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View Full Version : Scajola: entro 5 anni via alle centrali nucleari


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LUVІ
22-05-2008, 12:30
:muro:

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/nucleare-scajola/nucleare-scajola.html

Scajola: "Nuove centrali nucleari
costruite entro cinque anni"

ROMA - "Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo all'assemblea di Confindustria. "Non è più eludibile - ha aggiunto - un piano di azione per il ritorno al nucleare", chiarendo che non si tratta di affermazioni di prinicpio ma di un "solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione e determinazione".

(22 maggio 2008)

---edited---
22-05-2008, 12:31
fiabe, fiabissime


magari:rolleyes:

das
22-05-2008, 12:31
:muro:

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/nucleare-scajola/nucleare-scajola.html

Scajola: "Nuove centrali nucleari
costruite entro cinque anni"

ROMA - "Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione". Lo ha detto il ministro dello Sviluppo Economico, Claudio Scajola, intervenendo all'assemblea di Confindustria. "Non è più eludibile - ha aggiunto - un piano di azione per il ritorno al nucleare", chiarendo che non si tratta di affermazioni di prinicpio ma di un "solenne impegno assunto da Berlusconi, con la fiducia, che onoreremo con convinzione e determinazione".

(22 maggio 2008)

Finalmente si incomincia a dare una sistemata alle cose. Il prezzo della bolletta non diminuirà ma almeno non ci sarà più un Gheddafi di turno a dirci:
-O fate così o vi chiudo il rubinetto-

Dj Ruck
22-05-2008, 12:32
magari...dipendere dall'estero per l'energia è una cosa orribile!

indelebile
22-05-2008, 12:32
W il nucleare panacea di tutti i mali :muro:
W la lobby del nucleare :D ;)

sider
22-05-2008, 12:35
Il fatto che l'uranio stia finendo è una bufala?

evelon
22-05-2008, 12:35
W il nucleare panacea di tutti i mali :muro:
W la lobby del nucleare :D ;)

Lobby del nucleare ? :asd:

E chi sarebbero ? :D

In Italia ci sono, semmai, le lobby degli ecologisti ;)

Comunque non credo che si farà nemmeno se il petrolio arriva a 10000$ al barile :asd:

das
22-05-2008, 12:35
Il fatto che l'uranio stia finendo è una bufala?

Si

seb87
22-05-2008, 12:38
Need Calcestruzzi.spa ?? :D

indelebile
22-05-2008, 12:38
Lobby del nucleare ? :asd:

E chi sarebbero ? :D

In Italia ci sono, semmai, le lobby degli ecologisti ;)

Comunque non credo che si farà nemmeno se il petrolio arriva a 10000$ al barile :asd:



Ah certo non ci sono le lobby pro nucleare :D
ti senti toccato dal vivo forse? :O

Brakon
22-05-2008, 12:40
Entro 5 anni il via....

Quindi loro si occupano di fare le gare d'appalto, poi se l'Impregilo di turno le costruirà col cartone saranno cazzi del prossimo governo e degli italiani.
Bella prospettiva.

evelon
22-05-2008, 12:40
Ah certo non ci sono le lobby pro nucleare :D
ti senti toccato dal vivo forse? :O

Ah, già; sono io la lobby :asd:

Azz...pagherei per avere tutto quel potere :asd:

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 12:40
Finalmente si incomincia a dare una sistemata alle cose. Il prezzo della bolletta non diminuirà ma almeno non ci sarà più un Gheddafi di turno a dirci:
-O fate così o vi chiudo il rubinetto-
:rotfl:
sappiamo tutti come vengono gestiti i rifiuti "normali", figuriamoci cosa accadrà con le scorie nucleari. :)
Per l'indipendenza dal gheddafi di turno non bastano certo un paio di centrali nucleari, a parte che lui ci taglierebbe il gas e non certo l'energia elettrica :)
Per costruire le centrali nucleari occorrono INGENTI investimenti, con dei soldi che ora non abbiamo e che saranno recuperati solo nell'arco di 40-50 anni dalla creazione della centrale :)
Detto ciò, quali vantaggi che ancora mi sfuggono porterebbe il nucleare in italia? :)

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 12:42
magari...dipendere dall'estero per l'energia è una cosa orribile!
E quindi entro il 2013 darà tutto risolto? :)
è mitico Ilvio, dopo aver decuplicato la dimensione delle nostre carceri nel giro di due giorni ora ci regala anche l'indipendenza energetica nel giro di 5 anni :)

evelon
22-05-2008, 12:42
Entro 5 anni il via....

Quindi loro si occupano di fare le gare d'appalto, poi se l'Impregilo di turno le costruirà col cartone saranno cazzi del prossimo governo e degli italiani.
Bella prospettiva.

Non è che se l'impregilo di turno costruisce una centrale a carbone con cartone sia molto meglio eh ?

Senza un sistema di controllo rigido non voglio nemmeno un chiosco di gelati :asd:

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 12:43
Entro 5 anni il via....

Quindi loro si occupano di fare le gare d'appalto, poi se l'Impregilo di turno le costruirà col cartone saranno cazzi del prossimo governo e degli italiani.
Bella prospettiva.
casualmente proprio la stessa ditta che aveva ottenuto l'appalto per il ponte tanto voluto dal nostro amatissimo premier e che è responsabile di gran parte dei casini napoletani per i rifiuti :)
Lascio immaginare cosa potrebbe fare col nucleare :)

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 12:44
Non è che se l'impregilo di turno costruisce una centrale a carbone con cartone sia molto meglio eh ?

Senza un sistema di controllo rigido non voglio nemmeno un chiosco di gelati :asd:
infatti :)
men che meno una centrale nucleare che è ben + pericolosa di un chiosco di gelati :)

das
22-05-2008, 12:45
:rotfl:
sappiamo tutti come vengono gestiti i rifiuti "normali", figuriamoci cosa accadrà con le scorie nucleari. :)
Per l'indipendenza dal gheddafi di turno non bastano certo un paio di centrali nucleari, a parte che lui ci taglierebbe il gas e non certo l'energia elettrica :)
Per costruire le centrali nucleari occorrono INGENTI investimenti, con dei soldi che ora non abbiamo e che saranno recuperati solo nell'arco di 40-50 anni dalla creazione della centrale :)
Detto ciò, quali vantaggi che ancora mi sfuggono porterebbe il nucleare in italia? :)

Il gas ci serve per l'energia elettrica.
Dunque vediamo i vantaggi:
1- meno inquinamento
2-indipendenza dal Gheddafi di turno
3-riparte la ricerca nel settore, e un giorno ci potrà fornire qualcosa di più avanzato
4-i soldi che vengono spesi per l'energia rimangono comunque in Italia e non prendono la via dell'estero. (il prezzo dell'uranio è irrisorio rispetto alla manutenzione della centrale e tutto il resto)

evelon
22-05-2008, 12:45
:rotfl:
sappiamo tutti come vengono gestiti i rifiuti "normali", figuriamoci cosa accadrà con le scorie nucleari. :)
Per l'indipendenza dal gheddafi di turno non bastano certo un paio di centrali nucleari, a parte che lui ci taglierebbe il gas e non certo l'energia elettrica :)
Per costruire le centrali nucleari occorrono INGENTI investimenti, con dei soldi che ora non abbiamo e che saranno recuperati solo nell'arco di 40-50 anni dalla creazione della centrale :)
Detto ciò, quali vantaggi che ancora mi sfuggono porterebbe il nucleare in italia? :)

ehm...come pensi che la facciamo l'energia elettrica ? :D
Credi che nelle centrali ci siano tanti criceti in grandi ruote ? :D


La questione economica è, imho, non il peggiore dei motivi per essere perplessi: quei soldi che spendiamo nelle centrali li dovremmo spendere ugualmente in carbone, gas, petrolio etc...

diciamo che ci sono altri punti da risolvere prima

Marilson
22-05-2008, 12:48
il Nucleare ad oggi è moderatamente sicuro. Peccato che, a mio avviso, gli Italiani non sono in grado di costruire e gestire una centrale nucleare

killercode
22-05-2008, 12:48
Eccellente :D

http://content.answers.com/main/content/wp/en/d/d1/C-burns.png

Scalor
22-05-2008, 12:48
diciamo che nei prossimi anni è meglio tenerci amico il gheddafi che ci vende qualche litro di petrolio o gas.

seb87
22-05-2008, 12:49
il Nucleare ad oggi è moderatamente sicuro. Peccato che, a mio avviso, gli Italiani non sono in grado di costruire e gestire una centrale nucleare

Per me il nucleare andrebbe benissimo , ma non in una nazione come la nostra...prima si risolvono i problemi ...poi ci si può pensare..

già mi vedo le scorie ( alla Homer Simpson ) distribuite nelle città....:D

Pancho Villa
22-05-2008, 12:51
Ottimo, adesso vedremo i fatti.

SquallSed
22-05-2008, 12:53
per quelli che parlano senza cognizion di causa, che si guardassero il video di rubbia ad annozero

FastFreddy
22-05-2008, 12:55
Il fatto che l'uranio stia finendo è una bufala?

Si

E pure grossa...

FastFreddy
22-05-2008, 12:56
Entro 5 anni il via....

Quindi loro si occupano di fare le gare d'appalto, poi se l'Impregilo di turno le costruirà col cartone saranno cazzi del prossimo governo e degli italiani.
Bella prospettiva.

Penso se ne occuperà la Ansaldo, la stessa che ne sta realizzando due in Romania...

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 12:56
Il gas ci serve per l'energia elettrica.
Dunque vediamo i vantaggi:
1- meno inquinamento

l'inquinamento prodotto sotto forma di scorie radioattive (sprattutto come saranno gestite in italia) è perfettamente innocuo, vero? :fagiano:

2-indipendenza dal Gheddafi di turno

Ci vogliono DECENNI e DECINE di centrali nucleari, dal costo non indifferente e con recupero dell'investimento nell'arco di 40-50 anni, per essere indipendenti dall'energia elettrica estera.
E comunque il gas viene utilizzato guarda caso anche per il riscaldamento :)

3-riparte la ricerca nel settore, e un giorno ci potrà fornire qualcosa di più avanzato

Si certo :asd:
proprio quando tutti puntano alla ricerca sulla FUSIONE nucleare (vedi ITER & co.) noi dovremmo investire sulla ricerca nella FISSIONE nucleare..
Estremamente lungimirante.. non c'è che dire :asd:

4-i soldi che vengono spesi per l'energia rimangono comunque in Italia e non prendono la via dell'estero. (il prezzo dell'uranio è irrisorio rispetto alla manutenzione della centrale e tutto il resto)
Dove li troviamo i soldi? :)
Si è già visto come i fondi per tutte le "grandi opere" iniziate da Ilvio erano inesistenti, e infatti tante opere sono rimaste incompiute.
Mi sai dire come fai a costruire una centrale nucleare senza 1) il necessario know-how e 2)sufficenti investimenti? :)

das
22-05-2008, 12:57
per quelli che parlano senza cognizion di causa, che si guardassero il video di rubbia ad annozero

Già visto quello ed altri.
1-Dice che c'è il problema delle scorie ma è stato inventato un modo per risolverlo.
2-Dice che non si riduce la bolletta ma per me non è mai stato quello il problema
3-Dice che si ripagano in 40 anni ma un sacco di cose si ripagano dopo lungo tempo, è per questo che certi investimenti li fa lo stato e non i privati.

Pancho Villa
22-05-2008, 12:57
per quelli che parlano senza cognizion di causa, che si guardassero il video di rubbia ad annozeroNon ha detto nulla di rilevante in quella trasmissione.

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 12:58
ehm...come pensi che la facciamo l'energia elettrica ? :D
Credi che nelle centrali ci siano tanti criceti in grandi ruote ? :D


La questione economica è, imho, non il peggiore dei motivi per essere perplessi: quei soldi che spendiamo nelle centrali li dovremmo spendere ugualmente in carbone, gas, petrolio etc...

diciamo che ci sono altri punti da risolvere prima
:mbe:
Il gas viene utilizzato MOLTISSIMO anche per le caldaie..
o mi volete dire che in italia non ci sono caldaie a gas e i svariati metanodotti esistenti me li sono immaginati? :fagiano:

dasdsasderterowaa
22-05-2008, 13:01
E pure grossa...

Già, così sembra: http://aspoitalia.blogspot.com/2007/04/uranio-per-10000-anni.html

das
22-05-2008, 13:01
l'inquinamento prodotto sotto forma di scorie radioattive (sprattutto come saranno gestite in italia) è perfettamente innocuo, vero? :fagiano:

Se vai su youtube trovi un video dove Rubbia parla di un aggeggio per renderle innoque

Ci vogliono DECENNI e DECINE di centrali nucleari, dal costo non indifferente e con recupero dell'investimento nell'arco di 40-50 anni, per essere indipendenti dall'energia elettrica estera.
E comunque il gas viene utilizzato guarda caso anche per il riscaldamento :)

Il gas usato per il riscaldamento è una quantità piccola rispetto a quello per l'elettricità.

Si certo :asd:
proprio quando tutti puntano alla ricerca sulla FUSIONE nucleare (vedi ITER & co.) noi dovremmo investire sulla ricerca nella FISSIONE nucleare..
Estremamente lungimirante.. non c'è che dire :asd:

Io sto parlando di tutto il settore del nucleare che è fermo in Italia perchè essendo bandito nessuno studia ingegneria nucleare quindi non ci sono nemmeno molti tecnici

drakend
22-05-2008, 13:02
I nucleare aveva senso qualche decennio fa, ora con lo sviluppo delle tecnologie per sfruttare le fonti rinnovabili non ha semplicemente senso. E' antieconomico, oltre a presentare ingenti rischi per la sicurezza a più livelli: insomma è un suicidio economico di cui l'Italia non ha assolutamente bisogno. Siamo di fronte ai preparativi per allestire il più grande magna-magna della storia repubblicana, insieme alla probabile ripresa del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.

Pancho Villa
22-05-2008, 13:02
Io sto parlando di tutto il settore del nucleare che è fermo in Italia perchè essendo bandito nessuno studia ingegneria nucleare quindi non ci sono nemmeno molti tecniciNon sono d'accordo, le competenze ce l'abbiamo, certamente non al livello di Francia e Germania ma di qui a dire che non ci sono ing nucleari...

Pancho Villa
22-05-2008, 13:04
I nucleare aveva senso qualche decennio fa, ora con lo sviluppo delle tecnologie per sfruttare le fonti rinnovabili non ha semplicemente senso. E' antieconomico, oltre a presentare ingenti rischi per la sicurezza a più livelli: insomma è un suicidio economico di cui l'Italia non ha assolutamente bisogno. Siamo di fronte ai preparativi per allestire il più grande magna-magna della storia repubblicana, insieme alla probabile ripresa del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.Certo perché secondo te con le sole rinnovabili otterremo l'indipendenza energetica. :rolleyes:

FastFreddy
22-05-2008, 13:05
Io sto parlando di tutto il settore del nucleare che è fermo in Italia perchè essendo bandito nessuno studia ingegneria nucleare quindi non ci sono nemmeno molti tecnici

Non mi risulta sia così, la ricerca non si è interrotta e di tecnici competenti ne abbiamo parecchi, altrimenti le centrali all'estero come faremmo a costruirle....?

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:05
Io sto parlando di tutto il settore del nucleare che è fermo in Italia perchè essendo bandito nessuno studia ingegneria nucleare quindi non ci sono nemmeno molti tecnici
si proprio vero :asd:
visto che la pensi così riporto da un altro thread il pensiero, che condivido pienamente, di ChristinaAemiliana, che a sentire te non dovrebbe avere studiato niente :asd:

Dico soltanto una cosa, evitando accuratamente i discorsi tecnici...

Un ingegnere nucleare non è un pazzo scriteriato che vuole assolutamente piazzare centrali nucleari ovunque, bensì un tecnico che progetta un tipo di impianto termoelettrico che sfrutta una determinata fonte di energia (quella nucleare, appunto). Come ogni tipologia d'impianto, anche quello nucleare ha i suoi vantaggi e i suoi svantaggi e può essere una soluzione più o meno adatta a seconda del contesto (un esempio molto buono lo ha fatto qualcuno nelle pagine precedenti ricordando che le centrali nucleari si possono regolare molto poco). Quindi, assodato che il nucleare non è una panacea ma semplicemente uno dei tanti modi competitivi di produrre energia, vediamo di particolarizzare il discorso e di riferirci alla politica energetica italiana.

Il mio parere è che nella situazione attuale non sia proponibile né adeguato un impegno dell'Italia nel settore nucleare. Un Paese dove si impiegano anni a finire di ammodernare un cavalcavia costringendo gli automobilisti a far uso di pericolose corsie di larghezza ridotta e dove si aspetta che le erbacce abbiano superato il metro di altezza per mandare qualcuno a curare il manto erboso dei giardini pubblici (entrambe le situazioni si concretizzano a poche centinaia di metri da casa mia, in due dei corsi principali della città!) NON può coerentemente permettersi di imbarcarsi in progetti dalla realizzazione tanto laboriosa e che richiedono un impegno continuativo dell'ordine dei dieci anni.

Per queste ragioni, a mio avviso, sarà bene che l'Italia cominci a rialzarsi poco alla volta, proponendosi dapprima di smettere di essere il fanalino di coda e dedicandosi a rendere decente ciò che dovrebbe costituire l'ordinaria amministrazione di ogni Paese civile e industrializzato. L'indipendenza energetica viene molto dopo e, tutto sommato, non è un grande male se ci toccherà farci vendere l'energia ancora per qualche anno da un altro Paese dell'Europa. Sistemati questi primi punti, si potrà discutere di dedicarsi a progetti che vadano seriamente e costantemente seguiti e alimentati di risorse umane ed economiche e, se avremo giocato bene le nostre carte, ci saremo guadagnati anche a livello di ricerca i mezzi per mettere su qualcosa di innovativo.

Ora come ora, IMHO, buttarsi in progetti come la costruzione di dieci centrali nucleari equivarrebbe a comportarsi come quegli studenti universitari che non hanno saputo dare ancora nemmeno un esame ma si propongono di tentarne quattro in una sessione sola per recuperare il tempo perduto, finendo poi per non passarne nemmeno uno.


;)

Fil9998
22-05-2008, 13:06
Il fatto che l'uranio stia finendo è una bufala?

le scorie tanto basta che le mischiamo con la monnezza campana...

il precedente c'è già...





mi spaventano meno 40 centrali sul confine svizzero, francese e austriaco di una sola sul territorio italiano...


visto ceh manco la spazzatura sappiamo gestire...

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:08
le scorie tanto basta che le mischiamo con la monnezza campana...

il precedente c'è già...





mi spaventano meno 40 centrali sul confine svizzero, francese e austriaco di una sola sul territorio italiano...


visto ceh manco la spazzatura sappiamo gestire...
quoto ;)

Dj Ruck
22-05-2008, 13:09
Il gas ci serve per l'energia elettrica.
Dunque vediamo i vantaggi:
1- meno inquinamento
2-indipendenza dal Gheddafi di turno
3-riparte la ricerca nel settore, e un giorno ci potrà fornire qualcosa di più avanzato
4-i soldi che vengono spesi per l'energia rimangono comunque in Italia e non prendono la via dell'estero. (il prezzo dell'uranio è irrisorio rispetto alla manutenzione della centrale e tutto il resto)

*

carloppio
22-05-2008, 13:10
:rotfl:
sappiamo tutti come vengono gestiti i rifiuti "normali", figuriamoci cosa accadrà con le scorie nucleari. :)
Per l'indipendenza dal gheddafi di turno non bastano certo un paio di centrali nucleari, a parte che lui ci taglierebbe il gas e non certo l'energia elettrica :)
Per costruire le centrali nucleari occorrono INGENTI investimenti, con dei soldi che ora non abbiamo e che saranno recuperati solo nell'arco di 40-50 anni dalla creazione della centrale :)
Detto ciò, quali vantaggi che ancora mi sfuggono porterebbe il nucleare in italia? :)

Vantaggi?
Per esempio non comprare l'energia elettrica da Francia, Germania e Svizzera che la producono con centrali nucleari disseminate subito a ridosso dell'arco alpino...
Oppure ridurre la dipendenza energetica del paese dalle fonti di combustibile fossile (il cui mercato è molto instabile)
Infine non sottostare ai "capricci" dei paesi fornitori (leggi medio oriente, nord africa ma anche Russia)..

nekromantik
22-05-2008, 13:11
Domanda (a cui spero segua una risposte secca): è possibile COSTRUIRE centrali nucleari nell'arco di 5 anni? Grazie in anticipo.

FastFreddy
22-05-2008, 13:11
si proprio vero :asd:
visto che la pensi così riporto da un altro thread il pensiero, che condivido pienamente, di ChristinaAemiliana, che a sentire te non dovrebbe avere studiato niente :asd:


;)

Mi chiedo perchè mai un governo dovrebbe occuparsi solo del breve periodo, io credo che i discorsi che si fanno oggi siano in un ottica di lungo termine, 5 anni non sono certo sufficienti a dotarci del nucleare, ma se non si comincia a metterne le basi il lungo termine si trasformerà in "mai".

FastFreddy
22-05-2008, 13:13
Domanda (a cui spero segua una risposte secca): è possibile COSTRUIRE centrali nucleari nell'arco di 5 anni? Grazie in anticipo.

A parte il titolo che non c'entra nulla col testo dell'articolo, non mi pare sia stato scritto che avremo centrali tra 5 anni....

Io leggo che si parla di posa della prima pietra, ma come ho detto nel post sopra, se mai si comincia mai si finirà.

tdi150cv
22-05-2008, 13:14
se in tutti questi anni la gente non ha ancora capito che a livello di pericolosita' le centrali nucleari e' come se le avessimo in casa inutile star qui a discutere ...

lasciamo perdere che si risparmia fiato ...

nekromantik
22-05-2008, 13:15
A parte il titolo che non c'entra nulla col testo dell'articolo, non mi pare sia stato scritto che avremo centrali tra 5 anni....

OK, ha cannato il giornalista. Meglio così.

FastFreddy
22-05-2008, 13:16
Ed ecco la prima reply elusiva.

Ho fatto una precisa domanda, qualcuno sa rispondere? Grazie in anticipo.

Elusiva? :confused: Almeno leggila.....

No, lo dice l'articolo stesso che non avremo centrali tra 5 anni.

LUVІ
22-05-2008, 13:16
Domanda (a cui spero segua una risposte secca): è possibile COSTRUIRE centrali nucleari nell'arco di 5 anni? Grazie in anticipo.

Latina è stata costruita in 4 anni, 50 anni fa.
Credo che, anche se oggi sono richieste norme di sicurezza enormemente più gravose, con le tecnologie odierne potrebbe essere possibile.
I problemi sono altri, e sono già stati tutti ampiamente snocciolati prima di me.
Io aggiungo solo che l'energia acquistata fuori potrebbe essere addirittura più conveniente, per kw, di quella autoprodotta.

LuVi

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:16
Vantaggi?
Per esempio non comprare l'energia elettrica da Francia, Germania e Svizzera che la producono con centrali nucleari disseminate subito a ridosso dell'arco alpino...
Oppure ridurre la dipendenza energetica del paese dalle fonti di combustibile fossile (il cui mercato è molto instabile)
Infine non sottostare ai "capricci" dei paesi fornitori (leggi medio oriente, nord africa ma anche Russia)..

:asd:
hai una minima idea del numero di centrali nucleari necessario per fare ciò e del loro costo? :asd:

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:19
Mi chiedo perchè mai un governo dovrebbe occuparsi solo del breve periodo, io credo che i discorsi che si fanno oggi siano in un ottica di lungo termine, 5 anni non sono certo sufficienti a dotarci del nucleare, ma se non si comincia a metterne le basi il lungo termine si trasformerà in "mai".
e a che pro quando abbiamo problemi ben + URGENTI in italia? :)
come diceva giustamente Christina, per il nostro paese equivarrebbe a fare il passo + lungo della gamba.
PRIMA si devono risolvere i gravi problemi REALI che abbiamo e solo poi ci potrà essere l'indipendenza energetica.
Magari per allora potremo usare direttamente la fusione nucleare...
Anche se sinceramente dubito che i vari problemi dell'italia possano essere risolti prima dell'entrata sul mercato della fusione nucleare :asd:

:dissident:
22-05-2008, 13:19
Latina è stata costruita in 4 anni, 50 anni fa.
Credo che, anche se oggi sono richieste norme di sicurezza enormemente più gravose, con le tecnologie odierne potrebbe essere possibile.


