Inspiegabile mancanza nei thread ufficiali (ma qualcuno a parte me e luigiratamigi l'ha effettivamente visto qua dentro?) di questo caposaldo del cinema trash italiano (anche se se la giocano quasi alla pari questo, Il bosco1, Star Crash, PaganiniHorror e Le notti del terrore, pur non arrivando all'immensa magnificienza di questo capolavoro neo-realista).
Regia, effetti speciali e attore principale Marco Antonio Andolfi, autore purtroppo solo di questa chicca cinematografica (esiste pure Talysman ma mi pare sia sempre questo film con delle scene aggiunte).
L'inizio è un'inquietante scena sado-maso con protagonisti gente assurdissima compreso un tizio (che poi sarà una sorta di "spirito malefico del protagonista") che invoca una creatura (malefica) di nome Aborym ("Aborym vieni, mostrati a me").
Eccola in tutto lo splendore
(da notare poi i rumori emessi, molto similari e quelli emessi da Chewbecca ).
Marco Sartori (questo è il nome del protagonista) va a trovare una cugina a Napoli, dove gli viene strappata dal collo una collanina raffigurante appunto una croce con sette pietre!
Questa:
Memorabile la scena in cui va dalla polizia e dice "mi hanno rubato una collana" e uno lo guarda e gli dice "ah, ok".
Un poliziotto (che invece si è reso conto della gravità della situazione) lo porterà dritto in un'area di servizio, dove verrà ritrovato di tutto tranne (naturalmente) che la croce dalle sette pietre (memorabile la recitazione dei tizi, che non fanno altro che ripetere "nun saccio niente commissà", "nun sacce niente brigadiè" per tutta la durata della perquisizione
).
Che naturalmente è finita in mano ad uno smerciatore
| Spoiler: |
Totonno O'Cafone  |
.
Il protagonista lo va a trovare (epica la scena, in tarda serata quando bussa violentemente dove abita e lui si affaccia alla finestra dicendo "Maronna, ma che è? O'terremoto?).
Dopo tanto litigare gli apre e naturalmente nemmeno lui ha la croce del protagonista.
Passa la mezzanotte e si trasforma nell'uomolupo:
che dissolve il ricettatore.
Segue poi un'effetto psichedelico che accavalla le scene più importanti in cui si ricorda cose passate e cose future.
Si risveglia con a fianco un'amica della cugina (perchè quella che era andata a trovare non era la cugina
ma un'amica (tra l'altro anche gnocca) che lo porta in un localaccio (quando vanno al bar agli inizi lei continua a fare un numero col telefono a gettoni (il film è del 1987) che Marco memorizza) dove conosce una tipa che decide di seguirlo.
A lui racconterà tutta la storia della croce
| Spoiler: |
| che altro non è che un modo usato dalla madre di tenere lontano il demonio-Aborym dal figlio Marco |
.
Prima di uccidere il ricettatore come uomo-lupo si fa dare il nome del pezzo grosso:
| Spoiler: |
| don Raffaele Esposito |
.
Memorabile la scena in cui riesce ad andare a trovare il pezzo grosso:
| Spoiler: |
praticamente va in un bar a caso chiedendo se lo conoscevano e in men che non si dica si ritrova uno che lo accompagna fin su dal Don, dove ovviamente lo aspettano per saccagnarlo, non prima di avergli chiesto per cosa cercassero effettivamente Don Raffaele.
Lui candidamente ammette di essere lì per quella croce e basta e loro pensano sia qualcuno di un altro clan nemico a cercare di infiltrarsi tra i loro loschi affari.
Memorabile anche la telefonata di Don Raffaele (allarmato) al politico a Roma che gestisce i loro affari e l'arrivo dei soci italo-americani (con tanto di siero per scoprire quale sia la verità ) che naturalmente quando scoprono che la verità di Marco è quella effettiva fanno il cazziatone totale a Don Raffaele .
Ma ormai è troppo tardi: Marco si ritrasforma nell'uomolupo e (spesso senza sfiorarli ) fa piazza pulita sia degli scagnozzi di Don Raffaele sia delle guardie del corpo, che cercano a più riprese di fermarlo, ma trasformandosi diventa invicibile.
La donna che lo ha seguito lo ritrova esanime (da notare come quando è vestito da uomolupo è seminudo mentre quando ritorna in abiti normali è completamente vestito ). |
Geniale il finale:
| Spoiler: |
con i tizi che parlavano dei cazzi loro che si rendono conto troppo tardi del macello che è successo e all'arrivo della polizia (che si rivolge ad un inserviente di colore apostrofandolo come "wè, tartufon ".
E scoprono tutti i traffici illeciti, anche grazie al "romano fantasma" (è come viene apostrofato il protagonista) che con quel macello fa si che vengano arrestati (e ovviamente devono parlare tutti i boss della camorra).
La croce poi finirà nelle mani di una maga (anche questo lo saprà prima di trasformarsi) che ovviamente va a trovare.
La ragazza decide di non seguirlo, lui va a chiedere un'informazione per trovarla e la risposta è splendida:
Scusi, dove sta la signora maga?
- Signora quella? Ma se è un troione
Comunque poi gli indica la via.
La maga, con la scusa del fatto che comunque c'è tempo propende per trombarsi il protagonista (in una scena che di erotico ha ben poco ).
Ed in quella (non si sa se involontariamente o meno) si rompe uno specchio alla ragazza di Marco che esclama "Marco deve avere bisogno di me"  (io mi sono cappottato dalla sedia).
E dopo quella scena si trasforma in uomolupo, la maga getta la croce per terra e in qualche maniera (che ancora non ho capito) finisce per strada, dove accorre la ragazza di Marco.
Lui (sempre vestito da uomolupo) non la riconosce e quindi cerca di strangolare anche lei, finchè non riesce a mettere la croce al collo del protagonista che torna normale e senza forza .
In quella il personaggio che all'inizio evocava Aborym si vede praticamente schiacciato da una macchina cambiare espressione in volto fino a dissolversi .
Memorabile il finale in cui svetta dopo i titoli di coda l'effigie di Dio, come a dire che il male è stato sconfitto .
|
Un cult dei film trash (non so se sia mai uscito in dvd).
p.s.: il sottotitolo è l'uomolupo contro la camorra
.