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View Full Version : Calipari; nessuna colpa dei soldati Usa


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MSciglio
01-05-2005, 20:59
credo di no :asd: ma mi piacerebbe scaricare tale documento... solo che non riportano l'url, non e' che qualcuno lo sa?

download.repubblica.it/doc/calipari_omissis.doc

shinji_85
01-05-2005, 21:23
credo di no :asd: ma mi piacerebbe scaricare tale documento... solo che non riportano l'url, non e' che qualcuno lo sa?

sul sito di Repubblica trovi anche il pdf originale...
e qualche screenshot del sito su cui risiedeva... prima e dopo la notizia... :)

dantes76
01-05-2005, 21:41
sul sito di Repubblica trovi anche il pdf originale...
e qualche screenshot del sito su cui risiedeva... prima e dopo la notizia... :)

nella pagina precdente, trova tutto O_o

Valo
02-05-2005, 04:16
Io credo che in un caso come questo ragioni e torti siano distribuibili da ambo le parti:

- ai soldati americani, perchè probabilmente hanno agito troppo precipitosamente, anche se con tutte le scusanti "psicologiche" del caso : 1 attacco.bomba al giorno, nelle ore serali, su quella strada.. e in più loro non sapevano che sarebbe passato il convoglio italiano.
Questo non li giustifica assolutamente, ma è comunque una attenuante che non possiamo liquidare.
Ritengo poco probabile che gli americani , che fanno check point pressochè CONTINUI su quella strada, abbiano sparato raffiche di colpi (e non un colpo singolo partito x errore) ad un auto che viaggiava a 40 km/h, SENZA AVVERTIMENTI POI..... a meno che chi ha sparato non fosse al primo giorno di servizio.. o che la pattuglia non avesse mai fatto check point.. cosa che finora non è stata resa nota.

- all'intelligence italiana, perchè probabilmente ha pure agito con un pò troppa "fretta" di riportare a casa la Sgrena e fare lo scoop sui TG serali, anzichè sincerarsi della sicurezza ... loro sapevano che quella era una strada ad altissimo rischio. Sapevano che potevano esserci check point armati. SOPRATTUTTO Sapevano che l'operazione era riservata e che con molta probabilità i militari americani che avrebbero incontrato sarebbero stati ignari della loro identità... TUTTI MOTIVI X I QUALI ERA LORO DOVERE ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO DI CAUTELA PIU' CHE ESTREMA.

Conoscendo invece l' "italian-style" trapelato dalle indiscrezioni (telefonata con festeggiamenti in diretta con Palazzo Chigi durante il tragitto, ancora prima di arrivare all'aereoporto.. probabile euforia di Calipari ed autista, reazioni umanissime, x carità....) , mi è difficile pensare che l'auto procedesse davvero a 40-50 Km orari e ritengo invece assai PROBABILE che l'autista non abbia usato particolare cautela, lasciando andare l'acceleratore quel tanto di più da allarmare le pattuglie americane dimenticando appunto che essei ignoravano la loro presenza e le finalità di quel viaggio....


Tra l'altro se è vero (come sembra, per stessa ammissione italiana) che Carpani (l'autista) mentre guidava era al telefono con l'ufficiale di collegamento all'aereoporto, è totalmente plausibile e molto probabile che egli fosse distratto.. distratto, almeno un pò, quel tanto, ad esempio, da non sentire un "ALT" intimato dalla pattuglia americana... .... ALTRO CHE ATTENZIONE ESTREMA! ALTRO CHE CAUTELA!!
ce lo insegnano che non si parla al telefono mentre si guida no?

Mi sembra che i nostri abbiano preso un pò sotto-gamba la cosa, insomma, in modo non esattamente "professionale"...
spero di sbagliarmi ovviamente, ma sono le stesse dichiarazioni italiane a farmi avere questa sensazione...

Insomma, americani nervosi e precipitosi, italiani un pò, come dire, alla "carlona" .. 1+1=2....

Non credo saranno possibili altre ricostruzioni

Lucio Virzì
02-05-2005, 07:45
http://www.mnf-iraq.com/media-information/15-6.pdf
dopo lo apri, selezioni tutto il contenuto (ctrl+shift+fine) lo copi

apri un nuovo doc di word e lo incolli... :D
e via di nomi e cognomi....

Com'è che non si apre? :asd: L'hanno già scaricato un miliardo di persone? :rolleyes:
bah.

flisi71
02-05-2005, 07:59
Si e secondo te quando ci sono le nuvole le operazioni militari si fermano perchè i satelliti non ci vedono?
Esistono apposta i line scan IR e i radar ad apertura sintetica (forse sono tecnicismi, ma la sostanza è che si può vedere anche attraverso le nuvole con brutto e bel tempo)

Ciao easyand, come sai bene le sparate dei militari necessitano sempre di tara.
Quando il cielo è nuvoloso e piove le mirabolanti apparecchiature da te menzionate servono a ben poco.
Senza dimenticare che il radar SAR non vede altro che puntini al posto di automezzi.

Come altri hanno già menzionato, anche il fatto che i nostri membri nella commissione di inchiesta non hanno firmato dimostra che capiscono perfettamente che la storia del satellite è solo un bluf.

Ciao

Federico

Ciaba
02-05-2005, 09:13
...mi domando solo una cosa....ma siamo sicuri che questi signori debbano presenziare alla sicurezza mondiale?? Nn so se ridere o piangere. :doh:

elfoscuro
02-05-2005, 10:23
Conoscendo invece l' "italian-style" trapelato dalle indiscrezioni (telefonata con festeggiamenti in diretta con Palazzo Chigi durante il tragitto, ancora prima di arrivare all'aereoporto.. probabile euforia di Calipari ed autista, reazioni umanissime, x carità....) , mi è difficile pensare che l'auto procedesse davvero a 40-50 Km orari e ritengo invece assai PROBABILE che l'autista non abbia usato particolare cautela, lasciando andare l'acceleratore quel tanto di più da allarmare le pattuglie americane dimenticando appunto che essei ignoravano la loro presenza e le finalità di quel viaggio....


in una ricostruzione si vede una curva a 90° (confermata dalla Sgrena) con in prossimità vari blocchi di cemento. Non è possibile affrontare una curva del genere a 96km/h, se questa ricostruzione è giusta il rettilineo è prima dei blocchi. I militari erano poco più che ragazzini e poco esperti, anche se per me non è loro la colpa comunque (non del tutto almeno), il fatto che quello non fosse un checkpoint poi può far cadere quelle che sono le normali procedure di ingaggio al checkpoint. Altra cosa secondo me inquietante è il fatto che questi ragazzi americani erano stati piazzati li e poi dimenticati dal loro comando che aveva avuto problemi nelle comunicazioni. Insomma un bel pasticcio.
Vediamo poi cosa salta fuori dall'inchiesta della magistratura e dalla perizia balistica sull'auto.

aletlinfo
02-05-2005, 10:34
in una ricostruzione si vede una curva a 90° (confermata dalla Sgrena) con in prossimità vari blocchi di cemento.....


Di quale ricostruzione stai parlando? ...io finora ho sempre visto una strada dritta nelle varie ricostruzioni animate e senza blocchi di cemento che impediscono il passaggio; questi non vengono messi soltanto nei veri e propri posti di blocco. Quello che ha fermato la Sgrena non era una postazione fissa.

comunque è vero ... si tratta di aspettare la fine della inchiesta anzi, delle inchieste.

Lucio Virzì
02-05-2005, 10:44
Una semplice operazione informatica e spariscono le parti coperte
Chi sparò si chiama Mario Luzano, della Guardia nazionale di New York
Calipari, saltano gli omissis i nomi e cognomi del rapporto Usa
Tutti i problemi di comunicazione che l'esercito Usa ebbe quella sera
e un'unica priorità: proteggere il "Vip" John Negroponte
di DARIO OLIVERO


ROMA - Di colpo sappiamo nomi e cognomi. Sappiamo da dove venivano i soldati che erano al check point volante 541 e che spararono all'auto su cui viaggiavano Giuliana Sgrena, Nicola Calipari e l'altro agente del Sismi che guidava. Anche di lui sappiamo il nome. Sappiamo il nome dell'altro agente del Sismi in contatto con Calipari da Bagdad. Sappiamo chi erano gli ufficiali che quella sera del 4 marzo scorso avevano un'unica priorità: proteggere il convoglio di quello che in tutto il rapporto è chiamato Vip, l'ambasciatore Usa in Iraq John Negroponte. E sappiamo che tra i tanti mezzi di comunicazione in dotazione all'esercito Usa qualcosa non funzionò e non si riuscì a far sapere ai vari posti di blocco che il Vip era già passato e arrivato a destinazione.

Gli omissis di cui era costellato il rapporto della commissione Usa che ricostruisce quanto avvenne quella sera, sono caduti di colpo. Per un errore tecnico, per un disguido informatico. Basta prendere il formato pdf del documento dal sito del comando della forza multinazionale in Iraq, copiarne il testo e incollarlo su un normale programma di scrittura. Oppure, cambiando il colore dello sfondo sul pdf e rendendolo dello stesso colore delle pecette e scegliendo il bainco come colore di testo. Tre movimenti di mouse e cadono tutti i segreti. [STAMO IN MANO A DEI DEFICIENTI :rolleyes: NdL]

L'uomo che aprì il fuoco contro la Toyota si chiama Mario Lozano, soldato della guardia nazionale di New York. E' uno dei tre "specialisti" del check point. Gli altri, tutti del 69esimo reggimento di fanteria, sono un capitano, un tenente e quattro sergenti. Sei di loro vengono dalla Guardia nazionale di New York, uno, il comandante Michael Drew, è sergente di polizia del New York Police Departement. Gli altri quattro vengono dalla Guardia nazionale della Louisiana. [TUTTI GRANDI PROFESSIONISTI :rolleyes: NdL]

Drew calcolò la velocità dell'auto con cui la Toyota si avvicinava e disse che era elevata, tanto che non avrebbe tenuto la curva. Lozano lasciò il riflettore che teneva puntato sulla macchina in avvicinamento e sparò. [ZZZO SERVONO GLI AUTOVELOX? CHIAMIAMO IL GIUDICE DREW... :rolleyes: NdL]

Ma non ci sono solo i nomi delle persone coinvolte negli omissis del rapporto. Ci sono paragrafi e pagine intere coperte di nero. Uno dei passaggi più importanti riguarda i problemi di comunicazione che gli americani ebbero quella sera, intollerabili soprattutto in un momento delicato come quello, cioè gli spostamenti di Negroponte. Dice il rapporto che abitualmente le comunicazioni avvengono tramite il Voice over Internet Protocol, ma quella sera ci furono disguidi. Il comandante della 76esima compagnia che coordinava gli spostamenti dell'ambasciatore Usa non riuscì a comunicarli al comando della Quarta brigata. Né tentò di farlo per radio.
[TUTTO CIO' E' INTOLLERABILMENTE ASSURDO! NdL]

Il risultato fu che l'ordine di smantellare i posti di blocco volanti, come quello messo in piedi vicino all'aeroporto, non arrivò. Per questo gli uomini al check point della 69esima compagnia erano ancora in allerta totale.

