blade9722
12-04-2009, 09:42
Ti sfugge proprio quello che intendevo sottolineare: la libertà che hanno i difensori in Italia di dire praticamente ciò che gli pare, e di rimanere pressochè impuniti. In pratica approfittano (per non dire abusano) di ogni mezzo per delegittimare l'operato degli inquirenti. Creando la caratteristica "disinformazione" che legittima thread come questo. Inquirenti invece, che, per ovvi motivi, non hanno certo modo di far conoscere la bontà (o meno, per carità...) del loro operato. Il bello ed il cattivo tempo la fanno i difensori. Questo intendevo dire...
A te, invece, sfugge chiaramente la libertà di farsi intervistare e rilasciare dichiarazioni di cui godono gli inquirenti e questo li porta a sbilanciarsi ed a dover dimostrare che sono efficaci. Le conseguenze sono spesso poco desiderabili.
Secondo me state facendo un po' di confusione in merito. Per quanto riguarda le interviste, se si escludono le dichiarazioni iniziali, peraltro scontate, di Lucido e Lauro:
- gli inquirenti non sono mai stati intervistati (anche perchè il loro lavoro è coperto da segreto istruttorio)
- c'è stata una sola intervista rilasciata dall'avvocato della difesa, Giarda, quella per cui ha poi chiesto scusa a Rita Preda
- in compenso avvocati e periti di parte lesa (Tizzoni, Capra, Reale) sono omnipresenti in tutte le trasmissioni TV dedicate al caso
Per quanto riguarda la "fuga di notizie", se escludi l'articolo di Libero, tutte sono avvenute in una sola direzione: legittimare ( e non delegittimare) il lavoro degli inquirenti, e infangare la reputazione dell'imputato.
Quindi, in questo caso si può dire che, nonostante i media abbiano fatto di tutto per cercare di convincere l'opinione pubblica sulla colpevolezza dell'iimputato, ci sono alcune persone che riservano ancora qualche dubbio. E questo, secondo la mia personale opinione, è un bene.
I genitori di Chiara vittime purtroppo lo sono veramente, hanno avuto molti più elementi di noi per giudicare, e non hanno esitato a costituirsi parte civile contro quello che era da loro considerato un "terzo figlio", se non ricordo male. Hai mai pensato a questo?
Applicando questa logica non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare i processi, visto che nella stragrande maggioranza dei casi le vittime si costituiscono parte civile nei confronti dell'imputato.
Io invece ti chiedo di pensare a questo: un giorno, seppur innocente, vieni indagato per un delitto orribile. Alla fine vieni prosciolto, magari per il comma 2 dell'art. 530 (quella di tenere separati i comma è un altro esempio di pensiero all'italiana: all'atto pratico l'assoluzione per insufficienza di prove non è mai stata cancellata), e sei costretto a trasferirti in Australia a causa di due anni di gogna mediatica e del malcostume tuttologista dei tuoi connazionali.
A te, invece, sfugge chiaramente la libertà di farsi intervistare e rilasciare dichiarazioni di cui godono gli inquirenti e questo li porta a sbilanciarsi ed a dover dimostrare che sono efficaci. Le conseguenze sono spesso poco desiderabili.
Secondo me state facendo un po' di confusione in merito. Per quanto riguarda le interviste, se si escludono le dichiarazioni iniziali, peraltro scontate, di Lucido e Lauro:
- gli inquirenti non sono mai stati intervistati (anche perchè il loro lavoro è coperto da segreto istruttorio)
- c'è stata una sola intervista rilasciata dall'avvocato della difesa, Giarda, quella per cui ha poi chiesto scusa a Rita Preda
- in compenso avvocati e periti di parte lesa (Tizzoni, Capra, Reale) sono omnipresenti in tutte le trasmissioni TV dedicate al caso
Per quanto riguarda la "fuga di notizie", se escludi l'articolo di Libero, tutte sono avvenute in una sola direzione: legittimare ( e non delegittimare) il lavoro degli inquirenti, e infangare la reputazione dell'imputato.
Quindi, in questo caso si può dire che, nonostante i media abbiano fatto di tutto per cercare di convincere l'opinione pubblica sulla colpevolezza dell'iimputato, ci sono alcune persone che riservano ancora qualche dubbio. E questo, secondo la mia personale opinione, è un bene.
I genitori di Chiara vittime purtroppo lo sono veramente, hanno avuto molti più elementi di noi per giudicare, e non hanno esitato a costituirsi parte civile contro quello che era da loro considerato un "terzo figlio", se non ricordo male. Hai mai pensato a questo?
Applicando questa logica non ci sarebbe nemmeno bisogno di fare i processi, visto che nella stragrande maggioranza dei casi le vittime si costituiscono parte civile nei confronti dell'imputato.
Io invece ti chiedo di pensare a questo: un giorno, seppur innocente, vieni indagato per un delitto orribile. Alla fine vieni prosciolto, magari per il comma 2 dell'art. 530 (quella di tenere separati i comma è un altro esempio di pensiero all'italiana: all'atto pratico l'assoluzione per insufficienza di prove non è mai stata cancellata), e sei costretto a trasferirti in Australia a causa di due anni di gogna mediatica e del malcostume tuttologista dei tuoi connazionali.