View Full Version : no global e fiera di esserlo
sono stanca, stufa e arcistufa di leggere ovunque l'equazione
noglobal=terroristi=vandali=anarchici=gentaglia
è ora di farla finita. :mad:
essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama.
Vuol dire questo ed un altro milione di cose
ma sicuro come il sole non vuol dire vandalismo, non vuol dire andare in giro a sfasciare le vetrine
ci sono noglobal pacifisti, altri no, questo non dipende dalla opinione che si ha della globalizzazione, ma del modo che si ha di portare avanti le proprie idee.
E' appannaggio dell'indole del singolo, non dell'idea noglobal.
Tutti quelli che manifestano in modo violento o distruttivo sono semplicemente persone violente e distruttive, indipendentemente dall'idea che credono di portare avanti e alla quale invece danno un pessimo servizio.
Davvero non riesco a capacitarmi come la gente possa ingurgitare l'immagine che i media danno a coloro che portano avanti idee diverse da quelle della schiacciante macchina globalizzatrice.
E' come quando tutti i mezzi mediatici, fra tv, e stampa, solevano chiamare hacker chiunque compisse atti vandalici a mezzo informatico.
Nessuno ha mai usato il termine LAMER, nessuno ha mai voluto approfondire le nozioni che davano in pasto al grande pubblico. Nessuno ha mai detto che un hacker ha ben altri interessi che andare a distribuire virus in giro tanto per vedere piantati un po' di pc.
Si costruiscono figure, movimenti dipinti ad arte perchè coloro che non fanno che mangiare la pappa già masticata dai comunicatori ufficiali vengano indirizzati dove si decide di farli andare.
Un po' come fa il cane con le pecore.
E' così difficile pensare di dissociare le persone in quanto individui dalle idee?
Basta vedere in quante e quali maniere vengono fatte rispettare le leggi nei diversi paesi del mondo.
C'è chi usa i tribunali, chi usa un auto per spezzare un braccio ad un bambino, chi lascia che i colpevoli vengano lapidati, chi compie sommarie esecuzioni.
Eppure tutti questi sono spinti dall'unico intento di far rispettare una legge o una regola (giusta o sbagliata che sia).
Eppure non è questo intento che viene messo in discussione, è il metodo con il quale viene perseguito.
E allora, perfavore, dimostriamoci tanto intelligenti da deplorare eventualemnte i metodi con cui le idee vengano portate avanti, perchè nei confronti delle idee stesse, se non sono finalizzate ad intenti puramente lesivi, possiamo al massimo solo dissentire.
FastFreddy
15-02-2006, 13:33
http://www.freesaveweb.it/hwupgrade/smile/cartelloni/thx4info.gif
grazie dell'intervento.
Costruttivo, intelligente ed appropriato.
E buon per te che i cattolici non siano suscettibili come i musulmani, sennò quel Gesù te lo ritrovavi nell'esofago.
nomeutente
15-02-2006, 13:36
sono stanca, stufa e arcistufa di leggere ovunque l'equazione
noglobal=terroristi=vandali=anarchici=gentaglia
Ai tempi della comune di Parigi alcuni giornali europei scrivevano che i rivoluzionari avevano sfregiato tutti i belli con il vetriolo "così che si fosse tutti brutti uguale".
Non a caso in centinaia di canzoni di area sinistra si rivendica con orgoglio: "siamo canaglie". Orgogliosi di essere (secondo il loro punto di vista) canaglie! ;)
FastFreddy
15-02-2006, 13:36
E buon per te che i cattolici non siano suscettibili come i musulmani, sennò quel Gesù te lo ritrovavi nell'esofago.
Per l'appunto...
giannola
15-02-2006, 13:38
"essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama. "
ma sei sicura che la globalizzazione di per sè sia la causa della fame del resto del pianeta ?
O non è forse il modo in cui essa viene applicata ad uso e consumo dei più forti ?
Sinceramente i noglobal non li vedo ferrati in storia, perchè altrimenti dovrebbero spiegarmi come mai anche prima della globalizzazione il maggior parte della gente era povera.
Es.
Erano poveri i Russi sotto lo Zar Nicola.
Erano poveri i francesi sotto Luigi XVI.
Erano poveri tutti i popoli delle colonie.
Sarebbe come dire anche che la scoperta della radioattività ha portato solo danni, mentre invece è usata con successo in campo medico.
-kurgan-
15-02-2006, 13:40
orgoglioso pure io di essere no global, da sempre.
d'altra parte c'è poco di cui vergognarsi e/o giustificarsi.
capisco il tuo sfogo,ma purtroppo tra gli idealisti noglobal si sono inseriti frange criminale che hanno causato l'equazione noglobal=vandali.
Bisognerebbe fare un pò di pulizia nel vostro movimento.
Le idee possono anche essere non condivisibili,ma se restano solo idee non si arreca alcun danno.Se facendo leva sulle idee,si sfasciano le vetrine allora il discorso cambia.
:)
"essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama. "
ma sei sicura che la globalizzazione di per sè sia la causa della fame del resto del pianeta ?
O non è forse il modo in cui essa viene applicata ad uso e consumo dei più forti ?
Sinceramente i noglobal non li vedo ferrati in storia, perchè altrimenti dovrebbero spiegarmi come mai anche prima della globalizzazione il maggior parte della gente era povera.
Es.
Erano poveri i Russi sotto lo Zar Nicola.
Erano poveri i francesi sotto Luigi XVI.
Erano poveri tutti i popoli delle colonie.
Sarebbe come dire anche che la scoperta della radioattività ha portato solo danni, mentre invece è usata con successo in campo medico.
non è questo il punto, non è il semplice fatto di voler "democraticamente" eliminare la povertà dal mondo.
Basterebbe smettere di sfruttarla come se fosse a nostra disposizione.
E comunque il discorso noglobal è un bel po' più ampio di così, consiglio la lettura di questo libro:
http://www.ilgiardinodeilibri.it/cop/n/no_global_zelig.jpg
poi siete quelli che si vestono solo di nike...bevono litri di cocacola ecc ecc :fagiano: :fagiano:
-kurgan-
15-02-2006, 13:46
poi siete quelli che si vestono solo di nike...bevono litri di cocacola ecc ecc :fagiano: :fagiano:
no, siamo quelli che si preoccupano che chi lavora nel terzo mondo riceva un salario giusto e non sia trattato da pezzente per i nostri comodi ;)
capisco il tuo sfogo,ma purtroppo tra gli idealisti noglobal si sono inseriti frange criminale che hanno causato l'equazione noglobal=vandali.
Bisognerebbe fare un pò di pulizia nel vostro movimento.
Le idee possono anche essere non condivisibili,ma se restano solo idee non si arreca alcun danno.Se facendo leva sulle idee,si sfasciano le vetrine allora il discorso cambia.
:)
un movimento non è un partito, in cui decidi chi sia dentro e chi sia fuori.
Non sono bastati a Genova tutti coloro che manifestavano pacificamente e tranquillamente, non si riesce a fare un distinguo perchè la gente NON VUOLE fare un distinguo.
I luoghi comuni e le generalizzazioni sono sempre all'ordine del giorno.
giannola
15-02-2006, 13:47
non è questo il punto, non è il semplice fatto di voler "democraticamente" eliminare la povertà dal mondo.
Basterebbe smettere di sfruttarla come se fosse a nostra disposizione.
E comunque il discorso noglobal è un bel po' più ampio di così, consiglio la lettura di questo libro:
http://www.ilgiardinodeilibri.it/cop/n/no_global_zelig.jpg
non è questo il punto ? :mbe:
Ma se non è questo il punto perchè vi fate chiamare no global ?
Preferirei me lo spiegassi tu poichè non voglio spendere soldi in un libro che dice le stesse cose che puoi dirmi benissimo tu aggratise :D
approfitto della discussione per fare una domanda seria: chi si definisce no global per cosa lotta esattamente?
non mi dite "contro la globalizzazione" perché vuol dire tutto e niente. mi piacerebbe qualche esempio concreto.
sfortunatamente non si ha mai l'occasione di sapere che cosa pensano realmente questi no global dato che le notizie che li riguardano sono riferite alle gesta di una parte del movimento o di estremisti che di no global hanno solo il nome.
quindi il no global contro cos'è? e soprattutto per quale motivo?
giannola
15-02-2006, 13:48
no, siamo quelli che si preoccupano che chi lavora nel terzo mondo riceva un salario giusto e non sia trattato da pezzente per i nostri comodi ;)
come vi chiamavate nell' 800 ?
nomeutente
15-02-2006, 13:49
poi siete quelli che si vestono solo di nike...bevono litri di cocacola ecc ecc :fagiano: :fagiano:
Personalmente no, ma se qualcuno lo fa non mi scandalizzo.
nomeutente
15-02-2006, 13:53
approfitto della discussione per fare una domanda seria: chi si definisce no global per cosa lotta esattamente?
Il movimento è molto eterogeneo e si compone delle seguenti macroaree:
- movimenti protezionisti (es. piccoli contadini che si vedono finir male per via della globalizzazione e quindi vorrebbero politiche nazionali di protezione dei loro prodotti); in questo senso quando facciamo registrare un marchio "doc" siamo no-global;
- movimenti che accettano la globalizzazione (e quindi non ha senso chiamarli no-global ma purtroppo è andata così) ma non accettano il modo con cui è portata avanti, cioè a tutto vantaggio di grandi gruppi multinazionali.
Swisström
15-02-2006, 13:55
no, siamo quelli che si preoccupano che chi lavora nel terzo mondo riceva un salario giusto e non sia trattato da pezzente per i nostri comodi ;)
Allora candidatevi alle elezioni di quei paesi :rolleyes: al posto di ******* * ******** qui da noi
Lucio Virzì
15-02-2006, 13:55
sono stanca, stufa e arcistufa di leggere ovunque l'equazione
noglobal=terroristi=vandali=anarchici=gentaglia
è ora di farla finita. :mad:
essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama.
Vuol dire questo ed un altro milione di cose
ma sicuro come il sole non vuol dire vandalismo, non vuol dire andare in giro a sfasciare le vetrine
ci sono noglobal pacifisti, altri no, questo non dipende dalla opinione che si ha della globalizzazione, ma del modo che si ha di portare avanti le proprie idee.
E' appannaggio dell'indole del singolo, non dell'idea noglobal.
Tutti quelli che manifestano in modo violento o distruttivo sono semplicemente persone violente e distruttive, indipendentemente dall'idea che credono di portare avanti e alla quale invece danno un pessimo servizio.
Davvero non riesco a capacitarmi come la gente possa ingurgitare l'immagine che i media danno a coloro che portano avanti idee diverse da quelle della schiacciante macchina globalizzatrice.
E' come quando tutti i mezzi mediatici, fra tv, e stampa, solevano chiamare hacker chiunque compisse atti vandalici a mezzo informatico.
Nessuno ha mai usato il termine LAMER, nessuno ha mai voluto approfondire le nozioni che davano in pasto al grande pubblico. Nessuno ha mai detto che un hacker ha ben altri interessi che andare a distribuire virus in giro tanto per vedere piantati un po' di pc.
Si costruiscono figure, movimenti dipinti ad arte perchè coloro che non fanno che mangiare la pappa già masticata dai comunicatori ufficiali vengano indirizzati dove si decide di farli andare.
Un po' come fa il cane con le pecore.
E' così difficile pensare di dissociare le persone in quanto individui dalle idee?
Basta vedere in quante e quali maniere vengono fatte rispettare le leggi nei diversi paesi del mondo.
C'è chi usa i tribunali, chi usa un auto per spezzare un braccio ad un bambino, chi lascia che i colpevoli vengano lapidati, chi compie sommarie esecuzioni.
Eppure tutti questi sono spinti dall'unico intento di far rispettare una legge o una regola (giusta o sbagliata che sia).
Eppure non è questo intento che viene messo in discussione, è il metodo con il quale viene perseguito.
E allora, perfavore, dimostriamoci tanto intelligenti da deplorare eventualemnte i metodi con cui le idee vengano portate avanti, perchè nei confronti delle idee stesse, se non sono finalizzate ad intenti puramente lesivi, possiamo al massimo solo dissentire.
Presente.
Fiero di "cercare" la via per una giusta globalizzazione.
Per una globalizzazione di risorse, persone e cultura.
LuVi
Swisström
15-02-2006, 13:56
Presente.
Fiero di "cercare" la via per una giusta globalizzazione.
Per una globalizzazione di risorse, persone e cultura.
LuVi
UN comunismo anarchico globale :winner:
beppegrillo
15-02-2006, 13:56
un movimento non è un partito, in cui decidi chi sia dentro e chi sia fuori.
Non sono bastati a Genova tutti coloro che manifestavano pacificamente e tranquillamente, non si riesce a fare un distinguo perchè la gente NON VUOLE fare un distinguo.
I luoghi comuni e le generalizzazioni sono sempre all'ordine del giorno.
Che esista una componente civile nei noglobal ne sono certo, per quanto riguarda le generalizzazioni, ci sono sempre state quando si parla di un fenomeno di collettività, e mi pare normale che si sottolinei più l'anormalità di distruggere una città piuttosto che la normalità di manifestare pacificamente.
Io però ho l'impressione che lo scontro operato da pochi, venga in qualche modo spinto dall'interno del movimento, un pò come succedeva alle manifestazioni politiche del passato, ti davano una bandiera in mano dicendoti il manico è di legno, se vi serve potete usarlo anche come altro. ;)
..."NO GLOBAL"..."DISOBBEDIENTI" : chiunque reclami, che sia per la foresta amazzonica o per il G8, è ormai inglobato in uno di questi due termini. :muro:
Potenza dei media.
-kurgan-
15-02-2006, 13:59
approfitto della discussione per fare una domanda seria: chi si definisce no global per cosa lotta esattamente?
non mi dite "contro la globalizzazione" perché vuol dire tutto e niente. mi piacerebbe qualche esempio concreto.
sfortunatamente non si ha mai l'occasione di sapere che cosa pensano realmente questi no global dato che le notizie che li riguardano sono riferite alle gesta di una parte del movimento o di estremisti che di no global hanno solo il nome.
quindi il no global contro cos'è? e soprattutto per quale motivo?
potrei dire la stessa cosa.. perchè leggo opinioni contro i no global senza avere idea di cosa sostengano, solo sulla base di luoghi comuni? :D
ma andiamo nel merito, come dici tu, seriamente.
per quanto mi riguarda non mi piace come parte del mondo, nella quale vivo, sfrutti da sempre una fetta molto grande della popolazione mondiale. Cosa intendo per sfruttamento? non è un parola vuota.. intendo l'uso indiscriminato di risorse e uomini per produrre beni che andranno a beneficio dell'occidente, senza pagare un prezzo giusto ai paesi dove questo processo si svolge. La famosa "etica" di cui avevo parlato più volte in altri topic. Mi si ribatte spesso che gli affari sono affari, ma è proprio questo il punto contestato..
Altra cosa che mi si ribatte spesso è che questi paesi senza le nostre multinazionali sarebbero ancora più poveri, perchè portiamo lavoro che cmq non avrebbero: io non ne sono assolutamente convinto, anzi credo il contrario.
In altre discussioni è emerso un altro punto, saremmo disposti a pagare i limoni, le scarpe, i pc, leggermente di più di modo che dall'altra parte del mondo chi lavora lo faccia in condizioni di sicurezza e pagato decentemente? Molti non sarebbero disposti, nel caso accetto la cosa e ne prendo atto. Io sarei disposto al sacrificio invece, non ritenendolo disastroso.
no, siamo quelli che si preoccupano che chi lavora nel terzo mondo riceva un salario giusto e non sia trattato da pezzente per i nostri comodi ;)
bene. Mi sono preoccupato. Mi sento meglio. mmmm :rolleyes:
come vi chiamavate nell' 800 ?
Non si chiamavano.
Nell'800 il mondo era un peletto piu' grande. E la gente doveva ancora pensare a mettere a posto se stessa.
-kurgan-
15-02-2006, 14:00
Allora candidatevi alle elezioni di quei paesi :rolleyes: al posto di ******* * ******** qui da noi
invece di sparare slogan per mandare in merda il topic perchè non provi a scrivere un ragionamento articolato sul merito della questione? ;)
bene. Mi sono preoccupato. Mi sento meglio. mmmm :rolleyes:
idem.. per slogan non si va tanto avanti eh.. se volete ci prendiamo a pernacchie direttamente, so che costa scrivere due caratteri in più :D
la prima cosa contro la quale vado è il commercio mondiale, quello che fa capo al WTO (http://www.wto.org/english/thewto_e/whatis_e/whatis_e.htm).
E' insostenibile una globalizzazione, quando sappiamo benissimo che l'econimia mondiale non viaggia su un unico binario.
Non si tratta solo di poter mangiare l'ananas, che viene dai paesi tropicali: si tratta di decidere da chi comprare i prodotti, in base a logiche di mercato a volte del tutto assurte e controproducenti per l'economia di un paese, a chi venderli, quali prodotti vanno bene e quali no.
Io vado in bestia ogni volta che al supermercato, in inverno, vedo sul banco frutta le arance spagnole.
Perchè so che le nostre sono molto più buone, e vengono buttate via perchè non è conveniente venderle, perchè quelle spagnole costano meno.
Vado in bestia quando sento parlare di quote latte.
Vado in bestia quando so che un prodotto che sto comprando ha il costo che ha perchè è stato prodotto in un paese, rifinito in un altro, etichettato in un terzo e venduto in un quarto. E Trasportato su camion nei vari passaggi.
Frutta acquistata nel terzo mondo e lavata altrove perchè potesse essere acquistata all'origine come prodotto grezzo, quindi ad un terzo del valore.
Questi sono solo esempi naturalmente, e riferiti ad un campo specifico.
Invece di beneficiare della possibilità dell'esportazione, finisce che la globalizzazione mette all'angolo i paesi in via di sviluppo, perchè a dettare le condizioni, diversamente dal solito, sono gli acquirenti, non i venditori.
no, siamo quelli che si preoccupano che chi lavora nel terzo mondo riceva un salario giusto e non sia trattato da pezzente per i nostri comodi ;)
Detto così, credo che siamo tutti d'accordo a grandi linee, il problema è che poi quando si entra in un negozio qualsiasi, la roba ci sembra cara e vogliamo pagarla sempre di meno così per poterlo fare, dobbiamo mettere alla fame qualcuno (a grandi linee è così) se accettassimo il fatto di dover pagare un oggetto per il suo valore, magari le cose sarebbero diverse, ad esempio nel mio settore (utensileria) molti prodotti costano di meno ora rispetto a 20 anni fa, oggi è facile trovare un trapano elettrico a 12 Euro, indovinate un po' dove lo costruiscono? Idem per ogni altro tipo di prodotto.......
Inutile sfasciare i bancomat, meglio pensare a cosa si compra piuttosto.
beppegrillo
15-02-2006, 14:09
quindi cosa si chiede? Una chiusura dei confini?
Cmq bisogna tener conto che i salari dei lavoratori di un paese povero sono bassi, riceverebbero ugualmente quel salario sia che lavorassero per una ditta nazionale che estera. Probabilmente ci sarebbe solo meno lavoro se non ci fossero imprese estere.
Ovviamente il discorso non si applica a chi "sfrutta" pagando ancora meno degli stipendi medi i lavoratori.
Allora candidatevi alle elezioni di quei paesi :rolleyes: al posto di ******* * ******** qui da noi
faresti meglio a tacere, tu che sei svizzero.
E ti dico il perchè, e te lo dico perchè in Svizzera ci ho vissuto.
E mi ricordo delle mucche che pascolano in giro, che producono un latte buonissimo, che per esempio qui in Italia non ha pari.
Che però costa di più di quello italiano.
La Svizzera preferisce non aprire le frontiere a questo commercio dissennato, perchè si perderebbe il valore dei prodotti interni.
Ti piacerebbe trovare solo il latte diluito che beviamo noi qui, perchè costa meno?
Io non credo.
Per non parlare di tutti i prodotti tipici che vengono seriamente messi a rischio da questo tipo di commercio...
Pensa, prima di sparare
faresti meglio a tacere, tu che sei svizzero.
E ti dico il perchè, e te lo dico perchè in Svizzera ci ho vissuto.
E mi ricordo delle mucche che pascolano in giro, che producono un latte buonissimo, che per esempio qui in Italia non ha pari.
Che però costa di più di quello italiano.
La Svizzera preferisce non aprire le frontiere a questo commercio dissennato, perchè si perderebbe il valore dei prodotti interni.
Ti piacerebbe trovare solo il latte diluito che beviamo noi qui, perchè costa meno?
Io non credo.
Per non parlare di tutti i prodotti tipici che vengono seriamente messi a rischio da questo tipo di commercio...
Pensa, prima di sparare
non é l'unico che dovrebbe farlo...
Lucio Virzì
15-02-2006, 14:13
Inutile sfasciare i bancomat, meglio pensare a cosa si compra piuttosto.
C.V.D. Ecco uno che non legge i thread a cui partecipa.
LuVi
idem.. per slogan non si va tanto avanti eh.. se volete ci prendiamo a pernacchie direttamente, so che costa scrivere due caratteri in più :D
a considerazioni banali, risposte altrettanto banali, no? :ciapet:
Detto così, credo che siamo tutti d'accordo a grandi linee, il problema è che poi quando si entra in un negozio qualsiasi, la roba ci sembra cara e vogliamo pagarla sempre di meno così per poterlo fare, dobbiamo mettere alla fame qualcuno (a grandi linee è così) se accettassimo il fatto di dover pagare un oggetto per il suo valore, magari le cose sarebbero diverse, ad esempio nel mio settore (utensileria) molti prodotti costano di meno ora rispetto a 20 anni fa, oggi è facile trovare un trapano elettrico a 12 Euro, indovinate un po' dove lo costruiscono? Idem per ogni altro tipo di prodotto.......
Inutile sfasciare i bancomat, meglio pensare a cosa si compra piuttosto.
il prezzo non è fatto dal prezzo all'origine, è questo il punto.
Io sto pagando anche tutti i viaggi che la merce si è, inutilmente, fatta.
Allora candidatevi alle elezioni di quei paesi :rolleyes: al posto di ******* * ******** qui da noi
perdonami, ma nn sei svizzero?
faresti meglio a tacere, tu che sei svizzero.
E ti dico il perchè, e te lo dico perchè in Svizzera ci ho vissuto.
E mi ricordo delle mucche che pascolano in giro, che producono un latte buonissimo, che per esempio qui in Italia non ha pari.
Che però costa di più di quello italiano.
La Svizzera preferisce non aprire le frontiere a questo commercio dissennato, perchè si perderebbe il valore dei prodotti interni.
Ti piacerebbe trovare solo il latte diluito che beviamo noi qui, perchè costa meno?
Io non credo.
Per non parlare di tutti i prodotti tipici che vengono seriamente messi a rischio da questo tipo di commercio...
Pensa, prima di sparare
però scommetto che andare al supermercato e trovare un sacco di cose buone che vengono da tantissime parti del mondo ti piace...
quindi cosa si chiede? Una chiusura dei confini?
Cmq bisogna tener conto che i salari dei lavoratori di un paese povero sono bassi, riceverebbero ugualmente quel salario sia che lavorassero per una ditta nazionale che estera. Probabilmente ci sarebbe solo meno lavoro se non ci fossero imprese estere.
Ovviamente il discorso non si applica a chi "sfrutta" pagando ancora meno degli stipendi medi i lavoratori.
il commercio si basa sulle leggi di domanda e offerta.
Chi vende fa i prezzi, chi compra sceglie.
Nella globalizzazione questo concetto elementare salta.
Salta perchè sono stati insediati dei meccanismi che fanno sì che il valore dei prodotti sia completamente sfalsato.
Non si tratta di chiudere le frontiere, io apprezzo gli ananas, le banane e i kiwi, sicuramente.
Non mi sta più bene però quando dobbiamo rinunciare ad un nostro prodotto perchè in nome dell'economia globale altri tre stati debbono guadagnare dal giro che si stabilisce per le merci.
Perchè è permesso di affamere i produttori africani, mentre noi abbiamo sindacati, caroprezzi e quant'altro?
Vedi? è la macchina che non funziona, non si tratta semplicemente di pagare le cose più o meno, ma di pagarle il giusto valore.
