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View Full Version : Taricone in fin di vita


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trallallero
29-06-2010, 09:13
difatti mio cugino con moglie e figlia era responsabile a Milano di un centro Subaqueo a marzo 2008 e' morto mentre faceva un immersione alle Maldive..

se e' destino anche se cammini a piedi puoi morire..

Mi fai venire in mente quel cacchio di incidente in cui morì qualche ex-compagno di scuola:
4 ragazzi in macchina, fermi al semaforo.
Una macchina, molto bassa, a palla, prende in pieno una panda e la fa "volare" indietro sopra la macchina ferma al semaforo coi 4 ragazzi.


"Si muore per errore umano ed errori di valutazione"...

Capozz
29-06-2010, 09:13
E pensare che lo incontrai non moltissimo tempo fa ad un bar vicino casa :(
Ci scambiai qualche parola, era una persona molto tranquilla ed educata.
Un vero peccato.
Riposi in Pace.

Neo_
29-06-2010, 09:14
Comunque è deceduto.
RIP

trallallero
29-06-2010, 09:14
Ho anche visto piloti ultrasettantenni fare tonneau.
Probabilmente hai visto mio padre :D

ilguercio
29-06-2010, 09:15
Minchia che brutta cosa.

sottovento
29-06-2010, 09:15
Che poi come e' saltato fuori, nel caso di Taricone quello del paracadutismo e' un "vizio di famiglia", dal momento che condivideva la stessa passione con la moglie che a sua volta tempo fa rischio' pure lei un incidente, quindi nella fattispecie questo caso non e' quello tipico dal quale far partire una discussione su quanto sia irresponsabile per un membro di una famiglia mettere a repentaglio la propria vita rischiando di lasciare sola l'altra persona.

Per quel che mi ricordo, a sua moglie non si apri' il paracadute correttamente. Beh, non e' proprio un caso rarissimo, visto che le statistiche dicono che succede una volta su 1000.

Fortunatamente i paracadutisti sono addestrati e non si fanno prendere dal panico: semplicemente si utilizza il paracadute di emergenza.
Il paracadute di emergenza, fra l'altro, e' collegato ad un altimetro con misuratore di velocita' variometrica che viene tarato a zero sul campo (il famoso QFE molto usato dagli aliantisti).
Nel caso la velocita' variometrica sia troppo elevata ad una certa quota, il paracadute di emergenza di apre automaticamente.

Questo serve per salvare la vita a chi, magari lanciandosi male dall'aereo, batte la testa e perde i sensi

NexusMM
29-06-2010, 09:15
io non filosofeggio per niente dico solo che se la gente anziché pontificare sulle presunte cattive scelte degli altri pensasse più alle proprie il mondo sarebbe un posto molto migliore in cui vivere.
Ma immagino che questo non valga per te giusto? Dall'alto delle tue Verità assolute cattive scelte tu non ne stai facendo...

Chi è che è partito dicendo che il mio metro di giudizio era sbagliato?

Leggi per caso un tono d'accusa nei miei post precedenti?

Prima di attaccare le persone sarebbe il caso di contare fino a 10.

Io ho espresso una legittima opinione, ovvero che sarebbe meglio un genitore evitasse di mettere a repentaglio la propria vita in modo gratuito.

Tu mi sei saltato addosso perchè evidentemente ti senti in colpa per quello che ho scritto oppure hai qualche trascorso che ti brucia. Problemi tuoi.

Se non sei in grado di relazionarti con opinioni diverse dalla tua, espresse in modo consono, allora hai dei seri problemi e ti prego di non venirmi a scassare con queste sparate puerili.

pistacchio89
29-06-2010, 09:18
Aveva una bambina di tre anni e si lanciava col paracadute insieme alla moglie, che aveva già rischiato la vita in un incidente? E si è schiantato perché ha ritardato la frenata? :muro:

megajuventino
29-06-2010, 09:19
Mi fai venire in mente quel cacchio di incidente in cui morì qualche ex-compagno di scuola:
4 ragazzi in macchina, fermi al semaforo.
Una macchina, molto bassa, a palla, prende in pieno una panda e la fa "volare" indietro sopra la macchina ferma al semaforo coi 4 ragazzi.


"Si muore per errore umano ed errori di valutazione"...

il fratello della mia ex cognata e' morto in moto quando ancora non esiteva l'obbligo di portare il casco.. i se e i ma...

sottovento
29-06-2010, 09:21
Probabilmente hai visto mio padre :D

Mmmmh sei di Bergamo... non dirmi che tuo padre ha in mano quel bellissimo SF-260 Marchetti con la livrea dell'Alitalia!!

udria
29-06-2010, 09:22
Beh, Trallallero parlava di 6 milioni di lanci l'anno. Come popolazione statistica mi sembra piu' che accettabile. Seguendo il tuo ragionamento non si potrebbero fare confronti statistici di nessun tipo, no? D'altronde macchina/bici/paracadute/... hanno tutti tempi di uso/percorrenza/impiego diversi.

Per la cronaca, ho assistito a lanci con gente ultrasettantenne. Ho anche visto piloti ultrasettantenni fare tonneau.

Forse mi sono spiegato male, volevo dire che in bici ci vanno praticamente tutti cioè dal bambino di 5 anni al vecchietto di 80. Il paracadutismo lo fanno in pochi e comunque la maggior parte nella fascia 20-50 anni.
Se Trallallero parlava di 6 milioni di lanci all'anno, potrei dire che in bici magari si fanno 6 milioni di minuti al giorno, quindi rimane difficile fare un confronto omogeneo.

Aldin
29-06-2010, 09:22
Aveva una bambina di tre anni e si lanciava col paracadute insieme alla moglie, che aveva già rischiato la vita in un incidente?
E questa è follia :rolleyes: E si è schiantato perché ha ritardato la frenata? :muro:
Penso che sia ancora oggetto di indagini. Un esperto paracadutista, da come lo dipingono, dovrebbe conoscere a fondo certi rischi.
Se Trallallero parlava di 6 milioni di lanci all'anno, potrei dire che in bici magari si fanno 6 milioni di minuti al giorno, quindi rimane difficile fare un confronto omogeneo.
Mi sembra difficile :asd:

Ah, ho capito adesso :asd:
Sono un po' lento questa mattina.

sottovento
29-06-2010, 09:27
E questa è follia :rolleyes:
Penso che sia ancora oggetto di indagini. Un esperto paracadutista, da come lo dipingono, dovrebbe conoscere a fondo certi rischi.

Gli incidenti mortali che ho visto (a parte una ragazza che e' atterrata in autostrada) sono dovuti tutti a ganci bassi. E' una pratica che ogni scuola di paracadutismo vieta (in alcune scuole e' prevista anche l'espulsione) ma che viene sempre fatta. L'ho vista fare centinaia di volte ed e' sicuramente spettacolare, e viene fatta dai paracadutisti piu' esperti.

Poi, fatta sempre piu' in basso.... si muore. L'articolo diceva che "ritardava la frenata". Beh, posso indovinare che si e' trattato di un gancio basso, irrimediabilmente troppo basso.

Ho avuto la sfortuna di trovarmi davanti ad un ragazzo morente per questa manovra....

Karasu
29-06-2010, 09:27
Devo ammettere che le valutazioni che faccio sono influenzate dalle mie brutte esperienze, ovvero 2 incidenti con la moto dove ho avuto ragione al 100%.
Nel primo, una signora che per colpa dei vetri sporchi non mi ha visto e l'ho centrata in pieno mentre attraversava l'incrocio.
Nel secondo, una macchina sbucata dal nulla, a palla, mi ha centrato in pieno mentre andavo a 40 km/h.
Come vedi, sono fatalità, casi sfortunati. Per quello mi sento molto più sicuro per aria o sott'acqua dove non ci sono coglioni e le possibilità di fatalità si riducono enormemente.

Stai parlando con una persona che si è trovato 15 persone in mezzo alla strada, di notte, dietro ad una curva a fare i "curiosi" per un incidente avvenuto poco prima e ha dovuto fare lo slalom, riuscendo "fortunatamente" ad investirne uno solo, che si è riversato al suolo incosciente ed è stato (grazie a Dio) salvato dai volontari della Croce Rossa. Non era colpa mia, mi han dato ragione al 100% anche i Carabinieri, ma il senso di colpa sarebbe rimasto. Nonostante tutto questo, ti dico: la differenza tra un incidente casuale in auto e quello avuto durante uno sport estremo è che l'auto, ormai, è una necessità, mentre lo Sport è una scelta. Tu hai parlato di moto e ti dò ragione: io faccio grande differenza anche tra moto (sfizio) e auto (necessità).

morpheus85
29-06-2010, 09:27
mi dispiace perchè aveva solo 35 anni..

trallallero
29-06-2010, 09:28
Mmmmh sei di Bergamo... non dirmi che tuo padre ha in mano quel bellissimo SF-260 Marchetti con la livrea dell'Alitalia!!

No no, ho vissuto a Bergamo ma non so manco di dove sono (lunga storia :D).

Mio padre svolazza un po' ovunque in Italia con il suo stormo, ma è a Roma non Bergamo e non so che aereo abbia perchè l'ha cambiato da poco (posso controllare su fb se ti interessa ma via pm che è OT ;)).

trallallero
29-06-2010, 09:37
Stai parlando con una persona che si è trovato 15 persone in mezzo alla strada, di notte, dietro ad una curva a fare i "curiosi" per un incidente avvenuto poco prima e ha dovuto fare lo slalom, riuscendo "fortunatamente" ad investirne uno solo, che si è riversato al suolo incosciente ed è stato (grazie a Dio) salvato dai volontari della Croce Rossa. Non era colpa mia, mi han dato ragione al 100% anche i Carabinieri, ma il senso di colpa sarebbe rimasto. Nonostante tutto questo, ti dico: la differenza tra un incidente casuale in auto e quello avuto durante uno sport estremo è che l'auto, ormai, è una necessità, mentre lo Sport è una scelta. Tu hai parlato di moto e ti dò ragione: io faccio grande differenza anche tra moto (sfizio) e auto (necessità).

Non sono molto d'accordo sul discorso scelta/necessità: ormai solo ciò che ruota attorno al mondo "lavoro" è necessità mentre tutto il resto è scelta ?
Io faccio ancora sub e lo faccio per necessità oltre che per scelta; se non lo faccio sto male (è l'unico posto dove posso stare in silenzio senza sentire mia moglie e le mie 2 figlie :asd:).
Perché moto = sfizio e auto = necessità ? chi vive fuori Roma e va al lavoro in moto lo fa per per necessità visto che entrare a Roma in macchina, da fuori, è un lento suicidio psicologico.

Sheera
29-06-2010, 09:41
L'attore Pietro Taricone è morto questa notte per le ferite riportate in un incidente con il paracadute. Questa è l'intervista che Curzio Maltese gli fece il 23 dicembre 2000, quando Taricone era appena uscito dalla casa del primo Grande Fratello


http://www.repubblica.it/persone/2010/06/29/news/pietro_guerriero_dal_cuore_tenero-5236057/?ref=HREA-1




ROMA - Che succede quando la tua vita diventa un format? Il Grande Fratello, del quale molti ne hanno a ragione piene le tasche, si conferma anche in Italia il massimo rito e mito della società dello spettacolo. Quella dove chiunque, per dirla con Andy Warhol, ha diritto a un quarto d'ora di celebrità. E' la versione moderna del Minotauro. Ogni anno dieci giovani, cinque maschi e cinque femmine, vengono offerti in pasto al voyeurismo di massa e al mostro della televisione. Loro, i giovani, ci guadagnano poco e per poco. Quelli che li usano, molti miliardi. Il pubblico gode del sacrificio e alla fine in genere premia chi sembra aver sofferto di più. Qui da noi Cristina, la "bagnina orfana" secondo la cannibalesca sloganistica dei media, sedotta e abbandonata da Pietro 'o guerriero. Il cinismo dell'operazione spingerebbe anche De Sade a simpatizzare per le vittime. Tanto più nel caso del meno finto e aspirante divo della brigata, l'ormai mitico Pietro Taricone.

Nella finzione inevitabile dello schermo: Tariconan, Pietro 'o guerriero, un macho palestratissimo. Dal vivo e da vivo, un bel tipo di ragazzo meridionale né furbo né fesso, aggressivo per voglia di comunicare, disperatamente aggrappato, in un mondo di pazzi, a quei due o tre principi che gli deve aver passato un'ottima famiglia. Il padre, che al telefono gli ripete "mò non fare o' pagliaccio" e "statti accuorto". E mamma Taricone, la magnifica signora dall'espressione dolcemente ironica vista nella serata finale. Ho parlato col mitico Taricone sulla terrazza di un albergo romano, sfidando l'odio potenzialmente omicida di una ventina di ragazzine appostate.

Pietro tende a farsi domande e risposte, già pronto per Marzullo: "Cumpa', posso chiedere io 'na cosa?".

Prego.

"Che succede se io mi rifiuto di andare al Costanzo Show e a Buona Domenica?".

Che lei diventa un mito vero.

"Grazie, ma non è per quello. E' che io vorrei riprendermi la mia vita, poter scegliere. Qui invece ti vogliono trasformare in marionetta, vai qua, vai là, ridi, balla, canta. Io non voglio fare l'ospite di professione, capisci?".

Capisco, ma allora perché è andato al Grande Fratello?

"Ma che so, avevo fatto tanti concorsi per entrare ovunque, in polizia, in comune, pure un provino per Nino D'Angelo. Ma l'unico posto dove m'hanno preso è stato il Grande Fratello".

Come viveva prima di questa incredibile celebrità?

"M'arrangiavo. Studio legge, facevo l'amministratore di un condominio, l'istruttore in una palestra. Il mio problema era racimolare 50mila lire al giorno".

Beh, adesso il problema è risolto. Le offrono spot miliardari, copertine, film, telenovelas...

"Uno spot lo farei, perché ti sistemi. Un film o una telenovela non so, dovrei imparare a recitare...".

E perché mai, non guarda la televisione?

"La guardo poco. Mi piace il cinema, americano e con grandi attori: Al Pacino, Bruce Willis, De Niro... Insomma, io il Taricone che fa il macho in Vacanze di Natale non lo faccio per nessuna cifra. Ma per recitare ci vogliono anni di studio. E poi, che prezzo avrà tutto questo?".

Già, che prezzo avrà secondo lei?

"Devo capirlo. Non ero nessuno e cento giorni dopo sono una celebrità, senza aver fatto nient'altro che girare in mutande per una casa e sparare fesserie. E adesso? Non vorrei finire sballato. Mi sento come una barchetta che è stata trainata al largo dal Titanic, da questa corazzata che è la televisione: e ora come ci torno a riva?".

Perché vorrebbe tornare a essere quello di prima, lo sconosciuto Taricone, con cinquantamila lire di traguardo al giorno?

"Ma io mica stavo male, ero contento. Qualche soldo in più serve. La moto, ecco, mi sono comprato la moto. E poi? Le fans? Mah. Il successo? Ma la vita non è un gioco che devi vincere a tutti i costi. Io voglio rispetto. Posso pure perdere, mi basta mantenere la mia dignità. Come i samurai".

Ma i samurai mica andavano in tv. Scusi la banalità, ma com'è far l'amore sapendo che dietro la camera ci sono milioni di guardoni?

"E' stata l'esperienza più annichilente della vita. Per fortuna, dopo un po' ti dimentichi. Insomma io e Cristina ci piacevamo, l'abbiamo fatto. Il pudore non è quello. Il pudore è non fare la puttana dei sentimenti, ridere o piangere a comando, magari per catturare la simpatia del pubblico".

Non vi sentivate in un acquario?

"Era una via di mezzo fra una caserma e un Luna Park. Ma l'esperienza umana è stata positiva e al principio divertente come un gioco".

E poi invece?

"Capisci che non è un gioco, è una cosa che ti può sconvolgere la vita. Ti rendi conto davvero di che razza di potere mostruoso ha la televisione. Partendo dal nulla e con nulla, fabbrica quello che vuole. La gente dovrebbe rifletterci di più. Altro che par condicio, chi ha in mano la tv in una società come questa può tutto. C'è da farsela sotto".

A proposito, come la pensa in politica? Hanno detto che è di destra.

"Ero di destra da ragazzo, come lo si è allora, da idealisti, per aver letto Hegel e Nietzsche alla dannunziana. Nel '95 ho fatto campagna elettorale per Dini a Caserta. Interessante, ho imparato un sacco di cose. Anzitutto che noi meridionali, credendo d'essere i più furbi del mondo, siamo i più fessi d'Europa, quelli che usano meno i fondi comunitari".

Ora magari le offriranno una candidatura alle prossime elezioni.

"Perché sono andato cento giorni in diretta? Vabbè che i politici ormai dipendono dalla televisione. Ma no, non sarebbe una cosa seria. Io voglio mantenere i miei valori, fra questi l'idea che nella vita per fare un mestiere devi studiare, faticare, costruire, migliorarsi...".

Taricone, ma lei è 'o guerriero o un allievo di Norberto Bobbio?

"Sono uno che cerca di mantenere il senso della realtà. Il guerriero lo facevo così, per pudore dei sentimenti".

Bel concetto, ma lo spiega meglio?
]
Non lo conoscevo, evidentemente era una persona decisamente intelligente.
Ho visto un'intervista alla moglie, una ragazza molto bella, intelligente, spontanea. Mi dispiace.

NexusMM
29-06-2010, 09:42
ma ho visto il messaggio quotato di NexusMM dove dice appunto che qualcuno "smette di fare sub". Mi è sembrato molto strano... capisco il buttarsi col paracadute dove se sbagli un qualcosa sei finito, ma il sub, è n mila volte meno pericoloso che attraversare la strada

L'ho buttata a caso.

Potevo scrivere bunjee-jumping.

Ma è un discorso che si applica anche ad altri contesti che non hanno a che fare con il pericolo. Ad esempio il fatto che diventando genitori si cambiano le abitudini per adattarle ai ritmi dei figli.

Non tutti lo fanno, infatti ci sono anche quelli che scaricano la prole ai nonni ogni 2x3 per andare a divertirsi e vabbeh...

Comunque a parte questa digressione credo di aver spiegato cosa intendevo dire (in merito ai rischi calcolati).

ronin17
29-06-2010, 09:56
mi dispiace , ma francamente non lo potevo vedere ,

Karasu
29-06-2010, 09:57
Non sono molto d'accordo sul discorso scelta/necessità: ormai solo ciò che ruota attorno al mondo "lavoro" è necessità mentre tutto il resto è scelta ?

Beh... Fino a prova contraria, per vivere, le uniche necessità sono ossigeno, cibo e acqua: queste ultime due cose, le procuri coi soldi, ovvero col lavoro. Se parliamo di necessità nel senso "stretto" del termine, direi che tutto il resto diventa scelta! Esistono hobby meno pericolosi di lanciarsi col paracadute, no? :)


Io faccio ancora sub e lo faccio per necessità oltre che per scelta; se non lo faccio sto male (è l'unico posto dove posso stare in silenzio senza sentire mia moglie e le mie 2 figlie :asd:).

Vabbè... è pur sempre una scelta, dai! :asd:


Perché moto = sfizio e auto = necessità ? chi vive fuori Roma e va al lavoro in moto lo fa per per necessità visto che entrare a Roma in macchina, da fuori, è un lento suicidio psicologico.

Probabilmente il mio modo di ragionare è conseguente del fatto di non vivere in una grande città come Roma, ma in una realtà più piccola e ordinata! :)

elect
29-06-2010, 10:02
Rip

Ma sono sempre variabili legate all'errore umano, e ti assicuro che deve essere MOLTO grosso per portare a simili conseguenze. Non voglio dire che il paracadutismo abbia la stessa "pericolosità" di fare l'uncinetto, ma descriverlo come uno sport estremo ce ne corre parecchio.
Io continuo a dire che le statistiche sono fondamentali e nell'ambiente sono sempre molto importanti. Abbiamo la fortuna di sapere sempre come avvengono le situazioni tragiche e spulciando i dati si arriva a dire quello che ho scritto. Guardando queste 50 fatalità annuali ad esempio si puo vedere che gli incidenti avvengo nel 99,9% dei casi in fase di atterragio con vele sopra la testa perfettamente funzionanti. Cosa succede negli ultimi 100 metri? L'errore umano! Che puo essere fatto dall'allievo con 100 lanci che fà una colossale cazzata tipo una bella virata a pieno comando o magari anche dal pro con 6000+ salti che sbaglia l'entrata dello swoop e si spiana. In entrambi i casi la sfiga, la casualità se non sostenute abbondantemente dall'errore uamano non portano ad incidenti.
Io ho sempre avuto moto e porto addosso tanti segni di cadute piu o meno rovinose. Ma non per questo smetto di andare in moto pensando che sia una cosa estrema. A maggior ragione vado sereno a saltare pensando che in 10 anni non mi sono mai piegato un unghia.