Tutto questo è in un voluminoso omissis. Al quale se ne aggiunge un altro in cui si specifica che la 76esima compagnia era nuovo della zona essendo arrivata in Iraq il 21 febbraio. E un altro che dice che il Vip che di solito si spostava in elicottero, come fece per tornare, fu dissuaso dalle cattive condizioni del tempo.

Non è tutto. Altre parti oscurate riguardano un'analisi di quella strada, definita la più mortale della zona: dal primo novembre 2004 al 12 marzo 2005 ci sono stati 3.306 attacchi nell'area di Bagdad, di cui 2.400 contro le Forze della coalizione. In particolare, lungo la Route Irish - la strada per l'aeroporto - gli attacchi sono stati 135.

In tutta la prima parte del documento si descrivono le tecniche di guerriglia e i tipi di ordigni che vengono utilizzati e con quali modalità. Soprattutto si elencano le divisioni e le truppe sia americane che irachene impegnate nella zona.

Poi si descrivono le tecniche di controllo che vanno utilizzate nei check point e l'addestramento che i soldati ricevono. Quello sulle perquisizioni delle auto, per esempio, i militari lo imparano sul campo.

Infine ci sono le raccomandazioni per migliorare le procedure di controllo ai posti di blocco per evitare che si ripetano altri episodi come quello di Calipari. Tra queste, prendere in considerazione l'utilizzo di "ulteriori misure non letali", non lasciare a un solo uomo sia la guardia al faro di riconoscimento sia la responsabilità di aprire il fuoco. Una sorta di riconoscimento di responsabilità o comunque un'ammissione che qualcosa in più per evitare quella morte si poteva fare. Ma era coperto da omissis.

(1 maggio 2005)

Non ho parole, solo schifo totale! :mad:

LuVi

Lucio Virzì
02-05-2005, 11:07
Per chi si fosse perso il rapporto impecettato... lo trovate su macchianera: http://www.macchianera.net/archives/2005/05/il_rapporto_cal.html

LuVi

cerbert
02-05-2005, 11:08
Beh, se non altro si conferma il titolo di questo thread: "nessuna colpa dei soldati USA"
...
...
...
Da mandare a casa sarebbe l'intera catena di comando: mandi i "riservisti" a coprire una zona dove dovrebbe passare la prima figura più importante della presenza USA in Iraq, perdi il contatto con loro e non tenti di riallacciarlo ad ogni costo. Per sovrapprezzo hai delle regole di ingaggio che fanno di vedetta e tiratore un'unica figura.

Se venisse confermato tutto questo... beh, anche la macchina fosse andata a 120Km/h, sarebbe un pochetto "ingiusto" dare tutta la colpa a noi.

Lucio Virzì
02-05-2005, 11:30
Come giustamente dice anche PI,
"È un fatto destinato ad imbarazzare la Casa Bianca su una questione molto delicata per i rapporto Italia-USA ma che certo colpisce anche qui da noi, visto che all'imperizia americana si è aggiunto il fatto che gli investigatori italiani non si sono resi conto di quanto poco ci volesse per svelare gli omissis di quel pdf."

http://punto-informatico.it/p.asp?i=52585

LuVi

elfoscuro
02-05-2005, 11:44
Di quale ricostruzione stai parlando? ...io finora ho sempre visto una strada dritta nelle varie ricostruzioni animate e senza blocchi di cemento che impediscono il passaggio; questi non vengono messi soltanto nei veri e propri posti di blocco. Quello che ha fermato la Sgrena non era una postazione fissa.

comunque è vero ... si tratta di aspettare la fine della inchiesta anzi, delle inchieste.

e vattelapesca dove l'ho vista non mi ricordo... forse al tg2, tra l'altro poi si vedeva la ricostruzione dritta che fanno vedere di solito. Tra l'altro i colpi non sono arrivati sul fianco della macchina? Come poteva essere dritta la strada? Magari utilizzano dei proiettili che sparano con traiettoria a banana :stordita:

Lucio Virzì
02-05-2005, 11:51
Magari utilizzano dei proiettili che sparano con traiettoria a banana :stordita:
Saranno quelli avanzati a Lee Harvey Oswald :rolleyes:

LuVi

dantes76
02-05-2005, 11:54
Com'è che non si apre? :asd: L'hanno già scaricato un miliardo di persone? :rolleyes:
bah.

guarda nella mia firma.. Macchianera :D

wolf64
02-05-2005, 12:29
Io credo che in un caso come questo ragioni e torti siano distribuibili da ambo le parti:

- ai soldati americani, perchè probabilmente hanno agito troppo precipitosamente, anche se con tutte le scusanti "psicologiche" del caso : 1 attacco.bomba al giorno, nelle ore serali, su quella strada.. e in più loro non sapevano che sarebbe passato il convoglio italiano.
Questo non li giustifica assolutamente, ma è comunque una attenuante che non possiamo liquidare.
Ritengo poco probabile che gli americani , che fanno check point pressochè CONTINUI su quella strada, abbiano sparato raffiche di colpi (e non un colpo singolo partito x errore) ad un auto che viaggiava a 40 km/h, SENZA AVVERTIMENTI POI..... a meno che chi ha sparato non fosse al primo giorno di servizio.. o che la pattuglia non avesse mai fatto check point.. cosa che finora non è stata resa nota.

- all'intelligence italiana, perchè probabilmente ha pure agito con un pò troppa "fretta" di riportare a casa la Sgrena e fare lo scoop sui TG serali, anzichè sincerarsi della sicurezza ... loro sapevano che quella era una strada ad altissimo rischio. Sapevano che potevano esserci check point armati. SOPRATTUTTO Sapevano che l'operazione era riservata e che con molta probabilità i militari americani che avrebbero incontrato sarebbero stati ignari della loro identità... TUTTI MOTIVI X I QUALI ERA LORO DOVERE ASSUMERE UN ATTEGGIAMENTO DI CAUTELA PIU' CHE ESTREMA.

Conoscendo invece l' "italian-style" trapelato dalle indiscrezioni (telefonata con festeggiamenti in diretta con Palazzo Chigi durante il tragitto, ancora prima di arrivare all'aereoporto.. probabile euforia di Calipari ed autista, reazioni umanissime, x carità....) , mi è difficile pensare che l'auto procedesse davvero a 40-50 Km orari e ritengo invece assai PROBABILE che l'autista non abbia usato particolare cautela, lasciando andare l'acceleratore quel tanto di più da allarmare le pattuglie americane dimenticando appunto che essei ignoravano la loro presenza e le finalità di quel viaggio....


Tra l'altro se è vero (come sembra, per stessa ammissione italiana) che Carpani (l'autista) mentre guidava era al telefono con l'ufficiale di collegamento all'aereoporto, è totalmente plausibile e molto probabile che egli fosse distratto.. distratto, almeno un pò, quel tanto, ad esempio, da non sentire un "ALT" intimato dalla pattuglia americana... .... ALTRO CHE ATTENZIONE ESTREMA! ALTRO CHE CAUTELA!!
ce lo insegnano che non si parla al telefono mentre si guida no?

Mi sembra che i nostri abbiano preso un pò sotto-gamba la cosa, insomma, in modo non esattamente "professionale"...
spero di sbagliarmi ovviamente, ma sono le stesse dichiarazioni italiane a farmi avere questa sensazione...

Insomma, americani nervosi e precipitosi, italiani un pò, come dire, alla "carlona" .. 1+1=2....

Non credo saranno possibili altre ricostruzioni

Personalmente concordo con la tua analisi.

Poco tempo fa sentivo in alcuni telegiornali il fatto che mentre l'autista guidava stava telefonando, tanto è vero che chi stava dall'altra parte ha sentito anche il rumore degli spari, ora, io ho fatto per molti anni un'attività che mi portava a fare parecchi chilometri in auto, e mi sono sempre dichiarato fortemente contro l'uso del telefono alla guida in quanto vedevo con i miei occhi quanto questo fattore influisse sulla concentrazione.
Parlando di questa cosa avevo ipotizzato che una distrazione di questo genere per l'autista della macchina poteva comportare un allungamento del tempo di reazione nel fermare la stessa macchina.
Anche ipotizzando che andava ad una velocità moderata, ricordiamoci che una macchina che va anche solo a 40 km/h percorre più di 10 mt al secondo, una distrazione di questo tipo potrebbe aver voluto dire fermare la macchina prima della warning line del posto di blocco o dopo.

Oggi, dopo aver tradotto in html il testo con gli omissis in pdf, leggo:

Mr. Carpani was driving faster than any other vehicle observed by the Soldiers
that evening. He failed to stop for the spotlight since he was not expecting a roadblock.
Additionally, he was dealing with multiple distractions including talking on the phone
while driving, the conversation in the back seat, trying to listen for threats, driving on a
wet road, focusing on tasks to be accomplished, the need to get to the airport, and the
excited and tense atmosphere in the car. (Annexes 104C, 105C, 125C, 140C). Any one
of these would have affected his reaction time.

