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Originariamente inviato da Computerman
Un militare non può decidere di sua testa cosa sia giusto o sbagliato. Se lo pensava avrebbe dovuto rivolgersi agli organi preposti del suo paese. Immaginati se in guerra un militare cominciasse a farsi scrupoli se usare o meno una determinata arma su un determinato obiettivo. Il militare non ha potere decisionale a meno che questo non si trovi al comando e lui non lo era...ergo è insubordinazione e nel suo caso anche alto tradimento.
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1- Snowden non è mai stato un militare. Provò ad arruolarsi nei Marines ma dovette rinunciare a seguito di un incidente in addestramento. In seguito divenne un operativo CIA sotto copertura in Svizzera. Quando decise di fare le proprie rivelazioni era un contractor della Dell presso l'NSA, dove si occupava di formazione del personale.
2- La ricetta che proponi è quella classica delle dittature militari. Gran parte delle democrazie in realtà hanno degli ambiti legali in cui un militare può disobbedire agli ordini. Il caso Snowden non è ben chiaro: la NSA stava effettivamente violando la costituzione statunitense con la propria sorveglianza a tappeto dei propri cittadini, ma nei sistemi di common law come quello americano in mancanza di precedenti è solo la sentenza di un giudice che può stabilire la legalità.
3- Essendo Snowden accusato di tradimento, verrebbe giudicato sotto legge marziale e non sarebbe quindi sottoposto ad un processo pubblico. Questo non garantirebbe gli standard minimi di giustizia che una situazione del genere richiederebbe, e potrebbe creare un precedente in cui la ragion di Stato ha la precedenza sulla costituzione.