E sono certa che se il tutto fosse più lineare i prezzi non sarebbero comunque più alti.
O vuoi dirmi che costa meno far viaggiare le arance dalla spagna che dalla sicilia?
-kurgan-
15-02-2006, 14:22
Detto così, credo che siamo tutti d'accordo a grandi linee, il problema è che poi quando si entra in un negozio qualsiasi, la roba ci sembra cara e vogliamo pagarla sempre di meno così per poterlo fare, dobbiamo mettere alla fame qualcuno (a grandi linee è così) se accettassimo il fatto di dover pagare un oggetto per il suo valore, magari le cose sarebbero diverse, ad esempio nel mio settore (utensileria) molti prodotti costano di meno ora rispetto a 20 anni fa, oggi è facile trovare un trapano elettrico a 12 Euro, indovinate un po' dove lo costruiscono? Idem per ogni altro tipo di prodotto.......
hai centrato il punto.
è così grave pagare un trapano un pò di più? per me assolutamente no.
per altri si.. io posso accettare una persona che entrando nel merito della questione mi dica "non sono disposto a diminuire il mio benessere per far star meglio chi produce i beni che utilizzo". Accetto meno chi neanche ha presente di cosa si sta parlando ;)
Inutile sfasciare i bancomat, meglio pensare a cosa si compra piuttosto.
che c'entrano i bancomat, scusa? :confused:
quindi cosa si chiede? Una chiusura dei confini?
Cmq bisogna tener conto che i salari dei lavoratori di un paese povero sono bassi, riceverebbero ugualmente quel salario sia che lavorassero per una ditta nazionale che estera. Probabilmente ci sarebbe solo meno lavoro se non ci fossero imprese estere.
Ovviamente il discorso non si applica a chi "sfrutta" pagando ancora meno degli stipendi medi i lavoratori.
si potrebbero pagare un pò di più queste persone, di modo che i benefici della vendita di un prodotto ricadano in parte pure su di loro. Si potrebbero inoltre, e questo è per me fondamentale, garantire le stesse misure di sicurezza che ci sono qui anche per chi lavora nel terzo mondo, per legge... per me un morto in un incendio in fabbrica è identico sia qui che in cambogia.
beppegrillo
15-02-2006, 14:31
il commercio si basa sulle leggi di domanda e offerta.
Chi vende fa i prezzi, chi compra sceglie.
Nella globalizzazione questo concetto elementare salta.
Salta perchè sono stati insediati dei meccanismi che fanno sì che il valore dei prodotti sia completamente sfalsato.
Non si tratta di chiudere le frontiere, io apprezzo gli ananas, le banane e i kiwi, sicuramente.
Non mi sta più bene però quando dobbiamo rinunciare ad un nostro prodotto perchè in nome dell'economia globale altri tre stati debbono guadagnare dal giro che si stabilisce per le merci.
Perchè è permesso di affamere i produttori africani, mentre noi abbiamo sindacati, caroprezzi e quant'altro?
Vedi? è la macchina che non funziona, non si tratta semplicemente di pagare le cose più o meno, ma di pagarle il giusto valore.
E sono certa che se il tutto fosse più lineare i prezzi non sarebbero comunque più alti.
O vuoi dirmi che costa meno far viaggiare le arance dalla spagna che dalla sicilia?
Beh il prezzo dipende anche soprattutto dalla domanda, se c'è poca domanda, il prezzo inevitabilmente scende e viceversa.
Non penso che si possa imporre dei paletti troppo stretti all'economia, ovvero dovete comprare solo le arance siciliane, i prezzi salirebbero sicuramente.
Se il produttore preferisce comprarne dalla spagna e spendere i soldi di trasporto, significa che ottiene un guadagno maggiore rispetto a quelle siciliane, magari in spagna hanno un surplus di tale valore, tale da far scendere i prezzi.
Sul giusto prezzo, beh dipende da quale punto lo guardi, per noi un giusto prezzo di un 1kg di banane sarebbe 5 euro, per un africano 50 centesimi, chi ha ragione?
Swisström
15-02-2006, 14:31
perdonami, ma nn sei svizzero?
e con ciò? "qui da noi" intendevo in occidente.
Per ilr esto... esco dalla discussione :rolleyes: finirei soltanto per essere sospeso parlando (sempre che sia possibile un qualche tipo di dialogo) con persone come quelle che popolano sto thread :rolleyes:
il commercio si basa sulle leggi di domanda e offerta.
Chi vende fa i prezzi, chi compra sceglie.
Nella globalizzazione questo concetto elementare salta.
Salta perchè sono stati insediati dei meccanismi che fanno sì che il valore dei prodotti sia completamente sfalsato.
Non si tratta di chiudere le frontiere, io apprezzo gli ananas, le banane e i kiwi, sicuramente.
Qualcuno ha capito?
e i kiwi,
l'Italia é il 1o produttore mondiale di kiwi per la cronaca...
O vuoi dirmi che costa meno far viaggiare le arance dalla spagna che dalla sicilia?
se in italia mancano le infrastrutture per far viaggiare quelle arance, si.
l'Italia é il 1o produttore mondiale di kiwi per la cronaca...
se in italia mancano le infrastrutture per far viaggiare quelle arance, si.
e come mai nelle bancarelle trovi quelli della Nuova Zelanda?
ma LOL, mancano le infrastrutture... quindi in teoria in toscana non ci potrebbero arrivare comunque, no?
......si potrebbero pagare un pò di più queste persone, di modo che i benefici della vendita di un prodotto ricadano in parte pure su di loro. Si potrebbero inoltre, e questo è per me fondamentale, garantire le stesse misure di sicurezza che ci sono qui anche per chi lavora nel terzo mondo, per legge... per me un morto in un incendio in fabbrica è identico sia qui che in cambogia.
Lasciamo perdere la questione dello sfascio dei bancomat che nuoce soltanto al movimento no global SANO.
Il fatto è che anche per proteggere l'economia nazionale si dovrebbero obbligare anche le ditte che lavorano per aziende europee o vogliono vendere le proprie merci in europa a seguire le stesse norme che seguono le ditte europee, con conseguenti regole sulla sicurezza, sull'inquinamento ecc.
Purtroppo i paesi emergenti non hanno nessuna intenzione di fare questo perchè perderebbero di competitività quindi dovrebbe toccare alle nostre diplomazie tentare di imporlo, ma ci sono troppi interessi ( € ) di mezzo ;)
Beh il prezzo dipende anche soprattutto dalla domanda, se c'è poca domanda, il prezzo inevitabilmente scende e viceversa.
Non penso che si possa imporre dei paletti troppo stretti all'economia, ovvero dovete comprare solo le arance siciliane, i prezzi salirebbero sicuramente.
Se il produttore preferisce comprarne dalla spagna e spendere i soldi di trasporto, significa che ottiene un guadagno maggiore rispetto a quelle siciliane, magari in spagna hanno un surplus di tale valore, tale da far scendere i prezzi.
Sul giusto prezzo, beh dipende da quale punto lo guardi, per noi un giusto prezzo di un 1kg di banane sarebbe 5 euro, per un africano 50 centesimi, chi ha ragione?
ok, ma la domanda chi la stabilisce? noi che compriamo? no, il WTO.
Non ho capito il pezzo: "Se il produttore preferisce comprarne dalla spagna..."
O le compra o le produce.
e con ciò? "qui da noi" intendevo in occidente.
Per il resto... esco dalla discussione :rolleyes: finirei soltanto per essere sospeso parlando (sempre che sia possibile un qualche tipo di dialogo) con persone come quelle che popolano sto thread :rolleyes:
i pregiudizi...
beppegrillo
15-02-2006, 14:39
ok, ma la domanda chi la stabilisce? noi che compriamo? no, il WTO.
Non ho capito il pezzo: "Se il produttore preferisce comprarne dalla spagna..."
O le compra o le produce.
scusami, volevo dire compratore. (ad esempio le varie catene di supermercati ecc.)
e con ciò? "qui da noi" intendevo in occidente.
Per ilr esto... esco dalla discussione :rolleyes: finirei soltanto per essere sospeso parlando (sempre che sia possibile un qualche tipo di dialogo) con persone come quelle che popolano sto thread :rolleyes:
intanto mi pare che il mio post tu non lo abbia letto.
Poi vedi tu
~ZeRO sTrEsS~
15-02-2006, 14:44
ma guarda tipica cosa italiana elevata all'ennesima potenza... qui in olanda non ho mai sentito parlare male dei no global, anzi sono molto apprezzati qui dato che l'olanda e' un paese dove rispettano anche le minoranze e cercano anzi ci riescono a rendere dignitosa la vita di ogni singola persona.
quelli che rompono occupano, si chiamano squatter...
ma gemma scusa ma cosa ti aspetti da un popolo dove nel quale puoi essere un eroe oppure il piu' grande umanista di tutti i tempi, basta che dici che ti fai una canna vieni etichettato come drogato e scarto della societa'?
e FORZA ITAAAAAAAAAAAAALIAAAAAAAAAAAAAAAAAA...
N.b. forza italia ma non la grande maggioranza degli italiani...
Swisström
15-02-2006, 14:46
intanto mi pare che il mio post tu non lo abbia letto.
Poi vedi tu
ULTIMA RISPOSTA
Si, certo... il tuo post l'ho letto
in sintesi io non dovrei parlare perchè grazie a voi simpatici no global che favorite l'economia protezionistica noi Svizzeri possiamo bere il latte buono :rotfl:
mai sentito tante ************ .
Harvester
15-02-2006, 14:50
ma guarda tipica cosa italiana elevata all'ennesima potenza... qui in olanda non ho mai sentito parlare male dei no global, anzi sono molto apprezzati qui dato che l'olanda e' un paese dove rispettano anche le minoranze e cercano anzi ci riescono a rendere dignitosa la vita di ogni singola persona.
quelli che rompono occupano, si chiamano squatter...
ma gemma scusa ma cosa ti aspetti da un popolo dove nel quale puoi essere un eroe oppure il piu' grande umanista di tutti i tempi, basta che dici che ti fai una canna vieni etichettato come drogato e scarto della societa'?
e FORZA ITAAAAAAAAAAAAALIAAAAAAAAAAAAAAAAAA...
N.b. forza italia ma non la grande maggioranza degli italiani...
oramai....qualunque sia l'argomento......qualunque sia il contesto.....i tuo post sono:
qui in olanda.....[]
lì in italia....[]
canne....[]
forza italia (e/o berlusconi)....[]
hai standardizzato un bel pattern ;)
-kurgan-
15-02-2006, 14:51
Lasciamo perdere la questione dello sfascio dei bancomat che nuoce soltanto al movimento no global SANO.
concordo, parliamo di cose serie ;)
Il fatto è che anche per proteggere l'economia nazionale si dovrebbero obbligare anche le ditte che lavorano per aziende europee o vogliono vendere le proprie merci in europa a seguire le stesse norme che seguono le ditte europee, con conseguenti regole sulla sicurezza, sull'inquinamento ecc.
Purtroppo i paesi emergenti non hanno nessuna intenzione di fare questo perchè perderebbero di competitività quindi dovrebbe toccare alle nostre diplomazie tentare di imporlo, ma ci sono troppi interessi ( € ) di mezzo ;)
considera la corruzione che domina in certi paesi (non ho link per dimostrarlo, spero che questa affermazione mi venga passata sulla fiducia :D ) che porta spesso nostre aziende ad avere appalti ed esclusive sullo sfruttamento di risorse naturali (mi vengono in mente gli indios in brasile, per fare un esempio di popolazione locale affamata per interessi superiori.. in quel caso dall'industria della carta e del legname). La "colpa" è di chi si fa corrompere o di chi corrompe? per me di entrambi.
Gli interessi in ballo sono proprio quello contro cui si cerca di lottare.. ma forse è una lotta contro i mulini a vento.
io una legge che obblighi un'azienda a sottostare a determinate misure di sicurezza per tutto il processo produttivo, ovunque si trovi, non la vedo così impossibile.. a livello europeo (e negli usa) basterebbe non importare prodotti che non rispettano determinati standard.
sono stanca, stufa e arcistufa di leggere ovunque l'equazione
noglobal=terroristi=vandali=anarchici=gentaglia
è ora di farla finita. :mad:
essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama.
Vuol dire questo ed un altro milione di cose
ma sicuro come il sole non vuol dire vandalismo, non vuol dire andare in giro a sfasciare le vetrine
ci sono noglobal pacifisti, altri no, questo non dipende dalla opinione che si ha della globalizzazione, ma del modo che si ha di portare avanti le proprie idee.
E' appannaggio dell'indole del singolo, non dell'idea noglobal.
Tutti quelli che manifestano in modo violento o distruttivo sono semplicemente persone violente e distruttive, indipendentemente dall'idea che credono di portare avanti e alla quale invece danno un pessimo servizio.
Davvero non riesco a capacitarmi come la gente possa ingurgitare l'immagine che i media danno a coloro che portano avanti idee diverse da quelle della schiacciante macchina globalizzatrice.
E' come quando tutti i mezzi mediatici, fra tv, e stampa, solevano chiamare hacker chiunque compisse atti vandalici a mezzo informatico.
Nessuno ha mai usato il termine LAMER, nessuno ha mai voluto approfondire le nozioni che davano in pasto al grande pubblico. Nessuno ha mai detto che un hacker ha ben altri interessi che andare a distribuire virus in giro tanto per vedere piantati un po' di pc.
Si costruiscono figure, movimenti dipinti ad arte perchè coloro che non fanno che mangiare la pappa già masticata dai comunicatori ufficiali vengano indirizzati dove si decide di farli andare.
Un po' come fa il cane con le pecore.
E' così difficile pensare di dissociare le persone in quanto individui dalle idee?
Basta vedere in quante e quali maniere vengono fatte rispettare le leggi nei diversi paesi del mondo.
C'è chi usa i tribunali, chi usa un auto per spezzare un braccio ad un bambino, chi lascia che i colpevoli vengano lapidati, chi compie sommarie esecuzioni.
Eppure tutti questi sono spinti dall'unico intento di far rispettare una legge o una regola (giusta o sbagliata che sia).
Eppure non è questo intento che viene messo in discussione, è il metodo con il quale viene perseguito.
E allora, perfavore, dimostriamoci tanto intelligenti da deplorare eventualemnte i metodi con cui le idee vengano portate avanti, perchè nei confronti delle idee stesse, se non sono finalizzate ad intenti puramente lesivi, possiamo al massimo solo dissentire.
:confused: :confused: :confused:
Mi definisci la parola "globalizzazione" ?
Swisström
15-02-2006, 14:52
oramai....qualunque sia l'argomento......qualunque sia il contesto.....i tuo post sono:
qui in olanda.....[]
lì in italia....[]
canne....[]
forza italia (e/o berlusconi)....[]
hai standardizzato un bel pattern ;)
Probabilmente ha un template già pronto.
beppegrillo
15-02-2006, 14:54
ma guarda tipica cosa italiana elevata all'ennesima potenza... qui in olanda non ho mai sentito parlare male dei no global, anzi sono molto apprezzati qui dato che l'olanda e' un paese dove rispettano anche le minoranze e cercano anzi ci riescono a rendere dignitosa la vita di ogni singola persona.
quelli che rompono occupano, si chiamano squatter...
ma gemma scusa ma cosa ti aspetti da un popolo dove nel quale puoi essere un eroe oppure il piu' grande umanista di tutti i tempi, basta che dici che ti fai una canna vieni etichettato come drogato e scarto della societa'?
e FORZA ITAAAAAAAAAAAAALIAAAAAAAAAAAAAAAAAA...
N.b. forza italia ma non la grande maggioranza degli italiani...
Vabbeh ma non se ne può più, te ogni paese che vai, deve essere migliore dell'italia, la spagna lo era, ora l'olanda..
Forse in olanda non hanno ancora distrutto una città? Se lo avessero fatto, magari in olanda non li guarderebbero così bene.
Che centra il discorso sulle canne?..
ULTIMA RISPOSTA
Si, certo... il tuo post l'ho letto
in sintesi io non dovrei parlare perchè grazie a voi simpatici no global che favorite l'economia protezionistica noi Svizzeri possiamo bere il latte buono :rotfl:
mai sentito tante ************ .
se non fosse che non posso, ti insulterei :)
come non capire e vivere "felici" :)
beppegrillo
15-02-2006, 14:56
oramai....qualunque sia l'argomento......qualunque sia il contesto.....i tuo post sono:
qui in olanda.....[]
lì in italia....[]
canne....[]
forza italia (e/o berlusconi)....[]
hai standardizzato un bel pattern ;)
eheh ho scritto senza guardare il tuo post:D
Cmq ti sei dimenticato gli americani e bush ed i ricchi :D
In passato c'era anche
qui in Spagna ..[]
Globalizzazione:
fenomeno, accentuatosi alla fine degli anni Novanta del XX secolo, di graduale diffusione (e relativa omologazione) su scala mondiale di modelli economici, finanziari e culturali, accentuato dalla disponibilità di mezzi di comunicazione sempre più rapidi ed efficienti e da una interconnessione sempre più articolata (con una notevole velocità di collegamento) dei sistemi informativi (in particolare delle reti telematiche e informatiche).
http://www.sapere.it/gr/ArticleViewServletOriginal?otid=GEDEA_globalizzazione&orid=GEDEA_globalizzazione&todo=LinkToFree
Io sono fiero di essere un "pro global"
Harvester
15-02-2006, 15:00
In passato c'era anche
qui in Spagna ..[]
era al posto di qui in olanda....[] ;)
concordo, parliamo di cose serie ;)
considera la corruzione che domina in certi paesi (non ho link per dimostrarlo, spero che questa affermazione mi venga passata sulla fiducia :D ) che porta spesso nostre aziende ad avere appalti ed esclusive sullo sfruttamento di risorse naturali (mi vengono in mente gli indios in brasile, per fare un esempio di popolazione locale affamata per interessi superiori.. in quel caso dall'industria della carta e del legname). La "colpa" è di chi si fa corrompere o di chi corrompe? per me di entrambi.
Considera anche anche gli occidentali vengono abbondantemente "foraggiati" dai governi di quei paesi affinchè vengano fatte politiche ad oc per portare le industrie da loro ;)
Gli interessi in ballo sono proprio quello contro cui si cerca di lottare.. ma forse è una lotta contro i mulini a vento.
io una legge che obblighi un'azienda a sottostare a determinate misure di sicurezza per tutto il processo produttivo, ovunque si trovi, non la vedo così impossibile.. a livello europeo (e negli usa) basterebbe non importare prodotti che non rispettano determinati standard.
Già però è anche successo che ditte asiatiche certificate iso 9000 ai controlli veri e non quelli farlocchi degli ispettori corrotti fossero tutto tranne che ditte a norma (alcune non avevano nemmeno i pavimenti in cemento, stavano sulla nuda terra).
Purtroppo la strada è lunga.
la definizione del dizionario è:
(econ.) fenomeno per cui le economie e i mercati nazionali, grazie allo sviluppo delle telecomunicazioni e delle tecnologie informatiche, vanno diventando sempre più interdipendenti, fino a diventare parte di un unico sistema mondiale.
interdipendenti...
credo che la definizione di per sè sia neutra.
Credo altresì che l'uso che viene fatto di quello che vogliono far passare per "abbattimento delle frontiere" sia a dir poco fazioso e fraudolento.
la definizione del dizionario è:
interdipendenti...
credo che la definizione di per sè sia neutra.
Credo altresì che l'uso che viene fatto di quello che vogliono far passare per "abbattimento delle frontiere" sia a dir poco fazioso e fraudolento.
E in sostanza, che motivazioni dai al tuo essere "no global"?
Io sono fiero di essere un "pro global"
sapresti dirmi per quale motivo?
-kurgan-
15-02-2006, 15:03
E in sostanza, che motivazioni dai al tuo essere "no global"?
che dici, potresti leggere il resto del topic magari? :D
Amu_rg550
15-02-2006, 15:04
ULTIMA RISPOSTA
Si, certo... il tuo post l'ho letto
in sintesi io non dovrei parlare perchè grazie a voi simpatici no global che favorite l'economia protezionistica noi Svizzeri possiamo bere il latte buono :rotfl:
mai sentito tante ************ .abbiamo già chiesto di evitare gli asterischi, in quanto mi pare che l'italiano abbia sufficienti parole per poter esprimere la propria opinione senza andare contro il regolamento.
sei pregato quindi di evitare qualunque allusione a frasi o parole che non sono qui permesse, alla prossima scatta una sospensione.
per le segnalazioni, mando dopo un pvt.
harvester, beppe grillo: non mi pare che si abbia titolo per discutere dell'utente e non invece del contenuto del suo singolo post. se non interessa si può sempre evitare di rispondere in favore di post soggettivamente più interessanti.
ULTIMA RISPOSTA
Si, certo... il tuo post l'ho letto
in sintesi io non dovrei parlare perchè grazie a voi simpatici no global che favorite l'economia protezionistica noi Svizzeri possiamo bere il latte buono :rotfl:
mai sentito tante ************ .
ma siamo sicuri che i così detti "No Global" (che definizione assurda) siano per il protezionismo?
Probabilmente ha un template già pronto..
ma non doveva essere quello di prima l'ultimo intervento??
:D
Harvester
15-02-2006, 15:08
harvester, beppe grillo: non mi pare che si abbia titolo per discutere dell'utente e non invece del contenuto del suo singolo post. se non interessa si può sempre evitare di rispondere in favore di post soggettivamente più interessanti.
si discuteva appunto dei contenuti dei post dell'utente, che sono sempre gli stessi, standardizzati.
canne, forza italia, il continuo dileggio della nostra nazione non erano l'argomento del 3D, se non sbaglio.
se poi posso scrivere qualunque cosa non c'entri nulla previo un blandissimo accenno al topic....allora ok.
abbiamo già chiesto di evitare gli asterischi, in quanto mi pare che l'italiano abbia sufficienti parole per poter esprimere la propria opinione senza andare contro il regolamento.
sei pregato quindi di evitare qualunque allusione a frasi o parole che non sono qui permesse, alla prossima scatta una sospensione.
per le segnalazioni, mando dopo un pvt.
harvester, beppe grillo: non mi pare che si abbia titolo per discutere dell'utente e non invece del contenuto del suo singolo post. se non interessa si può sempre evitare di rispondere in favore di post soggettivamente più interessanti.
in realtà è gia la seconda volta in questo tread che offende in questo modo
Allora candidatevi alle elezioni di quei paesi :rolleyes: al posto di ******* * ******** qui da noi
direi che sarebbe l'ora smettere di avvertire e cominciare ad agire
sapresti dirmi per quale motivo?
Perchè il nostro modello economico, finanziario e culturale ha portato la ricchezza nel mondo occidentale, e in futuro la porterà nel resto del mondo.
la potenza del capitalismo è che perseguendo il proprio benessere, si ottiene il benessere collettivo.
Globalizzazione:
fenomeno, accentuatosi alla fine degli anni Novanta del XX secolo, di graduale diffusione (e relativa omologazione) su scala mondiale di modelli economici, finanziari e culturali, accentuato dalla disponibilità di mezzi di comunicazione sempre più rapidi ed efficienti e da una interconnessione sempre più articolata (con una notevole velocità di collegamento) dei sistemi informativi (in particolare delle reti telematiche e informatiche).
http://www.sapere.it/gr/ArticleViewServletOriginal?otid=GEDEA_globalizzazione&orid=GEDEA_globalizzazione&todo=LinkToFree
E in sostanza, che motivazioni dai al tuo essere "no global"?
la ferma opposizione a questa "interdipendenza" coatta, che si trasforma in dipendenza per alcuni e dominio per altri.
rastaban
15-02-2006, 15:11
Visto che si parla di no-global globalizzazione sfruttamento ecc. posto una domanda su un punto che non si e' mai chiarito bene.
Se la Nike o altre multinazionali occidentali fanno lavorare gli operai asiatici, li schiavizza fino a 16 o piu' ore al giorno (ho utilizzato il termine schiavizza in quanto vengono violati i principi fondamentali e universali dell' uomo), senza tutela alcuna per le norme di sicurezza facendo lavorare anche bambini di 8 anni, lasciandoli dormire gli operai nelle fabbriche, la colpa di tutto questo e' del comunismo cinese, degli imprenditori e datori di lavoro, del CDA, dei responsabili dell' azienda, degli organi di vigilanza?