Ma state veramente scherzando? AVete idea di quante dropzone ci siano al mondo e di quanti lanci si facciano giornalmente? 50 morti vi sembrano da sport estremo???
C'e chi scrive che ci sono troppi se, il decollo la salita il pilota e che tutto deve funzionare come un orologio, ma pensa invece quanti coglioni incoscienti che ci sono al mondo che col santino in tasca saltano con gli occhi chiusi sperando che vada bene.
Un in bocca al lupo a Taricone, voi continuate pure a pensare che se lo merita perche è un drogato di adrenalina

Visto che ne sai, qual è la manovra di frenata che si dovrebbe fare a 50m?

Pancho Villa
29-06-2010, 10:04
RIP :(

Hai ragione, ci vorrebbe qualche esperto per fare un confronto sensato, ma, per come la vedo io, per strada è pieno di coglioni, per aria no.
In cielo ci sei tu e il tuo paracadute e il rischio si riduce moltissimo proprio per questo limitato numero di variabili.
Per strada c`è una variabile ogni secondo, il camion che non ti vede, la signora in macchina che parla al cellulare, il coatto che considera la bici un intralcio, etc etc.

Beh oddio, i due che erano morti a terni ad aprile si erano scontrati e in generale le collisioni aeree sono micidiali (su youtube c'è un video terrificante di un paracadutista che si rompe l'osso del collo in seguito a un urto fortuito con un compagno rimanendo completamente paralizzato).

Sheera
29-06-2010, 10:08
Beh... Fino a prova contraria, per vivere, le uniche necessità sono ossigeno, cibo e acqua: queste ultime due cose, le procuri coi soldi, ovvero col lavoro. Se parliamo di necessità nel senso "stretto" del termine, direi che tutto il resto diventa scelta! Esistono hobby meno pericolosi di lanciarsi col paracadute, no? :)



Vabbè... è pur sempre una scelta, dai! :asd:



Probabilmente il mio modo di ragionare è conseguente del fatto di non vivere in una grande città come Roma, ma in una realtà più piccola e ordinata! :)
Il pericolo in apnea è maggiore per i sub esperti, non per quelli che schizzano fuori dopo due minuti senza più aria. Poi è meglio immergersi in compagnia.

trallallero
29-06-2010, 10:13
Beh... Fino a prova contraria, per vivere, le uniche necessità sono ossigeno, cibo e acqua: queste ultime due cose, le procuri coi soldi, ovvero col lavoro. Se parliamo di necessità nel senso "stretto" del termine, direi che tutto il resto diventa scelta! Esistono hobby meno pericolosi di lanciarsi col paracadute, no? :)



Vabbè... è pur sempre una scelta, dai! :asd:



Probabilmente il mio modo di ragionare è conseguente del fatto di non vivere in una grande città come Roma, ma in una realtà più piccola e ordinata! :)

Ok, provo a spiegarmi meglio:
hai presente quel tipo che faceva documentari estremi, morto poi punto da una razza nell'oceano ? (non ricordo il nome)
Quello, secondo te, lo faceva per scelta ? io direi per necessità perchè era fatto così, curioso e amante del rischio... ce lo vedi uno così a farsi tutti i giorni 50km in macchina per andare in ufficio ?
C`è chi ha bisogno di adrenalina e buttarsi col paracadute, scalare una montagna o fare un looping con l'ultraleggero è a questo punto una necessità, non una scelta.

LUVІ
29-06-2010, 10:13
Rip



Visto che ne sai, qual è la manovra di frenata che si dovrebbe fare a 50m?

Da quel poco che ne capisco credo sia un richiamo delle bretelle posteriori, che provoca un imbardata ed una frenata, livellando il volo e portandoti verso terra con il minor angolo di incidenza possibile.

LuVi

davidTrt83
29-06-2010, 10:13
Mi dispiace moto, sebbene la sua immagine da macho, in realtà era davvero una brava persona e con capacità e carisma sicuramente ben superiori a quelli che lo hanno seguito negli anni successivi al GF.
Come attore lo trovavo molto piacevole.
RIP

davidTrt83
29-06-2010, 10:15
C`è chi ha bisogno di adrenalina e buttarsi col paracadute, scalare una montagna o fare un looping con l'ultraleggero è a questo punto una necessità, non una scelta.
Da motociclista incallito (e non solo) non posso che condividere questa perla di saggezza :mano:

FrankDux
29-06-2010, 10:18
Rispetto alla famiglia e ai parenti per la disgrazia essendo comunque molto giovane.

C'e' da riflettere sul fatto che si muore per qualsiasi cosa, deve pero' fare piu' scalpore la morte di una persona che non ha fatto nulla per andarle incontro cosi' come puo' essere una morte per colpa altrui o una morte per malattia.
In questo caso sebbene sempre morte sia, si paga lo scotto di essere persone sicure della propria esistenza e sicure di poter anche rischiare la vita consapevoli di poter sempre fermarsi in tempo o risolvere all'ultimo istante. Stessa cosa succede ogni giorno in macchina o in moto. Sempre disgrazie sono, ma sicuramente ce ne sono di piu' ingiuste.

Ma per favore non fatemi vedere gli articoli di tg con la musica triste di sottofondo che vomito.

trallallero
29-06-2010, 10:19
Da motociclista incallito (e non solo) non posso che condividere questa perla di saggezza :mano:

Io purtroppo ho dovuto rinunciare alla moto :(
Anche se ormai fatalista, insistere ad andare in moto dopo 2 orrendi incidenti vuol dire andarsela a cercare...

Karasu
29-06-2010, 10:21
Ok, provo a spiegarmi meglio:
hai presente quel tipo che faceva documentari estremi, morto poi punto da una razza nell'oceano ? (non ricordo il nome)
Quello, secondo te, lo faceva per scelta ? io direi per necessità perchè era fatto così, curioso e amante del rischio... ce lo vedi uno così a farsi tutti i giorni 50km in macchina per andare in ufficio ?
C`è chi ha bisogno di adrenalina e buttarsi col paracadute, scalare una montagna o fare un looping con l'ultraleggero è a questo punto una necessità, non una scelta.

Ho capito perfettamente il tuo ragionamento, ma purtroppo non riesco a condividerlo: probabilmente perchè non riesco ad entrare in quella mentalità! :)

Per me rimane pur sempre una scelta: quella di fare un lavoro pericoloso, piuttosto che sedentario e che, tra l'altro, RISPETTO PROFONDAMENTE. Detto questo, mi hai dato spunto per un'altra riflessione: non puoi paragonare un lavoro ad un hobby... Quello di Taricone era proprio un hobby: non credo che fare l'attore sia poi così noioso da non poter fare a meno del paracadute...

yorkeiser
29-06-2010, 10:24
Dispiace, ma chi è causa del suo male, pianga sè stesso.
Soprattutto con figli a carico.

NexusMM
29-06-2010, 10:24
C`è chi ha bisogno di adrenalina e buttarsi col paracadute, scalare una montagna o fare un looping con l'ultraleggero è a questo punto una necessità, non una scelta.

Ho due riflessioni in merito.

La prima l'ho già espressa in questo thread, ovvero che se sai di essere una persona così non ti fai una famiglia o perlomeno non metti al mondo un figlio (se la moglie condivide la passione condividerà anche i rischi, il figlio non può scegliere).

La seconda è che l'uomo è un animale complesso. Ci sono tanti tipi di "anomalie" nella nostra psiche. Io considero certe "esigenze" un po' strane, al limite del "problema", perchè di fatto influiscono sulla vita di una persona.

Ora, in base al grado di "dipendenza" da queste passioni si può figurare un problema psicologico o meno. E' indubbio infatti che dover a tutti i costi provare adrenalina per sentirsi soddisfatti non sia una cosa normalissima.

Karasu ha già scritto una cosa che condivido a pieno. Nella nostra vita esistono due cose fondamentali:

1) nutrirsi
2) riprodursi

Senza la prima si muore. Senza la seconda non diamo un senso alla nostra esistenza (a meno di credere in una vita dopo la morte... ovviamente).

Il resto è tutto superfluo e dovrebbe passare sotto il nostro diretto controllo: non è la passione che mi domina, ma sono io che domino la passione.

Gnubbolo
29-06-2010, 10:33
senza i dipendenti da adrenalina che si sono addentrati nella savana saremmo a nella foresta nera a raccogliere bacche..

mariarosa87
29-06-2010, 10:33
E' morto nel giorno del suo onomastico : San Pietro e Paolo.
:cry:

Karasu
29-06-2010, 10:36
senza i dipendenti da adrenalina che si sono addentrati nella savana saremmo a nella foresta nera a raccogliere bacche..

Si continua a confondere necessità reale (procurarsi cibo) con necessità di divertimento (paracadute).

davidTrt83
29-06-2010, 10:37
Karasu ha già scritto una cosa che condivido a pieno. Nella nostra vita esistono due cose fondamentali:

1) nutrirsi
2) riprodursi

Senza la prima si muore. Senza la seconda non diamo un senso alla nostra esistenza (a meno di credere in una vita dopo la morte... ovviamente).

Il resto è tutto superfluo e dovrebbe passare sotto il nostro diretto controllo: non è la passione che mi domina, ma sono io che domino la passione.
Sei di una tristezza unica, al limite dell'inutilità, spero la vita mi risparmi dall'incontro di persone come te. :asd:

sottovento
29-06-2010, 10:37
Karasu ha già scritto una cosa che condivido a pieno. Nella nostra vita esistono due cose fondamentali:

1) nutrirsi
2) riprodursi

Senza la prima si muore. Senza la seconda non diamo un senso alla nostra esistenza (a meno di credere in una vita dopo la morte... ovviamente).

Il resto è tutto superfluo e dovrebbe passare sotto il nostro diretto controllo: non è la passione che mi domina, ma sono io che domino la passione.

Ognuno ovviamente la vede come vuole: dal mio punto di vista, una vita cosi' e' davvero vuota ed indistinguibile da quella animale.

"Ciao fratello: tu cammini, io volo" (cit.)

Karasu
29-06-2010, 10:38
Sei di una tristezza unica, al limite dell'inutilità, spero la vita mi risparmi dall'incontro di persone come te. :asd:

Secondo me, hai (anzi: avete) male interpretato le sue parole. Non ha detto che bisogna fare una vita piatta, ma semplicemente che dobbiamo essere noi a scegliere i nostri divertimenti, perchè siano tali, e non devono diventare una dipendenza. Tutto qui.

FrankDux
29-06-2010, 10:39
senza i dipendenti da adrenalina che si sono addentrati nella savana saremmo a nella foresta nera a raccogliere bacche..

Non confondiamo chi si butta incontro alla morte per uno scopo piu' grande con un'occhio al futuro (ricerche mediche, biologiche... etc..) con chi lo fa solo per il PROPRIO unico fine.

NexusMM
29-06-2010, 10:40
Secondo me, hai (anzi: avete) male interpretato le sue parole. Non ha detto che bisogna fare una vita piatta, ma semplicemente che dobbiamo essere noi a scegliere i nostri divertimenti, perchè siano tali, e non devono diventare una dipendenza. Tutto qui.

Già, ma non mi stupisco di certe risposte. Spesso costa fatica leggere e riflettere.

mar81
29-06-2010, 10:41
mi dispiace, mi è sempre sembrato un bravo ragazzo

ad ascoltare la gente sul forum bisognerebbe passare le giornate seduti sul divano

sottovento
29-06-2010, 10:47
Non confondiamo chi si butta incontro alla morte per uno scopo piu' grande con un'occhio al futuro (ricerche mediche, biologiche... etc..) con chi lo fa solo per il PROPRIO unico fine.

Allora occorrerebbe distinguere fra gli sport "estremi" (il paracadutismo e' uno sport estremo?) da uno sport "inutilmente estremo" ;)

Tutto sommato la gente, da Icaro in poi, ha rischiato la vita per conquistare il cielo. Pazzi? Visionari? Solo voglia di adrenalina? Ci sara' piu' di un motivo valido.
Fatto sta che ora voliamo. E che in futuro lo faremo meglio, anche grazie a chi ha deciso di lanciarsi con il paracadute.

FrankDux
29-06-2010, 10:48
mi dispiace, mi è sempre sembrato un bravo ragazzo

ad ascoltare la gente sul forum bisognerebbe passare le giornate seduti sul divano

Non credo proprio che il "messaggio" che si voglia dare sia questo dai....

Nessuno dice che bisogna stare in casa, magari puo' succedere una disgrazia anche a letto se e' per quello. Ma se si vuole fare un discorso di quanto certi stimoli possano "costare" in termini di rischio. Beh...

trallallero
29-06-2010, 10:48
senza i dipendenti da adrenalina che si sono addentrati nella savana saremmo a nella foresta nera a raccogliere bacche..
:asd:

paditora
29-06-2010, 10:50
R.I.P. Pietro

El Macho
29-06-2010, 10:50
Cazz... mi spiace... :(

trallallero
29-06-2010, 10:51
Si continua a confondere necessità reale (procurarsi cibo) con necessità di divertimento (paracadute).

Sono entrambe reali e necessarie.
Se non mangi muori subito, se non "voli" muori dentro lentamente.

mixkey
29-06-2010, 10:52
Ho due riflessioni in merito.

La prima l'ho già espressa in questo thread, ovvero che se sai di essere una persona così non ti fai una famiglia o perlomeno non metti al mondo un figlio (se la moglie condivide la passione condividerà anche i rischi, il figlio non può scegliere).

La seconda è che l'uomo è un animale complesso. Ci sono tanti tipi di "anomalie" nella nostra psiche. Io considero certe "esigenze" un po' strane, al limite del "problema", perchè di fatto influiscono sulla vita di una persona.

Ora, in base al grado di "dipendenza" da queste passioni si può figurare un problema psicologico o meno. E' indubbio infatti che dover a tutti i costi provare adrenalina per sentirsi soddisfatti non sia una cosa normalissima.

Karasu ha già scritto una cosa che condivido a pieno. Nella nostra vita esistono due cose fondamentali:

1) nutrirsi
2) riprodursi

Senza la prima si muore. Senza la seconda non diamo un senso alla nostra esistenza (a meno di credere in una vita dopo la morte... ovviamente).

Il resto è tutto superfluo e dovrebbe passare sotto il nostro diretto controllo: non è la passione che mi domina, ma sono io che domino la passione.

Sensa passioni non si vive, si vegeta e sinceramente preferisco una vita piu' breve ad una noiosa.

Karasu
29-06-2010, 10:53
Sensa passioni non si vive, si vegeta e sinceramente preferisco una vita piu' breve ad una noiosa.

Come ho già spiegato sopra, lui non ha minimamente detto di non avere passioni, ma di coltivarle in modo responsabile. C'è una differenza enorme.

mixkey
29-06-2010, 10:55
Come ho già spiegato sopra, lui non ha minimamente detto di non avere passioni, ma di coltivarle in modo responsabile. C'è una differenza enorme.

Cioe' si pensa di avere tutto sotto controllo. Ed invece un dolorino al petto, una tosse insistente...

Io la vita ho preferito godermela alla pazzia lasciando lo sbadiglio ad altri.

FrankDux
29-06-2010, 10:56
Allora occorrerebbe distinguere fra gli sport "estremi" (il paracadutismo e' uno sport estremo?) da uno sport "inutilmente estremo" ;)

Tutto sommato la gente, da Icaro in poi, ha rischiato la vita per conquistare il cielo. Pazzi? Visionari? Solo voglia di adrenalina? Ci sara' piu' di un motivo valido.
Fatto sta che ora voliamo. E che in futuro lo faremo meglio, anche grazie a chi ha deciso di lanciarsi con il paracadute.

Non vuole essere un discorso di quelli "quale azione e' utile all'umanita', quale e' inutile" ma c'e' da dire che ognuno alla fine e' responsabile delle proprie azioni che portano conseguenze che potrebbero portare a loro volta altre conseguenze, morali o scientifiche chi lo sa... ad ogni modo l'azione in se era nata per se stesso e per quell'unico fine, inutile trovare una scusante filosofica ragionando con il senno di poi.

C'e' chi muore di solitudine o di noia, c'e' chi muore su uno space shuttle. Di fronte alla morte pero' non credo che si possa piu' valutare cosa sarebbe stato meglio. Chi muore sullo space shuttle avrebbe voluto poltrire a casa qualche minuto prima... chi muore sul divano avrebbe voluto essere sullo space shuttle.

sottovento
29-06-2010, 10:57
Come ho già spiegato sopra, lui non ha minimamente detto di non avere passioni, ma di coltivarle in modo responsabile. C'è una differenza enorme.

La differenza enorme sta nell'arbitrarieta' con cui si definisce quello che e' responsabile o no.
Da quel che ho capito, per te e' una cosa assolutamente da irresponsabile mentre per altri (tra i quali il sottoscritto) la trovano una cosa normale.
I dati statistici sembrano dar ragione alla seconda interpretazione, cmq resta sempre soggettiva, no?

NexusMM
29-06-2010, 10:58
Cioe' si pensa di avere tutto sotto controllo. Ed invece un dolorino al petto, una tosse insistente...

Io la vita ho preferito godermela alla pazzia lasciando lo sbadiglio ad altri.

Infatti non hai figli.

Quindi se permetti il tuo punto di vista è un po' più limitato, nonostante l'età.

Comunque se avessi letto meglio quello che ho scritto non avresti fatto certe obiezioni.

Pensi che io faccia una vita da vegetale? :)

Ho volutamente omesso di parlare della mia vita privata perchè volevo che si parlasse dei concetti, non delle esperienze.

mixkey
29-06-2010, 11:01
Infatti non hai figli.

Quindi se permetti il tuo punto di vista è un po' più limitato, nonostante l'età.

Comunque se avessi letto meglio quello che ho scritto non avresti fatto certe obiezioni.

Pensi che io faccia una vita da vegetale? :)

Ho volutamente omesso di parlare della mia vita privata perchè volevo che si parlasse dei concetti, non delle esperienze.

Beh io affermo che ha avuto piu' esperienze e soddisfazioni Taricone (che non amo come artista ma che rispetto come individuo) che molte persone in tutta la loro vita. Io, a differenza di molti, penso che si possano anche fare sport pericolosi.

Chi e' che ha detto che la vita va allargata e non allungata? Non lo ricordo ma approvo.

Battisti cantava "troppo spesso la saggezza e' la prudenza piu' stagnante", non mi riferisco alla tua vita ma a quella grigia di chi vede mostri e pericoli ad ogni angolo.

Inugami
29-06-2010, 11:02
2) riprodursi

Senza la seconda non diamo un senso alla nostra esistenza (a meno di credere in una vita dopo la morte... ovviamente).

Questa è proprio una stronzata.

NexusMM
29-06-2010, 11:05
Questa è proprio una stronzata.

Illuminami...

syfer82
29-06-2010, 11:06
pur non condividendo in pieno un famoso psicologo americano di cui non ricordo il nome fece una distinzione: ci sono azioni che facciamo per noi stessi e ci sono azioni che facciamo per noi stessi all'interno della società. Esempio scemo: se uno fa la collezione di trenini può tenerla per se e non farla mai vedere a nessuno, può farlo perchè gli piacciono ma gli piace anche metterli in mostra..può collezionarli solo per vantarsene con altri..secondo questo psicologo la terza opzione è da evitare perchè crea un alterego di noi da mostrare agli altri..la prima da evitare perchè crea un isolamento di noi stessi e una mancanza di confornto col prossimo, quindi quella giusta è la seconda.
Non che sia una teoria rivoluzionaria però mi capita spesso di notare atteggiamenti rivolti esclusiavamente ad attirare l'attenzione..si parlava di moto, sarà una cosa scema ma se a uno piace il rombo del motore delle moto deve passare in piena notte in centro abitato?vabbè lasciamo stare che si andrebbe o.t.
Condivido il pensiero che morire per un hobby è una situazione angosciosa da decifrare..spero solo che la mancanza del padre non porti i aprenti a creare un mito del padre alla figlia..è morto per un hobby e non in guerra

Inugami
29-06-2010, 11:06
Illuminami...

Ma de che?
Tu piuttosto dimostra la tua affermazione, l'onere è tuo, ti ascolto.

ALBIZZIE
29-06-2010, 11:07
Illuminami...

c'è poco da illuminare. secondo te chi non vuole o può riprodurre non ha un senso in questa vita? :mbe:
che fa? si spara, allora?

Futura12
29-06-2010, 11:07
Addio Pietro,purtroppo me lo sentivo gia ieri sera...la botta che ha preso è stata troppo forte,anche per un guerriero come lui.
Riposa in pace.:(

Karasu
29-06-2010, 11:07
La differenza enorme sta nell'arbitrarieta' con cui si definisce quello che e' responsabile o no.
Da quel che ho capito, per te e' una cosa assolutamente da irresponsabile mentre per altri (tra i quali il sottoscritto) la trovano una cosa normale.
I dati statistici sembrano dar ragione alla seconda interpretazione, cmq resta sempre soggettiva, no?

In realtà, io ho solo detto che il limite della propria libertà e definito da quello in cui comincia la libertà altrui.

Per me, una persona può anche buttarsi da 5000m, nudo e senza paracadute, ma dovrebbe pensarci due volte se ha una moglie e una bambina di un anno. Probabilmente io ho il "difetto" di mettere il bene altrui (soprattutto delle persone a cui voglio bene) prima del mio e vedo il vostro comportamento come qualcosa di egoistico, per certi versi.

