View Full Version : Continua la crociata anti-internet...
Cioè tu affermi che un video del pestaggio di un disabile attira inserzionisti?
Certo, come tantissimi video, presenti su youtube, in cui si deridono persone attira cretini (razza sensibilissima alla pubblicita') e di conseguenza inserzionisti.
Come questo http://www.youtube.com/watch?v=RIiCDK4EWJE
Strano che al giorno d'oggi si pianga quando sono condannati colossi in nome della liberta'.
Family Guy
12-04-2010, 16:34
Certo, come tantissimi video, presenti su youtube, in cui si deridono persone attira cretini (razza sensibilissima alla pubblicita') e di conseguenza inserzionisti.
Come questo http://www.youtube.com/watch?v=RIiCDK4EWJE
Strano che al giorno d'oggi si pianga quando sono condannati colossi in nome della liberta'.
Non vedo pubblicità su quella pagina che hai linkato.
Le altre tue affermazioni mi sembrano assurde, e le motivazioni fornite dai giudici di questa sentenza sono giustificabili solo con la loro ignoranza del funzionamento di certe tecnologie.
Youtube è un hosting, come quello che fornisce connettività a questo forum. È semplicemente assurdo affermare che possa avere responsabilità in quello che vi viene pubblicato.
È una convenzione che è alla base di internet, così come la non responsabilità della tipografia è alla base della stampa.
O di chi ha fabbricato la carta e l'inchiostro, per dire...
ConteZero
12-04-2010, 16:51
Il punto è che YouTube non aveva la volontà di ottenere profitto dalla mercificazione di quel video.
YouTube è una piattaforma di contenuti "user generated".
YouTube "ci mette il banner" e ci recupera i soldi, ma si aspetta che i contenuti siano legittimi.
Jacoposki
12-04-2010, 16:53
Il punto è che YouTube non aveva la volontà di ottenere profitto dalla mercificazione di quel video.
YouTube è una piattaforma di contenuti "user generated".
YouTube "ci mette il banner" e ci recupera i soldi, ma si aspetta che i contenuti siano legittimi.
e se non lo sono e se ne accorgono o glielo fanno notare lo tolgono. Esattamente quello che è successo.
ConteZero
12-04-2010, 17:17
e se non lo sono e se ne accorgono o glielo fanno notare lo tolgono. Esattamente quello che è successo.
Pensa che figo.
Accedi sul forum di un ministero, ci sbatti in un thread apposito un segreto industriale trafugato (tipo la formula originale della CocaCola) e poi aspetti che, secondo le norme di 'sto giudice, la compagnia venga risarcita dal ministero per violazione di segreto industriale.
Non fa una grinza.
Family Guy
12-04-2010, 19:27
Mi sono letto la sentenza... questa la conclusione del giudice:
http://img99.imageshack.us/img99/69/schermata20100412a20204.png
Curiosa la richiesta di una "buona legge", quando vengono completamente ignorate quelle esistenti (come la distinzione tra l'hosting ed il contenuto).
Questa "libertà assoluta" la vede solo lui... ma sarà in buona fede?
cdimauro
12-04-2010, 20:46
YouTube non fa da hosting: se lo facesse non prevederebbe la rimozione di contenuti di carattere pornografico, oppure che violano il copyright.
Nel momento in cui modera tali contenuti, per il medesimo principio dovrebbe fare lo stesso con quelli che violano la privacy, diffamano, ecc., cioè dove c'è violazione della legge.
Discorso diverso se semplicemente mettesse a disposizione uno spazio in cui mettere i contenuti, senza applicare alcun "filtro" o censura. Insomma, uno storage nudo e crudo.
Il tutto IMHO, ovviamente.
ConteZero
12-04-2010, 20:49
YouTube non fa da hosting: se lo facesse non prevederebbe la rimozione di contenuti di carattere pornografico, oppure che violano il copyright.
Nel momento in cui modera tali contenuti, per il medesimo principio dovrebbe fare lo stesso con quelli che violano la privacy, diffamano, ecc., cioè dove c'è violazione della legge.
Discorso diverso se semplicemente mettesse a disposizione uno spazio in cui mettere i contenuti, senza applicare alcun "filtro" o censura. Insomma, uno storage nudo e crudo.
Il tutto IMHO, ovviamente.
Guarda che anche quando fai hosting hai il dovere di censurare su richiesta dell'autorità.
Sai quanti siti sono stati oscurati per pedofilia a giro per il mondo ?
