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View Full Version : BELLA CIAO - Chi vuole cancellare il 25 aprile


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FabioGreggio
24-04-2006, 11:03
http://www.romacivica.net/anpiroma/resistenza/festaliberaz.jpg

MI è tornato fra le mani un libro, il primo, che scrissi nel maggio del '45, a memoria freschissima. Si intitolava "Partigiani della montagna", era la storia delle divisioni di Giustizia e libertà del Cuneese e sfogliandolo ho pensato: sarà un libro ingenuo, in un italiano un po' tradotto dal piemontese ma qui, quanto a storia, non c'è proprio niente da rivedere, le cose sono andate davvero così, sulle montagne di casa mia e su quelle di tutto il resto di Italia.

Con quella guerra, più o meno civile, più o meno decisiva nel conflitto mondiale, è finito il regime fascista, durato ventidue anni. Dunque non si può mescolarla, commemorarla, parificarla a quella di chi quel regime ha difeso fino all'ultimo giorno. Il partito dei combattenti, delle medaglie d'oro, del siamo tutti italiani allora non esisteva e ciò che non è esistito non fa parte della storia, fa parte del revisionismo che manipola la storia a fini politici. Esso può piacere a quanti tengono presente ai loro fini e comodi che oggi i neofascisti stanno al governo in ministeri importanti e che al Polo delle libertà fa comodo confondere la Resistenza italiana con il sanguinario comunismo stalinista, ma non piace a noi che c'eravamo e che ricordiamo molto bene che il denominatore comune dei partigiani era la guerra ai nazisti e ai fascisti.

NON la guerra della propaganda politica che poi seguì per il comunismo, o il liberalismo, o l'azionismo di cui sapevamo poco o niente. Nelle discussioni che ebbi con Montanelli e altri dissacratori della Resistenza, ripetevo inutilmente: senti, un giorno del '44 in una mattina limpida stavo su una collina delle Langhe da cui si vedeva l'intero arco alpino. E mi dicevo in ogni valle c'è una formazione partigiana, in ogni città o villaggio c'è un comitato di liberazione, qualcosa di importante partendo da niente lo abbiamo pur fatto in questi mesi. Quella Italia grigia di cui ora parlano i revisionisti era pure dalla parte nostra, ci sfamava, ci ospitava, ci aiutava. Ci danno perciò un grande fastidio i faccendieri della politica che starnazzano e si agitano per mettere assieme partigiani e camicie nere, morti di Marzabotto e morti nelle foibe, la commemorazione di sinistra alla Risiera di San Sabba e quella alla Foiba di Basovizza che mette assieme fascisti e vittime dei titini che non sono sempre la stessa cosa. Il sindaco di Bologna Guazzaloca lasci perdere le commemorazioni dei caduti "tutti uguali". Siamo stati molto diseguali da vivi, e lì ci fermiamo. La vicenda politica che ne è seguita non è esaltante è la solita vicenda del trasformismo italiano, dei comunisti o dei socialisti che passano al polo della libertà, dei fascisti che fanno i democratici, dei tira a campare che cercano di servire i due padroni.

Mi è tornato fra le mani quel piccolo libro: le confusioni allora non erano possibili, chi sorpassava la linea di divisione ci lasciava la pelle. E chi ha dei ricordi veri li custodisca senza guastarli con i pastrocchi commemorativi.

Giorgio Bocca


Dedicato a coloro che hanno perso la vita per darvi la libertà di poter dire quello che volete:

1. Una mattina mi sono svegliato,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Una mattina mi sono svegliato,
E ho trovato l'invasor.
2. O partigiano portami via,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
O partigiano portami via,
Che mi sento di morir.
3. E so io muoio da partigiano,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E so io muoio da partigiano,
Tu mi devi seppellir.
4. Mi seppellisci lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Mi seppelisci lassù in montagna
Sotto l'ombra di un bel fior.


5. Tutte le genti che passeranno
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Tutte le genti che passeranno
Mi diranno «che bel fior!».
6. E questo è il fiore del partigiano
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Liberta.

halduemilauno
24-04-2006, 11:08
http://www.romacivica.net/anpiroma/resistenza/festaliberaz.jpg

MI è tornato fra le mani un libro, il primo, che scrissi nel maggio del '45, a memoria freschissima. Si intitolava "Partigiani della montagna", era la storia delle divisioni di Giustizia e libertà del Cuneese e sfogliandolo ho pensato: sarà un libro ingenuo, in un italiano un po' tradotto dal piemontese ma qui, quanto a storia, non c'è proprio niente da rivedere, le cose sono andate davvero così, sulle montagne di casa mia e su quelle di tutto il resto di Italia.

Con quella guerra, più o meno civile, più o meno decisiva nel conflitto mondiale, è finito il regime fascista, durato ventidue anni. Dunque non si può mescolarla, commemorarla, parificarla a quella di chi quel regime ha difeso fino all'ultimo giorno. Il partito dei combattenti, delle medaglie d'oro, del siamo tutti italiani allora non esisteva e ciò che non è esistito non fa parte della storia, fa parte del revisionismo che manipola la storia a fini politici. Esso può piacere a quanti tengono presente ai loro fini e comodi che oggi i neofascisti stanno al governo in ministeri importanti e che al Polo delle libertà fa comodo confondere la Resistenza italiana con il sanguinario comunismo stalinista, ma non piace a noi che c'eravamo e che ricordiamo molto bene che il denominatore comune dei partigiani era la guerra ai nazisti e ai fascisti.

NON la guerra della propaganda politica che poi seguì per il comunismo, o il liberalismo, o l'azionismo di cui sapevamo poco o niente. Nelle discussioni che ebbi con Montanelli e altri dissacratori della Resistenza, ripetevo inutilmente: senti, un giorno del '44 in una mattina limpida stavo su una collina delle Langhe da cui si vedeva l'intero arco alpino. E mi dicevo in ogni valle c'è una formazione partigiana, in ogni città o villaggio c'è un comitato di liberazione, qualcosa di importante partendo da niente lo abbiamo pur fatto in questi mesi. Quella Italia grigia di cui ora parlano i revisionisti era pure dalla parte nostra, ci sfamava, ci ospitava, ci aiutava. Ci danno perciò un grande fastidio i faccendieri della politica che starnazzano e si agitano per mettere assieme partigiani e camicie nere, morti di Marzabotto e morti nelle foibe, la commemorazione di sinistra alla Risiera di San Sabba e quella alla Foiba di Basovizza che mette assieme fascisti e vittime dei titini che non sono sempre la stessa cosa. Il sindaco di Bologna Guazzaloca lasci perdere le commemorazioni dei caduti "tutti uguali". Siamo stati molto diseguali da vivi, e lì ci fermiamo. La vicenda politica che ne è seguita non è esaltante è la solita vicenda del trasformismo italiano, dei comunisti o dei socialisti che passano al polo della libertà, dei fascisti che fanno i democratici, dei tira a campare che cercano di servire i due padroni.

Mi è tornato fra le mani quel piccolo libro: le confusioni allora non erano possibili, chi sorpassava la linea di divisione ci lasciava la pelle. E chi ha dei ricordi veri li custodisca senza guastarli con i pastrocchi commemorativi.

Giorgio Bocca


Dedicato a coloro che hanno perso la vita per darvi la libertà di poter dire quello che volete:

1. Una mattina mi sono svegliato,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Una mattina mi sono svegliato,
E ho trovato l'invasor.
2. O partigiano portami via,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
O partigiano portami via,
Che mi sento di morir.
3. E so io muoio da partigiano,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E so io muoio da partigiano,
Tu mi devi seppellir.
4. Mi seppellisci lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Mi seppelisci lassù in montagna
Sotto l'ombra di un bel fior.


5. Tutte le genti che passeranno
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Tutte le genti che passeranno
Mi diranno «che bel fior!».
6. E questo è il fiore del partigiano
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Liberta.

:mano:

nomeutente
24-04-2006, 11:31
Fosco il cielo, sul lividore
di paludi senza fin.
Tutto intorno è già morto o muore
per dar vita agli aguzzin.

Sul suolo desolato,
con ritmo disperato,
zappiam.

Una rete spinosa serra
il deserto in cui moriam.
Non un fiore su questa terra.
Non un trillo in cielo udiam.

Sul suolo desolato…

Suon di passi, di spari e schianti.
Sentinelle notte e dì.
Colpi, grida, lamenti, pianti.
E la forca a chi fuggì.

Sul suolo desolato…

Pure un giorno la sospirata
primavera tornerà.
Libertà, libertà adorata
nessun più ci toglierà!

Dai campi del dolore
risorgerà l’amore,
doman!

LittleLux
24-04-2006, 11:31
http://www.romacivica.net/anpiroma/resistenza/festaliberaz.jpg

MI è tornato fra le mani un libro, il primo, che scrissi nel maggio del '45, a memoria freschissima. Si intitolava "Partigiani della montagna", era la storia delle divisioni di Giustizia e libertà del Cuneese e sfogliandolo ho pensato: sarà un libro ingenuo, in un italiano un po' tradotto dal piemontese ma qui, quanto a storia, non c'è proprio niente da rivedere, le cose sono andate davvero così, sulle montagne di casa mia e su quelle di tutto il resto di Italia.

Con quella guerra, più o meno civile, più o meno decisiva nel conflitto mondiale, è finito il regime fascista, durato ventidue anni. Dunque non si può mescolarla, commemorarla, parificarla a quella di chi quel regime ha difeso fino all'ultimo giorno. Il partito dei combattenti, delle medaglie d'oro, del siamo tutti italiani allora non esisteva e ciò che non è esistito non fa parte della storia, fa parte del revisionismo che manipola la storia a fini politici. Esso può piacere a quanti tengono presente ai loro fini e comodi che oggi i neofascisti stanno al governo in ministeri importanti e che al Polo delle libertà fa comodo confondere la Resistenza italiana con il sanguinario comunismo stalinista, ma non piace a noi che c'eravamo e che ricordiamo molto bene che il denominatore comune dei partigiani era la guerra ai nazisti e ai fascisti.

NON la guerra della propaganda politica che poi seguì per il comunismo, o il liberalismo, o l'azionismo di cui sapevamo poco o niente. Nelle discussioni che ebbi con Montanelli e altri dissacratori della Resistenza, ripetevo inutilmente: senti, un giorno del '44 in una mattina limpida stavo su una collina delle Langhe da cui si vedeva l'intero arco alpino. E mi dicevo in ogni valle c'è una formazione partigiana, in ogni città o villaggio c'è un comitato di liberazione, qualcosa di importante partendo da niente lo abbiamo pur fatto in questi mesi. Quella Italia grigia di cui ora parlano i revisionisti era pure dalla parte nostra, ci sfamava, ci ospitava, ci aiutava. Ci danno perciò un grande fastidio i faccendieri della politica che starnazzano e si agitano per mettere assieme partigiani e camicie nere, morti di Marzabotto e morti nelle foibe, la commemorazione di sinistra alla Risiera di San Sabba e quella alla Foiba di Basovizza che mette assieme fascisti e vittime dei titini che non sono sempre la stessa cosa. Il sindaco di Bologna Guazzaloca lasci perdere le commemorazioni dei caduti "tutti uguali". Siamo stati molto diseguali da vivi, e lì ci fermiamo. La vicenda politica che ne è seguita non è esaltante è la solita vicenda del trasformismo italiano, dei comunisti o dei socialisti che passano al polo della libertà, dei fascisti che fanno i democratici, dei tira a campare che cercano di servire i due padroni.

Mi è tornato fra le mani quel piccolo libro: le confusioni allora non erano possibili, chi sorpassava la linea di divisione ci lasciava la pelle. E chi ha dei ricordi veri li custodisca senza guastarli con i pastrocchi commemorativi.

Giorgio Bocca


Dedicato a coloro che hanno perso la vita per darvi la libertà di poter dire quello che volete:

1. Una mattina mi sono svegliato,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Una mattina mi sono svegliato,
E ho trovato l'invasor.
2. O partigiano portami via,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
O partigiano portami via,
Che mi sento di morir.
3. E so io muoio da partigiano,
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E so io muoio da partigiano,
Tu mi devi seppellir.
4. Mi seppellisci lassù in montagna
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Mi seppelisci lassù in montagna
Sotto l'ombra di un bel fior.


5. Tutte le genti che passeranno
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
Tutte le genti che passeranno
Mi diranno «che bel fior!».
6. E questo è il fiore del partigiano
O bella ciao, bella ciao,
Bella ciao, ciao, ciao,
E questo è il fiore del partigiano
Morto per la Liberta.


:)

nomeutente
24-04-2006, 11:32
O Germania che sei la più forte,
vieni sull’Alpi se hai del coraggio!
E se i fascisti ti danno il passaggio
noi partigiani fermarti saprem.

Al comando dei nostri ufficiali,
caricheremo fucile e mitraglia,
ma se per caso il colpo si sbaglia
a bombe a mano l’assalto si dà!

Se più aspra sarà la battaglia
e a corpo a corpo verremo alle mani,
farem vedere che siam partigiani!
Faremo onore al patrio valor!

Quanti morti e quanti feriti
e quanto sangue s’è sparso per terra!
Ma il partigiano sul campo di guerra
sarà difficil poterlo fermar.

Care madri, che tanto tremate,
non disperate per i vostri figlioli,
che qui sull’Alpi non siamo mai soli:
c’è tutta Italia che al fianco ci sta!

Duncan
24-04-2006, 11:57
I valori della Resistenza andrebbero rispolverati, si sono un po' assopiti ultimamente

Una cosa che mi infastidisce spesso è gridare al comuniscmo, scordandosi di quanti si sono sascrificati, anche comunisti, per far tornare libera l'Italia...

easyand
24-04-2006, 13:02
io direi che sulla resistenza bisognerebbe anche fare un po di luce...di gran porcate ne hanno fatte anche loro

Onisem
24-04-2006, 13:10
io direi che sulla resistenza bisognerebbe anche fare un po di luce...di gran porcate ne hanno fatte anche loro
Quale "miglior commento" in quale "miglior momento". :rolleyes:

easyand
24-04-2006, 13:13
Quale "miglior commento" in quale "miglior momento". :rolleyes:

dico solo la verità

jumpermax
24-04-2006, 13:26
I valori della Resistenza andrebbero rispolverati, si sono un po' assopiti ultimamente

valori? questi?


http://www.unita.it/images/2005aprile/25aprile/html/scrittori/vittorini.html

Il ragazzo

di Elio Vittorini

“Come hai detto che ti chiami?” chiese il marinaio.
“Natale”, rispose il ragazzo.
“Natale? Ma guarda! Mai avuto nessun compagno che si
chiamasse Natale. Sei nato per Natale?”.
“Non so”.
“Come non sai! Non sai quando sei nato?”,
“Questo sì”
“Ed era Natale o era Carnevale? “.
Il ragazzo si fece rosso, e sorrise anche. Aveva risposto
senza pensare, mica era uno scemo.
“Sono nato il due di giugno”.
“E l’anno?”
“Venticinque”.
Il marinaio non continuò a chiedere. Sedeva in mezzo al crepitante fogliame del sottobosco, il fucile mitragliatore
accanto, e puntò un gomito in terra, si buttò su un fianco.
“Fallo comodo il tuo primo turno di guardia” disse.
“Perché resti in piedi?”.
Il ragazzo si piegò sulle ginocchia.
“Prego, prego”, soggiunse il marinaio. “Giù col
sedere”.
Il ragazzo sedette, e il marinaio rovesciò il capo tra le
felci, si allungò tutto. Perché non era su una nave? Perché
non era in un’isola? Ed era biondo perfino nella peluria delle
guance. Di che paese poteva essere? Il ragazzo avrebbe
voluto domandargli anche come si chiamava, ma non osava,
e continuava a guardarlo senza dir niente, un marinaio
vestito di blu e la testa bionda, sdraiato al sole tra le felci
bionde, sotto i boschi, sopra i boschi, dentro al mondo delle
montagne.
“Come ti è venuto in mente di metterti a fare il
partigiano?”.
Sembrava che ormai dormisse, il suo berretto tondo
di marinaio posato sulla faccia, e invece d’un tratto aveva
parlato di nuovo. E a lui com’era venuto in mente di farlo?
“Così”, il ragazzo rispose.
“Così? Come così? Te l’ha detto il parroco di venire a
farlo?”.
“Nessuno me l’ha detto”.
“Ma guarda! Ti sei svegliato e l’hai pensato... E lo sai
che significa?”.
“Lo so”.
“Sei appena arrivato. Come puoi saperlo? “.
“Eppure lo so”.
Lentamente il marinaio si tolse il berretto dalla faccia,
e guardò in alto fogliame dei grandi alberi, rosso e giallo,
bruno e giallo, e il verde come un fuoco; e lentamente si
sollevò sui gomiti.
“Ha mai fatto fuori un tedesco?”, domandò.
Il ragazzo Natale vide i suoi occhi, e vide che li aveva
chiari, limpidi. Quanti ne aveva fatti fuori lui?
“No”, rispose.
Il marinaio batté al sole le palpebre dei suoi occhi chiari
senza un segno. Rideva.
“E un fascista?” disse. “Mai fatto fuori nemmeno un
fascista?”.
“No”, rispose piano Natale.
“No?” disse il marinaio. “Nemmeno un fascista?”.
Rideva.
“Che cosa pensi di fare qui da noi? Cogliere i
ciclamini?”.
“Penso di fare come voi”.
“Cogliere ciclamini?” ripeté il marinaio.
“Farli fuori” mormorò Natale.
“I ciclamini?”.
“I fascisti! I tedeschi!”.
Il marinaio rise forte.
“Oh” disse “Pensi che sia facile?”
“Posso imparare” Natale rispose.
“Pensi che ne avresti il coraggio?”.
“Posso imparare ad averlo”.
“Vediamo”, disse il marinaio. “Se un fascista passasse
giù in fondo, lontano duecento metri da quassù, tu potresti
quasi prenderlo per un animale, non è vero?”.
“Sarebbe molto piccolo, da quassù”.
“Sarebbe piccolo. Sarebbe una cosa insignificante. Pensi
che avreste il coraggio di tirargli?”.
Natale non perse tempo a rispondere.
“Oh, sì”, rispose.
“E se invece”, disse il marinaio, “lo trovassi
improvvisamente davanti, ficcato tra gli arbusti, mettiamo, a
fare i suoi bisogni, nelle frasche, come stamattina li ho fatti
anch’io, pensi lo stesso che avresti il coraggio di tirargli?”.
“Sì” rispose Natale.
“Si?”.
“Ma sì. Perché non dovrei?”.
Il marinaio piegò il capo verso una spalla, e si era
rimesso in testa il berretto, sui capelli biondi.
“Ma dimmi”, osservò. “Tu cosa credi che sia un
fascista?”.
“Che cosa credo che sia un fascista? “.
“Che cosa credi che sia? Credi che sia un uomo oppure
no?”.
“Credo che lo sia”, rispose ragazzo Natale.
“E tu pensi che avresti il coraggio di tirare a un uomo
come te?”.
“Come me?” esclamò Natale. “Un fascista non è come
me. Io non vorrei mai essere un fascista”.
“No?” disse il marinaio. Ricominciò, piano, a ridere; e
di nuovo, puoi, si stese; fu di nuovo col berretto sulla faccia.
“Hai ragione”, borbottò di sotto il berretto. “Sono tutti cani
rognosi, sono carogne nere”.
“Sono figli di bigotta”, disse il ragazzo.
“Figli di bigotta? Millepiedi sono. Dei venduti”.
“Venduti al mercato. Porci”.
Tacquero, e allora il ragazzo si mise a pensare che forse
poteva chiedergli come si chiamasse, e di che nave fosse, e
di che paese fosse, come fosse arrivato fin lassù e di dove.
“Che buon odore!” disse, poi, il marinaio.
“Sì” disse il ragazzo Natale.
“Sono i larici”, disse il marinaio, “che lo fanno”.
“I larici?”
“I larici”.
“Ma qui non ci sono larici”.
“Qui non ci sono larici?”.
Il marinaio si era di nuovo alzato a vedere.
“E che alberi vedi tu qui intorno?”.
“Qui intorno sono tutti alberi di legno duro”, rispose
“E il larice che albero è? Di legno molle?”.
“È come l’abete. È come il pino”.
“Come il pino?”, esclamò il marinaio.
Si era alzato in piedi e andò a toccare il tronco di un
albero.
“Io” disse, “ho navigato sui velieri tutta la mia infanzia.
Mi arrampicavo sugli alberi. E sai di che legno erano? Erano
di larice... “.
“Questo non significa”, disse il ragazzo Natale.
“Non significa?” il marinaio gridò. “Io tocco questo
tronco d’albero e so che è lo stesso legno degli alberi su cui
mi arrampicavo”.
Il ragazzo Natale non disse nulla.
“Che albero sarebbe secondo te?” continuò il marinaio.
“Sarebbe”, Natale rispose, “una quercia”.
“Una quercia?”.
Il marinaio indicò un altro tronco, poi un terzo, poi un
quarto.
“E questo che sarebbe? E questo? E questo?”.
“Questi sarebbero aceri”.
“Tutti aceri?”.
“I rossi tutti aceri. I più bruni querce”.
“E i verdi laggiù?” gridò il marinaio.
Laggiù erano le pendici della montagna, e lo sguardo vi
precipitava, poi non aveva davanti che spazio.
“Laggiù?” il ragazzo chiese.
“Mica giù in fondo. Qui sulla destra. Saranno cento
metri sotto di noi. Dove comincia l’erba gialla... “.
“Vedo due uomini, là”, disse allora il ragazzo.
“Che cosa?” esclamò il marinaio.
E sporse il muso, cercò con gli occhi tra gli alberi.
“Sss!” soggiunse sottovoce.
“Fascisti?” chiese sottovoce ragazzo.
“Fascisti, ma non sono due. Sono quattro”.
“Non vedo gli altri due”.
“Li vedo io”.
Il marinaio era perplesso.
“Vedi che quei due si sono voltati?”.
“Sì... “.
“Li hanno chiamati i due altri che ti dico”.
“Tornano indietro allora?”.
“No. Si sono fermati ad aspettare”.
“Dobbiamo dare l’allarme?” chiese ragazzo.
Il marinaio fece un gesto come se scagliasse via
qualcosa.
“E non parlare così forte”, sussurrò.
Poi soggiunse:
“Non verranno più in su. Sono in ricognizione”.
“Non dobbiamo dare l’allarme?” Chiese il ragazzo.
Il marinaio si chinò a raccogliere il mitragliatore.
“Togli la sicura al tuo moschetto”, gli disse.
Natale tolse la sicura.
“Sei mai stato a caccia?”.
Sì, Natale era stato a caccia. Aveva uno zio di campagna
che lo portava a caccia. E che aveva preso Natale a caccia?
Natale aveva preso anche lepri.
“Sono cento metri da qui a laggiù. Credi che coglieresti
nel segno?”
“Spero di sì”.
“E speri di ammazzare?”.
“Lo spero”.
“Bene”, disse, sempre con l’occhio sull’erba gialla, il
marinaio.
“Tu hai qui l’occasione di togliere di mezzo un fascista.
Guardali tutti e quattro. Sono quattro lepri... Sono quattro
figli di stronza. Ora dovranno attraversare quell’erba ed
esitano a farlo. Vedi? Alzano gli occhi verso di noi. Ma
devono attraversare. Cominciano. Tra cinque minuti saranno
al centro e, se tu sei in gamba, non avranno scampo. Ti senti
di farlo? Io scelgo il primo e gli ultimi due. Lascio a te il
secondo. Ti va? È un ragazzo come te... “.
“Sono quattro figli di stronza”, disse Natale.
“Sicuro” disse il marinaio. “E stanno pensando al Duce.
Stanno pensando alla Vittoria dell’Asse”.
“Credi? Anche in questo momento?”
“A cosa d’altro vuoi che pensino?”
Il marinaio spianò il mitragliatore.
“A cosa d’altro” ripeté, “vuoi che pensino?”
I colpi cominciarono.
“Ma non sono ancora al centro”, Natale gridò.
“Dai”, gridò il marinaio, “Dai, porca bestia!”
Natale vuotò il caricatore. E ancora il marinaio sparava.
“Porca bestia” gridava. “Oh porca bestia!”. Alla fine si
voltò verso il ragazzo.
“Ne hai fatto fuori anche uno dei miei”, gli disse.
“Sono stato in gamba?” il ragazzo chiese.
“Mica male” rispose il marinaio.
Egli si voltò e aveva la faccia sudata. Si mise ad
asciugarsela.
“Com’è che ti chiami?” Il ragazzo Natale gli chiese.

non so che "valori" ci si possa trovare in una guerra civile, dove gli avversari sono bestie da uccidere... :mbe:

karplus
24-04-2006, 13:43
Onore a loro per il fegato che dimostravano sapendo cosa rischiavano in caso di cattura, ma mi sono più volte chiesto come si regolava la loro coscienza con la questione che le loro (pressochè inutili) azioni di disturbo contro i tedeschi, causavano eccidi di 10 italiani innocenti per ogni tedesco ucciso...

nomeutente
24-04-2006, 13:47
non so che "valori" ci si possa trovare in una guerra civile, dove gli avversari sono bestie da uccidere... :mbe:

Infatti è andata così: una mattina gli italiani si sono svegliati e hanno cominciato a massacrarsi di botte.
Perché? :confused:
Mah!
:muro:

jumpermax
24-04-2006, 13:56
Infatti è andata così: una mattina gli italiani si sono svegliati e hanno cominciato a massacrarsi di botte.
Perché? :confused:
Mah!
:muro:
dove l'avrei scritto? :mbe: Nè la retorica di mitizzazione della reistenza nè quella del fascismo all'acqua di rose hanno valore storico, se non come propaganda politica. Il punto è che a 60 anni di distanza ragionate ancora a due colori o rosso o nero. Per cui se qualcuno osa criticare i "sacri" valori della resistenza automaticamente è un fascista....

easyand
24-04-2006, 14:01
Onore a loro per il fegato che dimostravano sapendo cosa rischiavano in caso di cattura

non pochi di loro chiesero di essere accorpati come volontari nella RSI all' atto della cattura....

Cmq, in linea di principio daccordo con Jumpermax, guardiamo i fatti storici oggettivi e lasciamo perdere le mitizazioni

karplus
24-04-2006, 14:03
Io sapevo anche che non venivano considerati combattenti regolari ma briganti, per cui quando venivano catturati gliene combinavano di tutte i colori...

sider
24-04-2006, 14:03
dove l'avrei scritto? :mbe: Nè la retorica di mitizzazione della reistenza nè quella del fascismo all'acqua di rose hanno valore storico, se non come propaganda politica. Il punto è che a 60 anni di distanza ragionate ancora a due colori o rosso o nero. Per cui se qualcuno osa criticare i "sacri" valori della resistenza automaticamente è un fascista....

La resistenza ha valore in quanto simbolo italiano di opposizione ad Hitler e scusa se è poco.
Poi di brigate partigiane "deviate" e chi + ne ha + ne metta se ne può parlare all'infinito ma la reistenza resta comunque un simbolo importante.

