View Full Version : Istat, aumenta il lavoro
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/06_Giugno/20/istat.shtml
Il saldo positivo su scala nazionale è di 84 mila unità. In calo l'agricoltura: persi 33 mila posti; crescono terziario e costruzioni
E' il nuovo miracolo economico.
Già, unito ai recenti dati che ci danno in RECESSIONE da 2 trimestri, con lo sforamento accertato del rapporto del 3% fra debito e PIl fin dal 2002 (ma che volete che siano!), direi che siamo proiettari verso nuove magnifiche sorti e progressive.
Ciao
Federico
Già, unito ai recenti dati che ci danno in RECESSIONE da 2 trimestri, con lo sforamento accertato del rapporto del 3% fra debito e PIl fin dal 2002 (ma che volete che siano!), direi che siamo proiettari verso nuove magnifiche sorti e progressive.
Ciao
Federico
Peccato però che quando c'è un dato negativo i mezzi di informazione (al 95% rossi e comunisti) ne fanno una tragedia quando c'è un dato incredibilmente positivo, non ne parla nessuno.
Grazie Silvio.
Dai dupa, finiscila di prendere per il culo.
Peccato però che quando c'è un dato negativo i mezzi di informazione (al 95% rossi e comunisti) ne fanno una tragedia quando c'è un dato incredibilmente positivo, non ne parla nessuno.
Grazie Silvio.
L’Istituto nazionale di statistica ha condotto, con riferimento al periodo che va dal 3 gennaio al 3 aprile 2005, la nuova rilevazione continua sulle forze di lavoro (cfr note informative). Nel primo trimestre 2005 l’offerta di lavoro è aumentata, rispetto allo stesso periodo del 2004, dello 0,9 per cento (+219.000 unità). Rispetto al quarto trimestre 2004, al netto dei fattori stagionali, l’offerta è cresciuta dello 0,3 per cento.
Nel primo trimestre 2005 il numero di occupati è risultato pari a 22.373.000 unità, con incremento su base annua dello 1,4 per cento (+308.000 unità). Ancora una volta tale risultato incorpora il forte aumento della popolazione residente (+1,2 per cento) determinato dall’incremento dei cittadini stranieri registrati in anagrafe. Al netto di questi effetti demografici, il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni è aumentato di quattro decimi di punto rispetto a un anno prima, portandosi al 57,1 per cento. In termini destagionalizzati e in confronto al quarto trimestre 2004, l’occupazione ha registrato un aumento pari allo 0,4 per cento.
Nel primo trimestre 2005 il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato pari a 2.011.000 unità, in flessione del 4,2 per cento (-89.000 unità) rispetto allo stesso periodo del 2004. Vi ha nuovamente contribuito la rinuncia a intraprendere concrete azioni di ricerca soprattutto da parte della componente femminile del Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione si è posizionato all’8,2 per cento, quattro decimi di punto in meno in confronto al primo trimestre 2004. Al netto dei fattori stagionali il tasso di disoccupazione si è ridotto di un decimo di punto rispetto al quarto trimestre 2004.
Nel primo trimestre 2005 il numero degli inattivi in età compresa tra 15 e 64 anni è aumentato, rispetto a un anno prima, di 81.000 unità. L’incremento delle non forze di lavoro ha nuovamente riguardato in misura preponderante la componente femminile del Mezzogiorno (+98.000 unità).
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/forzelav/20050620_00/
se leggi bene il dato "incredibilemente" positivo non e' poi cosi' incredibile.
RiccardoS
21-06-2005, 09:19
Peccato però che quando c'è un dato negativo i mezzi di informazione (al 95% rossi e comunisti) ne fanno una tragedia quando c'è un dato incredibilmente positivo, non ne parla nessuno.
Grazie Silvio.
:rotfl: :eek:
ma se sono tutti controllati dal tuo beniamino! forse forse solo rai tre mantiene una parvenza di indipendenza... ma forse.
RiccardoS
21-06-2005, 09:22
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Economia/2005/06_Giugno/20/istat.shtml
Il saldo positivo su scala nazionale è di 84 mila unità. In calo l'agricoltura: persi 33 mila posti; crescono terziario e costruzioni
E' il nuovo miracolo economico.
ma fammi il piacere.
