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Originariamente inviato da PhoEniX-VooDoo
L'altro giorno pensavo come il nostro cervello sembra essere specificatamente concepito per lavorare con uno o più linguaggi (parlati), in modo da meglio supportare il pensioro ecc.
Allora mi sono chiesto, nell'ipotetico caso in cui una persona cresca in un ambiente dove non ha modo di sviluppare un linguaggio, i suoi pensieri come saranno? Capacità quali il genio, la risoluizione di problemi "quotidiani" e quant'altro ne risentirebbero?
Non so, come esempio stupido mi viene in mente Tarzan 
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Il pensiero è in una sorta di relazione di reciproca dipendenza con le abilità usate maggiormente.
Dopo il linguaggio
verbale / simbolico che contraddistingue noi umani (da una lingua parlata alla matematica) ci sono le immagini (non simboliche/astratte, altrimenti ricadi nel linguaggio).
La logica "base" dovrebbe essere cmq "cablata" a livello strutturale nel cervello (deduzioni, induzioni, ecc.), quindi nessun problema per i "problemi quotidiani" (soddisfacimento di esigenze biologiche).
A meno dell'insorgere improvviso di patologie/danni consistenti, ovviamente (recupero da uno stato comatoso o simili).