ragatzu, Jeda e Larrivey. Ma le scelte verranno fatte solo all’ultimo.
La Nuova Sardegna - Da Soro a Melis, i mister sardi
Uno di Monserrato, l’altro di Carbonia. Il loro è un piccolo balzo nella storia del Cagliari. Gianluca Festa e Giorgio Melis, nati con la maglia rossoblù, in panchina per chiudere in bellezza una stagione difficile da scordare. Sulla panchina del club di viale La Playa gli almanacchi raccontano dell’avvicendamento di 63 tecnici. Tra questi, la lista dei sardi doc è aperta dal veterano “Cincinnato” Mario Tiddia (183 presenze tra A, B e C1, una promozione in A, una retrocessione in B).
Poi Gustavo Giagnoni (68 gare tra A e B, un tonfo in B), Mariolino Congiu (52 tra B e C), Giuseppe Materazzi (14 in B) e Cenzo Soro (10 in B, con lo spareggio per la promozione in A perso a Roma con la Pro Patria).
Oltre ai migliori cinque, citazione obbligata per i primi due allenatori della storia rossoblù: Gaetano Fichera e Giorgio Mereu, in sella dalla fondazione, nel 1920, al 1923.
Negli anni a seguire, e subito prima della Seconda guerra, almeno tre gli “stranieri” alternatisi alla guida del club: Winkler, Erbstein e Kutic. Ma anche Boero, Latella (poi alla Torres e per 20 anni factotum della società sassarese), Allasio e Corrias hanno contribuito a soffiare nelle vele del club capace di vincere contro tutto e tutti lo scudetto nel 1970. Nel pensatoio del Cagliari sono approdati anche alcuni dei big del pallone italiano. Silvio Piola, ad esempio. L’immarcabile bomber ha allenato il Cagliari dal ‘55 al ‘56 e dal ‘57 al ‘58. Nel ‘67/68 è stata la volta dell’ex ct della nazionale, Edmondo Fabbri. A seguire, anche Luisito Suarez.
Poi, gli artefici delle promozioni. Come Arturo “Sandokan” Silvestri. Ovviamente, non va scordato il grande “filosofo” artefice del titolo del ‘70, Manlio Scopigno. Per avvicinarci ai giorni nostri si va da Gigi Radice a Renzo Ulivieri, da Giorgi a Materazzi. Menzione per Ranieri, eroe della cavalcata dalla C alla A con gli Orrù, e Mazzone: ha stregato Cagliari. Ma anche Trapattoni, il faccione simpatico sulle fiancate dei bus e solo qualche mese alla corte di Cellino, è un bel ricordo. Infine, Tabarez, ora alla guida dell’Uruguay, e una sfilza di nomi “nuovi”. Da Sala, Bellotto e Tesser passando per l’eterno Sonetti, fino a Giampaolo, Ballardini e Allegri. Il passato. Adesso, la palla è nelle mani di Giorgio Melis e Gianluca Festa.
juninho85
16-04-2010, 08:37
Calciopoli 2, ecco le intercettazioni
Cellino chiama Bergamo e Pairetto
Sono state rese pubbliche le 74 intercettazioni del 2005 segnalate, a quanto pare, da Luciano Moggi. Tra gli intercettati anche Massimo Cellino, protagonista di tre telefonate ai designatori arbitrali dell'epoca Bergamo e Pairetto. Ecco, tratte da ansa.it, i frammenti delle chiamate. (cliccare sul titolo per ascoltare le telefonate)
22 febbraio 2005: Cellino a Bergamo: "Tombolini è stato sfigato"
Dopo Milan-Cagliari 1-0, decisa da un gol farlocco di Serginho, il presidente rossoblù chiama Bergamo: non si parla tanto della gara di San Siro, quanto della possibile deroga a Collina, che a giugno - per le regole vigenti all'epoca - avrebbe dovuto smettere di arbitrare.
"Stiamo finendo male, non c'è rispetto di chi investe e ha passione. Collina non può ricattare: se vuole fare in futuro il designatore, è giusto che si sappia sacrificare, anche per gli altri colleghi"
22 febbraio 2005: Cellino a Pairetto: "Sono incazzato nero"
Dopo aver parlato con Bergamo, Cellino riceve la chiamata dell'altro designatore: anche qui si parla della possibilità di innalzare il limite d'età degli arbitri per favorire Collina.
"Collina? Se vuole andare in Inghilterra che vada. Gli arbitri possono arbitrare fino a 47 anni. Zola? L'ho fatto smettere io, anche se politicamente non l'ho potuto fare. Classe? E' più politica, pubblicità e spettacolo che altro".
12 maggio 2005: Cellino chiama Bergamo
Cellino chiama il designatore prima di Messina-Cagliari.
"Un finale di campionato esasperante. Mi sono permesso di chiamarla, se è lecito: domenica vado a Messina: sarà una partita calda, mi hanno minacciato. Spero di avere un arbitro..."
pensavo peggio
c'è poco da fare,è veramente un gentiluomo
qualcuno ieri ha visto lo speciale a videolina sullo scudetto?nenè oltre ai problemi con l'alcol è parso avere roba tipo alzheimer o arterio sclerosi,è solo una mia impressione?
Si, Nenè ha l'alzhaimer, un amico di famiglia che lavora in ospedale spesso gli dà una mano...ormai è messo così...
[B]
pensavo peggio
Ci credo... avevi letto la cosa dal tuttosport. Quel giornale serve solo in casi di pittura in casa.
Tutto quello che volete però stò allenatore è un signore. :)
Mi mancherà lo ammetto :(
Ci credo... avevi letto la cosa dal tuttosport. Quel giornale serve solo in casi di pittura in casa.
Quoto ;)
Ci credo... avevi letto la cosa dal tuttosport. Quel giornale serve solo in casi di pittura in casa.
non per altro è anche detto TUTTOSPORC :D
Veramente un peccato buttare via 3 punti così...
Però la squadra oggi c'era, abbiamo giocato molto bene a mio parere...
Solertes
18-04-2010, 17:31
Veramente un peccato buttare via 3 punti così...
Però la squadra oggi c'era, abbiamo giocato molto bene a mio parere...
Eccetto gli ultimi 6' è stata una partita divertente (sulla punizione battuta da Lazzari potevano mettersi a cazzeggiare anzichè concludere immediatamente, vabbè inesperienza)...l'impressione che ho avuto è che alla fine non avessero più birra in corpo...atleticamente mi pare ci siano segnali di ripresa ma ancora non hanno 90' ad alta intensità che ha permesso alla squadra di raggiungere così rapidamente i 40 punti...
Io mi son divertito solo negli ultimi 6 minuti...
A campionato finito aspettarsi una forma fisica è utopia, c'è gente come Lazzari che purtroppo non ne hanno più, pensante, poco lucido, fà fatica...come il centrocampo non è riuscito a filtrare, troppe palle in area...si sentiva la mancanza di Biondini e Conti, perchè il Conti dell'ultimo periodo è il migliore di tutta la stagione secondo me.
L'ho gia detto, credo che i favori da restituire siano finiti, mancano una manciata di partite, spazio ai giovani.
juninho85
21-04-2010, 09:23
Bossi jr: «Al Mondiale non tifo Italia»
«Il tricolore? Identifica un sentimento di cinquant'anni fa». Le frasi del "delfino" scatenano un putiferio
«No, non tifo Italia al Mondiale in Sudafrica. Il tricolore? Identifica un sentimento di cinquant'anni fa». Le dichiarazioni di Renzo Bossi, figlio del Senatùr entrato ufficialmente in politica dopo le ultime elezioni regionali, hanno scatenato un putiferio. Il mondo del calcio, e non solo, ha reagito scandalizzato. Gigi Riva, team manager della Nazionale azzurra l'ha definita «un'affermazione stupida e grave»: «Se non sta bene può anche andarsene dall'Italia, nessuno ne farà una malattia». Ma non è un fulmine a ciel sereno, visto che non più tardi di un mese fa, quando impazzava il tormentone Balotelli-Mourinho, il "delfino" del Senatùr se ne uscì dicendo: «Non prendo neanche in considerazione l'esistenza della Nazionale di calcio italiana. Non la seguo, non so in che competizioni sia impegnata e non so nemmeno chi sia questo Balotelli. Per me esiste solo una Nazionale, ed è quella della Padania». Bossi jr mise allora in un qualche imbarazzo la Lega, che invece faceva quadrato per Balotelli e a favore di una nazionale multietnica.