è il miracolo di chi riesce a spacciare il precariato per occupazione, e a quanto pare ci riesce benissimo. :rolleyes:
L’Istituto nazionale di statistica ha condotto, con riferimento al periodo che va dal 3 gennaio al 3 aprile 2005, la nuova rilevazione continua sulle forze di lavoro (cfr note informative). Nel primo trimestre 2005 l’offerta di lavoro è aumentata, rispetto allo stesso periodo del 2004, dello 0,9 per cento (+219.000 unità). Rispetto al quarto trimestre 2004, al netto dei fattori stagionali, l’offerta è cresciuta dello 0,3 per cento.
Nel primo trimestre 2005 il numero di occupati è risultato pari a 22.373.000 unità, con incremento su base annua dello 1,4 per cento (+308.000 unità). Ancora una volta tale risultato incorpora il forte aumento della popolazione residente (+1,2 per cento) determinato dall’incremento dei cittadini stranieri registrati in anagrafe. Al netto di questi effetti demografici, il tasso di occupazione della popolazione tra 15 e 64 anni è aumentato di quattro decimi di punto rispetto a un anno prima, portandosi al 57,1 per cento. In termini destagionalizzati e in confronto al quarto trimestre 2004, l’occupazione ha registrato un aumento pari allo 0,4 per cento.
Nel primo trimestre 2005 il numero delle persone in cerca di occupazione è risultato pari a 2.011.000 unità, in flessione del 4,2 per cento (-89.000 unità) rispetto allo stesso periodo del 2004. Vi ha nuovamente contribuito la rinuncia a intraprendere concrete azioni di ricerca soprattutto da parte della componente femminile del Mezzogiorno. Il tasso di disoccupazione si è posizionato all’8,2 per cento, quattro decimi di punto in meno in confronto al primo trimestre 2004. Al netto dei fattori stagionali il tasso di disoccupazione si è ridotto di un decimo di punto rispetto al quarto trimestre 2004.
Nel primo trimestre 2005 il numero degli inattivi in età compresa tra 15 e 64 anni è aumentato, rispetto a un anno prima, di 81.000 unità. L’incremento delle non forze di lavoro ha nuovamente riguardato in misura preponderante la componente femminile del Mezzogiorno (+98.000 unità).
http://www.istat.it/salastampa/comunicati/in_calendario/forzelav/20050620_00/
se leggi bene il dato "incredibilemente" positivo non e' poi cosi' incredibile.
A me sembra un ottimo risultato, è salita l'occupazione ed è scesa la disoccupazione, se ci sono meno persone che cercano lavoro vuol dire che il reddito dei loro famigliari è abbastanza alto per mantenere tutti.
Per la cronaca non conosco nessuno, che sia in salute, che abbia voglia di lavorare e che sia invece disoccupato :)
ma fammi il piacere.
è il miracolo di chi riesce a spacciare il precariato per occupazione, e a quanto pare ci riesce benissimo. :rolleyes:
Guarda che il lavoro flessibile dà occupazione.
La rovina dell'Italia è stata il "posto fisso".
Vento divino
21-06-2005, 09:35
Peccato che l'ISTAT tenga conto anche dei contratti a progetto/a tempo determinato di brevissimo periodo che offrono molte aziende.
Tizio viene assunto es. a giugno per una settimana, al termine della quale, non gli viene rinnovato il contratto. La settimana successiva prende il suo posto Caio, e, la settimana dopo, Sempronio. Peraltro, Tizio, potrebbe aver trovato un'altro posto nel frattempo. Per l'ISTAT, in quel mese sono state tre/quattro le persone che hanno trovato lavoro.
Il dato allarmante non e' la disoccupazione (che, grossolanamente parlando, alla fine si aggira sempre su quella percentuale), ma il numero di contratti interrotti/incominciati pro capite. Questo genere di instabilita' si riperquote poi sull'economia ovviamente, in quanto i 'lavoratori' in queste condizioni non possono certo permettersi di fare investimenti di alcun tipo.
PS: si', sono molti i contratti di una settimana, non l'ho detto tanto per spantegare. E sono molti anche i contratti addirittura di 2-3 giorni...
A me sembra un ottimo risultato, è salita l'occupazione ed è scesa la disoccupazione, se ci sono meno persone che cercano lavoro vuol dire che il reddito dei loro famigliari è abbastanza alto per mantenere tutti.
O forse che hanno rinunciato a cercare e lavorano magari in nero.
E comunque nel conto entra anche chi il lavoro ce l'aveva gia
"Ancora una volta tale risultato incorpora il forte aumento della popolazione residente (+1,2 per cento) determinato dall’incremento dei cittadini stranieri registrati in anagrafe."
Per la cronaca non conosco nessuno, che sia in salute, che abbia voglia di lavorare e che sia invece disoccupato :)
Qui in lombardia nemmeno io. Anche se e' diventato comunque _molto_ piu' difficile trovarlo, un lavoro.