In più, da quanto si è visto sulla traiettoria dei proiettili, sparati con una mitragliatrice leggera M240B in calibro 7.62 mm con appoggio (perciò con la possibilità di mirare meglio, a parte ovviamente il fattore emotivo umano), se la macchina fosse stata ferma in teoria avrebbero dovuto colpire e uccidere il guidatore, cosa che avrei fatto al posto di un soldato che cerca di fermare una macchina ipoteticamente imbottita di esplosivo e che sta per esplodere a un comando dello stesso guidatore, il fatto che invece siano arrivati colpi ai sedili posteriori e entrando lateralmente, potrebbe indicare che il fuoco è avvenuto a macchina in movimento.

Oltre a questo, se i colpi sono arrivati con quella traiettoria, indicherebbe che la macchina era dentro al posto di blocco, e non prima, se io arrivo ad un posto di blocco e mi fermo prima dello stop (warning line) e mi sparano (senza che io compia atti per i quali si pensi ad una minaccia) la ragione è sicuramente dalla mia parte, ma se io supero lo stop, coloro che attuano il posto di blocco in teoria potrebbero attivare le procedure per bloccarmi, in poche parole spararmi.

Preciso, queste mie considerazioni non vogliono essere pro-USA, però personalmente mi interessa la verità, da qualsiasi parte stia, non voglio di certo che la cosa finisca come la storia del Cermis se la colpa è preponderante per gli americani, però non voglio nemmeno un linciaggio antiamericano se la cosa è al contrario, anche se personalmente, come scritto da Valo, penso che molto probabilmente la verità stia nel mezzo.

easyand
02-05-2005, 14:04
Ho letto il rapporto americano, quello senza gli "omissis".
E' estremamente dettagliato.

Purtroppo, è come temevo io, se non peggio.

I punti cruciali, e indiscutibili, sono questi:

1) Gli italiani non avvisarono gli americani. Addirittura è specificato che quando il Capitano Green, ufficiale di collegamento americano, insospettito dai movimenti italiani chiese al Generale Marioli, responsabile del contingente italiano, se ci fosse qualcosa nell'aria, il generale rispose: "Sì, ma nessuno ne deve sapere niente".
Il Capitano Green obbedì all'ordine.
Questo avveniva appena 20 minuti prima della sparatoria.

2) Gli americani avevano bloccato la strada dell'aeroporto. Non era un semplice posto di controllo, ma un vero e proprio posto di blocco, attuato con carri armati e jeep: nessuno poteva passare per nessuna ragione.
L'unico convoglio autorizzato era quello dell'ambasciatore americano in Irak che si stava per imbarcare su un aereo. Il posto di blocco serviva proprio a proteggere il convoglio dell'ambasciatore.
Calipari non sapeva che la strada all'aeroporto era stata bloccata.

3) Gli americani hanno calcolato che la vettura di Calipari si avvicinò a oltre 88 km/h al posto di blocco, senza fermarsi. L'autista di Calipari ha dichiarato che andava a 80 km/h. Non c'è quindi una gran discrepanza tra le due versioni.

4) I soldati americani non erano novellini, anche se appartenevano alla Guardia Nazionale. Tra essi vi era anche un ufficiale di polizia di New York.
Nelle settimane precedenti, l'unità aveva espletato oltre 1000 servizi di posti di blocco e di controllo, aveva già subito ben 85 attentati di vario genere, riportando ben 11 morti e 7 feriti.

5) Decine di auto erano state bloccate e rimandate via prima che arrivasse quella di Calipari. L'auto arrivò senza accennare di fermarsi.
Contro l'auto fu lampeggiata una torcia elettrica e fu anche puntato un laser a luce verde per far capire che erano inquadrati dai mirini.
L'autista di Calipari, però, stava parlando al cellulare mentre guidava, e non capì subito cosa stava succedendo.
Quando i militari americani spararono le prime due raffiche di avvertimento, in aria, l'autista pensò che la vettura fosse sotto attacco di terroristi, e anzichè rallentare, accelerò (queste cose le ha ammesse proprio l'autista).

6) A quel punto è stata sparata una raffica di 7.62 contro la vettura, che è stata colpita da un totale di 11 colpi.
Solo in quel momento l'autista ha inchiodato e fermato l'auto.
Si noti che la vettura aveva superato sie le linee ALERT che le linee DANGER ed era entrata nella zona in cui i soldati americani erano autorizzati (anzi, avevano l'ordine) di distruggere completamente qualsiasi veicolo non autorizzato.
E' stato quindi un miracolo che le cose non siano andate ancora peggio.


Onestamente, non so cosa si inventerà la Farnesina, ma mi pare evidente che ci sia stata una totale mancanza di comunicazioni tra italiani e americani.

E la cosa più assurda è questa: la strada per l'aeroporto è stata oggetto di una media di un attentato al giorno, di 11 attentati per ogni miglio di strada.
Il 66 % degli attentati nelle ore notturne, è avvenuto tra le 19.00 e le 20.00.
L'auto di Calipari è arrivata poco dopo le 20.30.

von Clausewitz
02-05-2005, 14:08
un interessante articolo di Giuseppe D,Avanzo su repubblica dell'altro giorno
se non erro, D'Avanzo è stato il giornalista che ha raccontato i meschini retroscena della comissione telekom-serbia

http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/esteri/niccal3/niccal3/niccal3.html


Quando la "verità" diventa politica
il gioco d'azzardo del governo
di GIUSEPPE D'AVANZO

LA Toyota Corolla di Nicola Calipari viaggia, dunque, a 96 chilometri all'ora nella notte del 4 marzo. In tre secondi l'auto "copre" gli ultimi 88 metri della sua corsa. Tre secondi sono un tempo infinitesimo che non consente molta consapevolezza. Soltanto percezioni. Se si conviene che - in quei pochi attimi - americani e italiani hanno soltanto intuizioni, si può sostenere che le due versioni, apparse in contraddizione, possono anche non esserlo.

Il maggiore C., alla guida della Toyota (come Giuliana Sgrena, seduta alle sue spalle), percepisce nell'auto una velocità non troppo sostenuta e, con il bagliore di un faro, gli spari. I soldati del 69° reggimento della guardia nazionale, fermi sul terreno, percepiscono forte la velocità dell'auto e, in tre secondi, accendono il faro e sparano nove colpi, quando la Toyota è ormai a 42 metri da loro. Due ragioni non fanno due torti. Sono due ragioni.

Il maggiore C. ha tutte le ragioni per voler venire via da quella strada in fretta, dopo ore penose in un vicolo di Bagdad in attesa del "contatto" iracheno. Conosce l'Irish Route. Sa che in quel punto non ci sono check-point (il "504" è infatti "volante"). Ritiene di poter (dover) dare un po' di gas. 96 km/ora non sono poi questa velocità da pazzi. Non sono pazzi nemmeno i soldati americani, però. Avvertono l'arrivo veloce dell'auto nel silenzio della notte. L'avvistano a 130 metri. Sparano quando manca all'"impatto", chiamiamolo così, più o meno un secondo e mezzo. Meno di niente, soprattutto se sei un ragazzo in armi, inesperto e addestrato alla carlona.

Le immagini del satellite, di cui riferisce la Cbs, dimostrano quel che è apparso chiaro fin dalla notte del 4 marzo: è stato un fottuto pasticcio di guerra. Confermano anche che il lavoro della commissione mista non è poi così rilevante, a meno a non voler credere alla bagattella che gli americani abbiano deliberatamente ucciso perché pedinavano quella sera i nostri agenti (chiunque sa che lo screening delle intercettazioni e delle immagini del satellite "random" è stato avviato soltanto in queste settimane per rendere più accorto il governo di Roma).

In questa storia sono altri i nodi da sciogliere, e sono tutti nostri, tutti italiani. E' stata aperta una trattativa con i sequestratori? E' stato pagato un riscatto? Soltanto queste possono essere le condizioni utili a spiegare perché Nicola Calipari affronta, con coraggio e dedizione, la missione irachena senza alcuna protezione e tacendo le sue mosse agli americani, contrari a trattative e a riscatti.

Una verità probabile ce la saremmo dovuta attendere dal lavoro della magistratura italiana. Purtroppo le procedure della procura di Roma sembrano in sintonia con gli antichi vizi del "Porto delle Nebbie". Il pool antiterrorismo apre un'inchiesta per sequestro di persona quando afferrano la Sgrena. Palazzo Chigi respinge l'ipotesi del blitz, proposto dagli americani, e decide di pagare.

Gianni Letta è colto da un timore. "E' legittimo?", chiede alla sua amica Augusta Iannini, direttore del Ministero di Giustizia. La Iannini chiede un parere ai suoi uffici. Gli uffici rispondono: "Pagare è reato". Allora Letta, vecchia volpe, convoca a Palazzo il pm Ionta e lo associa, con le opposizioni, alla decisione di trattare e pagare. L'inchiesta sul sequestro presto scolora e scompare.

E' pronto un rapporto che indica alcune fonti di prova che dimostrerebbero come la banda che ha rapito le Simone è la stessa che ha preso la Sgrena. Può essere la dimostrazione che pagare è controproducente perché mette in movimento un'industria che lavora soltanto contro gli italiani. E' un rapporto che la procura non ha fretta di leggere. Sostengono i pm: "I contatti telefonici e gli incontri avuti da Calipari, prima e dopo la liberazione di Giuliana Sgrena, sono un falso problema". Per loro c'è, con la morte di Nicola, una sola questione da affrontare: l'omicidio in un teatro di guerra. L'una e l'altra decisione giudiziaria sono, con evidenza e impropriamente, funzionali soltanto alla gestione politica del "caso".

Dopo il comunicato asciutto e rumoroso che sancisce la rottura tra ministero degli Esteri e Dipartimento di Stato, occorre allora affrontare proprio le ragioni politiche del governo guardando meglio alle mosse dei tre protagonisti. Berlusconi. Gianni Letta, autorità politica dell'intelligence. Nicolò Pollari, direttore del Sismi.

Il presidente del Consiglio, nel suo cinico dilettantismo, è un "genio" nel curare i propri interessi immediati e proteggere il suo destino politico. Si sente (è) già in campagna elettorale e comprende subito quanto, nel breve periodo, gli possa essere utile una cura antiamericana del "caso Calipari". Sa (e lo ha detto) che deve far rientrare in Italia, al più tardi da settembre, i tremila soldati italiani oggi in Iraq. Le casse dello Stato non consentono distrazioni e ogni risorsa va destinata a una "finanziaria elettorale".