Secondo me, nella vita, c'è un momento per tutto e il momento per fare i lanci col paracadute NON E' quello in cui si ha già una bimba piccola, che ora avrà una vita rovinata dalla mancanza della figura paterna.

syfer82
29-06-2010, 11:13
Beh io affermo che ha avuto piu' esperienze e soddisfazioni Taricone (che non amo come artista ma che rispetto come individuo) che molte persone in tutta la loro vita. Io, a differenza di molti, penso che si possano anche fare sport pericolosi.

Chi e' che ha detto che la vita va allargata e non allungata? Non lo ricordo ma approvo.

Battisti cantava "troppo spesso la saggezza e' la prudenza piu' stagnante", non mi riferisco alla tua vita ma a quella grigia di chi vede mostri e pericoli ad ogni angolo.

non conta quante e quali cose fai ma come le vivi...a me dispiace citare proprio una persona che è appena morta ma per quella gioia di quel volo ora lui e sua figlia non vivranno insieme le future gioie..rispetto per la diversità di tutti ma i figli non possono mai scegliere..forse tra 20 anni la bimba avrebbe voluto essere accompgnata all'altare da suo padre.

NexusMM
29-06-2010, 11:14
Ma de che?
Tu piuttosto dimostra la tua affermazione, l'onere è tuo, ti ascolto.

Biologicamente siamo fatti per riprodurci. Cosa ti devo dimostrare scusa?

Se non lo facciamo che senso ha la nostra vita? Se affronti il concetto senza dogmi religiosi dopo la morte c'è il nulla quindi della tua esistenza in questo mondo non resterà che il ricordo di quelli che ti hanno conosciuto (per un limitato periodo di tempo).

A meno di fare qualcosa che lasci il segno su questo pianeta (una grossa scoperta scientifica ad esempio) che apporto avrai dato? Zero assoluto. Anche ciò che impatta su chi ti circonda è comunque trascurabile.

Il dare vita invece è una cosa enorme, perchè dopo di te ci sarà qualcun altro che potrà sperimentare ciò che tu hai sperimentato.

Aggiungo che ciò che penso in merito al fare figli o meno è irrilevante e potrebbe essere in contrasto con quello che ho scritto (non dal mio punto di vista comunque).

mixkey
29-06-2010, 11:16
non conta quante e quali cose fai ma come le vivi...a me dispiace citare proprio una persona che è appena morta ma per quella gioia di quel volo ora lui e sua figlia non vivranno insieme le future gioie..rispetto per la diversità di tutti ma i figli non possono mai scegliere..forse tra 20 anni la bimba avrebbe voluto essere accompgnata all'altare da suo padre.

Non e' che si sia suicidato. Faceva uno sport pericoloso ma non piu' di molti altri e comunque faceva uno sport che metteva in pericolo solo la sua vita, non quella di ignari pedoni come chi guida ad alta' velocita' magari criticando donne e vecchi che a loro avviso fanno code.

trallallero
29-06-2010, 11:16
Biologicamente siamo fatti per riprodurci. Cosa ti devo dimostrare scusa?

Se non lo facciamo che senso ha la nostra vita? Se affronti il concetto senza dogmi religiosi dopo la morte c'è il nulla quindi della tua esistenza in questo mondo non resterà che il ricordo di quelli che ti hanno conosciuto (per un limitato periodo di tempo).

A meno di fare qualcosa che lasci il segno su questo pianeta (una grossa scoperta scientifica ad esempio) che apporto avrai dato? Zero assoluto. Anche ciò che impatta su chi ti circonda è comunque trascurabile.

Il dare vita invece è una cosa enorme, perchè dopo di te ci sarà qualcun altro che potrà sperimentare ciò che tu hai sperimentato.

Questa la quoto tutta.

Karasu
29-06-2010, 11:17
Biologicamente siamo fatti per riprodurci. Cosa ti devo dimostrare scusa?

Se non lo facciamo che senso ha la nostra vita? Se affronti il concetto senza dogmi religiosi dopo la morte c'è il nulla quindi della tua esistenza in questo mondo non resterà che il ricordo di quelli che ti hanno conosciuto (per un limitato periodo di tempo).

A meno di fare qualcosa che lasci il segno su questo pianeta (una grossa scoperta scientifica ad esempio) che apporto avrai dato? Zero assoluto. Anche ciò che impatta su chi ti circonda è comunque trascurabile.

Il dare vita invece è una cosa enorme, perchè dopo di te ci sarà qualcun altro che potrà sperimentare ciò che tu hai sperimentato.

Aggiungo che ciò che penso in merito al fare figli o meno è irrilevante e potrebbe essere in contrasto con quello che ho scritto (non dal mio punto di vista comunque).

Su questo non sono proprio d'accordo, invece... Non mi è mai piaciuto il Nichilismo, perchè porta a dare valore zero a qualcosa che ha un valore, benchè infinitesimale. Il mare è formato da ogni singola goccia: se togliessimo valore a tutte quelle goccie, dicendo "tanto è solo una goccia", il mare non esisterebbe. Ogni singola vita in ogni singolo anfratto dell'Universo, nel suo piccolo, forma l'Universo stesso e quindi ha un valore importantissimo.

Detto questo, è chiaro che il "dare vita" permette maggiormente la perpretazione di questo "qualcosa" e quindi fa acquisire maggiore importanza. :)

Motozappa
29-06-2010, 11:17
Dimmi la verita': quando hai letto la notizia hai subito pensato che ha fatto un gancio basso, vero? La descrizione delle agenzie non e' precisa ma si puo' intuire che e' stato quello l'errore...

Che io sappia non precisamente, si trovava probabilmente in finale ed ha trazionato le bretelle anteriori per prendere velocità, cosi mi è stato riferito. Condoglianze alla famiglia, vola libero

Edit
Mi correggo, pare invece che abbia fatto l'ultimo 90 a 30mt

trallallero
29-06-2010, 11:17
non conta quante e quali cose fai ma come le vivi...a me dispiace citare proprio una persona che è appena morta ma per quella gioia di quel volo ora lui e sua figlia non vivranno insieme le future gioie..rispetto per la diversità di tutti ma i figli non possono mai scegliere..forse tra 20 anni la bimba avrebbe voluto essere accompgnata all'altare da suo padre.

Che problemone.

Inugami
29-06-2010, 11:18
Biologicamente siamo fatti per riprodurci. Cosa ti devo dimostrare scusa?

Biologicamente non è necessario.

Se non lo facciamo che senso ha la nostra vita? Se affronti il concetto senza dogmi religiosi dopo la morte c'è il nulla quindi della tua esistenza in questo mondo non resterà che il ricordo di quelli che ti hanno conosciuto (per un limitato periodo di tempo).

Questi sono affari di ognuno, personali e soggettivi, la tua assolutezza è completamente fuori luogo.

A meno di fare qualcosa che lasci il segno su questo pianeta (una grossa scoperta scientifica ad esempio) che apporto avrai dato? Zero assoluto. Anche ciò che impatta su chi ti circonda è comunque trascurabile.

Altra tua opinione che "lasciare il segno" sia qualcosa di necessario.

Il dare vita invece è una cosa enorme, perchè dopo di te ci sarà qualcun altro che potrà sperimentare ciò che tu hai sperimentato.

Opinione tua che la cosa abbia qualche senso, sia bella o enorme.

Solo opinioni e niente prove; resto in attesa.

Questa la quoto tutta.

E infatti tu devi ancora spiegarmi come qualcuno che ha interessi emotivi(figli) sia più obiettivo sulla valutazione del futuro di chi non ne ha.:)

mixkey
29-06-2010, 11:19
Biologicamente siamo fatti per riprodurci. Cosa ti devo dimostrare scusa?

Se non lo facciamo che senso ha la nostra vita? Se affronti il concetto senza dogmi religiosi dopo la morte c'è il nulla quindi della tua esistenza in questo mondo non resterà che il ricordo di quelli che ti hanno conosciuto (per un limitato periodo di tempo).

A meno di fare qualcosa che lasci il segno su questo pianeta (una grossa scoperta scientifica ad esempio) che apporto avrai dato? Zero assoluto. Anche ciò che impatta su chi ti circonda è comunque trascurabile.

Il dare vita invece è una cosa enorme, perchè dopo di te ci sarà qualcun altro che potrà sperimentare ciò che tu hai sperimentato.

Aggiungo che ciò che penso in merito al fare figli o meno è irrilevante e potrebbe essere in contrasto con quello che ho scritto (non dal mio punto di vista comunque).

Quando saro' morto io sara' morto l'universo intero. Il sesso lo pratico solo per il godimento ed il riprodurmi sarebbe solo uno sgradevole incidente. Di lasciare tracce non m'interessa poco o meglio niente.

Karasu
29-06-2010, 11:20
Il sesso lo pratico solo per il godimento ed il riprodurmi sarebbe solo uno sgradevole incidente. Di lasciare tracce non m'interessa poco o meglio niente.

Vedi il potere dei punti di vista? Per me è molto più triste la vita di una persona che scrive una cosa del genere, piuttosto che una vita senza sport estremi! Ognuno la pensa a modo suo! ;)

sottovento
29-06-2010, 11:20
In realtà, io ho solo detto che il limite della propria libertà e definito da quello in cui comincia la libertà altrui.

Per me, una persona può anche buttarsi da 5000m, nudo e senza paracadute, ma dovrebbe pensarci due volte se ha una moglie e una bambina di un anno. Probabilmente io ho il "difetto" di mettere il bene altrui (soprattutto delle persone a cui voglio bene) prima del mio e vedo il vostro comportamento come qualcosa di egoistico, per certi versi.

Secondo me, nella vita, c'è un momento per tutto e il momento per fare i lanci col paracadute NON E' quello in cui si ha già una bimba piccola, che ora avrà una vita rovinata dalla mancanza della figura paterna.

Penso che diciamo la stessa cosa e non riusciamo a metterci d'accordo :D
Parli di buttarsi nudo e senza paracadute. Torniamo al fatto che secondo te il paracadutismo e' essenzialmente pericoloso e se uno e' coscienzioso (i.e. mette il bene altrui prima del proprio) non pratica questo sport.

Ho la visione opposta: considerando il paracadutismo sicuro, anche le persone coscienziose lo praticano.

Esempio personale: non ho mai preso multe in auto, e non supero MAI i limiti di velocita' (sara' che ho la targa tedesca :D). Motivo? Ritengo che l'auto sia pericolosa e che osservare il codice della strada nella maniera piu' scrupolosa possibile possa aumentare la probabilita' di arrivare sani e salvi a casa, specialmente quando ho i miei due bimbi a bordo.

Poi, quando ho tempo, vado all'aeroporto, e volo. Non ci crederai, ma lo ritengo perfettamente sicuro. E ritengo perfettamente sicuro qualsiasi volo effettuato nell'ambito dell'inviluppo di volo. Anche quello di un paracadute.

La disgrazia e' sempre in agguato: sapessi quanta gente ha avuto dei malori giocando a calcetto...

trallallero
29-06-2010, 11:21
Biologicamente non è necessario.



Questi sono affari di ognuno, personali e soggettivi, la tua assolutezza è completamente fuori luogo.



Altra tua opinione che "lasciare il segno" sia qualcosa di necessario.



Opinione tua che la cosa abbia qualche senso, sia bella o enorme.

Solo opinioni e niente prove; resto in attesa.

Sto giochetto l'hai fatto anche con me e non serve a niente. Non puoi pretendere dimostrazioni scientifiche quando di parla di opinioni personali.

Inugami
29-06-2010, 11:23
Sto giochetto l'hai fatto anche con me e non serve a niente. Non puoi pretendere dimostrazioni scientifiche quando di parla di opinioni personali.

E infatti tu devi ancora spiegarmi come qualcuno che ha interessi emotivi(figli) sia più obiettivo sulla valutazione del futuro di chi non ne ha. :)


E a questo aggiungo che infatti è proprio un problema di opinioni mentre il nostro amico parla per assoluti quindi non hai neanche capito il problema.

Karasu
29-06-2010, 11:23
Penso che diciamo la stessa cosa e non riusciamo a metterci d'accordo :D
Parli di buttarsi nudo e senza paracadute. Torniamo al fatto che secondo te il paracadutismo e' essenzialmente pericoloso e se uno e' coscienzioso (i.e. mette il bene altrui prima del proprio) non pratica questo sport.

Ho la visione opposta: considerando il paracadutismo sicuro, anche le persone coscienziose lo praticano.

Esempio personale: non ho mai preso multe in auto, e non supero MAI i limiti di velocita' (sara' che ho la targa tedesca :D). Motivo? Ritengo che l'auto sia pericolosa e che osservare il codice della strada nella maniera piu' scrupolosa possibile possa aumentare la probabilita' di arrivare sani e salvi a casa, specialmente quando ho i miei due bimbi a bordo.

Poi, quando ho tempo, vado all'aeroporto, e volo. Non ci crederai, ma lo ritengo perfettamente sicuro. E ritengo perfettamente sicuro qualsiasi volo effettuato nell'ambito dell'inviluppo di volo. Anche quello di un paracadute.

La disgrazia e' sempre in agguato: sapessi quanta gente ha avuto dei malori giocando a calcetto...

Giocando a calcetto, io c'ho lasciato una retina, una spalla e una caviglia... Vai tranquillo che so bene, infatti ora non ci posso più giocare o mi gioco la retina del tutto! :asd: + :(

Detto questo, è chiaro che dipende da punti di vista: da "profano", ritengo il paracadutismo qualcosa per cui uno, l'incidente, "se lo va a cercare": non so se capisci cosa intendo... :) Poi è chiaro che, magari, se avessi un punto di vista maggiormente "dentro" l'argomento, potrei cambiare idea...

ALBIZZIE
29-06-2010, 11:23
... e quando si compierebbe il 'senso della vita' nel riprodursi?
dopo una, dieci o cento volte? e bisogna inseminare in ogni stagione dell'accoppiamento della donna come una cagna per sentirsi appagato?

NexusMM
29-06-2010, 11:23
Inugami, hai sbagliato persona.

Sorry.

trallallero
29-06-2010, 11:24
E infatti tu devi ancora spiegarmi come qualcuno che ha interessi emotivi(figli) sia più obiettivo sulla valutazione del futuro di chi non ne ha.:)

È scritto quì, basta leggere tra le righe:

Quando saro' morto io sara' morto l'universo intero. Il sesso lo pratico solo per il godimento ed il riprodurmi sarebbe solo uno sgradevole incidente. Di lasciare tracce non m'interessa poco o meglio niente.

NexusMM
29-06-2010, 11:25
Quando saro' morto io sara' morto l'universo intero. Il sesso lo pratico solo per il godimento ed il riprodurmi sarebbe solo uno sgradevole incidente. Di lasciare tracce non m'interessa poco o meglio niente.

E questo era chiaro.

Ma alla tua età ci può anche stare, o ti si sblocca qualcosa prima o altrimenti rimani così come sei.

Nulla da ridire in merito.

trallallero
29-06-2010, 11:25
... e quando si compierebbe il 'senso della vita' nel riprodursi?
dopo una, dieci o cento volte? e bisogna inseminare in ogni stagione dell'accoppiamento della donna come una cagna per sentirsi appagato?

Ringrazia solo che quelli prima di te lo abbiano fatto.

Inugami
29-06-2010, 11:25
Inugami, hai sbagliato persona.

Sorry.

Si quando provo a discutere con persone che hanno palesemente torto mi succede sempre che "sbaglio persona".

Fatti:
-nessuno può parlare per assoluti quando l'argomento è il senso della vita.
-tu l'hai fatto
-non sai rispondere e fuggi

NexusMM
29-06-2010, 11:26
Si quando provo a discutere

Tu non stai discutendo.

Ripeto, hai sbagliato persona.

Inugami
29-06-2010, 11:27
È scritto quì, basta leggere tra le righe:

Appunto: nessun interesse in merito,nessun conflitto d'interessi,piena obiettività da osservatore esterno.

Inugami
29-06-2010, 11:27
Tu non stai discutendo.

Ripeto, hai sbagliato persona.

Per forza i miei interlocutori fanno babababa tappandosi le orecchie....:rolleyes:

Karasu
29-06-2010, 11:27
... e quando si compierebbe il 'senso della vita' nel riprodursi?

Si sta facendo ciò per cui siamo stati "programmati". Dal punto di vista strettamente biologico, è il tetto massimo di "senso" che si può dare alla vita.

sottovento
29-06-2010, 11:30
Giocando a calcetto, io c'ho lasciato una retina, una spalla e una caviglia... Vai tranquillo che so bene, infatti ora non ci posso più giocare o mi gioco la retina del tutto! :asd: + :(

Detto questo, è chiaro che dipende da punti di vista: da "profano", ritengo il paracadutismo qualcosa per cui uno, l'incidente, "se lo va a cercare": non so se capisci cosa intendo... :) Poi è chiaro che, magari, se avessi un punto di vista maggiormente "dentro" l'argomento, potrei cambiare idea...

Beh, non ritengo di essere il depositario della Conoscienza e nemmeno del Giusto.
Forse cambieresti idea conoscendo qualche "air man" o facendo una prova.
Ammetto pero' di essere di parte, avendo la febbre del volo, dell'aria e del vento.
Infatti riesco a giustificare uno che "se la cerca" volando quando non riesco a giustificare altre persone, come chi fa fuoripista. In quel caso mi sembra proprio un inutile rischio della propria e dell'altrui vita...

trallallero
29-06-2010, 11:30
E a questo aggiungo che infatti è proprio un problema di opinioni mentre il nostro amico parla per assoluti quindi non hai neanche capito il problema.

Sei tu che, quando ti pare, cerchi il pelo nell'uovo e fai il pignolo contando i puntini sulle i. Prova a spiegare tu il senso della vita, allora, anzichè negare e basta.

ALBIZZIE
29-06-2010, 11:30
Ringrazia solo che quelli prima di te lo abbiano fatto.

certo. ma se non mi avessero voluto li avrei ringraziati lo stesso nel non farmi nascere.

però ancora devo capire a quale quota si compie questo senso della vita.
io sto a due tacche, mi devo fermare o devo continuare. non vorrei finire questa vita con un senso di incompiuto.


ridurre la vita ad un nutrirsi e riprodursi è una visione animalesca della vita, scusa l'immodestia ma mi ritengo superiore.

Inugami
29-06-2010, 11:30
Si sta facendo ciò per cui siamo stati "programmati". Dal punto di vista strettamente biologico, è il tetto massimo di "senso" che si può dare alla vita.

Siamo proprio sicuri di associare l'assecondamento di un istinto al raggiungimento di un qualche scopo nel senso lodevole del termine?
A parte che questo è dogmatico quanto il credere in un dio ma porta a risvolti poco simpatici agli attuali e futuri padri.

NexusMM
29-06-2010, 11:31
Ringrazia solo che quelli prima di te lo abbiano fatto.

L'assurdo è immaginare una società futura dove nessuno vorrà più avere figli.

Saremmo condannati all'estinzione oppure dovremmo trovare un modo per clonarci.

E anche qui sarebbe interessante capire come potrebbe funzionare una cosa del genere dato che attualmente clonare significa comunque partire da un embrione fecondato (e quindi crescere un bambino).

Forse la vera alternativa sarebbe quella di raggiungere l'immortalità.

Io personalmente non vorrei vivere in eterno... :D

Comunque sono andato paurosamente OT e mi autocensuro...

Inugami
29-06-2010, 11:31
Sei tu che, quando ti pare, cerchi il pelo nell'uovo e fai il pignolo contando i puntini sulle i. Prova a spiegare tu il senso della vita, allora, anzichè negare e basta.

Io non lo so ne ho mai avuto la pretesa di saperlo ma non serve conoscere la legge di gravita per sapere che le scoregge non ti fanno volare.

ALBIZZIE
29-06-2010, 11:33
Si sta facendo ciò per cui siamo stati "programmati". Dal punto di vista strettamente biologico, è il tetto massimo di "senso" che si può dare alla vita.

chi l'ha detto? la riproduzione è una facoltà che mi ha riservato il mio corpo come quella di correre. se non ho interesse non corro, non per questo mi posso sentire un 'menomato' rispetto a bolton


ma ancora nessuno mi ha detto quante volte devo bisogna riprodursi per espletare questo vostro senso della vita.

ALBIZZIE
29-06-2010, 11:36
L'assurdo è immaginare una società futura dove nessuno vorrà più avere figli.

anche immaginare una società dove tutti vorranno avere 20 figli non è una bella prospettiva su questo pianeta. :asd:

per fortuna esiste la libera scelta, il libero arbitrio, dove tutti possono scegliere SE e Quanto riprodurre senza per questo essere 'meno' degli altri.

mixkey
29-06-2010, 11:36
E questo era chiaro.

Ma alla tua età ci può anche stare, o ti si sblocca qualcosa prima o altrimenti rimani così come sei.

Nulla da ridire in merito.

No, sono cresciuto con la filosofia del solipsismo.