Ma in quei 4 anni non sono compresi studi di fattibilità, progettazione, VIA ecc...

Pancho Villa
22-05-2008, 13:20
e a che pro quando abbiamo problemi ben + URGENTI in italia? :)
come diceva giustamente Christina, per il nostro paese equivarrebbe a fare il passo + lungo della gamba.
PRIMA si devono risolvere i gravi problemi REALI che abbiamo e solo poi ci potrà essere l'indipendenza energetica.
Magari per allora potremo usare direttamente la fusione nucleare...
Anche se sinceramente dubito che i vari problemi dell'italia possano essere risolti prima dell'entrata sul mercato della fusione nucleare :asd:Secondo te l'energia non un problema serio?

Dj Ruck
22-05-2008, 13:20
OK, ha cannato il giornalista. Meglio così.

Dipende, non ci vuole tanto a capirlo...ma è altrettanto ovvio ciò che Scajola ha detto.:read:

LUVІ
22-05-2008, 13:21
Ma in quei 4 anni non sono compresi studi di fattibilità, progettazione, VIA ecc...

Si, vero.
Penso che 5+5 potrebbe essere una stima plausibile.

LuVi

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:21
Secondo te l'energia non un problema serio?
Volere risolvere il problema energetico col nucleare in italia non è serio è ridicolo :)
Per il resto, il problema energetico è ovviamente serio, anche se meno di MOLTI altri che abbiamo in italia ;)

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:22
Si, vero.
Penso che 5+5 potrebbe essere una stima plausibile.

LuVi

lo credo pure io così ad occhio ;)
...ma la cosa bella è che magari io passo pure per uno contrario al nucleare quando invece sono assolutamente contrario al nucleare ITALIANO, visto coem vanno le cose nel nostro paese :asd:

FastFreddy
22-05-2008, 13:25
e a che pro quando abbiamo problemi ben + URGENTI in italia? :)


Che vanno risolti in tempi più vicini al breve termine, nel frattempo nessuno ci impedisce di pensare ad altri piani a lungo termine...

VdW
22-05-2008, 13:27
non capendone nulla dell'argomento vi chiedo: ma non si potrebbe puntare su energie rinnovabili?

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:28
Che vanno risolti in tempi più vicini al breve termine, nel frattempo nessuno ci impedisce di pensare ad altri piani a lungo termine...

beh..
se permetti investire svariate decine di miliardi di euro nel nucleare per raggiungere l'indipendenza energetica non la vedo una priorità visto come sono messi attualmente i conti dello stato.. :stordita:
...come li troveremo i soldi?
Nello stesso modo con cui sono stati stanziati quelli per le grandi opere?
beh..
in quel caso prepariamoci ad avere diverse centrali nucleari incompiute...
gran risultato.. niente da dire.. :stordita:

gaxel
22-05-2008, 13:29
Già visto quello ed altri.
1-Dice che c'è il problema delle scorie ma è stato inventato un modo per risolverlo.
2-Dice che non si riduce la bolletta ma per me non è mai stato quello il problema
3-Dice che si ripagano in 40 anni ma un sacco di cose si ripagano dopo lungo tempo, è per questo che certi investimenti li fa lo stato e non i privati.

Ad esempio, l'entrata nell'euro era una cosa (ahime) necessaria, che ha penalizzato tutti i cittadini nell'immediato, ma che ci slaverà il culo nel lungo termine...

Il nucleare serve. Punto.

whistler
22-05-2008, 13:29
naturalmente il nucleare ha alcuni vantaggi , ma qui in itaGlia verrano fuori solo guai non siamo in grado gestire una cosa del genere ci vogliono persone competenti rispettabili e ONESTE dove sono in questo momento queste persone? di certo la maggior parte di loro non si trova al governo...

!@ndre@!
22-05-2008, 13:30
il Nucleare ad oggi è moderatamente sicuro. Peccato che, a mio avviso, gli Italiani non sono in grado di costruire e gestire una centrale nucleare

..infatti spero vivamente che le centrali vengano fatte al nord perchè, non per sfiducia, ma visto come vanno le cose con i rifiuti normali al sud non vorrei che saltassero fuori immagini di scorie nucleari in mezzo alle strade....:rolleyes:

Pancho Villa
22-05-2008, 13:31
beh..
se permetti investire svariate decine di miliardi di euro nel nucleare per raggiungere l'indipendenza energetica non la vedo una priorità visto come sono messi attualmente i conti dello stato.. :stordita:
...come li troveremo i soldi?
Nello stesso modo con cui sono stati stanziati quelli per le grandi opere?
beh..
in quel caso prepariamoci ad avere diverse centrali nucleari incompiute...
gran risultato.. niente da dire.. :stordita:L'indipendenza energetica non l'avremo mai, così come non l'avrà nessun paese altamente industrializzato, densamente popolato e povero di risorse (spagna, francia e germania sono pure grandi importatori di energia). Qui si tratta di diversificare il paniere energetico anche in virtù dell'esplosione dei costi dei combustibili fossili e del miglioramento della tecnologia nucleare.

Tefnut
22-05-2008, 13:31
tranquilli, vista la gestione perfetta di napoli e la spazzatura, visti i pochi intrallazzi con mafie e appalti.. sarà un successone

gaxel
22-05-2008, 13:33
:mbe:
Il gas viene utilizzato MOLTISSIMO anche per le caldaie..
o mi volete dire che in italia non ci sono caldaie a gas e i svariati metanodotti esistenti me li sono immaginati? :fagiano:

A parte che il gas ce lo dà pure Putin che è più amico nostro (adesso), ma il concetto fondamentale che non entra in testa alla gente è :

Gas, petrolio, nucleare, idroelettrico, fotovoltaico, eolico, ecc... ci vogliono tutti. Ripeto Tutti.... e nel giro di 40-50 anni saremo indipendententi dal punto di vista energetico.

E avere più sistemi per produrre energia ti para il sedere il giorno in cui il petrolio aumenta o ti chiudono i rubinetti del gas o finisce l'uranio, che tra parentesi non è l'unica materia prima con cui sviluppare energia nucleare...

Ripeto, fornite soluzioni alternative valide a quello che fa il governo Berlusconi, che come la solito (a differenza dei sinistri), sin dal suo primo cdm ha fatto quello che aveva promesso in campagna elettorale...

FastFreddy
22-05-2008, 13:33
beh..
se permetti investire svariate decine di miliardi di euro nel nucleare per raggiungere l'indipendenza energetica non la vedo una priorità visto come sono messi attualmente i conti dello stato.. :stordita:
...come li troveremo i soldi?
Nello stesso modo con cui sono stati stanziati quelli per le grandi opere?
beh..
in quel caso prepariamoci ad avere diverse centrali nucleari incompiute...
gran risultato.. niente da dire.. :stordita:

Per ora si tratta di gettare le basi, ovvero realizzare studi di fattibilità, progetti di massima, studi di impatto ambientale, etc. etc. e quindi si parla di soli costi di progettazione (che in genere sono intorno al 2-3% del costo dell'opera)

LUVІ
22-05-2008, 13:34
non capendone nulla dell'argomento vi chiedo: ma non si potrebbe puntare su energie rinnovabili?

NOOO, ma che sei matto?!?! :asd: :sofico:

gaxel
22-05-2008, 13:34
Mi chiedo perchè mai un governo dovrebbe occuparsi solo del breve periodo, io credo che i discorsi che si fanno oggi siano in un ottica di lungo termine, 5 anni non sono certo sufficienti a dotarci del nucleare, ma se non si comincia a metterne le basi il lungo termine si trasformerà in "mai".

Anche perché se questo primo cdm rispecchierà i successivi, altri 5 anni se li fanno di sicuro al governo....

whistler
22-05-2008, 13:34
prevedo un bel disastro ecologico ci sono paesi che certe cose possono permettersele e altri no noi non possiamo per 1000 motivi

whistler
22-05-2008, 13:36
NOOO, ma che sei matto?!?! :asd: :sofico:

il nucleare rende di più si fanno bei soldini per gli amici e amici degli amici...

gaxel
22-05-2008, 13:37
e a che pro quando abbiamo problemi ben + URGENTI in italia? :)
come diceva giustamente Christina, per il nostro paese equivarrebbe a fare il passo + lungo della gamba.
PRIMA si devono risolvere i gravi problemi REALI che abbiamo e solo poi ci potrà essere l'indipendenza energetica.
Magari per allora potremo usare direttamente la fusione nucleare...
Anche se sinceramente dubito che i vari problemi dell'italia possano essere risolti prima dell'entrata sul mercato della fusione nucleare :asd:

L'unico problema dell'Italia è al diminuzione dle debito pubblico, se tra 40 anni potremo spendere meno soldi nell'acquistare energia perché la produciamo noi, potremo usare quei soldi per abbassare il debito pubblico.

Ma ragionate sul lungo termine vah... capisco che siete abituati a govenri di un paio d'anni, ma così non si va da nessuna parte.

dasdsasderterowaa
22-05-2008, 13:37
Io non sono molto d'accordo con voi quando criticate la serietà italiana.
Le centrali nucleari non verrebbero mantenute da LSU comunali, ma da tecnici di grandi competenze, con diversi anni di studi specialistici alle spalle.

La grande industria italiana è una delle poche cose buone del nostro paese: le aziende del gruppo Finmeccanica costruiscono di tutto ed esportano i loro gioielli in diversi paesi, segno che di gente competente ed apprezzata in tutto il mondo ce n'è.

Saremo un popolo un po' pressapochista, se si tratta di curare l'aiuola che costeggia una statale, ma quando dobbiamo fare qualcosa di importante, l'impegno e la serietà non è inferiore agli altri paesi europei.

Pancho Villa
22-05-2008, 13:38
Le rinnovabili sono già ampiamente incentivate (per il fotovoltaico c'è la maggiore incentivazione al mondo o giù di li).

:dissident:
22-05-2008, 13:38
Sì ma in italia non si vogliono le ferrovie, le centrali eoliche se sono vicine al nostro paesino...figuratevi una centrale nucleare...

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:39
Il nucleare serve. Punto.
Ovvio :)
Nessuno l'ha mai negato :)
Si contesta il fatto che il nucleare serva in italia, che è cosa ben diversa :)

evelon
22-05-2008, 13:39
l'inquinamento prodotto sotto forma di scorie radioattive (sprattutto come saranno gestite in italia) è perfettamente innocuo, vero? :fagiano:


Meno dannoso delle emissioni di una centrale a carbone o ad olio pesante.

Le moderne centrali a carbone, turbgas, olii pesanti etc hanno esmissioni molto basse ma quelle poche si disperdono senza controllo.

Certo rispetto alle valanghe di diossina nei roghi napoletani di mondezza sono quasi salutari :asd:


Ci vogliono DECENNI e DECINE di centrali nucleari, dal costo non indifferente e con recupero dell'investimento nell'arco di 40-50 anni, per essere indipendenti dall'energia elettrica estera.
E comunque il gas viene utilizzato guarda caso anche per il riscaldamento :)


Beh, la quota del gas importante è per l'energia non certo per riscaldare le
case.



Si certo :asd:
proprio quando tutti puntano alla ricerca sulla FUSIONE nucleare (vedi ITER & co.) noi dovremmo investire sulla ricerca nella FISSIONE nucleare..
Estremamente lungimirante.. non c'è che dire :asd:


Senza il know how delle fissine la fusione non la fai ;)


Dove li troviamo i soldi? :)
Si è già visto come i fondi per tutte le "grandi opere" iniziate da Ilvio erano inesistenti, e infatti tante opere sono rimaste incompiute.
Mi sai dire come fai a costruire una centrale nucleare senza 1) il necessario know-how e 2)sufficenti investimenti? :)

Ripetendo fino alla noia che questa è imho una boutade fine a sè stessa e che i problemi da risolvere per il ritorno del nucleare in Italia sono altri ripeto:

Il problema soldi non è il più grande per il semplice motivo che sono soldi che dovrebbero essere spesi comunque per il combustibile da importare.


Detto questo mi pare che l'ultimo punto in questione è "devono farle gli italiani che non sanno gestire la monnezza a napoli" :D

E' vero ed è realistico come problema.
Io credo che prima delle centrali occorre:
modificare le attuali leggi che consentono a qualcunque agitatore/capopolo/paesino sperduto di 100 anime/disoccupato più o meno organizzato/no global/verde/ecoterrorista/etc di bloccare la costruzione già in fase di VIA di qualunque cosa.

Individuare i siti e renderli di interesse nazionale

modificare la legge in modo che una decisione del governo non possa essere ostacolata da chicchessia a livello regionale/provinciale/comunale/condominiale

predisporre sistemi di controllo delle opere in fase di realizzazione ed esercizio (non occorre inventare nulla, basta copiare dagli altri paesi)

varie ed eventuali


Però partire dal presupposto che "siamo italiani e quindi non capaci di gestire nulla" è paralizzante: in pratica con questo ragionamento non dobbiamo fare nemmeno una strada provinciale :p

Vifani
22-05-2008, 13:39
lo credo pure io così ad occhio ;)
...ma la cosa bella è che magari io passo pure per uno contrario al nucleare quando invece sono assolutamente contrario al nucleare ITALIANO, visto coem vanno le cose nel nostro paese :asd:

Certo che l'atteggiamento secondo il quale poiché gli italiani gestiscono male qualsiasi situazione, è meglio che la si faccia fare fuori il paese è curiosa.

Vorrei capire con questo tipo di mentalità cosa ci resta da fare dunque. Per l'immondizia è meglio spedirla in Germania, per l'energia è meglio comprarla dall'estero, ecc... siamo inaffidabili ed incapaci di gestire qualunque situazione secondo te?

Io penso che con questa mentalità non si arrivi da nessuna parte. Un minimo di fiducia nella nostra nazione non farebbe male. E non venitemi a dire che non si può avere fiducia perché è una balla. In Campania i rifiuti sono stati gestiti malissimo. Ok, ma quante sono le regioni dove invece il problema è stato affrontato e risolto? Quante sono le regioni dove ci sono i termovalorizzatori e le discariche e le cosa funzionano bene? Tantissime.

Io ho fiducia che gli italiani possano fare tanto e bene. Gli esempi negativi ci sono ovunque, ma non è per questo motivo che si deve dire di no a tutto. Quindi va benissimo il nucleare e non ho alcuna paura che venga gestito male, così come vanno bene i termovalorizzatori o il ponte sullo stretto. Ripeto: con la mentalità che in Italia qualsiasi cosa si faccia venga fatta male non si arriva da nessuna parte e comunque è basata su assunzioni errate.

gaxel
22-05-2008, 13:39
Io non sono molto d'accordo con voi quando criticate la serietà italiana.
Le centrali nucleari non verrebbero mantenute da LSU comunali, ma da tecnici di grandi competenze, con diversi anni di studi specialistici alle spalle.

La grande industria italiana è una delle poche cose buone del nostro paese: le aziende del gruppo Finmeccanica costruiscono di tutto ed esportano i loro gioielli in diversi paesi, segno che di gente competente ed apprezzata in tutto il mondo ce n'è.

Saremo un popolo un po' pressapochista, se si tratta di curare l'aiuola che costeggia una statale, ma quando dobbiamo fare qualcosa di importante, l'impegno e la serietà non è inferiore agli altri paesi europei.

Concordo.
In Italia quello che non funziona è una parte dell'amministrazione pubblica...

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:40
..infatti spero vivamente che le centrali vengano fatte al nord perchè, non per sfiducia, ma visto come vanno le cose con i rifiuti normali al sud non vorrei che saltassero fuori immagini di scorie nucleari in mezzo alle strade....:rolleyes:

Perchè, invece Casal Monferrato è al sud? :)
Strano... non sapevo l'avessero trasferito :)

FastFreddy
22-05-2008, 13:40
Sì ma in italia non si vogliono le ferrovie, le centrali eoliche se sono vicine al nostro paesino...figuratevi una centrale nucleare...

Eppure 25 anni fa c'eravamo riusciti ad averlo il nucleare e non credo che 25 anni fa l'Italia fosse messa economicamente e/o socialmente meglio di oggi....

Marilson
22-05-2008, 13:41
..infatti spero vivamente che le centrali vengano fatte al nord perchè, non per sfiducia, ma visto come vanno le cose con i rifiuti normali al sud non vorrei che saltassero fuori immagini di scorie nucleari in mezzo alle strade....:rolleyes:

esattamente la stessa cosa che dicevo io in una discussione del genere fatta con amici qualche giorno fa. Premessa, io sono calabrese. Se dobbiamo farle, ok, ma che le facciano al nord

dasdsasderterowaa
22-05-2008, 13:41
Ovvio :)
Nessuno l'ha mai negato :)
Si contesta il fatto che il nucleare serva in italia, che è cosa ben diversa :)

Serve anche in Italia, come negli altri paesi europei.
L'importante è che lo si affidi a persone serie, che ci sono anche qui da noi.

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:42
L'indipendenza energetica non l'avremo mai, così come non l'avrà nessun paese altamente industrializzato, densamente popolato e povero di risorse (spagna, francia e germania sono pure grandi importatori di energia). Qui si tratta di diversificare il paniere energetico anche in virtù dell'esplosione dei costi dei combustibili fossili e del miglioramento della tecnologia nucleare.
La francia che io sappia esporta una discreta quantià di energia.
E anche la germania se non ricordo male ;)
E nel nostro paese, visto come vanno le cose, il nucleare NON è una soluzione.

Pancho Villa
22-05-2008, 13:46
La francia che io sappia esporta una discreta quantià di energia.
E anche la germania se non ricordo male ;)
E nel nostro paese, visto come vanno le cose, il nucleare NON è una soluzione.Esportano elettricità, non fonti primarie...

svarionman
22-05-2008, 13:46
Già visto quello ed altri.
1-Dice che c'è il problema delle scorie ma è stato inventato un modo per risolverlo.
2-Dice che non si riduce la bolletta ma per me non è mai stato quello il problema
3-Dice che si ripagano in 40 anni ma un sacco di cose si ripagano dopo lungo tempo, è per questo che certi investimenti li fa lo stato e non i privati.

Aspetta un attimo......ma se non si riduce la bolletta, allora a che razzo serve? Sterile dimostrazione di potenza?

Per quanto riguarda le scorie.....il problema sarà anche stato risolto, sicuramente non in ITAgLia, dato che dobbiamo ancora smaltire i rifiuti di 20 anni fa, che sono stoccati ad minchiam in luoghi dalla sicurezza approssimativa; e che vengono venduti a peso d'oro a nazioni più serie che hanno siti di stoccaggio adeguati.

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:47
Meno dannoso delle emissioni di una centrale a carbone o ad olio pesante.

Le moderne centrali a carbone, turbgas, olii pesanti etc hanno esmissioni molto basse ma quelle poche si disperdono senza controllo.

Certo rispetto alle valanghe di diossina nei roghi napoletani di mondezza sono quasi salutari :asd:

beh..
se vengono gestite come i rifiuti napoletani non mi puoi certo dire che saranno innocue :)

Senza il know how delle fissine la fusione non la fai ;)

Perchè no?
Le centrali a fusione sono TOTALMENTE diverse da quelle a fissione.
E anzichè scindere atomi pesanti si uniscono atomi leggeri, procedimento completamente opposto.
Per quale motivo il know-how per costruire una centrale a fissione nucleare sarebbe necessario per costruire un tokamak? :fagiano:

Però partire dal presupposto che "siamo italiani e quindi non capaci di gestire nulla" è paralizzante: in pratica con questo ragionamento non dobbiamo fare nemmeno una strada provinciale :p
Mi basta vedere la salerno-reggio calabria a che punto è dopo svariate decine di anni :)
ed è "solo" una strada, non certo una centrale nucleare :)

LUVІ
22-05-2008, 13:50
Pensa che anche l'italia vende energia. :)
La soluzione sono le rinnovabili? Solo loro? Ripeto... spiegatemi come produrre 55.000 MW di picco continuativi per almeno 6 ore a rinnovabili (tagliando quindi turbogas, centrali a carbone e olio pesante).

Si, anche io sapevo così.
In determinati orari/periodi vendiamo energia, e la compriamo in altri, per convenienza.

LuVi

Pancho Villa
22-05-2008, 13:51
Pensa che anche l'italia vende energia. :)
La soluzione sono le rinnovabili? Solo loro? Ripeto... spiegatemi come produrre 55.000 MW di picco continuativi per almeno 6 ore a rinnovabili (tagliando quindi turbogas, centrali a carbone e olio pesante).Senza contare che le rinnovabili sono già abbondantemente incentivate, e che comunque investire sul nucleare non significa escludere le rinnovabili.

evelon
22-05-2008, 13:51
Io ho fiducia che gli italiani possano fare tanto e bene. Gli esempi negativi ci sono ovunque, ma non è per questo motivo che si deve dire di no a tutto. Quindi va benissimo il nucleare e non ho alcuna paura che venga gestito male, così come vanno bene i termovalorizzatori o il ponte sullo stretto. Ripeto: con la mentalità che in Italia qualsiasi cosa si faccia venga fatta male non si arriva da nessuna parte e comunque è basata su assunzioni errate.

Non esageriamo dalla parte opposta ;)

Io non ho paura ma, come negli altri paesi, pretendo un sistema di controlli e sorveglianza adeguato sia in fase di realizzazione, sia in fase di esercizio

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 13:51
Per ora si tratta di gettare le basi, ovvero realizzare studi di fattibilità, progetti di massima, studi di impatto ambientale, etc. etc. e quindi si parla di soli costi di progettazione (che in genere sono intorno al 2-3% del costo dell'opera)

:mbe:
e l'altro 97-98% non dovremo accollarcelo se le vogliamo realizzare? :fagiano:

Ciccio17
22-05-2008, 13:52
:rotfl:
sappiamo tutti come vengono gestiti i rifiuti "normali", figuriamoci cosa accadrà con le scorie nucleari. :)
Per l'indipendenza dal gheddafi di turno non bastano certo un paio di centrali nucleari, a parte che lui ci taglierebbe il gas e non certo l'energia elettrica :)
Per costruire le centrali nucleari occorrono INGENTI investimenti, con dei soldi che ora non abbiamo e che saranno recuperati solo nell'arco di 40-50 anni dalla creazione della centrale :)
Detto ciò, quali vantaggi che ancora mi sfuggono porterebbe il nucleare in italia? :)

Che magari tra 40-50 anni inizieremo a ottenere qualche profitto. Piuttosto che continuare per 40-50 anni ad essere subordinati a chi ci fornisce energia elettrica.

Il lavoro è lungo, ma se mai si inizia, mai si finisce.

gaxel
22-05-2008, 13:52
Aspetta un attimo......ma se non si riduce la bolletta, allora a che razzo serve? Sterile dimostrazione di potenza?

Serve a non dipendere completamente dall'estero e a non dipendere esclusivamente dai combustibili fossili, il tutto si traduce con:

"Lo stato spende meno soldi per fornirti energia elettrica"

con tutto quello che ne consegue...


Per quanto riguarda le scorie.....il problema sarà anche stato risolto, sicuramente non in ITAgLia, dato che dobbiamo ancora smaltire i rifiuti di 20 anni fa, che sono stoccati ad minchiam in luoghi dalla sicurezza approssimativa; e che vengono venduti a peso d'oro a nazioni più serie che hanno siti di stoccaggio adeguati.

Ma se avete questa considerazione dell'Italia perché non ve ne andate? Perchè discutete su un forum? Se non c'è speranza è inutile preoccuparsi, no?

FastFreddy
22-05-2008, 13:54
:mbe:
e l'altro 97-98% non dovremo accollarcelo se le vogliamo realizzare? :fagiano:

Certo, ma per ora si tratta di gettare le basi, quindi niente miliardi di € spesi nei prossimi 5 anni, quelli si spenderanno in futuro sperando che i futuri governi proseguano sulla stessa strada non gettando alle ortiche il lavoro fatto in precedenza....