<Straker>
24-04-2006, 14:06
Cmq, in linea di principio daccordo con Jumpermax, guardiamo i fatti storici oggettivi e lasciamo perdere le mitizazioni

Sono d'accordo con easyand, guardiamo i fatti soggettivi: i partigiani furono uomini e donne coraggiosi e valorosi che combatterono e liberarono il nostro paese :) occupato dalle truppe naziste, affiancate e aiutate nella loro opera di oppressione dalle truppe repubblichine.
Il resto e' guerra, e sai benissimo tu per primo che le guerre sono sporche.

nomeutente
24-04-2006, 14:14
dove l'avrei scritto? :mbe: Nè la retorica di mitizzazione della reistenza nè quella del fascismo all'acqua di rose hanno valore storico, se non come propaganda politica. Il punto è che a 60 anni di distanza ragionate ancora a due colori o rosso o nero. Per cui se qualcuno osa criticare i "sacri" valori della resistenza automaticamente è un fascista....

Ah... questo è un altro discorso.

Comunque no... a distanza di 60 anni ragioniamo ancora così: da una parte c'era chi voleva liberare l'Italia da una dittatura ventennale e da un'invasione da parte di chi bruciava nei forni quelli che gli stavano sulle palle, dall'altra c'era chi invece sosteneva quella dittatura e quell'invasore.
Probabilmente in quel momento non avevano ben chiara nemmeno loro la portata degli eventi... e questo mi porta ovviamente a dubitare che tutti i fascisti fossero "cattivi", molti erano semplicemente intrisi di balle... ma appunto perché sono passati 60 anni dovrebbe essere chiaro chi era nel giusto e chi nel torto.

Duncan
24-04-2006, 14:28
io direi che sulla resistenza bisognerebbe anche fare un po di luce...di gran porcate ne hanno fatte anche loro

Di porcate ce ne son state da ambedue le parti, durante la guerra accadono, anche per questo nella costituzione repubblicana c'è scritto che l'Italia [b]ripudia[/i] la guerra


La resistenza va difesa per i valori che ha affermato vincendo e che si ritrovano nella nostra costituzione

Duncan
24-04-2006, 14:30
I valori della Resistenza andrebbero rispolverati, si sono un po' assopiti ultimamente

valori? questi?



non so che "valori" ci si possa trovare in una guerra civile, dove gli avversari sono bestie da uccidere... :mbe:

QUelli che sono scritti nella costituzione repubblicana?

LittleLux
24-04-2006, 14:45
I valori della Resistenza andrebbero rispolverati, si sono un po' assopiti ultimamente

valori? questi?



non so che "valori" ci si possa trovare in una guerra civile, dove gli avversari sono bestie da uccidere... :mbe:

Scommetto che saresti capacissimo di trovarli nel nazifascismo, invece.

E' stata una guerra tra chi aveva al primo posto il valore della libertà e chi aveva invece come valore fondante la prevaricazione sull'uomo. E scusa se è poco.

Giovamas
24-04-2006, 14:48
La resistenza portò a combattere e morire insieme persone di ogni ceto e credo politico (dai comunisti ai laici ai preti ai democristiani ai liberali, dai contadini agli intellettuali...) creando le basi dell'Italia in cui viviamo. Riscattò l'Italia nei confronti del mondo. Non va infangata per nessun motivo.
Mio contributo:

Libertà libertà
Siamo partigiani
Fate largo che passa
La Brigata Garibaldi
La più bella la più forte
La più ardita che ci sia
Fate largo quando passa
Quando passa quando avanza
Il nemico fugge allor
Siam fieri siam forti
Per cacciare l'invasor

Fradetti
24-04-2006, 15:35
io direi che sulla resistenza bisognerebbe anche fare un po di luce...di gran porcate ne hanno fatte anche loro

vero... hai ragione... c'è chi se n'è approfittato per vendette personali o cose del genere.

Mio nonno, al tempo, facendosi espellere dal partito comunista italiano disse ad una riunione: i fascisti hanno spolpato l'italia ed ora ci sono partigiani che stanno rosicchiando le ossa.

Ma sui valori comuni della resistenza non vanno neanche discussi, e bisognerebbe parlarne con rispetto

FabioGreggio
24-04-2006, 17:40
vero... hai ragione... c'è chi se n'è approfittato per vendette personali o cose del genere.

Mio nonno, al tempo, facendosi espellere dal partito comunista italiano disse ad una riunione: i fascisti hanno spolpato l'italia ed ora ci sono partigiani che stanno rosicchiando le ossa.

Ma sui valori comuni della resistenza non vanno neanche discussi, e bisognerebbe parlarne con rispetto

......e così la ragazza venne stuprata da almeno 20 uomini.
Rimase a terra, in coma e con le vesti strappate e sporche.

Qualcuno la guardò inoridito chiedendosi come mai tanta violenza.
Una donna di passaggiò osservò:
" Uno scempio, vero, però anche lei...con quella gonna corta..."

Anche la ragazza stuprata ebbe la sua colpa.
E fu un'attenuante al processo degli stupratori.

E se fosse vostra figlia?


Spero si capisca la metafora.


fg

Lucrezio
24-04-2006, 17:51
Visto che ci siamo... ricordiamo anche loro con una bella canzone di Guccini

Son morto ch'ero bambino
son morto con altri cento
passato per un camino
e ora sono nel vento
Ad Auschwitz c'era la neve
il fumo saliva lento
nei campi tante persone
che ora sono nel vento
Nei campi tante persone
ma un solo grande silenzio
che strano, non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come puo` un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone
ancora non e` contenta
di sangue la bestia umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sara`
che un uomo potra` imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si posera`.

gourmet
24-04-2006, 18:29
Video decisamente retrò: http://www.dilucide.com/CCC1P/cd/25_Aprile.wmv

zerothehero
24-04-2006, 18:46
non pochi di loro chiesero di essere accorpati come volontari nella RSI all' atto della cattura....

Cmq, in linea di principio daccordo con Jumpermax, guardiamo i fatti storici oggettivi e lasciamo perdere le mitizazioni

Una volta tanto però non farebbe male credere ai "miti" fondativi della nostra repubblica.. :D , visto che cmq all'Italia in buona parte mancano.. :fagiano:
E' vero che la resistenza si è macchiata di alcuni crimini, è vero che molti partigiani non volevano uno stato "democratico" ma la rivoluzione socialista, ma cmq la resistenza alla dittatura la fai con il mitra in mano, non con il ramoscello di ulivo..e il nemico, il collaborazionista, (non l'avversario, in quanto non siamo in democrazia) lo devi ammazzare, devi fare fuori i "tirannicidi" quando vi sono le dittature..non è pensabile usare il "pacifismo" o gli strumenti democratici quando combatti un totalitarismo o una dittatura, perchè le armi democratiche contro chi ti opprime sono inefficaci. :fagiano:..su queste cose sono molto "ferrandiano" e poco "bertinottiano".
Cmq personalmente il 25 aprile non lo festeggerò..non festeggio nessuna festa, nè compleanno, quindi non farò eccezione.. :D

Ileana
24-04-2006, 18:46
Rispolverare i valori della resistenza?
Questo sarebbe un modo per andare avanti?
La resistenza contro i Fascisti è morta il giorno in cui è morto, suicida, il Fascismo.
Il Nazismo è morto quando è morto Hitler.
NOn siamo un pochino anacronistici?
Mi fanno solo ridere sia i ragazzi che, a 20 anni, si definiscono fascisti, sia quelli che vogliono incarnare, a 20 anni i valori della resistenza.
I primi non possono essere fascisti, perchè il fascismo è morto con la destituzione di Mussolini. I secondi, non possono incarnare i valori della resistenza perchè questa è morta la prima volta dopo la destituzione di Mussolini, la seconda dopo la liberazione dai tedeschi.
Chiunque inneggi a quel valore, o a quell'altro, è solo una persona, che volutamente o meno, inneggia ad una guerra civile, che ha massacrato l'Italia.


Giusto ricordare, ma ricordare nel modo giusto. In fondo, chi ci ha rimesso la vita, da una parte o dall'altra sono ragazzi che perlopiù erano mandati al macello dai capi di una e dell'altra fazione, senza un perchè preciso.
Ricordiamoli e basta, senza colori, senza ideali.

Duncan
24-04-2006, 18:52
Rispolverare i valori della resistenza?
Questo sarebbe un modo per andare avanti?
La resistenza contro i Fascisti è morta il giorno in cui è morto, suicida, il Fascismo.
Il Nazismo è morto quando è morto Hitler.
NOn siamo un pochino anacronistici?
Mi fanno solo ridere sia i ragazzi che, a 20 anni, si definiscono fascisti, sia quelli che vogliono incarnare, a 20 anni i valori della resistenza.
I primi non possono essere fascisti, perchè il fascismo è morto con la destituzione di Mussolini. I secondi, non possono incarnare i valori della resistenza perchè questa è morta la prima volta dopo la destituzione di Mussolini, la seconda dopo la liberazione dai tedeschi.
Chiunque inneggi a quel valore, o a quell'altro, è solo una persona, che volutamente o meno, inneggia ad una guerra civile, che ha massacrato l'Italia.


Giusto ricordare, ma ricordare nel modo giusto. In fondo, chi ci ha rimesso la vita, da una parte o dall'altra sono ragazzi che perlopiù erano mandati al macello dai capi di una e dell'altra fazione, senza un perchè preciso.
Ricordiamoli e basta, senza colori, senza ideali.


Beh, con la festa della liberazione si vuole festeggiare i valori che che hanno portato alla scrittura della costituzione, valori che ci hanno permesso 60 anni di vita democratica, nel bene e nel male, se siamo qui lo dobbiamo anche a chi è morto per affermare quei valori, un giorno per ricordarli mi sembra giusto, anche per ritrovarsi, noi italiani, su una base comune da cui ripartire.

zerothehero
24-04-2006, 18:53
.
I primi non possono essere fascisti, perchè il fascismo è morto con la destituzione di Mussolini.

In realtà non è andata proprio così...il 25 luglio del 43 a seguito della sfiducia del Gran Consiglio Fascista (che secondo il suo statuto era l'unico organo istituzionale che poteva sfiduciare il capo del governo e porre l'ordine del giorno) Mussolini fu costretto a dimettersi..fu arrestato dal re, ma poi andò a formare l'RSI dopo la liberazione da parte dei tedeschi nel Gran Sasso.
Anzi la resistenza praticamente nel sud italia è stata inesistente (visto che già nel giugno-luglio 43 parte del sud-italia era già occupata dagli alleati).il periodo più "florido" per la resistenza fu proprio dopo la destituzione di Mussolini, con l'RSI.

Ileana
24-04-2006, 18:59
Beh, con la festa della liberazione si vuole festeggiare i valori che che hanno portato alla scrittura della costituzione, valori che ci hanno permesso 60 anni di vita democratica, nel bene e nel male, se siamo qui lo dobbiamo anche a chi è morto per affermare quei valori, un giorno per ricordarli mi sembra giusto, anche per ritrovarsi, noi italiani, su una base comune da cui ripartire.
Ce n'erano ben pochi, di partigiani, che rischiavano la pelle per questi valori. E sono stati perlopiù trucidati dagli stessi partigiani.
COn codesta festa non si festeggiano TUTTI i partigiani, altrimenti in questa festa sarebbero comprese anche tutte le memorie di chi, partigiano o meno, ha subito dai partigiani stessi.
Questa è, da sempre, una mera festa politica, un'occasione per sfoggiare numerose bandiere con la falce e il martello, con il Che, varie ed innumerevoli bandiere palestinesi. Nulla di più, nulla di meno.
O si cambia lo spirito di questa festa, ricordando nel bene e nel male chi ci ha rimesso la pelle, senza distinzioni di sorta, o non ha senso.
Di ragazzi repubblichini che combattevano per l'idea ce n'erano pochi, tanti lo hanno fatto per paura delle conseguenze di un rifiuto su di loro e sulle loro famiglie, e dare dei codardi a loro, in questo momento, è parecchio facile ed ipocrita.
Con questo spirito si ricorda solo una guerra civile fatta di vendette personali che è iniziata proprio il 25 aprile (basta andare alla Certosa di Bologna e vedere quanti ragazzi sono morti negli anni successivi, tutti ragazzi di non più di 20 anni).
Festeggiare per la morte di questi ragazzi, io personalmente, non me la sento.
Poi siamo in un paese democratico e ognuno è liberissimo di fare quello che vuole.

Duncan
24-04-2006, 19:03
Quindi la festa della liberazione da un regime che ha oppresso il paese per anni non va festeggiata?

E' una festa chedeve ricordare i valori che ha fattoi vincere, per l'analisi storica ci sono altri momenti

Ileana
24-04-2006, 19:06
In realtà non è andata proprio così...il 25 luglio del 43 a seguito della sfiducia del Gran Consiglio Fascista (che secondo il suo statuto era l'unico organo istituzionale che poteva sfiduciare il capo del governo e porre l'ordine del giorno) Mussolini fu costretto a dimettersi..fu arrestato dal re, ma poi andò a formare l'RSI dopo la liberazione da parte dei tedeschi nel Gran Sasso.
Anzi la resistenza praticamente nel sud italia è stata inesistente (visto che già nel giugno-luglio 43 parte del sud-italia era già occupata dagli alleati).il periodo più "florido" per la resistenza fu proprio dopo la destituzione di Mussolini, con l'RSI.
Appunto, i veri resistenti sono quelli che hanno fatto la resistenza prima del 25 aprile, non dopo. Gli altri, chi più chi meno, son semplicemente saltati sul carro dei vincitori, e non li biasimo di certo, lo avrei fatto anche io, con ogni probabilità. Ma non li definisco resistenti.
Per il resto, la Repubblica Sociale era perlopiù un fantoccio, non più fascista, ma nazista.
Di Fascismo, non c'era più nulla, nell'RSI. Che ora ce lo vendano come tale, non importa.
Il Fascismo era imprescindibile dall'Italia.

Per la questione del sud è semplice, la Mafia. Questa non è mai stata trattata benissimo dal Fascismo (unico periodo storico che che ricorda una lotta alla mafia concreta), ed è salita sul carro dei vincitori, cioè degli americani, in cambio di laute ricompense durante e dopo la liberazione, in Sicilia/Calabria, non c'era un paesino che non avesse un sindaco appartenente alla mafia.

jumpermax
24-04-2006, 19:07
Scommetto che saresti capacissimo di trovarli nel nazifascismo, invece.

E' stata una guerra tra chi aveva al primo posto il valore della libertà e chi aveva invece come valore fondante la prevaricazione sull'uomo. E scusa se è poco.
Per cui se qualcuno osa criticare i "sacri" valori della resistenza automaticamente è un fascista....
o anche un nazista. Immancabile, in perfetta logica "o con noi o contro di noi"...

Ileana
24-04-2006, 19:07
Quindi la festa della liberazione da un regime che ha oppresso il paese per anni non va festeggiata?

E' una festa chedeve ricordare i valori che ha fattoi vincere, per l'analisi storica ci sono altri momenti
Ripeto, va festeggiata, ma senza colori, ricordando tutti i morti e tutti i vincitori. Non solo alcuni morti ed alcuni vincitori, come accade ora.

LittleLux
24-04-2006, 19:07
Rispolverare i valori della resistenza?
Questo sarebbe un modo per andare avanti?
La resistenza contro i Fascisti è morta il giorno in cui è morto, suicida, il Fascismo.
Il Nazismo è morto quando è morto Hitler.
NOn siamo un pochino anacronistici?
Mi fanno solo ridere sia i ragazzi che, a 20 anni, si definiscono fascisti, sia quelli che vogliono incarnare, a 20 anni i valori della resistenza.
I primi non possono essere fascisti, perchè il fascismo è morto con la destituzione di Mussolini. I secondi, non possono incarnare i valori della resistenza perchè questa è morta la prima volta dopo la destituzione di Mussolini, la seconda dopo la liberazione dai tedeschi.
Chiunque inneggi a quel valore, o a quell'altro, è solo una persona, che volutamente o meno, inneggia ad una guerra civile, che ha massacrato l'Italia.


Giusto ricordare, ma ricordare nel modo giusto. In fondo, chi ci ha rimesso la vita, da una parte o dall'altra sono ragazzi che perlopiù erano mandati al macello dai capi di una e dell'altra fazione, senza un perchè preciso.
Ricordiamoli e basta, senza colori, senza ideali.

Ti sfugge il fatto che i valori incarnati dalla resistenza sono universali e senza tempo, a meno che tu non voglia definire la libertà ed i principi fondativi della nostra Costituzione mere speculazioni mentali, alias seghe mentali, con cui trastullarsi nei momenti di relax.

Sul resto delle tue affermazioni, meglio stendere un velo pietoso, vista la vacuità e la propaganda che le contraddistinguono.

Ileana
24-04-2006, 19:08
Per cui se qualcuno osa criticare i "sacri" valori della resistenza automaticamente è un fascista....
o anche un nazista. Immancabile, in perfetta logica "o con noi o contro di noi"...
tra l'altro non mi giunge nuovoquesto slogan :read:

LittleLux
24-04-2006, 19:09
Ripeto, va festeggiata, ma senza colori, ricordando tutti i morti e tutti i vincitori. Non solo alcuni morti ed alcuni vincitori, come accade ora.

Mi dipsiace per te, ma i morti non sono per nulla tutti uguali. Il tuo revisionismo storico è di serie B. Chi è morto lottando per la causa nazifascista non potrà mai essere paragonato ad un morto che lottò, sia esso partigiano od alleato, per la causa della libertà.

Ileana
24-04-2006, 19:11
Ti sfugge il fatto che i valori incarnati dalla resistenza sono universali e senza tempo, a meno che tu non voglia definire la libertà ed i principi fondativi della nostra Costituzione mere speculazioni mentali, alias seghe mentali, con cui trastullarsi nei momenti di relax.

Sul resto delle tue affermazioni, meglio stendere un velo pietoso, vista la vacuità e la propaganda che le contraddistinguono.
No, la resistenza che viene festeggiata domani non incarnava tutti i valori della libertà, altrimenti chi tenta di ricordare i partigiani bianchi (pur sempre partigiani) non verrebbe zittito e additato a revisionista.
Domani si ricorda l'antifascismo, valore immancabilmente morto con la morte dle fascismo. Logica, non trovi?


Per il resto, sappiamo tutti che chiunque non sventoli una bandiera rossa il 25 Aprile è solo uno sporco revisionista, ma non c'è bisogno di ricordarlo sempre e comunque. :fagiano:

Ileana
24-04-2006, 19:12
Mi dipsiace per te, ma i morti non sono per nulla tutti uguali. Il tuo revisionismo storico è di serie B. Chi è morto lottando per la causa nazifascista non potrà mai essere paragonato ad un morto che lottò, sia esso partigiano od alleato, per la causa della libertà.
VAllo a dire a chi è parente di chi ha lottato ed è morto per la causa nazifascista solo per non incappare in ritorsioni contro la famiglia...

coldd
24-04-2006, 19:13
cut

solita propaganda eh?
mi pare di sentire i poltici di an di trieste...

volte mischiare tutto, dare la colpa a tutti e a nessuno, dite che hanno sbagliato tutti,...
MA NON è COSI!
continuate a fare propaganda, ma non riuscirete a cambiare la storia

Ileana
24-04-2006, 19:14
solita propaganda eh?
mi pare di sentire i poltici di an di trieste...

volte mischiare tutto, dare la colpa a tutti e a nessuno, dite che hanno sbagliato tutti,...
MA NON è COSI!
continuate a fare propaganda, ma non riuscirete a cambiare la storia
infatti, prima o poi la storia parlerà anche in Italia come sta già facendo all'estero.
Si spera.

DonaldDuck
24-04-2006, 19:19
Onore a loro per il fegato che dimostravano sapendo cosa rischiavano in caso di cattura, ma mi sono più volte chiesto come si regolava la loro coscienza con la questione che le loro (pressochè inutili) azioni di disturbo contro i tedeschi, causavano eccidi di 10 italiani innocenti per ogni tedesco ucciso...
Certo che se al posto dei martiri di via Rasella si fossero consegnati gli autori della "bravata"...Salvo d'Acquisto è un eroe.

DonaldDuck
24-04-2006, 19:22
solita propaganda eh?
mi pare di sentire i poltici di an di trieste...

volte mischiare tutto, dare la colpa a tutti e a nessuno, dite che hanno sbagliato tutti,...
MA NON è COSI!
continuate a fare propaganda, ma non riuscirete a cambiare la storia
Si cambia si cambia. Quella attuale è solo una parentesi.

Ileana
24-04-2006, 19:22
Certo che se al posto dei martiri di via Rasella si fossero consegnati gli autori della "bravata"...Salvo d'Acquisto è un eroe.
Già.
E mi devono ancora spiegare come, MILITARMENTE, sia stato possibile Marzabotto. Vi prego. Spiegatemelo.
Perchè più parlo con dei testimoni, più mi rendo conto, dai loro racconti, quanto sia enorme il loro sdegno per la mitizzazione dei partigiani in quell'occasione.

jumpermax
24-04-2006, 19:23
Mi dipsiace per te, ma i morti non sono per nulla tutti uguali. Il tuo revisionismo storico è di serie B. Chi è morto lottando per la causa nazifascista non potrà mai essere paragonato ad un morto che lottò, sia esso partigiano od alleato, per la causa della libertà.
siamo alla superiorità antropologica... nemmeno da morti sono uguali. A quando un bel dovevano sterminarli tutti? :mbe: Dalla serie i valori della resistenza... continuiamo pure.

DonaldDuck
24-04-2006, 19:24
La resistenza portò a combattere e morire insieme persone di ogni ceto e credo politico (dai comunisti ai laici ai preti ai democristiani ai liberali, dai contadini agli intellettuali...) creando le basi dell'Italia in cui viviamo. Riscattò l'Italia nei confronti del mondo. Non va infangata per nessun motivo.

Hai detto bene, non andrebbe infangata con NESSUN colore politico. La morte non appartiene a nessun partito.

Ufobobo
24-04-2006, 19:27
Sono d'accordo con easyand, guardiamo i fatti soggettivi: i partigiani furono uomini e donne coraggiosi e valorosi che combatterono e liberarono il nostro paese :) occupato dalle truppe naziste, affiancate e aiutate nella loro opera di oppressione dalle truppe repubblichine.
Il resto e' guerra, e sai benissimo tu per primo che le guerre sono sporche.

Io direi invece che le truppe alleate hanno liberato il nostro paese aiutate ed affiancate dai partigiani; uomini e donne coraggiosi e valorosi che combatterono e liberarono il nostro paese.

Onisem
24-04-2006, 19:30
Questa discussione è allucinante e allucinata, un insulto ed uno sputo su coloro, i nostri nonni, che sono morti per poterci permettere di esprimere tanto rancore verso gli odiati Comunisti partigiani. Perchè è questo ciò che maggiormente preme, vero? La macchina di propaganda berlusconiana e fascista evidentemente ha lavorato bene in questi anni. Buon 25 Aprile a tutti.

coldd
24-04-2006, 19:31
infatti, prima o poi la storia parlerà anche in Italia come sta già facendo all'estero.
Si spera.

secondo me avresti bisogno di un po di educazione, non dico libri, ma di sentire qlk testimonianza dei "liberatori" che tu tanto critichi, finche è ancora possibile

se poi ci si vuole solo indottrinare...

Ileana
24-04-2006, 19:32
Questa discussione è allucinante e allucinata, un insulto ed uno sputo su coloro, i nostri nonni, che sono morti per poterci permettere di esprimere tanto rancore verso gli odiati Comunisti partigiani. Perchè è questo ciò che maggiormente preme, vero? La macchina di propaganda berlusconiana e fascista evidentemente ha lavorato bene in questi anni. Buon 25 Aprile a tutti.
vedi male. Io ricordo tutti i partigiani per il bene e per il male che hanno fatto.
Non solo ALCUNI, e non solo per ALCUNE cose.
Poi vedo anche la realtà che stava dall'altra parte, cosa che a pochi riesce.

DonaldDuck
24-04-2006, 19:33
Sul resto delle tue affermazioni, meglio stendere un velo pietoso, vista la vacuità e la propaganda che le contraddistinguono.
Propaganda? Ma dove vedi propaganda in una visione abbastanza neutrale dei fatti?

Onisem
24-04-2006, 19:33
Io direi invece che le truppe alleate hanno liberato il nostro paese aiutate ed affiancate dai partigiani; uomini e donne coraggiosi e valorosi che combatterono e liberarono il nostro paese.
La ricorrenza del 25 Aprile serve a ricordare anche loro.

DonaldDuck
24-04-2006, 19:34
Questa discussione è allucinante e allucinata, un insulto ed uno sputo su coloro, i nostri nonni, che sono morti per poterci permettere di esprimere tanto rancore verso gli odiati Comunisti partigiani. Perchè è questo ciò che maggiormente preme, vero? La macchina di propaganda berlusconiana e fascista evidentemente ha lavorato bene in questi anni. Buon 25 Aprile a tutti.
Nessuno sputa su nessuno. Spannati gli occhi dal credo politico e rileggi.

Ufobobo
24-04-2006, 19:35
La ricorrenza del 25 Aprile serve a ricordare anche loro.

Detto niente su questo, ho solo "Corretto" :) l'intervengo di Straker>

Ileana
24-04-2006, 19:36
secondo me avresti bisogno di un po di educazione, non dico libri, ma di sentire qlk testimonianza dei "liberatori" che tu tanto critichi, finche è ancora possibile

se poi ci si vuole solo indottrinare...
ne ho sentite, molte.
E scartando a priori quelli che paragonano Mussolini a Berlusconi (ma erano solo figli di, persone che avevano si e no 4 anni al tempo), tengo buone quelle di chi le ha vissute quelle cose.
Dal partigiano bianco che ha subito umiliazioni incredibili da parte di altri partigiani.
Al partigiano rosso, ma che è ancora abbastanza lucido da riconoscere anche gli errori della resistenza.
Alla donna che è stata deportata ad Auschwitz perchè i partigiani nascondevano i messaggi nei giornali che distribuiva(e lei ne era all'oscuro, tanto da non poter confessare e risparmiarsi l'esperienza del campo di concentramento/sterminio)
All'ex combattente dell'RSI

zerothehero
24-04-2006, 19:37
solita propaganda eh?

Ha detto la sua opinione, che in questo forum ha piena legittimità quanto la tua opinione.
Evitiamo certe uscite, per favore.

Amu_rg550
24-04-2006, 19:37
da moderatore ho avuto modo e piacere di rileggere vecchi thread e vecchi utenti purtroppo spariti da un pezzo.
uno di questi è CappelloPower (che i più vecchiotti qua dentro si ricorderanno), di cui mi permetto di usare un post (o meglio una parte) per esprimere le mie idee:

Sono certo che si sarebbero potuti risparmiare tanti morti in quella liberazione, ma i fronti erano solo due. Di cui uno buono ed un cattivo. Ed in quello buono, c'erano i partigiani, c'erano gli americani, c'erano anche i comunisti (che non rientrano sempre nella categoria dei partigiani, piccolo "scoop" che mi permetto di far notare). C'erano anche militari, c'erano carabinieri, c'erano preti, c'erano donne, c'erano alpini.

Saluti,

CappelloPower

http://www.hwupgrade.it/forum/showpost.php?p=3471717&postcount=392

dettaglio più, dettaglio meno.


per quanto riguarda la riscrittura della storia ben venga se è finalizzata ad una comprensione ed una giusta uscita dall'oblio di tutti quegli episodi poco chiari.
vedi le foibe per esempio, che sicuramente meritano conoscenza e rispetto maggiori di quelli avuti in questi 50 anni.
ma di quel revisionismo fazioso teso ad intaccare o screditare una parte e dare una nuova verginità un'altra SOLO per fini politici o ideologici io francamente ne faccio volentieri a meno.