Jacoposki
12-04-2010, 21:16
Nel momento in cui modera tali contenuti, per il medesimo principio dovrebbe fare lo stesso con quelli che violano la privacy, diffamano, ecc., cioè dove c'è violazione della legge.
e infatti lo fa, dietro richiesta e rapida indagine.
your point?
cdimauro
12-04-2010, 21:23
Guarda che anche quando fai hosting hai il dovere di censurare su richiesta dell'autorità.
Sai quanti siti sono stati oscurati per pedofilia a giro per il mondo ?
e infatti lo fa, dietro richiesta e rapida indagine.
your point?
Il mio punto è che opera anche senza richiesta, come nel caso della pornografia.
Quindi se esiste un sistema di filtraggio NON su richiesta, si può fare lo stesso anche per altri casi, come quello oggetto del contendere.
Non vedo pubblicità su quella pagina che hai linkato.
Le altre tue affermazioni mi sembrano assurde, e le motivazioni fornite dai giudici di questa sentenza sono giustificabili solo con la loro ignoranza del funzionamento di certe tecnologie.
Youtube è un hosting, come quello che fornisce connettività a questo forum. È semplicemente assurdo affermare che possa avere responsabilità in quello che vi viene pubblicato.
È una convenzione che è alla base di internet, così come la non responsabilità della tipografia è alla base della stampa.
O di chi ha fabbricato la carta e l'inchiostro, per dire...
Da quando le convenzioni sono leggi?
Su questo forum il contenuto e' verificato.
ConteZero
12-04-2010, 21:30
Il mio punto è che opera anche senza richiesta, come nel caso della pornografia.
Quindi se esiste un sistema di filtraggio NON su richiesta, si può fare lo stesso anche per altri casi, come quello oggetto del contendere.
Ma anche no.
I provider di hosting hanno clausole contrattuali (che fanno rispettare), ed anche loro di tanto in tanto controllano che quelle clausole siano rispettate.
L'esempio classico è sul carico mensile.
Family Guy
12-04-2010, 21:49
Da quando le convenzioni sono leggi?
Da quando sono alla base di qualcosa.
È semplice, alla base della "stampa" c'è il fatto che gli intermediari non sono responsabili: tipografie, edicole, ecc. ecc.
Se fossero considerati responsabili nessuno stamperebbe e distribuirebbe niente.
Non so se questo sia scritto su qualche "legge", ma è di sicuro una cosa fondamentale per consentire la libera diffusione delle informazioni.
Su internet la distribuzione è consentita dall'hosting, mentre la produzione dei contenuti è affidata ad altri, questi ultimi è possibile avvicinarli agli editori "classici".
Su questo forum il contenuto e' verificato.
Da chi? Dal fornitore di hosting? Non credo proprio.
Per la cronaca il fornitore di hosting di hwupgrade.it è questa ditta: http://www.it.net/
jumpermax
12-04-2010, 22:18
YouTube non fa da hosting: se lo facesse non prevederebbe la rimozione di contenuti di carattere pornografico, oppure che violano il copyright.
Nel momento in cui modera tali contenuti, per il medesimo principio dovrebbe fare lo stesso con quelli che violano la privacy, diffamano, ecc., cioè dove c'è violazione della legge.
Discorso diverso se semplicemente mettesse a disposizione uno spazio in cui mettere i contenuti, senza applicare alcun "filtro" o censura. Insomma, uno storage nudo e crudo.
Il tutto IMHO, ovviamente.
Il punto qua è un altro, questa domanda è illuminante sul perché la sentenza sia sbagliata:
"ma una società responsabile non dovrebbe fare un pre-screening di tutti i contenuti -proprio come fanno i canali televisivi?"
google fornisce un servizio di upload video, esattamente come una piattaforma via satellite può fornire ad un emittente dei canali per trasmettere i propri programmi.
Tutta la sentenza è improntata su questo errore fin dall'inizio, che confonde il canale video o il blog con la piattaforma che mette a disposizione il canale e il blog.
E' chiaro che la piattaforma, se deve fornire un servizio gratuito, deve necessariamente mettere le inserzioni. A chi fornisce il servizio può essere chiesto di garantire sull'identificazione di chi pubblica i contenuti, non certo sulla moderazione dei contenuti. Moderazione che ricordo può essere impossibile su una piattaforma disponibile in tutto il pianeta, quello che è reato in cina o in iran potrebbe non esserlo in italia, (o viceversa visto l'andazzo )
Poi oh sia chiaro che la motivazione della sentenza verte più sull'omessa dichiarazione da parte di google degli obblighi sul rispetto della privacy: per intenderci google è stata ritenuta colpevole non perché ha caricato il video, ma perché non ha specificato in modo chiaro con un disclaimer gli obblighi che competevano a chi il video lo caricava.
cdimauro
12-04-2010, 22:22
Ma anche no.