Peraltro avverte che il riavvicinamento di Bush all'Europa e all'asse franco-tedesco restringe gli spazi che si è aperto nel Vecchio Continente come campione filo-americano. Sacrifica allora l'orto che ha coltivato - la politica della pacca sulla spalla, delle visite al ranch texano, come le pretese italiane sulla riforma del Consiglio di sicurezza - e gioca d'azzardo. Alza la voce, chiede "una verità" che penalizzi gli Stati Uniti. Si smarca fino a seminare zizzania tra la Rice e Rumsfeld. Posa a campione di indipendenza.

Addirittura, a difensore della dignità nazionale. Coltiva l'ambizione di decidere subito il rientro dei nostri soldati recuperando, con milioni di euro, anche quote di consenso in un'opinione pubblica che, per larga parte, la guerra irachena non l'ha mai gradita e accettata.

Anche Gianni Letta rivede la sua strategia. E' l'ideatore dell'intervento cosiddetto "di doppio livello". Il primo prevede la richiesta di collaborazione agli americani. Se le forze della coalizione non riescono a individuare la prigione del sequestro (come nel caso dei tre body-guard), scatta la seconda opzione: "trattativa e riscatto". Spettatori silenziosi e consenzienti: opposizione, comitato di controllo parlamentare e, come si è visto, magistratura.

E' tentato qualche giorno fa di "scaricare" ogni responsabilità sul direttore del Sismi. Pollari, dalle colonne del Riformista, gli fa sapere che "il vertice del servizio ha concordato passo passo con Palazzo Chigi ogni cosa". Quindi, "quanto a teste da far cadere di capi del Sismi, non se parla nemmeno". A Letta non resta che appoggiare le mosse di Nicolò Pollari per confondere le acque, distribuire in giro bùbbole come quella, per dirne una, che Calipari fosse pedinato dagli americani, quella notte.

In realtà, il direttore del Sismi si muove per proteggere soltanto se stesso. Sa che è perduto: può essere il capo di un'intelligence occidentale un uomo che gli americani giudicano non indipendente ma ambiguo, infedele, ingannatore? E' proprio la carta che decide di giocare Pollari. Non la gioca con il governo naturalmente che, prima o poi, dovrà ricucire alla bell'e meglio con Washington, sacrificandolo. Il capo del Sismi muove verso l'opposizione. In fondo, per Pollari, si tratta di resistere qualche mese in attesa del "cambio di stagione" che lo vedrebbe eroe dell'autonomia nazionale e legittimo candidato alla riconferma nell'incarico per la prossima legislatura.

Incredibilmente, con un capovolgimento di ruolo degno della commedia dell'arte, la sinistra radicale e riformista abboccano alle trame dei "magnifici tre". Indebolita dal morbo ideologico, accecata dall'antiamericanismo, bevono come acqua limpida ogni veleno distillato dall'intelligence di Pollari. Povero Nicola Calipari - sulle sue spoglie si è giocata una partita tutta deformata dall'interesse politico - e poveretta l'Italia che vede le sue politiche soffocate dalle baruffe del cortile di casa e le ambizioni di questo o di quello.

E' giunto il tempo che l'opposizione rinsavisca e che i leader di prima fila (e non le seconde e terze file di queste settimane) battano finalmente un colpo. In ballo non ci sono né gli esiti elettorali del centro-destra né il destino di Pollari, ma l'interesse e la sicurezza nazionali. I duri colpi al prestigio del Paese e il discredito dei nostri apparati d'intelligence ci rendono più deboli in una lotta al terrorismo internazionale che si nutre di rigore, integrazione delle informazioni e collaborazione delle strutture e non con l'isolamento in cui la dissennata gestione del "caso Calipari" ci ha purtroppo cacciato.

Chi potrà credere a un nostro agente segreto e, quel che è peggio, alla parola di un premier italiano quando si truccano, come è accaduto ieri anche le traduzioni dei comunicati congiunti e "findings" (scoperta, risultati) diventa "deduzioni"?

(30 aprile 2005)

yossarian
02-05-2005, 14:27
dal rapporto emerge anche che ci sono stati problemi di comunicazione tra il comando americano e le pattuglie dislocate lungo la strada; infatti il convoglio di Negroponte era già passato da un pezzo e nessuna comunicazione al riguardo era pervenuta alla pattuglia in questione.
Quindi, non solo mancanza di passaggio di informazioni tra italiani e americani (se dovesse essere confermata) ma anche mancanza di comunicazione tra comando USA e pattuglie dislocate nei check point soliti o aggiunti per l'occasione (come la pattuglia coinvolta nel fattaccio) per garantire l'incolumità di Negroponte

Lucio Virzì
02-05-2005, 14:39
dal rapporto emerge anche che ci sono stati problemi di comunicazione tra il comando americano e le pattuglie dislocate lungo la strada; infatti il convoglio di Negroponte era già passato da un pezzo e nessuna comunicazione al riguardo era pervenuta alla pattuglia in questione.
Quindi, non solo mancanza di passaggio di informazioni tra italiani e americani (se dovesse essere confermata) ma anche mancanza di comunicazione tra comando USA e pattuglie dislocate nei check point soliti o aggiunti per l'occasione (come la pattuglia coinvolta nel fattaccio) per garantire l'incolumità di Negroponte

Questo, qui sopra, si sono scordati di tradurlo... :rolleyes:

LuVi

yossarian
02-05-2005, 15:04
Questo, qui sopra, si sono scordati di tradurlo... :rolleyes:

LuVi


nel rapporto c'è anche un'implicita ammissione che qualcosa, sulle regole d'ingaggio, è da rivedere (ad esempio il fatto che lo stesso militare manovri il faro per le segnalazioni e la mitragliatrice).

Infine, emerge sempre più chiaramente che non si è trattato di una tragica fatalità ma che più di qualcuno ha commesso errori rilevanti. Ovvio che non mi riferisco al conducente o agli occupanti della vettura italiana e neppure ai militari della pattuglia.
Non so se si sia trattato di superficialità o di incompetenza, oppure di un piano contorto articolato da quelli che, molto spesso, in maniera generica, vengono definiti "servizi segreti deviati"; certo è che, anche l'ultimo episodio, quello del rapporto "parzialmente censurato", dovrebbe far riflettere (non credo all'ipotesi che la cosa fosse voluta, per il semplice motivo che se avessero voluto darci delle informazioni "riservate", avrebbero potuto consegnarle direttamente al governo italiano o al sismi, senza metterle a disposizione del mondo intero).

Certo è che, in tutta questa vicenda, i servizi segreti e i rispettivi vertici militari non ne escono puliti: ci sono troppe ombre sul modo in cui è stata gestita l'intera vicenda. Sarebbe opportuno, nell'interesse comune, di fare veramente chiarezza sull'accaduto e di iniziare a far saltare qualche testa (anche eccellente, se fosse necessario).

Lucio Virzì
02-05-2005, 15:15
nel rapporto c'è anche un'implicita ammissione che qualcosa, sulle regole d'ingaggio, è da rivedere (ad esempio il fatto che lo stesso militare manovri il faro per le segnalazioni e la mitragliatrice).

Infine, emerge sempre più chiaramente che non si è trattato di una tragica fatalità ma che più di qualcuno ha commesso errori rilevanti. Ovvio che non mi riferisco al conducente o agli occupanti della vettura italiana e neppure ai militari della pattuglia.
Non so se si sia trattato di superficialità o di incompetenza, oppure di un piano contorto articolato da quelli che, molto spesso, in maniera generica, vengono definiti "servizi segreti deviati"; certo è che, anche l'ultimo episodio, quello del rapporto "parzialmente censurato", dovrebbe far riflettere (non credo all'ipotesi che la cosa fosse voluta, per il semplice motivo che se avessero voluto darci delle informazioni "riservate", avrebbero potuto consegnarle direttamente al governo italiano o al sismi, senza metterle a disposizione del mondo intero).

Certo è che, in tutta questa vicenda, i servizi segreti e i rispettivi vertici militari non ne escono puliti: ci sono troppe ombre sul modo in cui è stata gestita l'intera vicenda. Sarebbe opportuno, nell'interesse comune, di fare veramente chiarezza sull'accaduto e di iniziare a far saltare qualche testa (anche eccellente, se fosse necessario).


Concordo, ci sono cose poco chiare e, IMHO, lo sono "ad arte" ;)
Comunque ora il Pentagono sta indagando sul perchè e percome siano sparite le pecette.. .:asd: :asd:

LuVi

von Clausewitz
02-05-2005, 15:19
un interessante articolo di Giuseppe D,Avanzo su repubblica dell'altro giorno
se non erro, D'Avanzo è stato il giornalista che ha raccontato i meschini retroscena della comissione telekom-serbia

http://www.repubblica.it/2005/d/sezioni/esteri/niccal3/niccal3/niccal3.html

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Incredibilmente, con un capovolgimento di ruolo degno della commedia dell'arte, la sinistra radicale e riformista abboccano alle trame dei "magnifici tre". Indebolita dal morbo ideologico, accecata dall'antiamericanismo, bevono come acqua limpida ogni veleno distillato dall'intelligence di Pollari. Povero Nicola Calipari - sulle sue spoglie si è giocata una partita tutta deformata dall'interesse politico - e poveretta l'Italia che vede le sue politiche soffocate dalle baruffe del cortile di casa e le ambizioni di questo o di quello.

E' giunto il tempo che l'opposizione rinsavisca e che i leader di prima fila (e non le seconde e terze file di queste settimane) battano finalmente un colpo. In ballo non ci sono né gli esiti elettorali del centro-destra né il destino di Pollari, ma l'interesse e la sicurezza nazionali. I duri colpi al prestigio del Paese e il discredito dei nostri apparati d'intelligence ci rendono più deboli in una lotta al terrorismo internazionale che si nutre di rigore, integrazione delle informazioni e collaborazione delle strutture e non con l'isolamento in cui la dissennata gestione del "caso Calipari" ci ha purtroppo cacciato.

Chi potrà credere a un nostro agente segreto e, quel che è peggio, alla parola di un premier italiano quando si truccano, come è accaduto ieri anche le traduzioni dei comunicati congiunti e "findings" (scoperta, risultati) diventa "deduzioni"?