Onisem
24-04-2006, 19:39
vedi male. Io ricordo tutti i partigiani per il bene e per il male che hanno fatto.
Non solo ALCUNI, e non solo per ALCUNE cose.
Poi vedo anche la realtà che stava dall'altra parte, cosa che a pochi riesce.
Il 25 Aprile non serve a glorificare i partigiani e a nascondere atrocità commesse da ambo le parti, serve a ricordare e ringraziare di essere stati liberati da nazisti e fascisti, che invece combattevano perchè restassimo sotto il loro giogo e barbarie. I due schieramenti e gli uomini che li componevano non erano affatto uguali come vorreste dipingerli, gli intenti nemmeno, l'onore nemmeno a parlarne. Quindi piantiamola una buona volta, per favore. E prima di dare dei miopi agli altri guardiamoci allo specchio per un giusto tempo.

Onisem
24-04-2006, 19:40
Nessuno sputa su nessuno. Spannati gli occhi dal credo politico e rileggi.
E tu impara l'educazione e diminuisci il tono supponente e arrogante di simili interventi.

Ileana
24-04-2006, 19:43
Il 25 Aprile non serve a glorificare i partigiani e a nascondere atrocità commesse da ambo le parti, serve a ricordare e ringraziare di essere stati liberati da nazisti e fascisti, che invece combattevano perchè restassimo sotto il loro giogo e barbarie. I due schieramenti e gli uomini che li componevano non erano affatto uguali come vorreste dipingerli, gli intenti nemmeno, l'onore nemmeno a parlarne. Quindi piantiamola una buona volta, per favore. E prima di dare dei miopi agli altri guardiamoci allo specchio per un giusto tempo. La "realtà" che stava dalla parte fascista quale sarebbe? Sentiamo...
La realtà di ragazzi costretti a combattere per un'idea non loro per evitare ritorsioni sulla famiglia (e su di loro).
Cosa che a molti sfugg: non molti, nella zona dell'RSI erano in grado di poter scegleire liberamente per che parte lottare.
In molti sono stati mandati al macello, senza ideali che li sostenessero.

E molta gente qui, denigra ragazzi perlopiù poco più che ventenni che hanno subito come tutti, se non di più, dal Nazifascismo.

Quindi come vedi nesusna glorificazione del fascismo o del nazismo, solo pura analisi della storia.

luigiaratamigi
24-04-2006, 19:44
Ecco i risultati di 5 anni di revisionismo da quattro soldi.

Ma non vi sono bastati 5 anni di fiction pilotate, di "Mussolini era un grande statista", di "Mussolini i suoi oppositori li mandava in vacanza", di "meglio fascista che frocio!"....
Ancora avete la forza di mettere sullo stesso piano i repubblichini e chi ha combattuto ed è morto per la libertà di persiero, parola, VOTO....

Parlare di partigiani "cattivoni" alla vigilia del 25 Aprile è come parlare delle doppie punte di Monica Bellucci...

PATETICI!!!

Onisem
24-04-2006, 19:46
La realtà di ragazzi costretti a combattere per un'idea non loro per evitare ritorsioni sulla famiglia (e su di loro).
Cosa che a molti sfugg: non molti, nella zona dell'RSI erano in grado di poter scegleire liberamente per che parte lottare.
In molti sono stati mandati al macello, senza ideali che li sostenessero.

E molta gente qui, denigra ragazzi perlopiù poco più che ventenni che hanno subito come tutti, se non di più, dal Nazifascismo.

Quindi come vedi nesusna glorificazione del fascismo o del nazismo, solo pura analisi della storia.
E pensa un pò che invece molti le ritorsioni le hanno sopportate, affrontate e subite pur di combattere e perseguire un ideale di libertà. Ora pesiamo le due cose e valutiamole per quello che sono, se ne siamo in grado.

..::CRI::..
24-04-2006, 19:48
Visto che ci siamo... ricordiamo anche loro con una bella canzone di Guccini

Son morto ch'ero bambino
son morto con altri cento
passato per un camino
e ora sono nel vento
Ad Auschwitz c'era la neve
il fumo saliva lento
nei campi tante persone
che ora sono nel vento
Nei campi tante persone
ma un solo grande silenzio
che strano, non ho imparato
a sorridere qui nel vento.
Io chiedo come puo` un uomo
uccidere un suo fratello
eppure siamo a milioni
in polvere qui nel vento.
Ancora tuona il cannone
ancora non e` contenta
di sangue la bestia umana
e ancora ci porta il vento.
Io chiedo quando sara`
che un uomo potra` imparare
a vivere senza ammazzare
e il vento si posera`.
Quoto, ed aggiungo che bisognerebbe ricordare anche gli altri:

http://www.anpiravenna.it/cart52b.htm

Ileana
24-04-2006, 19:49
E pensa un pò che invece molti le ritorsioni le hanno sopportate, affrontate e subite pur di combattere e perseguire un ideale di libertà. Ora pesiamo le due cose e valutiamole per quello che sono, se ne siamo in grado.
Giudicare quei ragazzi per quello che hanno deciso, mi sembra ingiusto, facile ed ipocrita.
Se c'eri tu al loro posto, decidendo tra la vita della madre , dei figli, della moglie, del padre e un tuo ideale, cosa avresti fatto?
Facile fare il partigiano in zone già liberate, non trovi?

zerothehero
24-04-2006, 19:50
Quoto, ed aggiungo che bisognerebbe ricordare anche gli altri:

http://www.anpiravenna.it/cart52b.htm

Non si smentiscono mai.. :D :p
Cmq gli ebrei combatterono a fianco degli inglesi un pò d'apertutto, grazie all'intuito e alla finezza strategica di Ben Gurion

Ileana
24-04-2006, 19:52
Quoto, ed aggiungo che bisognerebbe ricordare anche gli altri:

http://www.anpiravenna.it/cart52b.htm
già.
A Casalecchio è quasi impossibile riuscire a ricordarli....come ogni partigiano bianco.... :muro:

DonaldDuck
24-04-2006, 19:53
E tu impara l'educazione e diminuisci il tono supponente e arrogante di simili interventi.
Come ti permetti? Ti ho forse insultato? Non mi pare. Non hai nessun diritto di parlare di me in questo modo. Dimostri solo la volontà di rivestire di colori politici una festa per la liberazione. Solo per "essermi permesso" di darti un suggerimento? Io sto quì per scrivere le mie opinioni. Se non sono uguali alle tue mi dispiace ma le dovrai accettare per quelle che sono.

LittleLux
24-04-2006, 19:57
VAllo a dire a chi è parente di chi ha lottato ed è morto per la causa nazifascista solo per non incappare in ritorsioni contro la famiglia...

Vallo a dire ai famigliari di chi è morto lottando per la libertà, torturato barbaramente. Ma fammi il piacere va, e cerca di non arrampicarti sugli specchi, che proprio non ne sei capace.

DonaldDuck
24-04-2006, 19:59
Parlare di partigiani "cattivoni" alla vigilia del 25 Aprile è come parlare delle doppie punte di Monica Bellucci...

PATETICI!!!
Come al solito non si riesce a mantenere una discussione su determinati binari.

zerothehero
24-04-2006, 19:59
Ecco i risultati di 5 anni di revisionismo da quattro soldi.

Ma non vi sono bastati 5 anni di fiction pilotate, di "Mussolini era un grande statista", di "Mussolini i suoi oppositori li mandava in vacanza", di "meglio fascista che frocio!"....
Ancora avete la forza di mettere sullo stesso piano i repubblichini e chi ha combattuto ed è morto per la libertà di persiero, parola, VOTO....

Parlare di partigiani "cattivoni" alla vigilia del 25 Aprile è come parlare delle doppie punte di Monica Bellucci...

PATETICI!!!


C'è il libro di Paolo Pansa (che cmq è bene ribadire, NON è uno STORICO), ci sono molte revisioni storiche sul "mito" della resistenza, almeno su come è stata costruita nell'immediato dopoguerra...chi si basa sui filmetti e le fiction per la storia imho fa un grave errore.
La " resistenza" popolare contro il nazifascismo in Italia è stata a macchia di leopardo, è più corretto parlare di guerra civile italiana..fenomeni di "vera resistenza popolare" ci furono in Polonia (per tutto il periodo dell'occupazione nazista, non solo nel 44-45) in cui partigiani si scontrarono ripetutamente con l'esercito occupante nazista (episodi che purtroppo vengono studiati male a scuola, si parla solo del ghetto di Varsavia e basta) e in Iugoslavia (i Titini "rossi").
http://www.romacivica.net/anpiroma/Resistenza/resistenzaeuro6d.htm

Accostare la resistenza polacca e titina a quella italiana è molto, ma molto azzardato. :D

LittleLux
24-04-2006, 20:00
siamo alla superiorità antropologica... nemmeno da morti sono uguali. A quando un bel dovevano sterminarli tutti? :mbe: Dalla serie i valori della resistenza... continuiamo pure.

Antropologicamente superiori? No, queste cose le dice qualcun'altro di tua conoscenza. Superiori nei valori? Certamente, e ti sfido a dimostrare il contrario. Comunque, vedo con dispiacere che ance tu ti sei unito al club dei revisionisti di serie B. Sei in buona compagnia...ileana, paperino, nessundorma e via dicendo...

DonaldDuck
24-04-2006, 20:01
E tu impara l'educazione e diminuisci il tono supponente e arrogante di simili interventi.
Sto ancora aspettando le scuse!!

zerothehero
24-04-2006, 20:02
Basta o partono le sospensioni.
Accettate le opinioni altrui, altrimenti è inutile discutere.
Vale per entrambi diciamo così gli schiaramenti. :D

zerothehero
24-04-2006, 20:04
già.
A Casalecchio è quasi impossibile riuscire a ricordarli....come ogni partigiano bianco.... :muro:

Ci furono pure i monarchici (ti riferisci a loro quando parli di "bianchi"?), i socialisti e i liberali, ma il grosso della resistenza fu comunista.

LittleLux
24-04-2006, 20:04
Già.
E mi devono ancora spiegare come, MILITARMENTE, sia stato possibile Marzabotto. Vi prego. Spiegatemelo.
Perchè più parlo con dei testimoni, più mi rendo conto, dai loro racconti, quanto sia enorme il loro sdegno per la mitizzazione dei partigiani in quell'occasione.

Portale queste fantomatiche prove. Portale se ci riesci. E vediamo se hanno la forza di confutare la testimonianza, ne prendo una a caso, dell'ex rabbino capo di Roma Toaff. Quella che deve dare spiegazioni sei tu. Punto.

DonaldDuck
24-04-2006, 20:04
Antropologicamente superiori? No, queste cose le dice qualcun'altro di tua conoscenza. Superiori nei valori? Certamente, e ti sfido a dimostrare il contrario. Comunque, vedo con dispiacere che ance tu ti sei unito al club dei revisionisti di serie B. Sei in buona compagnia...ileana, paperino, nessundorma e via dicendo...
Un'altro benpensante vedo. La superiorità antropologica in effetti la lasci trasparire tu dai tuoi discorsi. Non puoi tappare la bocca a chi democraticamente esprime la propria opinione.

LittleLux
24-04-2006, 20:05
Ci furono pure i monarchici (ti riferisci a loro quando parli di "bianchi"?), i socialisti e i liberali, ma il grosso della resistenza fu comunista.

Si riferisce ai popolari e agli azionisti, che domani, guardacaso, festeggeranno, come da sempre, fianco a fianco dei rossi. Per dire, la anselmi fu partigiana bianca, Pertini rosso.

zerothehero
24-04-2006, 20:06
Un'altro benpensante vedo. La superiorità antropologica in effetti la lasci trasparire tu dai tuoi discorsi. Non puoi tappare la bocca a chi democraticamente esprime la propria opinione.

BASTA COSI'-chi prosegue su questa china, verrà sospeso.

Onisem
24-04-2006, 20:07
Giudicare quei ragazzi per quello che hanno deciso, mi sembra ingiusto, facile ed ipocrita.
Se c'eri tu al loro posto, decidendo tra la vita della madre , dei figli, della moglie, del padre e un tuo ideale, cosa avresti fatto?
Facile fare il partigiano in zone già liberate, non trovi?
Io non giudico nulla, semplicemente mi sembra giusto valorizzare una scelta. Detto questo, il tuo ragionamento cosa dovrebbe portare a concludere? Dovremmo considerare i repubblichini dei martiri o compatirli per non aver avuto il coraggio di combattere contro il regime? Non so cos'avrei fatto io, ma so cos'hanno fatto i miei nonni. Di questo vado fiero e li ringrazio, per questo non accetto chi fa revisionismo e propaganda da italietta tanto per confondere un pò le acque, infangando la memoria di tanti che hanno combattuto dalla parte giusta.

DonaldDuck
24-04-2006, 20:10
Ci furono pure i monarchici (ti riferisci a loro quando parli di "bianchi"?), i socialisti e i liberali, ma il grosso della resistenza fu comunista.
C'erano anche molti fascisti nella resistenza ;). E' per questo motivo che non riesco ad attribuire il 25 aprile a "qualcuno" in particolare. E' di tutti. Appena vinte le elezioni ho sentito dire che la festa dei lavoratori verrà presa come spunto per festeggiare. Festeggiamo noialtri che ci guadagnamo la pagnotta o un credo politico? Scusa la digressione ma era solo per fare un esempio.

zerothehero
24-04-2006, 20:15
C'erano anche molti fascisti nella resistenza ;). E' per questo motivo che non riesco ad attribuire il 25 aprile a "qualcuno" in particolare. E' di tutti. Appena vinte le elezioni ho sentito dire che la festa dei lavoratori verrà presa come spunto per festeggiare. Festeggiamo noialtri che ci guadagnamo la pagnotta o un credo politico? Scusa la digressione ma era solo per fare un esempio.

Vabbè..l'Italia è specializzata nel salto sul carro del "potenziale" vincitore..il fascismo dopo la guerra in Etiopia del 35 e le inique sanzioni era in larga parte "fascistissima"...lo erano gli intellettuali ( a parte pochissime eccezioni, come Croce), lo era la popolazione e infatti a fare "pastetta" dopo la liberazione fu Togliatti con l'amnistia generale (anche per evitare processi agli stessi partigiani, che si macchiarono di numerosi delitti..d'altronde in guerra si spara..non si mette il fiore nei cannoni.. :D )

coldd
24-04-2006, 20:29
ne ho sentite, molte.
E scartando a priori quelli che paragonano Mussolini a Berlusconi (ma erano solo figli di, persone che avevano si e no 4 anni al tempo), tengo buone quelle di chi le ha vissute quelle cose.
Dal partigiano bianco che ha subito umiliazioni incredibili da parte di altri partigiani.
Al partigiano rosso, ma che è ancora abbastanza lucido da riconoscere anche gli errori della resistenza.
Alla donna che è stata deportata ad Auschwitz perchè i partigiani nascondevano i messaggi nei giornali che distribuiva(e lei ne era all'oscuro, tanto da non poter confessare e risparmiarsi l'esperienza del campo di concentramento/sterminio)
All'ex combattente dell'RSI

vabbe, non so che dirti

se non ci sei arrivata fino ad adesso, non sarò certamente io a farti cambiare idea

:muro:

alphacygni
24-04-2006, 20:40
Certo che se al posto dei martiri di via Rasella si fossero consegnati gli autori della "bravata"...

...cosa pensi che sarebbe successo? Continua pure...

DonaldDuck
24-04-2006, 20:57
Vabbè..l'Italia è specializzata nel salto sul carro del "potenziale" vincitore..il fascismo dopo la guerra in Etiopia del 35 e le inique sanzioni era in larga parte "fascistissima"...lo erano gli intellettuali ( a parte pochissime eccezioni, come Croce), lo era la popolazione e infatti a fare "pastetta" dopo la liberazione fu Togliatti con l'amnistia generale (anche per evitare processi agli stessi partigiani, che si macchiarono di numerosi delitti..d'altronde in guerra si spara..non si mette il fiore nei cannoni.. :D )
Beh non parlavo del solito trasformismo nostrano :) ma di persone che, nonostante il proprio credo politico, si ribellarono al regime.

DonaldDuck
24-04-2006, 21:07
...cosa pensi che sarebbe successo? Continua pure...
Non ci sarebbero state 335 vittime, comprese donne e bambini. Chi si era reso responsabile dell'attentato alla colonna tedesca si doveva offrire in cambio degli arrestati. Allora secondo me si sarebbero potuti considerare eroi.
Da
http://www.italia-rsi.org/chivolleguerracivile/rasella.htm

L'IMBOSCATA DI VIA RASELLA Ma questa era guerra?
Ivaldo Giaquinto


Nella ricorrenza del venticinquesimo anniversario della fondazione dei Fasci di combattimento, avvenuta a Milano il 23 marzo 1919, un gruppo del movimento clandestino di resistenza romano preparò e attuò un temerario attentato contro i tedeschi, che ebbe tragiche conseguenze di sangue per la popolazione romana e scosse profondamente la coscienza nazionale.
Il 23 marzo 1944 alle ore 15 circa, nell'interno della città aperta di Roma, in pieno centro storico, in via Rasella, all'altezza di palazzo Tittoni, mentre passava un reparto di 156 uomini della 11a Compagnia del Reggimento "Bozen", comandato dal maggiore Helmut Dobbrick - che da quindici giorni era solito percorrere quella strada per rientrare in caserma dopo le esercitazioni - scoppiava una bomba a miccia ad alto potenziale collocata in un carrettino per la spazzatura urbana, confezionata con 18 chilogrammi di esplosivo frammisto a spezzoni di ferro. La tremenda esplosione causò la morte di trentadue militari tedeschi e di due civili italiani di cui un bambino di dieci anni.
Subito dopo lo scoppio una squadra di appoggio, che sostava tra via del Boccaccio e via del Traforo, lanciava delle bombe a mano contro la coda del reparto per disorientare i militari e quindi si dileguava verso via dei Giardini allontanandosi rapidamente dalla zona.
Coloro che presero parte all'azione furono: Rosario Bentivegna che, travestito da spazzino, trasportò la bomba con la carretta; Franco Calamandrei, che si tolse il berretto per indicare a Bentivegna che il reparto aveva imboccato via Rasella e che la miccia per l'esplosione doveva essere accesa; Carla Capponi, che aspettava Bentivegna all'angolo di via delle Quattro Fontane; e poi Carlo Salinari, Pasquale Balsamo, Guglielmo Blasi, Francesco Cureli, Raoul Falciani, Silvio Serra e Fernando Vitagliano. Questi giovani (tra i 20 e i 27 anni) facevano parte di uno dei tanti gruppi denominati di Azione Patriottica (Gap) e dipendevano dalla Giunta militare, emanazione del Comitato di Liberazione Nazionale (Cln), di cui erano responsabili Giorgio Amendola (comunista), Riccardo Bauer (azionista) e Sandro Pertini (socialista). L'ordine di eseguire l'imboscata di via Rasella, preparata nei minimi particolari da Carlo Salinari, fu dato dai responsabili della Giunta militare. Successivamente Bauer e Pertini dichiararono di non essere stati preventivamente informati e che l'ordine venne dato da Amendola a loro insaputa. Amendola stesso, qualche tempo dopo, confermò la versione, rivendicando a se stesso la responsabilità di aver dato ai "gappisti" l’ordine operativo per l'attentato.
La sera del 26 marzo i giornali pubblicarono il testo del comunicato ufficiale germanico. In uno stile freddo, burocratico, la cittadinanza romana viene a sapere che: "Nel pomeriggio del 23 marzo 1944 elementi criminali hanno eseguito un attentato con lancio di bombe contro una colonna tedesca di polizia in transito per via Rasella. In seguito a questa imboscata trentadue uomini della polizia tedesca sono stati uccisi e parecchi feriti. La vile imboscata fu eseguita da comunisti-badogliani. Sono ancora in atto indagini per chiarire fino a che punto questo fatto è da attribuirsi ad incitamento anglo-americano. Il Comando tedesco è deciso a stroncare l'attività di questi banditi scellerati. Il Comando tedesco ha perciò ordinato che per ogni tedesco ammazzato dieci comunisti-badogliani saranno fucilati: quest'ordine è stato eseguito".
Processo Kappler. Tribunale Militare di Roma, 20 luglio 1948. Momento drammatico di alta tensione in aula quando, nel corso dell'udienza, esce dal pubblico una voce straziante di donna che investe violentemente Rosario Bentivegna presente in aula in qualità di testimone: "Assassino, codardo! Ho la mia creatura alle Fosse Ardeatine, perché non ti sei presentato, vigliacco?". È un’invettiva che esce dal cuore lacerato di una madre. Scottante, crudele. Essa pone il problema morale della guerriglia e solleva un dubbio atroce: si poteva evitare la rappresaglia dei tedeschi? In altre parole, se i responsabili materiali dell'attentato si fossero presentati, il Comando tedesco avrebbe ugualmente deciso la rappresaglia?
Il presidente del Tribunale, gen. Euclide Fantoni, pone la domanda a uno dei protagonisti presenti, Rosario Bentivegna, appunto. Il teste risponde che la presentazione degli attentatori non fu esplicitamente richiesta dai tedeschi. “Se ci fosse stata - afferma - mi sarei presentato". E aggiunge: "la colonna tedesca costituiva un obiettivo militare. Facevano rastrellamenti e operavano arresti. Erano soldati. Ho avuto l'ordine di attaccarli e li ho attaccati".
"No, - ribatte Kappler - l’eccidio avrebbe potuto essere evitato se si fosse presentato l'attentatore o se fosse venuta un'offerta della popolazione. D’altra parte, da mesi erano affissi manifesti per gli attentati con l'indicazione della rappresaglia da uno a dieci".
"No, - dice l'accusa - i manifesti di cui parla l'imputato Kappler erano stati affissi due mesi prima e lasciati esposti per soli due giorni".
Il punto da chiarire, quindi, non era tanto quello di sapere se la rappresaglia ci sarebbe stata oppure no. Era noto alle autorità politiche e amministrative, e a larga parte della popolazione, che ad ogni attentato le rappresaglie c'erano sempre, puntualmente. Quello che bisognava appurare era se un avviso, un comunicato fosse stato diramato dal Comando tedesco agli esecutori dell'attentato per invitarli a presentarsi onde evitare una strage di persone innocenti. Come abbiamo visto dagli atti del processo, Bentivegna lo esclude. Ma Domenico Anzaldi di Roma, in una lettera al settimanale "Panorama" (n. 414 del 28 marzo 1974) afferma: "Senza voler entrare nella polemica sulle responsabilità della strage delle Fosse Ardeatine, desidero testimoniare che la sera dell'attentato di via Rasella è stato affisso sui muri di Roma, e io l'ho letto, un manifesto preannunciante che il Comando tedesco avrebbe fatto uccidere dieci «comunisti badogliani» per ogni militare tedesco morto" .
In una intervista Bentivegna dichiara: "Non credo che se mi fossi costituito la rappresaglia non sarebbe avvenuta..." ("Oggi" n. 52 del 24 dicembre 1946).
Ma due avvenimenti tragicamente analoghi a quello di via Rasella, al contrario di quello sublimati dall'olocausto di quattro innocenti, mettono in una luce diversa l’affermazione di Bentivegna. Quello di Palidoro, in provincia di Roma, avvenuto nel settembre 1943, è noto. Avendo i tedeschi catturato ventidue ostaggi per consumare su di essi la rappresaglia in seguito allo scoppio di una bomba nella locale caserma, il vicebrigadiere dei Carabinieri, Salvo d'Acquisto, con grande eroismo e coraggio si presentò al Comando tedesco dichiarandosi, sebbene innocente, autore dell'attentato. Venne fucilato, ma col suo sacrificio salvò la vita di ventidue innocenti che stavano per essere fucilati; medaglia d'oro al valor militare. Meno noto è quello di Fiesole, in provincia di Firenze, svoltosi nell'agosto 1944. Tre carabinieri della locale stazione - Vittorio Marandola, Alberto La Rocca e Fulvio Sbarretti - per salvare le vite di dieci innocenti ostaggi si presentarono ai nazisti che li fucilarono immediatamente contro un muro dell'albergo Aurora; medaglie d'oro al valor militare.
Dice Bentivegna: "La colonna tedesca costituiva un obiettivo militare. Facevano rastrellamenti e operavano arresti. Erano soldati. Ho avuto l'ordine di attaccarli e li ho attaccati". Al processo Kappler si apprese, invece, che il reparto di 156 militari preso di mira dai "gappisti" romani non era di truppe combattenti, ma era formato da riservisti altoatesini che non operavano rastrellamenti e arresti ma erano destinati a compiti di ordine pubblico, compatibili con le norme che regolavano il funzionamento della città aperta di Roma.
In un giornale di Milano, nell'edizione romana del 19 febbraio 1978, in un servizio dal titolo: "Parla uno dei partigiani di via Rasella per l'attentato del 23 marzo 1944", Pasquale Balsamo sottolinea: "È stata universalmente riconosciuta una azione di guerra". Il Tribunale Militare di Roma, che il 20 luglio 1948 condannò Kappler all'ergastolo, pur stigmatizzando duramente il massacro perpetrato alle Cave Ardeatine, sia per la sua sproporzione che per l'inaudita crudeltà e ferocia usata verso le inermi e innocenti vittime, trattate peggio delle bestie da mattare, dovette prendere atto che, secondo il diritto internazionale (art. I della Convenzione dell'Aia del 1907), l’attentato di via Rasella fu un fatto illegittimo. Chi invece considerò l'imboscata di via Rasella "un'azione legittima di guerra" fu la Magistratura ordinaria, che con sentenza della Corte di Cassazione dell' 11 maggio 1957 non accolse le richieste di risarcimento avanzate dai parenti delle vittime, già respinte dal Tribunale e dalla Corte d'Appello civili di Roma, e sentenziò definitivamente che ogni attacco contro i tedeschi costituiva un “atto di guerra". In seguito, l’attentato fu sempre rivendicato come azione di guerra da tutte le autorità dello Stato.
La condanna all'ergastolo inflitta a Kappler dalla Magistratura militare fu invocata non per la rappresaglia seguita all'azione di via Rasella; non per aver fatto uccidere dieci italiani per ognuno dei trentadue "tedeschi" morti in via Rasella, eseguendo un ordine superiore, ma per il delitto di omicidio volontario per aver fatto fucilare 15 persone in più: 335 anziché 320. Dieci per il trentatreesimo militare altoatesino deceduto successivamente in ospedale (senza aver ricevuto specifico ordine dal gen. Maeltzer, suo superiore diretto), e cinque per errore contabile sul numero delle persone contenuto in una lista delle vittime designate. Nella condanna fu anche considerato il reato di requisizione arbitraria di beni per avere, nel settembre del 1943, estorto agli ebrei romani 50 chilogrammi di oro.
Scrive Jo Di Benigno nel suo libro "Occasioni mancate": "Era ormai cosa nota a tutti che per ogni tedesco ucciso, dieci italiani venivano sacrificati. L'attentato di via Rasella non ha nulla di glorioso".
Ripa di Meana scrive sull'organo clandestino della Resistenza "L'ltalia nuova" del 4 aprile 1944: "Per Roma intera la deplorazione dell'attentato fu unanime; perché assolutamente irrilevante ai fini della guerra contro i tedeschi nella quale il nostro paese è impegnato; perché insensato, dato che il maggior danno ne sarebbe certamente derivato alla popolazione italiana; per quell'ampio senso di umanità che distingue noi latini e che non si estingue neppure durante gli orrori di una guerra e per il quale ogni inutile strage non può trovare la sua giustificazione nell'odio ma solo nella necessità".