CoreDump
29-06-2010, 11:38
R.I.P. Pietro :(

Motozappa
29-06-2010, 11:39
Parli di buttarsi nudo e senza paracadute. Torniamo al fatto che secondo te il paracadutismo e' essenzialmente pericoloso e se uno e' coscienzioso (i.e. mette il bene altrui prima del proprio) non pratica questo sport.

Ho la visione opposta: considerando il paracadutismo sicuro, anche le persone coscienziose lo praticano.

Poi, quando ho tempo, vado all'aeroporto, e volo. Non ci crederai, ma lo ritengo perfettamente sicuro. E ritengo perfettamente sicuro qualsiasi volo effettuato nell'ambito dell'inviluppo di volo. Anche quello di un paracadute.

La disgrazia e' sempre in agguato: sapessi quanta gente ha avuto dei malori giocando a calcetto...

Lascia stare, è un concetto difficile da far capire a chi si limita ad analizzare con le proprie conoscenze qualsiasi cosa. Viene naturale pensare paracadutismo=sport estremo, ricerca costante dell'adrenalina, come se fosse una droga. Difficile da far capire che non è questo che ti spinge a saltare, che questa adrenalina in realtà sparisce dopo una manciata di lanci e che si salta per il gusto di volare, ma in sicurezza. Personalmente mi sento offeso quando leggo certe cazzate, ho una figlia di nemmeno 1 anno e qualcuno qua dentro mi vorrebbe etichettare come un padre incosciente. Forse sarebbe meglio stare zitti ed evitare di parlare di cose che non si conoscono.

mixkey
29-06-2010, 11:39
non conta quante e quali cose fai ma come le vivi...a me dispiace citare proprio una persona che è appena morta ma per quella gioia di quel volo ora lui e sua figlia non vivranno insieme le future gioie..rispetto per la diversità di tutti ma i figli non possono mai scegliere..forse tra 20 anni la bimba avrebbe voluto essere accompgnata all'altare da suo padre.

I figli non sono estensioni dei genitori ma crescono come vogliono. Dove sta scritto che la figlia voglia andare all'altare?

Molti figli fanno pentire i genitori di averli generati.

Futura12
29-06-2010, 11:45
I figli non sono estensioni dei genitori ma crescono come vogliono. Dove sta scritto che la figlia voglia andare all'altare?

Molti figli fanno pentire i genitori di averli generati.

Quoto,e comunque io per come sono fatto preferisco una vita composta anche da rischi e con questo non voglio dire ''uccidersi'',sempre meglio che non fare un cazzo tutta la vita per campare fino a 100 anni..bene è poi cosa hai risolto in quel secolo? che hai campato 100 anni,bravo ora vuoi il gelato?

syfer82
29-06-2010, 11:45
I figli non sono estensioni dei genitori ma crescono come vogliono. Dove sta scritto che la figlia voglia andare all'altare?

Molti figli fanno pentire i genitori di averli generati.

e quindi?non sono estensioni dei genitori quindi posso anche crescere senza padre?l'esempio dell'altare era appunto un esempio..dobbiamo citare i 1000 momenti della vita di un figlio in cui si ha bisogno del padre?molti figli hanno fatto penitre i genitori?quindi abbandoniamoli da piccoli?ma come cavoli ragioni?fare un figlio è una scelta..una volta fatto si hanno repsonsabilità nei loro confronti

bobby10
29-06-2010, 11:45
r.i.p. Pietro, non me lo sarei mai aspettato

mixkey
29-06-2010, 11:48
e quindi?non sono estensioni dei genitori quindi posso anche crescere senza padre?l'esempio dell'altare era appunto un esempio..dobbiamo citare i 1000 momenti della vita di un figlio in cui si ha bisogno del padre?molti figli hanno fatto penitre i genitori?quindi abbandoniamoli da piccoli?ma come cavoli ragioni?fare un figlio è una scelta..una volta fatto si hanno repsonsabilità nei loro confronti

Di certo Taricone non ha scelto di morire a differenza di genitori che scelgono di separarsi con i figli in tenera eta'.

Proibiamo la separazione?

syfer82
29-06-2010, 11:50
Quoto,e comunque io per come sono fatto preferisco una vita composta anche da rischi e con questo non voglio dire ''uccidersi'',sempre meglio che non fare un cazzo tutta la vita per campare fino a 100 anni..bene è poi cosa hai risolto in quel secolo? che hai campato 100 anni,bravo ora vuoi il gelato?

ma perchè o uno si lancia col paracadute oppure ha fatto 100 anni di cacca?
se hai uno stile di vita che aumenta il rischio di morire oltre la media dovresti evitare di far figli o comunque adeguarti per gli anni in cui il padre è fondamentale per un bimbo

syfer82
29-06-2010, 11:52
Di certo Taricone non ha scelto di morire a differenza di genitori che scelgono di separarsi con i figli in tenera eta'.

Proibiamo la separazione?

con la separazione vivi in modo diverso tuo padre..con la morte non lo vivi...la separazione evita ai figli di vivere in un ambiente dove i genitori si odiano..col paracadute realizzi le tue gioie senza pensare che se succede qualcosa a pagarne di più le conseguenze sarà un figlio
c'è poco da discutere ci sono persone che vivono tutto con egoismo..fanno solo ciò che vogliono senza pensare alle conseguenze..

mixkey
29-06-2010, 11:55
con la separazione vivi in modo diverso tuo padre..con la morte non lo vivi

Un mio amico perse il padre in un incidente di montagna. Ha sofferto ma l'evento non gli ha impedito di diventare un manager. Si puo' morire in mille modi come la mia vicina che all'eta' di Taricone e' morta due giorni fa per infarto.

La vita e' composta da migliaia di variabili che non si possono tenere sotto controllo.

Quelli che ci provano a controllarla finiscono spesso per vivere nella paura imbottiti di Tavor.

Non diamo per scontato che il giorno iniziato non possa essere quello della nostra morte.

Futura12
29-06-2010, 11:56
ma perchè o uno si lancia col paracadute oppure ha fatto 100 anni di cacca?
se hai uno stile di vita che aumenta il rischio di morire oltre la media dovresti evitare di far figli o comunque adeguarti per gli anni in cui il padre è fondamentale per un bimbo

Anche con un semplice elicottero si può morire,con uno yacht, con un Ferrari.
Che vuol dire allora,faccio un figlio e non campo più? A sto punto che lo faccio a fare?
Pietro è stato sfigato,buttarsi con un Paracadute non è poi cosi rischioso,come affermano i dati...1 su 1000...lui è stato uno di questi. La vita è crudele..magari un altro si butta per 80 anni di seguito e non si fa un graffio...

dave4mame
29-06-2010, 12:00
volendo fare dell'umorismo macabro.

pensa a quello che quando gli è nato il figlio ha venduto la moto, ha smesso di fumare, di mangiare dolci, al mare non va oltre "dove tocca" anche se magari era campione regionale di nuoto... poi va a fare due passi al parco e...zak!
gli cade taricone sulla testa e lo accoppa.

trallallero
29-06-2010, 12:03
Io non lo so ne ho mai avuto la pretesa di saperlo ma non serve conoscere la legge di gravita per sapere che le scoregge non ti fanno volare.
Se fai interventi del genere non ti lamentare poi se nessuno vuole discutere con te.

chi l'ha detto? la riproduzione è una facoltà che mi ha riservato il mio corpo come quella di correre. se non ho interesse non corro, non per questo mi posso sentire un 'menomato' rispetto a bolton


ma ancora nessuno mi ha detto quante volte devo bisogna riprodursi per espletare questo vostro senso della vita.

Non c'è un numero di volte ma solo il produrre nuovo DNA.
Se poi uno pensa che sulla terra siamo troppi e preferisce non riprodursi per evitare di aumentare ulteriormente il numero di anime, ha tutto il mio rispetto.

Jo3
29-06-2010, 12:09
Questa è proprio una stronzata.

Biologicamente non e' una stronzata visto che l'uomo ha un comportamento simile ad altri animali sociali.

Piu grosso e' il branco maggiore possibilità ha di sopravvivere.

Prova a a pensare ad un uomo solo e ti potrai rendere conto di quanto poco possa fare.

E questo si ripercuote anche nella società moderna : prova da solo ad andare in parlamento e chiedere di cambiare la costituzione.

Se lo fa un parlamentare (branco) allora la cosa e' differente.

mixkey
29-06-2010, 12:09
Se fai interventi del genere non ti lamentare poi se nessuno vuole discutere con te.



Non c'è un numero di volte ma solo il produrre nuovo DNA.
Se poi uno pensa che sulla terra siamo troppi e preferisce non riprodursi per evitare di aumentare ulteriormente il numero di anime, ha tutto il mio rispetto.

In genere se non ci si riproduce e' perche' non si trova la compagna giusta al momento giusto, poi si tenta di razionalizzare con discorsi filosofici.

syfer82
29-06-2010, 12:16
peccato che su 1 1000 ci sono inseriti i dati di chi lo fa per lavoro.
Il fatto che il tuo amico sia diventato un manager non significa che crescere senza padre sia un optional!ripeto: allora facciamo figli e abbandoniamoli tanto ci sono fior di esempi di persone cresciute senza genitori che hanno fatto strada!
taricone ha potuto scegliere tra i doveri di padre e il rischio del paracadutismo...la figlia non ha potuto scegliere tra un padre vivo e un pò triste perchè non fa paracadutismo e un padre morto.
Allora oggi prendo l'auto senza assicurazione e la sparo a 200 all'ora davanti a casa tua e se esci e ti prendo in pieno pazienza..tanto rischiavi la vita anche se passava uno a 50 all'ora.

Dj Ruck
29-06-2010, 12:24
Dispiace, anche perchè tra tutti quelli usciti dai vari "realty" era quello che più si era distinto in altri ambiti, e non nelle varie buffanate che altri hanno fatto.:(

Inugami
29-06-2010, 12:27
Se fai interventi del genere non ti lamentare poi se nessuno vuole discutere con te.

Come discutere con motorini di politica e giustizia...

Biologicamente non e' una stronzata visto che l'uomo ha un comportamento simile ad altri animali sociali.

Biologicamente la riproduzione è una possibilità senza la quale si vive lo stesso.

Piu grosso e' il branco maggiore possibilità ha di sopravvivere.

Falso: il numero del branco deve essere compatibile con il numero di risorse.

Prova a a pensare ad un uomo solo e ti potrai rendere conto di quanto poco possa fare.

Prova a pensare a 100 persone in una stanza di 10 metri quadrati.

E questo si ripercuote anche nella società moderna : prova da solo ad andare in parlamento e chiedere di cambiare la costituzione.

Se lo fa un parlamentare (branco) allora la cosa e' differente.

Non l'ho mica capito che c'entra sto esempio ma credo che non cambi granché nel discorso.

Il punto è che qualcuno qua si è messo a dire che il senso della vita è solo nel riprodursi; devo pure spiegarlo quanto arrogante e limitata sia questa visione?

mattia.pascal
29-06-2010, 12:32
peccato che su 1 1000 ci sono inseriti i dati di chi lo fa per lavoro.
Il fatto che il tuo amico sia diventato un manager non significa che crescere senza padre sia un optional!ripeto: allora facciamo figli e abbandoniamoli tanto ci sono fior di esempi di persone cresciute senza genitori che hanno fatto strada!
taricone ha potuto scegliere tra i doveri di padre e il rischio del paracadutismo...la figlia non ha potuto scegliere tra un padre vivo e un pò triste perchè non fa paracadutismo e un padre morto.
Allora oggi prendo l'auto senza assicurazione e la sparo a 200 all'ora davanti a casa tua e se esci e ti prendo in pieno pazienza..tanto rischiavi la vita anche se passava uno a 50 all'ora.

Quello che non vi entra in testa e` che fare paracadutismo non e` rischioso. Come non lo e` prendere l'aereo, guidare la macchina, andare in bici, sui pattini, in motocicletta, fare immersioni, etc... Non e` uno sport estremo. Non e` scalare l'everest senza ossigeno. E` una attivita` di routine. Purtroppo gli incidenti possono capitare in ogni cosa, a causa di un nostro errore o per cause che non dipendono dalla nostra volonta`. Il punto e` che fare paracadutismo non e` da incoscienti, e non ha senso paragonare l'andare in moto a 200 kmh con il paracadutismo. E` come paragone il lancio dalla piattaforma di 10 metri in piscina, con chi si butta in mare da un scoglio. Certo se sbagli il tuffo ti puoi rompere l'osso del collo e restare paralizzato, ma non per questo e` da incoscienti praticare questo sport.
Ripeto fosse morto per un incidente aereo mentre andava in vacanza che dicevamo? Eh pero` la vacanza se la poteva evitare, non era necessaria. Se ne stava a casa non gli succedeva niente.

dave4mame
29-06-2010, 12:33
Dispiace, anche perchè tra tutti quelli usciti dai vari "realty" era quello che più si era distinto in altri ambiti, e non nelle varie buffanate che altri hanno fatto.:(


mica vero.
freccero è diventato un discreto attore...

Scalor
29-06-2010, 12:34
volendo fare dell'umorismo macabro.

pensa a quello che quando gli è nato il figlio ha venduto la moto, ha smesso di fumare, di mangiare dolci, al mare non va oltre "dove tocca" anche se magari era campione regionale di nuoto... poi va a fare due passi al parco e...zak!
gli cade taricone sulla testa e lo accoppa.

e ma che discorsi da sfigati !

syfer82
29-06-2010, 12:37
Quello che non vi entra in testa e` che fare paracadutismo non e` rischioso. Come non lo e` prendere l'aereo, guidare la macchina, andare in bici, sui pattini, in motocicletta, fare immersioni, etc... Non e` uno sport estremo. Non e` scalare l'everest senza ossigeno. E` una attivita` di routine. Purtroppo gli incidenti possono capitare in ogni cosa, a causa di un nostro errore o per cause che non dipendono dalla nostra volonta`. Il punto e` che fare paracadutismo non e` da incoscienti, e non ha senso paragonare l'andare in moto a 200 kmh con il paracadutismo. E` come paragone il lancio dalla piattaforma di 10 metri in piscina, con chi si butta in mare da un scoglio. Certo se sbagli il tuffo ti puoi rompere l'osso del collo e restare paralizzato, ma non per questo e` da incoscienti praticare questo sport.
Ripeto fosse morto per un incidente aereo mentre andava in vacanza che dicevamo? Eh pero` la vacanza se la poteva evitare, non era necessaria. Se ne stava a casa non gli succedeva niente.

il paracadutismo fa parte degli sport estremi, perchè si chiamano estremi?

trallallero
29-06-2010, 12:43
il paracadutismo fa parte degli sport estremi, perchè si chiamano estremi?

Anche il Windsurf è nella lista di sport estremi, se è per questo.

Dj Ruck
29-06-2010, 13:05
mica vero.
freccero è diventato un discreto attore...

si, ma cmq sono tra i pochi che si so salvati.

Capozz
29-06-2010, 13:13
Anche con un semplice elicottero si può morire,con uno yacht, con un Ferrari.
Che vuol dire allora,faccio un figlio e non campo più? A sto punto che lo faccio a fare?
Pietro è stato sfigato,buttarsi con un Paracadute non è poi cosi rischioso,come affermano i dati...1 su 1000...lui è stato uno di questi. La vita è crudele..magari un altro si butta per 80 anni di seguito e non si fa un graffio...

In pratica quei paracadute manovrabili funzionano un pò come un'ala di un aereo, e come un'ala possono andare in stallo e si precipita.
Bastano una manovra sbagliata, un malore o un mancamento ecc che, ahimè, si rischia di cadere come sassi.
E' stato molto sfortunato purtoppo.
RIP

Versalife
29-06-2010, 13:25
non so per quale motivo ma, per le 3-4 volte che l'ho visto in tv, mi è sempre stato simpatico...

Vale lo stesso per me.

Sarà perchè in fin dei conti non si è mai montato troppo la testa come hanno fatto altri o per qualche altro motivo che ora non riesco a focalizzare.....mi dispiace. R.I.P.

Eeeeeh la vita, basta veramente poco....

durbans
29-06-2010, 13:27
http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/6_giugno/28/paracadutismo_2010_anno_nero_per_gli_incidenti_in_italia,24970859.html

In media la probabilità di morire nel lancio col paracadute è stata 1 su 81000 circa nel 2008.

Marco71
29-06-2010, 13:27
il paracadutismo fa parte degli sport estremi, perchè si chiamano estremi?

...perché molto vicini ai limiti dell'attuale essere Homo Sapiens Sapiens sia dal punto di vista della tecnologia sia dal punto di vista prettamente attinente alle capacità del fisico di un normale essere umano.
Che patisce estremamente le decelerazioni e le accelerazioni oltre 7/8 g (valore medio 9.80665 m/s^2).
L'appellativo "estremo" probabilmente è attribuito in maniera parzialmente arbitraria...
Comunque sia non c'è niente da fare...il libero arbitrio non esiste...
E' solo una autorassicurazione tipica dell'essere umano pensare di essere egli stesso artefice e decisore ultimo.
Chiamatela entità soprannaturale immanente, onnipotente, Dio od equipollenti...da "Lui" dipendono le nostri sorti almeno in questo Universo.
Dall'evento noto come "nascita" a quello estremo noto come "morte".
Forse il tipo di paracadutismo praticato da Pietro non era ancora classificabile come "al limite" ma ciò non toglie che per lo strumento matematico noto come calcolo delle probabilità la possibilità di un evento triste come questo non fosse remota.
E non conta niente essere dei cosiddetti "esperti" come da ogni parte i solerti giornalisti ripetono...
In questi casi come per altri fenomeni, ogni evento ha una storia a sé...
Esiste tutto un insieme di condizioni al contorno che caratterizzano ogni istante della nostra vita e di cui non possiamo tenere conto ma che ci condizionano pesantemente.
E quando si parla di errore umano ahimè esso (tralasciando la volontà di fare un qualche cosa) è il risultato visibile di tali molteplici "fattori al contorno"...
Grazie.

Marco71.

Marco71
29-06-2010, 13:30
http://notizie.virgilio.it/notizie/cronaca/2010/6_giugno/28/paracadutismo_2010_anno_nero_per_gli_incidenti_in_italia,24970859.html

In media la probabilità di morire nel lancio col paracadute è stata 1 su 81000 circa nel 2008.

...se tale probabilità è stata calcolata correttamente è tutt'altro che "bassa"...cioè l'evento si può verificare con una frequenza abbastanza alta...in base ovviamente alla dimensione della popolazione statistica...cioè del numero dei lanci effettuati.
Grazie.

Marco71.

Jarni
29-06-2010, 13:31
il paracadutismo fa parte degli sport estremi, perchè si chiamano estremi?
Non certo per il rischio di morte, visto che, come è già stato scritto, il paracadutismo è più sicuro della Salerno-Reggio Calabria...:rolleyes:

durbans
29-06-2010, 13:34
...se tale probabilità è stata calcolata correttamente è tutt'altro che "bassa"...cioè l'evento si può verificare con una frequenza abbastanza alta...in base ovviamente alla dimensione della popolazione statistica...cioè del numero dei lanci effettuati.
Grazie.

Marco71.

Non so se l'ho calcolata correttamente: ho semplicemente fatto:

NUMERO DI MORTI / TOTALE LANCI EFFETTUATI = 70 / 5.700.000 = 1/81000 circa

Marco71
29-06-2010, 13:34
In pratica quei paracadute manovrabili funzionano un pò come un'ala di un aereo, e come un'ala possono andare in stallo e si precipita.
Bastano una manovra sbagliata, un malore o un mancamento ecc che, ahimè, si rischia di cadere come sassi.
E' stato molto sfortunato purtoppo.
RIP

...che non sia stato "sfortunato"...la sfortuna è uno dei tentativi messi in atto/essere dall'essere umano per cercare di esorcizzare il "non allontanabile" ed il non procrastinabile nel tempo...
Come altro tentativo è quello di credere in una "vita eterna"...che in termini della moderna cosmologia potrebbe significare che ognuno di noi "vive" infinite esperienze di vita, ognuna diversa dall'altra, negli "infiniti" Universi derivanti da eventi simili al Big Bang che ha dato origine a quello in cui scriviamo adesso.
Era giunta purtroppo l'ora fatidica...che per ognuno di noi (questo è per ora almeno un evento certo con probabilità "1") giungerà.
Grazie.

Marco71.

syfer82
29-06-2010, 13:47
ragazzi ma i figli si possono fare a(quasi) tutte le età...uno faccia ciò che vuole della vita per 30-40-50 anni e poi se vuole un figlio lo faccia e cerchi di agire in modo responsabile...crescere senz aun padre per un hobby pericoloso mi sembra assurdo..soprattutto per chi ha perso i genitori in guerra o sul lavoro..per me il faccio ciò che voglio non è compatibile con la genitorialità.