Un pò come la faccenda della "società ponte sullo stretto" che oculatamente Di Pietro non ha voluto chiudere, indipendentemente dalla priorità o meno di tale opera, non si possono considerare "inutili" gli studi ed i progetti fatti finora, sempre di "know how" si tratta ed anche quello ha un valore.

Dj Ruck
22-05-2008, 14:00
l ministro dello Sviluppo economico all'assemblea di Confindustria

Scajola: «Via al nucleare»
Scajola: «Entro il 2013 al via le centrali nucleari»
«Entro questa legislatura il progetto per la costruzione
di un gruppo di centrali di nuova generazione»

ROMA - L'Italia cambia rotta e punta all'energia nucleare. «Entro questa legislatura porremo la prima pietra per la costruzione nel nostro paese di un gruppo di centrali nucleari di nuova generazione - ha annunciato il ministro dello Sviluppo economico, Claudio Scajola, suo intervento all'assemblea di Confindustria. «Solo gli impianti nucleari - ha aggiunto il ministro - consentono di produrre energia su larga scala, in modo sicuro, a costi competitivi e nel rispetto dell'ambiente».

IMPEGNO ASSUNTO DA BERLUSCONI - La scelta del nucleare «è un solenne impegno assunto dal presidente Berlusconi all'atto della fiducia al nuovo governo. Onoreremo questo impegno con convinzione e determinazione». Il ministro ha anche messo in luce la necessità di definire «una strategia energetica nazionale contenente priorità, indirizzi e strumenti di attuazione per il breve e il lungo periodo» e che sarà sottoposta a pubblica consultazione attraverso una Conferenza nazionale per l'energia e l'ambiente«.
http://www.corriere.it/economia/08_maggio_22/scajola_energia_nucleare_37aff33e-27ea-11dd-b97e-00144f02aabc.shtml

_TeRmInEt_
22-05-2008, 14:03
A me viene da ridere...

Fanno proteste per la TAV... proteste per nuove discariche...

Figurati cosa faranno per una centrale nuclerare :sofico:

E posso capirli... chi vorrebbe una centrale nuclerare dietro casa gestita dalla mafia?

:sofico:

Marco!
22-05-2008, 14:04
ma il referendum che hanno fatto sul nucleare non conta niente?

cioè possono fregarsene altamente?

Pancho Villa
22-05-2008, 14:05
ma il referendum che hanno fatto sul nucleare non conta niente?

cioè possono fregarsene altamente?il referendum non aveva alcun effetto sulla possibilità di costruire impianti

- eliminava la previsione che permetteva la gestione all'estero di impianti per l'ENEL (già risistemata dalla Marzano -Berlusconi- nel 2003)
- eliminava i contributi ai comuni che ospitavano impianti a carbone o nucleari
- la norma che consentiva al CIPE di posizionare lui le centrali nel caso i comuni non lo avessero ancora fatto entro i termini

evelon
22-05-2008, 14:05
beh..
se vengono gestite come i rifiuti napoletani non mi puoi certo dire che saranno innocue :)


Se, se ,se....

A ragionare con i sè non si và lontano...

Se vogliamo fare un ragionamento serio, facciamolo, se vogliamo fare solo ipotesi allora è diverso.

Se dobbiamo guardare solo i dati dei rifiuti abbiamo che la maggiornanza delle città italiane non affoga nella mondezza.....quindi ?
Seguendo il ragionamento che fai tu direi che si è perfettamente in grado di gestire tutto....


Il punto è che basarsi solo sui peggiori esempi negativi non porta a nessuna parte.

Se hai notato io non porto esempi positivi per dimostrare che siamo in grado (e ce ne sono in quantità) ma solo chiedo l'applicazione di adeguati controlli come in altri paesi .

Se poi tu sei sicuro che saranno gestite come la mondezza napoletana o la SA-RC allora dimostralo anche a noi..


Perchè no?
Le centrali a fusione sono TOTALMENTE diverse da quelle a fissione.
E anzichè scindere atomi pesanti si uniscono atomi leggeri, procedimento completamente opposto.
Per quale motivo il know-how per costruire una centrale a fissione nucleare sarebbe necessario per costruire un tokamak? :fagiano:


Si, credo di saperlo :D

Ma il know how è fondamentale comunque: pensa agli studi sui materiali esposti a radiazione, impiantistica nucleare, etc.
Sono cose che non possono nemmeno essere affrontate senza un solido know how sulla fissione

Non basta conoscere il "modellino" delle "palline" che si "uniscono" o degli "aggregati di palline" che si dividono dopo l'urto con un'altra "pallina".
E' leggermente più complicato :D


Mi basta vedere la salerno-reggio calabria a che punto è dopo svariate decine di anni :)
ed è "solo" una strada, non certo una centrale nucleare :)

ergo la tua soluzione ?

Stai criticando un pò tutto al grido di "noi italiani non siamo in grado di fare nulla che sia complicato o semplice perchè siamo corrotti ed incapaci".

Bene, se nemmeno le strade dobbiamo fare e farcele fare da stranieri che facciamo ?
Di certo non possiamo fare rigassificatori e nemmeno centrali turbogas o ad olio pesante.
Figurarsi poi degli inceneritori o discariche.
Non costruiamo ferrovie, palazzi o aeroporti, non facciamo scali o porti nè navi o aerei o auto.

Uno scooter lo possiamo fare o è troppo pure quello ?

svarionman
22-05-2008, 14:07
Serve a non dipendere completamente dall'estero e a non dipendere esclusivamente dai combustibili fossili, il tutto si traduce con:

"Lo stato spende meno soldi per fornirti energia elettrica"

con tutto quello che ne consegue...

Se quello che ne consegue non è una riduzione dei costi dell'energia all'utente finale, allora serve a poco.....


Ma se avete questa considerazione dell'Italia perché non ve ne andate? Perchè discutete su un forum? Se non c'è speranza è inutile preoccuparsi, no?

Lol.....non è un fatto di "avere considerazioni", ma di guardare la realtà dei fatti.

Io non sono contro al nucleare, mi piacerebbe solo che le cose fossero fatte bene (dato la responsabilità che ci si assume) e i precedenti non sono certo lusinghieri. Se poi mi si viene a dire che dopo tanti miliardi spesi non ci sarà una riduzione della bolletta.....beh, allora mi chiedo dove sia l'utilità.....

FastFreddy
22-05-2008, 14:08
A me viene da ridere...

Fanno proteste per la TAV... proteste per nuove discariche...


Finora l'unica protesta contro la TAV si è avuta in val di Susa, il resto delle tratte realizzate e in corso di realizzazione non ha visto tutta questa opposizione... ;)

FastFreddy
22-05-2008, 14:10
Se quello che ne consegue non è una riduzione dei costi dell'energia all'utente finale, allora serve a poco.....



Ricordi il protocollo di Kyoto? Parla di riduzione delle emissioni di CO2, una delle strade da percorrere è anche il nucleare....

Poi la riduzione in bolletta lascia il tempo che trova, magari non ci farà calare la bolletta, ma potrebbe servire a non farla aumentare a dismisura in futuro...

Gio22
22-05-2008, 14:13
Per il resto, il problema energetico è ovviamente serio, anche se meno di MOLTI altri che abbiamo in italia ;)

mi risponderesti
se ti chiedo di elencarmi quali sn i problemi + urgenti ?

gracias

Senza Fili
22-05-2008, 14:16
Finalmente si incomincia a dare una sistemata alle cose. Il prezzo della bolletta non diminuirà ma almeno non ci sarà più un Gheddafi di turno a dirci:
-O fate così o vi chiudo il rubinetto-



Certo, buttiamo via tutti gli impianti di riscaldamento tradizionali, poi buttiamo via tutto il parco auto che va a benzina-gasolio-gas, trasformiamo tutti i distributori in colonnine per la ricarica, e ci compriamo tutte auto elettriche da ricaricare con l'energia elettrica prodotta dalle nostre centrali nucleari...si si :asd: :sbonk:

marcolinuz
22-05-2008, 14:16
L'unico problema dell'Italia è al diminuzione dle debito pubblico, se tra 40 anni potremo spendere meno soldi nell'acquistare energia perché la produciamo noi, potremo usare quei soldi per abbassare il debito pubblico.
Il debito pubblico può essere diminuito in tantissimi modi, cosa c'entrano le centrali nucleari? E cmq il problema dell'Italia non è (sol)tanto il debito pubblico quanto la crescita economica.

E cmq qualcuno dice che il nucleare non faccia diminuire le bollette, ha costi di impianto enormi che vengono ripagati in tempi lunghissimi, tempi di costruzione di piuttosto lunghi e sopratutto scorie radiottive da smaltire.
Inoltre non è che basti 3/4 centrali. Per arrivare a coprire il fabbisogno di energia in Italia di circa il 30% occorrono una 20-ina di centrali. Ovviamente queste centrali non sono eterne quindi ci sono anche costi di smantellamento.
Ah quel qualcuno è un certo premio nobel per la fisica Carlo Rubbia uno dei massimi esperti di nucleare che non rappresenta certo l'interesse di qualche lobby ambientalista ed anzi in teoria avrebbe tutto l'interesse a dire il contrario.

Aggiungiamo anche che ci sono alternative migliori sotto tutti i punti di vista, che le competenze in Italia sul nucleare sono pari a zero, che abbiamo problemi a smaltire rifiuti normali, che il nucleare è stato sempre fortemente voluto dall'industria (tutta), che ha non volere il nucleare sono stati gli italiani in prima persona con un referendum.

Ecco sommato tutto questo mi viene da pensare che dietro questi politici che vogliono il nucleare ci sia solo l'interesse degli industriali e non l'interesse generale del paese.

evelon
22-05-2008, 14:20
Certo, poi buttiamo via tutto il parco auto che va a benzina-gasolio-gas, trasformiamo tutti i distributori in colonnine per la ricarica, e ci compriamo tutte auto elettriche da ricaricare con l'energia elettrica prodotta dalle nostre centrali nucleari...si si :asd: :sbonk:

Non serve.

In Svezia hano calcolato che se l'Europa abbassasse la richiesta di petrolio del solo 10% l'Opec sarebbe costretta a rivedere i prezzi al ribasso ;)

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 14:28
Se hai notato io non porto esempi positivi per dimostrare che siamo in grado (e ce ne sono in quantità) ma solo chiedo l'applicazione di adeguati controlli come in altri paesi .

Ok,gli adeguati controlli mi basterebbero. :)
se fossero davvero adeguati però ;)

Si, credo di saperlo :D

Ma il know how è fondamentale comunque: pensa agli studi sui materiali esposti a radiazione, impiantistica nucleare, etc.
Sono cose che non possono nemmeno essere affrontate senza un solido know how sulla fissione

Non basta conoscere il "modellino" delle "palline" che si "uniscono" o degli "aggregati di palline" che si dividono dopo l'urto con un'altra "pallina".
E' leggermente più complicato :D

ovvio.
Ma ciò non comporta che senza il know-how specifico per costruire una centrale a fissione non si possa avere il know-how specifico per costruirne una a fusione.
Le parti in comune, mi pare ovvio e scontato che siano necessarie.

ergo la tua soluzione ?

Stai criticando un pò tutto al grido di "noi italiani non siamo in grado di fare nulla che sia complicato o semplice perchè siamo corrotti ed incapaci".

Bene, se nemmeno le strade dobbiamo fare e farcele fare da stranieri che facciamo ?
Di certo non possiamo fare rigassificatori e nemmeno centrali turbogas o ad olio pesante.
Figurarsi poi degli inceneritori o discariche.
Non costruiamo ferrovie, palazzi o aeroporti, non facciamo scali o porti nè navi o aerei o auto.

Uno scooter lo possiamo fare o è troppo pure quello ?
Beh, per me il treno del nucleare è bello che passato.
Iniziare ora praticamente da zero, vuol dire con molta probabilità non riuscire nemmeno a vedere i frutti dell'enorme investimento necessario.
In caso fosse stata una realtà già presente e consolidata in italia non avrei sollevato obiezioni di sicuro, ma visto che partiamo da zero e che sono necessari tantissimi soldi che allo stato attuale non ci sono, visto che le possibilità di affidare la costruzione ad imprese non proprio trasparente (e non nominate il sud perchè non mi pare che la Impregilo, con grosse responsabilità nel disastro campano, sia meridionale ;) ), direi che le premesse non sono per nulla incoraggianti.
Sarei felicissimo di sbagliarmi, ma in futuro vedremo come andranno le cose :)

cocis
22-05-2008, 14:30
Need Calcestruzzi.spa ?? :D

5 anni .. non si sa di cosa però .. :ciapet: :sofico:

svarionman
22-05-2008, 14:32
Le centrali sarannò a carico pubblico o gestite da privati? Come funziona all'estero?

Un modo per ridurre i costi dell'energia sarebbe quello di rendere il mercato più libero, facendo costruire o gestire le centrali da privati, come si sta facendo in altri paesi con impianti di energia rinnovabile......chiaramente con il nucleare, affidare le centrali a qualcuno diventa un problema di sicurezza, bisogna andarci con i piedi di piombo (nel vero senso della parola).
Oppure creare una rete di piccoli impianti di vario tipo diffusi capillarmente sul territorio e collegati tra loro.

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 14:32
mi risponderesti
se ti chiedo di elencarmi quali sn i problemi + urgenti ?

gracias

mah..
non lo so..
stando a quanto dicevate fino a poco tempo fa mi sembra di ricordare che vi stracciavate le vesti perchè non si riusciva + ad arrivare a fine mese, la criminalità dilagante, la paura di mettere piede fuori di casa per non essere aggrediti e cose del genere, le tasse che erano aumentate (grazie ad Ilvio che ha causato la procedura di infrazione europea:) ).
Ora tutto ad un tratto il problema + importante sembra essere l'energia.
Per me tra l'altro la MAFIA, in tutte le sue varie forme, è un problema ben + grave di tutti quelli sopra elencati.
Ma se qualcuno riabilita la memoria dei mafiosi in diretta tv e a tutti va bene, allora devo dedurre che la MAFIA per molti non è un problema :)

Paix
22-05-2008, 14:33
Per arrivare a coprire il fabbisogno di energia in Italia di circa il 30% occorrono una 20-ina di centrali.


cazzata uno...

per coprire il 30% del fabbisogno italiano bastano 8 centrali moderne...

che le competenze in Italia sul nucleare sono pari a zero,
.

cazzata due... l'enel e i relativi tecnici hanno un esperienza nel nucleare elevata... non per nulla vengono spediti in francia e altre nazioni europee per seguire la costruzione di nuovi impianti!!!


Cmq per fortuna che ci sono persone intelligenti la su...
Il nucleare è l'unica via percorribile... l'unica fonte energetica che puo sostenere il sempre più alto bisogno di enegia!!
Punto non c'è altro da dire... tutto il resto produce quantita irisorie... non utili per portare avanti uno stato industrializzato!!

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 14:34
Non serve.

In Svezia hano calcolato che se l'Europa abbassasse la richiesta di petrolio del solo 10% l'Opec sarebbe costretta a rivedere i prezzi al ribasso ;)
:mbe:
scusami, ma permettimi di dubitarne FORTEMENTE in un periodo di crescita dei paesi emergenti come india e cina in cui la domanda di petrolio sta crescendo esponenzialmente... :fagiano:

rgart
22-05-2008, 14:34
sono assolutamente contrario.

Prima va trovato il modo e luogo per stoccare i rifiuti delle centrali nucleari e SOPRATTUTTO quelli ospedalieri che ad oggi sono stoccati nella peggior imperizia e pericolosità

Poi dalla nato-ue-aiea ci facciamo costruire le centrali. e NESSUNA ditta italiana deve farne parte... i sub-appalti dei sub-appalti delle aziende mafiose italiane sono la realtà e per cose delicate (anche un inceneritore o una discarica) vanno usate ditte estere, preferibilmente del nord europa con notevole know-how

FastFreddy
22-05-2008, 14:34
mah..
non lo so..
stando a quanto dicevate fino a poco tempo fa mi sembra di ricordare che vi stracciavate le vesti perchè non si riusciva + ad arrivare a fine mese, la criminalità dilagante, la paura di mettere piede fuori di casa per non essere aggrediti e cose del genere, le tasse che erano aumentate (grazie ad Ilvio che ha causato la procedura di infrazione europea:) ).
Ora tutto ad un tratto il problema + importante sembra essere l'energia.
Per me tra l'altro la MAFIA, in tutte le sue varie forme, è un problema ben + grave di tutti quelli sopra elencati.
Ma se qualcuno riabilita la memoria dei mafiosi in diretta tv e a tutti va bene, allora devo dedurre che la MAFIA per molti non è un problema :)


Ok, ma i problemi che hai elencato han ben poco a che vedere con gli investimenti per le infrastrutture. Investire in infrastrutture non vedo come possa togliere risorse alla risoluzione di quei problemi li...

sommojames
22-05-2008, 14:35
Correggetemi se sbaglio, ma gran parte del sud e' zona sismica, difficilmente ci faranno centrali nucleari.

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 14:36
Quali sono queste benedette alternative???? Ripeto 55.000 MW di picco per oltre 6 ore tutti i giorni (e non siamo ancora in estate dove il picco e' ben piu alto).
:mbe:
scusa, ma stai dicendo che intendono costruire centrali nucleari per coprire 55.000MW?:mbe:

Innominato
22-05-2008, 14:38
E sarebbe anche ora e che cavolo, chissà fra cinque anni quanto arriva di bolletta e chissà per ora che abbiamo anche noi il nucleare :muro:

gaxel
22-05-2008, 14:38
Se quello che ne consegue non è una riduzione dei costi dell'energia all'utente finale, allora serve a poco.....

"Con tutto quello che ne consegue" equivale a dire che se lo stato spende meno soldi, i cittadini spendono meno soldi...

^TiGeRShArK^
22-05-2008, 14:39
cazzata uno...

per coprire il 30% del fabbisogno italiano bastano 8 centrali moderne...


Le centrali più moderne hanno tipicamente potenza compresa tra i 600 MW e i 1200 MW

Correggi wikipedia allora :)
Dato che non credo che il fabbisogno totale italiano sia meno di 30.000 MW :)

Innominato
22-05-2008, 14:39
Correggetemi se sbaglio, ma gran parte del sud e' zona sismica, difficilmente ci faranno centrali nucleari.
Non so in Giappone come fanno.

Innominato
22-05-2008, 14:41
Correggi wikipedia allora :)
Dato che non credo che il fabbisogno totale italiano sia meno di 30.000 MW :)
beh mica bisogna buttare via tutte le altre centrali che ci sono.

Paix
22-05-2008, 14:41
doppio

FastFreddy
22-05-2008, 14:42
Correggetemi se sbaglio, ma gran parte del sud e' zona sismica, difficilmente ci faranno centrali nucleari.

Tutto il mondo è zona sismica....

Paix
22-05-2008, 14:42
Correggi wikipedia allora :)
Dato che non credo che il fabbisogno totale italiano sia meno di 30.000 MW :)

sara un po da aggironare wiki...

una centrale moderna arriva a produrre anche 1600mw :O

anzi esattamente il reattore EPR ne produce 1650mw

ah e il fabbisogno nazionale è di circa 50GW ;) (40GW di media)

Gio22
22-05-2008, 14:42
Correggetemi se sbaglio, ma gran parte del sud e' zona sismica, difficilmente ci faranno centrali nucleari.

e in giappone come fanno?
in california nn ci sn centrali nucleari?

gaxel
22-05-2008, 14:42
Il debito pubblico può essere diminuito in tantissimi modi, cosa c'entrano le centrali nucleari? E cmq il problema dell'Italia non è (sol)tanto il debito pubblico quanto la crescita economica.

E cmq qualcuno dice che il nucleare non faccia diminuire le bollette, ha costi di impianto enormi che vengono ripagati in tempi lunghissimi, tempi di costruzione di piuttosto lunghi e sopratutto scorie radiottive da smaltire.
Inoltre non è che basti 3/4 centrali. Per arrivare a coprire il fabbisogno di energia in Italia di circa il 30% occorrono una 20-ina di centrali. Ovviamente queste centrali non sono eterne quindi ci sono anche costi di smantellamento.
Ah quel qualcuno è un certo premio nobel per la fisica Carlo Rubbia uno dei massimi esperti di nucleare che non rappresenta certo l'interesse di qualche lobby ambientalista ed anzi in teoria avrebbe tutto l'interesse a dire il contrario.

Aggiungiamo anche che ci sono alternative migliori sotto tutti i punti di vista, che le competenze in Italia sul nucleare sono pari a zero, che abbiamo problemi a smaltire rifiuti normali, che il nucleare è stato sempre fortemente voluto dall'industria (tutta), che ha non volere il nucleare sono stati gli italiani in prima persona con un referendum.

Ecco sommato tutto questo mi viene da pensare che dietro questi politici che vogliono il nucleare ci sia solo l'interesse degli industriali e non l'interesse generale del paese.

Quasi tutti i paesi più industrializzati del pianeta hanno il nucleare, se l'Italia non è in grado di fare altrettando, allora è inutile anche preoccuparsi di andare a votare... tanto ogni volta che qualcuno prova a fare qualcosa la prima risposta è "capirai se in Italia siamo in grado di farlo". Speriamo che i problemi si risolvano da soli a questo punto.

Sono 7 pagine che chi non è d'accordo col nucleare non lo è perché è convinto che in Italia non saremmo in grado di gestirlo... non ho parole.

drakend
22-05-2008, 14:44
Certo perché secondo te con le sole rinnovabili otterremo l'indipendenza energetica. :rolleyes:
E' inutile che rolli... se leggessi il mensile "Le Scienze" di qualche mese fa c'è un bel racconto in merito al progetto degli USA di raggiungere l'indipendenza dalle importazioni di petrolio straniero mediante il nucleare... ah no scusa, ho sbagliato a scrivere, volevo dire mediante le rinnovabili. :cool:

Basta avere la volontà politica e progettare i sistemi solari ed eolici con intelligenza e si può coprire il fabbisogno energetico di qualunque Paese. Con le tecnologie attuali, il che significa che non si tiene conto delle nuove tecnologie sperimentali per generare corrente elettrica dalle fonti rinnovabili, come il mag-lev e il kite-gen. Qua non si tratta di essere pro o contro le fonti nucleari: io non ho niente contro il nucleare, penso semplicemente che le centrali nucleari a fissione NON siano più economicamente convenienti, oltre a porre tutta una serie di pesanti problemi inerenti la sicurezza a vari livelli.

Paix
22-05-2008, 14:46
E' inutile che rolli... se leggessi il mensile "Le Scienze" di qualche mese fa c'è un bel racconto in merito al progetto degli USA di raggiungere l'indipendenza dalle importazioni di petrolio straniero mediante il nucleare... ah no scusa, ho sbagliato a scrivere, volevo dire mediante le rinnovabili. :cool:

Basta avere la volontà politica e progettare i sistemi solari ed eolici con intelligenza e si può coprire il fabbisogno energetico di qualunque Paese. Con le tecnologie attuali, il che significa che non si tiene conto delle nuove tecnologie sperimentali per generare corrente elettrica dalle fonti rinnovabili, come il mag-lev e il kite-gen. Qua non si tratta di essere pro o contro le fonti nucleari: io non ho niente contro il nucleare, penso semplicemente che le centrali nucleari a fissione NON siano più economicamente convenienti, oltre a porre tutta una serie di pesanti problemi inerenti la sicurezza a vari livelli.

se tu nell'italia... hai 40km quadri da buttare via in puri speccchi (anzi fai anche 60kw per non dover rischiare di restare senza enrgia 2 volte su 3).. dimmelo... perchè a me non sembra!!

rgart
22-05-2008, 14:47
Sono 7 pagine che chi non è d'accordo col nucleare non lo è perché è convinto che in Italia non saremmo in grado di gestirlo... non ho parole.

Dici poco :asd:

ripeto, prima si risolve il problema scorie (già ampiamente presente in italia per via degli ospedali e dei cnr che stanno stoccando i loro scarti DENTRO le ex centrali nucleari :muro: )

e poi se ne può ragionare...

FastFreddy
22-05-2008, 14:48
se tu nell'italia... hai 40km quadri da buttare via in puri speccchi (anzi fai anche 60kw per non dover rischiare di restare senza enrgia 2 volte su 3).. dimmelo... perchè a me non sembra!!