Chi e' maggiormente responsabile?
Cioe' negli ultimi tempi si e' arrivati, stando alle dichiarazioni di alcuni esponenti politici in tv (non ultimo il ministro Tremonti), ad affermare che se i cinesi lavorano in condizioni inumane 12-16 ore al giorno, muoiono in fabbrica o si infortunano gravemente la colpa e' del regime comunista cinese, quindi dei comunisti>sinistre.
Per il Cdx e i si-global e' giusto e sacrosanto che gli operai cinesi debbano lavorare per queste multinazionali 12-16 ore al giorno, sono giusti e onesti gli stipendi?
Per i No-Global e un'ampia area del Csx sappiamo che tutto questo non viene visto come giusto, secondo i No-Global le multinazionali sfruttano e schiavizzano, la responsabilita' e' loro e non del regime comunista (utilizzato come paravento), e lo dicono chiaramente.
Per il Cdx il colpevole di tutto cio' e' unicamente il regime comunista cinese? (che poi lo sfruttamento da parte di multinazionali occidentali non e' certo presente solo in Cina, ma anche in Africa, e molti altri paesi asiatici non comunisti)
Imprenditori, multinazionali, responsabili e CDA non hanno alcuna responsabilita', tutta colpa dei comunisti e le multinazionali sono buone?
Per il Cdx e' sfruttamento o non e' sfruttamento quello di queste multinazionali nei confronti delle popolazioni locali povere?
Le posizioni dei no-global, condivisibili o meno che possano apparire, almeno sono chiare. quelle di ampie parti del Cdx, non ultimi i partiti centristi cattolici, non sembrano altrettanto chiare.
Visto che si parla di no-global globalizzazione sfruttamento ecc. posto una domanda su un punto che non si e' mai chiarito bene.
....cut.
credo dovresti leggere di + e interpretare di meno...
Lucio Virzì
15-02-2006, 15:15
la potenza del capitalismo è che perseguendo il proprio benessere, si ottiene il benessere collettivo.
Ok, spiegaci come :)
LuVi
Perchè il nostro modello economico, finanziario e culturale ha portato la ricchezza nel mondo occidentale, e in futuro la porterà nel resto del mondo.
la potenza del capitalismo è che perseguendo il proprio benessere, si ottiene il benessere collettivo.
scusa, ma mi sa che hai le idee un po' confuse sul capitalismo...
il quale prevede che vi sia da una parte il ricco padrone, e dall'altra la forza lavoro, solitamente di livello economico di molto inferiore.
E' proprio il modello capitalista che sta facendo sì che nel mondo ci sia un 5% ricco e un 80% quasi alla fame. Il restante 15% semplicemente galleggia...
rastaban
15-02-2006, 15:16
credo dovresti leggere di + e interpretare di meno...
Nessuna interpretazione, parole testuali di Tremonti di qualche giorno fa (non ricordo che trasmissione), e alcuni esponenti del Cdx.
-kurgan-
15-02-2006, 15:17
credo dovresti leggere di + e interpretare di meno...
io il tuo punto di vista in questo topic mica l'ho letto ancora, hai scritto interventi da una riga finora. In merito a quello che hai quotato potresti dire la tua, ad esempio?
posto un estratto del libro "no logo" di Naomi Klein:
Negli ultimi quattro anni, qui in Occidente abbiamo avuto sempre più la percezione di un'altra faccia del villaggio globale, dove il divario economico è sempre più ampio e sempre più ridotte sono le scelte culturali.
Si tratta di un villaggio in cui alcune multinazionali, lungi dal voler livellare e uniformare le regole del gioco con lavoro e tecnologia per tutti, stanno invece sfruttando i Paesi più poveri per ottenere guadagni inimmaginabili. E' il villaggio dove vive Bill Gates, accumulando una fortuna di 55 miliardi di dollari a spese della manodopera costituita per un terzo da lavoratori a tempo determinato, e dove i rivali sono o incorporati nel monolite Microsoft oppure resi obsoleti dall'ultimissimo exploit nel campo del software. E' il villaggio dove siamo davvero collegati fra noi da una rete di marchi, ma il lato non manifesto di questa rete rivela ghetti "firmati" come quello che ho visitato fuori Giacarta. IBM afferma che la sua tecnologia si estende in tutto il globo, ed è così, ma spesso la sua presenza internazionale si incarna nella manodopera a basso costo del Terzo Mondo che produce i chips per i computer e le risorse energetiche che fanno muovere le nostre macchine. Nelle periferie di Manila, per esempio, ho incontrato una ragazza di diciassette anni il cui lavoro consisteva nell'assemblare drive per Cd-rom dell'IBM. Le ho detto che ero colpita dal fatto che una persona tanto giovane potesse fare un lavoro di così alta tecnologia. "Montiamo computer", mi ha risposto, "ma non sappiamo come funzionano". Sembrerebbe che, dopotutto, il nostro non sia un pianeta così piccolo.
beppegrillo
15-02-2006, 15:19
Le posizioni dei no-global, condivisibili o meno che possano apparire, almeno sono chiare. quelle di ampie parti del Cdx, non ultimi i partiti centristi cattolici, non sembrano altrettanto chiare.
Per me le responsabilità sono da ambo le parti, un stato degno di tale nome, deve tutelare i propri cittadini , istituendo commissioni di vigilanza, multando e condannando chi compie illeciti. Non penso che sia difficile scoprirli se parliamo di grosse aziende in mano alle multinazionali.
Non stiamo parlando di un paese del terzo mondo in cui non vi siano sufficientemente risorse economiche per attuare questi controlli, ma stiamo parlando di un impero economico nascente o già nato, come la Cina.
Io ho l'impressione che a sfruttare i cinesi non siano solo le aziende (nazionali o estere) ma lo stesso governo, a favore della miracolosa crescita economica.
la potenza del capitalismo è che perseguendo il proprio benessere, si ottiene il benessere collettivo.
Tutto questo in un mondo perfetto.... purtoppo nella realtà si sono create distorsioni che poco rispecchiano questo "ideale"
Per me le responsabilità sono da ambo le parti, un stato degno di tale nome, deve tutelare i propri cittadini , istituendo commissioni di vigilanza, multando e condannando chi compie illeciti. Non penso che sia difficile scoprirli se parliamo di grosse aziende in mano alle multinazionali.
Non stiamo parlando di un paese del terzo mondo in cui non vi siano sufficientemente risorse economiche per attuare questi controlli, ma stiamo parlando di un impero economico nascente o già nato, come la Cina.
Io ho l'impressione che a sfruttare i cinesi non siano solo le aziende (nazionali o estere) ma lo stesso governo, a favore della miracolosa crescita economica.
Appunto, la NIKE come detto, nelle fabbriche che ha in USA non farà certo lavorare gli operai a ritmi da schiavi, lo fa dove le regole lo permettono, e le regole non sono dettate certo dalla NIKE o perlomeno non solo da essa, gran parte delle responsabilità sono proprio dei governi che per perseguire la strada del progresso economico tendono a lasciar fare, ci sono migliaia di fabbriche in cina che lavorano conto terzi e non sono di proprietà straniera, però i ritmi di lavoro sono quelli perchè là è così.
Come detto prima dovrebbe stare ai governi occidentali imporre che le merci che circolano al loro interno siano prodotte seguendo determinati standard minimi e questo in ogni parte del mondo.
-kurgan-
15-02-2006, 15:30
Come detto prima dovrebbe stare ai governi occidentali imporre che le merci che circolano al loro interno siano prodotte seguendo determinati standard minimi e questo in ogni parte del mondo.
così la penso anche io: se si vuole cambiare questo sistema economico ("se"), bisogna fare leggi qui che pretendano determinati standard sui prodotti. In questo modo si obbligano stati (come la cina) che determinati prodotti li creano ad adeguarsi.
dire "aspettiamo che la cina tuteli i suoi lavoratori" è come dire "chi se ne frega, tanto noi abbiamo la pancia piena... va tutto bene così" ;)
-kurgan-
15-02-2006, 15:31
Per me le responsabilità sono da ambo le parti, un stato degno di tale nome, deve tutelare i propri cittadini , istituendo commissioni di vigilanza, multando e condannando chi compie illeciti. Non penso che sia difficile scoprirli se parliamo di grosse aziende in mano alle multinazionali.
Non stiamo parlando di un paese del terzo mondo in cui non vi siano sufficientemente risorse economiche per attuare questi controlli, ma stiamo parlando di un impero economico nascente o già nato, come la Cina.
Io ho l'impressione che a sfruttare i cinesi non siano solo le aziende (nazionali o estere) ma lo stesso governo, a favore della miracolosa crescita economica.
concordo, quello su cui ci si scontra è su come uscire da questa situazione.. sempre che si voglia farlo :)
tanto per cominciare trovo estremamente scorretto che si consenta ad una industria di portare all'estero la produzione.
Fosse per me se risiedi in Italia, e sei italiano, e vuoi diventare imprenditore, lo fai in Italia, con le regole dell'Italia.
Idem per gli stati uniti.
Questo è un altro dei deprecabili risvolti della globalizzazione: poter produrre un paio di scarpe con costo all'origine pari a 5 facendo lavorare magari un bambino di età scolare, per poi venderle a 50 nei pesi industrializzati che vanno inseguendo il "baffo".
Fosse per me non dovrebbero esistere nemmeno le società di "servizi" all'estero, altrochè offshore per aggirare le tasse...
jumpermax
15-02-2006, 15:37
scusa, ma mi sa che hai le idee un po' confuse sul capitalismo...
il quale prevede che vi sia da una parte il ricco padrone, e dall'altra la forza lavoro, solitamente di livello economico di molto inferiore.
E' proprio il modello capitalista che sta facendo sì che nel mondo ci sia un 5% ricco e un 80% quasi alla fame. Il restante 15% semplicemente galleggia...
a)il mondo per millenni è stato alla fame, il benessere economico di massa lo si è avuto con l'avvento del capitalismo. Dato innegabile anche guardando l'esplosione demografica e l'innalzamento dell'aspettativa di vita
b)hai un'idea di capitalismo che sembra ferma alla realtà inglese dei primi 800... da allora un po' di cose son cambiate
c)Il resto del mondo che muore di fame è quello al di fuori dello sfruttamento capitalista. Dove il capitalismo arriva fa investimenti crea industrie lavoro e via dicendo.
Insomma la globalizzazione economica ha effetti positivi nel livellamento delle condizioni di vita. Chiaro che
a)in questo processo non ci rimettono i ceti ricchi ma piuttosto i ceti medi ei paesi già industrializzati, che per decenni hanno avuto a disposizione prodotti a basso costo provenienti da paesi emergenti.
b)ad un fenomeno di globalizzazione economica deve necessariamente concorrere un fenomeno di globalizzazione politica per far si che ci sia modo di controllare realtà che ormai sfuggono dalla dimensione nazionale
c)la diffusione di democrazia e diritti umani va a nostro stesso vantaggio, migliorando le condizioni di vita in questi paesi tuteliamo noi stessi da forme di competizione basate sullo sfruttamento...
Insomma, dal punto di vista economico la globalizzazione è fondamentale. Senza di essa non avremmo avuto lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni, elettronica in primis, che con produzione su vasta scala può offrire prodotti a costi irrisori. Chiudere i mercati e adottare misure protezioniste vuol dire avviarsi verso il declino... il resto del mondo va avanti anche senza di noi.
e poi qualcuno mi spieghi perchè i paesi da "sottosviluppati" sono diventati" in via di sviluppo", nonostante le loro condizioni economico-sociali siano rimaste invariate.
Mi sembra un po' la solita bufala della terminologia "politically correct"...
E come la trovano la via dello sviluppo, coi crediti che il mondo industrializzato vanta nei loro confronti?
jumpermax
15-02-2006, 15:38
tanto per cominciare trovo estremamente scorretto che si consenta ad una industria di portare all'estero la produzione.
Fosse per me se risiedi in Italia, e sei italiano, e vuoi diventare imprenditore, lo fai in Italia, con le regole dell'Italia.
Idem per gli stati uniti.
Questo è un altro dei deprecabili risvolti della globalizzazione: poter produrre un paio di scarpe con costo all'origine pari a 5 facendo lavorare magari un bambino di età scolare, per poi venderle a 50 nei pesi industrializzati che vanno inseguendo il "baffo".
il bambino che, così facendo, si ritrova senza fabbrica dove lavorare, ergo senza soldi per mangiare, sentitamente ringrazia.
Ok, spiegaci come :)
LuVi
E' sotto gli occhi di tutti, basta che penso a come vivevano i miei nonni, a come han vissuto i miei genitori, come vivo io e come vivranno i miei figli.
Ciò che 50 anni fa era da ricchi, ora è per tutti, ciò che oggi è da ricchi, tra 50 anni sarà per tutti.
e poi qualcuno mi spieghi perchè i paesi da "sottosviluppati" sono diventati" in via di sviluppo", nonostante le loro condizioni economico-sociali siano rimaste invariate.
Non mi pare proprio, sono sfruttati, ma non stanno certo peggio di prima, certo per poter crescere tutti ci vorrà del tempo, ma già oggi ci sono molti cinesi che si possono permettere di comprare cose che qualche anno fa non potevano, basta guardare i negozi che aprono nelle grandi città cinesi, certo ancora il benessere non è per tutti, ma sono pure 1.500.000.000 :eek:
Mi sembra un po' la solita bufala della terminologia "politically correct"...
E come la trovano la via dello sviluppo, coi crediti che il mondo industrializzato vanta nei loro confronti?
Un passo è stato anche quello della riduzione del debito, piccolo, ma un passo à stato, non si può nemmeno pretendere tutto e subito.
e poi qualcuno mi spieghi perchè i paesi da "sottosviluppati" sono diventati" in via di sviluppo", nonostante le loro condizioni economico-sociali siano rimaste invariate.
assolutamente falso che le loro condizioni economiche-sociali sono rimaste invariate.
c'è stato importante miglioramento e prima o poi arriveranno ai nostri livelli
c)Il resto del mondo che muore di fame è quello al di fuori dello sfruttamento capitalista. Dove il capitalismo arriva fa investimenti crea industrie lavoro e via dicendo.
Insomma la globalizzazione economica ha effetti positivi nel livellamento delle condizioni di vita.
questa affermazione secondo me si contraddice da sola.
Il capitalismo sfrutta la manodopera a basso costo per aumentare ricavi e profitti, non certo livellando le condizioni di vita.
Insomma, dal punto di vista economico la globalizzazione è fondamentale. Senza di essa non avremmo avuto lo sviluppo tecnologico degli ultimi decenni, elettronica in primis, che con produzione su vasta scala può offrire prodotti a costi irrisori. Chiudere i mercati e adottare misure protezioniste vuol dire avviarsi verso il declino... il resto del mondo va avanti anche senza di noi.
credo che impedire lo sfrittamento di altre aree del globo non significhi necessariamente chiudere il mercato.
Tra un mercato a perto e un mercato selvaggio a parer mio esiste una grossa differenza.
il bambino che, così facendo, si ritrova senza fabbrica dove lavorare, ergo senza soldi per mangiare, sentitamente ringrazia.
spero vivamente che tu stia scherzando.
Me lo auguro.
Secondo te lo sfruttamento è l'unica via, visto che tanto muoiono di fame?
:doh:
e poi qualcuno mi spieghi perchè i paesi da "sottosviluppati" sono diventati" in via di sviluppo", nonostante le loro condizioni economico-sociali siano rimaste invariate.
Mi sembra un po' la solita bufala della terminologia "politically correct"...
E come la trovano la via dello sviluppo, coi crediti che il mondo industrializzato vanta nei loro confronti?
Basta leggere i dati statistici .
L' Africa in 50 anni ha migliorato tantissimo la qualità di vita e la ricchezza , l' Asia é arrivata a competere con l' occidente .
Ci sono indubbiamente ancora diversi problemi , in alcune zone dell' Africa la fame colpisce ancora a causa delle guerre , anche se il cibo ci sarebbe , anche l' aumento della aspettativa di vita in costante e deciso aumento ha subito una brusca frenata a causa dell' AIDS .
Anche i diritti umani hanno fatto passi da gigante , non dappertutto , non allo stesso modo , ma c' é stato un progresso .
La globalizzazione non é uno strumento , é un fenomeno che sta accadendo adesso e su cui abbiamo poco o nessun controllo , può piacere o no , ma é inevitabile perché é il progresso che crea questo fenomeno .
La cosa importante adesso é cavalcare l' onda , sfruttare la globalizzazione per portare ricchezza in tutto il mondo , per impedire ai più avidi di appropriarsi di tutto , fare i luddisti cercando di impedire il progresso é un atteggiamento perdente , la globalizzazione va sfruttata non combattuta .
questa affermazione secondo me si contraddice da sola.
Il capitalismo sfrutta la manodopera a basso costo per aumentare ricavi e profitti, non certo livellando le condizioni di vita.
Sì certo, infatti in america e in europa occidentale siamo tutti sfruttati :muro:
~ZeRO sTrEsS~
15-02-2006, 16:02
allora due cose poi tirate le vostre considerazioni
1) le risorse sulla terra sono limitate quindi patrimonio di tutta la specie umana sicuramente il nostro standar di vita ora non lo puo' mantenere tutta la popolazione mondiale quindi sarebbe bene dare un bel taglio ad un bel po di cose
2) non riesco a capire perche' una persona abbia il futuro segnato a causa della fortuna di nascere qua o la o in questa o l'altra famiglia...
Non abbiate paura a dire che siete egoisti, non ci sta niente di male l'importante e' saperlo!
a complimenti per essere nati dalla parte fortunata del mondo!
jumpermax
15-02-2006, 16:05
spero vivamente che tu stia scherzando.
Me lo auguro.
Secondo te lo sfruttamento è l'unica via, visto che tanto muoiono di fame?
:doh:
Sei tu che proponi come alternativa la chiusura della fabbrica. E dimmi una volta che la nike ha chiuso la fabbrica il bimbo che prima cuciva le scarpe cosa fa? :mbe: Campa di aiuti umanitari?
jumpermax
15-02-2006, 16:07
questa affermazione secondo me si contraddice da sola.
Il capitalismo sfrutta la manodopera a basso costo per aumentare ricavi e profitti, non certo livellando le condizioni di vita.
E una affermazione è in linea con quanto successo negli ultimi 60 anni. I paesi ad area capitalista hanno avuto un NETTO miglioramento del tenore di vita, gli altri sono crollati...
twinpigs
15-02-2006, 16:08
sono stanca, stufa e arcistufa di leggere ovunque l'equazione
noglobal=terroristi=vandali=anarchici=gentaglia
è ora di farla finita. :mad:
essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama.
Vuol dire questo ed un altro milione di cose
ma sicuro come il sole non vuol dire vandalismo, non vuol dire andare in giro a sfasciare le vetrine
ci sono noglobal pacifisti, altri no, questo non dipende dalla opinione che si ha della globalizzazione, ma del modo che si ha di portare avanti le proprie idee.
E' appannaggio dell'indole del singolo, non dell'idea noglobal.
Tutti quelli che manifestano in modo violento o distruttivo sono semplicemente persone violente e distruttive, indipendentemente dall'idea che credono di portare avanti e alla quale invece danno un pessimo servizio.
Davvero non riesco a capacitarmi come la gente possa ingurgitare l'immagine che i media danno a coloro che portano avanti idee diverse da quelle della schiacciante macchina globalizzatrice.
E' come quando tutti i mezzi mediatici, fra tv, e stampa, solevano chiamare hacker chiunque compisse atti vandalici a mezzo informatico.
Nessuno ha mai usato il termine LAMER, nessuno ha mai voluto approfondire le nozioni che davano in pasto al grande pubblico. Nessuno ha mai detto che un hacker ha ben altri interessi che andare a distribuire virus in giro tanto per vedere piantati un po' di pc.
Si costruiscono figure, movimenti dipinti ad arte perchè coloro che non fanno che mangiare la pappa già masticata dai comunicatori ufficiali vengano indirizzati dove si decide di farli andare.
Un po' come fa il cane con le pecore.
E' così difficile pensare di dissociare le persone in quanto individui dalle idee?
Basta vedere in quante e quali maniere vengono fatte rispettare le leggi nei diversi paesi del mondo.
C'è chi usa i tribunali, chi usa un auto per spezzare un braccio ad un bambino, chi lascia che i colpevoli vengano lapidati, chi compie sommarie esecuzioni.
Eppure tutti questi sono spinti dall'unico intento di far rispettare una legge o una regola (giusta o sbagliata che sia).
Eppure non è questo intento che viene messo in discussione, è il metodo con il quale viene perseguito.
E allora, perfavore, dimostriamoci tanto intelligenti da deplorare eventualemnte i metodi con cui le idee vengano portate avanti, perchè nei confronti delle idee stesse, se non sono finalizzate ad intenti puramente lesivi, possiamo al massimo solo dissentire.
condiovido tutto :ave: :ave: :ave:
Sì certo, infatti in america e in europa occidentale siamo tutti sfruttati :muro:
ma leggi o cosa?
certamente la manodopera a basso costo non la prendi nei paesi industrializzati, è quello che stiamo dicendo da diverse pagine ormai... :rolleyes:
twinpigs
15-02-2006, 16:14
così la penso anche io: se si vuole cambiare questo sistema economico ("se"), bisogna fare leggi qui che pretendano determinati standard sui prodotti. In questo modo si obbligano stati (come la cina) che determinati prodotti li creano ad adeguarsi.
dire "aspettiamo che la cina tuteli i suoi lavoratori" è come dire "chi se ne frega, tanto noi abbiamo la pancia piena... va tutto bene così" ;)
purtroppo la politica è in mano alle lobby economiche.... le multinazionali
e da che mondo è mondo il ricco cerca di metterla al c... al lavoratore
in italia ad esempio è stato fatto scacco matto con la 30/2003...
tra 20 anni noi saremo 3 mondo... cina, india miracolo economico
E una affermazione è in linea con quanto successo negli ultimi 60 anni. I paesi ad area capitalista hanno avuto un NETTO miglioramento del tenore di vita, gli altri sono crollati...
propio xche il sistema capitalistico sfrutta il sistema non capitalistico (o cmq meno progredito)
il sistema capitalistico non esiste senza paesi o aree da sfruttare
Sei tu che proponi come alternativa la chiusura della fabbrica. E dimmi una volta che la nike ha chiuso la fabbrica il bimbo che prima cuciva le scarpe cosa fa? :mbe: Campa di aiuti umanitari?
hai provato a chiederti cosa facesse quel bambino PRIMA che arrivasse la fabbrica?
Se mi vieni a dire che lo sfruttamento del lavoro minorile ha portato benessere nei paesi del terzo mondo ti metto in ignore list.
Ah, già, potevo pensarci: adesso mio figlio ha già 12 anni, magari sarebbe il caso che cominciasse a dare il suo contributo per il sostentamento della famiglia.
E poi mi vieni a parlare di livellamento?
Vergogna.
E una affermazione è in linea con quanto successo negli ultimi 60 anni. I paesi ad area capitalista hanno avuto un NETTO miglioramento del tenore di vita, gli altri sono crollati...
mi sorge il dubbio di essere assolutamente incapace di spiegarmi.
dunque: I paesi ad area capitalista hanno avuto un NETTO miglioramento del tenore di vita, gli altri sono crollati
proprio per il fatto che i paesi capitalisti capitalizzano sfruttando gli altri, quale parte non è chiara?
ma leggi o cosa?
certamente la manodopera a basso costo non la prendi nei paesi industrializzati, è quello che stiamo dicendo da diverse pagine ormai... :rolleyes:
quello che ti sfugge è che la manodopera a basso costo, è manodopera a basso costo perchè nei paesi natii è così per tutti sia che lavorino per una multinazionale che per la ditta che fabbrica tappeti sotto casa in proprio.
