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View Full Version : Quartiere a luci rosse?


Lucio Virzì
15-05-2005, 06:53
No grazie! Ma può essere mai una soluzione al problema il banalizzarlo, il massificarlo, il volerlo accettare come definitivo e ineluttabile?!?!

http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/quartiere/veltroni/veltroni.html

Io sto con Walter.

Il sindaco di Roma boccia la proposta del prefetto Achille Serra
E rilancia: "Idea sbagliata. Il corpo femminile non è un supermarket"
Veltroni, no al quartiere a luci rosse
"Così non si vince la prostituzione"
Si scatenano le polemiche tra favorevoli e contrari
Calderoli: "Sì a luoghi deputati, controlli medici e tasse"


ROMA - L'istituzione di un "quartiere a luci rosse", proposta ieri dal prefetto Achille Serra, ha scatenato una ridda di polemiche. Il primo a rispondere al prefetto di Roma è stato il sindaco della capitale Walter Veltroni, che ha negato che un tale quartiere possa essere una soluzione. "Capisco che il prefetto, al quale mi lega stima e amicizia, abbia voluto farsi carico di una questione grave. Ma l'idea di un quartiere a luci rosse è una risposta sbagliata a un problema reale", replica il sindaco di Roma.

Nel pomeriggio però il prefetto Achille Serra torna sul tema, precisando la sua posizione: "Io non faccio né proposte normative, tanto meno sposo delle cause - ha detto - mi sono preoccupato solo delle numerose proteste che la gente di Roma fa sul tema della prostituzione. Tra l'altro sono assolutamente d'accordo con il sindaco Veltroni quando si tratta di contrastare in tutti i modi la tratta delle schiave, così come sono d' accordo con lui sulla necessità di proseguire sulla strada della prevenzione in materia di prostituzione".

"Il punto è - sottolinea Veltroni - che il fenomeno della prostituzione e dei suoi effetti sulla vita della città va risolto ma certamente il modo per risolverlo non è quello. Ciò che bisogna fare, invece - ha detto ancora il sindaco Veltroni - è continuare a contrastare il fenomeno e al tempo stesso combattere con determinazione la vera e propria tratta delle donne che sta dietro alla prostituzione. Per questo ho più volte chiesto al Comitato provinciale sull'ordine pubblico e la sicurezza e alle forze dell'ordine, che spesso hanno risposto con interventi puntuali ed efficaci, di affrontare una situazione che in alcuni quartieri ha assunto dimensioni e forme intollerabili".

"Roma è una città dai grandi pregi artistici - aggiunge il sindaco -, con un'alta qualità della vita e che nutre un certo rispetto per le donne. Non vogliamo avere come in altre città le vetrine con le signore che possono essere scelte come al supermercato. Il corpo di una donna non è un supermercato".

Contraria anche il ministro per le Pari Opportunità: "La prostituzione in Italia - ha detto Stefania Prestigiacomo - è fatta soprattutto da ragazze straniere e clandestine. Il compito dello Stato è quello di liberarle dalla schiavitù, non di relegarle in quartieri". Per il ministro, in Italia "ci sono gli strumenti, come l'articolo 18 della legge Bossi-Fini, che concede loro un permesso di soggiorno temporaneo e che dà la possibilità di essere accolte in case protette". Il ministro ritiene quindi che "occorra investire sempre più in attività di promozione di questi strumenti". "Pensare di relegarle in un quartiere - ha ribadito Stefania Prestigiacomo - è la solita risposta che serve solo a nascondere il problema".

Un plauso a Serra viene invece dal ministro leghista delle Riforme, Roberto Calderoli, che definisce le parole del prefetto "sacrosante". "Bravo Serra, sono anni che combattiamo, come Lega Nord, perché la prostituzione venga allontanata dalle strade e possa svolgersi soltanto in luoghi ad essa deputati, con i conseguenti controlli medici e di ordine pubblico e le sacrosante tasse".

I sindaci di grandi città si schierano invece con Veltroni. Sergio Cofferati, primo cittadino di Bologna, dice che contro la prostituzione "non c'è un progetto di questa natura per Bologna". Per Cofferati bisogna "agire con gli strumenti della prevenzione e, dove serve, della repressione. I cittadini devono rispettare le leggi. Anche quelli sono luoghi in cui le regole vanno rispettate".

Per Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, l'idea è "impraticabile". "Le ghettizzazioni - ha aggiunto Iervolino - non funzionano mai e poi, con quali criterio si sceglierebbero i quartieri? Non mi sembra una soluzione".

Plaude alla proposta di Serra Tiziana Maiolo, assessore alle Politiche sociali del comune di Milano, di Forza Italia: "Il quartiere dell'amore - sostiene Maiolo - dovrebbe esistere a Roma così come a Milano: un piccolo parco in zona isolata, lontano dai centri abitati, discretamente vigilato dalla polizia. L'esercizio della prostituzione dovrebbe essere consentito solo lì e vietato nel resto della città. La prostituzione (che non piace ma pare ineliminabile) dovrebbe disciplinata dal codice civile, questione fiscale compresa".

L'idea del quartiere a luci rosse non piace invece a Carlo Giovanardi, dell'Udc: "Non è in questo modo - osserva il ministro per i Rapporti con il Parlamento - che si può risolvere il problema. E poi vorremmo vedere chi lo spiega a quei cittadini che vi risiedono, che il loro quartiere è destinato ad essere una zona a luci rosse". Per Giovanardi la questione deve essere affrontata in modo serio, spingendo ad esempio per l'approvazione della nuova legge sulla prostituzione, proposta dall'onorevole Bossi, e fatta propria dal Governo.


(14 maggio 2005)

CYRANO
15-05-2005, 07:13
io sono d'accordo.
quartieri come quelli olandesi.
case chiuse controllate .




Ciaozzz

Pitonti
15-05-2005, 08:05
visto che la prostituzione non si può battere preferisco avere quartieri a luci rosse, almeno i bambini possono circolare in santa pace e le città sembreranno meno degradate :O

plut0nz
15-05-2005, 08:51
anche io sono d'accordo con sti quartieri a luci rosse..almeno la notte non ci sarebbero migliaia di prostitute e magnaccia in giro per le strade..
poi magari se diventa come amsterdam c'è un controllo anche delle malattie visto che ogni mese passano i dottori per le vetrine per il check-up :D :stordita:

gpc
15-05-2005, 09:29
Veltroni è sempre stato una persona molto in gamba secondo me. A prescindere da questo, comunque, sono d'accordo con lui.

mos
15-05-2005, 09:37
d'accordissimo sulle case chiuse

almeno non trovi piu' lungo la strada dei deficienti che parcheggiano
alla cane per rimorchiare le pice o inchiodano quando vedono
un paio di cosce al vento :muro:

teddyfreek79
15-05-2005, 09:45
Anch'io mi trovo d'accordo con la proposta.

- Quartieri in periferia.
- Controlli medici.
- Tasse.
- Controlli da parte della vigilanza.
- Severo divieto della prostituzione per le strade

Vantaggi:
- niente lucciole per le strade per uno spettacolo indecoroso
- forti guadagni derivanti dalle tasse
- incentivazione del "turismo" estero :sofico:

Si può fare qualcosa per appoggiare la cosa? (petizioni, ecc ecc)

etzocri
15-05-2005, 09:53
io non sono molto daccordo... solo una cosa riuscirebbe a convincermi:

-fine dello sfruttamento delle donne contro la loro volontà.

chiedo troppo? :mc:

Andala
15-05-2005, 10:03
Il mercato del sesso è notevole per dimensioni e pensare di sconfiggerlo mi pare un utopia. Quindi penso che dovremmo sfruttarlo per favorirne un ritorno per lo stato imponendone l'istituzionalizzazione e tasse superiori al 40% sull'intero comparto, compreso quello dei negozi e del home video.

Cominciamo a risanare l'economia del paese, dopo tutto a Roma i bordelli esistevano ben prima dell'anno 0.

Andala

mos
15-05-2005, 10:08
io non sono molto daccordo... solo una cosa riuscirebbe a convincermi:

-fine dello sfruttamento delle donne contro la loro volontà.

chiedo troppo? :mc:
appunto, con le case chiuse elimini anche il problema dello sfruttamento
delle donne
ci saranno piu' controlli da parte dello stato e stai sicuro che ci saranno,
perche' quando si tratta di riscuotere le tasse, lo stato C'E'

jumpermax
15-05-2005, 10:22
No grazie! Ma può essere mai una soluzione al problema il banalizzarlo, il massificarlo, il volerlo accettare come definitivo e ineluttabile?!?!

http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/quartiere/veltroni/veltroni.html

Io sto con Walter.

Il sindaco di Roma boccia la proposta del prefetto Achille Serra
E rilancia: "Idea sbagliata. Il corpo femminile non è un supermarket"
Veltroni, no al quartiere a luci rosse
"Così non si vince la prostituzione"
Si scatenano le polemiche tra favorevoli e contrari
Calderoli: "Sì a luoghi deputati, controlli medici e tasse"


ROMA - L'istituzione di un "quartiere a luci rosse", proposta ieri dal prefetto Achille Serra, ha scatenato una ridda di polemiche. Il primo a rispondere al prefetto di Roma è stato il sindaco della capitale Walter Veltroni, che ha negato che un tale quartiere possa essere una soluzione. "Capisco che il prefetto, al quale mi lega stima e amicizia, abbia voluto farsi carico di una questione grave. Ma l'idea di un quartiere a luci rosse è una risposta sbagliata a un problema reale", replica il sindaco di Roma.

Nel pomeriggio però il prefetto Achille Serra torna sul tema, precisando la sua posizione: "Io non faccio né proposte normative, tanto meno sposo delle cause - ha detto - mi sono preoccupato solo delle numerose proteste che la gente di Roma fa sul tema della prostituzione. Tra l'altro sono assolutamente d'accordo con il sindaco Veltroni quando si tratta di contrastare in tutti i modi la tratta delle schiave, così come sono d' accordo con lui sulla necessità di proseguire sulla strada della prevenzione in materia di prostituzione".

"Il punto è - sottolinea Veltroni - che il fenomeno della prostituzione e dei suoi effetti sulla vita della città va risolto ma certamente il modo per risolverlo non è quello. Ciò che bisogna fare, invece - ha detto ancora il sindaco Veltroni - è continuare a contrastare il fenomeno e al tempo stesso combattere con determinazione la vera e propria tratta delle donne che sta dietro alla prostituzione. Per questo ho più volte chiesto al Comitato provinciale sull'ordine pubblico e la sicurezza e alle forze dell'ordine, che spesso hanno risposto con interventi puntuali ed efficaci, di affrontare una situazione che in alcuni quartieri ha assunto dimensioni e forme intollerabili".

"Roma è una città dai grandi pregi artistici - aggiunge il sindaco -, con un'alta qualità della vita e che nutre un certo rispetto per le donne. Non vogliamo avere come in altre città le vetrine con le signore che possono essere scelte come al supermercato. Il corpo di una donna non è un supermercato".

Contraria anche il ministro per le Pari Opportunità: "La prostituzione in Italia - ha detto Stefania Prestigiacomo - è fatta soprattutto da ragazze straniere e clandestine. Il compito dello Stato è quello di liberarle dalla schiavitù, non di relegarle in quartieri". Per il ministro, in Italia "ci sono gli strumenti, come l'articolo 18 della legge Bossi-Fini, che concede loro un permesso di soggiorno temporaneo e che dà la possibilità di essere accolte in case protette". Il ministro ritiene quindi che "occorra investire sempre più in attività di promozione di questi strumenti". "Pensare di relegarle in un quartiere - ha ribadito Stefania Prestigiacomo - è la solita risposta che serve solo a nascondere il problema".

Un plauso a Serra viene invece dal ministro leghista delle Riforme, Roberto Calderoli, che definisce le parole del prefetto "sacrosante". "Bravo Serra, sono anni che combattiamo, come Lega Nord, perché la prostituzione venga allontanata dalle strade e possa svolgersi soltanto in luoghi ad essa deputati, con i conseguenti controlli medici e di ordine pubblico e le sacrosante tasse".

I sindaci di grandi città si schierano invece con Veltroni. Sergio Cofferati, primo cittadino di Bologna, dice che contro la prostituzione "non c'è un progetto di questa natura per Bologna". Per Cofferati bisogna "agire con gli strumenti della prevenzione e, dove serve, della repressione. I cittadini devono rispettare le leggi. Anche quelli sono luoghi in cui le regole vanno rispettate".

Per Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, l'idea è "impraticabile". "Le ghettizzazioni - ha aggiunto Iervolino - non funzionano mai e poi, con quali criterio si sceglierebbero i quartieri? Non mi sembra una soluzione".

Plaude alla proposta di Serra Tiziana Maiolo, assessore alle Politiche sociali del comune di Milano, di Forza Italia: "Il quartiere dell'amore - sostiene Maiolo - dovrebbe esistere a Roma così come a Milano: un piccolo parco in zona isolata, lontano dai centri abitati, discretamente vigilato dalla polizia. L'esercizio della prostituzione dovrebbe essere consentito solo lì e vietato nel resto della città. La prostituzione (che non piace ma pare ineliminabile) dovrebbe disciplinata dal codice civile, questione fiscale compresa".

L'idea del quartiere a luci rosse non piace invece a Carlo Giovanardi, dell'Udc: "Non è in questo modo - osserva il ministro per i Rapporti con il Parlamento - che si può risolvere il problema. E poi vorremmo vedere chi lo spiega a quei cittadini che vi risiedono, che il loro quartiere è destinato ad essere una zona a luci rosse". Per Giovanardi la questione deve essere affrontata in modo serio, spingendo ad esempio per l'approvazione della nuova legge sulla prostituzione, proposta dall'onorevole Bossi, e fatta propria dal Governo.