In effetti bisognerebbe tenere in considerazione anche l'immenso territorio disabitato che hanno a disposizione gli stati uniti.....

Appicciate google earth e sbirciate dalle parti del Nevada....

Senza Fili
22-05-2008, 14:49
In effetti bisognerebbe tenere in considerazione anche l'immenso territorio disabitato che hanno a disposizione gli stati uniti.....

Appicciate google earth e sbirciate dalle parti del Nevada....

*

gaxel
22-05-2008, 14:51
In effetti bisognerebbe tenere in considerazione anche l'immenso territorio disabitato che hanno a disposizione gli stati uniti.....

Appicciate google earth e sbirciate dalle parti del Nevada....

E non puoi vedere quello che c'è sotto :asd:

drakend
22-05-2008, 14:53
se tu nell'italia... hai 40km quadri da buttare via in puri speccchi (anzi fai anche 60kw per non dover rischiare di restare senza enrgia 2 volte su 3).. dimmelo... perchè a me non sembra!!
Le pale eoliche le puoi mettere off-shore e non mi pare che ci manchi spazio nel mare. Poi abbiamo il Sahara dall'altra sponda del Mediterraneo... lì non mi pare che manchi lo spazio... il trasporto si può fare tramite linee a corrente continua senza avere perdite significative e per il problema terroristico/ricattatorio basta comprare un pezzo di Sahara (precedente: l'Alaska comprata dagli USA) sulla costa e presidiarlo opportunamente. Certo a parole sembra facile e mi rendo conto che sia complesso, però non credo che sia niente di impossibile in base alle conoscenze tecnologiche attuali. Questo senza contare le innovative tecniche di sfruttamento dei venti che occupano poco spazio, come il già citato mag-lev e il kite-gen.
Di certo non possiamo continuare a dipendere da fonti energetiche limitate come il petrolio o l'uranio (anche se per questo il problema è più limitato). Io penso fermamente che nell'immediato dovremmo sfruttare le fonti rinnovabili, in attesa di quando le centrali a fusione diventeranno disponibili a livello commerciale.

Drago
22-05-2008, 14:54
Quasi tutti i paesi più industrializzati del pianeta hanno il nucleare, se l'Italia non è in grado di fare altrettando, allora è inutile anche preoccuparsi di andare a votare... tanto ogni volta che qualcuno prova a fare qualcosa la prima risposta è "capirai se in Italia siamo in grado di farlo". Speriamo che i problemi si risolvano da soli a questo punto.

Sono 7 pagine che chi non è d'accordo col nucleare non lo è perché è convinto che in Italia non saremmo in grado di gestirlo... non ho parole.

http://blogeko.libero.it/index.php/2007/12/08/saluggia_contaminazione_radioattiva

Le analisi effettuate su campioni prelevati nell’ambito del monitoraggio ordinario e di quello straordinario hanno confermato la presenza, in alcuni pozzi, di tracce contaminazione radioattiva. I livelli di concentrazione di radioattività sono, comunque, di gran lunga inferiori a quelli corrispondenti ai valori di screening per la potabilità dell’acqua e pertanto, non costituiscono alcun rischio sanitario per la popolazione ma indicano, come già evidenziato
in precedenti relazioni, un fenomeno di diffusione ambientale di isotopi radioattivi che richiede grande attenzione al fine di prevedere e controllare la sua evoluzione. Tale aspetto è risultato maggiormente critico a seguito delle ultime rilevazioni che hanno evidenziato la presenza di contaminazione radioattiva in un maggior numero di pozzi.

http://www.solidarietalegambiente.org/cgi/jump.cgi?t=default&l=it&ID=381


Dopo la chiusura delle centrali nucleari, in Italia sono rimasti 55.000 metri cubi di scorie radioattive, 35.000 di queste conservate ancora nelle centrali in attesa di demolizione. Il restante materiale é conservato quasi per intero negli impianti di Saluggia (Piemonte) e di Casaccia (Lazio).
A Saluggia sono conservati circa 1500 metri cubi di materiale altamente radioattivo: l’impianto si trova sulle sponde della Dora Baltea, vicinissimo alla confluenza di questa con il Po, in una zona ad elevato rischio alluvionale, oltre tutto sopra le falde acquifere piemontesi.
Più o meno 1500 tonnellate di scorie altamente radioattive, prodotte dal combustibile utilizzato nelle centrali nucleari italiane, sono state spedite all’impianto di riprocessamento di Sellafield (Gran Bretagna), per estrarne plutonio ed uranio.

http://www.vasonline.it/home/archivio/rifiuti/SCORIE_SALUGGIA

Per il trasporto è previsto l’utilizzo del treno: si intende, cioè, far transitare il convoglio, composto da carri tradizionali nella galleria del Frejus e nel tunnel sotto la Manica. I rischi sono evidenti. Inoltre, è previsto che prima dell’arrivo in Inghilterra al convoglio siano agganciati altri carri contenenti scorie radioattive provenienti dalla Germania.

In Germania vengono usualmente utilizzati carri speciali, con ruote di circa due metri di diametro, in modo da prevenire l’uscita del carro dai binari, una velocità di 13 km orari, super scortati e con chiusura delle linee ferroviarie a qualsiasi altro trasporto (viaggiatori e merci).
Nel caso italiano, i carri tradizionali (per intenderci, quelli rossicci-marroni con apertura laterale) sarebbero protetti da un carro vuoto davanti e uno dietro, a mo’ di cuscinetto.

<- le scorie passano attraverso la stazione ed i passaggi a livello delle varie città, vercelli compresa, e non c'è NESSUN tipo di allerta o di allontanamento preventivo della popolazione: al passaggio a livello qualche camionetta dei carabinieri e basta.


neanche io ho parole. un ignorante, nel senso di persona che ignora queste realtà, te lo meriti tutto.

svarionman
22-05-2008, 14:54
Quasi tutti i paesi più industrializzati del pianeta hanno il nucleare, se l'Italia non è in grado di fare altrettando, allora è inutile anche preoccuparsi di andare a votare... tanto ogni volta che qualcuno prova a fare qualcosa la prima risposta è "capirai se in Italia siamo in grado di farlo". Speriamo che i problemi si risolvano da soli a questo punto.

Sono 7 pagine che chi non è d'accordo col nucleare non lo è perché è convinto che in Italia non saremmo in grado di gestirlo... non ho parole.

Non è il caso di usare il condizionale......basta informarsi e vedere la situazione dei depositi del vercellese, che ospitano la stragrande maggioranza delle scorie italiane, dove nel 2000 si è rischiato il disastro a causa dell'alluvione.

http://extranet.regione.piemonte.it/ambiente/simin/
http://beppegrillo.meetup.com/111/messages/boards/thread/3820925
http://www.report.rai.it/R2_popup_articolofoglia/0,7246,243%255E90052,00.html
http://www.camera.it/_dati/leg13/lavori/stencomm/08/audiz2/2001/0308/s000r.htm

Prima si trova il modo di mettere in sicurezza le scorie passate e future, poi, se sarà economicamente vantaggioso e sicuro (e su questo ci sono premi Nobel che dissentono, non Pippo Franco), si può pensare a riprendere il discorso nucleare.

Secondo me bisogna investire sulla produzione diffusa a livello locale con micro-impianti.

FastFreddy
22-05-2008, 14:55
Le pale eoliche le puoi mettere off-shore e non mi pare che ci manchi spazio nel mare. Poi abbiamo il Sahara dall'altra sponda del Mediterraneo... lì non mi pare che manchi lo spazio... il trasporto si può fare tramite linee a corrente continua senza avere perdite significative

Il trasporto dell'energia invece è un grosso problema su distanze così lunghe, e non solo per il rischio terrorismo.

Innominato
22-05-2008, 14:57
Io penso fermamente che nell'immediato dovremmo sfruttare le fonti rinnovabili, in attesa di quando le centrali a fusione diventeranno disponibili a livello commerciale.
Cioè fino a quando non si sente:
LIDEL da domani .... centrale a fusione fredda professionale?

cornetto
22-05-2008, 14:58
In effetti bisognerebbe tenere in considerazione anche l'immenso territorio disabitato che hanno a disposizione gli stati uniti.....

Appicciate google earth e sbirciate dalle parti del Nevada....

inoltre guardando una carta dei venti non mi pare che l´italia abbia molte zone cosí ventose da poter sfruttare l´energia eolica a pari della Germania, solo per citarne una.

Poi io mica sono contrario alle energie rinnovabili, anzi. Ma come giá detto da qualcuno serve un mix di TUTTO. Anche perché i picchi di richiesta di corrente non si coprono né con il solare né con l´eolico.

Fumereo
22-05-2008, 15:01
In effetti bisognerebbe tenere in considerazione anche l'immenso territorio disabitato che hanno a disposizione gli stati uniti.....

Appicciate google earth e sbirciate dalle parti del Nevada....


edit!!

drakend
22-05-2008, 15:01
Il trasporto dell'energia invece è un grosso problema su distanze così lunghe, e non solo per il rischio terrorismo.
Se la corrente è alternata, non se è continua.
http://en.wikipedia.org/wiki/High-voltage_direct_current
:read:

Fumereo
22-05-2008, 15:04
Veramente penso si riferrisse alla locazione delle centrali solari con cui gli states intendono sviluppare le rinnovabili.

hai ragione :D

Troppi post al secondo ho perso il filo :D

drakend
22-05-2008, 15:08
Cioè fino a quando non si sente:
LIDEL da domani .... centrale a fusione fredda professionale?
No fino a quando non sarà a disposizione una centrale a fusione commerciale affidabile. La fusione fredda non so da dove tu l'abbia tirata fuori... :rolleyes:

Vabbuo'.. con queste teorie facciamo prima a spegnere l'italia. Comprare il sahara? e chi te lo vende? Al massimo te lo affittano.. e sempre al massimo puoi fare accordi.. con chi? Con paesi decisamente poco affidabili da un punto di vista politico. Gia' ci ricattano per il gas.. ci facciamo pure ricattare per centrali di nostra proprieta'? Aspettando la prima nazionalizzazione quando l'economia basata sul petrolio crollera' e i paesi senza fonti alternative (non perche' non le hanno, ma perche' non le sviluppano) si approprieranno di qualunque cosa possa dargli energia?
L'unica cosa sensata sono i parchi eolici off-shore.
Va bene le mie sono solo teorie e cazzate, il resto del mondo è fatto da coglioni (USA, Germania, Regno Unito...) che puntano sulle rinnovabili mentre l'unica soluzione per il nostro futuro è la fissione nucleare. Eh sì noi italiani siamo proprio furbi... :rotfl:
Riguardo al Sahara è l'area più vicina ed è molto soleggiata, per cui l'interesse verso di essa è solo naturale. Io quando ho detto di comprare un pezzo di Sahara non scherzavo affatto: è già stato fatto in passato e non vedo perché non possa ripetersi in futuro. Un'altra forumula potrebbe essere l'affitto secolare, come ha fatto il Regno Unito con Hong Kong.

zerothehero
22-05-2008, 15:10
Ah certo non ci sono le lobby pro nucleare :D
ti senti toccato dal vivo forse? :O

Sono dei lobbisti un pò scarsi (in confronto ai lobbisti petrolieri e pro-gas), visto che siamo l'unico paese europeo ad avere chiuso di botto (al contrario di Spagna, Uk, Germania e Francia) il nucleare.
Cmq mi pare una proposta campata per aria, una boutade. :O

LUVІ
22-05-2008, 15:11
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/atomo-parla-silvestrini/atomo-parla-silvestrini.html

Silvestrini spiega perché non crede alla convenienza del piano Scajola
"Costi e problemi troppo grandi, il nucleare è destinato a diminuire di peso"
"Impossibile l'atomo in cinque anni
il nemico è il mercato, non i verdi"
Il caso Usa: "Il bando indetto da Bush senza incentivi è andato deserto"
Resta aperta poi la questione scorie: "Nessun paese l'ha ancora risolto in via definitiva"
di VALERIO GUALERZI

<B>"Impossibile l'atomo in cinque anni<br>il nemico è il mercato, non i verdi"</B>
ROMA - Da ambientalista è estremamente realista e pragmatico sul fatto che la lotta al riscaldamento globale non può essere fatta in punta di fioretto, ma altrettanta coerenza Gianni Silvestrini la pretende dai sostenitori del ritorno all'atomo. "Se la situazione climatica dovesse precipitare nei prossimi decenni l'umanità finirebbe con l'utilizzare tutte le armi disponibili incluso il nucleare, superando ogni preoccupazione", ammette l'ingegnere, ex consulente del ministro Bersani, che da anni coordina attraverso il Kyoto Club gli industriali che hanno sposato la validità e la filosofia contenuta nel Protocollo internazionale per la riduzione dei gas serra.

Ingegner Silvestrini, malgrado la premessa, lei però sembra scettico sull'utilità del piano annunciato dal ministro Scajola.
"I cinque anni a cui fa riferimento Scajola mi sembrano improponibili, le procedure in realtà sono lunghissime: si tratta di individuare il sito, ottenere i permessi necessari, stringere accordi internazionali, far approvare i progetti, senza parlare dell'indispensabile consenso sociale. Ma oltre al metodo c'è un problema di merito. Penso che in realtà si tratti di una risposta controproducente. Malgrado l'enfasi data dai media al possibile rinascimento nucleare, la percentuale di elettricità nucleare è destinata a ridursi, secondo la Iea, dal 15 al 9% entro il 2030 a causa della chiusura delle vecchie centrali".

Il ministro parla però di impianti di nuova generazione.
"Se effettivamente i reattori di quarta generazione
daranno i risultati sperati in termine di riduzione dei costi e dei rischi, il nucleare potrebbe dare un contributo più significativo, ma solo nei decenni successivi".

Scajola, tra gli applausi di Confindustria, ne ha parlato invece come di una soluzione attuale.
"Resto dell'avviso che in Italia, anche in presenza di un improbabile consenso politico e sociale, la produzione non potrebbe iniziare prima del 2020, come del resto ammette la stessa Edison fissando la data al 2019. In effetti, il principale nemico dell'energia atomica non sono gli ambientalisti ma la liberalizzazione dei mercati elettrici. In una realtà concorrenziale, l'incertezza sui costi, sui tempi di costruzione e sulle dinamiche della domanda penalizzano fortemente questa tecnologia. Secondo un recente studio Usa condiviso dall'industria atomica (il Nuclear Power Joint Fact-Finding) l'elettricità di una nuova centrale nucleare è destinata a costare il doppio (8-11 centesimi di dollaro per kWh) rispetto alla media.

Non a caso la gara per la costruzione di nuove centrali indetta da un nuclearista convinto come Bush è andata deserta fino a quando l'amministrazione non ha introdotto un incentivo di 1,8 centesimi di dollaro al chilowattora, la stessa cifra prevista per l'eolico. Sostenere che il ritorno al nucleare riduce la bolletta è falso, questo lo ammettono anche sostenitori "seri" dell'atomo come Clò. In Europa l'impianto in costruzione in Finlandia è in ritardo di due anni e presenta extracosti per 1,5 miliardi di euro, tanto che la Siemens, fornitrice della tecnologia, nel 2008 ha perso in Borsa un terzo del suo valore. In sostanza, c'è un conflitto insanabile tra l'imperante mercato liberalizzato dell'energia e la rinascita del nucleare".

Eppure continuiamo a guardare con una certa invidia alla Francia.
"La situazione è diversa in presenza di un forte ruolo dello Stato, ma Scajola non ha precisato se pensa ad aiuti del Tesoro. Ci sono infatti Paesi in cui il nucleare può essere considerato un successo come la Francia appunto, anche se un bilancio completo potrà essere effettuato solo tra qualche decina - o meglio migliaia - di anni. E altri, invece, in cui il ricordo è negativo, come gli Usa dove aziende fallite e decine di miliardi di dollari buttati al vento ne fanno il più grande disastro industriale del Paese, senza parlare della Russia, dove l'incidente di Chernobyl ha causato significativi danni sanitari ed economici".

Scajola ha garantito che si terrà conto della questione sicurezza.
"Ma nessuno dei problemi connessi con il nucleare - sicurezza, scorie, proliferazione - è stato ancora risolto. A 55 anni dall'inizio dell'avventura nucleare i problemi aperti sono ancora molti. I lavori per il deposito di Yucca Mountain negli Usa continuano a slittare nel tempo e nessun paese ha attivato un cimitero definitivo per le scorie. Lo smantellamento delle centrali esistenti è un'altra incognita. Le previsioni di costo della chiusura del ciclo nucleare nel Regno Unito sono in continua crescita e l'ultima stima è di 100 miliardi di euro".

Ma se il risultato è la possibilità di avere energia ad emissioni zero a tempo indeterminato si tratta di rischi e costi che si potrebbe decidere di voler correre.
"In realtà un tema generalmente sottovalutato riguarda proprio la disponibilità di materiale fissile. In effetti negli anni scorsi si era in presenza di una sovrabbondanza di uranio anche per l'utilizzo del materiale proveniente dal programma di disarmo nucleare. Questa situazione è destinata a cambiare e le difficoltà ad aprire nuove miniere stanno già facendo lievitare il prezzo, sestuplicato negli ultimi 5 anni.

(22 maggio 2008)

zerothehero
22-05-2008, 15:12
il Nucleare ad oggi è moderatamente sicuro. Peccato che, a mio avviso, gli Italiani non sono in grado di costruire e gestire una centrale nucleare

L'Italia era un paese leader nella tecnologia del nucleare civile. :)

neliam
22-05-2008, 15:26
E mentre il mondo investe su nuove risorse noi andiamo verso il nucleare :D mi sembra ovvio.

A me nn fa paura la centrale nucleare, mi fa paura come verrà costruita, gestita e soprattutto chi si occuperà dello smaltimento delle scorie (ma chissene frega della "monnizz'" vero?) ; perchè ho come l'impressione che vedremo il mediterraneo o qualche vegetale più "luminoso" :p .

Mi sa che pure gli svizzeri e i francesi hanno qualche dubbio a riguardo!

drakend
22-05-2008, 15:27
Mah.. veramente la Germania ha gia' detto che deve ripensare all'abbandono del nucleare. E nonostante gli enormi sforzi che hanno compiuto per ora solo una piccola percentuale e' coperta dalle rinnovabili.
Inoltre non ho mai detto.. solo nucleare o morte!... Bisogna contare su un mix di risorse, tra le quali ANCHE il nucleare.

Ma perché disperdere le risorse su più fronti? Fra l'altro le centrali nucleari costano TANTISSIMO ed entrano in piena operatività dopo dieci anni il loro avviamento. Ci servono DECENNI per vedere l'investimento fatto recuperato.
Tu dici che in Germania una piccola percentuale è coperta dalle rinnovabili?

The environment ministry's latest report on the state of the industry, released on March 12th, shows how quickly it is growing. Renewables now account for 6.7% of energy consumption, up from 5.5% in 2006 and 3.5% in 2003. The industry's turnover was €24.6 billion ($32.9 billion) in 2007, up 10% on 2006 and nearly four times the figure for 2000. The share of electricity generated from renewable sources reached 14.2%, a big jump from 11.7% in 2006, owing in part to stronger-than-usual winds last year. This means Germany has already met the European Union's national target that 12.5% of electricity should come from renewable sources.

http://www.economist.com/business/displaystory.cfm?story_id=10961890

Se per te il 14% del totale è una piccola parte allora abbiamo due concetti di piccolo piuttosto diversi. Tieni conto che la crescita annua è del 3%, che non è davvero niente male.


Quale parte di paesi instabili ti e' sfuggita?
Quale parte di "difendere opportunamente il territorio" ti è sfuggita? ;)

brown
22-05-2008, 15:32
speriamo siano centrali nucleari di sto tipo
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/05/nucleare-fusione-fredda.shtml?uuid=d215abee-2803-11dd-9bec-00000e25108c&DocRulesView=Libero

neliam
22-05-2008, 15:35
speriamo siano centrali nucleari di sto tipo
http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tecnologia%20e%20Business/2008/05/nucleare-fusione-fredda.shtml?uuid=d215abee-2803-11dd-9bec-00000e25108c&DocRulesView=Libero

No quelle le faranno gli altri paesi! Noi compreremo uranio, visto che forse altre nazioni non ne faranno più molto uso.

laico79
22-05-2008, 15:35
Questa idea del nucleare è un idea cosi geniale che non si vedeva dai tempi in cui l'uomo inventò il cavallo. Che grande idea costruire centrali a fissione con costi altissimi, che producono scorie radiattive, per avere un vantaggio economico tra 50 quando forse avranno messo a punto la fusione nucleare. Noi italiani siamo dei geniacci, siamo veramente furbi. Magari qualcuno non ha previsto che nel corso degli anni il costo delle rinnovabili dovrebbe abbassarsi mentre il costo dell'uranio si alzerà.

SquallSed
22-05-2008, 15:44
bah, vedo una serie di luoghi comuni in questo thread che fanno passare la voglia di rispondere;

la cosa che si puo' facilmente notare, e che fa passar di piu' la voglia, e' che chi supporta il nucleare e destroso, mentre chi e' contro e' sinistroso. Solita storia del partito preso portando avanti tesi parlando per luoghi comuni (sicurezza etc...) che tra l'altro non centrano nulla con la causa. Bah, buon proseguimento.

ps. tra le panzane guardasi chi parla di 4 anni per costruirla, chi parla di indipendenza fra 40 anni facendo previsioni senza nessun fondamento, chi mette in mezzo panzane come quelle della paura, che sono assolutamente assurde.

gaxel
22-05-2008, 15:45
Questa idea del nucleare è un idea cosi geniale che non si vedeva dai tempi in cui l'uomo inventò il cavallo. Che grande idea costruire centrali a fissione con costi altissimi, che producono scorie radiattive, per avere un vantaggio economico tra 50 quando forse avranno messo a punto la fusione nucleare. Noi italiani siamo dei geniacci, siamo veramente furbi. Magari qualcuno non ha previsto che nel corso degli anni il costo delle rinnovabili dovrebbe abbassarsi mentre il costo dell'uranio si alzerà.

Il problema è che con le rinnovabili in Italia a momenti non ci mandi avanti nemmeno Parma...

Dei combustibili fossili ci sarà sempre bisogno, l'uranio è un dei (tanti) modi per non dipendere da gas e petrolio che hanno prezzi decisamente instabili...

drakend
22-05-2008, 15:47
bah, vedo una serie di luoghi comuni in questo thread che fanno passare la voglia di rispondere;

la cosa che si puo' facilmente notare, e che fa passar di piu' la voglia, e' che chi supporta il nucleare e destroso, mentre chi e' contro e' sinistroso. Solita storia del partito preso portando avanti tesi parlando per luoghi comuni (sicurezza etc...) che tra l'altro non centrano nulla con la causa. Bah, buon proseguimento.
Quoto... se poi ci aggiungi quelli che già parlano di centrale a fusione fredda siamo alla frutta. :muro:

Paix
22-05-2008, 16:38
Va bene le mie sono solo teorie e cazzate, il resto del mondo è fatto da coglioni (USA, Germania, Regno Unito...) che puntano sulle rinnovabili mentre .

ancora con ste menate... ma dove le leggete nei fumetti dei verdi?? :cry:


Con una maggioranza schiacciante 509 europarlamentari, contro 153 contrari e 31 astenuti, hanno detto "si" al nucleare.
La relazione sulle fonti e le tecnologie energetiche approvata a larga maggioranza dal Parlamento europeo il 24 ottobre 2007, considera l'energia nucleare <indispensabile per garantire a medio termine il fabbisogno di energia in Europa>.
Proprio nella relazione, è stata ribadita l'indispensabilità dell'energia nucleare per <conseguire gli obiettivi in materia di riduzione dei gas a effetto serra e di lotta contro il cambiamento climatico>. Questa posizione ben precisa, che, anche se non vincolante, avrà comunque un peso sulle future decisioni della Commissione Europea in materia di energia e ambiente.


tieni...

e vuoi altre notizie... gli USA di cui tanto parlate.. ha stanziato altri fondi per il nucleare!! Gippone idem!! Finlandia e francia continuano a costruire nuove centrali... la germania... produce il 30% dell'fabbisogno energetico con il nucleare... devo continuare... o la finiamo nessuno al mondo gli è mai balenata l'idea di abbandonare il nucleare....

gaxel
22-05-2008, 16:43
ancora con ste menate... ma dove le leggete nei fumetti dei verdi?? :cry:



tieni...

e vuoi altre notizie... gli USA di cui tanto parlate.. ha stanziato altri fondi per il nucleare!! Gippone idem!! Finlandia e francia continuano a costruire nuove centrali... la germania... produce il 30% dell'fabbisogno energetico con il nucleare... devo continuare... o la finiamo nessuna al mondo gli è mai balenata l'idea di abbandonare il nucleare....

