Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/fa...one_80257.html
Alla conferenza annuale DLD di Monaco, tenutasi in vista del World Economic Forum, Sheryl Sandberg, COO di Facebook, ha ribadito le intenzioni della sua azienda di combattere la disinformazione Click sul link per visualizzare la notizia. |
Il buon Umberto Eco ha già inquadrato perfettamente la questione anni fa:
Una volta aveva risonanza solo la parola delle persone acculturate, mentre quella dei ritardati moriva, come giusto che fosse, nel chiacchericcio del baretto all'angolo. Oggi grazie ai social network il ragliare dei peggio ritardati ha lo stesso peso di quello di un importante scienziato o di un luminare. Come fermare il fenomeno? Una opzione è chiudere totalmente i social network.. ma visto il giro di affari la vedo dura. Si potrebbe tuttavia o vietare del tutto ed in modo rigido qualsiasi contenuto a sfondo politico o correlato con personaggi politici e/o questioni di cronaca. In altre parole fare in modo che il social sia solo un'oasi di gattini e puttanate. |
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Il discorso è più ampio e complesso, e deve prendere in esame anche il tipo di
giornalismo che sta prendendo piede in questi ultimi anni, che è terrificante. |
La disinformazione fa parte dei social, dove ognuno può andare e scrivere quello che gli pare.
Il problema piuttosto sta nei creduloni che usano facebook come fonte di notizie invece che per svago. |
Serve una identità digitale per chi entra in rete. Non ci sono alternative. Io ero contrario ma frequentando un poco i social mi sono reso conto che la gente fa un pò quel c...o gli pare. Non ci si rende conto per niente che ogni offesa, palla o cazzata resta scritta per sempre. Io sono convinto che nella vita reale nel 99% dei casi nessuno si comporteresse come in un social.
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Se venissero classificati come fonte di energia muscolare a basso costo non ci srebbero problemi. |
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Corsi e ricorsi della storia, anche se camuffati da tecnologie scintillanti. |
Nella situazione in cui si trova, Facebook è una facile preda per i demagoghi e chi non si fa grossi problemi a spararla grossa, ricevendo così maggiore visibilità; al contrario chi reagisce a certi post messi lì, magari cercando di rimediare a qualche falsità, riceve una visibilità molto minore. Anche il solo semplice correggere il sistema di notifica (che non avviene in determinati casi, anche se menzioni l'interlocutore nel commento) e ordinare meglio le risposte alle risposte ai post su Facebook, sarebbe un grande aiuto a migliorare la situazione, riducendo lo svantaggio in visibilità di cui accennavo.
Cose non difficili da correggere, ma che tardano ad arrivare. Facebook non è nato come mezzo d'informazione, certo, e si vede, ma di fatto lo è. |
"influenzare le elezioni politiche americane del 2016": Questa è la più grande fake news di tutte, usata come scusa dai perdenti.
Facebook è bravissima a censurare e chiudere pagine di chiunque non sostenga il pensiero unico politicamente corretto. Facebook è diventata un editore che decide cosa pubblicare in base a ideologia politica. |
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Non credere che i giornali non facciano disinformazione: ci sono caterve di spazzatura che SEMBRA pure fact-cecking, invece è solo spazzatura propagandistica. Sugli argomenti più disparati, non certo solo vaccini e terre piatte. Bisognerebbe informarsi bene sulla proprietà dei giornali... si capirebbe come mai sono sempre pro-qualcosa, si-questo, no-quello... Quote:
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Che internet abbia dato voce agli imbecilli è un fatto secondario (come se prima non ne avessero). Il vero punto è che ha tolto l'oligopolio della (dis)informazione ai soliti noti (che abitualmente si scannano e buttano quantità enormi di denaro per controllare giornali in perdita), ed è una cosa che chiaramente non sopportano. Quote:
Ma forse è sempre stato, più o meno, così. Solo che una volta, quando i propositi di fb erano messi in pratica, si credeva all'Istituto Luce di turno e c'era meno senso critico. |
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Serve più attenzione nell'appoggiare strumenti da grande fratello orwelliano. |
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Mi preoccuperei piuttosto dei motivi per cui certa gente vuole screditare la stampa, invece. |
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https://it.wikipedia.org/wiki/Pravda https://it.wikipedia.org/wiki/Istituto_Luce https://it.wikipedia.org/wiki/Joseph_Goebbels Sicuramente "informazione" fatta in modo professionale, su questo non c'è dubbio. Che fosse o no la migliore, dipende dai criteri. ;) Chissà se chi riceveva informazione da questi soggetti era consapevole della bontà dell'informazione che riceveva. :) “If liberty means anything at all, it means the right to tell people what they do not want to hear.” George Orwell |
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Comunque c'è una bella differenza tra le persone che esprimono la propria opinione personale, e i mass media che dovrebbero invece fare informazione a scopo sociale. |
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"l'opinione personale", dalla quale poi derivano le scelte che si fanno, è il risultato di molteplici fattori che tutti insieme la hanno formata. Tra questi fattori non si può non includere le informazioni provenienti da diverse fonti anche molto poco attendibili. |
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