(30 aprile 2005)

a leggere il grassetto autoquotato, alcuni partecipanti a questa discussione sentiranno fischiare le orecchie :D
o magari diranno: questo Giuseppe D'Avanzo, tzè non fa testo
è un noto falco neocons, e il quotidiano la repubblica, un giornale velinaro che passa le veline del dipartimento di stato USA
per fortuna ci rimangono il manifesto o liberazione ad assicurarci un informazione obiettiva :sofico:

von Clausewitz
02-05-2005, 15:24
nel rapporto c'è anche un'implicita ammissione che qualcosa, sulle regole d'ingaggio, è da rivedere (ad esempio il fatto che lo stesso militare manovri il faro per le segnalazioni e la mitragliatrice).

Infine, emerge sempre più chiaramente che non si è trattato di una tragica fatalità ma che più di qualcuno ha commesso errori rilevanti. Ovvio che non mi riferisco al conducente o agli occupanti della vettura italiana e neppure ai militari della pattuglia.
Non so se si sia trattato di superficialità o di incompetenza, oppure di un piano contorto articolato da quelli che, molto spesso, in maniera generica, vengono definiti "servizi segreti deviati"; certo è che, anche l'ultimo episodio, quello del rapporto "parzialmente censurato", dovrebbe far riflettere (non credo all'ipotesi che la cosa fosse voluta, per il semplice motivo che se avessero voluto darci delle informazioni "riservate", avrebbero potuto consegnarle direttamente al governo italiano o al sismi, senza metterle a disposizione del mondo intero).

Certo è che, in tutta questa vicenda, i servizi segreti e i rispettivi vertici militari non ne escono puliti: ci sono troppe ombre sul modo in cui è stata gestita l'intera vicenda. Sarebbe opportuno, nell'interesse comune, di fare veramente chiarezza sull'accaduto e di iniziare a far saltare qualche testa (anche eccellente, se fosse necessario).

i fatti mi paiono abbastanza chiari
cosa intendi per far veramente chiarezza sull'accaduto?
che devono chiamare te a presiedere un altra commissione, altrimenti non ci sarà verità che ti soddisfi?
non cominciamo con la solita dietrologia all'italiana
è il modo per confondere le carte e arrivare a nessuna verità degna di nota

yossarian
02-05-2005, 15:29
a leggere il grassetto autoquotato, alcuni partecipanti a questa discussione sentiranno fischiare le orecchie :D
o magari diranno: questo Giuseppe D'Avanzo, tzè non fa testo
è un noto falco neocons, e il quotidiano la repubblica, un giornale velinaro che passa le veline del dipartimento di stato USA
per fortuna ci rimangono il manifesto o liberazione ad assicurarci un informazione obiettiva :sofico:


c'è poco da farsi fisciare le orecchie; non è questa la prima né sarà l'ultima porcata organizzata da servizi segreti e governi (nessuno escluso). Il segreto di stato, di fatto, serve solo ed esclusivamente per coprire verità scomode e per parare il culo a determinati personaggi.
Mi dispiace solo di non poter rivelare alcune informazioni sul caso Ustica, perchè creerei problemi ad un mio amico ancora in servizio. L'unica cosa che posso dire è che esisteva almeno una registrazione radar dell'intero accaduto e che, questa stessa registrazione, è stata modificata, tagliando 10 minuti esatti (i cinque precedenti e i 5 immediatamente successivi all'accaduto).

yossarian
02-05-2005, 15:30
i fatti mi paiono abbastanza chiari
cosa intendi per far veramente chiarezza sull'accaduto?
che devono chiamare te a presiedere un altra commissione, altrimenti non ci sarà verità che ti soddisfi?
non cominciamo con la solita dietrologia all'italiana
è il modo per confondere le carte e arrivare a nessuna verità degna di nota


le tue verità degne di nota sono fin troppo note :D

von Clausewitz
02-05-2005, 15:35
c'è poco da farsi fisciare le orecchie; non è questa la prima né sarà l'ultima porcata organizzata da servizi segreti e governi (nessuno escluso). Il segreto di stato, di fatto, serve solo ed esclusivamente per coprire verità scomode e per parare il culo a determinati personaggi.
Mi dispiace solo di non poter rivelare alcune informazioni sul caso Ustica, perchè creerei problemi ad un mio amico ancora in servizio. L'unica cosa che posso dire è che esisteva almeno una registrazione radar dell'intero accaduto e che, questa stessa registrazione, è stata modificata, tagliando 10 minuti esatti (i cinque precedenti e i 5 immediatamente successivi all'accaduto).

mi sembrava da altri tuoi interventi che tu eri ammanigliato con qualcuno dei servizi :Prrr:
vabbè, per il caso Ustica aspetteremo che tu e il tuo amico vi decidiate a spifferare qualcosa, magari per testamento :D
dai yos, cerchiamo di essere seri, te lo dice il tuo vecchio amico Fabio(69) :ciapet: ;) :)

von Clausewitz
02-05-2005, 15:37
le tue verità degne di nota sono fin troppo note :D

bah, in genere mi attengo a quelle ufficiali
e che avevo capito che tu sul caso ne avessi una tua
sulla scia di Ian Fleming :sofico: :D

aletlinfo
02-05-2005, 15:46
c'è poco da farsi fisciare le orecchie; non è questa la prima né sarà l'ultima porcata organizzata da servizi segreti e governi (nessuno escluso). Il segreto di stato, di fatto, serve solo ed esclusivamente per coprire verità scomode e per parare il culo a determinati personaggi.
Mi dispiace solo di non poter rivelare alcune informazioni sul caso Ustica, perchè creerei problemi ad un mio amico ancora in servizio. L'unica cosa che posso dire è che esisteva almeno una registrazione radar dell'intero accaduto e che, questa stessa registrazione, è stata modificata, tagliando 10 minuti esatti (i cinque precedenti e i 5 immediatamente successivi all'accaduto).

e noi ti crediamo tutti quanti :rolleyes:

yossarian
02-05-2005, 16:09
bah, in genere mi attengo a quelle ufficiali
e che avevo capito che tu sul caso ne avessi una tua
sulla scia di Ian Fleming :sofico: :D


dai Fabio, le verità ufficiali a cui ti attieni sappiamo benissimo che sono sempre unilaterali

:D

yossarian
02-05-2005, 16:11
mi sembrava da altri tuoi interventi che tu eri ammanigliato con qualcuno dei servizi :Prrr:
vabbè, per il caso Ustica aspetteremo che tu e il tuo amico vi decidiate a spifferare qualcosa, magari per testamento :D
dai yos, cerchiamo di essere seri, te lo dice il tuo vecchio amico Fabio(69) :ciapet: ;) :)


mai stato così serio; comunque il mio amico è dell'AM ed è in servizio in quella stazione radar (ho parlato di almeno un tracciato radar, perchè non so se ce ne sono stati altri) e non del sismi (anche se nel sismi conosco più di qualcuno)
oltretutto, qual è la verità ufficiale a cui ti atterresti nel caso Ustica?

yossarian
02-05-2005, 16:12
e noi ti crediamo tutti quanti :rolleyes:


che tu ci creda o meno, la cosa mi lascia del tutto indifferente.
Per me puoi credere anche a babbo natale e alla befana

:D

cerbert
02-05-2005, 16:36
Ok, prima che la cosa sfugga di mano.

Come in molte cose si applica la regola "Hic Rodus, Hic Salta": ciò che non può essere dimostrato, soprattutto se portato come "fatto", è meglio accantonarlo.

E questo mi sento di farlo valere non solo per le indiscrezioni su Ustica, ma anche, da utente, per l'articolo di D'Avanzo che mi pare davvero un brutto articolo. Per D'Avanzo la ricostruzione della commissione d'Inchiesta USA è assolutamente e indiscutibilmente attendibile. E rispetto all'altro articolo postato (mi pare anch'esso di Repubblica) non si perita neanche di citare alcune incongruenze, tra le quali il fatto che la catena di comando USA continuava a lasciare in "Allerta protezione" pattuglie che non erano più necessarie, essendo Negroponte ormai al sicuro.

Brutto articolo, se posso dire, questo. Che se individua con una certa precisione quelli che possono essere i motivi del muso duro di Berlusconi verso gli USA, sembra essere guidato da motivi speculari: - diciamo che è tutta una pastetta all'italiana pur di sputtanare il governo e, mentre ci siamo, "la sinistra radicale". -

Brutta cosa questa, scaricare la colpa sugli altri... e "la sinistra non radicale", viene da chiedere? Non era stata interpellata? Stavano, poverini, alla finestra ignari di tutto, accendendo la loro candela per avere Giuliana libera ma senza disturbare i "lavori in corso"?

D'Avanzo, come Berlusconi, si prepara alle elezioni, ma solo da una prospettiva diversa... una prospettiva che, a quanto vedo, prevede di volgere nuovamente una faccia amica all'esportazione di democrazia ed il muso duro a chi fino ad un attimo prima (fino alle regionali) si vezzeggiava e si blandiva.
Con buona pace degli elettori che non riescono a convincersi che "tutto va per il meglio" ascoltando, ogni giorno, il bollettino di guerra.

