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View Full Version : Non mi hai dato l'indispensabile


misterx
27-02-2005, 16:54
il titolo del 3D appartiene a frasi citate in una lettera ai genitori di una ragazza morta suicida

mi ricordo poche parole ma diceva rivolto ai genitori:

- mi avete dato tutto, anche il superfluo: ma non mi avete dato l'indispensabile

da queste poche parole si evince che non è la parte materiale che mancava a lei; ma allora che cosa avrà mai voluto dire ?

non gli è stato dato amore ?

comprensione ?


Apparteneva ad una famiglia normalissima, non disagiata, fatta da una mamma ed un papà normalissimi e che amavano questa figlia

Non chiedetemi link che non ne ho a disposizione


a detta di chi ci ha letto la lettera ha aggiunto: (eravamo ad una riunione di genitori)
- forse cercava un qualcosa che data la giovane età nemmeno lei era in grado di capire

eriol
27-02-2005, 16:56
dialogo su certe tematiche forse.

StErMiNeiToR
27-02-2005, 17:00
se le hanno dato tutto, le hanno dato anche l'indispensabile.

il discorso è incoerente.

misterx
27-02-2005, 17:41
Originariamente inviato da StErMiNeiToR
se le hanno dato tutto, le hanno dato anche l'indispensabile.

il discorso è incoerente.


dipende cosa intendi tu per "indispensabile"

gamon02
27-02-2005, 17:50
puoi intendere quello che ti pare, ma TUTTO racoglie anche l'indispensabile, altrimenti non sarebbe TUTTO

Athlon64-FX53
27-02-2005, 17:57
Probabilmente la ragazza intendeva che le han dato tutto il Superfluo, ma mancava l'essenza di una famiglia.

Fatta di valori e d'amore... forse questo l'ha spinta a togliersi la vita anche se come motivo mi sembra un po' scarsetto.

I genitori non hanno l'obbligo di portarci per manina, sarebbe bello fosse così, ma è l'individuo che deve imparare a cavarsela da solo e la soluzione del suicidio è un'implicita ammissione di debolezza di fronte alla vita.

HenryTheFirst
27-02-2005, 18:02
Secondo dovreste cercare di andare oltre la lettera e cercare di capire il senso di ciò che la ragazza voleva esprimere.
Secondo la mia interpretazione voleva far capire che le è stato dato tutto tranne ciò che le era indispensabile.
Sapere a cosa si riferisse mi sembra però difficile, potremmo fare mille ipotesi e discutere su ciò che è indispensabile e ciò che non lo è, ma non riusciremo a capire cosa quella ragazza considerava indispensabile, forse proprio qualcosa che per noi è superfluo.

Athlon64-FX53
27-02-2005, 18:03
Originariamente inviato da HenryTheFirst
Secondo dovreste cercare di andare oltre la lettera e cercare di capire il senso di ciò che la ragazza voleva esprimere.
Secondo la mia interpretazione voleva far capire che le è stato dato tutto tranne ciò che le era indispensabile.
Sapere a cosa si riferisse mi sembra però difficile, potremmo fare mille ipotesi e discutere su ciò che è indispensabile e ciò che non lo è, ma non riusciremo a capire cosa quella ragazza considerava indispensabile, forse proprio qualcosa che per noi è superfluo.


Verissimo... ma dovrebbe essere in linea teorica proprio la famiglia a farti capire cos'è indispensabile da ciò che non lo è.

StErMiNeiToR
27-02-2005, 18:07
Originariamente inviato da misterx
dipende cosa intendi tu per "indispensabile"


quando dici tutto è TUTTO. cioe non manca nulla.

HenryTheFirst
27-02-2005, 18:08
Originariamente inviato da Athlon64-FX53
Verissimo... ma dovrebbe essere in linea teorica proprio la famiglia a farti capire cos'è indispensabile da ciò che non lo è.

In linea di massima si, ma credo che crescendo ed entrando in contatto col mondo esterno alla famiglia si viene influenzati e quindi i valori degli individui cominciano a discostarsi da quelli acquisiti in famiglia. Ad ogni modo sono tutte ipotesi anche queste ;)

Athlon64-FX53
27-02-2005, 18:23
Originariamente inviato da HenryTheFirst
In linea di massima si, ma credo che crescendo ed entrando in contatto col mondo esterno alla famiglia si viene influenzati e quindi i valori degli individui cominciano a discostarsi da quelli acquisiti in famiglia. Ad ogni modo sono tutte ipotesi anche queste ;)


Cmq di base non condivido il suicidio e lo aborro se non in rarissimi casi molto ben documentabili.

