View Full Version : Al Zarquawi, terrorista o resistente?
Come da titolo, visto che molti definiscono gli attentati in Iraq come opera di resistenti che vogliono cacciare gli invasori, e visto che la mente e l'ispiratore di moltissimi di questi attentati, oltre che di molte esecuzioni di ostaggi, prima tra tutte la decapitazione di Nicholas Berg, sembra essere questo personaggio, lo considerate un terrorista o un resistente?
Come da titolo, visto che molti definiscono gli attentati in Iraq come opera di resistenti che vogliono cacciare gli invasori, e visto che la mente e l'ispiratore di moltissimi di questi attentati, oltre che di molte esecuzioni di ostaggi, prima tra tutte la decapitazione di Nicholas Berg, sembra essere questo personaggio, lo considerate un terrorista o un resistente?
Un resistente di solito non uccide il suo popolo, la gente per cui combatte dovrebbe difenderla e non sterminarla........
Sicuramente è un resistente :muro:
lunaticgate
14-07-2005, 11:01
E' un cog..one e basta! (indovinate la parola nascosta)
Spero che non mi banniate per aver offeso un assassino! :rolleyes:
per la Forleo è un resistente...
tatrat4d
14-07-2005, 11:07
per la Forleo è un resistente...
non abbiamo alcun elemento per pensarlo (pur essendo la sentenza che l'ha resa celebre molto discutibile), è meglio andarci prudenti con simili dichiarazioni. ;)
E' ovviamente un terrorista che utilizza il campo di battaglia dell'Iraq per incrementare il proprio prestigio nel mondo dell'estremismo islamico, far proseliti e da li cercare di rovesciare il governo del suo paese (la giordania) instaurando un regime totalitario in stile talebano .. è un sunnita e perciò odia la communità sciita rea di essersi accordato con il "nemico" americano
dai suoi attentati suicidi contro obiettivi civili han preso la distanza persino alcuni gruppi resistenti sunniti ex-Baathisti
sicuramente si rifugia in siria lungo il confine con l'iraq dove ha appoggi nel Mukhabarat .. il temibile servizio segreto siriano intenzionato a non lasciare che nasca un vicino di casa (il nuovo iraq) ne filoamericano ne tantomeno filoiraniano
è un resistente...ma che, a causa della sua abissale ignoranza (e insufficienza di mezzi), conosce come unico metodo di resistenza il terrorismo (con tutte le conseguenze che purtroppo quotidianamente conosciamo..)..
come i neo-con, che sono degli invasori, ma a causa del loro strapotere planetario, l'unico modo in cui vengono definiti è democratizzatori...
secondo me come livello di barbarie siamo lì...cambiano il clima e i mezzi...che poi ad al zarkawi l'esplosivo mica glielo do io...glielo danno i democratizzatori e i loro alleati...
si alimentano reciprocamente..
fine pensiero
marco
Grande blu
14-07-2005, 11:30
Come da titolo, visto che molti definiscono gli attentati in Iraq come opera di resistenti che vogliono cacciare gli invasori, e visto che la mente e l'ispiratore di moltissimi di questi attentati, oltre che di molte esecuzioni di ostaggi, prima tra tutte la decapitazione di Nicholas Berg, sembra essere questo personaggio, lo considerate un terrorista o un resistente?
Una pattuglia americana attraversa un quartiere sciita, i soldati distribuiscono caramelle e giochi, i bambini accorrono: 24 piccoli morti, due adulti e un militare Usa sono il bilancio dell'ultimo attentato suicida a Baghdad
credo che non esista ancora un termine per definire chi organizza queste stragi.
di fronte a questo, non c'è razionalità che tenga...in questo sono d'accordo con te..
è un resistente...ma che, a causa della sua abissale ignoranza (e insufficienza di mezzi), conosce come unico metodo di resistenza il terrorismo (con tutte le conseguenze che purtroppo quotidianamente conosciamo..)..
come i neo-con, che sono degli invasori, ma a causa del loro strapotere planetario, l'unico modo in cui vengono definiti è democratizzatori...
secondo me come livello di barbarie siamo lì...cambiano il clima e i mezzi...che poi ad al zarkawi l'esplosivo mica glielo do io...glielo danno i democratizzatori e i loro alleati...
si alimentano reciprocamente..
fine pensiero
marco
Ma stai scherzando? Al zarkawi è un terrorista patentato e della peggior specie, oltre ad essere un barbaro, era un terrorista già da prima della guerra in Iraq, è originario della Giordania dove è stato condannato come fondamentalista islamico eversivo ed è stato in prigione 7 anni, conosce personalmente Bin Laden e ha comandato campi di addestramento in Afghanistan.
Che poi questi USA di Bush e company ai quali auguro tutto il male del mondo per quello che stanno facendo in Iraq, usino il nome di Al zarkawi per bombardare indiscriminatamente loro obiettivi strategici come Falluja giustificando così il massacro di civili è un altra storia.
P.S.
Neanche il peggior Saddam ha fatto all'Iraq quello che stanno facendo gli USA.
end.is.forever
14-07-2005, 11:40
Se esiste è un terrorista, altrimenti è solo il nome di uno o più gruppi terroristici che si spacciano per suoi.
