Link alla notizia: https://www.hwupgrade.it/news/web/gr...ram_99761.html
La Polizia di Stato fa sapere di aver cominciato le operazioni di perquisizione e sequestro nei confronti degli amministratori di quei canali Telegram che hanno distribuito Green Pass falsi Click sul link per visualizzare la notizia. |
Sulla pagina della polizia dicono di fare accertamenti anche sugli utenti.
https://www.facebook.com/18725525810...2119253283079/ |
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Speriamo li sanzionino tutti per bene Amministratori e acquirenti.
Sforzandomi posso capire la filosofia NoVax ma se arrivi a spendere 100€ per un greenpass falso sei semplicemente un idiota. Sfortunatamente, ma comprensibilmente, con il greenpass gli esercenti non controllano anche la Carta d'Identità rendendo in qualche modo possibile la condivisione di una singola certificazione tra più persone. |
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Sai che ridere se poi il green pass desse esito negativo tipo in un aeroporto o simili e scattasse il controllo. Perchè comunque le vaccinazioni fatte sono evento fisico registrato sulla base della tessera sanitaria e con consenso firmato, per cui...la mancata corrispondenza dovrebbe saltar fuori in un attimo. Quote:
Cosa che ovviamente potrebbe fare solo del personale autorizzato in certi contesti di sicurezza. Il peggio però sarebbe che tale novax oltre che commettere un atto criminale dimostrerebbe pure di non avere un minimo di rispetto per gli altri e di senso civico. E scrivo novax perchè comunque anche chi si è vaccinato ma è contro al green pass, ha il green pass. |
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Un pò come la vendita di sigarette e alcolici previa verifica della carta di indentità nei casi dubbi... |
Art 494 del c.p.?
Esatto, truffano la buona fede di altre persone, dal personale al gestore, agli altri utenti che eventualmente condividono i loro stessi spazi comuni.
Non so se ricorra anche l'art, 494 - Sostituzione di persona: Dispositivo dell'art. 494 Codice Penale Fonti → Codice Penale → LIBRO SECONDO - Dei delitti in particolare → Titolo VII - Dei delitti contro la fede pubblica → Capo IV - Della falsità personale Chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio(1) o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore, sostituendo illegittimamente la propria all'altrui persona(2), o attribuendo a sé o ad altri un falso nome(3), o un falso stato(4), ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici(5), è punito, se il fatto non costituisce un altro delitto contro la fede pubblica, con la reclusione fino ad un anno(6). https://www.brocardi.it/codice-penal...iv/art494.html |
quanti crapadoni
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Sono contento di leggere nei commenti che non sono l'unico a pensare che oltre a chi produce green pass falsi dovrebbe essere punito anche chi li compra!
Passi chi, per ignoranza o per ingenuità, mette i dati della carta di credito su siti non sicuri, ma qui parliamo di gente che sa che LEGALMENTE otterrebbe il green pass senza tirar fuori un € ed è disposta a pagare per averne uno ... non ci sto a considerarli vittime inconsapevoli di una truffa IMHO |
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Il documento di identità va richiesto assieme al gp, chi rifiuta di mostrarlo non può entrare. |
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Guardate che siamo in ItaGLIa, nel caso qualcuno se lo fosse scordato.
Perseguire ? Il problema maggiore non è perseguirli ( anche se di sicuro qualcuno sfuggirà ) ma la pena finale che probabilmente sarà lieve per molti di questi. Fossimo in Cina gli spettava un multone + 3 mesi in un campo di "rieducazione". :O |
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Ho già riportato il testo del relativo decreto in altro thread, per favore non costringermi a ripescarlo. |
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Innanzitutto molto positivo che trovino questi criminali (sia i truffatori che i "truffati") e gli facciano passare la voglia. Servirebbe il metodo francese: fino a 5 anni di galera e 75.000 Euro di multa per chi compra un certificato falso (collaborando alla sua creazione), e sanzioni pesantissime (penali e pecuniarie) anche per gli esercenti che non applicano le regole.
Però: Estratto dal comunicato sulla pagina faccialibro "Commissariato di PS Online - Italia", gestita dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni: Si rammenta che qualsiasi certificato Green Pass originale non può essere falsificato o manomesso poiché ogni certificazione viene prodotta digitalmente con una chiave privata del Ministero della Salute che ne assicura l’autenticità. Ad ogni controllo con la preposta App ufficiale VerificaC19, viene interrogata la banca dati ministeriale contenente l’elenco ufficiale della popolazione vaccinata e, di conseguenza, un QR-CODE generato con una certificazione non autentica, non supererebbe la procedura di verifica. Estratto dalle informazioni nella pagina dell'app VerificaC19 su Google Play: L’app VerificaC19 consente, agli operatori incaricati, la verifica della validità delle Certificazioni verdi COVID-19 e degli “EU Digital COVID Certificate” attraverso la lettura del codice “QR” del certificato. Non prevede la memorizzazione o la comunicazione a terzi delle informazioni scansionate. La app, infatti, effettua la verifica in modalità offline ovvero senza invocare un servizio di un sistema remoto nel momento in cui viene utilizzata. La verifica dell’autenticità del certificato presuppone che la app possa accedere almeno una volta al giorno al backend della piattaforma nazionale “DGC”, collegato al gateway europeo (DGCG), dove sono rese disponibili tutte le chiavi pubbliche utilizzate per firmare gli “EU Digital COVID Certificate” emessi. Una delle due affermazioni è falsa, e direi che quasi certamente è falsa quella della Polizia Postale perché il funzionamento offline era uno dei prerequisiti per queste applicazioni. Tecnicamente: - il green pass è un set di dati codificato in un qrcode assieme alla relativa firma digitale del ministero; - non è possibile generare un green pass falso che risulti valido alla verifica a meno di possedere la chiave privata ministeriale con cui sono firmati (evento estremamente improbabile a meno che la chiave la custodisca il tizio di Frosinone che ha fatto bucare il CED della sanità laziale); - l'unico modo perché siano generati green pass falsi è che vengano immessi nel sistema dati di vaccinazione falsi, cosa che possono potenzialmente fare solo eventuali medici di base corrotti (per i loro assistiti) o operatori corrotti nei centri vaccianali, o altro personale corrotto con accesso in scrittura a quei sistemi. Il fatto che il periodo di validità del certificato dipende esclusivamente dai dati in esso registrati e dalle regole generali presenti nell'applicazione di verifica, causa mi pare una grave conseguenza: risulta di fatto impossibile revocare un certificato valido. Una persona con green pass valido, se prima della scadenza del medesimo riceve una diagnosi covid rimane comunque in possesso del green pass valido. Spero che se ne rendano conto e che aggiungano all'applicazione una funzione di download periodico dell'elenco dei certificati revocati prima della scadenza, da conservare il locale (basta un hash, niente dati). |
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