HenryTheFirst
27-02-2005, 18:25
Originariamente inviato da Athlon64-FX53
Cmq di base non condivido il suicidio e lo aborro se non in rarissimi casi molto ben documentabili.

Anche io non condivido il suicidio, ma mi guardo bene dal giudicare le persone, specialmente quelle che evidentemente soffrono e che non hanno la forza per affrontare i propri problemi e le proprie carenze, reali o immaginarie che siano.

Athlon64-FX53
27-02-2005, 18:27
Originariamente inviato da HenryTheFirst
Anche io non condivido il suicidio, ma mi guardo bene dal giudicare le persone, specialmente quelle che evidentemente soffrono e che non hanno la forza per affrontare i propri problemi e le proprie carenze, reali o immaginarie che siano.


La depressione è una delle patologie più gravi e dalle quali si esce con grande fatica.

Però il suicidio vuol dire non trovare un solo motivo al mondo per vivere... e onestamente mi pare riduttivo.

ChristinaAemiliana
27-02-2005, 20:13
Originariamente inviato da Athlon64-FX53
Probabilmente la ragazza intendeva che le han dato tutto il Superfluo, ma mancava l'essenza di una famiglia.

Fatta di valori e d'amore... forse questo l'ha spinta a togliersi la vita anche se come motivo mi sembra un po' scarsetto.


Potrei muovere la stessa critica alla mia famiglia, tuttavia questa considerazione non ha mai costituito il nucleo di una serie di pensieri che sfociassero nel considerare la possibilità del suicidio.

Come tutti mi è capitato di pensare al suicidio, ma per brevi momenti, mai sul serio e per tutt'altro genere di motivi, nella fattispecie malesseri psicologici molto contingenti, legati a cause precise e localizzate, attimi della vita che ti fanno pensare per una serie di cause "non ce la faccio più". Ma, ripeto, non mi è mai capitato di pensare di togliermi la vita a causa di altre persone o perché certe persone non hanno avuto con me il rapporto che avrei voluto. Quelle persone sono solo alcune persone, una minima parte di tutte quelle che potrei incontrare e a cui potrei legarmi. Il fatto di avere avuto carenze da parte degli individui istituzionalmente preposti alla mia crescita, alla mia maturazione e alla mia protezione costituisce un danno ma non un impedimento totale che andrà a inficiare ogni mia relazione futura. Questo ho sempre pensato e questo si è rivelato esatto.

Evidentemente questa ragazza non ha avuto la freddezza di pensare che la sua famiglia non costituiva l'intero corpus delle sue relazioni future e non ha avuto la lungimiranza, o la forza di sperare, che in futuro avrebbe trovato ciò che desiderava in altre relazioni interpersonali.

Athlon64-FX53
27-02-2005, 20:15
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Potrei muovere la stessa critica alla mia famiglia, tuttavia questa considerazione non ha mai costituito il nucleo di una serie di pensieri che sfociassero nel considerare la possibilità del suicidio.

Come tutti mi è capitato di pensare al suicidio, ma per brevi momenti, mai sul serio e per tutt'altro genere di motivi, nella fattispecie malesseri psicologici molto contingenti, legati a cause precise e localizzate, attimi della vita che ti fanno pensare per una serie di cause "non ce la faccio più". Ma, ripeto, non mi è mai capitato di pensare di togliermi la vita a causa di altre persone o perché certe persone non hanno avuto con me il rapporto che avrei voluto. Quelle persone sono solo alcune persone, una minima parte di tutte quelle che potrei incontrare e a cui potrei legarmi. Il fatto di avere avuto carenze da parte degli individui istituzionalmente preposti alla mia crescita, alla mia maturazione e alla mia protezione costituisce un danno ma non un impedimento tatale che andrà a inficiare ogni mia relazione futura. Questo ho sempre pensato e questo si è rivelato esatto.

Evidentemente questa ragazza non ha avuto la freddezza di pensare che la sua famiglia non costituiva l'intero corpus delle sue relazioni future e non ha avuto la lungimiranza, o la forza di sperare, che in futuro avrebbe trovato ciò che desiderava in altre relazioni interpersonali.