E' il problema di molti italiani... vedono l'estero come qualcosa di perfetto e, sorpattutto, che ragiona esattamente come loro.

Il mondo non è un luogo perfetto e l'Italia non è nemmeno tra i luoghi peggiori in cui si possa capitare...

drakend
22-05-2008, 16:45
ancora con ste menate... ma dove le leggete nei fumetti dei verdi?? :cry:

No su "Le Scienze" ed è un piano del governo americano, non del santone di turno che proclama la fine del mondo. :cool:


tieni...

E allora? Il pezzo che hai citato parla di energia nucleare in generale, non di fissione nucleare: è solo una posizione dovuta perché altrimenti l'Europa dovrebbe ritirarsi dal progetto ITER.


e vuoi altre notizie... gli USA di cui tanto parlate.. ha stanziato altri fondi per il nucleare!! Gippone idem!! Finlandia e francia continuano a costruire nuove centrali... la germania... produce il 30% dell'fabbisogno energetico con il nucleare... devo continuare... o la finiamo nessuna al mondo gli è mai balenata l'idea di abbandonare il nucleare....
Sì sì ne continuano a costruire... o non le costruiscono più oppure ne costruiscono contandole sulla punta delle dita. L'unica eccezione sono Cina ed India, le quali sono particolarmente affamate di energia: nel resto del mondo la FISSIONE nucleare è in via di abbandono. Graduale ovviamente, dato che bisogna sempre garantire il ROI, cioè il ritorno dell'investimento fatto nella centrale.

Fumereo
22-05-2008, 17:06
Sì sì ne continuano a costruire... o non le costruiscono più oppure ne costruiscono contandole sulla punta delle dita. L'unica eccezione sono Cina ed India, le quali sono particolarmente affamate di energia: nel resto del mondo la FISSIONE nucleare è in via di abbandono. Graduale ovviamente, dato che bisogna sempre garantire il ROI, cioè il ritorno dell'investimento fatto nella centrale.

Soprattutto devono garantirsi la corrente. Perche' vedi...se hai gia' le centrali e produci energia in quantita' sufficiente da poterla vendere anche all'estero (per esempio all'Italia) allora puoi metterti con calma a pensare a tutte le fonti di energia alternativa e agli investimenti da fare.

Ma se sei con le braghe calate come noi la priorita' e' raggiungere l'autonomia energetica. E non si puo' fare ne' coltivando colza su tutta la superficie terrestre ne' montando specchi in tutta la sicilia.

drakend
22-05-2008, 17:11
Ma se sei con le braghe calate come noi la priorita' e' raggiungere l'autonomia energetica. E non si puo' fare ne' coltivando colza su tutta la superficie terrestre ne' montando specchi in tutta la sicilia.
Va bene vedo che si continua a portare il problema dell'estensione dei pannelli solari e delle pale eoliche come principale, se non unico, difetto delle fonti rinnovabili. Beh peccato che un NON-DIFETTO dal momento che esistono soluzioni perfettamente fattibili con le tecnologie attuali. Ah ma in Italia solo il nucleare può risollevare le sorti di questo martoriato Paese... perché? Perché può essere così e basta... :fagiano:

Pancho Villa
22-05-2008, 17:17
E' inutile che rolli... se leggessi il mensile "Le Scienze" di qualche mese fa c'è un bel racconto in merito al progetto degli USA di raggiungere l'indipendenza dalle importazioni di petrolio straniero mediante il nucleare... ah no scusa, ho sbagliato a scrivere, volevo dire mediante le rinnovabili. :cool:Scusa ma mi intanto mi stai parlando di un progetto, poi ti ricordo che gli USA sono i primi produttori di elettricità dal nucleare (700 e passa TWh all'anno e questo OGGI), pari a quasi il 20% del fabbisogno...


Basta avere la volontà politica e progettare i sistemi solari ed eolici con intelligenza e si può coprire il fabbisogno energetico di qualunque Paese. Con le tecnologie attuali, il che significa che non si tiene conto delle nuove tecnologie sperimentali per generare corrente elettrica dalle fonti rinnovabili, come il mag-lev e il kite-gen. Qua non si tratta di essere pro o contro le fonti nucleari: io non ho niente contro il nucleare, penso semplicemente che le centrali nucleari a fissione NON siano più economicamente convenienti, oltre a porre tutta una serie di pesanti problemi inerenti la sicurezza a vari livelli.Le fonti rinnovabili non potranno mai coprire per intero il fabbisogno di un paese come l'Italia, l'intermittenza e la variabilità dell'erogazione sono dei limiti insormontabili.
Qui non si tratta di essere pro/contro le rinnovabili ma rendersi conto che il futuro energetico dovrà prevedere necessariamente un mix di fonti.

drakend
22-05-2008, 17:29
Scusa ma mi intanto mi stai parlando di un progetto, poi ti ricordo che gli USA sono i primi produttori di elettricità dal nucleare (700 e passa TWh all'anno e questo OGGI), pari a quasi il 20% del fabbisogno...
Lo so: il fatto che però loro, che qualcosa ne sapranno di energia nucleare, puntino sulle rinnovabili qualcosa dovrebbe significare.


Le fonti rinnovabili non potranno mai coprire per intero il fabbisogno di un paese come l'Italia, l'intermittenza e la variabilità dell'erogazione sono dei limiti insormontabili.
Qui non si tratta di essere pro/contro le rinnovabili ma rendersi conto che il futuro energetico dovrà prevedere necessariamente un mix di fonti.
Il progetto americano non ha tenuto conto del problema della variabilità delle fonti rinnovabili quindi? Gli scienziati USA non ne sono a conoscenza secondo te? :cool:
Ovviamente lo sono e tale progetto prevede di immagazzinare l'energia elettrica prodotta (in eccesso o sovradimensionando le centrali) come aria compressa in caverne sotterranee oppure come acqua posta ad una certa altezza, imitando ciò che già accade nelle centrali idroelettriche. Senza contare che le centrali solari a concentrazioni non hanno nemmeno bisogno di questo: il calore solare viene immagazzinato nei sali fusi nel fluido usato per far girare la turbina.

Ma va'.. e' uno spreco di risorse.. investiamo quei 10 miliardi (cifra a caso ndr) in centrali solari termiche... poi dopo 6 giorni di acqua come sta' succedendo qua' a Varese (e puo' succedere anche in sicilia).. spegnamo le unita' produttive di un paio di regioni, case comprese.
:rolleyes:
Qualcuno ha parlato di sole centrali solari fotovoltaiche? Qualcuno ha detto di metterle in un unico posto? :cool:

gaxel
22-05-2008, 17:32
Lo so: il fatto che però loro, che qualcosa ne sapranno di energia nucleare, puntino sulle rinnovabili qualcosa dovrebbe significare.

Las Vegas, che è in mezzo al deserto, secondo farebbe fatica ad andare avanti solo con energie rinnovabili.

Loro staranno anche investendo, ma intanto hanno centrali a petrolio, a carbone, a gas e a uranio che gli parano il fondoschiena...

drakend
22-05-2008, 17:35
Las Vegas, che è in mezzo al deserto, secondo farebbe fatica ad andare avanti solo con energie rinnovabili.

Loro staranno anche investendo, ma intanto hanno centrali a petrolio, a carbone, a gas e a uranio che gli parano il fondoschiena...
Ho detto che si tratta di un progetto realizzabile in un giorno? Se ci fosse la volontà politica però potrebbe essere realizzabile la copertura completa del fabbisogno in pochi anni. E' solo una questione di quantità di pannelli solari e/o pale eoliche installate: quindi più finanziamenti dai prima si fa.

Pancho Villa
22-05-2008, 17:39
Lo so: il fatto che però loro, che qualcosa ne sapranno di energia nucleare, puntino sulle rinnovabili qualcosa dovrebbe significare.
Prima di giudicare voglio vedere concretamente quello che faranno, finora sono rimasti molto indietro sulle rinnovabili e di certo non hanno intenzione di abbandonare il nucleare.

Il progetto americano non ha tenuto conto del problema della variabilità delle fonti rinnovabili quindi? Gli scienziati USA non ne sono a conoscenza secondo te? :cool:
Ovviamente lo sono e tale progetto prevede di immagazzinare l'energia elettrica prodotta (in eccesso o sovradimensionando le centrali) come aria compressa in caverne sotterranee oppure come acqua posta ad una certa altezza, imitando ciò che già accade nelle centrali idroelettriche. Senza contare che le centrali solari a concentrazioni non hanno nemmeno bisogno di questo: il calore solare viene immagazzinato nei sali fusi nel fluido usato per far girare la turbina.
Palliativi, i bacini idroelettrici come riserve di energia li usiamo anche noi, ma ovviamente l'efficienza di tali sistemi è molto bassa e lo stesso discorso vale per l'aria compressa (che mi sembra molto fantascientifica). Non si può basare un sistema elettrico di una grande nazione industrializzata SOLO sulle rinnovabili. Non a caso nessun paese "nuclearista" si sogna di smantellare le proprie centrali (dichiarazioni del politicante di turno a parte). Al massimo non aumentano la produzione, almeno fin quando non ci sarà il salto tecnologico sperato.

drakend
22-05-2008, 17:43
Infatti non parlavo delle fotovoltaiche.. dove UN solo giorno senza sole e sei nella merda.. parlavo delle solari a concentrazione, peccato che da quanto si legge in giro dopo il terzo giorno privo di insolazione l'energia prodotta inizia a diminuire. Inoltre i sali fusi non servono a far girare la turbina.. Ma a produrre il vapore necessario per far girare le turbine. I sali fungono da accumulatore di calore. Seconda cosa, spero che tu non voglia installare centrali di questo tipo qua' al nord.. d'inverno la vedo seriamente grigia.
Per il fluido hai ragione, sono stato un po' troppo sintetico: naturalmente riscaldano l'acqua per produrre vapore e far girare la turbina. Intendevo quello, ma scritto come ho fatto era ambiguo. :)
Il problema della variabilità delle fonti rinnovabili lo si risolve in vari modi:
1) sovradimensionando abbastanza le centrali, così da poter immagazzinare più energia.
2) distribuendole in più parti.
3) mettendole in zone mediamente molto soleggiate durante l'anno. Mentre le pali le metti in zone mediamente molto ventilate.

Singolarmente una centrale rinnovabile è fragile, ma se considerata nell'ambito di un sistema integrato di centrali solari fotovoltaiche, a concentrazione e le turbine eoliche allora questa fragilità viene meno.

Prima di giudicare voglio vedere concretamente quello che faranno, finora sono rimasti molto indietro sulle rinnovabili e di certo non hanno intenzione di abbandonare il nucleare.

Così indietro che puntano di coprire il loro fabbisogno energetico con queste... :D


Palliativi, i bacini idroelettrici come riserve di energia li usiamo anche noi, ma ovviamente l'efficienza di tali sistemi è molto bassa e lo stesso discorso vale per l'aria compressa (che mi sembra molto fantascientifica). Non si può basare un sistema elettrico di una grande nazione industrializzata SOLO sulle rinnovabili. Non a caso nessun paese "nuclearista" si sogna di smantellare le proprie centrali (dichiarazioni del politicante di turno a parte). Al massimo non aumentano la produzione, almeno fin quando non ci sarà il salto tecnologico sperato.
I metodi di stoccaggio sono inefficienti perché ci sono altre trasformazioni energetiche, è vero, però se usi corrente che altrimenti andrebbe persa questo problema perde di importanza secondo me. In base a cosa dici che stoccare aria in caverne sotterranee è fantascientifico scusa? Non mi sembra niente di alieno ed è perfettamente realizzabile con le tecnologie attuali.
Per quanto riguarda i Paesi che non smantellano le centrali a fissione: ma è ovvio che non lo facciano, devono garantirsi il ritorno dell'investimento (ROI) ed è giusto così!
Siamo solo noi italiani, da fessi quali siamo, che le abbiamo smantellate senza ragione. Ormai però quel che è fatto è fatto e tornare indietro ora ci esporrebbe ad una doppia perdita perché la fissione ormai è superata dalle rinnovabili, che saranno a loro volta superate dalla fusione.

gigio2005
22-05-2008, 17:46
Il gas ci serve per l'energia elettrica.
Dunque vediamo i vantaggi:
1- meno inquinamento
2-indipendenza dal Gheddafi di turno
3-riparte la ricerca nel settore, e un giorno ci potrà fornire qualcosa di più avanzato
4-i soldi che vengono spesi per l'energia rimangono comunque in Italia e non prendono la via dell'estero. (il prezzo dell'uranio è irrisorio rispetto alla manutenzione della centrale e tutto il resto)

5- gestione scorie
6- costo immensamente alto per la costruzione di TOT centrali nucleari
7- quando saranno pronte le prime 2 centrali nel resto del mondo sara' gia' affermato lo sfruttamento dei giacimenti di energon trovati su plutone :D

dantes76
22-05-2008, 17:48
ottimo cosi, dovranno scannare gli evasori, per trovare i soldi per attuare un piano nucleare che produca almeno il 40% dell'energia totale consumata...:)

cinaski
22-05-2008, 18:00
5- gestione scorie
6- costo immensamente alto per la costruzione di TOT centrali nucleari
7- quando saranno pronte le prime 2 centrali nel resto del mondo sara' gia' affermato lo sfruttamento dei giacimenti di energon trovati su plutone :D
8-fra 50,100 o 500 anni gli idrocarburi e il materiale da fissione/fusone sarà esaurito!Il sole no!

LUVІ
22-05-2008, 18:46
Las Vegas, che è in mezzo al deserto, secondo farebbe fatica ad andare avanti solo con energie rinnovabili.

Loro staranno anche investendo, ma intanto hanno centrali a petrolio, a carbone, a gas e a uranio che gli parano il fondoschiena...

Las Vegas credo sia alimentata al 100% dalla Hoover.

indelebile
22-05-2008, 19:22
Sono dei lobbisti un pò scarsi (in confronto ai lobbisti petrolieri e pro-gas), visto che siamo l'unico paese europeo ad avere chiuso di botto (al contrario di Spagna, Uk, Germania e Francia) il nucleare.
Cmq mi pare una proposta campata per aria, una boutade. :O

Si ma ci sono eccome, perchè le si nega? ..confindustria ne è un grosso esempio e anche la maggioranza della classe scientifica (non parlo di ambientalista dove la cosa è più discussa)
Perchè sono stati scarsi? per la tipica mentalità italica che si unisce solo con la nazionale e per probabili interessi non solo italiani ma globali
detto questo il nucleare non è la panacea di tutti i mali come qualcuno anche in questo forum...con diecimila thread sembra far pensare...

Innominato
22-05-2008, 19:26
No fino a quando non sarà a disposizione una centrale a fusione commerciale affidabile. La fusione fredda non so da dove tu l'abbia tirata fuori... :rolleyes:

Visto che parlavi di cose che ancora non esistono pensavo puntassi al top.

drakend
22-05-2008, 19:31
Visto che parlavi di cose che ancora non esistono pensavo puntassi al top.
Cosa non esiste? Io ho parlato solo di tecnologia esistente...

Innominato
22-05-2008, 19:34
Guarda che le centrali sono a fissione, non a fusione! :muro:

CYRANO
22-05-2008, 19:41
Las Vegas credo sia alimentata al 100% dalla Hoover.

Dagli aspirapolveri ???


Cò,a,òz,òa

GioFX
22-05-2008, 19:45
lo credo pure io così ad occhio ;)
...ma la cosa bella è che magari io passo pure per uno contrario al nucleare quando invece sono assolutamente contrario al nucleare ITALIANO, visto coem vanno le cose nel nostro paese :asd:

STRA-MEGA-SUPER:



*

CYRANO
22-05-2008, 19:47
Ma quante saranno ste centrali ? una per cosca mafiosa a cui saranno subappaltati i lavori di costruzione ?


C,òaòzò,a

LUVІ
22-05-2008, 19:47
Dagli aspirapolveri ???


Cò,a,òz,òa

La diga!!!!

http://en.wikipedia.org/wiki/Hoover_Dam

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/HooverDam.jpg/450px-HooverDam.jpg

LuVi

CYRANO
22-05-2008, 19:50
La diga!!!!

http://en.wikipedia.org/wiki/Hoover_Dam

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/thumb/9/94/HooverDam.jpg/450px-HooverDam.jpg

LuVi

figata!
chissà quanti bei balck bass che ci stanno lì ! :oink: :oink: :O



Cl,mal,z,la

Charonte
22-05-2008, 19:53
si ma qua non capisco
ce chi dice che l'uranio è quasi finito che manco dovesse finire domani pomeriggio e ce chi dice che si puo riutilizzare , nno ricordo come , e la durata sarebbe di 4000 anni
praticamente infinita
come è sta storia :confused:

e comunque sono convinto di 1 cosa
italiano ora : no alle centrali , troppo pericolose , stiamo cosi

giorno dopo francia ci taglia tutta la corrente

italiano al mattino senza corrente : si al nucleare subito
come facciamo a vivere senza il calcio e grande fratello?
ma scherziamo
nucleare forever


guardate che l'italiano è ipocrita e egoista e notoriamente coglione

Ciccio17
22-05-2008, 19:57
Las Vegas credo sia alimentata al 100% dalla Hoover.

La Hoover fornisce elettricità anche a gran parte della California. :sofico:

drakend
22-05-2008, 20:05
Guarda che le centrali sono a fissione, non a fusione! :muro:
Ma non mi dire... per tecnologia esistente intendevo centrali solari ed eoliche. Sei tu che hai tirato in ballo la fusione fredda... :rolleyes:

Charonte
22-05-2008, 20:18
ma leggevo , che 1 centrale dopo aver concluso il suo ciclo vitale 30 anni circa deve venire smantellata totalmente , cioe rasa al suolo proprio
cioe , che assurdita è?
magari , anzi sicuramente , sparo 1 boiata ma non è sufficente togliere solo il nocciolo e le sue parti?
bisogna buttare giu tutto x forza :confused:

NigthStalker_86
22-05-2008, 20:20
Non sappiamo gestire nemmeno i sacchetti dell'immondizia, e le scorie nucleari prodotte fino al 1987, figuramoci quelle nuove! :asd:

Ah, scusate, dimenticavo...Abbiamo i termovalorizzatori! :sofico: :asd:

Tutto lì dentro! :asd:



Io sono a favore del nucleare, ma NON in Italia e NON GESTITO dagli italiani. ;)

NigthStalker_86
22-05-2008, 20:23
ma leggevo , che 1 centrale dopo aver concluso il suo ciclo vitale 30 anni circa deve venire smantellata totalmente , cioe rasa al suolo proprio
cioe , che assurdita è?
magari , anzi sicuramente , sparo 1 boiata ma non è sufficente togliere solo il nocciolo e le sue parti?
bisogna buttare giu tutto x forza :confused:

No, dopo X anni (in questo caso 30), anche i componenti esterni al nocciolo non sono più affidabili, e un "restauro" costerebbe di più che una centrale nuova.

Per la cronoca leggevo che per demolire una centrale ci vogliono 10 anni, e di conseguenza la capacità d'immagazzinare scorie e altri componenti radioattivi.

Charonte
22-05-2008, 20:26
No, dopo X anni (in questo caso 30), anche i componenti esterni al nocciolo non sono più affidabili, e un "restauro" costerebbe di più che una centrale nuova.

Per la cronoca leggevo che per demolire una centrale ci vogliono 10 anni, e di conseguenza la capacità d'immagazzinare scorie e altri componenti radioattivi.

capito
mi pare 1 forzatura sta cosa
a momenti perdi piu tempo a costruire che non a farle funzionare :asd:

NigthStalker_86
22-05-2008, 20:34
capito
mi pare 1 forzatura sta cosa
a momenti perdi piu tempo a costruire che non a farle funzionare :asd:

A tutto questo aggiungici i classici "rincari" all'italiana! :asd:

Innominato
22-05-2008, 20:36
Ma non mi dire... per tecnologia esistente intendevo centrali solari ed eoliche. Sei tu che hai tirato in ballo la fusione fredda... :rolleyes:
Allora non ho capito quello che intendevi, non importa.

gaxel
22-05-2008, 20:42
La Hoover fornisce elettricità anche a gran parte della California. :sofico:

Giocato a Rainbow Six Vegas?

Io non ho mai detto che ci vogliano "solo" centrali nucleari. Dico che ci vogliono anche quelle...

In Italia non c'è abbastanza spazio per pannelli o altro in grado di garantire energia tale da poter tranquillamente campare senza petrolio, gas, carbone e uranio.

Che poi, visto che vi piace citare le malefatte degli italiani, a momenti abbiamo fatto più danni noi con una diga che i russi con una centrale nucleare... se ne facciamo una come la Dam richiamo di estinguerci...

The_misterious
22-05-2008, 20:43
era ora..
finalmente il know how dell'enel potrà essere utilizzato in Italia, speriamo solo che vengano fatte nel centro-nord; non vorrei avere un'altro caso di immondizia

LUVІ
22-05-2008, 20:45
ma leggevo , che 1 centrale dopo aver concluso il suo ciclo vitale 30 anni circa deve venire smantellata totalmente , cioe rasa al suolo proprio
cioe , che assurdita è?
magari , anzi sicuramente , sparo 1 boiata ma non è sufficente togliere solo il nocciolo e le sue parti?
bisogna buttare giu tutto x forza :confused:

Non hai ben chiaro il concetto di "scorie".
Non si tratta solo del materiale fissile esaurito, ma di tutte le componenti coinvolte nel circuito primario ad alta pressione.
Tutto.
Va tutto smontato e messo nei fusti e trattato come scoria radioattiva.

LuVi

NigthStalker_86
22-05-2008, 20:47
era ora..
finalmente il know how dell'enel potrà essere utilizzato in Italia, speriamo solo che vengano fatte nel centro-nord; non vorrei avere un'altro caso di immondizia

Il know-how acquisito utilizzando reattori russi come quelli di Chernobyl?

Andiamo bene :help:

Se non altro, non sono ancora riusciti a farlo esplodere! :asd:

Charonte
22-05-2008, 20:52
Non hai ben chiaro il concetto di "scorie".
Non si tratta solo del materiale fissile esaurito, ma di tutte le componenti coinvolte nel circuito primario ad alta pressione.
Tutto.
Va tutto smontato e messo nei fusti e trattato come scoria radioattiva.

LuVi

si si
pensavo a 1 cosa cosi sinceramente
pero non credevo bisognasse buttare giu tutto proprio :asd:

gigio2005
22-05-2008, 21:04
ma leggevo , che 1 centrale dopo aver concluso il suo ciclo vitale 30 anni circa deve venire smantellata totalmente , cioe rasa al suolo proprio
cioe , che assurdita è?
magari , anzi sicuramente , sparo 1 boiata ma non è sufficente togliere solo il nocciolo e le sue parti?
bisogna buttare giu tutto x forza :confused:
la sogin ha il compito di smantellare le 4 centrali italiane...
ad esempio caorso che e' stata spenta completamente nel 1990 si prevede sara' smantellata totalmente nel 2020

fatti un giro...e' un sito molto interessante
http://www.sogin.it/pianoindustriale/mappadeisiti/Pagine/default.aspx
capito
mi pare 1 forzatura sta cosa
a momenti perdi piu tempo a costruire che non a farle funzionare :asd:

*

NigthStalker_86
22-05-2008, 21:08
la sogin ha il compito di smantellare le 4 centrali italiane...
ad esempio caorso che e' stata spenta completamente nel 1990 si prevede sara' smantellata totalmente nel 2020

fatti un giro...e' un sito molto interessante
http://www.sogin.it/pianoindustriale/mappadeisiti/Pagine/default.aspx


*
Quoto, i "miei" 10 anni erano riferiti agli USA...Ovviamente in Italia, almeno 30! :fagiano:

Charonte
22-05-2008, 21:14
Quoto, i "miei" 10 anni erano riferiti agli USA...Ovviamente in Italia, almeno 30! :fagiano:


ah beh :asd:
praticamente acccendi e il giorno dopo spegni :asd:
bello:O

comunque è piu inquinante napoli di 1 centrale con scorie
ergo le mettiamo li che si confondono via :asd:

NigthStalker_86
22-05-2008, 21:23
ah beh :asd:
praticamente acccendi e il giorno dopo spegni :asd:
bello:O

comunque è piu inquinante napoli di 1 centrale con scorie
ergo le mettiamo li che si confondono via :asd:

Non è proprio così, anzi...Se non ricordo male, le centrali italiane (tranne l'ultima di Caorso e quella del Garigliano chiusa dopo innumerevoli problemi tecnici e incidenti) hanno funzionato dalla fine degli anni 50, fino al 1987, con relativi "stop" per manutenzione e ricarica.