E questo è un inciso aggiunto:

Alla onesta imparziale ricostruzione che Ivaldo Giaquinto ha scritto per "Volontà", desideriamo aggiungere qualche nota a seguito di quanto s'è detto nella ricorrenza del cinquantenario di quel triste episodio. Soprattutto desideriamo evidenziare gli sforzi che qualcuno, come lo scrittore Paolo Volponi, fa ancora nel tentativo di giustificare l'attentato di via Rasella per levarsi dallo stomaco il peso di tanti morti innocenti. Scrive ("Corriere della sera" del 25 marzo 1994) Volponi: “L'agguato di via Rasella è stato quindi un vero e proprio atto di guerra, coraggioso e ben condotto", concludendo "Nessun soldato ha mai dovuto provare la necessità di espiare per le morti seminate in battaglia": ma quale microscopica mistificazione, quale vera presa in giro è mai questa. Soldato è quello in divisa, è quello che si riconosce e in battaglia si trova di fronte a un soldato nemico a sua volta in divisa, e i due sono uno contro l'altro, cioè tu cerchi di prevalere su di me ed io cerco di fare altrettanto su di te.
L'assassino invece è in abiti borghesi e ti ammazza perché tu non sai che è un assassino, altro che "morti seminate in battaglia"! Del resto, sullo stesso quotidiano milanese (23 marzo 1994), Sergio Quinzio è stato in proposito molto chiaro: "Se i tedeschi infierirono - scrive - con una rappresaglia al di là dei limiti imposti dalla legge di guerra, gli attentatori, facendo saltare un reparto di soldati tedeschi non impegnati in combattimento, compiendo cioè un'azione più dimostrativa che di reale portata militare e sapendo bene la sproporzione che avrebbe avuto la rappresaglia, avrebbe dovuto, se proprio avessero deciso in quel modo, uscire allo scoperto e pagare il prezzo della loro azione con la loro vita". Coraggiosamente, invece, gli attentatori fuggirono subito e si tennero ben nascosti, lasciando che i tedeschi uccidessero - come era stato previsto in precedenza in casi del genere - centinaia di innocenti, ma non come scrive "Sette" del 24 marzo 1994 perché "colpevoli soltanto di essere italiani" bensì vittime inconsapevoli degli attentatori come lo erano stati, senza possibilità di difendersi, i 35 altoatesini del reparto tedesco obbiettivo degli attentatori.
Le centinaia di morti, altoatesini compresi, dovrebbero pesare sulla coscienza soprattutto del principale protagonista dell’episodio, invece Rosario Bentivegna - per questa...gloriosa azione addirittura decorato di medaglia d 'argento - oggi docente di medicina del lavoro non esita a dichiarare che rifarebbe tutto.
Adesso il quotidiano di lingua tedesca "Dolomiten" parlando di via Rasella scrive di "un'azione insensata sul piano politico e su quello militare... e come ogni altro atto di viltà, essa rappresenta tutt'altro che un attestato di gloria per la Resistenza italiana". E "L'Osservatore romano", a sua volta, condannando l'azione già cinquant'anni fa scriveva essersi trattato di "una manovra politicamente e militarmente insensata...e di una diretta sfida a Pio Xll". Nel giugno del 1980 Marco Pannella si chiedeva pubblicamente se i morti di via Rasella fossero da attribuire alla necessità della guerra partigiana o non piuttosto al tornaconto del partito comunista. Pannella in quell'occasione si chiedeva testualmente: "Quale fu la verità di via Rasella? È vero che gran parte dei quadri antifascisti e anche comunisti non direttamente organizzati dal PCI, che lo stesso comando ufficiale della Resistenza romana erano contrari all'ipotesi dell'azione terroristica e furono contrari ai comportamenti successivi dei dirigenti del PCI? Come mai l'argomento è rimasto tabù anche per gli storici democratici?".
È l'eroico (?) Bentivegna, cercando di giustificare la sua viltà nel libro da lui scritto "Achtung Banditen! Roma 1944" ha affermato "era nostro dovere non presentarci a un bando del nemico che ci avesse offerto la vita degli ostaggi in cambio della nostra", quanto dire "meglio che muoiano loro che noi".
Meno disonesto Amendola che "non riusciva a liberarsi dalla sensazione di una responsabilità personale" perché, ricordando l'episodio recentemente ha scritto Silvio Bertoldi, "lo avevano deciso i comunisti del CLN, con l'assenso del loro leader Giorgio Amendola ".

marcowheelie
24-04-2006, 21:13
io direi che sulla resistenza bisognerebbe anche fare un po di luce...di gran porcate ne hanno fatte anche loro

quoto :mano:

DonaldDuck
24-04-2006, 21:15
BASTA COSI'-chi prosegue su questa china, verrà sospeso.
Si, ho capito ma ha detto
Antropologicamente superiori? No, queste cose le dice qualcun'altro di tua conoscenza. Superiori nei valori? Certamente, e ti sfido a dimostrare il contrario. Comunque, vedo con dispiacere che ance tu ti sei unito al club dei revisionisti di serie B. Sei in buona compagnia...ileana, paperino, nessundorma e via dicendo...
Non mi sembra molto rispettoso, come luigiaratamigi che ci definisce patetici. Non è una polemica ma solo un'osservazione. E la finisco immediatamente quì.

alphacygni
24-04-2006, 21:16
Interessanti supposizioni. Non e' che hai anche un link anche in lingua madre, proveniente da, chesso', gestapo.org o ss.de?

DonaldDuck
24-04-2006, 21:19
Interessanti supposizioni. Non e' che hai anche un link anche in lingua madre, proveniente da, chesso', gestapo.org o ss.de?
Trovamelo tu. Io non sono molto esperto. Secondo me non l'hai neanche letto.

roverello
24-04-2006, 21:42
Giudicare quei ragazzi per quello che hanno deciso, mi sembra ingiusto, facile ed ipocrita.
Se c'eri tu al loro posto, decidendo tra la vita della madre , dei figli, della moglie, del padre e un tuo ideale, cosa avresti fatto?
Facile fare il partigiano in zone già liberate, non trovi?

E che ci stava a fare un partigiano in una zona liberata?
Comunque mi fa piacere che tu abbia usato il termine "zone liberate".

Lucio Virzì
24-04-2006, 23:18
Auguri a chi, come me, è FIERO di vivere in una Repubblica basata sull'ANTIFASCISMO e sui valori della RESISTENZA :)
Grazie, grazie ai tanti che tanto hanno ricordato e fatto ricordare, affinchè non si perdessero, generazione dopo generazione, questi valori.

E tanta, tanta compassione ai giovani che, privi di questi valori, ne prendono altri, quelli sbagliati, storicamente, moralmente, eticamente, politicamente, a loro guida; a noi il compito di perpetuare la storia.

BELLA CIAO!

LuVi

Lucio Virzì
24-04-2006, 23:21
Ecco i risultati di 5 anni di revisionismo da quattro soldi.

Ma non vi sono bastati 5 anni di fiction pilotate, di "Mussolini era un grande statista", di "Mussolini i suoi oppositori li mandava in vacanza", di "meglio fascista che frocio!"....
Ancora avete la forza di mettere sullo stesso piano i repubblichini e chi ha combattuto ed è morto per la libertà di persiero, parola, VOTO....

Parlare di partigiani "cattivoni" alla vigilia del 25 Aprile è come parlare delle doppie punte di Monica Bellucci...

PATETICI!!!

RESISTERE! RESISTERE! RESISTERE!

Dovessero volerci altri 50 anni, altri 100 anni, altri 1000 anni, il pensiero degli uomini liberi, che hanno liberato l'Italia dagli orrori NAZIFASCISTI non potrà e non dovrà essere dimenticato!

LuVi

FabioGreggio
24-04-2006, 23:45
VAllo a dire a chi è parente di chi ha lottato ed è morto per la causa nazifascista solo per non incappare in ritorsioni contro la famiglia...

Balle.
balle grosse come meloni.
Il quorum di ragazzi che lottarono con RSi per paura è in percentuale risibile.
La maggior parte di essi erano profondamente conviniti di quello che facevano.

E di porcate ne hanno fatte tante.
Assieme ai nazisti, contro il popolo italiano.
Genocidi, torture con le fiamme ossidriche nel cuore di Milano, nel Castello Visconteo di Pavia....

Si sono macchiati di infamia e hanno seminato quell'odio sfrenato che ha causato le vendette del dopo 25 aprile.
Padri che hanno vendicato, a torto, figli e parenti odiosamente torturati, uccisi, a volte in modo plateale.

La vendetta, basso istinto tribale, è però l'arma di chi ha visto ucccidere i propri cari sotto i propri occhi.
Facile dire che vi furono i triangoli rossi e le vendette.
Cosa faresti tu se sapessi chi ha stuprato tua figlia e oggi è persona stimata e riciclata?

La superficialità con cui analizzi quel periodo è pericolosamente revisionista.
Non è il Revisionismo in se il pericolo.
E' la banalizzazione di quelli che fino a 13 anni fa erano i nostri valori comuni.
Di Sinistra e Centro.
Oggi siamo divisi su questo, poerchè il lavoro di divisione e revisione è stato fatto bene.
Io domani sarò con la mia bandiera, quella di un Movimento non Comunista, Liberalsocialista, in piazza a festeggiare il ricordo di quell'Italia che vinto su chi mandò mio nonno a fare lo schiavo per 2 anni in Germania, su chi uccise di botte mio zio Socialista, su chi mandò ad Aushwitz bimbi ebrei dopo averne promulgato leggi razziste.

E ci andrei anche con la bandiera di quei democratici cristiani.
Perchè non porto la mia bandiera e basta: la ci sono io e ci andrei anche se vi fossero bandiere che non mi piacciono.

Le beghe di cortile non contano quando c'è in ballo il valore più grande di un popolo: la libertà.

In colonia dalle suore da piccolo ci facevano cantare "Bella Ciao" ed era naturale.
Decenni dopo sarebbe un sacrilegio: grazie a quelli che la pensano come te.

Io domani la canto ancora. Spero tu mi senta.

fg

karplus
25-04-2006, 00:49
Interessanti supposizioni. Non e' che hai anche un link anche in lingua madre, proveniente da, chesso', gestapo.org o ss.de?

che i vari eccidi di marzabotto, fosse ardeatin ecc ci fossero stati é risaputo. E' altrettanto ovvio che se i partigiani si fossero consegnati sarebbero stati uccisi e torturati nelle maniere peggiori ma si sarebbero salvati 300 innocenti fra donne e bambini nel caso di questa strage.

proprio non capisco che centri gestapo ss, ecc... quei crimini ci sono stati, la storia é lì a confermartelo. e i crucchi uccidevano sperando che i partigiani la smettesso di fare attentati avendo sulla coscienza gli innocenti morti x ritorsione

Gennaro10
25-04-2006, 01:11
Io trovo triste che un ricordo importante come questo vengo sfruttato in larga parte da dei partiti per fare bella mostra delle sue bandiere e da chi vuole innestare polemiche strumentali alla propria propaganda. Sarebbe bello vedere in piazza bandiere Italiane,Americane,Inglesi, Comunisti dei partigiani(perchè giustamente negare il loro ruolo è una grave opera di revisionismo,ma anche cercare di attribuirgli tutti i meriti dimenticando gli altri lo è...),Il simbolo della brigate ebraica e di chi altro ha perso la vita per restituirci la pace in cui adesso viviamo, è questo che va ricordato, che per avere ciò che abbiamo ora sono morti degli uomini, e non mitizzare la guerra, nel compimento dell'uccisione del nemico in se( il concetto settantottino/odierno dell'antifascismo militante e di atti violenti gustificati lo trovo aberrante)
Ecco, sarebbe bello ricordare in silenzio, con un preghiera per chi crede queste persone,e in modo "caritatevole" anche chi "aveva il tuo stesso identico umore, ma la divisa di un altro colore", visto che la morte di un uomo è sempre qualcosa di doloroso, e la guerra, mettendo uomini contro uomini, per quanto necessaria resta sempre un crimine.


La guerra di Piero
Fabrizio de André

Dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma son mille papaveri rossi
lungo le sponde del mio torrente
voglio che scendano i lucci argentati
non più i cadaveri dei soldati
portati in braccio dalla corrente
così dicevi ed era inverno
e come gli altri verso l'inferno
te ne vai triste come chi deve
il vento ti sputa in faccia la neve
fermati Piero , fermati adesso
lascia che il vento ti passi un po' addosso
dei morti in battaglia ti porti la voce
chi diede la vita ebbe in cambio una croce
ma tu no lo udisti e il tempo passava
con le stagioni a passo di giava
ed arrivasti a varcar la frontiera
in un bel giorno di primavera
e mentre marciavi con l'anima in spalle
vedesti un uomo in fondo alla valle
che aveva il tuo stesso identico umore
ma la divisa di un altro colore
sparagli Piero , sparagli ora
e dopo un colpo sparagli ancora
fino a che tu non lo vedrai esangue
cadere in terra a coprire il suo sangue
e se gli sparo in fronte o nel cuore
soltanto il tempo avrà per morire
ma il tempo a me resterà per vedere
vedere gli occhi di un uomo che muore
e mentre gli usi questa premura
quello si volta , ti vede e ha paura
ed imbracciata l'artiglieria
non ti ricambia la cortesia
cadesti in terra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che il tempo non ti sarebbe bastato
a chiedere perdono per ogni peccato
cadesti interra senza un lamento
e ti accorgesti in un solo momento
che la tua vita finiva quel giorno
e non ci sarebbe stato un ritorno
Ninetta mia crepare di maggio
ci vuole tanto troppo coraggio
Ninetta bella dritto all'inferno
avrei preferito andarci in inverno
e mentre il grano ti stava a sentire
dentro alle mani stringevi un fucile
dentro alla bocca stringevi parole
troppo gelate per sciogliersi al sole
dormi sepolto in un campo di grano
non è la rosa non è il tulipano
che ti fan veglia dall'ombra dei fossi
ma sono mille papaveri rossi.

GioFX
25-04-2006, 01:31
siamo alla superiorità antropologica... nemmeno da morti sono uguali. A quando un bel dovevano sterminarli tutti? :mbe: Dalla serie i valori della resistenza... continuiamo pure.

dai jumper, offendi la tua intelligenza... era evidente che intendesse che hanno un diverso peso di fronte alla storia. E questo mi sembra ovvio.

Oppure le morti dei gerarchi nazifascisti hanno lo stesso valore di quelle delle loro vittime?

giammy
25-04-2006, 02:40
Da http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Badoglio

"L'armistizio
Ciò che rende famoso nel mondo il nome di Badoglio è l'armistizio siglato a Cassibile, una frazione di Siracusa, il 3 settembre 1943.Con buona probabilità, l'armistizio sin dall'inizio era il principale obiettivo dell'assenso del Re alla mozione del Gran Consiglio. Carcerato il Duce al Gran Sasso, Badoglio poteva ricercare quel contatto che a Maria José era stato imposto di lasciar cadere e con lo stesso mediatore (il futuro Paolo VI), si ripresero le trattative, ma poiché queste non parevano condurre a nulla (si è da diversi studiosi sospettato un interesse vaticano a ritardare questa soluzione), il generale Castellano fu inviato a Lisbona a prendere contatti più diretti. Contemporaneamente, il generale Rossi ed il generale Zanussi, separatamente, si presentarono inattesi agli sbalorditi alleati con il medesimo incarico. Messi a confronto fra loro dagli alleati per chiarire chi fosse da considerarsi il vero inviato, i tre litigarono su questioni di anzianità di grado.

Superato (ma non del tutto) l'impasse, le trattative seguirono con uno stile di pari decoro: giunti a proporre una resa senza condizioni, nel corso del tempo i generali aggiungevano invece diverse e talora fantasiose possibili condizioni, fra le quali una inusitata pretendeva che prima di decidere se firmare gli italiani avrebbero dovuto poter conoscere i piani segreti di invasione (prima di firmare e sino al momento dell'eventuale firma, Italia ed Alleati restavano nemici in guerra aperta, non era quindi una richiesta di tipo consueto).

Altre perdite di tempo vennero dalla formulazione proposta per il testo del comunicato: Badoglio premeva per una formula anonima, nella quale fossero state le forze armate a capitolare ed il suo nome fosse lasciato fuori dal testo, ad evitare accostamenti o coinvolgimenti. Come noto, Eisenhower pretese il nome dell'impertinente Badoglio nel comunicato. Gli alleati diedero quindi un drastico taglio alle ciarle ed imposero la firma dell'armistizio minacciando in caso contrario uno scandalo giornalistico. Firmata la resa il giorno 3, l'annuncio pubblico sarebbe avvenuto l'8 settembre.

In quei giorni fra il 3 e l'8, mentre i tedeschi già sapevano della firma e si apprestavano ad inviare truppe di occupazione, Badoglio rasserenava il loro ambasciatore a Roma, spendendo addirittura la parola d'onore del generale più anziano e più medagliato d'Italia. Gli alleati cercavano invece di accontentare il Re, che aveva chiesto di difendere Roma, e inviarono una missione esplorativa segreta per poter programmare l'invio di 2.000 paracadutisti, ma non trovarono alcuna collaborazione militare: il capo di stato maggiore Ambrosio se n'era andato a Torino per completare il trasloco di casa e ottenuto di parlare con Badoglio, dopo una pretestuosa lunga anticamera, gli inviati americani ne ricavarono bugie e ritrattazioni di precedenti disponibilità.

Resosi conto che la città era scarsamente difendibile (anche per la sua esigua collaborazione), insieme alla famiglia reale partì nottetempo e clandestinamente per raggiungere il Sud, via Pescara e Brindisi, stabilendosi infine a Salerno, dove avrebbe eletto la sede del suo governo, che resse ancora per qualche mese sino a quando il 10 giugno 1944 Badoglio rassegnò nelle mani del re le sue dimissioni ed al suo posto fu nominato Ivanoe Bonomi, che nonostante dal re fosse stato proposto da subito come un collaboratore di massimo rilievo, era stato sempre scansato da Badoglio.

Dopo la nomina di Bonomi, che consentiva di aprire quel dialogo con il partito comunista sempre negato dal predecessore, Badoglio si ritirò a vita privata nella natia Grazzano. Il suo nome continuò però a circolare nel mondo militare anglosassone, che nonostante la circostanza gli avesse fatto gran comodo, chiamava "Badogliani" gli italiani, col significato di "voltagabbana", in riferimento al tradimento del precedente alleato."

karplus
25-04-2006, 03:31
Nonostante fosse co-belligerante l'Italia é stata poi trattata da nazione sconfitta... :muro:

shambler1
25-04-2006, 04:10
......e così la ragazza venne stuprata da almeno 20 uomini.
Rimase a terra, in coma e con le vesti strappate e sporche.

Qualcuno la guardò inoridito chiedendosi come mai tanta violenza.
Una donna di passaggiò osservò:
" Uno scempio, vero, però anche lei...con quella gonna corta..."

Anche la ragazza stuprata ebbe la sua colpa.
E fu un'attenuante al processo degli stupratori.

E se fosse vostra figlia?


Spero si capisca la metafora.


fg

Veramente no

CYRANO
25-04-2006, 07:35
Io trovo triste che un ricordo importante come questo vengo sfruttato in larga parte da dei partiti per fare bella mostra delle sue bandiere e da chi vuole innestare polemiche strumentali alla propria propaganda. Sarebbe bello vedere in piazza bandiere Italiane,Americane,Inglesi, Comunisti dei partigiani(perchè giustamente negare il loro ruolo è una grave opera di revisionismo,ma anche cercare di attribuirgli tutti i meriti dimenticando gli altri lo è...),Il simbolo della brigate ebraica e di chi altro ha perso la vita per restituirci la pace in cui adesso viviamo, è questo che va ricordato, che per avere ciò che abbiamo ora sono morti degli uomini, e non mitizzare la guerra, nel compimento dell'uccisione del nemico in se( il concetto settantottino/odierno dell'antifascismo militante e di atti violenti gustificati lo trovo aberrante)


concordo.



Ciaozzz

DonaldDuck
25-04-2006, 09:41
Alla festa del 25 Aprile andiamo con questa bandiera
http://img92.imageshack.us/img92/4164/italia8up.gif
La liberazione non è proprietà di nessun partito politico. E' del Popolo.

Lucio Virzì
25-04-2006, 10:07
Da http://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Badoglio

"L'armistizio

Ma che c'entra l'armistizio?!?! :confused:
Rilassati, hai tempo fino all'8 settembre per listare la tua bandiera a lutto :rolleyes:

LuVi

jumpermax
25-04-2006, 10:25
dai jumper, offendi la tua intelligenza... era evidente che intendesse che hanno un diverso peso di fronte alla storia. E questo mi sembra ovvio.

Oppure le morti dei gerarchi nazifascisti hanno lo stesso valore di quelle delle loro vittime?
Non è certo al gerarca nazifascista, che il tempo e l'età per capire l'ha avuto, che mi riferisco, ma a quei ragazzetti che indottrinati dalla propaganda del regime andarono a combattere come repubblichini a 16,17 anni. La loro colpa è stata quella di non capire, di mettersi dalla parte sbagliata. Ma pensare che i buoni fossero tutti da un lato e i cattivi tutti dall'altro, pensare che in una guerra depravazione, torture, uccisioni siano prerogative di un solo schieramento è fare propaganda. Il 25 aprile è stata la liberazione anche per loro, non solo per i partigiani, per cui ogni volta che si fanno distinzioni politiche di questo tipo, ogni volta che si considera la morte di un ragazzino a seconda della bandiera che portava, ogni volta che si parla di liberazione di una parte del paese e dell'altra come di una parte da estirpare non si parla di vera liberazione.

giammy
25-04-2006, 10:33
Non è certo al gerarca nazifascista, che il tempo e l'età per capire l'ha avuto, che mi riferisco, ma a quei ragazzetti che indottrinati dalla propaganda del regime andarono a combattere come repubblichini a 16,17 anni. La loro colpa è stata quella di non capire, di mettersi dalla parte sbagliata. Ma pensare che i buoni fossero tutti da un lato e i cattivi tutti dall'altro, pensare che in una guerra depravazione, torture, uccisioni siano prerogative di un solo schieramento è fare propaganda. Il 25 aprile è stata la liberazione anche per loro, non solo per i partigiani, per cui ogni volta che si fanno distinzioni politiche di questo tipo, ogni volta che si considera la morte di un ragazzino a seconda della bandiera che portava, ogni volta che si parla di liberazione di una parte del paese e dell'altra come di una parte da estirpare non si parla di vera liberazione.

e secondo te invece la Russia era dalla parte giusta o dei giusti?
http://it.wikipedia.org/wiki/Patto_Molotov-Ribbentrop

Patto Molotov-Ribbentrop
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai a: Navigazione, cerca

Firma del trattato da parte di Molotov alla presenza di Ribbentrop e Stalin.Il Patto Molotov-Ribbentrop, talvolta chiamato Patto Hitler-Stalin, fu un trattato di non aggressione, stipulato tra la Germania Nazista e l'Unione Sovietica. Venne firmato a Mosca, il 23 agosto 1939, dal Ministro degli Esteri sovietico Vyacheslav Molotov e dal Ministro degli Esteri tedesco Joachim von Ribbentrop.

Indice [nascondi]
1 Quadro generale
2 Negoziazioni Franco-Britanniche con l'Unione Sovietica
3 Negoziati tedeschi con l'Unione Sovietica
4 Effetti
5 Conseguenze



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Quadro generale
L'equilibrio di potere in Europa, alla fine della prima guerra mondiale, venne eroso un poco alla volta, partendo dalla Crisi abissina (1935) fino ad arrivare all'Accordo di Monaco (1938). La dissoluzione della Cecoslovacchia segnalò la crescente instabilità della Germania Nazista, mentre l'Unione Sovietica aspirava a recuperare i territori persi nell'epilogo della Grande Guerra. Inoltre, l'Unione Sovietica incoraggiava il conflitto tra le nazioni capitaliste allo scopo di facilitare la diffusione del Comunismo.

Visto dalla prospettiva sovietica, il Patto Molotov-Ribbentrop era una risposta necessaria al deterioramento della situazione della sicurezza in Europa, della seconda metà degli anni '30, quando la Germania Nazista si allineò con l'Italia Fascista nelle Potenze dell'Asse, e mirava a rovesciare lo svantagioso Trattato di Versailles stipulato dopo la prima guerra mondiale.

Il Regno Unito e la Francia, notori garanti dello status quo territoriale, rimasero in attesa fino alla distruzione della Cecoslovacchia da parte della Germania, nel marzo 1939, mantenendo una politica di "non intervento" mentre Germania e Italia supportarono i vittoriosi ribelli di destra nella loro distruzione della repubblica e della democrazia spagnola, durante la guerra civile del 1936-39.

Da parte sua, l'Unione Sovietica non era interessata al mantenimento dello status quo che vedeva come svantaggioso per i suoi interessi, in quanto derivava dal periodo di debolezza sovietica immediatamente seguente alla Rivoluzione d'Ottobre del 1917 e alla Guerra civile russa. I capi sovietici adottarono la posizione secondo la quale, il conflitto tra quelle che caratterizzarono come "nazioni imperialiste rivali", non solo era una conseguenza inevitabile del capitalismo, ma avrebbe migliorato le condizioni per la diffusione del comunismo.

Durante il 1938 il governo sovietico si offrì di difendere la Cecoslovacchia in caso di invasione tedesca, ma il governo cecoslovacco venne persuaso dalla Gran Bretagna e dalla Francia a cedere alle richieste territoriali dei tedeschi, nonostante un'alleanza Franco-Cecoslovacca che risaliva al 1924. Questo fatto rinforzò l'impressione sovietica dell'attuale disinteresse da parte dell'occidente nell'opporsi al fascismo crescente, gia esemplificato dagli eventi della guerra civile in Spagna.

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Negoziazioni Franco-Britanniche con l'Unione Sovietica
Le negoziazioni tra Unione Sovietica e Franca/Regno Unito, per un'alleanza militare contro la Germania si bloccarono principalmente a causa dei reciproci sospetti. L'Unione Sovietica cercava garanzie per il supporto contro l'aggressione tedesca e il riconoscimento del diritto sovietico di interferire contro "un cambio di politica favorevole a un'aggressione" nelle nazioni lungo il confine occidentale dell'URSS. Anche se nessuna delle nazioni coinvolte aveva formalmente richiesto la protezione dell'Unione Sovietica, i sovietici annunicarono "garanzie per l'indipendenza di Finlandia, Estonia, Lettonia, Polonia, Romania, Turchia e Grecia".

I britannici e i francesi temevano che questo avrebbe consentito l'intervento sovietico negli affari interni delle nazioni confinanti, anche in assenza di una immediata minaccia tedesca.

Con la Germania che chiedeva concessioni territoriali alla Polonia, e di fronte all'opposizione polacca, la minaccia di una guerra era crescente. Ma anche se ci fu uno scambio di telegrammi non più tardi dell'inizio di aprile, la missione militare inviata (via nave) dalle potenze occidentali non arrivò a Mosca prima dell'11 agosto.