Jarni
29-06-2010, 13:55
[...]
OT
Bella la firma...:D

Capozz
29-06-2010, 13:59
ragazzi ma i figli si possono fare a(quasi) tutte le età...uno faccia ciò che vuole della vita per 30-40-50 anni e poi se vuole un figlio lo faccia e cerchi di agire in modo responsabile...crescere senz aun padre per un hobby pericoloso mi sembra assurdo..soprattutto per chi ha perso i genitori in guerra o sul lavoro..per me il faccio ciò che voglio non è compatibile con la genitorialità.

E' più pericoloso lanciarsi col paracadute o andare a lavoro in bici/moto ?

plut0ne
29-06-2010, 14:15
mi dispiace...poveraccio...

syfer82
29-06-2010, 14:16
E' più pericoloso lanciarsi col paracadute o andare a lavoro in bici/moto ?

se non hia capito la differenza fra hobby e lavoro c'è poco da dire...

Franco2
29-06-2010, 14:21
cazzata.
e te lo dico per prova provata.

Ah beh! Se c'è la prova provata alzo le mani.

svarionman
29-06-2010, 14:21
E' più pericoloso lanciarsi col paracadute o andare a lavoro in bici/moto ?

Tralasci il fatto che uno è uno sport, l'altro una necessità, quindi se fai entrambe le cose aumenti il rischio personale. A meno che, ovviamente, uno non raggiunga il posto di lavoro dall'alto.

A parte questo, non capisco onestamente dove si voglia arrivare......chiunque pratica uno sport cosiddetto "estremo", mette in conto (o almeno si spera) il fatto che in questo modo aumenta il suo rischio di farsi male rispetto a uno che, ad esempio gioca a biliardo. Se si fanno più cose, il rischio si somma. Con la pratica magari i rischi dovuti all'imperizia diminuiscono, ma visto che ci sono molti fattori esterni in gioco, non si possono annullare.
Ovviamente ognuno fa quello che vuole nella vita, e ci mancherebbe altro se non ci fosse quella scarica di adrenalina ogni tanto, però sta alla resposabilità personale sapere i rischi che si stanno correndo e le conseguenze che questi possono portare a famigliari o amici.

syfer82
29-06-2010, 14:25
comunque se è giusta la statistica dell'altro utente e cioè un morto ogni 81000 lanci..propongo un calcolo..la statistica che ho trovato io è che tra automobilisti,motociclisti e pedoni muoiono in incidenti stradali 14 persone al giorno..ciò significa che se in italia ci sono più di 1134000 tra viaggi in auto,moto e attraversamenti a piedi ogni giorno allor la media è più bassa...io epnso che un paio di milioni di persone vadano al lavoro ogni giorno in auto mezzi e moto..poi non so...tanto per dire che 1 su 81000 non è poco.

ConteZero
29-06-2010, 14:43
In genere se non ci si riproduce e' perche' non si trova la compagna giusta al momento giusto, poi si tenta di razionalizzare con discorsi filosofici.

In genere ci si riproduce anche quando si stà con la compagna sbagliata e/o al momento sbagliato.
Se non ci si riproduce è perché:

1- si manca del necessario per poter intavolare una relazione (stabile o meno) che porti i due a dire "andiamo avanti".
2- c'è un problema fisiologico.

Per il resto se fossi in un aereo con due motori in fiamme un "lancio" col paracadute lo farei anch'io. Ma per necessità, non certo perché è figo.
Per tutti gli altri casi mi rifaccio ai piagnina del "i fumatori costano al SSN, quindi a me" e gli faccio presente che abbiamo trovato un caso in cui il SSN non dovrebbe garantire l'assistenza medica gratuita.

dave4mame
29-06-2010, 14:57
Ah beh! Se c'è la prova provata alzo le mani.

lo ammetto; mi hai colto in fallo.
riformulo.
"per prova provata su campione assolutamente non rappresentativo"

Scalor
29-06-2010, 15:00
polemiche sul se e ma dopo non servono a nulla.... ha scelto, è successo l'imprevedibile, è morto e basta. lascia moglie e figlia.

ricordiamolo per quello che era.
un personaggio anonimo diventato famoso grazie a un reality show, che si era ritagliato un posto da attore.

http://i36.tinypic.com/21bvz45.jpg

il Caccia
29-06-2010, 15:38
polemiche sul se e ma dopo non servono a nulla.... ha scelto, è successo l'imprevedibile, è morto e basta. lascia moglie e figlia.

ricodiamolo per quello che era.
un personaggio anonimo diventato famoso grazie a un reality show, che si era ritagliato un posto da attore.



io lo ricorderei più che altro come un bravo e simpatico ragazzo, che in qualche occasione ha dimostrato di togliersi un pò da tanti clichè che ormai sembrano un traguardo per molti ragazzi... quel che ha fatto di mestiere non conta niente, è stato solo un mezzo per conoscerlo, a differenza di tutti gli altri bravi e simpatici ragazzi che muoiono alla stessa maniera ma di cui non sappiamo niente purtroppo

Karasu
29-06-2010, 15:53
io lo ricorderei più che altro come un bravo e simpatico ragazzo, che in qualche occasione ha dimostrato di togliersi un pò da tanti clichè che ormai sembrano un traguardo per molti ragazzi... quel che ha fatto di mestiere non conta niente, è stato solo un mezzo per conoscerlo, a differenza di tutti gli altri bravi e simpatici ragazzi che muoiono alla stessa maniera ma di cui non sappiamo niente purtroppo

*

Non ci sarei rimasto male per il 90% dei concorrenti visti al GF, ma quelli della prima edizione (l'unica "seria" ed innovativa), e lui in particolare, mi erano rimasti "nel cuore", perchè erano persone umili, che (per la maggior parte)nella vita hanno dimostrato di saper fare ben altro che qualche apparizione da Costanzo.

syfer82
29-06-2010, 16:14
*

Non ci sarei rimasto male per il 90% dei concorrenti visti al GF, ma quelli della prima edizione (l'unica "seria" ed innovativa), e lui in particolare, mi erano rimasti "nel cuore", perchè erano persone umili, che (per la maggior parte)nella vita hanno dimostrato di saper fare ben altro che qualche apparizione da Costanzo.

beh dai..alla fine nessuno dei partecipanti a un reality è un deliquente o cose simili quindi si può rimanere male di tutti..la morte di una persona non è mai una cosa su cui rimanere indifferenti.
Io mai ho partecipato a una selezione del g.f., qualche puntata l'ho vista ma senza correre alla tv senza nemmeno aver mangiato ma molti attachi che si sentono al g.f. non li condivido, a 20 anni cosa c'è di male se ti propongono di andare in tv e guadagnare un pò di soldi?il problema non sono loro che sono pagati ma i normali giovani volenterosi e capaci che non trovano lavoro e sicuramente anche se non ci fosse il g.f. quei soldi non arriverebbero al popolo

xenom
29-06-2010, 16:14
:(

però non ho ben capito la dinamica... nei moderni paracadute il rischio di lasciarci le penne non è prossimo allo 0? se si avvita il paracadute non c'è il modo di sganciarlo e aprire il secondo paracadute?
Se non erro oltre al paracadute principale ce ne sono altri due di emergenza :eek:

forse non ha fatto in tempo?

syfer82
29-06-2010, 16:16
:(

però non ho ben capito la dinamica... nei moderni paracadute il rischio di lasciarci le penne non è prossimo allo 0? se si avvita il paracadute non c'è il modo di sganciarlo e aprire il secondo paracadute?
Se non erro oltre al paracadute principale ce ne sono altri due di emergenza :eek:

forse non ha fatto in tempo?

il vento lo ha deviato e è atterrato male

ConteZero
29-06-2010, 16:21
:(

però non ho ben capito la dinamica... nei moderni paracadute il rischio di lasciarci le penne non è prossimo allo 0? se si avvita il paracadute non c'è il modo di sganciarlo e aprire il secondo paracadute?
Se non erro oltre al paracadute principale ce ne sono altri due di emergenza :eek:

forse non ha fatto in tempo?

A quel che ho capito non era un paracadute "normale" (aka "salvagente") ma "acrobatico", quindi un po'meno frenante e più "pilotabile".

raven73
29-06-2010, 16:36
Bah, è morta una persona e in 20 pagine di topic si discute di altro...
Addio Taricone, mi spiace davvero:cry:

Giuseppe Tubi
29-06-2010, 16:38
:(

però non ho ben capito la dinamica... nei moderni paracadute il rischio di lasciarci le penne non è prossimo allo 0? se si avvita il paracadute non c'è il modo di sganciarlo e aprire il secondo paracadute?
Se non erro oltre al paracadute principale ce ne sono altri due di emergenza :eek:

forse non ha fatto in tempo?

Da quel che ho capito a circa 50 metri da terra invece di "frenare" ha fatto una manovra che ha aumentato la sua velocità, tipo una virata in picchiata, e poi non è riuscito a riprendersi.

ConteZero
29-06-2010, 16:39
Bah, è morta una persona e in 20 pagine di topic si discute di altro...
Addio Taricone, mi spiace davvero:cry:

Sai quanta gente muori ogni giorno ?

Però per la maggior parte a morire sono persone che non fanno attività pericolose, mentre i lanci col paracadute non li prescrive il medico.

ZonaDopa
29-06-2010, 16:47
Mai visto 20 pagine ti 3ad per qualsiasi altro morto "sconosciuto". :rolleyes:

Che mondo di ipocriti.

il Caccia
29-06-2010, 16:51
Mai visto 20 pagine ti 3ad per qualsiasi altro morto "sconosciuto". :rolleyes:

Che mondo di ipocriti.

se è sconosciuto di cosa parliamo?! su su

Futura12
29-06-2010, 16:52
Mai visto 20 pagine ti 3ad per qualsiasi altro morto "sconosciuto". :rolleyes:

Che mondo di ipocriti.

Infatti taricone non era uno sconosciuto.
Era un personaggio televisivo,inoltre qua son 20 pagine che si parla di tutto meno che di lui.:asd:

paditora
29-06-2010, 16:54
i lanci col paracadute non li prescrive il medico.
Si ma allora scusate, ma uno nella vita cosa dovrebbe fare mangiare, lavorare, dormire, accoppiarsi e basta?
Cioè qualsiasi cosa che facciamo nella nostra vita è potenzialmente pericolosa.
Anche chessò andare in montagna o andare al mare.
Vai al mare ti prende un crampo alla gamba affoghi e muori, o vai in montagna scivoli e cadi da un precipizio, ma che discorsi fate.
In acqua basta che ti capita un malore e se non c'è nessuno pronto a soccorreti ci lasci le penne. Quindi anche il nuoto è uno sport potenzialmente pericoloso.
Se devi pensare a tutte le cose che potrebbero farti morire non esci più di casa.

Wolfgang Grimmer
29-06-2010, 16:57
Si ma allora scusate, ma uno nella vita cosa dovrebbe fare mangiare, lavorare, dormire, accoppiarsi e basta?
Cioè qualsiasi cosa che facciamo nella nostra vita è potenzialmente pericolosa.
Anche chessò andare in montagna o andare al mare.
Vai al mare ti prende un crampo alla gamba affoghi e muori, o vai in montagna scivoli e cadi da un precipizio, ma che discorsi fate.
In acqua basta che ti capita un malore e se non c'è nessuno pronto a soccorreti ci lasci le penne. Quindi anche il nuoto è uno sport potenzialmente pericoloso.
Se devi pensare a tutte le cose che potrebbero farti morire non esci più di casa.

Non tutte le cose sono pericolose allo stesso modo, e se scegli di praticare certi sport devi essere ben conscio dei pericoli e pronto ad affrontarli.
Ora non dirmi che giocare a scacchi è pericolo tanto quando lanciarsi col paracadute.

The Pein
29-06-2010, 16:58
Si ma allora scusate, ma uno nella vita cosa dovrebbe fare mangiare, lavorare, dormire, accoppiarsi e basta?
Cioè qualsiasi cosa che facciamo nella nostra vita è potenzialmente pericolosa.
Anche chessò andare in montagna o andare al mare.
Vai al mare ti prende un crampo alla gamba affoghi e muori, o vai in montagna scivoli e cadi da un precipizio, ma che discorsi fate.
In acqua basta che ti capita un malore e se non c'è nessuno pronto a soccorreti ci lasci le penne. Quindi anche il nuoto è uno sport potenzialmente pericoloso.
Se devi pensare a tutte le cose che potrebbero farti morire non esci più di casa.
Anche in casa puoi morire: i terremoti :O

paditora
29-06-2010, 17:08
Non tutte le cose sono pericolose allo stesso modo, e se scegli di praticare certi sport devi essere ben conscio dei pericoli e pronto ad affrontarli.
Ora non dirmi che giocare a scacchi è pericolo tanto quando lanciarsi col paracadute.
scacchi no, ma il nuoto è uno sport potenzialmente pericoloso perchè se ti capita un malore affoghi e muori.
e ogni anno di gente che muore affogata ce ne sta un sacco.
quindi uno deve evitare anche il nuoto.

ConteZero
29-06-2010, 17:14
Si ma allora scusate, ma uno nella vita cosa dovrebbe fare mangiare, lavorare, dormire, accoppiarsi e basta?

Ovviamente no... ma se uno fa uno sport pericoloso il minimo è che, in caso di morte, si dica "toh, se l'è cercata" e non "ohhh che sfortunata coincidenza...".

Cioè qualsiasi cosa che facciamo nella nostra vita è potenzialmente pericolosa.
Anche chessò andare in montagna o andare al mare.
Vai al mare ti prende un crampo alla gamba affoghi e muori, o vai in montagna scivoli e cadi da un precipizio, ma che discorsi fate.

In acqua basta che ti capita un malore e se non c'è nessuno pronto a soccorreti ci lasci le penne. Quindi anche il nuoto è uno sport potenzialmente pericoloso.

L'incidenza degli incidenti è ben diversa.
In mare ne muore uno ogni duecento milioni di bagni, in paracadute uno su ottantamila lanci.
Direi che è preferibile il mare.

Se devi pensare a tutte le cose che potrebbero farti morire non esci più di casa.

Non so perché, ma buttarsi nel vuoto da 10.000 metri credo sia leggermente più pericoloso che uscire di casa (poi vabbé, dipende da dove abiti).

Capozz
29-06-2010, 17:17
Tralasci il fatto che uno è uno sport, l'altro una necessità, quindi se fai entrambe le cose aumenti il rischio personale. A meno che, ovviamente, uno non raggiunga il posto di lavoro dall'alto.



Andare a lavoro in moto non è una necessità, ci sono mezzi più sicuri. Uno perchè ha figli dovrebbe smettere di fare qualsiasi cosa potenzialmente pericolosa ?


Ovviamente no... ma se uno fa uno sport pericoloso il minimo è che, in caso di morte, si dica "toh, se l'è cercata" e non "ohhh che sfortunata coincidenza...".


Allora puoi fare lo stesso discorso per uno che esce la sera, per farlo prende un mezzo qualsiasi e fa un incidente: se l'è cercata, poteva restarsene a casa e giocare col computer.

Charonte
29-06-2010, 17:18
scacchi no, ma il nuoto è uno sport potenzialmente pericoloso perchè se ti capita un malore affoghi e muori.
e ogni anno di gente che muore affogata ce ne sta un sacco.
quindi uno deve evitare anche il nuoto.

ma nuotare al mare o in piscina sei comunque insieme ad altre persone, se ti viene un malore, ti vengono in soccorso, col paracadute che soccorso vuoi ricevere, nessuno.

andare a nuotare in acque alte senza qualcuno che ti accopagna è sinonimo di pazzia, e se ci lasci le penne fai solo un favore all'umanità, secondo me.

syfer82
29-06-2010, 17:19
allora facciamo la roulette russa perchè tanto posso morire pure in casa col lampadario in testa.
a me non frega nulla se uno gioca con la propria vita...trovo, però, egoistico giocarci quando hai un figlio di pochi anni..poi certi esempi mi mettono una tristezza assoluta..allora la madre incinta si deve fare di coca o eroina perchè tanto anche da sana può perdere il bimbo?

syfer82
29-06-2010, 17:24
quanti lavori puoi fare a casa?tra quanti lavori puoi scegliere?direi pochi..puoi non lavorare?no!
quanti hobby puoi trovare?molti..quanti più sicuri del paracadutismo puoi trovare?molti!

sai da lassù quel povero ragazzo quante volte rimpiangerà di aver lasciato sola la sua bimba per un lancio col paracadute?

ConteZero
29-06-2010, 17:27
Allora puoi fare lo stesso discorso per uno che esce la sera, per farlo prende un mezzo qualsiasi e fa un incidente: se l'è cercata, poteva restarsene a casa e giocare col computer.

Il rischio di lasciarci la pelle paracadutandosi è molto maggiore.
Andare in moto e schiantarsi contro un drogato che non rispetta gli stop è fatalità, fare i 180 in città coi fari spenti e senza casco è imbecillità.

paditora
29-06-2010, 17:27
ma nuotare al mare o in piscina sei comunque insieme ad altre persone, se ti viene un malore, ti vengono in soccorso, col paracadute che soccorso vuoi ricevere, nessuno.

andare a nuotare in acque alte senza qualcuno che ti accopagna è sinonimo di pazzia, e se ci lasci le penne fai solo un favore all'umanità, secondo me.
Anni fa quando andavo al mare io mio fratello e mio cugino ogni tanto noleggiavamo il pedalò e andavamo al largo dopodichè ci si tuffava.
Ecco se mi capitava un malore li ero spacciato perchè di sicuro il bagnino non riesce a vederti dalla riva e non so se gli altri due erano in grado di tirarmi fuori (mio cugino no di sicuro dato che sapeva a malapena stare a galla).
Dai tutti quanti chi più chi meno ha fatto qualcosa di potenzialmente pericoloso nella propria vita.
Di gente che muore affogata se ne sente spesso parlare nei Tg, ma di gente che muore col paracadute quasi mai.

svarionman
29-06-2010, 17:31
Andare a lavoro in moto non è una necessità, ci sono mezzi più sicuri. Uno perchè ha figli dovrebbe smettere di fare qualsiasi cosa potenzialmente pericolosa ?

Ripeto, se non si fosse capito, che la mia non è per nulla una questione morale, ma semplicemente l'enunciazione di un dato di fatto, cioè quello che ognuno è responsabile di se stesso e del rischio che corre o fa correre con le sue azioni. Si va a lavoro per vivere, i rischi che ci si deve asumere per questo sono diversi da quelli che uno decide di correre nella vita privata o per divertimento. Quindi ognuno è libero di fare quello che vuole ma deve essere cosciente, visto che esistono delle scale di pericolosità, di quello a cui può andare incontro.
Chi decide di fare paracadutismo, evidentemente deve sapere che ha un rischio di morte maggiore di uno che gioca a tennis.

ConteZero
29-06-2010, 17:35
Anni fa quando andavo al mare io mio fratello e mio cugino ogni tanto noleggiavamo il pedalò e andavamo al largo dopodichè ci si tuffava.
Ecco se mi capitava un malore li ero spacciato perchè di sicuro il bagnino non riesce a vederti dalla riva e non so se gli altri due erano in grado di tirarmi fuori (mio cugino no di sicuro dato che sapeva a malapena stare a galla).
Dai tutti quanti chi più chi meno ha fatto qualcosa di potenzialmente pericoloso nella propria vita.
Di gente che muore affogata se ne sente spesso parlare nei Tg, ma di gente che muore col paracadute quasi mai.

Avrai fatto... quante ? Un migliaio di nuotate ? E non t'è mai successo nulla.
Sono in pochi a poter dire lo stesso coi lanci.

As a matter of fact il nuoto è meno pericoloso del paracadutismo (ed il nuoto in piscina è quasi totalmente sicuro visto che c'è sempre qualcuno a due bracciate da te).

Capozz
29-06-2010, 17:41
Ripeto, se non si fosse capito, che la mia non è per nulla una questione morale, ma semplicemente l'enunciazione di un dato di fatto, cioè quello che ognuno è responsabile di se stesso e del rischio che corre o fa correre con le sue azioni. Si va a lavoro per vivere, i rischi che ci si deve asumere per questo sono diversi da quelli che uno decide di correre nella vita privata o per divertimento. Quindi ognuno è libero di fare quello che vuole ma deve essere cosciente, visto che esistono delle scale di pericolosità, di quello a cui può andare incontro.
Chi decide di fare paracadutismo, evidentemente deve sapere che ha un rischio di morte maggiore di uno che gioca a tennis.

Ovvio, sono d'accordo anche io.
Però da quì a dire "se l'è cercata" ce ne passa.

Avrai fatto... quante ? Un migliaio di nuotate ? E non t'è mai successo nulla.
Sono in pochi a poter dire lo stesso coi lanci.



In base a quali dai affermi ciò ? Così per sapere.

Redux
29-06-2010, 17:48
Povera figlia, come vorrei che ti fosse risparmiato questo dolore.

syfer82
29-06-2010, 17:49
un conto è un ragazzino che una volta va a largo..un conto è un uomo con un figlio piccolo che fa paracadutismo..seocndo me è giusto che ognuno rivendichi il diritto di fare ciò che vuole ma è anche giusto subire le critiche quanto si gioca col futuro di un figlio che non può scegliere.

aggiungerei: come mai il nuoto non è classificato dalla ue come pericoloso e invece l'attività dei lanci si?sarà mica che uno è più pericoloso dell'altro?

