View Full Version : BURJ KHALIFA (ex Burj Dubai) 160 piani/828 metri
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Porca vacca, ma non danno problemi ai sistemi elettrici sleppe di 'sta posta?
Vista la sequenza di foto e visto che le luci sulla torre sono accese in tutte e 3, forse no.
Progettato bene il gigante eh.
Vista la sequenza di foto e visto che le luci sulla torre sono accese in tutte e 3, forse no.
Progettato bene il gigante eh.
Eh ho notato... però una luce è molto semplice, penso più che altro a dispositivi complessi come computer, sistemi d'allarme, etc.
Il fatto è che quelle scariche sicuramente indurranno corrente sui cablaggi, perchè non stiamo parlando nè di una struttura isolata che si carica ma dove non c'è passaggio di corrente, nè di una struttura schermata come un aereo dove il campo elettrico resta all'esterno... con i chilometri di cavi che ci sono lì dentro, le correnti indotte con un fulmine dovrebbero essere altine...
Il fatto è che quelle scariche sicuramente indurranno corrente sui cablaggi, perchè non stiamo parlando nè di una struttura isolata che si carica ma dove non c'è passaggio di corrente, nè di una struttura schermata come un aereo dove il campo elettrico resta all'esterno... con i chilometri di cavi che ci sono lì dentro, le correnti indotte con un fulmine dovrebbero essere altine...
Strutture così alte sono sempre schermate, proprio per evitare questi problemi. La struttura esterna è progettata in modo da formare una gabbia di Faraday, ed è prevista un'adeguata messa a terra.
Qualche dettaglio in più lo trovi qui (pagina 6):
http://txspace.tamu.edu/bitstream/handle/1969.1/4529/ESL-HH-06-07-19.pdf?sequence=1
Lo stesso succede con la gabbia delle gru. Su skyscrapercity (http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=28596220) dicono che l'operatore della gru non si è neppure fermato quando il fulmine ha colpito :D
treslunas
15-01-2009, 10:56
Ma siamo sicuri che non siano fotomontaggi? Ho fatto qualche foto di fulmini, ma a parte la 3 (più verosimile), le altre mi ricordano piuttosto i film di hollywood...
Ma siamo sicuri che non siano fotomontaggi? Ho fatto qualche foto di fulmini, ma a parte la 3 (più verosimile), le altre mi ricordano piuttosto i film di hollywood...
lo pensavo anche io, ma se noti nelle prime due immagini ci sono tutte le luci mosse e sovraesposte.. quindi credo sia soltanto a causa del lungo tempo di esposizione.
Strutture così alte sono sempre schermate, proprio per evitare questi problemi. La struttura esterna è progettata in modo da formare una gabbia di Faraday, ed è prevista un'adeguata messa a terra.
Qualche dettaglio in più lo trovi qui (pagina 6):
http://txspace.tamu.edu/bitstream/handle/1969.1/4529/ESL-HH-06-07-19.pdf?sequence=1
Lo stesso succede con la gabbia delle gru. Su skyscrapercity (http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?p=28596220) dicono che l'operatore della gru non si è neppure fermato quando il fulmine ha colpito :D
Ah caspita... ma i miei dubbi venivano dal fatto che in un grattacielo la struttura è interna, esternamente c'è solo una copertura in vetro, per quello non pensavo fossero schermati.
Forte, devono reggere delle belle botte...
Giant Lizard
15-01-2009, 16:49
chissà quanto ci vuole in ascensore per arrivare su :asd:
quello che avrà la stanza in cima praticamente non scenderà mai :D
*sasha ITALIA*
15-01-2009, 16:50
Ma siamo sicuri che non siano fotomontaggi? Ho fatto qualche foto di fulmini, ma a parte la 3 (più verosimile), le altre mi ricordano piuttosto i film di hollywood...
lo pensavo anche io, ma se noti nelle prime due immagini ci sono tutte le luci mosse e sovraesposte.. quindi credo sia soltanto a causa del lungo tempo di esposizione.
http://www.youtube.com/watch?v=E6-oLhQJRPw&eurl=http://www.skyscrapercity.com/showthread.php?t=534013&page=721
p.s.
http://i44.tinypic.com/23wa161.jpg
*sasha ITALIA*
15-01-2009, 16:52
chissà quanto ci vuole in ascensore per arrivare su :asd:
quello che avrà la stanza in cima praticamente non scenderà mai :D
risposta_seria
- pochissimo coi nuovi ascensori, guarda quelli del Taipei 101
http://www.youtube.com/watch?v=AwIfRfcW1ig
- i piani si fermano ben prima
risposta_del_cazzo
dio non ha bisogno nè di salire, nè di scendere :O
Giant Lizard
15-01-2009, 17:11
risposta_seria
- pochissimo coi nuovi ascensori, guarda quelli del Taipei 101
http://www.youtube.com/watch?v=AwIfRfcW1ig
- i piani si fermano ben prima
si ma il grattacielo del video è molto più corto di quello di Dubai e inoltre immagino non sia proprio bellissimo salire così velocemente :D immagino se si sta mangiando qualcosa :asd:
e perchè i piani si fermano prima? Dopo cosa c'è? :confused:
*sasha ITALIA*
15-01-2009, 18:22
si ma il grattacielo del video è molto più corto di quello di Dubai e inoltre immagino non sia proprio bellissimo salire così velocemente :D immagino se si sta mangiando qualcosa :asd:
e perchè i piani si fermano prima? Dopo cosa c'è? :confused:
in realtà è più alto: il Taipei 101 misura 509 metri ma i piani visitabili dovrebbero essere posti più in alto del Burj che dopo i 680 metri è solo intelaiatura e non più piani abitabili..
tra l'altro la piattaforma d'osservazione sarà solo al 124° piano
ah ma è na sola allora! :D
+Benito+
15-01-2009, 18:52
mmmmm....un interessante parafulmine, non sto scherzando.
*sasha ITALIA*
18-01-2009, 00:41
finalmente è stato completato!!!
818 metri
17/01/2009
:D
F1R3BL4D3
18-01-2009, 01:02
Dai 90 metri di fine 2005 a 818 metri a inizio 2009...
:fagiano: stica...
vedevo in giro che ci son progetti x torri di 1001 metri e addirittura di un miglio....saranno fatte o no?
NeroCupo
18-01-2009, 06:48
Nakheel, il colosso del Dubai, ha congelato la costruzione della sua nuova torre da un chilometro destinata a diventare il grattacielo più alto del mondo. Colpa di un mercato immobiliare che ha inchiodato come una Ferrari all'ingresso di una chicane. Un dato per tutti: i prezzi delle case nell'emirato sono scivolati nell'ultimo trimestre 2008 dell'8% dopo essere cresciuti del 68% da gennaio a settembre. La musica è la stessa in ogni angolo del mondo. Le abitazioni magari non si restringono come negli Usa (dove del resto per anni, dai Suv agli hamburger a tre piani, ha trionfato la cultura del king size) ma i prezzi vanno a picco. Meno 17% nel 2008 a Pechino e Shanghai, -15% in Irlanda, -10% in Gran Bretagna. La Spagna, ex enfant prodige del mattone, teme un -20% in due anni.
Link: QUI (http://www.repubblica.it/2008/12/sezioni/economia/crisi-9/case-ridotte/case-ridotte.html)
NeroCupo
*sasha ITALIA*
18-01-2009, 10:23
eh si, la Nakheel è in difficoltà ...
http://farm4.static.flickr.com/3530/3204620134_5915de68fc_b.jpg
inaugurazione il 09/09/09 !
*sasha ITALIA*
18-01-2009, 15:55
http://i39.tinypic.com/65ojtg.jpg
http://img102.imageshack.us/img102/1531/burjdubaivo2.jpg
bracco_baldo
18-01-2009, 16:55
http://i39.tinypic.com/65ojtg.jpg
http://img102.imageshack.us/img102/1531/burjdubaivo2.jpg
c'è una nebbia da smog da far paura :D
*sasha ITALIA*
18-01-2009, 17:33
non è smog, è sabbia
LightIntoDarkness
19-01-2009, 11:18
LOL :D
http://crisis.blogosfere.it/2009/01/luomo-il-burji-dubai-e-la-complessita.html
non è smog, è sabbia
bleah :Puke:
La migliore è l'urbanistica di Las Vegas :O:
http://cache.boston.com/universal/site_graphics/blogs/bigpicture/eobs_01_14/e22_lasvegas_iko.jpg
Va bene che è nel deserto, ma un piccolo parco potevano permetterselo :D
A me non dispiace, è tutto bello ordinato!!!
finalmente è stato completato!!!
818 metri
17/01/2009
:D
il titolo della discussione dovrebbe essere cambiato allora ;)
*sasha ITALIA*
19-01-2009, 18:22
ma se abbiamo perso il mod :cry:
*sasha ITALIA*
19-01-2009, 23:33
http://i41.tinypic.com/6xu2pj.jpg
http://i44.tinypic.com/2a9tpag.jpg
proevolution
02-02-2009, 17:33
http://i41.tinypic.com/6xu2pj.jpg
http://i44.tinypic.com/2a9tpag.jpg
wow!!!
*sasha ITALIA*
02-02-2009, 23:00
Se cambio il titolo così, va bene?
" BURJ DUBAI - 189 piani - 818 metri"
O è cambiato il numero di piani definitivo? :)
dovrebbero essere 162 piani per 818 metri.. tra l'altro a quanto pare probabilmente l'altezza reale non verrà mai dichiarata :muro:
NeroCupo
08-02-2009, 03:32
Bye-bye Dubai, manager in fuga e case deserte
Le auto abbandonate all’aeroporto. Gli italiani: “Navighiamo a vista”
FRANCESCO MOSCATELLI
Le carrozzerie fiammanti di Suv e berline sono coperte da un sottile strato polvere. Le chiavi sono al loro posto nel cruscotto, come se il proprietario fosse andato a pagare il parcheggio. Ma un bigliettino di scuse, scarabocchiato prima di imbarcarsi da manager e consulenti in fuga dal sogno diventato incubo, raccontano un’altra storia. Sono le auto abbandonate all’International Airport di Dubai dagli occidentali scappati dall’Eden di grattacieli e centri commerciali cresciuto a suon di «real estate» e manodopera del sud est asiatico a basso costo. La polizia sostiene di averne contate tremila solo negli ultimi mesi. Poche o tante che siano, sono diventate il simbolo di questa Disney travolta dalla realtà, vittima di una sbornia economica a doppia cifra, con il Pil che cresceva dell’8,5% all’anno e le casse dello Stato che registravano un attivo di bilancio pari a 1,5 miliardi di dollari. L’estate scorsa, all’International Airport, atterrava un aereo pieno ogni tre minuti e tutti i giorni venivano registrati 15 mila nuovi visti d’ingresso. I cantieri lavoravano 24 ore su 24, impegnando il 20% di tutte le gru del pianeta e i paperoni correvano a comprarsi il loro posto al sole «tax free». Accadeva sei mesi fa, ma sembra un’altra vita. Oggi la recessione è tutta in un numero: -50%, quanto sono crollati improvvisamente i prezzi degli appartamenti nell’esclusivo resort di Palm Jumeirah. «La crisi? L’ho vista dalla finestra dell’albergo osservando il cantiere di Palma Deira, uno dei tre arcipelaghi artificiali: non c’era il solito viavai di camion e betoniere, regnava un silenzio irreale - racconta un commerciante di gioielli milanese, rientrato ieri mattina da un viaggio di lavoro negli Emirati - Sui giornali locali si parla di un crollo del 15% del turismo e del 30% nel commercio, le banche stanno rinegoziando i mutui. A Dubai, se le cose vanno male, ci mettono un secondo a licenziarti. Non ci sono sindacati e hai un mese di tempo per tornare a casa».
C’è chi parte, ma c’è anche chi fugge a gambe levate. La Sharia, che ispira anche la legislazione commerciale dell’Emirato, non ammette sgarri. «É un paese piuttosto liberale, ma ti tengono in carcere un mese se ti trovano ubriaco al volante - spiega Gilda Fridegotto, 27 anni, a Dubai da oltre tre anni per la International Finance Corporation -. Qui se fai un assegno scoperto finisci dritto in prigione. Figuriamoci se qualcuno è accusato di bancarotta fraudolenta». L’ultimo a pagarne le spese, pochi giorni fa, è stato un egiziano, bloccato al check-in pochi istanti prima di salire a bordo del suo volo per Londra: ha creato un buco da un miliardo di dollari con un reticolo di società finanziarie che garantivano interessi da capogiro, fino al 20% annuo. Ma il panico si sta diffondendo anche tra gli operatori onesti, abituati a vivere in lussuosissime ville vista mare: da Natale ad oggi i loro consumi si sono ridotti del 25%. «Ho molti amici che si preparano a rientrare in Inghilterra e in Germania - continua Gilda -. Qualche cifra? Mi dicono fino a duemila persone al giorno, così tante che gli uffici governativi non riescono a sbrigare in tempo tutte le pratiche burocratiche. Il costo della vita è esorbitante: i dati ufficiali affermano che l’inflazione è al 10% e i tassisti, per sbarcare il lunario, devono lavorare anche 13 ore al giorno».
Cerca di sdrammatizzare Roberto Bagni, reggente del consolato italiano di Dubai: «Dal nostro osservatorio vediamo connazionali che se ne vanno, ma anche qualcuno che entra nel paese. Le difficoltà ci sono, inutile negarlo, e molte società stanno sfoltendo gli organici, a tutti i livelli. Basta guardare il traffico». Gli unici progetti che si salvano sono quelli gestiti dal governo, come la nuova ferrovia da 50 km che collegherà l’aeroporto alla zona dello shopping. «Cosa farà il governo? È questo il vero punto interrogativo - analizza il commerciante di gioielli, che preferisce non esporsi -. Metterà i soldi per ricapitalizzare le banche? A Dubai decide tutto la famiglia regnante e le informazioni sono centellinate. È difficile capire cosa si muova sottobanco». I dubbi riguardano il rapporto con gli altri Emirati, in primis Abu Dhabi. «Ormai navighiamo a vista: se i lavori di costruzione hanno superato il 60% si procede, altrimenti tutto si ferma - racconta Giulio Meroni di Meritalia, uno dei volti dell’arredamento Made in Italy in Arabia, con una squadra di operai pronta a partire per l’Emirato lunedì prossimo - Era inevitabile: Dubai non poteva crescere per sempre. In Qatar, Oman e Abu Dhabi le difficoltà si sentono molto meno. Il futuro di Dubai è nelle loro mani. Cosa faranno gli Emirati conservatori, le formichine ricche di petrolio? Ascolteranno il lamento della cicala?».
La STAMPA.it
NeroCupo
bye bye cattedrale nel deserto
ahahahha
*sasha ITALIA*
08-02-2009, 22:10
NeroCupo
la crisi è forte, e hanno già cancellato moltissimi progetti. Speriamo (non solo per loro, ma per noi tutti) che tutto ciò finisca a breve
bye bye cattedrale nel deserto
ahahahha
Dupa, se non ti piacciono i grattacieli sei caldamente invitato ad uscire dal thread senza venire qua ad insozzare a gratis il tutto, grazie
Ora si spiega tutto:
http://www.egmcartech.com/wp-content/uploads/2008/10/bmw_m6_dirty_dubai_images_003.jpg
caspita qualcuno si è gia lanciato con il paracadute
http://www.youtube.com/watch?v=9pGp1LX8yZY
bye bye cattedrale nel deserto
ahahahha
ma poi che cazzo ci sarebbe da ridere??? :mbe: :doh: :rolleyes:
qua si rosika soltanto eh...puah :Puke:
+Benito+
09-02-2009, 18:35
ma poi che cazzo ci sarebbe da ridere??? :mbe: :doh: :rolleyes:
qua si rosika soltanto eh...puah :Puke:
L'importante è essere "contro" :O
:(
NeroCupo
10-02-2009, 05:57
ma poi che cazzo ci sarebbe da ridere??? :mbe: :doh: :rolleyes:
qua si rosika soltanto eh...puah :Puke:Concordo con dupa, e non è una questione di "rosikatura".
E' che non ha senso pensare di fare una Disneyland in un ambiente ostile (sia come clima sia come mentalità) come quello credendo di poter dire "ce l'ho più grosso" solo perchè hai i petroldollari.
E, visto che il clima non lo puoi cambiare, o cambi la mentalità degli arabi (impossibile) o prima o poi collassi. Punto.
E poi che altre attrattive hai? A Los Angeles, ad esempio (altra Disneyland nel deserto) puoi stufarti e fare un giro negli USA. Lì cosa puoi fare? Metterti a visitare l'iran che sta sulla costa di fronte? Contare i granellini di sabbia? Mah...
Per me è solo un fatto di vantarsi e un'esibizione pacchiana di pessimo gusto, e se dubai affonda sono contento.
E affonderà, di questo ne sono sicuro.
Comunque un senso di esistere questa torre ce l'ha: nel caso di un confitto globale, sarà un ottimo punto di riferimento per i bombardieri :D
NeroCupo
Edit: Come apparirà dubai quando finirà il petrolio: :D
http://xoomer.virgilio.it/bxpoma/india/mohenjodaro.jpg
+Benito+
10-02-2009, 12:52
E dove sta scritto che il sistema dubai debba collassare? Ipotizzo che quella città abbia un rendimento energetico che le nostre milano e roma, nella fascia climatica più temperata e ottimale, si sognano.
Le cosa bisogna saperle fare bene, in un posto del genere petrolio o non petrolio la citàà può vivere di vita propria. Certo i soldi del petrolio servono come capitale iniziale, non so che politica energetica sia stata fatta ma stai sicuro che, volendo farla, si riesce senza problemi a garantirne l'autosufficienza energetica anche senza petrolio.
Concordo con dupa, e non è una questione di "rosikatura".
E' che non ha senso pensare di fare una Disneyland in un ambiente ostile (sia come clima sia come mentalità) come quello credendo di poter dire "ce l'ho più grosso" solo perchè hai i petroldollari.
E, visto che il clima non lo puoi cambiare, o cambi la mentalità degli arabi (impossibile) o prima o poi collassi. Punto.
E poi che altre attrattive hai? A Los Angeles, ad esempio (altra Disneyland nel deserto) puoi stufarti e fare un giro negli USA. Lì cosa puoi fare? Metterti a visitare l'iran che sta sulla costa di fronte? Contare i granellini di sabbia? Mah...
Per me è solo un fatto di vantarsi e un'esibizione pacchiana di pessimo gusto, e se dubai affonda sono contento.
E affonderà, di questo ne sono sicuro.
Comunque un senso di esistere questa torre ce l'ha: nel caso di un confitto globale, sarà un ottimo punto di riferimento per i bombardieri :D
NeroCupo
Edit: Come apparirà dubai quando finirà il petrolio: :D
http://xoomer.virgilio.it/bxpoma/india/mohenjodaro.jpg
si manon capisco da dove provenga la contentezza nel vedere il possibile "fallimento" di una città?? c'è da ridere o da esserne felici?? non capisco...
altra cosa...ci sei mai stato??? io si...e di cose da fare ce ne sono tante...e come ngli usa puoi prendere il treno o una macchina e andare negli emirati vicini...c'è l'Oman che è stupendo e ha una storia magnifica...c'è un mare celestissimo e pieno di vita....altro che contare i granellini...ripeto prima di parlare INFORMARSI!!!!!! :muro: :rolleyes: :muro: :rolleyes:
ah e sei sicuro che dubai affonderà :asd: ...sicuramente affonderà prima l'italia di dubai :asd:
momo-racing
11-02-2009, 12:06
si manon capisco da dove provenga la contentezza nel vedere il possibile "fallimento" di una città?? c'è da ridere o da esserne felici?? non capisco...
c'è anche chi pensa che un progetto come dubai sia la punta di diamante di un sistema socio economico malato che sta andando alla deriva, cieco rispetto al domani e indifferente ai reali bisogni del pianeta e della gente, percui vederla capitolare è come vedere capitolare questo sistema.
Ognuno ha i suoi nemici, tu magari saresti felice di vedere andare col culo per aria il vaticano, e qualcun'altro invece dubai e le banche. non è così difficile da capire.
Concordo con dupa, e non è una questione di "rosikatura".
E' che non ha senso pensare di fare una Disneyland in un ambiente ostile (sia come clima sia come mentalità) come quello credendo di poter dire "ce l'ho più grosso" solo perchè hai i petroldollari.