Un punto spinoso ancor più fondamentale era la questione della Polonia, che giaceva a metà strada tra Germania e Unione Sovietica: Il governo polacco temeva giustamente che il governo sovietico cercasse l'annessione delle ex province russe, incorporate nella Polonia nel 1920, aree caratterizzate dai sovietici come "irredente" (L'Ucraina occidentale e la Bielorussia occidentale) sulla base dell'identità etnica tra la loro popolazione principale e quella delle due repubbliche sovietiche più occidentali.

Il governo polacco si rifiutò quindi di permettere all'esercito sovietico di entrare in Polonia, come alleato, prima della guerra. Una situazione che lasciò i sovietici senza nessuna possibilità di contrastare i tedeschi prima dell'invasione della Polonia.

Nella terza settimana di agosto i negoziati si fermarono, mentre entrambe le parti dubitavano dei motivi dell'altra, i sovietici sospettavano che sarebbero entrati in un conflitto limitato a loro e ai tedeschi.

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Negoziati tedeschi con l'Unione Sovietica
Il Primo Segretario sovietico Stalin aveva già in aprile aperto per dei negoziati e un miglioramento delle relazioni con la Germania sostituendo il Ministro degli Esteri Maxim Litvinov (un ebreo) con Molotov.

L'ebraico e pro-occidentale Litvinov non si addiceva a guidare l'Unione Sovietica verso un accordo con la Germania Nazista, visto che era largamente percepito come un sostenitore dell'alleanza con le potenze occidentali e contro i poteri fascisti. Per allora, Stalin aveva invece approvato il programma di Molotov di provocare una guerra tra la Germania e le nazioni occidentali. In ogni caso, avvicinarsi ai nazisti avrebbe concesso all'Armata Rossa tempo prezioso per prepararsi a una forse inevitabile guerra contro la Germania.

Concludento un accordo commerciale Tedesco-Sovietico, Molotov, il 19 agosto propose anche un protocollo aggiuntivo "che coprisse i punti sui quali i Partiti Contraenti erano interessati, nel campo della politica estera".

Il patto venne annunciato come un patto di non agressione, ma in un'appendice segreta, l'Europa orientale veniva divisa in due sfere d'influenza, tedesca e sovietica. Finlandia, Estonia, Lettonia e Bessarabia ricadevano nella sfera sovietica. La Polonia sarebbe stata divisa nell'eventualità del suo "riarrangiamento politico", le aree a est dei fiumi Narev, Vistola e San spettavano all'Unione Sovietica, mentre la Germania avrebbe occupato la parte ovest.

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Effetti
Il 1 settembre, solo una settimana dopo che il patto venne firmato, la spartizione della Polonia ebbe inizio con l'invasione tedesca. L'Unione Sovietica invase da est il 17 settembre (vedi anche: spartizione della Polonia).Il patto causò costernazione ad ovest, sia tra i governi che più di tutti temevano un simile risultato, che tra i tanti sostenitori del comunismo, molti dei quali trovavano incomprensibile che i sovietici trattassero con il nemico ideologico nazista. Una famosa vignetta di David Low apparsa sul London Evening Standard del 20 settembre 1939 mostava Hitler e Stalin scambiarsi un inchino sopra il cadavere della Polonia, con Hitler che diceva: "La feccia della Terra, suppongo?" mentre Stalin replicava "Il sanguinario assassino dei lavoratori, presumo?".

Il 28 settembre 1939, i tre Stati Baltici non ebbero altra scelta che firmare un cosidetto Patto di assistenza e mutua difesa, che permetteva all'Unione Sovietica di far stazionare delle truppe in Estonia, Lettonia e Lituania. Lo stesso giorno un protocollo supplementare Tedesco-Sovietico trasferiva gran parte della Lituania dalla prevista sfera d'influenza tedesca a quella sovietica.

La Finlandia resistette a simili pretese, e venne invasa dall'Unione Sovietica il 30 novembre. Dopo più di tre mesi di pesanti combattimenti e perdite nella seguente Guerra d'inverno, l'Unione Sovietica desistette dal suo intento di occupare la Finlandia, in cambio di circa il 10% del territorio finlandese (la Carelia), gran parte del quale era ancora nelle mani dell'esercito finnico.

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Conseguenze
Nel giugno 1940, dopo le rapide vittorie della Wehrmacht e l'occupazione di Norvegia, Danimarca, Paesi Bassi, Belgio e Francia durante la Campagna di Francia, fu la volta della Bessarabia e dei tre stati baltici a subire l'occupazione e la successiva annessione da parte dell'Unione Sovietica. Il 28 giugno 1940 l'Unione Sovietica pose un ultimatum alla Romania per la Bessarabia e la parte settentrionale della Bucovina. Senza i suoi tradizionali alleati, Regno Unito e Francia, la Romania cedette.

Sui territori occupati i sovietici iniziarono una campagna di terrore, in maniera molto simile al terrore nazista ad est. Milioni di persone furono deportate e mandate a lavorare nell'estremo nord. Per l'inizio del 1941, gli imperi di Germania e Unione Sovietica condividevano un confine comune che passava attraverso le odierne Lituania e Polonia. Subito dopo, le relazioni Tedesco-Sovietiche iniziarono a raffreddarsi e lo scontro tra la Germania Nazista e l'Unione Sovietica sembrò sempre più inevitabile.

La Germania ruppe il patto dell'agosto 1939 invadendo l'Unione Sovietica il 22 giugno 1941, in quella che venne chiamata Operazione Barbarossa. Nel giro di settimane, l'attacco tedesco venne seguito da un attacco preventivo alla Finlandia, il 26 giugno, iniziando la cosidetta Guerra di continuazione tra la Finlandia e l'Unione Sovietica.

L'estensione con cui le prime acquisizioni territoriali sovietiche possono aver contribuito a prevenire la conquista tedesca dell'Unione Sovietica rimangono un fattore da considerare quando si valuta il patto. La propaganda sovietica sosteneva che queste svolsero un qualche ruolo. Altri dicono che la Polonia e i Paesi Baltici formavano un importante barriera tra l'Unione Sovietica e la Germania Nazista, e solo la distruzione di questa barriera, sancita dal Patto Molotov-Ribbentrop, diede inizio alla guerra.

Zorcan
25-04-2006, 12:10
ogni volta che si fanno distinzioni politiche di questo tipo, ogni volta che si considera la morte di un ragazzino a seconda della bandiera che portava, ogni volta che si parla di liberazione di una parte del paese e dell'altra come di una parte da estirpare non si parla di vera liberazione.

Resta un dubbio: queste considerazioni farebbero piacere ad un ex-deportato? Farebbero piacere ad un russo sfuggito a qualche persecuzione stalinista? Farebbero piacere a qualche scampato al polpottismo? E soprattutto: abbiamo davvero il coraggio di andare da loro a dirgli che il loro resistere ai regimi rappresenta il male e il bene in modo equivalente all'impore il regime messo in atto da chi li tiranneggiava? Io questo coraggio (che poi non lo chiamerei certo così, anzi...) non ce l'ho. Resto dell'idea che tra l'oppressore e l'oppresso che insorge siano già marcatamente delimitati i confini di bene e male.

coldd
25-04-2006, 12:13
Non è certo al gerarca nazifascista, che il tempo e l'età per capire l'ha avuto, che mi riferisco, ma a quei ragazzetti che indottrinati dalla propaganda del regime andarono a combattere come repubblichini a 16,17 anni. La loro colpa è stata quella di non capire, di mettersi dalla parte sbagliata. Ma pensare che i buoni fossero tutti da un lato e i cattivi tutti dall'altro, pensare che in una guerra depravazione, torture, uccisioni siano prerogative di un solo schieramento è fare propaganda. Il 25 aprile è stata la liberazione anche per loro, non solo per i partigiani, per cui ogni volta che si fanno distinzioni politiche di questo tipo, ogni volta che si considera la morte di un ragazzino a seconda della bandiera che portava, ogni volta che si parla di liberazione di una parte del paese e dell'altra come di una parte da estirpare non si parla di vera liberazione.

da un lato posso anche darti ragione, diciamo che alcuni sono stati spinti a fare cose che non avrebbero fatto, ma alla fine cosa si giudica: le intenzioni o i fatti?
gli stermini di interi paesi, le persone bruciate vive dentro le case,...
se mi vieni a dire che queste cose non vanno considerate mi pare che tu offenda la memoria delle persone uccise

potete girarla come volete, ma questa resta una scontro tra con una sola parte colpevole: i nazifascisti
che poi è vero che tra i singoli o singoli gruppi c'è chi ha fatto diversamente (fascisti che hanno fatto del bene o partigiani che hanno fatto del male) ed è giusto ricordare anche questi fatti, ma NON per mischiare tutto

la distinzione deve restare, per non offendere la memoria dei caduti e della maggioranza di persone che ha combattuto per la libertà

nomeutente
25-04-2006, 12:27
Non è certo al gerarca nazifascista, che il tempo e l'età per capire l'ha avuto, che mi riferisco, ma a quei ragazzetti che indottrinati dalla propaganda del regime andarono a combattere come repubblichini a 16,17 anni. La loro colpa è stata quella di non capire, di mettersi dalla parte sbagliata. Ma pensare che i buoni fossero tutti da un lato e i cattivi tutti dall'altro, pensare che in una guerra depravazione, torture, uccisioni siano prerogative di un solo schieramento è fare propaganda. Il 25 aprile è stata la liberazione anche per loro, non solo per i partigiani, per cui ogni volta che si fanno distinzioni politiche di questo tipo, ogni volta che si considera la morte di un ragazzino a seconda della bandiera che portava, ogni volta che si parla di liberazione di una parte del paese e dell'altra come di una parte da estirpare non si parla di vera liberazione.

La tua è una posizione ragionevole che io accetto da te in quanto non penso ci siano dubbi sul tuo antifascismo (anche se sei un grande rompicoglioni :D ), però non accetto che discorsi simili siano fatti per diminuire le responsabilità individuali dei gerarchi e politiche del regime.

Che ci fossero ragazzi inconsapevoli o ignoranti è un dato di fatto, così come è un dato di fatto che una certa esaltazione della violenza e della "bella morte" (tipicamente fascista) abbia influenzato anche l'immaginario partigiano (con le modifiche del caso), basta pensare allo slogan "vincere o morire" che contraddistingueva entrambe le parti e caratterizza dunque non una specifica ideologia ma, forse, un intero periodo storico.
Ovviamente queste considerazioni debbono condurre a valutare le responsabilità individuali dei soldati di una e dell'altra parte in maniera distaccata e contestualizzata, giacché stiamo parlando di storia e non siamo nelle aule di un tribunale.

Però è inaccettabile che questi ragionamenti servano a confondere le acque, è inaccettabile che qualcuno che ha vissuto Salò non per ignoranza o perché costretto, ma perché convinto ieri e oggi di avere ragione utilizzi strumentalmente di nuovo il sangue di quei 18enni indottrinati e imbarbariti, al solo scopo di rifarsi una verginità politica equiparando il fascismo e l'antifascismo.

CYRANO
25-04-2006, 12:31
Non è certo al gerarca nazifascista, che il tempo e l'età per capire l'ha avuto, che mi riferisco, ma a quei ragazzetti che indottrinati dalla propaganda del regime andarono a combattere come repubblichini a 16,17 anni. La loro colpa è stata quella di non capire, di mettersi dalla parte sbagliata. Ma pensare che i buoni fossero tutti da un lato e i cattivi tutti dall'altro, pensare che in una guerra depravazione, torture, uccisioni siano prerogative di un solo schieramento è fare propaganda. Il 25 aprile è stata la liberazione anche per loro, non solo per i partigiani, per cui ogni volta che si fanno distinzioni politiche di questo tipo, ogni volta che si considera la morte di un ragazzino a seconda della bandiera che portava, ogni volta che si parla di liberazione di una parte del paese e dell'altra come di una parte da estirpare non si parla di vera liberazione.

si ma non confondiamo riconciliazione con revisionismo...
no perche' a sentire certuni fra poco si credera' che i deliquenti erano i partigiani e le vittime i nazifascisti...



Ciaozzz

anonimizzato
25-04-2006, 12:37
Rispolverare i valori della resistenza?
Questo sarebbe un modo per andare avanti?
La resistenza contro i Fascisti è morta il giorno in cui è morto, suicida, il Fascismo.
Il Nazismo è morto quando è morto Hitler.
NOn siamo un pochino anacronistici?
Mi fanno solo ridere sia i ragazzi che, a 20 anni, si definiscono fascisti, sia quelli che vogliono incarnare, a 20 anni i valori della resistenza.
I primi non possono essere fascisti, perchè il fascismo è morto con la destituzione di Mussolini. I secondi, non possono incarnare i valori della resistenza perchè questa è morta la prima volta dopo la destituzione di Mussolini, la seconda dopo la liberazione dai tedeschi.
Chiunque inneggi a quel valore, o a quell'altro, è solo una persona, che volutamente o meno, inneggia ad una guerra civile, che ha massacrato l'Italia.


Giusto ricordare, ma ricordare nel modo giusto. In fondo, chi ci ha rimesso la vita, da una parte o dall'altra sono ragazzi che perlopiù erano mandati al macello dai capi di una e dell'altra fazione, senza un perchè preciso.
Ricordiamoli e basta, senza colori, senza ideali.

Non dimenticare è il modo miglior per evitare che l'uomo commetta di nuovo simili errori.

Certo capisco come per te o per altri questo possa provocare qualche prurito ma che ci vuoi fare.

DonaldDuck
25-04-2006, 12:56
si ma non confondiamo riconciliazione con revisionismo...
no perche' a sentire certuni fra poco si credera' che i deliquenti erano i partigiani e le vittime i nazifascisti...



Ciaozzz
Ma affermata una cosa del genere.

DonaldDuck
25-04-2006, 12:59
Non dimenticare è il modo miglior per evitare che l'uomo commetta di nuovo simili errori.

Il ricordo si, la strumentalizzazione no. Come pure il ricordo "dimenticato" delle foibe.
Certo capisco come per te o per altri questo possa provocare qualche prurito ma che ci vuoi fare.
Non ho problemi di pelle quindi stò prurito non lo avverto. Penso che manco ileana ne abbia.

anonimizzato
25-04-2006, 12:59
Non ho problemi di pelle quindi stò prurito non lo avverto. Penso che manco ileana ne abbia.

Bene sono contento :O

coldd
25-04-2006, 13:02
Non ho problemi di pelle quindi stò prurito non lo avverto. Penso che manco ileana ne abbia.ù

secondo me vi prude alla grande

DonaldDuck
25-04-2006, 13:03
Bene sono contento :O
Guarda che discutere criticamente come ho fatto riguardo la strage di via Rasella non vuol dire condannare la resistenza ;).

DonaldDuck
25-04-2006, 13:05
ù

secondo me vi prude alla grande
Mi dai una mano tu a grattarmi stò prurito inventato?

marcowheelie
25-04-2006, 13:12
Mi dai una mano tu a grattarmi stò prurito inventato?
:eek:

DonaldDuck
25-04-2006, 13:19
:eek:
E che ci vuoi fare se ho gusti sessuali particolari :D? A parte gli scherzi (non riguarda te), se vogliamo continuare a discutere tranquillamente è bene ma se la mettiamo sul piano della provocazione è un'altro paio di maniche. Non gradisco molto.

Lucio Virzì
25-04-2006, 13:22
E che ci vuoi fare se ho gusti sessuali particolari :D? A parte gli scherzi (non riguarda te), se vogliamo continuare a discutere tranquillamente è bene ma se la mettiamo sul piano della provocazione è un'altro paio di maniche.
Parli tu di provocazione, che non hai il buon gusto di evitare di flammare, nella giornata dedicata alla memoria della Resistenza e della Liberazione d'Italia dal Nazifascismo.

Se non vuoi festeggiare con noi ITALIANI, abbi il buon gusto di tacere o trasferirti in Svizzera, che dici?

LuVi

DonaldDuck
25-04-2006, 13:24
http://img92.imageshack.us/img92/4164/italia8up.gif
Il 25 aprile batte questa bandiera, non ne vedo altre.

jumpermax
25-04-2006, 13:27
si ma non confondiamo riconciliazione con revisionismo...
no perche' a sentire certuni fra poco si credera' che i deliquenti erano i partigiani e le vittime i nazifascisti...



Ciaozzz
il punto è che c'erano delinquenti tra i partigiani come tra i fascisti. E che molti fascisti divennero partigiani per opportunismo quando fiutarono che l'aria era cambiata, ed erano tanto delinquenti prima quanto dopo. La questione vera è che c'era una parte sbagliata, antidemocratica totalitaria che ha portato il paese nella guerra civile, e una fazione che gli si è opposta. La guerra civile è stata la conseguenza del fascismo e su questo le responsabilità del regime ci sono tutte. Però i singoli casi umani sono un'altra storia e non si può pensare che ci fossero bestie da un lato e santi dall'altra...

nomeutente
25-04-2006, 13:28
http://img92.imageshack.us/img92/4164/italia8up.gif
Il 25 aprile batte questa bandiera, non ne vedo altre.
Quella è la bandiera che sta fuori dagli edifici dello stato.
Io però al corteo (quando non sono il portabandiera ufficiale dell'Anpi) vado con la bandiera rossa.
Se uno vuole portarne una gialla a pallini verdi sono affari suoi.
Libertà significa anche che ognuno si veste del colore che vuole.

CYRANO
25-04-2006, 13:40
il punto è che c'erano delinquenti tra i partigiani come tra i fascisti. E che molti fascisti divennero partigiani per opportunismo quando fiutarono che l'aria era cambiata, ed erano tanto delinquenti prima quanto dopo. La questione vera è che c'era una parte sbagliata, antidemocratica totalitaria che ha portato il paese nella guerra civile, e una fazione che gli si è opposta. La guerra civile è stata la conseguenza del fascismo e su questo le responsabilità del regime ci sono tutte. Però i singoli casi umani sono un'altra storia e non si può pensare che ci fossero bestie da un lato e santi dall'altra...

che le mele marce ci fossero anche nei partigiani , e' indubbio e , penso anche , "fisiologico"...


Ciaozzz

prio
25-04-2006, 13:49
Parli tu di provocazione, che non hai il buon gusto di evitare di flammare, nella giornata dedicata alla memoria della Resistenza e della Liberazione d'Italia dal Nazifascismo.

Se non vuoi festeggiare con noi ITALIANI, abbi il buon gusto di tacere o trasferirti in Svizzera, che dici?

LuVi

Le polemiche personali finisco qui.

Lucio Virzì
25-04-2006, 13:56
Chi è che vuole cancellare il 25 aprile? Qui sul forum sembra in molti.
Ma io mi chiedo, come mai il PDC non era alle celebrazioni, al Quirinale?

Anche se non di propaganga, evitiamo comunque le citazioni da siti di partito. Prio.

Leggo dal sito di FI che i giovani di forza italia si limiteranno a celebrare i morti USA nello sbarco, presso il cimitero di Nettuno e la MO Salvo D'Acquisto.
Tutto chiaro, per loro sono stati solo loro (ed io li ricordo come eroi, comunque!) i liberatori d'Italia. :rolleyes:

LuVi

P.S. I riassunti personali vanno bene? Donalduck, le segnalazioni si fanno usando l'apposito tastino :cool: e aggiungo, è ben strano che si cerchi di non far linkare le pagine del proprio sito di riferimento :D

DonaldDuck
25-04-2006, 14:03
Le polemiche personali finisco qui.
OK. Una informazione: sono consentite le citazioni dai siti di partito?

Faethon
25-04-2006, 14:16
La guerra civile è sempre un disastro,ma delle volte è necessaria.Penso anche che giorni come questi è inutile parlare di "buoni" o "cattivi" in termini individuali.Certamente anche fra i partigiani ci saranno stati anche delle mele marce.
Ma quel che conta oggi ,per me ,dovrebbe essere la scelta di campo.Bene o male,i due campi c'erano.Forse alcuni erano coi fascisti per paura di rappresaglia,e va bene,infatti a livello individuale non si possono mettere tutti nello stesso sacco.Allo stesso modo che per me un soldato tedesco della Wermacht non è tanto "cattivo" quando un SS,che notoriamente prendevano tutti i lavori sporchi nei paesi occupati.E non posso mettere allo stesso livello un morto SS con un partigiano,come non posso ritenere uguale la morte di Himler con quella di un partigiano.C'è differenza fra quelli che sono "capitati" nel campo dei cattivi e quelli che si trovavano li perchè proprio convinti ideologicamente.

Per questo,IMHO,è preferibile non scendere al livello individuale,ma parlare piuttosto delle 2 fazioni come 2 ideologie.E mi dispiace,allora quelli che si sono trovati nel campo dei cattivi sono "cattivi".Era la guerra,non puoi star li a chiederti se l' altro è fascista vero oppure uno che è stato costretto a prendere l' arma.Per cui trovo i commenti sulle frasi di quel racconto che usa termini "bestie" per descrivere i fascisti,fuori luogo.In caso di guerra,il nemico è nemico,non puoi star a pensare che forse gli hanno minacciato la madre etc.Questo si può fare solo in caso di prigionieri,quando non sei più col dito sul griletto.Per uccidere devi odiare il nemico.Tutti i paesi in guerra usano la loro macchina di propaganda per fermentare l' odio verso il nemico,ridicolizzarlo e d' altro canto fare guerra psicologica alla popolazione nemica.

La cosa grave sarebbe se OGGI ,qualcuno uscisse a dire che tutti quelli che combattevano nel campo fascista erano bestie,millepiedi etc.Perchè oggi uno ha il lusso di pensare con calma senza dover uccidere nessuno.

Ma all' epoca,uno deve pensare con le condizioni dell' epoca.Uno ha chiesto pure come facevano i partigiani a mettere a posto la coscienza quando i Tedeschi uccidevano 10 Italiani per ogni morto Tedesco.Ancora una volta,per me si tratta di domanda che non si poteva mettere all' EPOCA,specie quando interessava un' azione di resistenza importante.Se si tratta di attaccare due Tedeschi che marciano per strada,un capo partigiano può fare a meno,ma se si tratta di far saltare un ponte o cosa simile,non poteva pensare per primi gli Italiani uccisi dopo.Se no,non ci sarebbe resistenza da nessuna parte del mondo.Entra di nuovo il concetto che in una guerra,ci sono 2 campi.Non puoi essere neutro.Quindi anche gli "innocenti" in realtà,ci sono nella guerra fino al collo.Se non vogliono andare sulle montagne è una scelta loro,ma rimane il fatto che esiste una fazione dei "buoni" e una dei "cattivi" che DEVONO combattere fra di loro.

E uno dovrebbe essere GRATO ai partigiani,che ci sono stati,se no,l' Italia sarebbe passata nei libri di storia ,come un normale paese dell' Asse,come la Germania e il Giappone,dove movimenti simili non sono stati apparsi.Perchè la non esistenza di movimenti simili,li mette tutti nello stesso campo,quello dei "cattivi",anche se non tutti lo fossero forse nella loro mente.Insomma,rimane un fatto distintivo dell' Italia rispetto agli altri due e questo lo dovreste tener presente.Erano i "buoni" in questa storia,non importa se fra di loro c'erano anche individui cattivi.Anche nel mio paese c'è stata la guerra civile per 4 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale,e anzi da noi le cose più complicate,visto che molti della resistenza contro i Tedeschi ,sono poi passati nel campo dei cattivi.Di nuovo,l' unico modo per trattare una cosa così è separare i due periodi,perchè il movente era diverso,e questa era la causa del cambiamento di campo.E triste pensare quelli che erano nel campo dei cattivi senza essere convinti ideologicamente.Nono trovo nessuna tristezza per quelli che ne erano convinti.Li ritengo traditori e nemici del paese.

Buona festa della Liberazione e W l' Italia democratica.

DonaldDuck
25-04-2006, 14:19
Quella è la bandiera che sta fuori dagli edifici dello stato.

E' anche quella italiana.
Libertà significa anche che ognuno si veste del colore che vuole.
Certo, basta che io sia libero di scegliere quella e di poterlo motivare. Per il resto ognuno fa ciò che crede.

nomeutente
25-04-2006, 14:36
E' anche quella italiana.

E' evidente :D
Intendo dire che il tricolore io mi aspetto di trovarlo fuori dagli edifici pubblici ad ogni ricorrenza civile, ma questo non significa che io debba per forza avere in mano un tricolore...


Certo, basta che io sia libero di scegliere quella e di poterlo motivare. Per il resto ognuno fa ciò che crede.

Certo: ognuno porta quella che vuole.

Ovviamente non mi aspetto di vedere bandiere della rsi... :eek:

songoge
25-04-2006, 14:52
Candellare la storia non si può. Cancellare il ricordo si. Il 25 aprile si ricorda e basta. Ognuno porta con se un pezzo di storia, e molto spesso questi pezzi non coincidono! Ma questo non è un problema.
Ad esempio, di resistenza ce ne furono di diversi tipi.
Io personalmente mi ritrovo nella resistenza a guida americana. L'unica che ha dato inizio a tutto il processo di vera liberazione nel mondo dal nazifascismo.
La resistenza partigiana dei comunisti non è la mia. Essi volevano togliere una dittatura per istaurarne un'altra.
Anche se contribui a liberarci dalle dittature, la sua base ideologica era e resta sbagliata!

nomeutente
25-04-2006, 15:08
Candellare la storia non si può. Cancellare il ricordo si. Il 25 aprile si ricorda e basta. Ognuno porta con se un pezzo di storia, e molto spesso questi pezzi non coincidono! Ma questo non è un problema.
Ad esempio, di resistenza ce ne furono di diversi tipi.
Io personalmente mi ritrovo nella resistenza a guida americana. L'unica che ha dato inizio a tutto il processo di vera liberazione nel mondo dal nazifascismo.
La resistenza partigiana dei comunisti non è la mia. Essi volevano togliere una dittatura per istaurarne un'altra.
Anche se contribui a liberarci dalle dittature, la sua base ideologica era e resta sbagliata!

Gli americani non fecero resistenza, fecero la guerra, sono due cose concettualmente diverse.
La resistenza poi ebbe diverse cose al suo interno, e ci fu anche l'elemento della lotta di classe rivoluzionaria che a te può anche non piacere, ma aveva un suo senso storico determinato dal fatto che il fascismo fu anche una dittatura voluta dalla borghesia reazionaria per fermare il movimento operaio.
Se non riconosci questo elemento e il 25 aprile parli di "comunisti che volevano portare la dittatura" il passo logico successivo è giustificare la marcia su Roma come "male minore" e mi auguro che tu non voglia arrivare a questo.

songoge
25-04-2006, 15:24
Gli americani non fecero resistenza, fecero la guerra, sono due cose concettualmente diverse.
La resistenza poi ebbe diverse cose al suo interno, e ci fu anche l'elemento della lotta di classe rivoluzionaria che a te può anche non piacere, ma aveva un suo senso storico determinato dal fatto che il fascismo fu anche una dittatura voluta dalla borghesia reazionaria per fermare il movimento operaio.
Se non riconosci questo elemento e il 25 aprile parli di "comunisti che volevano portare la dittatura" il passo logico successivo è giustificare la marcia su Roma come "male minore" e mi auguro che tu non voglia arrivare a questo.