Stà ai governi locali imporre regole più congrue, ma ripeto un conto è dare una tazza di riso a 1.500.000.000 di cinesi, un altro è dargli 12 mensilità da 1000 euro. Un passo alla volta come è stato per i paesi "industrializzati", i nostri padri nel dopoguerra non erano certo messi meglio.
twinpigs
15-02-2006, 16:18
propio xche il sistema capitalistico sfrutta il sistema non capitalistico (o cmq meno progredito)
il sistema capitalistico non esiste senza paesi o aree da sfruttare
conciso... hai centrato perfettamente il punto ;)
-kurgan-
15-02-2006, 16:21
Un passo alla volta come è stato per i paesi "industrializzati"
il sistema attuale che ci fa arrivare nei nostri grandi magazzini le scarpe a basso costo impedisce questo "un passo alla volta". Se si fa un passo in avanti nel paese x, la multinazionale si sposta nel paese y dove questo passo in avanti non è stato fatto. Oppure, in alternativa, corrompe il governo del paese z per non farlo e lì sposta le linee produttive.
l'italia degli anni 50 non era affatto nelle stesse condizioni, la situazione economica internazionale era completamente diversa, così come gli attori in gioco.
conciso... hai centrato perfettamente il punto ;)
Non direi proprio, visto che dal dopoguerra fino agli anni '80 ci siamo sviluppati con le nostre gambe.
Semmai è un limite del sistema "consumistico" e non di quello "capitalistico".
jumpermax
15-02-2006, 16:23
hai provato a chiederti cosa facesse quel bambino PRIMA che arrivasse la fabbrica?
Se mi vieni a dire che lo sfruttamento del lavoro minorile ha portato benessere nei paesi del terzo mondo ti metto in ignore list.
Ah, già, potevo pensarci: adesso mio figlio ha già 12 anni, magari sarebbe il caso che cominciasse a dare il suo contributo per il sostentamento della famiglia.
E poi mi vieni a parlare di livellamento?
Vergogna.
Te lo dico e te lo confermo. Ma dico ma stai scherzando? Ma secondo te la situazione di tuo figlio qua in Italia è paragonabile a quella di un bambino malese? Dimmelo tu cosa c'era prima. Dimmi perchè un bambino finisce a lavorare la dentro, mica glielo portano con la forza. E perchè l'alternativa è morire di fame. Ma secondo te stavano meglio prima? e di cosa campavano prima? L'esplosione demografica come te la spieghi.... ma io non lo so... :doh:
mi sorge il dubbio di essere assolutamente incapace di spiegarmi.
dunque: I paesi ad area capitalista hanno avuto un NETTO miglioramento del tenore di vita, gli altri sono crollati
proprio per il fatto che i paesi capitalisti capitalizzano sfruttando gli altri, quale parte non è chiara?
Semplice: prima del capitalismo (nessuno sfruttatore quindi) la miseria era l'unica cosa globalizzata.
-kurgan-
15-02-2006, 16:23
b)hai un'idea di capitalismo che sembra ferma alla realtà inglese dei primi 800... da allora un po' di cose son cambiate
sono cambiate qui, ma sono esattamente quelle nei paesi del terzo mondo.
non posso in nessun modo e in nessuna misura condividere l'idea che lo sfruttamento minorile sia cosa buona e giusta.
Adesso so a cosa serve la ignore list.
il sistema attuale che ci fa arrivare nei nostri grandi magazzini le scarpe a basso costo impedisce questo "un passo alla volta". Se si fa un passo in avanti nel paese x, la multinazionale si sposta nel paese y dove questo passo in avanti non è stato fatto. Oppure, in alternativa, corrompe il governo del paese z per non farlo e lì sposta le linee produttive.
l'italia degli anni 50 non era affatto nelle stesse condizioni, la situazione economica internazionale era completamente diversa, così come gli attori in gioco.
Beh si, ma paesi come la corea, la cina stessa si sono evolute o si stanno evolvendo, lentamente ma lo stanno facendo, certo fare ritmi di crescita come in europa del dopoguerra è impensabile anche perchè le cifre in gioco sono senz'altro diverse e le condizioni socio-economiche idem, però ripeto ci deve essere collaborazione da parte dei governi che impediscano questi tipi di sfruttamento e questo è molto difficile da ottenere.
AlexGatti
15-02-2006, 16:28
hai provato a chiederti cosa facesse quel bambino PRIMA che arrivasse la fabbrica?
Se mi vieni a dire che lo sfruttamento del lavoro minorile ha portato benessere nei paesi del terzo mondo ti metto in ignore list.
Si, e tu? Oppure mi vuoi far credere che quel bambino prima giocasse tranquillo e felice, avesse da mangiare e avesse in ogni caso una vita migliore? C'era quel bambino prima? o moriva nei primi anni di vita?
P.s.: complimenti per la minaccia preventiva! Questa si che aiuta il dialogo. Spero non sia tipico dei No-Global.
Il lavoro minorile o comunque al di sotto dei 14 anni non andrebbe permesso. Ma nel momento in cui gli stati lo permettono, ci sarà qualcuno che lo sfrutterà.
Ah, già, potevo pensarci: adesso mio figlio ha già 12 anni, magari sarebbe il caso che cominciasse a dare il suo contributo per il sostentamento della famiglia.
E poi mi vieni a parlare di livellamento?
Vergogna.
Non in un anno e non in 10, ma nel giro di qualche generazione i paesi del terzo mondo stanno avanzando di qualche secolo rispetto alle condizioni in cui erano.
mi sorge il dubbio di essere assolutamente incapace di spiegarmi.
dunque: I paesi ad area capitalista hanno avuto un NETTO miglioramento del tenore di vita, gli altri sono crollati
proprio per il fatto che i paesi capitalisti capitalizzano sfruttando gli altri, quale parte non è chiara?
capitalizzano PAGANDO gli altri. Non siamo più allo schiavismo, quando si prendevano a forza gli indigeni dell'africa per venderli come schiavi in america. Nessuno ti obbliga ad andare a lavorare in fabbrica che io sappia. E se lo fa, lo fa contro la legge e deve essere punito.
twinpigs
15-02-2006, 16:28
Non direi proprio, visto che dal dopoguerra fino agli anni '80 ci siamo sviluppati con le nostre gambe.
Semmai è un limite del sistema "consumistico" e non di quello "capitalistico".
Senza il Consumismo il Capitalismo non avrebbe ragione di esistere
- lavora, sopravvivi e consuma
- acquista lavoro vivo, produci, vendi ed accumuli lavoro cristallizato
jumpermax
15-02-2006, 16:31
non posso in nessun modo e in nessuna misura condividere l'idea che lo sfruttamento minorile sia cosa buona e giusta.
Adesso so a cosa serve la ignore list.
Già serve ad ignorare i fatti quando non si conformano ai pregiudizi che hai in testa Mettimi pure in ignore, esattamente come hai deciso di ignorare il fatto che senza lavoro quel bambino molto probabilmente muore di fame.
Northern Antarctica
15-02-2006, 16:31
Secondo me oggi, all'atto pratico, è praticamente impossibile essere no-global al 100%. Magari il computer dal quale sto scrivendo o le mutande che indosso sono stati fatti da manodopera sfruttata e sottopagata.
A chi come Gemma si definisce no-global, vorrei chiedere quali sono le azioni concrete che compie quotidianamente (e se vuole, anche quelle che vanno oltre: impegno sociale presso associazioni, ecc. - ma mi interessa il quotidiano) per andare contro gli effetti della globalizzazione.
Che so, non acquistare le Nike, bere bevande diverse dalla Coca Cola, tanto per citare alcuni marchi famosi presi anche a modello da Naomi Klein (non cito Starbucks Coffee o Walmart perché in Italia non ci sono ancora).
Solo curiosità, personalmente credo sia molto difficile essere coerenti su quest'argomento, anche se la cosa avviene in modo involontario, dato che la globalizzazione è una cosa molto più forte del singolo individuo :)
Amu_rg550
15-02-2006, 16:34
in realtà è gia la seconda volta in questo tread che offende in questo modo
direi che sarebbe l'ora smettere di avvertire e cominciare ad agirenon mi pare che sia tu il moderatore di sezione, e mi pare invece di averti già chiesto di non fare uscite simili in pubblico vero?
per questo genere di commenti esistono i PVT.
ma leggi o cosa?
certamente la manodopera a basso costo non la prendi nei paesi industrializzati, è quello che stiamo dicendo da diverse pagine ormai... :rolleyes:
e che c'entra il capitalismo e la globalizzazione se in quei paesi ci sono sistemi politici non democratici? :confused:
se oggi alla Cina importa qualcosa della gente che muore in miniera è semplicemente perchè non ci vuole fare "brutta figura" con le altre super-potenze mondiali.. fino a pochi decenni fa, di quello che succedeva in Cina si sapeva poco o nulla.. oggi si sa qualcosa grazie alla globalizzazione e grazie alla globalizzazione la Cina si sta iniziando a porre dei problemi relativi alla tutela dei lavoratori
-kurgan-
15-02-2006, 16:35
Secondo me oggi, all'atto pratico, è praticamente impossibile essere no-global al 100%. Magari il computer dal quale sto scrivendo o le mutande che indosso sono stati fatti da manodopera sfruttata e sottopagata.
A chi come Gemma si definisce no-global, vorrei chiedere quali sono le azioni concrete che compie quotidianamente (e se vuole, anche quelle che vanno oltre: impegno sociale presso associazioni, ecc. - ma mi interessa il quotidiano) per andare contro gli effetti della globalizzazione.
Che so, non acquistare le Nike, bere bevande diverse dalla Coca Cola, tanto per citare alcuni marchi famosi presi anche a modello da Naomi Klein (non cito Starbucks Coffee o Walmart perché in Italia non ci sono ancora).
Solo curiosità, personalmente credo sia molto difficile essere coerenti su quest'argomento, anche se la cosa avviene in modo involontario, dato che la globalizzazione è una cosa molto più forte del singolo individuo :)
per quanto mi riguarda favorisco marchi che si comportano in maniera più etica nel processo produttivo, pago associazioni che aiutano concretamente le popolazioni del terzo mondo, voto correnti politiche che mi sembra possano appoggiare le mie idee.
ovviamente faccio quello che posso, per essere coerente al 100 per 100 dovrei fare il missionario, cosa per cui ammetto sono poco portato (per paura, forse.. e anche ovviamente per mancanza di fede). ;)
per quanto mi riguarda favorisco marchi che si comportano in maniera più etica nel processo produttivo, pago associazioni che aiutano concretamente le popolazioni del terzo mondo, voto correnti politiche che mi sembra possano appoggiare le mie idee.
bella questa.. come quando a varie manifestazioni tipo Telethon ci sono come sponsor delle banche che danno in beneficienza i soldi che han rubato a onesti cittadini :rolleyes:
la cosa + ridicola è vedere operazioni di beneficienza sponsorizzate da assicurazioni e banche che operano in un mercato dove nn esiste reale concorrenza e possono rubare quel che vogliono agli onesti cittadini.
AlexGatti
15-02-2006, 16:39
non posso in nessun modo e in nessuna misura condividere l'idea che lo sfruttamento minorile sia cosa buona e giusta.
Adesso so a cosa serve la ignore list.
Non è una cosa buona e giusta. Secondo me non dovrebbe essere permesso, il problema è che dove è permesso verrà irrimediabilmente sfruttato, sia che il povero bimbo lavori per le schiavizzatrici industrie occidentali, sia che lavori per le caritatevoli :rolleyes: industrie locali.
Perchè un bimbo lo mandi a lavorare solo se l'alternativa è morire, non è che sono fatti diversi da noi i genitori, solo che la situazione è quella, il bimbo ce l'hanno e devono scegliere: o lo faccio lavorare o lo guardo morire di fame.
Non è buono, non è giusto ma è così e la colpa più grossa ce l'hanno i governi dei singoli stati perchè io non credo che la WTO dica "autorizzate lo sfruttamento minorile"
-kurgan-
15-02-2006, 16:39
bella questa.. come quando a varie manifestazioni tipo Telethon ci sono come sponsor delle banche che danno in beneficienza i soldi che han rubato a onesti cittadini :rolleyes:
la cosa + ridicola è vedere operazioni di beneficienza sponsorizzate da assicurazioni e banche che operano in un mercato dove nn esiste reale concorrenza e possono rubare quel che vogliono agli onesti cittadini.
tu non sai a chi ho dato i miei soldi, quindi su cosa si basa questo intervento? sull'idea che hai di me in base a quello che scrivo qui.. non ti sembra poco? aspetta prima di giudicare qualcuno.
ma sul serio qlk pensa che con il capitalismo si arriverà tutti a vivere bene?
quando in cina staranno tutti bene saremo noi a fare la fame
tu non sai a chi ho dato i miei soldi, quindi su cosa si basa questo intervento? sull'idea che hai di me in base a quello che scrivo qui.. non ti sembra poco? aspetta prima di giudicare qualcuno.
nel mio caso, ho visto spesso San Paolo dare soldi per operazioni di solidarietà, peccato che poi l'anno scorso mi han aumentato il costo trimestrale per 4 volte da 20 euro a 60 euro, e poi chiedendo giustificazioni, han detto "ops, è stato un errore", chissà quanta povera gente che non guarda l'estratto cont è stata truffata e poi hanno anche il coraggio di far solidarietà :rolleyes:
Secondo me oggi, all'atto pratico, è praticamente impossibile essere no-global al 100%. Magari il computer dal quale sto scrivendo o le mutande che indosso sono stati fatti da manodopera sfruttata e sottopagata.
A chi come Gemma si definisce no-global, vorrei chiedere quali sono le azioni concrete che compie quotidianamente (e se vuole, anche quelle che vanno oltre: impegno sociale presso associazioni, ecc. - ma mi interessa il quotidiano) per andare contro gli effetti della globalizzazione.
Che so, non acquistare le Nike, bere bevande diverse dalla Coca Cola, tanto per citare alcuni marchi famosi presi anche a modello da Naomi Klein (non cito Starbucks Coffee o Walmart perché in Italia non ci sono ancora).
Solo curiosità, personalmente credo sia molto difficile essere coerenti su quest'argomento, anche se la cosa avviene in modo involontario, dato che la globalizzazione è una cosa molto più forte del singolo individuo :)
hai ragione, è molto difficile.
Attualmente sta passando in radio uno spezzone, credo del fil "supersizeme" in cui si sente una mamma dire: "come può un genitore combattere contro chi spende milioni (di dollari) in strategie di marketing rivolte ai potenziali clienti (bambini) ?
Come fai a dire ad un bambino che deve portare le scrpettine quando tutti i suoi compagni hanno le Nike?
Come fai a fargli capire concetti che persino ad adulti sfuggono?
Parlo di mio figlio perchè per quel che mi riguarda la Nike potrebbe morire di fame, io sono una all'antica e mi piacciono le scarpe scarpe (Tod's e Birkenstock sopra tutti).
Così come d'altra parte mi lascio andare a volte ad una lattina di coca per tenere i ritmi di lavoro, lo ammetto.
Sono d'accordo quando dici che è più forte del singolo, io non ho la più pallida idea di chi abbia assemblato i microchip del mio pc.
E l'elenco è sicuramente lungo.
Ci si barcamena, si fa quello che si può.
Almeno ci si prova, compro prodotti locali, l'acqua della regione in cui mi trovo piuttosto che quella francese, oppure, se posso, equo solidale.
Anche sull'equo solidale ci sarebbe da fare un discorso, perchè secondo me c'è dietro una speculazione pari a quella del biologico.
Altrimenti non si spiega perchè i prodotti costano il doppio, anche se li pagassero il doppio all'origine non sarebbe giustificato.
Forse questa macchina infernale è talmente più grande di noi che alla fine ci finiremo schiacciati contro ogni nostra volontà.
Ma sai, noi idealisti speriamo sempre che le cose possano cambiare in meglio, anche a costo di qualche rinuncia che qui sembrano essere in pochi a voler fare.
Vorrei sottolineare che il fatto che ciò che 50 anni fa era per ricchi ora sia per tutti è solo una chimera: il mercato ha fatto in modo che fossero per tutti per ampliare la richiesta, non perchè fossero beni primari. E ricordiamoci che 50 anni fa eravamo appena usciti dalla guerra, ci sono fattori che non vanno ignorati.
LightIntoDarkness
15-02-2006, 16:46
Perchè il nostro modello economico, finanziario e culturale ha portato la ricchezza nel mondo occidentale, e in futuro la porterà nel resto del mondo.
la potenza del capitalismo è che perseguendo il proprio benessere, si ottiene il benessere collettivo.Non ci credo. Credo che quell' "ha portato la ricchezza nel mondo occidentale" dovrebbe essere messo in discussione nei modi, nelle conseguenze e nelle prospettive.
maximarco
15-02-2006, 16:47
un movimento non è un partito, in cui decidi chi sia dentro e chi sia fuori.
Non sono bastati a Genova tutti coloro che manifestavano pacificamente e tranquillamente, non si riesce a fare un distinguo perchè la gente NON VUOLE fare un distinguo.
I luoghi comuni e le generalizzazioni sono sempre all'ordine del giorno.
Non voglio dire se sia o no no-global, ma il distinguo non deve farlo la gente, deve farlo il movimento. Una volta che la gente vedrà i no-global come pacifici manifestatnti allorà avrà voglia di ascoltarli.
Lucio Virzì
15-02-2006, 16:47
hai ragione, è molto difficile.
Attualmente sta passando in radio uno spezzone, credo del fil "supersizeme" in cui si sente una mamma dire: "come può un genitore combattere contro chi spende milioni (di dollari) in strategie di marketing rivolte ai potenziali clienti (bambini) ?
Come fai a dire ad un bambino che deve portare le scrpettine quando tutti i suoi compagni hanno le Nike?
Come fai a fargli capire concetti che persino ad adulti sfuggono?
Parlo di mio figlio perchè per quel che mi riguarda la Nike potrebbe morire di fame, io sono una all'antica e mi piacciono le scarpe scarpe (Tod's e Birkenstock sopra tutti).
Così come d'altra parte mi lascio andare a volte ad una lattina di coca per tenere i ritmi di lavoro, lo ammetto.
Sono d'accordo quando dici che è più forte del singolo, io non ho la più pallida idea di chi abbia assemblato i microchip del mio pc.
E l'elenco è sicuramente lungo.
Ci si barcamena, si fa quello che si può.
Almeno ci si prova, compro prodotti locali, l'acqua della regione in cui mi trovo piuttosto che quella francese, oppure, se posso, equo solidale.
Anche sull'equo solidale ci sarebbe da fare un discorso, perchè secondo me c'è dietro una speculazione pari a quella del biologico.
Altrimenti non si spiega perchè i prodotti costano il doppio, anche se li pagassero il doppio all'origine non sarebbe giustificato.
Forse questa macchina infernale è talmente più grande di noi che alla fine ci finiremo schiacciati contro ogni nostra volontà.
Ma sai, noi idealisti speriamo sempre che le cose possano cambiare in meglio, anche a costo di qualche rinuncia che qui sembrano essere in pochi a voler fare.
Vorrei sottolineare che il fatto che ciò che 50 anni fa era per ricchi ora sia per tutti è solo una chimera: il mercato ha fatto in modo che fossero per tutti per ampliare la richiesta, non perchè fossero beni primari. E ricordiamoci che 50 anni fa eravamo appena usciti dalla guerra, ci sono fattori che non vanno ignorati.
Ti do un abbraccio virtuale.
E' difficile per tutti rimanere coerenti, ma bisogna provarci, e questo ci contraddistingue da chi, a priori, abbraccia un modello economico senza chiedersi cosa comporterà per il prossimo :)
LuVi
Non ci credo. Credo che quell' "ha portato la ricchezza nel mondo occidentale" dovrebbe essere messo in discussione nei modi, nelle conseguenze e nelle prospettive.
quindi voi "no global" (o simili) salireste su una macchina del tempo per tornare al 1700 ?
Io al massimo ci salirei per andare in un mondo iperglobalizzato, ipercapitalista del 22esimo secolo.
Non ci credo. Credo che quell' "ha portato la ricchezza nel mondo occidentale" dovrebbe essere messo in discussione nei modi, nelle conseguenze e nelle prospettive.
esatto.
credo che di fondo viga il "io mi riempio la panza, voi... mi aiutate a riempirmi la panza"
che del resto è una variante del più famoso "io so' io, e voi nun siete un c@@@o"
io condivido molti discorsi che ho sentito qua dentro... quello che nn so, e che nn capisco, è questo:
è giusto che un'industria occidentale straricca sfrutti i lavoratori di paesi del terzo mondo per arricchirsi e per farmi pagare le scarpe 100 euro invece di 110?
esatto.
credo che di fondo viga il "io mi riempio la panza, voi... mi aiutate a riempirmi la panza"
che del resto è una variante del più famoso "io so' io, e voi nun siete un c@@@o"
sì certo, infatti quando il capitalismo nn esisteva la pancia nn se la riempiva proprio nessuno :D
quindi voi "no global" (o simili) salireste su una macchina del tempo per tornare al 1700 ?
Io al massimo ci salirei per andare in un mondo iperglobalizzato, ipercapitalista del 22esimo secolo.
allora ti auguro di poterci finire.
Ma dall'altra parte, a vedere cosa si prova.
io condivido molti discorsi che ho sentito qua dentro... quello che nn so, e che nn capisco, è questo:
è giusto che un'industria occidentale straricca sfrutti i lavoratori di paesi del terzo mondo per arricchirsi e per farmi pagare le scarpe 100 euro invece di 110?
ma io continuo a non capire,
1) ma che ne sapete di chi sfrutta i lavoratori e di chi non li sfrutta? siete mai andati sul posto, avete mai visto come vive (anzi, come muore) chi neppure ha un lavoro? oppure che fa altri lavori?
2) se tu sei certo al 100% che l'azienda X sfrutta i lavoratori, non comprare i beni di quell'azienda. PUNTO.
-kurgan-
15-02-2006, 16:52
nel mio caso, ho visto spesso San Paolo dare soldi per operazioni di solidarietà, peccato che poi l'anno scorso mi han aumentato il costo trimestrale per 4 volte da 20 euro a 60 euro, e poi chiedendo giustificazioni, han detto "ops, è stato un errore", chissà quanta povera gente che non guarda l'estratto cont è stata truffata e poi hanno anche il coraggio di far solidarietà :rolleyes:
su questo hai totalmente ragione.
pure a me girano le palle ad avere un conto con la fineco, proprietaria capitalia coinvolta nel traffico d'armi.
però che devo fare, per ignoranza mia non conosco una banca più "pulita".
ma non ho mai partecipato cmq ad iniziative così "grandi", non mi fido. Ho aiutato invece una piccola associazione locale a organizzare aiuti durante la guerra in jugoslavia, ad esempio... visto che conoscevo le persone che stavano organizzando il tutto.
pago pure l'opera s. francesco perchè so che concretamente usa i miei soldi per dare pasti caldi a chi non può permetterseli..
e così via, per quanto riesco.
allora ti auguro di poterci finire.
Ma dall'altra parte, a vedere cosa si prova.
che altra parte?
io condivido molti discorsi che ho sentito qua dentro... quello che nn so, e che nn capisco, è questo:
è giusto che un'industria occidentale straricca sfrutti i lavoratori di paesi del terzo mondo per arricchirsi e per farmi pagare le scarpe 100 euro invece di 110?
infatti il punto è proprio questo: non è che il basso costo della manodopera serva ad abbattere i prezzi, serve ad aumentare il profitto,ma questo l'ho già detto.
Vogliamo anche parlare del fatto che portando le industrie all'estero togliamo posti di lavoro ai locali?
su questo hai totalmente ragione.
pure a me girano le palle ad avere un conto con la fineco, proprietaria capitalia coinvolta nel traffico d'armi.
però che devo fare, per ignoranza mia non conosco una banca più "pulita".
ma non ho mai partecipato cmq ad iniziative così "grandi", non mi fido. Ho aiutato invece una piccola associazione locale a organizzare aiuti durante la guerra in jugoslavia, ad esempio... visto che conoscevo le persone che stavano organizzando il tutto.
pago pure l'opera s. francesco perchè so che concretamente usa i miei soldi per dare pasti caldi a chi non può permetterseli..
e così via, per quanto riesco.
c'è la "Banca etica" :)
che altra parte?
quella che cuce le scarpe per i bambini obesi e muore di fame
quella che cuce le scarpe per i bambini obesi e muore di fame
grazie per l'augurio :rolleyes:
LightIntoDarkness
15-02-2006, 16:54
<cut>gran parte delle responsabilità sono proprio dei governi che per perseguire la strada del progresso economico tendono a lasciar fare, ci sono migliaia di fabbriche in cina che lavorano conto terzi e non sono di proprietà straniera, però i ritmi di lavoro sono quelli perchè là è così.Errato. Lo sfruttamento avviene per lo più in zone franche per l'esportazione: zone protette da eserciti privati, dove nessun giornalista o persona comune può entrare... solo i grossi committenti di lavoro. Sono delle strutture in cui le persone-spesso bambini-sono praticamente schiavizzate, "vivono" nello stesso edificio dove lavorano. Dal di fuori, dai governi ospitanti, queste cose non esistono praticamente, o comunque non sono tollerate. Non basta che ci sia la legge. Ci vuole la volontà di renderla valore vissuto.