GENERAL MANAGER - Neanche si può dire, tra l'altro, che Renzo Bossi non si intenda di calcio, visto che è stato general manager della Nazionale padana, vincitrice due volte della Coppa delle nazioni non affiliate alla Fifa. «Se Lippi chiamasse Balotelli - dice l'eurodeputato leghista Mario Borghezio - sarei indifferente, così come sarei indifferente in generale alla convocazione di un atleta di colore. Mi darebbe invece enorme fastidio se ci fosse una rappresentanza del Paese al quale appartengo - anche se il mio cuore batte per la Padania - che avesse un carattere multietnico». Dall'opposizione puntuale la stroncatura alle frasi di Bossi jr: «Si fa sempre il tifo per la Nazionale e il proprio paese - dice Walter Veltroni -. È assurdo che una persona eletta pronunci queste frasi. Purtroppo non c'è da meravigliarsi visto che viene dall'esponente di un partito che continua ad insultare l'unità italiana e la sua bandiera». Il capo della segreteria politica del segretario del Pd Bersani, Filippo Penati, ritiene l'intervista di Bossi jr a Vanity Fair «sconfortante», sottolineando i suoi «sfondoni» storici e ricordando che il tricolore «esiste da più di 150 anni». Per il parlamentare del Pd Tonino Russo «non interessarsi di calcio ci può anche stare», «ma non tenere ai colori del proprio Paese a prescindere e farne un elemento di identità, forse testimoniano un disturbo affettivo o una delusione sentimentale».
DICHIARAZIONI POLITICHE - È un coro di critiche dal mondo del calcio. «Sono solo dichiarazioni politiche che non valgono in quanto tali. È meglio non commentare queste cose, ci sono problemi più urgenti da affrontare in questo momento», chiosa il presidente del Palermo Maurizio Zamparini. Anche Massimo Cellino si dice «sorpreso e imbarazzato» dalle frasi di Bossi jr. «Se fossi il padre incomincerei a preoccuparmi - dice il presidente del Cagliari -. Stimo Umberto, per me è un grande valore per l'Italia. Ma queste dichiarazioni del figlio... Lo dico da padre». Forse però Cellino dimentica la profezia del leader del Carroccio prima del Mondiale '98: «L'Italia perderà il campionato, tutt'al più se fate qualche ruberia superate il primo turno», disse a poche ore dalla partita con il Camerun. Chissà cosa ne penserà Rino Gattuso, visto che non ha nascosto le sue simpatie leghiste.
:ave:
Ma qualcuno sta anche a sentire quello che è chiamato da suo padre "Trota"?
Che bello sarebbe dargli una bella bastonata.... :D
LuPellox85
21-04-2010, 10:04
Che bello sarebbe dargli una bella bastonata.... :D
mamma mia, veramente..
non sei tu che te ne vai dall'Italia, sono io che ti caccio!
juninho85
21-04-2010, 10:18
piuttosto non mi stupisce la simpatia di cellino per bossi :doh:
piuttosto non mi stupisce la simpatia di cellino per bossi :doh:
Tra figli di sultana ci si intende, ma la "trota" è troppo stupida.
Napoli - Cagliari 0-0
Il mio primo post per sottolineare la non vittoria degli sportivissimi e civilissimi napoletani.
Ma non erano uno squadrone da champions league?
Qualcuno ha visto il fallo di cossu?
conan_75
25-04-2010, 17:40
Qualcuno ha visto il fallo di cossu?
Mistero...però l'arbitro era sicurissimo e sappiamo il buon cossu da buon casteddaio non sopporti le maglie celesti :D
Del resto siamo riusciti a togliere quei due punti ai napoletani, quindi va già bene.
conan_75
25-04-2010, 17:44
Ah, dimenticavo, Mazzarri nel 2° tempo stava cercando di vendere orologi contraffatti a 10E?
Perchè prima ha fatto vedere l'orologio, poi faceva il segno "10" con le mani :D
Ah, dimenticavo, Mazzarri nel 2° tempo stava cercando di vendere orologi contraffatti a 10E?
Perchè prima ha fatto vedere l'orologio, poi faceva il segno "10" con le mani :D
Ahahah è vero, ma alla fine era più disperato perchè nessuno glieli comprava:p
Dopo questo credo che Cossu si possa scordare i mondiali, tanto bravo quanto gaggio...
Solertes
25-04-2010, 18:10
Io ho visto la partita, ma il fallo di cossu boh?
Mazzarri protestava con l'arbitro perchè aveva l'orologio fermo alle 10 :asd:
Ahahah è vero, ma alla fine era più disperato perchè nessuno glieli comprava:p
Dopo questo credo che Cossu si possa scordare i mondiali, tanto bravo quanto gaggio...
CI è andato Totti e non ci va Cossu?
http://www.ikno.it/hu/cossu.png
Bisogna vedere la "pesantezza" del gesto.....
Nemmeno io l'ho visto il fallo di Cossu, ora grazie a quella foto mi sono accorto di cosa è effettivamente successo (la gomitata di Camoranesi però era normale contrasto di gioco secondo l'arbitro) .
Comunque direi che siamo stati fortunati a portare a casa 1 punto, menomale che c'è Marchetti.
Solertes
02-05-2010, 16:03
http://www.prodottitipicisardi.com/images/Biscotti_sardi.jpg
Yum!!
http://www.prodottitipicisardi.com/images/Biscotti_sardi.jpg
Yum!!
:D :D :D
juninho85
02-05-2010, 17:32
http://www.prodottitipicisardi.com/images/Biscotti_sardi.jpg
Yum!!
a 2-2 acquisito ti posso anche dar ragione,ma in particolare la prima parte del secondo tempo l'abbiamo giocata veramente.
non concordo nei modi ma son d'accordo con la linea della tifoseria per festa.
stiamo parlando di uno che non ha la benchè minima esperienza,non c'ha manco il patentino per l'allenatore in seconda e vogliamo affidargli la panca di una squadra che giocherà a chiappe strinte per salvarsi?!meglio pupazzo melis a questo punto...
ah,dovevate vedere cellino come prendeva per il culo festa a ogni coro che si alzava contro di lui dalla curva :rotfl:
La partita è stata la solita farsa, specialmente nel secondo tempo.
Matri nel primo tempo non ha toccato un pallone perchè sempre raddoppiato.
Nel secondo tempo nel giro di 5 minuti è arrivato 5 volte in porta (:confused: )...poi visto che non si decideva a fare sto pareggio (non avrebbe segnato neanche a porta vuota) ci ha pensato Jedà.
L'unica partita vera per quanto mi riguarda oggi era Atalanta Bologna.
Solertes
02-05-2010, 18:14
a 2-2 acquisito ti posso anche dar ragione,ma in particolare la prima parte del secondo tempo l'abbiamo giocata veramente.
Infatti mi riferisco proprio al post pareggio :D
Secondo me non abbiamo giocato poi così male (anche se il ritmo di gioco era veramente bassissimo), peccato per quel black-out di 2 minuti che ci sono costate le reti....
A inizio secondo tempo Matri si è mangiato l'impossibile (e mi sembra ci fosse anche un gol annullato, che a me è sembrato regolare).
Comunque, possiamo almeno "festeggiare" la salvezza matematica... :sofico:
conan_75
02-05-2010, 19:41
A inizio secondo tempo Matri si è mangiato l'impossibile (e mi sembra ci fosse anche un gol annullato, che a me è sembrato regolare).
Secondo me anche quello l'avrebbe tirato sul portiere.
Comunque...non ti è sembrato che matri entrasse un tantino troppo facilmente all'inizio del 2° tempo?
Poi, stranamente, dopo il 2-2 hanno smesso entrambe di giocare...
Secondo me anche quello l'avrebbe tirato sul portiere.
Comunque...non ti è sembrato che matri entrasse un tantino troppo facilmente all'inizio del 2° tempo?
Poi, stranamente, dopo il 2-2 hanno smesso entrambe di giocare...
A quanto pare siamo gli unici che c'è ne siamo accorti.
A quanto pare siamo gli unici che c'è ne siamo accorti.
L'accordo è cominciato dopo il 2-2, non prima. Matri entrava tranquillo perchè i passaggi erano buoni. Avessero voluto farci segnare lo avrebbero fatto senza problemi prima del 2-2, invece abbiamo dovuto tirare 5 volte per timbrare.
Dopo il pareggio l'accordo è stato tacito ed ha funzionato
L'accordo è cominciato dopo il 2-2, non prima. Matri entrava tranquillo perchè i passaggi erano buoni. Avessero voluto farci segnare lo avrebbero fatto senza problemi prima del 2-2, invece abbiamo dovuto tirare 5 volte per timbrare.
Dopo il pareggio l'accordo è stato tacito ed ha funzionato
Non parlo con certezza assoluta, ma l'andamento della partita era ben definito, Matri era sempre raddoppiato nel primo tempo, nel secondo no, certamente non potevano farla troppo sporca, se poi non ha segnato è solo demerito suo.
Solertes
03-05-2010, 09:12
Non parlo con certezza assoluta, ma l'andamento della partita era ben definito, Matri era sempre raddoppiato nel primo tempo, nel secondo no, certamente non potevano farla troppo sporca, se poi non ha segnato è solo demerito suo.