Sheera
29-06-2010, 17:55
TARICONE: RISI, SENSIBILE E DELICATO VOLEVA PROFESSIONALITÀ (ANSA) - ROMA, 29 GIU - «Era più colto, sensibile e delicato di quello che appariva, ma quello che di lui mi piaceva era il fatto che avesse scelto nonostante gli inizi al Grande Fratello, la professionalità rispetto alla popolarità». Questo il ricordo a caldo del regista Marco Risi di Pietro Taricone che aveva interpretato per lui un pusher nel film del 2006 'Maradona - la mano de Dios'. «In realtà per me aveva fatto un ruolo molto piccolo - afferma Risi - e si era dimostrato disponibile venendo a Buenos Aires per soli due giorni e non volendo neppure essere pagato». Perchè questa scelta? «Aveva una faccia da simpatico mascalzone, perfetta per quel ruolo».(ANSA).

zerothehero
29-06-2010, 17:56
Uno schianto da guerriero, uno schianto dove fatalmente si mescolano l’uomo con il personaggio, la realtà con la finzione, il coraggio con la malasorte. Forse una manovra sbagliata ha provocato la caduta di Pietro Taricone. Lui che si vantava delle manovre «sbagliate», del suo procedere sfrontato e senza paracadute, dopo che la prima edizione del Grande Fratello gli aveva regalato una notorietà smisurata e insperata.

Non aveva vinto (la vittoria era andata alla bagnina Cristina Plevani, detta Tristina, la ragazza da lui sedotta in diretta), ma era uscito dalla Casa come il vincitore morale. Si era presentato come «’o guerriero» e fin dalla prima puntata aveva messo in mostra i suoi muscoli da palestrato, la sua aria sbruffona, ma anche la sua ironia e intelligenza, proponendo un personaggio insolito, in mezzo a quella insolita compagnia che erano i ragazzi del GF Uno.

Era solo il 2000 e sembra un altro secolo, con quei personaggi venuti dal nulla che si chiamavano Ottusangolo, Salvo il pizzaiolo, Roberta Beta, Marina la gatta morta. Le imprese di Taricone avevano mobilitato gli spiriti nobili dell’opinionismo, pronti a decretare l’ennesimo tramonto dell’Occidente, indignati sia per lo spogliarello metaforico («nel senso che esibiscono senza veli la loro fittizia ma verosimile quotidianità fatto di tutto e di niente, compresi i ruttini, le sedute sul water, discussioni politiche, tifo per la squadra del cuore, liti in famiglia e via dicendo») che per quello reale, davanti alle telecamere. Ma le imprese di Taricone avevano anche attirato un giornale come il Foglio che aveva subito dedicato a «o guerriero» una rubrica quotidiana, «Pietromania », scritta da Christian Rocca, in cui si mettevamo in luce i lati più simpatici, temerari e intelligenti del personaggio.

Avvolto dall’aura erotica del collegio, della guarnigione, della palestra, del penitenziario, il GF Uno metteva in scena alcuni modelli di comportamento efficaci per capire le trasformazioni in atto nella società. E Taricone era il protagonista assoluto di quella Casa.

Appena uscito, commise subito due «errori » che la comunità televisiva, specie quella dei profittatori di reality, non gli ha mai perdonato. Il primo fu quello di non aver partecipato a una trasmissione di Canale 5, «Buon compleanno», dove erano invitati tutti i ragazzi del GF. Maurizio Costanzo considerò il suo diniego come uno sgarbo, ma anche altri giudicarono quella sua assenza come un atto di arroganza, di boria: ma chi si crede di essere? Il secondo fu quello di voler diventare un attore. Era infatti impensabile che un ragazzo baciato da notorietà, improvvisa e rubata, potesse aspirare a qualcosa di più della routine che l’organizzazione offriva: serate in discoteca, fiere e sagre, ospitate nei talk, ex gieffini a vita. E invece, poco alla volta, Pietro ha dimostrato di saperci fare: con «Distretto di polizia », «Don Gnocchi», «Codice rosso», «La nuova squadra», «Tutti pazzi per amore». E poi il cinema, la pubblicità, il teatro.

Forza Pietro: Se quel guerriero tu fossi! Se il mio sogno si avverasse!

Aldo Grasso
29 giugno 2010


fonte: www.corriere.it


Poretto, mi dispiace. :fagiano:

yorkeiser
29-06-2010, 17:56
Vabbè ragazzi, ma non starete dicendo mica sul serio? La vita mica è bianca o nera: il digitale funziona solo nei circuiti elettronici (ed anche lì è simulato).
Ovvio che potenzialmente qualsiasi attività è pericolosa, anche respirare, ma esisteranno delle percentuali di rischio, no?
Ripeto, ha rischiato e gli è andata male. Alla fine ovvio che dispiace, ma se l'è anche cercata, inutile girarci intorno con confronti che non stanno nè in cielo nè in terra. Con l'aggravante della figlia piccola, per giunta.

paditora
29-06-2010, 17:58
aggiungerei: come mai il nuoto non è classificato dalla ue come pericoloso e invece l'attività dei lanci si?sarà mica che uno è più pericoloso dell'altro?
non è considerato pericoloso il nuoto fatto in piscina.
li ovvio c'è il bagnino a bordovasca e nel caso ti senti male vieni subito soccorso.
è rarissimo che qualcuno muoia in piscina.
ma di gente che muore affogata soprattutto nei fiumi e nei laghi se ne sente parlare spesso nei telegiornali per cui a mio avviso è pericoloso pure quello.

ConteZero
29-06-2010, 18:07
non è considerato pericoloso il nuoto fatto in piscina.
li ovvio c'è il bagnino a bordovasca e nel caso ti senti male vieni subito soccorso.
è rarissimo che qualcuno muoia in piscina.
ma di gente che muore affogata soprattutto nei fiumi e nei laghi se ne sente parlare spesso nei telegiornali per cui a mio avviso è pericoloso pure quello.

E'tutt'altro "magnitudo" di "spesso".
Una cosa è "Spesso" che ogni anno ne muoiono tre o quattro su cinque milioni di italiani che giornalmente vanno a fare il bagno a fiume o a lago.
Un altra cosa è "Spesso" che ogni anno ne muoiono una decina su ventimila lanci annui.

(dati a caso, ma descrivono bene l'idea)

:dissident:
29-06-2010, 18:10
E'tutt'altro "magnitudo" di "spesso".
Una cosa è "Spesso" che ogni anno ne muoiono tre o quattro su cinque milioni di italiani che giornalmente vanno a fare il bagno a fiume o a lago.
Un altra cosa è "Spesso" che ogni anno ne muoiono una decina su ventimila lanci annui.

(dati a caso, ma descrivono bene l'idea)

Eh ma sono appunto dati a caso. E' inutile stare a parlarne senza avere quelli corretti.

zerothehero
29-06-2010, 18:14
Più che altro, essendo l'adrenalina null'altro che una sostanza chimica che agisce sul cervello... sei DROGATO.

Non esiste il destino.

http://extras.mnginteractive.com/live/media/site36/2008/0807/20080807_100613_ae08coverart.jpg

Se Petit precipitava, succedeva "per caso" ?
Si muore per errore umano ed errori di valutazione.

Cmq volendo alla fine devi morire.
FRancamente mai e poi mai rinuncerei ad una mia passione solo perchè c'è il rischio di morire...ragionare così vuol dire vivere a mezzo servizio. :fagiano:

Gnubbolo
29-06-2010, 18:15
Poretto, mi dispiace. :fagiano:
dai il dentone potevi evitarlo, che ci importa di fare i cinici a tutti i costi, non ci rende superiori alla massa.

cmq la dipendenza da adrenalina esiste davvero, io provo piacere a scendere a uovo quando vado a sciare, strizza, ma quando sei in fondo lo vuoi rifare.
idem prendere le onde giganti, dopo il gesto atletico ti senti molto forte.

ConteZero
29-06-2010, 18:18
Eh ma sono appunto dati a caso. E' inutile stare a parlarne senza avere quelli corretti.

Basta accendere il cervello per capire che neanche se fossimo tutti Rambo ci sarebbero tanti lanci quanti sono i bagni degli italiani.
E basta accendere il cervello per sapere che ogni anno "al bagno" ne muore qualcuno (che appunto, essendo pochi, FA NOTIZIA) ma in proporzione decisamente pochi.

ConteZero
29-06-2010, 18:19
Cmq volendo alla fine devi morire.
FRancamente mai e poi mai rinuncerei ad una mia passione solo perchè c'è il rischio di morire...ragionare così vuol dire vivere a mezzo servizio. :fagiano:

Posso consigliarti come hobby lo sminatore dilettante ?
E'divertente :asd:

:dissident:
29-06-2010, 18:20
Basta accendere il cervello per capire che neanche se fossimo tutti Rambo ci sarebbero tanti lanci quanti sono i bagni degli italiani.
E basta accendere il cervello per sapere che ogni anno "al bagno" ne muore qualcuno (che appunto, essendo pochi, FA NOTIZIA).

E questo cosa c'entra? :confused:
Rimane il fatto che senza dati non puoi fare una comparazione oggettiva delle due attivita'.

ripe
29-06-2010, 18:25
Io non smetterei mai di andare a camminare in montagna, nonostante sia io che tutti i miei compagni di "avventure" siamo caduti rischiando la vita almeno una volta...

Chi non ha una passione del genere non può capire.

Detto questo, R.I.P.

ConteZero
29-06-2010, 18:25
E questo cosa c'entra? :confused:
Rimane il fatto che senza dati non puoi fare una comparazione oggettiva delle due attivita'.

Aspettiamo qualcuno coi dati reali, il mio punto era mostrare la difformità statistica.

ConteZero
29-06-2010, 18:31
Io non smetterei mai di andare a camminare in montagna, nonostante sia io che tutti i miei compagni di "avventure" siamo caduti rischiando la vita almeno una volta...

Chi non ha una passione del genere non può capire.

Detto questo, R.I.P.

Nessuno ti vuole capire, ma fermo restando che ognuno è libero di fare il cacchio che vuole se ci lasci le penne avrò pure il diritto di dire "'zzi tua che anziché darti agli scacchi hai preferito battere i percorsi di montagna".
Cioè, almeno da morto prenditi le responsabilità dell'aver fatto qualcosa di potenzialmente pericoloso.

ripe
29-06-2010, 18:35
Nessuno ti vuole capire, ma fermo restando che ognuno è libero di fare il cacchio che vuole se ci lasci le penne avrò pure il diritto di dire "'zzi tua che anziché darti agli scacchi hai preferito battere i percorsi di montagna".
Cioè, almeno da morto prenditi le responsabilità dell'aver fatto qualcosa di potenzialmente pericoloso.

Boh, non vedo il motivo di dire 'zzi tua neanche in questi casi. ;)

syfer82
29-06-2010, 18:36
Io non smetterei mai di andare a camminare in montagna, nonostante sia io che tutti i miei compagni di "avventure" siamo caduti rischiando la vita almeno una volta...

Chi non ha una passione del genere non può capire.

Detto questo, R.I.P.

non so se la hai ma se avessi una figlia di un anno cosa rispondi alla domanda che col tuo comportamento rischi di renderle brutti i suoi prossimi 20 anni?

a chi risponde che il bagno in piscina è sicuro ma al mare no...diciamo pure che le percetuali di morti in acqua di lago o mare se si considerano le normali norme di prudenza non è nemmeno paragonabile a quella dei paracadutisti. Se uno dopo un pranzo di nozze si butta in acque gelide e agitate dal temporale e se ne va 3km dalla costa da solo dico anche a lui che ha fatto qualcosa di pericoloso!ma da qui a dire che chi fa il bagno in spiaggia mette a rischio la propria vita come uno che fa paracadutismo mi sembra che qualcuno mette la testa sotto terra come gli struzzi.

Gnubbolo
29-06-2010, 18:38
Basta accendere il cervello per capire che neanche se fossimo tutti Rambo ci sarebbero tanti lanci quanti sono i bagni degli italiani.
E basta accendere il cervello per sapere che ogni anno "al bagno" ne muore qualcuno (che appunto, essendo pochi, FA NOTIZIA) ma in proporzione decisamente pochi.
e di solito la morte è un mix di:
- coioneria
- fisico già malandato
- sfiga

coioneria:
- andare a fare il cimento a gennaio a 80 anni suonati belli sbevazzati di grappe varie..
- andare a fare il bagno d'inverno senza bagnini ( morta una mia amica 60enne 3 anni fa di infarto )
- buttarsi in acqua d'estate sudati marci
- fare i tuffi senza controllare il fondo, scogli etc
- salire su scogliere piene di cozze che ti tagliano come rasoi..
- uscire col kitesurf quando c'è il vento fortissimo.
- prendere le onde di testa senza conoscere come sta messo il fondale, ti prendi un pietrone in da face e ciao ciao.
- passare a nuoto nella fascia protetta per le imbarcazioni a motore e a vela.
- non mettere la boetta se fai immersioni dopo i 50 metri

sfiga:
- tuffo dalla boa, scivoli e ti spezzi un braccio...
- scorfano che ti punge..
- mentre cammini ti inciampi sulla corda della boa e ti rompi la testa su una pietra asd

etc
:asd:

ALBIZZIE
29-06-2010, 19:25
Io non smetterei mai di andare a camminare in montagna, nonostante sia io che tutti i miei compagni di "avventure" siamo caduti rischiando la vita almeno una volta...

Chi non ha una passione del genere non può capire.

Detto questo, R.I.P.

infatti io ti capisco ed ho cercato di dire le stesse cose ieri sera...

trallallero
29-06-2010, 19:51
cmq la dipendenza da adrenalina esiste davvero, io provo piacere a scendere a uovo quando vado a sciare, strizza, ma quando sei in fondo lo vuoi rifare.
:mano:

È che lo dobbiamo fare, è più forte di noi :D

Scalor
29-06-2010, 19:54
e di solito la morte è un mix di:
- coioneria
- fisico già malandato
- sfiga

coioneria:
- andare a fare il cimento a gennaio a 80 anni suonati belli sbevazzati di grappe varie..
- andare a fare il bagno d'inverno senza bagnini ( morta una mia amica 60enne 3 anni fa di infarto )
- buttarsi in acqua d'estate sudati marci
- fare i tuffi senza controllare il fondo, scogli etc
- salire su scogliere piene di cozze che ti tagliano come rasoi..
- uscire col kitesurf quando c'è il vento fortissimo.
- prendere le onde di testa senza conoscere come sta messo il fondale, ti prendi un pietrone in da face e ciao ciao.
- passare a nuoto nella fascia protetta per le imbarcazioni a motore e a vela.
- non mettere la boetta se fai immersioni dopo i 50 metri

sfiga:
- tuffo dalla boa, scivoli e ti spezzi un braccio...
- scorfano che ti punge..
- mentre cammini ti inciampi sulla corda della boa e ti rompi la testa su una pietra asd

etc
:asd:

http://img690.imageshack.us/img690/162/pic05030.jpg

trallallero
29-06-2010, 20:05
Hanno il salvavita :O

sparagnino
29-06-2010, 20:37
Si potrebbe accusare Newton di omicidio colposo.

LUVІ
29-06-2010, 20:41
Oggi ho preso una scossa da paura attaccando la TV in casa di mia sorella.
Hanno fatto un impianto elettrico a cazzo di cane, addirittura in una stanza sono senza messa a terra... attacco la tv, tutto ok, la accendo, tutto ok, prendo l'antenna, la avvicino al connettore sul retro e .... zzzack... ecco... oggi ho rischiato, senza fare un cazzo di niente di strano.

Comunque indecenti le tv che si sono lanciate ed hanno fatto vedere a ripetizione, anche a chi, come me, ne vede quasi nulla, il video della fine di un lancio di Pietro Taricone quando viene poi abbracciato dalla figlia.... :( :muro:

wolverine
29-06-2010, 20:56
Quando fai un sport estremo sai benissimo che c'è un rischio maggiore rispetto ad uno sport 'calmo', un pò come un pilota di F1 o di MotoGP.. la sfiga ahimè ci vede benissimo, certo personalmente con moglie e figlia non farei sport ad alto rischio.. r.i.p. Pietro.

Blaster_Maniac
29-06-2010, 21:11
Si potrebbe accusare Newton di omicidio colposo.

:rotfl:

Blaster_Maniac
29-06-2010, 21:19
Ah beh! Se c'è la prova provata alzo le mani.

ahahahaha :asd:

Scusate, mi eclisso... :asd:

demonbl@ck
29-06-2010, 23:50
Non ho letto tutto il 3d, scrivo solo per dire che mi sembra assurdo venire a far la solita polemica sulla tv e che:

Oddio, se il suo hobby fossero stati i trenini elettrici le probabilità di lasciarci le penne sarebbero state molto inferiori.

Vero.
Forse.
Oppure l'operatore che monta i trasformatori sul circuito degli alimentatori montandolo al contrario per errore avrebbe fatto andare 4408V invece di 12 sul circuito dei binari e toccandoli ci avrebbe lasciato la pelle comunque, e in modo decisamente più stupido... :rolleyes:

Qualunque cosa è fonte di pericolo, ad esempio neanche ricordo quante volte sono riuscito a prendere la corrente toccando cose che mai avrei pensato potessero essere in tensione (a partire da due cavi che ero sicurissimo di aver staccato dalla rete...).

E per dire, anche adesso potrebbe cadermi in testa il soffitto... (grattiamoci che non si sa mai)

Blackbox11
30-06-2010, 01:01
RIP Pietro....mi mancherai...da un tuo concittadino che ti ha sempre stimato...sto soffrendo da ieri...non mi sembra vero....perchè proprio lui?...

=Liam Gallagher=
30-06-2010, 05:21
io sono malfidente di natura,ma quando sento di incidenti che capitano a persone famose penso sempre a un complotto

cè qualche possibilità che il suo paracadute magari che ne so possa essere stato sabotato?

Charonte
30-06-2010, 05:49
io sono malfidente di natura,ma quando sento di incidenti che capitano a persone famose penso sempre a un complotto

cè qualche possibilità che il suo paracadute magari che ne so possa essere stato sabotato?

ellamadonna :asd:
per taricone?
manco avesse inventato l'energia inesauribile, e i petrolieri volevano farlo fuori.

=Liam Gallagher=
30-06-2010, 05:59
ellamadonna :asd:
per taricone?
manco avesse inventato l'energia inesauribile, e i petrolieri volevano farlo fuori.

si ma se noti la cosa strana di quando accadono incidenti a personaggi famosi è che i media e la polizia dicono sempre che è stato un incidente o un malore

come quando muore la gente in carcere e dicono sempre si è suicidato

taricone era esperto di paracadutismo,perchè avrebbe dovuto commettere un cosi grave errore?

sottovento
30-06-2010, 06:40
io sono malfidente di natura,ma quando sento di incidenti che capitano a persone famose penso sempre a un complotto

cè qualche possibilità che il suo paracadute magari che ne so possa essere stato sabotato?

Non sono un paracadutista, ma frequentando l'ambiente mi sono fatto un'idea:
1 - il lancio era andato bene;
2 - il paracadute si era aperto correttamente;
3 - le condizioni meteo erano favorevoli;
4 - era un paracadutista esperto;
5 - l'articolo non ha riportato di collisioni o mancate collisioni;

Rimango dell'idea che ho espresso qualche post fa: ha fatto un gancio basso.
Come alcuni para' che seguono questo forum possono confermare, fra i paracadutisti piu' esperti e' invalso l'uso di questa manovra pericolosa: si tratta di una virata molto brusca (il paracadutista tende a pendolare FUORI dall'ombra del paracadute) e, devo ammettere, spettacolare.
Questa manovra "a gancio" attira anche piu' di 2G.

Fatta ad una quota di sicurezza, ovviamente non e' pericolosa. Ma i para' piu' spericolati tendono a farla sempre piu' vicino al suolo: insomma, ti "mettono i piedi in faccia" ed acquistano una grande velocita' che poi, a manovra corretta, viene smaltita a pochi piedi dal suolo, per cui l'atterraggio e' semplicemente "mettere giu' i piedi" poiche' praticamente sei fermo.

Il problema principale di questa manovra e' che perdi tanta, tantissima quota: piu' tiri sulle bretelle, piu' tendi a perdere quota. Occorre calibrare bene in modo da arrivare velocissimo e poi smaltire la velocita' a pochi centimetri dal suolo.

Viste le informazioni riportate nella notizia, e viste le precedenti esperienze (ho visto schiantarsi al suolo diversi para' - tutti esperti, purtroppo nessun sopravvissuto - nel fare questa manovra sempre piu' in basso) sono fermamente convinto che non gli sia riuscito il gancio, che sia stato troppo basso, insomma.