Guarda che il lavoro flessibile dà occupazione.
La rovina dell'Italia è stata il "posto fisso".
"Lavoro flessibile" dovrebbe essere diverso da "ora lavori per 3 mesi, poi si vedra'".
Btw su una cosa hai ragione: il mito del posto fisso effetti positivi ne ha portati ben pochi.
"Lavoro flessibile" dovrebbe essere diverso da "ora lavori per 3 mesi, poi si vedra'".
Btw su una cosa hai ragione: il mito del posto fisso effetti positivi ne ha portati ben pochi.
Io sono per la possibilità che si possa assumere e licenziare quando si vuole, ovviamente tutelando tramite aiuti chi ha reali problemi di salute.
Peccato però che quando c'è un dato negativo i mezzi di informazione (al 95% rossi e comunisti) ne fanno una tragedia quando c'è un dato incredibilmente positivo, non ne parla nessuno.
Grazie Silvio.
Spero davvero che tu stia prendendomi per il culo.
In caso contrario, come io temo, ti vorrei ricordare che ad ogni dato NEGATIVO che i telegiornali si affannano a nascondere in mezzo a fatti di cronaca, il tuo mito e i suoi tirapiedi hanno sempre printa la replica che non c'è niente di preoccupante, che se c'era un calo nella produzione industriale ciò è dovuto alle eccessive ferie :eek: o altre amenità dello stesso tenore.
Qualcuno disposto ad abboccare lo trovano sempre.
:rolleyes:
Altra perla: la rovina dell'Italia causata principalmente dal "posto fisso".
:rolleyes:
Forse (in parte) da come è stato gestito....
ma oltre agli slogan c'è qualche contenuto?
x Vento divino: a me hanno rinnovato il contratto a marzo, quindi nel trimestre sono contato 2 volte?
Spero che il "miracolo economico" millantato da dupa si basi su qualcosa un tantino più concreta.
Ciao
Ciao
Federico
Vento divino
21-06-2005, 09:52
x Vento divino: a me hanno rinnovato il contratto a marzo, quindi nel trimestre sono contato 2 volte?
Spero che il "miracolo economico" millantato da dupa si basi su qualcosa un tantino più concreta.
Ciao
Ciao
Federico
No, se il datore e' lo stesso e se non ti ha "licenziato" e riassunto.
Aggiungo: se passa il decreto sul TFR, temo che dovremo aspettarci una valanga in piu' di contratti a termine... voglio vedere quali sono i datori che riusciranno a tenere i TFR di tutti i loro dipendenti...
Quanti di 'sti "nuovi" posti sono veri e propri contratti a tempo indeterminato e quanti da schiavismo legalizzato?
Io sono per la possibilità che si possa assumere e licenziare quando si vuole, ovviamente tutelando tramite aiuti chi ha reali problemi di salute.
Ti rispondo brevemente: c'è comunque da ponderare il rischio di un eccessivo potere da parte dei datori di lavoro, che potrebbero ridurre gli stipendi a piacimento nella certezza che qualcuno, alla disperata ricerca di lavoro, accetti qualunque condizione.
Nella mia limitata esperienza, per i primi anni di contratto a progetto (allora era cococo), era già una elargizione dell'Ente che me lo rinnovassero; di aumenti di stipendio o di ferie neanche se ne parlava.
Ti sembra una bella prospettiva?
Ciao
Federico
Io sono per la possibilità che si possa assumere e licenziare quando si vuole, ovviamente tutelando tramite aiuti chi ha reali problemi di salute.
Troppo semplicistica come soluzione.
Peccato che l'ISTAT tenga conto anche dei contratti a progetto/a tempo determinato di brevissimo periodo che offrono molte aziende.
Tizio viene assunto es. a giugno per una settimana, al termine della quale, non gli viene rinnovato il contratto. La settimana successiva prende il suo posto Caio, e, la settimana dopo, Sempronio. Peraltro, Tizio, potrebbe aver trovato un'altro posto nel frattempo. Per l'ISTAT, in quel mese sono state tre/quattro le persone che hanno trovato lavoro.
Non è come dici, i dati sono una fotografia della situazione e viene preso un giorno di riferimento.
Se pensi che all'ISTAT siano così incompetenti da fare come dici, evidentemente non hai una grande stima degli statistici...
RiccardoS
21-06-2005, 11:44
Non è come dici, i dati sono una fotografia della situazione e viene preso un giorno di riferimento.
