Quote:
Originariamente inviato da ClauDeus
"La cittadinanza non ha niente a che fare con la nazionalità"
Già mi fermo a queste prime righe: Tanweer era nato in Inghilterra, quindi di nazionalità inglese.
|
dovevi proseguire per leggere il resto del periodo il discorso che faceva era diverso
La cittadinanza non ha niente a che fare con la nazionalità, e ci vuol altro che un pezzo di carta su cui è scritto cittadino inglese o francese o tedesco o spagnolo o italiano o polacco per renderci inglesi o francesi o tedeschi o spagnoli o italiani o polacchi.
Cioè parte integrante di una storia e di una cultura. Secondo me, anche quelli con la cittadinanza sono ospiti e basta. O meglio: invasori privilegiati. [/b]
Quote:
Oppure per la Fallaci la nazionalità dipende dal colore della pelle?
|
direi proprio di no
pensi al ragazzo americano che i Marines catturarono coi Talebani durante la guerra in Afghanistan. Americano, ripeto. Californiano. Losangelino con la pelle bianca come il bianco dell'uovo sodo, e di educazione laico-cristiana. Non marocchino o tunisino o saudita o senegalese o somalo. Con la pelle scura.
Ma un giorno quel losangelino aveva messo piede in moschea, aveva detto: «Mammy, daddy, voglio studiare il Corano». Poi era andato in Pakistan, il Corano se l'era imparato a memoria, il cervello se l'era fatto lavare dagli imam, ed era finito coi Talebani a Kabul.
Quote:
La Fallaci farebbe bene ad informarsi, e noi faremmo bene a non cagarla nemmeno di striscio
|
non credo basti leggere le prime 3 righe per poter liquidare l'articolo. Io l'ho letto un paio di volte ed un'idea chiara ancora non ce l'ho, trovo che i concetti che esprime abbiano una notevole coerenza interna, spero vivamente che siano sbagliate le ipotesi di partenza. Secondo me sbaglia a farne una questione di fede, quando essenzialmente è una questione di principi base su cui costruire una società, principi che se non sono condivisi portano inevitabilmente allo scontro. E' azzeccatissima l'immagine di un'europa che ha aperto le porte a milioni di lavoratori-schiavi senza preoccuparsi delle conseguenze, una società multiculturale funziona quando le differenti culture che la compongono si identificano comunque in un minimo comun denominatore di valori e principi che li portano a sentirsi parte della società. Se questo viene a mancare non è un pezzo di carta a fare la differenza purtroppo. La Fallaci ritiene che il problema sia nella religione islamica, ed è vero in quanto il conflitto è essenzialmente interno al mondo islamico. il problema è che il nostro coinvolgimento rischia di portare il conflitto al di fuori... o riusciamo ad instaurare un'identità più forte con la componente moderata in modo da fare fronte comune oppure lo scenario che la Fallaci propone credo possa anche realizzarsi. Sarebbe il caso di essere più chiari e dire bene cosa ciò comporta, anche lei è reticente a portare a compimento il discorso. Se parti dal concetto che una religione con un miliardo di fedeli al mondo è incompatibile con la civiltà occidentale le conseguenze sono un conflitto senza precendenti... per come la vedo io pur di evitare un olocausto di scala planetaria ogni possibile soluzione va considerata. Certo vedere come ci si ritrovi sempre più spesso a rischio di autoestinzione non fa ben pensare ail futuro della nostra specie...