Che si siano dimenticati di dirlo ad Handanovic? :stordita:
Cafe Shock
03-05-2010, 09:15
Ieri guardavo la partita... e ho pensato: ma gente come Cossu si allena? Nulla da ridire sul come gioca, ma che fisico ha ! ?:D
Solertes
03-05-2010, 09:22
Ieri guardavo la partita... e ho pensato: ma gente come Cossu si allena? Nulla da ridire sul come gioca, ma che fisico ha ! ?:D
Ieri Cossu non giocava, scontava la squalifica :O
Cafe Shock
03-05-2010, 09:31
Ieri Cossu non giocava, scontava la squalifica :O
si mi son confuso, l'avevo visto durante la partita col Napoli. :sofico:
Ieri guardavo la partita... e ho pensato: ma gente come Cossu si allena? Nulla da ridire sul come gioca, ma che fisico ha ! ?:D
Si ma che partita guardavi?
Almeno Cossu non si allena a tirare pallonate agli allenatori della squadra avversaria....
:D
Cafe Shock
03-05-2010, 09:35
Si ma che partita guardavi?
Almeno Cossu non si allena a tirare pallonate agli allenatori della squadra avversaria....
:D
eh? :confused:
In effetti ho dormito poco.
Lascia stare, quando il caffè entrerà in circolo forse ti risponderò in italiano.
:D :D
juninho85
03-05-2010, 09:38
maradona e zola,per dirne due,insegnano che per essere qualcuno nel calcio la prestanza fisica non è indispensabile
Cafe Shock
03-05-2010, 09:44
maradona e zola,per dirne due,insegnano che per essere qualcuno nel calcio la prestanza fisica non è indispensabile
Come siete polemici, è incredibile. Non volevo contestare Cossu, gran bel giocatore ( e ad i miei livelli infimi mi paragono a lui come fisico e modo di giocare :sofico: ) e tutti gli altri campioni piccolini. Ne facevo solo una questione muscolare, perchè SEMBRA davvero fuori forma se lo osservate http://www.subiddanoesu.it/wp-content/uploads/2010/02/andrea-cossu.jpg mentre tutti gli altri piccoletti sono comunque muscolosi :D
Solertes
03-05-2010, 09:45
Nonciclopedia su Larrivey
Giocando a Pro Evolution Soccer con gli amici, commentò "ma chi è questo scarsone?" salvo poi accorgersi che stava pilotando sé stesso.
Un gol di Larrivey a Fifa causa un crash di Windows
Un gol di Larrivey in una partita causa un crash dei televisori
Un gol di Larrivey può anche causare una falla nella realtà spazio-temporale
Il suo scrittore preferito è Babbo Natale
Per un breve periodo ha giocato nel Peach Creek FC ed ebbe una brevissima ma intensa relazione con le sorelle Panzer.
È il prossimo Batistuta lo sanno tutti,solo lui non lo sa e infatti se lo sapesse lo dimostrerebbe,ma non lo sa...
Larrivey ha segnato un gol nell'ultima partita del campionato 07-08 solo per rendere infelici quelli che hanno scommesso che non avrebbe mai e poi mai segnato un gol nella sua vita
I Maya per il 21 dicembre 2012 avevano previsto un gol di Larrivey
Un biscotto della fortuna mangiato in un ristorante cinese predisse a Larrivey: "Ti infortunerai gravemente subito dopo un gol importante". Larrivey è sempre stato in perfetta salute.
Una vittoria di Larrivey come capocannoniere della Serie A manderebbe in bancarotta Better nel caso qualcuno scommettesse un solo euro su di lui.
In una partita con la Roma (terminata 2-2, col Cagliari in svantaggio di 2-0 capace di fare 2 gol dopo il 90' permettendo così ai giallorossi di fare una colossale figura di merda) Larrivey è stato determinante (strano vero ?) mettendo anche in mostra un numero di alta scuola (si, mi rendo conto di ciò che sto dicendo), ovvero uno stop volante di tacco (wow) e destro al volo da posizione defilata che è andato a colpire la traversa. Determinante (ancora ?) anche per il 2-2, perché il tapin per il gol di Conti è nato da un suo colpo di testa. Questa è stata l'unica partita in cui Larrivey è stato capace di andare vicino al gol.
In una partita contro il Livrono (terminata 3-0) Larrivey mette a segno una doppietta, probabilmente accordandosi con la difesa Livornese. Il primo gol lo segna di testa dopo un calcio di punizione: Larrivey colpisce di testa il pallone indisturbato e il portiere del Livorno fa di tutto per farlo segnare facendosi passare il pallone tra le gambe. Il secondo gol lo segna con un pallonetto da 30 metri a porta vuota, i difensori livornesi potevano prendere la palla tranquillamente ma avevano Larrivey al fantacalcio e allora hanno preferito farlo segnare.
juninho85
03-05-2010, 09:45
polemica?chi fa polemica?
Cafe Shock
03-05-2010, 09:48
Juninho polemico come sgarbi :sofico:
comunque io mi so beccato i due gol di Larrivey a fantacalcio, ci credete?!:D :D
Come siete polemici, è incredibile. Non volevo contestare Cossu, gran bel giocatore ( e ad i miei livelli infimi mi paragono a lui come fisico e modo di giocare :sofico: ) e tutti gli altri campioni piccolini. Ne facevo solo una questione muscolare, perchè SEMBRA davvero fuori forma se lo osservate http://www.subiddanoesu.it/wp-content/uploads/2010/02/andrea-cossu.jpg mentre tutti gli altri piccoletti sono comunque muscolosi :D
Certo che se reputi uno fuori forma da una foto (pure in maglietta) non ci siamo proprio....
http://images.starlounge.com/slideshows-2/CG_pippo01.jpg Non si direbbe che sto qua abbia il record di gol segnati in coppa...
Senza polemica eh
Cafe Shock
03-05-2010, 09:58
Certo che se reputi uno fuori forma da una foto (pure in maglietta) non ci siamo proprio....
http://images.starlounge.com/slideshows-2/CG_pippo01.jpg
grande pippa ! :D
conan_75
03-05-2010, 12:25
Sempre riguardo alla partita di ieri...i difensori hanno fatto di tutto per far segnare matri...semplicemente lui centrava il portiere!!!
Sarebbe stato troppo evidente se il portiere si spostava pure...
http://static.sky.it/static/contentimages/resized/sezioni/sport/calcio_estero/2010/03/03/andrea_cossu_esordio_nazionale_italia_camerun_lp_82x96.jpg
... ma non è che Andra Cossu si è fatto espellere a Napoli apposta per prepararsi al meglio per lo stage premondiali della nazionale?
:mbe: :mbe: :mbe: :mbe:
juninho85
03-05-2010, 14:28
non è il tipo,semplicemente lui in quanto tifoso sente molto la rivalità col napoli
Sempre riguardo alla partita di ieri...i difensori hanno fatto di tutto per far segnare matri...semplicemente lui centrava il portiere!!!
Sarebbe stato troppo evidente se il portiere si spostava pure...
Conan_75, lascia stare, siamo solo noi che abbiamo visto la malafede...sarà perchè siamo Asseminesi...:p
non è il tipo,semplicemente lui in quanto tifoso sente molto la rivalità col napoli
io ho ancora vivo il ricordo del pianto di Zola ai mondiali per la troppa foga nel voler recuperare il pallone che gli costò il mondiale...
Ultimamente ci sono molte polemiche per le reazioni poco sportive o violente di alcuni giocatori, pensiamo solo a Cassano che lo castigano da anni per certe cose....(a parte balotelli) sta di fatto che ho paura che Lippi tenga in considerazione tutto in questo periodo...
Cossu è entrato troppo carico dalla panchina...dovrebbe dimenticarsi di essere anche un tifoso...
Che si siano dimenticati di dirlo ad Handanovic? :stordita:
ti ha gia risposto conan...credo che dopo calciopoli si debba essere molto più paranoici...come dice Andreotti...a pensar male si fà peccato ma ci si azzecca quasi sempre.:rolleyes:
juninho85
03-05-2010, 15:07
di che' vi stupite?queste cose son sempre esistite e sempre ci saranno...
io ho ancora vivo il ricordo del pianto di Zola ai mondiali per la troppa foga nel voler recuperare il pallone che gli costò il mondiale...
Ultimamente ci sono molte polemiche per le reazioni poco sportive o violente di alcuni giocatori, pensiamo solo a Cassano che lo castigano da anni per certe cose....(a parte balotelli) sta di fatto che ho paura che Lippi tenga in considerazione tutto in questo periodo...
Cossu è entrato troppo carico dalla panchina...dovrebbe dimenticarsi di essere anche un tifoso...
noooooo.... :muro: adesso non cominciare a parlar male pure di Cossu, ti prego.
Si è fatto il culo tutto l'anno, si merita la convocazione in nazionale (anche perchè è l'unica alternativa italiana a Camoranesi).
Solertes
03-05-2010, 16:14
noooooo.... :muro: adesso non cominciare a parlar male pure di Cossu, ti prego.
Si è fatto il culo tutto l'anno, si merita la convocazione in nazionale (anche perchè è l'unica alternativa italiana a Camoranesi).