è un resistente...ma che, a causa della sua abissale ignoranza (e insufficienza di mezzi), conosce come unico metodo di resistenza il terrorismo (con tutte le conseguenze che purtroppo quotidianamente conosciamo..)..
come i neo-con, che sono degli invasori, ma a causa del loro strapotere planetario, l'unico modo in cui vengono definiti è democratizzatori...
secondo me come livello di barbarie siamo lì...cambiano il clima e i mezzi...che poi ad al zarkawi l'esplosivo mica glielo do io...glielo danno i democratizzatori e i loro alleati...
si alimentano reciprocamente..
fine pensiero
marco
Zarkawi è giordano e non credo che abbia tanto a cuore la sorte dell'Iraq
a detta degli stessi insorti iracheni semina morte tra iraqueni e americani senza distinzioni ..
è sicuramente appoggiato da paesi come la Siria (non capisco l'utlità degli USA a dargli l'esplosivo che poi lui utilizza contro le stesse truppe americane :confused: ) perchè pensano di poterlo usare per destabilizare l'area e permettere di riprendere il controllo dell'Iraq prima che cada in mano iraniana (a breve si prevede una bella guerra civile se gli americani si dovessero ritirare)
l'intervento USA in Iraq è stato sicuramente sbagliato nei modi e nei tempi e malgrado il loro potere come dici tu è stato ampiamente criticato da tutto il mondo democratico .. di fatto oggi non è possibile abbandonare un paese alla sfascio ad un passo dalla guerra civile .. l'intera communità internazionale dovrebbe farsi carico del problema prima che diventi un problema ancora + grosso
mio nonno è stato un partigiano....e nei suoi racconti non ho mai sentito di teste tagliate, bombe su civili et similia...
le lobby e il governo americano hanno + di qualche responsabilità di questo stato di cose, ma per simili esseri (perchè anche le bestie in fondo qualcosa di buono ce l'hanno) il dizionario italiano non lascia dubbi: assassini.
Altro che resistenza e ideale di liberazione: chi muove i fili (non chi si fa esplodere per intenderci) ha ben altro a cuore che la liberazione dell'Iraq dall'invasione anglo-americana....come la storia ci insegna, il vero motivo delle guerre è sempre e solo economico....poi una Elena di Troia o un Saddam Hussein per quietare le masse lo si trova sempre..
Se esiste è un terrorista, altrimenti è solo il nome di uno o più gruppi terroristici che si spacciano per suoi.
ad esistere esiste .. però è anche vero che molti gruppi terroristi si rifanno a lui anche se non comandati da lui direttamente .. un pò come Bin Laden o Al Quaeda è diventato un simbolo ..
Come da titolo, visto che molti definiscono gli attentati in Iraq come opera di resistenti che vogliono cacciare gli invasori, e visto che la mente e l'ispiratore di moltissimi di questi attentati, oltre che di molte esecuzioni di ostaggi, prima tra tutte la decapitazione di Nicholas Berg, sembra essere questo personaggio, lo considerate un terrorista o un resistente?
Ciao,
in Iraq, come mostrato da molte analisi, si possono grosso modo individuare 3 componenti:
- i resistenti all'invasione USA (che alcuni giorni or sono jumpermax accostò acutamente più ai repubblichini che ai partigiani nostrani)
- i terroristi della "guerra santa islamica"
- i delinquenti comuni.
Ti ricorderai che parecchi sequestri, sopratutto quelli lampo di iraqueni, sono opera di quest'ultima categoria.
I secondi, che pare siano guidati dal personaggio da te menzionato, sono estremisti integralisti che per definizione sono convinti di essere dalla parte del giusto e della ragione.
Prendo spunto da sheva..
E' ovviamente un terrorista che utilizza il campo di battaglia dell'Iraq per incrementare il proprio prestigio nel mondo dell'estremismo islamico, far proseliti e da li cercare di rovesciare il governo del suo paese (la giordania) instaurando un regime totalitario in stile talebano
e aggiungo che a lui dei danni collaterali interessa ben poco, tanto non sono suoi connazionali, tanto non è il suo paese, l'unica cosa che gli preme è che non ci sia calma e dialogo fra le parti, altrimenti sarebbe disoccupato e inascoltato. Infatti non appena si accenna un timido dialogo ecco pronte le autobombe di fronte alle moschee...
Paradossalmente i migliori suoi alleati sono coloro che, dall'altra parte della barricata (dalla nostra cioè) hanno la sua stessa visione integralista e manichea del mondo.
I primi sono spesso ex soldati, conoscono il territorio e hanno una buona preparazione militare.
Attaccano prevalentemente i militari, sia americani che indigeni. Non usano di regola attacchi suicidi, perchè non hanno personale in sovrannumero da sacrificare. Compiono azioni mirate, di quelle che spesso nei Tg non sentiamo se non di straforo, tipo "quest'oggi 2 militari americani sono rimasti vittima di un attacco nel nord del paese..."