I provider di hosting hanno clausole contrattuali (che fanno rispettare), ed anche loro di tanto in tanto controllano che quelle clausole siano rispettate.
L'esempio classico è sul carico mensile.
Per YouTube entrambe le cose non sono applicabili.
Primo perché i controlli sulla pornografica non sono "una tantum", "occasionali", ma sistematici.
Secondo perché il calcolo del carico mensile è un processo interamente automatizzato che prescinde dal controllo dei contenuti.
cdimauro
12-04-2010, 22:24
Il punto qua è un altro, questa domanda è illuminante sul perché la sentenza sia sbagliata:
"ma una società responsabile non dovrebbe fare un pre-screening di tutti i contenuti -proprio come fanno i canali televisivi?"
google fornisce un servizio di upload video, esattamente come una piattaforma via satellite può fornire ad un emittente dei canali per trasmettere i propri programmi.
Tutta la sentenza è improntata su questo errore fin dall'inizio, che confonde il canale video o il blog con la piattaforma che mette a disposizione il canale e il blog.
E' chiaro che la piattaforma, se deve fornire un servizio gratuito, deve necessariamente mettere le inserzioni. A chi fornisce il servizio può essere chiesto di garantire sull'identificazione di chi pubblica i contenuti, non certo sulla moderazione dei contenuti. Moderazione che ricordo può essere impossibile su una piattaforma disponibile in tutto il pianeta, quello che è reato in cina o in iran potrebbe non esserlo in italia, (o viceversa visto l'andazzo )
Poi oh sia chiaro che la motivazione della sentenza verte più sull'omessa dichiarazione da parte di google degli obblighi sul rispetto della privacy: per intenderci google è stata ritenuta colpevole non perché ha caricato il video, ma perché non ha specificato in modo chiaro con un disclaimer gli obblighi che competevano a chi il video lo caricava.
Messa in questi termini la sentenza "è una cacata galattica" (cit.).
Il mio punto a favore riguarda la moderazione. Se è sistematica e controllata, allora a mio avviso YouTube è condannabile; perché se lo fa per la pornografica, può farlo anche per tutto il resto.
Tutto qui.
jumpermax
12-04-2010, 22:26
Il mio punto è che opera anche senza richiesta, come nel caso della pornografia.
Quindi se esiste un sistema di filtraggio NON su richiesta, si può fare lo stesso anche per altri casi, come quello oggetto del contendere.
si può fare, il che è diverso dal dire è obbligata a farlo a termini di legge.
Anche perché sia chiaro che google non può farsi carico di censurare preventivamente qualsiasi video che potrebbe contenere ipotesi di reato, come la mettiamo con i video con opinioni su personaggi pubblici ad esempio?
E' chiaro che se il personaggio pubblico di turno chiede che il video venga rimosso google è costretta a collaborare, pena il rischio di una querela. In caso contrario dubito che intervenga...
jumpermax
12-04-2010, 22:30
Messa in questi termini la sentenza "è una cacata galattica" (cit.).
Il mio punto a favore riguarda la moderazione. Se è sistematica e controllata, allora a mio avviso YouTube è condannabile; perché se lo fa per la pornografica, può farlo anche per tutto il resto.
Tutto qui.
su questo il giudice è stato più moderato di te.
Il fatto che youtube riesca a eliminare in maniera automatica video di carattere pornografico, non garantisce certo che possa effettuare una moderazione preventiva efficace al 100%. Soprattutto poi su temi come questi, un giudice dopo un anno di processo ha stabilito che google non è responsabile di diffamazione ma solo di mancata notifica degli obblighi sulla legge sulla privacy. Quella legge per la quale oggi ti fanno firmare documenti lunghi un km ogni volta che lasci nome e cognome da qualche parte per intenderci.
ConteZero
12-04-2010, 22:31
Per YouTube entrambe le cose non sono applicabili.
Primo perché i controlli sulla pornografica non sono "una tantum", "occasionali", ma sistematici.
Si, ma un porno lo riconosci subito, un pestaggio no (anche perché potrebbe essere una burla).
Secondo perché il calcolo del carico mensile è un processo interamente automatizzato che prescinde dal controllo dei contenuti.
Legalmente è la stessa cosa.
