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Originariamente inviato da Fides Brasier
Guarda, non sono per niente d'accordo con questo. E al riguardo ne ho anche discusso con un mio amico medico, che per sua coscienza si rifiutava di praticare alcune pratiche mediche (se non ricordo male la circoncisione) ad alcuni bambini/ragazzi che lo chiedevano per pratiche religiose (o qualcosa del genere, e' passato molto tempo e non ricordo con precisione).
Il fatto e' che fare il medico ti impone anche lavori di questo tipo. Sarebbe un po' come fare il soldato, e pretendere di non uccidere i nemici. Il mestiere prevede obbligatoriamente certe attivita', e non si puo' fare solo cio' che si vuole, e dichiararsi obiettori per il resto: lo trovo sbagliato, troppo comodo. Un dottore e' al servizio degli altri per quanto di sua competenza.
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None, ma neanche un pò.
I medici messicani non potevano sapere che la normativa in Messico sarebbe cambiata al momento della loro abilitazione..quindi il non potevano non sapere è una chiara assurdità sul piano logico..non si può "sapere" retroattivamente i propi obblighi prima che una legge abbia effetto giuridico.
Altrimenti ci cadrebbe nel paradosso di essere obbligati retroattivamente su un qualcosa che non esiste ancora.
In secondo luogo esiste l'obiezione di coscienza che è una grande conquista dello stato liberale e democratico.
Se si nega l'obiezione di coscienza bisognerebbe estendere tale negazione a tutti i campi in cui tale principio afferisce..quindi anche coloro che si rifiutano di prestare il servizio militare e preferiscono svolgere servizio civile, come avveniva in passato in Italia.