Ciao
Federico
Ciao,
in Iraq, come mostrato da molte analisi, si possono grosso modo individuare 3 componenti:
- i resistenti all'invasione USA (che alcuni giorni or sono jumpermax accostò acutamente più ai repubblichini che ai partigiani nostrani)
- i terroristi della "guerra santa islamica"
- i delinquenti comuni.
Ti ricorderai che parecchi sequestri, sopratutto quelli lampo di iraqueni, sono opera di quest'ultima categoria.
I secondi, che pare siano guidati dal personaggio da te menzionato, sono estremisti integralisti che per definizione sono convinti di essere dalla parte del giusto e della ragione.
Prendo spunto da sheva..
E' ovviamente un terrorista che utilizza il campo di battaglia dell'Iraq per incrementare il proprio prestigio nel mondo dell'estremismo islamico, far proseliti e da li cercare di rovesciare il governo del suo paese (la giordania) instaurando un regime totalitario in stile talebano
e aggiungo che a lui dei danni collaterali interessa ben poco, tanto non sono suoi connazionali, tanto non è il suo paese, l'unica cosa che gli preme è che non ci sia calma e dialogo fra le parti, altrimenti sarebbe disoccupato e inascoltato. Infatti non appena si accenna un timido dialogo ecco pronte le autobombe di fronte alle moschee...
Paradossalmente i migliori suoi alleati sono coloro che, dall'altra parte della barricata (dalla nostra cioè) hanno la sua stessa visione integralista e manichea del mondo.
I primi sono spesso ex soldati, conoscono il territorio e hanno una buona preparazione militare.
Attaccano prevalentemente i militari, sia americani che indigeni. Non usano di regola attacchi suicidi, perchè non hanno personale in sovrannumero da sacrificare. Compiono azioni mirate, di quelle che spesso nei Tg non sentiamo se non di straforo, tipo "quest'oggi 2 militari americani sono rimasti vittima di un attacco nel nord del paese..."
Ciao
Federico
Analisi perfetta
mio nonno è stato un partigiano....e nei suoi racconti non ho mai sentito di teste tagliate, bombe su civili et similia...
ecco la differenza.......i partigiani hanno commesso anche atti crudeli, uccisioni sommarie, ruberie.........ma mai avrebbero ucciso 20 bambini per uccidere un tedesco: si trattava pur sempre di azioni contro invasori stranieri o presunti collaborazionisti, giustificati?giustificabili?è un'altra storia.
Quelli che chiamano Al Zarqawi un resistente offendono la memoria di migliaia di resistenti che avevano a cuore la propria Patria e la propria gente.
Analisi perfetta
Grazie sheva, ma come detto non è farina del mio sacco.
E' di osservatori ben più preparati e acuti di me.
Ciao
Federico
Ma stai scherzando? Al zarkawi è un terrorista patentato e della peggior specie, oltre ad essere un barbaro, era un terrorista già da prima della guerra in Iraq, è originario della Giordania dove è stato condannato come fondamentalista islamico eversivo ed è stato in prigione 7 anni, conosce personalmente Bin Laden e ha comandato campi di addestramento in Afghanistan.
Che poi questi USA di Bush e company ai quali auguro tutto il male del mondo per quello che stanno facendo in Iraq, usino il nome di Al zarkawi per bombardare indiscriminatamente loro obiettivi strategici come Falluja giustificando così il massacro di civili è un altra storia.
Neanche il peggior Saddam ha fatto all'Iraq quello che stanno facendo gli USA.
sulla efferatezza del personaggio non penso che ci sia nessuno che possa dire il contrario..
ti spiego il mio ragionamento:
se al zarkawi non avesse avuto il pretesto dell'invasione dell'iraq, probabilmente non ne avremmo mai sentito parlare..lui è l'esponente dei sanguinari oppositori planetari degli USA imperialisti (terrorismo internazionale organizzato, al qaeda o chiunque vogliamo metterci) in iraq..ma sono fermamente convinto che senza l'azione degli usa in queste aree particolarmente sensibili nel corso degli ultimi decenni, non ci sarebbe stato nè 11/9 nè 11/3 nè 7/7..nè al zarkawi nè bin laden nè alqaeda del c@ppero (avete visto farenheit 9/11?)..
ora, che lui sia stato condannato per integralismo e messo in carcere passa in secondo piano..resta il fatto che in medio oriente è in corso una vera e propria "spremuta de sangue", e non penso che l'abbia scatenata lui..restando il fatto che si tratta di un criminale della peggior specie..
per quanto mi riguarda penso che le cose sono messe davvero male e che ancora verrà versato molto sangue..speriamo soltanto che non venga versato tutto..
spero di avere chiarito..
a presto
sulla efferatezza del personaggio non penso che ci sia nessuno che possa dire il contrario..
ti spiego il mio ragionamento:
se al zarkawi non avesse avuto il pretesto dell'invasione dell'iraq, probabilmente non ne avremmo mai sentito parlare..lui è l'esponente dei sanguinari oppositori planetari degli USA imperialisti (terrorismo internazionale organizzato, al qaeda o chiunque vogliamo metterci) in iraq..ma sono fermamente convinto che senza l'azione degli usa in queste aree particolarmente sensibili nel corso degli ultimi decenni, non ci sarebbe stato nè 11/9 nè 11/3 nè 7/7..nè al zarkawi nè bin laden nè alqaeda del c@ppero (avete visto farenheit 9/11?)..