Family Guy
12-04-2010, 22:33
Poi oh sia chiaro che la motivazione della sentenza verte più sull'omessa dichiarazione da parte di google degli obblighi sul rispetto della privacy: per intenderci google è stata ritenuta colpevole non perché ha caricato il video, ma perché non ha specificato in modo chiaro con un disclaimer gli obblighi che competevano a chi il video lo caricava.
Aberrante.
Ma non è nemmeno così, ecco un altro passo della sentenza:
http://img97.imageshack.us/img97/459/schermata20100412a23294.png
Leggendo pare che questo giudice auspichi una specie di 1984, dove chiunque carichi qualunque cosa da qualunque parte venga istantaneamente identificato e "bloccato", da una sorta di "grande fratello" sotto forma di "filtri preventivi".
Aberrante.
jumpermax
12-04-2010, 22:33
cmq se questa sentenza dovrebbe essere confermata, google più che per youtube dovrebbe temere una tonnellata di denunce per l'attivazione di buzz.
Quanti sono stati correttamente informati del fatto che sarebbero state divulgate informazioni confidenziali?
jumpermax
12-04-2010, 22:37
Aberrante.
Ma non è nemmeno così, ecco un altro passo della sentenza:
http://img97.imageshack.us/img97/459/schermata20100412a23294.png
Leggendo pare che questo giudice auspichi una specie di 1984, dove chiunque carichi qualunque cosa da qualunque parte venga istantaneamente identificato e "bloccato".
Aberrante.
In sintesi il giudice dice: google oggi non può fare moderazione preventiva perché non ci sono gli strumenti tecnici, ma un domani se questo fosse possibile...
internet come territorio libero non durerà in eterno. Arriveranno i filtri direttamente dai provider sui contenuti che saranno definiti illegali.
Cosa sarà definito legale o meno lo decideranno i governi.
whistler
12-04-2010, 22:40
In sintesi il giudice dice: google oggi non può fare moderazione preventiva perché non ci sono gli strumenti tecnici, ma un domani se questo fosse possibile...
internet come territorio libero non durerà in eterno. Arriveranno i filtri direttamente dai provider sui contenuti che saranno definiti illegali.
Cosa sarà definito legale o meno lo decideranno i governi.
haahahahahhhaha lo vedremo.
eventualmente la diffusione di massa della rete si abbatterà drasticamente. vedremo se saranno contenti i provider.
l unico territorio libero in italia sembra essere il parlamento dove sembra che la alcuni possano fare quello che voglioni e farsi le leggi che vogliono ..
Family Guy
12-04-2010, 22:42
In sintesi il giudice dice: google oggi non può fare moderazione preventiva perché non ci sono gli strumenti tecnici, ma un domani se questo fosse possibile...
E questa ti sembra una motivazione plausibile per una condanna per "violazione della privacy"? Ma è totalmente assurdo!
whistler
12-04-2010, 22:44
E questa ti sembra una motivazione plausibile per una condanna per "violazione della privacy"? Ma è totalmente assurdo!
non gliela fanno..
internet è il prossimo nemico dopo i komunisti...
ma i fossili che dovrebbero legiferare sbatteranno pesantemente il muso.
ConteZero
12-04-2010, 22:47
In sintesi il giudice dice: google oggi non può fare moderazione preventiva perché non ci sono gli strumenti tecnici, ma un domani se questo fosse possibile...
internet come territorio libero non durerà in eterno. Arriveranno i filtri direttamente dai provider sui contenuti che saranno definiti illegali.
Cosa sarà definito legale o meno lo decideranno i governi.
Che è una cazzata e non sarà mai fattibile.
La ragione è che sessanta milioni di utenti generano contenuti che richiedono sessanta milioni di supervisori.
Questa mania del controllo ha portato alla STASI della DDR ed al KGB dell'URSS, col simpatico risultato che si viveva nell'angoscia di essere MALgiudicati anche quando non si faceva nulla di male.
Se il giudice è così di destra da voler qualcosa del genere peggio per lui.
Sappia però che non c'è modo di ottenere quel che vuole.
non gliela fanno..
internet è il prossimo nemico dopo i komunisti...
ma i fossili che dovrebbero legiferare sbatteranno pesantemente il muso.
Veramente Internet mi ricorda il tempo delle radio libere. Sembravano un futuro di liberta' e sono diventate tutte commerciali ed uguali.
Internet non e' il nemico ma il prossimo terreno di conquista dei soliti noti.
E ce la farano, purtroppo, ce la faranno.
whistler
12-04-2010, 22:50
Veramente Internet mi ricorda il tempo delle radio libere. Sembravano un futuro di liberta' e sono diventate tutte commerciali ed uguali.
Internet non e' il nemico ma il prossimo terreno di conquista dei soliti noti.