Ciaba
02-05-2005, 16:50
...qualcuno ha un link su come si crea un pdf che lo mando al pentagono? :asd:

aletlinfo
02-05-2005, 16:57
che tu ci creda o meno, la cosa mi lascia del tutto indifferente.
Per me puoi credere anche a babbo natale e alla befana
:D

io ci credo... esiste.. anzi esisteva.. un mio amico di cui preferisco non parlare mi ha passato questo link
http://web.infinito.it/utenti/d/dadobart/BABBONATALE.HTM

easyand
02-05-2005, 17:27
e noi ti crediamo tutti quanti :rolleyes:

confermo, c'è un buco di 10 minuti nei tracciati radar di Ustica

yossarian
02-05-2005, 17:28
io ci credo... esiste.. anzi esisteva.. un mio amico di cui preferisco non parlare mi ha passato questo link
http://web.infinito.it/utenti/d/dadobart/BABBONATALE.HTM


molto divertente e soprattutto.....intelligente

:sofico:

yossarian
02-05-2005, 17:32
confermo, c'è un buco di 10 minuti nei tracciati radar di Ustica


infatti; inoltre non mi sono sognato di attribuire responsabilità a chicchessia; l'ordine di prelevare il tracciato in questione è arrivato dall'AM italiana, ma non so da chi sia partito l'input. Questo è il motivo per cui non posso andare oltre con le informazioni (anche rivelare la regione in cui è posizionato il radar potrebbe fornire informazioni troppo specifiche; si tratta comunque di una regione dell'Italia centrale)

yossarian
02-05-2005, 17:34
...qualcuno ha un link su come si crea un pdf che lo mando al pentagono? :asd:


ci sono vari programmi che permettono di farlo; ad esempio, io ho acrobat writer.

easyand
02-05-2005, 17:38
Questo è il motivo per cui non posso andare oltre con le informazionianche rivelare la regione in cui è posizionato il radar potrebbe fornire informazioni troppo specifiche; si tratta comunque di una regione dell'Italia centrale

Eh eh...non è che ci voglia un genio :O

dantes76
02-05-2005, 17:54
...qualcuno ha un link su come si crea un pdf che lo mando al pentagono? :asd:


se mi buttate giu' due righe in inglese(decente)..ho trovato un link con le faq.. :D
e' ho trovato pure a chi mandarle :D :D

http://www.defenselink.mil/faq/comment.html :O

Sehelaquiel
02-05-2005, 18:17
se mi buttate giu' due righe in inglese(decente)..ho trovato un link con le faq.. :D
e' ho trovato pure a chi mandarle :D :D

http://www.defenselink.mil/faq/comment.html :O

:asd:

Dicci cosa dovremmo tradurre :D

dantes76
02-05-2005, 18:26
:asd:

Dicci cosa dovremmo tradurre :D

petta...

qualcosa, che inizi,tipo : spett Penatangono :O

Visto il recente sviluppo, di un documento scritto in pdf...vorrei segnalarvi un link con delle faq per principianti su come realizzare documenti in pdf in maniera corretta


cordialmente,56,000,000 di italiani :O


PS: si accettano suggerimenti :fagiano:

Valo
02-05-2005, 18:36
Personalmente concordo con la tua analisi.

Poco tempo fa sentivo in alcuni telegiornali il fatto che mentre l'autista guidava stava telefonando, tanto è vero che chi stava dall'altra parte ha sentito anche il rumore degli spari, ora, io ho fatto per molti anni un'attività che mi portava a fare parecchi chilometri in auto, e mi sono sempre dichiarato fortemente contro l'uso del telefono alla guida in quanto vedevo con i miei occhi quanto questo fattore influisse sulla concentrazione.
Parlando di questa cosa avevo ipotizzato che una distrazione di questo genere per l'autista della macchina poteva comportare un allungamento del tempo di reazione nel fermare la stessa macchina.
Anche ipotizzando che andava ad una velocità moderata, ricordiamoci che una macchina che va anche solo a 40 km/h percorre più di 10 mt al secondo, una distrazione di questo tipo potrebbe aver voluto dire fermare la macchina prima della warning line del posto di blocco o dopo.
....


Aggiungiamo anche che andare a liberare un ostaggio con una Toyota Corolla anzichè con un auto adeguatamente blindata è cosaa dir poco curiosa.. o superficiale

dantes76
02-05-2005, 18:51
Aggiungiamo anche che andare a liberare un ostaggio con una Toyota Corolla anzichè con un auto adeguatamente blindata è cosaa dir poco curiosa.. o superficiale

e' normale invece, un auto blindata richiede tempo...sia per trasportarla, o eventualmente farla,
in particolare in un paese dove non ci si fida nenache degli usa :)
meglio non dare nell occhio

dantes76
02-05-2005, 19:34
CALIPARI: PENTAGONO "INCRESCIOSA" RIVELAZIONE OMISSIS

Un "increscioso" incidente: cosi' il Pentagono ha definito la rivelazione degli omissis nel rapporto preparato dall'esercito americano sulla morte di Nicola Calipari.

Per un errore nella codifica del file con le 42 pagine della relazione, e' possibile leggere i nomi dei militari coinvolti e quello del funzionario del Sismi inviato in Iraq con Calipari per liberare Giuliana Sgrena.

Ma e' possibile conoscere nel dettaglio anche le regole di ingaggio adottate dalle forze Usa e i metodi di preparazione dei posti di blocco. "Non e' stata una cosa volontaria" ha detto Bryan Whitman, portavoce del Pentagono, "ma un increscioso errore procedurale che non cambia i presupposti del rapporto".

Withman ha anche minimizzato il danno causato dalla diffusione di informazioni riservate. "E' materiale tattico piu' che strategico" ha detto, "e la privacy e' la privacy: ci sono nomi che non dovevano essere inclusi nel rapporto".

easyand
02-05-2005, 20:03
e' normale invece, un auto blindata richiede tempo...sia per trasportarla, o eventualmente farla,
in particolare in un paese dove non ci si fida nenache degli usa :)
meglio non dare nell occhio

immagino lo abbiano fatto per non dare nell' occhio, dato che di solito i funzionari italiani a Bagdad si muvono su Pajero bianchi, con a corredo questi tipi qui:

http://img.freeforumzone.it/upload/342464_ghj.jpg

http://img.freeforumzone.it/upload/342464_gh.jpg

dantes76
02-05-2005, 20:18
immagino lo abbiano fatto per non dare nell' occhio, dato che di solito i funzionari italiani a Bagdad si muvono su Pajero bianchi, con a corredo questi tipi qui:

http://img.freeforumzone.it/upload/342464_ghj.jpg

http://img.freeforumzone.it/upload/342464_gh.jpg


infatti..di certo non potevano usare auto che sono gia' bollate...o andare in giro vestiti come quelli li sopra

PS: sono uomini del 9° quelli in foto

andreamarra
02-05-2005, 20:32
i nomi dei soldati che inavvertitamente hanno fatto fuoco sulla macchina degli italiani si conoscono? O li tengono segreti?

Un paio di giorni avevo sentito che gli USA li aveva negati.

Ciaba
02-05-2005, 20:36
petta...

qualcosa, che inizi,tipo : spett Penatangono :O

Visti i recenti sviluppi sul caso Calipari,...vorrei segnalarvi un link con delle faq per principianti su come realizzare documenti in pdf in maniera corretta


cordialmente,56,000,000 di italiani :O


PS: si accettano suggerimenti :fagiano:

:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

...l'ho ritoccata......ho le lacrime...

dantes76
02-05-2005, 20:38
:rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl: :rotfl:

...ma quali suggerimenti è perfetto...ho le lacrime...

ok pero' traducete :D

dantes76
02-05-2005, 20:39
i nomi dei soldati che inavvertitamente hanno fatto fuoco sulla macchina degli italiani si conoscono? O li tengono segreti?

Un paio di giorni avevo sentito che gli USA li aveva negati.

nel allegato sono in chiaro
vedi nella tua mail ,cmq sono a pag 24/25

Ciaba
02-05-2005, 20:43
ok pero' traducete :D

..ho fatto 2 mod...ma per la traduzione nn posso aiutare...
PS Vorrei far notare che il TG1 in barba alla più basilare regola del diritto all'informazione NN HA DETTO UNA SOLA PAROLA SUL CASO DEL DOCUMENTO...se questa nn è censura di stato ditemi voi cos'è? Oppure visto che siamo in periodo di distrazioni collettive qualcuno si è dimenticato di mandare in onda il servizio?...Bruttissima cosa.

dantes76
02-05-2005, 20:45
..ho fatto 2 mod...ma per la traduzione nn posso aiutare...
PS Vorrei far notare che il TG1 in barba alla più basilare regola del diritto all'informazione NN HA DETTO UNA SOLA PAROLA SUL CASO DEL DOCUMENTO...se questa nn è censura di stato ditemi voi cos'è? Oppure visto che siamo in periodo di distrazioni collettive qualcuno si è dimenticato di mandare in onda il servizio?...Bruttissima cosa.


davvero al tg1 nessuno accenno? :mbe:

Ciaba
02-05-2005, 20:54
...neanche una virgola...l'ho seguito tutto apposta(una tortura insomma), e niente. Hanno solo fatto vedere la macchina, un confronto tra foto rubate subito dopo l'attentato e quelle dell'auto arrivata in italia...e indovina??...i particolari nn coincidono.....ma del pdf niente.

p.s. QUALCUNO HA VISTO SE GLI ALTRI TG HANNO APPLICATO LA STESA FORMA DI CENSURA??.......E' IMPORTANTE!

easyand
02-05-2005, 21:02
PS: sono uomini del 9° quelli in foto

no sono del Tuscania-servizo scorte ambasciate

dantes76
02-05-2005, 22:07
no sono del Tuscania-servizo scorte ambasciate


veramente quelli del tusc li usano in ambasciata per la maggiore cmq ambe due i corpi li usano per scorte o altro O_O

Lucio Virzì
02-05-2005, 22:07
..ho fatto 2 mod...ma per la traduzione nn posso aiutare...
PS Vorrei far notare che il TG1 in barba alla più basilare regola del diritto all'informazione NN HA DETTO UNA SOLA PAROLA SUL CASO DEL DOCUMENTO...se questa nn è censura di stato ditemi voi cos'è? Oppure visto che siamo in periodo di distrazioni collettive qualcuno si è dimenticato di mandare in onda il servizio?...Bruttissima cosa.

Io sono tornato da poco a casa... ma veramente non si è parlato di nulla?!?!?! :eek:

LuVi

Ciaba
02-05-2005, 22:27
Io sono tornato da poco a casa... ma veramente non si è parlato di nulla?!?!?! :eek:

LuVi

...nulla...e mi sto seriamente preoccupando.

rob-roy
02-05-2005, 22:43
...neanche una virgola...l'ho seguito tutto apposta(una tortura insomma), e niente. Hanno solo fatto vedere la macchina, un confronto tra foto rubate subito dopo l'attentato e quelle dell'auto arrivata in italia...e indovina??...i particolari nn coincidono.....ma del pdf niente.

p.s. QUALCUNO HA VISTO SE GLI ALTRI TG HANNO APPLICATO LA STESA FORMA DI CENSURA??.......E' IMPORTANTE!