Camoranesi è più duttile, Cossu diventa fortissimo se lo si lascia libero di giostrare su tutto il fronte dell attacco, come ricambio da esterno imho è meglio MArchionni.
conan_75
03-05-2010, 16:23
di che' vi stupite?queste cose son sempre esistite e sempre ci saranno...
E, lo so, però è poco rispettoso nei confronti di chi il biglietto l'ha pagato intero e non "patteggiato" ;)
noooooo.... :muro: adesso non cominciare a parlar male pure di Cossu, ti prego.
Si è fatto il culo tutto l'anno, si merita la convocazione in nazionale (anche perchè è l'unica alternativa italiana a Camoranesi).
Guarda che nessuno ha parlato male di Cossu, se il mio discorso non è chiaro basta chiedere, senza inventarsi stronzate.
juninho85
03-05-2010, 16:42
E, lo so, però è poco rispettoso nei confronti di chi il biglietto l'ha pagato intero e non "patteggiato" ;)
a beh quello è poco ma sicuro...vedessi come me li sono presia urla ieri in tribuna centrale
Solertes
03-05-2010, 18:16
Cellino spinge Matri al Napoli
Massimo Cellino è tornato a parlare del futuro di Matri: "De Laurentiis me l'ha chiesto, sarebbe un onore cederlo ad un amico come Aurelio, ma cercheremo di rinforzare la squadra, vogliamo essere più competitivi per la prossima stagione".
"A gennaio anche il Milan lo voleva - svela il patron del Cagliari a Radio Kiss Kiss-, e anche ai rossoneri diremo di no, qualora dovessero richiedercelo. Se guardate la storia del Cagliari, negli ultimi 12 anni è stato venduto solo Suazo, che è rimasto con noi per nove anni, perchè è arrivata l'Inter, dunque la mia volontà è non cedere nessuno. Se dovesse andare via da Cagliari, ad ogni modo, Matri andrà al Napoli. Così, una volta per tutte, si finisce di dire che odio i napoletani".
juninho85
03-05-2010, 22:32
muzzi,mboma,o'neill,oliveira...o il pippomane se li è già dimenticati?
non c'è niente da fare,quando apre bocca fa(quasi) sempre solo danni,potesse tornarsene a miami come c'è stato per gli ultimi 2 anni che la squadra andava a gonfie vele senza che intervenisse a romper le palle settimanalmente con queste dichiarazioni inutili
juninho85
03-05-2010, 23:07
Niet di Cellino per Matri al Napoli
E rivela: "Potevo prendere Lavezzi"
“De Laurentiis mi ha chiesto Matri e gli ho risposto che per me sarebbe un onore venderlo ad un amico, ma noi per il prossimo anno vogliamo essere ancora più competitivi e quindi non lasceremo andare via un giocatore come Matri". Così, il presidente del Cagliari Massimo Cellino intervenuto su “Radio Goal” su Kiss Kiss Napoli. "Abbiamo progetti importanti e vogliamo una squadra importante. A gennaio avevo ricevuto un offerta anche dal Milan e suppongo che anche a giugno torneranno a bussare alla nostra porta ma diremo di no anche al Milan. Nei miei tanti anni ho ceduto un solo giocatore importante, che è Suazo che mi aveva chiesto di andare all'Inter, con altri campioni ho sempre resistito".
"Dei giocatori del Napoli mi piace molto Lavezzi - rivela Cellino, come riportato da TuttoNapoli.net -: ho avuto la possibilità di prenderlo prima di Marino e confesso che lo avrei pagato anche meno. Ai tempi decisi di non prenderlo perchè mi era parso un po' svogliato invece è un ragazzo straordinario. Fu un errore non prenderlo. Il mio rapporto con Napoli è ottimo, amo la città ed ho molti amici in città. Durante una partita può capitare di dire delle cose fuori luogo ma sono dovute al clima partita e non certo ad una antipatia nei confronti della città. Per alcune frasi in passato non mi sento di chiedere scusa in quanto non era alcuna mia intenzione offenderli. Allegri? Non ne parlo”.
ma meno male che non l'ha preso quel parruccone gaggione:muro:
Nonciclopedia su Larrivey
Ahahahahahaha dovrebbe essere onorato che gli hanno dedicato una pagina lì!! :p
muzzi,mboma,o'neill,oliveira...o il pippomane se li è già dimenticati?
non c'è niente da fare,quando apre bocca fa(quasi) sempre solo danni,potesse tornarsene a miami come c'è stato per gli ultimi 2 anni che la squadra andava a gonfie vele senza che intervenisse a romper le palle settimanalmente con queste dichiarazioni inutili
Quoto...........
Guarda che nessuno ha parlato male di Cossu, se il mio discorso non è chiaro basta chiedere, senza inventarsi stronzate.
Ammazza oh, permaloso peggio di un sardo.
Abbassa lo sguardo.
Pangasius
04-05-2010, 02:11
Cellino spinge Matri al Napoli
Massimo Cellino è tornato a parlare del futuro di Matri: "De Laurentiis me l'ha chiesto, sarebbe un onore cederlo ad un amico come Aurelio, ma cercheremo di rinforzare la squadra, vogliamo essere più competitivi per la prossima stagione".
Si per l'anno prossimo obiettivo minimo la qualificazione in Champions League e pure una "speranzella"
per il titolo tricolore...........:hic:
:doh:
juninho85
04-05-2010, 07:40
"amico aurelio"?!ma buttati dalla scafa:doh:
conan_75
04-05-2010, 07:52
Possiamo sempre dargli el bati...
Unione Sarda - Cagliari alle grandi manovre
Cagliari pronto alle grandi manovre, il futuro, adesso che la salvezza aritmetica è stata raggiunta, è proprio dietro l'angolo. Sarà un calciomercato vivace, ricco di incognite, non fosse altro perché la società rossoblù deve non solo ingaggiare un nuovo allenatore, ma anche risolvere tre comproprietà “pesanti”. Vale a dire Astori con il Milan, Dessena con il Parma e Lazzari con l'Atalanta.
Il 2-2 con l'Udinese e il contemporaneo pareggio dell'Atalanta con il Bologna hanno messo i rossoblù al riparo da qualsiasi sorpresa. Niente può strappargli il diritto di disputare il settimo campionato consecutivo nella massima serie. Nell'anno in cui retrocedono il Siena (sostenuto dal potentissimo Monte dei Paschi di Siena), il Livorno (presieduto da Spinelli, uno dei veterani del calcio italiano) e, presumibilmente, l'Atalanta (espressione di una realtà economica forte come quella di Bergamo e in possesso del miglior settore giovanile d'Italia), avere la possibilità di confrontarsi ancora nelle massima serie è un grande risultato.
I PROGRAMMI Adesso, si tratta di delineare il futuro. La prima questione è quella dell'allenatore ma difficilmente verrà risolta prima di metà giugno. I tre maggiori candidati, Lerda, Bisoli e Pioli, sono impegnati con le loro rispettive squadre, Crotone, Cesena e Sassuolo, nel campionato di serie B. Tutti e tre hanno grandi possibilità di essere promossi. Dovrebbero, come minimo, andare ai playoff, che imporrebbero una lunga coda di campionato. Da qui la necessità di pazientare a meno che Cellino, con un colpo di coda, non punti su Ballardini, allenatore che stima e con cui si è lasciato in rapporti più che buoni.
LE COMPROPRIETÀ Sono tutt'altro che scontate. Astori piace al Milan ma Berlusconi è restio a puntare sui giovani, visto che preferirebbe un difensore di esperienza, magari di caratura internazionale. Buon per il Cagliari, che potrebbe tenere un giovane interessante e con un altro anno di esperienza in serie A sulle spalle. Se la trattativa tra Cellino e Galliani non approdasse a niente (evento improbabile, dati i rapporti tra i due), ci sarebbero le buste. Facile un accordo con il Parma per Dessena e con l'Atalanta per Lazzari (a proposito, le voci di un interessamento del Milan sono fasulle), soprattutto se i bergamaschi, come appare ormai inevitabile, retrocedessero in serie B. Dall'esito di queste trattative dipenderà il calciomercato del Cagliari.
LA DIFESA Se restasse Astori, sarebbe bella che fatta: Pisano, Astori, Canini, Lopez (che deve rinnovare il contratto), Agostini, più Marzoratti o, nel caso di una partenza di quest'ultimo, un terzino capace di giocare sia a destra che a sinistra. Se Astori dovesse andare al Milan, Cellino dovrebbe cercare un difensore di spessore. Cosa non facile. Insomma, sarebbe un peccato perdere questo ragazzo ma è un'eventualità da prendere in considerazione.