ora, che lui sia stato condannato per integralismo e messo in carcere passa in secondo piano..resta il fatto che in medio oriente è in corso una vera e propria "spremuta de sangue", e non penso che l'abbia scatenata lui..restando il fatto che si tratta di un criminale della peggior specie..
per quanto mi riguarda penso che le cose sono messe davvero male e che ancora verrà versato molto sangue..speriamo soltanto che non venga versato tutto..
spero di avere chiarito..
a presto
scusa ma mi fai un esempio di azione degli usa in queste aree particolarmente sensibili nel corso degli ultimi decenni prima dell'11/9 ?
in sudamerica ad esempio gli USA hanno combianto ben peggio eppure non si sente parlare di terrorismo sudamericano internazionale ..
il problema è ben diverso .. la causa scatenante di Al Zarkawi e di gente come lui (Bin Laden, Azzam e molti prima di costoro) è insita nei paesi di provenienza di questi individui .. e verso questi paesi che il terrorismo si muove ma occorre un fronte unico, un nemico comune per compattare le masse ed invogliarle a combattere .. ecco che entra in gioco l'islam come collante e gli usa, israele e l'occidente come nemico .. grazie a Dio la maggior parte dei musulmani non hanno mai seguito questi individui nella loro "guerra santa" ..
poi certo la guerra in iraq è stata manna dal cielo per simili individui ma stai pur tranquillo che se non ci fosse stato questa guerra avrebbe trovato un altro conflitto ..
in un certo senso alcuni analisti concordono nel dire che Bin Laden ha scatenato l'attacco alle torri gemelle pur sapendo benissimo che l'america avrebbe risposto militarmente .. la sua intenzione era quella di trascinare quella che lui definisce "la tigre di carta" (dichiarazione che fece dopo che Clinton ritirò le truppe dalla somalia in seguito alla morte di 18 soldati a mogadiscio) in un conflitto logorante stile vietnam che avrebbe portato ad un ritiro delle truppe da tutti i paesi arabi (in particolare x lui dall'arabia saudita dove sono per lo più + a protezione della famiglia reale) .. operazione fallita in afghanistan ma che si sta lentamente concretizzando in iraq
scusa ma mi fai un esempio di azione degli usa in queste aree particolarmente sensibili nel corso degli ultimi decenni prima dell'11/9 ?
embargo all'iraq..4000000 di morti...molti di questi bambini
"vendita" dell afganistan ai talebani che gli garantivano il passaggio del gasdotto (in quel caso c'era anche la ex urss in ballo quindi la cosa era pure più stimolante)
in sudamerica era più fattibile un controllo territoriale ad opera dei servizi segreti senza il bisogni di esportare la democrazia con i cacciabombardieri..e poi accostare i sudamericani ai musulmani mi sembra una forzatura..i musulmani sono uniti da una religione molto forte..i sudamericani dalla povertà..
e l'attacco dell'11/9 è stato possibile per l'interruzione dei servizi di intelligence fatta per permettere agli emissari di grandi holding del petrolio di mettersi d'accordo con il regime talebano..
se trovassi la lampada di aladino chiederei al genio:
1. fai sparire il petrolio
2. fai sparire il gas fossile
3. fai sparire il carbon fossile
buona giornata
-edit- l'ho mandato 2 volte
LittleLux
14-07-2005, 13:16
Un resistente di solito non uccide il suo popolo, la gente per cui combatte dovrebbe difenderla e non sterminarla........
Sicuramente è un resistente :muro:
Ecco, ti sei risposto. Molto semplicemente non può essere un resistente od un guerrigliero. Hai mai visto, infatti, una guerriglia senza l'appoggio della popolazione? No, in quanto per la guerriglia è vitale l'appoggio della popolazione.
P.S.: ma poi, chi è Zarqawi? Cos'è al Qaeda (traduzione corretta il "database", e non la "rete" come ci hanno detto sino ad ora).
embargo all'iraq..4000000 di morti...molti di questi bambini
"vendita" dell afganistan ai talebani che gli garantivano il passaggio del gasdotto (in quel caso c'era anche la ex urss in ballo quindi la cosa era pure più stimolante)
in sudamerica era più fattibile un controllo territoriale ad opera dei servizi segreti senza il bisogni di esportare la democrazia con i cacciabombardieri..e poi accostare i sudamericani ai musulmani mi sembra una forzatura..i musulmani sono uniti da una religione molto forte..i sudamericani dalla povertà..
e l'attacco dell'11/9 è stato possibile per l'interruzione dei servizi di intelligence fatta per permettere agli emissari di grandi holding del petrolio di mettersi d'accordo con il regime talebano..