Quando parlo di resistenza americana, parlo degli italiani che si unirono agli americani per lottare il nazifascimo.
La lotta di classe è proprio quello che intendevo quando parlavo di un'altra resistenza. Quella dei comunisti non fu resistenza contro la pura dittatura. La loro fu una guerra a vasto raggio che interesso anche coloro che erano dalla stessa parte. Quanti partigiani furono uccisi solo perchè ritenuti presunti fiancheggiatori dei nazisti. Quante persono civili furono uccise perchè avevano aiutato soldati feriti italiani e tedeschi. Per non parlare poi delle tante rivincite personali contro preti,borghesi,imprenditori. Qui sta la differenza.
C'è chi combatteva per la libertà dell'italia dalla dittatura e chi combatteva gli italiani per un'idea che si è sempre dimostrata sbagliata.
Io il 25 aprile festeggero sempre la prima!

titovalma
25-04-2006, 15:58
“NON SI PUO‘, NE’ SI DEVE DIMENTICARE“





Giornata grigia, piovosa, e la tristezza è mia compagna. Ho trovato un vecchio album di fotografie.

Con mani tremanti lo sfoglio. E tutto il mio passato ritorna veemente. Il caro zio Ernesto, che tanto amava noi nipoti, mi sorride, con dolcezza da una vecchia foto. La mia mente torna al lontano 1944, quando in Italia vigeva il caos. Sfollati a Montalto Pavese, ove avevamo una bella villa. Un giorno, mamma e Angelo, mio fratello, vanno a Casteggio, con il calesse. Ed io a giocare a tennis dai conti Balduino nel loro castello. Al ritorno a casa una amara sorpresa: la nostra domestica mi avvisa che sono arrivati i partigiani per prendere la mamma. Papà è lontano nelle Petrolifere di Fornovo Taro, essendo dirigente. I mezzadri mi consigliano di scappare per paura che i partigiani possano rivalersi su di me. Ho 14 anni, però incosciente, prendo la bicicletta e corro incontro ai miei cari per avvisarli, e ci riesco. Però torno a casa e trovo tutte le finestre e le porte aperte e la casa spoglia di tutto. I partigiani “garibaldini“, i più criminali comunisti, hanno rubato tutto. Io non so che fare. E’ buio. E’ notte. L’incoscienza della gioventù mi fa scendere a Casteggio dai miei cari, sempre in bicicletta. Quando sento delle voci maschili mi butto, istintivamente, in un fossato. E, col cuore in gola, odo dire: “Peccato non abbiamo preso la figlia del commendatore. Anche se giovane ci saremmo divertiti tutti quanti“. Questa frase non la dimenticherò mai più!

Dopo varie peripezie riusciamo ad arrivare a Nizza Monferrato, dai miei nonni materni, i quali appena ci vedono ci scongiurano di scappare perché hanno già preso lo zio Ernesto e cercano anche noi. Una giovane madre e due ragazzi di 14 e 16 anni… La grave colpa imputataci è l’essere una famiglia “Fedele al Duce!”. Dopo varie fughe e soste in vari posti, arriviamo a Cittiglio, un paesino del Varesotto Ove papà ha trovato una bella casa. Lo zio Ernesto Arzani (cognome di cui sono molto fiera) 31 anni, con un braccio anchilosato per frattura giocando a calcio, indi esente dal militare è stato preso in un agguato, portato in un bosco dai partigiani comunisti “garibaldini“, amici d’infanzia di mio zio, lo hanno portato in un cascinale. Ove vi erano tre ufficiali della R. S. I., prigionieri. Ciò che è stato perpetrato a mio zio è inenarrabile. Per prima cosa gli hanno rotto gli occhiali (lui così miope), poi per ore, gli mettevano il capo nel liquame di un gabinetto. Seviziato in tutti i sensi, rotti gli arti a bastonate, torturato per due giorni. Con secchi d‘ acqua lercia e denudato. Con una scure gli hanno spaccato il cranio ed ancora in vita gettato in una fossa con i tre ufficiali e sepelliti vivi!!! Quei bastardi, assassini non soddisfatti di ciò, hanno chiesto ai nonni del denaro, adducendo a scusa che lo zio era vivo e in un campo di concentramento. I miei cari nonni si sono spogliati di tutto, senza sapere che lo zio dopo quattro giorni era già stato ucciso. Il partigiano chiamato il “boia” per gli assassinii perpetrati, compreso lo zio , è stato castigato da Dio. Ed una bomba a mano, con cui si trastullava, è scoppiata e prima di morire ha avuto atroce agonia. Dio è giusto! Solo dopo due mesi si è saputo tutto questo e si è potuto andare a riprendere le spoglie (con difficoltà ) dello zio e portarlo nella tomba di famiglia.

Ma, quei maledetti non hanno finito di torturarci! Finita la guerra, il 25 aprile 1945, e persa malgrado gli illusi pensino di aver vinto... dopo alcuni giorni mamma ed io siamo andate a Milano per vedere la nostra casa. Quando suona il campanello ed io vado ad aprire la porta mi sento sbattere contro il muro con il calcio di un fucile che mi fa cadere a terra. E vedo orribili ceffi che prendono la mamma e la portano via, dopo averla picchiata con il fucile. Sola, impaurita torno a Cittiglio. Mamma è stata portata nelle carceri di San Vittore, in una piccola cella stipata di uomini e donne, senza potersi sedere, con un bugliolo per tutti, 2 giorni senza acqua e vitto. Poi portata nelle “famigerate scuole di via Palmieri“ (ricordo indelebile per i milanesi per le atrocità che si facevano) ove vi è anche il seguito romano di Mussolini e vari attori famosi. Io non saprò mai ciò che successe in quei locali, perché mamma ha sempre taciuto su quello che le hanno fatto subire i partigiani. Ogni mattina li caricano a centinaia su camion scoperti e li fanno girare per le vie di Milano. I cittadini che sino a pochi giorni prima osannavano al Duce ed al Fascismo, come orde di barbari lanciano su quei poveretti escrementi umani, bottiglie, pietre, sassi, tutto ciò che poteva ledere. Di notte i bastardi partigiani entrano nelle camerate e li avvisano che l’indomani saranno tutti uccisi, con ghigno satanico. Dopo 2 mesi di torture mamma, tramite avvocati, viene liberata, mentre i suoi compagni di carcere vengono quasi tutti uccisi nelle camere di tortura.

Perché i giovani debbono essere ignari di ciò che hanno fatto i partigiani?

A te, caro zio Ernesto, mai dimenticato, ed a te mamma che hai tanto sofferto, tu che hai sempre fatto del bene a tutti e sei stata una fervente cattolica praticante, dico arrivederci in Paradiso, ove saremo nuovamente uniti, finalmente felici!

Lucio Virzì
25-04-2006, 15:58
15:38 Rame e Fo: "E' una rinascita".

"E' una rinascita". Lo hanno affermato la neosenatrice Franca Rame e il marito Dario Fo, alla manifestazione del 25 aprile a Milano. Il premio Nobel ha sostenuto che oggi è un giorno "liberatorio di un'angoscia che abbiamo avuto per molto tempo. Soprattutto ci fa venire in mente tutte le speranze che avevamo dopo la guerra". Franca Rame ha aggiunto che "questo è un bellissimo 25 aprile. Io ho sempre partecipato alla manifestazione ma sono anni che non vedevo questa folla entusiasmante".

Lucio Virzì
25-04-2006, 16:01
15:26 Pezzotta: "Toccare Costituzione
va contro questa giornata"

"Non accetto le polemiche della vigilia perchè il 25 aprile appartiene alla coscienza di tutti i democratici. Siamo qui perchè crediamo nella democrazia. Questo è il primo fatto. Poi siamo qui oggi per ricordare che la Costituzione è il risultato della lotta di liberazione e ogni qualvolta si tocca in modo sostanziale la Costituzione si va contro questa giornata". Lo ha detto il segretario generale uscente della Cisl Savino Pezzotta.
15:15 Epifani: "E' una festa di tutti"

"La liberazione del Paese, la sua democrazia, parlano oggi soprattutto ai giovani, a coloro che domani saranno il futuro del Paese. Tutte le bandiere vanno bene, devono però condividere i valori della Resistenza. In questo senso è una festa di tutti perchè tutto il Paese, la sua Democrazia, sono figli di quella liberazione e della Costituzione". Lo ha detto il segretario generale della Cgil Guglielmo Epifani arrivando a Milano alla manifestazione del 25 aprile.

14:51 Rognoni: "Inaccettabile parificare partigiani e Rsi"

"E' inaccettabile qualsiasi parificazione tra partigiani e combattenti della repubblica di Salò". Così ha detto il vicepresidente del consiglio della magistratura, Virginio Rognoni, cha ha partecipato alle celebrazioni del 25 Aprile a Monza. "Allo stesso modo si annullerebbe la storia di questo paese mettendo sullo stesso piano l'antifascismo e l'anticomunismo in un unico indistinto antitotalitarismo - ha aggiunto Rognoni -. Alla resistenza e alla scrittura della costituzione hanno contribuito soggettività di gruppi e persone diverse, con l'obiettivo prevalente della libertà".

14:46 Pecoraro: "Berlusconi dia a Calderoli
biglietto per Tahiti"

"Il biglietto che Berlusconi ha per Tahiti, lo dovrebbe regalare a Calderoli e lui resti a darci una mano come opposizione": così commenta Alfonso Pecoraro Scanio, leader dei Verdi, prima della partenza del corteo del 25 Aprile a Milano. "Frasi come quella di Calderoli sulle bandiere a mezz'asta - aggiunge - sono cose che non hanno mai detto nemmeno i fascisti. E penso che Bossi, che la Lega, dovrebbe scusarsi".

13:16 Bertinotti: "Antifascismo è religione civile"

L'antifascismo è la religione civile dell'Italia e il 25 aprile "è il ricordo di coloro che hanno costituito la Repubblica con la Costituzione". Lo ha detto il segretario di Rifondazione comunista Fausto Bertinotti nella manifestazione di Marzabotto. "Per questo, il 25 aprile giorno della liberazione con il ricordo della Resistenza, è una pagina fondativa del nostro stare insieme, della nostra convivenza".

FastFreddy
25-04-2006, 16:09
Come diceva il miglior amico di mio nonno che la resistenza l'ha fatta davvero: " Avevo 2 fucili: uno per i tedeschi e un altro lo tenevo da parte in cantina nel caso fossero arrivati i russi..."

Lucio Virzì
25-04-2006, 16:24
Eccolo, quello che non vuole festeggiare il 25 aprile.

16:18 Prodi: "Da Berlusconi una scelta sbagliata"

"Una scelta sbagliata". Il leader dell'Unione, Romano Prodi, definisce così l'atteggiamento di Silvio Berlusconi, che per tanti anni non ha partecipato alle celebrazioni di anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Per il professore, che oggi partecipa al corteo milanese, Berlusconi ha sbagliato "anche perchè ci dobbiamo identificare con quello che il 25 aprile rappresenta". Diverso, per il professore, il caso degli esponenti del centrodestra che hanno deciso di partecipare al corteo.
Politici che a suo giudizio "non meritano i fischi. Se sono presenti - ha spiegato Prodi - significa che riconoscono l'importanza del 25 aprile, altrimenti non sarebbero venuti".

LuVi

CYRANO
25-04-2006, 16:33
Prodi difende la Costituzione, per Calderoli è «tragica festa»
Un 25 Aprile di asprezze polemiche A Vicenza i “neri” contro l’oratrice



Il 25 aprile. Mentre si ricorda in tutta Italia l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo (alla manifestazione milanese è atteso anche il leader dell’Unione), scoppia la polemica sulla devolution: parlando della Costituzione del 1948, Prodi invita i cittadini a votare «no» al referendum costituzionale sulla riforma dello Stato voluta dal centrodestra. Per il leghista Calderoli, l’Unione trasforma la ricorrenza in «tragica festa di regime». Le reazioni, oltre che dal centrosinistra, arrivano anche dall’Udc Follini, che parla di «dichiarazioni dissennate».
A Vicenza. Sulla ricorrenza si abbatte - come l’anno scorso ma con segno politico opposto - un’altra pesantissima polemica all’ombra della Basilica palladiana. I due partiti dell’estrema destra che erano nella Casa delle libertà alle elezioni di due settimane fa, Alternativa sociale e Fiamma tricolore, ironizzano in toni xenofobi contro Sung Ae Bettenzoli, designata dal sindaco vicentino Enrico Hüllweck - oggi assente per ferie - a rappresentare il Comune alla manifestazione in Piazza dei Signori.(alle pagine 5 e 13)

E questi li avremmo avuti al governo...



Ciaozzz

sander4
25-04-2006, 16:34
Prodi difende la Costituzione, per Calderoli è «tragica festa»
Un 25 Aprile di asprezze polemiche A Vicenza i “neri” contro l’oratrice



Il 25 aprile. Mentre si ricorda in tutta Italia l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo (alla manifestazione milanese è atteso anche il leader dell’Unione), scoppia la polemica sulla devolution: parlando della Costituzione del 1948, Prodi invita i cittadini a votare «no» al referendum costituzionale sulla riforma dello Stato voluta dal centrodestra. Per il leghista Calderoli, l’Unione trasforma la ricorrenza in «tragica festa di regime». Le reazioni, oltre che dal centrosinistra, arrivano anche dall’Udc Follini, che parla di «dichiarazioni dissennate».
A Vicenza. Sulla ricorrenza si abbatte - come l’anno scorso ma con segno politico opposto - un’altra pesantissima polemica all’ombra della Basilica palladiana. I due partiti dell’estrema destra che erano nella Casa delle libertà alle elezioni di due settimane fa, Alternativa sociale e Fiamma tricolore, ironizzano in toni xenofobi contro Sung Ae Bettenzoli, designata dal sindaco vicentino Enrico Hüllweck - oggi assente per ferie - a rappresentare il Comune alla manifestazione in Piazza dei Signori.(alle pagine 5 e 13)

E questi li avremmo avuti al governo...



Ciaozzz

che schifo :mad:

il problema è che concorreranno, con la cdl, anche nelle amministrative e forse regionali .. :muro:

00Luca
25-04-2006, 16:38
Eccolo, quello che non vuole festeggiare il 25 aprile.

16:18 Prodi: "Da Berlusconi una scelta sbagliata"

"Una scelta sbagliata". Il leader dell'Unione, Romano Prodi, definisce così l'atteggiamento di Silvio Berlusconi, che per tanti anni non ha partecipato alle celebrazioni di anniversario della Liberazione dal nazifascismo.
LuVi

Forse perchè lo avrebbero ammazzato?

Fischi e insulti, la Moratti lascia il corteo
La manifestazione non è ancora partita da piazza Oberdan ma le proteste contro il ministro Moratti e la sua riforma della scuola sono già iniziate. Tra i primi striscioni, un enorme cartello con la scritta «Moratti ministra delle controriforme, Milano ti ripudia». E al collo di tantissimi giovani è appeso un cartello su cui si legge «Blocca gli stage della precarietà, cancella la riforma. Moratti, Milano ti ripudia». Lungo la strada verso via Buenos Aires, altri banchetti informativi con depliant contro la riforma Moratti. Intorno alle 15,30 la candidata sindaco di Milano per il centrodestra si è aggregata al corteo in corso Vittorio Emanuele ed è stata accolta al grido «scuola pubblica» quando. La Moratti, contestata da un coro di fischi e insulti, partecipa alla manifestazione per la Liberazione come privata cittadina: spinge sulla sedia a rotelle il padre Paolo Brichetto, ex deportato al campo di concentramento di Dachau e decorato con medaglie alla Resistenza dal presidente Ciampi.
Al corteo partecipa anche il suo rivale politico, Bruno Ferrante: «È la festa di tutti gli italiani - ha detto iil candidato sindaco dell'Unione per Palazzo Marino. E sulla presenza della Moratti, Ferrante sottolinea che «ha fatto molto bene a essere qui oggi e invito tutti a dimostrare in maniera pacifica e senza contestazioni».

00Luca
25-04-2006, 16:39
[I]parlando della Costituzione del 1948, Prodi invita i cittadini a votare «no» al referendum costituzionale sulla riforma dello Stato voluta dal centrodestra.
Che vergogna strumentalizzare politicamente anche la festa della Liberazione.

Lucio Virzì
25-04-2006, 16:40
Forse perchè lo avrebbero ammazzato?

Fischi e insulti, la Moratti lascia il corteo

Ma per piacere.
La Moratti stessa ha già ridimensionato la cosa, avrebbe comunque lasciato il corteo.

:rolleyes:

LuVi

00Luca
25-04-2006, 16:42
[I]E questi li avremmo avuti al governo...
Già prima delle elezioni si sapeva che in caso di vittoria l'unico eletto sarebbe stata Alessandra Mussolini ma che nessun incarico di governo le sarebbe stato assegnato. In un sistema di coalizioni l'estrema destra ha preferito non disperdere il voto e facendo una scelta del meno peggio, dopo aver visto i NoGlobal candidati ED ELETTI nelle file di Rifondazione Comunista, forza DI GOVERNO.

Poi se volete continuare a polemizzare su queste liste fate pure ma i numeri e i fatti sono quelli sopra.

00Luca
25-04-2006, 16:45
Ma per piacere.
La Moratti stessa ha già ridimensionato la cosa, avrebbe comunque lasciato il corteo.

:rolleyes:

LuVi
Perchè è una persona intelligente!

O forse anche Corriere.it si inventa tutto sbattendo la notizia in prima pagina con questa evidenza....va bene.

http://www.areaborsa.com/insulti_moratti.jpg

Berlusconi in mezzo agli autonomi dei centri sociali...certo ottima idea. Bravo Prodi...tu sì che saresti un ottimo ministro degli Interni!

Lucio Virzì
25-04-2006, 16:46
Balle non aggiornate Luca.

16:33 Milano, portavoce Moratti: "Uscita prevista"

Il portavoce di Letizia Moratti ha precisato che non è stato un abbandono quello del ministro che aveva comunque già previsto, indipendentemente dalle contestazioni, di lasciare la manifestazione dopo un breve tratto di strada. "Anche le contestazioni dall'inizio alla fine erano previste - ha aggiunto il portavoce - e quindi Letizia Moratti, che era venuta per accompagnare il padre, ha lasciato il corteo, come previsto, all'imbocco di piazza del Duomo".

Fine.

00Luca
25-04-2006, 16:49
Resta il fatto che è stata pesantemente contestata. A prescindere dall'uscita anticipata o meno dal corteo. E questo non è democratico.

Non sono stati i DS, non sono stati quelli della Margherita... sono state quelle persone che hanno fatto sì che finisse 50 a 50 salvando di fatto Berlusconi (che come ben sai mi auspicavo uscisse di scena).

Quando farete anche voi piazza pulita dall'estrema sinistra, come hanno ormai fatto tutte le grandi democrazie occidentali da Germania a Francia, magari lo voterò anche io un giorno un FUTURO centro-sinistra.

sander4
25-04-2006, 16:54
Che vergogna strumentalizzare politicamente anche la festa della Liberazione.

Ma che strumentalizzazione.
L'ex maggioranza, la costituzione repubblicana ed antifascista, che abbiamo avuto grazie alla liberazione dal nazifascismo e dalla resistenza, l'ha sfasciata e violentata a colpi di maggioranza.metà degli articoli completamente modificati da quelli di calderoli.

E' dovere ricordarlo in questo giorno.

DonaldDuck
25-04-2006, 16:55
Ovviamente non mi aspetto di vedere bandiere della rsi... :eek:
Perchè sono quelle che vorresti vedere sul serio?

00Luca
25-04-2006, 16:58
l'ha sfasciata e violentata.
Lo sfascio è la riduzione del numero di parlamentari o dare + poteri alle regioni su polizia locale, istruzione e sanità?
Ci staresti bene in curva allo stadio a urlare contro i calciatori

E oggi è la festa della Liberazione, non lo spot per il voto contrario al referendum! Del quale non se n'è nemmeno parlato una volta che sia una in televisione! Vergogna!

DonaldDuck
25-04-2006, 16:59
Forse perchè lo avrebbero ammazzato?

Fischi e insulti, la Moratti lascia il corteo
CUT

Il rischio di qualche fanatismo sicuramente c'era.

00Luca
25-04-2006, 17:01
http://img92.imageshack.us/img92/4164/italia8up.gif
Il 25 aprile batte questa bandiera, non ne vedo altre.
Nella manifestazione in corso pare non esserci traccia.
Ci sono quelle della pace, dei sindacati, dell'Urss (???), dei Verdi, dei DS, dell'Iraq .... che stupido Berlusconi a non partecipare...è un giorno di festa per l'Italia tutta e a questa manifestazione dovrebbero esserci tutti. Mica si fa politica parlando del referendum confermativo...diamine!

00Luca
25-04-2006, 17:01
Il rischio di qualche fanatismo sicuramente c'era.
Ma sarebbe dovuto andarci anche Berlusconi insieme a Fini e perchè no Borghezio

Lucio Virzì
25-04-2006, 17:02
Luca Luca... mi pare che il tuo caso... ti si stia sgonfiando da solo...

16:50 Cossutta: "Fischi a Moratti
fanno parte della democrazia"

I fischi al ministro Letizia Moratti e candidato per il centrodestra a sindaco di Milano, durante la manifestazione per la Liberazione a Milano "fanno parte della democrazia. Gli insulti invece no". Così il leader del Pdci, Armando Cossutta, che ha sfilato in corso Buenos Aires. "La Moratti - ha aggiunto Cossutta - ha avuto il coraggio di venire, bene, perché questa è la manifestazione di tutti, anche della Moratti, che pure ha fatto parte di un Governo che ha violentato quella Costituzione che è figlia della Resistenza".

16:46 Moratti: "In democrazia ci sono anche contestazioni"

"Dobbiamo continuare a credere nella democrazia e nella democrazia ci sono anche le contestazioni". Risponde così il ministro Letizia Moratti, candidato per la CdL a Palazzo Marino, ai contestatori che l'hanno fischiata durante la manifestazione per la Liberazione. I fischi se li aspettava, ammette la Moratti che assicura che comunque ne è valsa la pena. "Sono qui per ribadire - ha detto il candidato sindaco - che il nostro Paese deve continuare a credere nella democrazia e continuare a lottare per costruire un futuro fatto anche di tolleranza e comprensione".

T'ha detto male ;)

LuVi

DonaldDuck
25-04-2006, 17:04
Che vergogna strumentalizzare politicamente anche la festa della Liberazione.
Devi sapere una cosa: io sono ancora convalescente da una polmonite quindi mia moglie è uscita in paese da sola. Ti premetto che la giunta comunale è di sinistra da almeno 25 anni. Quando è tornata gli ho chiesto se c'era un pò di movimento in giro: non c'era l'ombra di un festeggiamento, di una commemorazione, una bandiera, NULLA. Come se il 25 aprile non fosse mai esistito.

00Luca
25-04-2006, 17:06
Lucio cosa deve dire Cossutta? Non è che i commenti sminuiscono i fatti.

La Moratti, quindi non Bondi :D o Fini o Berlusconi, si presenta alla manifestazione in corso nella SUA città e viene insultata e fischiata....non esiste proprio.

E dovresti dirlo anche te...puntando sul fatto che si tratta di una minoranza e che il clima politico arroventato di questi giorni non ha favorito la situazione. che cmq censuri questo episodio. Toh questa è la linea difensiva che mi sarei auspicato.

Lucio Virzì
25-04-2006, 17:08
che cmq censuri questo episodio. Toh questa è la linea difensiva che mi sarei auspicato.

Ovvio che NON censuro l'episodio e lo stigmatizzo, come hanno fatto tutti, a partire dalla stessa Moratti.
Punto.
Non c'è proprio alcuna necessità di una linea di difesa :confused:
Difesa di che? Il caso non sussiste.

In merito a tale episodio, mi associo alle parole del prossimo PdC, Romano Prodi:

17:05 Prodi: "Sbagliati i fischi alla Moratti"

E' sbagliato fischiare chi scende in piazza per il 25 Aprile, e questo vale anche nei confronti di Letizia Moratti, oggi in corteo a Milano con il padre. Di questo è convinto Romano Prodi. "Credo che chi è presente non meriti fischi - ha detto - . Se sono presenti significa che riconoscono il valore del 25 Aprile".

LuVi

Zorcan
25-04-2006, 17:13
Forse perchè lo avrebbero ammazzato?

Esagerato, al massimo qualche fischio. Più che giusto, nel qual caso, visto che parliamo di un uomo alleato con i neofascisti, di uno che parla della dittatura Mussoliniana come di "vacanze al confino". E' la festa della Liberazione dal nazifascismo, mica la festa dei tarallucci e del vino. ;)

E poi l'antifascismo è un fondamento della nostra costituzione, anche le forze politiche non di sinistra lo riconoscono: "Siamo una forza popolana e antifascista" (Roberto Calderoli, 25 aprile 2006, Repubblica (http://www.repubblica.it/2006/04/dirette/sezioni/politica/elezioni/festa25aprile/index.html)) :asd:

coldd
25-04-2006, 17:14
Già prima delle elezioni si sapeva che in caso di vittoria l'unico eletto sarebbe stata Alessandra Mussolini ma che nessun incarico di governo le sarebbe stato assegnato. In un sistema di coalizioni l'estrema destra ha preferito non disperdere il voto e facendo una scelta del meno peggio, dopo aver visto i NoGlobal candidati ED ELETTI nelle file di Rifondazione Comunista, forza DI GOVERNO.

Poi se volete continuare a polemizzare su queste liste fate pure ma i numeri e i fatti sono quelli sopra.

paragona la percentuale di voto dei comunisti (rc+ci) a quella dei fascisti

se propio vogliamo confrontarla con una forza del cdx lo si dovrebbe fare con la lega, che mi pare ha avuto un grande peso nelle decisioni del governo (almeno dove aveva l'interesse a farlo)

visto che continui a tirar fuori Caruso, prova prima a chiderti quanti mafiosi e condannati ci sono nel cdx
ti ho gia fatto notare questa cosa...

Lucio Virzì
25-04-2006, 17:15
Esagerato, al massimo qualche fischio. Più che giusto, nel qual caso, visto che parliamo di un uomo alleato con i neofascisti, di uno che parla della dittatura Mussoliniana come di "vacanze al confino". E' la festa della Liberazione dal nazifascismo, mica la festa dei tarallucci e del vino. ;)


Giusto, non dimentichiamolo.

LuVi

coldd
25-04-2006, 17:18
in ogni caso vanno bene i fischi e contestazioni, ma non gli insulti

00Luca
25-04-2006, 17:18
Esagerato, al massimo qualche fischio.
Sei Nostradamus? Fischi e insulti a Letizia Moratti, figuriamoci a Berlusconi!!!
E' senso di responsabilità non partecipare ad una manifestazione così POLITICIZZATA

Più che giusto, nel qual caso, visto che parliamo di un uomo alleato con i neofascisti
Sullo schieramento dei partiti di estrema destra mi sono espresso giusto poco sopra...buon divertimento con i vs Onorevoli NoGlobal e Disobbedienti.