IL PORTIERE Marchetti è l'unico rossoblù realmente sul mercato: vale molto e c'è il sostituto pronto, Agazzi, fatto fuori da un infortunio alla mano subito dopo il suo esordio in serie A ma pronto per l'inizio della prossima stagione. Contrariamente a quanto si pensa (stupefacente la sicumera di chi dice che è già del Milan), è più probabile che Marchetti diventi bianconero che rossonero. Buffon medita di andare all'estero, nel caso, la Juventus si lancerebbe sulle tracce del giovane portiere del Cagliari, che ha molte richieste anche dall'estero.
CENTROCAMPO Anche in questo caso, dipende dalle comproprietà. Se Dessena e Lazzari restano, è tutto fatto. Sennò, bisogna mettersi in moto. Non si dimentichi che il Cagliari si è già assicurato Pinardi, mezzala offensiva del Modena, ingaggiato in scadenza di contratto nel gennaio scorso. In partenza Barone e Parola, confermato Nainggolan, di rientro Sivakov dopo la positiva esperienza in serie B con il Piacenza. Confermati tutti gli altri, da Conti a Biondini, passando per il nazionale Cossu.
ATTACCO È il reparto che potrebbe subire le maggiori modificazioni. Nenè, Larrivey, Matri (di cui si parla nel box qua a fianco), Jeda e Ragatzu sono troppi. Uno tra Larrivey e Nenè sarà ceduto (l'argentino è il maggiore indiziato), mentre Ragatzu potrebbe andare a fare un po' di esperienza altrove. Potrebbero tornare Cocco (ottimo con l'Alghero) e (udite udite) Acquafresca, che il Genoa non intende confermare. Il giovane attaccante ha avuto una stagione terribile tra incomprensioni e infortuni, tornerebbe volentieri. Cellino, che non ama i cavalli di ritorno (escluso un rientro di Suazo, anch'egli in partenza da Genova), in questo caso potrebbe fare un'eccezione.
juninho85
04-05-2010, 08:49
lerda si è già accordato con il livorno
ah,a casinu acquafresca,gente montata non ne vogliamo,FUORI DAI COGLIONI,hai preferito atalanta e genoa al cagliari
lerda si è già accordato con il livorno
ah,a casinu acquafresca,gente montata non ne vogliamo,FUORI DAI COGLIONI,hai preferito atalanta e genoa al cagliari
beh dai, si cerca di migliorare nella vita. Io non sono così incaxxato con lui.
Il Genoa, malgrado sia una squadra allo stesso livello del Cagliari, è al Nord. E purtroppo si ha più visibilità e possibilità di fare il salto di livello.
conan_75
04-05-2010, 09:06
É il caso di rivedere il terzino destro: Pisano, complice infortuni, potrebbe non essere sempre presente o in forma, Marzoratti non si é dimostrato all'altezza e sarebbe meglio cederlo alla serie b.
Quest'anno ho rimpianto matheu, che tutto sommato non era malaccio.
Meglio trovare un sostituto per canini che ha fatto un girone di ritorno assolutamente sottotono.
Ariaudo?Credo sia un ottimo difensore, a volte pasticcia ma è veloce al contrario di Canini e Astori...
Un altro che lascerei a terra è Dessena, nonstante il grande impegno e si danni l'anima ogni sua entrata mi fà paura...oltre a non avere due piedi all'altezza del suo predecessore...Fini.
É il caso di rivedere il terzino destro: Pisano, complice infortuni, potrebbe non essere sempre presente o in forma, Marzoratti non si é dimostrato all'altezza e sarebbe meglio cederlo alla serie b.
Quest'anno ho rimpianto matheu, che tutto sommato non era malaccio.
Meglio trovare un sostituto per canini che ha fatto un girone di ritorno assolutamente sottotono.
Vero, Matheu spingeva e aveva dei piedi discreti...siamo pieni di difensori centrali, perchè anche Marzoratti per me è più un difensore centrale, dobbiamo ringraziare santo Agostini che ha giocato tutte le partite, se fosse mancato anche lui....
Solertes
04-05-2010, 11:39
beh dai, si cerca di migliorare nella vita. Io non sono così incaxxato con lui.
Il Genoa, malgrado sia una squadra allo stesso livello del Cagliari, è al Nord. E purtroppo si ha più visibilità e possibilità di fare il salto di livello.
Lui è andato via sperando di finire alla corte di Pianginho ed era una ambizione pienamente giustificabile valutando le possibilità che hanno a disposizione....ma lo han trattato come un pacco postale.
Se tornasse io ne sarei felice.
Ariaudo?Credo sia un ottimo difensore, a volte pasticcia ma è veloce al contrario di Canini e Astori...
Un altro che lascerei a terra è Dessena, nonstante il grande impegno e si danni l'anima ogni sua entrata mi fà paura...oltre a non avere due piedi all'altezza del suo predecessore...Fini.
Se è vero che arriva Benitez, Ariaudo è una variabile dipendente da lui, anche a me non dispiace ma per il bene dei conti della società, sarebbe bene averlo di proprietà o almeno a metà...
Io Dessena cercherei di trattenerlo invece, è generoso e duttile....certo Fini alla palla dava del "tu"....ma Dessena nel complesso io lo promuoverei.
Non credevo che lo avrei mai pensato, però un pochetto mi dispiace per Parola.....ma non abbastanza da trattenerlo :asd: e al fatto che Barone vada via non ci credo, se non sbaglio ha firmato un biennale (e chi se lo carica?)....e ad ogni modo sarebbe l'ora di vedere giocare Mario Brkjkjkkkk o come caXX si scrive :D
Il centrocampo è affollatissimo: Biondini, Conti, Lazzari (se rimane), Sivakov, Naingolan, Brkjkja, Barone, Dessena....piuttosto servirebbero un paio di terzini di scorta (sperando che Pisano recuperi al 100%). :cool:
Lui è andato via sperando di finire alla corte di Pianginho ed era una ambizione pienamente giustificabile valutando le possibilità che hanno a disposizione....ma lo han trattato come un pacco postale.
Se tornasse io ne sarei felice.
Se è vero che arriva Benitez, Ariaudo è una variabile dipendente da lui, anche a me non dispiace ma per il bene dei conti della società, sarebbe bene averlo di proprietà o almeno a metà...
Io Dessena cercherei di trattenerlo invece, è generoso e duttile....certo Fini alla palla dava del "tu"....ma Dessena nel complesso io lo promuoverei.
Non credevo che lo avrei mai pensato, però un pochetto mi dispiace per Parola.....ma non abbastanza da trattenerlo :asd: e al fatto che Barone vada via non ci credo, se non sbaglio ha firmato un biennale (e chi se lo carica?)....e ad ogni modo sarebbe l'ora di vedere giocare Mario Brkjkjkkkk o come caXX si scrive :D
Il centrocampo è affollatissimo: Biondini, Conti, Lazzari (se rimane), Sivakov, Naingolan, Brkjkja, Barone, Dessena....piuttosto servirebbero un paio di terzini di scorta (sperando che Pisano recuperi al 100%). :cool:
Forse su Dessena hai ragione, anche perchè Brkjkaasd non l'abbiamo ancora visto, come neanche Sivakov...
Spero resti anche Jedà, anche se per me è più una mezza punta...ma all'occorrenza è sia punta che regista, domenica mi è piaciuto molto, anche se sembra debba ritrovare confidenza piena con la palla..
juninho85
04-05-2010, 14:33
io di quelli attuali farei fuori solo marchetti e matri(entrmabi per far cassa),canini,marzoratti e larrivey...gli altri meritano la riconferma
io di quelli attuali farei fuori solo marchetti e matri(entrmabi per far cassa),canini,marzoratti e larrivey...gli altri meritano la riconferma
Concordo.
Però Dessena è partito da leone, ma poi....
juninho85
04-05-2010, 14:48
...un pò come il resto della squadra...considera che è stato un comprimario;)
per me cambierà sicuramente qualcosa a centrocampo,considerate il rientro di sivakov(che a piacenza sta facendo molto bene)e l'acquisto di pinardi,uno tra biondini e lazzari per me è già promesso
juninho85
05-05-2010, 14:53
E’ l’11 maggio, vigilia della semifinale di ritorno tra Cagliari e Inter. Facchetti senza molti giri di parole chiede a Bergamo di metter in guardia Bertini (arbitro dell’incontro) sull’importanza della partita del giorno dopo contro il Cagliari. Dallo score dell’arbitro con l’Inter Facchetti evince una perfetta parità tra vittorie, sconfitte e pareggi (quattro a testa) e auspica un cambiamento nella partita contro il Cagliari.
Il giorno dopo non arrivò la vittoria ma al Sant’Elia le polemiche non mancarono. Bertini dopo pochi minuti di partita non mandò sotto la doccia Carini per aver respinto il pallone con mani fuori dall’area, solo giallo per il portiere nerazzurro tra l’incredulità di tifosi e giocatori. Una magia di Zola con la complicità dello stesso Carini portò comunque in vantaggio i sardi ma la gioia durò poco, il tentativo di rimonta (il Cagliari doveva vincere 2-0 per passare il turno in virtù del 3-1 dell’andata) fu stroncato da un gol di Martins viziato da un fallo di mano di Cambiasso
Che dire? Il colonnello Auricchio non trovò tutto questo rilevante. Di seguito vi riportiamo l’audio e la trascrizione delle intercettazione ma pare che presto ce ne saranno altre interessanti.