se trovassi la lampada di aladino chiederei al genio:
1. fai sparire il petrolio
2. fai sparire il gas fossile
3. fai sparire il carbon fossile
buona giornata
:rolleyes:
il terrorismo islamico ha radici molto + profonde e lontane dell'embargo all'Iraq dopo il 91 che tral'altro non vorrei sbagliarmi non è neanche un azione statunitense ma dell'ONU e pur con tutto il mio disprezzo per simili decisioni che colpiscono + la popolazione (anche se nell'ottica chi la pratica è fatta apposta per far si che la popolazioni scarichi da sola il governante) che non il governo (infatti Saddam navigava nell'oro) non ha di certo fatto 4.000.000 di morti ..
il primo responsabile della vita dei propri cittadini fu Saddam che trascinò il paese prima nella guerra all'Iran (condivisa dagli USA in quanto colpivano un loro avversario) poi nella prima guerra del golfo dopo l'invasione del kuwait (in quel caso Bin Laden stesso si offri di difendere l'arabia saudita tramite i suoi mujadin reduci dall'afghanistan .. la casa reale declinò l'invito e punto sull'alleato americano scatenando le ire di Osama e il suo risentimento) lo stesso Saddam manteneva il potere (pur essendo sunnita e i sunniti sono una minoranza in raq) tramite una feroce reppressione di sciiti e curdi .. tant'è che fu istituita la non-fly zone proprio sopra le aree di appartenza di queste due etnie .. l'accusa che si può muovere all'occidente (ma non solo all'USA visto che Saddam stringeva accordi commerciali con tutti, francesi, tedeschi,italiani e russi .. hai notato l'armamento dell'Iraq non è propriamente occidentale) magari è la stessa che accade ancora oggi in Africa ovvero quello di appoggiare per i propri affari ed interessi regimi governati da dittatori che affamano la popolazione e non controllabili
in afghanistan la CIA di fatto non poteva neanche entrare (al di là di quanto visto in rambo III :rolleyes: ) ma appoggiarono in tutto e per tutto l'ISI il servizio segreto pakistano nella gestione della guerra da parte dei mujadin afghani contro i russi nell'ottica della guerra di prevenzione all'espansionismo sovietico
L'appoggio però venne anche da parte del mondo musulmano + estremista con sponsor l'arabia saudita da prima con semplici donazioni di denaro e operazioni di propanga in pakistan per l'arruolamento di "stranieri" provenienti da tutto il mondo islamico (ceceni, bosniaci, arabi, yemeniti) cordinati da gente come Bin Laden o Azzam (Al Zawahiri era un medico della mezzaluna rossa, egiziano volontario negli ospedali pakistani dove arrivavano i mujadin feriti negli scontri con i russi) poi in maniera + incisiva tramite interventi armati
Si dice che gli afghani non vedessero di buon occhio gli arabi per la loro versione cosi troppo estremista ben lontana dalla loro cultura ma che erano ottimi combattenti incuranti della propria vita e gli affidavano spesso missioni ad alto rischio ..
Con il ritiro dei russi l'ISI completa il suo obiettivo di instaurare un regime afghano sotto il proprio controllo .. nascono i talebani e inizia la guerra civile in afghanistan
x i fatti dell'11/9 trovo assurde queste ipotesi di complotto ..
LittleLux
14-07-2005, 13:23
:rolleyes:
il terrorismo islamico ha radici molto + profonde e lontane dell'embargo all'Iraq dopo il 91 che tral'altro non vorrei sbagliarmi non è neanche un azione statunitense ma dell'ONU e pur con tutto il mio disprezzo per simili decisioni che colpiscono + la popolazione (anche se nell'ottica chi la pratica è fatta apposta per far si che la popolazioni scarichi da sola il governante) che non il governo (infatti Saddam navigava nell'oro) non ha di certo fatto 4.000.000 di morti ..
il primo responsabile della vita dei propri cittadini fu Saddam che trascinò il paese prima nella guerra all'Iran (condivisa dagli USA in quanto colpivano un loro avversario) poi nella prima guerra del golfo dopo l'invasione del kuwait (in quel caso Bin Laden stesso si offri di difendere l'arabia saudita tramite i suoi mujadin reduci dall'afghanistan .. la casa reale declinò l'invito e punto sull'alleato americano scatenando le ire di Osama e il suo risentimento) lo stesso Saddam manteneva il potere (pur essendo sunnita e i sunniti sono una minoranza in raq) tramite una feroce reppressione di sciiti e curdi .. tant'è che fu istituita la non-fly zone proprio sopra le aree di appartenza di queste due etnie .. l'accusa che si può muovere all'occidente (ma non solo all'USA visto che Saddam stringeva accordi commerciali con tutti, francesi, tedeschi,italiani e russi .. hai notato l'armamento dell'Iraq non è propriamente occidentale) magari è la stessa che accade ancora oggi in Africa ovvero quello di appoggiare per i propri affari ed interessi regimi governati da dittatori che affamano la popolazione e non controllabili
in afghanistan la CIA di fatto non poteva neanche entrare (al di là di quanto visto in rambo III :rolleyes: ) ma appoggiarono in tutto e per tutto l'ISI il servizio segreto pakistano nella gestione della guerra da parte dei mujadin afghani contro i russi nell'ottica della guerra di prevenzione all'espansionismo sovietico
L'appoggio però venne anche da parte del mondo musulmano + estremista con sponsor l'arabia saudita da prima con semplici donazioni di denaro e operazioni di propanga in pakistan per l'arruolamento di "stranieri" provenienti da tutto il mondo islamico (ceceni, bosniaci, arabi, yemeniti) cordinati da gente come Bin Laden o Azzam (Al Zawahiri era un medico della mezzaluna rossa, egiziano volontario negli ospedali pakistani dove arrivavano i mujadin feriti negli scontri con i russi) poi in maniera + incisiva tramite interventi armati
Si dice che gli afghani non vedessero di buon occhio gli arabi per la loro versione cosi troppo estremista ben lontana dalla loro cultura ma che erano ottimi combattenti incuranti della propria vita e gli affidavano spesso missioni ad alto rischio ..