(14 maggio 2005)

il proibizionismo non paga mai... era molto meglio la situazione pre legge Merlin che ha letteralmente buttato in mezzo alla strada tantissime donne. La prostituzione è sempre esistita ed è sempre stata tollerata. La Roma del 1500 pur essendo sotto il Vaticano ne era piena il moralismo è venuto in seguito, devo dire con pessime conseguenze.

gpc
15-05-2005, 10:30
il proibizionismo non paga mai... era molto meglio la situazione pre legge Merlin che ha letteralmente buttato in mezzo alla strada tantissime donne. La prostituzione è sempre esistita ed è sempre stata tollerata. La Roma del 1500 pur essendo sotto il Vaticano ne era piena il moralismo è venuto in seguito, devo dire con pessime conseguenze.

Interessante questo principio... ciò che non si riesce a controllare lo si legalizza così ci si guadagna anche sopra. Encomiabile...

CYRANO
15-05-2005, 10:34
Interessante questo principio... ciò che non si riesce a controllare lo si legalizza così ci si guadagna anche sopra. Encomiabile...

Io non vedo il motivo per controllare.
una persona ha il diritto di prostituirsi , secondo me.
ovviamente per sua scelta e non costretta.
quindi si legalizza sto lavoro de facto, facendo pagare le tasse e con controlli medici periodici.



Ciaozzz

gpc
15-05-2005, 10:41
Io non vedo il motivo per controllare.
una persona ha il diritto di prostituirsi , secondo me.
ovviamente per sua scelta e non costretta.
quindi si legalizza sto lavoro de facto, facendo pagare le tasse e con controlli medici periodici.


Mi può anche star bene, ma siamo realisti: chi lo fa volontariamente è una piccola minoranza e non è certamente sulle strade. Chi è lì alla notte o è costretta da altre persone o dalla miseria, non lo fa certamente per hobby.
Legalizzare e relegare la prostituzione in un quartiere o casa che sia significa dire, non riesco a combattere il problema? bene, invento che sia legale così oltre a dire che l'ho risolto -falsamente, ho solo chiuso gli occhi- ci speculo anche sopra.
E per chi dice che così si sottrae il mercato alla malavita, beh, la malavita opera ovunque dove vuole, anche nelle attività già legali: figuariamo in attività illegali già completamente in mano a loro...

CYRANO
15-05-2005, 10:49
Mi può anche star bene, ma siamo realisti: chi lo fa volontariamente è una piccola minoranza e non è certamente sulle strade. Chi è lì alla notte o è costretta da altre persone o dalla miseria, non lo fa certamente per hobby.
Legalizzare e relegare la prostituzione in un quartiere o casa che sia significa dire, non riesco a combattere il problema? bene, invento che sia legale così oltre a dire che l'ho risolto -falsamente, ho solo chiuso gli occhi- ci speculo anche sopra.
E per chi dice che così si sottrae il mercato alla malavita, beh, la malavita opera ovunque dove vuole, anche nelle attività già legali: figuariamo in attività illegali già completamente in mano a loro...

il punto e' questo : legalizzare la prostituzione fatta entro certe regole ( igieniche , luoghi dove esercitare ecc ecc ) , e poi mano ferrerea con tutto cio' che va oltre questi parametri.
Quindi lotta allo sfruttamento , alla pedofilia ecc ecc
Imho penso che un "cliente normale" preferisca andare sul sicuro e consumare in una stanza al caldo , con una persona che e' certo sia siana , piuttosto che rischiare in salute e penalmente ( ovviamente ci sono sempre gli trasgressivi... ).


Ciaozzz

gpc
15-05-2005, 10:55
il punto e' questo : legalizzare la prostituzione fatta entro certe regole ( igieniche , luoghi dove esercitare ecc ecc ) , e poi mano ferrerea con tutto cio' che va oltre questi parametri.
Quindi lotta allo sfruttamento , alla pedofilia ecc ecc
Imho penso che un "cliente normale" preferisca andare sul sicuro e consumare in una stanza al caldo , con una persona che e' certo sia siana , piuttosto che rischiare in salute e penalmente ( ovviamente ci sono sempre gli trasgressivi... ).


Scusa... a parte il fatto che si svicola sulla questione della volontarietà della prosituzione, ma c'è una contraddizione di fondo: se si sposta la prostituzione perchè non si riesce a controllarla in giro per la città, come combatteresti quella illegale -che continuerebbe a restare in giro per la città-?
Questa, come ogni falsa soluzione a "testa di struzzo", raddoppia solo il problema...

CYRANO
15-05-2005, 11:00
Scusa... a parte il fatto che si svicola sulla questione della volontarietà della prosituzione, ma c'è una contraddizione di fondo: se si sposta la prostituzione perchè non si riesce a controllarla in giro per la città, come combatteresti quella illegale -che continuerebbe a restare in giro per la città-?
Questa, come ogni falsa soluzione a "testa di struzzo", raddoppia solo il problema...

ora in giro c'e' quella "legale" ( quella che lo diventerebbe ) e quella illegale.
Se tu sposti quella legale ( poniamo sia il 50% ) e la regolarizzi ecc ecc , poi comunque hai la meta' di illegalita' da combattere no ?
alla fine , invece d'andare appresso a tutti i clienti che vanno a ciulare :D , vai a combattere solo lo sfruttamento e la pedofilia ed altri generi legali.
Quindi c'e' una maggiore concentrazione ( anzi focalizzazione ) di forze , mi sembra...



Ciaozzz

gpc
15-05-2005, 11:19
ora in giro c'e' quella "legale" ( quella che lo diventerebbe ) e quella illegale.
Se tu sposti quella legale ( poniamo sia il 50% ) e la regolarizzi ecc ecc , poi comunque hai la meta' di illegalita' da combattere no ?
alla fine , invece d'andare appresso a tutti i clienti che vanno a ciulare :D , vai a combattere solo lo sfruttamento e la pedofilia ed altri generi legali.
Quindi c'e' una maggiore concentrazione ( anzi focalizzazione ) di forze , mi sembra...


Direi che questa ipotesi è fondata sul fatto che il 50% di chi va a battere lo faccia perchè gli piace... In ogni caso resta il fatto che nessuno garantisce che chi va a battere in casa invece che in strada lo faccia volontariamente...
Ripeto, a mio avviso significa voler risolvere il problema semplicemente dicendo che il problema non c'è...

Onisem
15-05-2005, 11:30
Favorevole alla riapertura delle case chiuse ed all'insediamento di quartieri a luci rosse. Certo, non risolverebbe tutti i problemi legati alla prostituzione, ma serebbe pur meglio di com'è ora.

gpc
15-05-2005, 11:35
Favorevole alla riapertura delle case chiuse ed all'insediamento di quartieri a luci rosse. Certo, non risolverebbe tutti i problemi legati alla prostituzione, ma serebbe pur meglio di com'è ora.

E combattere in maniera decisa la situazione adesso non sarebbe meglio di tutti e due? Tanto, anche i bambini sanno dove fare i puttan-tour ( :D ), vuoi che la polizia non possa fare i controlli se vuole?

Onisem
15-05-2005, 12:05
E combattere in maniera decisa la situazione adesso non sarebbe meglio di tutti e due? Tanto, anche i bambini sanno dove fare i puttan-tour ( :D ), vuoi che la polizia non possa fare i controlli se vuole?

Forse, o forse quella di non debellare la prostituzione è una scelta ben precisa, i bonomo insegnano... :D

gpc
15-05-2005, 12:10
Forse, o forse quella di non debellare la prostituzione è una scelta ben precisa, i bonomo insegnano... :D

Ah sì, questa credo che sia un'ipotesi molto fondata... :p
Comunque:

Roma, 15 maggio 2005 - 12:12

QUARTIERI A LUCI ROSSE: VELTRONI, NO A SUPERMERCATO SESSO

"Sono contrario al quartiere a luci rosse a Roma perche' la soluzione prospettata e' in contrasto con tutto quello che e' Roma: con la sua identita', la sua storia, la sua cultura civile. Roma rispetta le donne, che non possono essere messe in vetrina come al supermercato. Il corpo della donna non e' merce". A pensarla cosi' e' Walter Veltroni, sindaco di Roma, si fornte all'ipotesi del prefetto di istituire, come in altre citta' europee, un quartiere a luci rosse dove confinare il fenomeno della prostituzione. (AGI)

eltalpa
15-05-2005, 12:36
se si sposta la prostituzione perchè non si riesce a controllarla in giro per la città, come combatteresti quella illegale -che continuerebbe a restare in giro per la città-?


Come in Olanda... Le prostitute sono considerate lavoratrici autonome, quindi se vengono trovate per strada a prostituirsi vengono arrestate (perchè non possono esercitare li). Fine delle prostitute per strada, fine dello sfruttamento (anche di minorenni).

gpc
15-05-2005, 13:02
Come in Olanda... Le prostitute sono considerate lavoratrici autonome, quindi se vengono trovate per strada a prostituirsi vengono arrestate (perchè non possono esercitare li). Fine delle prostitute per strada, fine dello sfruttamento (anche di minorenni).

Spostamento della prostituzione nelle zone dedicate, spostamento della malavita nelle nuove attività, sfruttamento nascosto di minorenni. Tutto cambiato, niente di nuovo, più soldi allo stato, legalizzato lo sfruttamento della miseria.

eltalpa
15-05-2005, 13:31
Spostamento della prostituzione nelle zone dedicate, spostamento della malavita nelle nuove attività, sfruttamento nascosto di minorenni. Tutto cambiato, niente di nuovo, più soldi allo stato, legalizzato lo sfruttamento della miseria.


In Olanda vengono controllati anche i conti bancari delle prostitute (alla faccia della privacy, e noi che ci lamentiamo dell'italia). Inoltre non dimenticare che la maggior parte delle attuali prostitute sono clandestine, se la situazione fosse regolarizzata sarebbero costrette ad avere la cittadinaza per "esercitare la professione"... e sai meglio di me che ci vuole un gran coraggio a presentarsi ai carabinieri a chiedere aiuto quando non si è in regola con le leggi dello stato in cui si vive. ;)


PS: Inoltre ottenre la cittadinanza italiana non è così facile (ok, i rimedi ci sono sempre, ma sarebbe comunque un impedimento in più), quindi il treffico delle schiave diminuirebbe ( :mad: a morte quegli stronzi che ne fanno la tratta)

Red_Star
15-05-2005, 15:47
assolutamente a favore, bisogna smettere di far finta che i problemi non esistano e cercare di risolverli in modi impossibili, questo eviterebbe la prostituzione di ragazze minorenni e lo sfruttamento di altre.

p.s. qualcuno mi potrebbe sintetizzare come via trattata la prostituzione dalle leggi attuali ?

gpc
15-05-2005, 15:51
assolutamente a favore, bisogna smettere di far finta che i problemi non esistano e cercare di risolverli in modi impossibili, questo eviterebbe la prostituzione di ragazze minorenni e lo sfruttamento di altre.


E la soluzione per eliminare un problema è dire che non è più considerato un problema? :D Ma LOL :D

Red_Star
15-05-2005, 15:56
E la soluzione per eliminare un problema è dire che non è più considerato un problema? :D Ma LOL :D
scusa ma il problema è che io non posso vendere il mio corpo o che nessuno mi deve obbligare a farlo ?

gpc
15-05-2005, 15:59
scusa ma il problema è che io non posso vendere il mio corpo o che nessuno mi deve obbligare a farlo ?

A mio avviso, è che non si può vendere il proprio corpo. Ma questo è un parere personale.
Più condivisibile, che non si deve obbligare a farlo.
Ma non esiste solo l'obbligo dovuto ad una terza persona, esiste anche l'obbligo dovuto alla contingenza, alla povertà, etc, e questo è da combattere come l'altro.
Chi si prostituisce perchè gli gira non va per strada già adesso.
Legalizzare e spostare vuol dire da una parte ghettizzare chi può avere problemi, dall'altra chiudere gli occhi e dire che il problema non esiste più perchè gli si è tolta l'etichetta di problema.

mos
15-05-2005, 16:02
E la soluzione per eliminare un problema è dire che non è più considerato un problema? :D Ma LOL :D
sarei curioso di sapere quale soluzione avresti in mente
per eliminare il problema della prostituzione? :)

Red_Star
15-05-2005, 16:07
A mio avviso, è che non si può vendere il proprio corpo. Ma questo è un parere personale.
Più condivisibile, che non si deve obbligare a farlo.

leggi cosa c'è scritto nella mia firma........
e cmq da un certo punto di vista anche l'operaio "vende" il suo corpo, perchè il sesso deve rimanere per forza un tabù ?

Ma non esiste solo l'obbligo dovuto ad una terza persona, esiste anche l'obbligo dovuto alla contingenza, alla povertà, etc, e questo è da combattere come l'altro.
Chi si prostituisce perchè gli gira non va per strada già adesso.
Legalizzare e spostare vuol dire da una parte ghettizzare chi può avere problemi, dall'altra chiudere gli occhi e dire che il problema non esiste più perchè gli si è tolta l'etichetta di problema.


per rispondere al resto dipende come consideri la prostituzione, non può essere considerato un lavoro ? se la prostituzione diventa legale non capisco come la povertà possa obbligare a far prostituire una persona,

beppegrillo
15-05-2005, 16:16
il punto e' questo : legalizzare la prostituzione fatta entro certe regole ( igieniche , luoghi dove esercitare ecc ecc ) , e poi mano ferrerea con tutto cio' che va oltre questi parametri.
Quindi lotta allo sfruttamento , alla pedofilia ecc ecc
Imho penso che un "cliente normale" preferisca andare sul sicuro e consumare in una stanza al caldo , con una persona che e' certo sia siana , piuttosto che rischiare in salute e penalmente ( ovviamente ci sono sempre gli trasgressivi... ).


Ciaozzz
Certo cyrano, ma se la mano ferrea non l'hanno tenuta sinora cosa ti lascia presagire che la adotteranno dopo?
Comunque io sono daccordo alla soluzione case chiuse, visto che se uno vuole prostituirsi tanto meglio che lo faccia rispettando controlli santiari, pagando le tasse (è un lavoro pure quello, ed anche ben redditizio) e soprattutto non infastidendo la gente che al calar delle tenebre si ritrovano le proprie strade trasformate in bordelli all'aria aperta.

-kurgan-
15-05-2005, 16:34
strafavorevole alla riapertura delle case chiuse e ad un quartiere a luci rosse, pur non essendo "cliente".

gpc
15-05-2005, 16:37
sarei curioso di sapere quale soluzione avresti in mente
per eliminare il problema della prostituzione? :)

I posti e i modi in cui si svolge la prostituzione li conoscono anche i sassi... Retate, controlli, colpisci clienti, schiavizzatori, clandestini.

gpc
15-05-2005, 16:38
leggi cosa c'è scritto nella mia firma........
e cmq da un certo punto di vista anche l'operaio "vende" il suo corpo, perchè il sesso deve rimanere per forza un tabù ?


Tabù? E chi ha parlato di tabù? Io parlo di sfruttamento del corpo delle persone...


per rispondere al resto dipende come consideri la prostituzione, non può essere considerato un lavoro ? se la prostituzione diventa legale non capisco come la povertà possa obbligare a far prostituire una persona,

E' appunto questo il bello, il problema resta ma non viene più considerato tale.

Zebiwe
15-05-2005, 16:40
L'art 5 c.c. dispone che:
Gli atti di disposizione del proprio corpo sono vietati quando cagionino una diminuzione permanente della integrità fisica, o quando siano altrimenti contrari alla legge, all`ordine pubblico o al buon costume

Prima di parlare dei quartieri a luci rosse bisogna decidersi a rispondere a una semplice domanda: la prostituzione (di uomini/donne maggiorenni e conserzienti) è contraria o meno al buon costume nella società attuale?
Per me la risposta è negativa purchè non si svolga in luoghi pubblici accessibili a minori e a persone "non interessate" che si sentono urtate dall'attuale situazione delle periferie delle grandi città (ma non solo).
Ammesso che la prostituzione è legale diventa necessario individuare le modalità tecniche e gli spazi entro cui consentirla.
Copiare pari pari dall'Olanda non è possibile perchè il contesto sociale è diverso, ma prendere spunto dalle cooperative sarebbe un buon punto d'inizio.

Red_Star
15-05-2005, 17:22
Tabù? E chi ha parlato di tabù? Io parlo di sfruttamento del corpo delle persone...



E' appunto questo il bello, il problema resta ma non viene più considerato tale.

scusa ma se una persone vuole che sfruttamente c'è ?
ma quale problema resta scusa ? quello della povertà ? non penso sia strettamente legata o si origina dalla prostituzione..........

majin mixxi
15-05-2005, 17:38
Anch'io mi trovo d'accordo con la proposta.

- Quartieri in periferia.
- Controlli medici.
- Tasse.
- Controlli da parte della vigilanza.
- Severo divieto della prostituzione per le strade

Vantaggi:
- niente lucciole per le strade per uno spettacolo indecoroso
- forti guadagni derivanti dalle tasse
- incentivazione del "turismo" estero :sofico:

Si può fare qualcosa per appoggiare la cosa? (petizioni, ecc ecc)

perchè in periferia?
già quelli che abitano da quelle parti devono combattere con mille problemi,lasciamo che siano i signorotti di quartieri tipo parioli a divertirsi con questa patata bollente

somfy
15-05-2005, 17:40
I posti e i modi in cui si svolge la prostituzione li conoscono anche i sassi... Retate, controlli, colpisci clienti, schiavizzatori, clandestini.
Sicuramente interventi di questo tipo servirebbero ad arginare il problema, ma non a risolverlo. Si continuerebbe con case clandestine, appartamenti ed abitazioni adibite a tale scopo e nella più totale insicurezza, soprattutto quella sanitaria. D'altra parte da che mondo esiste sembra che si insito nella natura dell'essere umano dedicarsi a tale attività, per cui per quanto ci si possa sforzare nell'eliminarlo non credo che si raggiungerebbero livelli accettabili.
Il quartiere a luci rosse dal mio punto di vista, semplificherebbe di molto il controllo dell'attivita svolta al di fori dalle norme imposte da tale condizione, primo fra tutti il crollo di clienti che avrebbe chi comunque non si regolarizzerebbe. (Immaggino che i clienti di tale attività non dovrebbero aver dubbi sulla scelta della prostituta legale o quella illegale, se non altro per l'abbattimento del rischio di contrazione di malattie infettive che tale condizione dovrebbe garantire) a questo punto mi appare evidente che l'illegalità rimarebbe circoscritta a pochi isolati casi, e comunque a quelle attività non lecite, pedofilia e discipline particolari. Purtroppo in città come Roma il fenomeno ha assunto dimenzioni veramente preoccupanti, interi quartieri che nelle ore notturne e non solo si trasformano in veri ricettacoli del sesso, offrendo spettacoli a dir poco osceni (intere strade ricoperte di preservativi usati,fazzoletti, fetore dei bisogni corporali lasciati ad ogni angolo e cespuglio) per non parlare degli schiamazzi, liti violente tra transessuali ubriachi e drogati, e i malcapitati che cadono nelle loro grinfie, tutto ciò è inaccettabile!
Nonostante le forze dell'ordine a più riprese abbiano provato a smorzare questo fenomeno con retate e pattugliamenti, risultati apprezzabili non se ne vedono!
Rimane la repressione, o le case chiuse, e tra le due credo che la 2 sia quella più senzata, anche se ritengo abbastanza inverosimile che questo elimini lo sfruttamento ed il controllo della malavita sul settore, gli aspetti positivi mi sembrano evidenti!

Lucio Virzì
15-05-2005, 18:49
Veltroni è sempre stato una persona molto in gamba secondo me. A prescindere da questo, comunque, sono d'accordo con lui.

Per una volta siamo d'accordo, e per di più in un thread dove siamo in minoranza :D
E mi risparmio un sacco di post, oltretutto! :D

LuVi

gpc
15-05-2005, 18:56
Per una volta siamo d'accordo, e per di più in un thread dove siamo in minoranza :D


Già, roba da matti, mi sa che dovremo difenderci qui schiena a schiena e pugnalarci alle spalle per gli altri thread... :sofico:

Lucio Virzì
15-05-2005, 19:28
Già, roba da matti, mi sa che dovremo difenderci qui schiena a schiena e pugnalarci alle spalle per gli altri thread... :sofico:

None! C'ho da preparare una grigliata mista in giardino.. anzi... sto andando! :D:D

E' tutto tuo!

LuVi

gpc
15-05-2005, 19:38
None! C'ho da preparare una grigliata mista in giardino.. anzi... sto andando! :D:D

E' tutto tuo!

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOoooo....



:D

Feric Jaggar
16-05-2005, 11:21
"Sono contrario al quartiere a luci rosse a Roma perche' la soluzione prospettata e' in contrasto con tutto quello che e' Roma: con la sua identita', la sua storia, la sua cultura civile. Roma rispetta le donne, che non possono essere messe in vetrina come al supermercato. Il corpo della donna non e' merce". A pensarla cosi' e' Walter Veltroni(AGI)

LA SUA STORIA?

Eh, si; per Veltroni, la storia di Roma inizia dal 1945... per qualcuno invece guarda caso inizierebbe dal 753 A.C.

Veltroni... tu si, che sei un revisionista! :mc:

yossarian
16-05-2005, 11:29
favorevole al quartiere a luci rosse.
Inutile dire la prostituzione bisogna combatterla con altri mezzi (a chiacchiere) quando, di fatto, le cose continuano a non cambiare

parax
16-05-2005, 11:53
Mi può anche star bene, ma siamo realisti: chi lo fa volontariamente è una piccola minoranza e non è certamente sulle strade. Chi è lì alla notte o è costretta da altre persone o dalla miseria, non lo fa certamente per hobby.

Certamente, ma questo succede solo grazie alla nostra legislazione se quelle persone sono schiavizzate, difatti il mercato + ambito per la mafia russa resta quello italiano, infatti in Olanda le ragazze dell'Est sono pochissime in quanto i mafiosi non ci guadagnano nulla e non possono esercitare se non sono in regola su tutto, e se il settore è saturo non si danno nuovi permessi per esercitare.

Legalizzare e relegare la prostituzione in un quartiere o casa che sia significa dire, non riesco a combattere il problema? bene, invento che sia legale così oltre a dire che l'ho risolto -falsamente, ho solo chiuso gli occhi- ci speculo anche sopra.

Ma lo è già legale, lo è sempre stato, l'unico reato in cui si può incorrere è atti osceni in luogo pubblico, ma lo rischi anche se ti inguatti con la tua fidanzata in macchina.

E per chi dice che così si sottrae il mercato alla malavita, beh, la malavita opera ovunque dove vuole, anche nelle attività già legali: figuariamo in attività illegali già completamente in mano a loro...

E no, guardati un po i dati sull'Olanda o la Germania, le prostitute non sono sfruttate semplicemente perchè la malavita non ne ha la possibilità materiale, sono in regola con tutto di fronte allo stato e sono protette dalle istituzioni, delle quali non devono aver paura come in Italia, da noi se ne fregano della condizione di quelle donne, le cercano solo per rimpatriarle, in Italia per poter agire contro gli sfruttatori hanno bisogno di una denuncia della donna che nel 99% dei casi non si fida della polizia, in Olanda non sia mai sfiori una prostituta in 3 minuti arriva la mitica poliziotta col bulldog e ti fa un mazzo tanto. :p

teddyfreek79
16-05-2005, 12:08
perchè in periferia?
già quelli che abitano da quelle parti devono combattere con mille problemi,lasciamo che siano i signorotti di quartieri tipo parioli a divertirsi con questa patata bollente

Case chiuse al centro?? :eek:
Non mi sembra il caso!?!?!

Con il termine "periferia" intendo dire "praticamente fuori città".....

majino
16-05-2005, 13:03
Case chiuse al centro?? :eek:
Non mi sembra il caso!?!?!

Con il termine "periferia" intendo dire "praticamente fuori città".....

non ti sembra il caso perchè è brutto oppure per altri motivi? perchè se lo legalizzi, lo puoi mettere dove vuoi, altrimenti è un po' ipocrita come discorso... stile "occhio nn vede cuore nn duole", insomma :)

parax
16-05-2005, 13:18
non ti sembra il caso perchè è brutto oppure per altri motivi? perchè se lo legalizzi, lo puoi mettere dove vuoi, altrimenti è un po' ipocrita come discorso... stile "occhio nn vede cuore nn duole", insomma :)

Infatti ad Amsterdam stanno in pieno centro. :O

killerone
16-05-2005, 13:26
Non favorevole alla costruzione di veri e propri quartieri a luci rosse stile Amsterdam. Secondo me oltre a degradare profondamente la zona in cui si insediano ( che sia periferia che sia centro che sia ovunque ) creano una sorta di ghetto piuttosto squallido.
Favorevolissimo alla legalizzazione della prostituzione in casa dove la prosituta o il postituto venga considerato come un libero professionista e in quanto tale assogettato a normativa fiscale come tutti.
Contrarissimo alla prostituzione sulle strade come ci tocca vedere da decenni. Che lo sfruttamento vada combattutto è un dovere, ma non mi sembra che l'attuale normativa abbia portato ad alcun risultato.

MSciglio
16-05-2005, 13:27
Assolutamente favorevole ai quartieri a luci rosse.
E' un dato di fatto che la prostituzione esiste ed esistera' sempre. Fintanto che non vi e' sfruttamento di essa le prostitute sono libere le esercitare le prestazioni che preferiscono.

I quartieri a luci rosse porterebbero a:
1) Concentrare il tutto in un'unica zona
2) Migliorare i controlli sanitari
3) Evitare lo sfruttamento
4) Far pagare le tasse alle "libere professioniste" con benefici per lo Stato
5) Canalizzare legalmente e produttivamente gli introiti derivanti dalla prostituzione.

yossarian
16-05-2005, 13:35
Infatti ad Amsterdam stanno in pieno centro. :O


oddio, sai bene che a Roma ci sarebbero seri problemi logistici nel mettere in pieno centro un quartiere a luci rosse, che immagino sarebbe piuttosto frequentato (traffico già adesso quasi paralizzato, parcheggi inesistenti, ecc)

:D

the_joe
16-05-2005, 14:24
Non ho letto tutto, ma ci sono un paio di cosette

1) La prostituzione in Italia NON è illegale, è illegale lo sfruttamento della prustituzione

2) Le cose come sono oggi fanno schifo, se non vanno bene i quartieri a luci rosse, chi è contrario dica come fare a regolarizzare la situazione perchè di abolire il mestiere più antico del mondo è irrealistico parlare, se come da definizione è il mestiere più antico del mondo un motivo ci sarà se ha resistito vivo allo scorrere dei secoli.

Quando si parla di modernità tutti d'accordo se la sinistra è d'accordo, se la sinistra è contraria ecco che tutti diventano bacchettoni.

E poi non venite a dire che non fate tifo politico però che non ci crede + nessuno.

parax
16-05-2005, 16:42
Non ho letto tutto, ma ci sono un paio di cosette

Quando si parla di modernità tutti d'accordo se la sinistra è d'accordo, se la sinistra è contraria ecco che tutti diventano bacchettoni.

E poi non venite a dire che non fate tifo politico però che non ci crede + nessuno.

Ma che stai a di, solo Luvi è daccordo con Veltroni, ma a memoria ricordo che ha sempre avuto quel parere sulla prostituzione. :mbe:

gpc
16-05-2005, 18:21
Ma che stai a di, solo Luvi è daccordo con Veltroni, ma a memoria ricordo che ha sempre avuto quel parere sulla prostituzione. :mbe:

Anche io :D

the_joe
17-05-2005, 08:11
Anche io sono contrario alla prostituzione, ma questa cosa c'è da millenni e non è pensabile poterla eliminare.
Poi si presenta un problema di base, specie in democrazia, se lo stato decide di dare un giro di vite con una repressione ossessiva verso la prostituzione (come per la droga ecc.) subito si levano le masse con gli slogan "Stato fascista" perchè nega la libertà di qualcuno, quindi è inevitabile che si creino le situazioni come quella di oggi giorno in cui lo sfruttamento della prostituzione è vietato però ci sono le prostitute a ogni angolo di strada, lo spaccio di droga è vietato però all'uscita delle scuole ci sono gli spacciatori, ecc. ecc.

Quale soluzione vogliamo trovare?
Perchè una soluzione deve essere trovata.

Io voglio che si trovi una soluzione perchè non voglio girare per strada e vedere le prostitute e i trans che battono e non voglio che mio figlio all'uscita di scuola trovi lo spacciatore che gli vende la morte.

parax
17-05-2005, 08:45
Anche io :D

Azz non sapevo facessi parte anche tu dei sinistri, benvenuto compagneros. :mano: :D

madaboutpc
17-05-2005, 14:00
No grazie! Ma può essere mai una soluzione al problema il banalizzarlo, il massificarlo, il volerlo accettare come definitivo e ineluttabile?!?!

http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/quartiere/veltroni/veltroni.html

Io sto con Walter.

Il sindaco di Roma boccia la proposta del prefetto Achille Serra
E rilancia: "Idea sbagliata. Il corpo femminile non è un supermarket"
Veltroni, no al quartiere a luci rosse
"Così non si vince la prostituzione"
Si scatenano le polemiche tra favorevoli e contrari
Calderoli: "Sì a luoghi deputati, controlli medici e tasse"


ROMA - L'istituzione di un "quartiere a luci rosse", proposta ieri dal prefetto Achille Serra, ha scatenato una ridda di polemiche. Il primo a rispondere al prefetto di Roma è stato il sindaco della capitale Walter Veltroni, che ha negato che un tale quartiere possa essere una soluzione. "Capisco che il prefetto, al quale mi lega stima e amicizia, abbia voluto farsi carico di una questione grave. Ma l'idea di un quartiere a luci rosse è una risposta sbagliata a un problema reale", replica il sindaco di Roma.

"Il punto è - sottolinea Veltroni - che il fenomeno della prostituzione e dei suoi effetti sulla vita della città va risolto ma certamente il modo per risolverlo non è quello. Ciò che bisogna fare, invece - ha detto ancora il sindaco Veltroni - è continuare a contrastare il fenomeno e al tempo stesso combattere con determinazione la vera e propria tratta delle donne che sta dietro alla prostituzione. Per questo ho più volte chiesto al Comitato provinciale sull'ordine pubblico e la sicurezza e alle forze dell'ordine, che spesso hanno risposto con interventi puntuali ed efficaci, di affrontare una situazione che in alcuni quartieri ha assunto dimensioni e forme intollerabili".

"Roma è una città dai grandi pregi artistici - aggiunge il sindaco -, con un'alta qualità della vita e che nutre un certo rispetto per le donne. Non vogliamo avere come in altre città le vetrine con le signore che possono essere scelte come al supermercato. Il corpo di una donna non è un supermercato".

Contraria anche il ministro per le Pari Opportunità: "La prostituzione in Italia - ha detto Stefania Prestigiacomo - è fatta soprattutto da ragazze straniere e clandestine. Il compito dello Stato è quello di liberarle dalla schiavitù, non di relegarle in quartieri". Per il ministro, in Italia "ci sono gli strumenti, come l'articolo 18 della legge Bossi-Fini, che concede loro un permesso di soggiorno temporaneo e che dà la possibilità di essere accolte in case protette". Il ministro ritiene quindi che "occorra investire sempre più in attività di promozione di questi strumenti". "Pensare di relegarle in un quartiere - ha ribadito Stefania Prestigiacomo - è la solita risposta che serve solo a nascondere il problema".

I sindaci di grandi città si schierano invece con Veltroni. Sergio Cofferati, primo cittadino di Bologna, dice che contro la prostituzione "non c'è un progetto di questa natura per Bologna". Per Cofferati bisogna "agire con gli strumenti della prevenzione e, dove serve, della repressione. I cittadini devono rispettare le leggi. Anche quelli sono luoghi in cui le regole vanno rispettate".

Per Rosa Russo Iervolino, sindaco di Napoli, l'idea è "impraticabile". "Le ghettizzazioni - ha aggiunto Iervolino - non funzionano mai e poi, con quali criterio si sceglierebbero i quartieri? Non mi sembra una soluzione".


L'idea del quartiere a luci rosse non piace invece a Carlo Giovanardi, dell'Udc: "Non è in questo modo - osserva il ministro per i Rapporti con il Parlamento - che si può risolvere il problema. E poi vorremmo vedere chi lo spiega a quei cittadini che vi risiedono, che il loro quartiere è destinato ad essere una zona a luci rosse". Per Giovanardi la questione deve essere affrontata in modo serio, spingendo ad esempio per l'approvazione della nuova legge sulla prostituzione, proposta dall'onorevole Bossi, e fatta propria dal Governo.


(14 maggio 2005)

partendo dal fatto che il mestiere piu' antico del mondo non verra' mai fermato

perchè non regolarizzarlo?

questi personaggi citati nell'articolo sono contrari alla proposta di Serra

quali le soluzioni?

repressione!!!contro la prostituzione mi sembra un po' poco..

diamo loro, o meglio, alle donne (o uomini) che decidono di prostituirsi nella loro piena liberta' il posto adatto, controlli sanitari e tasse da pagare.

poi reprimiamo con tolleranza zero chi rimane sulla strada

il fenomeno interessa milioni di italiani..penso che preferibbero andare in posti tranquilli e con persone monitorate dal punto di vista sanitario rispetto alla situazione odierna..e..

ogni tanto rifletto e mi chiedo: ma quando avro' un figlio e vedra' la situazione odierna a sue eventuali domande sul fenomeno ''stradale'' che rispondero'?

:confused:

che è colpa di gente come veltroni, giovanardi, prestigiacomo e iervolino..
con i ringraziamenti di chi ci mangia su queste cose..

mi viene sempre di piu' la voglia di andarmene dall'Italia

:rolleyes:

ps un plauso a calderoli e alla maiolo, gli unici favorevoli

HellSt0rm
18-05-2005, 13:59
Uhm... Berlusconi aveva promesso 1 MILIONE DI POSTI DI LAVORO... beh... mettiamola così... se questa proposta diventa legge... ha mantenuto la promessa! :D

Ci scherzo su... ma anche io sono d'accordo con la formazione di quartieri a luci rosse. No allo sfruttamento, ma se una donna vuole fare la prostituta, perchè impedirglielo!? Basta che paghi le tasse come tutti i lavoratori onesti e che sia in salute.

sider
18-05-2005, 20:19
D'accordo al 100% sul controllo della prostituzione da parte dello stato.
Democrazie meno ipocrite della nostra l'hanno già attuato e i risultati sono evidenti.
Non si può debellare il "mestiere + antico del mondo", tanto valer tenerlo sotto controllo altrimenti ci guadagna solo la malavita, sulla pelle delle povere prostitute.
Il proibizionismo USA ha forse eliminato il problema degli alcolici in America?

Chi ci guadagnò ?


Meno facciata, meno ipocrisia per favore.

cerbert
19-05-2005, 10:49
D'accordo al 100% sul controllo della prostituzione da parte dello stato.
Democrazie meno ipocrite della nostra l'hanno già attuato e i risultati sono evidenti.
Non si può debellare il "mestiere + antico del mondo", tanto valer tenerlo sotto controllo altrimenti ci guadagna solo la malavita, sulla pelle delle povere prostitute.
Il proibizionismo USA ha forse eliminato il problema degli alcolici in America?

Chi ci guadagnò ?


Meno facciata, meno ipocrisia per favore.

[MOD = ON]
Non è che uno che non esprime la tua stessa idea deve essere per forza "ipocrita".
:mbe:
[/MOD = OFF]

Dopo di che, onestamente non riesco a capire questa questione del "quartiere".
:wtf:

Voglio dire, per quale motivo una donna, od un uomo od un transessuale che decida di offrire prestazioni intime a pagamento per uomini (o donne, a seconda del proprio gusto), una volta che si sia registrata (mi pare che si parli di questo) ed abbia fatto gli opportuni controlli sanitari e paghi le dovute tasse, NON POTREBBE esercitare a domicilio, ovunque esso sia, o addirittura in un apposito esercizio pubblicizzato ovviamente secondo norme che tutelino il pubblico decoro?

Una volta regolarmente iscritta/o e reperibile tanto per clienti quanto per le autorità sanitarie o di sicurezza, quale problema vi sarebbe?

Lucio Virzì
21-05-2005, 18:11
[MOD = ON]
Non è che uno che non esprime la tua stessa idea deve essere per forza "ipocrita".
:mbe:
[/MOD = OFF]

Dopo di che, onestamente non riesco a capire questa questione del "quartiere".
:wtf:



Per una volta sei intervenuto senza mia segnalazione :asd:


Voglio dire, per quale motivo una donna, od un uomo od un transessuale che decida di offrire prestazioni intime a pagamento per uomini (o donne, a seconda del proprio gusto), una volta che si sia registrata (mi pare che si parli di questo) ed abbia fatto gli opportuni controlli sanitari e paghi le dovute tasse, NON POTREBBE esercitare a domicilio, ovunque esso sia, o addirittura in un apposito esercizio pubblicizzato ovviamente secondo norme che tutelino il pubblico decoro?

Una volta regolarmente iscritta/o e reperibile tanto per clienti quanto per le autorità sanitarie o di sicurezza, quale problema vi sarebbe?

Guarda, io capisco che il "problema" c'è e ci sarà sempre, capisco anche che è il più antico del mondo, capisco anche che l'idea di tutelare meglio quella che è una professione a tutti gli effetti non sia sbagliata, di base, ma io non posso tollerare di vivere in un paese dove una pratica IMHO amorale sia di fatto non solo tollerata ma "gestita".

LuVi

jumpermax
21-05-2005, 18:20
Per una volta sei intervenuto senza mia segnalazione :asd:



Guarda, io capisco che il "problema" c'è e ci sarà sempre, capisco anche che è il più antico del mondo, capisco anche che l'idea di tutelare meglio quella che è una professione a tutti gli effetti non sia sbagliata, di base, ma io non posso tollerare di vivere in un paese dove una pratica IMHO amorale sia di fatto non solo tollerata ma "gestita".

LuVi
Considerando che la morale è qualcosa di altamente soggettivo questo modo di pensare è un tantinello illiberale oltre che pericoloso, non credi? Voglio dire se partiamo dal concetto che il comportamento degli altri, pur di fatto non ledendo i nostri diritti (ne quelli altrui) in nessun modo ci da fastidio in quanto immorale per la nostra cultura... beh è la fine del concetto di società multiculturale, tu puoi trovare intollerabile il sesso a pagamento qualcun altro il sesso prima del matrimonio o tra persone dello stesso sesso...

Onisem
21-05-2005, 18:23
Considerando che la morale è qualcosa di altamente soggettivo questo modo di pensare è un tantinello illiberale oltre che pericoloso, non credi? Voglio dire se partiamo dal concetto che il comportamento degli altri, pur di fatto non ledendo i nostri diritti (ne quelli altrui) in nessun modo ci da fastidio in quanto immorale per la nostra cultura... beh è la fine del concetto di società multiculturale, tu puoi trovare intollerabile il sesso a pagamento qualcun altro il sesso prima del matrimonio o tra persone dello stesso sesso...

Infatti per quanto mi riguarda la prostituzione non ha nulla di immorale.

-kurgan-
21-05-2005, 18:28
Certamente non hai torto, sarebbe buona cosa considerare tali attività alla stregua di attività quali un centro estetico, una palestra od un ufficio e pertanto consentirne l'esercizio la ove sia disponibile un immobile dotato, possibilità di adibire i locali ad "uso ufficio", dei permessi adeguati.


ci sono prostitute che già "esercitano" in casa, e non essendo reato la prostituzione in sè ma solo il suo sfruttamento, continuano e continueranno a farlo come prima.

Lucio Virzì
21-05-2005, 18:34
Considerando che la morale è qualcosa di altamente soggettivo questo modo di pensare è un tantinello illiberale oltre che pericoloso, non credi? Voglio dire se partiamo dal concetto che il comportamento degli altri, pur di fatto non ledendo i nostri diritti (ne quelli altrui) in nessun modo ci da fastidio in quanto immorale per la nostra cultura... beh è la fine del concetto di società multiculturale, tu puoi trovare intollerabile il sesso a pagamento qualcun altro il sesso prima del matrimonio o tra persone dello stesso sesso...

Ok, non parliamo di immoralità.
La legge vieta lo sfruttamento della prostituzione, giusto? Ebbene, una proposta di legge nel senso del thread vorrebbe togliere il potere dei "papponi" e mafiosi vari di sfruttare la prostituzione.
Il tutto trasferendo le attività in aree controllate e, magari, tassando le prostitute.
Mi rifiuto di accettare che lo stato possa essere il pappone del mercato della prostituzione.

LuVi

jumpermax
21-05-2005, 18:38
Ok, non parliamo di immoralità.
La legge vieta lo sfruttamento della prostituzione, giusto? Ebbene, una proposta di legge nel senso del thread vorrebbe togliere il potere dei "papponi" e mafiosi vari di sfruttare la prostituzione.
Il tutto trasferendo le attività in aree controllate e, magari, tassando le prostitute.
Mi rifiuto di accettare che lo stato possa essere il pappone del mercato della prostituzione.

LuVi
Ok, ma mica le deve gestire lo stato. Per il resto se di attività economica si tratta è giusto che si paghino le tasse, sotto quest'ottoca non è altrettanto bello che lo stato incassi soldi da anche da gente che lavora 10 ore al giorno nei campi e si spacca la schiena, ma non per questo parliamo di caporalato di stato.

Lucio Virzì
21-05-2005, 18:46
Ok, ma mica le deve gestire lo stato. Per il resto se di attività economica si tratta è giusto che si paghino le tasse, sotto quest'ottoca non è altrettanto bello che lo stato incassi soldi da anche da gente che lavora 10 ore al giorno nei campi e si spacca la schiena, ma non per questo parliamo di caporalato di stato.

Ma sarò libero di pensare che uno stato che regolarizza in questo modo il mercato del sesso è uno stato che viola la mia etica e la mia morale?
E non parlo di morale cattolica, ovviamente, ma morale comune.
Se poi mi vuoi parlare di superamento della morale comune, di esempi olandesi et similia, fai pure, ma non fanno parte del DNA Italiano (per fortuna, una volta tanto).
Il mercato del sesso è sporco, ed amorale, dargli una parvenza di regolarità, magari equiparandolo a palestre, massaggi e tatuaggi :rolleyes:, IMHO, è sbagliato e non deve essere questione statale.

LuVi

Onisem
21-05-2005, 18:46
...tra l'altro io sono fermamente convinto che il sesso a pagamento svolga una funzione sociale non secondaria se esercitato volontariamente...
Perfettamente d'accordo, e rispetto a questo non posso non citare nuovamente i simpatici Bonomo... :D

jumpermax
22-05-2005, 02:47
Ma sarò libero di pensare che uno stato che regolarizza in questo modo il mercato del sesso è uno stato che viola la mia etica e la mia morale?
E non parlo di morale cattolica, ovviamente, ma morale comune.
Se poi mi vuoi parlare di superamento della morale comune, di esempi olandesi et similia, fai pure, ma non fanno parte del DNA Italiano (per fortuna, una volta tanto).
Il mercato del sesso è sporco, ed amorale, dargli una parvenza di regolarità, magari equiparandolo a palestre, massaggi e tatuaggi :rolleyes:, IMHO, è sbagliato e non deve essere questione statale.

LuVi
Sei liberissimo di pensare che viola la tua morale. Che questo necessariamente implichi che non debba farlo però non è vero posso essere contro un comportamento che ritengo amorale senza necessariamente sentire il bisogno che lo stato estenda la mia morale a tutti quanti. E' una scorciatoia pericolosa che è meglio non prendere...

crashd
22-05-2005, 09:14
ok ma se lo fanno devono anche legalizzare le droghe leggere +tutto quello che è legalizzato in olanda :O

sider
22-05-2005, 09:49
[MOD = ON]
Non è che uno che non esprime la tua stessa idea deve essere per forza "ipocrita".
:mbe:
[/MOD = OFF]



Non è esattamente quello che intendevo.

Mi riferivo al falso perbenismo , a questo (dannoso) modo di pensare tutto italiano, uno dice che è contro il controllo dello stato sulla prostituzione e allora fa bella figura, e nel mentre le prostitute vengono sfruttate nelle strade e fanno arricchire la malavita. Spiegatemi la logicità di codesta situazione.

KuWa
22-05-2005, 10:01
secondo me è giusto fare un quartiere a luci rosse o dei locali adatti a fare questo... purtroppo siamo nel paese dove c'è il papa e tanti perbenisti :rolleyes:

jumpermax
22-05-2005, 15:30
secondo me è giusto fare un quartiere a luci rosse o dei locali adatti a fare questo... purtroppo siamo nel paese dove c'è il papa e tanti perbenisti :rolleyes:
piccolo appunto, anche se non condividi la loro opinione sarebbe meglio mostrare rispetto, almeno quando discuti sul forum... ;)

Lucio Virzì
22-05-2005, 18:55
Sei liberissimo di pensare che viola la tua morale. Che questo necessariamente implichi che non debba farlo però non è vero posso essere contro un comportamento che ritengo amorale senza necessariamente sentire il bisogno che lo stato estenda la mia morale a tutti quanti. E' una scorciatoia pericolosa che è meglio non prendere...

Grazie Jumper, l'allusione alla morale che pervade la discussione sui prossimi referendum è evidente e banalmente recepibile.
Ma qui stiamo parlando di altro... qui stiamo parlando di SFRUTTAMENTO legalizzato della prostituzione.
Io non ho NULLA, nè di morale nè di etico a che una donna decida (decida.. non venga convinta :rolleyes: ) ad abbracciare questa "professione", nè nei confronti di chi decide di usufruire dei loro servizi, ma non posso accettare che lo Stato, non riuscendo a combattere il fenomeno dello sfruttamento ILLEGALE della prostituzione, ne legalizzi e organizzi la gestione.

Ed i riferimenti a talebani ed amenità varie, proteus, offensivi per chiunque, tienili per te, la prossima volta.

LuVi

Red_Star
22-05-2005, 19:24
Grazie Jumper, l'allusione alla morale che pervade la discussione sui prossimi referendum è evidente e banalmente recepibile.
Ma qui stiamo parlando di altro... qui stiamo parlando di SFRUTTAMENTO legalizzato della prostituzione.
Io non ho NULLA, nè di morale nè di etico a che una donna decida (decida.. non venga convinta :rolleyes: ) ad abbracciare questa "professione", nè nei confronti di chi decide di usufruire dei loro servizi, ma non posso accettare che lo Stato, non riuscendo a combattere il fenomeno dello sfruttamento ILLEGALE della prostituzione, ne legalizzi e organizzi la gestione.

Ed i riferimenti a talebani ed amenità varie, proteus, offensivi per chiunque, tienili per te, la prossima volta.

LuVi
scusami ma legalizzare sarebbe risolvere il problema.
il problema non è quello dello sfruttamento ? se si legalizza credo sarà più difficile sfruttare la prostituzione anche perchè i controlli penso sarebbero maggiori e più precisi.
penso che il tuo problema sia per di più la questione morale relativa alla prostituzione.

Lucio Virzì
22-05-2005, 19:42
scusami ma legalizzare sarebbe risolvere il problema.
il problema non è quello dello sfruttamento ? se si legalizza credo sarà più difficile sfruttare la prostituzione anche perchè i controlli penso sarebbero maggiori e più precisi.
penso che il tuo problema sia per di più la questione morale relativa alla prostituzione.

Un po e un po.
E' una questione morale legata al fatto che lo stato percepirebbe entrate fiscali che si potrebbero qualificare come sfruttamento della prostituzione.

LuVi

Red_Star
22-05-2005, 19:55
Un po e un po.
E' una questione morale legata al fatto che lo stato percepirebbe entrate fiscali che si potrebbero qualificare come sfruttamento della prostituzione.

LuVi
..... il problema sta nel vedere la prostituzione come un lavoro, se una donna lo fa di sua spontanea libertà che sfruttamento c'è ?

Lucio Virzì
22-05-2005, 20:00
..... il problema sta nel vedere la prostituzione come un lavoro, se una donna lo fa di sua spontanea libertà che sfruttamento c'è ?

Lo sfruttamento statale consisterebbe nel tassare questa attività, assimilandola così ad un qualsiasi reddito da lavoro indipendente.
A me sembra aberrante.

LuVi

HellSt0rm
22-05-2005, 20:01
..... il problema sta nel vedere la prostituzione come un lavoro, se una donna lo fa di sua spontanea libertà che sfruttamento c'è ?

Quoto ... nel servizio delle Iene ad Amsterdam c'è anke chi ha detto che lo fa x mettersi da parte il gruzzoletto x realizzare dei desideri o dei sogni. Ad ogni modo sarebbe anke ipocrita dire che TUTTE lo farebbero x questo motivo.

Red_Star
22-05-2005, 20:04
Lo sfruttamento statale consisterebbe nel tassare questa attività, assimilandola così ad un qualsiasi reddito da lavoro indipendente.
A me sembra aberrante.

LuVi

scusa ma un operaio in fabbrica "non vende" lo stesso, come nel caso della prostituta/o, il suo corpo ?

che sia il tabù del sesso ?

Lucio Virzì
22-05-2005, 20:09
scusa ma un operaio in fabbrica "non vende" lo stesso, come nel caso della prostituta/o, il suo corpo ?

che sia il tabù del sesso ?

Che ti devo dire... se vuoi fare questa similitudine.. un operaio in fabbrica, grazie a Dio ed alle lotte sindacali, ORA, non vende il suo corpo, ma vende la sua opera, non è un Robota. ;)

LuVi

sider
22-05-2005, 20:09
Lo sfruttamento statale consisterebbe nel tassare questa attività, assimilandola così ad un qualsiasi reddito da lavoro indipendente.
A me sembra aberrante.

LuVi

Perchè?

Come ho detto prima, è il "mestiere + vecchio del mondo"

Poi:
pensiamo anche a chi , sfortunato perchè "madre natura" non è stata benigna con lui, trova solo in questa maniera la possibilità di avere contatto con la donna (tanto per fare un esempio). Vogliamo farlo passare per delinquente? Meglio legalizzare e controllare , se da tutti questi soldi di tasse persi ne esce invece , sempre per esempio, un bell'ospedale?

O meglio lasciare tutto come sta adesso?

yossarian
22-05-2005, 20:11
Lo sfruttamento statale consisterebbe nel tassare questa attività, assimilandola così ad un qualsiasi reddito da lavoro indipendente.
A me sembra aberrante.

LuVi


lo stato fa ben di peggio, traendo profitto dalla tassazione di aziende che producono armi usate a scopi bellici. Certo, si può far finta di non sapere, però quella è ipocrisia. Non credo che una prostituta, soprattutto se controllata anche dal punto di vista medico, faccia più danno di una mina antiuomo

Red_Star
22-05-2005, 20:13
Che ti devo dire... se vuoi fare questa similitudine.. un operaio in fabbrica, grazie a Dio ed alle lotte sindacali, ORA, non vende il suo corpo, ma vende la sua opera, non è un Robota. ;)

LuVi
e il piacere sessuale non può essere un "opera" ?

Lucio Virzì
22-05-2005, 20:15
lo stato fa ben di peggio, traendo profitto dalla tassazione di aziende che producono armi usate a scopi bellici. Certo, si può far finta di non sapere, però quella è ipocrisia. Non credo che una prostituta, soprattutto se controllata anche dal punto di vista medico, faccia più danno di una mina antiuomo

Assolutamente no, ma nulla mi vieta di condannare entrambi gli "sfruttamenti". ;)
Poi potete andare avanti quanto volete, ma non mi convincerete mai (e potete ripassare anche fra 70 anni ;) ) che il mercato della prostituzione sia, inevitabile, anche giusto, da garantire statalmente. ;)

LuVi

yossarian
22-05-2005, 20:17
Assolutamente no, ma nulla mi vieta di condannare entrambi gli "sfruttamenti". ;)
Poi potete andare avanti quanto volete, ma non mi convincerete mai (e potete ripassare anche fra 70 anni ;) ) che il mercato della prostituzione sia, inevitabile, anche giusto, da garantire statalmente. ;)

LuVi


lungi da me l'idea di cercare di convincere qualcuno di qualcosa; anzi, a dire la verità, sono piuttosto contrario alle affermazioni che non ammettono repliche.
Si trattava solo di esporre le reciproche ragioni

;)

Lucio Virzì
22-05-2005, 20:19
lungi da me l'idea di cercare di convincere qualcuno di qualcosa; anzi, a dire la verità, sono piuttosto contrario alle affermazioni che non ammettono repliche.
Si trattava solo di esporre le reciproche ragioni

;)

Lo so. ;)
Capisco che la mia levata di scudi nei confronti della prostituzione possa sembrare strana, vista anche la mia posizione nei confronti dell'altra questione etico/morale in dibattimento al momento sul forum, ma, del resto, siamo umani perchè contraddittori. ;)

LuVi

yossarian
22-05-2005, 20:40
Lo so. ;)
Capisco che la mia levata di scudi nei confronti della prostituzione possa sembrare strana, vista anche la mia posizione nei confronti dell'altra questione etico/morale in dibattimento al momento sul forum, ma, del resto, siamo umani perchè contraddittori. ;)

LuVi


oppure: siamo contradditori perchè siamo umani

;)

Correx
23-05-2005, 06:50
ricordo un servizio delle "Iene" sulle prostitute olandesi : non rilasciano mai ricevuta, quindi non pagano tasse, i controlli medici se li devono pagare le stesse ragazze (quindi non ne fanno poi cosi tanti, perche costano...). Almeno però i soldi vanno interamente a loro... (questo è il vero problema imho)

cerbert
23-05-2005, 07:54
Non è esattamente quello che intendevo.

Mi riferivo al falso perbenismo , a questo (dannoso) modo di pensare tutto italiano, uno dice che è contro il controllo dello stato sulla prostituzione e allora fa bella figura, e nel mentre le prostitute vengono sfruttate nelle strade e fanno arricchire la malavita. Spiegatemi la logicità di codesta situazione.

Ma perchè "falso perbenismo"?
Santo cielo, non mi sembra che Lucio abbia espresso alcuna condanna che starebbe bene sulla bocca di una "zitellona"... per non parlare dell'accostamento improprio ai "talebani".
A me sembra che Lucio stia parlando di una sua percezione etica e/o morale e, o si dimostra che mente su di un aspetto così intimo, oppure si critica la sua posizione senza assumere che sia "in fondo falsa".

Mi spiego meglio: puoi criticare la posizione di Lucio, ritenendo che possa arrecare più problemi di quanti ne risolva. Non ritengo sia legittimo criticarla perchè la si ritiene "falso perbenismo". Non si può dimostrare.

Per inciso: come dimostra la mia posizione espressa in precedenza, NON sono d'accordo con Lucio.

parax
23-05-2005, 11:22
scusa ma un operaio in fabbrica "non vende" lo stesso, come nel caso della prostituta/o, il suo corpo ?

che sia il tabù del sesso ?

e si il punto in realtà è proprio quello, la nostra educazione cattolica, che coinvolge anche chi cattolico non è, ci fa ancora vedere il sesso e di conseguenza la prostituzione come immorale e degradante.
In culture + aperte, liberali e IMHO avanzate, come la trita e ritrita Olanda, questi preconcetti non esistono, avere per es. come amica in comitiva una prostituta, non dico che è normale ma di certo non è scandaloso, pensate in Italia se avete una amica prostituta cosa possa accadere, la nostra poi è la stessa nobile morale che ghettizza e emargina sistematicamente queste persone.

Lucio Virzì
23-05-2005, 11:29
e si il punto in realtà è proprio quello, la nostra educazione cattolica, che coinvolge anche chi cattolico non è, ci fa ancora vedere il sesso e di conseguenza la prostituzione come immorale e degradante.
In culture + aperte, liberali e IMHO avanzate, come la trita e ritrita Olanda, questi preconcetti non esistono, avere per es. come amica in comitiva una prostituta, non dico che è normale ma di certo non è scandaloso, pensate in Italia se avete una amica prostituta cosa possa accadere, la nostra poi è la stessa nobile morale che ghettizza e emargina sistematicamente queste persone.

A me avere una amica prostituta non mi farebbe nè caldo nè freddo.

LuVi

parax
23-05-2005, 11:53
A me avere una amica prostituta non mi farebbe nè caldo nè freddo.

LuVi

In Italia sono talmente emarginate ed intoccabili che ti garantisco non ti succederà mai.

Un altro dato fondamentale, avete idea di quante prostitute vengano uccise in Italia ogni anno? Alcune non vengono nemmeno mai ritrovate, perchè nessuno le cerca, se fate una ricerca su google, protituta uccisa, vi da come risultato 6000 pagine, dal 2000 ad oggi sono almeno 100 le prostitue masascrate per strada, lo stato DEVE garantire l'incolumità a queste persone.
Da uno come Veltroni sinceramente mi aspettavo delle proposte, invece che un inutile no, quello già lo avevamo avuto dai nostri inutili politicanti per 40 anni.

Lucio Virzì
23-05-2005, 21:55
*ismi :muro:
Odio questo qualunquismo.

gpc
23-05-2005, 22:45
Ma se vi piacciono tanto le battone, perchè non ve le portate in casa o sotto casa? :D Tanto, se non c'è niente di male, è un lavoro come gli altri... no?

Sairus
23-05-2005, 23:04
non vedo l'ora che legalizzino le case chiuse, spero lo facciano presto, è il primo investimento che farò, poco ma sicuro!!

cerbert
24-05-2005, 08:10
Ma se vi piacciono tanto le battone, perchè non ve le portate in casa o sotto casa? :D Tanto, se non c'è niente di male, è un lavoro come gli altri... no?

Onestamente non mi aspettavo da te una tale e tanta banalizzazione del discorso...
:cry:

Io la mia proposta l'ho fatta ed implica ESATTAMENTE che, nonostante non penso usufruirò dei suoi servigi, una prostituta possa esercitare a fianco di casa mia senza che io abbia molto di cui lamentarmi se non le cose che normalmente si rimprovererebbero ad un vicino di casa.

gpc
24-05-2005, 08:28
Onestamente non mi aspettavo da te una tale e tanta banalizzazione del discorso...
:cry:

Io la mia proposta l'ho fatta ed implica ESATTAMENTE che, nonostante non penso usufruirò dei suoi servigi, una prostituta possa esercitare a fianco di casa mia senza che io abbia molto di cui lamentarmi se non le cose che normalmente si rimprovererebbero ad un vicino di casa.

Ma non è una banalizzazione, è che qui sono tutti ad incensare la carriera di battona come se si trattasse della massima aspirazione femminile e della totale realizzazione come persona, per cui deve essere tutelata, approvata, e ci manca quasi che propongano degli incentivi... :D
Per cui, l'unica risposta che si può dare (mica a te, a quelli che fanno questi discorsi) è di portarsele a casa o sotto casa, se gli piacciono tanto.
Probabilmente la differenza è che c'è chi ha una moralità e chi no...

gpc
24-05-2005, 09:03
Mah, secondo me non si può prescindere dalla propria morale per dare un giudizio su questi argomenti.
Anche perchè, tu stesso dici che quella "professione" sia qualcosa di utile, per cui il tuo giudizio morale l'hai dato in partenza ed è da quello che parti per fare le tue considerazioni...
Io, comunque, al di là degli aspetti morali che giustamente sono soggettivi, rilevo il fatto che una soluzione di questo tipo non eliminerebbe assolutamente l'aspetto malavitoso della faccenda, perchè quello c'è ovunque in attività ben più alla luce del sole, per cui non si vede perchè un ambiente caratterizzato dalla disperazione di chi ne fa parte e da gente costretta a farne parte sarebbe immune; in secondo luogo, faccio mia la contraddizione di fondo rilevata da Cerbert: se la cosa si legalizza, non si può ghettizzarla nel quartiere, e questo è già indice della grossa ipocrisia di questa proposta.

Radical
24-05-2005, 11:03
Stranamente sono d'accordo con Proteus su ogni argomentazione da lui trattata.. Sono x le case chiuse, regolarizzazione delle battone, controlli sanitari, pulizzia, senza sfruttamento.

cerbert
24-05-2005, 14:34
Mah, secondo me non si può prescindere dalla propria morale per dare un giudizio su questi argomenti.
Anche perchè, tu stesso dici che quella "professione" sia qualcosa di utile, per cui il tuo giudizio morale l'hai dato in partenza ed è da quello che parti per fare le tue considerazioni...
Io, comunque, al di là degli aspetti morali che giustamente sono soggettivi, rilevo il fatto che una soluzione di questo tipo non eliminerebbe assolutamente l'aspetto malavitoso della faccenda, perchè quello c'è ovunque in attività ben più alla luce del sole, per cui non si vede perchè un ambiente caratterizzato dalla disperazione di chi ne fa parte e da gente costretta a farne parte sarebbe immune; in secondo luogo, faccio mia la contraddizione di fondo rilevata da Cerbert: se la cosa si legalizza, non si può ghettizzarla nel quartiere, e questo è già indice della grossa ipocrisia di questa proposta.

C'è da dire che, a forza di conoscerci "virtualmente" da un po' di annetti, posso andare abbastanza sicuro che i sottointesi dei miei post non ti sfuggano.
;)

La proposta del "quartiere" è, per me, intollerabile e mi appare come espressione conscia od inconscia di un giudizio di merito: "chi sceglie questa via va separato dalle *persone normali* ".
Allora, io non credo che la prostituzione sia "la strada ideale" di una donna (e, onestamente, forse sei un po' drastico a dire di aver visto "tanti" commenti di questo genere).
Se a questo si aggiunge alcuni commenti "autorevoli" letti sui giornali (tra cui un ministro che non citerò) mi hanno semplicemente confermato che questa proposta viene vista come una "soluzione per i propri problemi" più dai maschi che non dalle donne, allora comincio a pensare che siamo sulla strada "nettamente sbagliata".

gpc
24-05-2005, 14:37
C'è da dire che, a forza di conoscerci "virtualmente" da un po' di annetti, posso andare abbastanza sicuro che i sottointesi dei miei post non ti sfuggano.
;)


Conoscere il nemico è il primo passo per sconfiggerlo :sborone: :sofico:

Lucio Virzì
24-05-2005, 14:38
C'è da dire che, a forza di conoscerci "virtualmente" da un po' di annetti, posso andare abbastanza sicuro che i sottointesi dei miei post non ti sfuggano.
;)

La proposta del "quartiere" è, per me, intollerabile e mi appare come espressione conscia od inconscia di un giudizio di merito: "chi sceglie questa via va separato dalle *persone normali* ".
Allora, io non credo che la prostituzione sia "la strada ideale" di una donna (e, onestamente, forse sei un po' drastico a dire di aver visto "tanti" commenti di questo genere).
Se a questo si aggiunge alcuni commenti "autorevoli" letti sui giornali (tra cui un ministro che non citerò) mi hanno semplicemente confermato che questa proposta viene vista come una "soluzione per i propri problemi" più dai maschi che non dalle donne, allora comincio a pensare che siamo sulla strada "nettamente sbagliata".


Sbaglio o cominciamo a pensarla allo stesso modo sull'argomento?

LuVi

cerbert
24-05-2005, 14:56
Sbaglio o cominciamo a pensarla allo stesso modo sull'argomento?

LuVi

Ammetterò che non ho letto tutte le risposte finora, ma suppongo che non ci sia molta distanza tra di noi.

Penso che siamo d'accordo sul fatto che il "quartiere a luci rosse" è una falsa soluzione: un po' come spazzare la polvere sotto il tappeto.
Forse divergiamo in qualche misura sul fatto che io ritengo sia possibile che una donna scelga liberamente (come può essere "libera" una persona adulta al giorno d'oggi) di prostituirsi e che, questa sua scelta, dovrebbe essere accettata.

Red_Star
24-05-2005, 16:23
scusate, ma per quale motivo anche in presenza di leggi per la tutela delle prostitute si parla ancora di sfruttamento ?

Adric
24-05-2005, 21:58
Secondo me il problema non è l'istituzione o meno dei quartieri a luci rosse.
Fino alla fine degli anni 70 la prostituzione straniera in Italia era praticamente inesistente. Con gli anni 80 sono arrivati via via i trans brasiliani, le nigeriane, le slave e le albanesi. La nuova tendenza è le cinesi (almeno nella spiaggia di Capocotta).

L'istituzione di quartieri a luci rosse nelle grandi città (misura per la quale io sono neutrale, nè particolarmente favorevole ma neanche particolarmente contrario) non farebbe che spostare la parte peggiore della prostituzione nei comuni adiacenti a quelli delle grandi città.
D'altra parte è troppo comodo come fanno i sindaci schierarsi ideologicamente per il no senza indicare soluzioni alternative concrete.

Il vero nodo è la presenza in Italia di una massiccia immigrazione clandestina, con riflessi pesanti non solo sulla prostituzione, ma anche su droga, armi, lavoro (stagionale e non) nero, abusivismo edilizio e commerciale (ambulanti, vù cumprà ecc).

Il dibattito sulle case chiuse e i quartieri a luce rossa non fa che distogliere dal vero problema; troppo facile entrare in Italia, troppo difficile espellere chi non è in regola. E anche chi viene espulso spesso ritorna. Chiaro che le leggi vigenti e la loro applicazione fanno acqua da tutte le parti.

Certo che l'allargamento dell'Unione Europea ad est non farà che estendere il problema della prostituzione.

Sulle case chiuse vengono citati spesso esempi come Zurigo, Amsterdam, Amburgo e Stoccolma.
Queste sono realtà ed esperienze urbane e sociali interessanti ma troppo differenti da quelle italiane.
Sarebbe opportuno chiedersi qual'è la situazione della prostituzione in nazioni come Francia (specie la parte confinante con Piemonte e Liguria), Spagna, Portogallo e Grecia.

Encounter
24-05-2005, 23:03
Ma se vi piacciono tanto le battone, perchè non ve le portate in casa o sotto casa? :D Tanto, se non c'è niente di male, è un lavoro come gli altri... no?

A me non darebbe fastidio avere una prostituta (non battona, maleducato) vicina di casa.
Se ti sconvolge tanto un mestiere del genere vuol dire che hai qualche problemino, magari .

gpc
24-05-2005, 23:24
A me non darebbe fastidio avere una prostituta (non battona, maleducato) vicina di casa.
Se ti sconvolge tanto un mestiere del genere vuol dire che hai qualche problemino, magari .

Certo certo... :asd:

cerbert
25-05-2005, 09:55
A me non darebbe fastidio avere una prostituta (non battona, maleducato) vicina di casa.
Se ti sconvolge tanto un mestiere del genere vuol dire che hai qualche problemino, magari .

E due!
Attivo il
[MOD = ON]
e mi ripeto. Chi espone un'opinione diversa dalla vostra non ha necessariamente dei "problemini". Ok?
:mbe:
[MOD = OFF]

Dopo di che, da utente, devo dire che non ho molto afferrato il discorso di Adric.
Cioè: il problema è "lo sfruttamento della prostituzione" o il fatto che le sfruttate sono, dagli anni '70, sempre di più straniere.
E, a questo punto, non afferro neanche quale sarebbe la soluzione: tenerle a distanza così, almeno, non vengono sfruttate in casa nostra?

Non sono sicuro di aver capito...

cerbert
25-05-2005, 10:16
Si riferisce alla vera e propria esplosione del fenomeno prostituzione con l'aumento a dismisura dell'immigrazione clandestina. In effetti quando io ero un ventenne le prostitute erano poche (anche casalinghe che volevano pagarsi pellicce, gioielli ed altro praticavano) e la prostituzione poco diffusa. Co l'avvento dell'immigrazione clandestina e l'arrivo di frotte di giovani ragazze essa ha preso impulso, io stesso ho visto, in strade vicino al lago di garda, ragazze, alcune anche molto carine e dotate di un gran bel fisico, che non avevano certamente più di 15/16 anni in attesa indossando abiti il cui significato era inequivocabile. Io e la mia compagna, era con me, ci siamo guardati in faccia increduli nel vedere ragazze tanto carine sbattue sulla strada, sono convinto che se la prostituzione venisse regolarizzata e consentita come un esercizio di attività estetica e quella sulle strade vietata e severamente combattuta non saremmo più costretti a vedere certe cose che lasciano l'amaro in bocca, certamente quelle ragazze non sarebberto state strappate da casa loro ed immesse in quel giro come schiave ma certamente se avessero scelto loro di farlo sarebbe stato doveroso proteggerle dallo sfruttamento.

Ciao

Con il mio post cercavo proprio di separare questi due aspetti.
Lo sfruttamento della prostituzione si può ipotizzare che verrebbe risolto dalla "messa in regola".
Lo "sfruttamento delle schiave sessuali", per definizione, no.
Per lo stesso motivo, alla fine, per cui lo sfruttamento della manovalanza clandestina non potrà essere risolto dalle sole agevolazioni all'emersione "dal nero".

Chi ha già una condanna ancora prima di aver fatto qualsiasi cosa, non arriverà alla luce del sole se non con ENORMI sacrifici e rischi.

Amu_rg550
25-05-2005, 10:31
.

se non ricordo male era a te che piacevano i fumetti e le strisce di dilibert vero?
guarda qui:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=944339&page=1&pp=20

cerbert
25-05-2005, 10:45
se non ricordo male era a te che piacevano i fumetti e le strisce di dilibert vero?
guarda qui:
http://www.hwupgrade.it/forum/showthread.php?t=944339&page=1&pp=20


Grazie.
Già visto, deve "farsi" ancora un po'.
;)

Lucio Virzì
25-05-2005, 11:52
Eccoci alla prostituzione DOC, il prossimo passo sarà la battaglia contro le imitazioni delle case di tolleranza cinesi, per salvaguardare quelle nostrane.
Non si può tutelare per legge questa attività!

LuVi

cerbert
25-05-2005, 13:43
Beh, lasciami pensare che se la prostituzione divenisse legale e fosse sottoposta a licenza con relativi controlli facendo, al contempo, una guerra senza quartiere a chi la gestisce sottraendosi ai controlli ed arrivando a punirne anche i clienti equiparando il loro agire all'incauto acquisto o addirittura alla ricettazione con complicità nel reato di riduzione in schiavitù le cose comincerebbero a girare diversamente. Le uniche persone che non avrei cuore di punire sono proprio le ragazze in quanto vittime, mi limiterei a rimpatriarle.

Ciao

Lo sfruttamento della prostituzione è già perseguito ORA.
E questo non lo ha certo disincentivato.

Alla fine, l'unica cosa che la regolamentazione potrebbe produrre è che una donna non dovrebbe più rivolgersi a chi fa del reato il proprio mestiere per intraprendere un mestiere che ora è reato.

Ma per le persone che SONO GIA', nel momento in cui lasciano i confini del loro paese, in mano alla criminalità, cosa vuoi che cambi?
Non eserciteranno più per strada, va bene, ma in compenso saranno ancora più sotto il controllo dei loro padroni. Se inaspriremo le pene per i papponi li incentiveremo soltanto a chiarire OLTRE OGNI dubbio che "parlare = morire".
Sopratutto di fronte, scusa l'amara ironia, ad una generosa offerta come la tua: il rimpatrio, ovvero il ritorno alla povertà e, soprattutto, là dove il loro viaggio è iniziato, LA DOVE i colleghi dei loro sfruttatori risiedono mentre la legge italiana NO.

La regolamentazione deve essere qualcosa che ti porta alla luce del sole, dove è difficile colpirti per chi profitta delle ombre, non "lontano dagli occhi" di coloro a cui dispiace vederti. Altrimenti meglio il niente.

jumpermax
25-05-2005, 13:48
Eccoci alla prostituzione DOC, il prossimo passo sarà la battaglia contro le imitazioni delle case di tolleranza cinesi, per salvaguardare quelle nostrane.
Non si può tutelare per legge questa attività!

LuVi
Ma secondo te le prostitute stavano meglio ai tempi dei casini o adesso?

Lucio Virzì
25-05-2005, 13:51
Ma secondo te le prostitute stavano meglio ai tempi dei casini o adesso?

Stavano meglio, ma non per la situazione e la professionalizzazione, bensì per la differente concorrenza e per il minor rischio di violenza.
80 starebbero meglio, 20 starebbero peggio che ora.

LuVi

parax
25-05-2005, 14:01
eccotela qua l'ultimo
http://www.repubblica.it/2005/e/sezioni/cronaca/serialkillerve/serialkillerve/serialkillerve.html

Era serial killer l'omicida di Verona
ha ucciso anche un'altra prostituta

la giovane prostituta albanese trovata decapitata e con le mani amputate a Osio di Sopra (BG)

cerbert
25-05-2005, 14:12
Non posso concordare totalmente, questa pare rassegnazione e non voglia di risolvere il problema pur correndo e facendo correre dei rischi. Si possono studiare forme di assistenza per le vittime articolate e differenziate ma ritengo irrinunciabile la legalizzazione ed il controllo senza i quali non è pensabile di porre rimedio ad una situazione per nulla tollerabile così come non è pensabile il non estendere la punibilità anche ai clienti che frequentino chi è fuori regola. Se non si inizia, magari con cautela, per non, come tu giustamente appunti, mettere troppo a rischio le ragazze non si otterrà mai alcun risultato ed il primo essenziale passo è la legalizzazione che a me poco interesserebbe poichè non faccio usio di tali "consulenze" ma mi interessano sia l'ordine pubblico sia che non si verifichino schiavizzazioni. Desidererei, in conclusione, non dovermi vergognare, non mi riferisco alle prostitute che io ridefinirei come socializzatrici, di quanto mi accade attorno.

Ciao.

P.S. Chi organizzasse la prostituzione fuori da controlli e regole dovrebbe finire in carcere e starsene fuori circolazione per un bel pezzo, diciamo una quindicina d'anni, sconti di pena zero, ed i clienti almeno 3 dovrebbero farseli, ma farseli senza sconti pure loro, per concorso nel ridurre persone in schiavitù.

Non era quello che intendevo puntualizzare.
La mia puntualizzazione è che una regolamentazione senza accoglienza "alla luce del sole" (metaforicamente parlando) produrrà solo quella che Lucio, con un termine forse brutale, ha definito "prostituzione DOC".
Ovvero una "prima classe" di regolarità, tolleranza, benefici sanitari e giuridici a cui accederà una minoranza ed una "terza classe" di clandestinità, paura e violenza, in cui rimarranno relegate quelle sul cui stato di sfruttamento non è possibile avere alcun dubbio.

E questo, in realtà, vale per quasi ogni "clandestinità".

Nevermind
25-05-2005, 14:12
Ma perchè voler eliminare la prostituzione??

Ok per eliminare lo sfruttamento della prostituzione. Ma cavolo la puttana c'era c'è e ci sarà sempre. E poi a conti fatti le puttane di professione spesso costano meno di quelle di fatto :D

Saluti.

Lucio Virzì
25-05-2005, 14:21
Ma perchè voler eliminare la prostituzione??

Ok per eliminare lo sfruttamento della prostituzione. Ma cavolo la puttana c'era c'è e ci sarà sempre. E poi a conti fatti le puttane di professione spesso costano meno di quelle di fatto :D

Saluti.

Ah beh, questo è innegabile... alzo le mani davanti a cotanta argomentazione... :asd:

LuVi

Lucio Virzì
25-05-2005, 14:42
All'inizio è possibilissimo accada una cosa simile ma se si passa al considerare, come IMHO sarebbe giusto, il cliente del settore clandestino colpevole di favoreggiamento al crimine di riduzione in schiavitù, favoreggiamento dell'immigrazione clandestina, favoreggiamento dell'evasione fiscale, attentato


Scusa, non ho capito bene:"Attentato"?


, possibilità di diffondere malattie, alla pubblica salute etc etc etc sono fermamente convinto che, ponendo la dovuta attenzione e sorveglianza il fenomeno andrebbe a scomparire, non credo che qualcuno rischierebbe 3/4 anni di galera solo per una scopata a pagamento. Agli organizzatori, come minimo, assegnerei 15 anni di lavori forzati senza sconti fino all'ultimo minuto, dopo un paio d'anni di attenta e costante sorveglianza vedresti cambiare radicalmente la situazione.


Si, ma nella pratica, come selezioni chi può e non può andare in case chiuse "controllate" e gestite statalmente? Perchè se non poni criteri, alla fine, chi paga di più può accedere, chi conosce di più, può accedere.
Insomma, ci sono tutti i presupposti per una malagestione italica della vicenda.
Si aggraverebbe ancora di più il divario fra chi esercita in strada e le cd prostitute "d'alto bordo".


Ciao

P.S. Si liberalizzi ma si, in compenso, stia nel solco delle regole altrimenti il castigo dovrà essere durissimo ed inappellabile, processi per direttissima con sentenza ad esecutivita immediata, per chi si pone al di fuori dello spazio consentito.

Boom! E che è, sono terroriste, ora, se si prostituiscono al di fuori dello spazio consentito?
Vedo e prevedo un boom di scopate a pagamento che, alla flagranza, vengono fatte passare come normali tradimenti famigliari... :asd:

LuVi

mos
25-05-2005, 14:43
Ma perchè voler eliminare la prostituzione??

Ok per eliminare lo sfruttamento della prostituzione. Ma cavolo la puttana c'era c'è e ci sarà sempre. E poi a conti fatti le puttane di professione spesso costano meno di quelle di fatto :D

Saluti.
l :D l :asd:

Adric
25-05-2005, 15:17
Dopo di che, da utente, devo dire che non ho molto afferrato il discorso di Adric.
Cioè: il problema è "lo sfruttamento della prostituzione" o il fatto che le sfruttate sono, dagli anni '70, sempre di più straniere.
E, a questo punto, non afferro neanche quale sarebbe la soluzione: tenerle a distanza così, almeno, non vengono sfruttate in casa nostra?
Non sono sicuro di aver capito...

La prostituzione straniera è solo uno degli fenomeni (e come entità neanche il più grave, l'abusivismo commerciale è molto più evidente ed è presente soprattutto nelle ore diurne) di quelli che derivano dalla massiccia presenza di immigrati (regolari e non), quasi sempre sfruttati da loro connazionali. Infatti lo sfruttamento della prostituzione è collegato quasi sempre ad altri fenomeni illegali.

Il problema è lo sfruttamento in generale degli immigrati e degli irregolari; le donne battono, gli uomini vengono usati come manovalanza.

Le giovani prostitute straniere così come il traffico clandestino derivante dai viaggi della speranza di africani e asiatici hanno cause comuni e ormai radicate per le quali manca la volontà politica di sdradicarle (tante chiacchere
e fatti zero, con l'operato delle forze dell'ordine vanificato da leggi e sentenze, non è un caso che la proposta viene dal prefetto di Roma e non da un politico), così come del resto succede anche per problemi di natura differente ma sempre connessi con l'ordine pubblico (cito zingari e violenza negli stadi).

Quelle che battono per strada ormai sono quasi tutte straniere; del resto ai tempi dei casini le straniere qui non c'erano.

cerbert
25-05-2005, 15:53
P.S. Si liberalizzi ma si, in compenso, stia nel solco delle regole altrimenti il castigo dovrà essere durissimo ed inappellabile, processi per direttissima con sentenza ad esecutivita immediata, per chi si pone al di fuori dello spazio consentito.

Proteus, a costo di ripetermi... stiamo parlando nella maggior parte dei casi di giovani ragazze sradicate che quotidianamente rischiano di essere massacrate di botte o, peggio, sparire nel nulla senza che nessuno sappia più niente di loro.

Il "processo per direttissima e inappellabile", oltre ad essere un, scusa se lo dico "aborto giuridico" bello e buono, pensi le possa spaventare?

Sarebbe un'Italia terribile quella in cui la legge è più spaventosa di un pappone schiavista... non voglio neanche pensarci.

cerbert
25-05-2005, 16:00
La prostituzione straniera è solo uno degli fenomeni (e come entità neanche il più grave, l'abusivismo commerciale è molto più evidente ed è presente soprattutto nelle ore diurne) di quelli che derivano dalla massiccia presenza di immigrati (regolari e non), quasi sempre sfruttati da loro connazionali. Infatti lo sfruttamento della prostituzione è collegato quasi sempre ad altri fenomeni illegali.

Il problema è lo sfruttamento in generale degli immigrati e degli irregolari; le donne battono, gli uomini vengono usati come manovalanza.

Le giovani prostitute straniere così come il traffico clandestino derivante dai viaggi della speranza di africani e asiatici hanno cause comuni e ormai radicate per le quali manca la volontà politica di sdradicarle (tante chiacchere
e fatti zero, con l'operato delle forze dell'ordine vanificato da leggi e sentenze, non è un caso che la proposta viene dal prefetto di Roma e non da un politico), così come del resto succede anche per problemi di natura differente ma sempre connessi con l'ordine pubblico (cito zingari e violenza negli stadi).

Quelle che battono per strada ormai sono quasi tutte straniere; del resto ai tempi dei casini le straniere qui non c'erano.

Niente da fare, siamo su lunghezze d'onda diverse.
Vediamo lo stesso problema ma non riesco a capire le tue soluzioni che sembrano riguardare prevalentemente il ripristino dell' "ordine pubblico" quando, nella mia scala di priorità, l'abolizione delle schiavitù verrebbe un pelino prima.

Meglio capirlo subito: i "viaggi della speranza" non finiranno mai perchè una persona disperata la puoi far smettere di sperare solo uccidendola.

parax
25-05-2005, 16:36
Lo sfruttamento della prostituzione è già perseguito ORA.
E questo non lo ha certo disincentivato.

Alla fine, l'unica cosa che la regolamentazione potrebbe produrre è che una donna non dovrebbe più rivolgersi a chi fa del reato il proprio mestiere per intraprendere un mestiere che ora è reato.

Ma per le persone che SONO GIA', nel momento in cui lasciano i confini del loro paese, in mano alla criminalità, cosa vuoi che cambi?
Non eserciteranno più per strada, va bene, ma in compenso saranno ancora più sotto il controllo dei loro padroni. Se inaspriremo le pene per i papponi li incentiveremo soltanto a chiarire OLTRE OGNI dubbio che "parlare = morire".
Sopratutto di fronte, scusa l'amara ironia, ad una generosa offerta come la tua: il rimpatrio, ovvero il ritorno alla povertà e, soprattutto, là dove il loro viaggio è iniziato, LA DOVE i colleghi dei loro sfruttatori risiedono mentre la legge italiana NO.

La regolamentazione deve essere qualcosa che ti porta alla luce del sole, dove è difficile colpirti per chi profitta delle ombre, non "lontano dagli occhi" di coloro a cui dispiace vederti. Altrimenti meglio il niente.

Permettimi di dirti che IMHO è limitativo pensare solo a quelle ragazze che hanno già varcato il confine, dobbiamo pensare anche alla fabbrica di ragazze che c'è in Romania dove i mafiosi locali vanno nei paesini a caccia di giovani belle ragazze da portare in Italia per farle prostituire, il paese per eccellenza che accoglie le schiave senza rompere tanto come fa l'Olanda o la Germania.
Fino a quando ci sarà un Italia pronta ad accoglierle da schiave ci saranno sempre mafiosi pronti a rapirle e reclutarle per portarle qui.
Certo poi bisognerà pensare di salvare quelle che attualmente sono già qui per cercare di toglierle dalle mani degli sfruttatori che sicuramente cercheranno di deportarle ancora una volta in un altro paese-macelleria simile all'Italia, ma ragionando come hai fatto tu sopra non dai speranza a tutte quelle ragazze che non volgiono fare le prostitute e a cui i papponi in patria "stanno dando la caccia".
Fino a quando ci saranno stati cechi come l'Italia la deportazione di queste ragazze continuerà inesorabilemente.
Le zone delimitate servono per diversi motivi, sopratutto per la sicurezza stessa delle prostitute e per il controllo dello sfruttamento, prova a sfiorare una prostituta ad Amsterdam o ad Amburgo, in 5 minuti sei dentro, lo sfruttatore in un sistema regolamentato è destinato a sparire, semplicemente perchè non ci sarà più bisogno della sua figura di protettore, e controllore del territorio.
Vi siete mai chiesti perchè i trans non hanno sfruttatori? perchè vengono principalmente dal sud-america, hanno doppia cittadinanza e quindi documenti in regola e non hanno bisogno degli sfruttatori, che se si avvicinano li denunciano.

tdi150cv
25-05-2005, 23:39
contrario a tutto cio' che favorisce la prostituzione ...
il problema pero' rimane e almeno con metodi civili non e' arginabile ...

Io dico ... : altro che case chiuse e quartieri a luci rosse ... servono leggi appropriate , leggi applicate , poliziotti onesti e pugno di ferro !

cerbert
26-05-2005, 08:06
contrario a tutto cio' che favorisce la prostituzione ...
il problema pero' rimane e almeno con metodi civili non e' arginabile ...

Io dico ... : altro che case chiuse e quartieri a luci rosse ... servono leggi appropriate , leggi applicate , poliziotti onesti e pugno di ferro !

Scusa tdi, ma "pugno di ferro" su chi? Su donne (od anche ragazzi, per altri "mestieri") che ad essere fortunati un "pugno di ferro" (od altri oggetti contundenti) lo subiscono un giorno sì e probabilmente uno anche.

Mentre ci sono rispondo anche a Parax.
Sono d'accordo sul fatto che la questione locale è un limite, però si stava parlando di una regolamentazione "italiana".
Sono poi d'accordissimo, penso si fosse capito, sul fatto che la regolarizzazione rende antieconomico lo sfruttamento, rimarco assieme a te che, per funzionare, deve essere regolarizzazione non del "mestiere" ma delle PERSONE, altrimenti avremo una semplice divisione, peraltro già esistente, tra "alto bordo" e "schiave".

Lucio Virzì
26-05-2005, 11:00
Scusa tdi, ma "pugno di ferro" su chi? Su donne (od anche ragazzi, per altri "mestieri") che ad essere fortunati un "pugno di ferro" (od altri oggetti contundenti) lo subiscono un giorno sì e probabilmente uno anche.

Mentre ci sono rispondo anche a Parax.
Sono d'accordo sul fatto che la questione locale è un limite, però si stava parlando di una regolamentazione "italiana".
Sono poi d'accordissimo, penso si fosse capito, sul fatto che la regolarizzazione rende antieconomico lo sfruttamento, rimarco assieme a te che, per funzionare, deve essere regolarizzazione non del "mestiere" ma delle PERSONE, altrimenti avremo una semplice divisione, peraltro già esistente, tra "alto bordo" e "schiave".

Lo vedi che sulla questione arriviamo alle stesse conclusioni? ;)

LuVi

cerbert
26-05-2005, 11:10
Lo vedi che sulla questione arriviamo alle stesse conclusioni? ;)

LuVi

Come ho detto nel mio precedente intervento, mi pareva di aver capito che, comunque, tu preferiresti che la legge italiana non considerasse la prostituzione un mestiere liberamente esercitabile.
Ma ammetto di non aver riletto tutto il thread.

Lucio Virzì
26-05-2005, 11:16
Come ho detto nel mio precedente intervento, mi pareva di aver capito che, comunque, tu preferiresti che la legge italiana non considerasse la prostituzione un mestiere liberamente esercitabile.
Ma ammetto di non aver riletto tutto il thread.

Anche.
Ma il fatto che sia praticamente impossibile creare ambienti chiusi adatti all'uopo senza rischiare ghettizzazione e suddivisione in caste è la conseguenza di una scelta che non condivido e che, mi pare, comprendiamo entrambi.

LuVi

cerbert
26-05-2005, 11:18
Allora non ci capiamo, io mi riferisco a protettori e clienti che si servano, dopo la liberalizzazione, di canali clandestini. Riguardo le ragazze possiamo sempre vedere quali siano le soluzioni migliori strada facendo ma qualcosa deve essere fatto e non trovo per nulla logico stare immobili perchè si rischia di danneggiare qualcuno danneggiando con certezza un gran numero di persone e sopratutto mettendo a rischio l'ordine sociale. Ne va della sopravvivenza del patto di comunione civile che dura ormai dai tempi dell'ultima glaciazione e che tutte quante le perturbazioni in atto, il problema di cui stiamo discutendo è uno dei tanti a farlo, mettono sempre più a rischio di creare una involuzione pesantissima che potrebbe ridurci nuovamente a piccoli gruppuscoli come era prima che le difficoltà climatiche ci spingessero all'unione per poter meglio sopravvivere.

Ciao

Ah, ok...
Da parte mia invece ritengo di dover chiarire che non propongo "l'immobilismo" ma, anzi, decidersi finalmente a percorrere fino in fondo la via della tutela delle persone senza fermarsi al primo costo con una soluzioncina di compromesso, che spesso sembrano, quando le senti proporre da certi funzionari, il volere la città pulita nascondendo nei vicoli il ciarpame che non riesci a buttare a fiume.

yossarian
26-05-2005, 12:01
non mi sembra che ad Amsterdam il quartiere a luci rosse o i coffeee shop (visto che si parla anche di liberalizzazione delle droghe leggere) siano interpretati alla stregua di una ghettizzazione. Ma, anche ammesso che così fosse, se da un lato abbiamo, come dice cerbert, dei funzionari che propongono di eliminare il ciarpame dalle strade andandolo a nascondere da altre parti, dall'altro abbiamo politici (e Veltroni ne è un esempio) che continuano blaterare su ciò che è opportuno e ciò che non lo è, senza fare nulla di concreto per risolvere i problemi, e continuando a lasciare droga e prostituzione nelle mani della malavita organizzata.
Una proposta come quella di Serra non è da considerarsi risolutiva del problema, però può servire a smuovere le acque (stagnanti e putrescenti) della politica italiana

cerbert
26-05-2005, 12:38
non mi sembra che ad Amsterdam il quartiere a luci rosse o i coffeee shop (visto che si parla anche di liberalizzazione delle droghe leggere) siano interpretati alla stregua di una ghettizzazione.


Lo so, però, come dicevo, le cose vanno contestualizzate: Amsterdam non è Roma e gli Olandesi non sono gli Italiani.


Ma, anche ammesso che così fosse, se da un lato abbiamo, come dice cerbert, dei funzionari che propongono di eliminare il ciarpame dalle strade andandolo a nascondere da altre parti, dall'altro abbiamo politici (e Veltroni ne è un esempio) che continuano blaterare su ciò che è opportuno e ciò che non lo è, senza fare nulla di concreto per risolvere i problemi, e continuando a lasciare droga e prostituzione nelle mani della malavita organizzata.


Uhm... tendo a puntualizzare che con "funzionari" volevo intendere "figure pubbliche dello stato" (quindi anche i politici) per evitare di restringere il campo unicamente a loro... pur restando sensato quello che dici su Veltroni in questo frangente.
Infatti condivido quanto affermi:


Una proposta come quella di Serra non è da considerarsi risolutiva del problema, però può servire a smuovere le acque (stagnanti e putrescenti) della politica italiana

rilevando come già fatto da altri, che non sarebbe dovuta venire da un Prefetto una proposta, ma dalla politica.

yossarian
26-05-2005, 12:58
Lo so, però, come dicevo, le cose vanno contestualizzate: Amsterdam non è Roma e gli Olandesi non sono gli Italiani.




vero, però, al di là di quelle che sono le considerazioni morali, c'è da rilevare dati oggettivi. Grazie all'adozione di misure che permettono un adeguato controllo sulla vendita delle droghe leggere e sulla prostituzione, in OLanda, negli ultimi venti anni, è drasticamente diminuita la percentuale di tossicodipendenti da droghe pesanti in generale e da eroina in particolare (e sai bene che la malavita organizzata realizza i suoi più lucrosi affari proprio con le droghe pesanti), al punto da arrivare a circa la metà rispetto a quella che è la media europea (e meno della metà di quella italiana); stesso discorso per i casi di AIDS. Questi, secondo me, rappresentano già degli ottimi motivi per adottare soluzioni analoghe.
Per quanto riguarda il discorso morale posso essere d'accordo con te, ma fino ad un certo punto. La morale di chi non accetta la prostituzione, ma non ha nulla da ridire sul fatto che ci siano dei mafiosi a rivestire cariche pubbliche, io la definirei ipocrisia.



Uhm... tendo a puntualizzare che con "funzionari" volevo intendere "figure pubbliche dello stato" (quindi anche i politici) per evitare di restringere il campo unicamente a loro... pur restando sensato quello che dici su Veltroni in questo frangente.
Infatti condivido quanto affermi:



rilevando come già fatto da altri, che non sarebbe dovuta venire da un Prefetto una proposta, ma dalla politica.

però, purtroppo, come al solito, la politica non solo è l'ultima ad arrivare, ma è anche quella che, per svariate ragioni, solleva il maggior numero di obiezioni e rende i problemi troppo spesso insolubili.
Questo è il motivo per cui, secondo me, la vera cura per il cancro che affligge l'Italia, passa attraverso una progressiva perdita di quel potere che, una classe politica ingessata su logiche di partito, su meschine valutazioni opportunistiche e su posizioni ideologiche stantie, si è ingiustamente attribuito

cerbert
26-05-2005, 13:25
vero, però, al di là di quelle che sono le considerazioni morali, c'è da rilevare dati oggettivi. Grazie all'adozione di misure che permettono un adeguato controllo sulla vendita delle droghe leggere e sulla prostituzione, in OLanda, negli ultimi venti anni, è drasticamente diminuita la percentuale di tossicodipendenti da droghe pesanti in generale e da eroina in particolare (e sai bene che la malavita organizzata realizza i suoi più lucrosi affari proprio con le droghe pesanti), al punto da arrivare a circa la metà rispetto a quella che è la media europea (e meno della metà di quella italiana); stesso discorso per i casi di AIDS. Questi, secondo me, rappresentano già degli ottimi motivi per adottare soluzioni analoghe.


Ma infatti io non sono dubbioso sulla regolarizzazione, che anzi caldeggio, ma sul fatto che, in Italia, le cose o non verranno fatte, o verranno malintese.
L'aspetto tragicamente ironico della cosa è che se in Italia fosse possibile proporre e veder seriamente discussa la regolarizzazione della prostituzione "a domicilio", allora non sarebbe assolutamente ghettizzante proporre i "quartieri a luci rosse", perchè la mentalità sarebbe quella giusta (IMHO).


Per quanto riguarda il discorso morale posso essere d'accordo con te, ma fino ad un certo punto. La morale di chi non accetta la prostituzione, ma non ha nulla da ridire sul fatto che ci siano dei mafiosi a rivestire cariche pubbliche, io la definirei ipocrisia.


Come detto più volte, nessuno ti impedisce di pensarlo, ma purtroppo non funziona bene poi dirlo. Sopratutto per il fatto che il giudizio che esprimi su di una persona è, in questo caso, basato su di una parte "visibile" della persona ben ridotta.


però, purtroppo, come al solito, la politica non solo è l'ultima ad arrivare, ma è anche quella che, per svariate ragioni, solleva il maggior numero di obiezioni e rende i problemi troppo spesso insolubili.
Questo è il motivo per cui, secondo me, la vera cura per il cancro che affligge l'Italia, passa attraverso una progressiva perdita di quel potere che, una classe politica ingessata su logiche di partito, su meschine valutazioni opportunistiche e su posizioni ideologiche stantie, si è ingiustamente attribuito

Il potere non va tolto ma va distribuito, altrimenti non controlli chi se ne appropria.

yossarian
26-05-2005, 13:48
Il potere non va tolto ma va distribuito, altrimenti non controlli chi se ne appropria.


su questo punto siamo d'accordo; il problema è: dato l'attuale sistema, con tutte le storture introdotte ad arte, come è possibile una redistribuzione del potere?