E ce la farano, purtroppo, ce la faranno.
su questo hai ragione.
in fatti i governi dovrebbero tutelare affinchè resti più libera possibile...
e invece come al solito i soldini comandano su tutto.
vedremo nei prossimi anni se saremo capaci di difendere questo spazio molto importante per tutti.
ce la faremo.
perchè se in massa si disdicono abbonamenti , i provider mandano a fan culo i governi fascistoidi..
ConteZero
12-04-2010, 22:52
Veramente Internet mi ricorda il tempo delle radio libere. Sembravano un futuro di liberta' e sono diventate tutte commerciali ed uguali.
Internet non e' il nemico ma il prossimo terreno di conquista dei soliti noti.
E ce la farano, purtroppo, ce la faranno.
Si, ma dopo che s'è impedito di aprire nuove frequenze e s'è fatta pressione perché quelle esistenti chiudessero o si "federassero".
Come la vedi una legge che vieta l'apertura di nuovi siti o l'assegnamento delle classi di IP ? :asd:
Si, ma dopo che s'è impedito di aprire nuove frequenze e s'è fatta pressione perché quelle esistenti chiudessero o si "federassero".
Come la vedi una legge che vieta l'apertura di nuovi siti o l'assegnamento delle classi di IP ? :asd:
Le radio libere hanno iniziato prima il declino, dal momento che e' finito il lavoro volontario e non retribuito.
Qua testo integrale delle motivazioni della sentenza :
http://speciali.espresso.repubblica.it//pdf/Motivazioni_sentenza_Google.pdf
Qua il fitto scambio di email avvenuto nei primi momenti della vicenda, a comicniare da quella con cui un utente segnalò a google il video incriminato:
http://espresso.repubblica.it/multimedia/23309734/1/1
jumpermax
12-04-2010, 23:02
Che è una cazzata e non sarà mai fattibile.
La ragione è che sessanta milioni di utenti generano contenuti che richiedono sessanta milioni di supervisori.
Questa mania del controllo ha portato alla STASI della DDR ed al KGB dell'URSS, col simpatico risultato che si viveva nell'angoscia di essere MALgiudicati anche quando non si faceva nulla di male.
Se il giudice è così di destra da voler qualcosa del genere peggio per lui.
Sappia però che non c'è modo di ottenere quel che vuole.
Chi di dice che non si possa definire un modello di elaborazione capace di riconoscere ed interpretare il linguaggio naturale? Non naturalmente nel modo in cui si interpreta un linguaggio di programmazione, ma nei termini di riconoscimento della struttura grammaticale, di determinate frasi, in cui un elaboratore possa giungere ad un'elaborazione, grossolana, del fatto che la frase possa o meno essere censurabile? Se una cosa del genere è fattibile ma non è attualizzabile con i nostri pc, non è detto che non lo sia domani.
30 anni fa i mainframe aziendali erano grandi come armadi oggi la stessa potenza di calcolo ce l'hai in un cellulare. Tra 30 anni cosa sarà in grado di fare un server? E milioni di server in parallelo tra loro?
La stasi e il kgb non ci sono riusciti. Ma forse hanno fallito solo perché non avevano ancora gli strumenti giusti, cosa ci riserva il futuro non lo sappiamo.
jumpermax
12-04-2010, 23:04
E questa ti sembra una motivazione plausibile per una condanna per "violazione della privacy"? Ma è totalmente assurdo!
infatti non li ha condannati per questo, ma perché non sufficientemente chiari gli obblighi nel disclaimer di registrazione.
ConteZero
12-04-2010, 23:08
Chi di dice che non si possa definire un modello di elaborazione capace di riconoscere ed interpretare il linguaggio naturale? Non naturalmente nel modo in cui si interpreta un linguaggio di programmazione, ma nei termini di riconoscimento della struttura grammaticale, di determinate frasi, in cui un elaboratore possa giungere ad un'elaborazione, grossolana, del fatto che la frase possa o meno essere censurabile? Se una cosa del genere è fattibile ma non è attualizzabile con i nostri pc, non è detto che non lo sia domani.
30 anni fa i mainframe aziendali erano grandi come armadi oggi la stessa potenza di calcolo ce l'hai in un cellulare. Tra 30 anni cosa sarà in grado di fare un server? E milioni di server in parallelo tra loro?
La stasi e il kgb non ci sono riusciti. Ma forse hanno fallito solo perché non avevano ancora gli strumenti giusti, cosa ci riserva il futuro non lo sappiamo.
Parliamo di filmati, non di testo.