Da notare che questa manovra comporta l'espulsione nella maggior parte dei club italiani

Per la cronaca: ho visto gente sopravvivere al rarissimo caso che non solo il paracadute principale non si aprisse correttamente ma anche quello di emergenza mancasse l'apertura corretta. Non ho mai visto nessuno sopravvivere ad un gancio basso sbagliato

polli079
30-06-2010, 07:53
Non sono un paracadutista, ma frequentando l'ambiente mi sono fatto un'idea:
1 - il lancio era andato bene;
2 - il paracadute si era aperto correttamente;
3 - le condizioni meteo erano favorevoli;
4 - era un paracadutista esperto;
5 - l'articolo non ha riportato di collisioni o mancate collisioni;

Rimango dell'idea che ho espresso qualche post fa: ha fatto un gancio basso.
Come alcuni para' che seguono questo forum possono confermare, fra i paracadutisti piu' esperti e' invalso l'uso di questa manovra pericolosa: si tratta di una virata molto brusca (il paracadutista tende a pendolare FUORI dall'ombra del paracadute) e, devo ammettere, spettacolare.
Questa manovra "a gancio" attira anche piu' di 2G.

Fatta ad una quota di sicurezza, ovviamente non e' pericolosa. Ma i para' piu' spericolati tendono a farla sempre piu' vicino al suolo: insomma, ti "mettono i piedi in faccia" ed acquistano una grande velocita' che poi, a manovra corretta, viene smaltita a pochi piedi dal suolo, per cui l'atterraggio e' semplicemente "mettere giu' i piedi" poiche' praticamente sei fermo.

Il problema principale di questa manovra e' che perdi tanta, tantissima quota: piu' tiri sulle bretelle, piu' tendi a perdere quota. Occorre calibrare bene in modo da arrivare velocissimo e poi smaltire la velocita' a pochi centimetri dal suolo.

Viste le informazioni riportate nella notizia, e viste le precedenti esperienze (ho visto schiantarsi al suolo diversi para' - tutti esperti, purtroppo nessun sopravvissuto - nel fare questa manovra sempre piu' in basso) sono fermamente convinto che non gli sia riuscito il gancio, che sia stato troppo basso, insomma.

Da notare che questa manovra comporta l'espulsione nella maggior parte dei club italiani

Per la cronaca: ho visto gente sopravvivere al rarissimo caso che non solo il paracadute principale non si aprisse correttamente ma anche quello di emergenza mancasse l'apertura corretta. Non ho mai visto nessuno sopravvivere ad un gancio basso sbagliato

Se fosse così, per quanto dispiace, non si potrebbe negare che se la è cercata.
Cmq ottima spiegazione.

polli079
30-06-2010, 07:56
si ma se noti la cosa strana di quando accadono incidenti a personaggi famosi è che i media e la polizia dicono sempre che è stato un incidente o un malore

come quando muore la gente in carcere e dicono sempre si è suicidato

taricone era esperto di paracadutismo,perchè avrebbe dovuto commettere un cosi grave errore?

Perchè il fatto di essere esperto non significa che la possibilità di errore sia annullata e, nel caso di uno sport come questo, l'errore è spesso fatale.
Sul complotto penso sia incredibilmente forzato anche perchè ci sono molti modi più semplici per far fuori una persona.

ConteZero
30-06-2010, 07:58
Non ho letto tutto il 3d, scrivo solo per dire che mi sembra assurdo venire a far la solita polemica sulla tv e che:



Vero.
Forse.
Oppure l'operatore che monta i trasformatori sul circuito degli alimentatori montandolo al contrario per errore avrebbe fatto andare 4408V invece di 12 sul circuito dei binari e toccandoli ci avrebbe lasciato la pelle comunque, e in modo decisamente più stupido... :rolleyes:

Qualunque cosa è fonte di pericolo, ad esempio neanche ricordo quante volte sono riuscito a prendere la corrente toccando cose che mai avrei pensato potessero essere in tensione (a partire da due cavi che ero sicurissimo di aver staccato dalla rete...).

E per dire, anche adesso potrebbe cadermi in testa il soffitto... (grattiamoci che non si sa mai)

E'da un pezzo (decenni ?) che in tutte le applicazioni (escluse quelle audio) si usano circuiti switching che non possono funzionare da innalzatori di tensione.

MesserWolf
30-06-2010, 08:06
io sono malfidente di natura,ma quando sento di incidenti che capitano a persone famose penso sempre a un complotto

cè qualche possibilità che il suo paracadute magari che ne so possa essere stato sabotato?

:mbe: :mbe:
:mbe:

MesserWolf
30-06-2010, 08:08
Non sono un paracadutista, ma frequentando l'ambiente mi sono fatto un'idea:
1 - il lancio era andato bene;
2 - il paracadute si era aperto correttamente;
3 - le condizioni meteo erano favorevoli;
4 - era un paracadutista esperto;
5 - l'articolo non ha riportato di collisioni o mancate collisioni;

Rimango dell'idea che ho espresso qualche post fa: ha fatto un gancio basso.
Come alcuni para' che seguono questo forum possono confermare, fra i paracadutisti piu' esperti e' invalso l'uso di questa manovra pericolosa: si tratta di una virata molto brusca (il paracadutista tende a pendolare FUORI dall'ombra del paracadute) e, devo ammettere, spettacolare.
Questa manovra "a gancio" attira anche piu' di 2G.

Fatta ad una quota di sicurezza, ovviamente non e' pericolosa. Ma i para' piu' spericolati tendono a farla sempre piu' vicino al suolo: insomma, ti "mettono i piedi in faccia" ed acquistano una grande velocita' che poi, a manovra corretta, viene smaltita a pochi piedi dal suolo, per cui l'atterraggio e' semplicemente "mettere giu' i piedi" poiche' praticamente sei fermo.

Il problema principale di questa manovra e' che perdi tanta, tantissima quota: piu' tiri sulle bretelle, piu' tendi a perdere quota. Occorre calibrare bene in modo da arrivare velocissimo e poi smaltire la velocita' a pochi centimetri dal suolo.

Viste le informazioni riportate nella notizia, e viste le precedenti esperienze (ho visto schiantarsi al suolo diversi para' - tutti esperti, purtroppo nessun sopravvissuto - nel fare questa manovra sempre piu' in basso) sono fermamente convinto che non gli sia riuscito il gancio, che sia stato troppo basso, insomma.

Da notare che questa manovra comporta l'espulsione nella maggior parte dei club italiani

Per la cronaca: ho visto gente sopravvivere al rarissimo caso che non solo il paracadute principale non si aprisse correttamente ma anche quello di emergenza mancasse l'apertura corretta. Non ho mai visto nessuno sopravvivere ad un gancio basso sbagliato
grazie per la spiegazione .

arcofreccia
30-06-2010, 08:11
ma il paracadute se non si apre non ha un qualcosa che in casi di emergenza lo fa aprire comunque?

ConteZero
30-06-2010, 08:18
ma il paracadute se non si apre non ha un qualcosa che in casi di emergenza lo fa aprire comunque?

C'è il paracadute d'emergenza.

Scalor
30-06-2010, 08:21
ma il paracadute se non si apre non ha un qualcosa che in casi di emergenza lo fa aprire comunque?

dovrebbe avere un dispositivo tipo questo
www.cypres.cc

LaPuraVerità
30-06-2010, 08:24
r.i.p.

sottovento
30-06-2010, 08:30
ma il paracadute se non si apre non ha un qualcosa che in casi di emergenza lo fa aprire comunque?

C'e' un altimetro con misuratore di velocita' variometrica collegato al paracadute di emergenza. Se a una quota stabilita sei ancora troppo veloce, apre il paracadute di emergenza per te.
Utile nel caso, saltando male dall'aereo, batti la testa e svieni

Beelzebub
30-06-2010, 08:41
Leggendo alcuni forum di paracadutismo, oltre a confermare l'ipotesi del gancio basso spiegato in modo chiarissimo da sottovento, molti insinuano il sospetto che vi siano responsabilità in capo ai gestori e agli istruttori del centro, per aver permesso a Taricone di effettuare un lancio con una vela non adeguata...

trallallero
30-06-2010, 08:46
Leggendo alcuni forum di paracadutismo, oltre a confermare l'ipotesi del gancio basso spiegato in modo chiarissimo da sottovento, molti insinuano il sospetto che vi siano responsabilità in capo ai gestori e agli istruttori del centro, per aver permesso a Taricone di effettuare un lancio con una vela non adeguata...

See vabbè, come al solito adesso si comincia a cercare qualche responsabile per togliere colpe al "povero bravo ragazzo morto per colpa di altri".

Zortan69
30-06-2010, 08:46
Non ho letto tutto il 3d, scrivo solo per dire che mi sembra assurdo venire a far la solita polemica sulla tv e che:



Vero.
Forse.
Oppure l'operatore che monta i trasformatori sul circuito degli alimentatori montandolo al contrario per errore avrebbe fatto andare 4408V invece di 12 sul circuito dei binari


secondo me rischiava più il passante sul marciapiedi di fuori "trenino elettrico buca il muro e lo infilza a 350 Kmh"

cmq RIP. mi spiace.

ConteZero
30-06-2010, 08:51
PS: La tensione di rete in Italia è di 220V CA (Veff), non 230V.

francoisk
30-06-2010, 08:52
Non so perché, ma buttarsi nel vuoto da 10.000 metri credo sia leggermente più pericoloso che uscire di casa (poi vabbé, dipende da dove abiti).

e uscire di casa oltretutto è una necessità (andare a lavoro ad esempio)

francoisk
30-06-2010, 08:54
Di gente che muore affogata se ne sente spesso parlare nei Tg, ma di gente che muore col paracadute quasi mai.

forse perchè sono molti di più quelli che vanno al mare rispetto a quelli che si lanciano col paracadute?

Beelzebub
30-06-2010, 08:58
See vabbè, come al solito adesso si comincia a cercare qualche responsabile per togliere colpe al "povero bravo ragazzo morto per colpa di altri".

Veramente dai commenti che ho letto, alcuni ce l'hanno con lui perchè ha promosso l'apertura di quel centro a scapito di altri ritenuti più "seri"... :stordita: Polemiche di cattivo gusto a parte, non posso non notare una certa rapidità nel chiudere la questione bollandola come "errore umano" e stop.

migna
30-06-2010, 08:59
Di gente che muore affogata se ne sente spesso parlare nei Tg, ma di gente che muore col paracadute quasi mai.

anche di gente che si taglia la lingua con una motosega se ne sente poca ai TG ma questo non toglie che se fai il leccatore ufficiale delle motoseghe qualche rischio in più di quello che testa telecomandi lo hai :asd:

ConteZero
30-06-2010, 09:02
Veramente dai commenti che ho letto, alcuni ce l'hanno con lui perchè ha promosso l'apertura di quel centro a scapito di altri ritenuti più "seri"... :stordita: Polemiche di cattivo gusto a parte, non posso non notare una certa rapidità nel chiudere la questione bollandola come "coglionaggine individuale" e stop.

fixed.

Beelzebub
30-06-2010, 09:08
fixed.

Mi domando che senso abbia infierire su un morto. :mbe:

Scalor
30-06-2010, 09:12
Leggendo alcuni forum di paracadutismo, oltre a confermare l'ipotesi del gancio basso spiegato in modo chiarissimo da sottovento, molti insinuano il sospetto che vi siano responsabilità in capo ai gestori e agli istruttori del centro, per aver permesso a Taricone di effettuare un lancio con una vela non adeguata...

in italia è semprecolpa degli altri !

dave4mame
30-06-2010, 09:20
beh, oddio....
3 incidenti (due mortali) in 6 mesi nello stesso campo non sono proprio pochi, eh...

sottovento
30-06-2010, 09:24
Leggendo alcuni forum di paracadutismo, oltre a confermare l'ipotesi del gancio basso spiegato in modo chiarissimo da sottovento, molti insinuano il sospetto che vi siano responsabilità in capo ai gestori e agli istruttori del centro, per aver permesso a Taricone di effettuare un lancio con una vela non adeguata...

Beh, stando alle regole dell'aria (che penso si applicano anche ai paracadutisti) non ci dovrebbe essere responsabilita' degli istruttori nemmeno nel caso che l'ipotesi insinuata sia vera.
Cmq dubito che possa esser vera: normalmente i paracadutisti usano vele proprie.

ConteZero
30-06-2010, 09:24
Mi domando che senso abbia infierire su un morto. :mbe:

Ha senso quando uno per certi versi se la và a cercare e, una volta che l'ha trovata, il buonismo generalizzato cerca di dipingerlo come uno che è stato colpito ad un fulmine a ciel sereno.

MesserWolf
30-06-2010, 09:27
Leggendo alcuni forum di paracadutismo, oltre a confermare l'ipotesi del gancio basso spiegato in modo chiarissimo da sottovento, molti insinuano il sospetto che vi siano responsabilità in capo ai gestori e agli istruttori del centro, per aver permesso a Taricone di effettuare un lancio con una vela non adeguata...

beh si diceva che taricone fosse uno dei promotori / fondatori di sto centro di paracadutismo .

Di solito fondarsi il proprio centro, di qualsiasi cosa, è un buon modo per garantirsi di poter fare quello che si vuole, senza che nessuno rompa le scatole.

Può essere che stesse osando troppo e che nessuno gli dicesse nulla perchè quella era casa sua ....

Scalor
30-06-2010, 09:28
Mi domando che senso abbia infierire su un morto. :mbe:

il problema di fondo è:


è un incidente causato da terzi, imperizia, errore, ecc
il soggetto faceva il " grullo " ed ha compiuto una manovra azzardata
era prevedibile
sono stati presi in considerazione tutte i possibili protocolli di sicurezza
è dovuto al malfunzionamento\scarsa manutenzione dell'attrezzatura


beh si diceva che taricone fosse uno dei promotori / fondatori di sto centro di paracadutismo .

Di solito fondarsi il proprio centro, di qualsiasi cosa, è un buon modo per garantirsi di poter fare quello che si vuole, senza che nessuno rompa le scatole.

Può essere che stesse osando troppo e che nessuno gli dicesse nulla perchè quella era casa sua ....

si, ma allora sei Cojone 2 volte perchè:

1 hai la certezza di fare in futuro un azione potenzialmente dannosa per te stesso
2 limiti la possibilità che qualcuno individui un tuo errore e ti avverta !

Beelzebub
30-06-2010, 09:30
Beh, stando alle regole dell'aria (che penso si applicano anche ai paracadutisti) non ci dovrebbe essere responsabilita' degli istruttori nemmeno nel caso che l'ipotesi insinuata sia vera.
Cmq dubito che possa esser vera: normalmente i paracadutisti usano vele proprie.
Senza andare a linkare forum esterni, il punto sollevato era che secondo alcuni il carico alare con quella vela non era adeguato alla stazza e all'esperienza di Taricone.
Ha senso quando uno per certi versi se la và a cercare e, una volta che l'ha trovata, il buonismo generalizzato cerca di dipingerlo come uno che è stato colpito ad un fulmine a ciel sereno.
A mio avviso non ha alcun senso, è solo una dimostrazione gratuita di cinismo e insensibilità. Comunque contento te contenti tutti. :boh: Solo magari evita di "fixare" miei post per fare del sarcasmo, se vuoi farlo scrivi di tuo pugno.

beh si diceva che taricone fosse uno dei promotori / fondatori di sto centro di paracadutismo .

Di solito fondarsi il proprio centro, di qualsiasi cosa, è un buon modo per garantirsi di poter fare quello che si vuole, senza che nessuno rompa le scatole.

Può essere che stesse osando troppo e che nessuno gli dicesse nulla perchè quella era casa sua ....

Da quel pochissimo che ne so, Taricone non violava nessuna norma e non commetteva nessun reato, dato che la questione non è regolamentata. Con "x" lanci sei autorizzato ad effettuare determinati tipi di lanci, a prescindere da tutta una serie di elementi che invece andrebbero valutati seriamente e non solo sulla base del numero di lanci effettuati. Poi, il fatto che il centro sia "il tuo" non esclude il fatto che chi è titolato come istruttore o come responsabile di un centro di questo tipo, debba avere un minimo di coscienza nel consentire di effettuare determinati lanci e manovre a chicchessia, fondatore o semplice praticante.

Dipingere Taricone come uno svitato che non aveva di meglio da fare se non tentare di suicidarsi lanciandosi con il paracadute facendo manovre oltre la sua portata, e per far ciò in tutta libertà si sia aperto un suo centro, mi sembra ai livelli di chi sosteneva l'ipotesi del complotto con tanto di sabotaggio...

trallallero
30-06-2010, 09:40
Veramente dai commenti che ho letto, alcuni ce l'hanno con lui perchè ha promosso l'apertura di quel centro a scapito di altri ritenuti più "seri"... :stordita: Polemiche di cattivo gusto a parte, non posso non notare una certa rapidità nel chiudere la questione bollandola come "errore umano" e stop.

Si ok, hai ragione perchè non so esattamente come sia andata, ma stiamo parlando di un più che maggiorenne, non principiante che non si schianta perchè il paracadute non si è aperto... ci vuol poco a dedurre che ha fatto una bravata.
Poi, come vedi, in nome del solito "bravo ragazzo morto per colpa di altri", c'è già chi ha ipotizzato il complotto :rolleyes:

sottovento
30-06-2010, 09:44
Senza andare a linkare forum esterni, il punto sollevato era che secondo alcuni il carico alare con quella vela non era adeguato alla stazza e all'esperienza di Taricone.



Puo' essere, non discuto certo di questo. Quello che intendevo era che secondo il codice aeronautico (che immagino debba valere per tutta la gente dell'aria) la responsabilita' ultima era sua, anche nel caso che fosse stato consigliato male. Il codice e' molto chiaro in proposito. E' un problema di forma ;)

Scalor
30-06-2010, 09:50
....

Da quel pochissimo che ne so, Taricone non violava nessuna norma e non commetteva nessun reato, dato che la questione non è regolamentata. Con "x" lanci sei autorizzato ad effettuare determinati tipi di lanci, a prescindere da tutta una serie di elementi che invece andrebbero valutati seriamente e non solo sulla base del numero di lanci effettuati. Poi, il fatto che il centro sia "il tuo" non esclude il fatto che chi è titolato come istruttore o come responsabile di un centro di questo tipo, debba avere un minimo di coscienza nel consentire di effettuare determinati lanci e manovre a chicchessia, fondatore o semplice praticante.

Dipingere Taricone come uno svitato che non aveva di meglio da fare se non tentare di suicidarsi lanciandosi con il paracadute facendo manovre oltre la sua portata, e per far ciò in tutta libertà si sia aperto un suo centro, mi sembra ai livelli di chi sosteneva l'ipotesi del complotto con tanto di sabotaggio...

se uno va a lavorare e durante il tragitto un auto pirata lo tira sotto.... poverino
se un attore ha un incidente perchè gli cade in testa un proiettore... poverino
se un operaio rimane secco mentre lavora ... poverino


se uno per sfizio si butta dall'aereo e sfida pure la forza di gravità facendo manovre azzardate palesemente vietate sotto una certa quota .... ha accettato il rischio !

Beelzebub
30-06-2010, 09:52
Puo' essere, non discuto certo di questo. Quello che intendevo era che secondo il codice aeronautico (che immagino debba valere per tutta la gente dell'aria) la responsabilita' ultima era sua, anche nel caso che fosse stato consigliato male. Il codice e' molto chiaro in proposito. E' un problema di forma ;)

Sì sì, su questo non ci piove. Ma al di là dell'aspetto puramente formale/legale, sarebbe interessante sapere se oltre alla manovra azzardata che è andata male, vi fossero altri elementi che abbiano portato la manovra azzardata a rivelarsi fatale. Questo non per salvaguardare l'immagine di Taricone, ma per maggiore chiarezza su come siano andati i fatti, e soprattutto per non far passare il messaggio che un paracadutista sia al pari di chi si droga/ubriaca in discoteca o di un pirata della strada, come è stato detto ieri sera a Matrix... :muro:

se uno va a lavorare e durante il tragitto un auto pirata lo tira sotto.... poverino
se un attore ha un incidente perchè gli cade in testa un proiettore... poverino
se un operaio rimane secco mentre lavora ... poverino


se uno per sfizio si butta dall'aereo e sfida pure la forza di gravità facendo manovre azzardate palesemente vietate sotto una certa quota .... ha accettato il rischio !
Il rischio lo accetti ogni giorno quando ti alzi dal letto, che discorsi sono...

Anche uno sciatore può avere il colpo di testa di fare un salto tanto per, e ritrovarsi cadavere perchè cade male e si rompe l'osso del collo... o una persona delle tante che in "Sport e motori" si vantano dei bolidi che posseggono, può prendere male una curva e finire all'obitorio... Non è certo un azzardo di un momento che trasforma una persona in un coglione... o come al solito questo è il forum degli integerrimi e irreprensibili che rispettano i limiti di velocità sempre e ovunque, anzi anche 5 km/h sotto, che misurano sempre il tasso alcolemico prima di guidare dopo una cena, che mai nella vita hanno fatto sesso senza il preservativo e senza certificato di malattie veneree e test hiv rilasciato dal partner del momento, e guai a farsi una canna che magari ci si brucia i neuroni, ecc...