Come detto prima dovrebbe stare ai governi occidentali imporre che le merci che circolano al loro interno siano prodotte seguendo determinati standard minimi e questo in ogni parte del mondo.Le multinazionali occidentali sono i principali beneficiari di questo meccanismo. Difficile che i governi siano immuni a lobby così immense.
Certo, come "noglobal" ( :confused: ) spero di essere smentito, e nel mio piccolo mi impegno per far nascere una coscienza collettiva.. ma che fatica!
LightIntoDarkness
15-02-2006, 16:56
il bambino che, così facendo, si ritrova senza fabbrica dove lavorare, ergo senza soldi per mangiare, sentitamente ringrazia.Se le regole fossero rispettate e le priorità degli organi internazionali fossero quelle davvero proclamate, il bambino non lavorerebbe, pechè le aziende venute a usufruire di manodopera permetterebbero di fare una vita dignitosa ad una famiglia che lavora alacremente, permettendo quella fantomatica distribuzione di ricchezza che il capitalismo dovrebbe garantire.
-kurgan-
15-02-2006, 16:57
c'è la "Banca etica" :)
ah si? potresti linkarmi qualcosa o darmi i suoi dati (anche qui pubblicamente, così questo topic acquista valore)?
ma io continuo a non capire,
1) ma che ne sapete di chi sfrutta i lavoratori e di chi non li sfrutta? siete mai andati sul posto, avete mai visto come vive (anzi, come muore) chi neppure ha un lavoro? oppure che fa altri lavori?
2) se tu sei certo al 100% che l'azienda X sfrutta i lavoratori, non comprare i beni di quell'azienda. PUNTO.
1) scusami eh, ma con un discorso del genere si giustificano un po' troppe cose... tipo lo sfruttamento minorile... cioè, potrei anche dirti "ah beh, allora è giusto andare in ucraina e trombarsi 10 ucraine per 10 euro, visto che senza io che le trombo loro nn mangiano"...
2) eh, ma io nn sono certo di nulla, grazie a dio la certezza nn è di questo mondo... però mi interrogo su determinate questioni, e cerco di fare quello che posso: SICURAMENTE nn spendo 150 euro per un paio di scarpe solo perchè c'è un bavero sopra :)
jumpermax
15-02-2006, 17:02
Se le regole fossero rispettate e le priorità degli organi internazionali fossero quelle davvero proclamate, il bambino non lavorerebbe, pechè le aziende venute a usufruire di manodopera permetterebbero di fare una vita dignitosa ad una famiglia che lavora alacremente, permettendo quella fantomatica distribuzione di ricchezza che il capitalismo dovrebbe garantire.
Qua sembra che ci si dimentichi come era la realtà da noi qualche decennio fa... mio nonno iniziò a lavorare dopo la 5° elementare , la maggior parte dei miei zii non è andata oltre la licenza media. Immagina in una famiglia con 4-5 figli se si possono permettere di farli studiare tutti col tenore di vita che anno. Come al solito gli ultimi sono quelli più fortunati perchè i fratelli già lavorano, i genitori qulcosa hanno da parte, ma gli altri...
Ricordatevi che:
Le multinazionali non vendono nulla se non c'è chi ha i soldi per comprare ciò che loro producono. Quindi più il benessere è diffuso, più una multinazionale ci guadagna
Le persone ricche non tengono i soldi nel cassetto ad ammuffire, li spendono e ridistribuiscono la ricchezza.
Il capitalismo e il liberismo si basano su cicli virtuosi.
poetando
15-02-2006, 17:05
sono stanca, stufa e arcistufa di leggere ovunque l'equazione
noglobal=terroristi=vandali=anarchici=gentaglia
è ora di farla finita. :mad:
essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama.
Vuol dire questo ed un altro milione di cose
ma sicuro come il sole non vuol dire vandalismo, non vuol dire andare in giro a sfasciare le vetrine
ci sono noglobal pacifisti, altri no, questo non dipende dalla opinione che si ha della globalizzazione, ma del modo che si ha di portare avanti le proprie idee.
E' appannaggio dell'indole del singolo, non dell'idea noglobal.
Tutti quelli che manifestano in modo violento o distruttivo sono semplicemente persone violente e distruttive, indipendentemente dall'idea che credono di portare avanti e alla quale invece danno un pessimo servizio.
Davvero non riesco a capacitarmi come la gente possa ingurgitare l'immagine che i media danno a coloro che portano avanti idee diverse da quelle della schiacciante macchina globalizzatrice.
E' come quando tutti i mezzi mediatici, fra tv, e stampa, solevano chiamare hacker chiunque compisse atti vandalici a mezzo informatico.
Nessuno ha mai usato il termine LAMER, nessuno ha mai voluto approfondire le nozioni che davano in pasto al grande pubblico. Nessuno ha mai detto che un hacker ha ben altri interessi che andare a distribuire virus in giro tanto per vedere piantati un po' di pc.
Si costruiscono figure, movimenti dipinti ad arte perchè coloro che non fanno che mangiare la pappa già masticata dai comunicatori ufficiali vengano indirizzati dove si decide di farli andare.
Un po' come fa il cane con le pecore.
E' così difficile pensare di dissociare le persone in quanto individui dalle idee?
Basta vedere in quante e quali maniere vengono fatte rispettare le leggi nei diversi paesi del mondo.
C'è chi usa i tribunali, chi usa un auto per spezzare un braccio ad un bambino, chi lascia che i colpevoli vengano lapidati, chi compie sommarie esecuzioni.
Eppure tutti questi sono spinti dall'unico intento di far rispettare una legge o una regola (giusta o sbagliata che sia).
Eppure non è questo intento che viene messo in discussione, è il metodo con il quale viene perseguito.
E allora, perfavore, dimostriamoci tanto intelligenti da deplorare eventualemnte i metodi con cui le idee vengano portate avanti, perchè nei confronti delle idee stesse, se non sono finalizzate ad intenti puramente lesivi, possiamo al massimo solo dissentire.
Sei NOGLOBAL? e allora dimostralo...
rifiuta la tecnologia, non guardare la tv, non chiamare al cellulare, non navigare in internet, non fidanzarti con uno straniero.
questo vuol dire NOGLOBAL. E non sparare le solite encicliche economiche e le varie frasi fatte... forse non hai ancora capito bene cosa significa la globalizzazione... forse ti hanno infuso troppo di quella pastetta capitalistica...
Anziché lamentarvi, aprite le menti... leggetevi un buon libro di storia. Dal medioevo ad oggi, e forse capirai che è ingiusto parlare di NOGLOBAL... che stai combattendo una battaglia, ma sei seduta su un cavallo dal lato della coda. Non andiamo contro i mulini a vento di don chisciotte, ma diamo una mano a chi ne ha davvero bisogno. E quella mano tesa verso un povero bambino extracomunitario... quella è globalizzazione.
ah si? potresti linkarmi qualcosa o darmi i suoi dati (anche qui pubblicamente, così questo topic acquista valore)?
ti do il link:
Banca Etica (http://www.bancaetica.com/)
investe i capitali in associazioni e attività di cui è considerato anche il valore etico (spiccio)
-kurgan-
15-02-2006, 17:08
Sei NOGLOBAL? e allora dimostralo...
rifiuta la tecnologia, non guardare la tv, non chiamare al cellulare, non navigare in internet, non fidanzarti con uno straniero.
questo vuol dire NOGLOBAL. E non sparare le solite encicliche economiche e le varie frasi fatte... forse non hai ancora capito bene cosa significa la globalizzazione... forse ti hanno infuso troppo di quella pastetta capitalistica...
Anziché lamentarvi, aprite le menti... leggetevi un buon libro di storia. Dal medioevo ad oggi, e forse capirai che è ingiusto parlare di NOGLOBAL... che stai combattendo una battaglia, ma sei seduta su un cavallo dal lato della coda. Non andiamo contro i mulini a vento di don chisciotte, ma diamo una mano a chi ne ha davvero bisogno. E quella mano tesa verso un povero bambino extracomunitario... quella è globalizzazione.
non ti arrabbiare, ma non hai capito niente sull'argomento no global.
non credi sarebbe meglio informarsi prima di tracciare un giudizio (soprattutto così netto)?
ti consiglio di leggere il resto del topic, almeno..
Sei NOGLOBAL? e allora dimostralo...
rifiuta la tecnologia, non guardare la tv, non chiamare al cellulare, non navigare in internet, non fidanzarti con uno straniero.
questo vuol dire NOGLOBAL. E non sparare le solite encicliche economiche e le varie frasi fatte... forse non hai ancora capito bene cosa significa la globalizzazione... forse ti hanno infuso troppo di quella pastetta capitalistica...
Anziché lamentarvi, aprite le menti... leggetevi un buon libro di storia. Dal medioevo ad oggi, e forse capirai che è ingiusto parlare di NOGLOBAL... che stai combattendo una battaglia, ma sei seduta su un cavallo dal lato della coda. Non andiamo contro i mulini a vento di don chisciotte, ma diamo una mano a chi ne ha davvero bisogno. E quella mano tesa verso un povero bambino extracomunitario... quella è globalizzazione.
se lo dici tu... :rolleyes:
poetando
15-02-2006, 17:12
non ti arrabbiare, ma non hai capito niente sull'argomento no global.
non credi sarebbe meglio informarsi prima di tracciare un giudizio (soprattutto così netto)?
ti consiglio di leggere il resto del topic, almeno..
Ho letto il 3d ed ho risposto a quanto letto nel titolo.
Visto che io non ho capito nulla, dammi le tue delucidazioni in merito...
-kurgan-
15-02-2006, 17:14
Ho letto il 3d ed ho risposto a quanto letto nel titolo.
Visto che io non ho capito nulla, dammi le tue delucidazioni in merito...
dubito che tu abbia letto, visto che le farneticazioni economiche di cui parli sono la base e quell'accenno tuo all'aiuto dei bambini extracomunitari non ha proprio senso.. così come il matrimonio con uno straniero :confused:
nelle 7 pagine precedenti troverai tutte le delucidazioni che vuoi, magari poi entriamo nel merito.
Ricordatevi che:
Le multinazionali non vendono nulla se non c'è chi ha i soldi per comprare ciò che loro producono. Quindi più il benessere è diffuso, più una multinazionale ci guadagna
Le persone ricche non tengono i soldi nel cassetto ad ammuffire, li spendono e ridistribuiscono la ricchezza.
Il capitalismo e il liberismo si basano su cicli virtuosi.
propio xche il sistema capitalistico sfrutta il sistema non capitalistico (o cmq meno progredito)
il sistema capitalistico non esiste senza paesi o aree da sfruttare
tanto + è diffuso il benessere in una parte del mondo, tanto + saranno poveri e sfruttati dall'altra
propio xche il sistema capitalistico sfrutta il sistema non capitalistico (o cmq meno progredito)
il sistema capitalistico non esiste senza paesi o aree da sfruttare
tanto + è diffuso il benessere in una parte del mondo, tanto + saranno poveri e sfruttati dall'altra
falso.
i poveri se diventano ricchi sono un nuovo mercato :rolleyes: basta pensare alle forti campagne di marketing di aziende che intendono usare la cina come mercato di export.
Lucio Virzì
15-02-2006, 17:24
E quella mano tesa verso un povero bambino extracomunitario... quella è globalizzazione.
WOW! Si, aiutiamoli! Diamogli qualche pallone da cucire, poveracci! :D:D
:rolleyes:
LuVi
poetando
15-02-2006, 17:27
dubito che tu abbia letto, visto che le farneticazioni economiche di cui parli sono la base e quell'accenno tuo all'aiuto dei bambini extracomunitari non ha proprio senso.. così come il matrimonio con uno straniero :confused:
nelle 7 pagine precedenti troverai tutte le delucidazioni che vuoi, magari poi entriamo nel merito.
Non sarai uno sfasciavetrine... ma sicuramente sei un provocatore. Mi dai dell'ignorante e non mi esponi il tuo pensiero. C'è poco da entrare nel merito. Ti consiglio di leggere molta storia, dall'epoca del colonialismo fino alla prima guerra mondiale. Capirai qualcosina...
se le "battaglie NOGLOBAL" sono solo a sfondo economico, le VOSTRE parole sono buttate al vento! date un segno tangibile, poiché le manifestazioni fanno solo ridere. Studiate e cambiate concretamente il presente, se non vi sta bene. Altrimenti lasciate fare a chi governa, e occupatevi di fare del bene, nel piccolo della quotidianeità.
-kurgan-
15-02-2006, 17:30
Non sarai uno sfasciavetrine... ma sicuramente sei un provocatore. Mi dai dell'ignorante e non mi esponi il tuo pensiero. C'è poco da entrare nel merito. Ti consiglio di leggere molta storia, dall'epoca del colonialismo fino alla prima guerra mondiale. Capirai qualcosina...
se le "battaglie NOGLOBAL" sono solo a sfondo economico, le VOSTRE parole sono buttate al vento! date un segno tangibile, poiché le manifestazioni fanno solo ridere. Studiate e cambiate concretamente il presente, se non vi sta bene. Altrimenti lasciate fare a chi governa, e occupatevi di fare del bene, nel piccolo della quotidianeità.
ho esposto il mio pensiero nelle pagine precedenti e non ho voglia di riscriverlo, se non a domande precise su cui rispondo.
sulla storia coloniale caschi proprio male perchè sono un appassionato dell'argomento e credo di saperne molto, ho la casa piena di libri sull'argomento, tanto che la mia ragazza ogni tanto mi guarda storto quando ne compro uno nuovo :D
perdonami, ma non rispondo a provocazioni vuote.. tutto qui ;)
Northern Antarctica
15-02-2006, 17:34
hai ragione, è molto difficile.
Attualmente sta passando in radio uno spezzone, credo del fil "supersizeme" in cui si sente una mamma dire: "come può un genitore combattere contro chi spende milioni (di dollari) in strategie di marketing rivolte ai potenziali clienti (bambini) ?
Come fai a dire ad un bambino che deve portare le scrpettine quando tutti i suoi compagni hanno le Nike?
Come fai a fargli capire concetti che persino ad adulti sfuggono?
Parlo di mio figlio perchè per quel che mi riguarda la Nike potrebbe morire di fame, io sono una all'antica e mi piacciono le scarpe scarpe (Tod's e Birkenstock sopra tutti).
Così come d'altra parte mi lascio andare a volte ad una lattina di coca per tenere i ritmi di lavoro, lo ammetto.
Sono d'accordo quando dici che è più forte del singolo, io non ho la più pallida idea di chi abbia assemblato i microchip del mio pc.
E l'elenco è sicuramente lungo.
Ci si barcamena, si fa quello che si può.
Almeno ci si prova, compro prodotti locali, l'acqua della regione in cui mi trovo piuttosto che quella francese, oppure, se posso, equo solidale.
Anche sull'equo solidale ci sarebbe da fare un discorso, perchè secondo me c'è dietro una speculazione pari a quella del biologico.
Altrimenti non si spiega perchè i prodotti costano il doppio, anche se li pagassero il doppio all'origine non sarebbe giustificato.
Forse questa macchina infernale è talmente più grande di noi che alla fine ci finiremo schiacciati contro ogni nostra volontà.
Ma sai, noi idealisti speriamo sempre che le cose possano cambiare in meglio, anche a costo di qualche rinuncia che qui sembrano essere in pochi a voler fare.
Vorrei sottolineare che il fatto che ciò che 50 anni fa era per ricchi ora sia per tutti è solo una chimera: il mercato ha fatto in modo che fossero per tutti per ampliare la richiesta, non perchè fossero beni primari. E ricordiamoci che 50 anni fa eravamo appena usciti dalla guerra, ci sono fattori che non vanno ignorati.
Mi è piaciuta molto la tua risposta, specie la fine :)
Io pure mi comporto alla stessa maniera: quando vado a comprare la frutta e la verdura scelgo quella di provenienza locale, lo stesso per quanto riguarda i generi alimentari. Faccio lo stesso per l'acqua, non ho mai capito perché nei supermercati si vendesse la Evian! (nulla contro la Evian, ma importare acqua dalla Francia... al limite posso capire la Perrier che è sui generis). Non mi faccio far fesso dal branding, e cerco di stare attento a quello che compro, magari spendendo un pochino di più. Premesso che tutto ciò accade in linea di massima e non sempre in maniera sistematica.
Però... io non mi considero un no-global! Anzi, mi ritengo piuttosto global. Sono praticamente costretto a definirmici. Non che sia d'accordo con lo sfruttamento, ci mancherebbe: ma riflettendoci, credo proprio che tutti i guadagni ricavati sinora e lo stipendio che porto a casa ogni mese dipendano esclusivamente dalla globalizzazione, senza escluderne il lato selvaggio (lavoro in una ditta che opera esclusivamente all'estero, talvolta in Paesi in via di sviluppo, e che ha i suoi centri di manodopera a basso costo in India e altrove).
Mi è anche capitato di visitare fabbriche, dalle quali abbiamo acquistato roba, dove le condizioni di lavoro erano tremende. Non c'erano bambini ma non escludo che si subappaltasse a terzi "oscuri".
Cosa fare? Ultimamente le ditte, dopo le ISO 9000 eccetera, si stanno dotando della cosidetta "certificazione etica", la SA 8000 (puoi vedere con Google di che si tratta): è sufficiente ad abbattere i risultati della globalizzazione selvaggia? Credo di no.
Io cerco, nel mio piccolo, di fare qualcosa, tutti i giorni, per un mondo migliore: ma altre cose non le posso fare, anche se mosso dai migliori ideali. Mi chiedo: basta questo per definirsi "no-global"?
falso.
i poveri se diventano ricchi sono un nuovo mercato :rolleyes: basta pensare alle forti campagne di marketing di aziende che intendono usare la cina come mercato di export.
ma pensi la ricchezza si crei dal nulla?
i poveri se diventano ricchi sono si un nuovo mercato, ma quei poveri smetteranno anche di lavorare 14 ore al giorno per 1 dollaro, vorranno orari e salari decenti, i sindacati e questo influirà sul costo della produzione
quello che ad una multinazionale costava 1 diventerà 7, se vorranno venderlo sempre a 10 avranno meno guadagno, quindi meno ricchezza, se vorranno mantenere inalterati i gudagni la merce costerà di +, quindi meno ricchezza
ci sarà si un nuovo mercato (con i guadagni che porta), ma quei nuovi ricchi si vedranno aumentare solo gli stipendi, ma tutte le spese, quindi la situazione sarà simile alla nostra
poetando
15-02-2006, 17:35
WOW! Si, aiutiamoli! Diamogli qualche pallone da cucire, poveracci! :D:D
:rolleyes:
LuVi
Il tuo intervento denota parecchia dabbenaggine...
rastaban
15-02-2006, 18:34
Leggendo un po' di commenti mi e' parso di capire che l'analisi riguardo lo sfruttamento degli operai nei paesi in via di sviluppo grossomodo e' la stessa fra No-Global, Csx e Cdx.
La differenza principale sta nel fatto che al cambio di schieramento passando dalle posizioni di Csx a quelle di Cdx, un tipo di risposta cambia, analisi a parte.
Ovvero nel Cdx subentra una forma di giustificazionismo verso le multinazionali (le leggi e lo Stato lo consentono, un tempo anche da noi quindi .., bisogna avanzare per gradi ecc. ecc.), cosa che invece non rientra nel pensiero Csx, men che meno dei No-Global. questi ultimi non vorrebbero proprio la presenza delle multinazionali o fabbrichette occidentali in quei paesi, mentre una parte piu' moderata del Csx e' (sulla carta, certo poi bisognerebbe vedere nei fatti)per una globalizzazione "equa", regolamentata e controllata, per quanto fattibile, sin da subito almeno per i diritti fondamentali.
In linea di massima mi sembra di aver capito qualcosa del genere.
jumpermax
15-02-2006, 18:46
Leggendo un po' di commenti mi e' parso di capire che l'analisi riguardo lo sfruttamento degli operai nei paesi in via di sviluppo grossomodo e' la stessa fra No-Global, Csx e Cdx.
La differenza principale sta nel fatto che al cambio di schieramento passando dalle posizioni di Csx a quelle di Cdx, un tipo di risposta cambia, analisi a parte.
Ovvero nel Cdx subentra una forma di giustificazionismo verso le multinazionali (le leggi e lo Stato lo consentono, un tempo anche da noi quindi .., bisogna avanzare per gradi ecc. ecc.), cosa che invece non rientra nel pensiero Csx, men che meno dei No-Global. questi ultimi non vorrebbero proprio la presenza delle multinazionali o fabbrichette occidentali in quei paesi, mentre una parte piu' moderata del Csx e' (sulla carta, certo poi bisognerebbe vedere nei fatti)per una globalizzazione "equa", regolamentata e controllata, per quanto fattibile, sin da subito almeno per i diritti fondamentali.
In linea di massima mi sembra di aver capito qualcosa del genere.
non è questione di giustificare... è che trovo un tantino utopica questa visione "etica" del capitalismo. Si fanno regole, chiare, semplici e le si rispettano.
poetando
15-02-2006, 18:47
Leggendo un po' di commenti mi e' parso di capire che l'analisi riguardo lo sfruttamento degli operai nei paesi in via di sviluppo grossomodo e' la stessa fra No-Global, Csx e Cdx.
La differenza principale sta nel fatto che al cambio di schieramento passando dalle posizioni di Csx a quelle di Cdx, un tipo di risposta cambia, analisi a parte.
Ovvero nel Cdx subentra una forma di giustificazionismo verso le multinazionali (le leggi e lo Stato lo consentono, un tempo anche da noi quindi .., bisogna avanzare per gradi ecc. ecc.), cosa che invece non rientra nel pensiero Csx, men che meno dei No-Global. questi ultimi non vorrebbero proprio la presenza delle multinazionali o fabbrichette occidentali in quei paesi, mentre una parte piu' moderata del Csx e' (sulla carta, certo poi bisognerebbe vedere nei fatti)per una globalizzazione "equa", regolamentata e controllata, per quanto fattibile, sin da subito almeno per i diritti fondamentali.
In linea di massima mi sembra di aver capito qualcosa del genere.
Giusta la tua chiave di lettura... ma non si può dire che la globalizzazione è solo quella! lo sfruttamento prescinde dalla globalizzazione. I lavavetri che trovi agli angoli dei semafori, mica sono frutto della globalizzazione... li vediamo da anni nelle nostre città, ce ne accorgiamo troppo tardi. Che ci sia una falla nel sistema è chiaro (nessun sistema è perfetto), ma anziché manifestare, fare i girotondi ecc... bisogna agire. L'epoca dell'idealismo dev'essere soppiantata dall'interventismo. Non bisogna stare con le mani in mano, ma pensare e agire in modo diretto!
wolfnyght
15-02-2006, 18:48
fiero di esser fascista della prima ora rispondo!
son stato a genova durante il g8 e quello che ho visto mi porta solamente a dire una cosa
no global?
una zappa e via a zappare la terra!
spero di non esser stato troppo cattivo ma ciò che ho visto mi è bastato.
ciò che ho visto con i miei occhi!
poi se ci son no global che non sfasciano tutto nella massa........
a quelli al posto della zappa il titolo di kapò
:D :D :D :D
ps che ci facevano i no global tempo indietro quando a predappio durante una pacifica marca di "camicie nere"(folclore diciamo) a tirar uova?
tdi150cv
15-02-2006, 18:58
sono stanca, stufa e arcistufa di leggere ovunque l'equazione
noglobal=terroristi=vandali=anarchici=gentaglia
è ora di farla finita. :mad:
essere noglobal significa essere contrari alla globalizzazione, quella globalizzazione che permette ad un quarto del pianeta di vivere a discapito degli altri tre, che affama.
Vuol dire questo ed un altro milione di cose
ma sicuro come il sole non vuol dire vandalismo, non vuol dire andare in giro a sfasciare le vetrine
ci sono noglobal pacifisti, altri no, questo non dipende dalla opinione che si ha della globalizzazione, ma del modo che si ha di portare avanti le proprie idee.
