Articolo fuorviante oppure impreciso:
L'ESA accettò di fornire finanziamenti, assieme a uno dei suoi strumenti di prima generazione, le celle solari che lo avrebbero alimentato, e uno staff per lavorare direttamente negli Stati Uniti, con in ritorno per gli astronomi europei di almeno il 15% delle osservazioni sul telescopio Hubble. (fonte wikipedia)
Quindi Hubble è per il 15% dell'ESA, l'agenzia spaziale europea, da cui l'inaf italiana che è linkata nell'articolo ma non citata ha usato i dati per fare la scoperta.
Quindi la NASA non c'entra nulla nell'articolo, è tutto merito dell'ESA (che ha sfruttato il suo 15% di proprietà) e degli italiani dell'inaf.
https://www.youtube.com/watch?v=Jh_Vo_NeAKE
MEDIAINAF TV
Pubblicato il 12 lug 2019
Questa è la maestosa galassia NGC 3147, a 130 milioni di anni luce, ripresa dal telescopio spaziale Hubble in una vista frontale che permette di apprezzare tutti i dettagli dei bracci a spirale.
Si sapeva che al suo centro si annida un buco nero supermassiccio da 250 milioni di masse solari, che i ricercatori consideravano completamente a corto di vettovaglie.
Grazie a nuove misure di Hubble, si è ora scoperto che il buco nero, in realtà, senza farsi troppo da vedere segue una dieta leggera ma sostanziosa, essendo circondato da un sottile disco di materiale – rappresentato in questa simulazione - in caduta circolare sul buco nero a una vertiginosa velocità pari a un decimo di quella della luce.
Si tratta di una scoperta inattesa, che mette in discussione le attuali teorie che descrivono i cosiddetti nuclei galattici attivi. Infatti, finora si pensava che dischi di questo tipo si potessero formare solo in nuclei galattici migliaia di volte più luminosi rispetto a questo.
Servizio di Stefano Parisini, Media Inaf
Crediti video: ESA/Hubble & NASA, M. Kornmesser, A. Riess et al.