Tiafx
10-02-2005, 13:05
Ecco, visto che ormai da un pò mi sono messo ad usare queste pagine al posto del cassetto della scrivania o del comodino, continuo, infondo qualche cattivo vizio ci vuole pure. E si che una normale mattina che doveva esser uno strano incrocio tra il palloso e l'inutile, per un corso che lo è altrettanto, è diventata uno di quei momenti che ti prendono, che trasportano. Che passano per le parole scritte da chi ha perso l'amore, perso per davvero, stoppato lì per l'eternità in mezzo a quel frastuono che sfuoca tutto, le sirene, le facce stupite, dispiaciute. Un miracolato preso per il culo, nel senso uno di quelli che dopo aver messo i piedi per terra è riuscito a ricrederci in quella fantomatica parola, amore, e che poi ci ricasca così, in modo ancora più atroce se possibile. Eppure è qui e le legge, certe cose, con le emozioni del caso, ma felice di una vita che continua a vivere sospeso tra realtà e desiderio di perfetta finzione, romanticamente illusoria. Qualche frase passa più in profondità... del tipo che se la vità è il fisco, e la felicità i guadagni... mai ostentarla. E forse ha ragione. Anche se il sottoscritto ne ha sempre dichiarata poca, perchè forse così era, e ne è stato cmq spesso privato... il solito giochino, niente di nuovo. Eppure sta cosa mi ha acceso un pensiero strano, mi sono sentito maturo, meno bambino di quel che infondo sono sempre stato in tante cose, forse perchè certe cose ora le capivo, le sentivo, le avevo vissute. E insomma, credo che le paure che da bambino ti fanno restare tale, da adulto si conservano... ma poi, le si affrontano anche. Qualche volta, forse spesso, va male ma per lo meno si ha "giocato". Cosa voglio dire? Che infondo la voglia di sognare mi è rimasta, è solo che adesso restando qui tra l'amaro della realtà che prende sapore sempre più, ogni giorno che ci sto in mezzo a questo mondo diverso dalla palla di cristallo con la neve che ho rotto troppo poco tempo fa, il dolce è proprio andarci incontro ai miei sogni.