Quindi almeno 30 anni hanno funzionato. Il problema è che ce ne vogliono altri 30 per smantellarle, senza contare la loro costruzione.

Charonte
22-05-2008, 21:40
Non è proprio così, anzi...Se non ricordo male, le centrali italiane (tranne l'ultima di Caorso e quella del Garigliano chiusa dopo innumerevoli problemi tecnici e incidenti) hanno funzionato dalla fine degli anni 50, fino al 1987, con relativi "stop" per manutenzione e ricarica.

Quindi almeno 30 anni hanno funzionato. Il problema è che ce ne vogliono altri 30 per smantellarle, senza contare la loro costruzione.

quindi penso che la francia che ne ha 1 infinita sta cosa puo farla senza subire troppo
noi che ne avevamo / avremo 1 sputo ce le coccoleremo fino alla morte

marco.r
22-05-2008, 22:04
Il trasporto dell'energia invece è un grosso problema su distanze così lunghe, e non solo per il rischio terrorismo.

Senza contare che lo "scatolone di sabbia" non e' piu' nostra colonia da qualche decina d'anni. Il sahara per le pale ce l'hanno i paesi africani non noi. E' come dire che abbiamo il petrolio della Siberia un po' piu' a nord...

LUVІ
22-05-2008, 22:05
ah beh :asd:
praticamente acccendi e il giorno dopo spegni :asd:
bello:O

comunque è piu inquinante napoli di 1 centrale con scorie
ergo le mettiamo li che si confondono via :asd:

Dove credi che siano finite le centinaia di migliaia di tonnellate di terreno inquinato dalla diossina di Seveso?

LuVi

Pzed
22-05-2008, 22:06
uhm...e cercare di spronare la gente a rendersi il più possibile energeticamente autosufficiente...case ben costruite (buoni isolamenti, impianti ben fatti..) con i relativi pannelli fotovoltaici sui propri tetti ad esempio in modo da rendere la casa stessa più indipendente possibile dalla rete elettrica, con la facoltà di rivendere la produzione in eccesso. Inoltre un pannello non è che produce energia solo se investito dal sole, anche in una giornata nuvolosa "butta fuori" qualcosa, se l'impianto è ben fatto si riesce ad accumulare energia lo stesso.

marco.r
22-05-2008, 22:07
Eppure 25 anni fa c'eravamo riusciti ad averlo il nucleare e non credo che 25 anni fa l'Italia fosse messa economicamente e/o socialmente meglio di oggi....

Infatti. C'e' il problema dello smaltimento, ma quello c'e' comunque a prescindere dal fatto che ricominciamo a fare centrali o meno. Sulla capacita' di costruire e gestire una centrale direi che abbiamo mostrato tra i '60 e i '70 che siamo in grado di farlo senza eccessivi problemi...

greasedman
22-05-2008, 22:16
Investire oggi nel nucleare è -semplicemente- un'idiozzia.

Vorrei solo che sia liberalizzato il mercato energetico e che ad investirvi siano solo privati (se li trovano). Chiedo troppo ad un governo "liberale"?

evelon
22-05-2008, 22:20
Investire oggi nel nucleare è -semplicemente- un'idiozzia.

Vorrei solo che sia liberalizzato il mercato energetico e che ad investirvi siano solo privati (se li trovano). Chiedo troppo ad un governo "liberale"?

Solo se si fà la stessa cosa con le rinnovabili ok ? :asd:

Abbiamo una delle maggiori incentivazioni al mondo (o la maggiore?) per il solare (dice niente "conto energia"? vai a vedere che porcata è :asd: ) e ti lamenti di incentivazioni (per ora sulla carta) al nucleare ?

Coerenza portami via :D


Peraltro continui ad ignorare che lapolitica energetica nazionale NON è solo una mera questione economica ma anche (e soprattutto) strategica e geopolitica :D

Pzed
22-05-2008, 22:23
Solo se si fà la stessa cosa con le rinnovabili ok ? :asd:

Abbiamo una delle maggiori incentivazioni al mondo (o la maggiore?) per il solare (dice niente "conto energia"? vai a vedere che porcata è :asd: ) e ti lamenti di incentivazioni (per ora sulla carta) al nucleare ?

Coerenza portami via :D


Peraltro continui ad ignorare che lapolitica energetica nazionale NON è solo una mera questione economica ma anche (e soprattutto) strategica e geopolitica :D

però è anche vero che è inutile incentivare senza prima informare...secondo me in italia manca tantissimo l'informazione e non solo sulla questione energetica eh...:(

evelon
22-05-2008, 22:27
E' inutile che rolli... se leggessi il mensile "Le Scienze" di qualche mese fa c'è un bel racconto in merito al progetto degli USA di raggiungere l'indipendenza dalle importazioni di petrolio straniero mediante il nucleare... ah no scusa, ho sbagliato a scrivere, volevo dire mediante le rinnovabili. :cool:

Basta avere la volontà politica e progettare i sistemi solari ed eolici con intelligenza e si può coprire il fabbisogno energetico di qualunque Paese. Con le tecnologie attuali, il che significa che non si tiene conto delle nuove tecnologie sperimentali per generare corrente elettrica dalle fonti rinnovabili, come il mag-lev e il kite-gen. Qua non si tratta di essere pro o contro le fonti nucleari: io non ho niente contro il nucleare, penso semplicemente che le centrali nucleari a fissione NON siano più economicamente convenienti, oltre a porre tutta una serie di pesanti problemi inerenti la sicurezza a vari livelli.


Mag lev e kitegen ?:mbe:

Ma non si parla di politca energetica nazionale ? :confused:

Sono a livello di prototipi giusto ?

Se qualcosa di molto più semplice concettualmente come degli specchi che riflettono il sole (centrali termiche a concentrazione o "archimede" ) hanno incontrato difficoltà tu vuoi basare la politica energetica su qualcosa a livello di prototipo (o di progetto?) ?

E' giusto continuare la ricerca in tal senso ma basarci sopra la politica energetica nazionale è assurdo
L'articolo

evelon
22-05-2008, 22:34
No, dopo X anni (in questo caso 30), anche i componenti esterni al nocciolo non sono più affidabili, e un "restauro" costerebbe di più che una centrale nuova.

Per la cronoca leggevo che per demolire una centrale ci vogliono 10 anni, e di conseguenza la capacità d'immagazzinare scorie e altri componenti radioattivi.

Non è proprio vero.

Sempre nell'ottica economica si sono messe a punto tecnologie per prolungare la vita delle centrali esistenti anche di parecchi anni.

Sapevo che negli USA stavano facendo così.

Dal punto di vista della produzione di energia questa operazione equivale alla costruzione di una nuova centrale (a costi inferiori)


Per quanto riguarda le centrali a fine vita:
non tutta la centrale è ovviamente fatta da scorie.
Le parti che sono scorie, poi, sono divise in categorie di pericolosità : scorie ad alta, media e bassa attività (intesa come attività radiante).

Ulteriori suddivisioni sono fatte in base al "tempo di dimezzamento" che è una particolare grandezza fisica relativa al tempo che occorre ad un elemento per dimezzare la sua attività.

Quelle che richiedono attenzione, ovviamente, sono le scorie ad alte attività ed a tempi di dimezzamento molto lunghi

The_misterious
22-05-2008, 22:43
Il know-how acquisito utilizzando reattori russi come quelli di Chernobyl?

Andiamo bene :help:

Se non altro, non sono ancora riusciti a farlo esplodere! :asd:
peccato che quelli dell'Enel lavorano su centrali di mezza Europa..compresa la nuova centrale che stanno costruendo in Francia

NigthStalker_86
22-05-2008, 22:45
Non è proprio vero.

Sempre nell'ottica economica si sono messe a punto tecnologie per prolungare la vita delle centrali esistenti anche di parecchi anni.

Sapevo che negli USA stavano facendo così.

Dal punto di vista della produzione di energia questa operazione equivale alla costruzione di una nuova centrale (a costi inferiori)

...
Da studente di economia, ti dico appunto che spesso non conviene: i costi necessari per la ripresa di una centrale sono maggiori tanto più l'impianto è vecchio (molte centrali molto complesse fuorono appunto abbandonate nel tempo in favore di impianti più semplici ed economicamente meno dispendiosi), senza contare che le misure di sicurezza rimangono solitamente le stesse (a parità di anni di utilizzo), con relativi rischi per la sicurezza.
E' più conveniente comprare vecchi reattori mai utilizzati (come stà facendo Enel con i reattori di origine russa), ristrutturali alla meno peggio, e metterli in funzione. Con tutti i rischi del caso.

Il discorso è lungo, a suo tempo avevamo analizzato appunto il problema "economico" con un nostro prof.

greasedman
22-05-2008, 22:46
Solo se si fà la stessa cosa con le rinnovabili ok ? :asd:
Di privati che investono in progetti completamente privati di certe energie rinnovabili ce ne sono, tra cui anche i maggiori petrolieri.
Di privati che investono in progetti privati nucleari no.

Comunque la tua è una risposta da bimbo delle medie, non sai stare al tema della discussione.
Sei a corto di argomenti.



Coerenza portami via :DMa te che cazzo ne sai di quello che penso io sugli incentivi al fotovoltaico?
Evidentemente nulla.
E tra l'altro se pensi che siano paragonabili palesi ancor di più la tua ignoranza in materia.


Peraltro continui ad ignorare che lapolitica energetica nazionale NON è solo una mera questione economica ma anche (e soprattutto) strategica e geopolitica :D
Io non ignoro un cazzo, agli scenari da risiko finalfantasy lascio fantasticare voi. Basta che non veniate a fare stupida propaganda sul risparmio della bolletta che sappiamo benissimo essere una colossale cazzata.

E comunque penso che uno dei modi meno intelligenti per celebrare l'autosufficenza energetica italiana sia quello di affidarsi al nucleare.


Azzo ma quando crescete?

evelon
22-05-2008, 22:48
Da studente di economia, ti dico appunto che spesso non conviene: i costi necessari per la ripresa di una centrale sono maggiori tanto più l'impianto è vecchio (molte centrali molto complesse fuorono appunto abbandonate nel tempo in favore di impianti più semplici ed economicamente meno dispendiosi), senza contare che le misure di sicurezza rimangono solitamente le stesse (a parità di anni di utilizzo), con relativi rischi per la sicurezza.
E' più conveniente comprare vecchi reattori mai utilizzati (come stà facendo Enel con i reattori di origine russa), ristrutturali alla meno peggio, e metterli in funzione. Con tutti i rischi del caso.

Il discorso è lungo, a suo tempo avevamo analizzato appunto il problema "economico" con un nostro prof.

Su questo mi cogli impreparato, forse i rapporti di mercato in USA sono diversi, non saprei.


E' vero che sui reattori più recenti c'è stato un grosso sforzo di semplificazione (se una cosa non c'è non si può rompere) ed è pure vero che, stante il costo basso del combustibile nucleare, a volte si usano filiere meno efficenti dal punto di vista dello sfruttamento dell'uranio ma più economiche.

NigthStalker_86
22-05-2008, 22:51
peccato che quelli dell'Enel lavorano su centrali di mezza Europa..compresa la nuova centrale che stanno costruendo in Francia

Chi ha detto il contrario scusa?

La mia era una domanda retorica.

Si, stanno lavorando su un nuovo rettore in Francia. Bene. E questi?

http://www.greenpeace.org/italy/news/cernobyl-nucleare

http://www.greenpeace.org/italy/news/intervista-nucleare-onufrio

evelon
22-05-2008, 22:52
Di privati che investono in progetti completamente privati di certe energie rinnovabili ce ne sono, tra cui anche i maggiori petrolieri.
Di privati che investono in progetti privati nucleari no.

Comunque la tua è una risposta da bimbo delle medie, non sai stare al tema della discussione.
Sei a corto di argomenti.


Ma te che cazzo ne sai di quello che penso io sugli incentivi al fotovoltaico?
Evidentemente nulla.
E tra l'altro se pensi che siano paragonabili palesi ancor di più la tua ignoranza in materia.



Io non ignoro un cazzo, agli scenari da risiko finalfantasy lascio fantasticare voi. Basta che non veniate a fare stupida propaganda sul risparmio della bolletta che sappiamo benissimo essere una colossale cazzata.

E comunque penso che uno dei modi meno intelligenti per celebrare l'autosufficenza energetica italiana sia quello di affidarsi al nucleare.


Azzo ma quando crescete?

A parte parlare con il "cazzo in bocca" per ogni risposta non sai fare ?

Mi aspettavo di più, mi sà che ho colto sul vivo :asd:


Vabbè, visti i toni profondamente costruttivi e per nulla arroganti penso che lasciarti al monologo sia la miglior cosa.

Saluti

NigthStalker_86
22-05-2008, 22:56
Su questo mi cogli impreparato, forse i rapporti di mercato in USA sono diversi, non saprei.


E' vero che sui reattori più recenti c'è stato un grosso sforzo di semplificazione (se una cosa non c'è non si può rompere) ed è pure vero che, stante il costo basso del combustibile nucleare, a volte si usano filiere meno efficenti dal punto di vista dello sfruttamento dell'uranio ma più economiche.

Esattamente. ;)

Se non ricordo male (è passato più di un anno :D ), venivano appunto incentivati reattori "vecchi" da utilizzare con conbustibile nucleare meno pregiato, per abbassare appunto sia i costi di struttura (reattore) sia i costi del relativo "carburante" per farlo funzionare. In questo modo si aveva una centrale in funzione con un costo complessivo inferiore.

Questa politica, è ovviamente opinionabile.

greasedman
22-05-2008, 23:01
A parte parlare con il "cazzo in bocca" per ogni risposta non sai fare ?

Mi aspettavo di più, mi sà che ho colto sul vivo :asd:


Vabbè, visti i toni profondamente costruttivi e per nulla arroganti penso che lasciarti al monologo sia la miglior cosa.

Saluti
mi sembri molto vivace anche tu, come mai tutto questo entusiasmo? eri così tanto preoccupato dagli scenari geopolitici o forse sei uno di quelli che vi intravedono una possibilità di upgradare la propria paghetta da pseudoricercatore mantenuto? :D

Azzo, ma un lavoro nel privato come tutte le altre persone non potete trovarvelo? :D:D:D

NigthStalker_86
22-05-2008, 23:06
mi sembri molto vivace anche tu, come mai tutto questo entusiasmo? eri così tanto preoccupato dagli scenari geopolitici o forse sei uno di quelli che vi intravedono una possibilità di upgradare la propria paghetta da pseudoricercatore mantenuto? :D

Azzo, ma un lavoro nel privato come tutte le altre persone non potete trovarvelo? :D:D:D

Post inutile per la discussione, non andiamo OT please. :)

greasedman
22-05-2008, 23:11
Tra l'altro non ho capito perchè tra 5 anni. Se è così prioritario si fa subito, domani mattina si parte con l'individuazione dei siti e poi si convoca una conferenza stampa per spiegare come mai non ci ha pensato 7 anni fa visto che era già al governo e visto che dipendenza energetica dall'estero era altrettanta.
Sperano forse di ripetere la storia del ponte di messina con cui danno l'appalto all'impregilo un mese prima di dimettersi?

Vi prendono per culo 2 volte, la terza quando troveranno un'espediente per scaricare su altri le responsabilità del sesquipedale flop che questa sciagurata decisione comporterà.

Nell'ignoranza del volgo italiano il berlusconismo c'ha sempre pestato come un mortaio....

Max Power
22-05-2008, 23:23
il Nucleare ad oggi è moderatamente sicuro. Peccato che, a mio avviso, gli Italiani non sono in grado di costruire e gestire una centrale nucleare

Veramente eravamo i migliori con gli USA quando era appena nato a livello commerciale.

Oggi come allora dovrà essere affidato a persone competenti, magari tecnici americani, hanno know-how a sufficenza.

cmq in Cina ne hanno una marea di centrali, e, se le fanno andare loro......:rolleyes:

NigthStalker_86
22-05-2008, 23:30
peccato che quelli dell'Enel lavorano su centrali di mezza Europa..compresa la nuova centrale che stanno costruendo in Francia

Riprendo il post, perchè su quella centrale francese, il discorso economico (e non solo) era molto interessante.

La centrale viene construita in francia, dai francesi e gestita da quest'ultimi. Credo che Enel partecipasse solo per lo sviluppo del nuovo reattore INSIEME ai francesi e fornisse una piccola quota di capitale per la costruzione della centrale (ricordo un decimo ma non ne sono sicuro). In cambio riceverà (costantemente) sempre un decimo dell'energia prodotta dalla centrale per i suoi anni di funzionamento.

Considerando che l'impianto costa miliardi di euro, senza contare la manutenzione, il combustibile fissile, relative ricariche, scorie e che NON E' in mano agli italiani, è stato un ottimo affare!

jumpermax
22-05-2008, 23:36
http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/atomo-parla-silvestrini/atomo-parla-silvestrini.html

Silvestrini spiega perché non crede alla convenienza del piano Scajola
"Costi e problemi troppo grandi, il nucleare è destinato a diminuire di peso"
"Impossibile l'atomo in cinque anni
il nemico è il mercato, non i verdi"
Il caso Usa: "Il bando indetto da Bush senza incentivi è andato deserto"
Resta aperta poi la questione scorie: "Nessun paese l'ha ancora risolto in via definitiva"
di VALERIO GUALERZI

<B>"Impossibile l'atomo in cinque anni<br>il nemico è il mercato, non i verdi"</B>
ROMA - Da ambientalista è estremamente realista e pragmatico sul fatto che la lotta al riscaldamento globale non può essere fatta in punta di fioretto, ma altrettanta coerenza Gianni Silvestrini la pretende dai sostenitori del ritorno all'atomo. "Se la situazione climatica dovesse precipitare nei prossimi decenni l'umanità finirebbe con l'utilizzare tutte le armi disponibili incluso il nucleare, superando ogni preoccupazione", ammette l'ingegnere, ex consulente del ministro Bersani, che da anni coordina attraverso il Kyoto Club gli industriali che hanno sposato la validità e la filosofia contenuta nel Protocollo internazionale per la riduzione dei gas serra.

Ingegner Silvestrini, malgrado la premessa, lei però sembra scettico sull'utilità del piano annunciato dal ministro Scajola.
"I cinque anni a cui fa riferimento Scajola mi sembrano improponibili, le procedure in realtà sono lunghissime: si tratta di individuare il sito, ottenere i permessi necessari, stringere accordi internazionali, far approvare i progetti, senza parlare dell'indispensabile consenso sociale. Ma oltre al metodo c'è un problema di merito. Penso che in realtà si tratti di una risposta controproducente. Malgrado l'enfasi data dai media al possibile rinascimento nucleare, la percentuale di elettricità nucleare è destinata a ridursi, secondo la Iea, dal 15 al 9% entro il 2030 a causa della chiusura delle vecchie centrali".

Il ministro parla però di impianti di nuova generazione.
"Se effettivamente i reattori di quarta generazione
daranno i risultati sperati in termine di riduzione dei costi e dei rischi, il nucleare potrebbe dare un contributo più significativo, ma solo nei decenni successivi".

Scajola, tra gli applausi di Confindustria, ne ha parlato invece come di una soluzione attuale.
"Resto dell'avviso che in Italia, anche in presenza di un improbabile consenso politico e sociale, la produzione non potrebbe iniziare prima del 2020, come del resto ammette la stessa Edison fissando la data al 2019. In effetti, il principale nemico dell'energia atomica non sono gli ambientalisti ma la liberalizzazione dei mercati elettrici. In una realtà concorrenziale, l'incertezza sui costi, sui tempi di costruzione e sulle dinamiche della domanda penalizzano fortemente questa tecnologia. Secondo un recente studio Usa condiviso dall'industria atomica (il Nuclear Power Joint Fact-Finding) l'elettricità di una nuova centrale nucleare è destinata a costare il doppio (8-11 centesimi di dollaro per kWh) rispetto alla media.

Non a caso la gara per la costruzione di nuove centrali indetta da un nuclearista convinto come Bush è andata deserta fino a quando l'amministrazione non ha introdotto un incentivo di 1,8 centesimi di dollaro al chilowattora, la stessa cifra prevista per l'eolico. Sostenere che il ritorno al nucleare riduce la bolletta è falso, questo lo ammettono anche sostenitori "seri" dell'atomo come Clò. In Europa l'impianto in costruzione in Finlandia è in ritardo di due anni e presenta extracosti per 1,5 miliardi di euro, tanto che la Siemens, fornitrice della tecnologia, nel 2008 ha perso in Borsa un terzo del suo valore. In sostanza, c'è un conflitto insanabile tra l'imperante mercato liberalizzato dell'energia e la rinascita del nucleare".

Eppure continuiamo a guardare con una certa invidia alla Francia.
"La situazione è diversa in presenza di un forte ruolo dello Stato, ma Scajola non ha precisato se pensa ad aiuti del Tesoro. Ci sono infatti Paesi in cui il nucleare può essere considerato un successo come la Francia appunto, anche se un bilancio completo potrà essere effettuato solo tra qualche decina - o meglio migliaia - di anni. E altri, invece, in cui il ricordo è negativo, come gli Usa dove aziende fallite e decine di miliardi di dollari buttati al vento ne fanno il più grande disastro industriale del Paese, senza parlare della Russia, dove l'incidente di Chernobyl ha causato significativi danni sanitari ed economici".

Scajola ha garantito che si terrà conto della questione sicurezza.
"Ma nessuno dei problemi connessi con il nucleare - sicurezza, scorie, proliferazione - è stato ancora risolto. A 55 anni dall'inizio dell'avventura nucleare i problemi aperti sono ancora molti. I lavori per il deposito di Yucca Mountain negli Usa continuano a slittare nel tempo e nessun paese ha attivato un cimitero definitivo per le scorie. Lo smantellamento delle centrali esistenti è un'altra incognita. Le previsioni di costo della chiusura del ciclo nucleare nel Regno Unito sono in continua crescita e l'ultima stima è di 100 miliardi di euro".

Ma se il risultato è la possibilità di avere energia ad emissioni zero a tempo indeterminato si tratta di rischi e costi che si potrebbe decidere di voler correre.
"In realtà un tema generalmente sottovalutato riguarda proprio la disponibilità di materiale fissile. In effetti negli anni scorsi si era in presenza di una sovrabbondanza di uranio anche per l'utilizzo del materiale proveniente dal programma di disarmo nucleare. Questa situazione è destinata a cambiare e le difficoltà ad aprire nuove miniere stanno già facendo lievitare il prezzo, sestuplicato negli ultimi 5 anni.

(22 maggio 2008)

La frase in neretto rappresenta il nodo della questione e il motivo per cui oggi nessun privato si cimenterebbe in un'impresa del genere... il punto è che oggi la liberalizzazione del mercato premia altri tipi di scelte. Nessuno si muove sul nucleare senza supporto statale

NigthStalker_86
22-05-2008, 23:44
La frase in neretto rappresenta il nodo della questione e il motivo per cui oggi nessun privato si cimenterebbe in un'impresa del genere... il punto è che oggi la liberalizzazione del mercato premia altri tipi di scelte. Nessuno si muove sul nucleare senza supporto statale

Infatti l'EDF francese, che si cimentò pesantemente nel mercato dell'elettricità a livello europeo e mondiale, è metà statale e metà privata o una cosa del genere. Ma questo qualche anno fa, magari la situazione è cambiata :stordita:

scorpionkkk
23-05-2008, 00:22
Quelle che richiedono attenzione, ovviamente, sono le scorie ad alte attività ed a tempi di dimezzamento molto lunghi

purtroppo no.