:vicini: :vicini: ;)

ChristinaAemiliana
27-02-2005, 20:19
Originariamente inviato da Athlon64-FX53
:vicini: :vicini: ;)


:vicini: :friend: :)

bananarama
27-02-2005, 20:43
Originariamente inviato da misterx
il titolo del 3D appartiene a frasi citate in una lettera ai genitori di una ragazza morta suicida

mi ricordo poche parole ma diceva rivolto ai genitori:

- mi avete dato tutto, anche il superfluo: ma non mi avete dato l'indispensabile

da queste poche parole si evince che non è la parte materiale che mancava a lei; ma allora che cosa avrà mai voluto dire ?

non gli è stato dato amore ?

comprensione ?


Apparteneva ad una famiglia normalissima, non disagiata, fatta da una mamma ed un papà normalissimi e che amavano questa figlia

Non chiedetemi link che non ne ho a disposizione


a detta di chi ci ha letto la lettera ha aggiunto: (eravamo ad una riunione di genitori)
- forse cercava un qualcosa che data la giovane età nemmeno lei era in grado di capire

non si puo' sapere ognugno necessita di qualcosa che vada bene per se'. per cui il mio indispensabile puo' non essere il tuo e cosi' via.

tautologico, figo!

Scoperchiatore
27-02-2005, 22:13
Ma ci si può suicidare senza tentare un dialogo con i genitori?

E poi, cos'è "l'indispensabile" di cui questa ragazza sentiva la necessità? Lei sarebbe riuscita ad esprimerlo?

Come può togliersi la vita, e non sapere, realmente, il perchè di questo gesto? :(

raxas
27-02-2005, 23:03
se non ci si aggrappa in maniera letterale a ciò che è "tutto", "superfluo" etc... si può benissimo capire che si può avere il superfluo, che è oltre quello che basta senza aver avuto ciò che basta, cioè che ha avuto qualcosa sostitutivo dell'affetto o surrogato di una attenzione personale... e se non è riuscito a dirlo, mica ci si può creare l'attenzione che non si ha... e la conclusione è stata questa, probabilmente stava male veramente, e cmq che posso dire... la miglior cosa che una famiglia possa dare è lo spazio per cavarsela da soli, vigilando da lontano fino a creare l'indipendenza, cosa solo teorica in molte situazioni...

misterx
28-02-2005, 09:47
Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Evidentemente questa ragazza non ha avuto la freddezza di pensare che la sua famiglia non costituiva l'intero corpus delle sue relazioni future e non ha avuto la lungimiranza, o la forza di sperare, che in futuro avrebbe trovato ciò che desiderava in altre relazioni interpersonali.


mi viene da pensare come mai la maggior parte dei ragazzi possiede questa freddezza

Ora penso anche che lo scopo ultimo dell'oratore, quello che ci ha letto la lettera, sia stato quello di metterci in guardia e ci abbia spronato per farci riflettere nel senso che: "non pensiate che fornendo tutto quanto c'è di materiale a vostro figlio questo sia sufficiente, ci potrebbe essere dell'altro"

questo altro ahimè non è uguale per tutti, e non si sa manco cos'è, quindi ad ognuno il compito di indagare per cercare di capire cosa manca in un rapporto genitore e figlio

ma guarda te in che guaio mi sono cacciato :D (ovviamente è una battuta ;))

Northern Antarctica
28-02-2005, 10:10
Originariamente inviato da misterx
mi viene da pensare come mai la maggior parte dei ragazzi possiede questa freddezza

Ora penso anche che lo scopo ultimo dell'oratore, quello che ci ha letto la lettera, sia stato quello di metterci in guardia e ci abbia spronato per farci riflettere nel senso che: "non pensiate che fornendo tutto quanto c'è di materiale a vostro figlio questo sia sufficiente, ci potrebbe essere dell'altro"

questo altro ahimè non è uguale per tutti, e non si sa manco cos'è, quindi ad ognuno il compito di indagare per cercare di capire cosa manca in un rapporto genitore e figlio

ma guarda te in che guaio mi sono cacciato :D (ovviamente è una battuta ;))

ma come "quest'altro" non si sa manco cos'è? :confused:

affetto, amore, dialogo, anche le strigliate.

juninho85
28-02-2005, 10:14
Originariamente inviato da Athlon64-FX53

I genitori non hanno l'obbligo di portarci per manina, sarebbe bello fosse così, ma è l'individuo che deve imparare a cavarsela da solo e la soluzione del suicidio è un'implicita ammissione di debolezza di fronte alla vita.
si ma qui si parla di un eta molto giovane

Nicky
28-02-2005, 10:16
Originariamente inviato da Northern Antarctica
ma come "quest'altro" non si sa manco cos'è? :confused:

affetto, amore, dialogo, anche le strigliate.

