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Originariamente inviato da marco.r
Non sono d'accordo. Dovrebbe premiare i risultati, a prescindere dal fatto che questi derivino da impegno o da capacita' innate. Posso metterci tutto l'impegno che voglio, ma se sono una capra e non ci capisco una sega di medicina non devo laurearmi. A vantaggio dei miei futuri (non) pazienti.
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Io parlavo a livello di merito personale.
È chiaro che per chi usufruisce del servizio ciò che conta sono i risultati, sicché si dovrebbero prendere i migliori medici e non quelli che s'impegnano di piú.
Io però ritengo che gl'incentivi personali devono essere dati (per quanto possibile) in base all'impegno, perché altrimenti chi non può competere con i migliori non sarà affatto stimolato ad impegnarsi.
In ogni caso non sono sicuro del fatto che chi esce con voti alti in medicina sia necessariamente piú bravo di chi esce con voti piú bassi, quello del medico è un mestiere pratico, per quanto si debbano conoscere le basi teoriche. Molti medici sanno la teoria perfettamente ma rimangono pessimi medici... evidentemente in università manca un giudizio su alcuni aspetti che sono importanti in un medico.
In ogni caso secondo me i test d'ammissione non devono essere basati sul numero chiuso, ma sulla preparazione di base. Chi ha una preparazione di base sufficiente deve poter accedere, e questo dev'essere valido per tutte le università.
Ovviamente in alcuni casi il numero chiuso è necessario, ma dovrebbe essere limitato il piú possibile.
L'università dovrebbe essere accessibile a tutti, ma anche una cosa seria.