Lo stoccaggio avviene per tutte le scorie attive a diversi livelli. Cambia ovviamente solo la tipologia di stoccaggio e di trattamento. In ogni caso il tempo di emivita (o di dimezzamento) per gli elementi radioattivi naturali varia dalle centinaia di anni (300) per scorie particolarmente trattate e a bassa attività alle decine di migliaiai di anni (20.000 +) per scorie normalmnete trattate fino alle centinaia di migliaia di anni (250.000 +) per scorie non trattate.

fonte: Me medesimo

Risultato: tutte le scorie richiedono attenzione.

StefAno Giammarco
23-05-2008, 01:08
Di privati che investono in progetti completamente privati di certe energie rinnovabili ce ne sono, tra cui anche i maggiori petrolieri.
Di privati che investono in progetti privati nucleari no.

Comunque la tua è una risposta da bimbo delle medie, non sai stare al tema della discussione.
Sei a corto di argomenti.


Ma te che cazzo ne sai di quello che penso io sugli incentivi al fotovoltaico?
Evidentemente nulla.
E tra l'altro se pensi che siano paragonabili palesi ancor di più la tua ignoranza in materia.



Io non ignoro un cazzo, agli scenari da risiko finalfantasy lascio fantasticare voi. Basta che non veniate a fare stupida propaganda sul risparmio della bolletta che sappiamo benissimo essere una colossale cazzata.

E comunque penso che uno dei modi meno intelligenti per celebrare l'autosufficenza energetica italiana sia quello di affidarsi al nucleare.


Azzo ma quando crescete?

Altri saranno a corto di argomenti ma mi sembra anche tu abbia bisogno di tempo per elaborarne e noi, volentieri, accondiscendiamo dandoti ampia disponibilità di tempo per 5 giorni.

[-_-]
23-05-2008, 06:17
Il nucleare in Italia mi spaventa non poco, se non riusciamo nemmeno a smaltire i normali rifiuti...

Costruzione, manutenzione, smaltimento rifiuti, quando soldi sono? Io non lo so ma immagino cifre da capogiro

85francy85
23-05-2008, 06:49
Non sono per nulla d'accordo per quel che puo' valere la mia idea :D . Il nucleare è si al giorno d'oggi sicuro ma, MA in italia è un problema, un grosso problema. i motivi sono i seguenti:

-Il nucelare serve al centro sud totalmente dipendente da fonti non rinnovabili. Il nord con l'idroelettrico ( mi sembra 30-40% dell'energia al nord) e una parte di altra energia è quasi a posto è al sud che non ci sono queste fonti.

-Non abbiamo lo spazio (forse in puglia ad esempio)

-Ovunque vada messo ci saranno giustamente cittadini che protesteranno ( e qui il mio pensiero è lo stesso di Di Pietro ieri sera a AnnoZero) ma se il punto è sicuro si devono GIUSTMENTE attaccare altro che protestare.

- L'Italia è in mano alla mafia nelle sue mille sfaccettature dal nord al sud. Non oso pensare dove andrebbero a finire le scorie ( che nessun cittadino vuole vicino a casa idem come sopra) da vendere all'estero ( altri soldi)

- Se ci vuole X per fare una centrale in Francia in italia Di solo costo di costruzione ci vuole 3X o piu.

altri 10000 motivi possono esistere

Il nucelare fa paura, anche se fa meno ( molto meno) morti nel mondo con tassi di mortalita nell'ordine di 6 zeri dopo la virgola ( a momenti uccide di piu una biro:stordita: ), ma quando succede qualcosa è per tutti e per sempre.:muro:

Innominato
23-05-2008, 07:53
Comunque l'unico problema reale sono le scorie, non che i tecnici italiani non sono in grado di gestire una centrale, fortuna che in tanti dicono di investire nella ricerca.

dr-omega
23-05-2008, 08:45
Si conosce la percentuale di italiani pro contro le centrali italiane?

In questo 3d sembra che l'ampia maggioranza sia contraria.

Io pure sono contrario al nucleare italiano.
Non perchè reputo i tecnici italiani inferiori ai francesi, giapponesi, americani,ecc
Non perchè reputo i costruttori italiani inferiori ai francesi, giapponesi, americani,ecc

Ma perchè come tutti credo che gli appalti al ribasso li vincerà la solita azienda immanicata con qualche politico, la quale costruirà con materiali sbagliati nei luoghi sbagliati, ecc
Senza parlare poi delle scorie...

Con le rinnovabili (acqua, geotermico,sole, biogas e vento) si può fare tanto e magari rimandare tra qualche anno l'adozione di una fonte di energia più sicura, redditizia e meno complessa del nucleare.

IMHO

LUVІ
23-05-2008, 09:09
Comunque l'unico problema reale sono le scorie, non che i tecnici italiani non sono in grado di gestire una centrale, fortuna che in tanti dicono di investire nella ricerca.

Già, in tanti lo dicono, ma i 300 milioni regalati all'ALITALIA vengono proprio dalla risibile percentuale dell'1 e spicci percento di PIL destinato alla ricerca :muro:

LuVi

elect
23-05-2008, 09:11
;22575951']Il nucleare in Italia mi spaventa non poco, se non riusciamo nemmeno a smaltire i normali rifiuti...



:asd:



cmq: gli altri sono sempre più avanti, vi giro una email




Due notizie, stesso film?


Energia - Il governo accelera
La promessa di Scajola: "Via al nucleare"
Annuncio del ministro dello Sviluppo economico all'Assemblea di Confindustria: «Entro
il 2013 partirà la costruzione di centrali di nuova generazione». Applausi dagli industriali.

Energia solare: le città tedesche prime in Europa
Friburgo e Ulm capofila nella produzione energetica da fonti rinnovabili. La Gran Bretagna punta a ripetere l’esempio tedesco
Oltre il 12% della produzione elettrica tedesca proviene infatti da energie rinnovabili e sono oltre 250mila gli occupati del settore di cui 25mila creati nell’ultimo anno.
Oltre metà degli impianti di energia solare del mondo sono installati in Germania (il paese du sole!!!) e si punta a passare nel giro di dieci o quindici anni dai 12,5 gigawatt prodotti oggi ad un totale di oltre 150 gigawatt, con un aumento annuale del 40%.
Ovviamente i tedeschi non si sono seduti sugli allori, anzi: i nuovi obiettivi da raggiungere sono diventati il 20% di elettricità da fonti rinnovabili come l’eolico e il solare per il 2020, fino ad arrivare al 45% per il 2030.

Caro Paolobarla,

possibile che alla tua veneranda età tu non capisca ancora ? La storia, pardon balla, dei 5 anni per avere il nucleare servosterzo doppio carburatore superaccessoriato è il solito specchietto per l'italiota medio che così, sicuro che il governo sta lavorando per lui, potrà comprarsi l'ennesima Stratocaster - vabbè, è una chitarra, ma almeno con quella qualcosa ci fai - 760 valvole cerchi in lega triplo condizionatore frigobar barbecue sdraio ombrellone solarium UV, facendo così girare l'economia come vuole Marcegaglia e le balle a chiunque abbia una minima conoscenza di quello che sarà fra breve il mercato energetico. D'altra parte Casinando non è forse marito della figlia di Caltagirone ? Come dimenticare gli amici di un tempo ? E le mafie, locali e non, da accontentare ? E i partiti da finanziare ? E i politici da ungere ? Suvvia, nessuno di noi vedrà mai una sola di quelle centrali funzionare, e se così sarà lo farà - funzionare - per qualche mese, anno se va di lusso, per poi chiudere ignominiosamente:

http://www.repubblica.it/2007/09/sezioni/ambiente/nucleare1/atomo-parla-silvestrini/atomo-parla-silvestrini.html 'Sostenere che il ritorno al nucleare riduce la bolletta è falso, questo lo ammettono anche sostenitori "seri" dell'atomo come Clò. In Europa l'impianto in costruzione in Finlandia è in ritardo di due anni e presenta extracosti per 1,5 miliardi di euro, tanto che la Siemens, fornitrice della tecnologia, nel 2008 ha perso in Borsa un terzo del suo valore. In sostanza, c'è un conflitto insanabile tra l'imperante mercato liberalizzato dell'energia e la rinascita del nucleare'

Ci ritroveremo senza dinè e senza energia (nessun privato investirà mai nel nucleare, a meno di incentivi pagati con i nostri soldi), e i farabutti e/o ottusi che hanno proposto questo piano energetico - e i precedenti, s'intende - se la rideranno nelle loro ville in Nuova Zelanda:

http://aspoitalia.blogspot.com/2008/01/nucleare-mito-e-realt.html#links

http://www.aspoitalia.net/index.php?option=com_content&task=view&id=194&Itemid=38

http://aspoitalia.blogspot.com/2007/12/si-pu-estrarre-uranio-dallacqua-di-mare.html#links

http://aspoitalia.blogspot.com/2007/12/lerrore-di-origene.html#links

I farabutti/ottusi di cui sopra fanno finta di non considerare il costo IN PETROLIO legato alla realizzazione degli impianti nucleari, nonché alla loro dismissione. Quando il greggio sarà arrivato a 200 $/b e oltre, oppure si sarà abbassato perché nessuno sarà più in grado di provvedere al suo acquisto, in una crisi che farà impallidire quella del '29 degli States (possibilità che temo si verifichi con maggior probabilità), vedremo i costi impennarsi e i lavori arrestarsi, le braije sciancarsi e il sedere (il nostro, è chiaro) mostrarsi, come recitava un vecchio proverbio che ripeteva mia nonna

Se ancora non ce l'hai comprati una buona bici e comincia a pedalare

M.

dasdsasderterowaa
23-05-2008, 09:15
A novembre l'eia ufficializzera' che c'e' un bel po' di petrolio in meno di quello che tutti pensavano.... Preparate le candele e suole nuove.


Io sapevo il contrario.
A breve dovrebbero entrare in funzione alcuni enormi giacimenti petroliferi del Brasile, di recente scoperta.

Paix
23-05-2008, 09:20
-Il nucelare serve al centro sud totalmente dipendente da fonti non rinnovabili. Il nord con l'idroelettrico ( mi sembra 30-40% dell'energia al nord) e una parte di altra energia è quasi a posto è al sud che non ci sono queste fonti.



questo lo pensi te... guarda che quando la francia (mi sembra 2 estati fa) ha tagliato i fili... siamo rimasti al buio qua al nord eh...

bello vero per una nazione industrializzata... restare al buio per un pilone che cade in francia... :sofico: :mc:

è una cosa di cui vergognarsi... altro che le cavolate di berlusca... :O

elect
23-05-2008, 09:23
A tal proposito, riporto l'articolo con cui incominciai un 3d parecchio tempo fa, spero che vi faccia riflettere un pochetto (solo un pochetto :asd: )

Ps: la discussione originaria è qui (http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=1266381)






Scorie Nucleari di Marco Cedolin




Un articolo datato 8 maggio 2006.
Quello dell’energia sta diventando sempre più uno dei temi focali intorno al quale si concentrano le attenzioni di tutti coloro (esperti e non) che analizzano le prospettive potenziali del nostro Paese in termini di sviluppo, crescita economica e competitività industriale.
E’ opinione diffusa di una parte del mondo politico e scientifico che la mancata ripresa economica italiana sia da imputarsi al profondo gap energetico che ci separa dal resto dei paesi “sviluppati” e che questo gap sia in larga parte determinato dalla scelta operata nel 1987 dal popolo italiano di rinunciare allo sfruttamento dell’energia nucleare.
Al tempo stesso a Saluggia, un piccolo paese di circa 4000 anime, sprofondato nelle prime propaggini della pianura padana fra Torino e Vercelli, la popolazione ed un gran numero di esperti ed associazioni ambientaliste, protestano e sfilano in corteo contro la decisione di trasformare il comune in una sorta di discarica a tempo indeterminato per le scorie radioattive italiane, risalenti in larga parte al breve periodo di funzionamento delle centrali nucleari nostrane.




Le scorie radioattive rappresentano un argomento talmente scottante per tutti i paesi industrializzati che producono (o come l’Italia hanno prodotto) energia tramite l’uso del nucleare, da far si che ogni notizia riguardo la loro presenza e le complesse metodiche concernenti il loro smaltimento, venga puntualmente epurata dal palinsesto dei media e relegata nel novero di quelle informazioni che devono essere sottaciute, affogate nel silenzio, soffocate nell’omertà mediatica.

Le scorie nucleari sono il vero tallone d’Achille di una fonte di energia come quella atomica che spesso viene presentata all’opinione pubblica come sostanzialmente “pulita” ed economicamente molto conveniente.

La pericolosità delle scorie e gli esorbitanti costi inerenti al loro stoccaggio (di smaltimento in realtà si può parlare solo impropriamente) costituiscono la prova prima di come fra le fonti energetiche il nucleare sia, contrariamente a quanto espresso dalla propaganda, di gran lunga la più devastante. Tanto dal punto di vista dell’inquinamento ambientale e dei rischi per la salute, quanto da quello della resa economica che risulta scarsissima qualora si quantifichino (e finora si è evitato di farlo) i costi derivanti dall’intera vita delle centrali fino alla loro dismissione e dalla messa in sicurezza (o presunta tale) dell’enorme quantità di rifiuti radioattivi prodotti nel corso dell’intero ciclo.

Se oggi a livello mondiale la produzione di energia tramite il nucleare, nonostante l’incidente di Cernobyl, gode ancora di un certo credito e di una patente di “concorrenzialità economica” fra le fonti energetiche esistenti, lo si deve solamente alla profonda opera di mistificazione messa in atto dai fautori dell’atomo che sono soliti nascondere sotto il “tappeto” il problema delle scorie radioattive, evitando di contabilizzare i costi della loro gestione presente e futura. Costi che in presenza di un serio e consapevole trattamento delle scorie in funzione della loro ferale pericolosità, avrebbero già da tempo decretato la morte di ogni programma energetico basato sul nucleare.


Le scorie nucleari sono derivate dal combustibile esausto originatisi all’interno del reattore nucleare nel corso dell’esercizio, ma anche dagli scarti di lavorazione e dai rottami metallici.

Sono molte le categorie nelle quali vengono suddivise le scorie nucleari e sostanzialmente dipendono dal loro stato, solido, liquido o gassoso, dal potenziale di radioattività in esse contenuto e dalla durata nel tempo della loro pericolosità.

Sostanzialmente i rifiuti radioattivi si dividono in tre gruppi:

Le scorie a bassa attività costituite da carta, stracci, indumenti, guanti, soprascarpe, filtri liquidi, derivanti oltre che dalle installazioni nucleari anche dagli ospedali , dalle industrie e dai laboratori di ricerca. Un tipico reattore nucleare ne produce annualmente circa 200 m³.


Le scorie a media attività, costituite dagli scarti di lavorazione, dai rottami metallici, dai liquidi, fanghi e dalle resine esaurite, derivanti principalmente dalle centrali nucleari, dagli impianti di riprocessamento e dai centri di ricerca. Un tipico reattore nucleare ne produce circa 100 m³ l’anno.


Le scorie ad alta attività, costituite dal combustibile nucleare irraggiato e dalle scorie primarie del riprocessamento, derivanti unicamente dalle centrali nucleari e dagli impianti di riprocessamento. Un tipico reattore nucleare ne produce annualmente circa 30 tonnellate che corrispondono una volta riprocessate a 4 m³ di materiale vetrificato.


Le scorie a bassa e media attività resteranno pericolose per alcune centinaia d’anni (circa 300) quelle ad alta attività, che costituiscono solo il 3% del volume totale ma rappresentano da sole il 95% della radioattività complessiva, manterranno la loro carica mortale per molte migliaia di anni (fino a 250.000 anni).

Stiamo perciò parlando di periodi estremamente significativi sull’asse temporale, che vanno molto al di là non solo dell’arco di una vita umana, ma anche della possibile durata di una “civiltà” e perfino della storia dell’esistenza umana così come noi la conosciamo. Questi dati dovrebbero bastare essi soli a darci la dimensione dell’incommensurabile grandezza del problema con il quale ci stiamo confrontando e dell’assoluta impossibilità della tecnologia scientifica attuale (e con tutta probabilità anche futura) di smaltire in una qualche maniera l’enorme carico di materiale radioattivo che anno dopo anno si sta accumulando come conseguenza dell’attività delle oltre 400 centrali nucleari disseminate sul pianeta.

Ogni anno queste centrali, presenti in 31 nazioni producono migliaia di tonnellate di scorie, ogni anno gli Stati Uniti producono 2300 tonnellate di rifiuti radioattivi e nella sola Francia si produce una quantità di nuove scorie pari a tutte quelle presenti in Italia.


Nei paesi membri della IAEA sono attivi oltre 70 depositi definitivi per rifiuti nucleari a bassa radioattività (circa 300 anni) una dozzina sono già stati chiusi, una decina stanno per chiudere, almeno 20 sono in fase di costruzione e molti altri sono in fase di progettazione.

La maggior parte di essi (circa il 90%) sono costruiti in superficie e costituiti da trincee, tumuli, silos e sarcofaghi di calcestruzzo, volti a garantirne la conservazione in tutte le condizioni prevedibili. Il restante 10% è costituito da depositi posti in cavità sotterranee o in formazioni geologiche profonde.

A garanzia della sicurezza di tali depositi sono state adottate barriere artificiali più o meno complesse (a seconda della rigidità del clima e delle caratteristiche del territorio) e sistemi di monitoraggio ambientale estesi oltre che al deposito anche alle aree circostanti.

Appare comunque evidente come sia un esercizio sillabico privo di senso parlare di sicurezza facendo riferimento ad un periodo temporale di 300 anni. Anche nel caso (non sempre probabile) di una perfetta tenuta delle strutture per tutto l’arco di tempo, subentrerebbe infatti l’altissimo rischio di eventi imponderabili quali attentati terroristici, guerre, terremoti, alluvioni ed incidenti di vario genere, la cui possibilità in un periodo così lungo risulta tutt’altro che remota.


I depositi definitivi esistenti nel mondo riguardano esclusivamente i rifiuti nucleari a bassa radioattività e viene spontaneo domandarsi cosa sia stato fatto per quanto concerne le scorie ad alta radioattività, minori quantitativamente ma enormemente più pericolose in quanto fonti di radiazioni per decine di migliaia di anni, fino a 250.000 anni.

In realtà per mettere in sicurezza i rifiuti nucleari ad alta radioattività non è stato fatto assolutamente nulla, o meglio tutto il gotha della tecnologia mondiale ha dimostrato di non avere assolutamente né i mezzi né tanto meno le conoscenze tecnico/scientifiche per affrontare un problema che travalica di gran lunga le capacità operative dell’essere umano, qualunque siano le sue competenze tecniche.

Rapportarsi con periodi di tempo il cui ordine è quello delle ere geologiche significa abbandonare ogni stilla di realismo, per rifugiarsi fra le pieghe dell’utopia, dell’incoscienza e della pazzia.

Nulla e nessuno potrà mai prevedere le mutazioni di ogni genere che riguarderanno il pianeta nei prossimi 100/200 mila anni, né individuare luoghi o spazi adatti a stipare in sicurezza le scorie ad alta radioattività in un futuro tanto lontano.


Ciò nonostante, almeno virtualmente, alcune ipotesi sono state prese in considerazione. Una delle più realistiche consiste nel depositare i rifiuti radioattivi dentro formazioni geologiche naturali, profonde centinaia o migliaia di metri. Tale soluzione, che potrebbe avere un senso per quanto concerne le scorie a bassa radioattività, ne diviene priva se riferita ai rifiuti altamente radioattivi, in quanto durante svariate decine di migliaia di anni anche la conformazione di grotte e caverne è per forza di cose destinata a mutare radicalmente.

Fra le opinioni maggiormente condivise a livello scientifico vi è anche quella che ventila il ricorso ad un unico deposito geologico internazionale, localizzato in uno dei luoghi più remoti del pianeta. A tale proposito è nato il progetto Pangea, finanziato da enti internazionali, con il compito d’individuare eventuali aree adatte allo stoccaggio delle scorie. Tale progetto ha finora individuato siti d’interesse nell’area più remota dell’Australia, in Sud America e in Asia, ma che si tratti di un deposito unico o di più depositi il problema resta sempre lo stesso: affidabilità limitata al futuro prossimo, a fronte di un investimento di capitale talmente ingente da far diventare quella nucleare la fonte energetica di gran lunga più costosa.


In attesa di una soluzione che mai potrà essere trovata, le 440 centrali nucleari sparse per il mondo continuano ad operare a pieno regime, contribuendo ad aumentare considerevolmente ogni anno l’enorme quantitativo di scorie già presente ed i rifiuti ad alta radioattività vengono semplicemente stoccati in depositi “di fortuna” in attesa di un trasferimento definitivo che non avverrà mai.

Il Dipartimento dell’energia (DOE) americano, per risolvere (in realtà porre una pezza) il problema delle scorie nucleari impiegherà dai 70 ai 100 anni, spendendo dai 200 ai 1000 miliardi di dollari. Il suo programma prevede di decontaminare le 10 principali aree inquinate del paese e di raccogliere il materiale radioattivo più pericoloso, disperso in svariati siti, per poi trasportarlo in due grandi depositi sotterranei adatti ad una sistemazione definitiva.

Il progetto dovrà superare difficoltà quanto mai ostiche, quali la decontaminazione di aree vastissime (grandi addirittura la metà della Valle D’Aosta) trovare un sistema di trasporto sicuro che consenta di trasferire per migliaia di chilometri le scorie più pericolose e individuare una sistemazione che possa restare sicura per molte decine di migliaia di anni.

Uno dei depositi sotterranei è stato identificato nel 2002 nel Nevada meridionale, circa 160 km a nord ovest di Las Vegas, sotto il monte Yucca. Il costo e la complessità dell’operazione sono enormi. Solo per gli studi preliminari del terreno e il progetto sono stati spesi circa 7 miliardi di dollari e per la costruzione del deposito è previsto un esborso di almeno 58 miliardi di dollari.

Nei suoi tunnel è prevista la conservazione di 77.000 tonnellate di scorie radioattive, stipate in oltre 12.000 contenitori. A circa 300 metri di profondità verrà scavata una rete di tunnel sotterranei a spina di pesce della lunghezza di 80 km.

Il materiale radioattivo, attualmente conservato in 131 depositi sotterranei distribuiti in 39 stati, verrà trasportato attraverso 4.600 fra treni ed autocarri che dovranno attraversare 44 stati.

Con tutta probabilità quando il deposito sarà terminato, non prima del 2015, la quantità di nuove scorie accumulatesi nel corso degli anni (al ritmo di 2300 tonnellate/anno) richiederà immediatamente la costruzione di un nuovo deposito. Inoltre studi scientifici effettuati da commissioni non governative hanno dimostrato che sarà impossibile nel lungo termine impedire le infiltrazioni delle acque sotterranee nel deposito, inficiando in questo modo la “garanzia” di circa 10.000 anni (comunque largamente insufficiente) della quale era accreditato l’impianto.


L’attuale stato di conservazione delle scorie nei vari paesi è spesso estremamente precario ed anche le più elementari norme di sicurezza non sono neppure prese in considerazione, costituendo la potenziale occasione per incidenti di gravità anche superiore a quello di Cernobyl. Questo non avviene solo nei paesi meno sviluppati e nell’est europeo, ma anche negli Stati Uniti che dal punto di vista tecnologico rappresentano una delle realtà fra le più avanzate al mondo.

Attualmente a Hanford, non lontano da Seattle, le scorie radioattive dei reattori nucleari impiegati per costruire armi atomiche sono state conservate per venti anni in contenitori inadeguati, per di più gli agenti chimici utilizzati per neutralizzare il materiale radioattivo si sono nel tempo decomposti in sostanze altamente esplosive. Pertanto quei contenitori sono diventati delle vere e proprie bombe atomiche, pronte a esplodere alla prima scintilla. Per risolvere il problema sono oggi impiegate 1240 persone, con un budget annuale di 500 milioni di dollari.
I contenitori sono ben 177, con un diametro medio di oltre venti metri e con una capacità complessiva di oltre 160 milioni di litri.

