thotgor
01-03-2005, 21:43
Quando si parla di rock, molto spesso ci si riferisce ai capolavori, ai grandi classici fine anni '60, primi anni '70 . O almeno così mi è parso di vedere in questo forum. Eppure molti potrebbero essere sorpresi dai capolavori che sono stati partoriti nel periodo della new wave.
La new wave è un movimento culturale e musicale estremamente sfaccettato, ricchissimo di spunti, di indicazioni, di tendenze che hanno traghettato la musica rock, attraverso l’imprescindibile terremoto di riassestamento determinato dal punk, dalla ricchezza policroma ma uniforme dell’arcobaleno dei sixties e dei seventies al macroscopico caleidoscopio di suoni e di umori odierni.
Per definire una sorta di cronologia, possiamo inquadrare la new wave in un periodo che va, all’incirca, dal 1977 al 1984: i primi vagiti si intersecano e si sovrappongono all’esplosione del fenomeno punk, gli ultimi respiri coincidono da una parte con la nascita dei R.E.M. e degli Smiths (eccellenti fautori di un ritorno più marcato a certe sonorità ‘guitar-oriented’ di matrice ‘sixties’), dall’altra con un sempre più evidente utilizzo di modalità elettroniche nell’incisione e nella registrazione dei dischi, fatto che snaturerà la spontaneità della new wave e fornirà un suono ‘di plastica’ a tanta produzione anche dignitosa.
I dischi fondamentali della new wave:
Television-Marquee Moon (1977)
http://www.recfm.com/images/pochettes/Television%20-%20marquee%20moon.jpg
Chi dire di questo capolavoro? Una chitarra che è il pilastro dell'album, una voce graffiante, quasi acida che sembra quasi faccia a botte con l'apparato strumentale, la batteria che incornica il tutto. Vi posso assicurare che una chitarra così non la sentirete da nessuna parte.
Talking heads - Remain in the light (1980)
http://products.priceclash.co.uk/images/nodrop/180/B000002KO3/music/remain-in-light.jpg
I talking heads devono anche il loro successo (giustamente) ad aver saputo trasporre in rock la varietà di ritmi africaneggianti , che in questo disco si fondono, creando uno zoo variegatissimo di suoni, e da una voce che più che cantare sembra che stia "conversando". Ascoltare per credere, ogni descrizione è superflua. Attualissimo.
David Bowie - Low/Heroes (1977/1978)
http://www.radiopeninsula.com/low.jpg
http://russell.whitworth.com/heroes.gif
Due gemme della new wave le dobbiamo a Bowie, che forse raggiunge in questi anni l'apice della sua carriera. Questi due dischi sono partoriti dalla collaborazione con Brian eno (ex roxy music) e Fripp (king crimson). Presenti tantissimi prezzi strumentali, ,sopratutto in low, mentre in heroes abbiamo canzoni di più ampio respiro.
L'apporto di eno è fondamentale, sopratutto per gli arrangiamenti strumentali, anche secondo la tradizione elettronica tedesca. Album fondamentale per gruppi come gli ultravox.
Devo-Q:are we not man? A: we are, Devo ( 1978 )
http://img.epinions.com/images/opti/17/86/96742-resized200.jpg
L'esordio dei Devo (contrazione per la parola De Evolution) viene spesso indicato come uno dei capolavori della new Wave. E come dare torto? Potrebbe risultare indigesto al primo ascolto, ma vedrete che è un disco che dà soddisfazioni incredibili. Devono molto ai kraftwerk
[in costruzione]
;)
La new wave è un movimento culturale e musicale estremamente sfaccettato, ricchissimo di spunti, di indicazioni, di tendenze che hanno traghettato la musica rock, attraverso l’imprescindibile terremoto di riassestamento determinato dal punk, dalla ricchezza policroma ma uniforme dell’arcobaleno dei sixties e dei seventies al macroscopico caleidoscopio di suoni e di umori odierni.
Per definire una sorta di cronologia, possiamo inquadrare la new wave in un periodo che va, all’incirca, dal 1977 al 1984: i primi vagiti si intersecano e si sovrappongono all’esplosione del fenomeno punk, gli ultimi respiri coincidono da una parte con la nascita dei R.E.M. e degli Smiths (eccellenti fautori di un ritorno più marcato a certe sonorità ‘guitar-oriented’ di matrice ‘sixties’), dall’altra con un sempre più evidente utilizzo di modalità elettroniche nell’incisione e nella registrazione dei dischi, fatto che snaturerà la spontaneità della new wave e fornirà un suono ‘di plastica’ a tanta produzione anche dignitosa.
I dischi fondamentali della new wave:
Television-Marquee Moon (1977)
http://www.recfm.com/images/pochettes/Television%20-%20marquee%20moon.jpg
Chi dire di questo capolavoro? Una chitarra che è il pilastro dell'album, una voce graffiante, quasi acida che sembra quasi faccia a botte con l'apparato strumentale, la batteria che incornica il tutto. Vi posso assicurare che una chitarra così non la sentirete da nessuna parte.
Talking heads - Remain in the light (1980)
http://products.priceclash.co.uk/images/nodrop/180/B000002KO3/music/remain-in-light.jpg
I talking heads devono anche il loro successo (giustamente) ad aver saputo trasporre in rock la varietà di ritmi africaneggianti , che in questo disco si fondono, creando uno zoo variegatissimo di suoni, e da una voce che più che cantare sembra che stia "conversando". Ascoltare per credere, ogni descrizione è superflua. Attualissimo.
David Bowie - Low/Heroes (1977/1978)
http://www.radiopeninsula.com/low.jpg
http://russell.whitworth.com/heroes.gif
Due gemme della new wave le dobbiamo a Bowie, che forse raggiunge in questi anni l'apice della sua carriera. Questi due dischi sono partoriti dalla collaborazione con Brian eno (ex roxy music) e Fripp (king crimson). Presenti tantissimi prezzi strumentali, ,sopratutto in low, mentre in heroes abbiamo canzoni di più ampio respiro.
L'apporto di eno è fondamentale, sopratutto per gli arrangiamenti strumentali, anche secondo la tradizione elettronica tedesca. Album fondamentale per gruppi come gli ultravox.
Devo-Q:are we not man? A: we are, Devo ( 1978 )
http://img.epinions.com/images/opti/17/86/96742-resized200.jpg
L'esordio dei Devo (contrazione per la parola De Evolution) viene spesso indicato come uno dei capolavori della new Wave. E come dare torto? Potrebbe risultare indigesto al primo ascolto, ma vedrete che è un disco che dà soddisfazioni incredibili. Devono molto ai kraftwerk
[in costruzione]
;)