Quello che mi censuri in quanto "barbaro pestaggio" potrebbe essere la scena (o un remake, magari in chiave goliardica) di un film, uno spettacolo di satira o altro.
jumpermax
12-04-2010, 23:18
Parliamo di filmati, non di testo.
Quello che mi censuri in quanto "barbaro pestaggio" potrebbe essere una scena (o un remake, magari in chiave goliardica) di uno spezzo di un film, di satira o altro.
E' tutta una questione di potenza di elaborazione.
I programmi in grado di tradurre il parlato in testo già ci sono. Programmi in grado di riconoscere volti ci sono, sono talmente efficienti che una qualsiasi macchina fotografica digitale sa metterti a fuoco sui volti.
Sistemi per guidare i veicoli in automatico esistono. Esistono sistemi in grado di tenere controllata un'autostrada intera leggendo le targhe in 2 punti distinti e calcolando la media di percorrenza.
Dov'è il problema nel riconoscere un filmato? Nel riconoscere dei corpi in movimento, interpretare i movimenti e capire cosa sta accadendo? L'unico problema è capire tra quanto tempo saremo in grado di farlo. Tra quanto avremo telecamere in ogni angolo in grado di capire quello che facciamo, metterlo in correlazione con un'altra telecamera e un'altra ancora, metterlo poi in correlazione con le nostre telefonate la nostra posta, i siti che abbiamo visitato, il segnale del nostro gps.
Nel momento in cui avremo sufficiente potenza di elaborazione per analizzare tutto questo per ogni singola persona, 1984 non sarà uno scenario di fantasia....
E' tutta una questione di potenza di elaborazione.
I programmi in grado di tradurre il parlato in testo già ci sono. Programmi in grado di riconoscere volti ci sono, sono talmente efficienti che una qualsiasi macchina fotografica digitale sa metterti a fuoco sui volti.
Sistemi per guidare i veicoli in automatico esistono. Esistono sistemi in grado di tenere controllata un'autostrada intera leggendo le targhe in 2 punti distinti e calcolando la media di percorrenza.
Dov'è il problema nel riconoscere un filmato? Nel riconoscere dei corpi in movimento, interpretare i movimenti e capire cosa sta accadendo? L'unico problema è capire tra quanto tempo saremo in grado di farlo. Tra quanto avremo telecamere in ogni angolo in grado di capire quello che facciamo, metterlo in correlazione con un'altra telecamera e un'altra ancora, metterlo poi in correlazione con le nostre telefonate la nostra posta, i siti che abbiamo visitato, il segnale del nostro gps.
Nel momento in cui avremo sufficiente potenza di elaborazione per analizzare tutto questo per ogni singola persona, 1984 non sarà uno scenario di fantasia....
Non vedo pero' come possa distinguire la realta' dalla fiction.
jumpermax
12-04-2010, 23:22
Non vedo pero' come possa distinguire la realta' dalla fiction.
nello stesso modo in cui lo facciamo noi. ;)
nello stesso modo in cui lo facciamo noi. ;)
Se e' fatta bene mica la distinguo.
Quanti filmati ci sono in cui dibattiamo se siano o meno fake?
ConteZero
12-04-2010, 23:33
Noi ci riusciamo a malapena usando un cervello che è nettamente più sviluppato di qualsiasi computer in un ambito in cui i computer hanno notevoli svantaggi.
E qui si parla di fare computer che controllino sessanta milioni di "noi".
Fantascienza.
E'come dire "un giorno farò un computer così potente da poter simulare l'universo", e poi magari simulerà anche sé stesso ed i calcoli di sé stesso dentro a quello stesso universo simulato.
Family Guy
12-04-2010, 23:34
infatti non li ha condannati per questo, ma perché non sufficientemente chiari gli obblighi nel disclaimer di registrazione.
Lo "stralcio" che ho messo più sopra è tra le motivazioni della sentenza.
Condanna google per "violazione della privacy" e tra le motivazioni ci mette il fatto che google dovrebbe "analizzare" e "controllare" tutto quello che gli passa tra le mani, tipo "grande fratello", alla faccia della "privacy".
ConteZero
12-04-2010, 23:36
Lo "stralcio" che ho messo più sopra è tra le motivazioni della sentenza.
Condanna google per "violazione della privacy" e tra le motivazioni ci mette il fatto che google dovrebbe "analizzare" e "controllare" tutto quello che gli passa tra le mani, tipo "grande fratello", alla faccia della "privacy".
Beh, questo proprio no... anche perché quel che è messo online è messo per essere visto.