E, visto che il clima non lo puoi cambiare, o cambi la mentalità degli arabi (impossibile) o prima o poi collassi. Punto.
E poi che altre attrattive hai? A Los Angeles, ad esempio (altra Disneyland nel deserto) puoi stufarti e fare un giro negli USA. Lì cosa puoi fare? Metterti a visitare l'iran che sta sulla costa di fronte? Contare i granellini di sabbia? Mah...
Per me è solo un fatto di vantarsi e un'esibizione pacchiana di pessimo gusto, e se dubai affonda sono contento.
E affonderà, di questo ne sono sicuro.
Comunque un senso di esistere questa torre ce l'ha: nel caso di un confitto globale, sarà un ottimo punto di riferimento per i bombardieri :D
NeroCupo
Edit: Come apparirà dubai quando finirà il petrolio: :D
http://xoomer.virgilio.it/bxpoma/india/mohenjodaro.jpg
uhm, ma Los Angeles non è sulla costa della California? :wtf:
jpjcssource
11-02-2009, 18:33
uhm, ma Los Angeles non è sulla costa della California? :wtf:
In effetti probabilmente intendeva Las Vegas ;)
NeroCupo
11-02-2009, 19:25
uhm, ma Los Angeles non è sulla costa della California? :wtf:Azz... Effettivamente volevo dire Las Vegas (Wiki (http://it.wikipedia.org/wiki/Las_Vegas)), pensavo una cosa e ne ho scritta un'altra :mc:
Comunque il senso era chiaro ;)
NeroCupo
NeroCupo
12-02-2009, 18:55
Comunque, dài, come si fa a scegliere di passare la propria vita in un posto come questo: :asd:
Dubai. È il nuovo business delle agenzie di viaggi, ma non esattamente la capitale dell’emancipazione. È sufficiente allattare un neonato in un luogo pubblico, per finire in prigione. Figuriamoci i baci. Presso uno dei più popolari hotel dell’Emirato, il Madinat Jumeirah, distribuiscono depliant molto dettagliati su cosa si può e cosa non si può fare.
Sulle calde sabbie della spiaggia privata dell’albergo, alcune settimane fa hanno arrestato due turisti inglesi troppo affettuosi. Era sera, c’era la luna, la brezza ammiccante. E poi anche la polizia. I due - che scandalosamente non erano neppure sposati - sono stati espulsi. Oggi il codice di comportamento dell’hotel spiega che si rischia la gattabuia per un bacetto. Ricorda comunque che i gesti affettivi non sono banditi: è permesso il buffetto, la carezza sul viso e la pacca sulle spalle. Una libidine. :eek:
Link: QUI (http://www.corriere.it/cronache/09_febbraio_11/il_tuo_bacio_come_un_golpe_Riccardo_Romani_anticipazione_A_f7a73924-f885-11dd-9277-00144f02aabc.shtml)
NeroCupo
jumpermax
13-02-2009, 23:48
Concordo con dupa, e non è una questione di "rosikatura".
E' che non ha senso pensare di fare una Disneyland in un ambiente ostile (sia come clima sia come mentalità) come quello credendo di poter dire "ce l'ho più grosso" solo perchè hai i petroldollari.
E, visto che il clima non lo puoi cambiare, o cambi la mentalità degli arabi (impossibile) o prima o poi collassi. Punto.
E poi che altre attrattive hai? A Los Angeles, ad esempio (altra Disneyland nel deserto) puoi stufarti e fare un giro negli USA. Lì cosa puoi fare? Metterti a visitare l'iran che sta sulla costa di fronte? Contare i granellini di sabbia? Mah...
Per me è solo un fatto di vantarsi e un'esibizione pacchiana di pessimo gusto, e se dubai affonda sono contento.
E affonderà, di questo ne sono sicuro.
Comunque un senso di esistere questa torre ce l'ha: nel caso di un confitto globale, sarà un ottimo punto di riferimento per i bombardieri :D
NeroCupo
Edit: Come apparirà dubai quando finirà il petrolio: :D
http://xoomer.virgilio.it/bxpoma/india/mohenjodaro.jpg
L'economia di dubai non è basata sul petrolio, ma piuttosto su turismo e finanza. E già qui si capisce perché oggi è in crisi.
Per il resto non si può che provare stupore e ammirazione per quello che l'uomo è riuscito a costruire in una zona che non aveva niente da offrire se non sabbia e mare. La realtà dei fatti è che sono questi paesi ad essere il cuore dello sviluppo e non più l'occidente, basta vedere cosa riescono a fare.
Noi invece possiamo solo provare invidia... siamo un paese in declino sempre meno capace di costruire ed innovare.
C'è poco da rallegrarsi delle disgrazie altrui quando si rischia di finire anche peggio... ;)
*sasha ITALIA*
06-04-2009, 18:58
upppp!!!
la tromba dell'ascensore più alta al mondo!!
http://farm4.static.flickr.com/3385/3416418161_cbd0590ded_b.jpg
esterni
http://i39.tinypic.com/2afh0fd.jpg
http://i42.tinypic.com/17ct38.jpg
http://img17.imageshack.us/img17/5383/3409736170bf1c7a919fb.jpg
http://img17.imageshack.us/img17/7420/3408898229c673e3d175b.jpg
http://img17.imageshack.us/img17/9499/3408957911f9ecd11e36b.jpg
http://img17.imageshack.us/img17/1305/3409793430b99c4daea3b.jpg
http://img17.imageshack.us/img17/8250/3201423249f508d1d90eb.jpg
momo-racing
06-04-2009, 19:15
la domanda è: con l'aria di crisi che tira qual'è il rischio che questo posto rimanga una cattedrale nel deserto?
*sasha ITALIA*
06-04-2009, 20:12
al momento elevata, ma la crisi passerà come tutte le cose del mondo...
bracco_baldo
06-04-2009, 20:26
impressionante...
+Benito+
06-04-2009, 20:47
....e dubai inizia a diventare bella
*sasha ITALIA*
11-04-2009, 07:45
http://lh6.ggpht.com/_hOl2e0230VA/Sd9K_-7HjXI/AAAAAAAAC4g/4KGHcW2chcg/s800/Picture%202.png
http://i42.tinypic.com/122kbbc.jpg
http://i40.tinypic.com/2a6rz84.jpg
http://img397.imageshack.us/img397/6008/3417346133b1686775e4b.jpg
per mantenere fontane, luci e altri sfarzi serve molta energia
se tra poco aumenta il petrolio come faranno?
si ok l'energia solare, ma da sola non basta!
è una domanda che mi sono sempre posto
AceGranger
11-04-2009, 12:07
per mantenere fontane, luci e altri sfarzi serve molta energia
se tra poco aumenta il petrolio come faranno?
si ok l'energia solare, ma da sola non basta!
è una domanda che mi sono sempre posto
Contando che il petrolio è in mano alla stessa gente che ha messo i soldi per costruire dubai, non credo che si facciano molti problemi :D :D :D
Dumah Brazorf
11-04-2009, 12:53
Non riesco a trovare dati recenti ma nel 2006, facendo le opportune conversioni, a Dubai un gallone americano di benzina costava attorno a 1,4 dollari americani.
mariorossise
11-04-2009, 15:10
avanti di questo passo e dubai sembra sempre più come la città nel film quinto elemento :D
avanti di questo passo e dubai sembra sempre più come la città nel film quinto elemento :D
Vogliamo più grattacieli però :O
:D
http://img17.imageshack.us/img17/8250/3201423249f508d1d90eb.jpg
Bellissima questa immagine! O_O
http://img397.imageshack.us/img397/6008/3417346133b1686775e4b.jpg
Non so perché, ma mi ricorda Atlantis... :D
Infatti anche qui servirà uno ZPM per alimentare tutto, tra un pò... :asd:
OT
Urbanizzazione di Dubai, foto by Nasa
http://static.blogo.it/ecoblog/lurbanizzazione-di-dubai/big_02dubaiurbanizzazione.jpg
http://static.blogo.it/ecoblog/lurbanizzazione-di-dubai/big_03dubaiurbanizzazione.jpg
http://static.blogo.it/ecoblog/lurbanizzazione-di-dubai/big_04dubaiurbanizzazione.jpg
http://www.ecoblog.it/galleria/lurbanizzazione-di-dubai
/OT
ma la prima foto a quando risale?
2002!
Qui completa (2000 - 2009):
http://earthobservatory.nasa.gov/Features/WorldOfChange/dubai.php
NeroCupo
01-05-2009, 11:25
Il lato oscuro di Dubai
DI JOHANN HARI
independent.co.uk/
La grande faccia sorridente dello sceicco Mohammed, il padrone incontrastato di Dubai, splende sulla sua creazione. La sua immagine è in bella mostra sulla facciata di un edificio su due, alternata a quelle più familiari di Ronald Mac Donald e del Colonnello Sanders (di Kentucky Fried Chicken,ndt).
Quest’uomo ha venduto Dubai al mondo come la città dalle mille e una luce, una Shangri-la del medio oriente, isolata dalle tempeste di sabbia che imperversano sulla regione. Egli domina dall’alto la skyline in stile Manhattan, spuntando da file su file di piramidi di vetro e hotel che ricordano torri fatte con monete d’oro. Lo ritroviamo lì, sull’edificio più alto del mondo, uno spunzone lanciato verso il cielo più di ogni altra costruzione dell’uomo nella storia.
Ma il sorriso dello sceicco Mohammed ha perso un po’ di smalto ultimamente. Le onnipresenti gru si sono prese una pausa nel panorama, come ferme nel tempo. Ci sono innumerevoli edifici fermi a metà, all’apparenza abbandonati.
Nelle costruzioni più scintillanti, come l’enorme hotel Atlantis, un gigantesco castello rosa, edificato in 1000 giorni ad un costo di più di un miliardo di euro su un isola artificiale costruita ad hoc, l’acqua piovana filtra dal soffitto e le tegole si staccano dal tetto.
Questa terra da favola e’ stata costruita su un sogno e adesso cominciano a vedersi le crepe.
Improvvisamente sembra assomigliare un po’ meno ad una Manhattan al sole e un po’ più ad una Islanda nel deserto. Ora che la folle esplosione dei cantieri si è fermata ed il vento sta girando, i segreti di Dubai stanno lentamente emergendo. Questa è una città costruita da zero nell’arco di pochi decenni selvaggi di macro-credito e di uccisione dell’ecosistema, di soprusi e di schiavitù. Dubai è una metafora vivente di vetro e metallo del neo-liberismo globalizzato che può finire la sua folle corsa schiantandosi contro la storia.
Erba rotolante
30 anni fa quasi tutta la Dubai che oggi conosciamo, era deserto, abitato solo da cactus, erba rotolante e scorpioni; ma nel centro città ci sono ancora delle tracce della cittadina che c’era una volta, nascosta dal vetro e dal metallo. Nel polveroso fortino del Dubai Museum viene raccontata una versione edulcorata della sua storia: verso la metà del diciottesimo secolo fu costruito qui, nel basso golfo persico, un piccolo villaggio i cui pochi abitanti pescavano perle non lontano dalla costa. Qui si formò in breve tempo una popolazione cosmopolita, arrivata dalla Persia, dal subcontinente indiano e da altri paesi arabi, attratta dal sogno di fare fortuna. Diedero al villaggio il nome di una vorace cavalletta locale, la Daba.
Il villaggio fu presto preda delle navi da guerra dell’impero britannico che lo mantenne con la forza fino al 1971. Quando gli inglesi se ne andarono, Dubai decise di allearsi con i 6 statarelli confinanti per formare gli Emirati Arabi Uniti.
Le navi inglesi salparono per sempre proprio quando i giacimenti di petrolio stavano per essere scoperti e gli sceicchi che improvvisamente si ritrovarono al potere dovettero subito affrontare un enorme dilemma: erano per lo più nomadi analfabeti che avevano vissuto finora portando carovane di cammelli attraverso il deserto e adesso galleggiavano su oro puro; cosa ci avrebbero fatto?
Dubai aveva solo un rivoletto di petrolio in confronto alla vicina Abu Dhabi, perciò lo sceicco Maktoum decise di usarne i proventi per creare qualcosa di durevole. Avrebbe costruito una città che sarebbe stata il cuore mondiale del turismo e dei servizi finanziari, succhiando contanti e talenti da tutta la terra. Attirò il mondo con la promessa del Tax-free e risposero in milioni, sommergendo la popolazione locale che adesso forma solamente il 5% degli abitanti di Dubai, una città che sembra essere piovuta dal cielo, fatta e finita in soli 3 decenni. C’e’ stato uno scatto in avanti dal diciottesimo al ventunesimo secolo nell’arco di una generazione.
Se prendete il “Big Bus Tour of Dubai”, vi viene somministrata la versione ufficiale di come tutto questo sia successo: “Il motto di Dubai e’ ‘porte aperte, menti aperte’” vi dice la guida in toni studiati prima di depositarvi al suk a comprare copri-teiere di pelo di cammello. “Qui siete liberi”. “Di acquistare artigianato”, aggiunge.
Passando accanto ad ogni edificio monumentale, vi dice “Il world Trade Center è stato costruito da Sua Altezza..”.
Ma è una bugia.
Non l’ha costruita lo sceicco questa città. L’hanno costruita gli schiavi.
La stanno costruendo proprio ora.
Nascosti in bella vista
Esistono 3 diverse Dubai, sebbene ben intrecciate fra loro.
Ci sono gli Expats, gli occidentali ben remunerati.
Ci sono gli emirati, come lo sceicco Mohammed;
e poi c’e’ la sottoclasse straniera, quella che ha costruito la città e che è intrappolata qui. Sono nascosti in bella vista.
Li vedi ovunque, nelle loro impolverate uniformi blu, mentre vengono aggrediti con urla dai loro superiori, ma si è allenati a non guardare.
Senti sempre lo stesso Mantra: “Lo sceicco ha costruito la città, lo sceicco ha costruito la città”.
“Operai? Che operai?”
Ogni sera le centinaia di migliaia di giovani che hanno davvero tirato su Dubai vengono stipati negli autobus e portati dai loro cantieri fino ad una vasta distesa di cemento a circa un’ora dalla città, dove vengono tenuti in disparte. Fino a pochi anni fa venivano trasportati su carri bestiame ma poi gli Expats si lamentarono dicendo che non era un bello spettacolo, così ora vengono smistati su piccoli autobus di metallo che fungono da serre nel caldo del deserto: lì dentro sudano come spugne mentre vengono lentamente sbatacchiati.
Sonapur è un mosaico di miglia e miglia di identiche costruzioni di cemento divise da strade piene di calcinacci. Intorno a 300.000 uomini vivono uno sull’altro in questo posto che in Hindi significa “Città d’oro”.
Nel primo campo in cui mi fermo, sconvolto dall’odore di fogna e di sudore, gli uomini si accalcano, impazienti di raccontare a qualcuno quello che stanno passando.
Sahinal Monir, un ventiquattrenne magro originario della regione dei delta del Bangladesh mi dice:”Per portarti qui ti dicono che Dubai è il paradiso. Poi ci arrivi e ti rendi conto che è l’inferno”. 4 anni fa un “reclutatore” arrivò nel villaggio di Sahinal nel sud del Bangladesh. Raccontò agli uomini del villaggio di un posto dove si guadagnava 40.000 takka al mese (€ 450) per lavorare dalle 9 alle 17 in cantieri edili. Un posto dove si veniva trattati bene, alloggio confortevole e cibo abbondante. Dovevano solo comprarsi un visto di lavoro del costo di 220.000takka (€2500) che avrebbero potuto ripagare facilmente in 6 mesi. Così Sahinal vendette la terra della sua famiglia e prese altri soldi in prestito per raggiungere questo paradiso.
Appena arrivato, il suo passaporto fu preso in consegna dalla sua ditta. Non l’ha più rivisto da allora. Gli dissero con maniere brusche che da quel momento in poi avrebbe lavorato 14 ore al giorno nel caldo del deserto - dove ai turisti occidentali è consigliato di non stare all’aperto neanche 5 minuti in estate quando le temperature raggiungono i 55° - per uno stipendio di 500 dirham al mese (€ 105), meno di ¼ della paga promessa.
“Se non ti piace vattene a casa”. “Ma come faccio, il mio passaporto ce l’avete voi e non ho i soldi per il biglietto”. “Beh, allora ti conviene lavorare” gli risposero. Sahinal fu preso dal panico. La sua famiglia, moglie, un figlio ed una figlia, i suoi genitori, erano tutti in attesa delle sue rimesse, orgogliosi del fatto che il loro ragazzo ce l’avesse fatta. Ma lui avrebbe dovuto lavorare per più di 2 anni solo per pagare il costo di essere arrivato qui; e il tutto per guadagnare meno di quello che prendeva in Bangladesh.
Mi mostra la sua camera: una minuscola cella di cemento con letti a castello a tre piani che divide con 11 compagni. Tutte le sue proprietà sono ammassate sulla sua cuccetta: 3 magliette, un paio di pantaloni di ricambio e un cellulare. La stanza puzza perché i bagni nell’angolo del campo, meri buchi nella terra, traboccano di escrementi e di nuvole di mosche. Non c’è aria condizionata e nemmeno ventilatori, per cui il caldo è insopportabile. “Non si riesce a dormire, tutto ciò che fai è sudare e grattarti tutta la notte”. Nel picco del caldo estivo la gente dorme per terra, sul tetto, dovunque possa sperare di trovare un minimo di brezza.
L’acqua che portano nel campo in grandi contenitori bianchi non è totalmente desalinizzata; sa di sale. “Ci fa star male, ma non c’è niente altro da bere” mi dice.
“Il lavoro fa schifo” dice. “Devi portare mattoni e blocchi di cemento da 50kg sotto il sole cocente. Questo calore, non puoi capire. Sudi così tanto che non riesci a pisciare per giorni o settimane addirittura. E’ come se tutto il liquido ti uscisse dalla pelle e ti fa puzzare. Ti gira la testa ma non puoi fermarti mai, eccetto un’ora di pomeriggio. Sai che se ti cade qualcosa dalle mani o se scivoli, corri il rischio di morire, ma le ore che non lavori perché stai male ti vengono decurtate dallo stipendio e resti intrappolato qui più del dovuto.
Adesso sta lavorando al 67° piano di un nuovo scintillante grattacielo da dove costruisce verso l’alto, verso il cielo, verso il caldo. Non ne conosce il nome. Nei suoi 4 anni qui non ha mai visto la Dubai conosciuta dai turisti di tutto il mondo. Conosce solo quella che costruisce piano per piano. E’ “arrabbiato”? Rimane in silenzio per un po’. “Qui nessuno tira fuori la rabbia, non si può. Ti arrestano e ti tengono dentro a lungo prima di deportarti. L’anno scorso dei lavoratori hanno scioperato perché non li pagavano da 4 mesi. La polizia di Dubai ha circondato il loro campo con filo spinato e cannoni ad acqua spedendoli a lavorare con la forza. I capi della rivolta sono stati sbattuti in galera”.
Provo con un’altra domanda: Sohinal si pente di esser venuto? Tutti gli uomini guardano in terra imbarazzati: “Come facciamo a pensarci? Siamo costretti a star qui. Se cominciamo a pensare ai rimpianti..” Lascia la frase a metà. Il silenzio viene rotto da un altro operaio:” Mi manca il mio paese, la mia famiglia, la mia terra. Puoi far crescere del cibo in Bangladesh. Qui non spunta niente. Solo petrolio e grattacieli.
Da quando è scoppiata la crisi, mi dicono, l’elettricità è stata tagliata in dozzine di campi e degli uomini non vengono pagati da mesi. Le loro compagnie si sono volatilizzate con i loro passaporti ed i loro stipendi. “Ci hanno tolto tutto. Anche se in qualche modo riuscissimo a tornare in Bangladesh, chi ci ha prestato i soldi ci chiederà di restituirli e se non possiamo ci sbatteranno in galera”.
Per legge tutto questo è illegale. I datori di lavoro devono rispettare le scadenze di pagamento, non possono confiscare i passaporti e devono concedere delle pause dal lavoro, ma non ho incontrato nessuno che mi abbia detto che questo davvero succede. Neanche uno.
Questi uomini sono portati qui con l’inganno e tenuti qui con la forza, con la complicità delle autorità locali.
