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Old 11-02-2022, 10:35   #54
RM10
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Originariamente inviato da massimilianonball Guarda i messaggi
Non mi riferivo al mix energetico di pagina 5, quello lo conosciamo, io parlavo parlavo della possibilità di sostenere le necessità di un paese con le rinnovabili ..e da questo punto di vista i grafici di pagina 8 e 9 mostrano che la variabilità complessiva misurata in un anno è minore del 20%..
Che però fa a botte con i numerosi report accessibili ovunque, dove a causa della scarsità di vento (che non è una fesseria di poco conto evidentemente) la produzione può crollare dal 35% fino all'85% in meno rispetto della capacità produttiva totale. Altro che installato pari al 120-130% del fabbisogno...

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Originariamente inviato da massimilianonball Guarda i messaggi
..quindi se avessimo installato le rinnovabili al 120% della necessità, non esisterebbero tempeste perfette: quando ti va bene produci 120% e hai addirittura esubero utile x le interconnessioni-accumuli, per fare idrogeno verde con l'elettrolisi ecc.. ecc.., quando ci sono condizioni avverse cmq produci il 100%.
Il problema è ne stiamo installando 1/10 di quello che dovremmo per stare negli obiettivi 2030 ..e quindi quando ci sono tempeste perfette bruciamo carbone o importiamo gas a cifre folli
Come sopra, ma questo fa a botte con tanti altri problemi spesso sottovalutati per ideologia. Come affermano al Word Energy Council,

"per contrastare la variabilità e l’intermittenza degli impianti eolici e solari si prevedono nel 2050 circa 16 miliardi di chilowattora di sistemi di accumulo a batteria, oltre a un significativo supporto dalle batterie di milioni di veicoli elettrici quando connessi alla rete. Tuttavia, nessun dispositivo collegato tramite inverter può fornire un contributo alla potenza di cortocircuito e all’inerzia del sistema elettrico necessaria per controllare variazioni rapide di frequenza e la stabilità complessiva".

In altre parole, significa inaffidabilità totale dei sistemi energetici, rischi altissimi di blackout anche di lunga durata e immensi danni non solo economici (e non solo per aziende e famiglie), ma anche ecologici, per via di alimenti andati a male da smaltire mentre bisognerà produrre nuovi alimenti, delicati processi industriali interrotti che trasformano costosissime materie prime in spazzatura, e via dicendo.

Ma ancora non basta. Continui a non considerare le questioni sollevate riguardo l'impatto ambientale di eolico e fotovoltaico. Questioni che sono ben presenti a chi conosce l'ecologia (nota, NON l'ecologismo, ma l'ecologia, che è ben altra scienza).
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