Noi ci riusciamo a malapena usando un cervello che è nettamente più sviluppato di qualsiasi computer in un ambito in cui i computer hanno notevoli svantaggi.
E qui si parla di fare computer che controllino sessanta milioni di "noi".
Fantascienza.
E'come dire "un giorno farò un computer così potente da poter simulare l'universo", e poi magari simulerà anche sé stesso ed i calcoli di sé stesso dentro a quello stesso universo simulato.
Non e' realizzabile.
Oggi ho citato un video in cui si riprendeva un presunto matto.
Ho preso il primo che e' uscito.
Facendo accertamenti potrebbe risultare che il "matto" potrebbe avere simulato per divertirsi ed essere consenziente alla ripresa.
cdimauro
13-04-2010, 07:39
si può fare, il che è diverso dal dire è obbligata a farlo a termini di legge.
Se la legge obbliga alla tutela della privacy, sarebbe obbligata anche lei.
Anche perché sia chiaro che google non può farsi carico di censurare preventivamente qualsiasi video che potrebbe contenere ipotesi di reato, come la mettiamo con i video con opinioni su personaggi pubblici ad esempio?
Diventerebbe molto pesante. Specialmente in Italia, dove partono querele perché una mosca è passata davanti gli occhi.
su questo il giudice è stato più moderato di te.
Il fatto che youtube riesca a eliminare in maniera automatica video di carattere pornografico, non garantisce certo che possa effettuare una moderazione preventiva efficace al 100%. Soprattutto poi su temi come questi, un giudice dopo un anno di processo ha stabilito che google non è responsabile di diffamazione ma solo di mancata notifica degli obblighi sulla legge sulla privacy. Quella legge per la quale oggi ti fanno firmare documenti lunghi un km ogni volta che lasci nome e cognome da qualche parte per intenderci.
Forse non sono stato chiaro: le mie ipotesi riguardano la NON meccanicità della moderazione dei contenuti pornografici.
Se Google avesse esclusivamente meccanismi automatici / algoritmici, io non avrei nulla da dire. Se invece ha dei dipendenti che controllano i video e censurano quelli pornografici, allora sì (e dovrebbe valere quanto ho già detto).
Si, ma un porno lo riconosci subito, un pestaggio no (anche perché potrebbe essere una burla).
Perché no? Se a primo acchito hai dei dubbi, controlli meglio. Se permangono intanto lo moderi, chiedi il parere di colleghi ed eventualmente contatti l'uploader.
Legalmente è la stessa cosa.
Non mi risulta. Hai qualche riferimento?
cmq se questa sentenza dovrebbe essere confermata, google più che per youtube dovrebbe temere una tonnellata di denunce per l'attivazione di buzz.
Quanti sono stati correttamente informati del fatto che sarebbero state divulgate informazioni confidenziali?
Infatti mi sono incazzato non poco. E' stata una brutta caduta di stile di Google, anche se non mi meraviglia ormai.
Chi di dice che non si possa definire un modello di elaborazione capace di riconoscere ed interpretare il linguaggio naturale? Non naturalmente nel modo in cui si interpreta un linguaggio di programmazione, ma nei termini di riconoscimento della struttura grammaticale, di determinate frasi, in cui un elaboratore possa giungere ad un'elaborazione, grossolana, del fatto che la frase possa o meno essere censurabile? Se una cosa del genere è fattibile ma non è attualizzabile con i nostri pc, non è detto che non lo sia domani.
30 anni fa i mainframe aziendali erano grandi come armadi oggi la stessa potenza di calcolo ce l'hai in un cellulare. Tra 30 anni cosa sarà in grado di fare un server? E milioni di server in parallelo tra loro?
La stasi e il kgb non ci sono riusciti. Ma forse hanno fallito solo perché non avevano ancora gli strumenti giusti, cosa ci riserva il futuro non lo sappiamo.
E' tutta una questione di potenza di elaborazione.
I programmi in grado di tradurre il parlato in testo già ci sono. Programmi in grado di riconoscere volti ci sono, sono talmente efficienti che una qualsiasi macchina fotografica digitale sa metterti a fuoco sui volti.
Sistemi per guidare i veicoli in automatico esistono. Esistono sistemi in grado di tenere controllata un'autostrada intera leggendo le targhe in 2 punti distinti e calcolando la media di percorrenza.
Dov'è il problema nel riconoscere un filmato? Nel riconoscere dei corpi in movimento, interpretare i movimenti e capire cosa sta accadendo? L'unico problema è capire tra quanto tempo saremo in grado di farlo. Tra quanto avremo telecamere in ogni angolo in grado di capire quello che facciamo, metterlo in correlazione con un'altra telecamera e un'altra ancora, metterlo poi in correlazione con le nostre telefonate la nostra posta, i siti che abbiamo visitato, il segnale del nostro gps.