Sahinal potrebbe facilmente morirci qui. Un inglese che lavorava su progetti edili mi ha detto:”C’è un enorme tasso di suicidi nei campi e nei cantieri ma non vengono riportati. Li fanno passare per incidenti sul lavoro. E anche in questi casi le famiglie non si liberano del debito. Semplicemente lo ereditano.
Uno studio di Human Rights Watch ha scoperto che è in atto una “copertura pianificata del reale numero” delle morti avvenute per colpi di calore, per sfinimento o per suicidio. Il consolato indiano ha registrato 971 morti fra i propri connazionali nel solo 2005. Quando queste cifre hanno cominciato a trasparire, ai consolati è stato imposto di smettere di contare.
Alla luce del crepuscolo mi intrattengo con Sohinal e i suoi amici che fanno la colletta per comprare una bottiglia di stracciabudella. La fanno fuori con sorsi feroci. “Ti aiuta a dimenticare” dice Sohinal con voce pungente.
Lontano, le luci della Dubai che ha contribuito ad edificare scintillano noncuranti.
Johann Hari
Fonte:www.independent.co.uk/
Link: http://www.independent.co.uk/opinion...i-1664368.html.
bracco_baldo
01-05-2009, 20:35
molto triste la cosa... probabilmente diventerà la città perduta del nuovo millennio
ilguercio
01-05-2009, 20:47
Beh,la coperta è quella,no?
Gli straricchi non esisterebbero senza gli strapoveri e strasfruttati.
Non è una bella cosa,mi domando se finirà mai questa strafottenza,questo migliorare da una parte e peggiorare dall'altra.
Che dite?
Beh,la coperta è quella,no?
Gli straricchi non esisterebbero senza gli strapoveri e strasfruttati.
Non è una bella cosa,mi domando se finirà mai questa strafottenza,questo migliorare da una parte e peggiorare dall'altra.
Che dite?
i ricchi non esisterebbero senza poveri
e comunque tempo fa anche loro erano poveri, se non hanno capito di aiutarsi a vicenda, beh sono destinati a morire nelle loro ricchezze, leggi sindacali, protezione per i lavoratori, mica noi facciamo leggi cosi per divertirci, ma perchè ci teniamo al prossimo, e infatti ogni paese dell'UE si aiuta a vicenda, ora mi cheido se uno di questi paesi sarà un giorno in difficoltà chi un giorno li aiuterà???
ovviamente forse ova verranno aiutati perchè fa comodo il petrolio, ma quando finirà? devono imparare a rispettare tutti, mi sa che non hanno capito le loro origini
finita nel dimenticatoio questa discussione??
eppure il burj ancora dev essere completato!!
foto nuove nn ce ne sono?
finita nel dimenticatoio questa discussione??
eppure il burj ancora dev essere completato!!
foto nuove nn ce ne sono?
foto del 22/06/2009
http://i40.tinypic.com/2yzilnp.jpg
http://i39.tinypic.com/b84w9f.jpg
http://i44.tinypic.com/ek3hx0.jpg
http://i44.tinypic.com/2po2lfm.jpg
Foto di oggi (by Old Town Resident):
http://i373.photobucket.com/albums/oo178/jmcmen/BDboom1.jpg
http://i373.photobucket.com/albums/oo178/jmcmen/BDboom2.jpg
Stanno smontando la gru principale, ora rimangono solo le ausiliarie.
dove sono scappati tutti i fan degli sceicchi e delle cattedrali nel deserto?
entanglement
28-06-2009, 12:55
non sarei così tranquillo a viverci. se c'è un blackout per salire a casa tua a piedi arrivi con le gambe di Messner
entanglement
28-06-2009, 13:00
un appartamento della mia metratura qua a treviso su sto grattacielo costerebbe 4 milioni di euro.
però ! :D :D
edit: di dinari
non sarei così tranquillo a viverci. se c'è un blackout per salire a casa tua a piedi arrivi con le gambe di Messner
Dovremmo mandarci a vivere tutti gli obesi... :asd:
entanglement
28-06-2009, 13:08
mi sfugge in ogni caso il senso di costruire un affare ad uso residenziale alto 800+ metri, in mezzo al deserto, in un paese la cui ricchezza si basa sul trading e sulla speculazione.
fa in effetti riflettere ogni volta che ognuno di noi fa benzina
ad ogni modo progetto impressionante senza dubbio !
entanglement
28-06-2009, 14:06
c'è qualche info sulla cordata (non penso sia una sola persona) che ha finanziato la cosa ? e qualche cifra sull'investimento ?
c'è qualche info sulla cordata (non penso sia una sola persona) che ha finanziato la cosa ? e qualche cifra sull'investimento ?
cifre sull'investimento non so, però la società che ne è proprietaria è la Emaar Properties
c'è qualche info sulla cordata (non penso sia una sola persona) che ha finanziato la cosa ? e qualche cifra sull'investimento ?
Io mi ricordavo di tipo 47 miliardi, sarà? :confused:
entanglement
28-06-2009, 16:49
Io mi ricordavo di tipo 47 miliardi, sarà? :confused:
The total budget for the Burj Dubai project is about US$4.1 billion
se la sono cavata con poco :sofico:
un po' di conti, dati di wikipedia EN e www.emaar.com
4.1*10^9/334000
Ans = 12275.449101796
vuol dire 12275.45 $ al metro quadro. al costo.
ho fatto una prova:
appartamento da 1023 piedi quadrati = 95 m2
prezzo 4,124,000.00 AED = 1,123,491.41 USD all'acquisto
ma moltiplicando il costo al m2 per i mq
12275.45*95
Ans = 1166167.75
dunque stanno vendendo sottocosto
mi sa di gigantesca operazione di riciclaggio
+Benito+
28-06-2009, 17:31
non sarei così tranquillo a viverci. se c'è un blackout per salire a casa tua a piedi arrivi con le gambe di Messneralmeno qualche ascensore è sicuramente sotto gruppo elettrogeno, edifici del genere hanno sistemi per i servizi ben diversi dalle case, un'utenza di quelle dimensioni può mettere in difficoltà la rete elettrica, idrica e fognaria.
+Benito+
28-06-2009, 17:33
The total budget for the Burj Dubai project is about US$4.1 billion
se la sono cavata con poco :sofico:
un po' di conti, dati di wikipedia EN e www.emaar.com
4.1*10^9/334000
Ans = 12275.449101796
vuol dire 12275.45 $ al metro quadro. al costo.
ho fatto una prova:
appartamento da 1023 piedi quadrati = 95 m2
prezzo 4,124,000.00 AED = 1,123,491.41 USD all'acquisto
ma moltiplicando il costo al m2 per i mq
12275.45*95
Ans = 1166167.75
dunque stanno vendendo sottocosto
mi sa di gigantesca operazione di riciclaggio
Hai fatto i conti sul residenziale? E le parti commerciali e alberghiere? ci sono uffici? Le aree a reddito normalmente costano MOLTO di più.
entanglement
28-06-2009, 19:25
Hai fatto i conti sul residenziale? E le parti commerciali e alberghiere? ci sono uffici? Le aree a reddito normalmente costano MOLTO di più.
infatti c'è scritto trattativa riservata :D
dantes76
29-06-2009, 00:02
dove sono scappati tutti i fan degli sceicchi e delle cattedrali nel deserto?
A fare rifornimento.
The total budget for the Burj Dubai project is about US$4.1 billion
se la sono cavata con poco :sofico:
un po' di conti, dati di wikipedia EN e www.emaar.com
4.1*10^9/334000
Ans = 12275.449101796
vuol dire 12275.45 $ al metro quadro. al costo.
ho fatto una prova:
appartamento da 1023 piedi quadrati = 95 m2
prezzo 4,124,000.00 AED = 1,123,491.41 USD all'acquisto
ma moltiplicando il costo al m2 per i mq
12275.45*95
Ans = 1166167.75
dunque stanno vendendo sottocosto
mi sa di gigantesca operazione di riciclaggio
in effetti, qui a Pescara gli attici sul lungomare vengono venduti a 12.000€ al metro quadro :D
più che riciclaggio io ci vedrei paura di rimanere con l'invenduto, conta che di evasori in questi paesi non ce ne sono e quei pochi che ci han provato o sono in carcere o sono senza una mano :asd: l'Italia è un caso a parte...
entanglement
29-06-2009, 11:12
in effetti, qui a Pescara gli attici sul lungomare vengono venduti a 12.000€ al metro quadro :D
più che riciclaggio io ci vedrei paura di rimanere con l'invenduto, conta che di evasori in questi paesi non ce ne sono e quei pochi che ci han provato o sono in carcere o sono senza una mano :asd: l'Italia è un caso a parte...
temo di aver fatto qualche approssimazione di troppo nei conti
334000 m2 è solo (si fa per dire) l'area calpestabile della parte ad uso residenziale. per l'area ad uso studio o commerciale si parte da 40000 $/m2 che mi sembra più realistico. ovviamente è un prezzo medio, più alto si va più costa
immagino che l'ascensore sia velocissimo :O
Chissà quanto sarebbe costata una roba del genere a Roma, se fosse stata la sede di un ministero....
Chissà quanto sarebbe costata una roba del genere a Roma, se fosse stata la sede di un ministero....
probabilmente non sarebbe bastato l'intero PIL Italiano dal 1980 ad ora :sofico:
+Benito+
05-07-2009, 15:00
probabilmente non sarebbe bastato l'intero PIL Italiano dal 1980 ad ora :sofico:
..e poi l'avrebbe costruito una delle 5 o 6 ditte....
ridge250
16-07-2009, 03:24
Sinceramente anche io avevo un certo interesse per questo coso , poi leggo questo:
http://www.hwupgrade.it/forum/images_hwu/statusicon/post_old.gif
e penso che stavo dando interesse a qualcosa di sbagliato , come sempre c'è il rovescio della medaglia.
A mio avviso chissenefrega dell'edificio + alto del mondo , dei costi e di tutto il resto , chissà che fallisca tutto , che tanto è schiavismo allo stato puro.
Comunque non so adesso, ma l'ultima volta che sono stato negli Emirati (sa febbraio)i lavori erano praticamente fermi e la società costruttrice aveva licenziato qualcosa come 20.000 operai (per la maggior parte pakistani e del Bangladesh) rispedendoli immediatamente a casa a forza.
A differenza di Abu Dhabi, il Dubai ha ben poco petrolio e proprio per questo stava cercando di ritagliarsi una fettina di prosperità puntando pesantemente sul terziario avanzato (operazioni finanziarie sopratutto, ma anche cose come i villaggi di vacanze, la moda, eccetera). Il grattacielo rientrava in questo quadro.
Naturalmente il terziario avanzato è sostanzialmente fuffa, e quindi già ai primi accenni della crisi si sono trovati in braghe di tela. Il Dubai (cioè essenzialmente la famiglia Maktoum) ha quindi dovuto, per la prima volta nella sua storia, lanciare un prestito su buoni del Tesoro per 14 miliardi di dollari. Il prestito è stato immediatamente coperto dalla banca centrale degli Emirati (cioè Abu Dhabi, cioè la famiglia al-Nahyan), ma non è dato sapere a quali condizioni politiche.
*sasha ITALIA*
16-07-2009, 18:16
http://farm4.static.flickr.com/3521/3700428404_d56ea0ae40_b.jpg
queste sono state fatte con un obiettivo che non mi chiedete come non soffre delle distorsioni della lente... ed il Burj appare come è in realtà
con una lente normale
http://lh3.ggpht.com/_hOl2e0230VA/SlYGF8dhWZI/AAAAAAAADuw/H9QLqz95P8o/s800/IMG_2328.jpg
con questa
http://lh3.ggpht.com/_hOl2e0230VA/SlYFeDCAC1I/AAAAAAAADus/j2RUnxiZvYk/s800/IMG_2324.jpg
http://lh5.ggpht.com/_hOl2e0230VA/SlcK3bNoofI/AAAAAAAADw4/2LivgF3p_wQ/s800/IMG_2366_2.jpg
http://lh6.ggpht.com/_hOl2e0230VA/SlcIGJqqS1I/AAAAAAAADwY/5IOMZCpLGTU/s800/BD%20test%20HDR%201.jpg
bracco_baldo
19-07-2009, 19:18
ste foto è inutile, son fantastiche...
http://lh5.ggpht.com/_hOl2e0230VA/SlcK3bNoofI/AAAAAAAADw4/2LivgF3p_wQ/s800/IMG_2366_2.jpg
questa sembra italia in miniatura, il ponte e l'edifico sottostanti sembrano finti :D
tutmosi3
20-07-2009, 09:06
http://farm4.static.flickr.com/3521/3700428404_d56ea0ae40_b.jpg
...
Concedetemi un OT.
L'edificio con il logo a forma di cavallo è molto bello.
Ciao
a quando l innaugurazione???
chiodo92
20-07-2009, 12:36
Scusate una domanda...una curiosità.
Quando costruiscono edifici del genere con le gru, quando lo hanno ultimato, come fanno a portare giù le gru e tutti gli strumenti ingombranti??
+Benito+
20-07-2009, 12:49
Concedetemi un OT.
L'edificio con il logo a forma di cavallo è molto bello.
Ciao
un edificio di vetro è un aborto a prescindere da tutto, per come la vedo io. E' il massimo del discomfort e del buttare energia nel cesso, alla facciazza degli architetti.
TheDarkProphet
20-07-2009, 17:09
un edificio di vetro è un aborto a prescindere da tutto, per come la vedo io. E' il massimo del discomfort e del buttare energia nel cesso, alla facciazza degli architetti.
Tu pensa che molti edifici con chiusure verticali in vetro sono fulgidi esempi di comfort e risparmio energetico ;) L'architettura in questo ultimo decennio sta spendendo quasi tutte le proprie risorse nel diventare un'architettura sostenibile, ecocompatibile e nuovo esempio di optimal living per l'uomo.
d!
tutmosi3
20-07-2009, 17:17
Io non sono un esperto.
Il mio era solo un parere estetico personale.
Ciao
:dissident:
20-07-2009, 17:19
un edificio di vetro è un aborto a prescindere da tutto, per come la vedo io. E' il massimo del discomfort e del buttare energia nel cesso, alla facciazza degli architetti.
sei rimansto fermo agli anni 60 mi sa..
..e poi l'avrebbe costruito una delle 5 o 6 ditte....
Impregilo rulez
+Benito+
20-07-2009, 19:01
Tu pensa che molti edifici con chiusure verticali in vetro sono fulgidi esempi di comfort e risparmio energetico ;) L'architettura in questo ultimo decennio sta spendendo quasi tutte le proprie risorse nel diventare un'architettura sostenibile, ecocompatibile e nuovo esempio di optimal living per l'uomo.
d!
ti assicuro che è una fesseria. Un edificio di vetro se vuoi confort energeticamente costa il triplo di un edificio creato da chi usa il cervello per ragionare e non per ammirare i fiorellini aspettando che qualcun altro gli dia l'acqua.
+Benito+
20-07-2009, 19:02
sei rimansto fermo agli anni 60 mi sa..
Sono rimasto che gli impianti li progetto e ho ragione. ;)
queste sono state fatte con un obiettivo che non mi chiedete come non soffre delle distorsioni della lente... ed il Burj appare come è in realtà
http://it.wikipedia.org/wiki/Obiettivo_decentrabile
Peccato che la prima foto sia storta però :doh:
Comunque non so adesso, ma l'ultima volta che sono stato negli Emirati (sa febbraio)i lavori erano praticamente fermi e la società costruttrice aveva licenziato qualcosa come 20.000 operai (per la maggior parte pakistani e del Bangladesh) rispedendoli immediatamente a casa a forza.
A differenza di Abu Dhabi, il Dubai ha ben poco petrolio e proprio per questo stava cercando di ritagliarsi una fettina di prosperità puntando pesantemente sul terziario avanzato (operazioni finanziarie sopratutto, ma anche cose come i villaggi di vacanze, la moda, eccetera). Il grattacielo rientrava in questo quadro.
Naturalmente il terziario avanzato è sostanzialmente fuffa, e quindi già ai primi accenni della crisi si sono trovati in braghe di tela. Il Dubai (cioè essenzialmente la famiglia Maktoum) ha quindi dovuto, per la prima volta nella sua storia, lanciare un prestito su buoni del Tesoro per 14 miliardi di dollari. Il prestito è stato immediatamente coperto dalla banca centrale degli Emirati (cioè Abu Dhabi, cioè la famiglia al-Nahyan), ma non è dato sapere a quali condizioni politiche.
Quando c' è la crisi fare gli sboroni non serve ...
ti assicuro che è una fesseria. Un edificio di vetro se vuoi confort energeticamente costa il triplo di un edificio creato da chi usa il cervello per ragionare e non per ammirare i fiorellini aspettando che qualcun altro gli dia l'acqua.
Anche a me risulta che gli edifici efficenti hanno ben poco vetro ...
Il lato oscuro di Dubai
DI JOHANN HARI
independent.co.uk/
La grande faccia sorridente dello sceicco Mohammed, il padrone incontrastato di Dubai, splende sulla sua creazione. La sua immagine è in bella mostra sulla facciata di un edificio su due, alternata a quelle più familiari di Ronald Mac Donald e del Colonnello Sanders (di Kentucky Fried Chicken,ndt).
Quest’uomo ha venduto Dubai al mondo come la città dalle mille e una luce, una Shangri-la del medio oriente, isolata dalle tempeste di sabbia che imperversano sulla regione. Egli domina dall’alto la skyline in stile Manhattan, spuntando da file su file di piramidi di vetro e hotel che ricordano torri fatte con monete d’oro. Lo ritroviamo lì, sull’edificio più alto del mondo, uno spunzone lanciato verso il cielo più di ogni altra costruzione dell’uomo nella storia.
Ma il sorriso dello sceicco Mohammed ha perso un po’ di smalto ultimamente. Le onnipresenti gru si sono prese una pausa nel panorama, come ferme nel tempo. Ci sono innumerevoli edifici fermi a metà, all’apparenza abbandonati.
Nelle costruzioni più scintillanti, come l’enorme hotel Atlantis, un gigantesco castello rosa, edificato in 1000 giorni ad un costo di più di un miliardo di euro su un isola artificiale costruita ad hoc, l’acqua piovana filtra dal soffitto e le tegole si staccano dal tetto.
Questa terra da favola e’ stata costruita su un sogno e adesso cominciano a vedersi le crepe.
Improvvisamente sembra assomigliare un po’ meno ad una Manhattan al sole e un po’ più ad una Islanda nel deserto. Ora che la folle esplosione dei cantieri si è fermata ed il vento sta girando, i segreti di Dubai stanno lentamente emergendo. Questa è una città costruita da zero nell’arco di pochi decenni selvaggi di macro-credito e di uccisione dell’ecosistema, di soprusi e di schiavitù. Dubai è una metafora vivente di vetro e metallo del neo-liberismo globalizzato che può finire la sua folle corsa schiantandosi contro la storia.
Erba rotolante
30 anni fa quasi tutta la Dubai che oggi conosciamo, era deserto, abitato solo da cactus, erba rotolante e scorpioni; ma nel centro città ci sono ancora delle tracce della cittadina che c’era una volta, nascosta dal vetro e dal metallo. Nel polveroso fortino del Dubai Museum viene raccontata una versione edulcorata della sua storia: verso la metà del diciottesimo secolo fu costruito qui, nel basso golfo persico, un piccolo villaggio i cui pochi abitanti pescavano perle non lontano dalla costa. Qui si formò in breve tempo una popolazione cosmopolita, arrivata dalla Persia, dal subcontinente indiano e da altri paesi arabi, attratta dal sogno di fare fortuna. Diedero al villaggio il nome di una vorace cavalletta locale, la Daba.
Il villaggio fu presto preda delle navi da guerra dell’impero britannico che lo mantenne con la forza fino al 1971. Quando gli inglesi se ne andarono, Dubai decise di allearsi con i 6 statarelli confinanti per formare gli Emirati Arabi Uniti.
Le navi inglesi salparono per sempre proprio quando i giacimenti di petrolio stavano per essere scoperti e gli sceicchi che improvvisamente si ritrovarono al potere dovettero subito affrontare un enorme dilemma: erano per lo più nomadi analfabeti che avevano vissuto finora portando carovane di cammelli attraverso il deserto e adesso galleggiavano su oro puro; cosa ci avrebbero fatto?