La trascrizione dell’Intercettazione del 11-05-2005 tra Facchetti e Bergamo
Facchetti: “Guarda che ho guardato, ho guardato lo score di Bertini (ndr quando ha arbitrato l’Inter)…quattro vittorie, quattro pareggi, quattro sconfitte…”
Bergamo: “Porca miseria, facciamo cinque, quattro, quattro allora…eheheh”
Facchetti: “Eheheh…”
Bergamo: “Ma vittorie però…”
Facchetti: “Digli che è determinante domani”
Bergamo: “Si, no lo devi sentire ora, mi ha chiamato ma non potevo rispondere”
Facchetti: “E’ determinante, ha fatto dodici partite, quattro, quattro, quattro…”
Bergamo: “Una, dici te, una la smuove, ma deve smuovere quella che comincia per “V””
Facchetti: “Quella giusta, quella giusta, quella giusta”
Bergamo: “Sì, ma viene, vedrai, bene, perché è un ragazzo intelligente e ha capito ora come si cammina. C’è voluto un po’ per capire, ma insomma, meglio tardi che mai”
i miei complimenti...
i miei complimenti...
Non c'erano dubbi che prima o poi saerbbe saltato fuori qualcosa...Bergamo insegnava a gli arbitri come camminare...bella li
juninho85
05-05-2010, 17:08
e sopratutto che si trattasse di inter,milan,juventus o fiorentina non cambiava nulla...
Siamo proprio un paese di mafiosi di merda.puha!!!
Cossu domenica sarà in campo...è fondamentale che faccia bene per aumentare le chance di convocazione ai mondiali..senze e fai su scimpru naturalmente. Questa è proprio una bella notizia.
juninho85
09-05-2010, 11:45
Tuttosport - Triennale per Bisoli
Secondo quanto riporta stamani Tuttosport, il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, avrebbe già pronto un triennale per l'attuale tecnico del Cesena, Pierpaolo Bisoli. Per questo motivo il numero uno rossoblu non si opporrà alla partenza verso Genova o Firenze di Massimiliano Allegri, ancora sotto contratto col club sardo.
Tuttosport - Triennale per Bisoli
Secondo quanto riporta stamani Tuttosport, il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, avrebbe già pronto un triennale per l'attuale tecnico del Cesena, Pierpaolo Bisoli. Per questo motivo il numero uno rossoblu non si opporrà alla partenza verso Genova o Firenze di Massimiliano Allegri, ancora sotto contratto col club sardo.
Inutile dire che Tuttosport è da prendere con le pinze :asd:
Comunque questo Cagliari non va.... Non abbiamo praticamente mai tirato (escluso il gol, il tiro di Matri e l'incredibile errore di Jeda), mentre loro hanno preso 2 pali, 1 traversa, e molteplici parate di Marchetti/Lupatelli.
Un Cagliari spento che non ha fatto altro che far girare il pallone per tutta la gara senza mai riuscire ad affondare.
Inutile dire che Tuttosport è da prendere con le pinze :asd:
Comunque questo Cagliari non va.... Non abbiamo praticamente mai tirato (escluso il gol, il tiro di Matri e l'incredibile errore di Jeda), mentre loro hanno preso 2 pali, 1 traversa, e molteplici parate di Marchetti/Lupatelli.
Un Cagliari spento che non ha fatto altro che far girare il pallone per tutta la gara senza mai riuscire ad affondare.
A parte un Cagliari spento, cosa che era prevedibile, non capisco che ci faceva cossu in campo...non doveva mettersi in mostra?mi pare che abbia pensato più che altro a non farsi male, poi l'ha pure fatto uscire senza motivo,non era stanco non era infortunato....boh.., si vede che non era così fondamentale farsi notare in queste ultime 2 gare..sarà gia tutto deciso per i mondiali???
A parte un Cagliari spento, cosa che era prevedibile, non capisco che ci faceva cossu in campo...non doveva mettersi in mostra?mi pare che abbia pensato più che altro a non farsi male, poi l'ha pure fatto uscire senza motivo,non era stanco non era infortunato....boh.., si vede che non era così fondamentale farsi notare in queste ultime 2 gare..sarà gia tutto deciso per i mondiali???
In effetti mi sono chiesto anch'io il perchè di quella sostituzione... La convocazione di Cossu sarebbe una delle poche soddisfazioni di quest'annata, quindi spero ci fosse una buona ragione per toglierlo così dal campo...
juninho85
10-05-2010, 07:39
VERGOGNA,come d'abitudine ormai
Io non ho visto la partita.... ma perchè alla radio hanno detto "splendida partita del Cagliari, complimenti!" ?
Io non ho visto la partita.... ma perchè alla radio hanno detto "splendida partita del Cagliari, complimenti!" ?
Non lo so, io di splendida partita non ne ho vista neanche un secondo (anzi un secondo si, la punizione di Lazzari :asd:)...
Ah beh certo, quando si arriva a centrocampo con la palla e si torna indietro si può dire che sia una bella partita....hanno toccato più volte palla con i piedi marchetti e lupatelli che jedà e matri...
juninho85
10-05-2010, 14:29
Io non ho visto la partita.... ma perchè alla radio hanno detto "splendida partita del Cagliari, complimenti!" ?
è stato un insulto all'intelligenza di chi segue questo sport.
voglio vedere in futuro se dovessimo rimanere vittime di situazioni simile se qualche faccia da culo avrà di che' lamentarsi....vergogna sporchi mercenari
conan_75
10-05-2010, 14:35
Abbiamo giocato malissimo...mi chiedo: ma matri si allena a colpire i portieri tipo ronaldinho con le traverse nel famoso spot?
è stato un insulto all'intelligenza di chi segue questo sport.
voglio vedere in futuro se dovessimo rimanere vittime di situazioni simile se qualche faccia da culo avrà di che' lamentarsi....vergogna sporchi mercenari
ecco il juninho che ci piace;)
ma cosa volevamo che vincesse?
con la Roma in lotta per lo scudetto?
ma quando mai
nel campionato italiano ci son gerarchie, si sa già chi arriva a sx e dx della classifica, in alto o in basso...
anche il cagliari che negli ultimi campionati è sempre in zona Europa League e stavolta addirittura Champions e poi crolla di botto:rolleyes:
Nn so voi ma per me Cellino nn vuole andarci in europa...
Purtroppo continuo a perdere tempo con il campionato italiano pur sapendo che il wrestling è più credibile
juninho85
10-05-2010, 22:33
c'è modo e modo di perdere...dall'andata della partita di udine abbiamo onorato l'impegno solo nella partita col palermo(e voglio essere buono),per il resto ci sarebbe da prendere quasi tutti a calci nel culo come si è scesi in campo,dopo tutti i proclami fatti anche da parte della proprietà
giocare in questa maniera è una mancanza di rispetto verso chi affronta le trasferte rinunciando a una giornata con la famiglia che magari vede poco in settimana,a chi si fa sassari/nuoro-cagliari per andare al sant'elia,a chi spende ogni anno centinaia di euro per scaldare una merdosa e vergognosa catapecchia di stadio e per di più,a noi coglioni che ogni anno crediamo che si possa costruire qualcosa di importante salvo poi aprire gli occhi e trovarci sempre in balia degli sbalzi d'umore del cocainomane...
conan_75
10-05-2010, 22:49
a chi si fa sassari/nuoro-cagliari per andare al sant'elia
Forse per cagliari-juventus...e non per tifare rossoblu :D:D
juninho85
10-05-2010, 22:55
gente che scende da su per vedere il cagliari ne scende parecchia,fidati
Qua l'unico da prendere a calci in culo è il grande capo, è lui che ha fermato la squadra quando andava a mille, quello che dava dell'incompetente ubriacone a trapattoni, quello che ha licenziato un signor allenatore per pura paranoia.
Oltre a Palermo ricordo solo un altra partita vera, quella di Genova con la Sampdoria..con 3 ragazzini in campo...non ricordo un girone di ritorno peggiore di questo.
Ammincullu a Moggi, qua c'è ben di più di 4 telefonate a gli arbitri.
Ah beh certo, quando si arriva a centrocampo con la palla e si torna indietro si può dire che sia una bella partita....hanno toccato più volte palla con i piedi marchetti e lupatelli che jedà e matri...