E' appannaggio dell'indole del singolo, non dell'idea noglobal.
Tutti quelli che manifestano in modo violento o distruttivo sono semplicemente persone violente e distruttive, indipendentemente dall'idea che credono di portare avanti e alla quale invece danno un pessimo servizio.
Davvero non riesco a capacitarmi come la gente possa ingurgitare l'immagine che i media danno a coloro che portano avanti idee diverse da quelle della schiacciante macchina globalizzatrice.
E' come quando tutti i mezzi mediatici, fra tv, e stampa, solevano chiamare hacker chiunque compisse atti vandalici a mezzo informatico.
Nessuno ha mai usato il termine LAMER, nessuno ha mai voluto approfondire le nozioni che davano in pasto al grande pubblico. Nessuno ha mai detto che un hacker ha ben altri interessi che andare a distribuire virus in giro tanto per vedere piantati un po' di pc.
Si costruiscono figure, movimenti dipinti ad arte perchè coloro che non fanno che mangiare la pappa già masticata dai comunicatori ufficiali vengano indirizzati dove si decide di farli andare.
Un po' come fa il cane con le pecore.
E' così difficile pensare di dissociare le persone in quanto individui dalle idee?
Basta vedere in quante e quali maniere vengono fatte rispettare le leggi nei diversi paesi del mondo.
C'è chi usa i tribunali, chi usa un auto per spezzare un braccio ad un bambino, chi lascia che i colpevoli vengano lapidati, chi compie sommarie esecuzioni.
Eppure tutti questi sono spinti dall'unico intento di far rispettare una legge o una regola (giusta o sbagliata che sia).
Eppure non è questo intento che viene messo in discussione, è il metodo con il quale viene perseguito.
E allora, perfavore, dimostriamoci tanto intelligenti da deplorare eventualemnte i metodi con cui le idee vengano portate avanti, perchè nei confronti delle idee stesse, se non sono finalizzate ad intenti puramente lesivi, possiamo al massimo solo dissentire.
be del resto qui c'è chi ritiene le persone di destra tutte nazifasciste ... il bello e' che tra Nazismo e Fascismo c'è un abisso enorme. Ovvio non si puo' pretendere che costoro abbiano studiato un filino di storia per carita' divina pero' il fine di tutto sta nel cercare di fare piu' campagna elettorale possibile. gia perchè il tutto si riduce a piazzare foto di svastiche , celtiche e compagnia bella ... ovvio che tu devi attenderti una reazione ... reazione che , devi ammettere , e' in ogni caso molto piu' pacata in quanto il popolo della destra non ha bisogno di essere ne applaudito ne screditato , ne applaudire ne screditare. La gente di buon senso sa chi va a distruggere citta' , sa chi occupa , sa chi si 'fa' dalla mattina alla sera , la gente sa chi lavora e si fa il mazzo senza lamentarsi della propria patria e di chi la governa , la gente sa chi e' che sciopera , la gente sa chi e' che ha candidato un filoterrorista , insomma ... mi pare di essere stato chiaro ...
Se poi tu vuoi andar fiera di essere una no-global pacifica ... buon per te ...
be del resto qui c'è chi ritiene le persone di destra tutte nazifasciste ... il bello e' che tra Nazismo e Fascismo c'è un abisso enorme. Ovvio non si puo' pretendere che costoro abbiano studiato un filino di storia per carita' divina pero' il fine di tutto sta nel cercare di fare piu' campagna elettorale possibile. gia perchè il tutto si riduce a piazzare foto di svastiche , celtiche e compagnia bella ... ovvio che tu devi attenderti una reazione ... reazione che , devi ammettere , e' in ogni caso molto piu' pacata in quanto il popolo della destra non ha bisogno di essere ne applaudito ne screditato , ne applaudire ne screditare. La gente di buon senso sa chi va a distruggere citta' , sa chi occupa , sa chi si 'fa' dalla mattina alla sera , la gente sa chi lavora e si fa il mazzo senza lamentarsi della propria patria e di chi la governa , la gente sa chi e' che sciopera , la gente sa chi e' che ha candidato un filoterrorista , insomma ... mi pare di essere stato chiaro ...
Se poi tu vuoi andar fiera di essere una no-global pacifica ... buon per te ...
E tu? Tutte queste cose le sai? Storia compresa, s'intende.
fiero di esser fascista della prima ora rispondo!
son stato a genova durante il g8 e quello che ho visto mi porta solamente a dire una cosa
no global?
ps che ci facevano i no global tempo indietro quando a predappio durante una pacifica marca di "camicie nere"(folclore diciamo) a tirar uova?
quindi sei per la superiorità degli italiani? sei per il razzismo? sei per gli stermini compiuti durante la guerra?
SilverF0x
15-02-2006, 19:13
Beh invece di fare post inutili scrivi un libro.;)
... il bello e' che tra Nazismo e Fascismo c'è un abisso enorme. Ovvio non si puo' pretendere che costoro abbiano studiato un filino di storia per carita' divina
la puoi spiegare questa abissale differenza?
domanda di attualità: i no global cosa ne pensano della tav? quelli che protestano sono veri no global o si tratta come in certi casi di un appellativo messo così a caso?
wolfnyght
15-02-2006, 19:43
quindi sei per la superiorità degli italiani? sei per il razzismo? sei per gli stermini compiuti durante la guerra?
fascista della prima ora ho detto e ripeto ;)
pensioni e lavoro
bonifiche e rimetter l'italia in sesto dopo secoli in cui era divisa ;)
tutto il resto è venuto dopo l'ascesa di un baffo famoso,o con lui oppure contro di lui.........
ve lo immaginate l'italia con i finti carrarmati(di cartone)contro la germania?
ma siamo realisti!
mi puoi dire la differenza tra i nazifascisti(spaccatutto violenti)
e
i no global (violenti e spaccatutto?) (escludo quelli pacifisti naturalmente!)
per me stessa gentaglia sono
e li metto allo stesso piano! ;)
poi imho
si vede che radicalmente e storicamente l'italiano tende a far di un'erba tutto un fascio...... :D
ps non son razzista quando gli altri non lo sono con me
non son violento(ma la ragiono come gli antichi latini,morte sua vita mea ;)
spero che capirai questa frase(senza andar a tirar fuori guerre guerriglia e o altro)
sono idealista
non ho problemi verso i veri comunisti(ma in italia non sappiamo nemmeno cosa vuol dire comunista)
(ancora ricordo una chiaccherata di ore con un idealista comunista!e li ricordo con gioia)
poi de gustibus
se vi divertite a dipingerci come diavoli neri,senza anima ne raziocinio ne umanità!
caxxi vostri!
l'ideologia politica,parlo di vera ideologia,non potra mai esser una cosa fattibile!
Lucio Virzì
15-02-2006, 20:26
Ma è una candid camera? :confused:
LuVi
[cut]
E' così difficile pensare di dissociare le persone in quanto individui dalle idee?
[cut] perchè nei confronti delle idee stesse, se non sono finalizzate ad intenti puramente lesivi, possiamo al massimo solo dissentire.
Per dissentire e obiettare le idee altrui prima bisogna comprenderle e sarai daccordo con me ,quando ti diro', che questo confronto, se fatto in questo modo, porta a molto piu' che un infausto dissenzo o a un bollato pregiudizio. Le ideologie aiutano gli individui a usare idee preconfezionate di altri, non portano a raffinare il proprio pensiero ma solo a trovare altre vie per potersi confrontare.
L' eterna lotta tra quelli di destra e quelli di sinistra e' forse lo scontro ideologico piu' manifesto e non a caso e quello che consente a pochi di dominare su molti. Dividi et impera disse qualcuno nell' antichita'.
In un treadh del genere vorrei trovare molti piu' motivi contro la globalizzazione, vorrei che sia gli estremisti di destra che gli estremisti di sinistra stilassero uno alla volta tutti i motivi del perche' questa globalizzazione non sa' da fa'.
ciao
_____
Kars2
zerothehero
15-02-2006, 23:41
fascista della prima ora ho detto e ripeto ;)
Della prima ora è impossibile a meno che tu non abbia 87 anni e più anni.
Cmq wolf, a me pare una questione che esula dal thread aperto da Gemma.
tdi150cv
16-02-2006, 00:00
la puoi spiegare questa abissale differenza?
giusto per condire con due miseri concetti che potrebbero dare vita ad una tua futura formazione culturale ti diro' che inanzitutto partiamo da presupposto che nazismo e fascismo sono due concetti totalitaristi ... se mi smentisci questo non porseguo nemmeno ...
Pero' la differenza tra i due chiamiamoli movimenti e' sostanzialmente che mentre il primo si basa sul concetto di supremazia della razza il secondo si realizza nello stato e nell'io individuale ...
Ora se hai bisogno di qualche delucidazione in base alle ultime righe non hai che da chiedere ... :rolleyes:
Lucio Virzì
16-02-2006, 05:57
M anche no, temo che una """""lezione""""" sul nazifascismo esuli pesantemente dallo scopo del thread :)
LuVi
tdi150cv
16-02-2006, 08:07
M anche no, temo che una """""lezione""""" sul nazifascismo esuli pesantemente dallo scopo del thread :)
LuVi
Ma anche si ... visto che si parla molto dell'argomento sarebbe bello informarsi prima di sparare sproloqui ... e magari due concetti base dei due DISTINTISSIMI movimenti potrebbero incuriosire qualcuno indipendentemente esso di sinistra o destra.
Esulo da tutte le discussioni avvenute fin qui.
Mi aggancio solamente al post d'apertura.
Voglio essere sicura di una cosa:
Non hai niente in casa o nell'armadio o indosso che possa provenire da una multinazionale?
Nel caso negativo: se compri al mercato dalle bancarelle, sicura che non siano stock di marchi famosi e/o capi prodotti in un qualche sottoscala da qualche cinese (molto più frequente trovarne al mercato tra le cose non di marca che in un negozio dell'Adidas)?
Ti nutri solo di cibo del mercato equo e solidale (che anche lì...)?
Perchè nel caso. Comodo. Anche io sono no-global :stordita:
E in ogni caso, chiunque non isoli i violenti, gli fa comodo averli di fianco. Se non è in accordo con i loro metodi quantomeno è connivente.
Mi riallaccio all'ultimo post di Northern Antarctica, dicendo che la differenza fra essere no-global e pro, oltre che nei fatti, sta anche nell'indirizzo mentale: io non sono d'accordo con questo concetto di globalizzazione, il fatto che poi nella pratica io venga messa nell'impossibilità di agire secondo il mio ideale è un altro paio di maniche, e in fondo credo sia così per tutti.
Ho detto che questa macchina globalizzatrice è più forte del singolo: credo che sia addirittura più forte di una singola nazione, a meno che non sia tanto forte nella propria identità da riuscire ad esularsi da questo movimento.
Vorrei fare un esempio per quanto riguarda la parte commerciale della globalizzazione:
immaginate un borgo, tanti negozietti, tutti diversi, con prodotti diversi etc.
Immaginate che arrivi qualcuno che improvvisamernte il borgo diventa un centro commerciale, e che imponga le proprie regole ad ogni piccolo commerciante: regole sul tipo di merce, sulla provenienza, sui prezzi da applicare.
Questo è ancora libero commercio? A me non pare, e mi sembra oltretutto che agli acquirenti venga tolta una buona fetta della possibilità di scelta.
La globalizzazione che si sta portando avanti, lo ripeto, non è semplicemente l'apertura del mercato: è il globale controllo delle merci, la privazione di ogni identità.
Lo dimostra il fatto che la globalizzazione non rende tutto disponibile a tutti, non è per le pari opportunità, non è nè equa nè corretta.
P.S.
mi dispiace di essere poco nozionistica nelle mie esposizioni, purtroppo di ciò che leggo mi rimangono di più i concetti che non i dati.
Non entrerò, mi perdonerete, nel merito della discussione per come si è svolta, ma mi atterrò al tema del thread.
Questo perchè sono stato cortesemente invitato ad esprimermi e mi sembrava brutto rifiutare, nonostante in questi tempi sia difficile, per me, affrontare una discussione politica (realmente "politica", non quegli sketch comici provincialisti che vediamo in televisione) a cuore sereno. Preciso sempre che non è "colpa del forum"... è semplicemente il mondo che non permette di affrontare le cose in maniera logica.
Sul forum molti mi conoscono ormai da anni e nel tempo sono arrivati a sapere cose di me che traspaiono da dietro al nickname, le elenco brevemente.
Ho passato i trent'anni, lavoro come tecnico informatico, sono volontario da 12 di un'associazione ( www.manitese.it ) con 40 anni di esperienza nella cooperazione e riconoscimenti istituzionali che arrivano fino all'ONU, incensurato, faccio la coda agli uffici pubblici con molta pazienza, non importa quanto tempo ci voglia, e non ho MAI mancato di salutare un pubblico impiegato/ufficiale che abbia svolto nei miei confronti le sue mansioni con correttezza e MAI ho parlato poi male di questi... IVI COMPRESI i vigili che mi hanno elevato contravvenzioni.
Ho un nipote di due anni e mezzo e mi piacerebbe andarmene pensando che il mondo è bello ed un po' mi dispiace lasciarlo.
Sono un No-Global, scusate se rovino la bella immagine costruita dai media.
Mi riallaccio all'ultimo post di Northern Antarctica, dicendo che la differenza fra essere no-global e pro, oltre che nei fatti, sta anche nell'indirizzo mentale: io non sono d'accordo con questo concetto di globalizzazione, il fatto che poi nella pratica io venga messa nell'impossibilità di agire secondo il mio ideale è un altro paio di maniche, e in fondo credo sia così per tutti.
Ho detto che questa macchina globalizzatrice è più forte del singolo: credo che sia addirittura più forte di una singola nazione, a meno che non sia tanto forte nella propria identità da riuscire ad esularsi da questo movimento.
Vorrei fare un esempio per quanto riguarda la parte commerciale della globalizzazione:
immaginate un borgo, tanti negozietti, tutti diversi, con prodotti diversi etc.
Immaginate che arrivi qualcuno che improvvisamernte il borgo diventa un centro commerciale, e che imponga le proprie regole ad ogni piccolo commerciante: regole sul tipo di merce, sulla provenienza, sui prezzi da applicare.
Questo è ancora libero commercio? A me non pare, e mi sembra oltretutto che agli acquirenti venga tolta una buona fetta della possibilità di scelta.
La globalizzazione che si sta portando avanti, lo ripeto, non è semplicemente l'apertura del mercato: è il globale controllo delle merci, la privazione di ogni identità.
Lo dimostra il fatto che la globalizzazione non rende tutto disponibile a tutti, non è per le pari opportunità, non è nè equa nè corretta.
P.S.
mi dispiace di essere poco nozionistica nelle mie esposizioni, purtroppo di ciò che leggo mi rimangono di più i concetti che non i dati.
Siamo nel mondo reale, ndr.
In ogni caso è comodo dire che il sistema è più forte.
C'è gente, e non poca, che da no-global riesce a seguire le sue idee no-global in maniera totale.
Non è mai entrata in un centro commerciale, non indossa nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento minorile e non.
Non usa nulla che possa essere ricondotto alle multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Non mangia nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Questo sistema ti fa comodo, non ti schiaccia, senza di questo non sapresti fare più di 100m.
IL sistema odierno non schiaccia nessuno, tutti ne usufruiscono e ne traggono gli svantaggi e i vantaggi del caso (notare che ho messo, non a caso, per primi gli svantaggi).
Sono un No-Global, scusate se rovino la bella immagine costruita dai media.
beh dalla tua descrizione si evince che ti ritieni no global perchè fai la fila agli sportelli pubblici....immagino nn sia quello che volevi far trasparire...per cui se lo spieghi meglio credo ci aiuti a capire ;)
Esulo da tutte le discussioni avvenute fin qui.
Mi aggancio solamente al post d'apertura.
Voglio essere sicura di una cosa:
Non hai niente in casa o nell'armadio o indosso che possa provenire da una multinazionale?
Nel caso negativo: se compri al mercato dalle bancarelle, sicura che non siano stock di marchi famosi e/o capi prodotti in un qualche sottoscala da qualche cinese (molto più frequente trovarne al mercato tra le cose non di marca che in un negozio dell'Adidas)?
Ti nutri solo di cibo del mercato equo e solidale (che anche lì...)?
Perchè nel caso. Comodo. Anche io sono no-global :stordita:
E in ogni caso, chiunque non isoli i violenti, gli fa comodo averli di fianco. Se non è in accordo con i loro metodi quantomeno è connivente.
Se avessi letto tutto il topic anzichè solo il primo post, avresti la risposta alle domande che hai posto. Ma evidentemente è più comodo buttar parole che coinvolgersi in una discussione.
E anche avendo letto solo il primo post, mi pare che tu non abbia capito il concetto di fondo, e vai cianciando per luoghi comuni.
Chiunque non isoli i violenti, dici: bene, trovati ad una manifestazione come quella di Genova e poi vediamo chi e cosa riesci ad isolare. Cosa fai, ti fai da parte? Benissimo, e poi? Cosa vuol dire NELLA PRATICA isolare i violenti?
Non fa comodo a nessuno, è solo pessima pubblicità.
Ma siccome non si va in giro in uniforma, non ci sono badge e distintivi, non c'è un cartellino da timbrare per entrare, purtroppo le infiltrazioni ci sono e sono inevitabili. Bene han fatto coloro che si sono vestiti di bianco per distinguersi, e del resto i pacifici manifestanti non avevano i passamontagna, nessuno di quelli randellati in piazza con anche bambini in passeggino aveva nè nulla da nascondere nè comportamento violento. Eppure è stato fatto di tutto il gruppo (migliaia e mgiliaia di persone!) un unico marchio: vandali teppisti.
E chi veramente ha rotto, sfasciato, disturbato e distrutto, vigliacco a volto coperto, l'ha fatta franca.
E allora chi deve essere a fare il distinguo? Chi manifesta o chi dovrebbe arginare il fenomeno?
Perchè le forze dell'ordine hanno "sparato" nel mucchio invece che andare a prendere i responsabili?
Pressapochismo, mancanza di intento di volerlo fare. Non gli importava, tutta la manifestazione per loro era sbagliata, pensare in maniera diversa dal concetto di multinazionale è, per la società, sbagliato.
E i no-global diventano bollati come i sovversivi del momento.
E chiunque non riesca a fare un distinguo, chiunque si lasci andare ad affermazioni generiche ed inutili come "dovete isolarli" fa quello stesso sporco gioco.
Siamo nel mondo reale, ndr.
In ogni caso è comodo dire che il sistema è più forte.
C'è gente, e non poca, che da no-global riesce a seguire le sue idee no-global in maniera totale.
Non è mai entrata in un centro commerciale, non indossa nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento minorile e non.
Non usa nulla che possa essere ricondotto alle multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Non mangia nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Questo sistema ti fa comodo, non ti schiaccia, senza di questo non sapresti fare più di 100m.
IL sistema odierno non schiaccia nessuno, tutti ne usufruiscono e ne traggono gli svantaggi e i vantaggi del caso (notare che ho messo, non a caso, per primi gli svantaggi).
come non quotarti...
oltretutto trovo che il + grande esempio di globalizzazione sia INTERNET...
(non stiamo solo parlando di globalizzazione di merci..ma anche di idee pensieri cultura ecc ecc.)
e trovo che molta gente che si ritiene no global ne faccia ampio uso.
come non quotarti...
oltretutto trovo che il + grande esempio di globalizzazione sia INTERNET...
(non stiamo solo parlando di globalizzazione di merci..ma anche di idee pensieri cultura ecc ecc.)
e trovo che molta gente che si ritiene no global ne faccia ampio uso.
glielo spieghi tu?
MA è il sistema che è più forte di loro!
Su dai, sono da capire! Questo sistema è una brutta bestia, loro sono costretti a..., non possono fare altro che...
Siamo nel mondo reale, ndr.
In ogni caso è comodo dire che il sistema è più forte.
C'è gente, e non poca, che da no-global riesce a seguire le sue idee no-global in maniera totale.
Non è mai entrata in un centro commerciale, non indossa nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento minorile e non.
Non usa nulla che possa essere ricondotto alle multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Non mangia nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Questo sistema ti fa comodo, non ti schiaccia, senza di questo non sapresti fare più di 100m.
IL sistema odierno non schiaccia nessuno, tutti ne usufruiscono e ne traggono gli svantaggi e i vantaggi del caso (notare che ho messo, non a caso, per primi gli svantaggi).
Io sostengo che chi è no-global, non sa nè cosa sia la globalizzazione e neppure come andava il mondo prima che la globalizzazione facesse la sua comparsa...
Se avessi letto tutto il topic anzichè solo il primo post, avresti la risposta alle domande che hai posto. Ma evidentemente è più comodo buttar parole che coinvolgersi in una discussione.
E anche avendo letto solo il primo post, mi pare che tu non abbia capito il concetto di fondo, e vai cianciando per luoghi comuni.
Chiunque non isoli i violenti, dici: bene, trovati ad una manifestazione come quella di Genova e poi vediamo chi e cosa riesci ad isolare. Cosa fai, ti fai da parte? Benissimo, e poi? Cosa vuol dire NELLA PRATICA isolare i violenti?
Non fa comodo a nessuno, è solo pessima pubblicità.
Ma siccome non si va in giro in uniforma, non ci sono badge e distintivi, non c'è un cartellino da timbrare per entrare, purtroppo le infiltrazioni ci sono e sono inevitabili. Bene han fatto coloro che si sono vestiti di bianco per distinguersi, e del resto i pacifici manifestanti non avevano i passamontagna, nessuno di quelli randellati in piazza con anche bambini in passeggino aveva nè nulla da nascondere nè comportamento violento. Eppure è stato fatto di tutto il gruppo (migliaia e mgiliaia di persone!) un unico marchio: vandali teppisti.
E chi veramente ha rotto, sfasciato, disturbato e distrutto, vigliacco a volto coperto, l'ha fatta franca.
E allora chi deve essere a fare il distinguo? Chi manifesta o chi dovrebbe arginare il fenomeno?
Perchè le forze dell'ordine hanno "sparato" nel mucchio invece che andare a prendere i responsabili?
Pressapochismo, mancanza di intento di volerlo fare. Non gli importava, tutta la manifestazione per loro era sbagliata, pensare in maniera diversa dal concetto di multinazionale è, per la società, sbagliato.
E i no-global diventano bollati come i sovversivi del momento.
E chiunque non riesca a fare un distinguo, chiunque si lasci andare ad affermazioni generiche ed inutili come "dovete isolarli" fa quello stesso sporco gioco.
Poche balle.
Ci sono state pochissime manifestazioni della CGIL veramente violente, o quantomeno minimamente paragonabili alle manifestazioni no-global.
Anzi, direi nessuna.
E in tempi ben peggiori di questi.
Con no-global che vanno a spaccare le vetrine e a mezzogiorno a casa della nonna a mangiare tortellini RANA e a bere acqua San Benedetto.
Se i violenti ci sono, è perchè fanno comodo a tutto il movimento.
Una volta non facevano molto comodo alle manifestazioni della CGIL e questi venivano isolati e impediti nel loro svolgere atti violenti dai manifestanti stessi.
Io sostengo che chi è no-global, non sa nè cosa sia la globalizzazione e neppure come andava il mondo prima che la globalizzazione facesse la sua comparsa...
Non posso essere più d'accordo.
Ma se le idee sono portate avanti fino in fondo e senza obra d'opportunismo e d'ipocrisia, cosa alquanto rara oggi, tanto di cappello, qualsiasi sia l'idea in questione.
Siamo nel mondo reale, ndr.
In ogni caso è comodo dire che il sistema è più forte.
C'è gente, e non poca, che da no-global riesce a seguire le sue idee no-global in maniera totale.
Non è mai entrata in un centro commerciale, non indossa nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento minorile e non.
Non usa nulla che possa essere ricondotto alle multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Non mangia nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Questo sistema ti fa comodo, non ti schiaccia, senza di questo non sapresti fare più di 100m.
IL sistema odierno non schiaccia nessuno, tutti ne usufruiscono e ne traggono gli svantaggi e i vantaggi del caso (notare che ho messo, non a caso, per primi gli svantaggi).
questi totalitarismi per me sono semplicemente agghiaccianti.