Dubai aveva solo un rivoletto di petrolio in confronto alla vicina Abu Dhabi, perciò lo sceicco Maktoum decise di usarne i proventi per creare qualcosa di durevole. Avrebbe costruito una città che sarebbe stata il cuore mondiale del turismo e dei servizi finanziari, succhiando contanti e talenti da tutta la terra. Attirò il mondo con la promessa del Tax-free e risposero in milioni, sommergendo la popolazione locale che adesso forma solamente il 5% degli abitanti di Dubai, una città che sembra essere piovuta dal cielo, fatta e finita in soli 3 decenni. C’e’ stato uno scatto in avanti dal diciottesimo al ventunesimo secolo nell’arco di una generazione.
Se prendete il “Big Bus Tour of Dubai”, vi viene somministrata la versione ufficiale di come tutto questo sia successo: “Il motto di Dubai e’ ‘porte aperte, menti aperte’” vi dice la guida in toni studiati prima di depositarvi al suk a comprare copri-teiere di pelo di cammello. “Qui siete liberi”. “Di acquistare artigianato”, aggiunge.
Passando accanto ad ogni edificio monumentale, vi dice “Il world Trade Center è stato costruito da Sua Altezza..”.
Ma è una bugia.
Non l’ha costruita lo sceicco questa città. L’hanno costruita gli schiavi.
La stanno costruendo proprio ora.
Nascosti in bella vista
Esistono 3 diverse Dubai, sebbene ben intrecciate fra loro.
Ci sono gli Expats, gli occidentali ben remunerati.
Ci sono gli emirati, come lo sceicco Mohammed;
e poi c’e’ la sottoclasse straniera, quella che ha costruito la città e che è intrappolata qui. Sono nascosti in bella vista.
Li vedi ovunque, nelle loro impolverate uniformi blu, mentre vengono aggrediti con urla dai loro superiori, ma si è allenati a non guardare.
Senti sempre lo stesso Mantra: “Lo sceicco ha costruito la città, lo sceicco ha costruito la città”.
“Operai? Che operai?”
Ogni sera le centinaia di migliaia di giovani che hanno davvero tirato su Dubai vengono stipati negli autobus e portati dai loro cantieri fino ad una vasta distesa di cemento a circa un’ora dalla città, dove vengono tenuti in disparte. Fino a pochi anni fa venivano trasportati su carri bestiame ma poi gli Expats si lamentarono dicendo che non era un bello spettacolo, così ora vengono smistati su piccoli autobus di metallo che fungono da serre nel caldo del deserto: lì dentro sudano come spugne mentre vengono lentamente sbatacchiati.
Sonapur è un mosaico di miglia e miglia di identiche costruzioni di cemento divise da strade piene di calcinacci. Intorno a 300.000 uomini vivono uno sull’altro in questo posto che in Hindi significa “Città d’oro”.
Nel primo campo in cui mi fermo, sconvolto dall’odore di fogna e di sudore, gli uomini si accalcano, impazienti di raccontare a qualcuno quello che stanno passando.
Sahinal Monir, un ventiquattrenne magro originario della regione dei delta del Bangladesh mi dice:”Per portarti qui ti dicono che Dubai è il paradiso. Poi ci arrivi e ti rendi conto che è l’inferno”. 4 anni fa un “reclutatore” arrivò nel villaggio di Sahinal nel sud del Bangladesh. Raccontò agli uomini del villaggio di un posto dove si guadagnava 40.000 takka al mese (€ 450) per lavorare dalle 9 alle 17 in cantieri edili. Un posto dove si veniva trattati bene, alloggio confortevole e cibo abbondante. Dovevano solo comprarsi un visto di lavoro del costo di 220.000takka (€2500) che avrebbero potuto ripagare facilmente in 6 mesi. Così Sahinal vendette la terra della sua famiglia e prese altri soldi in prestito per raggiungere questo paradiso.
Appena arrivato, il suo passaporto fu preso in consegna dalla sua ditta. Non l’ha più rivisto da allora. Gli dissero con maniere brusche che da quel momento in poi avrebbe lavorato 14 ore al giorno nel caldo del deserto - dove ai turisti occidentali è consigliato di non stare all’aperto neanche 5 minuti in estate quando le temperature raggiungono i 55° - per uno stipendio di 500 dirham al mese (€ 105), meno di ¼ della paga promessa.
“Se non ti piace vattene a casa”. “Ma come faccio, il mio passaporto ce l’avete voi e non ho i soldi per il biglietto”. “Beh, allora ti conviene lavorare” gli risposero. Sahinal fu preso dal panico. La sua famiglia, moglie, un figlio ed una figlia, i suoi genitori, erano tutti in attesa delle sue rimesse, orgogliosi del fatto che il loro ragazzo ce l’avesse fatta. Ma lui avrebbe dovuto lavorare per più di 2 anni solo per pagare il costo di essere arrivato qui; e il tutto per guadagnare meno di quello che prendeva in Bangladesh.
Mi mostra la sua camera: una minuscola cella di cemento con letti a castello a tre piani che divide con 11 compagni. Tutte le sue proprietà sono ammassate sulla sua cuccetta: 3 magliette, un paio di pantaloni di ricambio e un cellulare. La stanza puzza perché i bagni nell’angolo del campo, meri buchi nella terra, traboccano di escrementi e di nuvole di mosche. Non c’è aria condizionata e nemmeno ventilatori, per cui il caldo è insopportabile. “Non si riesce a dormire, tutto ciò che fai è sudare e grattarti tutta la notte”. Nel picco del caldo estivo la gente dorme per terra, sul tetto, dovunque possa sperare di trovare un minimo di brezza.
L’acqua che portano nel campo in grandi contenitori bianchi non è totalmente desalinizzata; sa di sale. “Ci fa star male, ma non c’è niente altro da bere” mi dice.
“Il lavoro fa schifo” dice. “Devi portare mattoni e blocchi di cemento da 50kg sotto il sole cocente. Questo calore, non puoi capire. Sudi così tanto che non riesci a pisciare per giorni o settimane addirittura. E’ come se tutto il liquido ti uscisse dalla pelle e ti fa puzzare. Ti gira la testa ma non puoi fermarti mai, eccetto un’ora di pomeriggio. Sai che se ti cade qualcosa dalle mani o se scivoli, corri il rischio di morire, ma le ore che non lavori perché stai male ti vengono decurtate dallo stipendio e resti intrappolato qui più del dovuto.
Adesso sta lavorando al 67° piano di un nuovo scintillante grattacielo da dove costruisce verso l’alto, verso il cielo, verso il caldo. Non ne conosce il nome. Nei suoi 4 anni qui non ha mai visto la Dubai conosciuta dai turisti di tutto il mondo. Conosce solo quella che costruisce piano per piano. E’ “arrabbiato”? Rimane in silenzio per un po’. “Qui nessuno tira fuori la rabbia, non si può. Ti arrestano e ti tengono dentro a lungo prima di deportarti. L’anno scorso dei lavoratori hanno scioperato perché non li pagavano da 4 mesi. La polizia di Dubai ha circondato il loro campo con filo spinato e cannoni ad acqua spedendoli a lavorare con la forza. I capi della rivolta sono stati sbattuti in galera”.
Provo con un’altra domanda: Sohinal si pente di esser venuto? Tutti gli uomini guardano in terra imbarazzati: “Come facciamo a pensarci? Siamo costretti a star qui. Se cominciamo a pensare ai rimpianti..” Lascia la frase a metà. Il silenzio viene rotto da un altro operaio:” Mi manca il mio paese, la mia famiglia, la mia terra. Puoi far crescere del cibo in Bangladesh. Qui non spunta niente. Solo petrolio e grattacieli.
Da quando è scoppiata la crisi, mi dicono, l’elettricità è stata tagliata in dozzine di campi e degli uomini non vengono pagati da mesi. Le loro compagnie si sono volatilizzate con i loro passaporti ed i loro stipendi. “Ci hanno tolto tutto. Anche se in qualche modo riuscissimo a tornare in Bangladesh, chi ci ha prestato i soldi ci chiederà di restituirli e se non possiamo ci sbatteranno in galera”.
Per legge tutto questo è illegale. I datori di lavoro devono rispettare le scadenze di pagamento, non possono confiscare i passaporti e devono concedere delle pause dal lavoro, ma non ho incontrato nessuno che mi abbia detto che questo davvero succede. Neanche uno.
Questi uomini sono portati qui con l’inganno e tenuti qui con la forza, con la complicità delle autorità locali.
Sahinal potrebbe facilmente morirci qui. Un inglese che lavorava su progetti edili mi ha detto:”C’è un enorme tasso di suicidi nei campi e nei cantieri ma non vengono riportati. Li fanno passare per incidenti sul lavoro. E anche in questi casi le famiglie non si liberano del debito. Semplicemente lo ereditano.
Uno studio di Human Rights Watch ha scoperto che è in atto una “copertura pianificata del reale numero” delle morti avvenute per colpi di calore, per sfinimento o per suicidio. Il consolato indiano ha registrato 971 morti fra i propri connazionali nel solo 2005. Quando queste cifre hanno cominciato a trasparire, ai consolati è stato imposto di smettere di contare.
Alla luce del crepuscolo mi intrattengo con Sohinal e i suoi amici che fanno la colletta per comprare una bottiglia di stracciabudella. La fanno fuori con sorsi feroci. “Ti aiuta a dimenticare” dice Sohinal con voce pungente.
Lontano, le luci della Dubai che ha contribuito ad edificare scintillano noncuranti.
Johann Hari
Fonte:www.independent.co.uk/
Link: http://www.independent.co.uk/opinion...i-1664368.html.
Non ne sapevo niente....perchè non se ne parla? Sento solo lodi relativamente a dubai.
:dissident:
20-07-2009, 22:10
Sono rimasto che gli impianti li progetto e ho ragione. ;)
io sono rimasto al dottorato in architettura sostenibile e ti dico che l'uso di ampie vetrature opportunamente schermate permette di avere apporti solari attivi quando serve e anche di sfruttare fenomeni convettivi per raffrescare
tutte soluzioni in cui pero' gli impianti non hanno a che fare, e questo spiega la tua ignoranza al riguardo ;)
TheDarkProphet
21-07-2009, 00:02
ti assicuro che è una fesseria. Un edificio di vetro se vuoi confort energeticamente costa il triplo di un edificio creato da chi usa il cervello per ragionare e non per ammirare i fiorellini aspettando che qualcun altro gli dia l'acqua.
Certo, costa di più, sia in fase di progettazione, che in fase di realizzazione che in fase di manutenzione. è vero. E' vero però che in questo costa c'è lo sviluppo tecnologico, la ricerca scientifica e l'esperienza acquisita. Quando questo patrimonio sarà consolidato, quando la cultura dell'ecosostenibilità, dell'autonomia energetica, del risparmio di risorse, quando tutto questo sarà patrimonio dell'edilizia, le nostre tasche e l'ecosistema che ci appartiene, ringrazieranno.
Sono costi che dobbiam osostenere ora, per guadagnarne in seguito. E' un passo necessario, dobbiamo capire e studiare come liberarci dall'obbligo di apportare energia esterna per vederla dissolversi in aria sporca, spendendo migliaia di euro per riscaldare una casa del cazzo sei mesi all'anno inquinando tutto quello che si può inquinare e sprecando combustibili, acqua e corrente elettrica.
Dobbiamo slegarci dall'obsoleta cultura consumistica che da secoli caratterizza il nostro vivere urbano, un edificio deve autosostenersi, deve essere indipendente, deve vivere di energia propria.
Le grandi partiture verticali vetrate, che tu credi essere fonte di malessere, se progettate e realizzate come ormai già sappiamo fare, consentono di accumulare aria calda e fredda in ambito controllato, riscaldando l'ambiente nei mesi invernali e climatizzandolo in quelli estivi. Nelle pareti vetrate possono essere efficacemente dissimulati pannelli fatovoltaici et similae, per generare autonomamente una parte della corrente elettrica necessaria (oggi), oppure la totalità della stessa (un domani non troppo lontano).
I moti convettivi dell'aria calda/fredda, contribuiscono alla salubrità di un ambiente dal punto di vista fisico, riducono la formazione di muffe ed altri organismi biologici nocivi, riducono il degrado dei materiali.
Smettiamola di avere paura di lasciarci alle spalle i casermoni di cui oggi le nostre città sono piene, dobbiamo sperimentare, scoprire, collaudare, in un'ottica di miglioramento futuro. I costi della ricerca e dello sviluppo sono alti, ma per alcuni sostenibili. Sia lode a loro che costruiscono il futuro di un'antropizzazione degli spazi matura e consapevole.
Ti parlo da architetto. Ricrediti, informati, studia. Se rimani fermo sulla tua posizione escludendo a priori quanto detto in precedenza, commetti un errore.
d!
:dissident:
21-07-2009, 00:15
Certo, costa di più, sia in fase di progettazione, che in fase di realizzazione che in fase di manutenzione. è vero. E' vero però che in questo costa c'è lo sviluppo tecnologico, la ricerca scientifica e l'esperienza acquisita. Quando questo patrimonio sarà consolidato, quando la cultura dell'ecosostenibilità, dell'autonomia energetica, del risparmio di risorse, quando tutto questo sarà patrimonio dell'edilizia, le nostre tasche e l'ecosistema che ci appartiene, ringrazieranno.
Sono costi che dobbiam osostenere ora, per guadagnarne in seguito. E' un passo necessario, dobbiamo capire e studiare come liberarci dall'obbligo di apportare energia esterna per vederla dissolversi in aria sporca, spendendo migliaia di euro per riscaldare una casa del cazzo sei mesi all'anno inquinando tutto quello che si può inquinare e sprecando combustibili, acqua e corrente elettrica.
Dobbiamo slegarci dall'obsoleta cultura consumistica che da secoli caratterizza il nostro vivere urbano, un edificio deve autosostenersi, deve essere indipendente, deve vivere di energia propria.
Le grandi partiture verticali vetrate, che tu credi essere fonte di malessere, se progettate e realizzate come ormai già sappiamo fare, consentono di accumulare aria calda e fredda in ambito controllato, riscaldando l'ambiente nei mesi invernali e climatizzandolo in quelli estivi. Nelle pareti vetrate possono essere efficacemente dissimulati pannelli fatovoltaici et similae, per generare autonomamente una parte della corrente elettrica necessaria (oggi), oppure la totalità della stessa (un domani non troppo lontano).
I moti convettivi dell'aria calda/fredda, contribuiscono alla salubrità di un ambiente dal punto di vista fisico, riducono la formazione di muffe ed altri organismi biologici nocivi, riducono il degrado dei materiali.
Smettiamola di avere paura di lasciarci alle spalle i casermoni di cui oggi le nostre città sono piene, dobbiamo sperimentare, scoprire, collaudare, in un'ottica di miglioramento futuro. I costi della ricerca e dello sviluppo sono alti, ma per alcuni sostenibili. Sia lode a loro che costruiscono il futuro di un'antropizzazione degli spazi matura e consapevole.
Ti parlo da architetto. Ricrediti, informati, studia. Se rimani fermo sulla tua posizione escludendo a priori quanto detto in precedenza, commetti un errore.
d!
:cincin:
chiodo92
21-07-2009, 12:40
Scusate una domanda...una curiosità.
Quando costruiscono edifici del genere con le gru, quando lo hanno ultimato, come fanno a portare giù le gru e tutti gli strumenti ingombranti??
Nessuno?:)
+Benito+
21-07-2009, 12:43
io sono rimasto al dottorato in architettura sostenibile e ti dico che l'uso di ampie vetrature opportunamente schermate permette di avere apporti solari attivi quando serve e anche di sfruttare fenomeni convettivi per raffrescare
tutte soluzioni in cui pero' gli impianti non hanno a che fare, e questo spiega la tua ignoranza al riguardo ;)
Architettura? Gli architetti con cui in ingegnere lavora bene si contano veramente sulla punta delle dita, soprattutto guardacaso non si trovano quasi mai in ambiente universitario.
:dissident:
21-07-2009, 12:50
E questo che vuol dire scusa? :confused:
Potrei dirti che vale anche il contrario..Ma il punto era un altro, mi pare.
Sono rimasto che gli impianti li progetto e ho ragione. ;)
beh, chiaramente ad ogni costo si commisura un risultato.
converrai però che in asia, soprattutto in giappone, esistono grattacieli di nuova concezione che hanno delle efficienze energetiche molto alte, unite a comfort ambientali ottimi.
poi non dimenticarti mai che l'italia è il paese dove molti tecnici ti dicono che il rivestimento a cappotto è inutile metterlo, oppure progettano impianti costituiti da radiatori tradizionali a muro e caldaie a condensazione... per cui, dove vogliamo andare?
+Benito+
21-07-2009, 12:58
Certo, costa di più, sia in fase di progettazione, che in fase di realizzazione che in fase di manutenzione. è vero. E' vero però che in questo costa c'è lo sviluppo tecnologico, la ricerca scientifica e l'esperienza acquisita. Quando questo patrimonio sarà consolidato, quando la cultura dell'ecosostenibilità, dell'autonomia energetica, del risparmio di risorse, quando tutto questo sarà patrimonio dell'edilizia, le nostre tasche e l'ecosistema che ci appartiene, ringrazieranno.
Sono costi che dobbiam osostenere ora, per guadagnarne in seguito. E' un passo necessario, dobbiamo capire e studiare come liberarci dall'obbligo di apportare energia esterna per vederla dissolversi in aria sporca, spendendo migliaia di euro per riscaldare una casa del cazzo sei mesi all'anno inquinando tutto quello che si può inquinare e sprecando combustibili, acqua e corrente elettrica.
Dobbiamo slegarci dall'obsoleta cultura consumistica che da secoli caratterizza il nostro vivere urbano, un edificio deve autosostenersi, deve essere indipendente, deve vivere di energia propria.
Le grandi partiture verticali vetrate, che tu credi essere fonte di malessere, se progettate e realizzate come ormai già sappiamo fare, consentono di accumulare aria calda e fredda in ambito controllato, riscaldando l'ambiente nei mesi invernali e climatizzandolo in quelli estivi. Nelle pareti vetrate possono essere efficacemente dissimulati pannelli fatovoltaici et similae, per generare autonomamente una parte della corrente elettrica necessaria (oggi), oppure la totalità della stessa (un domani non troppo lontano).
I moti convettivi dell'aria calda/fredda, contribuiscono alla salubrità di un ambiente dal punto di vista fisico, riducono la formazione di muffe ed altri organismi biologici nocivi, riducono il degrado dei materiali.
Smettiamola di avere paura di lasciarci alle spalle i casermoni di cui oggi le nostre città sono piene, dobbiamo sperimentare, scoprire, collaudare, in un'ottica di miglioramento futuro. I costi della ricerca e dello sviluppo sono alti, ma per alcuni sostenibili. Sia lode a loro che costruiscono il futuro di un'antropizzazione degli spazi matura e consapevole.
Ti parlo da architetto. Ricrediti, informati, studia. Se rimani fermo sulla tua posizione escludendo a priori quanto detto in precedenza, commetti un errore.
d!
Paura? non ho paura, ho TERRORE! Tu mi parli da architetto, io ti parlo da laureato in ingegneria (per la precisione onde non voler vantare titoli che non ho) che deve far capire a quasi tutti gli architetti con cui capita di lavorare che un conto è fare le cose, un conto è farle funzionare. Prescindendo (anche se lavorativamente non è così) da discorsi legati alla normativa (un edificio progettato per ottemperare ai requisiti di 192/2005, 311/2006 etc etc vetrato mi fa venire da ridere perchè è un falso) il confort lo ottieni con il controllo termoigrometrico, con la ventilazione, dell'irraggiamento che entra nell'edificio e dall'illuminazione. Il fotovoltaico e tutte queste cose esulano completamente dal discorso. Un edificio vetrato non ha inerzia termica, quindi il sistema di regolazione automatica deve essere velocissimo nell'adattarsi alle condizioni esterne e interne (affollamenti variabili, dissipazioni di potenza variabili, irraggiamento variabile, pioggia etc). Per velocissimo intendo con interventi a livello di 5 minuti massimo. Le pareti vetrate obbligano a compromessi in termini di spazi impiantistici. Hanno seri problemi a livello di compratimentazione REI tra i piani. Non permettono quasi mai un controllo variabile della quota di irraggiamento entrante (le pellicole? bellissime, ma sono incollate) se non in edifici bassi (non ho mai visto edifici "di vetro" con le persianine interstiziali che comunque sono inaffidabili).