Quoto, io mi stavo addormentando guardando la partita... Il Cagliari non ha mai fatto così tanto catenaccio negli ultimi 2 anni.
c'è modo e modo di perdere...dall'andata della partita di udine abbiamo onorato l'impegno solo nella partita col palermo(e voglio essere buono),per il resto ci sarebbe da prendere quasi tutti a calci nel culo come si è scesi in campo,dopo tutti i proclami fatti anche da parte della proprietà
giocare in questa maniera è una mancanza di rispetto verso chi affronta le trasferte rinunciando a una giornata con la famiglia che magari vede poco in settimana,a chi si fa sassari/nuoro-cagliari per andare al sant'elia,a chi spende ogni anno centinaia di euro per scaldare una merdosa e vergognosa catapecchia di stadio e per di più,a noi coglioni che ogni anno crediamo che si possa costruire qualcosa di importante salvo poi aprire gli occhi e trovarci sempre in balia degli sbalzi d'umore del cocainomane...
Quotone, hai ragionissima.
gente che scende da su per vedere il cagliari ne scende parecchia,fidati
Io l'ho fatto per esempio.
juninho85
10-05-2010, 23:07
chiaro che sarà imposto lui di tirare il freno a mano,io calciatore col cazzo che gli avrei dato retta,a costo di andarmene a fine stagione...è una vergogna,non capisco i media perchè non abbiano piantato un casino come per lazio-inter,la partita di ieri è stato qualcosa di veramente sporco e evidente per passare inosservata
c'è modo e modo di perdere...dall'andata della partita di udine abbiamo onorato l'impegno solo nella partita col palermo(e voglio essere buono),per il resto ci sarebbe da prendere quasi tutti a calci nel culo come si è scesi in campo,dopo tutti i proclami fatti anche da parte della proprietà
giocare in questa maniera è una mancanza di rispetto verso chi affronta le trasferte rinunciando a una giornata con la famiglia che magari vede poco in settimana,a chi si fa sassari/nuoro-cagliari per andare al sant'elia,a chi spende ogni anno centinaia di euro per scaldare una merdosa e vergognosa catapecchia di stadio e per di più,a noi coglioni che ogni anno crediamo che si possa costruire qualcosa di importante salvo poi aprire gli occhi e trovarci sempre in balia degli sbalzi d'umore del cocainomane...
Ma cosa vuoi? che vincano 5-0 e poi si facciano fare 6 goal? era già deciso tutto, ci sono le gerarchie
il 99% di quelli che vanno in trasferta sono tifoserie organizzate e gliela paga la società, onestamente nn conosco nessuno che segua la squadra in trasferta e sicuramente gli direi di nn perdere tempo e soldi.
Rispetto? bah se ne fregano di te, nn sono squadre sono aziende.
Puntano tutto sui diritti TV dello stadio nn ne frega nulla a nessuno, poi torni a casa con un coltello sulla schiena perchè siamo animali
...e intanto il Cellino incassa dalla salvezza oltre 20mln e poi i diritti tv, la vendita dei giocatori...
dello sport nn gliene frega un cazzo a nessuno, il calcio in Italia è morto
e scusate la parolaccia:mad:
chiaro che sarà imposto lui di tirare il freno a mano,io calciatore col cazzo che gli avrei dato retta,a costo di andarmene a fine stagione...è una vergogna,non capisco i media perchè non abbiano piantato un casino come per lazio-inter,la partita di ieri è stato qualcosa di veramente sporco e evidente per passare inosservata
è tutto ok è tutto ok:fiufiu:
chiaro che sarà imposto lui di tirare il freno a mano,io calciatore col cazzo che gli avrei dato retta,a costo di andarmene a fine stagione...è una vergogna,non capisco i media perchè non abbiano piantato un casino come per lazio-inter,la partita di ieri è stato qualcosa di veramente sporco e evidente per passare inosservata
Uno a cui credo non siano piaciuti i giochini di Cellino è proprio Allegri...e ha pagato, trattato come una pezza da piedi....figurati un giocatore...farebbe una fine bruttissima, visto che cellino non è l'unico che fà certe cose.
Chi ha pagato il biglietto per Bologna Catania si sparerebbe sui coglioni piuttosto che vedere un altra partita simile, nonostante l'arrivo della salvezza, nessuno è rimasto contento dal pessimo gioco sporco...
Solertes
11-05-2010, 00:08
gente che scende da su per vedere il cagliari ne scende parecchia,fidati
Se non fosse così scomodo (con il Bus sono almeno 5/6 ore di viaggio tra andata e ritorno), si giocasse in uno stadio in grazia di dio e non si rischiassero incontri poco simpatici (un mio amico con la macchina targata SS mentre festeggiava la promozione in A in piazza yenne se la è vista prendere a calci) sarebbero pure molti di più ;)
juninho85
11-05-2010, 07:43
quella dei foresi trattati in malo modo sono episodi sporadici dai...
juninho85
11-05-2010, 07:46
Ma cosa vuoi? che vincano 5-0 e poi si facciano fare 6 goal? era già deciso tutto, ci sono le gerarchie
il 99% di quelli che vanno in trasferta sono tifoserie organizzate e gliela paga la società, onestamente nn conosco nessuno che segua la squadra in trasferta e sicuramente gli direi di nn perdere tempo e soldi.
Rispetto? bah se ne fregano di te, nn sono squadre sono aziende.
Puntano tutto sui diritti TV dello stadio nn ne frega nulla a nessuno, poi torni a casa con un coltello sulla schiena perchè siamo animali
...e intanto il Cellino incassa dalla salvezza oltre 20mln e poi i diritti tv, la vendita dei giocatori...
dello sport nn gliene frega un cazzo a nessuno, il calcio in Italia è morto
e scusate la parolaccia:mad:
è tutto ok è tutto ok:fiufiu:
i nostri non credo proprio che abbiano le trasferte pagate da cellino,non ci sono assolutamente buoni rapporti
Con tutto il rispetto, io sono contrario a (quasi) tutti questi discorsi.
Come tutti i tifosi d'Italia, non si fa altro che sfogarsi in questa maniera:
1 - Si spara merda contro il presidente (lo fanno tutti i tifosi d'Italia, a meno che non si vinca lo scudetto);
2 - Si spara merda contro i giocatori che non hanno dimostrato impegno;
3 - Si spara merda contro lo stadio di Cagliari;
4 - Si spara merda contro l'allenatore;
E per finire,
5 - Si spara merda contro la nazionale Italiana che fra poco dovrà difendere (speriamo con impegno) il titolo.
Personalmente credo ci sia un perchè al girone di ritorno del Cagliari. Non credo che da un giorno all'altro sia passata da squadra da Champions, a squadra da B.
Credo che Allegri sia stato il primo a mollare, e i risultati lo confermano.
Credo che la difesa del Cagliari funzioni bene solo se al 100% e con tutti i titolari, altrimenti sono dolori.
Credo che Cellino, malgrado tutto, stia portando una squadra del sud, provinciale, a fare il meglio che può. Chiaro che contro colossi come Inter Milan Roma c'è poco da fare (non in campo intendo)...
La metto così: se i risultati del girone d'andata e quello di ritorno fossero invertiti, sarebbe stata una stagione trionfale (ricordate Ballardini?)
Quindi io vedo il bicchiere mezzo pieno, anche se ammetto che 5 frustate alle cosce ad ogni giocatore andrebbero date. :D
Io adesso spero solo che Cossu sia convocato per i mondiali, perchè se lo merita, e come lui anche tutti noi tifosi. Credo che Gigi Riva abbia messo una buona parola per lui....
Qua si sta sparanado merda solo contro la mafia del calcio.
Qua si sta sparanado merda solo contro la mafia del calcio.
C'è poco da fare contro la mafia. C'è dappertutto e non solo in Italia....
Purtroppo il mondo gira così, e il problema è che lo sappiamo tutti, ma nascondiamo la testa nella sabbia facendo finta che tutto fili liscio... e in fondo che cosa potremmo fare?
COSSU C'E'!!! :D :D :D
ROMA - Ecco la prima lista di 30 giocatori che il ct Marcello Lippi ha chiamato per i Mondiali in Sudafrica. Il 1° giugno il commissario tecnico azzurro dovrà comunicare i 23 definitivi. C'è una novità rispetto allo stage della settimana scorsa alla Borghesiana: esce dai 30 il difensore della Juve Legrottaglie, entra invece un altro attaccante, Giuseppe Rossi del Villarreal. Lippi ora dovrà scegliere i 23 che andranno ai Mondiali, al via l'11 giugno. L'unica certezza è che i portieri saranno tre: per gli altri ruoli il ct ha libertà di scelta. Nel 2006 furono sette i difensori, sette i centrocampisti e sei gli attaccanti.
Ecco la lista:
Portieri: Buffon, De Sanctis, Marchetti, Sirigu.
Difensori: Bocchetti, Bonucci, Cannavaro F., Cassani, Chiellini, Criscito, Grosso, Maggio, Zambrotta.
Centrocampisti: Camoranesi, Candreva, Cossu, De Rossi, Gattuso, Marchisio, Montolivo, Palombo, Pepe, Pirlo.
Attaccanti: Borriello, Di Natale, Gilardino, Iaquinta, Pazzini, Quagliarella, Giuseppe Rossi.