Nel momento in cui avremo sufficiente potenza di elaborazione per analizzare tutto questo per ogni singola persona, 1984 non sarà uno scenario di fantasia....
nello stesso modo in cui lo facciamo noi. ;)
"Jumper", quanto tempo hai impiegato per formarti una mentalità critica? Ti ritieni infallibile nei tuoi giudizi?
Prova ad applicare le stesse domande a un elaboratore elettronico: non se ne esce. Anche perché non basta il riconoscimento del testo, della grammatica: in questo caso serve la cognizione, la capacità di comprenderne il contenuto. Il che è tutt'altro che banale e oggetto di ricerca da decenni. Non siamo nemmeno riusciti a dare una "definizione algoritmica" di intelligenza! :stordita:
Detto in altri termini: nessuna applicazione, per quanto potente possa essere l'hardware su cui potrebbe girare, ha ancora passato il test di Turing. Il che è tutto dire.
ConteZero
13-04-2010, 07:48
La STASI... servono sessanta milioni di controllori per controllare quel che fanno sessanta milioni di persone.
E YouTube dovrebbe assumere tutti questi controllori ?
cdimauro
13-04-2010, 07:57
Se di già NON ci sono controllori (per il porno), non c'è bisogno che ce ne siano altri (per tutto il resto).
Jacoposki
13-04-2010, 10:16
Se di già NON ci sono controllori (per il porno), non c'è bisogno che ce ne siano altri (per tutto il resto).
non capisco il riferimento che fai alla pornografia, cosa succede adesso sul tubo? Viene eliminata tutta in tempi rapidi senza segnalazione, lasciando supporre che ci sia effettivamente un controllo su tutto ciò che viene caricato, sia esso automatico o umano (ragionevolmente la prima)?
come previsto le motivazioni riassumono il concetto che io ed altri avevamo espresso:
1- internet non può essere il far west
2- occorre riempire il vuoto legislativo che oggettivamente esiste
insomma, la scoperta dell'acqua calda.
ConteZero
13-04-2010, 12:48
come previsto le motivazioni riassumono il concetto che io ed altri avevamo espresso:
1- internet non può essere il far west
2- occorre riempire il vuoto legislativo che oggettivamente esiste
insomma, la scoperta dell'acqua calda.
Sotto quale giurisdizione ?
cdimauro
13-04-2010, 13:16
non capisco il riferimento che fai alla pornografia, cosa succede adesso sul tubo? Viene eliminata tutta in tempi rapidi senza segnalazione, lasciando supporre che ci sia effettivamente un controllo su tutto ciò che viene caricato, sia esso automatico o umano (ragionevolmente la prima)?
La questione non è chiara. Io mi sono limitato a osservare che nell'ipotesi in cui ci sia un controllo umano per la pornografia, YouTube possa/debba fare lo stesso anche per altri casi. Ovviamente se cade l'ipotesi cade tutto il resto.
ConteZero
13-04-2010, 13:21
La questione non è chiara. Io mi sono limitato a osservare che nell'ipotesi in cui ci sia un controllo umano per la pornografia, YouTube possa/debba fare lo stesso anche per altri casi. Ovviamente se cade l'ipotesi cade tutto il resto.
Credo che abbia dei filtri sui nomi + un qualche riconoscitore tarato per il colore della pelle che "scatta" quando la percentuale è troppo alta.
I video "possibili" vengono segnalati per un esame a mano.
(io farei così)
cdimauro
13-04-2010, 20:04
Credo che abbia dei filtri sui nomi + un qualche riconoscitore tarato per il colore della pelle che "scatta" quando la percentuale è troppo alta.
I video "possibili" vengono segnalati per un esame a mano.
(io farei così)
Io pure. :D
jumpermax
13-04-2010, 23:09
un'analisi della sentenza molto ben fatta
http://punto-informatico.it/2854785/PI/Commenti/una-sentenza-piccola-piccola.aspx
cdimauro
14-04-2010, 08:53
Letto, e così la sentenza sembrerebbe una stronzata.
Ma non è stato approfondito il concetto di host "attivo", che è poi la cosa più interessante, a mio avviso.
Family Guy
14-04-2010, 12:06
L'"host attivo" era una (altra) idiozia ipotizzata dall'accusa.
Fortunatamente almeno questa il giudice non l'ha nemmeno presa in considerazione.
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