Con il ritiro dei russi l'ISI completa il suo obiettivo di instaurare un regime afghano sotto il proprio controllo .. nascono i talebani e inizia la guerra civile in afghanistan
x i fatti dell'11/9 trovo assurde queste ipotesi di complotto ..
Di sicuro l'embargo contro l'Iraq ha fatto oltre un milione di morti, quasi tutti bambini, e questo sta sicuro che è stato e viene sfruttato adeguatamente, come argomento di propaganda, dai fondamentalisti.
In Afghanistan la CIA c'è dagli anni settanta, ancor più dopo il rovesciamento della monarchia e l'invasione dell'URSS. In quegli anni la CIA creò al Qaeda, mister bin Laden e sucessivamente i talebani...questo più o meno a grandi linee.
Di sicuro l'embargo contro l'Iraq ha fatto oltre un milione di morti, quasi tutti bambini, e questo sta sicuro che è stato e viene sfruttato adeguatamente, come argomento di propaganda, dai fondamentalisti.
In Afghanistan la CIA c'è dagli anni settanta, ancor più dopo il rovesciamento della monarchia e l'invasione dell'URSS. In quegli anni la CIA creò al Qaeda, mister bin Laden e sucessivamente i talebani...questo più o meno a grandi linee.
imho è falso .. la CIA non creò ne Bin Laden ne i talebani .. ne Al Qaeda ..
Bin Laden durante gli anni dell'università si avvicinò al mondo radicale wahabita conosce Azzam e lo ritrova in pakistan quando parte volontario per dar una mano alla jiad contro i russi .. i talebani sono una invenzione pakistana dell'ala estremista dell'ISI sponsorizzata con soldi sauditi .. si hanno prove certe che + di una volta Bin Laden stesso se la prende con chi riceve aiuti dagli americani ..
x i fatti dell'11/9 trovo assurde queste ipotesi di complotto ..
questo non l'ho detto io, ma un esponente americano in un dossier mandato in onda una notte su raitre..
per il resto, chiaramente è impossibile che un singolo evento scateni questo macello, ma può facilmente alimentarlo..e poi non ha senso lasciare morire di ipo o iper tiroidismo delle persone alle soglie del terzo millennio per poter rovesciare un regime totalitario che alla fine a noi non ci ha mai fatto nulla...
a presto
questo non l'ho detto io, ma un esponente americano in un dossier mandato in onda una notte su raitre..
per il resto, chiaramente è impossibile che un singolo evento scateni questo macello, ma può facilmente alimentarlo..e poi non ha senso lasciare morire di ipo o iper tiroidismo delle persone alle soglie del terzo millennio per poter rovesciare un regime totalitario che alla fine a noi non ci ha mai fatto nulla...
a presto
che sia approffitato dell'11/9 e della paura terrorismo x giustificare agli occhi dell'opinione pubblica la guerra unilaterale all'Iraq di Saddam credo sia ormai assodato ma non credo che per far ciò si sia creato l'11/9 .. sarebbe bastato molto meno
questo non l'ho detto io, ma un esponente americano in un dossier mandato in onda una notte su raitre..
per il resto, chiaramente è impossibile che un singolo evento scateni questo macello, ma può facilmente alimentarlo..e poi non ha senso lasciare morire di ipo o iper tiroidismo delle persone alle soglie del terzo millennio per poter rovesciare un regime totalitario che alla fine a noi non ci ha mai fatto nulla...
a presto
Scusa, ma non capisco una cosa, allora, attaccare come è stato fatto l'Iraq non andava bene, ok, mettere l'embargo neanche, l'unica soluzione secondo te era lasciare Saddam dove stava senza rompergli minimamente le scatole e magari senza nemmeno attaccarlo nella prima Guerra del Golfo, quando ha invaso il Kuwait? Si può in effetti discutere su questa cosa e tirare fuori le solite storie sul petrolio, ecc, ecc, ma se è così allora sarai d'accordo che è stato un errore anche attaccare Milosevic, alla fine anche lui non faceva niente di male al di fuori della Serbia, che ce ne fregava a noi, gli USA e la NATO in generale dei suoi genocidi, giusto?
zerothehero
14-07-2005, 14:17
Di sicuro l'embargo contro l'Iraq ha fatto oltre un milione di morti, quasi tutti bambini, e questo sta sicuro che è stato e viene sfruttato adeguatamente, come argomento di propaganda, dai fondamentalisti.