Il TG della 7 ne ha parlato parecchio e ha anche detto che il ritardo della versione italiana della relazione ,è dovuto al fatto che stanno tentando di renderla "simile" alla controparte usa..... :rolleyes:

Per non incrinare "il nostro rapporto privilegiato"

Ma Vaff...... :mad:

M@gic
02-05-2005, 23:22
...neanche una virgola...l'ho seguito tutto apposta(una tortura insomma), e niente. Hanno solo fatto vedere la macchina, un confronto tra foto rubate subito dopo l'attentato e quelle dell'auto arrivata in italia...e indovina??...i particolari nn coincidono.....ma del pdf niente.

p.s. QUALCUNO HA VISTO SE GLI ALTRI TG HANNO APPLICATO LA STESA FORMA DI CENSURA??.......E' IMPORTANTE!

Del ragazzo greco (se non sbaglio) e del documento decrittato?
L'ho visto stasera su mediaset, non ricordo di preciso ma mi pare al tg5.

Ciaba
02-05-2005, 23:51
http://www.effedieffe.com/fdf/giornale/interventi.php?id=386&parametro=%20commenti

aletlinfo
03-05-2005, 00:14
http://www.effedieffe.com/fdf/giornale/interventi.php?id=386&parametro=%20commenti

va beh tutto si può linkare.. ma gli articoli di maurizio blondet no.
magari qualcuno si beve pure ste stronzate...

Onisem
03-05-2005, 00:14
Il TG della 7 ne ha parlato parecchio e ha anche detto che il ritardo della versione italiana della relazione ,è dovuto al fatto che stanno tentando di renderla "simile" alla controparte usa..... :rolleyes:

Per non incrinare "il nostro rapporto privilegiato"

Ma Vaff...... :mad:

Dubbi e questioni di censura o meno a parte, non mi è chiaro in cosa consisterebbe questo rapporto privilegiato.

Ciaba
03-05-2005, 00:26
va beh tutto si può linkare.. ma gli articoli di maurizio blondet no.
magari qualcuno si beve pure ste stronzate...

...l'ho linkato perché è un punto di vista tra i tanti che circolano in rete, un ragionamento, un modo di interpretare le cose...Che sia una stronzata o no in queste ore si trovano in rete ipotesi e ricostruzioni verosimili tanto quanto le ridicole motivazioni e ricostruzioni usa. Posso postare link di sinistra di centro e di destra con le stesse perplessità riguardo a una vicenda che ogni ora che passa dimostra solo che la si vuole insabbiare il più presto possibile. Forse è più facile e conveniente far passare i militari usa per stupidi(vedi pdf), che scodellare i retroscena di una storia che fa acqua da tutte le parti. Personalmente nn giudico, ma cerco di capire cosa pensano persone diverse da estrazioni diverse attraverso ciò che scrivono...e sopratutto cerco di capire perché alla fine si arriva tutti a una conclusione simile. Se leggi i commenti di Punto Informatico trovi alla fine dubbi simili, così come su forum di estrema destra, estrema sinistra...ci sarà un motivo....o gli italiani sono colpiti da isteria collettiva multicolore e apolitica?

dantes76
03-05-2005, 00:32
...nulla...e mi sto seriamente preoccupando.

quoto, mi so sorbito l edizione online: si parla di Nicola Lipari, cosi' ha detto il giornalista :mbe:
ampio spazio sulla circonferenza della pancia..e della pirateria.....


http://www.raiclicktv.it/raiclick/pc/website/0,4388,4-13-13-CTY15-CID27071-0-0-0---1-81-ABB0,00.html

Ciaba
03-05-2005, 00:37
quoto, mi so sorbito l edizione online: si parla di Nicola Lipari, cosi' ha detto il giornalista :mbe:
ampio spazio sulla circonferenza della pancia..e della pirateria.....


http://www.raiclicktv.it/raiclick/pc/website/0,4388,4-13-13-CTY15-CID27071-0-0-0---1-81-ABB0,00.html


...già, come dire.....argomentoni... :rolleyes:

Lucio Virzì
03-05-2005, 00:41
E' stato pubblicato il rapporto Italiano, ribaltone.

http://download.repubblica.it/pdf/rapportoitaliacalipari.pdf

LuVi

dantes76
03-05-2005, 00:45
...già, come dire.....argomentoni... :rolleyes:

per le formiche i granelli di sabbia so massi.. :D

dantes76
03-05-2005, 00:46
E' stato pubblicato il rapporto Italiano, ribaltone.

http://download.repubblica.it/pdf/rapportoitaliacalipari.pdf

LuVi

Dato un occhio....certo che coincide tutto con quello Usa....

Ciaba
03-05-2005, 01:07
E' stato pubblicato il rapporto Italiano, ribaltone.

http://download.repubblica.it/pdf/rapportoitaliacalipari.pdf

LuVi
...e mi piacerebbe domani èssere in parlamento quando il gigante più basso del mondo dovrà rendere conto di una fuffa del genere...che schifo.

p.s. tg2 e tg3 hanno dato la notizia.

Lucio Virzì
03-05-2005, 10:05
...e mi piacerebbe domani èssere in parlamento quando il gigante più basso del mondo dovrà rendere conto di una fuffa del genere...che schifo.

p.s. tg2 e tg3 hanno dato la notizia.

Ma avete letto? Gli ufficiali USA hanno detto che la segnaletica del checkpoint non c'era e che, comunque, gli italiani non l'avrebbero capita perchè sarebbe stata scritta in inglese e arabo.. :rolleyes:
Oltre che idioti anche supponenti e presuntuosi....

SLOW DOWN! DANGER! HALT!

In effetti chi cazzo le capirebbe...

LuVi

Lucio Virzì
03-05-2005, 10:16
Dal rapporto Italiano emerge inoltre, chiaramente, come tutte le parti coinvolte considerino il percorso verso l'aeroporto come la "strada più mortale in iraq" (letteralmente) e, quindi come, in assenza di una segnaletica opportuna, una situazione come quella vissuta dagli Italiani potesse essere correttamente percepita come una imboscata di forze ribelli.
Mi sembra sia tutto chiaro, leggetevi tutte le conclusioni.

LuVi

Lucio Virzì
03-05-2005, 15:49
03.05.2005
Caso Calipari, il rapporto italiano accusa gli Usa
di red

Due rapporti a confronto, due ricostruzioni dei fatti profondamente divergenti. Il caso Calipari, ricostruito dagli Stati Uniti e dall'Italia, si sdoppia: mentre gli Usa nella loro relazione assolvono in pieno e giustificano con il rispetto delle regole d'ingaggio i loro soldati che il 4 marzo spararono sull'auto su cui viaggiava il funzionario del Sismi uccidendolo, la ricostruzione dei fatti degli italiani arriva a conclusioni diametralmente opposte. Furono un posto di blocco non segnalato e male organizzato, presidiato da soldati Usa stressati ed inesperti che hanno portato all' uccisione di Nicola Calipari. La relazione «non classificata» (ossia non soggetta a segreto) realizzata dai rappresentanti italiani è stata redatta dopo oltre un mese e mezzo di indagini insieme agli americani su quanto avvenuto il 4 marzo scorso lungo la strada che portava all' aeroporto di Baghdad. Una ricostruzione - lunga 52 pagine - che smonta, punto per punto, la versione americana: dalla velocità, alle segnalazioni dei militari americani, alle presunte mancate informazioni sulla missione di Calipari.

Innanzi tutto il posto di blocco. Secondo il rapporto statunitense il check point era ben visibile e segnalato quindi l'auto su cui viaggiavano la Sgrena e Calipari avrebbe dovuto fermarsi o cumunque rallentare. Nessun segnale invece per la relazione italiana avvertiva «il traffico in arrivo della presenza del posto di blocco americano, cioè mancava la più elementare misura precauzionale sia del traffico civile, sia per i miliari stessi». «Una regola importante», aggiunge il rapporto, che «non era stata rispettata dagli operatori». Ma il posto di blocco non solo non era segnalato. È «a dir poco carente - afferma infatti il rapporto - l'attenzione con cui è stato predisposto e organizzato il Bp 541», cioè il check point in cui è stato ucciso Nicola Calipari. Una carenza organizzativa segnalata anche dal comandante di brigata Usa che, «inviando un messaggio al proprio comando dal luogo dell'incidente, ha stigmatizzato i problemi dell'organizzazione del Bp» con tre parole: «segnaletica, illuminazione e spazio».

Chiariti questi due punti, per gli investigatori italiani diventa «non rilevante» la velocità della Toyota su cui erano Calipari, Sgrena e l' altro 007, che era alla guida. Secondo glli Usa la velocità dell'auto era sui 100 km orari e quindi una velocità eccessiva. Ma le testimonianze divergono sul punto, è scritto nel rapporto e comunque «la questione della velocità non appare rilevante, dal momento che non vi erano segnali di avvertimento che avrebbero imposto un'andatura comunque moderata». E nonostante ciò si ribadisce comunque che il conducente della vettura ha dichiarato che «al momento dell'apertura del fuoco l'auto viaggiava approssimativamente a 40-50 chilometri orari», mentre i soldati Usa «sostengono che l'auto andava a velocità sostenuta».

E veniamo ad un altro punto contestato. I comandi Usa sapevano oppure no dell'operazione di liberazione della giornalista del Manifesto? Sapevano o no che quell'auto trasportava la Sgrena e i funzionari del Sismi? «Mentre è verosimile che la catena di comando statunitense non fosse formalmente a conoscenza del contenuto specifico della missione - si legge nel rapporto italiano - è, invece, indiscutibilmente certo ed assodato che fosse al corrente dell'arrivo del dottor Calipari» e dell'altro funzionario del Sismi, nonchè «della loro permanenza» e «dello svolgimento da parte loro di un'attività istituzionale». Il rapporto italiano spiega così uno dei punti più controversi di tutta la vicenda Calipari, quello sulla comunicazione alle autorità americane della missione del funzionario del Sismi. «Era stata infatti richiesta ed ottenuta - prosegue il documento - l'assegnazione di alloggi all'interno della base Usa di Camp Victory, nel caso la missione fosse durata più giorni». E inoltre, «i due funzionari del Sismi, armati di pistola, non avevano fatto mistero della circostanza che si stavano dirigendo verso una località di Baghdad e che sarebbero ritornati non appena cessate le esigenze operative, presumibilmente in serata».