Hai mai provato a bilanciare un impianto di diffusione aria? Io sì e ti assicuro che non è banale. Eventuali piccoli squilibri di questo tipo in un edificio razionale vengono gestiti dall'inerzia delle strutture che lo compongono, in un edificio vetrato no. Inoltre, per buono che sia il vetro, ha trasmittanze dell'ordine di 5-10 volte un buon muro coibentato. Questo vuol dire che d'inverno per il solo riscaldamento, senza contare i ricambi d'aria che sono più o meno uguali, aumenti il consumo di energia primaria di un fattore 10+ per la quota di dispersioni attraverso l'involucro.
D'estate puoi passare da necessità di raffreddare a necessità di riscaldare (in caso di forti acquazzoni, per esempio) perchè non hai inerzia e se va via il sole e stai immettendo aria a 15°C e hai i fancoil in freddo in tre minuti la gente si mette il cappotto.
Per non parlare dell'inapplicabilità di sistemi energeticamente efficienti come pavimenti e soffitti radianti per il fatto che hanno inerzia elevata e non possono rispondere in pochi minuti a repentini cambiamenti nel bilancio termico dell'edificio.
Un edificio non è, dal mio punto di vista, bello o brutto. Un edificio lo studio in termini di quanto gas e/o energia elettrica consuma. Non sono bendato e si fanno impianti a tutt'aria, ad aria primaria e fancoil, con pavimenti e soffitti radianti, con travi fredde, con ogni tipo di terminale che possa essere idoneo. Non è questo un problema. Il problema sorge nel momento in cui mi trovo un edificio energeticamente irrazionale e mi si vuole far passare che è il progresso tecnologico quando non è vero.
+Benito+
21-07-2009, 13:00
beh, chiaramente ad ogni costo si commisura un risultato.
converrai però che in asia, soprattutto in giappone, esistono grattacieli di nuova concezione che hanno delle efficienze energetiche molto alte, unite a comfort ambientali ottimi.
poi non dimenticarti mai che l'italia è il paese dove molti tecnici ti dicono che il rivestimento a cappotto è inutile metterlo, oppure progettano impianti costituiti da radiatori tradizionali a muro e caldaie a condensazione... per cui, dove vogliamo andare?
cos'hai contro gli impianti a radiatori con caldaie a condensazione?
+Benito+
21-07-2009, 13:01
E questo che vuol dire scusa? :confused:
Potrei dirti che vale anche il contrario..Ma il punto era un altro, mi pare.
Vuol dire che parlare di dottorati lauree insegnamenti magistrali in ambito architettonico come curriculum sull'energetica fa ridere.
:dissident:
21-07-2009, 13:07
Vuol dire che parlare di dottorati lauree insegnamenti magistrali in ambito architettonico come curriculum sull'energetica fa ridere.
A me fa ridere la visione un po' arretrata e coi paraocchi di soluzioni quali serre solari e simili...Ma in fondo tu ti limiti a progettare gli impianti, dei sistemi passivi probabilmente non hai la minima conoscenza
vabbè, comunque siamo OT.
+Benito+
21-07-2009, 13:09
A me fa ridere la visione un po' arretrata e coi paraocchi di soluzioni quali serre solari e simili...Ma in fondo tu ti limiti a progettare gli impianti, dei sistemi passivi probabilmente non hai la minima conoscenza
Dici? :asd:
I sistemi passivi richiedono coordinazione, non un architetto che viene lì e ti dice "bene questo è quanto adesso deve funzionare".
A trovarne che capiscono qualcosa!
Comunque, rimane il fatto che mettila come vuoi a pari volume abitabile fai un edificio in laterizio incappottato e un edificio di vetro, l'edificio di vetro consuma di più ed è più complicato da far funzionare. Non ne vedo la ragione.
+Benito+
21-07-2009, 13:11
vabbè, comunque siamo OT.
Perchè OT? Mi sembra una discussione sul funzionamento degli edifici, anche se i post non si limitano a fotografie e a commenti entusiastici e complottistici, non ci vedo nulla di male.
:dissident:
21-07-2009, 13:16
Dici? :asd:
Comunque, rimane il fatto che mettila come vuoi a pari volume abitabile fai un edificio in laterizio incappottato e un edificio di vetro, l'edificio di vetro consuma di più
Dipende da come e' pensato, ma e' possibile arrivare a consumi comparabili
ed è più complicato da far funzionare. Non ne vedo la ragione.
Di ragioni ce ne sono infinite, dal confort (perchè luce naturale e visione esterna sono benefit non tracurabili) alla qualità archiettonica (che cmq conta sennò vivremmo tutti in cubi di cls).
Ti consiglio di guardarti un po' di architetture tedesche, austriache e svizzere per vedere soluzioni ampiamente vetrate e molto più efficienti delle nostre di laterizio più cappotto
Chiuso OT
Bello.
Pero' i grattacieli sono nati in contesti in cui lo sviluppo verticale era l'unico possibile, essendo che lo spazio orizzontale era gia' tutto occupato.
Manhattan in primis.
Qui invece, nel deserto, proprio non lo capisco.
La stessa metratura cubica distribuita tranquillamente in uffici a 2-8 piani sarebbe costata immagino un sensibile fattore in meno. Azzardo 1/100, ma mi rimetto ad esperti del settore.
Perche'? Puro prestigio?
Mi sa di un'arogmentazione instabile, non dettata da vere esigenze, e quindi piu' delicata a mantenersi.
DarKilleR
21-07-2009, 13:18
Benito ti do completamente ragione su quello che dici...
unica nota che i vetri a doppia o tripla camera con vuoto spinto sono ottimi isolanti termici in caso di trasmissione per conduzione e convezione...invece pessimi per quanto riguarda l'irraggiamento...e quindi bisogna intervenire con soluzioni particolari, con vetri con cristalliliquidi elettroattivi, o tendine incluse nei vetri doppi etc etc...
Ma salgono in modo esponenziale costi di progettazione, costruzione e soprattutto manutenzione in caso di guasto sono cazzi!
E molto importante è l'inerzia termica...cosa che gli architetti non vanno mai a considerare :muro: ,
:dissident:
21-07-2009, 13:21
Bello.
Pero' i grattacieli sono nati in contesti in cui lo sviluppo verticale era l'unico possibile, essendo che lo spazio orizzontale era gia' tutto occupato.
Manhattan in primis.
Qui invece, nel deserto, proprio non lo capisco.
La stessa metratura cubica distribuita tranquillamente in uffici a 2-8 piani sarebbe costata immagino un sensibile fattore in meno. Azzardo 1/100, ma mi rimetto ad esperti del settore.
Perche'? Puro prestigio?
Mi sa di un'arogmentazione instabile, non dettata da vere esigenze, e quindi piu' delicata a mantenersi.
Sicuramente la componente di ostentazione è rilevante, ma non solo.
Perché da tempo a Dubai hanno investito nel trasformare la strip della città in una meta turistica con appeal a livello globale (per prepararsi a quando il petrolio finirà ragionevolmente). In questa opera di "maquillage" ha grande peso l'effetto sensazionalistico (ad esempio il Burj Al Arab, o le isole artificiali), in questa ottica l'investimento è stato quello di creare un'ulteriore attrazione per i turisti.
:dissident:
21-07-2009, 13:23
unica nota che i vetri a doppia o tripla camera con vuoto spinto sono ottimi isolanti termici in caso di trasmissione per conduzione e convezione...invece pessimi per quanto riguarda l'irraggiamento...e quindi bisogna intervenire con soluzioni particolari, con vetri con cristalliliquidi elettroattivi, o tendine incluse nei vetri doppi etc etc...
Dipende tutto da come sono orientate le superfici vetrate, da come sono utilizzate nel contesto microclimatico del manufatto ecc
Non serve arrivare a soluzioni così costose..Tanto per dirne una basta una piantumazione di alberi caduchi che d'estate copra dall'irraggiamento diretto le specchiature e d'inverno permetta l'apporto solare diretto per cntribuire al riscaldamento
E molto importante è l'inerzia termica...cosa che gli architetti non vanno mai a considerare :muro: ,
ma anche no ;)
+Benito+
21-07-2009, 13:32
Mi sento di dover dare una risposta un po' più esauriente sui sistemi passivi.
Punto uno: il fotovoltaico, ora, non ha senso. E' economicamente una perdita, non ha ritorno. Fino a quando lo stato finanzierà con tariffa incentivante e simili si spera in un ritorno in 10-15 anni su impianti tagliati correttamente.
La tecnologia attuale non è sufficientemente buona, servono pannelli con rendimenti di almeno il 25-30% per diventare una scelta economicamente ed energeticamente utile.
Ho anche letto di soluzioni come le foglie fotovoltaiche, e la cosa mi lascia allibilio, quando in tema di energia entra la "bellezza" e non l'efficienza, la strada è quella sbagliata.
I sistemi ad inseguimento sono già più sensati, ma inapplicabili nell'edilizia.
Sul solare termico, fortunatamente, la situazione è migliore. Attualmente stiamo sperimentando vari sistemi, sia a glicole, sia ad acqua sia a svuotamento, sia piani che sottovuoto.
I sistemi a svuotamento per ora danno esiti abbastanza negativi, dopo i primi due tre anni di funzionamento inziano a manifestarsi problemi di circolazione e dei cali di resa. I sistemi a glicole richiedono un controllo periodico del pH per salvaguardare l'impianto sia dalla corrosione che dalla formazione delle morchie dovute alla polimerizzazione del glicole quando il sistema è in stagnazione. Alcuni produttori inziano a fornire delle tende attuate sui collettori per evitare la stagnazione con le conseguenze nefaste che si porta dietro, ma a prezzi folli su costi già di per sè non irrilevanti.
I sistemi ad acqua che abbiamo progettato non sono ancora stati installati o sono da poco entrati in funzione. Secondo me promettono bene perchè comunque con i tubi sottovuoto d'inverno la dissipazione è poca (su impianti con pochi collettori) e non c'è il problema della stagnazione. Però sono impianti che vaporizzano facilmente e va verificato sul campo come la distribuzione e la disposizione dei vasi solari contribuisca al buon funzionamento.
Per quanto riguarda l'uso del solare, c'è da fare un distinguo: se dal lato produzione acqua calda sanitaria adesso stanno arrivando anche riferimenti normativi migliori (le UNI TS11300) rispetto alle vecchie norme, e l'impiantistica è adeguata con varie possibilità tecniche per progettare un impianto adatto al tipo di utenza, dal lato integrazione riscaldamento la cosa è più complessa.
Primariamente l'impianto ha un costo iniziale non trascurabile, soprattutto su impianti residenziali, e la cosa nella situazione economica attuale è gambizzante. In secondo luogo per poter sfruttare decentemente l'integrazione anche gli impianti vanno progettati con dei vincoli, che in buona sostanza sono riassunti nella necessità quasi obbligata di usare solo impanti a bassissima temperatura come i pavimenti radianti. Questa scelta può essere favorevole o meno, certamente è costosa, certamente rispetto ai vecchi caldaiono con radiatori dimensionati a 80°C renderà anche economicamente negli anni di durata dell'impianto, ma le alternative attuali sono molto efficienti e richiedono una valutazione attenta. Anche le tanto osannate pompe di calore geotermiche sono un terno al lotto, attualmente non ci sono strumenti sufficientemente affidabili per garantire quante sonde e a che profondità vadano realizzate, con una variabile importantissima sul costo d'impianto.
Le sonde orizzontali richiedono spazi molto vasti quasi mai disponibili e impegnano quell'area in maniera assai limitante.
Non mi è mai capitata l'occasione di progettare serre solari, se non una cosetta che non era nemmeno degna di essere chiamata così.
L'idea mi sembra buona, di applicazione non sempre possibile, ma valida. Mi risulta che in lombardia e forse anche in qualche altra regione ci sia anche una compensazione dei volumi utilizzati per le serre solari.
+Benito+
21-07-2009, 13:35
Benito ti do completamente ragione su quello che dici...
unica nota che i vetri a doppia o tripla camera con vuoto spinto sono ottimi isolanti termici in caso di trasmissione per conduzione e convezione...invece pessimi per quanto riguarda l'irraggiamento...e quindi bisogna intervenire con soluzioni particolari, con vetri con cristalliliquidi elettroattivi, o tendine incluse nei vetri doppi etc etc...
Ma salgono in modo esponenziale costi di progettazione, costruzione e soprattutto manutenzione in caso di guasto sono cazzi!
E molto importante è l'inerzia termica...cosa che gli architetti non vanno mai a considerare :muro: ,
I vetri doppi o tropli con argon, per esempio, raggiungono U dell'ordine di 1,2 W/mqK. Una parete ben isolata raggiunge U<0,3 W/mqK.
La parete mantiene quel valore se l'isolante è posto in condizioni di non assorbire umidità nè per pioggia nè per condensazione interstiziale, la vetrocamera dopo 5 anni di argon all'interno non ne ha più. Senza, come dici tu, parlare di quanto costa una vetrocamenta a triplo vetro con bassoemissivo e esterno a controllo solare riempita di argon per raggiungere quei valori.
Magari poi posata su un bellissimo telaio di alluminio
+Benito+
21-07-2009, 13:38
Dipende tutto da come sono orientate le superfici vetrate, da come sono utilizzate nel contesto microclimatico del manufatto ecc
Non serve arrivare a soluzioni così costose..Tanto per dirne una basta una piantumazione di alberi caduchi che d'estate copra dall'irraggiamento diretto le specchiature e d'inverno permetta l'apporto solare diretto per cntribuire al riscaldamento
ma anche no ;)
Ma dai che discorso è.....un impiantista non considera MAI le piantumazioni! Solo in casi eccezionali in cui si ha la ragionevole certezza che rimarranno lì per decenni se ne tiene conto, diversamente è un errore considerare il contributo di piante e aggetti la cui disponibilità è fatua. Una volta che l'impianto è fatto, lottizzano i campi a fianco e ti saluto. Altro discorso è una situazione in cui l'area è molto vasta e le piantumazioni sono strettamente legate al manufatto vuoi per proprietà vuoi per quello che vuoi, ma ammetterai che la situazione è alquanto rara. Se hai un volume utilizzabile e una superficie copribile, le sfrutterai se non al massimo, quasi, piuttosto che rinunciare al 20% per mettere 5 piante.
Edifici ombreggiati a verde sono una rarità, soprattutto in città dove gli spazi sono quel che sono
:dissident:
21-07-2009, 13:46
Ma dai che discorso è.....un impiantista non considera MAI le piantumazioni! Solo in casi eccezionali in cui si ha la ragionevole certezza che rimarranno lì per decenni se ne tiene conto, diversamente è un errore considerare il contributo di piante e aggetti la cui disponibilità è fatua. Una volta che l'impianto è fatto, lottizzano i campi a fianco e ti saluto. Altro discorso è una situazione in cui l'area è molto vasta e le piantumazioni sono strettamente legate al manufatto vuoi per proprietà vuoi per quello che vuoi, ma ammetterai che la situazione è alquanto rara. Se hai un volume utilizzabile e una superficie copribile, le sfrutterai se non al massimo, quasi, piuttosto che rinunciare al 20% per mettere 5 piante.
Edifici ombreggiati a verde sono una rarità, soprattutto in città dove gli spazi sono quel che sono
Infatti non è un caso che i progetti non li facciano gli impiantisti ;)
Ovviamente si parla di piantumazioni fatte nel proprio lotto, mica nel campo affianco :mbe:
Poi non a caso esistono numerosi esempi di regolamenti edilizi e norme attuative che in cambio di piantumazione garantiscono una maggiorazione di volumetria edificabile (anche se in italia restano ancora rari)
:dissident:
21-07-2009, 13:47
Mi risulta che in lombardia e forse anche in qualche altra regione ci sia anche una compensazione dei volumi utilizzati per le serre solari.
Si esatto
:dissident:
21-07-2009, 13:54
Poi vorrei chiarire una cosa, non è che dico che si debba costruire cubi di vetro e acciaio in qualunque caso e qualunque situazione, solo che non sono neanche soluzioni tecniche da demonizzare a priori perchè al giorno d'oggi esistono delle tecnologie per trarne anche guadagno, non solo ridurne gli sprechi.
+Benito+
21-07-2009, 13:58
Poi vorrei chiarire una cosa, non è che dico che si debba costruire cubi di vetro e acciaio in qualunque caso e qualunque situazione, solo che non sono neanche soluzioni tecniche da demonizzare a priori perchè al giorno d'oggi esistono delle tecnologie per trarne anche guadagno, non solo ridurne gli sprechi.
Certo, ma una serra solare e un edificio di vetro e acciaio non sono la stessa cosa! C'è modo di sfruttare il sole e di avercelo come peso.
Togliendo la frase "prescindendo dalla legislazione" del mio post di prima, attualmente non si può ottenere il titolo abilitativo di un edificio vetrato senza sistemi esterni mobili di controllo dell'irraggiamento solare, a riguardo della qual cosa in lombardia non sono accettate le tapparelle (!!!!!!! - notizia di pochi giorni fa).
Pellicole, quindi, bocciate.
+Benito+
21-07-2009, 14:00
Infatti non è un caso che i progetti non li facciano gli impiantisti ;)
Ovviamente si parla di piantumazioni fatte nel proprio lotto, mica nel campo affianco :mbe:
Poi non a caso esistono numerosi esempi di regolamenti edilizi e norme attuative che in cambio di piantumazione garantiscono una maggiorazione di volumetria edificabile (anche se in italia restano ancora rari)
Con i pro e contro che ne derivano ;)
Per la seconda, l'hai detto
:dissident:
21-07-2009, 14:03
Togliendo la frase "prescindendo dalla legislazione" del mio post di prima, attualmente non si può ottenere il titolo abilitativo di un edificio vetrato senza sistemi esterni mobili di controllo dell'irraggiamento solare
Beh a parte che eà ragionevolmente giusto che sia così, ma la legislazione italiana su queste cose è davvero paleolitica :D
Con i pro e contro che ne derivano ;)
Eh beh ma se gli impiantisti fossero migliori progettisti, sarebbro progettisti e non inpiantisti non ti pare? :D
Qui invece, nel deserto, proprio non lo capisco.
La stessa metratura cubica distribuita tranquillamente in uffici a 2-8 piani sarebbe costata immagino un sensibile fattore in meno. Azzardo 1/100, ma mi rimetto ad esperti del settore.
Perche'? Puro prestigio?
"Ce l' ho più lungo io"
Eh beh ma se gli impiantisti fossero migliori progettisti, sarebbro progettisti e non inpiantisti non ti pare? :D
Il problema è valutare con quali parametri stabilisci quali sono i progettisti "migliori"
Per il mercato il "miglior" progettista è quello che fa il progetto esteticamente più bello ed economicamente meno costoso , l' efficenza e altre cosette del genere sono irrilevanti , tanto i costruttori mirano a vendere quello che costruiscono , mica devono gestire i costi e la durata ... quelli se li smazzano i polli che comprano ... :fagiano:
:dissident:
21-07-2009, 17:17
Il problema è valutare con quali parametri stabilisci quali sono i progettisti "migliori"
Per il mercato il "miglior" progettista è quello che fa il progetto esteticamente più bello ed economicamente meno costoso , l' efficenza e altre cosette del genere sono irrilevanti , tanto i costruttori mirano a vendere quello che costruiscono , mica devono gestire i costi e la durata ... quelli se li smazzano i polli che comprano ... :fagiano:
Beh basta guardare concorsi internazionali, pubblicazioni, premi, senza contare quanti studi di progettazione internazionali o meno siano di impiantisti :)
+Benito+
21-07-2009, 17:28
Beh a parte che eà ragionevolmente giusto che sia così, ma la legislazione italiana su queste cose è davvero paleolitica :D
Eh beh ma se gli impiantisti fossero migliori progettisti, sarebbro progettisti e non inpiantisti non ti pare? :D
Il problema è che gli impiantisti, in italia, nella maggior parte dei casi sono gli idraulici. Quando l'impiantista è un progettista di impianti meccanici, le cose sono differenti.