00Luca
25-04-2006, 17:19
in ogni caso vanno bene i fischi e contestazioni, ma non gli insulti
Oh, almeno qualcuno che ci arriva. Non penso sia stato un grande sacrificio scrivere quanto sopra :)

00Luca
25-04-2006, 17:22
paragona la percentuale di voto dei comunisti (rc+ci) a quella dei fascisti

E infatti è corretto...

se propio vogliamo confrontarla con una forza del cdx lo si dovrebbe fare con la lega, che mi pare ha avuto un grande peso nelle decisioni del governo (almeno dove aveva l'interesse a farlo)

La Lega è andata al governo per il federalismo...cosa c'entra col fascismo? Ha sempre avuto scontri con AN prima dell'accordo ELETTORALE con la CDL... per arrivare alla devolution. Non mescoliamo.

visto che continui a tirar fuori Caruso, prova prima a chiderti quanti mafiosi e condannati ci sono nel cdx
Mi pare che sia sotto processo Dell'Utri. Hai altre notizie CERTE? Sai a me piace lasciar spazio alla magistratura, non ai commenti di internet e ai "sentito dire"

coldd
25-04-2006, 17:24
Oh, almeno qualcuno che ci arriva. Non penso sia stato un grande sacrificio scrivere quanto sopra :)
non ci vuole un genio
non so xo come sono andate le cose, io ho parlato in generale

[cmq non intendo offese a norma di legge, se danno del mafioso a b non la ritengo un'offesa]

00Luca
25-04-2006, 17:26
[cmq non intendo offese a norma di legge, se danno del mafioso a b non la ritengo un'offesa
Fino a quando non esiste una sentenza passata in giudicato, che stablisca la colpevolezza di un imputato, per una frase del genere saresti perseguibile legalmente.

Berlusconi al momento non risulta indagato per associazione mafiosa. E' giusto per essere precisi e valorizzare la legge oltre al ruolo della magistratura.

Lucio Virzì
25-04-2006, 17:26
Oh, almeno qualcuno che ci arriva. Non penso sia stato un grande sacrificio scrivere quanto sopra :)

LOL! :D
Simpatico tentativo di insultare indirettamente.
A me non passa neppure per la testa, di dirlo, perchè è una ovvietà (non me ne voglia Coldd) :D
Luca, ripeto, lascia perdere, hai intrapreso una china quantomai scivolosa.

Forse t'è sfuggito, mi quoto:

che cmq censuri questo episodio. Toh questa è la linea difensiva che mi sarei auspicato.

Ovvio che NON censuro l'episodio e lo stigmatizzo, come hanno fatto tutti, a partire dalla stessa Moratti.
Punto.
Non c'è proprio alcuna necessità di una linea di difesa :confused:
Difesa di che? Il caso non sussiste.

In merito a tale episodio, mi associo alle parole del prossimo PdC, Romano Prodi:

17:05 Prodi: "Sbagliati i fischi alla Moratti"

E' sbagliato fischiare chi scende in piazza per il 25 Aprile, e questo vale anche nei confronti di Letizia Moratti, oggi in corteo a Milano con il padre. Di questo è convinto Romano Prodi. "Credo che chi è presente non meriti fischi - ha detto - . Se sono presenti significa che riconoscono il valore del 25 Aprile".

LuVi

00Luca
25-04-2006, 17:29
LOL! :D
Simpatico tentativo di insultare indirettamente.

Insultare? Non ti ho mai insultato LuVi e questa al limite sarebbe una "critica" non un insulto.

Secondo te oggi è andato tutto bene e non ci sono stati problemi degni di nota con la Moratti.

Ora però confermi che gli insulti in una manifestazione che dovrebbe coinvolgere la nazione intera non sono democratici.

Allora oggi non è andato tutto bene, corretto? Ci sono stati degli insulti di troppo.

Se sottoscrivi quanto sopra allora siamo d'accordo ed era proprio quello dal quale in precedenza ti invitavo a prendere posizione contraria

coldd
25-04-2006, 17:29
La Lega è andata al governo per il federalismo...cosa c'entra col fascismo? Ha sempre avuto scontri con AN prima dell'accordo ELETTORALE con la CDL... per arrivare alla devolution. Non mescoliamo.
giusto, non mescoliamo
e secondo te il comunismo è l'esatto contrario del fascismo?
a me pare propio di no, quindi se vogliamo fare un confronto sensato dobbiamo prendere i partiti piu estremisti delle due coalizioni e confrontarli
escludendo i partiti 0, mi pare logico conforntare i comunisti con la lega


Mi pare che sia sotto processo Dell'Utri. Hai altre notizie CERTE? Sai a me piace lasciar spazio alla magistratura, non ai commenti di internet e ai "sentito dire"
da quanto so è stato gia condannato

coldd
25-04-2006, 17:31
Fino a quando non esiste una sentenza passata in giudicato, che stablisca la colpevolezza di un imputato, per una frase del genere saresti perseguibile legalmente.

Berlusconi al momento non risulta indagato per associazione mafiosa. E' giusto per essere precisi e valorizzare la legge oltre al ruolo della magistratura.

per me non è un'offesa

Lucio Virzì
25-04-2006, 17:31
Insultare? Non ti ho mai insultato LuVi e questa al limite sarebbe una "critica" non un insulto.

Secondo te oggi è andato tutto bene e non ci sono stati problemi degni di nota con la Moratti.

Ora però confermi che gli insulti in una manifestazione che dovrebbe coinvolgere la nazione intera non sono democratici.

Allora oggi non è andato tutto bene, corretto? Ci sono stati degli insulti di troppo.

Se sottoscrivi quanto sopra allora siamo d'accordo ed era proprio quello dal quale in precedenza ti invitavo a prendere posizione contraria

Non sottoscriverei neppure un "." scritto da te.
Oggi è andato tutto bene, nei limiti imposti da una convivenza civile fra opposte fazioni a cui ci hanno ben abituato gli esponenti del nostro ex-governo, fra cui le Santanchè, i Borghezio, i Calderoli, i Berlusconi, et similia.

LuVi

00Luca
25-04-2006, 17:32
giusto, non mescoliamo
e secondo te il comunismo è l'esatto contrario del fascismo?
a me pare propio di no, quindi se vogliamo fare un confronto sensato dobbiamo prendere i partiti piu estremisti delle due coalizioni e confrontarli
escludendo i partiti 0, mi pare logico conforntare i comunisti con la lega


da quanto so è stato gia condannato

Se ti riferisci a Dell'Utri NON è stato condannato per associazione mafiosa.
Lo è stato per altri reati e infatti a mio parere dovrebbe essere cacciato a calci nel culo dal parlamento.

Basterebbe una legge che vieti a chi condannato per certi reati di ricoprire cariche pubbliche. La Lega Nord certamente voterebbe a favore...vediamo se l'Unione nei prossimi 5 anni avrà la forza di legiferare in tal senso...già che tocca i conflitti di interesse che porteranno all'ineleggibilità di alcune persone in determinati casi ;)

00Luca
25-04-2006, 17:33
Non sottoscriverei neppure un "." scritto da te.
Oggi è andato tutto bene
Allora non la pensi come Coldd, mi dispiace

Lucio Virzì
25-04-2006, 17:35
Allora non la pensi come Coldd, mi dispiace

A parte che, pur stimando Coldd, non me ne può fregare di meno.
Quota tutto, non solo quello che fa più comodo a te per perorare le tue vane tesi.

LuVi

sander4
25-04-2006, 17:35
La condanna di dell'utri per mafia non è(ancora :asd: :asd: ) definitiva, però per dovere di cronaca (da wikipedia):

In data 11 dicembre 2004, il tribunale di Palermo, ha condannato Marcello Dell'Utri a nove anni di reclusione con l'accusa di concorso esterno in associazione mafiosa. Il senatore è stato anche condannato a due anni di libertà vigilata, oltre all'interdizione perpetua dai pubblici uffici e il risarcimento dei danni (per un totale di 70.000 euro) alle parti civili, il Comune e la Provincia di Palermo.

Sentenza di 1000+ pagine già postata da me in altro thread per chi vuole leggerla.

Lucio Virzì
25-04-2006, 17:35
LOL! :D
Simpatico tentativo di insultare indirettamente.
A me non passa neppure per la testa, di dirlo, perchè è una ovvietà (non me ne voglia Coldd) :D
Luca, ripeto, lascia perdere, hai intrapreso una china quantomai scivolosa.

Forse t'è sfuggito, mi quoto:



Ovvio che NON censuro l'episodio e lo stigmatizzo, come hanno fatto tutti, a partire dalla stessa Moratti.
Punto.
Non c'è proprio alcuna necessità di una linea di difesa :confused:
Difesa di che? Il caso non sussiste.

In merito a tale episodio, mi associo alle parole del prossimo PdC, Romano Prodi:

17:05 Prodi: "Sbagliati i fischi alla Moratti"

E' sbagliato fischiare chi scende in piazza per il 25 Aprile, e questo vale anche nei confronti di Letizia Moratti, oggi in corteo a Milano con il padre. Di questo è convinto Romano Prodi. "Credo che chi è presente non meriti fischi - ha detto - . Se sono presenti significa che riconoscono il valore del 25 Aprile".

LuVi


.

00Luca
25-04-2006, 17:39
e secondo te il comunismo è l'esatto contrario del fascismo?

Ideologicamente sì.

Ma la Rifondazione Comunista di oggi non si può dire che sostenga un totalitarismo quindi non faccio ovviamente il rapporto 1:1

Il comunismo totalitarista in Italia grazie al cielo è sostanzialmente morto.

Con estrema sinistra mi riferisco ad alcuni esponenti di rifondazione e alcuni movimenti che gravitano attorno all'area dei NoGlobal, disobbedienti etc.

Penso siano un numero simile a quello dei neofascisti. Tuttavia alcune di quelle persone che indico sopra, oggi sono in parlamento.

00Luca
25-04-2006, 17:41
La condanna di dell'utri per mafia non è definitiva
Allora non puoi ritenerlo colpevole! Guarda il caso Andreotti... è venuto fuori anche da una accusa di omicidio in cui in primo grado era stato condannato!

Cazzo Sander4 è un principio fondamentale del ns ordinamento giuridico quello della presunzione di innocenza!

Poi posso fare "chiacchere" con te dicendo che Dell'Utri per la posizione processuale molto critica farebbe bene a togliersi di mezzo ma non possiamo scrivere, pubblicare e denunziare al mondo la colpevolezza di un imputato a processo ancora in corso!

Zorcan
25-04-2006, 17:41
Sei Nostradamus? Fischi e insulti a Letizia Moratti, figuriamoci a Berlusconi!!!
E' senso di responsabilità non partecipare ad una manifestazione così POLITICIZZATA

Io non so quanti anni tu abbia, ma ti racconto un fatto: il 25 aprile viene definito "politicizzato" da sempre. E sempre da destra. Il motivo è semplice: ci furono anni in cui, se un dichiarato fascista avesse messo piede in un corteo del 25 aprile, l'avrebbero rispedito indietro senza tanti giri di parole. Reazione dura, ovviamente, ma questo derivava da una semplice supposizione: se lascio a qualcuno la libertà di mutare il senso di questa festa, tradisco chi si è sacrificato per dare a me la libertà di festeggiarla. Così si è andati avanti per anni, da destra, a dire cose stradette anche oggi: che la festa è politicizzata, che ci sono le bandiere sbagliate, che ci sono le persone sbagliate, che i motivi sono sbagliati. Il motivo è storico, un fascista (o presunto ex) non può fregiarsi del titolo di "liberatore" della patria, cosa che invece possono fare le donne e gli uomini che in quegli anni fecero parte della resistenza. Così, pur di scavarsi una posizione intermedia tra chi festeggia e chi (come Azione Giovani e Forza Nuova) parla esplicitamente di "25 aprile: lutto nazionale", la destra italiana ha iniziato a cantare questa nenia. Tu stesso, che fai loro eco parlando di "manifestazione politicizzata" come se la politica fosse una cosa sbagliata (mentre è il mezzo con coi il senso della manifestazione sopravvive), puoi ben immaginare che tale nenia è solo un pretesto per puntare il dito: tu credi davvero che un Tremaglia o un La Russa sfilerebbero al coro di un canto partigiano? I loro elettori, la base fascistissima, li andrebbero a cercare con i forconi. Quindi possiamo pure stare qui ogni anno a dire che alla manifestazione non ci andiamo per via delle bandiere, per via delle persone, per via del cattivo tempo (o perchè ci fa male una mano, come disse tristemente Berlusconi l'altra volta), fatto sta che il solo reale motivo è storico: alcuni ialiani non ebbero (e non hanno) motivo di essere felici della fine del fascismo e, seppur goffamente, usano da sempre il 25 aprile per mettere le mani avanti. Così anche quest'anno la loro assenza è più o meno giustificata e possono tornare a fare le loro cose per altri 12 mesi. Ma tanto il 25 aprile torna ogni anno e ogni anno ci sarà qualcuno pronto a fischiare chi, con più o meno pudore, fa il fascista per 364 giorni e poi, per un giorno solo, si avvolge nella bandiera italiana e sparla di "valori condivisi" e "festa di tutti". Fosse davvero una festa sentita da tutti, questi "tutti" sarebbero in piazza e non a casa a dire "non vengo, ma per copa vostra". ;)

00Luca
25-04-2006, 17:44
A parte che, pur stimando Coldd, non me ne può fregare di meno
Ok se questa è la risposta allora mettiamo un punto e stop.
Io a parte invertite avrei criticato l'episodio. Sono molto meno schierato a prescindere.

Condanno pesantemente Dell'Utri, critico spesso Berlusconi, dico che chi cantava Duce a Berlusconi a Napoli è un imbecille etc.etc.

In 3 mesi di forum non ho mai trovato una ed una sola critica all'area politica che rappresenta il tuo modo di vedere la politica.

Questo penso sia un tuo forte limite per poter partecipare in modo costruttivo e interessante alle discussioni, ma come non te ne frega di Coldd allora te ne fregherà ancora meno del sottoscritto quindi buona così.

Ciao

00Luca
25-04-2006, 17:48
Io non so quanti anni tu abbia, ma ti racconto un fatto: il 25 aprile viene definito "politicizzato" da sempre. CUT

Condivido pienamente quanto esponi.

Il mio intervento era soltanto una replica ad un lancio di agenzia inserito da LuVi, all'interno del quale è riportata una critica di Prodi al fatto che Berlusconi non abbia mai partecipato alla manifestazione.

Imho ha fatto bene. Ma dal tuo intervento di cui sopra ho ragione di credere che anche tu sia convinto di ciò. Se non altro per opportunità politica, non solo per incolumità fisica che certamente, a mio avviso, sarebbe traballante.

Ciao :)

00Luca
25-04-2006, 17:57
Vedi Coldd mi riferisco a queste persone come "estremismi" che non giovano alla libertà democratica.

SLOGAN CONTRO ISRAELE - Gli autonomi appena avvistate le bandiere di Israele hanno iniziato a scandire slogan come «Intifada, Palestina libera, Palestina rossa, stato di Israele, stato terrorista». La polizia ha fatto passare la brigata ebraica trattenendo dietro un cordone gli autonomi, molti dei quali hanno urlato «sionisti, assassini». Molti, comunque, in piazza si sono dissociati applaudendo il passaggio della brigata ebraica e scandendo slogan «pace, pace». «Questa reazione è un fraintendimento della nostra presenza», ha detto l'ex rabbino capo Laras.

Tante persone perbene, pochi mentecatti :)

AUTONOMI IN CODA - Un minicorteo di alcuni aderenti ai centri sociali, composto da un centinaio di persone, tra cui alcuni iracheni hanno marciato in coda al corteo principale. I manifestanti hanno lanciato slogan in lingua araba e hanno portato anche una bara coperta da un drappo nero recante immagini di persone morte con la scritta: «Questo il volto che l'occupazione fascista Usa». Il piccolo minicorteo è stato scortato da ingenti forze di polizia e ed è rimasto separato di circa quattrocento metri dalla coda del corteo principale.

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/04_Aprile/25/milano.shtml

DonaldDuck
25-04-2006, 17:59
Devi sapere una cosa: io sono ancora convalescente da una polmonite quindi mia moglie è uscita in paese da sola. Ti premetto che la giunta comunale è di sinistra da almeno 25 anni. Quando è tornata gli ho chiesto se c'era un pò di movimento in giro: non c'era l'ombra di un festeggiamento, di una commemorazione, una bandiera, NULLA. Come se il 25 aprile non fosse mai esistito.
Nel frattempo è pure arrivato preciso come un orologio un pvt demenziale. Il solito :D

Lucio Virzì
25-04-2006, 18:05
In 3 mesi di forum non ho mai trovato una ed una sola critica all'area politica che rappresenta il tuo modo di vedere la politica.


Balle e straballe.
E questo vale sia per i tre mesi a cui ti riferisci sia ai precedenti 5 anni.
Stai semplicemente mentendo, per tua convenienza.
Ho sempre criticato ogni aspetto deplorevole della politica e della piazza, a prescindere dal colore.


Questo penso sia un tuo forte limite per poter partecipare in modo costruttivo e interessante alle discussioni, ma come non te ne frega di Coldd allora te ne fregherà ancora meno del sottoscritto quindi buona così.

Ciao

Tutto ciò trascende dal mio personale giudizio sull'accaduto.
E, sottolineo, posso avere un opinione e dare un giudizio senza per questo rifarmi a quanto detto da Coldd e, tantomeno, alle banfate che hai e stai sparando.
Il limite è solo tuo; quando qualcuno dice qualcosa che non mi piace o che trovo falso io lo smentisco, quando tu leggi quello che io dico, e fai finta di non leggerlo solo per perpetrare e perpetuare il tuo je accuse allora vuol dire che sei in malafede.


LuVi

Zorcan
25-04-2006, 18:05
Condivido pienamente quanto esponi.

Il mio intervento era soltanto una replica ad un lancio di agenzia inserito da LuVi, all'interno del quale è riportata una critica di Prodi al fatto che Berlusconi non abbia mai partecipato alla manifestazione.

Imho ha fatto bene. Ma dal tuo intervento di cui sopra ho ragione di credere che anche tu sia convinto di ciò. Se non altro per opportunità politica, non solo per incolumità fisica che certamente, a mio avviso, sarebbe traballante.

Ciao :)

Luca, onestamente, a me di vedere Berlusconi (o un qualsiasi esponente della CDL) che festeggia il 25 aprile non interessa, a meno che non sia l'atto finale di una trasformazione definitiva e una presa di posizione netta. E io per primo non gradisco le contestazioni violente, a chiunque vengano fatte. Capisco i fischi, ma non la minaccia o la violenza. Quindi potrei anche essere vagamente 'accordo sull'assenza di questo o quel politico (specialmente se il politico stesso non ha preparato per tempo la propria "svolta"), ma non su quella di un premier. Quando si rappresenta il paese non si scherza, ci sono doveri che vanno oltre i fischi e oltre le contestazioni. Per anni, pur di non inimicarsi l'elettorato ex/neo/post-fascista, il premier Berlusconi si è guardato bene dal festeggiare il 25 aprile; se ci aggiungi tutto quello che riportavo prima (incluso il giudizio tutt'altro che negativo che Berlusconi ha espresso sulla dittatura in Italia) puoi facilmente immaginare che le contestazioni si facciano sempre più aspre. Chi ha voglia di credere che Berlusconi abbia davvero intenzione di partecipare? E' palese che ormai aspetti solo i primi fischi per poter dire "vedete, mi vogliono male, non festeggio". Se davvero avesse voluto, tempo ce n'era per arrivare a questa data con le premesse di una partecipazione ben vista da tutti. E questo vale per ogn esponente della CDL che oggi parla di "manifestazione politicizzata" per giustificare la propria impossibilità storica e politica di condividere davvero il senso della festa.

Lucio Virzì
25-04-2006, 18:07
Io non so quanti anni tu abbia, ma ti racconto un fatto: il 25 aprile viene definito "politicizzato" da sempre. E sempre da destra. Il motivo è semplice: ci furono anni in cui, se un dichiarato fascista avesse messo piede in un corteo del 25 aprile, l'avrebbero rispedito indietro senza tanti giri di parole. Reazione dura, ovviamente, ma questo derivava da una semplice supposizione: se lascio a qualcuno la libertà di mutare il senso di questa festa, tradisco chi si è sacrificato per dare a me la libertà di festeggiarla. Così si è andati avanti per anni, da destra, a dire cose stradette anche oggi: che la festa è politicizzata, che ci sono le bandiere sbagliate, che ci sono le persone sbagliate, che i motivi sono sbagliati. Il motivo è storico, un fascista (o presunto ex) non può fregiarsi del titolo di "liberatore" della patria, cosa che invece possono fare le donne e gli uomini che in quegli anni fecero parte della resistenza. Così, pur di scavarsi una posizione intermedia tra chi festeggia e chi (come Azione Giovani e Forza Nuova) parla esplicitamente di "25 aprile: lutto nazionale", la destra italiana ha iniziato a cantare questa nenia. Tu stesso, che fai loro eco parlando di "manifestazione politicizzata" come se la politica fosse una cosa sbagliata (mentre è il mezzo con coi il senso della manifestazione sopravvive), puoi ben immaginare che tale nenia è solo un pretesto per puntare il dito: tu credi davvero che un Tremaglia o un La Russa sfilerebbero al coro di un canto partigiano? I loro elettori, la base fascistissima, li andrebbero a cercare con i forconi. Quindi possiamo pure stare qui ogni anno a dire che alla manifestazione non ci andiamo per via delle bandiere, per via delle persone, per via del cattivo tempo (o perchè ci fa male una mano, come disse tristemente Berlusconi l'altra volta), fatto sta che il solo reale motivo è storico: alcuni ialiani non ebbero (e non hanno) motivo di essere felici della fine del fascismo e, seppur goffamente, usano da sempre il 25 aprile per mettere le mani avanti. Così anche quest'anno la loro assenza è più o meno giustificata e possono tornare a fare le loro cose per altri 12 mesi. Ma tanto il 25 aprile torna ogni anno e ogni anno ci sarà qualcuno pronto a fischiare chi, con più o meno pudore, fa il fascista per 364 giorni e poi, per un giorno solo, si avvolge nella bandiera italiana e sparla di "valori condivisi" e "festa di tutti". Fosse davvero una festa sentita da tutti, questi "tutti" sarebbero in piazza e non a casa a dire "non vengo, ma per copa vostra". ;)

Quanto quanto detto e, in merito agli episodi di oggi mi dissocio dalle offese ed insulti rivolti all'ex ministro Moratti ed alla Brigata Ebraica.

LuVi

Zorcan
25-04-2006, 18:10
.

E mi dissocio dalle offese ed insulti rivolti all'ex ministro Moratti ed alla Brigata Ebraica.

LuVi

Così pare che l'ho insultata io la Moratti, mettila un po' meglio. :D
Tieni, copia e incolla al posto del puntino: "Quoto quanto detto e aggiungo che mi dissocio da..." ;)

00Luca
25-04-2006, 18:12
Balle e straballe.
E questo vale sia per i tre mesi a cui ti riferisci sia ai precedenti 5 anni.
Io ti esprimo il mio parere in base a quello che mi è capitato di leggere.
Se in altri passaggi hai mosso in prima persona una critica a qualche esponente del csx allora mi è sfuggito.

Non ti ho letto dire qualcosa su Capezzone che si scontra D'Alema, sulla posizione in generale dei Radicali, sul poltronaro Mastella accusato di essere tale da DiPietro etc.etc. ma può essere una combinazione.

Stai semplicemente mentendo, per tua convenienza. Non sono candidato, non ho una tessera di partito.... che convenienza? :confused:

Il forum di HwUpgrade non è il governo e conta ZERO nello scenario politico. Anche se a volte forse lo si dimentica. Abbiamo fatto per mesi sondaggi sulle elezioni che erano 65 a 35 poi è finita 50 a 50

Il forum conta ZERO. E' solo uno spazio per discutere tra qualche migliaio di POTENZIALI lettori. A volte pare che si scriva e si difendano delle posizioni ad oltranza come se ci fossero 10 milioni di spettatori e fosse in palio la presidenza del Consiglio :rolleyes:

00Luca
25-04-2006, 18:14
E mi dissocio dalle offese ed insulti rivolti all'ex ministro Moratti ed alla Brigata Ebraica.
Guarda che dicevo giusto questo :) nulla di più

coldd
25-04-2006, 18:15
A parte che, pur stimando Coldd, non me ne può fregare di meno.
LuVi

ma lol :D

DonaldDuck
25-04-2006, 18:19
Toh, ne arrivato un'altro di pvt demenziale :Prrr:

00Luca
25-04-2006, 18:20
Quindi potrei anche essere vagamente 'accordo sull'assenza di questo o quel politico (specialmente se il politico stesso non ha preparato per tempo la propria "svolta"), ma non su quella di un premier. Quando si rappresenta il paese non si scherza, ci sono doveri che vanno oltre i fischi e oltre le contestazioni.

Concordo ma ti ribadisco che non la pensiamo allo stesso modo sull'opportunità di ordine pubblico. Basta imho una dichiarazione pubblica ai giornali e alle TV.

Se davvero avesse voluto, tempo ce n'era per arrivare a questa data con le premesse di una partecipazione ben vista da tutti.
Forse avrebbe potuto organizzare un'altra manifestazione, non insieme a quella che coinvolge gli autonomi e gli anti-Israele, per capirci.

E questo vale per ogn esponente della CDL che oggi parla di "manifestazione politicizzata" per giustificare la propria impossibilità storica e politica di condividere davvero il senso della festa.
Penso che l'impossibilità storica sia solo in capo ad alcuni esponenti di AN ex-Msi. Io scenderei in piazza senza alcun problema eppure ho votato CDL e sostengo alcune idee di An, alcune di FI, alcune dell'UDC e alcune (molte) della Lega Nord :)

Lucio Virzì
25-04-2006, 18:26
Io ti esprimo il mio parere in base a quello che mi è capitato di leggere.
Se in altri passaggi hai mosso in prima persona una critica a qualche esponente del csx allora mi è sfuggito.

Non ti ho letto dire qualcosa su Capezzone che si scontra D'Alema, sulla posizione in generale dei Radicali, sul poltronaro Mastella accusato di essere tale da DiPietro etc.etc. ma può essere una combinazione.


Ecco, TI E' SFUGGITO, diciamo.... :rolleyes:

Guarda che dicevo giusto questo :) nulla di più

Beh, visto che l'ho scritto da subito, il dubbio che stessi utilizzando una posizione strumentale per poter spalare merda sul sottoscritto era più che lecito.

LuVi

Lucio Virzì
25-04-2006, 18:27
Toh, ne arrivato un'altro di pvt demenziale :Prrr:

E al popolo? :confused: A me arrivano solo pvt intelligenti, che ci vuoi fare?
E al forum cosa interessa? :confused:

LuVi

sander4
25-04-2006, 18:28
E al popolo? :confused: A me arrivano solo pvt intelligenti, che ci vuoi fare?
E al forum cosa interessa? :confused:

LuVi

:asd:

00Luca
25-04-2006, 18:30
il dubbio che stessi utilizzando una posizione strumentale per poter spalare merda sul sottoscritto era più che lecito.LuVi
Perchè dovrei contrastarti fino a questo punto? Cosa me ne verrebbe in tasca? :confused:
Su diversi temi (ma forse spesso solo sulle persone) la pensiamo diversamente...ma se non ci fosse una persona che sostiene idee differenti dalla mie sarebbe inutile un forum di discussione :)

DonaldDuck
25-04-2006, 18:33
:asd:
Aspetta a ridere perchè me ne arriverà sicuramente un'altro :D. Per favore non riempitemi di messaggi :help:, se ne possono tenere solo 50 :D.

sander4
25-04-2006, 18:36
Aspetta a ridere perchè me ne arriverà sicuramente un'altro :D. Per favore non riempitemi di messaggi :help:, se ne possono tenere solo 50 :D.

ok :confused: :confused: :asd:

The_Dreamers86
25-04-2006, 19:58
io direi che sulla resistenza bisognerebbe anche fare un po di luce...di gran porcate ne hanno fatte anche loro


certo che ne hanno fatte... però le loro sono viste (o non viste addirittura...) in un'altra luce...

