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Originariamente inviato da Feric Jaggar
Nel frattempo Sofri gli suggerisce alcune contromosse: «Chiudere baracca sul web è stata una scelta poco avveduta, un errore tecnico. Invece di congelare il blog, Ivan poteva semplicemente eliminare i commenti». Il suo diario online, aperto 4 anni fa, non dà voce ai lettori e Sofri non ci vede nulla di scandaloso. «La democrazia sulla rete è un grande mito - spiega Sofri - L'essenza del blog è individuale, è permettere a chiunque di avere un proprio spazio dove scrivere ciò che si vuole. Il rapporto o il confronto con gli altri è un'altra cosa. Il commento non fa parte del blog». E a quelli che criticano tale impostazione, cosa risponde? «Che anche la libertà di espressione va regolamentata. E se proprio non resistono si aprano un blog».
Scaltro, il Sofri; riesce a dare pure una copertura ideologica alla sua furbizia. Illustra molto bene qual'è la filosofia giusta, vincente, per stare sulla Rete senza per questo dover dare conto di ogni propria cosa, di ogni scheletro nell'armadio, al primo che passa.
La democrazia deve stare nella pluralità dell'offerta, non nell'interattività del medium. Tanti blog, ognuno pompa il proprio punto di vista (la propria menzogna di parte, dico io), e pochi, pochissimi forum.
Su Internet non hai l'assist di un Bruno Vespa, di un giornalista sdraiato che pilota il confronto, che sceglie i tuoi interlocutori, che insomma porta il discorso solo dove vuoi tu e dove sei ben coperto? Nessun problema! basta un click da "opzioni", levi "inserisci commenti", e la gente non può più risponderti...
Pivelli, invece, i vari Scalfarotto, Grillo e tutti gli altri telepredicatori della Rete, che si sono lasciati ingolosire dalla prospettiva di farsi conoscere e di restare sulla breccia a costo zero, e si sono offesi quando sono stati criticati.
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