In Afghanistan la CIA c'è dagli anni settanta, ancor più dopo il rovesciamento della monarchia e l'invasione dell'URSS. In quegli anni la CIA creò al Qaeda, mister bin Laden e sucessivamente i talebani...questo più o meno a grandi linee.
1milione, 4 milioni..ma che è un gioco al lotto? :) l'embargo è stato uno strumento doloroso per impedire a Saddam di fare un'altra guerra dopo quella scatenata da lui contro L'Iran e il Kuwait. Inoltre se con l'oil for food si è ingrassato il regime e molti funzionari dell'onu non credo sia colpa degli U.S.A.
I talebani non li ha creati la cia..sono di etnia pashtun educati nelle madrasse del pakistan e finanziati principalmente dai servizi segreti pakistani per fare la guerra su procura e gli interessi del pakistan in quel paese.
La cia finanziò i mujiadin contro l'invasione russa a sostegno del regime filorusso di Najibullah non Al Qaeda.
Tranquillo che al multimiliardario Bin Laden non gliene frega nulla dei morti per l'embargo..il casus belli individuato da Bin Laden è da inquadrare nell'Arabia Saudita che per fronteggiare la minaccia espansionista Irakena ospita "nel suolo sacro dell'islam" un esercito di infedeli.
Come da titolo, visto che molti definiscono gli attentati in Iraq come opera di resistenti che vogliono cacciare gli invasori, e visto che la mente e l'ispiratore di moltissimi di questi attentati, oltre che di molte esecuzioni di ostaggi, prima tra tutte la decapitazione di Nicholas Berg, sembra essere questo personaggio, lo considerate un terrorista o un resistente?
E' una domanda assolutamente retorica.
chiudo la mia partecipazione a questo 3d dicendo che se è stato giusto attaccare saddam sarebbe stato giusto continuare a stare in somalia...andare nel darfur (3800000 morti che è una cifra significativa) e in altre decine di zone in africa dove la guerra è all'ordine del giorno..sta cosa di dire che saddam era un sanguinario e allora andava punito mi sembra una giustificazione insufficiente per tutto ciò che è successo dopo..allora su questa base gli usa avrebbero dovuto piantarsi in medio oriente, occupare israele e palestina e aspettare che nascesse la pace..
c'è troppa ipocrisia nel mondo (e non mi riferisco ai partecipanti al forum che, di qualunque schieramento facciano parte, sono secondo me tutte persone di una certa intelligenza e trasparenza) e non può essere superata cercando in un conflitto chi ha iniziato prima. bisogna mettersi i c******i in mano e dire basta a questi massacri continui e inesorabili.
però a giudicare dall'entità di chi comanda, la vedo proprio nera. più avanti si va e più radicale è la svolta necessaria a fare finire tutto.
per tornare IT, al zarkawi scondo me resta un sanguinario, non molto diverso però dagli altri protagonisti.
grazie a tutti e buon proseguimento di discussione :)
E' una domanda assolutamente retorica.
No Onisem, sinceramente, e non te lo dico per polemica, è una mia domanda, perchè quando sento alcune persone di sinistra sembra che tutti gli attentati siano finalizzati al cacciare gli invasori da parte dei resistenti, ma se dobbiamo ammettere che ci sono anche dei terroristi, come nella distinzione che è stata fatta in una risposta, distinguendo i resistenti dai terroristi, allora possiamo essere d'accordo che questi ultimi dovrebbero essere cacciati, e conseguentemente potremmo dire che gli americani, oltre ad essere lì per il petrolio, per dei motivi non veri (armi non trovate), e per mille altri motivi sbagliati, combattono anche il terrorismo in quel paese, e forse, almeno questa, non è una cosa così negativa, o no?
Se comunque gli americani (e gli altri, italiani compresi) dovrebbero andarsene immediatamente, le forze irakene sarebbero in grado di contrastare e cacciare i terroristi dal loro suolo?
Perchè se si può essere d'accordo o meno che "il latte è stato versato", ovvero che è stato fatto un guaio, adesso bisognerebbe comunque "raccoglierlo questo latte", o no?
chiudo la mia partecipazione a questo 3d dicendo che se è stato giusto attaccare saddam sarebbe stato giusto continuare a stare in somalia...andare nel darfur (3800000 morti che è una cifra significativa) e in altre decine di zone in africa dove la guerra è all'ordine del giorno..sta cosa di dire che saddam era un sanguinario e allora andava punito mi sembra una giustificazione insufficiente per tutto ciò che è successo dopo..allora su questa base gli usa avrebbero dovuto piantarsi in medio oriente, occupare israele e palestina e aspettare che nascesse la pace..
c'è troppa ipocrisia nel mondo (e non mi riferisco ai partecipanti al forum che, di qualunque schieramento facciano parte, sono secondo me tutte persone di una certa intelligenza e trasparenza) e non può essere superata cercando in un conflitto chi ha iniziato prima. bisogna mettersi i c******i in mano e dire basta a questi massacri continui e inesorabili.
però a giudicare dall'entità di chi comanda, la vedo proprio nera. più avanti si va e più radicale è la svolta necessaria a fare finire tutto.
per tornare IT, al zarkawi scondo me resta un sanguinario, non molto diverso però dagli altri protagonisti.
grazie a tutti e buon proseguimento di discussione :)
Il fatto è che "Saddam era un sanguinario" e... l'Iraq ha sotto il petrolio, probabilmente una sola di queste condizioni non sarebbe bastata per scatenare una guerra.