00Luca
25-04-2006, 20:17
25 aprile: Moratti contestata, il biasimo di Bruno Ferrante

MILANO - Dopo Romano Prodi anche Bruno Ferrante condanna i fischi e gli insulti rivolti a Letizia Moratti oggi a Milano, durante la manifestazione per il 25 aprile. "Nel ricordare i valori della resistenza, che sono anche quelli della tolleranza e del rispetto degli altri - ha detto Ferrante, avversario della Moratti nella corsa alla poltrona di sindaco di Milano - questi modi di manifestare non c'entrano proprio". (Agr)

DonaldDuck
25-04-2006, 20:28
Si è anche risentito l'odioso coro 10-100-1000 Nassyria :mad:

00Luca
25-04-2006, 20:36
Si è anche risentito l'odioso coro 10-100-1000 Nassyria :mad:

Stai scherzando vero?

DonaldDuck
25-04-2006, 20:40
Stai scherzando vero?
L'hanno detto poco fa al Tg1

Gennaro10
25-04-2006, 20:43
Tensione in piazza San Babila al passaggio della brigata ebraica dove si notavano bandiere di Israele. Gli autonomi appena avvistate, a qualche decina di metri dalla piazza, le bandiere di Israele hanno iniziato a scandire slogan come 'Intifada, Palestina libera, Palestina rossa, stato di Israele, stato terrorista'. La polizia ha fatto passare la brigata ebraica trattenendo dietro un cordone gli autonomi, molti dei quali hanno urlato 'sionisti, assassini'. Molti, comunque, in piazza si sono dissociati applaudendo il passaggio della brigata ebraica e scandendo slogan 'pace, pace'.

da Repubblica.

AUTONOMI CONTRO ISRAELE -

Gli autonomi appena avvistate le bandiere di Israele hanno iniziato a scandire slogan come «Intifada, Palestina libera, Palestina rossa, stato di Israele, stato terrorista». La polizia ha fatto passare la brigata ebraica trattenendo dietro un cordone gli autonomi, molti dei quali hanno urlato «sionisti, assassini». Molti, comunque, in piazza si sono dissociati applaudendo il passaggio della brigata ebraica e scandendo slogan «pace, pace». «Questa reazione è un fraintendimento della nostra presenza», ha detto l'ex rabbino capo Laras. Ma un altro episodio antisemita si è verificato nella giornata. Due bandiere israeliane sono state bruciate da alcuni autonomi che facevano parte del gruppo che è stato tenuto a distanza dal corteo ufficiale. Il primo episodio è accaduto in via Arquà, in prossimità di via Padova, dove alcune decine di autonomi si erano ritrovati. Fra le bandiere in loro possesso c'era anche quella di Israele che, ad un certo punto, è stata calpestata e data alle fiamme. La scena si è ripetuta più tardi quando, in corso Venezia, gli autonomi hanno tirato fuori un'altra bandiera israeliana per incendiarla. Il minicorteo di alcuni aderenti ai centri sociali, composto da un centinaio di persone, tra cui alcuni iracheni era però fuori dal corteo principale: hanno marciato in pratica in coda ai manifestanti. Gli autonomi hanno lanciato slogan in lingua araba e hanno portato anche una bara coperta da un drappo nero recante immagini di persone morte con la scritta: «Questo il volto che l'occupazione fascista Usa». Il piccolo minicorteo è stato scortato da ingenti forze di polizia e ed è rimasto separato di circa quattrocento metri dalla coda del corteo principale.[cut]
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronach...25/milano.shtml

Ma questi i*****(mi autocensuro) degli autonomi con che coraggio vanno a festeggiare la Liberazione? con gesti antisemiti e di razzismo in perfetta sintonia con quelli da cui siamo stati liberati? :muro: :muro: vergognatevi ignoranti(poichè ignorano), la brigata Ebraica è stata importantissima nella lotta partigiana al nazifascismo, non siete nemmeno degni di essere al fianco dei pochi rappresentati rimasti ancori in vita, invece si prendono il lusso di fischiare... :mad:

coldd
25-04-2006, 20:45
Ma questi i*****(mi autocensuro) degli autonomi con che coraggio vanno a festeggiare la Liberazione? con gesti antisemiti e di razzismo in perfetta sintonia con quelli da cui siamo stati liberati? :muro: :muro: vergognatevi ignoranti(poichè ignorano), la brigata Ebraica è stata importantissima nella lotta partigiana al nazifascismo, non siete nemmeno degni di essere al fianco dei pochi rappresentati rimasti ancori in vita, invece si prendono il lusso di fischiare... :mad:

quello che vuoi, ma razzismo non direi propio

00Luca
25-04-2006, 20:47
Ma questi i*****(mi autocensuro) degli autonomi con che coraggio vanno a festeggiare la Liberazione? con gesti antisemiti e di razzismo in perfetta sintonia con quelli da cui siamo stati liberati? :muro: vergognatevi ignoranti(poichè ignorano), la brigata Ebraica è stata importantissima nella lotta partigiana al nazifascismo

Non ignoranti perchè ignorano ma ignoranti perchè bestiacce!

10-100-1000 Nassiriya ... altre bandiere di Israele bruciate... beh avevi scritto imbecilli? Mer** sarebbe stato imho molto + appropriato, x noi tutti.

Gennaro10
25-04-2006, 20:50
quello che vuoi, ma razzismo non direi propio

Discriminare un paese o una persona solo dalla sua nazionalità, generalizzando alla visione di una bandiera, cos'è?

Lucio Virzì
25-04-2006, 20:52
Aggiungo il mio parere su chi può e non può sentirsi in diritto di festeggiare il 25 aprile.

Chi nell'anniversario della nascita di Mussolini va a Predappio a porgere i suoi omaggi, chi vive l'8 settembre come lutto nazionale, NON HA il diritto di sentire la festa del 25 aprile come sua; semplicemente NON HA QUESTO DIRITTO.
Quindi, pur dissentendo da chi ha contestato la Moratti, che era li come privata cittadina, assieme a suo padre, reduce da un campo di concentramento, io DEPLORO chi, nel nome del politically correct, pretende di mettere insieme tutti, Partigiani e republichini, Italiani e fascisti.
No, questa festa non è per loro, non è nè per Fascisti nè per nostalgici della RSI, questa festa è per gli ITALIANI, liberati, non a caso, dal NAZIFASCISMO.

LuVi

sander4
25-04-2006, 20:54
Aggiungo il mio parere su chi può e non può sentirsi in diritto di festeggiare il 25 aprile.

Chi nell'anniversario della nascita di Mussolini va a Predappio a porgere i suoi omaggi, chi vive l'8 settembre come lutto nazionale, NON HA il diritto di sentire la festa del 25 aprile come sua; semplicemente NON HA QUESTO DIRITTO.
Quindi, pur dissentendo da chi ha contestato la Moratti, che era li come privata cittadina, assieme a suo padre, reduce da un campo di concentramento, io DEPLORO chi, nel nome del politically correct, pretende di mettere insieme tutti, Partigiani e republichini, Italiani e fascisti.
No, questa festa non è per loro, non è nè per Fascisti nè per nostalgici della RSI, questa festa è per gli ITALIANI, liberati, non a caso, dal NAZIFASCISMO.

LuVi


*

DonaldDuck
25-04-2006, 20:55
Azz, mo mi arriva un'altro pvt.

00Luca
25-04-2006, 20:56
E nessuno l'ha messo in discussione. Cmq ok la precisazione.

E non appartiene nemmeno a chi brucia le bandiere di Israele e canta 10-100-1000 Nassirya. Così per ulteriore precisazione.

"Secondo quanto ha denunciato il portavoce della comunità ebraica di Milano, Yasha Reibma, avrebbero fatto in tempo a bruciare una bandiera israeliana. "Un fatto gravissimo - ha commentato allarmato il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Claudio Morpurgo - Ed è chiaro che la nostra Resistenza non è quella di questi facinorosi".

DonaldDuck
25-04-2006, 20:58
Discriminare un paese o una persona solo dalla sua nazionalità, generalizzando alla visione di una bandiera, cos'è?
Non solo: vorrei capire il senso del comizio post elettorale di Prodi tenuto il giorno del 25 aprile: governeremo per cinque anni. Tenendo la mano destra alzata in aria.

prio
25-04-2006, 20:59
Azz, mo mi arriva un'altro pvt.

Ascolta, la strada da seguire per i pvt sgraditi la conosci.
Non portare la questione qui sul forum.

00Luca
25-04-2006, 20:59
Discriminare un paese o una persona solo dalla sua nazionalità, generalizzando alla visione di una bandiera, cos'è?
Appunto

Lucio Virzì
25-04-2006, 21:01
E nessuno l'ha messo in discussione. Cmq ok la precisazione.

E non appartiene nemmeno a chi brucia le bandiere di Israele e canta 10-100-1000 Nassirya. Così per ulteriore precisazione.

"Secondo quanto ha denunciato il portavoce della comunità ebraica di Milano, Yasha Reibma, avrebbero fatto in tempo a bruciare una bandiera israeliana. "Un fatto gravissimo - ha commentato allarmato il presidente dell'Unione delle comunità ebraiche Claudio Morpurgo - Ed è chiaro che la nostra Resistenza non è quella di questi facinorosi".

Certamente.
Non ha nulla a che vedere con questa giornata, ma è solo il palcoscenico che alcuni facinorosi trovano per le loro buffonate, nè più nè meno di Paolini che lo trova dietro ad ogni giornalista TV.

LuVi

00Luca
25-04-2006, 21:03
Il problema è che ormai sono un appuntamento fisso delle manifestazioni dell'Unione...dovreste cacciarli..ma proprio allontanarli, chiamare le forze dell'ordine, fare a botte :D che ne so

DonaldDuck
25-04-2006, 21:05
Ascolta, la strada da seguire per i pvt sgraditi la conosci.
Non portare la questione qui sul forum.
Vabbè :doh:, però...

DonaldDuck
25-04-2006, 21:08
Il problema è che ormai sono un appuntamento fisso delle manifestazioni dell'Unione...dovreste cacciarli..ma proprio allontanarli, chiamare le forze dell'ordine, fare a botte :D che ne so
Si dice sempre che verranno isolati ma puntualmente ce li ritroviamo tra le OO. Ormai non ci credo più a questa tiritera.

sander4
25-04-2006, 21:08
Il problema è che ormai sono un appuntamento fisso delle manifestazioni dell'Unione...dovreste cacciarli..ma proprio allontanarli, chiamare le forze dell'ordine, fare a botte :D che ne so

Questi autonomi, o come si fanno chiamare, sono chiaramente quattro "cretini", scusate il termine, che con l'Unione e con "la sinistra" non c'entrano nulla.

C'entrano invece spesso con la cretinaggine e a volte il vandalismo.

prio
25-04-2006, 21:10
Vabbè :doh:, però...

"pero'" cosa?
Lo sai cosa devi fare in questi casi.

Jo3
25-04-2006, 21:13
"pero'" cosa?
Lo sai cosa devi fare in questi casi.

:what:

Se non errro, i moderatori per i messaggi pvt non possono fare molto. :help:

DonaldDuck
25-04-2006, 21:15
"pero'" cosa?
Lo sai cosa devi fare in questi casi.
Si che lo so.

DonaldDuck
25-04-2006, 21:16
:what:

Se non errro, i moderatori per i messaggi pvt non possono fare molto. :help:
Bisogna rivolgersi ad un Amministratore per alcune procedure di autenticazione. Mica ti possono credere sulla parola.

marcowheelie
25-04-2006, 21:21
Aggiungo il mio parere su chi può e non può sentirsi in diritto di festeggiare il 25 aprile.

Chi nell'anniversario della nascita di Mussolini va a Predappio a porgere i suoi omaggi, chi vive l'8 settembre come lutto nazionale, NON HA il diritto di sentire la festa del 25 aprile come sua; semplicemente NON HA QUESTO DIRITTO.
Quindi, pur dissentendo da chi ha contestato la Moratti, che era li come privata cittadina, assieme a suo padre, reduce da un campo di concentramento, io DEPLORO chi, nel nome del politically correct, pretende di mettere insieme tutti, Partigiani e republichini, Italiani e fascisti.
No, questa festa non è per loro, non è nè per Fascisti nè per nostalgici della RSI, questa festa è per gli ITALIANI, liberati, non a caso, dal NAZIFASCISMO.

LuVi

ma se uno è fascista il 25 aprile lo vede come un funerale, indi per cui.. parole inutili :O

DonaldDuck
25-04-2006, 21:21
Questi autonomi, o come si fanno chiamare, sono chiaramente quattro "cretini", scusate il termine, che con l'Unione e con "la sinistra" non c'entrano nulla.

C'entrano invece spesso con la cretinaggine e a volte il vandalismo.
Torniamo in topic. Senti: posso anche credere alla buona fede della maggior parte dei manifestanti però tra fischi, cori indecenti, gesti antisemiti mi sa che i violenti non erano tanto pochi.

DonaldDuck
25-04-2006, 21:25
ma se uno è fascista il 25 aprile lo vede come un funerale, indi per cui.. parole inutili :O
Eh già.

Lucio Virzì
25-04-2006, 21:25
ma se uno è fascista il 25 aprile lo vede come un funerale, indi per cui.. parole inutili :O

Ecco, bravo, portasse il lutto, a casa sua, e commemorasse pure la nascita di Benito, a casa sua, basta che non pretenda la partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile perchè "è una festa di tutti".

LuVi

sander4
25-04-2006, 21:27
Torniamo in topic. Senti: posso anche credere alla buona fede della maggior parte dei manifestanti però tra fischi, cori indecenti, gesti antisemiti mi sa che i violenti non erano tanto pochi.

Condanno fermamente questi "autonomi", però mi rifiuto che vengano accostati "alla sinistra" o all'unione, perchè è una strumentalizzazione.Solo quattro cretini che nella sinistra non hanno nessuna rappresentanza (rappresentano solo loro stessi).

I fischi ci sono stati anche verso Epifani, per dirne una eh.

Poi tu libero di pensare come vuoi, chiaramente.

indelebile
25-04-2006, 21:28
piccola nota di colore non so se avete visto ma fede su tg4 ha fatto la solita pantomina: parlando del caso moratti ha detto la maggior parte delle volte (per impietosire) che stavano contestando e offendendo, insultando ecc ecc il PADRE della moratti

ah dubito che la maggior parte degli autonomi votino per il csx, neanche per RC votano, sono autonomi da tutti soprattutto dalla loro intelligenza

sander4
25-04-2006, 21:29
piccola nota di colore non so se avete visto ma fede su tg4 ha fatto la solita pantomina: parlando del caso moratti ha detto la maggior parte delle volte (per impietosire) che stavano contestando e offendendo, insultando ecc ecc il PADRE della moratti

Fede :doh: :mad:

Comunque ripeto, questi autonomi non potrebbero stare a casetta invece di dare dei pretesti per strumentalizzazioni e atteggiamenti come questo?

Sono i migliori amici di berlusconi e di chi gravita intorno a lui comportandosi in un certo modo, non so se lo hanno capito.O forse non gliene frega nulla..

prio
25-04-2006, 21:32
Bisogna rivolgersi ad un Amministratore per alcune procedure di autenticazione. Mica ti possono credere sulla parola.

Appunto, "amministratore".
Le segnalazioni arrivano ai mod. ;)

DonaldDuck
25-04-2006, 21:32
Condanno fermamente questi "autonomi", però mi rifiuto che vengano accostati "alla sinistra" o all'unione, perchè è una strumentalizzazione.Solo quattro cretini che nella sinistra non hanno nessuna rappresentanza (rappresentano solo loro stessi).

I fischi ci sono stati anche verso Epifani, per dirne una eh.

Poi tu libero di pensare come vuoi, chiaramente.
No, io posso pure credere alla buona fede. Te l'ho detto prima. Pure Epifani fischiato? E cosa c'entrava?

P.S.
:nera: lo sapevo :banned:

00Luca
25-04-2006, 21:32
Condanno fermamente questi "autonomi", però mi rifiuto che vengano accostati "alla sinistra" o all'unione, perchè è una strumentalizzazione. Solo quattro cretini che nella sinistra non hanno nessuna rappresentanza

Sarebbe bello se la condanna dei leader politici fosse + forte e se in qualche modo fossero allontanati dalle manifestazioni. Volendo, lo si potrebbe fare.

Cmq al nostro amico disobbediente Caruso, anche Daniele Farina, leader del centro sociale Leoncavallo di Milano, sta aspettando le opzioni per sapere se entrerà in parlamento.

Questa gente va lasciata a casa.... io a dicembre ero deciso per scheda bianca e alla fine ho votato CDL. Secondo te quanti hanno fatto come me?

DonaldDuck
25-04-2006, 21:34
Appunto, "amministratore".
Le segnalazioni arrivano ai mod. ;)
Vabbè, intanto lo si dice anche a voi :fagiano:, poi domani... :incazzed:

Red_Star
25-04-2006, 21:37
La festa del 25 aprile sta diventando davverò troppo politicizzata, oramai non è più la festa di tutti italiani.

DonaldDuck
25-04-2006, 21:37
Cmq al nostro amico disobbediente Caruso, anche Daniele Farina, leader del centro sociale Leoncavallo di Milano, sta aspettando le opzioni per sapere se entrerà in parlamento.

Stà gente il parlamento non l'avrebbe dovuto vedere manco in fotografia, ormai ci sono e ce li dobbiamo sorbire.

Lucio Virzì
25-04-2006, 21:38
piccola nota di colore non so se avete visto ma fede su tg4 ha fatto la solita pantomina: parlando del caso moratti ha detto la maggior parte delle volte (per impietosire) che stavano contestando e offendendo, insultando ecc ecc il PADRE della moratti

ah dubito che la maggior parte degli autonomi votino per il csx, neanche per RC votano, sono autonomi da tutti soprattutto dalla loro intelligenza

Beh, qui sul forum, parecchi utenti non hanno fatto che anticipare le orme di zio Fido :D

LuVi

Lucio Virzì
25-04-2006, 21:39
La festa del 25 aprile sta diventando davverò troppo politicizzata, oramai non è più la festa di tutti italiani.

Non è questione di "politicizzata" o meno.
Quando il PDC (in carica) decide di dissociarsi dalle manifestazioni, quando molto più che una piccola parte d'Italia vede il 25 aprile e l'8 settembre come date funeste da non festeggiare ma, anzi, da vivere a lutto, è normale che non sia una festa per tutti.

E non deve neppure esserlo, mia personale opinione.
Chi continua, persevera, nel voler ripetere gli stessi errori di 60 anni fa, non ha, giustamente, nulla di che festeggiare.

LuVi

marcowheelie
25-04-2006, 21:47
Ecco, bravo, portasse il lutto, a casa sua, e commemorasse pure la nascita di Benito, a casa sua, basta che non pretenda la partecipazione alle celebrazioni del 25 aprile perchè "è una festa di tutti".

LuVi

beh quelli li chiamerei in un altro modo :D , e come se un interista andasse a festeggiare lo scudetto del milan :asd:

festa di tutti :rotfl:

cmq ormai il 25 aprile per l'85per cento degli italiani rappresenta solo un giorno per andarsene a mare col casatiello e i tarallucci.
e le varie manifestazioni sono mai come oggi fatte perchè ritenute dovute.

dantes76
25-04-2006, 21:52
Sarebbe bello se la condanna dei leader politici fosse + forte e se in qualche modo fossero allontanati dalle manifestazioni. Volendo, lo si potrebbe fare.

Cmq al nostro amico disobbediente Caruso, anche Daniele Farina, leader del centro sociale Leoncavallo di Milano, sta aspettando le opzioni per sapere se entrerà in parlamento.

Questa gente va lasciata a casa.... io a dicembre ero deciso per scheda bianca e alla fine ho votato CDL. Secondo te quanti hanno fatto come me?

Io avrei contestato dal primo all'ultimo esponente della Cdl
http://img441.imageshack.us/img441/1059/primapagina5ae.gif

marcowheelie
25-04-2006, 21:57
questo giornale dite che è molto più duro dei rotoloni regina? :D

dantes76
25-04-2006, 22:00
questo giornale dite che è molto più duro dei rotoloni regina? :D

no no, ottimo per ognu uso

00Luca
25-04-2006, 22:02
Io avrei contestato dal primo all'ultimo esponente della Cdl
http://img441.imageshack.us/img441/1059/primapagina5ae.gif

Non ha rinnegato l'esistenza della Liberazione dall'antinazifascismo.
Ha criticato la manifestazione sempre con al centro l'attualità politica.

LA “PRATICA” DEL 25 APRILE

GIANLUIGI PARAGONE

Cosa c’è ancora da scrivere di un rito che si trascina stancamente? I gonfaloni dei partigiani, le bandiere rosse dei comunisti che finalmente sono al governo e nei ruoli chiave delle istituzioni dopo avere sempre trattato sottobanco in quel mercato del consociativismo. E poi ancora, le bandiere della pace e le maglie di Che Guevara che sta alle manifestazioni come le veline stanno alla tv. Ogni anno la “pratica” del 25 Aprile fa un rumore di maniera, ma non appassiona che le solite poche centinaia di persone ancorate ad un avvenimento epocale e straordinario sì, ma sgualcito dalla propaganda comunista. Quando ci libereremo, invece, dei comunisti? Per loro ogni 25 Aprile è la festa contro un nemico inventato. Negli ultimi anni Berlusconi e Bossi sono stati tra i bersagli preferiti. E oggi che pur avrebbero vinto queste elezioni - sebbene con il beneficio del dubbio di un conteggio che andrebbe rifatto ma che nessuno rifarà - sono ancora lì a sbraitare contro il “dittatore di Arcore” e contro il Federalismo che sfregia la Costituzione. Loro sono sempre...
...dalla parte della ragione, ovviamente. Mai una volta che il tarlo del dubbio abbia incrinato le loro certezze. Loro sono sempre dalla parte giusta e il 25 Aprile è l’occasione per rimarcarlo, nel silenzio di un Paese che non oserebbe mai scalfire quello che ormai è come un presepe politico. Eppure il 25 Aprile non appassiona che pochi. C’è un Paese che vive la libertà conquistata e che sa che questa libertà anche dal Nazifascismo non è mica un gentile omaggio del partito comunista. I giovani in piazza sono tossici del fanatismo politico. Il 25 Aprile come una gita a Cuba: la gita marxista e cheguevarista è ferma alle solite tappe. Ma è una pratica che si sta trascinando, agonizzante. E infatti per ritinteggiarla a nuovo, gli organizzatori devono ricorrere al solito mezzuccio dei concerti in piazza. Sessant’anni fermi e bloccati ancora nella dicotomia di fascisti e antifascisti: ditemi come questo Paese potrà mai ringiovanirsi.
GIANLUIGI PARAGONE

marcowheelie
25-04-2006, 22:07
Non ha rinnegato l'esistenza della Liberazione dall'antinazifascismo.
Ha criticato la manifestazione sempre con al centro l'attualità politica.

LA “PRATICA” DEL 25 APRILE

GIANLUIGI PARAGONE

Cosa c’è ancora da scrivere di un rito che si trascina stancamente? I gonfaloni dei partigiani, le bandiere rosse dei comunisti che finalmente sono al governo e nei ruoli chiave delle istituzioni dopo avere sempre trattato sottobanco in quel mercato del consociativismo. E poi ancora, le bandiere della pace e le maglie di Che Guevara che sta alle manifestazioni come le veline stanno alla tv. Ogni anno la “pratica” del 25 Aprile fa un rumore di maniera, ma non appassiona che le solite poche centinaia di persone ancorate ad un avvenimento epocale e straordinario sì, ma sgualcito dalla propaganda comunista. Quando ci libereremo, invece, dei comunisti? Per loro ogni 25 Aprile è la festa contro un nemico inventato. Negli ultimi anni Berlusconi e Bossi sono stati tra i bersagli preferiti. E oggi che pur avrebbero vinto queste elezioni - sebbene con il beneficio del dubbio di un conteggio che andrebbe rifatto ma che nessuno rifarà - sono ancora lì a sbraitare contro il “dittatore di Arcore” e contro il Federalismo che sfregia la Costituzione. Loro sono sempre...
...dalla parte della ragione, ovviamente. Mai una volta che il tarlo del dubbio abbia incrinato le loro certezze. Loro sono sempre dalla parte giusta e il 25 Aprile è l’occasione per rimarcarlo, nel silenzio di un Paese che non oserebbe mai scalfire quello che ormai è come un presepe politico. Eppure il 25 Aprile non appassiona che pochi. C’è un Paese che vive la libertà conquistata e che sa che questa libertà anche dal Nazifascismo non è mica un gentile omaggio del partito comunista. I giovani in piazza sono tossici del fanatismo politico. Il 25 Aprile come una gita a Cuba: la gita marxista e cheguevarista è ferma alle solite tappe. Ma è una pratica che si sta trascinando, agonizzante. E infatti per ritinteggiarla a nuovo, gli organizzatori devono ricorrere al solito mezzuccio dei concerti in piazza. Sessant’anni fermi e bloccati ancora nella dicotomia di fascisti e antifascisti: ditemi come questo Paese potrà mai ringiovanirsi.
GIANLUIGI PARAGONE

bello st'articolo! :)

00Luca
25-04-2006, 22:10
bello st'articolo! :)
E' l'editoriale de LaPadania oggetto della grafica

dantes76
25-04-2006, 22:10
Non ha rinnegato l'esistenza della Liberazione dall'antinazifascismo.

ma infatti il titolo della prima pagina e' : come arginare i fiumi in piena...
Forse il significato di: 25 Aprile: un altra grande bugia, diffferisce come significato dal padano all'Italiano

marcowheelie
25-04-2006, 22:14
E' l'editoriale de LaPadania oggetto della grafica

si lo avevo capito! però se mi voglio pulire il *§** con un giornale non è detto che non possa anche piacermi un articolo che leggo durante il mio atto :D

00Luca
25-04-2006, 22:16
Forse il significato di: 25 Aprile: un altra grande bugia,
Quello è il titolo del pezzo che ho copincollato subito sotto!
Se vuoi leggere e dartene una ragione bene altrimenti godi pensando che il titolo voglia dire quello che hai pensato e mettici una pietra sopra (alla verità).

00Luca
25-04-2006, 22:17
si lo avevo capito! però se mi voglio pulire il *§** con un giornale non è detto che non possa anche piacermi un articolo che leggo durante il mio atto :D
Lo avevi mai letto in precedenza un solo editoriale di Paragone su LaPadania? Forse ti puliresti il sedere di meno, se quel pezzo ti è realmente piaciuto

marcowheelie
25-04-2006, 22:19
Lo avevi mai letto in precedenza un solo editoriale di Paragone su LaPadania? Forse ti puliresti il sedere di meno, se quel pezzo ti è realmente piaciuto

no! lo hai preso dal sito?

dantes76
25-04-2006, 22:22
Quello è il titolo del pezzo che ho copincollato subito sotto!
Se vuoi leggere e dartene una ragione bene altrimenti godi pensando che il titolo voglia dire quello che hai pensato e mettici una pietra sopra (alla verità).
verita'.... Come arginare i fiumi in piena..