Dalla spiegazione di sottovento e da quel che ho letto (perchè di paracadutismo non ne so nulla per esperienza diretta), mi sembra di aver capito che la manovra eseguita sia una manovra azzardata e rischiosa, che se fatta male e a quote troppo basse si rivela fatale nel 99% dei casi. Mi sembra anche che sia cosa risaputa nell'ambiente, quindi o Taricone voleva sfidare la morte volontariamente sapendo di perdere in partenza, oppure ha fatto uno o più errori di valutazione... Non mi sembra un tipico caso da "epic fail", manco si fosse lanciato dimenticando di indossare il paracadute... Non so, tutta questa facilità nel bollare Taricone come "coglione", mi sembra più per il fatto che si tratti di Taricone che non per la dinamica dell'incidente...

Scalor
30-06-2010, 10:00
Sì sì, su questo non ci piove. Ma al di là dell'aspetto puramente formale/legale, sarebbe interessante sapere se al di là della manovra azzardata che è andata male, vi fossero altri elementi che abbiano portato la manovra azzardata a rivelarsi fatale. Questo non per salvaguardare l'immagine di Taricone, ma per maggiore chiarezza su come siano andati i fatti, e soprattutto per non far passare il messaggio che un paracadutista sia la pari di chi si droga/ubriaca in discoteca o di un pirata della strada, come è stato detto ieri sera a Matrix... :muro:

questo possiamo assimilarlo ad un paracadutista ?
http://www.irlandando.it/wp-content/uploads/thumbnail-flgel-web.jpg

ti pare per quanto bravo sia stato un tipo " normale " ...

ammetterai che tra tutti qualcuno che esce dagli standard c'è.....

Blaster_Maniac
30-06-2010, 10:03
C'e' un altimetro con misuratore di velocita' variometrica collegato al paracadute di emergenza. Se a una quota stabilita sei ancora troppo veloce, apre il paracadute di emergenza per te.
Utile nel caso, saltando male dall'aereo, batti la testa e svieni

Fra l'altro questi non li pieghi te, li compri già piegati e dopo averli usati li rendi indietro (o qualcosa del genere), giusto?

Può capitare che non si apra neanche quello di emergenza? >_>

il Caccia
30-06-2010, 10:05
è Patrick de Gayardon quello li?

Blaster_Maniac
30-06-2010, 10:07
questo possiamo assimilarlo ad un paracadutista ?
http://www.irlandando.it/wp-content/uploads/thumbnail-flgel-web.jpg

ti pare per quanto bravo sia stato un tipo " normale " ...

ammetterai che tra tutti qualcuno che esce dagli standard c'è.....

Ma la tuta alare è un portento, fai più tragitto in orizzontale che in verticale.
So che è in studio la possibilità di lanciarsi da un aereo ed atterrare addirittura senza paracadute, grazie alle evoluzioni tecnologiche della tuta alare.

Blaster_Maniac
30-06-2010, 10:07
è Patrick de Gayardon quello li?

Ne dubito, c'è il simbolo della red bull.... :stordita:

DEMOLISHER
30-06-2010, 10:08
Per la cronaca: ho visto gente sopravvivere al rarissimo caso che non solo il paracadute principale non si aprisse correttamente ma anche quello di emergenza mancasse l'apertura corretta. Non ho mai visto nessuno sopravvivere ad un gancio basso sbagliato


Io ho 2000 lanci all'attivo e posso confermare, che è più facile sopravvivere a una mancata apertura del paracadute o a qualche problema tecnico(peraltro rarissimo come probabilità), che sopravvivere a un gancio basso che è una manovra eseguita volontariamente, purtroppo a volte non stimando correttamente l'altezza alla quale viene eseguita e da cui non c'è possibilità di recupero se sei troppo basso(si parla di 20-30-50 metri) in quanto causa una drastica perdita di quota. L'impatto avviene prima con gli arti inferiori, poi col bacino, poi punti per terra la faccia e fai una capriola su te stesso, e sono gli stessi traumi che ha riportato Pietro.

per farvi capire ecco tecniche simili eseguite correttamente:

http://www.youtube.com/watch?v=5OVatbPZ-RQ

e in maniera errata ma sull'acqua che attutisce l'impatto:

http://www.youtube.com/watch?v=VGrkdAOCWdg&feature=related

Ovviamente nel suo caso non c'era l'acqua ad attutire ma e' finito contro il suolo.


Nel caso specifico Taricone stava proprio seguendo un corso di 'swoop' che è la tecnica di atterraggio mostrata che prevede una virata prima dell'atterraggio proprio per prendere velocità. Corso organizzato dal centro di paracadutismo e composto di parte teorica ed esercitazioni pratiche(c'è la descrizione del corso sul sito dell'aviosuperficie).
Roba che effettuata alla giusta altezza non da problemi, lo stesso Taricone(e altri 8 paracadutisti partecipanti allo stesso corso) aveva completato correttamente la manovra nel corso del lancio precedente.

Tra l'altro gli stessi inquirenti hanno dichiarato che la dinamica per loro è chiarissima, si è trattato del classico errore umano, e visto che imparare quel tipo di atterraggio era l'obbiettivo del corso non escluderei nemmeno che come in molti altri corsi simili, fosse presente qualcuno a terra che era incaricato di filmare la manovra per poi poter analizzare e correggere l'allievo in vista dei lanci successivi, è prassi abbastanza normale.

Insomma secondo me il filmato c'è ed è stato visionato da polizia e inquirenti, cosa successa anche quando mori' un ragazzo anni fa nella dropzone dove mi lancio, da qui la chiusura veloce dell'inchiesta se qualcuno avesse dubbi in proposito.

Niente complotti insomma.

Beelzebub
30-06-2010, 10:15
questo possiamo assimilarlo ad un paracadutista ?
http://www.irlandando.it/wp-content/uploads/thumbnail-flgel-web.jpg

ti pare per quanto bravo sia stato un tipo " normale " ...

ammetterai che tra tutti qualcuno che esce dagli standard c'è.....
:mbe:

Ma sei serio? :mbe:

Quello ti sembra una normale forma di paracadutismo, o una coniugazione un pò più "particolare"? :mbe: Spero che ci arrivi da solo a capire che hai fatto un esempio a tuo uso e consumo... :mbe:

Guarda, ti faccio un esempio un pò più calzante: hai presente la storica impennata di Max Biaggi?

http://i.imgur.com/tllCD.jpg

Al di là delle probabilità di morte in caso di fallimento, ovviamente più alte nel caso del paracadutismo e minime nel caso di Biaggi, cosa differenzia quest'ultimo da Taricone? Vogliamo chiamarla fortuna?

Io ho 2000 lanci all'attivo e posso confermare, che è più facile sopravvivere a una mancata apertura del paracadute o a qualche problema tecnico(peraltro rarissimo come probabilità), che sopravvivere a un gancio basso che è una manovra eseguita volontariamente, purtroppo a volte non stimando correttamente l'altezza alla quale viene eseguita e da cui non c'è possibilità di recupero se sei troppo basso(si parla di 20-30-50 metri). Impatti prima con gli arti inferiori, poi col bacino, poi punti per terra la faccia e fai una capriola su te stesso, e sono gli stessi traumi che ha riportato Pietro.

per farvi capire ecco tecniche simili eseguite correttamente:

http://www.youtube.com/watch?v=5OVatbPZ-RQ

e in maniera errata ma sull'acqua che attutisce l'impatto:

http://www.youtube.com/watch?v=VGrkdAOCWdg&feature=related

Ovviamente nel suo caso non c'era l'acqua ad attutire ma e' finito contro il suolo.


Nel caso specifico Taricone stava proprio seguendo un corso di 'swoop' che è la tecnica di atterraggio mostrata che prevede una virata prima dell'atterraggio proprio per prendere velocità. Corso organizzato dal centro di paracadutismo e composto di parte teorica ed esercitazioni pratiche(c'è la descrizione del corso sul sito dell'aviosuperficie).
Roba che effettuata alla giusta altezza non da problemi, lo stesso Taricone aveva completato correttamente la manovra nel corso del lancio precedente.

Tra l'altro gli stessi inquirenti hanno dichiarato che la dinamica per loro è chiarissima, si è trattato del classico errore umano, e visto che imparare quel tipo di atterraggio era l'obbiettivo del corso non escluderei nemmeno che come in molti altri corsi simili, fosse presente qualcuno a terra che era incaricato di filmare la manovra per poi poter analizzare e correggere l'allievo in vista dei lanci successivi, è prassi abbastanza normale.

Insomma secondo me il filmato c'è ed è stato visionato da polizia e inquirenti, cosa successa anche quando mori' un ragazzo anni fa nella dropzone dove mi lancio, da qui la chiusura veloce dell'inchiesta se qualcuno avesse dubbi in proposito.

Niente complotti insomma.
Non sapevo si trattasse di un corso specifico mirato su quel tipo di manovre; ti ringrazio per la precisazione e per i link chiarificatori che hai fornito. Dopo il tuo post, mi ritengo sempre più convinto che bollare l'episodio come "coglionata" sia del tutto fuori luogo. Ha sbagliato una manovra nell'ambito di un corso, vuoi per errata valutazione dell'altitudine e dei tempi, vuoi per un eccesso di confidenza con la vela, vuoi per altre variabili attinenti. E' una cosa che può succedere e succede, non solo nel paracadutismo ma in mille altri ambiti... poi se si vuol per forza schernire il soggetto in questione, pace, tanto è morto di certo non si offenderà... (DEMOLISHER, quest'ultima frase non è riferita a te ovviamente. ;)).

ConteZero
30-06-2010, 10:15
questo possiamo assimilarlo ad un paracadutista ?
http://www.irlandando.it/wp-content/uploads/thumbnail-flgel-web.jpg

ti pare per quanto bravo sia stato un tipo " normale " ...

ammetterai che tra tutti qualcuno che esce dagli standard c'è.....

Ha già corso i suoi rischi quando s'è alzato dal letto, il lancio è grasso che cola :O

Blaster_Maniac
30-06-2010, 10:19
Ha già corso i suoi rischi quando s'è alzato dal letto, il lancio è grasso che cola :O

Di perle di questo 3d ce ne sono devo dire... :asd:

polli079
30-06-2010, 10:23
Secondo me non è una questione di "coglionaggine" ma è una questione legata più alla pericolosità dello sport in se che permette margini di errori molto bassi, e al tempo stesso ha un elevata percentuale di morte in caso errore.
Capisco che si muore tutti i giorni nelle condizioni più disparate però penso che questo non possa escludere che ci siano cose più pericolose di altre.
Condivido comunque che se fatto in sicurezza il margine di rischio possa essere ridotto ma trovo insensato dire che buttarsi da con un paracadute e fare una partita a calcetto sottopongano il lo sportivo allo stesso rischio.

Beelzebub
30-06-2010, 10:26
Ha già corso i suoi rischi quando s'è alzato dal letto, il lancio è grasso che cola :O
Mi raccomando, non fare mai corsi per imparare alcunchè che possa essere svolto lontano da una scrivania, sia mai che non diventi esperto in 10 minuti e sbagli qualcosa durante le esercitazioni... ;) Ah, e non prendere la patente per nessun mezzo, sia mai che nei primi mesi in cui non sei ancora abbastanza pratico, ti gira di dare troppo gas dove non devi, e ti sfracelli contro un muro... ;) Perchè ovviamente, in quel caso, "te la sei cercata"... ;)

La mia frase che tanto ti fa ridere, era per dire che se non fai niente non ti succederà mai niente. Tu forse sei uno che abbraccia questa filosofia...
Di perle di questo 3d ce ne sono devo dire... :asd:

Eh già... parecchie... :rolleyes:

Londo83
30-06-2010, 10:34
...CUT...
So che è in studio la possibilità di lanciarsi da un aereo ed atterrare addirittura senza paracadute, grazie alle evoluzioni tecnologiche della tuta alare.

e chi la prova......??? :D

paditora
30-06-2010, 10:37
per farvi capire ecco tecniche simili eseguite correttamente:

http://www.youtube.com/watch?v=5OVatbPZ-RQ

e in maniera errata ma sull'acqua che attutisce l'impatto:

http://www.youtube.com/watch?v=VGrkdAOCWdg&feature=related

Ovviamente nel suo caso non c'era l'acqua ad attutire ma e' finito contro il suolo.

:eek:
Ma sono legali manovre del genere?
Voglio dire già di per sè il paracadutismo è uno sport pericoloso se poi ci aggiungi anche manovre simili.
Li basta un minimo errore e sei morto.
Sarebbe come correre in moto senza casco e senza protezioni e mettersi a fare manovre spericolate.

DEMOLISHER
30-06-2010, 10:38
Non sapevo si trattasse di un corso specifico mirato su quel tipo di manovre;

C'è sul sito della dropzone, se non è contro il regolamento e qualcuno avesse curiosità lo posso linkare, comunque il nome del posto è reperibile sugli articoli di giornale, e il corso è quello denominato 'swoop' sotto la categoria expert.
Inoltre erano saltati da poco piu' di 1500 metri(contro i 4500 canonici) proprio
perchè il salto era finalizzato a perfezionare a fase di conduzione della vela e non le evoluzioni in caduta libera.

E per fortuna che li fanno questi corsi, almeno la gente arriva a tentare la manovra in teoria più preparata, perchè tanto la manovra, per spirito di emulazione, ti viene voglia di farla comunque(come quando provi a impennare in moto), e visto che 10 anni fa questi corsi non esistevano, l'abbiamo imparata tutti da autodidatti, al massimo con i consigli di qualche paracadutista più esperto, ma senza nessuna nozione al riguardo e con scarsa conoscenza delle vele che usavamo, e qualcuno l'abbiamo inevitabilmente lasciato per strada.

Son manovre pericolose, c'è poco da dire, e le può sbagliare anche gente che le ha fatte correttamente 1000 volte o il campione del mondo di specialità che non fa altro dalla mattina alla sera.

Basta un semplice errore di valutazione purtroppo. :(

Scalor
30-06-2010, 10:41
e chi la prova......??? :D

io mi offro volontario ! :D
pagamento anticipato però !:D

Beelzebub
30-06-2010, 10:41
:eek:
Ma sono legali manovre del genere?
Voglio dire già di per sè il paracadutismo è uno sport pericoloso se poi ci aggiungi anche manovre simili.
Li basta un minimo errore e sei morto.
Sarebbe come correre in moto senza casco e senza protezioni e mettersi a fare manovre spericolate.
http://www.youtube.com/watch?v=dGRj2JoOMQU

Da pazzi vero? :eek: Eppure è disciplina olimpica... :D

C'è sul sito della dropzone, se non è contro il regolamento e qualcuno avesse curiosità lo posso linkare, comunque il nome del posto è reperibile sugli articoli di giornale, e il corso è quello denominato 'swoop' sotto la categoria expert.
Inoltre erano saltati da poco piu' di 1500 metri(contro i 4500 canonici) proprio
perchè il salto era finalizzato a perfezionare a fase di conduzione della vela e non le evoluzioni in caduta libera.

E per fortuna che li fanno questi corsi, almeno la gente arriva a tentare la manovra in teoria più preparata, perchè tanto la manovra, per spirito di emulazione, ti viene voglia di farla comunque(come quando provi a impennare in moto), e visto che 10 anni fa questi corsi non esistevano, l'abbiamo imparata tutti da autodidatti, al massimo con i consigli di qualche paracadutista più esperto, ma senza nessuna nozione al riguardo e con scarsa conoscenza delle vele che usavamo, e qualcuno l'abbiamo inevitabilmente lasciato per strada.

Son manovre pericolose, c'è poco da dire, e le può sbagliare anche gente che le ha fatte correttamente 1000 volte o il campione del mondo di specialità che non fa altro dalla mattina alla sera.

Basta un semplice errore di valutazione purtroppo. :(
Sono pienamente d'accordo con te, ma mi rammarico nel vedere come qui prevalga la teoria secondo la quale ha voluto fare il gradasso, gli è andata male e quindi un pò si è meritato la fine che ha fatto... Personalmente lo trovo un ragionamento inconcepibile, boh, sarà che avendo praticato anche sport in cui vi è un margine di rischio più alto della partita di calcetto o del tornei di bocciofila, mi rendo conto di quanto basti l'errore di un attimo per cambiarti la vita (o stroncarla del tutto).

ConteZero
30-06-2010, 10:41
Mi raccomando, non fare mai corsi per imparare alcunchè che possa essere svolto lontano da una scrivania, sia mai che non diventi esperto in 10 minuti e sbagli qualcosa durante le esercitazioni... ;) Ah, e non prendere la patente per nessun mezzo, sia mai che nei primi mesi in cui non sei ancora abbastanza pratico, ti gira di dare troppo gas dove non devi, e ti sfracelli contro un muro... ;) Perchè ovviamente, in quel caso, "te la sei cercata"... ;)

Sono uno di quegli zombivecchi che rispetta i limiti, allaccia la cintura e non si mette a far spacconate.

Sono morto dentro, lo so... colpa mia che ho moglie e due figli.

Blaster_Maniac
30-06-2010, 10:50
Attraverso attrezzature come i Gps e gli altimetri, si è potuto misurare che con questa tuta alare la velocità di spostamento orizzontale della caduta libera è di 140/150 km/h, con velocità massima di 180 km/h, con una velocità verticale di 90 km/h.

Questo con la tuta alare attualmente.

Non ricordo dove, avevo letto che sarà possibile in futuro ridurre ulteriormente la velocità verticale, così da poter letteralmente atterrare senza paracadute.
Già ora 90km/h sono relativamente pochi, la tutta alare c'è solo da 15 anni.

Beelzebub
30-06-2010, 10:51
Sono uno di quegli zombivecchi che rispetta i limiti, allaccia la cintura e non si mette a far spacconate.

Sono morto dentro, lo so... colpa mia che ho moglie e due figli.
CVD.

DEMOLISHER
30-06-2010, 10:54
:eek:
Ma sono legali manovre del genere?
Voglio dire già di per sè il paracadutismo è uno sport pericoloso se poi ci aggiungi anche manovre simili.
Li basta un minimo errore e sei morto.
Sarebbe come correre in moto senza casco e senza protezioni e mettersi a fare manovre spericolate.

Sono legali nel senso che non c'è nessuna "legge" scritta che le vieta, spesso è a discrezione del gestore della dropzone venire li a muso duro e dirti "se ti vedo ancora fare una cosa del genere ti caccio a calci nel culo e non metti più piede nel mio centro".

Diciamo che a nessun gestore converrebbe tollerare comportamenti pericolosi, nessuno vuole avere una cattiva pubblicità sui giornali in seguito a incidenti, allo stesso tempo però allontanare o inimicarsi qualche paracadutista di alto profilo non conviene, perchè se è un istruttore o un personaggio di spicco
del mondo del paracadutismo potrebbe portarsi via i suoi allievi o il gruppo con cui salta, causandoti un danno economico di mancati introiti(è uno sport costosetto....). Insomma alla fine si cerca sempre di chiudere un occhio e magari il tizio se la cava con una tirata d'orecchie o un avvertimento in privato.

Ho visto gente infilarsi correttamente nell'hangar ai 90kmh con quella manovra per fare i "fighi" e dare spettacolo. :eek:

MesserWolf
30-06-2010, 10:54
Senza andare a linkare forum esterni, il punto sollevato era che secondo alcuni il carico alare con quella vela non era adeguato alla stazza e all'esperienza di Taricone.

A mio avviso non ha alcun senso, è solo una dimostrazione gratuita di cinismo e insensibilità. Comunque contento te contenti tutti. :boh: Solo magari evita di "fixare" miei post per fare del sarcasmo, se vuoi farlo scrivi di tuo pugno.



Da quel pochissimo che ne so, Taricone non violava nessuna norma e non commetteva nessun reato, dato che la questione non è regolamentata. Con "x" lanci sei autorizzato ad effettuare determinati tipi di lanci, a prescindere da tutta una serie di elementi che invece andrebbero valutati seriamente e non solo sulla base del numero di lanci effettuati. Poi, il fatto che il centro sia "il tuo" non esclude il fatto che chi è titolato come istruttore o come responsabile di un centro di questo tipo, debba avere un minimo di coscienza nel consentire di effettuare determinati lanci e manovre a chicchessia, fondatore o semplice praticante.

Dipingere Taricone come uno svitato che non aveva di meglio da fare se non tentare di suicidarsi lanciandosi con il paracadute facendo manovre oltre la sua portata, e per far ciò in tutta libertà si sia aperto un suo centro, mi sembra ai livelli di chi sosteneva l'ipotesi del complotto con tanto di sabotaggio...
ma guarda che io semplicemente stavo dicendo che anche secondo me la causa del decesso è stato il tentativo di fare una manovra azzardata e che, forse, una dose di verità nel criticare il centro ci può stare.

NOn fatico a credere, infatti, che avendo contribuito a fondare la baracca tendessero un po' a lasciarlo fare. Perchè immagino anche, che se davvero ha fatto un gancio a bassa quota, probabilmente l'aveva fatto altre volte o in altre occasioni aveva provato altre manovre toste.

Lungi da me crederlo uno svitato. Penso semplicemente che stavolta abbia avuto sfiga e non si sia reso conto dell'altezza a cui era o del rischio del gancio a bassa quota.