Tutte le guerre hanno come causa diversi motivi, e in mezzo a questi motivi c'è sempre dell'interesse economico, è sempre stato così e così sempre sarà, le guerre sono comunque e sempre una cosa negativa, l'unica cosa che si può fare è cercare in mezzo a tutti quei motivi di trovarne qualcuno che possa essere giusto.
Grazie a te per gli interessanti interventi Joesun. :)
No Onisem, sinceramente, e non te lo dico per polemica, è una mia domanda, perchè quando sento alcune persone di sinistra sembra che tutti gli attentati siano finalizzati al cacciare gli invasori da parte dei resistenti, ma se dobbiamo ammettere che ci sono anche dei terroristi, come nella distinzione che è stata fatta in una risposta, distinguendo i resistenti dai terroristi, allora possiamo essere d'accordo che questi ultimi dovrebbero essere cacciati, e conseguentemente potremmo dire che gli americani, oltre ad essere lì per il petrolio, per dei motivi non veri (armi non trovate), e per mille altri motivi sbagliati, combattono anche il terrorismo in quel paese, e forse, almeno questa, non è una cosa così negativa, o no?
Se comunque gli americani (e gli altri, italiani compresi) dovrebbero andarsene immediatamente, le forze irakene sarebbero in grado di contrastare e cacciare i terroristi dal loro suolo?
Perchè se si può essere d'accordo o meno che "il latte è stato versato", ovvero che è stato fatto un guaio, adesso bisognerebbe comunque "raccoglierlo questo latte", o no?
Mi sta bene e sono d'accordo. Ma visto che si opera per gli iraqeni, per cominciare, il controllo dei pozzi ed i proventi derivati dall'estrazione passano di mano da subito. Non dovrebbe essere un grosso problema. Tutto si può fare, ma bisogna sedersi attorno ad un tavolo e stabilire delle condizioni precise, "piantare dei paletti". Gli americani invece hanno chiarito fin da subito che si fa a modo loro e si sono sempre comportati di conseguenza. Bene, ora se la sbroglino loro la matassa, a modo loro appunto.
Mi sta bene e sono d'accordo. Ma visto che si opera per gli iraqeni, per cominciare, il controllo dei pozzi ed i proventi derivati dall'estrazione passano di mano da subito. Non dovrebbe essere un grosso problema. Tutto si può fare, ma bisogna sedersi attorno ad un tavolo e stabilire delle condizioni precise, "piantare dei paletti". Gli americani invece hanno chiarito fin da subito che si fa a modo loro e si sono sempre comportati di conseguenza. Bene, ora se la sbroglino loro la matassa, a modo loro appunto.
In effetti questo ricalca quell'autonomina di "gendarmi del mondo" che gli americani si danno troppo spesso!
Soffermandomi su questo punto ti dirò che a volte mi fa incazzare l'Europa in quanto dovrebbe prendere un ruolo suo ben definito e fermo nello scenario internazionale, piuttosto che l'atteggiamento di sudditanza nei confronti degli USA che invece troppo spesso tiene, perchè vedendo la cosa in un'ottica più globale e su di un periodo storico più vasto, anche se dovendo scegliere quale delle superpotenze avrei voluto scegliere tra URSS e USA preferisco comunque questi ultimi con tutti i difetti che hanno piuttosto che i primi, è anche vero che la situazione di un'unica superpotenza crea degli squilibri.
Ora, non dico di tornare all'ombrello atomico, che Dio ce ne scampi da quel pericolo che è durato sin troppo, però un'Europa con le palle che sa far sentire la sua voce, senza scendere ovviamente in atteggiamenti antiamericani, che servirebbero a ben poco, sarebbe una garanzia di un po più di equilibrio su questo pianeta.
Infatti concordo col fatto che sicuramente la questione dei paletti sia non solo necessaria, ma coerente con le motivazioni che dicono di avere.
Oltre tutto, criticando quando mi sembra il caso l'operato del governo americano, ma rispettando al massimo il popolo americano, con i suoi pregi e i suoi difetti, ritengo che una politica realmente volta al benessere del popolo irakeno sia non solo dovuta allo stesso popolo irakeno e alle sue innumerevoli vittime, ma anche ai soldati americani e non che lì sono morti, e che penso siano anche motivati, tra le altre cose, dalla convinzione di stare facendo anche qualcosa di buono.
un brutale assassino che indifferentemente fa saltare teste di ragazzi, donne, neonati, tutti....piuttosto di fare alzare ancora di piu il polverone. Un fanatico che si nutre della disperazione della gente, indipendentemente dalll'etnia, dalla religione, dal credo socio-politico.
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