Dei sette da lasciare a casa sceglierei: De Sanctis, Grosso, Zambrotta, Candreva, Gattuso, Quagliarella, Rossi.
Sono contento per lui, speriamo lo faccia giocare però...
juninho85
11-05-2010, 14:48
io lascerei a casa de sanctis,bocchetti,cannavaro(utopia),gattuso,(utopia),montolivo,quagliarella
C'è poco da fare contro la mafia. C'è dappertutto e non solo in Italia....
Purtroppo il mondo gira così, e il problema è che lo sappiamo tutti, ma nascondiamo la testa nella sabbia facendo finta che tutto fili liscio... e in fondo che cosa potremmo fare?
Nulla a parte aprire gli occhi e non regalare più soldi per vedere uno sport corrotto. Abbiamo il diritto di lamentarci perchè è sempre più palese ed evidente. Se mai dovesse capitare che nessuno spenda più un centesimo per finanziare questo sport allora credo che le cose cambierebbero per forza.
i giocatori sono vittime accondiscendenti, sono dei burattini, e noi continuando a pagare rendiamo possibile tutto ciò...ma chiaramente questa è tutta fantasia.
Nulla a parte aprire gli occhi e non regalare più soldi per vedere uno sport corrotto. Abbiamo il diritto di lamentarci perchè è sempre più palese ed evidente. Se mai dovesse capitare che nessuno spenda più un centesimo per finanziare questo sport allora credo che le cose cambierebbero per forza.
i giocatori sono vittime accondiscendenti, sono dei burattini, e noi continuando a pagare rendiamo possibile tutto ciò...ma chiaramente questa è tutta fantasia.
Hai ragione....
Però allora non dovremmo più seguire nessuno sport.
Oggi tutti sono corrotti e/o drogati (a partire dalla formula1 sino al ciclismo).
Se non muoviamo il qlow per dare un calcio nelle palle ai nostri parlamentari, figuriamoci se ci muoviamo per il calcio....
Come dice mio padre: "ci bollidi na passad'e guerra!"
:D :D :D
Hai ragione....
Però allora non dovremmo più seguire nessuno sport.
Oggi tutti sono corrotti e/o drogati (a partire dalla formula1 sino al ciclismo).
Se non muoviamo il qlow per dare un calcio nelle palle ai nostri parlamentari, figuriamoci se ci muoviamo per il calcio....
Come dice mio padre: "ci bollidi na passad'e guerra!"
:D :D :D
Non dico di non seguire, ma di non pagare sicuramente, la formula uno per fortuna si sostiene da sola, il calcio vive anche del nostro contributo...c'è gente che guarda solo i mondiali e qualche partita di coppa.
erano anni che non seguivo il calcio televisivamente, schifato dal tutto, poi dopo calciopoli credevo fosse cambiato qualcosa...non è cambiato niente, solo che ora la colpa non si può più dare a gli arbitri.
Sono molto contento per Andrea, probabilmente domenica non voleva farsi male perchè sapeva già della cosa.
Se non fosse così scomodo (con il Bus sono almeno 5/6 ore di viaggio tra andata e ritorno), si giocasse in uno stadio in grazia di dio e non si rischiassero incontri poco simpatici (un mio amico con la macchina targata SS mentre festeggiava la promozione in A in piazza yenne se la è vista prendere a calci) sarebbero pure molti di più ;)
ti riferisci ad un altro "mondo"
i nostri non credo proprio che abbiano le trasferte pagate da cellino,non ci sono assolutamente buoni rapporti
invece si, anche quando si verificò lo sciopero dei tifosi fuori dallo stadio qualche anno fa era soprattutto perchè chiedevano il proseguimento delle trasferte pagate da parte della società.
Con tutto il rispetto, io sono contrario a (quasi) tutti questi discorsi.
Come tutti i tifosi d'Italia, non si fa altro che sfogarsi in questa maniera:
1 - Si spara merda contro il presidente (lo fanno tutti i tifosi d'Italia, a meno che non si vinca lo scudetto);
2 - Si spara merda contro i giocatori che non hanno dimostrato impegno;
3 - Si spara merda contro lo stadio di Cagliari;
4 - Si spara merda contro l'allenatore;
E per finire,
5 - Si spara merda contro la nazionale Italiana che fra poco dovrà difendere (speriamo con impegno) il titolo.
Personalmente credo ci sia un perchè al girone di ritorno del Cagliari. Non credo che da un giorno all'altro sia passata da squadra da Champions, a squadra da B.
Credo che Allegri sia stato il primo a mollare, e i risultati lo confermano.
Credo che la difesa del Cagliari funzioni bene solo se al 100% e con tutti i titolari, altrimenti sono dolori.
Credo che Cellino, malgrado tutto, stia portando una squadra del sud, provinciale, a fare il meglio che può. Chiaro che contro colossi come Inter Milan Roma c'è poco da fare (non in campo intendo)...
La metto così: se i risultati del girone d'andata e quello di ritorno fossero invertiti, sarebbe stata una stagione trionfale (ricordate Ballardini?)
Quindi io vedo il bicchiere mezzo pieno, anche se ammetto che 5 frustate alle cosce ad ogni giocatore andrebbero date. :D
Io adesso spero solo che Cossu sia convocato per i mondiali, perchè se lo merita, e come lui anche tutti noi tifosi. Credo che Gigi Riva abbia messo una buona parola per lui....
C'è poco da fare contro la mafia. C'è dappertutto e non solo in Italia....
Purtroppo il mondo gira così, e il problema è che lo sappiamo tutti, ma nascondiamo la testa nella sabbia facendo finta che tutto fili liscio... e in fondo che cosa potremmo fare?
Nn bisogna arrendersi come dici tu
prima di tutto dovremmo incazzarci e combattere, è proprio perchè tutti nn vogliono vedere e girano la faccia che siamo in uno "stato" schifoso
Nulla a parte aprire gli occhi e non regalare più soldi per vedere uno sport corrotto. Abbiamo il diritto di lamentarci perchè è sempre più palese ed evidente. Se mai dovesse capitare che nessuno spenda più un centesimo per finanziare questo sport allora credo che le cose cambierebbero per forza.
i giocatori sono vittime accondiscendenti, sono dei burattini, e noi continuando a pagare rendiamo possibile tutto ciò...ma chiaramente questa è tutta fantasia.
i veri burattini siamo noi
Nn bisogna arrendersi come dici tu
prima di tutto dovremmo incazzarci e combattere, è proprio perchè tutti nn vogliono vedere e girano la faccia che siamo in uno "stato" schifoso
Facile a dirsi. C'è poco da combattere quando si ha una famiglia e un bambino.
E' che noi Italiani (come la maggior parter degli Europei) stiamo troppo bene per combattere. Tutti ci lamentiamo dei pochi soldi, ma tutti viviamo sufficientemente bene. Per questo nessuno vuole combattere.
Perchè combattere per poi star peggio?
Cmq siamo OT, ma tanto il campionato è finito (da febbraio oserei dire).
EfforzaCagliari.
http://www.youtube.com/watch?v=Rgl8zxad_IM&feature=channel
Sono passati solo 20 anni da allora, ma la differenza con il Sant'Elia di oggi è abissale.
Solertes
16-05-2010, 19:06
http://www.youtube.com/comment_servlet?all_comments&v=z47ECHMPcx4
Stò ridendo da mezz'ora leggendo i commenti :asd:
ahaha, i casteddai si sono lasciati andare alla grande....comunque povero Graziani, si vede che non sta seguendo il calcio...non c'è altra spiegazione per le sue stronzate.
http://www.youtube.com/comment_servlet?all_comments&v=z47ECHMPcx4
Stò ridendo da mezz'ora leggendo i commenti :asd:
:asd:
Spero solo che Lippi non lo escluda proprio ora...
juninho85
16-05-2010, 20:14
il paragone palombo-cossu che diavolo c'azzecca?!:D
il paragone palombo-cossu che diavolo c'azzecca?!:D
Tra i commenti c'era un oche secondo me ha indovinato il motivo.....non era graziani che parlava, ma crozza che lo imitava!!:D
juninho85
17-05-2010, 07:50
http://tmw-storage.tccstatic.com/storage/img_notizie/thumb/1274075087dd82609d03748b1de1e65455c30585521274075050.jpeg
prima non sapevano perdere,ora nemmeno vincere...:doh:
http://tmw-storage.tccstatic.com/storage/img_notizie/thumb/1274075087dd82609d03748b1de1e65455c30585521274075050.jpeg
prima non sapevano perdere,ora nemmeno vincere...:doh:
Totti si merita questo e anche peggio.
E' la risposta dell'Inter al calcione del pupone a Balotelli. Anzi, magari lo striscione l'ha messo lui (in ogni caso si merita cmq una serie di "pappine in su zzughu", che magari gli ha già dato Materazzi).
In ogni caso non si fanno queste coseeeee.... :D :D :D :D
juninho85
17-05-2010, 09:00
ricordiamoci il polverone che sollevarono per lo striscione di ambrosini...
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