O bianco o nero? Non è così.
Unirsi in cooperativa per mettere a disposizione di un pubblico i prodotti rientra nel concetto di centro commerciale secondo te?
C'è modo e modo di fare le cose.
Non puoi esimerti dal usare la carta, ma puoi usare quella riciclata ed evitare gli sprechi, per esempio.
Puoi cercare di essere attento a ciò che compri, così come fanno coloro che cercano prodotti che non siano testati su animali, si può cercare di indirizzarsi verso chi non specula sfruttando il terzo mondo.
Se poi la globalizzazione fa sì che l'unica offerta del mercato sia quella delle multinazionali... converrai con me che la mia libertà di scelta è fra accettare o morire. In questo senso è più grande di noi.
La bancarella del mercato secondo te è una garanzia? sbagli, perchè non puoi avere nessuna idea della provenienza di quella merce (scadente) e sicuramente di importazione.
Come ho detto prima, si fa quel che si può, l'assoluto non esiste.
E gli assolutismi non dovrebbero esistere.
Non posso essere più d'accordo.
Ma se le idee sono portate avanti fino in fondo e senza obra d'opportunismo e d'ipocrisia, cosa alquanto rara oggi, tanto di cappello, qualsiasi sia l'idea in questione.
Il vero problema è che la gente cerca in ogni modo di scaricare le responsabilità dei propri problemi e del proprio ambiente sugli altri senza fare nulla per cambiare le cose.
E' un problema vecchio quanto l'umanità.. piove, governo ladro :rolleyes:
Se si è tanto preoccupati per la sorte dei bambini sfruttati o che muoiono di fame, esistono le adozioni a distanza :rolleyes:
questi totalitarismi per me sono semplicemente agghiaccianti.
O bianco o nero? Non è così.
Unirsi in cooperativa per mettere a disposizione di un pubblico i prodotti rientra nel concetto di centro commerciale secondo te?
C'è modo e modo di fare le cose.
Non puoi esimerti dal usare la carta, ma puoi usare quella riciclata ed evitare gli sprechi, per esempio.
Puoi cercare di essere attento a ciò che compri, così come fanno coloro che cercano prodotti che non siano testati su animali, si può cercare di indirizzarsi verso chi non specula sfruttando il terzo mondo.
Se poi la globalizzazione fa sì che l'unica offerta del mercato sia quella delle multinazionali... converrai con me che la mia libertà di scelta è fra accettare o morire. In questo senso è più grande di noi.
La bancarella del mercato secondo te è una garanzia? sbagli, perchè non puoi avere nessuna idea della provenienza di quella merce (scadente) e sicuramente di importazione.
Come ho detto prima, si fa quel che si può, l'assoluto non esiste.
E gli assolutismi non dovrebbero esistere.
Senza offesa.
Non hai capito una ceppa.
Ho detto che vanno a comprare sulle bancarelle?
Sono la prima che ha detto che le bancarelle non sono assolutamente affidabili.
Solo ti ho dimostrato che ci sono persone che sono compeltamente svincolate dalle multinazionali.
Che è possibile svincolarsi dal sistema.
Sicura che a te, questo sistema, non faccia estremamente comodo? Che non ti faccia così schifo? Che sei solo vittima della moda di sputare nel piatto nel quale si mangia?
-kurgan-
16-02-2006, 09:00
domanda di attualità: i no global cosa ne pensano della tav? quelli che protestano sono veri no global o si tratta come in certi casi di un appellativo messo così a caso?
si tratta di un appellativo messo a caso perchè la tav non c'entra nulla con le tematiche no global.
-kurgan-
16-02-2006, 09:09
Solo ti ho dimostrato che ci sono persone che sono compeltamente svincolate dalle multinazionali.
Che è possibile svincolarsi dal sistema.
a me non pare affatto che tu lo abbia "dimostrato".
nella pratica la cosa non è mai possibile al 100 per cento, se te lo si dice è perchè è così, non certo per mancanza di volontà. D'altra parte che motivo avrei io o gemma per scriverti balle qui in questo momento?
Ma poi, invece di valutare la coerenza altrui o parlare dei "violenti" perchè non entri nel merito anche tu della discussione e non spieghi perchè ritieni giusto sfruttare risorse e uomini dei paesi più poveri per avere prodotti qui a prezzo più basso?
Internet è globalizzante? In un certo senso è così...
più o meno.
La comunicazione fra i popoli, la disponibilità del sapere sono certamente fattori positivi.
Eppure non tutti ne possono usifruire: la Cina ha pagato Google per oscurare le informazioni sul Tibet, non credo che in Africa ci siano tanti pc come da noi, credo che a chi non ha acqua da bere non gliene freghi assolutamente nulla di wikipedia. Non è paradossale?
Ma voi sembrate proprio non VOLER capire, siete intabarrati nei vostri berretti calati fino agli occhi, non volete capire che c'è una differenza fra l'apertura agli altri e la globalizzazione come processo economico/commerciale/politico che i governi degli stati panzoni del mondo portano avanti.
In otto a decidere per tutti, è globalizzazione questa?
O forse è una forma di oligarchia malcelata?
Chi ha investito questi signori del potere di decidere le sorti di tutti gli altri popoli? Chi li ha eletti?
La risposta è: il denaro li ha eletti.
Altrimenti non si spiega perchè:
Germania (82.431.390 ca.)
Canada (32.805.041 ca.)
Francia (60.656.178 ca.)
Italia (58.103.033 ca.)
Giappone (127.417.240 c.a.)
Federazione Russa (143.420.310 ca.)
Inghilterra (49.855.700 ca.)
Stati Uniti (295.734.130 ca.)
Il totale della popolazione di queste nazioni (850.423.022) non è nemmeno pari alla popolazione della sola India, o della sola Cina, nemmeno quella dell'Africa (ca. 887.000.000 di abitanti).
Questa è la globalizzazione a cui mi oppongo.
Mi vengono in mente gli esperimenti nucleari di Mururoa, ex paradiso coloniale della Francia... la distruzione degli altri per la propria proliferazione.
Non è un tipico meccanismo parassitario?
-kurgan-
16-02-2006, 09:11
oltretutto trovo che il + grande esempio di globalizzazione sia INTERNET...
(non stiamo solo parlando di globalizzazione di merci..ma anche di idee pensieri cultura ecc ecc.)
e trovo che molta gente che si ritiene no global ne faccia ampio uso.
ma che caspita c'entra internet, le idee, la cultura e i pensieri con i no global... santo cielo, è un discorso SOLAMENTE ECONOMICO e sull'etica che lo regge in piedi! ma qui si discute per slogan o ci si informa almeno su cosa si sta parlando?
ma che caspita c'entra internet, le idee, la cultura e i pensieri con i no global... santo cielo, è un discorso SOLAMENTE ECONOMICO e sull'etica che lo regge in piedi! ma qui si discute per slogan o ci si informa almeno su cosa si sta parlando?
ragionando per compartimenti non si fa molta strada...
-kurgan-
16-02-2006, 09:13
ragionando per compartimenti non si fa molta strada...
spiegati meglio se puoi.
spiegati meglio se puoi.
sei abbastanza intelligente per capire da solo :fagiano:
a me non pare affatto che tu lo abbia "dimostrato".
nella pratica la cosa non è mai possibile al 100 per cento, se te lo si dice è perchè è così, non certo per mancanza di volontà. D'altra parte che motivo avrei io o gemma per scriverti balle qui in questo momento?
Ma poi, invece di valutare la coerenza altrui o parlare dei "violenti" perchè non entri nel merito anche tu della discussione e non spieghi perchè ritieni giusto sfruttare risorse e uomini dei paesi più poveri per avere prodotti qui a prezzo più basso?
per convincermi che siamo noi i mostri cattivi?
La mia parola su persone che ce la fanno vale quanto la tua che mi dice che non è possibile.
A blogna ci sono centinaia di negozietti che sono stacati da un mercato globalizzato.
Addirittura, anche solo parlando di sapone, c'è un negozio, centralissimo, che fabbrica sapone e profumi e li vende.
Un sistema come quello odierno non va a genio nemmenoa me.
MA mi va ancora meno a genio che ci sia un relativismo devastante, come mi propone un no-global, al solito.
Tutto non può essere di tutti, al mondo ci vuole il dirigente e l'operaio.
Ci vuole quello che indossa le scarpe da 500€ l'una e chi le fabbrica, quelle scarpe.
Bisogna trovare il modo per tutelare e per nons cadere nello sfruttamento, è vero.
Ma che un paesino dell'Africa centrale, che non avrà mai la possibilità per motivi geo-culturali di contribuire allos viluppo mondiale al pari dell'Italia, della Germania, delgi USA o della Francia nond eve e non può valere tanto quanto gli stati citati.
Deve essere tutelato da qualsivoglia forma di sfruttamento.
Ma non può essere considerato avente lo stesso peso di altri stati.
Non è cattiveria.
MA se io produco da amngiare per 100, e loro solo per 10. Non possono essere considerati tanto quanto me che produco per 100.
COn annessi e connessi nelle conseguenze.
ragionando per compartimenti non si fa molta strada...
nemmeno andando per assolutismi, se è per questo :rolleyes:
-kurgan-
16-02-2006, 09:18
sei abbastanza intelligente per capire da solo :fagiano:
non mi pare il problema sia questo, hai scritto una frase senza senso solo per sminchiare il topic... come tra l'altro stai tentando di fare da quando è stato aperto.
poi, a mia richiesta di spiegarti meglio qui e là hai evitato accuratamente di rispondere... che dire, almeno io cerco di argomentare le mie idee.. tu no. Mi pare di discutere con un dodicenne di figurine e soldatini, cerca di mostrare qualcosa di più.
nemmeno andando per assolutismi, se è per questo :rolleyes:
per relativismo siamo giunti dove siamo ora.
Sicura che faccia meglio che per assolutismo?
nomeutente
16-02-2006, 09:20
Ci vuole quello che indossa le scarpe da 500€ l'una e chi le fabbrica, quelle scarpe.
Immagino tu sia fra quelle che le indossano, altrimenti la penseresti diversamente. :fagiano:
per convincermi che siamo noi i mostri cattivi?
La mia parola su persone che ce la fanno vale quanto la tua che mi dice che non è possibile.
A blogna ci sono centinaia di negozietti che sono stacati da un mercato globalizzato.
Addirittura, anche solo parlando di sapone, c'è un negozio, centralissimo, che fabbrica sapone e profumi e li vende.
Un sistema come quello odierno non va a genio nemmenoa me.
MA mi va ancora meno a genio che ci sia un relativismo devastante, come mi propone un no-global, al solito.
Tutto non può essere di tutti, al mondo ci vuole il dirigente e l'operaio.
Ci vuole quello che indossa le scarpe da 500€ l'una e chi le fabbrica, quelle scarpe.
Bisogna trovare il modo per tutelare e per nons cadere nello sfruttamento, è vero.
Ma che un paesino dell'Africa centrale, che non avrà mai la possibilità per motivi geo-culturali di contribuire allos viluppo mondiale al pari dell'Italia, della Germania, delgi USA o della Francia nond eve e non può valere tanto quanto gli stati citati.
Deve essere tutelato da qualsivoglia forma di sfruttamento.
Ma non può essere considerato avente lo stesso peso di altri stati.
Non è cattiveria.
MA se io produco da amngiare per 100, e loro solo per 10. Non possono essere considerati tanto quanto me che produco per 100.
COn annessi e connessi nelle conseguenze.
interessante la tua teoria...
vorrà dire che prima del 9 aprile dovremmo tutti produrre una dichiarazione dei redditi, forse tu non avresti diritto al voto perchè guadagni/produci troppo poco per poter decidere delle tue sorti.
OMG :doh:
Immagino tu sia fra quelle che le indossano, altrimenti la penseresti diversamente. :fagiano:
reputi male tesoro.
Figlia di un operaio e di un'impiegata di terzo livello.
interessante la tua teoria...
vorrà dire che prima del 9 aprile dovremmo tutti produrre una dichiarazione dei redditi, forse tu non avresti diritto al voto perchè guadagni/produci troppo poco per poter decidere delle tue sorti.
OMG :doh:
guarda.
Non è cosa nuova per me pensare che il diritto di voto deve essere guadagnato solo se produci e paghi le tasse.
Tutto connesso con l'età di una persona.
Se a 18 anni studi e sei ancora sotto l'ala dei tuoi genitori, sono loro a produrre anche per te.
Se a 35 anni vai ancora all'università, non produci,e ti fai mantenere. Nememno la sanità dovrebbe esserti garantita.
giannola
16-02-2006, 09:25
è molto bello vedere come la mia semplice domanda venga tenuta in considerazione ?
Poi non si lamentino i noglobal se la gente come me li considera dei confusi ammassatori di teorie
Internet è globalizzante? In un certo senso è così...
più o meno.
La comunicazione fra i popoli, la disponibilità del sapere sono certamente fattori positivi.
Eppure non tutti ne possono usifruire: la Cina ha pagato Google per oscurare le informazioni sul Tibet, non credo che in Africa ci siano tanti pc come da noi, credo che a chi non ha acqua da bere non gliene freghi assolutamente nulla di wikipedia. Non è paradossale?
Ma voi sembrate proprio non VOLER capire, siete intabarrati nei vostri berretti calati fino agli occhi, non volete capire che c'è una differenza fra l'apertura agli altri e la globalizzazione come processo economico/commerciale/politico che i governi degli stati panzoni del mondo portano avanti.
In otto a decidere per tutti, è globalizzazione questa?
O forse è una forma di oligarchia malcelata?
Chi ha investito questi signori del potere di decidere le sorti di tutti gli altri popoli? Chi li ha eletti?
La risposta è: il denaro li ha eletti.
Altrimenti non si spiega perchè:
Germania (82.431.390 ca.)
Canada (32.805.041 ca.)
Francia (60.656.178 ca.)
Italia (58.103.033 ca.)
Giappone (127.417.240 c.a.)
Federazione Russa (143.420.310 ca.)
Inghilterra (49.855.700 ca.)
Stati Uniti (295.734.130 ca.)
Il totale della popolazione di queste nazioni (850.423.022) non è nemmeno pari alla popolazione della sola India, o della sola Cina, nemmeno quella dell'Africa (ca. 887.000.000 di abitanti).
Questa è la globalizzazione a cui mi oppongo.
Mi vengono in mente gli esperimenti nucleari di Mururoa, ex paradiso coloniale della Francia... la distruzione degli altri per la propria proliferazione.
Non è un tipico meccanismo parassitario?
Sinceramente non ho capito cosa vuoi dimostrare, sono il primo a riconoscere che 1/4 del mondo produce e consuma più risorse dei restanti 3/4 e che lo sfruttamento non può continuare e non è moralmente accettabile
DUNQUE QUALI SONO LE SOLUZIONI?
Secondo me ci deve essere come ho già spiegato prima una più ampia collaborazione fra gli stati che IMPONGANO regole comuni simili sia per quanto riguarda i diritti civili che i diritti del lavoro che le regole sull'inquinamento ecc.
Senza di queste, non si va da nessuna parte perchè se NIKE non fabbricasse le proprie scarpe in thailandia o dove diavolo volete, il thailandese che le fabbrica, morirebbe di fame, se lavora 12 ore al giorno per 7 giorni alla settimana, la colpa è del SUO GOVERNO che non ha dato le giuste regole, perchè NIKE nelle proprie fabbriche in USA o EUROPA non si sogna nemmeno di trasgredire alle regole.
Una vecchia volpe un giorno se ne stava
alla meriggia sotto un'alberata
ma guardando l'uva come un'incantata,
ma a prenderla non già, non arrivava.
Un corvo, che da un olmo la mirava,
scherzando disse: "Fanne una mangiata".
La volpe sussurrò tutta sdegnata:
"Non mi piace, corvazzo", e via tirava.
Tal'è su questo mondo; quanta gente
delle virtù degli altri dice male,
perché di quelle non possiede niente.
Tu parla d'una cosa originale,
se qualcuno non la può aver sicuramente
si spolmona a dir che non vale niente.
nomeutente
16-02-2006, 09:28
reputi male tesoro.
Figlia di un operaio e di un'impiegata di terzo livello.
Allora cambia tutto, naturalmente.
Se sei convinta che sia giusto così, buon per te.
DUNQUE QUALI SONO LE SOLUZIONI?
sfasciare tutto e fare la spesa proletaria :O
guarda.
Non è cosa nuova per me pensare che il diritto di voto deve essere guadagnato solo se produci e paghi le tasse.
Tutto connesso con l'età di una persona.
Se a 18 anni studi e sei ancora sotto l'ala dei tuoi genitori, sono loro a produrre anche per te.
Se a 35 anni vai ancora all'università, non produci,e ti fai mantenere. Nememno la sanità dovrebbe esserti garantita.
ma dico stai scherzando? :muro:
ma siamo al paradosso...
Uno che ha voti in base a quanto guadagna/produce :nono:
nomeutente
16-02-2006, 09:30
Non ho capito che cosa vorrebbe comunicare Dupa.
Ma non è una novità :rotfl:
Non ho capito che cosa vorrebbe comunicare Dupa.
Ma non è una novità :rotfl:
io non ho capito cosa proponi e cosa fai concretamente tu invece :)
~ZeRO sTrEsS~
16-02-2006, 09:32
Siamo nel mondo reale, ndr.
In ogni caso è comodo dire che il sistema è più forte.
C'è gente, e non poca, che da no-global riesce a seguire le sue idee no-global in maniera totale.
Non è mai entrata in un centro commerciale, non indossa nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento minorile e non.
Non usa nulla che possa essere ricondotto alle multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Non mangia nulla che possa essere ricondotto a multinazionali e/o allo sfruttamento di minori e non.
Questo sistema ti fa comodo, non ti schiaccia, senza di questo non sapresti fare più di 100m.
IL sistema odierno non schiaccia nessuno, tutti ne usufruiscono e ne traggono gli svantaggi e i vantaggi del caso (notare che ho messo, non a caso, per primi gli svantaggi).
allora la cosa bella sai qual'e'? che dite vuoi essere no global? ok mettiti un sacco a mo di vestito e vai nelle montagne, la si che stai bene con le tue idee...
La questione no -global, non significa non vogliamo la globalizzazione, la questione e' che se ci deve essere, non avvenga come sta avvenendo cioe' noi che sfruttiamo gli altri. Chissa perche' le multinazionali stanno spostando tutte le aziende in asia o paese in via di sviluppo... e guarda caso... i prezzi invece di scendere aumentano sempre... magari li dessero a chi di dovere merita.
Quello che la maggior parte della gente e' che non dobbiamo aiutare le persone a sopravvivere, ma glielo dobbiamo insegnare, noi rinunciare a un bel po di cose molto inutili o perlomeno ridurre tipo 6 televisioni in casa... non e' che se ti senti solidale con ste persone devi andare a fare l'eremita o non comprare determinate cose... Non e' il cosa, ma il come lo usi! non so se e' chiara questa differenza sostanziale!
Altro punto, e' la questione che non puoi comportarti es da comunista o anarchico in un sistema capitalista, e viceversa... non posso vivere da perfetto comunista, perche' semplicemente gli altri invece di collaborare, vivendo in un paese capitalista tendono a fregarti, quindi inutile dire e perche' non fai cosi e perche' non fai coli... io semplicemente vivo da capitalista, ma quando nel sistema ci sta una falla e mi permette di scegliere di agire in modo diverso, mi comporto sempre da anarchico... Io non sono attaccato al denaro, mi basta il minimo indispensabile per sopravvivere tutto il resto va ad aiutare gente che nemmeno conosco, ho ospitato barboni a casa mia, gli ho dato la possibilita' di rifarsi una vita, ma pur utilizzo il pc, pur ogni tanto mi bevo una lattina di coca, ma cio' non toglie che io mi senta anarchico, utilizzo il pc per fare del bene, bevo la cocacola perche' mi piace e mi voglio togliere lo sfizio, ovvio berrei molta piu' cocacola se le cose fossero diverse, ma semplicemente mi faccio passare quello sfizio quelle 20 volte all'anno... Non riesco a capire perche' la gente deve fare sempre na divisione netta, sei no global = vai a vivere da eremita.
Bhe allora io dico sei capitalista indi egoista nell'accumulazione di beni?=perche' non lo metti nel culo anche alla tua famiglia invece di inculare solo gli altri al di fuori del nucleo familiare?
non so se le persone ci pensano ogni tanto su quello che dicono o sono frasi gia'belle e pronte!
Non ho capito che cosa vorrebbe comunicare Dupa.
Ma non è una novità :rotfl:
Una vecchia volpe un giorno se ne stava
alla meriggia sotto un'alberata
ma guardando l'uva come un'incantata,
ma a prenderla non già, non arrivava.
Un corvo, che da un olmo la mirava,
scherzando disse: "Fanne una mangiata".
La volpe sussurrò tutta sdegnata:
"Non mi piace, corvazzo", e via tirava.
Tal'è su questo mondo; quanta gente
delle virtù degli altri dice male,
perché di quelle non possiede niente.
Tu parla d'una cosa originale,
se qualcuno non la può aver sicuramente
si spolmona a dir che non vale niente.
ma dico stai scherzando? :muro:
ma siamo al paradosso...
Uno che ha voti in base a quanto guadagna/produce :nono:
Chi non apporta vantaggi alla comunità, lavorando e pagando le tasse, ha diritto di influenzare al vita di chi produce e paga le tasse?
beh dalla tua descrizione si evince che ti ritieni no global perchè fai la fila agli sportelli pubblici....immagino nn sia quello che volevi far trasparire...per cui se lo spieghi meglio credo ci aiuti a capire ;)
Non ho affermato che "per tutto quello che ho detto, mi ritengo un No-Global".
Ho affermato che sono tutto quello che ho detto *E* sono quello "che viene indicato" come No-Global.
Ed è tutto quello che mi sento di dire in questo momento perchè, secondo l'immagine mediatica costruita (a partire dall'etichetta, che è "esogena" al movimento) su di me, niente di quello che io posso proporre od argomentare ha validità pratica o logica.
Quindi mi risparmio la fatica, peraltro già affrontata più volte in passato.
A tempo debito preparerò un thread di considerazioni "postume", ma sto aspettando che alcuni eventi si concludano.
non so se le persone ci pensano ogni tanto su quello che dicono o sono frasi gia'belle e pronte!
ahh si capisco :fagiano:
A tempo debito preparerò un thread di considerazioni "postume", ma sto aspettando che alcuni eventi si concludano.
mi raccomando preparalo prima e lascia detto altrimenti lé dura :p
allora la cosa bella sai qual'e'? che dite vuoi essere no global? ok mettiti un sacco a mo di vestito e vai nelle montagne, la si che stai bene con le tue idee...
La questione no -global, non significa non vogliamo la globalizzazione, la questione e' che se ci deve essere, non avvenga come sta avvenendo cioe' noi che sfruttiamo gli altri. Chissa perche' le multinazionali stanno spostando tutte le aziende in asia o paese in via di sviluppo... e guarda caso... i prezzi invece di scendere aumentano sempre... magari li dessero a chi di dovere merita.
Quello che la maggior parte della gente e' che non dobbiamo aiutare le persone a sopravvivere, ma glielo dobbiamo insegnare, noi rinunciare a un bel po di cose molto inutili o perlomeno ridurre tipo 6 televisioni in casa... non e' che se ti senti solidale con ste persone devi andare a fare l'eremita o non comprare determinate cose... Non e' il cosa, ma il come lo usi! non so se e' chiara questa differenza sostanziale!
Altro punto, e' la questione che non puoi comportarti es da comunista o anarchico in un sistema capitalista, e viceversa... non posso vivere da perfetto comunista, perche' semplicemente gli altri invece di collaborare, vivendo in un paese capitalista tendono a fregarti, quindi inutile dire e perche' non fai cosi e perche' non fai coli... io semplicemente vivo da capitalista, ma quando nel sistema ci sta una falla e mi permette di scegliere di agire in modo diverso, mi comporto sempre da anarchico... Io non sono attaccato al denaro, mi basta il minimo indispensabile per sopravvivere tutto il resto va ad aiutare gente che nemmeno conosco, ho ospitato barboni a casa mia, gli ho dato la possibilita' di rifarsi una vita, ma pur utilizzo il pc, pur ogni tanto mi bevo una lattina di coca, ma cio' non toglie che io mi senta anarchico, utilizzo il pc per fare del bene, bevo la cocacola perche' mi piace e mi voglio togliere lo sfizio, ovvio berrei molta piu' cocacola se le cose fossero diverse, ma semplicemente mi faccio passare quello sfizio quelle 20 volte all'anno... Non riesco a capire perche' la gente deve fare sempre na divisione netta, sei no global = vai a vivere da eremita.