Nel 1990 la Westinghouse, società incaricata dell'ispezione, rifiutò persino di esaminare il famigerato contenitore 101SY in quanto nessuno era in grado di immaginare quale sostanza fosse stata generata dalle reazioni chimiche in corso e quanto pericoloso potesse essere l'immersione di una sonda. Soltanto un anno dopo la Westinghouse riuscì a immettere un video-registratore e il nastro di quella registrazione fece il giro delle stazioni televisive americane, mostrando qualcosa di molto simile al centro di un vulcano alla vigilia di un'eruzione.

Persino l’uranio usato da Enrico Fermi nel 1942 è ancora in attesa di una sistemazione finale.


Risulta dunque evidente come la questione delle scorie radioattive rappresenti un problema enorme, sia dal punto di vista gestionale sia da quello economico, per tutti coloro che hanno “sposato” il nucleare sia per l’uso civile che per quello militare. La “banda dell’atomo” che anche in Italia sta tentando di riproporsi con la promessa di energia a buon mercato può solo fingere che i rifiuti radioattivi non esistano, poiché qualunque tentativo serio di smaltimento degli stessi, avrebbe dei costi esorbitanti (a fronte di ben scarsa resa) e li metterebbe inevitabilmente fuori dai giochi.

Il pericolo più grave, posto nell’immediato, è quello che alcune organizzazioni (molte delle quali private) fra quelle che gestiscono le centrali ed il loro contenuto, scelga la strada più semplice e decida di far “sparire” le proprie scorie, magari in fondo al mare o interrandole in vecchie cave e gallerie in disuso, confidando nel fatto che ben difficilmente in tempi brevi un simile crimine ecologico verrebbe alla luce.


Ma dal momento che nelle premesse abbiamo parlato di Saluggia, apriamo un breve inciso concernente il rapporto che l’Italia ha con le proprie scorie nucleari.

In Italia tutto ciò che oggi riguarda il nucleare fa capo alla Società Gestione Impianti Nucleari s.p.a. (SOGIN) istituita nel 1999, che ha incorporato tutte le strutture e le competenze che prima appartenevano all’Enel nell’ambito del nucleare. Presidente della SOGIN è il generale Carlo Jean che nel febbraio 2003 ha quantificato i rifiuti radioattivi presenti in Italia in:

circa 50.000 m³ di scorie radioattive a bassa e media radioattività,

circa 8.000 m³ di scorie radioattive ad alta radioattività,

62 tonnellate di combustibile irraggiato che si trovano ancora oggi in Francia ,

diversi "cask" di combustibile riprocessato che attualmente sono in Gran Bretagna (Sellafield)

oltre ad ospedali, acciaierie, impianti petrolchimici e così via che producono circa 500 tonnellate di rifiuti radioattivi ogni anno.

Dal 1989 in poi il cittadino italiano ha iniziato a pagare, attraverso un’addizionale sulle bollette Enel, i cosiddetti “oneri nucleari” destinati in un primo tempo a compensare l’Enel e le altre società collegate per le perdite conseguenti alla dismissione delle centrali. Dal 2001 in poi e fino al 2021 gli oneri saranno destinati alla SOGIN e finalizzati alla messa in sicurezza degli 80.000 m³ di scorie radioattive frutto dell’attività nucleare. Alla data del 2021 i cittadini avranno pagato attraverso addizionali sulla bolletta Enel la cifra astronomica di 11 miliardi di euro, pressappoco la metà dell’ultima manovra finanziaria.


Con la legge 368 del 2003, contemporaneamente alla nomina del generale Jean quale Commissario con poteri speciali per il nucleare, il premier Silvio Berlusconi elenca gli impianti atomici che devono essere smantellati e dispone l’individuazione di un Deposito Nazionale nel quale le scorie radioattive dovranno essere stoccate.

Il 13 novembre 2003 il Consiglio dei Ministri approva un decreto nel quale individua a Scanzano Jonico, in basilicata il sito nazionale nel quale accumulare le scorie derivanti dalla dismissione delle centrali nucleari. Il costo dell’operazione, comprensivo degli studi necessari per valutare l’idoneità del sito e degli oneri conseguenti al trasporto dei materiali pericolosi arriva nelle previsioni a sfiorare i 2 miliardi di euro.

La conseguenza di questa decisione è lo scatenarsi di una vera e propria rivolta da parte degli abitanti e delle autorità di Scanzano e dell’intera basilicata. Proteste, cortei e blocchi stradali si susseguono praticamente senza soluzione di continuità e il 27 novembre il governo si vede costretto a modificare il decreto, togliendo il nome di Scanzano ed impegnandosi ad identificare entro 18 mesi un nuovo sito nazionale che dovrà essere completato entro e non oltre il 31 dicembre 2008.

Di mesi da allora ne sono passati 30 ed il 65% dei rifiuti radioattivi italiani continua ad essere conservato in una conca alluvionale in riva alla Dora Baltea, in un luogo giudicato “indifendibile” dagli stessi servizi segreti italiani, nella cittadina di Saluggia.

Già durante l’alluvione del 2000 l’acqua del fiume arrivò a lambire le scorie e il premio Nobel Carlo Rubbia dichiarò che se il livello del fiume fosse stato solo di pochi centimetri più alto, avremmo assistito all’inquinamento della Dora, del Po e del Mare Adriatico, creando una catastrofe di proporzioni superiori a quella di Cernobyl.

Recentemente un’ordinanza emanata dallo stesso generale Jean conferisce alla SOGIN il diritto di costruire nel sito Eurex di Saluggia due nuovi depositi per lo stoccaggio delle scorie radioattive. Tali depositi, uno per le scorie a bassa e media radioattività, l’altro per quelle ad alta radioattività, della capienza rispettivamente di 46.000 e 8.000 m³vengono definiti sulla carta temporanei, ma tutta l’architettura dei nuovi progetti sembra antitetica a quella della loro destinazione d’uso di edifici provvisori.

La costruzione dei depositi a Saluggia dimostra chiaramente che Sogin non ha alcuna intenzione di procedere all’apertura (come da legge) del deposito nazionale definitivo entro il 31 dicembre 2008 e che l’intendimento è quella di lasciare il 65% dei rifiuti radioattivi italiani stoccati a tempo indefinito nella cittadina piemontese, in una zona ad alto rischio alluvionale, a brevissima distanza dai pozzi dell’acquedotto che serve tutto il Monferrato e del tutto inadatta a questo genere di operazione.


Anche in Italia dunque, come nel resto del mondo, la “banda dell’atomo” è sempre pronta a spendersi in un’improbabile battaglia per il rilancio del nucleare, ma quando si tratta di affrontare la gestione delle scorie radioattive, brancola nel buio senza riuscire a proporsi con un minimo di credibilità. Il rischio connesso ai rifiuti radioattivi è altissimo e lo diventerà sempre più negli anni a venire in quanto la tecnologia non è assolutamente in grado di far fronte alle conseguenze mostruose di ciò che essa stessa ha ingenerato.

thunderaccio
23-05-2008, 10:21
Vi piacerebbe vivere nei pressi di una centrale nucleare? o vi piacerebbe vivere sotto i tralicci dell'alta tensione, tanto per rimanere in tema?
Beh provate a chiederlo a chi già ci vive ho ci ha vissuto prima di fregarvi le mani nella (vana) speranza di risparmiare un po' di soldi sulla bolletta energetica.
Mio padre ha lavorato per la ditta che ha costruito la centrale di Caorso e lì vi è rimasto per qualche anno, licenziandosi poco dopo l'entrata in pieno regime produttivo. E conosco anche tanti abitanti di Caorso che sarebbero (alcuni anche stati) contenti che non l'avessero mai nemmeno costruita.
Per quanto riguarda poi l'uranio ci sono problemi di approvvigionamento già adesso e se non fosse che la maggior parte proviene dalla dismissione e bonifica delle testati nucleari sovietiche già adesso non sarebbe poi più così conveniente.
Andate a dare un occhio all'aumento dei prezzi avuti dall'uranio negli ultimi anni.


:muro:

Senza Fili
23-05-2008, 10:46
Bof.. io ho un reattore dismesso a 5 Km.. E onestamente mi fa' meno problemi quello dell'impianto di produzione di materiali plastici, oppure dell'impianto petrolchimico a 15 km.

bel posticino salubre insomma :sofico:

luxorl
23-05-2008, 10:55
video: http://it.youtube.com/watch?v=51Mz4KO7Yv4


Carlo Rubbia

Nel 1957 si laurea in fisica alla Normale di Pisa e trascorre un anno presso la Columbia University. Ritorna in Italia all'Università La Sapienza di Roma.

Nel 1960 diventa ricercatore presso il CERN di Ginevra dove si occupa di ricerche inerenti la fisica delle particelle elementari. Lì promuove la modifica dell'esistente acceleratore SPS in un collisionatore protone-antiprotone; con questo nel 1983 scopre le particelle che sono responsabili dell'interazione debole, cioè i bosoni vettoriali W+, W− e Z. Riesce ad avere anche la conferma dell'unificazione della forza elettromagnetica e della interazione debole nella forza elettrodebole.

Nel 1984 riceve, insieme all'olandese Simon van der Meer, il premio Nobel per la fisica per queste scoperte. Dirige il CERN dal 1989 al 1993. Dal 1971 al 1988 insegna anche fisica presso l'Harvard University. Dal 1999 è Presidente dell'ENEA. Nel 2005 critica il governo Berlusconi sull'umiliazione che la ricerca in Italia sta subendo. Nel luglio dello stesso anno viene rimosso dall'incarico presso l'ENEA.

Da allora collabora con il CIEMAT (centro di ricerca sull'energia, l'ambiente e la tecnologia), un organismo spagnolo simile all'italiano ENEA, per lo sviluppo del "solare termodinamico", progetto iniziato all'ENEA e non conclusosi in Italia a causa del licenziamento di Rubbia.

È stato inoltre consulente per le questioni energetiche presso il Ministero dell'Ambiente del secondo governo Prodi. È stato anche professore ordinario di Complementi di Fisica Superiore all'Università di Pavia.

È socio onorario nazionale dell'Accademia Nazionale dei Lincei.

CONFITEOR
23-05-2008, 12:03
http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/20080522_arata.jpg







:Prrr: :Prrr: :Prrr: :Prrr:

CONFITEOR
23-05-2008, 12:14
Dov'e'? :) DImmela che diventiamo ricchi. A novembre l'eia ufficializzera' che c'e' un bel po' di petrolio in meno di quello che tutti pensavano......Ah bene, così potranno venderlo a prezzo maggiore....:fagiano:

Chissà perchè nel 2003 il petrolio costava meno che nel 1973? :read:

CONFITEOR
23-05-2008, 12:17
Non facciamola fuori dal vasino.. Per quanto quella di Arata possa essere una prova della fusione fredda, non ci sono prove che possa produrre energia e livello industriale. Cosa che i reattori a fissione possono e fanno da almeno 50 anni.Il petrolio anche da prima....:rolleyes:


Ma pare che i primi esperimenti sulla fusione fredda siano del 1926....:fagiano:

CONFITEOR
23-05-2008, 12:50
Potevano anche averla scoperta nel 1700 :mbe: ... di fatto ad oggi non ce' un impianto di produzione di energia a fusione fredda. Ergo al momento non serve a un chezzo se non alla ricerca.... Poi possiamo fare i dietrologi finche' si vuole.. Parliamo di tecnologie disponibili e acquistabili..Già :fagiano:


E dimmi, quando il latte in polvere costava il doppio, fino a poco tempo fa, era perchè produrlo costava il doppio??? :read:

EarendilSI
23-05-2008, 13:00
Veronesi: "Nucleare inevitabile"
Senatore Pd: una scelta obbligata
"Il nucleare è inevitabile, una scelta obbligatoria per tutto il mondo, non solo per l'Italia. Non è un problema nostro, tutto il pianeta ne ha bisogno". Lo ha detto l'oncologo e senatore del Pd Umberto Veronesi all'annuncio fatto ieri dal ministro per le Attività produttive Claudio Scajola, a margine di un convegno scientifico a Genova. "Il nucleare è necessario - ha proseguito Veronesi - per una corretta politica energetica globale".

Il celebre oncologo e senatore del Pd non ha dubbi che, in materia d'energia, si debba prendere la direzione del nucleare. L'annucio del ministro Scajola ha aperto il dibattito e all'interno degli schieramenti. Quella di Veronesi trova naturalmente grati consensi nella maggioranza e contrasta con il muro dei "no" nell'opposizione. I verdi, in particolare, con Ermete Realacci in prima linea a contrastare l'adozione del nucleare.

LUVІ
23-05-2008, 13:06
Strano che Veronesi sia d'accordo. :rolleyes:

evelon
23-05-2008, 13:12
purtroppo no.

Lo stoccaggio avviene per tutte le scorie attive a diversi livelli. Cambia ovviamente solo la tipologia di stoccaggio e di trattamento. In ogni caso il tempo di emivita (o di dimezzamento) per gli elementi radioattivi naturali varia dalle centinaia di anni (300) per scorie particolarmente trattate e a bassa attività alle decine di migliaiai di anni (20.000 +) per scorie normalmnete trattate fino alle centinaia di migliaia di anni (250.000 +) per scorie non trattate.

fonte: Me medesimo

Risultato: tutte le scorie richiedono attenzione.


Attualmente le problematiche sono solo quelle ad alta aattività.

Peraltro (e rispondo anche ad altri) con il riprocessamento buona parte potrebbe essere riutilizzata.

Non si fà su tutte solo perchè, ad onta dei rincari, l'uranio è più conveniente che non riprocessare il combustibile esaurito.


Forse dovremmo fare come i finlandesi che stanno progettando contenitori per il combustibile esaurito "riapribili" per riutilizzarlo quando (e se) l'uranio costerà troppo

k|o
23-05-2008, 13:13
Certo perché secondo te con le sole rinnovabili otterremo l'indipendenza energetica. :rolleyes:

con sole, eolico e geotermico, con molto buonsenso da parte di tutti, meno macchine e più bici, meno pc con ali da 1000w, meno macchine da 20l/100km ecc ecc. riusciamo tranquillamente. con case che nn siano solo mera speculazione edilizia. ti ricordo che il 50% del fabbisogno mondiale se ne va per il riscaldamento/raffrescamento/illuminazione e condizionamento degli edifici. forse hai mai pensato che mediamente, passiamo alemno il 90% della nostra vita sotto un tetto?
e se la gente tenesse il condizionatore a 20° anzichè a 27° in casa, che spegnesse pc e condizionatori durante le pasue pranzo negli uffici ecc. dici che risparmieremo qualcosa?

xenom
23-05-2008, 13:16
Mi permetto di quotare un utente che nel topic in scienza e tecnica ha praticamente riassunto il mio pensiero:

È inevitabile quando si parla del nucleare dover pensare anche alle scorie nucleari che vanno stoccate per almeno 10000 d'anni. In America hanno speso un miliardo e mezzo di dollari solo per gli studi di realizzazione di un sito di stoccaggio nelle Yucca Mountain.
In Italia nn sono neanche riusciti a mandare i geologi a Scanzano Ionico perché la popolazione è insorta, senza poi contare che pensavano di fare un sito di stoccaggio in un'area altamente sismica. Il riusultato? le scorie sono state spedite in Francia (http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2007/05/10/156in.html) alla modica cifra di 250 milioni di euro e ci verranno restituite nel 2025, anno in cui si ripresenterà il problema.
A guardare come è stato gestito il problema fin ora si fa presto a perdere qualsiasi fiducia nelle Istituzioni qui in Italia e il fatto che nn si sappiano gestire le questioni delicate mi passare qualsiasi speranza. Vent'anni fa quando ci fu il referendum forse qualcuno ha votato contro pensando che dire no al nucleare sarebbe stato un incentivo allo sviluppo e alla ricerca di nuove soluzioni per l'energia, magari rinnovabili, ma solo a posteriori si è visto che nn è andata così. Forse 20 anni fa aveva anche un senso il nucleare, ma al momento attuale si tratta di propinare una tecnologia di 30 anni fa come moderna, non curandosi dei costi e dei rischi.
Oltre al costo di gestione delle scorie per qualche migliaio di anni c'è da aggiungere anche il costo della materia prima, ossia l'Uranio che nel giro di 5 anni è passato da 19 a 143 dollari per libbra e nn pare accennare ad abbassarsi Link (http://www.telegraph.co.uk/money/main.jhtml?xml=/money/2007/04/11/cnuranium11.xml).
Probabilmente basterebbe aprire gli occhi per accorgersi che forse per una buona volta siamo dalla parte della ragione.


*

blackgnat
23-05-2008, 13:19
Se la corrente è alternata, non se è continua.
http://en.wikipedia.org/wiki/High-voltage_direct_current
:read:


non è tutto oro quello che luccica.... nonostante gli enormi passi in avanti fatti nella tecnologia dei semiconduttori ( raddrizzatori/tiristori) trasmettere energia in continua non è il massimo della convenienza ( al momento si converte solo nelle linee cablate .... sottomarine in primis).

Se proprio vogliamo ... l'italia come know-how è all'avanguardia per quanto riguarda la trasmissione in linee ad altissima tensione ( 1MV) ... che sarebbero in ogni caso sovradimensionate per un impiego a livello nazionale ( i 400 kV sono più che sufficienti... )

xenom
23-05-2008, 13:23
Bof.. io ho un reattore dismesso a 5 Km.. E onestamente mi fa' meno problemi quello dell'impianto di produzione di materiali plastici, oppure dell'impianto petrolchimico a 15 km.

Sei nato lì suppongo. Guarda, io lo ripeto in ogni topic sul nucleare: il mio quartiere è INSORTO per l'installazione di un'ANTENNA UMTS per comunicazioni mobili.
Non so se rendo l'idea.

Se aprivano un sito di stoccaggio nucleare..? :asd:

Vedi cos'è successo a Scanzano. Di fatto nessuno vuole una centrale nucleare o un sito di stoccaggio di materiali/scorie radioattive vicine a casa, soprattutto in Italia. A parole sono bravi tutti, quelli che votarono a favore del nucleare ci metterei la mano sul fuoco che non avrebbero voluto la centrale vicino a casa loro (considerando poi il fatto di Cernobyl...).

E poi un conto è nascere vicino ad una centrale/sito di stoccaggio, e lì non ci puoi far niente se non andare via, un conto invece è se vogliono costruirlo quando sei già adulto.. la cosa cambia

evelon
23-05-2008, 13:30
con sole, eolico e geotermico, con molto buonsenso da parte di tutti, meno macchine e più bici, meno pc con ali da 1000w, meno macchine da 20l/100km ecc ecc. riusciamo tranquillamente. con case che nn siano solo mera speculazione edilizia. ti ricordo che il 50% del fabbisogno mondiale se ne va per il riscaldamento/raffrescamento/illuminazione e condizionamento degli edifici. forse hai mai pensato che mediamente, passiamo alemno il 90% della nostra vita sotto un tetto?
e se la gente tenesse il condizionatore a 20° anzichè a 27° in casa, che spegnesse pc e condizionatori durante le pasue pranzo negli uffici ecc. dici che risparmieremo qualcosa?

Dubito che basterebbe ma se anche fosse devi mettere in conto che nessuno (o una piccola minoranza) è disposto ad accettare riduzioni del tenore di vita.
Giustamente.

Ridurre gli sprechi è doveroso ma questo non può nè deve avere impatti importanti sulla vita delle persone sia a livello di tenore di vita che di obblighi/imposizioni.

The_misterious
23-05-2008, 13:33
non ho problemi se decidessero di costruire una centrale/deposito nucleare vicino casa mia, basta che sia adeguatamente progettato e protetto e che non inquini l'ambiente circostante.

alarico75
23-05-2008, 13:40
Personalmente non avrei problemi a vedermi aprire una centrale nucleare vicino a casa.
Quelle dell'ultima generazione sono a prova di incidente con collasso del nocciolo.
Per il discorso scorie bisogna semplicemente fare stoccaggio in un luogo sicuro,come fanno poi tutti i paesi con questa tecnologia a disposizione.

Bisogna aver fiducia nella tecnologia,non chiudersi a riccio non volendo nulla per fobie non giustificate.

Comunque sul versante dei controlli rigorosi e continui sono ovviamente favorevole.

evelon
23-05-2008, 13:44
Sei nato lì suppongo. Guarda, io lo ripeto in ogni topic sul nucleare: il mio quartiere è INSORTO per l'installazione di un'ANTENNA UMTS per comunicazioni mobili.
Non so se rendo l'idea.



Ma infatti si stà discutendo sul niente :D

Con le leggi attuali un condominio puà tranquillamente bloccare il governo nazionale :asd:


Provo ad immaginare come evolverà la storia:

il governo decide che vuole fare delle centrali atomiche ed al primo sito scelto scoppierà il finimondo :asd:

Manifestazioni, blocchi stradali, roghi di cassonetti, donne che urlano e si sdraiano per la strada.

Cortei di ambientalisti, pacifisti (che c'entrano?), animalisti (?), femministe (?), qualunquisti vari (?)

Raccolte di adesioni ai comitati no-global, no tav, no dal-molin, no-war, no-no-no...

Allora il governo prenderà la situazione in mano e farà vedere tutta la sua autorità mandando la polizia a sgomberare.
Poi condannerà gli agenti che hanno sgomberato visto che non hanno chiesto per favore ai dimostranti.

Comincierà allora la battaglia di consulenze e perizie che dimostrerà che nel sito scelto c'è un torrente che 500 anni fà ha straripato e questo metterebbe in pericolo il reattore e che la visione della centrale disturberebbe la migrazione delle oche a maggio.

Gli esperti del governo risolverebbero brillantemente la situazione proponendo di usare dei lavoratori socialmente utili assunti in una coop rossa per svuotare il torrente con le cannunccie apposite (da comprare a carico del datore di lavoro altrimenti i sindacati si incazzano :read: ) e di dipingere la centrale di verde in modo da non disturbare le oche.

Se mai si arriverà a fare il cantiere esso avrà lo scopo principale di far vedere le autorità che posano la prima pietra per poi chiudere per 6 mesi a causa dell'autorizzazione del proprietario della discarica di letame accanto che non nè vuole proprio sapere.


Nel remoto caso di completamento della centrale essa funzionerà per circa 2 giorni con questa scaletta:
primo giorno :
2 ore di funzionamento
pausa sigaretta
1 ora funzionamento a mezza potenza
Pausa pranzo
accensione impossibile perchè il sindacato ha proclamato sciopero selvaggio

Secondo giorno:
funzionamento 3 ore
assenteismo degli operatori che sono andati al mercatino rionale
pausa pranzo
caduta del governo e conseguente decisione del nuovo di chiudere


:asd:

elect
23-05-2008, 13:54
Per il discorso scorie bisogna semplicemente fare stoccaggio in un luogo sicuro,come fanno poi tutti i paesi con questa tecnologia a disposizione.


Su 250k anni nessun luogo e' considerato sicuro, esistono solo stocaggi temporanei per le scorie piu' nocive

CONFITEOR
23-05-2008, 14:00
Veronesi: "Nucleare inevitabile"
Senatore Pd: una scelta obbligata
"Il nucleare è inevitabile, una scelta obbligatoria per tutto il mondo, non solo per l'Italia. Non è un problema nostro, tutto il pianeta ne ha bisogno". Lo ha detto l'oncologo e senatore del Pd Umberto Veronesi all'annuncio fatto ieri dal ministro per le Attività produttive Claudio Scajola, a margine di un convegno scientifico a Genova. "Il nucleare è necessario - ha proseguito Veronesi - per una corretta politica energetica globale".

Il celebre oncologo e senatore del Pd non ha dubbi che, in materia d'energia, si debba prendere la direzione del nucleare. L'annucio del ministro Scajola ha aperto il dibattito e all'interno degli schieramenti. Quella di Veronesi trova naturalmente grati consensi nella maggioranza e contrasta con il muro dei "no" nell'opposizione. I verdi, in particolare, con Ermete Realacci in prima linea a contrastare l'adozione del nucleare.

Blavo velonesi, molto spilitoso, mai sentite tante stlonzate in vita mia
ma cosa essele questo pd? cilcolo di balzelletta??
http://www.ilmessaggero.it/MsgrNews/20080522_arata.jpg