Se pensi che all'ISTAT siano così incompetenti da fare come dici, evidentemente non hai una grande stima degli statistici...
All'ISTAT sono mooooolto più incompetenti di quello che dice lui, mi è bastato vedere come lavorano all'ufficio statistica del comune (impiegati che, non dico addirittura di statistica, ma di matematica di base non nè sanno proprio nulla e per non fare la fatica di fare le rilevazioni, mettono dei dati a caso), e l'Istat si basa su questi dati. Oltretutto è vergognosamente manovrata dal governo di turno.
Topomoto
21-06-2005, 12:29
Ah ok, quindi se dai dati Istat risulta che l'occupazione sia in negativo ci si incazza....se risulta in positivo invece...ci si incazza lo stesso (perchè sono sbagliati).
Vabbè, ma allora a che serve stare a commentare i risultati? :confused:
Ah ok, quindi se dai dati Istat risulta che l'occupazione sia in negativo ci si incazza....se risulta in positivo invece...ci si incazza lo stesso (perchè sono sbagliati).
Vabbè, ma allora a che serve stare a commentare i risultati? :confused:
il problema e' che quei dati non e' che siano granche' positivi...
O forse che hanno rinunciato a cercare e lavorano magari in nero.
E comunque nel conto entra anche chi il lavoro ce l'aveva gia
Ma ora ce l'ha regolare, paga tasse e contributi.
Se giustamente diamo contro a Berlusconi quando implicitamente elogia l'evasione, dovremmo accogliere favorevolmente i dati che presentano il rientro nella legalità di migliaia di stranieri.
sempreio
21-06-2005, 13:35
è vero solo l' edilizzia fattura bene e tanto, ma solo perchè le banche e lo stato concedono finanziamenti con bassissimi interessi, il vero problema è che tutte le indurie stanno chiudendo e quando l' imprenditore vi dice che lui non chiuderà mai, vi stà prendendo per i fondelli. vedrete dopo l' estate quante fabbriche terranno chiusi i cancelli..............
Ma ora ce l'ha regolare, paga tasse e contributi.
Si, certo. Non che tutti prima fossero in nero ("non residente" != "clandestino")
ma anche se da quel che c'e' scritto non si capisce suppongo che la maggior parte siano casi di regolarizzazione.
Se giustamente diamo contro a Berlusconi quando implicitamente elogia l'evasione, dovremmo accogliere favorevolmente i dati che presentano il rientro nella legalità di migliaia di stranieri.
Qui si parla di dati riguardanti l'occupazione.
Se vogliamo parlare dei "brillanti" risultati ottenuti in campo "immigrazione" non hai che da andare in uno dei numerosi thread aperti al riguardo e divertirti a discutere con chi vuole cannoneggiare mezza costa del Mediterraneo.
Oh, fermo restando che se vengono regolarizzate posizioni di lavoro in nero (di indigeni o di immigrati senza distinzione) io ne sono solo ben felice.
Ah ok, quindi se dai dati Istat risulta che l'occupazione sia in negativo ci si incazza....se risulta in positivo invece...ci si incazza lo stesso (perchè sono sbagliati).
Vabbè, ma allora a che serve stare a commentare i risultati? :confused:
Il problema è che i dati IST*T sono sempre ottimistici. (Vi ricordate l'inflazione percepita?)
Il che significa che quando ti dicono che c'è un "calo" la situazione è in realtà drammatica. E' per questo che ci si incazza.
Se invece c'è l'"aumento" vuol dire che c'è un piccolo calo, ma tutto sommato non significativo. Quindi non ci si fa caso più di tanto.
IMHO quando l'IST*T griderà al miracolo vorrà dire che le cose cominceranno ad andare un po' meglio di adesso. Ma la vedo grigia...
MarColas
23-06-2005, 10:51
Vedo che a questa discussione partecipano soprattutto utenti del nord.
La vostra conoscenza dell'argomento, quindi, è solo teorica, dato che per fortuna la disoccupazione da quelle parti è ai minimi termini.
Venite a farvi un giro al sud, e poi ne riparliamo...vi assicuro che la situazione è riassumibile con :muro: e :cry:
Per tornare ai dati ISTAT, qualche mese fa leggevo che i risultati positivi che spesso si ottengono anche al meridione dipendono anche dal fatto che in molti semplicemente hanno definitivamente rinunciato a cercare lavoro.
Queste persone non vengono più conteggiate nelle statistiche (all'epoca mi incuriosii sui criteri con cui vengono fatte, ma poi non ho approfondito), ed in questo modo queste ultime danno risultati migliori rispetto al passato, pur essendo cambiato in realtà molto poco.