Credo che "non si sa manco cos'è" sia riferito al fatto che tutti noi siamo diversi.
Ad una persona può mancare una persona di polso che sappia dargli dei valori e anche dei rimproveri al momento giusto, ad un altro che non ha mai avuto affetto ma solo severità mancheranno le coccole e un abbraccio ogni tanto ecc..ecc..

misterx
28-02-2005, 10:17
Originariamente inviato da Northern Antarctica
ma come "quest'altro" non si sa manco cos'è? :confused:

affetto, amore, dialogo, anche le strigliate.


la ragazza morta suicida ha avuto anche la sua buona dose di ciò che dici tu e nonostante ciò, ha deciso per il non vivere

non è così semplice la soluzione, va da carattere a carattere e da figlio a figlio

Simon82
28-02-2005, 10:20
Originariamente inviato da Athlon64-FX53
Probabilmente la ragazza intendeva che le han dato tutto il Superfluo, ma mancava l'essenza di una famiglia.

Fatta di valori e d'amore... forse questo l'ha spinta a togliersi la vita anche se come motivo mi sembra un po' scarsetto.

I genitori non hanno l'obbligo di portarci per manina, sarebbe bello fosse così, ma è l'individuo che deve imparare a cavarsela da solo e la soluzione del suicidio è un'implicita ammissione di debolezza di fronte alla vita.
Concordo... se la famiglia ti ha dato tutto ma non l'indispensabile, la prima spiegazione sembrerebbe la mancanza di comprensione imho. Forse cercava il dialogo ma non lo trovava e si sentiva sola a se stessa. Certo e' che se la causa e' questa mi pare sempre troppo poco per spingerti ad un'azione simile. Imho se uno arriva a quel punto ci sono ben altri problemi personali di quelli che quella frase lascia ad intendere.
Molte volte non e' detto che se i genitori le avessero dato cio' che cercava lei l'avrebbe accettato. Concordo con la frase che molte volte non si sa esattamente quello che si vuole.

Northern Antarctica
28-02-2005, 10:31
Originariamente inviato da misterx
la ragazza morta suicida ha avuto anche la sua buona dose di ciò che dici tu e nonostante ciò, ha deciso per il non vivere

non è così semplice la soluzione, va da carattere a carattere e da figlio a figlio

ma dalla frase della ragazza non è poi così immediato capirlo. Non ci sono riferimenti all'affetto.

Se una dice "mi avete dato tutto, anche il superfluo, ma non mi avete dato l'indispensabile" a me la prima cosa che viene in mente è questa: una ragazza riempita di cose "materiali" senza affetto ed altre cose "non materiali".

D'accordo, i genitori sostengono di averla amata: ma attenzione, qui si entra nel punto di vista dei genitori.

Immagina un genitore (cito quello che è capitato a me un po' di tempo fa, da genitore, così mi immedesimo meglio) che sta all'estero per lavoro e torna a casa ogni quattro mesi. Ogni volta che torna ha la valigia carica di regali per i figli, soffre a stare lontano e ama tantissimo i figli: se sta fuori è anche per dare loro una vita migliore (anzi, è il motivo principale). Insomma, un genitore al quale se chiedi "ami i tuoi figli?" ti risponde decisamente "si".

Ma quando il figlio ha bisogno di qualcosa, di essere tenuto per mano, di qualcuno che gli allacci le scarpe la mattina, o che lo abbracci quando si sveglia di notte piangendo per un tuono, tu non ci sei. Non c'è cosa materiale che possa compensare questo.

E ci sono tanti genitori che dicono di amare i figli, ma non vogliono essere disturbati quando vedono la partita o che non hanno tempo di ascoltarti perché devono uscire, o che non vogliono perder tempo a parlare di "problemi adolescenziali, minimizzando i tuoi piccoli e grandi problemi come un brutto voto a scuola o l'acne.

Non c'è cosa materiale che possa sostituire quanto sopra. E si possono fare tanti altri esempi. Ovvio che molti ragazzi non considerano questo una ragione per togliersi la vita. Ma alcuni animi estremamente sensibili sì.

raxas
28-02-2005, 10:59
concordo sul fatto che non si debba pure colpevolizzare i genitori, per il caso in questione, che d'altra parte anche potendo considerare tutte le variabili queste non sono certe:
si può considerare questo caso come esempio del "superfluo" o l'esempio del non aver fornito amore e invece il "superfluo" per un caso che alla fine non si può conoscere nell'insieme e fare l'errore di prenderlo a paradigma per tutto.