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Originariamente inviato da lucio68
Il giallo della panchina e la promessa di un asso, altri segnali di stanchezza
Giornalista Mediaset dove lavora tutt'ora come redattore e inviato, dal 1991 al 1996 è stato caporedattore di Tele+. Opinionista presso l'emittente Telenova, è ospite di Milan Channel.
21.05.2010 00:00 di Luca Serafini articolo letto 1943 volte
Nel 1986, quando Silvio Berlusconi acquistò il Milan salvandolo dal fallimento, l’allenatore era Nils Liedholm che – come argutamente scrisse subito Maurizio Mosca – “era la sua palla al piede come lo era Indro Montanelli alla direzione del ‘Giornale’, non a caso i loro successori furono due purosangue scatenati come Arrigo Sacchi e Vittorio Feltri”. Berlusconi ha sempre saputo scegliere i suoi uomini, nelle aziende, nei posti di comando, intorno a sé. Affidò la reggenza del club ad Adriano Galliani e Ariedo Braida e non li ha mai cambiati e nessuno può sostenere che fosse giusto un ricambio. La continuità è un motivo di orgoglio e di successo anche alla Fininvest e a Mediaset.
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ho smesso di leggere da quella frase....mi sono venuti i brividi, non per Arrigo ci mancherebbe.