Secondo la tua esperienza la gente smette di lavorare o lavora in nero?
Secondo la tua esperienza la gente smette di lavorare o lavora in nero?
In parte si sono sfoltite anche le liste del collocamento, sopratutto di studenti che magari si erano iscritti in un primo momento, solo per aumentare nel tempo punti in graduatoria, e adesso, una volta rifiutato l'incarico (spesso a tempo), vengono automaticamente cancellati.
Parecchi di questi rientrano nella fascia di chi ha rinunciato a cercare lavoro se non si reiscrivono prontamente alle liste.
Ciao
Federico
In parte si sono sfoltite anche le liste del collocamento, sopratutto di studenti che magari si erano iscritti in un primo momento, solo per aumentare nel tempo punti in graduatoria, e adesso, una volta rifiutato l'incarico (spesso a tempo), vengono automaticamente cancellati.
Parecchi di questi rientrano nella fascia di chi ha rinunciato a cercare lavoro se non si reiscrivono prontamente alle liste.
Ciao
Federico
Liste di collocamento? :Confused:
Esistono ancora? A cosa servono? Non conosco nessuna azienda che si rivolga al collocamento pubblico per le assunzioni, salvo forse per le categorie protette (ma spesso nemmeno per quelle).
Non credo comunque che l'ISTAT usi le iscrizioni al collocamento come statistica per calcolare chi cerca lavoro.
Liste di collocamento? :Confused:
Esistono ancora? A cosa servono? Non conosco nessuna azienda che si rivolga al collocamento pubblico per le assunzioni, salvo forse per le categorie protette (ma spesso nemmeno per quelle).
Adesso i centri di collocamento si chiamano:
Centri per l'Impiego.
E hanno molte iscrizioni. E molta gente che ci bazzica.
Altro non so, ci vado ogni tanto quando hanno problemi per il sistema telematico regionale, è un servizio delegato alle Province.
Non credo comunque che l'ISTAT usi le iscrizioni al collocamento come statistica per calcolare chi cerca lavoro.
Non lo so, ma non penso che non usino questi dati.
Ciao
Federico
MarColas
23-06-2005, 11:40
Secondo la tua esperienza la gente smette di lavorare o lavora in nero?
Entrambe le cose.
Quelli che prima lavoravano in nero continuano per la gran parte a farlo, ed anche molti dei "nuovi arrivati" sul mercato del lavoro.
Parte di quelli che cercavano lavoro, soprattutto donne, ha effettivamente rinunciato a farlo, dedicandosi alla casa e ai figli. Del resto, economicamente conviene. Una mia amica ha smesso di lavorare da qualche mese: nel call center dove lavorava veniva pagata 1,5€ lordi l'ora di fisso, e con le (incerte) provviggioni riusciva ad arrivare a stento ai 7-8 € l'ora, quando la più scarsa delle baby sitter (a cui doveva ricorrere dato che ha un figlio molto piccolo) non prende meno di 10 € l'ora.
Quanto al discorso di Federico sulle liste di collocamento, mi tocca darti ragione :eek: ( :D ): sono iscritto al collocamento dal '91, e conosco tanti altri iscritti da molto tempo per accumulare "anzianità". Mai nessuno di noi è stato contattato anche una sola volta per un qualsivoglia lavoro. Ovviamente siamo ancora tutti là, nelle liste, a "fare numero".
RiccardoS
23-06-2005, 12:13
Vedo che a questa discussione partecipano soprattutto utenti del nord.
La vostra conoscenza dell'argomento, quindi, è solo teorica, dato che per fortuna la disoccupazione da quelle parti è ai minimi termini.
Venite a farvi un giro al sud, e poi ne riparliamo...vi assicuro che la situazione è riassumibile con :muro: e :cry:
non so il resto del nord, me nella mia zona, il polesine, ti assicuro che la situazione è nera, altro che piccolo miracolo del nordest... :muro: :muro:
anche qua da me, ma questo da sempre la disoccupazione è molto bassa(in prov di lucca mi sebra sia sotto il 4% e in toscsana qualcosa sopra il 4%) e nn cnosco nessuno che sia disoccupato e che ha voglia di lavorare ma questo non certo da ieri o da 5 anni ma da un bel po di tempo... cmq le cose stanno peggiorando molte aziende calzaturiere sn andate all estero ma x fortuna ci sono le cartiere ce raccattano un po tutti :)
cmq secondo me dupa prende a tutti per il culo non è possibile che una persona con un po di lume nel cervello possa affermare certe cose :D
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