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Originariamente inviato da plut0ne
per quanto mi riguarda appena mi abilito (1 mese) prescriverò pillole del giorno dopo a CHIUNQUE me lo chieda...anche per strada
e lo stesso fannno i miei amici..almeno la zona fiorentina è coperta
no comment per la vicenda
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Evito di entrare nella discussione, ma mi limito a consigliare al futuro collega cautela:
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Nel caso della "pillola del giorno dopo" l'obiezione di coscienza ha motivazioni cliniche che occorre conoscere:
a) le forti dosi di ormoni assunte per via orale con il farmaco causano totale sconvolgimento del delicato equilibrio ormonale della donna, soprattutto se minorenne;
b) il Norlevo è escluso dalla dispensazione libera: occorre cioè esibire in farmacia prescrizione nominativa non ripetibile, sempre obbligatoria perché si tratta di un farmaco delicato che necessita di valutazione medica preliminare e di accertamenti diagnostici;
c) il meccanismo di azione del farmaco non è completamente definito: nello stesso bugiardino è riportato, tra gli effetti collaterali, che può impedire l'impianto dell'ovulo eventualmente fecondato (ovvero agire come abortivo precoce);
d) il farmaco non va somministrato in pazienti a rischio per gravidanza extrauterina, perché non ne esclude l'insorgenza;
e) è controindicato in molti casi: disfunzioni epatiche gravi, sindromi da malassorbimento intestinale, soggetti con polimorfismi dei fattori della coagulazione, portatori di anemie falciformi, intolleranze al galattosio... Tutte patologie di difficile accertamento immediato;
f) rischi maggiori possono rilevarsi nelle giovanissime che non hanno ancora completato l'accrescimento somatico-riproduttivo;
g) non sono del tutto note le conseguenze malformative o gli effetti avversi per il concepito qualora la gravidanza proceda
Il solo dubbio anche di un ipotetico possibile danno per la donna o l'embrione dovrebbe obbligare il medico a non condividere la prescrizione e ancor di più l'obbligatorietà della dispensazione.
*direttore Dipartimento Materno infantile
e Fisiopatologia della riproduzione
nell'Unità di ostetricia e ginecologia Asl provincia di Bari,
presidente Società italiana di bioetica e comitati etici
http://www.farmaciadellastazione.com...orno-dopo.html
La strada più sensata è indirizzare la Pz al più vicino PS o, ancor meglio, al PS ginecologico. Per il resto non v'è l'obbligo assoluto di prescrizione. Non è un salvavita.
P.S.
Non replicherò a nessun altro utente che non sia plut0ne.
Buona serata.