Bhe allora io dico sei capitalista indi egoista nell'accumulazione di beni?=perche' non lo metti nel culo anche alla tua famiglia invece di inculare solo gli altri al di fuori del nucleo familiare?
non so se le persone ci pensano ogni tanto su quello che dicono o sono frasi gia'belle e pronte!
non vivono da eremiti ;)
Sono perosne ben inserite nella comunità.
Molto ben inserite.
Inoltre chi ti dice che in "infame" capitalista non possa aiutare le eprsone più bisognose?
LA sottoscritta ha adottato un bambino a distanza appena compiuti i 18 anni.
Di più, ora, non posso permettermi di fare.
Però non mi ritengo no-global.
mi raccomando preparalo prima e lascia detto altrimenti lé dura :p
Ehm... forse "postume" è un termine che lascia adito a dubbi... sostituitelo con "a posteriori", grazie.
Ora scusate ma dovrei :tie: :tie: un pelino. :muro: :cry: :D
Perchè le forze dell'ordine hanno "sparato" nel mucchio invece che andare a prendere i responsabili?
Pressapochismo, mancanza di intento di volerlo fare. Non gli importava, tutta la manifestazione per loro era sbagliata, pensare in maniera diversa dal concetto di multinazionale è, per la società, sbagliato.
E i no-global diventano bollati come i sovversivi del momento.
E chiunque non riesca a fare un distinguo, chiunque si lasci andare ad affermazioni generiche ed inutili come "dovete isolarli" fa quello stesso sporco gioco.
Così è troppo comodo, se i no-global vogliono veramente cambiare le cose devono partire dall'immagine di serietà del proprio movimento e questo può essere fatto solo isolando coloro che, in modoi facinoroso, si inseriscono con il solo scopo di provocare danni. Ho sentito mille volte frasi del tipo "a genova eravamo in diecimila e c'erano solo duecento facinorosi". Credo che mille persone siano perfettamente in grado, e debbano, di togliere di mano un bastone ad una persona che stà sfaciando un automobile, magari di un povero cristo che ci ha messo anni di rate per pagarsela, o anche una vetrina di un mcdonald. Io credo che l'indifferenza davanti ad un reato corrisponda a complicità in quel reato. Le forze di polizia in situazioni di manifestazione sono in pesante inferiorità numerica, è ovvio che non siano in grado di fare distinguo tra quello che tira il sasso e il suo vicino. A questo punto credo stia ai manifestanti, se non sono in grado di bloccare costoro, almeno farsi da parte, e con questo intendo separarsi fisicamente, da coloro che compiono atti vandalici, in modo da permettere alle forze dell'ordine di bloccarli.
Concludo dicendo che ci sono certamente anche esaltati tra i componenti delle forze dell'ordine, ma non credo che la maggiornaza di esse "goda" nel randellare la povera gente.
-kurgan-
16-02-2006, 09:38
per convincermi che siamo noi i mostri cattivi?
puoi crederci o meno, ma non mi interessa.. non ho nulla contro di te o altri qui dentro, non so chi siete e non vi conosco se non per quanto leggo ogni tanto qui sopra. Non mi piace neanche questo giochino delle parti per cui ogni discussione deve ridursi ad uno scontro tra ultras, pare di stare allo stadio.
La mia parola su persone che ce la fanno vale quanto la tua che mi dice che non è possibile.
A blogna ci sono centinaia di negozietti che sono stacati da un mercato globalizzato.
Addirittura, anche solo parlando di sapone, c'è un negozio, centralissimo, che fabbrica sapone e profumi e li vende.
La mia considerazione era dettata dalla curiosità.. al 100 per 100 per me essere coerenti nei fatti è impossibile, a meno di ritirarsi in una cascina in campagna e autoprodursi ogni cosa. Ma che senso avrebbe? il problema su cui si discute è l'abuso continuo che si fa delle risorse altrui per reggere il nostro benessere.. è un problema appunto "globale", non "locale". Ci sono aziende che pur lavorando con il terzo mondo non lo sfruttano, anche se spesso (quasi sempre) sono piccole realtà poco famose.. acquistare da queste a mio modo di vedere non pone nessun problema etico. Cosa diversa è per chi ha abbastanza pelo sullo stomaco per aprire fabbriche nel terzo mondo per risparmiare sulla sicurezza degli operai. Il problema di fondo è l'INFORMAZIONE.. noi non possiamo essere certi di come è stato costruito un prodotto, se non in pochissimi casi.. per questo ritengo la coerenza nell'acquisto molto complicata. La soluzione non sta nel singolo, ma nel gruppo: un movimento può far approvare leggi, far fare controlli.. può fare "politica".
Un sistema come quello odierno non va a genio nemmenoa me.
MA mi va ancora meno a genio che ci sia un relativismo devastante, come mi propone un no-global, al solito.
Tutto non può essere di tutti, al mondo ci vuole il dirigente e l'operaio.
Ci vuole quello che indossa le scarpe da 500€ l'una e chi le fabbrica, quelle scarpe.
Bisogna trovare il modo per tutelare e per nons cadere nello sfruttamento, è vero.
Ma che un paesino dell'Africa centrale, che non avrà mai la possibilità per motivi geo-culturali di contribuire allos viluppo mondiale al pari dell'Italia, della Germania, delgi USA o della Francia nond eve e non può valere tanto quanto gli stati citati.
Deve essere tutelato da qualsivoglia forma di sfruttamento.
Ma non può essere considerato avente lo stesso peso di altri stati.
Non è cattiveria.
MA se io produco da amngiare per 100, e loro solo per 10. Non possono essere considerati tanto quanto me che produco per 100.
COn annessi e connessi nelle conseguenze.
un discorso del genere lo accetto, se non altro hai argomentato a differenza di altri ;)
concordiamo sull'etica nel commercio quindi, il punto è come applicarla. Altri invece ritengono che il sistema attuale vada benissimo, il benessere nostro si basa sullo sfruttamento altrui.
Ehm... forse "postume" è un termine che lascia adito a dubbi... sostituitelo con "a posteriori", grazie.
Ora scusate ma dovrei :tie: :tie: un pelino. :muro: :cry: :D
:D :sofico:
un discorso del genere lo accetto, se non altro hai argomentato a differenza di altri ;)
non dovrebbe servire l'argomentare per capire che le evoluzioni vanno lette in chiave...globale ed in funzione di altri avvenimenti.
nomeutente
16-02-2006, 09:44
io non ho capito cosa proponi e cosa fai concretamente tu invece :)
Strano... lo sanno anche i sassi che sono comunista.
...............
La mia considerazione era dettata dalla curiosità.. al 100 per 100 per me essere coerenti nei fatti è impossibile, a meno di ritirarsi in una cascina in campagna e autoprodursi ogni cosa. Ma che senso avrebbe? il problema su cui si discute è l'abuso continuo che si fa delle risorse altrui per reggere il nostro benessere.. è un problema appunto "globale", non "locale".
Perfettamente d'accordo Ci sono aziende che pur lavorando con il terzo mondo non lo sfruttano, anche se spesso (quasi sempre) sono piccole realtà poco famose.. acquistare da queste a mio modo di vedere non pone nessun problema etico. Cosa diversa è per chi ha abbastanza pelo sullo stomaco per aprire fabbriche nel terzo mondo per risparmiare sulla sicurezza degli operai.
Qua la cosa si complica, ci sono come hai detto tu occidentali che costruiscono fabbriche nel 3° mondo, ma queste sono una minoranza relativa, sono molte di più quelle che si appoggiano a ditte locali già esistenti che producono conto terzi e queste ripeto sono ditte locali quindi la globalizzazione non c'entra nulla.Il problema di fondo è l'INFORMAZIONE.. noi non possiamo essere certi di come è stato costruito un prodotto, se non in pochissimi casi.. per questo ritengo la coerenza nell'acquisto molto complicata. La soluzione non sta nel singolo, ma nel gruppo: un movimento può far approvare leggi, far fare controlli.. può fare "politica".Vero
Altri invece ritengono che il sistema attuale vada benissimo, il benessere nostro si basa sullo sfruttamento altrui.
E questo non sono certo io, però ho anche i piedi piantati per terra e concludo come sopra che se non agiscono i governi locali non si arriva a capo di niente.
Strano... lo sanno anche i sassi che sono comunista.
é proprio da li che mi sorge la domanda...
io non ho capito cosa proponi e cosa fai concretamente tu invece :)
propone un mondo comunista dove tutti sono uniformati verso il basso, dove chi nasce povero, resta povero senza chance di diventare nessuno
Lucio Virzì
16-02-2006, 09:47
Non entrerò, mi perdonerete, nel merito della discussione per come si è svolta, ma mi atterrò al tema del thread.
Questo perchè sono stato cortesemente invitato ad esprimermi e mi sembrava brutto rifiutare, nonostante in questi tempi sia difficile, per me, affrontare una discussione politica (realmente "politica", non quegli sketch comici provincialisti che vediamo in televisione) a cuore sereno. Preciso sempre che non è "colpa del forum"... è semplicemente il mondo che non permette di affrontare le cose in maniera logica.
Sul forum molti mi conoscono ormai da anni e nel tempo sono arrivati a sapere cose di me che traspaiono da dietro al nickname, le elenco brevemente.
Ho passato i trent'anni, lavoro come tecnico informatico, sono volontario da 12 di un'associazione ( www.manitese.it ) con 40 anni di esperienza nella cooperazione e riconoscimenti istituzionali che arrivano fino all'ONU, incensurato, faccio la coda agli uffici pubblici con molta pazienza, non importa quanto tempo ci voglia, e non ho MAI mancato di salutare un pubblico impiegato/ufficiale che abbia svolto nei miei confronti le sue mansioni con correttezza e MAI ho parlato poi male di questi... IVI COMPRESI i vigili che mi hanno elevato contravvenzioni.
Ho un nipote di due anni e mezzo e mi piacerebbe andarmene pensando che il mondo è bello ed un po' mi dispiace lasciarlo.
Sono un No-Global, scusate se rovino la bella immagine costruita dai media.
Fa piacere leggerti come utente della sezione, ma perdi il tuo tempo. :(
LuVi
Chi non apporta vantaggi alla comunità, lavorando e pagando le tasse, ha diritto di influenzare al vita di chi produce e paga le tasse?
allora secondo il tuo ragionamento non dovrebbe poter votare anche chi vive all'estero... ma potrebbero votare gli immigrati che lavorano in italia? vallo a dire al tuo collega di partito tremaglia...
nomeutente
16-02-2006, 09:50
é proprio da li che mi sorge la domanda...
C'è un 3d di miliardi di pagine da qualche parte in cui espongo il mio modo di pensare per cui non mi pare il caso di riproporlo.
Lucio Virzì
16-02-2006, 09:51
Ho letto gli interventi che posso leggere, e qualcuno di quelli che non posso, quotato.
Devo dire che mi avete convinto, fanculo tutto, abbraccio il sistema, sono capitalista, voto a destra, meglio semplificarsi la vita, non riflettere e farsi i cazzi propri :)
Mi avete convinto! :)
LuVi
nomeutente
16-02-2006, 09:53
propone un mondo comunista
sì
dove tutti sono uniformati verso il basso,
No
dove chi nasce povero,
"povero" non ha senso
resta povero
ancora meno senso
senza chance di diventare nessuno
Questo più o meno non capita già adesso?
Ah già... il cavaliere si è fatto da sé e tutti possiamo fare come lui! :rotfl:
Ho letto gli interventi che posso leggere, e qualcuno di quelli che non posso, quotato.
Devo dire che mi avete convinto, fanculo tutto, abbraccio il sistema, sono capitalista, voto a destra, meglio semplificarsi la vita, non riflettere e farsi i cazzi propri :)
Mi avete convinto! :)
LuVi
e se produci abbastanza puoi anche votare
Chi non apporta vantaggi alla comunità, lavorando e pagando le tasse, ha diritto di influenzare al vita di chi produce e paga le tasse?
non ti rendi nemmeno conto della gravità di ciò che affermi, temo.
Siamo in democrazia, significa che gli elettori devono sentirsi rappresentati nel governo.
Se uno, per i più svariati motivi è senza lavoro non può perdere un diritto sancito dalla costituzione solo per motivi contingenti.
Comunque tutto ciò è OT.
gighen78
16-02-2006, 09:57
Questo thread è veramente inutile.Ma cosa vuoi no-globalizzare!!!!
Ma ti rendi conto che questa categoria di persone è composta per la maggior parte da ragazzi che non conoscono nemmeno la politica e protestano contro multinazionali, contro enti e contro governi senza che questi nemmeno li considerino?Il bello è che poi facendo violenza credono di lasciare un segno!!!ma dai per favore!!Il mese scorso i no global sono venuti dalle mie parti e hanno bloccato l'autostrada!!Ma perchè?che cavolo c'entrano i normali comuni mortali?Solo per fare vedere che possono essere fastidiosi se lo vogliono!!!Volevo scendere dalla macchina e farli pestare tutti!!!Ma state a casa invece di rompere le scatole!!E poi dopo questo corteo tutti e dico tutti i segnali stradali erano sporchi e intinti di colore, come fanno i bambini per fare una monellata!!Quando sento parlare di no global non penso solo a persone violente, ma a persone fastidiose!!Ma veramente fastidiose!!e quando leggo che alcuni no global hanno spaccato un mcdonald's o hanno bloccato l'ingresso in uno di questi mi viene un nervoso incredibile!!Ma perchè disturbare chi va tranquillamente a mangiare?Ce la avete con le multinazionali?allora fate cortei pacifici senza scritte stupide sui muri e sulla segnaletica stradale.
Lucio Virzì
16-02-2006, 09:58
e se produci abbastanza puoi anche votare
Me ne frego del voto, tanto fanno tutti schifo uguale! :O
come vado?
Ho letto gli interventi che posso leggere, e qualcuno di quelli che non posso, quotato.
Devo dire che mi avete convinto, fanculo tutto, abbraccio il sistema, sono capitalista, voto a destra, meglio semplificarsi la vita, non riflettere e farsi i cazzi propri :)
Mi avete convinto! :)
LuVi
un commento più inutile del solito!
grazie :)
non ti rendi nemmeno conto della gravità di ciò che affermi, temo.
Siamo in democrazia, significa che gli elettori devono sentirsi rappresentati nel governo.
Se uno, per i più svariati motivi è senza lavoro non può perdere un diritto sancito dalla costituzione solo per motivi contingenti.
Comunque tutto ciò è OT.
e direi anche che per votare bisogna passare un test d'intelligenza e di cultura generale; che la candidatura va cmq controllata da un organo composto dalle persone + produttive, che verificherà se sei degno di votare; gia che ci siamo direi di vietare il voto anche alle donne in quanto in media producono di meno e cmq non contano niente in politica
nomeutente
16-02-2006, 10:00
un commento più inutile del solito!
grazie :)
Forse hai sbagliato: volevi metterlo nel post o nella firma? :mbe:
Questo thread è veramente inutile.Ma cosa vuoi no-globalizzare!!!!
Ma ti rendi conto che questa categoria di persone è composta per la maggior parte da ragazzi che non conoscono nemmeno la politica e protestano contro multinazionali, contro enti e contro governi senza che questi nemmeno li considerino?Il bello è che poi facendo violenza credono di lasciare un segno!!!ma dai per favore!!Il mese scorso i no global sono venuti dalle mie parti e hanno bloccato l'autostrada!!Ma perchè?che cavolo c'entrano i normali comuni mortali?Solo per fare vedere che possono essere fastidiosi se lo vogliono!!!Volevo scendere dalla macchina e farli pestare tutti!!!Ma state a casa invece di rompere le scatole!!E poi dopo questo corteo tutti e dico tutti i segnali stradali erano sporchi e intinti di colore, come fanno i bambini per fare una monellata!!Quando sento parlare di no global non penso solo a persone violente, ma a persone fastidiose!!Ma veramente fastidiose!!e quando leggo che alcuni no global hanno spaccato un mcdonald's o hanno bloccato l'ingresso in uno di questi mi viene un nervoso incredibile!!Ma perchè disturbare chi va tranquillamente a mangiare?Ce la avete con le multinazionali?allora fate cortei pacifici senza scritte stupide sui muri e sulla segnaletica stradale.
Non vorrei sembrare saccente...ma penso che siano post come questi alla base delle amare considerazioni fatte da Cerbert...
Ho letto gli interventi che posso leggere, e qualcuno di quelli che non posso, quotato.
Devo dire che mi avete convinto, fanculo tutto, abbraccio il sistema, sono capitalista, voto a destra, meglio semplificarsi la vita, non riflettere e farsi i cazzi propri
Mi avete convinto!
LuVie se produci abbastanza puoi anche votare
caro lucio :stordita:
è un discorso troppo facile arrendersi quando non si hanno i mezzi per controbattere....
-kurgan-
16-02-2006, 10:05
Non vorrei sembrare saccente...ma penso che siano post come questi alla base delle amare considerazioni fatte da Cerbert...
hai ragione.. io ci ho provato almeno, molti hanno detto la loro, ma che fatica madonna santa.
hai ragione.. io ci ho provato almeno, molti hanno detto la loro, ma che fatica madonna santa.
già :D
E comunque pur non approvando certi metodi che vengono portati avanti dalle multinazionali e dai governi dei paesi in via di sviluppo, non posso nemmeno fare a meno di notare che se oggi ho certi "privilegi" come il poter andare al mercato e trovare tutto quello di cui ho bisogno, o di avere il riscaldamento in casa in inverno o il condizionatore (che non ho) in estate, è anche per merito del nostro sistema economico.
E' vero che esistono le deviazioni e andrebbero corrette, ma non è nemmeno giusto sputare sempre e comunque nel piatto in cui si mangia (dopo aver mangiato).
nomeutente
16-02-2006, 10:14
è anche per merito del nostro sistema economico.
Un sistema non è niente se non c'è dentro qualcuno: il merito della ricchezza è di chi la produce, non di chi la amministra né del modo in cui viene amministrata.
LightIntoDarkness
16-02-2006, 10:16
<cut>Ma che un paesino dell'Africa centrale, che non avrà mai la possibilità per motivi geo-culturali di contribuire allo sviluppo mondiale al pari dell'Italia, della Germania, delgi USA o della Francia nond eve e non può valere tanto quanto gli stati citati.<cut>MA se io produco da mangiare per 100, e loro solo per 10. Non possono essere considerati tanto quanto me che produco per 100. Con annessi e connessi nelle conseguenze.
Ecco, per me questi concetti sono l'ipocrisia del nostro mondo "occidentale".
Alcune domande a tutti per mettere un attimo in discussione il dogma dell'attuale ordinamento mondiale:
1) Come si definisce quanto un paese contribuisce a livello globale ad innalzare lo "sviluppo mondiale"? Come lo si misura? Con il PIL? Se usassimo invece l'ISU, come cambierebbe lo scenario?
2) Come valutiamo la competitività del sistema europeo (ma anche USA) alla luce dei sussidi agricoli, che utilizzano una grandissima parte delle risorse comunitarie per sostenere il nostro modo di produrre? Davvero "io produco da mangiare per 100 e loro solo per 10" perchè sono più bravo? Cosa succederebbe se davvero si volesse il libero mercato? Saremmo disposti a mettere in discussione il nostro stile di vita in nome di una giustizia in questo senso (gli USA hanno già detto di no a 360°)? Perchè reggiamo questa ipocrisia? Cosa comporta il non rispettare queste regole? (http://www.mail-archive.com/economia@peacelink.it/msg00537.html)
Davvero, bisogna stare attenti a fare sparate di questo genere, perchè buona parte delle 100.000 persone che muoiono per fame o cause collegate ad essa ogni giorno sono causate da queste ingiustizie, che per noi è praticamente tabù insegnare ad esempio nelle scuole.
~ZeRO sTrEsS~
16-02-2006, 10:18
non vivono da eremiti ;)
Sono perosne ben inserite nella comunità.
Molto ben inserite.
[quote]
ovvio sono persone colte ma quello che si vuole e' farle vivere da eremiti
[quote]
Inoltre chi ti dice che in "infame" capitalista non possa aiutare le eprsone più bisognose?
LA sottoscritta ha adottato un bambino a distanza appena compiuti i 18 anni.
Di più, ora, non posso permettermi di fare.
Però non mi ritengo no-global.
significa che non sei coerente con le tue idee, sei capitalista allora del poveretto non deve fregartene, e poi sinceramente quello che fai tu come altre persone lo ritengo un contentino, qualcosa per non sentirsi in colpa... sfrutti 20 bambini ma 1 lo adotti... davvero un bel controsenso...
e poi ne adotti uno? possibile mai che non hai la capita economica, ovviamente rinunciado a sfizzi et similar, per adottarne altri? o non hai la possibilita' di ospitare un barbone o un immigrato?
Bhe guarda hai le idee molto confuse riguardo al capitalismo... partendo dalla questione che il capitalismo e':
il benessere di pochi per lo sfruttamento di tanti...
inutile rincorrere il sogno di ricchezza non lo potremo mai essere tutti, e i soldi girano sempre dove gia' c'erano
gighen78
16-02-2006, 10:19
Non entrerò, mi perdonerete, nel merito della discussione per come si è svolta, ma mi atterrò al tema del thread.
Questo perchè sono stato cortesemente invitato ad esprimermi e mi sembrava brutto rifiutare, nonostante in questi tempi sia difficile, per me, affrontare una discussione politica (realmente "politica", non quegli sketch comici provincialisti che vediamo in televisione) a cuore sereno. Preciso sempre che non è "colpa del forum"... è semplicemente il mondo che non permette di affrontare le cose in maniera logica.
Sul forum molti mi conoscono ormai da anni e nel tempo sono arrivati a sapere cose di me che traspaiono da dietro al nickname, le elenco brevemente.
Ho passato i trent'anni, lavoro come tecnico informatico, sono volontario da 12 di un'associazione ( www.manitese.it ) con 40 anni di esperienza nella cooperazione e riconoscimenti istituzionali che arrivano fino all'ONU, incensurato, faccio la coda agli uffici pubblici con molta pazienza, non importa quanto tempo ci voglia, e non ho MAI mancato di salutare un pubblico impiegato/ufficiale che abbia svolto nei miei confronti le sue mansioni con correttezza e MAI ho parlato poi male di questi... IVI COMPRESI i vigili che mi hanno elevato contravvenzioni.
Ho un nipote di due anni e mezzo e mi piacerebbe andarmene pensando che il mondo è bello ed un po' mi dispiace lasciarlo.
Sono un No-Global, scusate se rovino la bella immagine costruita dai media.
Mi trovi completamente in disaccordo.La immagine ve la siete creata da soli con le vostre azioni!!Qui non si tratta di media.Noi siamo quello che facciamo.Poi che i media ci marcino sopra e tendono a generalizzare allora si sono d'accordo!!
Mi trovi completamente in disaccordo.La immagine ve la siete creata da soli con le vostre azioni!!Qui non si tratta di media.Noi siamo quello che facciamo.Poi che i media ci marcino sopra e tendono a generalizzare allora si sono d'accordo!!
Quindi ManiTese=Vilenti sfascia Bancomat??
gighen78
16-02-2006, 10:28
Mi sembra che a Genova i cosiddetti no global non erano proprio pochi....Non generalizzo.Rispetto tantissimo chi combatte protestando in maniera pacifica contro la globalizzazione e lo sfruttamento.Ma è una lotta persa in partenza.Pero è giusto lottare in qualche modo.Purtoppo la immagine che ne esce è questa.Coloro che abbiamo visto a Genova erano no global malati probabilmente.Coloro che protestano pacificamente sono persone dotate di intelligenza!!Resta il fatto che purtroppo le azioni rimangono.E quando qualcuno ho sentito dire che il ragazzo ucciso a Genova è stato un martire mi sono sentito raggelare...
vBulletin® v3.6.4, Copyright ©2000-2025, Jelsoft Enterprises Ltd.