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Originariamente inviato da WarDuck
Alcuni produttori investono, altri no e anche per "ovvi" motivi... il punto cruciale credo che sia il fatto che Linux non da molte certezze, per sua natura è continuamente in fase di sviluppo e non da il tempo alle software house.
D'altro canto è impensabile e ipocrita pretendere che le software house che fanno questo LAVORO (notare la parola lavoro) rinuncino ai guadagni derivati da una permanenza più o meno duratura sul mercato.
Cioè se io sviluppo un programma in C++ utilizzando un compilatore tipo GCC 3.4.2, è impensabile che 2 giorni (dico per dire, può essere anche 1 anno) dopo tutte le distribuzioni Linux usino il (per dire) 4.0.0.
Il mio investimento viene a mancare, il mio investimento deve poter fruttare e darmi ulteriore denaro per re-investire in futuro.
Personalmente non sono così sicuro che l'opensource sia l'alternativa al software così come le persone l'hanno sempre inteso (ovvero prodotto di mercato), forse l'alternativa sta nel mezzo.
Per questo credo che Linux sia sul piano tecnico un'ottima alternativa a Windows, sul piano globale e sul mercato globale non è ancora un concorrente appetibile.
Se è vero che i produttori dovrebbero supportare Linux, bisogna anche dargli un motivo per farlo, e questo solo Linux stesso lo dovrebbe fare, ma come ho detto in precedenza, penso proprio che lo spirito con cui è nato Linux non sia proprio questo, e infatti molte persone sono contro e vorrebbero cmq tenere Linux di nicchia per motivi ideologici.
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sono daccordo con te al 100%: virtus in media est (credo si scriva così), forse l'open source ha qlk carenza (e su questo microsoft ci mangia a sbafo) la cosa migliore sarebbe qlkcosa ad un costo moderato e non esorbitante come l'esempio che ho fatto qlk post fa, perchè vedi se devo scegliere tra un OS con dei problemi come Windows e pagarlo in maniera salata e uno con altri problemi e non pagarlo preferisco il secondo o al più uno che sta nel mezzo così che il basso costo possa giustificare le mancanze.