Il guaio numero due è che nell'ambito delle villette la cura della progettazione impiantistica non c'è, e a maggior ragione quando c'è un progetto ben fatto l'idraulico vuol fare il cazzo che vuole perchè ha sempre fatto così. Per fortuna nel mio settore gli "idraulici" hanno vita breve e se non vengono sbattuti fuori direttamente per mancanza di requisiti e/o documenti in fase d'appalto durano poco in cantiere, comunque.
*sasha ITALIA*
28-07-2009, 19:11
http://h.imagehost.org/0871/3755801170_f4c0cc40f2_b.jpg
+Benito+
28-07-2009, 19:43
mi ricorda troppo Hotel :asd:
proevolution
08-09-2009, 20:59
riuppo il thread:D
ma adesso questo "mostro" è aperto o è ancora in costruzione?:confused:
riuppo il thread:D
ma adesso questo "mostro" è aperto o è ancora in costruzione?:confused:
Sono stato a Dubai domenica scorsa.
Confermo che è ancora in costruzione, in quanto era l'unico edificio con le luci spente e il tassista mi ha detto che "it's still under construction" :D
proevolution
10-09-2009, 18:10
Sono stato a Dubai domenica scorsa.
Confermo che è ancora in costruzione, in quanto era l'unico edificio con le luci spente e il tassista mi ha detto che "it's still under construction" :D
per caso hai fatto qualche foto dell'edificio??
le potresti mettere sul forum:D :D
:eekk: ma quanto ci metterà l'ascensore per arrivare all'ultimo piano? :asd:
bracco_baldo
10-09-2009, 18:23
Il problema è che gli impiantisti, in italia, nella maggior parte dei casi sono gli idraulici. Quando l'impiantista è un progettista di impianti meccanici, le cose sono differenti.
Il guaio numero due è che nell'ambito delle villette la cura della progettazione impiantistica non c'è, e a maggior ragione quando c'è un progetto ben fatto l'idraulico vuol fare il cazzo che vuole perchè ha sempre fatto così. Per fortuna nel mio settore gli "idraulici" hanno vita breve e se non vengono sbattuti fuori direttamente per mancanza di requisiti e/o documenti in fase d'appalto durano poco in cantiere, comunque.
in italia si lavora ancora a "spanne" :asd:
sto grattacielo finirà che lo butteranno giù come le torri gemelle per ristrutturarlo da quanto gli costa mantenerlo inutilmente :S
per caso hai fatto qualche foto dell'edificio??
le potresti mettere sul forum:D :D
notte.... :P
era notte ed era impossibile fotografare...si appannavano di continuo le lenti :muro:
zulutown
10-09-2009, 19:41
Sono stato a Dubai domenica scorsa.
Confermo che è ancora in costruzione, in quanto era l'unico edificio con le luci spente e il tassista mi ha detto che "it's still under construction" :D
le luci sono spente perchè non hanno + soldi per pagar la corrente.
Ortolino
10-09-2009, 23:04
{|e;28830527']:eekk: ma quanto ci metterà l'ascensore per arrivare all'ultimo piano? :asd:
Molto. E qualche matto magari proverà l'ebbrezza di farsi tutte le scale...
A dire il vero ricordo che due base-jumpisti l'hanno già fatto, in maniera del tutto illegale, quando era in costruzione...
jumpermax
10-09-2009, 23:30
La tecnologia attuale non è sufficientemente buona, servono pannelli con rendimenti di almeno il 25-30% per diventare una scelta economicamente ed energeticamente utile.
Il rendimento in un impianto rinnovabile non serve ad un'emerita cippa nell'abbassare i costi, sono altri i parametri a fare la differenza, il rapporto tra potenza di picco e costo e la durata in primis. Tra un pannello al 30% che costa 10 e uno al 10% che costa 1 non ci sono dubbi su chi vince la partita....
per la questione del fotovoltaico che non "ha senso" ti invito a dare una lettura alla storia dello sviluppo dell'energia eolica, tanto per capire perché il conto energia è una mossa lungimirante e a farti 2 conti sul ritorno economico di un impianto fotovoltaico rispetto ad altre forme di investimento. Il fotovoltaico oggi conviene a chiunque abbia spazio e mezzi da investire, chiaro finanto che non finirà il conto energia.
+Benito+
11-09-2009, 12:59
Il rendimento in un impianto rinnovabile non serve ad un'emerita cippa nell'abbassare i costi, sono altri i parametri a fare la differenza, il rapporto tra potenza di picco e costo e la durata in primis. Tra un pannello al 30% che costa 10 e uno al 10% che costa 1 non ci sono dubbi su chi vince la partita....
per la questione del fotovoltaico che non "ha senso" ti invito a dare una lettura alla storia dello sviluppo dell'energia eolica, tanto per capire perché il conto energia è una mossa lungimirante e a farti 2 conti sul ritorno economico di un impianto fotovoltaico rispetto ad altre forme di investimento. Il fotovoltaico oggi conviene a chiunque abbia spazio e mezzi da investire, chiaro finanto che non finirà il conto energia.
l'hai detto! il FV è una tecnologia attualmente in perdita secca. Vincolare la sua convenienza ad una scelta di sostegno politico è a mio avviso pericolosissimo per l'investitore e mendace per il promotore.
Anche riguardo il rendimento ti dò ragione, è tutta questione di proporzione tra costi e resa, MA il rendimento attuale è estremamente basso e vincola a "sprecare" grandi spazi che difficilmente sono disponibili e comunque hanno anch'essi un costo.
:dissident:
11-09-2009, 13:03
e vincola a "sprecare" grandi spazi che difficilmente sono disponibili e comunque hanno anch'essi un costo.
Questo non e' sempre vero, le coperture degli edifici sono spazio disponibile a costo praticamente zero
+Benito+
11-09-2009, 13:11
Questo non e' sempre vero, le coperture degli edifici sono spazio disponibile a costo praticamente zero
solo per le ville si può parlare di soddisfare il requisito di 1 kWp per u.i.
Voglio vedere come sistemano la discriminazione verso chi vive in un palazzone dove può derogare perchè il tetto è uno e le u.i. 100.
bracco_baldo
11-09-2009, 18:23
bè io ho un'impianto da 13900w/h di picco che in 20 anni si ripaga da solo e poi è tutta energia gratis...
entanglement
11-09-2009, 18:52
l'hai detto! il FV è una tecnologia attualmente in perdita secca. Vincolare la sua convenienza ad una scelta di sostegno politico è a mio avviso pericolosissimo per l'investitore e mendace per il promotore.
Anche riguardo il rendimento ti dò ragione, è tutta questione di proporzione tra costi e resa, MA il rendimento attuale è estremamente basso e vincola a "sprecare" grandi spazi che difficilmente sono disponibili e comunque hanno anch'essi un costo.
bè un tetto sulla testa ce l'hanno tutti. e un impianto fotovoltaico lo puoi smontare in quattro e quattrotto: una centrale nucleare o a carbone no, il terreno deve essere bonificato, ed è un costo che non si conta
+Benito+
11-09-2009, 19:28
bè io ho un'impianto da 13900w/h di picco che in 20 anni si ripaga da solo e poi è tutta energia gratis...
Spero tu lo abbia da 13900Whp, ma comunque è un investimento del menga, nel senso che tra 10 anni il tuo investimento sarà poco produttivo comparato con i prezzi di mercato e le corrispondenti rese di impianti nuovi. Questo è un aspetto che quasi nessuno considera ma in prospettiva è fondamentale.
Aggiungo che comunque è un tipo di impianto radicalmente differente da quello che può fare (e deve fare) un privato che si fa la casa. In questo cambiano anche le cifre in gioco, le sovvenzioni e probabilmente il tipo di contratto.
bè io ho un'impianto da 13900w/h di picco che in 20 anni si ripaga da solo e poi è tutta energia gratis...
Se si "ripaga", non è gratis per definizione :D
bè un tetto sulla testa ce l'hanno tutti. e un impianto fotovoltaico lo puoi smontare in quattro e quattrotto: una centrale nucleare o a carbone no, il terreno deve essere bonificato, ed è un costo che non si conta
Veramente sì, è tutto compreso nel costo dell'energia.
jumpermax
11-09-2009, 23:29
l'hai detto! il FV è una tecnologia attual
mente in perdita secca. Vincolare la sua convenienza ad una scelta di sostegno politico è a mio avviso pericolosissimo per l'investitore e mendace per il promotore.
Anche riguardo il rendimento ti dò ragione, è tutta questione di proporzione tra costi e resa, MA il rendimento attuale è estremamente basso e vincola a "sprecare" grandi spazi che difficilmente sono disponibili e comunque hanno anch'essi un costo.
secondo questo ragionamento nemmeno l'eolico avrebbe mai avuto ragione di esistere, invece oggi esiste proprio grazie a quei finanziamenti che gli hanno consentito di nascere quando non era economicamente conveniente.
Sul discorso grandi spazi non ne vedo proprio il senso, cosa pensi di installare sul tetto di una casa o di un supermercato una centrale a gas?
:dissident:
11-09-2009, 23:34
Se si "ripaga", non è gratis per definizione :D
DOPO che hai ripagato l'investimento e' gratis, intende ;)
Veramente sì, è tutto compreso nel costo dell'energia.
Si ma i costi stimati per i ripristini sono del tutto fuori dal mondo
+Benito+
12-09-2009, 00:00
secondo questo ragionamento nemmeno l'eolico avrebbe mai avuto ragione di esistere, invece oggi esiste proprio grazie a quei finanziamenti che gli hanno consentito di nascere quando non era economicamente conveniente.
Sul discorso grandi spazi non ne vedo proprio il senso, cosa pensi di installare sul tetto di una casa o di un supermercato una centrale a gas?
Il discorso è radicalmente differente. Il FV, se non fosse per la fortissima incentivazione, sarebbe in perdita secca nella vita utile dell'impianto.
La tecnologia è troppo costosa, punto.
I finanziamenti statali NON sono per lo sviluppo della tecnologia ma per l'acquisto della tecnologia attuale. Fossero soldi per lo sviluppo sarebbero devoluti con altri metodi.
Il dsicorso grandi spazi non lo vedi perchè forse non hai riflettuto su quel che ho scritto. Se il FV deve essere, come E' per decreto e per legge una fonte energetica obbligatoria per tutti i nuovi edifici, spiegami perchè uno che si fa la casetta deve avere 15 metri quadrati di pannelli sul tetto (che quindi dovrà essere orientato correttamente vincolando la posizione della casa e delle sue geometrie, o in alternativa dovrà avere una resa inferiore a causa dell'esposizione non ottimale) mentre uno che ha un appartamento in condominio non deve farlo perchè la superficie di tetto è insufficiente.
E' chiaro che un condominio di 100 u.i. dovrebbe avere 100 kWp, che mi insegni che tengono minimo 1000 mq correttamente orientati.
Il fotovoltaico è una tecnologia del cavolo perchè si basa, appunto, sulla tecnologia dei materiali, che di per sè è costosa e la sarà sempre se non per forza per logiche di mercato.
L'eolico invece no, è una tecnologia stupida, che permette di generare elevate potenze in spazi ridottissimi, con una manutenzione proporzionalmente ridotta.
Non lontano da casa mia ci sono 3 MW in eolico prodotti con 4 turbine che secondo me sono anche belle.
Per produrre 3 MW in fotovoltaico servirebbero quattro campi da calcio almeno, che costano e che non puoi usare per altro.
bracco_baldo
12-09-2009, 09:47
Spero tu lo abbia da 13900Whp, ma comunque è un investimento del menga, nel senso che tra 10 anni il tuo investimento sarà poco produttivo comparato con i prezzi di mercato e le corrispondenti rese di impianti nuovi. Questo è un aspetto che quasi nessuno considera ma in prospettiva è fondamentale.
Aggiungo che comunque è un tipo di impianto radicalmente differente da quello che può fare (e deve fare) un privato che si fa la casa. In questo cambiano anche le cifre in gioco, le sovvenzioni e probabilmente il tipo di contratto.
se uno dovesse aspettare il progresso tecnologico allora non farebbe mai niente e saremmo ancora rimasti all'invenzione della ruota, scusa se mi permetto...
@gpc: non so come lo vuoi dire, io faccio il mutuo, e poi la rata la paga l'impianto. se così non è ripagarsi allora rimango spiazzato
+Benito+
12-09-2009, 10:02
se uno dovesse aspettare il progresso tecnologico allora non farebbe mai niente e saremmo ancora rimasti all'invenzione della ruota, scusa se mi permetto...
@gpc: non so come lo vuoi dire, io faccio il mutuo, e poi la rata la paga l'impianto. se così non è ripagarsi allora rimango spiazzato
un investimento va valutato nel suo complesso confrontato con altri possibili investimenti. Comprare un impianto fotovoltaico è un investimento, non è ricerca.
Secondo me adesso ha quasi senso perchè ci sono gli incentivi, ma domani chi ti garantisce che gli incentivi ti saranno elargiti?
@gpc: non so come lo vuoi dire, io faccio il mutuo, e poi la rata la paga l'impianto. se così non è ripagarsi allora rimango spiazzato
Eh, ma allora puoi anche dire, faccio il mutuo, do tutto all'Enel e per vent'anni non pago la bolletta :D
Tra l'altro, la vita media di un pannello è una ventina d'anni, alla fine quando smetti di pagarlo (perchè quello che hai fatto realmente per tutto quel tempo è stato pagarlo, e ci sei riuscito solo con i finanziamenti dati dallo stato) il rendimento è calato di molto.
jumpermax
12-09-2009, 11:11
Il discorso è radicalmente differente. Il FV, se non fosse per la fortissima incentivazione, sarebbe in perdita secca nella vita utile dell'impianto.
La tecnologia è troppo costosa, punto.
I finanziamenti statali NON sono per lo sviluppo della tecnologia ma per l'acquisto della tecnologia attuale. Fossero soldi per lo sviluppo sarebbero devoluti con altri metodi.
Il dsicorso grandi spazi non lo vedi perchè forse non hai riflettuto su quel che ho scritto. Se il FV deve essere, come E' per decreto e per legge una fonte energetica obbligatoria per tutti i nuovi edifici, spiegami perchè uno che si fa la casetta deve avere 15 metri quadrati di pannelli sul tetto (che quindi dovrà essere orientato correttamente vincolando la posizione della casa e delle sue geometrie, o in alternativa dovrà avere una resa inferiore a causa dell'esposizione non ottimale) mentre uno che ha un appartamento in condominio non deve farlo perchè la superficie di tetto è insufficiente.
E' chiaro che un condominio di 100 u.i. dovrebbe avere 100 kWp, che mi insegni che tengono minimo 1000 mq correttamente orientati.
Il fotovoltaico è una tecnologia del cavolo perchè si basa, appunto, sulla tecnologia dei materiali, che di per sè è costosa e la sarà sempre se non per forza per logiche di mercato.
L'eolico invece no, è una tecnologia stupida, che permette di generare elevate potenze in spazi ridottissimi, con una manutenzione proporzionalmente ridotta.
Non lontano da casa mia ci sono 3 MW in eolico prodotti con 4 turbine che secondo me sono anche belle.
Per produrre 3 MW in fotovoltaico servirebbero quattro campi da calcio almeno, che costano e che non puoi usare per altro.
No, vedo che ancora non hai capito il concetto. Il finanziamento all'eolico negli anni 80 è servito a creare un mercato eolico che a sua volta ha consentito lo sviluppo di una industria capace di abbattere i costi produttivi con economie di scala ed investimenti tecnologici. Il fotovoltaico non si svilupperà magicamente da solo si svilupperà soltanto se creeremo attorno ad esso un mercato, ed il mercato lo crei soltanto se lo metti in condizioni di competere con le altre fonti.
Sul discorso condominio non capisco dove sia il problema, ovvio che più piani ha l'edificio minore sarà il rapporto tra superifice abitativa e tetto. Da nessuna parte però è scritto che il fotovoltaico debba coprire tutti i consumi di un edificio, anzi per il tipo d'uso che ne viene fatto è conveniente che la produzione annua sia inferiore ai consumi.
Ciò non toglie che ci siano edifici come scuole, palestre, stadi, supermercati, fabbriche che si prestano benissimo allo scopo e un'installazione su vasta scala sui tetti può arrivare a percentuali anche significative di copertura dei consumi con evidenti vantaggi in primis l'abbattimento della dissipazione di trasporto e la produzione concentrata nelle ore di picco di consumo.
jumpermax
12-09-2009, 11:21
Eh, ma allora puoi anche dire, faccio il mutuo, do tutto all'Enel e per vent'anni non pago la bolletta :D
Tra l'altro, la vita media di un pannello è una ventina d'anni, alla fine quando smetti di pagarlo (perchè quello che hai fatto realmente per tutto quel tempo è stato pagarlo, e ci sei riuscito solo con i finanziamenti dati dallo stato) il rendimento è calato di molto.
L'impianto te lo ripaghi in 10-12 anni non in 20.
Ogni kw che produci ti viene pagato 0,4€ di euro, in più con lo scambio sul posto, oltre a risparmiare sui consumi ti viene scalato dalla bolletta la quantità di energia che hai immesso in rete.
Puoi provare a fare due conti qua
http://www.myenergy.it/conto-energia/simula-impianto/simula-impianto.aspx
Supponiamo di avere un consumo medio annuo di 4500kwh, installando un impianto da 3,3KWh (26 mq per 22'000 € di impianto) oltre a risparmiarmi 750€ di bolletta mi arrivano in tasca 1700€ dal conto energia. Alla fine arrivi a coprire i costi in 10 anni, dai 10 ai venti rientri del doppio dell'investimento.
bracco_baldo
12-09-2009, 11:40
un investimento va valutato nel suo complesso confrontato con altri possibili investimenti. Comprare un impianto fotovoltaico è un investimento, non è ricerca.
Secondo me adesso ha quasi senso perchè ci sono gli incentivi, ma domani chi ti garantisce che gli incentivi ti saranno elargiti?
bè io ho il contratto di 20 anni, dopo di ciò sono in balia di me stesso, finirò allo stremo i pannelli e poi non so che fine faranno...
di certo no, non è ricerca, però sicuramente aiuto chi ha bisogno di vendere pannelli per destinare gli incassi alla ricerca e sviluppo, la beghelli non mi sembra sia messa tanto male :D
@gpc, il rendimento è calato di molto ma io in casa ho la 6kW, l'impianto nei momenti migliori produce quasi il doppio, quindi anche se diventeranno 6-7kW effettivi sarà tutto di guadagnato
a me l'energia la pagano 0.42 e quella che consumo la pago qualche centesimo di meno, se ho capito bene
ho chiesto a mio babbo, il mutuo è 15 anni, il contratto col gse credo sia 20
EDIT: siamo un pò offtopic :D
+Benito+
12-09-2009, 18:27
No, vedo che ancora non hai capito il concetto. Il finanziamento all'eolico negli anni 80 è servito a creare un mercato eolico che a sua volta ha consentito lo sviluppo di una industria capace di abbattere i costi produttivi con economie di scala ed investimenti tecnologici. Il fotovoltaico non si svilupperà magicamente da solo si svilupperà soltanto se creeremo attorno ad esso un mercato, ed il mercato lo crei soltanto se lo metti in condizioni di competere con le altre fonti.
Sul discorso condominio non capisco dove sia il problema, ovvio che più piani ha l'edificio minore sarà il rapporto tra superifice abitativa e tetto. Da nessuna parte però è scritto che il fotovoltaico debba coprire tutti i consumi di un edificio, anzi per il tipo d'uso che ne viene fatto è conveniente che la produzione annua sia inferiore ai consumi.
Ciò non toglie che ci siano edifici come scuole, palestre, stadi, supermercati, fabbriche che si prestano benissimo allo scopo e un'installazione su vasta scala sui tetti può arrivare a percentuali anche significative di copertura dei consumi con evidenti vantaggi in primis l'abbattimento della dissipazione di trasporto e la produzione concentrata nelle ore di picco di consumo.
è obbligatorio per le nuove costruzioni l'installazione di 1 kWp per unità immobiliare, quindi è una discriminazione;)
Sei tu che non afferri il concetto: il fotovoltaico è una non tecnologia, nel senso che utilizza cose che esistono già (eliche, motori elettrici, motoriduttori, inverter) ed è solo questione di economia di scala.