Infine un altro aspetto molto delicato: la scena dei fatti dove è avvenuta la sparatoria. Nel rapporto italiano di precisa che la scena «non è stata preservata come si presentava immediatamente dopo la sparatoria, nonostante il comandante di compagnia - che è intervenuto immediatamente dopo l'evento - e il responsabile del veicolo di blocco, fossero, nella vita civile, rispettivamente un sergente e un agente di polizia». Il rapporto italiano sottolinea inoltre che i veicoli del posto di blocco sono stati tutti rimossi ed è stato quindi impossibile rilevarne la posizione in cui erano la sera del 4 marzo. E non solo: del luogo della sparatoria, gli americani hanno messo a disposizione solo foto, non immagine da satellite. Pertanto, prosegue il documento italiano, «la notizia divulgata dai media circa l' esistenza di filmati satellitari relativi all' evento, ove si rivelasse attendibile, potrebbe far considerare l' ipotesi, che i rappresentanti italiani rifiutano e non ritengono verosimile, che taluno abbia voluto alterare, o occultare, dei mezzi di prova in danno della stessa autorità statunitense, degli operatori tecnici a loro supporto e del Gruppo investigativo congiunto».

Ricostruiti i fatti il rapporto italiano pubblicato sul sito dei Servizi di Informazione e Sicurezza sottolinea come verosimilmente i militari abbiano sparato per stress e inesperienza. «Lo stato di tensione dipendente dalle circostanze di tempo, modo e luogo, e probabilmente da qualche livello di inesperienza e di stress - è scritto - abbia potuto indurre taluni militari a reazioni istintive e poco controllate». Ad esempio, il soldato americano che sparò contro l' auto ha dichiarato di «essersi sentito minacciato dall' avvicinamento dell'auto, di aver pensato alle figlie ed era letteralmente oberato di manovre da effettuare in tempi brevissimi». «La mancanza di riferimenti formali a regole chiare che avrebbero dovuto e potuto essere osservare - si aggiunge - rende problematica la precisa individuazione, attribuzione e graduazione di specifiche responsabilità individuali». E quindi le conclusioni: i rappresentanti italiani, «sulla base delle evidenze che è stato possibile acquisire, non hanno evidenziato elementi atti a far supporre che i fatti e le vicende che hanno portato alla tragedia siano riconducibili a elementi di volontarieta».

Ciaba
03-05-2005, 16:39
...cmq anche la versione italiana è brodino per la sera....4 o 6 dei militari del Bp 541 fanno parte della guardia di sicurezza di NY altro che poveri soldatelli spauriti, sono professionisti...hanno sparato alla macchina anche da dietro(vedi il faro posteriore destro), pochi colpi ma precisi...e guarda strano quasi tutti ad altezza testa. Possono fare tutte le ipotesi del caso ma nn è il "solito errore al check point"...nn è la solita modalità e soprattutto "loro" nn le fermano così le auto che arrivano a 90 kmh...un auto che va a quella velocità quanto ci mette a percorrere il tragitto dal primo avvertimento presunto al punto di arresto del veicolo? Stiamo scherzando o cosa?

von Clausewitz
03-05-2005, 23:42
dai Fabio, le verità ufficiali a cui ti attieni sappiamo benissimo che sono sempre unilaterali

:D

no, è che in questo forum non siete ancora pronti per la verità :sofico:

von Clausewitz
03-05-2005, 23:45
mai stato così serio; comunque il mio amico è dell'AM ed è in servizio in quella stazione radar (ho parlato di almeno un tracciato radar, perchè non so se ce ne sono stati altri) e non del sismi (anche se nel sismi conosco più di qualcuno)
oltretutto, qual è la verità ufficiale a cui ti atterresti nel caso Ustica?

a quella giudiziaria
il giudice Priore, in un istruttoria interminabile, durata una ventina d'anni e prorogata diverse volte, con la storia dei tracciati radar bucati, non ha cavato un ragno dal buco

ps ho capito che eri serio, ma tu non hai capito che proprio per quello ti prendevo scherzosamente in giro :Prrr:

von Clausewitz
04-05-2005, 00:06
Ok, prima che la cosa sfugga di mano.

Come in molte cose si applica la regola "Hic Rodus, Hic Salta": ciò che non può essere dimostrato, soprattutto se portato come "fatto", è meglio accantonarlo.

E questo mi sento di farlo valere non solo per le indiscrezioni su Ustica, ma anche, da utente, per l'articolo di D'Avanzo che mi pare davvero un brutto articolo. Per D'Avanzo la ricostruzione della commissione d'Inchiesta USA è assolutamente e indiscutibilmente attendibile. E rispetto all'altro articolo postato (mi pare anch'esso di Repubblica) non si perita neanche di citare alcune incongruenze, tra le quali il fatto che la catena di comando USA continuava a lasciare in "Allerta protezione" pattuglie che non erano più necessarie, essendo Negroponte ormai al sicuro.

Brutto articolo, se posso dire, questo. Che se individua con una certa precisione quelli che possono essere i motivi del muso duro di Berlusconi verso gli USA, sembra essere guidato da motivi speculari: - diciamo che è tutta una pastetta all'italiana pur di sputtanare il governo e, mentre ci siamo, "la sinistra radicale". -

Brutta cosa questa, scaricare la colpa sugli altri... e "la sinistra non radicale", viene da chiedere? Non era stata interpellata? Stavano, poverini, alla finestra ignari di tutto, accendendo la loro candela per avere Giuliana libera ma senza disturbare i "lavori in corso"?

D'Avanzo, come Berlusconi, si prepara alle elezioni, ma solo da una prospettiva diversa... una prospettiva che, a quanto vedo, prevede di volgere nuovamente una faccia amica all'esportazione di democrazia ed il muso duro a chi fino ad un attimo prima (fino alle regionali) si vezzeggiava e si blandiva.
Con buona pace degli elettori che non riescono a convincersi che "tutto va per il meglio" ascoltando, ogni giorno, il bollettino di guerra.

ma ti pareva che tu potessi condividere quell'articolo
non avevo dubbi in proposito
quello che però trovo assurdo, sono le ragioni perchè tu lo trovi non condivisibile
cioè tu non ti addentri nel merito dell'articolo, ma attribuisci delle ragioni particolari perchè D'Avanzo l'abbia scritto
cioè secondo te D'Avanzo si prepara alle elezioni (e perchè mai, è forse un dirigente politico) e lancia un messaggio contro la sinistra "radicale"
a parte che parla anche di sinistra "riformista", non può essere più semplicemente che D'Avanzo scriva quello che scrive perchè ne è convinto?
boh
vabbè, visto che come tuo solito, la butti in politica interna, ti faccio presente che se pensi che la sinistra "radicale" a cui fai riferimento, possa dettar legge o veto in politica estera al prossimo governo, ti sbagli di grosso
soprattutto per il fatto che visti i modesti risultati da voi conseguiti elettoralmente alle recenti regionali (rifondazione comunista è rimasta al palo di poco più del 5%) e la larga vittoria che si annuncia del restante centrosinistra, nel prossimo parlamento per le scelte importanti, avrà i numeri per far tranquillamente a meno di voi ;)
e poi insomma, il mondo è cambiato
Bush è stato rieletto, in afghanistan e in iraq si è votato, l'onu sta atttraversando una delle sue più forti crisi morali e di legittimità proprio per come negli anni ha gestito l'affaire iraq, le due simone e la sgrena non ritorneranno più in iraq, la vostra ultima manifestazione in cui scandivate slogna ingenui e senza senso con contorno di bandiere variopinte, data ormai a molti mesi fa e Bush d'altronde non ha l'intenzione di regalarvi altra ribalta facendo una guerra all'anno
la storia come ti ho già detto, ha cambiato corso
e il vostro cieco e ideologico antiamericanismo, oltre il quale non avete niente da dire, ha perso completamente di significato e a rinfocolarlo non basta la tragedia di Calipari

yossarian
04-05-2005, 02:46
a quella giudiziaria
il giudice Priore, in un istruttoria interminabile, durata una ventina d'anni e prorogata diverse volte, con la storia dei tracciati radar bucati, non ha cavato un ragno dal buco

ps ho capito che eri serio, ma tu non hai capito che proprio per quello ti prendevo scherzosamente in giro :Prrr:


ma infatti quella giudiziaria non ha concluso un bel niente; tra depistaggi, tracciati radar bucati (ad arte) e periszie che affermavano tutto e il contrario di tutto.

:ciapet:

yossarian
04-05-2005, 02:46
no, è che in questo forum non siete ancora pronti per la verità :sofico:


:muro: :D

dantes76
04-05-2005, 03:44
http://www.disegnopposto.com/limbo/limbo_0053_030505.gif

parax
05-05-2005, 09:49
L'esecuzione era stata ripresa a Falluja da un giornalista della tv Usa Nbc
Secondo i superiori il caporale avrebbe rispettato le regole d'ingaggio
Iraq, non sarà processato il marine che uccise il ferito nella moschea

WASHINGTON - E' stato prosciolto in istruttoria e non finirà di fronte alla Corte Marziale il caporale dei marines che il 13 novembre scorso fu ripreso da un giornalista freelance che lavorava per la Nbc mentre sparava e uccideva un iracheno ferito e disarmato in una moschea di Falluja.

Deve invece essere ancora valutata la posizione di un marine accusato di aver ucciso nella stessa moschea quattro ribelli disarmati.
(e c'è bisogno di valutare? ha sicuramente rispettato le regole d'ingaggio)


Il concetto è semplice, con le regole d'ingaggio che ovviamente si sono scritti da soli loro possono ammazzare nei territori che occupano chi gli pare e piace, per la loro legge hanno sempre e comunque rispettato le regole d'ingaggio, bella roba. :rolleyes:

MACC
05-05-2005, 12:12
Alla fine vada come vada ai marine non succederà niente.
Io NON sono antiamericano, ma da quando hanno cominciato questa guerra di "liberazione" non ho mai sentito di un americano che è stato condannato per qualcosa.. ma di cappellate ne hanno fatte tante... :rolleyes:
Ecco quello che mi sta realmente sulle @@ (pur NON essendo antiamericano) è che loro ALLA FINE NE ESCONO SEMPRE PULITI! :mad: