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View Full Version : modo di ragionare italiano, schifo assoluto


bravoragazzo
14-05-2005, 10:04
non voglio offendere nessuno, nè parlare di un fatto particolare. Parlo in generale e neanche voglio fare la parte del comunista (sono fascista :D ) bastian contrario.
Però sento a pelle che la mentalità, la civiltà italiana, anche se industrialmente progredita, sul piano etico, comportamentale sia inferiore a TUTTI i paesi sviluppati.
In particolare, mi da fastidio il modo di ragionare, molto arrivista e pieno di pregiudizi a priori :mbe:
In altri paesi europei, in America, nell'estremo oriente ma anche in AFRICA mi pare di vedere una civiltà che sul piano etico è molto più progredita della nostra.
Insomma il modo di ragionare da italiani, se così posso etichettarlo, non mi va molto giu'. :mbe:
Impressione solo mia o condivisa? Ma soprattutto spero di aver reso l'idea di ciò che intendo dire.

Luther Blissett
14-05-2005, 13:08
non voglio offendere nessuno, nè parlare di un fatto particolare. Parlo in generale e neanche voglio fare la parte del comunista (sono fascista :D ) bastian contrario.
Però sento a pelle che la mentalità, la civiltà italiana, anche se industrialmente progredita, sul piano etico, comportamentale sia inferiore a TUTTI i paesi sviluppati.
In particolare, mi da fastidio il modo di ragionare, molto arrivista e pieno di pregiudizi a priori :mbe:
In altri paesi europei, in America, nell'estremo oriente ma anche in AFRICA mi pare di vedere una civiltà che sul piano etico è molto più progredita della nostra.
Insomma il modo di ragionare da italiani, se così posso etichettarlo, non mi va molto giu'. :mbe:
Impressione solo mia o condivisa? Ma soprattutto spero di aver reso l'idea di ciò che intendo dire.
Condivido pienamente.

thotgor
14-05-2005, 13:20
non esageriamo. Dall'interno le cose sembrano sempre diverse.

Onisem
14-05-2005, 13:34
non esageriamo. Dall'interno le cose sembrano sempre diverse.

Dall'esterno paiono ancora peggiori...

DNA_RNA
14-05-2005, 13:36
non voglio offendere nessuno, nè parlare di un fatto particolare. Parlo in generale e neanche voglio fare la parte del comunista (sono fascista :D ) bastian contrario.
Però sento a pelle che la mentalità, la civiltà italiana, anche se industrialmente progredita, sul piano etico, comportamentale sia inferiore a TUTTI i paesi sviluppati.
In particolare, mi da fastidio il modo di ragionare, molto arrivista e pieno di pregiudizi a priori :mbe:
In altri paesi europei, in America, nell'estremo oriente ma anche in AFRICA mi pare di vedere una civiltà che sul piano etico è molto più progredita della nostra.
Insomma il modo di ragionare da italiani, se così posso etichettarlo, non mi va molto giu'. :mbe:
Impressione solo mia o condivisa? Ma soprattutto spero di aver reso l'idea di ciò che intendo dire.
Sono perfettamente d'accordo. Secondo me la cause del degrado in cui viviamo oggi è dovuta essenzialmente alla nostra cultura che sul piano etico è estremamente limitata. Questo si traduce in disorganizzazione, arrivismo, mancanza di regole, e una confusione generalizzata. Il colpevole principale va ricercato soprattutto nella scuola pubblica,IMHO, che non insegna NIENTE sui valori civici o come ci si dovrebbe comportare in collettività.

ciao

DNA_RNA
14-05-2005, 13:37
non esageriamo. Dall'interno le cose sembrano sempre diverse.
Ti dico che dall'esterno sono ancora peggio, perché poi fare un paragone diretto con modi di fare diversi...

squadraf
14-05-2005, 14:24
Sono perfettamente d'accordo. Secondo me la cause del degrado in cui viviamo oggi è dovuta essenzialmente alla nostra cultura che sul piano etico è estremamente limitata. Questo si traduce in disorganizzazione, arrivismo, mancanza di regole, e una confusione generalizzata. Il colpevole principale va ricercato soprattutto nella scuola pubblica,IMHO, che non insegna NIENTE sui valori civici o come ci si dovrebbe comportare in collettività.

ciao

Daccordo, del resto cosa ci si può aspettare dalla scuola e dai professori del sessantotto?

Andala
14-05-2005, 14:24
Appena letto i vostri post mi sono detto "questi non si sono mai allontanati dall'Italia!", ma poi mi sono ricordato che io vivo in Brianza, un pezzo d'Italia a parte.

Ciao,

Andala :)

DNA_RNA
14-05-2005, 14:39
Daccordo, del resto cosa ci si può aspettare dalla scuola e dai professori del sessantotto?
Veramente il '68 era stato fatto proprio contro questo modo di fare, non è che la scuola italiana brillasse prima di quell'anno, sai...

DNA_RNA
14-05-2005, 14:40
Appena letto i vostri post mi sono detto "questi non si sono mai allontanati dall'Italia!", ma poi mi sono ricordato che io vivo in Brianza, un pezzo d'Italia a parte.

Ciao,

Andala :)
Buon x te. :O

FastFreddy
14-05-2005, 15:41
Il nostro problema è quello di essere troppo aperti, sinceri e prevedibili.....

FastFreddy
14-05-2005, 15:44
Daccordo, del resto cosa ci si può aspettare dalla scuola e dai professori del sessantotto?


Il nostro modo di pensare è molto più antico del '68, a me che tu non ti riferisca agli anni 60 del 19° secolo.....

bravoragazzo
14-05-2005, 17:12
la presenza di pregiudizi a priori su ogni cosa è patetica.
Non a caso, provate ad andare su IRC e ad andare in canali stranieri, appena dite di essere italiani vi bollano come capre e pecore o addirittura alcuni chan hanno il ban al dominio .it sicché manco ci entrate. IRC è solo un caso?
:D


bah, io credo che proprio questo modo di pensare fatto di pregiudizi su ogni cosa sia un pò la causa di vari disagi sociali. Io ho avuto a che fare con alcuni stranieri e posso senz'altro dir che loro si mostrano più ingenui nei confronti delle cose, non cercano il pelo nell'uovo in tutto, più rilassati. Tecnologicamente evoluti ma emotivamente rimasti all'età del bronzo...

discorso troppo generale sì...anche questo è vero!
ma inizio a pensare che il ragionare da italiani sia una cosa genetica...una delle cose più brutte del bel paese

thotgor
14-05-2005, 17:18
mi sembrano i discorsi sulla razza pura nella seconda guerra mondiale. Sarebbe lo stesso per l'etica corrotta italiana? Non esisteva la razza pura, figurarsi se si può generalizzare sull'etica. Sono stato all'estero, molto, e ognuno ha le proprie gatte da pelare.

Tutti quelli che hanno postato qua dentro pensano di non essere italiani o che il modo di ragionare italiano non dipenda ANCHE da voi stessi (e oltretutto per il fatto stesso di pensarla come avete scritto voi)? Un comportamento da ipocriti insomma.

Lucio Virzì
14-05-2005, 17:43
Daccordo, del resto cosa ci si può aspettare dalla scuola e dai professori del sessantotto?

:rotfl: :asd:
Il '68 come male assoluto d'Italia :asd:
VIVA IL VENTENNIO :sofico:

Bravoragazzo, pecchi un po di qualunquismo :asd: ma capisco che la prima impressione può essere negativa.

LuVi

DNA_RNA
14-05-2005, 18:06
mi sembrano i discorsi sulla razza pura nella seconda guerra mondiale. Sarebbe lo stesso per l'etica corrotta italiana? Non esisteva la razza pura, figurarsi se si può generalizzare sull'etica. Sono stato all'estero, molto, e ognuno ha le proprie gatte da pelare.

Tutti quelli che hanno postato qua dentro pensano di non essere italiani o che il modo di ragionare italiano non dipenda ANCHE da voi stessi (e oltretutto per il fatto stesso di pensarla come avete scritto voi)? Un comportamento da ipocriti insomma.
http://angrema.blogspot.com/
Questo è il blog di un italiano ex-funzionario europeo che da 30 anni lavora in Europa e analizza dall'estero le cause sociali,politiche e morali che caratterizzano l'odierna società italiana...
Indovina un po' come la pensa ;)

E poi io francamente mi sono stufato di essere etichettato come non italiano appena rimprovero qualcosa al paese...l'ipocrita forse sarai tu che non ti rendi conto di cosa ci stiama abituando ad accettare nella politica e nel vivere comune...criminali, ladri e mafiosi che imperversano liberamente al governo, monopolio dell'informazione, censure, leggi pro domo sua, distruzione dell'assistenza ai più deboli, le mafie forti come non mai...se non vedi tutto questo, beh, ti invito ad aprire un attimo gli occhi...se poi ti lascia indifferente allora è un altro discorso.

adele97
14-05-2005, 18:06
Sono perfettamente d'accordo. Secondo me la cause del degrado in cui viviamo oggi è dovuta essenzialmente alla nostra cultura che sul piano etico è estremamente limitata. Questo si traduce in disorganizzazione, arrivismo, mancanza di regole, e una confusione generalizzata. Il colpevole principale va ricercato soprattutto nella scuola pubblica,IMHO, che non insegna NIENTE sui valori civici o come ci si dovrebbe comportare in collettività.

ciao

Il colpevole principale è la famiglia.Non addossiamo ad altri(alla maniera italiana)le colpe di mamma e papà :(

gtrin
14-05-2005, 18:08
Il difetto più grande dell'italiano mediocre (non quello medio) è quello di essere un voltagabbana, sempre pronto a fare il furbo credendo che gli altri siano dei mentecatti.

thotgor
14-05-2005, 18:11
http://angrema.blogspot.com/
Questo è il blog di un italiano ex-funzionario europeo che da 30 anni lavora in Europa e analizza dall'estero le cause sociali,politiche e morali che caratterizzano l'odierna società italiana...
Indovina un po' come la pensa ;)

E poi io francamente mi sono stufato di essere etichettato come non italiano appena rimprovero qualcosa al paese...l'ipocrita forse sarai tu che non ti rendi conto di cosa ci stiama abituando ad accettare nella politica e nel vivere comune...criminali, ladri e mafiosi che imperversano liberamente al governo, monopolio dell'informazione, censure, leggi pro domo sua, distruzione dell'assistenza ai più deboli, le mafie forti come non mai...se non vedi tutto questo, beh, ti invito ad aprire un attimo gli occhi...se poi ti lascia indifferente allora è un altro discorso.


magari te pensi di essere furbissimo? Ricordati, la verità sta nel mezzo. Il tuo mi sembra un discorso politico di basso levatura oltretutto, un po generalizzato e da "prendo qualsiasi cosa che sento come oro colato".
Un po come quelli che ascoltano un album, non gli piace, leggono una recensione che dice che quello è un album stupendo, allora se lo fa piacere per forza.

Per conto mio io me ne vado dall'italia appena finità l'università, dunque non fare a me questi bei discorsetti. Sei più italiano te che generalizzi o io che non lo faccio? la riposta te la dai da solo.

Onisem
14-05-2005, 18:20
Avevo letto un interessante articolo tempo fa, mi pare sull'Espresso, dove si analizzava l'arretratezza dei rapporti sociali italiani, identificata tra l'altro come una causa di mancato sviluppo attuale. Se riesco lo ripesco. Per chi afferma che i commenti negativi provengono da chi non si è mai mosso dal paese o da persone ipocrite etc., mi incuriosirebbe sapere che diversa percezione abbiano avuto loro dall'esterno.

FastFreddy
14-05-2005, 18:32
Mah, sinceramente non capisco quali siano queste arretratezze nel comportamento.........

Fatevi un giro in sudamerica o nei paesi dell'est, poi ne riparliamo....

wolf64
14-05-2005, 18:34
Mah, io ripeto cose già dette, però che non sopporto nella mentalità italiana è il non essere capaci di vedere il bene della collettività, il fare il furbo visto come un pregio anzichè un difetto, in pratica cerchiamo di coltivare il nostro orticello fregandocene di quello del vicino, o meglio, vediamo quello del vicino soltanto quando il vicino non c'è per tentare di fregargli qualche ortaggio, risparmiandoci così qualche fatica!
Ci lamentiamo spesso dei politici che abbiamo (e io per primo!), di tutti gli schieramenti, ma i politici alla fine ci rispecchiano, alla fine sono appunto italiani messi al potere! ;)

Mi ripeto di nuovo, ma in un paese dove c'è voluta la patente a punti per far capire ad un certa parte degli automobilisti (la maggior parte!) che la cintura serve sia per preservare la propria incolumità e sia per far risparmiare soldi alla sanità, non si può pretendere molto, e con tutto questo le categorie tipo le forze dell'ordine o altri che sono esentati da questo obbligo lo ostentano con orgoglio e senso di superiorità nei confronti dei "comuni mortali", non capendo che se si inchiodano sono i primi loro a rimetterci.... poi vedi le prime serie di Derrik (spero di averlo scritto giusto! :D ), vedi che la prima cosa che fanno quando salgono in macchina è allacciarsi la cintura, e.. ne sono passati di anni!

Oppure, cosa si vuole pretendere da un paese dove quando vai sull'argomento "computer" devi giustificarti per dire che non hai software illegale nelle tue macchine, come se fossi tu quello che deve vergognarsi, questa mentalità poi si riflette anche su argomenti non informatici, perciò, cosa pretendere? :boh:

FastFreddy
14-05-2005, 18:36
la presenza di pregiudizi a priori su ogni cosa è patetica.
Non a caso, provate ad andare su IRC e ad andare in canali stranieri, appena dite di essere italiani vi bollano come capre e pecore o addirittura alcuni chan hanno il ban al dominio .it sicché manco ci entrate. IRC è solo un caso?
:D


Questo dimostra che anche all'estero è pieno di stronzi e ignoranti......

wolf64
14-05-2005, 18:39
Mah, sinceramente non capisco quali siano queste arretratezze nel comportamento.........

Fatevi un giro in sudamerica o nei paesi dell'est, poi ne riparliamo....


Emmmm... pensavo che dovevamo considerare la nostra società un po più evoluta a livello socio-culturale di quelle che citi, se dobbiamo fare questi metri di paragone, beh, non siamo messi troppo bene.... :boh:
Io quando penso ai confronti, più che altro mi vengono in mente altri paesi, tipo quelli nord-europei, USA, i paesi dell'Asia più evoluti, l'Australia, altrimenti, possiamo confrontarci con le tribù della foresta amazzonica....

Attenzione, questo senza nulla togliere a quei paesi, intendiamoci! ;) :)

FastFreddy
14-05-2005, 18:39
Mah, io ripeto cose già dette, però che non sopporto nella mentalità italiana è il non essere capaci di vedere il bene della collettività, il fare il furbo visto come un pregio anzichè un difetto, in pratica cerchiamo di coltivare il nostro orticello fregandocene di quello del vicino, o meglio, vediamo quello del vicino soltanto quando il vicino non c'è per tentare di fregargli qualche ortaggio, risparmiandoci così qualche fatica!
Ci lamentiamo spesso dei politici che abbiamo (e io per primo!), di tutti gli schieramenti, ma i politici alla fine ci rispecchiano, alla fine sono appunto italiani messi al potere! ;)
:


Questa diffidenza nasce dal fatto che nel corso dei secoli si sono succeduti sistemi di potere imposti da stati esteri (austriaci, francesi, spagnoli, etc.) Dalla fine dell'impero romano in poi la penisola italica è stata per lungo tempo terra di conquista.
Con questi presupposti è difficile sentirsi vicini al potere.....

wolf64
14-05-2005, 18:46
Questa diffidenza nasce dal fatto che nel corso dei secoli si sono succeduti sistemi di potere imposti da stati esteri (austriaci, francesi, spagnoli, etc.) Dalla fine dell'impero romano in poi la penisola italica è stata per lungo tempo terra di conquista.
Con questi presupposti è difficile sentirsi vicini al potere.....

Concordo con quanto dici, però ai fini pratici dovremmo cercare di acquisire più senso civico, dovremmo cercare di acquisire di più il senso della legalità, e altre cose che contraddistinguono un popolo che vuole potersi chiamare "civile", insomma, dovremmo cercare di cambiare, altrimenti continueremo a scaricare le colpe sui fatti passati e con quelle scuse continueremo a comportarci come stiamo facendo.... :boh:

FastFreddy
14-05-2005, 18:49
P.s.
Il solo fatto di porci queste domande significa che il nostro modo di pensare non è poi così negativo.....

FastFreddy
14-05-2005, 18:54
Concordo con quanto dici, però ai fini pratici dovremmo cercare di acquisire più senso civico, dovremmo cercare di acquisire di più il senso della legalità, e altre cose che contraddistinguono un popolo che vuole potersi chiamare "civile", insomma, dovremmo cercare di cambiare, altrimenti continueremo a scaricare le colpe sui fatti passati e con quelle scuse continueremo a comportarci come stiamo facendo.... :boh:

L'evoluzione del senso civico non si ottiene da un giorno all'altro, ci sono tradizioni e pregiudizi che ci tiriamo dietro fin dal medioevo (ad esempio le rivalità tra pisani e livornesi), e forse una generazione non è sufficiente ad accorgersi dei cambiamenti....
Non è possibile pretendere che ci circonda cambi la propria mentalità da un giorno all'altro, ma è possibile invece andare avanti rispettando i nostri principi tramandandoli ai nostri eredi. Invece di stare a lamentarci della nostra mentalità, cerchiamo di cambiarla!

wolf64
14-05-2005, 19:03
L'evoluzione del senso civico non si ottiene da un giorno all'altro, ci sono tradizioni e pregiudizi che ci tiriamo dietro fin dal medioevo (ad esempio le rivalità tra pisani e livornesi), e forse una generazione non è sufficiente ad accorgersi dei cambiamenti....
Non è possibile pretendere che ci circonda cambi la propria mentalità da un giorno all'altro, ma è possibile invece andare avanti rispettando i nostri principi tramandandoli ai nostri eredi. Invece di stare a lamentarci della nostra mentalità, cerchiamo di cambiarla!

Sottoscrivo tutto il tuo post, in particolare sull'ultima frase! Abbiamo anche cose positive che ci derivano dalla nostra cultura e dalla nostra storia, dovremmo imparare a valorizzare quelle cose e nello stesso tempo migliorarci dove siamo carenti.

Adesso vado a magnare, ciao. :)

Lucio Virzì
14-05-2005, 19:21
L'evoluzione del senso civico non si ottiene da un giorno all'altro, ci sono tradizioni e pregiudizi che ci tiriamo dietro fin dal medioevo (ad esempio le rivalità tra pisani e livornesi), e forse una generazione non è sufficiente ad accorgersi dei cambiamenti....
Non è possibile pretendere che ci circonda cambi la propria mentalità da un giorno all'altro, ma è possibile invece andare avanti rispettando i nostri principi tramandandoli ai nostri eredi. Invece di stare a lamentarci della nostra mentalità, cerchiamo di cambiarla!

Io credo che grossi passi in avanti siano già stati fatti, e penso al razzismo, alle leggi liberali su aborto e divorzio, sulla sburocratizzazione della Bassanini.... tanti luoghi comuni non esistono più, anche all'estero.
Speriamo che questi ultimi 4 anni possano essere cancellati presto.

LuVi

DNA_RNA
14-05-2005, 20:12
magari te pensi di essere furbissimo? Ricordati, la verità sta nel mezzo. Il tuo mi sembra un discorso politico di basso levatura oltretutto, un po generalizzato e da "prendo qualsiasi cosa che sento come oro colato".
Un po come quelli che ascoltano un album, non gli piace, leggono una recensione che dice che quello è un album stupendo, allora se lo fa piacere per forza.

Per conto mio io me ne vado dall'italia appena finità l'università, dunque non fare a me questi bei discorsetti. Sei più italiano te che generalizzi o io che non lo faccio? la riposta te la dai da solo.
Ci tengo a precisare che io non generalizzo e so benissimo che mica tutti gli italiani sono così ma neanche tu puoi negare che l'arretramento e il degrado c'è stato. E una delle cause principali è da ricercarsi nella politica, ma non in questo governo, che è semplicemente una conseguenza naturale di un declino, ma nel momento in cui la politica è diventata affarismo e mafia per poi contagiare un po' tutti gli ambiti della società italiana, in primis quello imprenditoriale. Quindi il mio non è un discorso fatto per il gusto di dare addosso a Berlusconi, ma è il frutto di un pensiero che ho maturato da un po' di tempo, e che trova conferma in molte cose, soprattutto in quello che scrive quel funzionario italiano, e non è una forzatura per convincermi che che lui abbia ragione. Mi ha semplicemente confermato quello pensavo. Se poi tu non sei d'accordo non ci posso fare niente, però hai detto tu che sei andato spesso all'estero e vorrei sentire il tuo punto di vista in merito, perché non sei del mio stesso parere.

Ciao

easyand
14-05-2005, 20:20
la presenza di pregiudizi a priori su ogni cosa è patetica.
Non a caso, provate ad andare su IRC e ad andare in canali stranieri, appena dite di essere italiani vi bollano come capre e pecore o addirittura alcuni chan hanno il ban al dominio .it sicché manco ci entrate. IRC è solo un caso?
:D


bah, io credo che proprio questo modo di pensare fatto di pregiudizi su ogni cosa sia un pò la causa di vari disagi sociali. Io ho avuto a che fare con alcuni stranieri e posso senz'altro dir che loro si mostrano più ingenui nei confronti delle cose, non cercano il pelo nell'uovo in tutto, più rilassati. Tecnologicamente evoluti ma emotivamente rimasti all'età del bronzo...

discorso troppo generale sì...anche questo è vero!
ma inizio a pensare che il ragionare da italiani sia una cosa genetica...una delle cose più brutte del bel paese

su IRC non sò, ma frequento anche alcuni forum dove ci sono utenti da tutto il mondo e sinceramente, apparte alcuni casi, non ho mai visto intolleranze nei confronti dell' italia o degli italiani, anzi, se c'è qualcuno che ne parla male viene subito ripreso da altri membri della più varia provenienza.
Se poi si parla di politica invece il giudizio su berlusconi è abbastanza unanime :D

DNA_RNA
14-05-2005, 20:20
Mah, io ripeto cose già dette, però che non sopporto nella mentalità italiana è il non essere capaci di vedere il bene della collettività, il fare il furbo visto come un pregio anzichè un difetto, in pratica cerchiamo di coltivare il nostro orticello fregandocene di quello del vicino, o meglio, vediamo quello del vicino soltanto quando il vicino non c'è per tentare di fregargli qualche ortaggio, risparmiandoci così qualche fatica!
Ci lamentiamo spesso dei politici che abbiamo (e io per primo!), di tutti gli schieramenti, ma i politici alla fine ci rispecchiano, alla fine sono appunto italiani messi al potere! ;)
Le cause di un basso interesse per la collettività, della mentalità furbesca, hanno radici storiche che risalgono ai tempi in cui eravami dominati dagli spagnoli, dal papa, e dai francesi. L'italiano vede lo stato e il potere più come un oppressore messo lì da chissà chi, che come il frutto di contratto tra le parti da cui tutti possono beneficiare. E ti dico che io sono il primo che si sente disgustato da questa classe politica e non mi ci rispecchio affatto, non so tu.

Mi ripeto di nuovo, ma in un paese dove c'è voluta la patente a punti per far capire ad un certa parte degli automobilisti (la maggior parte!) che la cintura serve sia per preservare la propria incolumità e sia per far risparmiare soldi alla sanità, non si può pretendere molto, e con tutto questo le categorie tipo le forze dell'ordine o altri che sono esentati da questo obbligo lo ostentano con orgoglio e senso di superiorità nei confronti dei "comuni mortali", non capendo che se si inchiodano sono i primi loro a rimetterci.... poi vedi le prime serie di Derrik (spero di averlo scritto giusto! :D ), vedi che la prima cosa che fanno quando salgono in macchina è allacciarsi la cintura, e.. ne sono passati di anni!
Quello che dici è vero!Manca nel modo più totale una cultura della legalità e dei valori civici. IMHO, è la scuola pubblica che avrebbe dovuto assolvere a questo compito.

Oppure, cosa si vuole pretendere da un paese dove quando vai sull'argomento "computer" devi giustificarti per dire che non hai software illegale nelle tue macchine, come se fossi tu quello che deve vergognarsi, questa mentalità poi si riflette anche su argomenti non informatici, perciò, cosa pretendere? :boh:
Anche qui ti do ragione, ma gia il fatto che ne prendiamo atto dovrebbe fare ben sperare...

Ciao

bravoragazzo
14-05-2005, 21:28
bah ragazzi, io sento un disagio sociale negli ultimi 3 o 4 anni... davvero preoccupante. Credo che dal 2000 in poi l'Italia sul piano comportamentale stia scendendo molto...se finiscono i valori (e i valori stanno calando anche al SUD, da sempre noto come posto ove la gente è solidale) andrà tutto a tarallucci e vino.
Saremo ancora piu' essere insignificanti di quanto non lo siamo già nell'equazione dell'economia mondiale

sanford
14-05-2005, 22:22
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono...

Giorgio Gaber

PaTLaBoR
14-05-2005, 23:38
Assolutamente condivido. Nulla da aggiungere.

somfy
15-05-2005, 01:09
Io lascerei se pur coinvolta, la politaca attuale al di fuori di questo argomento, e cercherei di focalizzare quelli che effettivamente sono gli errori etici e comportamentali degli italiani, e quali le principali cause.
Intanto vorrei dire che mi trovo daccordo con quanto detto fin' ora da wolf64 ed in buona parte con DNA-RNA.
Purtroppo per noi, io credo che la cuasa maggiore di tutto ciò, sia imputabile principalmente al sistema scolastico, d'insegnamento da noi adottato! Ci sono grandi falle su tatta la linea, (e mi riferisco in particolare alla cosidetta scuola dell'obbligo) quella che dovrebbe essere essenzilamente lo scheletro su cui costruire e sviluppare i valori principali della civiltà nel contesto individuale!! Ne fa parte anche la famiglia? Certamente, ma non sempre i genitori sono in grado di dare l'indirizzo e l'esempio giusto per quanto riguarda la civica dell'individuo, ed anche a questo servirebbero le scuole....
A questo punto cerco di concretizzare il mio pensiero: il metodo di insegnamento, abbinato ad un rapporto di interlocuzione ottimale tra genitori ed insegnanti, nel nostro caso "scarso", è alla base delle problematiche che affliggono l'Italia in fatto di etica e civiltà comportamentale!!!
Quest'educazione si apprende nei primi anni di vita, e l'educazione civica nelle nostre scuole è completamente assente. Difficilmente la famiglia riesce ad essere determinante su tale argomento: se si parla di ceti economicamente alti, perchè generalmente l'educazione dei figli è affidata a terzi di cui spesso si ignora la morale, nei ceti medi spesso il tempo è poco per ovvi motivi, nei ceti bassi i problemi frequenti vanno ben oltre! La scuola e l'insegnamento dovrebbero essere lo strumento di compensazione di tali mancanze sia etiche che civiche!!!
Se vogliamo proseguire si potrebbe pensare al fatto che noi italiani siamo al 1 posto mondiale negl'aquisti dei telefonini....e cosi per tutti quei beni di consumo che per quanto utili non giustificano la nostra leadership in tali settori, se non a discapito della nostra civiltà!
Trasmissioni televisive che falsano totalmente gli obiettivi primari dei valori alla base del senso civico, e comunque tendono a forzare ed evidenziare concetti che nulla hanno a che fare con i principi di base della vita collettiva, e di cui i "piccoli (e non solo loro) ne fanno un esempio da persegure" Non credo ci sia bisogno di fare riferimenti!
Pare che la nostra capacità di assimilazione e (sfruttamento) del progresso sia riservato molto spesso agli aspetti peggiori e meno utili!
Per quanto riguarda i pregiudizi, ci sono eccome, ce ne sono anche tra la varie regioni italiane, (e purtroppo molto spesso sono hanno molta ragione di esserci) figuriamoci da parte degli stranieri, e non possiamo certo biasimarli!

Killian
15-05-2005, 14:09
Ci lamentiamo spesso dei politici che abbiamo (e io per primo!), di tutti gli schieramenti, ma i politici alla fine ci rispecchiano, alla fine sono appunto italiani messi al potere! ;)

E' quello che dico anche io, i politici sono lo specchio del popolo.

Solo che è più semplice dare la colpa di tutti i problemi alla politica.

Tempo fa è uscita una canzone di Celentano, una frase diceva :"l'uomo che governa non deve rubare ma la gente lo può fare, la mentalità è questa quà dell'uomo che cambiare non vuole".


Non si vuole capire che se ogniuno pensa solo al proprio orto, alla fine ci rimettiamo tutti, tranne qualcuno.

DNA_RNA
15-05-2005, 19:00
Io lascerei se pur coinvolta, la politaca attuale al di fuori di questo argomento, e cercherei di focalizzare quelli che effettivamente sono gli errori etici e comportamentali degli italiani, e quali le principali cause.
Intanto vorrei dire che mi trovo daccordo con quanto detto fin' ora da wolf64 ed in buona parte con DNA-RNA.
E' difficile lasciare la politica fuori da un discorso così ampio.

Purtroppo per noi, io credo che la cuasa maggiore di tutto ciò, sia imputabile principalmente al sistema scolastico, d'insegnamento da noi adottato! Ci sono grandi falle su tatta la linea, (e mi riferisco in particolare alla cosidetta scuola dell'obbligo) quella che dovrebbe essere essenzilamente lo scheletro su cui costruire e sviluppare i valori principali della civiltà nel contesto individuale!! Ne fa parte anche la famiglia? Certamente, ma non sempre i genitori sono in grado di dare l'indirizzo e l'esempio giusto per quanto riguarda la civica dell'individuo, ed anche a questo servirebbero le scuole....
A questo punto cerco di concretizzare il mio pensiero: il metodo di insegnamento, abbinato ad un rapporto di interlocuzione ottimale tra genitori ed insegnanti, nel nostro caso "scarso", è alla base delle problematiche che affliggono l'Italia in fatto di etica e civiltà comportamentale!!!
Quest'educazione si apprende nei primi anni di vita, e l'educazione civica nelle nostre scuole è completamente assente. Difficilmente la famiglia riesce ad essere determinante su tale argomento: se si parla di ceti economicamente alti, perchè generalmente l'educazione dei figli è affidata a terzi di cui spesso si ignora la morale, nei ceti medi spesso il tempo è poco per ovvi motivi, nei ceti bassi i problemi frequenti vanno ben oltre! La scuola e l'insegnamento dovrebbero essere lo strumento di compensazione di tali mancanze sia etiche che civiche!!!
Il sistema scolastico avrebbe dovuto dare al figlio del reddito alto,del reddito medio e del reddito bassa lo stesso livello d'istruzione, appiattendo il più possibile le differenze culturali tra un ceto e l'altro, ma questo non è avvenuto.Inoltre avrebbe dovuto anche dare un EDUCAZIONE, e non solo un istruzione, agli allievi, in modo che si potesse avere un terreno comune su cui condividere dei valori.La scuola avrebbe dovuto aiutare a formare un identità,facendo si che l'allievo si riconoscesse in dei valori comuni, chessò, dico una fesseria, la patria, la comunità, giusto per dire.

Se vogliamo proseguire si potrebbe pensare al fatto che noi italiani siamo al 1 posto mondiale negl'aquisti dei telefonini....e cosi per tutti quei beni di consumo che per quanto utili non giustificano la nostra leadership in tali settori, se non a discapito della nostra civiltà!
Trasmissioni televisive che falsano totalmente gli obiettivi primari dei valori alla base del senso civico, e comunque tendono a forzare ed evidenziare concetti che nulla hanno a che fare con i principi di base della vita collettiva, e di cui i "piccoli (e non solo loro) ne fanno un esempio da persegure" Non credo ci sia bisogno di fare riferimenti!
Pare che la nostra capacità di assimilazione e (sfruttamento) del progresso sia riservato molto spesso agli aspetti peggiori e meno utili!
Vedi tu prima dici che la politica deve essere lasciata fuori da questi discorsi, ma purtroppo sempre lì si va a finire. Io sono perfettamente d'accordo con te quando critichi la televisioni e i comportamenti sbagliati che insegna. Ma allora dobbiamo anche prendere atto di chi è che ci impone questo modello televisivo deviato, e soprattutto chi ci impone il sistema delle marche e della pubblicità, che ribalta totalmente i valori accettabili. Vedi, sempre lì si va a finire...

Per quanto riguarda i pregiudizi, ci sono eccome, ce ne sono anche tra la varie regioni italiane, (e purtroppo molto spesso sono hanno molta ragione di esserci) figuriamoci da parte degli stranieri, e non possiamo certo biasimarli!
I pregiudizi, anche quelli più remoti, sono una cosa stupida, e si dovrebbe collaborare per rimuoverli che essi siano tra italiani o tra stranieri.

Ciao

Black Dawn
15-05-2005, 19:17
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono...

Giorgio Gaber

Citazione appropriata... :O

MSciglio
15-05-2005, 19:33
Io non mi sento italiano ma per fortuna o purtroppo lo sono...

Giorgio Gaber

Se non vi sentite italiani andatevene dall'Italia (e lo dice chi ha fatto proprio questo) piuttosto che fare una canzone con la quale guadagnare i soldi degli italiani.

DNA_RNA
15-05-2005, 19:37
Se non vi sentite italiani andatevene dall'Italia (e lo dice chi ha fatto proprio questo) piuttosto che fare una canzone con la quale guadagnare i soldi degli italiani.
E come ti trovi? :D

FastFreddy
15-05-2005, 19:37
Se non vi sentite italiani andatevene dall'Italia (e lo dice chi ha fatto proprio questo) piuttosto che fare una canzone con la quale guadagnare i soldi degli italiani.

La canzone di Gaber è tutt'altro che antitaliana, leggine bene il testo.... ;)

(anche se va letto molto tra le righe)

MSciglio
15-05-2005, 19:51
La canzone di Gaber è tutt'altro che antitaliana, leggine bene il testo.... ;)

(anche se va letto molto tra le righe)

Ho solo risposto in base a quanto citato :)

Feric Jaggar
16-05-2005, 11:48
....Però sento a pelle che la mentalità, la civiltà italiana, anche se industrialmente progredita, sul piano etico, comportamentale sia inferiore a TUTTI i paesi sviluppati....

Le tue sensazioni appartengono alla percezione epidermica di una decadenza; decadenza che oggi va molto di moda denunciare - più che altro, per vittimismo, per scaricare su di essa le colpe individuali.

Purtroppo percezioni di questo tipo, di malessere, intervengono quando la china della decadenza è stata già percorsa per un largo tratto. E quindi quando anche scatti d'orgoglio collettivi (possibili anche se improbabili) non bastano per invertire il processo.

Che noi siamo molto mal considerati, anche da Paesi che non hanno molti plus di forza rispetto al nostro, è un dato acquisito; sta di fatto che per decenni abbiamo campato su diffusi luoghi comuni (Italia culla della civiltà, sole e mare quant'è bello, italica genialità, Paese di santi, poeti e navigatori, Italian Lifestyle, Italian Fashion, abbiamo 3/4 del patrimonio artistico mondiale, etc. etc.), mentre perdevamo tutti i treni della Storia.

A mio avviso uno dei fraintendimenti più nocivi si è avuto quando siamo entrati nella UE, saltando a piè pari tutte le nostre arretratezze, per entrare come membri di diritto in un immaginario Eden mitteleuropeo, del quale non eravamo assolutamente all'altezza; e lo credo bene, che siamo sempre stati i più europeisti di tutti: non avevamo che da guadagnarci, una bella promozione "honoris causa" senza passare per gli esami.

E ci credo bene, che inglesi e francesi sono sempre stati euroscettici: mettersi nella stessa barca con furboni come noi...

Abbiamo creduto - in malafede - che un po' di cosmesi contabile, un po' di fibra ottica e di privatizzazioni bastassero a farci sembrare quello che non eravamo.

La cosmesi contabile è stata ottenuta proprio con le privatizzazioni; che hanno regalato tutti i pezzi migliori della nostra economia ad una classe imprenditoriale e finanziaria fatta di rapaci raiders e speculatori, che hanno creato una catena di monopoli ed oligopoli che strangola il Paese. Se guardate il Mib30, l'unico indicatore positivo dell'economia nazionale, è tutto composto di aziende che operano in regime di monopolio ed oligopolio. L'economia vera, quella fatta di persone, è in ginocchio.

Quanto ai fattori non economici, è un fatto storico che la nostra compassionevole autoindulgenza ci ha sempre rovinati; anzichè cercare un forte modello di riferimento, abbiamo eletto le nostre magagne a sistema. Come scandalizzarci, se la burocrazia e la politica sono paralizzate dai conflitti di interesse, dalla corruzione, dalla commistione con il crimine organizzato?

Siamo l'unico Paese in Europa, in cui intere zone sono sotto controllo mafioso.

Tutto questo non è semplicemente colpa di questo governo, o di qualcuno di quelli precedenti; è colpa dell'egemonia democristiana prima, quaranta anni di ingessatura e di atlantismo piatto ed acritico; e poi, di vent'anni di consociativismo, che ha inglobato e neutralizzato ogni opposizione e ricambio.

Ma sia l'egemonia democristiana, sia il consociativismo, non sono che il frutto dell'esasperata ricerca della governabilità del Paese, della "corsa al centro" che fino a qualche anno fa (e ancora oggi c'è chi ci crede) era l'unico target della politica, della ricerca a tutti i costi della pace sociale, del progresso senza scosse, del mantenimento ordinato dello Stivale nel campo atlantico; ottenuto sovvenzionando fino all'inverosimile i colossi privati (FIAT) a spese di tutti; trasformando intere amministrazioni dello Stato ed aziende statali in gigantesche reti di solidarietà per il mantenimento dell'occupazione e del consenso elettorale: autostrade, ferrovie, energia, parastato, enti locali, siderurgia, chimica.

E poi, quando la cinghia del bilancio è arrivata all'ultimo buco, ecco la classe politica a gridare "bambole, non c'è una lira!"
E allora via con gli eccessi di segno opposto: precariato totale, privatizzazioni selvagge a prezzi da discount, "mercato del lavoro all'europea", Cococo, ROE a due cifre a tutti i costi.

Non c'è che dire; abbiamo fatto il peggio dei due sistemi. Siamo passati dal scimmiottare la Svezia, al scimmiottare gli USA. Prendendo di traverso le cose buone di entrambi i sistemi.

Adesso... è tardi per piangere sul latte versato; aspettiamo serenamente quello che ci toccherà, per quanto sia possibile, e facciamocene una ragione. Non stiamo subendo un incomprensibile castigo divino, ma semplicemente il frutto meccanico di una serie comprensibile (e ben compresa) di comportamenti ed omissioni, la cui colpa ricade senza distinzioni sulla classe politica, quella imprenditoriale ma anche sul corpo sociale.

dupa
16-05-2005, 12:17
In particolare, mi da fastidio il modo di ragionare, molto arrivista e pieno di pregiudizi a priori :mbe:


A parte che non vedo nulla di male nell'essere arrivista, e a parte quello penso che tutti in tutto il mondo siano arrivisti.

Riguardo i pregiudizi, non so a che tipo di pregiudizi ti riferisci, ma anche per quel che riguarda i pregiudizi tutto il mondo è paese.

Le cose che io personalmente critico maggiormente all'Italia e agli italiani sono:

- l'assoluta mancanza di senso civico
- la mancanza di rispetto per la cosa pubblica
- i dipendenti statali che generalmente oziano a nostre spese

parax
16-05-2005, 12:28
A parte che non vedo nulla di male nell'essere arrivista, e a parte quello penso che tutti in tutto il mondo siano arrivisti.

Riguardo i pregiudizi, non so a che tipo di pregiudizi ti riferisci, ma anche per quel che riguarda i pregiudizi tutto il mondo è paese.

Le cose che io personalmente critico maggiormente all'Italia e agli italiani sono:

- l'assoluta mancanza di senso civico
- la mancanza di rispetto per la cosa pubblica
- i dipendenti statali che generalmente oziano a nostre spese

Gli inglesi hanno un detto che dice, noi abbiamo le case sporche ma le strade pulite, mentre gli italiani hanno le case pulite e le strade sporche, questo detto che può sembrar stupido racchiude tutti e 3 i punti da te citati e con i quali sono daccordo.

majino
16-05-2005, 12:54
La canzone di Gaber è tutt'altro che antitaliana, leggine bene il testo.... ;)

(anche se va letto molto tra le righe)

infatti... :)

DNA_RNA
16-05-2005, 13:15
Le tue sensazioni appartengono alla percezione epidermica di una decadenza; decadenza che oggi va molto di moda denunciare - più che altro, per vittimismo, per scaricare su di essa le colpe individuali.

Purtroppo percezioni di questo tipo, di malessere, intervengono quando la china della decadenza è stata già percorsa per un largo tratto. E quindi quando anche scatti d'orgoglio collettivi (possibili anche se improbabili) non bastano per invertire il processo.

Che noi siamo molto mal considerati, anche da Paesi che non hanno molti plus di forza rispetto al nostro, è un dato acquisito; sta di fatto che per decenni abbiamo campato su diffusi luoghi comuni (Italia culla della civiltà, sole e mare quant'è bello, italica genialità, Paese di santi, poeti e navigatori, Italian Lifestyle, Italian Fashion, abbiamo 3/4 del patrimonio artistico mondiale, etc. etc.), mentre perdevamo tutti i treni della Storia.

A mio avviso uno dei fraintendimenti più nocivi si è avuto quando siamo entrati nella UE, saltando a piè pari tutte le nostre arretratezze, per entrare come membri di diritto in un immaginario Eden mitteleuropeo, del quale non eravamo assolutamente all'altezza; e lo credo bene, che siamo sempre stati i più europeisti di tutti: non avevamo che da guadagnarci, una bella promozione "honoris causa" senza passare per gli esami.

E ci credo bene, che inglesi e francesi sono sempre stati euroscettici: mettersi nella stessa barca con furboni come noi...

Abbiamo creduto - in malafede - che un po' di cosmesi contabile, un po' di fibra ottica e di privatizzazioni bastassero a farci sembrare quello che non eravamo.

La cosmesi contabile è stata ottenuta proprio con le privatizzazioni; che hanno regalato tutti i pezzi migliori della nostra economia ad una classe imprenditoriale e finanziaria fatta di rapaci raiders e speculatori, che hanno creato una catena di monopoli ed oligopoli che strangola il Paese. Se guardate il Mib30, l'unico indicatore positivo dell'economia nazionale, è tutto composto di aziende che operano in regime di monopolio ed oligopolio. L'economia vera, quella fatta di persone, è in ginocchio.

Quanto ai fattori non economici, è un fatto storico che la nostra compassionevole autoindulgenza ci ha sempre rovinati; anzichè cercare un forte modello di riferimento, abbiamo eletto le nostre magagne a sistema. Come scandalizzarci, se la burocrazia e la politica sono paralizzate dai conflitti di interesse, dalla corruzione, dalla commistione con il crimine organizzato?

Siamo l'unico Paese in Europa, in cui intere zone sono sotto controllo mafioso.

Tutto questo non è semplicemente colpa di questo governo, o di qualcuno di quelli precedenti; è colpa dell'egemonia democristiana prima, quaranta anni di ingessatura e di atlantismo piatto ed acritico; e poi, di vent'anni di consociativismo, che ha inglobato e neutralizzato ogni opposizione e ricambio.

Ma sia l'egemonia democristiana, sia il consociativismo, non sono che il frutto dell'esasperata ricerca della governabilità del Paese, della "corsa al centro" che fino a qualche anno fa (e ancora oggi c'è chi ci crede) era l'unico target della politica, della ricerca a tutti i costi della pace sociale, del progresso senza scosse, del mantenimento ordinato dello Stivale nel campo atlantico; ottenuto sovvenzionando fino all'inverosimile i colossi privati (FIAT) a spese di tutti; trasformando intere amministrazioni dello Stato ed aziende statali in gigantesche reti di solidarietà per il mantenimento dell'occupazione e del consenso elettorale: autostrade, ferrovie, energia, parastato, enti locali, siderurgia, chimica.

E poi, quando la cinghia del bilancio è arrivata all'ultimo buco, ecco la classe politica a gridare "bambole, non c'è una lira!"
E allora via con gli eccessi di segno opposto: precariato totale, privatizzazioni selvagge a prezzi da discount, "mercato del lavoro all'europea", Cococo, ROE a due cifre a tutti i costi.

Non c'è che dire; abbiamo fatto il peggio dei due sistemi. Siamo passati dal scimmiottare la Svezia, al scimmiottare gli USA. Prendendo di traverso le cose buone di entrambi i sistemi.

Adesso... è tardi per piangere sul latte versato; aspettiamo serenamente quello che ci toccherà, per quanto sia possibile, e facciamocene una ragione. Non stiamo subendo un incomprensibile castigo divino, ma semplicemente il frutto meccanico di una serie comprensibile (e ben compresa) di comportamenti ed omissioni, la cui colpa ricade senza distinzioni sulla classe politica, quella imprenditoriale ma anche sul corpo sociale.
Tutto vero...