Il fotovoltaico no, richiede lo sviluppo della tecnologia che è indipendente dalle economia di scala e al ommento l'incentivazione ha il solo risultato di riempire le tasche di chi li vende perchè la gente spende meno (alla fine son sempre tasse, però...), ma nulla va alla ricerca se non in modo molto indiretto.
+Benito+
12-09-2009, 18:28
bè io ho il contratto di 20 anni, dopo di ciò sono in balia di me stesso, finirò allo stremo i pannelli e poi non so che fine faranno...
di certo no, non è ricerca, però sicuramente aiuto chi ha bisogno di vendere pannelli per destinare gli incassi alla ricerca e sviluppo, la beghelli non mi sembra sia messa tanto male :D
@gpc, il rendimento è calato di molto ma io in casa ho la 6kW, l'impianto nei momenti migliori produce quasi il doppio, quindi anche se diventeranno 6-7kW effettivi sarà tutto di guadagnato
a me l'energia la pagano 0.42 e quella che consumo la pago qualche centesimo di meno, se ho capito bene
ho chiesto a mio babbo, il mutuo è 15 anni, il contratto col gse credo sia 20
EDIT: siamo un pò offtopic :D
il tutto è basato sul fatto che lo stato eroghi, cosa che nessuno garantisce a lungo termine.
bracco_baldo
12-09-2009, 18:55
il tutto è basato sul fatto che lo stato eroghi, cosa che nessuno garantisce a lungo termine.
questo dello stato mi sembra un buon mezzo per incentivare, tanto di investire soldi nella ricerca in italia non se ne parla, figuriamoci in alta tecnologia. vedo la cosa comunque di buon occhio, sempre meglio che niente. sicuramente in futuro non continuerà ad essere così, ma speriamo che siano passati abbastanza anni da poter permettere alla tecnologia progressi che non richiedano più incentivi economici di terzi...
jumpermax
12-09-2009, 19:11
è obbligatorio per le nuove costruzioni l'installazione di 1 kWp per unità immobiliare, quindi è una discriminazione;)
peccato che aggiunga anche "compatibilmente con la realizzabilità tecnica dell’intervento", e stiamo parlando di una superficie inferiore ai 10m^2.
A me francamente sembra un'ottima idea per incentivare il mercato, aggiungere ai costi di un edificio nuovo l'impianto fotovoltaico rende molto più basso il costo che non installarlo dopo.
Sei tu che non afferri il concetto: il fotovoltaico è una non tecnologia, nel senso che utilizza cose che esistono già (eliche, motori elettrici, motoriduttori, inverter) ed è solo questione di economia di scala.
Il fotovoltaico no, richiede lo sviluppo della tecnologia che è indipendente dalle economia di scala e al ommento l'incentivazione ha il solo risultato di riempire le tasche di chi li vende perchè la gente spende meno (alla fine son sempre tasse, però...), ma nulla va alla ricerca se non in modo molto indiretto.
Lo sviluppo tecnologico è uno dei fattori che più sono influenzati dall'economia di scala. Credi che se anziché vendere un milione di punto la fiat ne vendesse mille potrebbe permettersi i milioni di euro che investe nella ricerca e lo sviluppo? Se le prospettive del mercato sono quelle di una crescita continua si attireranno gli investimenti privati necessari a sviluppare tecnologia e ridurre i costi di produzione.
il tutto è basato sul fatto che lo stato eroghi, cosa che nessuno garantisce a lungo termine.
Si come no, ma deve dichiarare bancarotta lo stato, visto che il conto energia è inserito nella finanziaria e i fondi sono già stanziati. Semmai non ci saranno finanziamenti per gli impianti costruiti dopo il 2009... ma spero onestamente che continuino.
+Benito+
12-09-2009, 20:00
bancarotta dello stato.....come se non siano mai stati dirottati fondi....comunque spero che tu abbia ragione.
Le impossibilità tecniche sono limitate, nel nuovo, unicamente alla insufficienza di superficie disponibile. Tutte le altre scelte tecniche sono a scelta del tecnico in fase di progetto e non devono essere, per legge, di ostacolo all'applicazione di quanto richiesto.
Questo si traduce in una disparità di trattamento come dicevo sopra.
*sasha ITALIA*
05-12-2009, 11:37
UP!!!
qualche nuova foto, altezza reale aggiornata (824,6 m) e video dall'antenna!!! :eek:
http://www.youtube.com/watch?v=8eU5QpFZAfo
http://farm3.static.flickr.com/2630/4157973243_9fcc65459c_b.jpg
http://farm3.static.flickr.com/2713/4158733786_a1bac2816c_b.jpg
http://i50.tinypic.com/b69fea.jpg
http://i50.tinypic.com/10f6ova.jpg
http://i47.tinypic.com/2ms39kj.jpg
http://i47.tinypic.com/2ito513.jpg
http://i45.tinypic.com/29zq7x5.jpg
http://i45.tinypic.com/wtcfr.jpg
http://i49.tinypic.com/fmrl1f.jpg
mi sa che per la crisi rimarrà a lungo l'edificio più alto al mondo...
entanglement
05-12-2009, 11:41
http://i49.tinypic.com/fmrl1f.jpg
mi sa che per la crisi rimarrà a lungo l'edificio più alto al mondo...
e rimarrà pure sfitto, la ditta che l'ha costruito sta fallendo :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk:
zulutown
05-12-2009, 11:45
Dubai è kaput.
bye bye sceicchi
ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahha
+Benito+
05-12-2009, 11:52
ridi ridi che tanto i soldi con cui l'hanno costruita dubai non sono mica i nostri...:doh:
zulutown
05-12-2009, 11:55
ridi ridi che tanto i soldi con cui l'hanno costruita dubai non sono mica i nostri...:doh:
l'importante è che non ero tra i fessi che credevano in questo villaggio di sceicchi in mezzo al deserto ;)
DvL^Nemo
05-12-2009, 11:57
e rimarrà pure sfitto, la ditta che l'ha costruito sta fallendo :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk:
Ci si potrebbero mettere un po' di gente senza una casa li dentro :p
jpjcssource
05-12-2009, 12:00
Dubai è kaput.
bye bye sceicchi
ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahha
Dubai fra qualche anno ricomincerà a crescere quasi come prima e questa situazione sarà solo un ricordo.
Presto arriverà i cugini di Abu Dhabi (che godono a differenza di Dubai della stragrande maggioranza dei guadagni petroliferi) e si compreranno tutta la città a prezzo irrisorio per poi rivendere a prezzi più alti quando la crisi sarà finita.
Gli Emirati Arabi Uniti possono contare su entrate petrolifere rilevanti e l'attuale situazione di una loro città significa solo una perdita di qualche spicciolo rispetto a quello che guadagnano o che guadagneranno in futuro.
Tutto questo grazie a noi che non possiamo fare a meno della loro materia prima per autonomasia visto che si fà ancora troppo poco per farne diminuire i consumi :fagiano:
zulutown
05-12-2009, 12:05
Dubai fra qualche anno ricomincerà a crescere quasi come prima e questa situazione sarà solo un ricordo.
Presto arriverà i cugini di Abu Dhabi (che godono a differenza di Dubai della stragrande maggioranza dei guadagni petroliferi) e si compreranno tutta la città a prezzo irrisorio per poi rivendere a prezzi più alti quando la crisi sarà finita.
Gli Emirati Arabi Uniti possono contare su entrate petrolifere rilevanti e l'attuale situazione di una loro città significa solo una perdita di qualche spicciolo rispetto a quello che guadagnano o che guadagneranno in futuro.
Tutto questo grazie a noi che non possiamo fare a meno della loro materia prima per autonomasia visto che si fà ancora troppo poco per farne diminuire i consumi :fagiano:
Certo, tutto il mondo vuol andar a vivere in mezzo al deserto e ai cammelli.
*sasha ITALIA*
05-12-2009, 13:00
e rimarrà pure sfitto, la ditta che l'ha costruito sta fallendo :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk: :sbonk:
Quella è la Nakheel, questa è l'Emaar.
Dubai è kaput.
bye bye sceicchi
ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahha
cosa c'è da ridere? Sei azionista Abu Dhabi?
Dubai fra qualche anno ricomincerà a crescere quasi come prima e questa situazione sarà solo un ricordo.
Presto arriverà i cugini di Abu Dhabi (che godono a differenza di Dubai della stragrande maggioranza dei guadagni petroliferi) e si compreranno tutta la città a prezzo irrisorio per poi rivendere a prezzi più alti quando la crisi sarà finita.
Gli Emirati Arabi Uniti possono contare su entrate petrolifere rilevanti e l'attuale situazione di una loro città significa solo una perdita di qualche spicciolo rispetto a quello che guadagnano o che guadagneranno in futuro.
Tutto questo grazie a noi che non possiamo fare a meno della loro materia prima per autonomasia visto che si fà ancora troppo poco per farne diminuire i consumi :fagiano:
*
Certo, tutto il mondo vuol andar a vivere in mezzo al deserto e ai cammelli.
anche questa è in mezzo al deserto
http://www.visitingdc.com/images/las-vegas-skyline.jpg
i troll possono aprire un 3d per i fatti loro.
TonyManero
05-12-2009, 13:30
anche questa è in mezzo al deserto
http://www.visitingdc.com/images/las-vegas-skyline.jpg
i troll possono aprire un 3d per i fatti loro.
Questa è in mezzo al deserto veramente... Dubai è sul mare... ma non dirglielo! Vuoi togliergli la gioia di apostraforla come "cattedrale nel deserto"?! :rolleyes:
jpjcssource
05-12-2009, 14:06
Questa è in mezzo al deserto veramente... Dubai è sul mare... ma non dirglielo! Vuoi togliergli la gioia di apostraforla come "cattedrale nel deserto"?! :rolleyes:
Per non parlare poi del fatto che Dubai non è semplice turismo come Las Vegas, ma un importante centro finanziario, bancario e crocevia commerciale di una certa rilevanza (il suo porto è uno dei più importanti del medio oriente).
Non stiamo parlando solo di un gigantesco luna park per ricconi, ma di una città che stà diventando la Svizzera del medio oriente dove si può trovare l'uomo d'affari israeliano che contratta con iraniani dalla reputazione indicibile :fagiano: o dove le figure più losche del medio oriente vanno a nascondere i loro capitali (addirittura il regime Iraniano si appoggia finanziariamente a Dubai).
Ziosilvio
05-12-2009, 14:32
Dubai è kaput.
bye bye sceicchi
ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahhaahahahahahahahahhahahha ahahahahahahahahhahahha
l'importante è che non ero tra i fessi che credevano in questo villaggio di sceicchi in mezzo al deserto ;)
Certo, tutto il mondo vuol andar a vivere in mezzo al deserto e ai cammelli.
Questa è un'ammonizione:
Se hai qualcosa di costruttivo da scrivere, sei il benvenuto. Se non ce l'hai, puoi fare a meno di scrivere qui.
Quella è la Nakheel, questa è l'Emaar.
cosa c'è da ridere? Sei azionista Abu Dhabi?
*
anche questa è in mezzo al deserto
http://www.visitingdc.com/images/las-vegas-skyline.jpg
i troll possono aprire un 3d per i fatti loro.
Non si dà del troll agli altri.
La presentazione non era in questi giorni?
Ora bisognerebbe comprare... Dubai ripartirà sicuramente e tra 5 anni i prezzi saranno altissimo, imho.
Bellissimo grattacielo comunque, anche se io non sarei in grado di abitarci.... :sofico:
*sasha ITALIA*
15-12-2009, 06:32
Presto arriverà i cugini di Abu Dhabi (che godono a differenza di Dubai della stragrande maggioranza dei guadagni petroliferi) e si compreranno tutta la città a prezzo irrisorio per poi rivendere a prezzi più alti quando la crisi sarà finita.
Gli Emirati Arabi Uniti possono contare su entrate petrolifere rilevanti e l'attuale situazione di una loro città significa solo una perdita di qualche spicciolo rispetto a quello che guadagnano o che guadagneranno in futuro.
:eek: mi fai da mentore? :D
Abu Dhabi soccorre Dubai
Arrivano buone notizie per gli investitori di Dubai. Secondo quanto riferisce la tv satellitare
'al-Arabiyá, la compagnia immobiliare Nakheel, controllata dalla Dubai World, sará in grado di pagare i suoi bond in scadenza oggi.
Sembra infatti che 4,1 miliardi di dollari dei 10 offerti dal governo della vicina Abu Dhabi per rientrare dalla crisi saranno utilizzati proprio per pagare i debiti della compagnia immobiliare di Dubai.
Il resto del denaro verrá invece usato dalla Dubai World per pagare i creditori, in buona parte banche, che hanno debiti in scadenza ad aprile 2010.
ilsole24ore
jumpermax
15-12-2009, 19:40
Per non parlare poi del fatto che Dubai non è semplice turismo come Las Vegas, ma un importante centro finanziario, bancario e crocevia commerciale di una certa rilevanza (il suo porto è uno dei più importanti del medio oriente).
Non stiamo parlando solo di un gigantesco luna park per ricconi, ma di una città che stà diventando la Svizzera del medio oriente dove si può trovare l'uomo d'affari israeliano che contratta con iraniani dalla reputazione indicibile :fagiano: o dove le figure più losche del medio oriente vanno a nascondere i loro capitali (addirittura il regime Iraniano si appoggia finanziariamente a Dubai).
non dimentichiamo anche i trasporti... la emirates è una delle maggiori compagnie aeree al mondo
http://it.wikipedia.org/wiki/Emirates
dubai del resto è un hub perfetto per i voli dall'europa verso asia e australia
jpjcssource
15-12-2009, 22:06
:eek: mi fai da mentore? :D
:D
non dimentichiamo anche i trasporti... la emirates è una delle maggiori compagnie aeree al mondo
http://it.wikipedia.org/wiki/Emirates
dubai del resto è un hub perfetto per i voli dall'europa verso asia e australia
;)
Si, mi ero dimenticato che Fly Emirates era di Dubai ;)
NeroCupo
16-12-2009, 01:56
...anche questa è in mezzo al deserto
http://www.visitingdc.com/images/las-vegas-skyline.jpgSì, ma lì ci si diverte, mica come negli stati arabi dove ti arrestano se ti baci in pubblico :eek: Link: QUI (http://vagabondicomenoi.blogspot.com/2008/07/baciami-piccina-ma-non-dubai.html)
Non ci tengo ad andare a fare il turista nel medioevo o peggio :p
NeroCupo
zulutown
16-12-2009, 11:55
anche questa è in mezzo al deserto
http://www.visitingdc.com/images/las-vegas-skyline.jpg
Sì.. in mezzo a:
- grand canyon
- death valley
- riserve indiane
- california a 200 km (35 milioni di abitanti)
- stati uniti (250 milioni di abitanti)
e cmq las vegas non è certo qualcosa che mi interessa.
logico che se vado al grand canyon o alla death valley, magari mezza giornata mi fermo a las vegas.
*sasha ITALIA*
16-12-2009, 20:18
http://farm3.static.flickr.com/2561/4184908891_13a5769e47_b.jpg
http://i45.tinypic.com/b3mu0p.jpg
http://i46.tinypic.com/ax1rbp.jpg
http://farm5.static.flickr.com/4048/4179070251_0ba390c3fc_o.jpg
TonyManero
17-12-2009, 08:10
http://i45.tinypic.com/b3mu0p.jpg
Tangenziale da 7/8 corsie... :D :sofico:
bracco_baldo
17-12-2009, 09:31
spero sia un'auostrada
Tangenziale da 7/8 corsie... :D :sofico:
6 corsie.......per senso di marcia
e noi da 50 anni aspettiamo la 3 corsia per la salerno-reggio calabria
è pornografia!!!!!
6 corsie.......per senso di marcia
e noi da 50 anni aspettiamo la 3 corsia per la salerno-reggio calabria
è pornografia!!!!!
ok, ma lì è tutta una distesa piatta di deserto, devi solo decidere quanto fare larga la striscia di asfalto.
Altro che viadotti, tunnel, paesi da evitare ecc ecc
Ovviamente non giustifico il disastro della SA-RC che doveva essere terminata da un bel pezzo.
jpjcssource
17-12-2009, 12:30
spero sia un'auostrada
Sembra che sia la via principale della città tanto che passa per il centro tagliandola in due costeggiando il mare.
Come a Los Angeles, il vantaggio delle città che si sono espanse dopo l'avvento delle automobili, è che fin dall'inizio si può organizzare la città affinchè abbia una viabilità estremamente efficiente.
La mega strada è un'opera che guarda al futuro di Dubai (almeno nei sogni dello sceicco) ovvero come la New York del medio oriente con al centro una skyline con una densità demografica elevatissima che deve quindi essere servita da un'arteria enorme.
qualcuno conosce la funzione dell'edificio rosa che si vede in basso a destra nella foto della superstrada?
sul tetto sembra che ci siamo degli enormi gruppi refrigeranti, e la parte esterna sembra solo una copertura degli stessi! :)
chiodo92
17-12-2009, 13:37
Riserva d'acqua potabile nel deserto?:stordita:
*sasha ITALIA*
17-12-2009, 20:05
l'autostrada è la Sheikh Zayed Road ...
http://en.wikipedia.org/wiki/E_11_road_(United_Arab_Emirates)
matti157
17-12-2009, 21:11
ma secondo voi per l'aria condizionata come fanno?
jpjcssource
17-12-2009, 21:49
ma secondo voi per l'aria condizionata come fanno?
:mbe: cosa intendi?
+Benito+
18-12-2009, 10:24
qualcuno conosce la funzione dell'edificio rosa che si vede in basso a destra nella foto della superstrada?
sul tetto sembra che ci siamo degli enormi gruppi refrigeranti, e la parte esterna sembra solo una copertura degli stessi! :)
credo sia una centrale di teleraffreddamento ;)
bracco_baldo
18-12-2009, 12:20
credo sia una centrale di teleraffreddamento ;)
:eek:
+Benito+
18-12-2009, 12:32
:eek:
per utenze così concentrate non ha senso fare 100 impianti da 1 MW, meglio 1 impianto da 100 MW.
*sasha ITALIA*
29-12-2009, 18:52
Inaugurazione ufficiale il 4 gennaio!
Il 4 gennaio inaugurazione per il colosso da 160 piani, che surclassa i grattacieli di Asia e Usa
Centosessanta piani, un albergo firmato Armani e 700 appartamenti di superlusso
Un record mondiale per scacciare la crisi
Ecco il Burj, 800 metri di cemento a Dubai
di ANNA MARIA DE LUCA
http://www.repubblica.it/2009/12/sezioni/esteri/burj-dubai/burj-dubai/este_28175235_52580.jpg
Multimedia
I 10 PIU' ALTI DEL MONDO (javascript:window.open('http://www.repubblica.it/popup/2009/grattacieli/1.html','NOME','width=890,height=657,scrollbars=no');void(0);)
La bolla che fa paura di ETTORE LIVINI (http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/economia/dubai-borse/bolla-bengodi/bolla-bengodi.html?ref=search)
Dubai, quale crisi di PAOLO MANASSE (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/12/14/debito-pubblico-inflazione-la-miccia-accesa-per.html)
ROMA - Ottocento metri di vetro, acciaio e cemento, per un primato mondiale frantumato, sbriciolato, tra mille contraddizioni. Il Burj Dubai, grattacielo di 160 piani arriva proprio nel bel mezzo della bolla immobiliare-finanziaria che ha colpito il principato, e il cui epilogo è tutt'altro che scontato. surclassando avversari d'Asia e America. Costruito a cominciare dal 2004, ha conquistato i suoi primi record dalla primavera 2007, dapprima tutti gli edifici abitati e abitabili, la Sears Tower di Chicago, le Petronas di Kuala Lumpur, quindi la torre delle comunicazioni di Toronto e a seguire le antenne radio che venivano annoverate tra le strutture umane più alte, seppur non "autonome", in quanto "sostenute" da cavi e fili. Ultima a cedere, nell'aprile 2008, l'antenna di Radio-Tv Varsavia, alta 646 metri.
A Dubai è comunque tutto pronto. L'appuntamento è per il 4 gennaio quando Sua Altezza Sheikh Mohammed Bin Rashid Al Maktoum, vicepresidente e primo ministro degli Emirati Arabi Uniti, nonché sovrano di Dubai, inaugurerà ufficialmente il miracolo di ingegneria che entra per diritto nel guinness dei primati. Una giornata di festa per Dubai e gli interi Emirati Arabi.
E' difficile dire cos'è il Burj Dubai. Secondo Mohamed Alabbar, presidente dell'Emaar (l'azienda quotata in Borsa che conta trenta imprese e che sta ridisegnando il volto del Paese), "il Burj Dubai è il tributo del mondo arabo per l'arte e la scienza della tecnica moderna e del design e simboleggia il all'unisono l'estetica di molte culture - dall'Arabia al resto del mondo".
Sicuramente è un edificio simbolico nato da un grande lavoro di cooperazione internazionale (vi hanno lavorato più di trenta aziende di Paesi diversi), ed è l'emblema del ruolo di Dubai oggi: una città ricca, proiettata nel futuro, cruciale nello scenario globale. E' anche, per gli Emirati, la dimostrazione della propria capacità di fare le cose in grande sul piano delle nuove tecnologie. Il Burj Dubai è un simbolo già a partire dai materiali impiegati: una grande quantità di acciaio è stato riciclato dal "Palast der Republik" il Parlamento della Repubblica Democratica Tedesca, simbolo della Germania Est.
Oltre ad essere la costruzione più alta del mondo, il Burj batte altri record. E' l'edificio col maggior numero di piani al mondo: 160 (il precedente primato era delle Sears Tower, 110 piani). E'il palazzo con il piano occupato più elevato: 601 m (prima era lo Shanghai World Financial Center, 485 m). Ed ha anche il tetto più elevato: 601 m (a esser surclassato, ancora una volta, lo Shanghai World Financial a 492). Infine, è anche il posto dove è stata fatta la gettata di calcestruzzo verticale più elevata (per un edificio): 585,70 m da quota 0 (superando il primato del Taipei 101, a 439,2 m).
Dentro il Burj c'è il primo Armani Hotel del mondo, al 37esimo piano: 160 tra suite e stanze per gli ospiti progettate personalmente e in ogni dettaglio dallo stilista che intende farne un'icona del lifestyle "Stay with Armani". Dodicimila metri quadrati in cinque piani, con una Grand Entrance e servizi eccezionali, come l'Armani-Spa, il primo Armani-Privé del Medio Oriente, club riservato a una clientela molto alta, e gli spazi "griffati" dedicati a Fiori, Dolci, oltre alla Galleria. Gli arredi fanno parte di una collezione speciale, a sua volta nominata Armani Casa. E poi ancora: tremila metri quadrati per conferenze e cene nella Ballrom e nel Pavillon. La cucina offre una selezione di cibo e bevande italiane, giapponesi, mediterranee e indiane. Per i 600 posti di lavoro da ricoprire è tuttora in corso un reclutamento, in Italia e in altri sedici Paesi.
L'Hotel sale sino al 45mo piano. Da lì al piano 108, 700 appartamenti e il centro commerciale più grande del mondo. E poi ancora:una terrazza panoramica ai piani 123 e 124, una piscina al 78esimo mentre gli altri piani saranno occupati da uffici. Naturalmente, i numeri del Burj (che in arabo significa "torre") sono da capogiro: 43mila dollari al metro quadro per gli uffici e 37 mila dollari per i residence Armani. Per costruirlo sono stati impiegati oltre 45mila metri cubi di calcestruzzo, 330mila tonnellate di cemento e 39mila tonnellate di barre di acciaio, per ventidue milioni di ore di lavoro.
I lavori, come detto, sono cominciati nel 2004, mentre nel 2007 è iniziata la messa in posa dei rivestimenti realizzati in vetro riflettente con pannelli in alluminio, progettati per resistere alle alte temperature e ai venti di Dubai. Vi hanno lavorato più di 380 ingegneri. Gli interni sono stati disegnati dal pluripremiato designer Nada Andric. Ispirati alla cultura locale ma progettati per un posto che vuole essere una icona cosmopolita, sono in vetro, acciaio inossidabile e pietre scure, con argenti, pavimenti in travertino, pareti in stucco veneziano, tappeti fatti a mano e più di mille opere d'arte commissionate apposta.
Sembra da capogiro, il primato del Burj Dubai. Eppure pare destinato a durar poco. Il progetto, firmato da Skidmore, Owings, & Merrill, lo studio che ha lavorato alla Sears Tower di Chicago e che sta lavorando alla Freedom Tower di New York, ha già una concorrenza pronta e agguerrita. E quasi tutta proveniente dal Golfo Persico. Nel Bahrain, a Manama, una ditta danese sta progettando la Murjan Tower (Torre del corallo): 200 piani e 1022 metri di altezza. In Kuwait invece si sta progettando la città della seta (Madinat al-Harir), con una torre (la Mubarak al-Kabir Tower) di 1001 metri. Insomma, il Medio Oriente sembra volersi tenere stretto un primato, quello del costrutto umano più alto del mondo, che aveva perso nel 1300. A quel tempo, la cattedrale gotica di Lincoln, superò la piramide egizia di Cheope, che aveva detenuto il primato per quasi 4mila anni. Un record - di durata - che sembra, quello sì, molto difficile da sopravanzare...
Top 10 Burj Dubai facts
by CW staff on Dec 28, 2009
Ahead of its opening on January 4, Emaar, developer of the Burj Dubai tower, has released some of the massive numbers and world records that make up the world’s tallest building.
* 31,400 – the amount of steel rebar in metric tonnes used in the structure of Burj Dubai
* 28,261– the number of glass cladding panels making up the exterior of tower and its two annexes
* 15,000 – the amount of water in litres collected from the tower’s cooling equipment that will be used for landscaping irrigation
* 12,000 – the numbers of workers on site during peak of construction
* 5,500 – the capacity in kilograms of the tower’s service lift
* 3,000 – the number of underground parking spaces
* 1,044 – the total number of residential apartments inside Burj Dubai
* 900 – the length in the feet of the world’s tallest performing fountain, The Dubai Fountain, that lies at the foot of the tower
* 605 – the vertical height in metres to which concrete was pumped in the construction of Burj Dubai, a world record for concrete pumping
* 504 – the distance traveled, or ‘rise’ in metres of Burj Dubai’s main service lift, the most of any elevator
6 corsie.......per senso di marcia
e noi da 50 anni aspettiamo la 3 corsia per la salerno-reggio calabria
è pornografia!!!!!
Noi dureremo ancora quando Dubai non ci sarà più.
sogna
Dubai è in una condizione estremamente artificiale che non può reggere a lungo, chiedere a qualunque scienziato.
jpjcssource
29-12-2009, 23:44
Dubai è in una condizione estremamente artificiale che non può reggere a lungo, chiedere a qualunque scienziato.
Come detto alcuni post fà Dubai è in condizioni nettamente più vantaggiose rispetto a Las Vegas e la città americana stà lì viva e vegeta da decenni.
Credere che Dubai sia soltanto mattone di lusso vuol dire essere poco informati e fermarsi alle apparenze.
zulutown
30-12-2009, 08:54
sogna
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/23/Pont_du_gard.jpg
Come detto alcuni post fà Dubai è in condizioni nettamente più vantaggiose rispetto a Las Vegas e la città americana stà lì viva e vegeta da decenni.
Credere che Dubai sia soltanto mattone di lusso vuol dire essere poco informati e fermarsi alle apparenze.
Insisto, prova chiedere a qualche naturalista, geologo, etc. e non si parla di secoli ma di decenni.
Ci sono 50° d'estate, gli ambienti vanno raffreddati, con costi energetici enormi, non c'è acqua, va dissalata, con grandi costi energetici e grande inquinamento. Anche il sistema delle isole artificiali sta fallendo.
*sasha ITALIA*
31-12-2009, 09:00
Insisto, prova chiedere a qualche naturalista, geologo, etc. e non si parla di secoli ma di decenni.
Ci sono 50° d'estate, gli ambienti vanno raffreddati, con costi energetici enormi, non c'è acqua, va dissalata, con grandi costi energetici e grande inquinamento. Anche il sistema delle isole artificiali sta fallendo.
credo che abbiano fatto i loro calcoli prima.. di certo è un'azzardo vero e proprio, ma come detto prima Las Vegas non è immune dagli stessi problemi...
comunque per le Palme hanno creato ad hoc nuove soluzioni per tenere l'ecosistema in vita, ad esempio hanno usato solo pietre e non cemento e hanno elettrificato il fondale per velocizzare la crescita di una flora marina in grado di portare una fauna... e a quanto pare funziona, si è creato un piccolo ecosistema in grado di ossigenare l'acqua
Da qualche parte tempo fa ho letto che erano nate delle crepe nella struttura, a circa metà dell'opera.. :mbe:
Spero che abbiano risolto.
:dissident:
31-12-2009, 11:57
Insisto, prova chiedere a qualche naturalista, geologo, etc. e non si parla di secoli ma di decenni.
Ci sono 50° d'estate, gli ambienti vanno raffreddati, con costi energetici enormi, non c'è acqua, va dissalata, con grandi costi energetici e grande inquinamento. Anche il sistema delle isole artificiali sta fallendo.
Dal punto di vista del comfort termico, al giorno d'oggi esistono decine di tecnologie passive che aiutano moltissimo a ridurre la potenza necessaria per gli impianti.
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/23/Pont_du_gard.jpg
ehm, c'è un piccolo particolare... quella costruzione è fatta principalmente in muratura. Nessuna costruzione in cemento armato durerà mai tanto, neanche lontanamente.
Dal punto di vista del comfort termico, al giorno d'oggi esistono decine di tecnologie passive che aiutano moltissimo a ridurre la potenza necessaria per gli impianti.
:D
*sasha ITALIA*
31-12-2009, 15:22
Da qualche parte tempo fa ho letto che erano nate delle crepe nella struttura, a circa metà dell'opera.. :mbe:
Spero che abbiano risolto.
sono state chiuse.. ma brividi al solo pensiero..
sono state chiuse.. ma brividi al solo pensiero..
altre info?
*sasha ITALIA*
31-12-2009, 16:55
altre info?
erano rumors all'epoca.. si disse che si erano aperte crepe al 18esimo piano e nella fondamenta... lessi che le avevano toppate con una soluzione chimica che ora non ricordo.. il problema è che ovviamente la cosa è stata tenuta segretissima e di più non si sa e mai ti diranno
erano rumors all'epoca.. si disse che si erano aperte crepe al 18esimo piano e nella fondamenta... lessi che le avevano toppate con una soluzione chimica che ora non ricordo.. il problema è che ovviamente la cosa è stata tenuta segretissima e di più non si sa e mai ti diranno
Se crolla noi sappiamo il perché :D
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/I_guai_di_Dubai
Le ultime foto di Imre Solt dalla cima del Burj:
http://forum.skyscraperpage.com/showthread.php?t=106899&page=409
Notare le piattaforme di supporto per i fuochi d'artificio che saranno esplosi alla cerimonia di apertura prevista per lunedì prossimo (4/01).
Video HD dal punto più alto del Burj (818m):
http://www.youtube.com/watch?v=VrGsS2IQqAg&fmt=22
*sasha ITALIA*
01-01-2010, 21:26
http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/I_guai_di_Dubai
lo sa tutto il pianeta della crisi di Dubai, ma non ci vedo nulla di incredibile: l'incredibile è quanto invece sono riusciti a fare dal nulla in poco tempo.
Hai presente quant'è il debito della città di NYC? Ogni stato su questo pianeta ha debiti, o quasi. Spero che riescano a completare il più possibile e a far partire il tutto
Le ultime foto di Imre Solt dalla cima del Burj:
http://forum.skyscraperpage.com/showthread.php?t=106899&page=409
Notare le piattaforme di supporto per i fuochi d'artificio che saranno esplosi alla cerimonia di apertura prevista per lunedì prossimo (4/01).
Video HD dal punto più alto del Burj (818m):
http://www.youtube.com/watch?v=VrGsS2IQqAg&fmt=22
mi hai rubato il post :cry:
Dubai è in una condizione estremamente artificiale che non può reggere a lungo, chiedere a qualunque scienziato.
confermo.
basta una guerra, e di conseguenza niente elettricità...
come faranno poi a sostenere tutto sto affare e relativa Dubai?
IMHO torneranno a fare i beduini. :D
ps ho le mie esperienze:
son stato a Dubai 2 volte + 1 ad Abu Dhabi,
e ho imparato che li' è tutto cosi' solo perchè ci sono i petroldollari... ovvero...tutto in condizioni perfette.
(basta una guerra per farla collassare...)
:dissident:
01-01-2010, 22:22
Si ma vorrei sapere al giorno d'oggi quale citta' non collasserebbe in caso di guerra e conseguente mancanza di elettricita'...
Si ma vorrei sapere al giorno d'oggi quale citta' non collasserebbe in caso di guerra e conseguente mancanza di elettricita'...
collasserebbero tutte...come dici tu.
ma ci sono città e città
quella è tirata su artificialmente, e alle prime avvisaglie..stà a vedere che la mollano tutti.
mentre una città "funzionale" ci rimane.. anche se collassa, la gente ci rimane. :)
son stato a Dubai 2 volte + 1 ad Abu Dhabi,
e ho imparato che li' è tutto cosi' solo perchè ci sono i petroldollari... ovvero...tutto in condizioni perfette.
(basta una guerra per farla collassare...)
Oggi come oggi se dovesse mancare il petrolio crollerebbe l'intera nostra civilita', non solo Dubai.
:dissident:
01-01-2010, 23:02
collasserebbero tutte...come dici tu.
ma ci sono città e città
quella è tirata su artificialmente, e alle prime avvisaglie..stà a vedere che la mollano tutti.
mentre una città "funzionale" ci rimane.. anche se collassa, la gente ci rimane. :)
E' una citta' di lavoro, ovvio, il 95% dei suoi abitanti e' li' solo per quello, non e' nata li'. Ma mi sembra un po' tirata per i capelli come cosa.
Oggi come oggi se dovesse mancare il petrolio crollerebbe l'intera nostra civilita', non solo Dubai.
hmmm.... non credo proprio, un colpo pesante lo prenderemo...ma poi ci tiriamo sù come la cività umana ha sempre fatto andando su energie alternative.
il punto è che loro vivono sul petrolio...e se non ci sarà più loro saranno costretti a cambiare stile di vita (già ora vivono di rendità)... a meno che non trovino sottosuolo un altra cosa che servirà al 90% dell'umanità
Io parlavo di condizioni perfette per dubai, pensa ad Iraq che nonostante sia uno dei produttori maggiori di petrolio NON puo' nemmeno permettersi di fare una cosa del genere per via della guerra. :rolleyes:
andare a Dubai mi ha lasciato sempre la sensazione di "carnevale", di kitsch... non so come spiegarmelo, vai nel mondo arabo e vai qua NON è il mondo arabo, ma è tutta un altra cosa.
E' la stessa medesima sensazione che ebbi a suo tempo quando son andato a Las Vegas. :ciapet:
Cmq nulla toglie il fatto che è praticamente diventato il nuovo punto di riferimento architettonico nel mondo :D
E' una citta' di lavoro, ovvio, il 95% dei suoi abitanti e' li' solo per quello, non e' nata li'. Ma mi sembra un po' tirata per i capelli come cosa.
Guarda, và a dubai e vedrai che anche tu avrai poi la stessa percezione :)
Dubai è cosi' perchè siamo noi che la vogliamo così...
F1R3BL4D3
01-01-2010, 23:22
il punto è che loro vivono sul petrolio...e se non ci sarà più loro saranno costretti a cambiare stile di vita (già ora vivono di rendità)... a meno che non trovino sottosuolo un altra cosa che servirà al 90% dell'umanità
Dubai non vive "sul petrolio" come altri stati della zona, anzi. Hanno puntato su altri settori (finanziario). Se aspettavano di campare con il petrolio stavano freschi (considerando quanto ne hanno).
:dissident:
01-01-2010, 23:31
Dubai non vive "sul petrolio" come altri stati della zona, anzi. Hanno puntato su altri settori (finanziario). Se aspettavano di campare con il petrolio stavano freschi (considerando quanto ne hanno).
Infatti, ed e' il motivo per cui hanno cercato di creare qualcosa che resti anche dopo che sara' finito il petrolio (attrattiva turistica).
mi hai rubato il post :cry:
:asd:
:p
Dubai non vive "sul petrolio" come altri stati della zona, anzi. Hanno puntato su altri settori (finanziario). Se aspettavano di campare con il petrolio stavano freschi (considerando quanto ne hanno).
certo... ma il tipo di "terziario" che si sono creati è un terziario che tiene?
oltre alla edilizia, è diventata una piazza finanziaria (che a quanto sembra poi verrà fregata dalla nuova borsa di Abu Dhabi) e turismo...ecco xchè dell'edilizia.
ma altro? ci sono solo km e km di deserto percorribili con aerei Emirates :stordita:
*sasha ITALIA*
03-01-2010, 00:23
http://i47.tinypic.com/2ezgvup.jpg
bracco_baldo
03-01-2010, 11:25
a partire da che altezza è inutilizzata?
*sasha ITALIA*
03-01-2010, 11:34
a partire da che altezza è inutilizzata?
mi pare 601 metri...
http://i48.tinypic.com/16i8dva.jpg
http://i48.tinypic.com/2lw572v.jpg
http://i46.tinypic.com/a2uon6.jpg
http://i47.tinypic.com/2vcuryc.jpg
http://i50.tinypic.com/1zvzrlj.jpg
http://i48.tinypic.com/1zoviid.jpg
l'edificio in alto dell'ultima foto è alto 300 metri circa... :asd:
morpheus85
03-01-2010, 12:44
Da qualche parte tempo fa ho letto che erano nate delle crepe nella struttura, a circa metà dell'opera.. :mbe:
Spero che abbiano risolto.
ho letto che erano nate delle capre.. :doh:
Sirius88
03-01-2010, 15:36
quindi sarà inaugurato il 4 gennaio questa bestiolina... chissa quando avranno ultimato il petrolio, o il petrolio stesso non sarà la principale forma di comburente cosa faranno...
sono proprio curioso...
PS: smontano i grattacieli e li vendono agli Americani o Cinesi... :P
certo... ma il tipo di "terziario" che si sono creati è un terziario che tiene?
oltre alla edilizia, è diventata una piazza finanziaria (che a quanto sembra poi verrà fregata dalla nuova borsa di Abu Dhabi) e turismo...ecco xchè dell'edilizia.
ma altro? ci sono solo km e km di deserto percorribili con aerei Emirates :stordita:
Turismo... a fare che? Ci sono tanti di quei posti al mondo più belli e soprattutto più gradevoli di Dubai.
Sul Burj (quello a vela), di fuori è stupendo ma dentro è di un kitsch pazzesco, ho visto un lungo documentario in arabo (ma tanto c'era solo da vedere) sugli interni: non c'è nessuna unità stilistica, sembra un campionario!
proevolution
04-01-2010, 13:45
il tg ha detto che stasera ci sarà l'inaugurazione:O
:dissident:
04-01-2010, 14:06
Turismo... a fare che? Ci sono tanti di quei posti al mondo più belli e soprattutto più gradevoli di Dubai.
Il mare. E il divertimento. Las Vegas non e' messa meglio climaticamente (e non ha neanche il mare) ma e' cmq meta di milioni di turisti ogni anno..
gearkratos
04-01-2010, 16:26
qualcuno sa dirmi a che ora (italiana) sarà l'inaugurazione?! su che canale la si può seguire? :D
la trovi in streaming sul sito della cnn ora
*sasha ITALIA*
04-01-2010, 17:32
NOOOOOOOO!!
è stato rinominato Burj Khalifa!
*sasha ITALIA*
04-01-2010, 17:47
anzi peggio!
Burj Khalifa Bin Zayed!
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*sasha ITALIA*
04-01-2010, 17:49
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video!
http://www.youtube.com/watch?v=8LVDO1-EpaA
http://www.youtube.com/watch?v=X72vDZYxXjw
sembra gothm city!!
fica pure la fontanella sotto però!!
*sasha ITALIA*
04-01-2010, 18:09
sembra gothm city!!
fica pure la fontanella sotto però!!
è la più grande al mondo (strano eh :O )
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http://www.youtube.com/watch?v=YP1YxsemPT4
*sasha ITALIA*
04-01-2010, 18:16
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sul nome
Sheikh Zayed founded the UAE,Khalifa is his son and very much alive.
Taipei 101 (509 m) + Chrysler Tower (319 m) = Burj K (828 m)
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